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il Domani Sabato 6 Settembre 2008 45

SPORT 2ª D I V I S I O N E

QUESTIONE STADIO Ieri mattina al Ceravolo sopralluogo della Commissione di vigilanza

De Felice: siamo a buon punto CATANZARO

Le parole del questore fanno ben sperare. Col Cassino si potrebbe giocare a porte aperte

CATANZARO — «Siamo a buon punto».

Le parole del questore di Catanzaro, Arturo De Felice, rafforzano la convinzione che la prossima gara casalinga (in programma il 14 settembre col Cassino) si possa finalmente giocare a porte aperte. Proprio per fare il punto della situazione, ieri mattina, le più alte cariche istituzionali della città hanno svolto un sopralluogo al “Ceravolo” per valutare lo stato di avanzamento dei lavori necessari a ridare l’agibilità all’impianto. Come ha tenuto a precisare De Felice, si è trattato, in realtà, di un incontro propedeutico all’imminente convocazione del Goss e a quella che sarà la riunione tecnico-operativa convocata per martedì mattina (alle ore 11) nei locali della Questura. Sostanzialmente, proprio martedì potrebbe giungere l’atteso disco verde per la disputa delle partite a porte aperte o, come dir si voglia, socchiuse (in virtù della capienza ridotta a 7.499 posti). Al vecchio “Militare” erano presenti il sindaco, Rosario Olivo, il vicesindaco nonché assessore ai Lavori pubblici, Antonio Tassoni, l’assessore allo Sport, Danilo Gatto, mentre per la Commissione di Vigilanza erano presenti il questore di Catanzaro, Arturo De Felice, la dottoressa Marinella Giordano. A rappresentare il Catanzaro calcio sono intervenuti il socio, Giuseppe Soluri, il dg Gianni Improta ed il responsabile per la sicurezza, geometra Rotundo. Presenti anche il presidente della commissione consiliare allo sport del Comune di Catanzaro, Giuseppe Iole ed il geometra Luigi Franco (responsabile dei lavori allo stadio). Il questore è apparso fiducioso (seppur con grande cautela) in vista della riapertura del “Ceravolo” al pubblico: «Siamo a buon punto. Sia il Comune che la società si sono adoperati per portare a compimento i requisiti necessari richiesti dall’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive. Siamo quindi ad un passo dal traguardo. Se sono ottimista o pessimista? Solamente realista. Metà degli obiettivi, o per meglio dire delle prescrizioni imposte dall’osservatorio sono state raggiunte. Mi riferisco al servizio steward e all’allestimento della zona di prefiltraggio per il settore ospiti. Da verificare la completezza delle apparecchiature per la videosorveglianza e la biglietteria elettronica per la quale occorre tastare la bontà dei palmari che sostituiranno, per il momento, i tornelli». Quindi, come anticipato nell’edizione di ieri CATANZARO — Cresciuto nelle giovanili del Bari, pur essendo nato in quel di Pisa, ha conosciuto la serie B proprio con i “galletti” disputando appena otto gare. Poi la lunga trafila: in C1 con Lanciano, Teramo, Martina ed in C2 con Andria, Viterbese e Noicattaro, società questa ultima di provenienza. Si tratta di Alessandro Armenise, classe 1984, nato centrocampista utilizzato poi da difensore esterno. Subito una precisazione dell’interessato. «Sono pisano di nascita, ma mi considero un sudista, perche nelle vene scorre sangue pugliese, anche se ho male digerito, una volta approdato nella serie cadetta, non avere potuto dimostrare le mie doti tecniche. Sono in ogni caso vaccinato, anche perché, come noto, il calcio è alquanto strano; si tratta, infatti, di una ruota che gira continuamente. Ora sono felice di indossare una maglia prestigiosa come quella giallorossa e di trovarmi al cospetto di un pubblico caldo, come constatato personalmente lo scorso campionato, calcando il terreno del Ceravolo con la mia ex squadra, il Noicattaro appunto». Mister Provenza nella gara inaugurale di domenica scorsa contro l’Aversa Normanna ti ha schierato difensore di fascia, quella sinistra per la precisione.

Nel servizio fotografico le immagini del sopralluogo di ieri allo stadio Ceravolo. Presenti, fra gli altri, il sindaco, Rosario Olivo, l’assessore allo Sport, Danilo Gatto, il questore di Catanzaro, Arturo De Felice. Per l’Fc, Giuseppe Soluri e il dg, Gianni Improta

del nostro giornale, manca qualcosina, ma soltanto qualcosina (ci riferiamo alla biglietteria elettronica per quanto concerne palmari e server) perché ci sia l’atteso nulla osta. Le autorità presenti, tra l’altro, hanno convenuto la necessità di un ulteriore sforzo collettivo per accelerare i tempi per garantire la disputa a porte aperte di Catanzaro-Cassino che, detto per inciso, potrebbe essere il big match della terza di campionato. Nella mattinata del “Ceravolo” non è passato inosservato l’attivismo del sindaco. Il primo cittadino di Catanzaro ha spiegato dettagliatamente al Questore quella che è l’intricata matassa del “Ceravolo”, fornendo tutte le delucidazioni del caso. Al termine del sopralluogo, Rosario Olivo s’è intrattenuto coi giornalisti presenti. Dopo aver

ringraziato il questore per la disponibilità mostrata ha ricordato: «Già in occasione del mio primo incontro con De felice era stato toccato l’argomento-stadio poiché il calcio riguarda la vita sociale a tutti i livelli. Desidero sottolineare come adesso si stia realizzando un intervento strutturale per il “Ceravolo” che ha eguali col passato. E ciò nonostante la situazione drammatica, dal punto di vista economica, che si vive in Italia. Per rendere sicuro lo stadio abbiamo speso quasi sei miliardi delle vecchie lire. Siamo ormai allo sprint finale per raggiungere l’obiettivo». Non è mancato un riferimento alle contestazioni rivolte a lui e a Danilo gatto, nei giorni scorsi, dagli ultrà e da alcuni club organizzati: «Cosa rispondo ai tifosi? La tifoseria del Catanzaro – ha sottoli-

neato Olivo - è fatta anche da padri di famiglia che allo stadio portano i propri figli, augurandosi di vivere l’evento sportivo nella più assoluta sicurezza. A chi ha chiesto le dimissioni dell’assessore Gatto, rispondo che i padri di famiglia non sono venuti a bussare alle nostre porte chiedendoci di andar via. Anzi, hanno capito che si può anche saltare una o due partite se ci si sta adoperando per la sicurezza e l’incolumità delle persone. Gli attacchi rivolti a me e a Gatto sono strumentali». Capitolo lavori per il maquillage del “Ceravolo”. Sempre ieri mattina, s’è appreso che, alla luce degli intoppi burocratici dovuti anche al periodo feriale, le ruspe della ditta Genovese faranno ufficialmente il loro ingresso nell’impianto catanzarese lunedì 15 settembre. Da quel

momento, partirà la corsa contro il tempo per consegnare l’opera entro sessanta giorni. Inizialmente, si metterà mano agli ingressi dello stadio con l’installazione dei tornelli. Diario di bordo. Si viaggia verso la riconferma dell’undici che, nell’esordio di campionato, ha battuto l’Aversa Normanna. Ieri mattina, il tecnico Provenza ha insistito sull’aspetto tattico, provando diverse situazioni di gioco anche su palle inattive. Per quanto concerne il lato atletico, s’è lavorato sulla velocità. Assenti Cardascio, Frisenda e Diarrà. La rifinitura di stamattina sgombrerà gli ultimi dubbi sulla formazione antiManfredonia. Subito dopo pranzo è prevista la partenza per la Puglia.

L’INTERVISTA I propositi di Alessandro Armenise: pronti a ripetere la prova contro l’Aversa

stesso propone parecchie squadre di alto livello, Catanzaro compreso, naturalmente. Diciamo che ci sarà bagarre, anche se alla fine la promozione se la giocheranno quelle formazioni che, sino all’ultimo impegno di campionato, avranno mantenuto integre le forze, senza abbassare i ritmi. Superfluo aggiungere che il Catanzaro, come già detto, ha tutte le carte in regola per esserci, forte di un gruppo bene amalgamato, con i così detti giocatori anziani prodighi di consigli verso i colleghi più giovani». Le prospettive di Alessandro Armenise. «Sono da poco arrivato a Catanzaro, dove ho trovato un ambiente ideale per un giocatore come me che ha tanta voglia di emergere. Speriamo di non deludere le aspettative che società e tecnico hanno riposto. Ho firmato due anni di contratto, giusto in tempo per ritornare, magari, tra i cadetti». Ritrovando chissà il Bari, questa volta da avversario. «Nel calcio mai dire mai! Certamente, per quel che mi riguarda, sarebbe come destarmi da un bel sogno». E chi lo dice che il sogno non possa diventare realtà?

«A Manfredonia per vincere!» «E’ un ruolo congeniale, tenuto soprattutto conto delle mie caratteristiche. Preferisco infatti giostrare piuttosto indietro che in avanti, anche se mi attengo sempre a quelle che sono le direttive del tecnico. Posso solo aggiungere che sulla fascia sinistra possiamo fare bene, alla luce che sia io che Tomi siamo due elementi molto simili. Diciamo che entrambi ci compensiamo, fermo restando che ogni singolo giocatore dà sempre il massimo per rendersi utile alla squadra. Mi pare del resto di averne dato un saggio sia domenica scorsa, che nella gara infrasettimanale di Coppa contro la Vibonese». Un gruppo compatto e sempre disponibile potrà essere l’arma vincente per un campionato d’avanguardia. «Certamente sono ottimi requisiti che lasciano bene sperare. Sappiamo tutti, in ogni caso, che dobbiamo lavorare ed anche parecchio se vogliamo raggiungere determinati traguardi. Ecco allora che non dovrà mancare l’impegno giorno per giorno, anche perché siamo ben consci che, per fare punti, ogni incontro

Alessandro Armenise

va affrontato come una finale vera e propria, aggiungendo anche che una piazza come quella di Catanzaro l’attuale categoria stà davvero stretta». Domani la prima trasferta, abbastanza insidiosa almeno sulla carta. «Andiamo a Manfredonia consci di quelle che sono le nostre possibilità, che, diciamolo pure, sono anche tante. E’ chiaro che troveremo un avversario molto agguerrito, forte del successo esterno ottenuto nel derby sul campo dell’Andria. Noi non siamo di meno: vogliamo ripetere la buona prestazione offerta domenica scorsa, puntando decisamente alla vittoria. Non sarà facile, ma ce la metteremo proprio tutta, anche perché nel successivo turno casalingo di campionato vorremmo presentarci al nostro pubblico a punteggio pieno». Che campionato sarà questo appena iniziato. «A differenza della passata stagione, dove tutti gli addetti ai lavori puntavano giustamente sul Benevento per un ruolo da protagonista, prevedo un torneo abbastanza equilibrato, alla luce che lo

Vittorio Ranieri

Mario Mirabello


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