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il Domani Mercoledì 02 Giugno 2010

BANCHE

Beltratti: le banche devono sostenere il credito anche con Basilea3

ROMA - La necessità che le banche sostengano la crescita erogando credito alle imprese, al di là dei modelli quantitativi, «è un punto centrale del nostro operare in questa fase». Lo ha detto al Sole 24 ore il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Andrea Beltratti, aggiungendo che «andare oltre i modelli quantitativi nell’erogazione del credito, come li ha chiamati il governatore, è fondamentale in una fase di crisi, pur tenendo conto dei rischi. Così come è fondamentale l’organizzazione delle attività sul territorio». «L’impegno delle grandi banche in questa direzione - ha proseguito il banchiere - non è mancato. Posso garantire che Intesa Sanpaolo, che da tempo si è organizzata sul modello della Banca dei territori, continuerà a fare la propria parte a soste-

gno dell’economia reale». In merito alla possibilità che i requisiti imposti da Basilea3 portino a una stretta creditizia, «credo che i regolatori internazionali, in particolare il governatore Mario Draghi che guida il Financial stability board, staranno molto attenti - secondo Beltratti - a calare queste nuove norme nell’ambito della situazione economica esistente. Non si può pretendere che in pochi mesi le banche si adeguino alle nuove regole senza scossoni sull’erogazione del credito. Aggiungo che le nuove regole non potranno non tenere conto delle peculiarità nazionali. Il fatto che alla guida del Fsb ci sia proprio Draghi ha concluso - non può che indurre il sistema italiano all’ottimismo». Dat

Accusa a Paolo Berlusconi per le intercettazioni su Fassino e Bnl Indagato per aver pubblicato la famosa frase di Fassino “abbiamo una banca” di Daniele Tosatti MILANO - È "infondata" l’accusa di ricettazione a carico di Paolo Berlusconi, iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta riguardante la pubblicazione della telefonata del luglio 2005 tra l’ex leader dei Ds Piero Fassino e l’ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte sulla tentata scalata a Bnl. Lo ha detto ieri il suo legale, il senatore del Pdl Piero Longo, dopo che il Corriere della Sera ha pubblicato la notizia, poi confermata da fonti giudiziarie, che hanno aggiunto di escludere un coinvolgimento nelle indagini del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. «Sul Corriere della Sera di quest’oggi è apparsa la notizia che il dottor Paolo Berlusconi sarebbe indagato per ricettazione, per aver ricevuto copia di una intercettazione non ancora depositata», ha detto Longo nella nota. «L’ipotesi accusatoria è comunque infondata e Secondo l’avvocato sarà agevole dimostrarlo». di Paolo Berlusconi Secondo il quotidiano di via SolfePiero Longo, rino, il fratello del senatore Pdl, premier ed editore del Giornale è indaè accusa gato per ricettazione della telefoinfondata: nata - in cui Fassie comunque non no pronuncia tra l’altro la famosa risulta né a lui frase «Abbiamo né al suo cliente una banca» - pubblicata dal suo quotidiano il 31 dicembre 2005, quando non era ancora depositata agli atti, né trascritta o riassunta, ma esisteva solo come file audio nei computer dei pm, degli ufficiali della Guardia di finanza e dell’azienda privata Research control system (Rcs), che svol-

geva le intercettazioni per conto della procura. La settimana scorsa l’inchiesta ha portato all’arresto di Fabrizio Favata, accusato di aver estorto 300mila euro a Roberto Raffaelli, dirigente della Rcs, dietro la minaccia di denunciarlo alla magistratura o di riferire alla stampa che aveva rivelato illecitamente atti d’indagine coperti da segreto. Interrogato dal gip dopo l’arresto, settimana scorsa Favata ha negato di aver mai ricattato e incassato denaro da

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Sono le persone rinviate a giudizio per la tentata scalata Unipol alla Bnl

Raffaelli. nella nota dell’avvocato Longo - improvNelle scorse settimane, Favata ha rac- visamente la procura di Milano con una contato al quotidiano La Repubblica di indagine che dura da mesi e che trae oriaver consegnato a Silvio Berlusconi, alla gine, bisogna ricordarlo, da una denunvigilia di Natale del 2005, la cia presentata registrazione della telefodall’onorevole (Antonio) Secondo fonti nata. Intermediario tra Di Pietro, decide di cerl’imprenditore e il premier, giudiziarie il care non solo il responsasecondo Favata, sarebbe bile della fuga di notizie presidente del stato Paolo Berlusconi. ma anche chi l’ha ricevuSecondo il Corriere , gli inta per pubblicarla, e inConsiglio non quirenti ipotizzano che il credibilmente ritiene di fratello del premier fosse a sarebbe coinvolto individuarlo nel dottor conoscenza della provePaolo Berlusconi». nienza illecita della telefo- nell’indagine la «Resta da comprendere nata, circostanza non nota come i giornalisti abcui accusa invece a Silvio Berlusconi. biano conosciuto una noFonti giudiziarie hanno parla di tizia che, se vera, doveva escluso ieri "un attuale" rimanere segreta e che, coinvolgimento del pre- ricettazione come al solito, non è stata mier nell’indagine. comunicata né al dottor «Dopo decenni di fughe di Paolo Berlusconi né ai notizie e di pubblicazioni di atti segreti difensori - conclude l’avvocato Longo sostanzialmente mai perseguiti dalle Sarà interessante vedere se la Procura di autorità giudiziaria milanese - si legge Milano o quella territorialmente competente vorrà in questo caso investigare su chi e perché ha dato la notizia ai giornalisti». La pubblicazione del testo nel 2005 provocò forti polemiche politiche, in particolare contro i leader Ds, accusati di esercitare il proprio potere politico per interferire sugli assetti bancari. Per la tentata scalata Unipol-Bpl nel settembre del 2009 sono state rinviate a giudizio 28 persone, tra cui lo stesso Consorte e l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio. Sotto le pressioni dell’inchiesta e per l’implicita accusa di aver apertamente tentato di agevolare la cordata della Unipol in concorrenza anche con banche straniere, l’allora governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio resistette a lungo alle richieste pressanti di dimissioni. Alla fine prese la decisione che portò alla sua sostituzione alla guida dell’istituto di Palazzo Koch con Mario Draghi, l’attuale Governatore, in carica dal 16 gennaio del 2006.


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