il domani

Page 5

4

il Domani Giovedì 04 Novembre 2010

PRIMO PIANO

Rubygate, la Napoli alle donne del Pdl: omertose

di Alessandro Caruso ROMA - Un nuovo possibile colpo di scena si apre sul caso Ruby. Per opera delle dichiarazioni della parlamentare calabrese Angela Napoli, che non ha escluso un ruolo della criminalità organizzata in questa vicenda: «Trovo la scelta delle Procure corretta perché potrebbe senz’altro essere giusto capire se Ruby, maggiorenne da qualche giorno, è

frutto di quella tratta dietro cui normalmente c’è la mano della criminalità organizzata», così ha dichiarato ieri la Napoli intervistata da Klaus Davi nella sua trasmissione radiofonica. E lo ha detto nelle sue vesti ufficiali di membro della commissione Antimafia e in qualità di responsabile giustizia di Futuro e libertà. Ma c’è dell’altro. Un’ulteriore stoccata l’ha lanciata nei confronti delle donne del Pdl, scatenando la reazione stizzita della

La Napoli: «Bisogna capire se Ruby, maggiorenne da qualche giorno, è frutto di quella tratta dietro cui normalmente c’è la mano della criminalità organizzata»

collega, e corregionale, Jole Santelli: «Se continuassero a tacere, sarebbe calpestata anche la loro dignità di donne. Le parlamentari Pdl non possono continuare a far finta di nulla di fronte all’umiliazione che stanno subendo le donne con il caso Ruby - ha detto la Napoli -. C’è chi ha maggiore dignità e chi no. Spero che questo valore prevalga, altrimenti la loro dignità sarebbe calpestata da questo loro stesso silenzio». Il suo ragionamento è stato diretto a dimostrare un atteggiamento omertoso da parte delle pidielline finalizzato alla difessa del "capo". E ha aggiunto: «Loro danno una giustificazione. Il ruolo della donna lo considerano mortificato o meno, a seconda del fatto che le cose siano commesse dal presidente del Consiglio o da qualcuno di un altro schieramento politico. L’essere donna dovrebbe comportare un sussulto di dignità, di rispetto, che qui non c’è stato. Mi sembra che alcune volte le colleghe, pur di essere rispettose di ciò che viene fatto da qualcuno della propria coalizione, stiano zitte». Le sue parole non potevano non suscitare la sollevazione del popolo femminile del Pdl, a nome del quale ha voluto parlare Jole Santelli, che ha chiarito: «Alla collega Angela Napoli probabilmente sono sfuggiti i nutriti commenti che molte colleghe del Pdl hanno fatto sulle recenti vicende che hanno coinvolto il presidente del

Consiglio». La vicepresidente del gruppo del Pdl alla Camera ne ha approfittato per rigirare l’accusa, quando ha affermato di non provare alcun imbarazzo, semmai indignazione, riguardo a questo micidiale network di procure e giornali dell’opposizione che è disposto ad usare qualsiasi mezzo pur di non combattere Berlusconi sul campo politico. La sua è la linea su cui da giorni il partito si è adagiato. Si grida al complotto. Un complotto che sarebbe creato artatamente da quei poteri che basano l’unica opposizione possibile sullo screditamento dell’immagine personale del premier e dei suoi. E aggiunge: «Berlusconi è lo stesso del 1994, del 1996, del 2001, del 2006 e del 2008 e in tutte queste competizioni elettorali l’onorevole Napoli, come molti altri suoi colleghi di Fli hanno chiesto ai propri elettori di votare Silvio Berlusconi come presidente del Consiglio». Un botta e risposta, dunque, nel perfetto stile di quelli a cui i futuri elettori stanno assistendo in questi ultimi giorni. E forse è da ricercarsi, come sostengono in molti, proprio in questo profilo la causa di quel 40 per cento che i sondaggisti stimano essere la quota degli indecisi. Coloro, cioè, che non trovano in questo teatrino la risposta alle loro richieste nei confronti della politica italiana.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.