Lugano

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Themenheft von Hochparterre, Dezember 2023 | Quaderno tematico di Hochparterre, dicembre 2023

Lugano Seit ihrer Fusion mit 21 Gemeinden arbeitet die grösste Stadt des Tessins mit neuem Elan an ihrer baulichen Zukunft. | Dalla sua fusione con 21 Comuni, la più grande città del Ticino sta costruendo il suo futuro edilizio con rinnovato entusiasmo.

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Editorial | Editoriale

Stadtlandschaft planen

Inhalt | Contenuto

4 Eine Stadt am Start | Ripartire con slancio Der taufrische Richtplan will eine zeitgemässe Stadtentwicklung anstossen. | Il nuovissimo Piano direttore mira a uno sviluppo urbano moderno.

16 Zwischen Stadt, Dschungel und Dorf | Tra città, giungla e villaggi Neben den privaten Gärten und der Landschaft gewinnt der öffentliche Raum an Bedeutung. | Viene attribuita una maggiore importanza non solo ai giardini privati e al paesaggio ma anche allo spazio pubblico.

20 Der schwierige Verzicht aufs Auto | La difficile rinuncia all’automobile on der Herausforderung, die Stadt fussverkehr- und V velofreundlicher zu machen. | La sfida di rendere la città più accessibile ai pedoni e alle biciclette.

24 Vier Stimmen | Quattro voci Die Entwicklung Luganos aus vier fachkundigen Perspektiven. | Lo sviluppo di Lugano dalla prospettiva di quattro esperti.

26 Aufbruchstimmung nach dem Kater | Clima di euforia dopo la sbornia Es geht wieder bergauf mit der Tessiner Baukultur. | La rimonta della cultura della costruzione ticinese.

32 Aktuelle Projekte | Progetti attuali 21 Bauprojekte, die Lugano prägen. | 21 progetti di costruzione per ridisegnare Lugano.

Mit der Fusion mit 21 Gemeinden ist Lugano während der letzten zwei Jahrzehnte stark gewachsen. Die räumliche Vielfalt der 75 Quadratkilometer grossen Stadtlandschaft ist enorm, wie die Fotos von Simone Bossi in diesem Heft zeigen. Grosslugano umfasst urbane Plätze genauso wie verschlafene Bergtäler, reicht von 230 bis 2115 Meter über Meer, von Carona im Süden bis Val Colla im Norden. Ein neuer Richtplan versucht das Ganze unter einen planerischen Hut zu bringen. Wie dieses Themenheft zeigt, geht es um vereinheitlichte Baureglemente, die Ausarbeitung der Nutzungsplanung, die Stärkung und Aufwertung der öffentlichen Räume, die Verkehrsplanung mit neuer Tramlinie, die Integration der Landschaft, die Förderung des bezahlbaren Wohnens und Strategien für den Klimaschutz. Hinzu kommen Grossprojekte wie das neue Stadion, das KongressAreal und der Umbau des RSI-Gebäudes für die ‹ Stadt der Musik ›. Und es geht darum, die Baukultur mit öffentlichen und privaten Wettbewerben weiter zu fördern. Lugano hat mit dem Richtplan und der neuen Stadtbildkommission gute Karten, um vorwärtszumachen. Und den grössten Trumpf der Stadt noch besser auszuspielen: die Landschaft. Andres Herzog

Pianificare il paesaggio urbano

Con la fusione di 21 Comuni, negli ultimi due decenni Lugano ha registrato una crescita esponenziale. L’eterogeneità di questi 75 chilometri quadrati di paesaggio urbano è enorme, come ben testimoniano le foto di Simone Bossi nel presente quaderno. Con i suoi spazi urbani e le sonnacchiose valli montane, la grande Lugano si estende dai 230 metri ai 2115 metri sul livello del mare, da Carona a sud fino alla Val Colla a nord. Un nuovo Piano direttore cerca di conciliare il tutto sotto il profilo della pianificazione. In questo quaderno tematico si parla di regolamenti edilizi unificati, di stesura dei piani regolatori, di potenziamento e di riqualificazione degli spazi pubblici, di pianificazione delle infrastrutture di trasporto con una nuova linea del tram, di integrazione del paesaggio, di promozione degli alloggi a prezzi accessibili e di strategie rispettose del clima. Si aggiungono progetti su ampia scala come il nuovo stadio, l’area congressi e la ristrutturazione dell’edificio RSI per la ‹ città della musica ›. Inoltre, si vuole continuare a incentivare la cultura della costruzione attraverso i concorsi pubblici e privati. Con il Piano direttore e la nuova commissione urbanistica, Lugano ha tutte le carte in regola per guardare e andare avanti. E, a livello urbano, ha un asso nella manica da giocarsi al meglio: il paesaggio. Andres Herzog

Impressum | Colofone Verlag | Casa editrice Hochparterre AG Adressen | Indirizzi Ausstellungsstrasse 25, CH-8005 Zürich, Telefon +41 44 444 28 88, www.hochparterre.ch, verlag@hochparterre.ch, redaktion@hochparterre.ch Geschäftsleitung | Direzione Andres Herzog, Werner Huber Verlagsleiterin | Direttrice editoriale Susanne von Arx Konzept und Redaktion | Progettazione e redazione Andres Herzog Fotografie | Fotografia Simone Bossi, www.simonebossi.it Art Direction | Direzione artistica Antje Reineck Layout | Impaginazione Barbara Schrag Produktion | Produzione Nathalie Bursać Korrektorat Rieke Krüger Übersetzung | Traduzione Weiss Traductions Genossenschaft Lithografie | Litografia Team media, Gurtnellen Druck | Stampa Stämpfli AG, Bern Herausgeber | Editore Hochparterre in Zusammenarbeit mit der Stadt Lugano | Hochparterre in collaborazione con la Città di Lugano hochparterre.ch / lugano Themenheft bestellen und als E-Paper lesen ( Fr. 15.—, € 12.— ) | Ordinare la pubblicazione e leggere l’e-paper ( Fr. 15.—, € 12.— )

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Themenheft von Hochparterre, Dezember 2023 | Quaderno tematico di Hochparterre, dicembre 2023 — Lugano — Inhalt | Contenuto

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Blick vom Bahnhof über die Altstadt von Lugano. | Vista dalla stazione ferroviaria sul centro storico di Lugano.

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Sorge tragen zu naturnahen Orten, auch das ist ein Ziel von Grosslugano. | Avere cura dei luoghi naturali, anche questo è un obiettivo della grande Lugano.

Eine Stadt am Start | Ripartire con slancio Eine Stadt aus 21 Quartieren: Der taufrische Richtplan versucht, im fusionierten ‹ Nuova Lugano › eine zeitgemässe Stadtentwicklung anzustossen. Auch strategische Arealplanungen rollen an. | Una città articolata in 21 quartieri: nella ‹nuova Lugano› post fusione, il nuovissimo Piano direttore mira a uno sviluppo urbano moderno. Anche la pianificazione delle aree strategiche è in fase di avvio. Texte | Testi: Rahel Marti

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Im Süden der Schweiz zehrt eine Metropole von ihrem alten Glanz und sucht ihren Weg in die Zukunft. Lugano ist heute keine Stadt, sondern eine Region, die Stadt werden soll. Drei grosse Fusionen in den Jahren 2004, 2008 und 2013 liessen ‹ La vecchia Lugano › zu ‹ La nuova Lugano › anschwellen. Bestand das alte Lugano mit 29 000 Einwohnerinnen und Einwohnern noch aus dem Stadtkern am See und den Villenhängen von Castagnola und Brè, so ist das neue Lugano ein 30 Kilometer langes Konglomerat unterschiedlichster Siedlungsgebiete, in dem 68 000 Menschen wohnen und 56 000 arbeiten.

Nel sud della Svizzera, una metropoli vive ancora del suo vecchio splendore cercando una strada verso il futuro. Più che una città, Lugano è oggi una regione in procinto di diventare città. Il passaggio dalla ‹ vecchia Lugano › alla ‹ nuova Lugano ›, dopo le tre grandi fusioni del 2004, 2008 e 2013, ne ha allargato i confini. La vecchia Lugano con il centro città sul lago e le ville sulle colline di Castagnola e Brè contava 29 000 abitanti, mentre la nuova Lugano si presenta come un conglomerato lungo 30 chilometri, composto da aree urbanizzate eterogenee in cui vivono 68 000 e lavorano 56 000 persone.

Das neue Lugano lesen Das urbane Herz dieses Gebildes schlägt weiterhin am See, in der gepützelten Altstadt, flankiert vom neuen Kulturzentrum LAC und vom alten Pol mit Kongresszentrum und Parco Ciani. Dazugekommen ist jedoch die gesamte Talebene Richtung Norden, die sich entlang des Flusses Cassarate über die Quartiere Viganello und Molino Nuovo bis nach Cornaredo erstreckt. Dazugekommen ist auch die linke Flanke dieser Ebene mit ihren zersiedelten Hängen bis Sonvico sowie der urbane Hinterhof mit Einkaufszentren, Industrien und Gewerbe auf der Pian Scairolo im Süden. Selbst die Valcolla im Nordosten gehört nun zu Lugano: Ein typisches Tessiner Bergtal mit viel Wald und einigen Dorfnestern. Zwischen Altstadt und Monte Gazzirola auf 2115 Metern überwindet die neue Grossgemeinde fast 2000 Höhenmeter.

Leggere la nuova Lugano Il cuore urbano del territorio continua a essere il lago, con il centro storico tirato a lucido a fianco del nuovo centro culturale LAC, il vecchio polo con il centro congressi e il Parco Ciani. A questi si aggiunge ora tutto il fondovalle a nord, lungo il fiume Cassarate, che attraversa i quartieri di Viganello e Molino Nuovo fino a Cornaredo. Si aggiungono inoltre il versante sinistro della pianura con la dispersione degli insediamenti lungo le pendici fino a Sonvico e a sud, sul Pian Scairolo, l’entroterra urbano con i suoi centri commerciali, le industrie e l’artigianato. Persino Valcolla nel nord-est è entrata a far parte di Lugano: una tipica valle montana ticinese con un’ampia area boschiva e alcuni paesini. Tra il centro storico e il Monte Gazzirola a 2115 metri, il nuovo grande Comune supera quasi 2000 metri di altitudine.

Themenheft von Hochparterre, Dezember 2023 | Quaderno tematico di Hochparterre, dicembre 2023 — Lugano — Eine Stadt am Start | Ripartire con slancio

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« Lugano ist immer noch schön. Jedenfalls oberhalb von 800 Metern. Aber wenn man von dort hinunterschaut … ! » Dieser Ausruf stammt vom Architekten und Stadtplaner Franz Oswald, und er liesse sich wohl so ergänzen: « … dann gibt es einiges zu tun! » Oswald kennt Lugano seit Jahrzehnten und besetzte in den letzten Jahren eine Schlüsselstelle in dessen räumlicher Entwicklung: Er leitete die grosse Jury des Studienauftrags für den kommunalen Richtplan. Obwohl das kantonale Planungs- und Baugesetz keinen solchen verlangt, entschloss sich Lugano, einen kommunalen Richtplan auszuarbeiten, um damit zwei epochale Aufgaben anzugehen: nach der politischen die räumliche Fusion bearbeiten sowie die Innenentwicklung angehen, die das eidgenössische Raumplanungsgesetz seit 2014 verlangt. Zum Auftakt führte man einen Studienauftrag mit drei Teams durch. So entstand eine entwerferische Konkurrenz, was in der Raumplanung selten ist. Die drei Teams lasen das neue Grosslugano wie ein offenes Buch. Sie identifizierten räumliche Stärken und Schwächen und schälten relevante Strukturen und Leerstellen heraus, um damit ein Skelett für das neue Gebilde zu formen. Der Mailänder Architektin Paola Viganò und ihrem Team gelang dies nach Ansicht der Jury am besten.

« Lugano è sempre bella, soprattutto al di sopra degli 800 metri. Ma quando dall’alto si guarda giù … ! ». Queste le parole dell’architetto e urbanista Franz Oswald, che potrebbero essere così completate: « … si capisce che c’è tanto da fare ! ». Oswald conosce Lugano da decenni e negli ultimi anni ha ricoperto un ruolo chiave nell’ambito del suo sviluppo territoriale in veste di presidente della grande giuria per il mandato di studio in parallelo del Piano direttore comunale. Sebbene la legge cantonale sulla pianificazione e l’edilizia non lo richieda, Lugano ha deciso di predisporre un Piano direttore comunale per affrontare due compiti epocali: dopo la fusione politica lavorare alla fusione dei territori e favorire lo sviluppo centripeto, come indicato dal 2014 nella legge federale sulla pianificazione del territorio. L’avvio è stato dato da un mandato di studio in parallelo assegnato a tre team che, oltretutto, ha alimentato una concorrenza progettuale come se ne vedono poche nella pianificazione territoriale. I tre team hanno letto la nuova grande Lugano come un libro aperto, identificandone forze e debolezze in termini territoriali e individuando le strutture e gli spazi vuoti importanti per dare forma allo scheletro della nuova configurazione. Secondo la giuria, la lettura migliore è stata fornita dall’architetta milanese Paola Viganò assieme al suo team.

Vier Bilder und neun Teilgebiete Studio Paola Viganò kondensierte die Identität von Grosslugano zu vier anschaulichen Bildern: « Piccola città globale », um Luganos Anspruch als Hegemonialmacht zu bekräftigen; « Città di paesi e quartieri », um den Siedlungsrealitäten von Stadt bis Bergtal gerecht zu werden; « Città paesaggio », um die arkadische, von der Zersiedelung gebeutelte Landschaft wertzuschätzen; « Città territorio resiliente » als Leitbild für eine soziale und ökologische Zukunft. Mehr als diese allgemeinen Bilder überzeugt an Viganòs Entwurf aber der pragmatische Umgang mit dem räumlichen Gefälle innerhalb des Fusionskonglomerats. Studio Viganò gliedert die Gemeinde, die eigentlich Region ist, in neun sogenannte Costellazioni, neun Teilgebiete also, die zusammenfassen, was zusammenpasst. Diese Aufteilung ist intuitiv verständlich, was die räumliche Entwicklung erleichtern wird. Als Dreh- und Angelpunkte sind in jeder Costellazione eines oder mehrere « Centri Civici » bezeichnet, Lagen mit Zentrumsfunktionen. Seit dem Studienauftrag 2021 haben die Stadtverwaltung und Studio Paola Viganò den Entwurf zum Richtplan ausgebaut. Während der Vernehmlassung lud die Stadt die Bevölkerung zu Präsentationen, Diskussionen und Spaziergängen ein. Bei Redaktionsschluss dieses Themenhefts im August 2023 war vorgesehen, dass das Stadtparlament den Plan bis Ende des Jahres bespricht.

Quattro immagini e nove comparti territoriali Studio Paola Viganò ha condensato l’identità della grande Lugano in quattro immagini tangibili: « Piccola città globale », per rafforzare il rivendicato potere egemonico di Lugano ; « Città di paesi e quartieri », per rispondere alle realtà insediative dalla città alle valli montane ; « Città paesaggio », per valorizzare un paesaggio arcadico martoriato dall’espansione urbana incontrollata ; « Città territorio resiliente », immagine guida per un futuro sociale ed ecologico. Più che per le suddette immagini, il progetto di Viganò convince per la gestione pragmatica del divario territoriale creatosi all’interno del conglomerato post fusione. Studio Viganò scompone il Comune, che poi sarebbe una regione, in nove cosiddette costellazioni, quindi nove comparti territoriali che promuovono la sinergia tra realtà simili. Questa articolazione, intuitivamente comprensibile, è volta a facilitare lo sviluppo territoriale. Ogni costellazione presenta come suo punto cardine uno o più « Centri Civici », ossia luoghi con funzioni di centralità. Dal mandato di studio in parallelo del 2021 l’amministrazione cittadina e lo studio Paola Viganò hanno lavorato per trasformare il progetto in Piano direttore. In fase di consultazione la città ha sollecitato la popolazione a partecipare a presentazioni, dibattiti e passeggiate. Alla chiusura redazionale del presente quaderno tematico nell’agosto 2023 la previsione era che il parlamento cittadino avrebbe discusso il progetto a fine anno.

Städtebau in einer Schrumpfungsphase 2024 beginnt die Ausarbeitung der Nutzungspläne – und es wird ans Eingemachte gehen. Der Richtplan spurt vor, wo in den Costellazioni verdichtet werden soll und wo nicht. Grosslugano sitzt auf ungefähr 10 Prozent mehr Bauzonenreserven, als der Kanton es erlaubt. Wie so oft liegen diese an Lagen, wo nicht mehr ausgebaut werden soll, um die Zersiedelung zu stoppen – in Einfamilienhausquartieren, an Hängen, in Bergdörfern. Weil Auszonungen politisch umstritten sein dürften, könnte der Nutzungsplan als Zwischenschritt mindestens fürs Erste die Ausnützung an diesen Lagen senken. Dabei ist ein Umstand zu beachten, der Lugano von anderen Stadtregionen unterscheidet: Die Bevölkerungszahl stagniert seit zehn Jahren, und das Bundesamt für Statistik prognostiziert dem Kanton Tessin sogar eine Schrumpfung um fünf Prozent. → Seite 8

Sviluppo urbano in fase calante Nel 2024 si avvieranno le revisioni dei piani regolatori. Il Piano direttore definisce le aree delle varie costellazioni in cui deve o non deve avvenire la densificazione. La grande Lugano ha il circa 10 % di riserve di zone edificabili in più rispetto a quanto consentito dal Cantone. Come spesso accade, queste si trovano in posizioni che non consentono un ulteriore sviluppo per bloccare la dispersione degli insediamenti, vale a dire in quartieri residenziali, sui pendii, nei paesi montani. Pare che i dezonamenti siano politicamente controversi. Tuttavia, il piano regolatore potrebbe – almeno in una fase intermedia – ridurre lo sfruttamento in questi luoghi. C’è un dato di fatto che distingue Lugano da altre città-regioni: il numero di abitanti è fermo da dieci anni e l’Ufficio federale di Statistica prevede per il Canton Ticino → pagina 8

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Costellazioni A Valcolla 1351 Personen | 1351 persone Luganos Berggebiet ist ein Mosaik aus Dörfern, Landwirtschaftsfläche und Wäldern. Die Bevölkerungszahl sinkt, doch das Leben und Arbeiten in den Dörfern soll möglich bleiben. Dafür will man den öffentlichen Verkehr verdichten. Sollte der seit 1994 diskutierte Parco del Camoghé realisiert werden, könnte dieser den Tourismus und die lokale Landwirtschaftsproduktion ankurbeln. La regione montana di Lugano è un mosa­ ico composto da villaggi, superfici agri­ cole e boschi. Anche se il numero di abi­ tanti è in calo, deve essere garantita la possibilità di vivere e lavorare nei villaggi. Ecco perché si intende intensificare il trasporto pubblico. E la realizzazione del Parco del Camoghé, di cui si discute dal 1994, potrebbe dare nuova linfa al turismo e alla produzione agricola locale.

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Lugano in Zahlen 2023 | Lugano in cifre 2023 Einwohner | Abitanti: 67 797 ( 2003: 29 000 ) Beschäftigte | Occupati: 56 497 ( Beschäftigte Metropolitanregion: 110 575 | Occupazione regione metropolitana: 110 575 ) Fläche | Areale: 75,8 km² Bevölkerungsdichte | Densità demo­ grafica: 894 P / km² Wohngebäude | Edifici abitativi: 12 515, davon Ein- und Mehrfamilien­häuser: 10 221 ( 81,7 % ) | 12 515, di cui 10 221 abitazioni monofamiliari e plurifamiliari ( 81,7 % ) Wohnungen | Alloggi: 41 989 Unternehmen | Imprese: 17 305 Motorisierungsrate | Quota moto­rizza­ zione: 597 ( Tessin: 632, Schweiz: 540 ) Bevölkerungsanteil, der regelmässig öffentliche Verkehrsmittel nutzt (Jahres­ abonnements) | Percentuale di popo­­la­zi­one che utilizza assiduamente i mezzi pubblici (abbonamenti annuali): 2021: 12,5 %; 2022: 11,9 % Länge Velowegnetz | Lunghezza rete delle piste ciclabili: 37,18 km Quelle | Sorgente: 2023 Servizio Statistica Urbana, Città di Lugano

B Ronchi 5335 Personen | 5335 persone In dieser Costellazione mit Scharnierfunktion geht das Berggebiet in die Agglo­ meration über. Hier liessen die früheren Gemeinden Sonvico, Villa Luganese und Cadro eine starke Zersiedelung zu. Noch immer sind die Bauzonen zu gross. Urbane Qualitäten fehlen; es gibt kaum öffentliche Räume, gesellschaftliche Treffpunkte und Zentrumsfunktionen. Das Auto als Verkehrsmittel dominiert. Der Richtplan will im Wesentlichen die noch vorhandenen Freiräume sichern und öffentliche Räume stärken. In questa costellazione con funzione di cerniera, l’area montana si fonde con l’agglomerato. Qui, gli ex Comuni di Sonvico, Villa Luganese e Cadro non han­ no contrastato la forte dispersione de­gli insediamenti. Le zone edificabili sono ancora troppo vaste. Manca la qualità urbana; gli spazi pubblici, i luoghi di in­ contro socio-ricreativi, le funzioni di centralità scarseggiano. L’automobile è il mezzo di trasporto predominante. Il Piano direttore intende sostanzialmente mettere al sicuro gli spazi liberi ancora esistenti e potenziare gli spazi pubblici. C Costa Sinistra 11 000 Personen | 11 000 persone Das Gebiet von Pregassona in der Ebene bis hinauf nach Cureggia weist ähnliche Defizite auf wie die Costellazione Ronchi: die Bevölkerung ist von Lugano-Zen­trum abhängig, weil es kaum eine Alltagsversorgung gibt. Um den Siedlungs­ teppich in die Zukunft zu führen, gibt der Richtplan Orte mit Zentrumsfunktion, mehr Vegetation und ein Netz öffentlicher Räume vor. L’area da Pregassona nella pianura fino in alto a Cureggia evidenzia più o meno i deficit della Costellazione Ronchi: la popolazione dipende dal centro di Lugano perché le possibilità di approvvigiona­ mento quotidiano sono molto scarse. Per traghettare questa distesa urbana nel futuro il Piano direttore stabilisce dei luo­ ghi con funzione di centralità, più ve­ getazione e una rete di spazi pubblici. D Piana 15 000 Personen | 15 000 persone Da die baulichen Reserven in diesem urba­ nen Teil Luganos fast ausgeschöpft sind, muss der Bestand umgebaut werden. Der relativ dichten Bebauung aus den Nachkriegsjahrzehnten fehlt es an städtebaulichen Qualitäten. Das schachbrett­ artige Strassennetz ist gleichförmig, das

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Wohnangebot eher einseitig, prägende Grün- und Freiräume fehlen. Der Cassa­ rate ist kaum zugänglich. Trotz geeig­neter Distanzen gibt es noch wenig attraktive Geh- und Veloverbindungen. Die Stadt möchte das Gebiet baulich verdichten, den Langsamverkehr fördern, das Wohnangebot auffächern und öffentliche Grünräume einrichten. In den Köpfen soll sich das historische Zentrum Luganos allmählich bis hierhin ausdehnen, dies auch dank der strategischen Arealentwick­ lungen siehe Seite 12. Poiché le riserve edilizie di questa area ur­ bana di Lugano sono quasi esaurite, oc­ corre riconfigurare il patrimonio esisten­ te. Le edificazioni alquanto dense ne­gli anni del dopoguerra non hanno badato alla qualità urbanistica. La rete viaria a scacchiera crea uniformità, l’offerta di al­ loggi è piuttosto monotona, mancano aree verdi e spazi liberi di rilievo. È quasi impossibile accedere al Cassarate. No­ nostante le distanze adeguate, sono anco­ ra pochi i collegamenti pedonali e cicli­ stici davvero attrattivi. La città intende densificare l’area e promuovere il traffico lento, diversificare l’offerta di alloggi e creare delle aree di verde pubblico. Nelle intenzioni generali il centro storico di Lugano dovrà man mano estendersi fin qui, questo anche grazie allo sviluppo delle aree strategiche vedi pagina 12. E Monte Brè 4170 Personen | 4170 persone Die teuren Hänge von Castagnola, BrèAldesago und Gandria weisen zu grosse Bauzonen auf. Die fast ausschliessli­chen Wohnquartiere leiden am selbst erzeugten Verkehr und am starken Grenzverkehr. Manche der Dorfkerne sind im ISOS verzeichnet, und es hat sorgfältig terrassierte Kulturlandschaften. Der Richtplan macht Vorgaben für eine rücksichtsvollere Siedlungsentwicklung. Knacknuss ist die klimagerechte private Mobilität an den teils steilen Hanglagen. Le zone edificabili lungo le costose pendi­ ci di Castagnola, Brè-Aldesago e Gandria sono troppo ampie. I quartieri, quasi esclusivamente residenziali, soffrono sia il traffico interno sia quello di frontiera. Alcuni centri dei villaggi sono iscritti nell’ISOS e il paesaggio rurale è accurata­ mente terrazzato. Il Piano direttore for­ nisce le linee guida per uno sviluppo inse­ diativo più riguardoso. La difficoltà è avere una mobilità privata rispettosa del cli­ma sui talvolta ripidi pendii del territorio.

Mehrfamilienhäusern fehlen Treffpunkte. Öffentliche Einrichtungen sind ungleich verteilt. Der Autoverkehr dominiert. Wer zu Fuss geht, muss oft wortwörtlich untendurch. Gemäss Richtplan muss der Verkehr anders organisiert werden, die Begrü­nung soll vernetzt und die Biodiversität gestärkt werden, um den Hitzeinselef­fekt zu dämpfen. L’area urbana a nord della stazione ferro­ viaria comprende Besso, Breganzona e Massagno, attualmente ancora Comune autonomo. Questa zona residenziale di ville e case plurifamiliari non offre luoghi di incontro. Le strutture pubbliche sono distribuite in modo disomogeneo. Il traffi­ co automobilistico regna sovrano, chi va a piedi deve spesso letteralmente sca­ valcarlo. Secondo il Piano direttore oc­ corre organizzare diversamente il traffico, collegare i sistemi di inverdimento e potenziare la biodiversità in modo da at­ tutire l’effetto isola di calore. H Monte San Salvatore 4910 Personen | 4910 persone In Monte San Salvatore sieht es ähnlich aus wie in der Costellazione Brè, allerdings wurden hier weniger Villen und mehr klobige Wohnblocks gebaut. Der Richtplan verlangt eine bauliche Entwicklung, die stärker auf den Landschaftskontext am Hang Rücksicht nimmt. Das Gelingen hängt auch von der Enklave Paradiso ab. Il Monte San Salvatore è simile alla Costellazione Brè, anche se presenta meno ville e più caseggiati dalle linee massicce. Il Piano direttore richiede uno sviluppo edilizio che sia più attento al contesto pa­ esaggistico dei pendii. La riuscita dipende anche dall’enclave Paradiso. I Pian Scairolo 1690 Personen | 1690 persone Das Tal ist mit Gewerbebauten, Einkaufszentren und Autohäusern zugebaut. Der Richtplan muss eine umweltgerechte Transformation mit mehr Vegetation, Langsamverkehr und spürbaren öffentlichen Räumen anstossen siehe Seite 13. La valle è cementificata con edifici a uso commerciale, centri commerciali e rivenditori di auto. Il Piano direttore deve avviare una transizione ecologica con più vegetazione, più traffico lento e spazi pubblici vivibili vedi pagina 13.

F Lugano a Lago 6648 Personen | 6648 persone Die Stadt am See bleibt bis auf Weiteres das repräsentative Zentrum. Doch über weite Strecken sind Stadt und See durch Strassen getrennt. Gemäss Richtplan muss der motorisierte Verkehr abnehmen und der Fuss- und Veloverkehr zunehmen. Die Uferlagen sollen öffentlicher und grüner werden. La città sul lago rimane per il momento il centro rappresentativo. Ma per lunghi tratti le strade dividono la città dal lago. In base al Piano direttore, il traffico moto­ rizzato deve diminuire, i pedoni e i ciclisti devono aumentare, le rive del lago do­ vranno essere più fruibili dal pubblico e più verdi. G Città Alta 16 527 Personen | 16 527 persone Der Stadtteil nördlich des Bahnhofs besteht aus Besso, Breganzona und der aktuell noch eigenständigen Gemeinde Massagno. In diesem Wohngebiet mit Villen und

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Luganos Quartiere | Quartieri di Lugano vor | prima del 1972 Lugano seit | dal 1972 2 Castagnola-Cassarate 3 Aldesago 4 Brè seit | dal 2004 5 Breganzona 6 Pambio-Noraco 7 Pazzallo 8 Gandria 9 Viganello 10 Pregassona 11 Cureggia 12 Davesco-Soragno seit | dal 2008 13 Barbengo 14 Carabbia 15 Villa Luganese 1

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seit | dal 2013 16 Carona 17 Cadro 18 Sonvico 19 Cimadera 20 Certara 21 Bogno 22 Valcolla andere Gemeinden | altri Comuni 23 Collina d’Oro 24 Grancia 25 Paradiso 26 Massagno Italien | Italia 27 Campione L andesgrenze | Confine nazionale Grenzen Costellazioni | Confini Costellazioni

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→ Bis in die frühen 2000er-Jahre hatte der Luganeser Finanz- und Bankenplatz die Stadt reich gemacht. Die Finanzkrise 2008 und das Ende des Bankgeheimnisses ein Jahr später liessen den Glanz der Stadt verblassen. Und so machte sich Lugano auf die Suche nach einer neuen Identität. Im Stadtzentrum leben relativ wenige Menschen, grosse Büroflächen stehen leer, und auf der Stadt lastet fast eine Milliarde Franken Schulden, obwohl sie eine erhebliche Bausubstanz besitzt. Rein äusserlich hat sich daher in den letzten Jahren wenig verändert. Als der Stadtplaner Marco Hubeli im Sommer 2023 zurücktrat – dies nach 12 Jahren als Leiter der Abteilung Planung, Umwelt und Mobilität –, blickte er auf eine « Planungs- und Entwurfsphase » zurück. Man war viele Jahre damit beschäftigt, die Fusionen administrativ zu bewältigen sowie Projekte zu planen – etwa das Tramnetz oder die Arealentwicklungen siehe ‹ Der schwierige Verzicht aufs Auto ›, Seite 20 oder Seiten 12 –15. Da funktional eng verknüpfte Nachbargemeinden wie Paradiso, Grancia oder Massagno nicht fusionieren wollen, bleibt die kohärente Entwicklung von Infrastrukturen, Landschaft und Siedlung herausfordernd. Künftig will man private Bauherrschaften stärker in die Pflicht nehmen. Seit 2022 hat Lugano eine Stadtbildkommission, um grosse Bauprojekte und Arealentwicklungen zu beurteilen. « Wir beschäftigen uns intensiv mit historischen, freiräumlichen, städtebaulichen und architektonischen Themen », sagt Stadtplanerin, Architektin und Kommissionspräsidentin Sabrina Contratto. « Unser Ziel ist es, gemeinsam mit der Stadt und den Bauträgern eine hohe Qualität sicherzustellen. » Man stehe noch am Anfang, verfeinere die Prozesse und etabliere gestalterische Massstäbe. « Das ist eher neu für Lugano. Umso mehr erfreut uns das positive Echo », so Contratto. Eine planerische Aufholjagd Die planerischen Aufgaben wie Langsamverkehr, Hitzeminderungsinfrastrukturen, Schwammstadt oder der Ausbau von erneuerbaren Energien sind angedacht, aber erst teilweise bearbeitet. Weiter braucht es Strategien für Umbau und Umnutzung, um den Umgang mit dem Bestand zu lenken und graue Energie zu sparen. Diese Strategien sollten für den Nutzungsplan und die Baureglemente, die noch harmonisiert werden müssen, massgebender sein als Neubauwünsche. Wenig beachtet werden noch Fragen zu Abriss oder Erhalt und zum Angebot an preisgünstigem Wohnraum. Doch die Nutzungsplanung täte gut daran, sie einzuschliessen, da sich die Situation schleichend verändern kann. All diese Themen beschäftigen zudem junge Leute, viele von ihnen verlassen Lugano zurzeit. Nutzungsplanung, Stadtumbau und obendrauf die Suche nach wirtschaftlichen Perspektiven – es gibt einiges zu tun, wie es Franz Oswald antönt. In diesem Moment des planerischen Neustarts hat mit Andrea Felicioni ein Architekt die Leitung der Stadtplanung übernommen, der die Baukultur und den Städtebau fördern möchte. « Aus städtebaulicher Sicht erlebte Lugano sehr interessante Perioden, insbesondere zwischen dem Ende des 19. und dem Beginn des 20. Jahrhunderts », erklärt er. Während der Boomjahre nach dem Zweiten Weltkrieg und später wegen der administrativen Fragmentierung vor den Fusionen habe man kaum städtebauliche Instrumente entwickelt und angewendet. Mit dem Richtplan sei nun auch eine städtebauliche Grundlage geschaffen. « Nun braucht es innerhalb der Verwaltung die nötige enge Koordination und Kohäsion, um die Ziele auch zu erreichen », sagt Felicioni entschlossen.

→ addirittura un calo del 5 %. Fino ai primi anni del 2000 la piazza finanziaria e bancaria di Lugano aveva fatto prosperare la città. La crisi finanziaria del 2008 e la fine del segreto bancario un anno dopo ne hanno offuscato lo splendore. Ed ecco che Lugano si è messa alla ricerca di una nuova identità. Nel centro urbano vivono relativamente poche persone, ampie superfici commerciali sono vuote, sulla città pesa un debito di quasi un miliardo di franchi benché possieda una notevole sostanza edilizia. Sotto il profilo puramente esteriore è perciò cambiato poco negli ultimi anni. Quando nell’estate 2023 l’urbanista Marco Hubeli si è dimesso, dopo dodici anni, dall’incarico di direttore della Divisione pianificazione, ambiente e mobilità, ha ricordato una « fase di pianificazione e sviluppo ». Per molti anni si era seguita la prassi di affrontare la fusione in termini amministrativi e di pianificare i progetti ; si pensi alla rete tranviaria o allo Sviluppo delle aree, vedi ‹ La dif­ ficile rinuncia all’automobile ›. pagina 20 e pagine 12–15. Visto che i Comuni limitrofi strettamente collegati dal punto di vista funzionale, quali Paradiso, Grancia o Massagno, non intendono aggregarsi, lo sviluppo coerente di infrastrutture, paesaggio e insediamento rimane una sfida. In futuro, i committenti privati dovranno essere più responsabilizzati. Dal 2022 Lugano ha una commissione urbanistica chiamata a valutare i progetti di costruzione e lo sviluppo delle aree su ampia scala. « Approfondiamo gli argomenti di carattere storico, paesaggistico, urbanistico e architettonico », così l’architetta e presidente della commissione Sabrina Contratto. « Il nostro obiettivo è garantire un livello qualitativamente alto lavorando con la città e gli operatori della costruzione ». Siamo ancora agli inizi, ovvero in fase di perfezionamento dei processi e di definizione degli standard progettuali. « È una novità per Lugano. A maggior ragione siamo molto contenti dell’eco positiva », continua Contratto. Pianificare per recuperare terreno I compiti pianificatori quali il traffico lento, le infrastrutture per la riduzione del calore, la città spugna o il potenziamento delle energie rinnovabili sono stati previsti, ma per ora sono stati elaborati solo in parte. Inoltre, per gestire il patrimonio culturale e risparmiare l’energia grigia occorrono strategie di ristrutturazione e riqualificazione. Queste strategie dovrebbero essere più decisive per il piano regolatore e i regolamenti edilizi, che devono ancora essere armonizzati, rispetto ai desideri di nuove costruzioni. Le questioni circa la demolizione o la preservazione e l’offerta di alloggi a prezzi accessibili sono ancora poco dibattute. Sarebbe tuttavia un bene se il piano regolatore le includesse, visto che la situazione può gradualmente cambiare. Si tratta inoltre di temi che interessano i giovani, molti dei quali stanno andando via da Lugano. Piano regolatore, trasformazione della città e, in più, la ricerca di prospettive economiche: c’è parecchio da fare, come sottolineato da Franz Oswald. In questa nuova fase di avvio progettuale, con Andrea Felicioni la direzione della pianificazione cittadina è in mano a un architetto che mira a promuovere la cultura della costruzione e lo sviluppo urbano. « Sotto il profilo urbanistico Lugano ha vissuto dei periodi molto interessanti, in particolare a cavallo tra il 19 ° e il 20 ° secolo », spiega. Dopo la Seconda Guerra mondiale, negli anni del boom e, in seguito, a causa della frammentazione amministrativa prima della fusione, non si era soliti sviluppare o utilizzare strumenti urbanistici. D’altro canto, con il Piano direttore è stata creata anche una nuova base urbanistica. « All’interno dell’amministrazione c’è ora bisogno di un forte spirito di coordinamento e coesione, in­ dispensabile per arrivare al traguardo », afferma Felicioni con decisione.

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Das Stadtpanorama reicht vom Bahnhof bis zum Monte Boglia. | Il panorama cittadino si estende dalla stazione ferroviaria al Monte Boglia.

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Strategische Areale | Luoghi strategichi A Cornaredo B Pian Scairolo C Lungolago D Campo Marzio Nord E Areale Piazza Molino Nuovo

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Projekte | Progetti 1 S tazione FFS Lugano 2 Centro Polis 3 Campus USI / SUPSI 4 Scuola dell’infanzia Molino Nuovo 5 Mensa scolastica a Viganello 6 Asilo Ciani 7 Masseria di Cornaredo 8 Centro Sportivo Al Maglio

9 S cuola dell’infanzia e mensa scolastica Cadro 10 Centro scolastico Viganello 11 S ede della Divisione Spazi Urbani olo sportivo e degli eventi 12 P 13 Parco Viarno 14 Vivere Lambertenghi 15 C entro balneare Carona 16 Area ex Macello

17 Comparto Scolastico Lugano Centro 18 Fiume Cassarate, lotto 1 nel comparto del nuovo quartiere di Cornaredo 19 P iazzale ex Scuole 20 Comparto della Funicolare degli Angioli 21 C asa della musica ( sede del Conservatorio della Svizzera Italiana )

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Weitere Objekte | Altri oggetti 22 L AC Lugano Arte e Cultura 23 Campus USI 24 Palazzo dei Congressi 25 EOC Ospedale Regionale di Lugano – Civico

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Verkehrswege | Vie di comunicazione Linee forti TP Progetto ‹ Rete Tram-Treno del Luganese › RTTL, Galleria Breganzona Linee Bus Rete ciclabile F errovie Funicolare Autostrada

Plan | Piano: Paola Viganò Bearbeitung | Elaborazione: Hochparterre

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Cornaredo

2003 führten die Gemeinden Lugano, Pregassona, Porza und Canobbio gemeinsam einen internationalen städtebaulichen Wettbewerb für das gut 100 Hektar grosse Gebiet durch. Daraus ging der 2020 festgesetzte Zonenplan Nuovo Quartiere Cornaredo hervor. Es laufen noch Landverhandlungen. Auf einigen Parzellen sind bereits grössere private Wohn- und Bürokomplexe im Bau. Die Stadt Lugano möchte die Umgestaltung und Belebung des Gebiets mit vier Projekten fördern. So sollen die Ufer des Cassarate renaturiert und Parkflächen geschaffen werden, damit die Cassarate-Ebene eine blaugrüne Achse für Erholung und Langsamverkehr erhält. Auch das Areal Pratone di Trevano soll für Freizeit und Erholung eingerichtet werden. Zudem wird die geschichtsträchtige Masseria di Cornaredo in eine Sozialküche mit Bed & Breakfast und Restaurant umgebaut. Schliesslich wird mit dem Sport-, Freizeit- und Verwaltungszentrum ‹ Polo sportivo e degli eventi › ein überregionaler Magnet entstehen. HRS gewann den Investorenwettbewerb und realisiert das Wettbewerbsprojekt von 2013 in einer öffentlich-privaten Partnerschaft ( PPP ) mit der Stadt. 2023 haben die Bauarbeiten für das Prunkstück begonnen: das neue Fussballstadion des FC Lugano. Dazu gehören ein Bürobau für die Stadtverwaltung, ein Polizeigebäude, Wohnhäuser und Läden sowie öffentliche Aufenthaltsräume. Neben dem Stadion sollen zwei Hochhäuser aufragen. Die bekannte Kombination von Stadion und Hochhäusern ist im Städtebau und in der PPP begründet. Um das Stadion mitzufinanzieren, wird die Stadt als Hauptmieterin viele ihrer Büros der städtischen Verwaltung in einem der Hochhäuser konzentrieren. Der Entscheid war in der Stadtbevölkerung umstritten. Nel 2003 i Comuni di Lugano, Pregassona, Porza e Canobbio hanno svolto insieme un concorso urbanistico internazionale per questa area di ben 100 ettari. Da qui è nato il Piano delle Zone Nuovo Quartiere Cornaredo stabilito nel 2020. Le trattative fondiarie sono ancora in corso. Su alcune parcelle sono in costruzione ampi complessi residenziali e commerciali. La città di Lugano intende trasformare e vivificare l’area con quattro progetti: rinaturalizzare le rive del Cassarate e realizzare dei parchi per creare nella pianura un asse blu-verde destinato al ristoro e al traffico lento. Anche l’area del Pratone di Trevano sarà un luogo per il tempo libero e l’attività ricreativa. Inoltre, la storica Masseria di Cornaredo viene trasformata in mensa sociale con albergo e ristorante. Infine il ‹ Polo sportivo e degli eventi › – centro sportivo, ricreativo e amministrativo – diventerà un’attrazione so­ vraregionale. Vincitrice del concorso degli investitori, la HRS sta realizzando il relativo progetto del 2013 in un partenariato pubblico-privato ( PPP ) con la città. Nel 2023 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’oggetto di vanto: il nuovo stadio del FC Lugano. Questo comprende uno stabile per gli uffici dell’amministrazione cittadina, un edificio della polizia, abitazioni, negozi e spazi ricreativi pubblici. Accanto allo stadio sono previste due case alte. La nota combinazione tra stadio e case alte è riconducibile alla pianificazione urbanistica e al PPP. In veste di principale inquilino, per cofinanziare lo stadio, la città concentrerà molti uffici amministrativi in una delle due case alte. Tra i cittadini la decisione è stata controversa.

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Areale, Projekte, Akteure | Aree, progetti, attori Progetti cantonali 1 Campus Trevano 2 C ollegamento Campus – Nodo intermodale 3 Spostamento poligono di tiro 4 Viabilità principale + ciclopiste + spostamento DSU 5 Sistemazione idraulica e rinaturazione Cassarate 6 P iazza sul fiume Progetti agenzia NQC 7 Sistemazione pratone di Trevano 8 Ricomposizione particellare 9 Acquisizione via al Chioso + strade di servizio comunali Progetti città di Lugano 10 Masseria di Cornaredo 11 Polo sportivo e degli eventi 12 Polo fieristico-espo­si­ tivo + spostamento DSU 13 Ecocentro Progetti privato / pubblico 14 Nodo intermodale / PQ Rete teleriscaldamento AIL + infrastrutture

Überkommunaler Gestaltungsplan Nuovo Quartiere Cornaredo ( NQC ) | Piano regolatore sovracomunale Nuovo Quartiere Cornaredo ( NQC ) Auftraggeber | Committente: Gemeinden Lugano, Porza, Cannobio Städtebaulicher Wettbewerb | Concorso urbanistico: 2003 Gestaltungsplan | Piano regolatore: 2020 Umsetzung | Attuazione: ab 2020 Planungsteam | Team di pianificazione: Agenzia NQC; Projektleitung | Gestione del progetto: Studi Associati, Stefano Wagner; Brugnoli e Gottardi, Gianfranco Del Curto; Juristische Unterstützung | Supporto legale: Luca Beretta Piccoli

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Pian Scairolo

Gebiete und Zonen |

Die Hügel des Luganese verbergen manches, zum Bei- Aree e zone Dorfkern | Centro spiel die lange Zeit unkontrollierte bauliche Entwicklung del villaggio in Pian Scairolo. Seit den 1980er-Jahren wurden die Dör öffentliche Bauten und Einrichtungen | fer und die Ebene in diesem Tal südlich von Lugano mit Attrezzature Strassen, Industriehallen, Einkaufszentren, Autohäusern ed edifici pubblici und Freizeitstätten zugebaut. Der Autoverkehr staut sich Wohnzone | oft. Die drei Standortgemeinden Lugano, Grancia und ColZona residenziale Parkplatz | Posteggi lina d’Oro hatten das bauliche Wachstum im 100 Hektar Gewerbezone | grossen Gebiet zunächst kaum koordiniert. In einem fast Zona lavorativa 20 Jahre dauernden Austausch entstand dann ein gemein Gewerbezone mit samer Nutzungsplan, der seit 2020 in Kraft ist. Quartierplanpflicht | Area commerciale con Dieses Planungsinstrument soll Pian Scairolo als bel’obbligo di un piano di deutendes Arbeitsplatzgebiet erhalten. Seine Grundlage quartiere stammt aus einem internationalen städtebaulichen Wett Waldgebiet | Area bewerb, den die Gemeinden 2008 gemeinsam ausgelobt forestale Naturschutzgebiet | hatten. Das Siegerprojekt teilte das Tal in ein breites beZona di protezione bautes und ein schmales grünes Band und verlieh damit della natura der Landschaft wieder Gewicht. Das Wichtigste ist das L andwirtschafts­ Ziel: die Grünflächen auf der rechten Seite des Bachs erzone | Zona agricola halten. Der Gestaltungsplan gliedert das Pian Scairolo in unterschiedliche Arbeitszonen und gibt bauliche Abmessungen vor. Er verlangt eine bessere Erschliessung mit dem öffentlichen Verkehr sowie Rad- und Fusswege und bezeichnet öffentliche Räume. Da noch Grundstücksverhandlungen laufen, ist von den Vorgaben ansonsten noch wenig sichtbar. Bisher hat einzig die Pharmafirma IBSA einen Neubau entsprechend dem Gestaltungsplan erstellt. Nun müssen die Vorgaben konsequent und klimagerecht umgesetzt werden. Eine längerfristige Aufgabe, die von den Gemeinden viel Hartnäckigkeit verlangt. Le colline del Luganese nascondono molte cose, tra cui lo sviluppo edilizio di Pian Scairolo per lungo tempo incontrollato. Dagli anni Ottanta i villaggi e la pianura di questa valle a sud di Lugano sono stati cementificati con strade, capannoni industriali, centri commerciali, rivenditori di auto, strutture per il tempo libero. Il traffico è spesso congestionato. I Comuni interessati – Lugano, Grancia e Collina d’Oro – all’inizio non si sono occupati del coordinamento della crescita edilizia di quest’area di 100 ettari. Dopo uno scambio durato quasi 20 anni è stato possibile predisporre un comune piano regolatore, in vigore dal 2020, ossia uno strumento di pianificazione volto a preservare Pian Scairolo quale importante area di attività lavorativa. Le basi sono state gettate da un concorso urbanistico internazionale che i Comuni avevano lanciato congiuntamente nel 2008. Il progetto vincitore ha suddiviso la valle in un’ampia fascia edificata e in un’altra verde e stretta, restituendo il giusto peso al paesaggio. L’importante è il fine: preservare le aree verdi sulla sponda destra del ruscello. Il piano regolatore articola il Pian Scairolo in diverse aree lavorative indicandone le dimensioni strutturali, oltre a chiedere di designare gli spazi pubblici e di ottimizzare l’accesso al trasporto pubblico e alle vie ciclabili e pedonali. Visto che le negoziazioni per i terreni sono ancora in corso, dalle specifiche si evince questo e poco altro. L’azienda farmaceutica IBSA è stata finora l’unica a realizzare una nuova costruzione secondo il piano regolatore. A questo punto, si tratta di attuare quanto indicato in modo coerente e rispettoso del clima. Un’impresa a lungo termine: i Comuni dovranno dare prova di perseveranza.

Überkommunaler Nutzungsplan Pian Scairolo | Piano regolatore sovracomunale Pian Scairolo Auftraggeber | Committente: Comune di Collina d’Oro, Comune di Grancia, Città di Lugano Wettbewerb | Concorso: 2008 Gestaltungsplan | Piano regolatore: 2014 Nutzungsplan | Piano di utilizzazione: 2020 Planungsteam | Team di pianificazione: Tiziano Mauri ( Ingenieurwesen, Planung | Ingegneri, pianificazione ); Lorenzo Orsi, Pacifico Aina, Mauro Ferella Falda, Giacomo Gianola, Niccardo Righetti, Roger Bacciarini, Michele Passardi

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Lungolago

Mit dem Masterplan Lungolago will die Stadt eine Gesamtidee für den öffentlichen Raum am Ufer etablieren. Nach Jahren der Diskussion scheint es vorwärtszugehen. Das Siegerprojekt des Studienauftrags wurde inzwischen mit den überzeugenden Ideen von anderen Teams kombiniert und zu Leitlinien weiterbearbeitet. Im Zentrum stehen die Verknüpfung und Vergrösserung der öffentlichen Grün- und Freiflächen sowie die Reorganisation und Reduktion des Autoverkehrs – Letzteres ist die wichtigste und gleichzeitig schwierigste Aufgabe. Seit 1997 nutzt die Stadt den Lungolago für Veranstaltungen. Schon vor Corona wurde der Lungolago temporär für Autos gesperrt. Aber noch verkrafte das Verkehrssystem eine definitive Sperrung nicht, sagt die Stadt. Der Masterplan sieht eine Tempo-30- und zwei Tempo-20-Zonen vor. Die Fussverkehrzone im Zentrum soll vergrössert werden. Die Piazza Riforma, Piazza Rezzonico und Piazza Manzoni sollen teils umgestaltet und der Langsamverkehr besser mit dem Verkehrsknotenpunkt Piazzale ex Scuole verknüpft werden, wo künftig das Tram hält. Die drei Häfen sollen erhalten, aber neu organisiert werden. So lässt sich ein Teil der Bootsliegeplätze an der Promenade aufheben und der öffentliche Uferbereich vergrössern. Aufbauend auf dem Masterplan, wurden 2023 zwei städtebauliche Wettbewerbe durchgeführt: der erste für die Neugestaltung des Piazzale ex Scuole, der zweite für das Areal Belvedere – Funicolare degli Angioli – Parco Tassino. Ausserdem soll ein Projekt von Anfang der 2000er-Jahre für den öffentlichen Raum rund um den Palazzo Civico wieder aufgegriffen werden. Die Politik ist ungeduldig; besonders von linker Seite kommen Anfragen, wie und wann es mit der Umsetzung vorwärtsgeht, um für die Bevölkerung mehr Platz am See zu schaffen.

Ob diese Idee einer Piazza centrale realisiert wird, ist offen. | Non è ancora chiaro se questa idea di una piazza centrale sarà realizzata.

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Con il Masterplan Lungolago la città vuole affermare sulle rive la sua visione globale di spazio pubblico. Dopo anni di dibattiti, ora sembra che si vada avanti. Il progetto vincitore del mandato di studio in parallelo è stato nel frattempo abbinato alle valide idee di altri team e ulteriormente sviluppato in linee guida. In primo piano sono il collegamento e l’ampliamento delle aree verdi e degli spazi liberi pubblici, come anche la riorganizzazione e riduzione del traffico automobilistico, un compito quest’ultimo che è al contempo il più importante e il più difficile. Dal 1997 la città utilizza il lungolago per eventi. Le sue strade venivano temporaneamente chiuse alle automobili già prima della pandemia di Covid-19. Tuttavia, secondo la città, il sistema traffico non sarebbe ancora in grado di reggere una chiusura definitiva. Il Masterplan prevede una zona a 30 km / h e due zone a 20 km / h. La zona pedonale nel centro dovrebbe essere allargata. Piazza Riforma, Piazza Rezzonico e Piazza Manzoni saranno parzialmente riconfigurate e il traffico lento verrà collegato meglio con lo snodo stradale Piazzale ex Scuole, dove ci sarà in futuro l’arrivo del tram. I tre porti vengono preservati, ma devono essere riorganizzati. Sarà quindi possibile rimuovere alcuni ormeggi sul lungolago e ampliare l’area pubblica delle rive. In base al Masterplan, nel 2023 sono stati indetti due concorsi urbanistici per riprogettare la Piazza ex Scuole e l’area Belvedere – Funicolare degli Angioli – Parco Tassino. Sarà inoltre ripreso un progetto dei primi anni 2000 inerente allo spazio pubblico intorno al Palazzo Civico. I politici sono impazienti; soprattutto da sinistra chiedono lumi sull’attuazione per sapere come e quando la popolazione potrà usufruire di più spazio sul lungolago.

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Promenade Lungolago | Passeggiata Lungolago 1 Lido Riva Caccia 2 L AC e Giardini Belvedere 3 Riva Vela 4 Piazze centrali 5 Riva Albertolli e Rivetta Tell 6 Piazza Indipendenza, Casinò e Parco Ciani 7 Piazzale ex Scuole e pedonalizzazione via Magatti e via della Posta 8 Campo Marzio Nord 9 Cantiere SNL 10 Quartiere Cassarate 11 L anchetta e alberghi 12 Da Cassarate al Ponte del diavolo

Masterplan für den Sektor Lungolago und das Zentrum | Masterplan per il comparto Lungolago e Lugano centro Auftraggeber | Committente: Città di Lugano Studienauftrag | Mandato di studio: 2021 Ausgewähltes Projekt | Progetto selezionato: Longlake, Inches Geleta Architetti, Locarno, mit Demattè Fontana Architekten, Zürich / Lugano, und De Molfetta & Strode Snc, Lugano Weiterbearbeitung | Ulteriore elaborazione: Demattè Fontana Architekten, Zürich / Lugano Teilprojekt | Progetto parziale: Buletti Fumagalli Del Fedele Bernardi, Lugano

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Campo Marzio Nord

Das Areal Campo Marzio liegt unweit des Sees, am Cassarate und an der Strassenachse vom Zentrum nach Osten. Doch hier befinden sich bloss alte Messehallen und ein asphaltierter Parkplatz. Nachdem der zweistufige Investorenwettbewerb kein Gewinnerprojekt hervorgebracht hatte, entschloss sich die Stadt dazu, die städtebaulichen Regeln selbst auszuarbeiten. Seit Sommer 2023 liegt ein Masterplan vor. Campo Marzio soll zum öffentlichen Begegnungs- und Aufenthaltsort werden. Dazu sind zwei Baufelder und drei öffentliche Freiräume definiert. Im Vordergrund steht der Neubau des Kongresszentrums mit Seesicht und Blick auf den Monte San Salvatore. Hinsichtlich Stadtleben genauso wichtig ist das zweite, gemischt genutzte Baufeld mit Hotel, Gastronomie, Gewerbeflächen und Wohnungen. Der Masterplan ermöglicht eine beträchtliche Dichte, gibt jedoch ansonsten wenige Regeln vor. Die Bebauung kann gelingen, wenn nun Architekturwettbewerbe folgen. Diese werden auch zeigen, ob das angedachte Hochhaus tatsächlich hierhin passt. Der Masterplan setzt für die Freiräume wie den Campo Alberato am Cassarate, den Giardino Pubblico im Norden und den Quartierplatz am Viale dei Faggi bereits alles Notwendige fest, damit diese zum Grundgerüst des Areals werden und bleiben. Der Masterplan verlangt auch, die Ansprüche einer klimagerechten Planung mit der durchlässigen Setzung einzulösen. Um das Areal besser an das historische Stadtzentrum anzubinden, soll die neue Tramlinie eines Tages bis zur Viale Castagnola und darüber hin­aus­geführt werden. Der Kanton hat seine Machbarkeitsstudie dazu im April 2023 abgeschlossen. L’area di Campo Marzio si trova a poca distanza dal lago, sul Cassarate e sull’asse stradale che dal centro porta verso est. Qui ci sono solo vecchi padiglioni fieristici e un parcheggio asfaltato. Dal concorso per investitori in due fasi non è uscito alcun progetto vincente, motivo per cui la città ha deciso di elaborare le regole urbanistiche autonomamente. Dall’estate 2023 è pronto un Masterplan. Campo Marzio sarà un luogo pubblico di incontro e ricreazione. A tal fine, il piano definisce due zone di costruzione e tre spazi liberi pubblici. In primo piano la nuova costruzione del centro congressi con vista sul lago e sul Monte San Salvatore. Altrettanto importante in termini di vita cittadina è la seconda zona di costruzione, a uso misto, con hotel, gastronomia, aree commerciali e alloggi. Il Masterplan consente di densificare ampie zone ma, per il resto, fissa poche regole. L’edificazione può avere sviluppi positivi se accompagnata dai concorsi di architettura che potranno altresì indicare se il grattacielo previsto si addice o meno al luogo. Per gli spazi liberi come il Campo Alberato sul Cassarate, il Giardino Pubblico a nord e la piazza di quartiere di Viale dei Faggi, il Masterplan stabilisce già tutto il necessario affinché questi possano diventare e rimanere la struttura portante dell’area. Il Masterplan chiede di rispondere all’esigenza di una pianificazione rispettosa del clima con la permeabilità del suolo. Per collegare meglio l’area al centro storico della città, in futuro la nuova linea del tram dovrà arrivare fino al Viale Castagnola e oltre. Il Cantone ha terminato il suo studio di fattibilità nell’aprile 2023.

Der geplante Boulevard Vitale Castagnola. | Il boulevard previsto in Viale Castagnola.

Bäume haben Gewicht in der Planung. | Gli alberi hanno un peso nella pianificazione.

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Künftig soll das Gelände intensiv genutzt werden mit 1 Kongresszentrum, 2 Hotel, 3 gemischt genutzter Überbauung, öffentlichen Plätzen und reichhaltiger Bepflanzung. | In futuro l’area sarà utilizzata intensamente con 1 centro congressi, 2 hotel, 3 complesso edilizio a uso misto, piazze pubbliche e una vasta piantumazione.

Masterplan für die städtebauliche Entwicklung des Campo Marzio Nord im Workshopverfahren | Masterplan per lo sviluppo urbano di Campo Marzio Nord nella procedura di workshop Abschluss | Conclusione: April 2023 Auftraggeber | Committente: Città di Lugano Verfasserteam | Team redazionale: Salewski Nater Kretz, Zürich; Stefan Rotzler Landschafts­architekt, Gockhausen; Teamverkehr, Cham

Themenheft von Hochparterre, Dezember 2023 | Quaderno tematico di Hochparterre, dicembre 2023 — Lugano — Eine Stadt am Start | Ripartire con slancio

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Luganos Stadtgebiet reicht bis auf über 2000 Meter hinauf. | L’area urbana di Lugano si estende fino a oltre 2000 metri di altezza.

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Der kanalisierte Cassarate soll Schritt für Schritt neu gestaltet werden. | Il fiume canalizzato Cassarate è oggetto di graduale riqualifica.

Zwischen Stadt, Dschungel und Dorf | Tra città, giungla e villaggi Die heterogene Stadtlandschaft Luganos wird als Ganzes entwickelt. Neben privaten Gärten und der Landschaft gewinnt der öffentliche Raum an Bedeutung. | L’eterogeneo paesaggio urbano di Lugano viene sviluppato nella sua interezza. Oltre ai giardini privati e al paesaggio, anche lo spazio pubblico acquisisce maggiore importanza. Text | Testo: Maarit Ströbele

Lugano ist bekannt für seine kleinräumige und abwechslungsreiche Landschaft. Ist das Stadtzentrum eine Art MiniRio-de-Janeiro mit dem Monte San Salvatore als Zuckerhut, breitet sich die Stadt auch bis in die Täler und auf die Hügel aus. Seit der Gemeindezusammenlegung reicht das Stadtgebiet bis auf über 2000 Meter zum Gazzirola und umfasst viele längst zu Einfamilienhausvorstädten gewordene kleine Dörfer und dicht bebautes Agglomerationsgebiet. Lugano ist also nicht nur eine Stadt, es ist auch eine Landschaft. Der neue Richtplan unterstreicht dies mit dem Konzept der « città paesaggio », der Landschaftsstadt. In dieser Landschaftsstadt bekommt die Landschaft eine zentrale Rolle hinsichtlich des Zusammenhalts der Stadt. Elemente der traditionellen Kulturlandschaft wie Terrassenfelder und Wasserläufe werden gestärkt. Das dient der Naherholung, die Landschaft wird aber so auch wieder lesbarer. Es geht darum, « die Koevolution zwi- →

Lugano è famosa per il suo paesaggio composto da piccoli spazi diversificati. Il centro cittadino è una sorta di piccola Rio de Janeiro con il Monte San Salvatore, il Pan di Zucchero del Ticino, mentre lo spazio urbano si espande su tutti i lati, nelle valli e sulle colline. In seguito alla fusione dei Comuni l’area urbana si estende per oltre 2000 metri fino al Gazzirola, inglobando piccoli villaggi – ormai quartieri periferici di case monofamiliari – e agglomerati ad alta densità abitativa. Oltre a essere una città, Lugano è dunque anche un paesaggio. Il nuovo Piano direttore lo evidenzia con il concetto di « città paesaggio », dove il paesaggio viene investito di un ruolo fondamentale in termini di coesione della città. Gli elementi del tradizionale paesaggio rurale, come i campi terrazzati e i corsi di acqua, sono potenziati al fine di creare spazi di prossimità per attività ricreative e un paesaggio nuovamente decifrabile. Si tratta di « riconsiderare la coevoluzione tra insediamenti e ambiente », →

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→ schen Siedlungsräumen und Umwelt wieder aufzugreifen », sagt der Geograf Claudio Ferrata, der an einer der Veranstaltungen zum Richtplan beteiligt war. So wird das dicht bebaute Siedlungsgebiet grüner, kann mehr Wasser aufnehmen und besser kühlen. Zugleich werden viele Aussenräume attraktiver für die Bevölkerung. Die heterogene Stadtlandschaft Luganos wird als Gan­ zes entwickelt. Das heisst, Städtisches dringt in die Agglomeration ein, und Grünes in die Stadt. Das verändert den Blick auf den Raum auch für die Einwohnerinnen und Einwohner. Es gibt nicht mehr nur private, gestaltete Gärten und die Landschaft darum herum, sondern auch der Bedarf nach öffentlichen Räumen kommt ins Blickfeld. Gab es bisher vor allem in der Innenstadt gepflegte und bewusst gestaltete öffentliche Räume, allen voran der Parco Ciani am See und die Spazierstrecke des Lungolago, wächst die Bedeutung des gestalteten Naherholungsgrüns ausserhalb des historischen Zentrums.

Die ‹ Città paesaggio › bringt die Kulturlandschaft in die Stadt. | La ‹Città paesaggio› porta il paesaggio rurale nelle città.

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→ spiega il geografo Claudio Ferrata, che ha partecipato a uno degli eventi sul Piano direttore. Le zone di insediamento densamente popolate diventano così più verdi, assorbono più acqua e si raffreddano meglio. Al contempo, molti spazi all’aperto diventano più attrattivi per la popolazione. L’eterogeneo paesaggio urbano di Lugano viene sviluppato nella sua interezza: l’urbano penetra negli agglomerati e il verde nella città. Ciò modifica la visione dello spazio anche per gli abitanti. Non più solo i giardini privati e il paesaggio che li circonda ma si dà spazio anche all’esigenza di spazi pubblici. Se sinora gli spazi pubblici più curati e progettati con criterio erano per lo più realizzati nel centro città, primi tra tutti il Parco Ciani affacciato sul lago e la passeggiata Lungolago, oggi sta crescendo l’importanza di spazi verdi ricreativi di prossimità, situati fuori dal centro storico. Il nuovo rapporto con l’acqua Nel 2014 la rinaturazione e la riqualifica della foce del Cassarate hanno messo in moto qualcosa: a un tratto l’acqua si era avvicinata alla città. Il lago è qualcosa di più che uno specchio d’acqua da ammirare o un luogo in cui nuotare nell’area delimitata di un lido. Luganesi e turisti si riversano sulla spiaggia di sabbia o sassi per fare il bagno. L’intento del Masterplan Lungolago è di ampliare ulteriormente questo concetto. Il nuovo rapporto con l’acqua deve varcare i confini della città. Il fiume canalizzato Cassarate, sottoposto a graduali interventi di riqualifica, viene reso più verde e accessibile. È quindi un bene che lungo il fiume si trovino diverse zone destinate a utilizzi pubblici: le scuole, il nuovo campus USI / SUPSI, l’Università e, ancora dietro, a Cornaredo, un nuovo quartiere a uso misto con parco e centro sportivo. Più in alto a nord un altro centro sportivo, più piccolo, con cinque campi di calcio. L’asse fluviale unisce la città al verde dell’entroterra. L’idea è di creare un rapporto semplice e diretto tra uomo e natura, guardando allo spazio pubblico anche come spazio naturale che, a sua volta, include le acque, i parchi, i giardini, i collegamenti pedonali e quelli ciclistici. Anche i quartieri di Lugano saranno arricchiti di nuovo verde pubblico, ad esempio il Parco Viarno intorno alla Casa Rossa di Pregassona. Oggi il parco è accessibile solo in parte e la villa sta cadendo a pezzi. Ma entro il 2028 qui sorgerà il secondo parco più grande della città: Demattè Fontana e Westpol, architetti del paesaggio, progettano la riqualifica del parco con un centro di quartiere e un ristorante. I requisiti sono complessi. Sono stati necessari vari passaggi di proprietà per poter congiungere le diverse aree del parco. Da un lato la sua piantumazione segue la tradizione dei parchi delle ville, con parterre geometrici, boschetto e viottolo. Dall’altro lato, il frutteto prosegue la tradizione agricola portando il paesaggio rurale nel cuore del quartiere cittadino. È quanto sta già accadendo a Cornaredo, dove un arboreto ospita antiche varietà locali di alberi da frutto. Un luogo che mantiene e continua a sviluppare la biodiversità della piccola economia agricola.

Das neue Verhältnis zum Wasser Die Renaturierung und Neugestaltung der CassarateMündung 2014 brachte eine Welle in Bewegung: Plötzlich war das Wasser näher an der Stadt. Der See ist mehr als eine zu bewundernde Wasserfläche, wo man nur im klar abgegrenzten Strandbad schwimmen darf. Luganesi und Touristen breiten sich auf dem Strand und den Steinen zum Baden aus. Mit dem Lungolago-Masterplan möchte man dies noch ausdehnen. Das neue Verhältnis zum Wasser soll sich in die Stadt hineinziehen. Der kanalisierte Cassarate wird Schritt für Schritt neu gestaltet, begrünt und zugänglich gemacht. Da trifft es sich, dass entlang des Flusses viele öffentliche Nutzungen angesiedelt sind: Schulen, der neue Campus der USI / SUPSI, die Universität und weiter hinten, in Cornaredo, ein neues gemischt genutztes Quartier mit Park und einem Sportzentrum. Weiter oben im Norden steht ein zweites, kleineres Sportzentrum mit fünf Fussballplätzen. Die Flussachse verbindet die Stadt mit dem grünen Hinterland. Es geht darum, ein unkompliziertes, direktes Verhältnis zwischen Mensch und Natur zu schaffen und den öffentlichen Raum auch als Naturraum zu denken. Dazu gehören Parkanlagen genauso wie grüne Spazier- und Veloverbindungen und Gewässer. Lugano erhält auch in den Quartieren neues öffentliches Grün, etwa den Parco Viarno um die Casa Rossa in Pregassona. Heute ist der Garten nur teilweise zugänglich, die Villa verfällt. Doch bis 2028 wird hier der zweitgrösste Park der Stadt entstehen: Demattè Fontana und Westpol Landschaftsarchitekten planen die Neugestaltung des Parks mit Quartierzentrum und Restaurant. Die Anforderungen sind komplex. Es brauchte Handänderungen, um den Park zusammenzufügen. Die Bepflanzung des Parks folgt einerseits der Tradition des Villengartens mit geometrischen Parterres und einem Wäldchen mit Weglein. Andererseits führt eine Obstwiese die landwirtschaftliche Tradition weiter und bringt die Kulturlandschaft mitten ins Stadtquartier. Dies geschieht bereits jetzt schon in Cornaredo. Dort wachsen in einem Arboretum alte lokale L’agglomerato come luogo di ritrovo Obstbaumsorten. Es ist ein Ort, an dem die Biodiversität Camminando lungo la strada principale di Pregassona der traditionellen Kleinlandwirtschaft erhalten und weie attraversando i villaggi suburbani fino a Cadro si inconterentwickelt wird. trano solo pochi spazi ricreativi che non siano privati. Le strade si snodano tra siepi e muri, ma non vi sono negozi Die Agglomeration als Begegnungsort Bewegt man sich entlang der Hauptstrasse von Pre- nè ristoranti. Dove non si vedono case, le valli sono ricopergassona durch die suburbanisierten Dörfer bis nach Ca- te dall’impenetrabile bosco insubrico. Sulle strade vi sono dro, sieht man wenige Erholungsorte, die nicht privat sind. poche persone, che vanno via via aumentando sull’ex linea Die Strassen verlaufen zwischen Hecken und Wänden, ferroviaria a scartamento ridotto Lugano–Cadro–Dino: Läden oder Restaurants gibt es kaum. Wo keine Häuser pendolari che sfrecciano in bicicletta, bambini che gioca-

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stehen, macht sich in den Tälern der undurchdringliche insubrische Wald breit. Wenige Leute sind auf der Strasse – aber das ändert sich auf der ehemaligen Eisenbahntrasse der Schmalspurbahn Lugano–Cadro–Dino: Pendlerinnen fahren auf dem Velo vorbei, Kinder spielen, Jogger rennen bergauf und nehmen bergab das Publibike, Eltern spazieren mit Kinderwagen. Plötzlich wird die anonyme Agglomeration zum Begegnungsort. Fazit: Ein Angebot an öffentlichem Raum wird angenommen. Das kann eine Velo- und Fussgängerstrasse mit Sitzgelegenheiten sein, aber auch eine kleine Grünanlage. Kulturlandschaft bringt Biodiversität und Energie Dichte Wälder bedecken mehr als 60 Prozent des Gemeindegebiets von Lugano und ziehen sich oberhalb der Dörfer die Hänge hoch, bis sie ganz oben auf den Kreten den Wiesen weichen. Diese Wälder wurden einst intensiv genutzt: Sie lieferten Kastanien und Brennholz, Tiere weideten. Teilweise waren die Hänge auch für Weinreben und andere Nutzpflanzen terrassiert, weiter unten am See wuchsen sogar Zitronen- und Olivenbäume. Heute zeigen sich die steilen Hänge in dichtem Grün. Der Wald wurde zur Wildnis. Er bietet mehr Platz für Tiere und Pflanzen, ist aber auch uniformer. Es machen sich invasive Pflanzen breit wie die Chinesische Hanfpalme, auch bekannt unter dem Namen Tessinerpalme, der Götterbaum oder die Kletterpflanze Kudzu. Lugano möchte die Biodiversität fördern und muss einen Umgang mit der Landschaftsveränderung finden. Als erste Gemeinde des Kantons Tessin hat sich Lugano der ‹ Charta dei Giardini › des WWF Tessin verpflichtet. So sollen die Grünräume für die Zukunft fit gemacht werden: Mehr Biodiversität kommt, wenn nachts weniger Lampen leuchten, keine Gifte gespritzt werden und die Bepflanzung abwechslungsreich wird. Landschaft heisst Klimaanpassung. Das zeigt der neue Richtplan auch im Themenbereich « Lugano città territorio resiliente ». Die Strategien sind teilweise eng mit der Landschaft verknüpft. Ein zentrales Element ist der seit 1994 geplante Parco del Camoghè, der ein Labor der nachhaltigen Landschaftsentwicklung sein möchte. Der Wald ist zugleich Wasserspeicher, Hochwasserschutz und mit dem vielen Holz auch Energiereserve. Die Landschaft um Lugano wird sich auf den ersten Blick nicht stark verändern, aber sie wird zugänglicher. Die Stadtnatur erhält mehr Platz. Die Umgestaltung von Bestehendem in der Agglo bringt die Öffentlichkeit in den Raum. Die Kulturlandschaft wird wieder sichtbarer werden, indem an alte Muster angeknüpft wird, von Terrassenfeldern bis zu Gewässerläufen. Das hilft auch der Biodiversität. « Die Agglomeration und der dichte Wald haben etwas gemeinsam: sie sind unstrukturiert und überwachsen alles », sagt Landschaftsarchitektin Sophie Ambroise. « Dies gilt es wieder differenzierter zu gestalten. » Wie anderswo in der Schweiz kommt in der neuen Stadtlandschaft die Natur in die Agglomeration und verbindet Leute. Die Marktlogik kann also bis zu einem gewissen Grad umgekehrt werden: Wo ein Angebot ist, kommt auch die Nachfrage. Mehr niederschwellige, kostengünstige Nutzungen im dschungelähnlichen Wald wie etwa neue kleine Wanderwege in den Tobeln könnten das Grün erschliessen. Nicht alles muss Stadtpark werden, kleine Interventionen verändern viel. Das gilt für die Siedlungen ebenso wie für die grossen Grünräume ausserhalb. Der neue Richtplan schafft die Grundlagen für eine grünere Stadtlandschaft, die auch besser für die Herausforderungen des Klimawandels gewappnet ist.

no, chi fa jogging in salita e per scendere usa il PubliBike, genitori con il passeggino. Improvvisamente questo anonimo agglomerato si è trasformato in un luogo di ritrovo. Ciò significa che l’offerta di spazio pubblico è accolta favorevolmente. Può essere una pista ciclabile o pedonale con posti a sedere oppure anche solo una piccola area verde. Il paesaggio rurale apporta biodiversità ed energia Oltre il 60 % del territorio comunale di Lugano è ricoperto da un fitto bosco che si estende sui pendii sopra i villaggi per arrivare sulle creste e lasciare il posto ai prati. Un tempo l’uso di questi boschi era intenso: fornivano castagne e la legna per il fuoco, gli animali vi pascolavano. In alcuni casi i pendii terrazzati servivano anche alla coltivazione delle viti e di altre piante commestibili, mentre più giù, intorno al lago, crescevano addirittura limoni e ulivi. Oggi questi pendii ripidi sono completamente ricoperti di verde. Il bosco si è inselvatichito e offre più spazio per la flora e fauna, ma è anche più uniforme e con un proliferare di piante invasive: la palma da canapa cinese, detta anche palma del Ticino, l’albero del paradiso o la pianta rampicante kudzu. Se Lugano intende promuovere la biodiversità deve trovare il modo per affrontare la trasformazione del paesaggio. La città è stata il primo Comune del Cantone ad aderire al progetto del WWF Ticino, ‹ Charta dei Giardini ›, che intende adeguare gli spazi verdi al futuro: la biodiversità sarà maggiore se la notte si accendono meno luci, se non si spruzzano veleni e se la piantumazione è diversificata. Paesaggio significa adeguamento climatico. Il nuovo Piano direttore lo sottolinea anche nell’ambito tematico « Lugano città territorio resiliente ». Le strategie sono in parte strettamente correlate al paesaggio. Un contesto centrale è dato dal Parco del Camoghè, un progetto risalente al 1994 che vuole essere un laboratorio per lo sviluppo sostenibile del paesaggio. Il bosco funge al contempo da serbatoio di acqua, da protezione dalle inondazioni e, con tutta la sua legna, da riserva energetica. Anche se a prima vista il paesaggio di Lugano non cambierà di molto, sarà comunque più accessibile e con più spazio per la natura urbana. La trasformazione degli edifici esistenti nell’agglomerato avvicina il pubblico a questo spazio. Il paesaggio rurale tornerà a essere più visibile perché viene di nuovo collegato ai vecchi modelli, dai campi terrazzati ai corsi d’acqua. E anche la biodiversità potrà beneficiarne. « L’agglomerato e il fitto bosco hanno qualcosa in comune: non hanno struttura e crescendo ricoprono tutto », sostiene l’architetta del paesaggio Sophie Ambroise. « È qui che dobbiamo intervenire con una maggiore diversificazione ». Come in altre parti della Svizzera, gli agglomerati del nuovo paesaggio urbano si aprono alla natura, creando così un legame tra le persone. Fino a un certo punto, la logica di mercato può essere quindi invertita: dove c’è offerta, c’è anche domanda. L’aumento di utilizzi di facile accesso e a basso costo nel bosco che ha assunto i connotati di una giungla, ad esempio dei nuovi piccoli sentieri nelle sue gole, potrebbero rendere fruibili gli spazi verdi. Non occorre puntare per forza al parco cittadino, anche degli interventi più modesti possono essere altrettanto incisivi, il che vale sia per gli insediamenti sia per gli ampi spazi verdi situati al loro esterno. Il nuovo Piano direttore getta le basi per la creazione di un paesaggio urbano più verde, che sia anche meglio attrezzato per affrontare le sfide del cambiamento climatico.

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Das Auto spielt im Luganeser Verkehrsmix die Hauptrolle. | Nel mix del traffico luganese l’automobile regna sovrana.

Der schwierige Verzicht aufs Auto | La difficile rinuncia all’automobile Lugano setzt viel daran, den öffentlichen Verkehr zu verbessern und die Stadt fussverkehr- und velo­freundlicher zu machen. Doch der Weg dorthin ist steinig. | Lugano si sta impegnando molto per migliorare il trasporto pubblico e rendere la città più accessibile ai pedoni e alle biciclette. Ma la strada da percorrere è tortuosa. Text und Plan | Testo e progetto: Werner Huber

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« Lugano. Stazione di fine corsa », klingt die SBB-Stimme aus dem Lautsprecher. Endbahnhof Lugano, alle aussteigen. Keine zwei Stunden sind vergangen, seit wir in Zürich in den Intercity eingestiegen sind. Alptransit in den Basistunneln durch den Gotthard und den Monte Ceneri macht es möglich. Und sässen wir nicht in einem Inter-, sondern in einem Eurocity, wären wir in weiteren 78 Minuten in Mailand. Schnell ist das nicht für die 64 Kilometer: Der legendäre Trans-Europ-Express war 1964 fast eine Viertelstunde schneller. Doch das Hauptproblem ist ein anderes: « Alptransit endet in Lugano. Die Strecke ist nicht fertig gebaut », sagt Marco Hubeli, bis vor kurzem Direktor der Stadtplanung Lugano. Der Bund hat die Planung für die Weiterführung bis nach Chiasso – weitgehend in Tunnels – auf die Zeit nach 2050 verschoben. Das heisst, auch der ganze Güterverkehr inklusive Gefahrengüter rollt weiterhin auf der alten Strecke durch Lugano und entlang dem Luganersee.

« Lugano. Stazione di fine corsa », annuncia dall’altoparlante la voce delle FFS. Stazione terminale di Lugano, si prega di scendere. Da quando siamo saliti sul treno a Zurigo sono trascorse meno di due ore, grazie ad Alptransit che sfreccia nelle gallerie di base del Gottardo e del Monte Ceneri. Se poi al posto dell’Intercity avessimo preso un Eurocity, con altri 78 minuti saremmo arrivati a Milano. Non è certo veloce per una distanza di 64 chilometri: il leggendario Trans-Europ-Express del 1964 ci impiegava quasi un quarto d’ora in meno. Ma la questione principale è un’altra: « Alptransit finisce la sua corsa a Lugano. La linea non è stata ancora completata », così Marco Hubeli, fino a poco fa direttore della Divisione pianificazione di Lugano. La Confederazione ha rinviato al 2050 il progetto di proseguimento – per lo più in galleria – fino a Chiasso. Ciò significa che anche tutto il trasporto di merci, incluse quelle pericolose, continuerà a viaggiare sulla vecchia linea attraverso Lugano e lungo

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Dem Kanton Tessin passt das nicht. Einstimmig hat der Grosse Rat im Mai 2023 den Bund dazu aufgefordert, das Alptransit-Projekt südlich der Alpen fertigzustellen. Ob diese Forderung beim neuen Bundesrat Albert Rösti mehr Gehör findet als bei seiner Amtsvorgängerin, Simonetta Sommaruga? Der Kanton hofft es.

il lago. Ma il Canton Ticino non ci sta. Nel maggio 2023 il Gran Consiglio ha chiesto all’unanimità alla Confederazione di portare a termine il progetto Alptransit a sud delle Alpi. Chissà se il nuovo consigliere federale Albert Rösti sarà più propenso ad ascoltare la richiesta rispetto al suo predecessore, Simonetta Sommaruga ? Il Cantone lo spera.

Die Autobahn hat Vorfahrt Die Autobahn A2 muss nicht so lange warten, bis die Baumaschinen auffahren. Sie ist Teil der Kontinentalverbindung Hamburg–Kalabrien, nimmt den Regionalverkehr auf und ist die Umfahrung von Lugano. Nun soll sie zwischen Lugano und Mendrisio so ausgebaut werden, dass in Spitzenzeiten auch der Pannenstreifen benutzt werden kann. Dafür müssen Tunnels und Brücken aus- oder neu gebaut und der Damm bei Melide verbreitert werden. ‹ Potenziamento Lugano Mendrisio ›, kurz ‹ PoLuMe ›, heisst das Projekt auf Astra-Italienisch. 1,7 Milliarden Franken soll es kosten. Im Dezember 2022 genehmigte der Bundesrat das Gesamtprojekt, 2030 soll der Bau beginnen. Lugano ist nicht nur die grösste Stadt im Tessin mit eigener Agglomeration, sondern sie ist selbst Teil des Metropolitanraums Mailand. Diese Nähe zu einer Millionenstadt ist in der Schweiz einzigartig, und die enge Beziehung zwischen Lugano, Como, Mailand und Vare­ se ist in vielem ein Gewinn. Doch sie bringt auch fast 78 000 Grenzübertritte täglich, hauptsächlich Fahrten mit dem Auto. Ohne diese Frontalieri würde die Tessiner Wirtschaft nicht funktionieren, dessen sind sich Marco Hubeli und sein Nachfolger Andrea Felicioni bewusst. Aber sie wissen auch: Mehr Strassen bringen mehr Verkehr.

Precedenza all’autostrada L’autostrada A2 non dovrà attendere molto a lungo l’arrivo delle macchine da cantiere. Il tratto, che fa parte del collegamento continentale Amburgo-Calabria, assorbe il traffico regionale e funge da circonvallazione di Lugano. L’intento è ora di potenziarlo tra Lugano e Mendrisio, in modo tale che nelle ore di punta si possano utilizzare anche le corsie di emergenza. Pertanto, occorre rafforzare o costruire ex novo gallerie e ponti, oltre ad allargare il ponte-diga di Melide. ‹ Potenziamento Lugano Mendrisio ›, in breve ‹ PoLuMe ›, è il nome assegnato dall’ASTRA al progetto che avrà un costo di 1,7 miliardi di franchi. Il Consiglio federale ha approvato il progetto globale nella seduta di dicembre 2022. I lavori partiranno nel 2030. Oltre a essere la più grande città del Ticino con un proprio agglomerato urbano, Lugano fa anche parte dell’area metropolitana di Milano. Questa vicinanza a una metropoli è un caso unico in Svizzera e lo stretto legame tra Lugano, Como, Milano e Varese offre molti vantaggi. Al tempo stesso, però, comporta anche lo spostamento giornaliero di quasi 78 000 frontalieri che, in genere, viaggiano in auto. Marco Hubeli e il suo successore Andrea Felicioni non hanno dubbi, senza frontalieri l’economia ticinese non potrebbe funzionare. Ma sanno anche che più strade significa più traffico.

Die Bahn holt auf Im Kanton Tessin kommen auf 1000 Einwohnerinnen und Einwohner 632 Autos, in der Stadt Lugano besitzen von 1000 Menschen 597 eine ‹ Macchina ›. Zum Vergleich: In St. Gallen liegt dieser Anteil bei 449. Dementsprechend ist der Modal Split in Lugano: 67 Prozent Auto ( motorisierter Individualverkehr, kurz MIV ) gegenüber 8 Prozent öffentlicher Verkehr und 25 Prozent Velo- und Fussverkehr. Ziel ist es, den Anteil des öffentlichen Verkehrs bis 2040 auf 22 Prozent zu erhöhen und den MIV auf 50 Prozent zu reduzieren. Für den Langsamverkehr wird ein Anteil von 30 Prozent angestrebt. Im Hinblick auf den geplanten Ausbau des Velowegnetzes analysierte die Stadt rund 70 Kilometer mögliche Routen, wovon 23 Kilometer ohne besondere Massnahmen zu realisieren wären. 39 Kilometer sind bereits umgesetzt. Gestärkt werden sollen die Ost-West-Verbindungen zwischen dem Bahnhof und den Stadtteilen in der Ebene und am Hang. In der bewegten Topografie können E-Bikes die Beine der ‹ Ciclisti › wirksam unterstützen; entsprechende Sharing-Angebote sind vorhanden und sollen ausgebaut werden. In den letzten Jahren hat der Kanton viel in den öffentlichen Verkehr investiert. Die S-Bahn Tilo, ein Gemeinschaftsunternehmen der SBB und der lombardischen Trenord, betreibt ein grenzüberschreitendes Netz. Dank dem Ceneri-Basistunnel erreicht man Locarno von Lugano aus in 21 Minuten. Mit der Eröffnung des Gotthard-Basistunnels wurde der umgebaute Bahnhof Lugano mit der erneuerten Standseilbahn hinunter ins Zentrum in Betrieb genommen. Seither verbindet auch eine attraktive Treppe den Bahnhof mit der Altstadt. Zurzeit ist der nördliche Teil des Bahnhofs erneut eine Grossbaustelle. Die Personenunterführung Besso wird grosszügig ausgebaut. Für die Bauarbeiten musste man sogar das 600 Tonnen schwere einstige Post- und Zollgebäude vorübergehend um 40 Meter verschieben. Ein wichtiger Teil des Plans ist die →

Il recupero della ferrovia Il Canton Ticino conta 632 automobili per 1000 abitanti e nella città di Lugano su 1000 persone, 597 possiedono una macchina. A titolo comparativo: a San Gallo la quota è di 449. Il modal-split di Lugano è dunque il seguente: il 67 % di auto ( traffico individuale motorizzato, TIM ) a fronte dell’ 8 % di trasporto pubblico e del 25 % di ciclisti e pedoni. L’obiettivo è di incrementare il trasporto pubblico fino al 22 % entro il 2040 e di ridurre il TIM al 50 %, mentre per il traffico lento la percentuale auspicata è del 30 %. Riguardo al progetto di potenziamento della rete delle piste ciclabili, la città ha ispezionato circa 70 chilometri di possibili percorsi, di cui 23 chilometri non richiederebbero particolari misure di intervento. Sono già stati realizzati 39 chilometri. Si tratta di rafforzare i collegamenti est-ovest tra la stazione ferroviaria e i quartieri in pianura e sui pendii. In questa topografia alquanto movimentata le e-bike possono essere un valido aiuto per le gambe dei ciclisti. Si devono ottimizzare le varie offerte di sharing attuali. Negli ultimi anni il Cantone ha investito molto nel trasporto pubblico. La S-Bahn Tilo, un’impresa comune delle FFS e di Trenord Lombardia, gestisce una rete transfrontaliera. La galleria di base del Monte Ceneri consente di percorrere il tratto Lugano-Locarno in soli 21 minuti. Con l’apertura della galleria di base del Gottardo è stata messa in funzione la stazione ferroviaria ristrutturata di Lugano. Da qui, adesso, per arrivare giù in centro storico si può prendere la nuova funicolare o scendere a piedi su una bella e comoda scalinata. Al momento il lato nord della stazione è di nuovo un grande cantiere. Si sta procedendo con il massiccio ampliamento del sottopasso pedonale di Besso, che ha addirittura reso necessario il temporaneo spostamento di 40 metri dell’ex edificio postale e doganale dal peso di 600 tonnellate. Una parte importante del progetto è →

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→ Neuordnung des Strassennetzes im Bereich des Bahnhofs. So sollen die Busse des öffentlichen Verkehrs durch die neue Unterführung ‹ Sottopasso Genzana › unter den Bahngleisen hindurch einen neuen Busterminal hinter dem Bahnhof erreichen. Das Tram kehrt zurück Im Untergrund, tief unter den Gleisen, wird eines Tages parallel zur neuen Personenunterführung eine Tramhaltestelle entstehen. ‹ Rete Tram-Treno del Luganese › ( RTTL ) heisst das Projekt, das die Verkehrsbeziehungen in Lugano und Umgebung neu definieren soll. Im März hat das Bundesamt für Verkehr das Projekt genehmigt, zurzeit laufen die Ausführungsplanung und die Enteignungsverfahren. Baubeginn soll in zwei bis drei Jahren sein. Herzstück des Projekts RTTL ist der gut zwei Kilometer lange Breganzona-Tunnel, der das Stadtzentrum mit dem Vedeggio-Tal verbinden wird. Dort wird sich die Linie in zwei Äste aufteilen: nach Norden in Richtung Manno und nach Süden – auf dem Trassee der bestehenden Lugano–PonteTresa-Bahn ( FLP ) – in Richtung Ponte Tresa. Der Abschnitt der FLP, der sich vom Bahnhof Lugano durch Tunnels und Täler nach Bioggio schlängelt, wird aufgehoben und zu einer Veloroute umgebaut. Allerdings gibt es gegen dieses Vorhaben noch Widerstand. Der Tram-Treno startet am Piazzale ex Scuole, wo sich der Busterminal mit den transluzenten Dächern von Mario Botta befindet. Zurzeit läuft ein Wettbewerb für die Umgestaltung des Platzes. Ein wichtiges Element ist eine unterirdische Abstellanlage für Velos. Bottas ‹ Pensilina › steht zur Disposition. Das in der ersten Etappe T-förmige Tramnetz soll in einer zweiten Etappe nach Cornaredo am nördlichen Stadtrand sowie zum Campo Marzio verlängert und in einer dritten Etappe Richtung Süden bis Scairolo und Figino zu einem H-förmigen Netz erweitert werden. Bei der letzten Etappe steht zurzeit ein Ausbau mit leistungsfähigen Bussen im Vordergrund. Mit dem Neubau des Tram-Treno kehrt das Tram nach Lugano zurück. Schon in der ersten Hälfte des 20. Jahrhunderts besass die Stadt ein 7,5 Kilometer langes Tramnetz. Dazu kam die Lugano-Cadro-Dino-Bahn, auf Stadtgebiet ebenfalls ein Tram. In den 1950er-Jahren wurden diese Bahnen auf Busbetrieb umgestellt. Noch bis 1986 war das Funicolare degli Angioli, die Standseilbahn neben der gleichnamigen Kirche, in Betrieb. Diese Bahn, ein technisches Meisterwerk, soll nun reaktiviert werden. Ein Wettbewerb umfasst das Gebiet am See, das Funicolare und den Parco Tassino bei der Bergstation. Zaghaftes Wachstum der Fussverkehrbereiche An der Uferpromenade konzentriert sich die Debatte um den Verkehr wie unter einem Brennglas. Gerade für eine touristische Destination wie Lugano wäre eine autofreie Promenade ein grosser Gewinn. Doch nach wie vor rollen die Autos entlang dem Lungolago und schneiden die Stadt vom See ab. Das wird noch eine ganze Weile so bleiben, obschon der Verkehr bereits deutlich reduziert werden konnte und Tempo 30 eingeführt wurde, um den Lärm zu reduzieren. Schon vor Corona sperrte die Stadt die Uferstrasse zu bestimmten Zeiten ab. Heute ist die Strasse jeweils an Freitag- und Samstagabenden bis frühmorgens um halb zwei für den Verkehr gesperrt. Mehr liegt im Moment aus politischen Gründen nicht drin, da die Anwohnerschaft der Ausweichrouten zu stark belastet wird. Entlastung soll dereinst eine zusätzliche Hauptverkehrsachse hinter dem Bahnhof bringen. Doch bis diese bereitsteht, dürfte es 2040 oder noch später werden. Immerhin konnten

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→ il riassetto della rete viaria nell’area della stazione ferroviaria. Gli autobus del trasporto pubblico transiteranno sotto i binari nel nuovo ‹ Sottopasso Genzana › per raggiungere il nuovo terminale dietro la stazione. Ritorna il tram Nel sottosuolo, in profondità sotto i binari e accanto al nuovo sottopasso pedonale, è prevista la realizzazione di una fermata del tram. ‹ Rete Tram-Treno del Luganese › ( RTTL ) è il nome del progetto che mira a ridefinire le condizioni del traffico a Lugano e dintorni. L’Ufficio federale dei trasporti lo ha approvato a marzo. Attualmente sono in corso la pianificazione esecutiva e la procedura d’espropriazione. I lavori inizieranno tra 2 – 3 anni. Il fulcro del progetto RTTL è la galleria Breganzona, due chilometri di percorso per collegare il centro cittadino alla Valle del Vedeggio, dove la linea si dividerà in due rami: verso nord in direzione Manno e verso sud, sul tracciato dell’esistente ferrovia Lugano-Ponte-Tresa ( FLP ), in direzione Ponte Tresa. Il tratto di FLP che dalla stazione di Lugano si snoda attraverso gallerie e valli in direzione Bioggio sarà smantellato e convertito in pista ciclabile. Il progetto suscita però ancora delle resistenze. Il tram-treno parte dal piazzale ex Scuole, dove si trova il terminale degli autobus con le pensiline traslucide di Mario Botta. Attualmente è stato bandito un concorso per il nuovo assetto del piazzale che prevede un’importante area di parcheggio sotterraneo per le biciclette. Lo spazio sotto la ‹ Pensilina › di Botta è a disposizione. La rete tranviaria, a forma di T nella prima fase, sarà prolungata nella seconda fase verso Cornaredo nella periferia nord e Campo Marzio, mentre la terza fase prevede un ampliamento a forma di H in direzione sud fino a Scairolo e Figino. Allo stato attuale l’ultima fase è focalizzata su un potenziamento con incremento dell’efficienza degli autobus. La nuova costruzione del tram-treno segna il ritorno del tram a Lugano dopo tanto tempo. Nella prima metà del 19 ° secolo la città vantava già una rete tranviaria della lunghezza di 7,5 chilometri, a cui si aggiunse il treno Lugano-Cadro-Dino, che attraversava l’area urbana come linea tranviaria. Negli anni Cinquanta questi mezzi sono stati convertiti a servizio autobus. La Funicolare degli Angioli, adiacente all’omonima chiesa, è rimasta in funzione sino al 1986. L’impianto, un’opera d’arte tecnologica, sarà ora riattivato: è in atto un concorso che comprende l’area intorno al lago, la funicolare e il Parco Tassino presso la stazione a monte. Crescita a rilento della viabilità pedonale Il dibattito sul traffico viene concentrato sulla passeggiata del lungolago come sotto una lente d’ingrandimento. In particolare Lugano, che è meta turistica, potrebbe trarre molti vantaggi da una passeggiata senza traffico. Invece le auto continuano a circolare sul lungolago, tagliandolo fuori dalla città. Pare che la situazione rimarrà tale ancora un bel po’ di tempo sebbene il traffico sia stato nettamente ridotto e sia stato anche introdotto un nuovo limite di velocità di 30 km / h per abbattere il rumore. Anche prima della pandemia di Covid-19 la città era solita chiudere al traffico il lungolago in determinate ore del giorno. Oggi la chiusura è prevista le sere di venerdì e sabato sino all’una e mezzo di notte. Per ragioni politiche, più di così per ora non si può fare, tenuto conto che i percorsi alternativi gravano pesantemente sugli abitanti del luogo. Ad alleggerire la situazione sarà un ulteriore asse di trasporto principale, che sorgerà dietro la stazione. Ma c’è da aspettare fino al 2040 o anche di più. Negli ultimi anni si è vista, se non altro, l’eliminazione delle automobili da alcu-

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Verkehrsachsen | Assi di trasporto Bahnlinien SBB | Linie FFS Alptransit Ceneri-Basistunnel | Galleria di base Alptransit Ceneri Alptransit Ausbau nach 2050 | Potenziamento Alptransit post 2050 Ferrovia Lugano–Ponte Tresa ( FLP ) aufzuhebendes Trassee, neu Fussgänger- und Veloweg | Tracciato da rimuovere, nuova mobilità pedonale e ciclistica Rete Tram-Treno ( RTTL ) 1. Bauetappe | 1° lotto di costruzione RTTL auf FLP-Trassee, 1. Bauetappe | RTTL su tracciato delle FLP, 1° lotto di costruzione RTTL weiterer Ausbau | RTTL ulteriore potenziamento Autobahn A2 | Autostrada A2 1 Ponte Tresa 2 Manno 3 Vedeggio-Cassarate-Tunnel | Galleria Vedeggio–Cassarate 4 L ugano SBB / FFS 5 P iazza ex Scuole

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in den vergangenen Jahren einige Strassen in der Innenstadt von den Autos befreit oder der Verkehr stark reduziert werden. Prominentes Beispiel dafür ist die Via della Posta mit ihren Querstrassen. Eine starke Belastung in den engen Strassen sind die LKWs, die die Waren anliefern. Hier schwebt den Stadtplanern ein Logistiksystem mit kleinen Wagen vor. In einer ersten Phase soll ein Reservationssystem eingeführt werden, später möchte man regionale Hubs einrichten. Und schliesslich denken die Planenden sogar daran, Güter mit dem künftigen Tram zur Feinverteilung ins Zentrum zu bringen. Zukunftsmusik.

ne strade del centro urbano o comunque una forte riduzione del traffico. Un esempio lampante è la Via della Posta, con le sue trasversali. Un grande peso per le strette strade cittadine: gli autocarri che scaricano le merci. Qui gli urbanisti hanno in mente un sistema logistico che utilizza autoveicoli di piccole dimensioni. In un primo tempo sarà operativo un sistema di prenotazione che verrà poi sostituito da una rete di hub regionali. Infine, i progettisti pensano addirittura di utilizzare il futuro tram per distribuire la merce in modo capillare fino al centro città. Ancora un lontano miraggio.

Ein Tunnel stellt die Stadt auf den Kopf Gegenwärtig sind die Luganesi immer noch daran, die Anpassungen der letzten Jahre – sprich: die Einschränkungen für die ‹ Automobilisti › – zu verdauen. 2012 eröffnete der Strassentunnel zwischen Vedeggio und Cassarate. Dank ihm erreichte man den nördlichen Teil der Stadt direkt via Autobahnausfahrt Lugano Nord. Bundesrätin Doris Leuthard erinnerte an der Eröffnung daran, dass das Bundesgeld nur geflossen ist, weil sich Lugano verpflichtet hatte, die Parkplätze im Zentrum zu reduzieren. Dies hat die Stadt dann auch tatsächlich getan. Mit dem Tunnel rückte Cornaredo auch in den Fokus der Projektentwickler: Der Hinterhof, wo man bislang alle Einrichtungen unterbrachte, die niemand wollte, wurde salonfähig. Tatsächlich ist es den Stadtplanern ein Anliegen, dass die Bevölkerung nicht mehr nur die Altstadt am See als Zentrum versteht, sondern auch das Gebiet in der Ebene bis nach Cornaredo. Um diesen Stadtraum auch für Velofahrer und Fussgängerinnen attraktiv zu machen, soll der Fluss Cassarate renaturiert und aus der neuen Grünachse auch eine Langsamverkehrsachse werden. Bürgermeister Marco Borradori sprach an der Tunneleinweihung von einem « radikalen Wechsel eines Verkehrssystems, einer Mentalität und fest verwurzelten Gewohnheiten ». Wirklich vollzogen ist dieser Wechsel indes auch nach über zehn Jahren noch nicht. Zudem sind im Tessin bei Neubauten Parkplätze immer noch vorgeschrieben. Es ist eben schon so, wie Marco Hubeli konstatiert: « Im Tessin fährt man Auto ». Doch es besteht Hoffnung: Die jüngere Generation ist weniger autophil als die ältere. Und in Baubewilligungsverfahren gibt es tatsächlich Bauherrschaften, die gerne weniger Parkplätze bauen würden, als vorgeschrieben sind. Bloss: Im Moment ist das gesetzlich noch nicht möglich.

Una galleria segna un cambio di rotta in città Attualmente i luganesi stanno ancora cercando di metabolizzare gli adeguamenti degli ultimi anni, ossia le limitazioni imposte agli automobilisti. Nel 2012 è stata aperta la galleria stradale da Vedeggio a Cassarate, grazie alla quale si raggiunge la periferia settentrionale della città direttamente dallo svincolo autostradale di Lugano Nord. Durante la cerimonia di inaugurazione la consigliera federale Doris Leuthard ha ricordato che i fondi federali erano arrivati soltanto grazie all’impegno assunto da Lugano di ridurre i parcheggi del centro. Impegno che la Città ha rispettato. La galleria ha altresì attirato l’attenzione dei promotori del progetto su Cornaredo: questo « cortile » che aveva ospitato le strutture rifiutate da tutti, è diventato interessante. Per gli urbanisti è in effetti importante che la popolazione, oltre alla città vecchia e al lago, viva come centro anche la zona della pianura fino a Cornaredo. Al fine di rendere questo spazio urbano interessante anche per ciclisti e pedoni, l’idea è di rinaturalizzare il fiume Cassarate e di fare del nuovo asse verde una asse di transito per il traffico lento. Sempre all’inaugurazione della galleria, il sindaco Marco Borradori aveva parlato di « un cambiamento radicale nel sistema dei trasporti, nella mentalità e nelle abitudini saldamente radicate ». Sono passati ormai più di dieci anni, ma una vera e propria svolta non si è ancora vista. In più, per le nuove costruzioni il Ticino continua a prescrivere l’obbligo di parcheggi. Come osserva giustamente Marco Hubeli, « in Ticino si va in macchina ». Ma c’è una speranza: rispetto alla vecchia generazione, i giovani sono meno amanti dell’automobile. Nelle procedure di rilascio della licenza edilizia si trovano in effetti committenti favorevoli a costruire meno posti auto di quanti prescritti. Peccato che al momento la legge non lo permetta ancora.

Themenheft von Hochparterre, Dezember 2023 | Quaderno tematico di Hochparterre, dicembre 2023 — Lugano — Der schwierige Verzicht aufs Auto | La difficile rinuncia all’automobile

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Aufgezeichnet von | Interviste di : Marion Elmer.

Vier Stimmen | Quattro voci

« Grüner und partizipativer »

« Più verdi e più partecipativi »

« Da wir nun als Grossgemeinde über mehr Mittel verfügen, investieren wir in Projekte wie Spielplätze oder Schulmensen. Ehemalige Gemeindegebäude werden zu sogenannten SPIN ( SPazi INsieme ) umgenutzt: zu Bibliotheken oder Räumlichkeiten für Lokalvereine. Wir investieren auch in Grossprojekte wie das 2015 eröffnete LAC, das sich im Bau befindliche Sport- und Eventzentrum in Cornaredo oder in das zukünftige Kongresszentrum in Cassarate. Mit dem kommunalen Richtplan haben wir nun endlich eine Vision: Die Stadt soll grüner, blauer und partizipativer werden. Im Rahmen der Planung für die Piazza Molino Nuovo suchen wir im Dialog mit den Eigentümern nach neuen nachhaltigen Bauregeln, um miteinander mehr Grünflächen und öffentliche Durchgänge zu definieren. Lugano fehlt noch der Wille zu mehr bezahlbarem oder gemeinnützigem Wohnraum. Deshalb ist der Austausch mit dem Immobiliensektor wie bei der Piazza Molino Nuovo zentral. Nebst dem Kulturgüterschutz sollte ferner ein Instrument zum Erhalt und Schutz des baulichen Erbes eingeführt werden. Mit jedem abgebrochenen und ersetzten Gebäude verliert Lugano seine Identität. Ein vorübergehender Baustopp in bestimmten Zonen könnte helfen, um darüber nachzudenken. Kantonale Projekte zugunsten des öffentlichen Verkehrs entwickeln sich sehr langsam. Ohne vorsorglichen Einbezug von Gemeinden und Interessengruppen kommt es häufiger zu Rekursen. Wie etwa im Fall der neuen Trambzw. Zugstrecke, die den Bahnhof mit der Stadt und der Region verbinden soll. Seit Jahren reden wir davon, der Fokus liegt aber weiterhin auf dem Autoverkehr. Alle wollen ihn reduzieren, aber auf lokaler Ebene ist es schwierig, Konkretes zu unternehmen. » Cristina Zanini, Bauingenieurin ETH,

« Oggi che siamo un grande Comune con più risorse disponibili, possiamo investirle e lo facciamo in progetti diffusi sul territorio, quali i parchi giochi o le mense scolastiche. Le ex case comunali che ora vengono chiamate SPIN ( SPazi INsieme ) vengono convertite in biblioteche e luoghi destinati ad associazioni locali. Investiamo anche su grandi progetti come il LAC, inaugurato nel 2015, oppure il polo sportivo e degli eventi di Cornaredo attualmente in costruzione o, in futuro, il centro congressi a Cassarate. Con il Piano direttore comunale finalmente abbiamo una visione: la città sarà più verde, più blu e più partecipativa. Per la pianificazione di Piazza Molino Nuovo cerchiamo nuove regole edili sostenibili attraverso il dialogo con i proprietari, per definire assieme più spazi verdi e passaggi pubblici. A Lugano manca ancora la volontà di creare alloggi a prezzi accessibili e di pubblica utilità. Il dialogo con il settore immobiliare è quindi prioritario, come per Piazza Molino Nuovo. Si dovrebbe introdurre uno strumento di salvaguardia del patrimonio costruito esistente e non solo per i come beni culturali. Se le demolizioni e le sostituzioni di edifici continueranno, Lugano perderà la sua identità. Un blocco edilizio temporaneo in determinate zone potrebbe aiutare a riflettere. I progetti cantonali a favore del trasporto pubblico vanno a rilento. Senza il coinvolgimento preventivo di Comuni e gruppi di interesse è ovvio che spesso ci siano ricorsi, come avviene per la nuova linea di tram-treno che collegherà la stazione ferroviaria alla città e alla regione. Sebbene se ne parli da anni, la priorità continua a essere il traffico automobilistico. Tutti sono d’accordo nel volerlo ridurre, ma a livello locale è difficile intervenire in modo concreto». Cristina Zanini, ingegnera civile ETH, municipale di Lugano

seit 2013 Stadträtin von Lugano und Leiterin der Abteilung Immobilien.

dal 2013 e responsabile del Dicastero immobili.

« Spekulationsdruck führt zu einer schlechten Architektur »

« La pressione speculativa genera un’architettura scadente »

«Seit Jahrzehnten ist Lugano einem grossen Spekulationsdruck ausgesetzt. Er scheint nicht nachzulassen und führt sehr oft zu einer schlechten Architektur in Bezug auf den formalen Ausdruck und die Definition des städtischen Raums. Gerade im Wohnungsbau haben die engagiertesten Tessiner Architekten oft Mühe, Aufträge zu erhalten. Die wenigen beispielhaften Realisierungen sind weitsichtigen Bauherrschaften zu verdanken. Ausserhalb des Zentrums bleibt die Zersiedelung das Hauptproblem. Doch es gibt Anzeichen des Wandels: Mit dem neuen kommunalen Richtplan lassen sich Gebiete koordiniert entwickeln. Auch die Kommission für Stadtplanung ist ein neues Instrument, dank dem sich die städtebauliche und architektonische Qualität hoffentlich verbessern wird. Es ist grundlegend, die Baukultur und den dazugehörigen Dialog auf allen Ebenen zu fördern, vor allem mit politischen Vertretern und Investorinnen. Hochschulen wie die USI und SUPSI, das i2a-Architekturforum, die Berufs- und Bürgerverbände, die sich für den Schutz des Territoriums einsetzen, könnten dabei eine wichtige Rolle spielen. Als Mitglied der Stadtplanungskommission wünsche ich mir, dass diese, über ihren Auftrag hinaus, auch einen wirksameren Schutz der historischen Bausubstanz und insbesondere des modernen Erbes fördert. Trotz des nationalen und internationalen Ansehens der Architekten der sogenannten Tessiner Schule scheint mir das Bewusstsein für den – oft aussergewöhnlichen – Wert dieses Erbes leider wenig ausgeprägt.» Nicola Navone, Architekt, Vizedirektor des Archi-

«La città di Lugano è da decenni esposta a una grande pressione speculativa che non accenna a diminuire e che solitamente genera un’architettura scadente, sia nelle sue espressioni formali sia nella definizione dello spazio urbano. Soprattutto nella costruzione di alloggi gli architetti ticinesi più impegnati fanno spesso fatica a ottenere i mandati. Le poche opere esemplari si devono ad alcuni committenti lungimiranti. Fuori dal centro il problema più urgente rimane la dispersione degli insediamenti. Ma qualcosa sta cambiando: il nuovo Piano direttore favorisce lo sviluppo territoriale coordinato. Anche la commissione urbanistica rappresenta un nuovo strumento che si spera possa migliorare la qualità urbana e architettonica. Fondamentale è favorire la cultura della costruzione creando delle sinergie a tutti i livelli, in particolare tra politica e investitori. Le università come l’USI e la SUPSI, il forum di architettura i2a, le associazioni professionali e dei cittadini che operano sul territorio possono fare la differenza. Come membro della commissione urbanistica spero che questi possano farsi anche promotori – al di là del loro mandato – di una maggiore tutela della sostanza edilizia storica, soprattutto del patrimonio culturale moderno. Nonostante la fama nazionale e internazionale degli architetti della cosiddetta Scuola ticinese, mi sembra, purtroppo, che ci sia poca consapevolezza del valore, spesso straordinario, di questo patrimonio». Nicola Navone, architetto, vicedirettore dell’Archivio del Moderno, docente all’Accademia di architettura di Mendrisio USI e membro della commissione urbanistica di Lugano.

vio del Moderno, Dozent an der Accademia di architettura der USI in Mendrisio und Mitglied der Stadtplanungskommission Lugano.

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« Alle wollen Photovoltaik »

« Tutti vogliono il fotovoltaico »

« Als die SUPSI 2004 mit Beratungen und Vorträgen startete, war die Photovoltaik ( PV ) im Tessin kaum verbreitet, gebäudeintegrierte Anlagen waren selten. Heute wollen alle Photovoltaik. Doch zuerst sollten wir den Energieverbrauch kontrollieren und die Häuser dämmen und danach den Eigenverbrauch optimieren, also den Anteil des selbst produzierten und verbrauchten Stroms. Das entlastet die lokalen Netzbetreiber. Der Zusammenschluss zum Eigenverbrauch ( ZEV ) in Capriasca ist ein gutes Beispiel dafür. Dort nutzen 18 benachbarte Häuser den Strom vom Dach eines Kindergartens und fünf weiterer Solaranlagen. PV ist nicht nur eine Technik, sondern ein Bauelement. Bezüglich ihrer Integration gilt: je früher, desto besser. Beim multifunktionalen Zentrum Polis in Lugano war das nicht der Fall. Die Faserzement-Fassade war längst geplant, als die Stadt nach einem unserer Vorträge das Potenzial von fassadenintegrierter PV erkannte. Zum Glück gelang es, das Projekt anzupassen: Heute hat Polis die grösste fassadenintegrierte PV-Anlage des Kantons. In städtischen Gebieten reicht die Stromproduktion auf Dächern meist nicht aus; zudem ist sie mit Fassadenanlagen gleichmässiger über den Tag verteilt. Ein anderes Pilotprojekt, das die SUPSI begleitet hat, ist der 2012 sanierte Palazzo Positivo in Chiasso. All seine Fassaden, Balkonbrüstungen und eine Pergola sind mit PV bestückt. Das jüngste Leuchtturmprojekt steht an der Franklin University in Sorengo: Zwei Reihen drehbare Vertikallamellen beschatten mit integrierten PV-Modulen die Fassade. Eine Software steuert die Drehung für mehr Sonneneinstrahlung und Effizienz.»

« Quando nel 2004 la SUPSI ha iniziato con le consulenze e le conferenze, in Ticino il fotovoltaico ( FV ) era quasi inesistente e gli impianti integrati erano rari. Oggi tutti vogliono il FV. Ma occorrerebbe prima monitorare il consumo di energia, isolare le case e, poi, ottimizzare il consumo proprio, cioè la quota di elettricità autoprodotta e consumata, alleggerendo così i distributori di rete locali. Un buon esempio: il Raggruppamento ai fini del consumo proprio ( RCP ) a Capriasca. 18 abitazioni utilizzano l’elettricità dal tetto di una scuola dell’infanzia e da altri cinque impianti solari. Il FV non è solo tecnica ma anche elemento costruttivoe prima lo si integra, meglio è. Non è stato così per il centro polifunzionale Polis di Lugano. La facciata in fibrocemento era progettata da tempo quando la città, dopo una delle nostre conferenze, ha scoperto il potenziale del FV integrato. Per fortuna si è potuto adeguare il progetto: oggi Polis vanta il più grande impianto FV integrato nelle facciate del Cantone. Nelle aree urbane la produzione di elettricità sui tetti di solito non basta; in più, gli impianti nelle facciate consentono una distribuzione più omogenea nell’arco di tutta la giornata. Un altro progetto pilota accompagnato dalla SUPSI è il Palazzo Positivo di Chiasso, risanato nel 2012. Tutte le facciate, i parapetti dei balconi e la pergola sono rivestiti di pannelli fotovoltaici. L’ultimo progetto faro è alla Franklin University di Sorengo: due file di lamelle verticali girevoli ombreggiano le facciate dotate di moduli fotovoltaici integrati. Un software controlla il movimento rotatorio per un massimo irraggiamento solare e una maggiore efficienza».

Isa Zanetti forscht mit dem Team ‹ Involucro Innovativo › an der Fachhoch-

Isa Zanetti svolge attività di ricerca sul fotovoltaico integrato negli edifi-

schule Südschweiz SUPSI zu gebäudeintegrierter Photovoltaik und wirkt

ci nel team ‹ Involucro Innovativo › presso la SUPSI e partecipa a progetti

an EU-Forschungsprojekten mit.

di ricerca dell’UE.

« Die Planung aus den räumlichen Funktionen ableiten »

« Pianificare partendo dalle funzioni territoriali »

« Im Zuge der Gemeindefusion hat Lugano viele Problemfälle eingegliedert und steht heute finanziell weniger gut da. Zugleich wird es räumlich zur zweitgrössten Schweizer Stadt. Mit Valcolla, San Salvatore und den umliegenden bewohnten Hügeln kommen neue Aspekte der Raumentwicklung wie Landwirtschaft oder Wald dazu. Lugano ist aber auch ein Teil einer Stadtagglomeration. Da haben wir ein wunderbares Instrument: ein gemeinsames Budget für Raumentwicklung und Verkehrsinfrastrukturen, verwaltet von der regionalen Verkehrskommission. Nach zehn Jahren Agglomerationspolitik kommen wir allmählich beim geplanten Bild der funktionalen Räume an. Davor hatte jede Gemeinde ein Industriegebiet, einen Sportplatz und ein Einkaufszentrum. Nun können wir die Planung aus den räumlichen Funktionen ableiten und die Investitionen auf die Entwicklungsschwerpunkte ausrichten: etwa die privilegierten Wohnlagen bei Verkehrsfragen schützen, wie es dank des Strassentunnels Vedeggio–Cassarate in Massagno oder Besso der Fall ist. Doch nicht alles läuft nach Plan. Das Tram, das wir als Grundgerüst für die Entwicklungsschwerpunkte festgelegt haben, stagniert wegen langwieriger Verfahren. Nun wird das neue Sport- und Eventzentrum in Cornaredo fertig sein, bevor das Tram da ist. Auch mehr Velowege wollen wir schon lange, etwa von Lugano nach Melide. Dort geraten wir aber in Konflikt mit einer geschützten Landschaft von nationalem Interesse. » Stefano Wagner, Agronom,

« Con la fusione dei Comuni, Lugano ha incorporato molti casi problematici, tanto che oggi, finanziariamente, sta meno bene. Inoltre, è diventata la seconda città più grande nel territorio svizzero. Valcolla, San Salvatore e le circostanti colline residenziali aggiungono nuovi aspetti dello sviluppo territoriale, come l’agricoltura o le zone boschive. Lugano, essendo però anche parte di un agglomerato urbano, ci offre uno strumento ideale: un budget condiviso per lo sviluppo del territorio e le infrastrutture di trasporto gestito dalla Commissione regionale dei trasporti. Dopo dieci anni di politica degli agglomerati, si sta delineando una visione pianificata dello spazio funzionale. Prima, ogni Comune aveva una zona industriale, un campo sportivo e un centro commerciale. Ora possiamo pianificare partendo dalle funzioni territoriali e orientare gli investimenti verso le priorità di sviluppo, ad esempio proteggendo le posizioni abitative privilegiate in caso di problemi di traffico, come a Massagno o Besso, con la galleria stradale Vedeggio-Cassarate. Ma non tutto fila secondo i piani. Le lungaggini procedurali hanno fermato il progetto del tram, che è alla base delle priorità di sviluppo. Il nuovo polo sportivo e per eventi di Cornaredo sarà quindi completato prima che vi arrivi il tram. Da tempo chiediamo anche più piste ciclabili, ad esempio da Lugano a Melide, ove però entriamo in conflitto con un paesaggio protetto di interesse nazionale ».

Raumplaner und Mitinhaber sowie Geschäftsführer des Raum- und Um-

rettore di Studi Associati SA / Lugano per la pianificazione territoriale

weltplanungsbüros Studi Associati SA in Lugano.

e ambientale.

Stefano Wagner, ingegnere agronomo, urbanista, coproprietario e di-

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Informationen zum Weiterbildungsangebot der SUPSI im Bereich der nachhaltigen Entwicklung. | Informazioni sul programma di formazione continua della SUPSI nell’ambi­to dello sviluppo sostenibile.

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Lugano baut an seiner Zukunft mit neuem Elan. | Lugano costruisce il suo futuro con rinnovato entusiasmo.

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Das ehemalige Schlachthofareal ex Macello soll sich für die Kultur öffnen. | L’area dell’ex Macello dovrebbe essere aperto alla cultura.

Aufbruchstimmung nach dem Kater | Clima di euforia dopo la sbornia Luganos Baukultur hat nach den saftigen Jahren der Tessiner Schule schwierige Dekaden durchlebt. Doch die Situation wendet sich zum Besseren. | Dopo i floridi anni della Scuola ticinese, la cultura della costruzione di Lugano ha vissuto decenni difficili. Ma la situazione volge al meglio. Text | Testo: Andres Herzog

Die ehemalige Banca del Gottardo steht leer. Ein Relikt aus einer anderen Zeit. Als Lugano florierte. Als das Geld floss, auch in die Architektur. Und so starke Bauten ermöglichte wie die 1988 eröffnete Bankenburg von Mario Botta. Doch die Zeiten haben sich geändert. Ökonomisch, die Banken sind geschrumpft. Und architektonisch. Auf die Hochphase der Tessiner Schule folgte – abgesehen von einigen Ausnahmen und Prestigebauten wie dem Kulturzentrum Lugano Arte e Cultura, kurz LAC – eine nüchterne Epoche der spekulativen Architektur. →

L’ex Banca del Gottardo è vuota. Un relitto d’altri tempi. Quando Lugano prosperava. Quando il denaro scorreva a fiumi, anche nell’architettura, rendendo così possibili costruzioni come la roccaforte delle banche di Mario Botta, del 1988. Ma i tempi sono cambiati. La contrazione della crescita economica delle banche ha avuto ripercussioni. Anche sul piano architettonico. Al periodo di massimo splendore della Scuola ticinese ha fatto seguito l’epoca sobria dell’architettura speculativa, a parte alcune eccezioni e costruzioni di prestigio come il centro culturale LAC. →

Themenheft von Hochparterre, Dezember 2023 | Quaderno tematico di Hochparterre, dicembre 2023 — Lugano — Aufbruchstimmung nach dem Kater | Clima di euforia dopo la sbornia

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→ Wer durch Lugano geht, trifft auf viele markante Gebäude, von den Palazzi aus dem 19. Jahrhundert bis zu den Wuchtsbauten der 1980er-Jahre. Die Tendenza hallt immer noch nach. Doch was in den letzten Jahren gebaut wurde, kann nicht an die Qualität der Ära Mario Botta, Rino Tami, Livio Vacchini und Aurelio Galfetti anschliessen. Viele architektonische Verirrungen der Schweiz sieht man in der grössten Stadt des Tessins wie in einem Brennglas. Backstein und Beton sind oft dem Aussenputz gewichen. Statt durch Arkaden, geht man Zäunen oder Hecken entlang. Baugespanne umstellen prächtige Gebäude der 1970er-Jahre. Dass die Situation in der Gemeinde Paradiso noch schwieriger ist, bleibt ein schwacher Trost. Die Suche nach Antworten beginnt in der Vergangenheit. Gegenüber der Banca del Gottardo sitzt das Istituto Internazionale di Architettura i2a in einer Villa, von denen es einst im Quartier viele gab. « Lugano zerstörte und erneuerte sich immer wieder », sagt die Direktorin und BSAPräsidentin Ludovica Molo, die sich mit dem i2a seit 2006 für die Baukultur engagiert und öffentliche Veranstaltungen im Auftrag der Stadt zum neuen Richtplan der Stadt organisierte. « Man spürt wenig von der Vergangenheit. » Lugano wurde erst spät zur Stadt und hat keine BlockrandQuartiere aus dem 19. Jahrhundert, da es keine Industrie gab, die die Stadtentwicklung forcierte. Gewachsen ist die Stadt erst 100 Jahre später, in den 1960er- und 1970er-Jahren. Heute gibt es viel zu tun, so Molo. « Wir müssen die grünen Achsen stärken, Autos durch Trams ersetzen, die öffentlichen Räume wiederbeleben. Die Politik ist gefordert. » Da die Stadt wenig Geld hat, geht es auch darum, die nötigen Anreize für private Initiativen zu schaffen. Frust und Forderungen Mit jeder Eingemeindung wuchs Lugano. « Doch das war ein politisches, kein natürliches und städtebaulich geplantes Wachstum », sagt der Architekt Felix Wettstein. « Das Stadtgebiet ist fast unkontrollierbar gross und divers. Und die Verwaltung ist vergleichsweise klein. Die Bevölkerung hat das Gefühl, dass sie eher in einer Stadtlandschaft statt in einer Stadt lebt. » Die Topografie ist Segen und Herausforderung. Sie ermöglicht die Aussicht, segregiert aber die Stadt: Die Reichen wohnen am Hang, die Armen in der Ebene. Bei den Immobilienpreisen sei der Standort entscheidend, nicht die Architektur, so Wettstein. « Die Qualität der Architektur wird ökonomisch noch viel zu selten genutzt. » Auch besitzt die Stadt zu wenig Land, um den Markt zu beeinflussen. Dennoch blickt der Architekt grundsätzlich positiv in die Zukunft. « Es gibt viel Nachholbedarf. Die Themen und Probleme sind erkannt und der Richtplan liefert eine gute Basis. » Die grosse Frage ist, ob die Politik genug Power und den langen Atem für die Umsetzung hat. « Ich bin vorsichtig optimistisch. » Viele Architektinnen und Architekten verlassen ihre Stadt und ihren Kanton. Die Ausstellung ‹ Expat Ticino › im i2a handelt davon. Wer mit jenen spricht, die hier geblieben sind, spürt in den Antworten Enttäuschung und Ernüchterung. Die Themen wiederholen sich: Es brauche mehr öffentlichen Raum und weniger Autos. Die Wettbewerbskultur müsse gefördert werden. Die Stadt solle eine aktivere Rolle einnehmen und die Bauherrschaften in die Pflicht nehmen. Zwischennutzungen und Baurechtsverträge sollen keine Fremdwörter mehr sein. Einer, der zurückgekommen ist, um an der Stadt zu arbeiten, ist der junge Architekt Tiziano Schürch von Studioser. « Die Tätigkeit als Architekt in Lugano ist spannender, weil sie politisch ist: Man muss an den Bedingungen der Architektur arbeiten », sagt Schürch. So sei zum Beispiel die Wettbewerbskultur heute viel besser als noch vor

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→ Passeggiando a Lugano si incontrano molti edifici di rilievo, dai palazzi del 19 ° secolo alle costruzioni imponenti degli anni Ottanta. L’eco del gruppo Tendenza è ancora presente. Ma tutto quanto è stato costruito negli ultimi anni non eguaglia la qualità dell’epoca di Mario Botta, Rino Tami, Livio Vacchini e Aurelio Galfetti. Nella città più grande del Ticino, come attraverso una lente d’ingrandimento, si può osservare la grande confusione architettonica della Svizzera. In molti casi, al mattone e cemento si è preferito l’intonaco esterno. Invece che tra i portici, si cammina lungo recinti o siepi. Il perimetro dei maestosi palazzi anni Settanta è circondato da modine di tracciamento. Che la situazione nel Comune Paradiso sia ancora più difficile è una magra consolazione. La ricerca di risposte inizia dal passato. Situato di fronte alla Banca del Gottardo, l’Istituto Internazionale di Architettura i2a si trova in una villa come ce n’erano tante nel quartiere. « Lugano ha continuato a distruggersi e ricostruirsi », così la direttrice e presidente di FAS Ludovica Molo, impegnata dal 2006 nella cultura della costruzione assieme all’i2a e organizzatrice, su mandato cittadino, degli eventi pubblici per il nuovo Piano direttore comunale. « Sono pochi i segni del passato ». Essendo diventata città solo tardi e non avendo avuto un’industria improntata sullo sviluppo urbanistico, Lugano non presenta i tipici aggregati urbani del 19 ° secolo. Ha vissuto il suo momento di crescita solo 100 anni dopo, negli anni Sessanta e Settanta. Oggi c’è molto da fare, aggiunge Molo. « Dobbiamo rafforzare gli assi verdi, sostituire le auto con i tram, dare nuova linfa agli spazi pubblici. La politica è chiamata in causa ». I mezzi economici scarseggiano e la città deve quindi anche creare gli incentivi per attrarre l’iniziativa privata. Frustrazione e rivendicazioni Ogni volta che un Comune veniva aggregato, Lugano cresceva. « La crescita era però politica, non dovuta al naturale sviluppo della pianificazione urbanistica », spiega l’architetto Felix Wettstein. « L’area urbana, così ampia e diversificata, è difficile da gestire. E l’amministrazione è relativamente piccola. La popolazione si sente di vivere più in un paesaggio urbano che in una città ». La topografia è al contempo un vantaggio e una sfida. Apre la visuale, ma segrega la città: i ricchi abitano in collina, i poveri in pianura. I prezzi degli immobili sono dettati dalla posizione e non dall’architettura, così Wettstein. « La qualità architettonica si traduce ancora troppo di rado in termini economici ». La città non possiede inoltre terreno sufficiente per poter influenzare il mercato. A ogni modo, l’architetto guarda positivamente al futuro: « Certo, c’è molto da recuperare. Ma i temi e i problemi sono noti e il Piano direttore offre una buona base ». La vera questione è se la politica avrà le energie e la capacità di realizzare progetti a largo respiro. Sono cautamente ottimista ». Sono molti gli architetti che abbandonano la propria città e il proprio Cantone. È questo l’argomento trattato dall’esposizione ‹ Expat Ticino › all’i2a. Se si parla con le persone rimaste, se ne avverte la delusione e il disincanto. I temi sono i soliti: puntare su più spazio pubblico e meno automobili. Incentivare la cultura della concorrenza. La città deve assumere un ruolo più attivo e richiamare i committenti alle proprie responsabilità. Usi temporanei e contratti di diritto di superficie non devono più essere parole sconosciute. Il giovane architetto Tiziano Schürch di Studioser è tra coloro che sono tornati per dare un contributo alla città. « Fare l’architetto a Lugano è molto più stimolante perché include l’aspetto politico: occorre lavorare sulle condizioni stesse dell’architettura », afferma. Rispetto a qualche anno fa, oggi la cultura del concorso di progetto può dirsi

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ein paar Jahren. In seiner Masterarbeit in Raumplanung an der ETH untersuchte er Lugano und war an den öffentlichen Veranstaltungen zum Richtplan im i2a beteiligt. Die Fehler aus der Vergangenheit liessen sich nicht ungeschehen machen, aber korrigieren, sagt er. « Es geht nicht um die architektonischen Objekte, sondern um den öffentlichen Raum, die Erdgeschosse, die privaten Vorzonen, das Dazwischen. » In einer Stadt der Einbahnstrassen, Verbotstafeln und « Privat »-Schilder kein einfaches Unterfangen. « Lugano möchte eine Stadt sein, also muss sie sich um den öffentlichen Raum kümmern. » Der Architekt Giorgio Giudici war von 1984 bis 2013 sagenhafte 30 Jahre Luganos Bürgermeister, was nicht unbedingt zur Vielfalt und Diskussionsfreude beitrug. Damals konnten Projekte oft noch direkt vergeben werden. So kam auch der Architekt Gino Boila zu einem seiner ersten Aufträge für Lido und Hafen. Seit 2018 ist Boila Leiter der Abteilung für öffentliche Bauten bei der Stadt. « In meinen ersten fünf Amtsjahren stellten wir ein paar wenige Bauten fertig », erzählt er. « Die Projekte sind oft schon veraltet, wenn sie eröffnet werden. » Die Mühlen der Politik scheinen im bürgerlich regierten Lugano besonders langsam zu mahlen: Oft dauert es nach einem Wettbewerb viele Jahre, bis die Planung weitergeht. Andere Projekte landen in der Schublade. « Die Architektinnen und Architekten blicken optimistisch in die Zukunft, und auch die Bevölkerung hat Lust auf Veränderung », sagt Boila. « Doch die Politik ist noch zu zögerlich. » In Lugano gibt es drei öffentliche Abteilungen, die sich mit dem Planen und Bauen befassen, was in der Vergangenheit oft zu Widersprüchlichkeiten in der Gestaltung des Raumes führte. Bei seinem Amtsantritt rief Boila die ‹ Gruppo territorio › ins Leben, die die drei Ämter koordiniert. Einen Stadtarchitekten kennt Lugano nicht. Seit einem Jahr gibt es nun aber eine Stadtbildkommission, besetzt mit externen Fachleuten. Die Strukturen werden angepasst und professionalisiert. Auch das macht Hoffnung. Im Stadtzentrum stehen viele Bauten aus der Boomzeit leer. Die SUPSI untersuchte in einer Studie, wie sich Bürobauten in Lugano fürs Wohnen umnutzen liessen. Eine neue Statistik gibt einen detaillierten Überblick über alle Leerstände in der Stadt. « Die Verdichtung ist ein sekundäres Thema in Lugano », sagt Gino Boila. « Erst müssen wir die leerstehenden Bauten wieder nutzen. » Seit Jahren wird darüber diskutiert, in der ehemaligen Banca del Gottardo das Kantonsgericht unterzubringen. Doch die Kosten dafür sind hoch, die Politik ist uneins. Eine Stadt, die gerne neu baut Lugano und allgemein das Tessin sind ein schwieriges Pflaster für den Wohnungsbau, zumal die Bevölkerung der Stadt seit zehn Jahren nicht mehr wächst. Es gibt wenige Wettbewerbe in dieser Sparte, kaum Genossenschaften, und die öffentliche Hand baut selber auch keine Wohnungen. Die meisten privaten Bauherrschaften setzen auf Rendite und nicht auf Baukultur. Ausnahmen wie die Überbauung an der Via Cortivo von Herzog & de Meuron bestätigen diese Regel. Monique Bosco-von Allmen kämpft seit Jahren im ganzen Tessin für mehr gemeinnützigen Wohnungsbau. Die Präsidentin der ‹ Cooperative d’Abitazione Sezione Svizzera Italiana › ( Cassi ) organisiert Reisen nach Zürich, Winterthur, Bern oder Basel, um von den dortigen Vorbildern zu lernen. Sie macht Druck auf Gemeinde- und Kantonsebene. « Es ist schwierig, die Dinge zu ändern », sagt sie. « Man sieht die Probleme nicht. Unter anderem auch, weil die Daten zu den Wohnkosten fehlen. » 2015 habe die Stadt Lugano einen Fonds mit 10 Millionen Franken für das gemeinnützige Wohnen eingerichtet. →

migliorata. Nella sua tesi di master in pianificazione dello spazio presso l’ETH, Schürch ha esaminato la città di Lugano partecipando agli eventi pubblici dell’i2a sul Piano direttore. Gli errori del passato non si possono cancellare – ribadisce l’architetto – ma almeno riparare, sì. « Non parliamo di oggetti architettonici bensì di spazio pubblico, di pianterreni, di zone d’entrata private, di spazi intermedi ». In una città di sensi unici, di cartelli di divieto o con la scritta « privato » non è affatto un’impresa facile. « Se vuole aspirare allo status di città, Lugano deve occuparsi dello spazio pubblico ». L’architetto Giorgio Giudici è stato sindaco di Lugano dal 1984 al 2013, per ben trent’anni, cosa che non ha certo incentivato la pluralità e il dibattito. A quei tempi i progetti si potevano ancora assegnare in modo diretto. Le stesse modalità con cui l’architetto Gino Boila ha ottenuto uno dei suoi primi incarichi per il Lido e il porto. Dal 2018 Boila è il direttore della Divisione Edilizia pubblica della città. « Nei primi cinque anni del mio mandato abbiamo ultimato alcuni edifici », racconta. « I progetti spesso sono già obsoleti in partenza ». Nel governo borghese di Lugano, gli ingranaggi della politica sembrano funzionare particolarmente a rilento: dopo un concorso possono passare molti anni prima che la pianificazione vada avanti. Altri progetti finiscono nel cassetto. « Gli architetti guardano con ottimismo al futuro e anche tra la popolazione soffia un vento di cambiamento », continua Boila, « la politica è però ancora troppo esitante ». A Lugano ci sono tre Divisioni pubbliche preposte alla pianificazione e costruzione, il che ha creato in passato molte incoerenze in termini di configurazione dello spazio. Dal suo insediamento, Boila ha costituito il ‹ Gruppo territorio › per il coordinamento dei tre uffici pubblici. Lugano non ha un architetto comunale. Ma da un anno è attiva una commissione per la tutela del paesaggio urbano, composta da esperti esterni. L’intento è di adeguare e professionalizzare le strutture. Anche questo infonde speranza. Molti edifici risalenti al tempo del boom sono vuoti. La SUPSI ha condotto uno studio sulla possibile conversione a uso residenziale degli edifici amministrativi di Lugano. Una nuova statistica offre una panoramica dettagliata della quota di edifici cittadini inutilizzati. « La densificazione è un tema secondario a Lugano », spiega Boila. « Si tratta intanto di riutilizzare gli edifici vuoti ». Da anni si discute di spostare il Tribunale cantonale nell’ex sede della Banca del Gottardo. Ma i costi sono elevati e la politica è divisa. Una città che ama costruire il nuovo Lugano e il Ticino in generale sono una piazza difficile per la costruzione di abitazioni, non da ultimo perché la crescita demografica urbana è ferma da dieci anni. In questo settore i concorsi sono rari, le cooperative quasi inesistenti e gli enti pubblici poco propensi a costruire nuove abitazioni. I committenti privati puntano per lo più sul reddito e non sulla cultura della costruzione. Le eccezioni come il complesso edilizio di Via Cortivo di Herzog & de Meuron non fanno che confermare la regola. Monique Bosco-von Allmen si batte ormai da anni in tutto il Ticino per incrementare la costruzione di abitazioni di pubblica utilità. La presidente di Cooperative d’Abitazione Sezione Svizzera Italiana › ( Cassi ) organizza viaggi a Zurigo, Winterthur, Berna o Basilea per imparare dagli esempi del luogo, continuando a esercitare pressioni sia a livello comunale che cantonale. « È difficile cambiare le cose », dice. « Il problema non è percepito, tra l’altro anche perché non esistono dati sui costi delle abitazioni ». Nel 2015 la città di Lugano ha istituito un fondo di 10 milioni di franchi per le abitazioni di pubblica utilità. A oggi la presidente non conosce →

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→ Was mit dem Geld geschehen soll, wisse sie aber bis heute nicht. « Es braucht mehr gemeinnützigen Wohnraum. Die Preise sind so hoch, dass viele Leute wegziehen. » Doch es kommt Bewegung in das Thema. 2022 veranstaltete die Wohngenossenschaft ‹ Vivere Lambertenghi › zum ersten Mal einen Wettbewerb für günstige Wohnungen in der Stadt. Das Büro Farra Zoumboulakis & associés gewann mit einem Holzbau, der Lugano konstruktiv wie wohnpolitisch vorwärtsbringen wird. Bereits 2017 ging die Stadt mit gutem Beispiel voran, um die Wettbewerbskultur zu beleben, und veranstaltete für die Aufstockung des Schulgebäudes Viganello einen Wettbewerb für unter 40-Jährige. Das sensible Projekt von Inches Geleta belebte den Diskurs. Und zeigte den Wert des Umbauens auf in einer Stadt, die gerne neu baut. 2023 veranstaltet die Stadt gleich zwei wichtige Architekturwettbewerbe. Einer sucht nach Vorschlägen, um das Funicolare degli Angioli beim LAC wieder in Betrieb zu nehmen. Ein zweiter Wettbewerb läuft für die Umgestaltung des Piazzale ex Scuole, die zukünftige Haltestelle der neuen Tramlinie. Ein weiteres Verfahren von der Stiftung ‹ Conservatorio della Svizzera Italiana › will den RSI-Sitz umbauen, um Lugano zur einer « Stadt der Musik » zu machen. All diese Wettbewerbe machen Hoffnung, dass sich die Baukultur nachhaltig zum Besseren verändert.

→ la destinazione di questi soldi. « C’è bisogno di più spazio abitativo di pubblica utilità. I prezzi sono talmente alti da far scappare via le persone ». Ma qualcosa si sta muovendo. Per gli edifici abitativi a pigione moderata, la cooperativa ‹ Vivere Lambertenghi › ha indetto nel 2022 un concorso. Ha vinto lo studio Farra Zoumboulakis & associés con una costruzione in legno tesa a far progredire Lugano sia sotto il profilo costruttivo che per la politica abitativa. La città aveva dato il buon esempio già nel 2017: al fine di rilanciare la cultura della concorrenza aveva organizzato un concorso rivolto agli under 40 per i lavori di sopraelevazione dell’edificio scolastico di Viganello. La sensibilità del progetto di Inches Geleta ha animato il dibattito, oltre a mettere in luce il valore della ristrutturazione in una città che ama costruire il nuovo. Nel 2023 Lugano organizzerà due importanti concorsi di architettura. Uno cerca delle proposte per la rimessa in funzione della Funicolare degli Angioli presso il LAC, l’altro è sulla ristrutturazione del piazzale ex Scuole, il futuro arrivo della nuova linea del tram. Un’ulteriore procedura della Fondazione ‹ Conservatorio della Svizzera Italiana › intende ristrutturare la sede RSI di Besso per fare di Lugano una « città della musica ». Tutti questi concorsi fanno ben sperare che la cultura della costruzione possa evolversi al meglio e in modo duraturo.

Von grossen Gesten und kleinen Interventionen Das LAC war 2015 der letzte Meilenstein der Ära Giudici. Das Kulturzentrum hat der Stadt viel gebracht, auch wenn die Meinungen hinsichtlich der Architektur auseinandergehen. Zehn Jahre nach der Eröffnung des LAC gibt es bereits Pläne für einen zusätzlichen Saal für 300 Personen. Doch wo bleibt das Gegenstück zur Hochkultur? Bisher fehlt im Tessin ein Ort nach dem Vorbild der Reithalle in Bern oder der Roten Fabrik in Zürich. Eine Antwort darauf liefert das Projekt ex Macello auf dem denkmalgeschützten Schlachthofareal. Das Umbauprojekt von Durisch Nolli ist ein Lichtblick in der aktuellen Debatte um Umnutzung, Ressourcen und Identität. Allerdings ist die politische Auseinandersetzung mit dem ehemaligen Schlachthofareal aufgeladen. 2021 wurde das autonome Sozialzentrum auf dem Areal in einer tumultuösen Nacht abgerissen. Die Polizei räumte das besetzte Areal, seither ist es für die Öffentlichkeit geschlossen. Die Architektin Pia Durisch hofft, dass die Planung bald weitergehen kann. « Das LAC ist eine gute Sache. Aber es braucht daneben auch Räume für die alternative Kultur. » Ein jüngeres Publikum anzuziehen, würde zu Luganos Bildungsstrategie passen, die auf die Gründung der Università della Svizzera italiana 1996 zurückgeht. Luganos Planung ist eine Geschichte der grossen Gesten. Doch die Aufwertung der Flussmündung des Cassarate vor zehn Jahren zeigte, dass man auch mit kleineren Interventionen viel erreichen kann. « Die Stadt hat lange auf Grossprojekte wie das LAC und das Stadio di Cornaredo gesetzt », sagt Pia Durisch. « Aber auch ein Park oder ein Spielplatz sind wichtig für die Stadt. » 2023 wurde im Cornaredo-Quartier ein altes Bauernhaus, die Masseria di Cornaredo, umgebaut und zu einem öffentlichen Ort gemacht. Auch die Aufwertung des Parco Viarno geht in diese Richtung. Die Architektin wünscht sich mehr Mut von der Stadtregierung. « Es ist schwierig, in Lugano als Architektin oder Architekt zu arbeiten. Wir sind deshalb oft anderswo tätig. Aber wir lieben diese Stadt. »

Grandi gesta e piccoli interventi Nel 2015, il LAC ha segnato l’ultima tappa importante dell’era Giudici. Il centro culturale ha dato un grande apporto alla città, benché le opinioni sui suoi aspetti architettonici siano divergenti. A dieci anni dall’apertura del LAC in cantiere ci sono già dei progetti relativi a una sala aggiuntiva per 300 persone. Ma qual è il pendant dell’alta cultura ? In Ticino mancano ancora dei luoghi sull’esempio della Reithalle di Berna o della Rote Fabrik di Zurigo. Una risposta viene fornita dal progetto per la riqualifica dell’area ex Macello, tutelata come monumento storico. Il progetto di ristrutturazione di Durisch Nolli è uno spiraglio di luce nell’attuale dibattito su riconversione, risorse e identità. Ma il confronto politico con l’area ex Macello è teso. Nel 2021, in una notte di tumulti è stato abbattuto il centro sociale autonomo della stessa area. La polizia ha sgombrato lo spazio occupato che, da allora, è stato chiuso al pubblico. L’architetta Pia Durisch spera si possa procedere al più presto con il progetto. « Il LAC è una buona cosa. Ma occorre creare anche degli spazi per la cultura alternativa. Attirare un pubblico più giovane ben rientrerebbe nella strategia di formazione di Lugano che risale alla fondazione dell’Università della Svizzera italiana nel 1996. La pianificazione di Lugano è una storia di grandi gesta. Tuttavia, la valorizzazione dieci anni fa della foce del fiume Cassarate ha dimostrato che si può raggiungere tanto anche con piccoli interventi. « La città ha puntato a lungo su progetti di grande portata come il LAC e lo stadio di Cornaredo », così Pia Durisch. « Ma a livello cittadino un giardino o un parco giochi sono altrettanto importanti ». Nel 2023 una vecchia Masseria nel quartiere di Cornaredo è stata ristrutturata e trasformata in spazio pubblico. Anche la valorizzazione del Parco Viarno va nella stessa direzione. L’architetta auspica che il Municipio diventi più coraggioso. « È difficile lavorare come architetti a Lugano. Ecco perché, pur amando questa città, spesso lavoriamo altrove ».

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Blick vom aufgestockten Schulhaus Viganello über die Stadt. | Vista sulla città dall’edificio scolastico sopraelevato di Viganello.

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1 Foto: Marcelo Villada Ortiz

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2 Foto: Alessandro Rabaglio

Aktuelle Projekte | Progetti attuali 1

Stazione FFS Lugano

Rund 25 000 Menschen passieren täglich den Bahnhof Lugano, Tendenz steigend. Im Rahmen der Verkehrsplanung wird der Knotenpunkt umfassend saniert und erweitert. Zum 2017 abgeschlossenen Teilprojekt gehören das Atrium mit Gewerbeflächen, die Bahnsteige, der Busbahnhof und die Standseilbahn mit der Fussverbindung ins Stadtzentrum. Bis 2025 wird zudem die Unterführung Besso neu gebaut, deren imposante Oberlichter den Untergrund mit den Perrons verbinden. Nella stazione ferroviaria di Lugano transitano ogni giorno circa 25 000 persone e la tendenza è in aumento. Nel quadro della pianificazione del traffico lo snodo sarà interamente risanato e ampliato. Il progetto parziale, conclusosi nel 2017, comprende l’atrio con le superfici commerciali, i binari, la stazione degli autobus e la funicolare con il collegamento pedonale verso il centro città. Entro il 2025 sarà inoltre costruito il nuovo sottopasso di Besso, i cui lucernari imponenti faranno da filo conduttore tra il sottosuolo e le banchine. Realisierung | Realizzazione: 2017 / 2025 Bauherrschaft | Committente: SBB / FFS, Città di Lugano, Repubblica e Cantone Ticino, Trasporti Pubblici Luganesi Architektur | Architetti: Gruppo architetti StazLu: Antonio Antorini, Porza; A Marca Terraneo architettura, Biasca; Studio d’architettura Lorenzo Felder, Lugano; Architetti Tibiletti Associati, Lugano Bauingenieure | Ingegneri civili: Consorzio 1886: Studio d’ingegneria G. Dazio & Associati, Cadenazzo; Studio d’ingegneria Bernardoni, Lugano; Spataro Petoud Partner,

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Lugano. Consorzio Luci (  städtebauliches Projekt   | Progetto urbanistico ): Filippini & Partner Ingegneria, Biasca ( Studio Capofila ); Studio d’ingegneria G. Dazio & Associati, Cadenazzo; Emch + Berger, Bern; Geoalps Engineering, Faido; Planidea, Canobbio 2

Centro Polis

Das Centro polifunzionale di Pregassona ( Centro Polis ) beherbergt ein Alterspflegeheim mit 114 Betten, ein Tageszentrum für Demenzkranke, die Zentrale des städtischen sozialen Begleitdienstes und eine Kindertagesstätte. Das Haus ist ein solares Pilotprojekt im Kanton: das Dach und die Glasplatten in den Fassaden sind mit Photovoltaik ausgestattet – es ist die grösste Installation dieser Art im Tessin. Insgesamt deckt sie 57 Prozent des Energiebedarfs des Gebäudes. Die PV-Anlage wurde mit der SUPSI und dem Elektrizitätswerk Aziende Industriali di Lugano ( AIL ) umgesetzt, das in der Region Fernwärmenetze realisiert und die elektrische Mobilität fördert. Zudem errichteten die AIL ein Blockheizkraftwerk, das fast den gesamten Strombedarf des Gebäudes abdeckt. Il Centro polifunzionale di Pregassona ( Centro Polis ) ospita una residenza medicalizzata per anziani con 114 posti letto, un centro diurno per persone affette da demenza senile, la sede del Servizio di Accompagnamento Sociale comunale e un asilo nido. L’edificio rientra in un progetto pilota solare del Cantone: il tetto e le lastre di vetro delle facciate sono dotati di pannelli fotovoltaici – la più grande installazione del genere in Ticino, in grado di coprire il 57 percento del suo fabbisogno energetico complessivo. L’impianto FV è stato implementato unitamente alla SUPSI e alle Aziende Industriali di Lugano ( AIL ), queste ultime produttrici di reti di teleriscaldamento a livello

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regionale, nonché promotrici della mobilità elettrica. Le AIL hanno inoltre costruito una centrale termica a cogenerazione che copre quasi l’intero consumo di energia elettrica dell’edificio. Via Bozzoreda 15, 6963 Lugano-Pregassona Realisierung | Realizzazione: 2021 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Edilizia pubblica Architektur | Architetti: Studio Mario Campi e associati, Lugano; Studio d’architettura Galgano, Lugano Bauingenieure | Ingegneri civili: Pöyry Svizzera SA, Bellinzona Generalunternehmer | Impresa generale: Consorzio Garzoni SA – Rizzani de Eccher Spa, Lugano Energielösung | Soluzione energetica: AIL, Lugano Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 47 Mio. Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2009 3

Campus USI / SUPSI

Die Università della Svizzera italiana ( USI ) macht mit einem Neubau den Sprung vom Hauptcampus Ovest über den Fluss Cassarate in das Quartier Viganello. Dort ist ein Cluster für Technologie entstanden. Das neue Gebäude nimmt die Fakultäten für Informatik und für Biomedizin auf. Die Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana ( SUPSI ) ist mit ihrem Departement für innovative Technologien vertreten. Zur Stadt zeigt das Gebäude eine sachlich-technische Fassade. Vier Schenkel legen sich um einen grossen Hof, der die vier Gebäudeteile und die zwei Schulen mit einer Arkade im Erdgeschoss verbindet. Il campus ovest dell’Università della Svizzera italiana ( USI ) si è espanso dall’altra parte del fiume Cassarate, nel quartiere Viganello, occupando un edificio di nuova costruzione. Qui è nato un cluster di tecnologia. La nuova sede riunisce la Facoltà di Scienze informatiche e di Scienze biomediche, oltre al Dipartimento tecnologie innovative

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5 Foto: Simone Bossi

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della SUPSI. La facciata che guarda la città si distingue per rigore tecnico. I quattro bracci dell’edificio racchiudono un ampio cortile che collega i quattro comparti della struttura e le due scuole con un porticato situato al pianoterra. Via la Santa 1, Viganello Realisierung | Realizzazione: 2021 Bauherrschaft | Committente: Università della Svizzera italiana, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana Architektur | Architetti: Tocchetti Architetti e Ingegneri, Lugano / Zurigo Bauingenieure | Ingegneri civili: Fürst Laffranchi, Aarwangen; Tunesi Ingegneria, Lugano Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Rosenmayr, Zurigo Baukosten | Costi: Fr. 130 Mio. Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2013

Scuola dell’infanzia Molino Nuovo

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Der neue Kindergarten ergänzt den bestehenden von 1934. Der geradlinige Baukörper mit den geschlossenen Stirnfassaden hat die Moderne zum Vorbild, farbige Streifen in der Fassade verorten ihn in der heutigen Zeit. Bunte Einbauten setzen auch in den sonst zurückhaltenden Räumen Akzente. Die Grundrisse sind in Schotten organisiert, die eine Folge von Türen zur Enfilade verbinden. Vier Treppenhäuser erschliessen die Zimmer, die jeweils durch das Gebäude durchgesteckt sind. La nuova scuola dell’infanzia si affianca al vecchio asilo infantile del 1934. La struttura lineare con le sue facciate esterne chiuse si ispira al modernismo, mentre l’inserimento di bande verticali colorate nella facciata riporta ai tempi attuali. Le installazioni, anch’esse variopinte, danno un tocco in più agli spazi altrimenti piuttosto austeri. Le sezioni sono organizzate in elementi trasversali col-

legati da una serie di porte allineate l’una dopo l’altra. Quattro scale conducono ai locali che si estendono lungo l’asse dell’edificio.

Sergio Pagnamenta. A tal fine la città ha indetto un concorso per architette e architetti under 40 che è stato vinto da Inches Geleta. Sopra al maestoso edificio in calcestruzzo i vincitori hanno Via Giovanni Ferri 21, Lugano poggiato una costruzione leggera in metallo e Realisierung | Realizzazione: 2022 vetro, chiamata « attacco al cielo », che armoBauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Bonetti Bonetti Regazzoni nizza con la struttura esistente. Il filo sottile tra Architetti, Massagno il vecchio e il nuovo è dato anche dal suo colore Bauingenieure | Ingegneri civili: rosso. Gli elementi metallici realizzati con preciMarcionelli & Winkler + Partners, Lugano sione riducono i tempi di costruzione. Il risultato Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2012 Baukosten | Costi: Fr. 13,7 Mio. è una densificazione virtuosa che mira al futuro sotto diversi aspetti. Fa capire quanto sia impor5 Mensa scolastica a Viganello tante promuovere le giovani leve per una cultura Um Platz für eine Mensa und einen Kinderhort della costruzione innovativa, oltre a evidenziare zu schaffen, hat Lugano das Schulgebäude Vi- il potenziale della sopraelevazione, un concetto ganello – erbaut 1978 von Sergio Pagnamen- costruttivo ancora poco diffuso a Lugano. E, in ta – aufgestockt. Dafür schrieb die Stadt einen più, ricorda che occorre prendersi cura oggi del Wettbewerb für Architektinnen und Architekten patrimonio esistente per valorizzarlo un domani, unter 40 Jahren aus, den Inches Geleta gewan- invece di demolirlo. nen. Die Gewinner setzten der mächtigen BetonVia Crocetta 8a, Lugano struktur einen Leichtbau aus Metall und Glas auf, Realisierung | Realizzazione: 2022 den sie als « attacco al cielo » bezeichnen und der Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano mit dem Bestand korrespondiert. Auch die rote Architektur | Architetti: Farbe der Struktur bindet Alt und Neu subtil zu- Inches Geleta architetti, Locarno Architetti, Massagno sammen. Die Stahlbau-Elemente sind präzise Bauingenieure | Ingegneri civili: konstruiert und verkürzen die Bauzeit. Das Re- Borlini & Zanini SA, Montagnola sultat ist eine vorbildliche Verdichtung, die gleich Kosten ( BKP 1 – 9   | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 5,7 Mio mehrfach in die Zukunft weist. Sie macht klar, wie Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | wichtig die Nachwuchsförderung für Erneuerung Concorso, 2017 der Baukultur ist. Der Umbau zeigt das Potenzial des Aufstockens auf, das in Lugano noch we- 6 Asilo Ciani nig verbreitet ist. Und er erinnert daran, dem Be- Das Gebäude vis-à-vis des Kongresspalasts wurstand Sorge zu tragen und ihn für morgen fit zu de 1892 als erster Kindergarten im Tessin erbaut machen, statt ihn abzureissen. und bis 2002 als solcher genutzt. 2004 erwarb Per fare spazio a una mensa e a spazi di do- die Stadt das vom Kanton geschützte Bauwerk poscuola Lugano ha soprelevato l’edificio sco- und sanierte es ab 2018, um darin moderne Veranlastico di Viganello, costruito nel 1978 dall’arch. staltungsstätten einzurichten. Bemerkens­­wert →

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7 Foto: Studio Fotografico Pagi

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→ ist die Restaurierung des 1907 errichteten pyramidenförmigen Oberlichts über dem neoklassizistischen Säulenhof. L’edificio di fronte al palazzo dei congressi, costruito nel 1892, è stato la sede della prima scuola dell’infanzia del Ticino, rimasta tale fino al 2002. Nel 2004 la città ha acquistato dal Cantone l’edificio protetto e dal 2018 sono iniziati i lavori di risanamento per allestirvi spazi destinati a eventi moderni. Degno di nota è il restauro del lucernario piramidale del 1907 che sovrasta il cortile colonnato in stile neoclassico. Viale Carlo Cattaneo, Lugano Realisierung | Realizzazione: 2023 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Studio d’architettura Walter Giovanzana e Lucia Montorfani, Lugano Bauingenieure | Ingegneri civili: Ingegneri SPP, Bellinzona / Lugano Baukosten | Costi: Fr. 8,5 Mio. Auftragsart | Mandato: Direktauftrag | Mandato diretto 7

Masseria di Cornaredo

Das alte Bauernhaus Masseria di Cornaredo aus dem 12. Jahrhundert steht seit 1989 leer. 2019 entschied Lugano, das Bauernhaus inklusive Weinpresse – ein Kulturgut von kantonalem Interesse – der Francesco-Stiftung für soziale Hilfe im Baurecht abzugeben. Diese wird das Gebäude mit Unterstützung des Rotary Clubs Lugano Lago und weiterer Wohltätigkeitsorganisationen sanieren und darin eine öffentliche Nutzung einrichten. Zum Raumprogramm gehören ein Mehrzweckraum, ein Restaurant und ein Bed & Breakfast sowie Räume für die sozialen Aktivitäten der Fondazione Francesco.

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La Masseria di Cornaredo, risalente al 12 ° secolo, è in disuso dal 1989. Nel 2019 Lugano ha deciso di cedere in virtù del diritto di superficie questa vecchia masseria con torchio per l’uva – un bene culturale di interesse cantonale – alla Fondazione Francesco per l’aiuto sociale. Quest’ultima ha provveduto a risanare l’edificio con il sostegno del Rotary Club Lugano Lago e di altre organizzazioni di beneficenza, al fine di rendere disponibile un luogo di utilizzo pubblico. La ripartizione dei vani prevede una sala polivalente, un ristorante e un Bed & Breakfast, oltre agli spazi dedicati all’attività sociale della Fondazione Francesco. Via Trevano 2, Porza Realisierung | Realizzazione: 2023 Bauherrschaft | Committente: Fondazione Francesco, Lugano Architektur | Architetti: Studio di Architettura Roberto Marcon, Melide Bauingenieure | Ingegneri civili: Borlini & Zanini, Montagnola Bauleitung | DDLL: A. Lepori Impresa Costruzioni, Lugano Baukosten | Costi: Fr. 8 Mio. Auftragsart | Mandato: Direktauftrag | Mandato diretto 8

Centro Sportivo Al Maglio

In den engen und steilen Tälern des Luganese gibt es wenig Platz für Sportanlagen. Auf einer ehemaligen Abfalldeponie in der Nähe der Piano della Stampa und am Ufer des Flusses Cassarate hingegen schon. Das Sportzentrum Al Maglio umfasst insgesamt 90 000 Quadratmeter. Neben einem bestehenden Fussballplatz sind drei weitere im Bau. Ein multifunktionales Gebäude nimmt Umkleideräume und andere Nutzungen auf. Die Landschaftsarchitekten betrachten den

Auftrag als Chance, die Umgebung miteinzubeziehen. So werden neben Fussballplätzen bald auch Wiesen zur Naherholung und ein besserer Zugang zum Cassarate inklusive Fussweg bis Canobbio entstehen. Die Renaturierung der Gewässer bietet die Chance, mit einem verhältnismässig geringen Aufwand Natur, Erholung und öffentliche Räume zu kombinieren. Nelle anguste e ripide valli del Luganese c’è poco spazio per le strutture sportive, mentre in una ex discarica a ridosso del Piano della Stampa e sulle rive del fiume Cassarate lo spazio c’è. Il centro sportivo Al Maglio si estende su 90 000 metri quadrati. Accanto all’attuale campo da calcio se ne stanno costruendo altri tre. Un edificio polifunzionale è adibito a spogliatoio e ad altri utilizzi. Per gli architetti paesaggisti l’incarico è una buona occasione per coinvolgere l’ambiente circostante. Così, oltre ai campi da calcio, presto ci saranno anche prati per le attività ricreative di prossimità e un miglior accesso al Cassarate, con un percorso pedonale fino a Canobbio. La rinaturalizzazione delle acque offre l’opportunità, con uno sforzo relativamente minimo, di creare una sinergia tra natura, relax e spazio pubblico. Stampa 1 A, Canobbio Realisierung | Realizzazione: 2023 / 2024 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Consorzio Maglio 2019; Orsi & Associati, Bellinzona Bauingenieure | Ingegneri civili: Lepori SA, Tesserete Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: LAND Suisse, Lugano Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 40,5 Mio. Auftragsart | Mandato: Studienauftrag | Mandato di studio, 2019

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10 12 9 Scuola dell’infanzia e mensa scolastica Cadro

Der Kindergarten mit Hort und Mensa schliesst an die bestehende Struktur der Grundschule an und führt sie weiter, um an der Strasse einen offenen Hof auszubilden. Ein rückwärtiger Hof mit Grünfläche ist den jüngsten Kindergartenkindern vorbehalten. Die vier Einheiten des Kindergartens sind zweigeschossig und im Obergeschoss zur Aussicht in die Landschaft hin orientiert. Kon­ struiert sind die Gebäude aus Beton. Das Material betont die Schottenstruktur der Architektur, deren Prinzip auf den Bestand zurückgeht. La scuola dell’infanzia e mensa si allaccia alla struttura esistente della scuola primaria e la prolunga a formare una corte aperta sulla strada. L’area verde del cortile retrostante è riservata ai bambini più piccoli. Le quattro sezioni di scuole dell’infanzia sono organizzate su due piane quello superiore ha un’esposizione con vista sul paesaggio. Le strutture sono in calcestruzzo. Il materiale dà rilievo alla struttura dell’architettura, il cui principio rimanda all’edificio esistente. Via centro Scolastico 14, Cadro Realisierung | Realizzazione: 2024 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Bauingenieure | Ingegneri civili: Studio d’ingegneria Roger Bacciarini & Co., Maroggia Architektur | Architetti: Studio Boltas Bianchi, Agno Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 11 Mio. Auftragsart | Mandato: Projektwettbewerb | Concorso di progetto, 2019 10

Centro scolastico Viganello

Der Ersatzneubau nimmt Schulnutzungen sowie Räume der Gemeindeverwaltung auf. Das Gebäude spannt mit dem Bestand einen V-förmigen Zwischenraum auf. Zwei Durchgänge führen unter dem langgezogenen Baukörper hindurch, der im Erdgeschoss in drei Teile gegliedert ist: Turnhalle, Grundschule und Kindergarten. Ein langer Flur erschliesst als ‹ Rue intérieure › alle Räume und führt an den Pausenzonen vorbei. Der Bau wird nach Minergie-A-Eco geplant, PVModule auf dem Dach versorgen ihn mit Strom.

Il nuovo edificio sostitutivo ospita la scuola e i locali dell’amministrazione comunale. Assieme alle strutture esistenti, lo stabile si estende creando uno spazio intermedio a forma di V. Due passaggi conducono sotto la struttura allungata che, al pianoterra, si articola in tre comparti: la palestra, la scuola elementare, nido e scuola dell’infanzia. Un lungo corridoio, una sorta di ‹ Rue interieure ›, conduce a tutti i locali passando per le zone ricreative. I pannelli solari sul tetto forniscono alla costruzione l’energia elettrica che risponde allo standard Minergie-A-Eco. Via Frontini 1, Viganello Realisierung | Realizzazione: 2026 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Epure, Moudon VD, con Enrico Garbin, Valdagno IT Bauingenieure | Ingegnieri civili: Passera & Associati, Pazzallo Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Officina del Paesaggio, Lugano Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 30 Mio. Auftragsart | Mandato: Projektwettbewerb | Concorso di progetto, 2018

Sede della Divisione Spazi Urbani

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Mit der Umgestaltung rund um das CornaredoStadion zieht die Divisione Spazi Urbani in das Gewerbegebiet Piano della Stampa am Stadtrand von Lugano. Die Verwaltungsabteilung vereint städtische Dienste vom Strassenbau über die Grünflächenpflege bis zur Abfallsammlung. Der neue Werkhof nimmt 300 Arbeitsplätze sowie Lagerräume und ein Depot der Bürgerfeuerwehr auf. Die zweckmässige Architektur umfasst zwei langgezogene Bauten und überwindet mit der Topografie ein Geschoss. Das Gebäude soll nach Minergie-A zertifiziert werden, und auf dem Dach ist Photovoltaik geplant. Con la riorganizzazione dello Stadio di Cornaredo, la « Divisione spazi urbani » si trasferisce nell’area commerciale del Piano della Stampa, ai margini della città. La Divisione amministrativa si occupa dei servizi urbani, tra cui la realizzazione delle strade, la cura delle aree verdi e la raccolta dei

rifiuti. La nuova sede ospita 300 posti di lavoro, diversi magazzini e officine. L’architettura funzionale comprende due volumi estesi in lunghezza e risolve la topografia di un piano. L’edificio sarà certificato secondo Minergie-A e sul tetto è previsto un impianto fotovoltaico. Via alla Stampa 27 – 29, Lugano-Cadro Realisierung | Realizzazione: 2026 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Epure, Moudon Bauingenieure | Ingegnieri civili: Passera & Associati, Pazzallo Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 64 Mio. Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2018 12

Polo sportivo e degli eventi

‹ Polo sportivo e degli eventi › ( PSE ) ist ein Schlüsselprojekt der Stadtentwicklung und geht zurück auf einen Wettbewerb im Jahr 2013. Zehn Jahre später, nach einem Ja der Bevölkerung, startete die erste von drei Bauetappen im Sommer 2023. Das Projekt umfasst ein Fussballstadion für Erstligaspiele mit 10 000 Plätzen sowie einem Sportzentrum. Daneben entstehen zwei Hochhäuser, in denen unter anderem die Stadtverwaltung untergebracht wird. Geplant sind zudem Büros, Restaurants und weitere Nutzungen sowie ein Park siehe Seite 12. Il ‹ Polo sportivo e degli eventi ›, un progetto chiave dello sviluppo territoriale, risale a un concorso del 2013. Passati dieci anni, dopo il sì della popolazione, nell’estate del 2023 è stata avviata la prima di tre fasi di costruzione. Il progetto comprende uno stadio da calcio con 10 000 posti per le partite di categoria A e un palazzetto dello sport. Accanto, due case alte ospiteranno, tra l’altro, l’amministrazione cittadina. Oltre a un parco, si prevedono uffici, ristoranti e altri utilizzi vedi pagina 12. Via Trevano 100, Lugano Realisierung | Realizzazione: 2026 / 28 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Cruz y Ortiz; Giraudi Radczuweit, Lugano Bauingenieure | Ingegneri civili: Fürst Laffranchi, Wolfwil Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: West 8, Rotterdam →

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→ Generalunternehmer | Impresa generale:

HRS Real Estate, Paradiso Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 374 Mio. Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2013 13

Parco Viarno

Die wichtige Grünfläche im Quartier Pregassona wird zu einem « Garten für die Stadt » aufgewertet, so der Projekttitel. Die Casa Rossa wird saniert und für Ausstellungen, Bildungs- und Mehrzweckaktivitäten gerüstet. In der Orangerie neben der Villa kommt eine Bar mit Cafeteria unter. Rund um die Villa werden Themengärten mit Lesebereichen angelegt. Nordwestlich entsteht ein Wald mit Spielflächen, im Osten des Parks ein Obstgarten. Der neue Park wird damit flächenmässig der zweitgrösste in Lugano, nach dem Parco Ciani am See. L’importante area verde nel quartiere di Pregassona sarà riqualificata in « Un giardino per la città », così il titolo del progetto. La Casa Rossa, risanata e attrezzata, ospiterà mostre e iniziative di carattere culturale e polivalente. Adiacente alla villa, nell’orangerie, un bar con caffetteria, mentre nei dintorni saranno predisposti giardini tematici con aree per la lettura. A nord-ovest è previsto un bosco con spazi gioco, a est del parco un frutteto. Dopo il Parco Ciani sul lago, il nuovo parco sarà la seconda struttura più grande di Lugano per superficie. Strada di Pregassona 3, Pregassona Realisierung | Realizzazione: 2026 / 30 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Demattè Fontana architetti, Zurigo-Lugano Bauingenieure | Ingegneri civili: Marcionelli & Winkler + Partners, Lugano Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Westpol, Basel Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 25 Mio. Auftragsart | Mandato: Projektwettbewerb l Concorso di progetto, 2018

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Vivere Lambertenghi

Lugano braucht mehr bezahlbaren Wohnraum. Deshalb plant die Genossenschaft ‹ Vivere Lambertenghi › im Stadtzentrum einen Neubau. Die Stadt stellt das Land im Baurecht zur Verfügung. Das Büro Farra Zoumboulakis & associés gewann den Wettbewerb mit einem Holzbau. Die Dachstruktur der alten Halle wollen die Architekten wiederverwenden, den Aushub für Lehmziegel nutzen. Zum Raumprogramm gehören ClusterWohnungen, ein Gemeinschaftsraum, eine geteilte Terrasse und eine Kindertagesstätte. Lugano ha bisogno di più alloggi a pigione moderata, motivo per cui la cooperativa ‹ Vivere Lambertenghi › progetta una nuova costruzione nel centro cittadino. La città mette a disposizione il terreno in virtù del diritto di superficie. Lo studio Farra Zoumboulakis & associés ha vinto il concorso con una costruzione in legno. Gli architetti intendono riutilizzare la struttura del tetto della vecchia sala e realizzare dei mattoni in argilla con la terra di scavo. La ripartizione degli spazi prevede alloggicluster, una zona comune, una terrazza condivisa e un asilo nido. Via Bertaro Lambertenghi 3, Lugano Realisierung | Realizzazione: 2027 Bauherrschaft | Committente: Cooperativa ‹ Vivere Lambertenghi ›, Lugano Architektur | Architetti: Farra Zoumboulakis & associés, Losanna Baukosten | Costi: Fr. 18,8 Mio. Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2023

einem Betonsockel steht und unter seinem auskragenden Dach Umkleideräume, Snackbar und andere Nutzungen verbindet. Auf dem Areal baut der TCS zudem als Teil eines separaten Projekts einen Glamping-Platz, wo die Gäste in 32 Kleinbauten übernachten werden. La piscina di Carona risale agli anni Sessanta e necessita di un ampio risanamento. Nel 2021 lo studio Orsi & Associati ha vinto il relativo concorso. Accanto alla vasca, su uno zoccolo in calcestruzzo, è stato collocato un padiglione in legno leggero e arioso. Sotto il suo tetto sporgente gli spogliatoi, uno snackbar e altri utilizzi. Sulla stessa area, nel quadro di un progetto separato, il TCS costruisce un campeggio glamping con 32 piccole strutture in cui poter pernottare. Via S. Marta 6, Carona Realisierung | Realizzazione: 2028 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Orsi & Associati, Bellinzona Bauingenieure | Ingegneri civili: Studio Masotti, Bellinzona Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Proap, Lissabon, mit Luca Gazzaniga Architetti, Lugano Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 11 Mio. Auftragsart | Mandato: selektiver Projektwettbewerb l Concorso di progetto selettivo, 2021

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Area ex Macello

Das ehemalige Schlachthof-Areal steht unter Schutz und soll zu einem offenen Raum für Kultur und Unterhaltung werden. Das Siegerprojekt des Wettbewerbs ist ein Lichtblick in der aktuellen De15 Centro balneare Carona Das Schwimmbad di Carona stammt aus den batte. Es vereint brennende Fragen rund um die 1960er-Jahren und muss umfassend saniert wer- Themen Umnutzung, Ressourcen und Identität. den. 2021 gewannen Orsi & Associati den Wettbe- Ein schmaler, siebengeschossiger Holzbau marwerb dafür. Sie errichten neben dem Schwimm- kiert die neue öffentliche Nutzung in der Stadt und becken einen luftig leichten Holzpavillon, der auf nimmt Wohnungen für Studierende auf. Die be-

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Typological Plan Level 2 - 3 - 4

16 Regelgeschoss | Piano tipo

16 Erdgeschoss | Pian terreno

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stehende Struktur wird weitgehend erhalten. Jedes Gebäude hat seinen eigenen Zweck und wird als offener Raum bespielt. Die Architektur erinnert an die Vergangenheit und lässt diverse Nutzungen wie Co-Working oder Ausstellungen zu. Die alten und die neuen Schrägdächer werden zum Markenzeichen der Gegend. Die Konstruktion nutzt den Baustoff Holz, der im Tessin noch wenig verbreitet ist. Nicht zuletzt steht das Projekt für eine neue Sprache in der Tessiner Architektur, die weniger das Einzelobjekt betont, sondern sich in ein gebautes Gefüge einbettet. L’area ex Macello, tutelata come bene culturale, sarà trasformata in uno spazio pubblico aperto, dedicato alla cultura e all’intrattenimento. Il progetto vincente, uno spiraglio di luce nel dibattito attuale, risponde a questioni stringenti in materia di riqualificazione, risorse e identità. Una costruzione in legno, di forma stretta con sette piani, segna la nuova utilizzazione pubblica in città e accoglie alloggi per gli studenti. La struttura esistente sarà in larga misura mantenuta. Ogni edificio ha una propria destinazione ed è concepito come spazio aperto. L’architettura, che ricorda il passato, permette diversi utilizzi, quali il co-working e le attività espositive. I vecchi e i nuovi tetti inclinati

saranno il tratto distintivo dell’area. Il materiale impiegato è il legno, che in Ticino è ancora poco diffuso. Non da ultimo, puntando meno sul singolo oggetto e più sul suo essere parte integrante di un tessuto costruttivo, il progetto rappresenta un nuovo linguaggio nell’architettura ticinese. Viale Cassarate 8, Lugano Realisierung | Realizzazione: 2030 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Architektur | Architetti: Durisch + Nolli Architetti, Massagno Bauingenieure | Ingegneri civili: Ingeni, Ginevra Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Westpol, Basel Kosten ( BKP 1 – 9 ) | Costi ( CCC 1 – 9 ): Fr. 28 Mio. Auftragsart | Mandato: Projektwettbewerb l Concorso di progetto selettivo, 2020

Comparto Scolastico Lugano Centro

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Der Ersatzneubau steht, anders als der Vorgängerbau, nicht quer, sondern längs in der Achse des Palazzo degli Studi aus dem 19. Jahrhundert am Ufer des Cassarate und markiert so den Rand des Parco Ciani. Das Projekt stapelt die Nutzungen übereinander. Über der Dreifachturnhalle im Untergeschoss liegt eine Einfachturnhalle. Um

diese herum und in den Obergeschossen sind die Klassenzimmer der Mittelschule angeordnet. Ein zweigeschossiges Atrium verbindet die beiden Turnhallen und öffnet sich zum Park. A differenza di quello precedente, il nuovo edificio sostitutivo si colloca in senso longitudinale e non trasversale rispetto all’asse dell’ottocentesco Palazzo degli Studi sulle rive del Cassarate, segnando il margine del Parco Ciani. Il progetto sovrappone le varie utilizzazioni. Sopra la tripla palestra al piano interrato si trova una palestra semplice. Intorno alla stessa e nei piani alti sono disposte le aule della scuola media superiore. Un atrio a due piani che si apre sul parco collega le due palestre. Viale Carlo Cattaneo 4, Lugano Realisierung | Realizzazione: 2030 Bauherrschaft | Committente: Repubblica e Canton Ticino Architektur | Architetti: Tocchetti Architetti e Ingegneri, Lugano / Zurigo Bauingenieure | Ingegneri civili: Fürst Laffranchi Ingegneria, Lugano, Luigi Tunesi Ingegneria, Lugano Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Officina del Paesaggio, Lugano Baukosten | Costi: circa Fr. 70 Mio. Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2022

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Fiume Cassarate, lotto 1 nel comparto del nuovo quartiere di Cornaredo

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Der Fluss Cassarate führt als grünes Band durch die Ebene von Lugano. 2014 wurde die Mündung umgestaltet. Geplant sind weitere Renaturierungsprojekte, die Teil eines Gesamtplans des Büros LAND sind. Dazu zählen auch der Zugang zum Wasser beim Campus SUPSI und das Projekt, das das Cornaredo-Quartier neben dem Stadion aufwerten soll. Am Ufer wird ein Platz entstehen, der als natürliches Amphitheater aus­gebildet ist. Steinblöcke schützen vor Überschwemmungen, Wege für die Fussgänger und Velofahrerinnen führen durch das Areal. Il fiume Cassarate è una fascia verde che attraversa la pianura di Lugano. La sua foce è stata riconfigurata nel 2014. Si prevedono ulteriori progetti di rinaturalizzazione che fanno parte di un piano generale dello studio Land. Vi rientrano anche l’accesso all’acqua presso il Campus SUPSI e il progetto di riqualificazione del quartiere Cornaredo accanto allo stadio. Sulle rive sorgerà una piazza concepita come anfiteatro naturale. I blocchi di pietra proteggono dalle inondazioni, mentre le vie per pedoni e ciclisti conducono attraverso tutta l’area.

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Realisierung | Realizzazione: in Planung seit 2016 | In pianificazione dal 2016 Bauherrschaft | Committente: Repubblica e Cantone Ticino, Città di Lugano, Agenzia NQC Nuovo Quartiere Cornaredo Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: LAND, Lugano Baukosten | Costi: Fr. 13,8 Mio. Auftragsart | Mandato: Direktauftrag | Mandato diretto

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Piazzale ex Scuole

Der Piazzale ex Scuole im Stadtzentrum hat viele Wandel durchgemacht. Einst stand auf ihm die Kirche Santa Margherita, Ende des 19. Jahrhunderts folgte eine Schule, die dann 1969 einem Parkplatz wich. 2002 baute Mario Botta an der Nordseite eine überdachte Busstation. Mit der Eröffnung der Tramhaltestelle bis 2029 wird der Ort noch stärker zu einem Verkehrsknoten werden. Ein Architekturwettbewerb sucht nach Ideen für die Umgestaltung des Platzes, zu der auch ein unterirdischer Veloparkplatz zählt. Eine einst angedachte Markthalle wird es jedoch nicht geben, denn der Platz soll unbebaut bleiben. Il piazzale ex Scuole nel centro cittadino ha subito diverse trasformazioni. Un tempo vi sorgeva la chiesa di Santa Margherita e poi, alla fine del 19° secolo, una scuola che, nel 1969, ha lasciato

il posto a un parcheggio. Sul lato nord, nel 2002, Mario Botta ha costruito la pensilina della stazione degli autobus. Con l’apertura della nuova fermata del tram entro il 2029, l’area sarà sempre più uno snodo stradale. Un concorso di architettura cerca idee per una ristrutturazione del piazzale che comprenda anche un parcheggio sotterraneo per le biciclette. Non ci sarà invece il mercato coperto inizialmente previsto, perché la piazza deve rimanere non edificata. Via Pretorio 2, Lugano Realisierung | Realizzazione: ab | dal 2024 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2023 20 Comparto della Funicolare degli Angioli

Die Standseilbahn degli Angioli wurde 1913 eröffnet und verband Ober- und Unterstadt mit ihren Hotels auf dem Hügel und jenen am Seeufer. Das System mit Gegengewichten ist ein kleines Juwel der Technik von kantonalem Interesse. 1986 legte die Stadt die Bahn still. Nun soll sie wieder in Betrieb genommen werden, um das Kulturzentrum LAC mit dem Parco del Tassino zu verbinden. Ein Architekturwettbewerb sucht nach Lö-

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sungen für die städtebauliche Einbettung, zu der Berg- und Talstation, der Zwischenturm sowie Velo- und Fussverkehrwege gehören. La funicolare degli Angioli è stata inaugurata nel 1913 per collegare la città alta e bassa con gli hotel sulle colline e quelli sulle rive. Il sistema di contrappesi è un piccolo gioiello tecnologico di interesse cantonale. Nel 1986 la città ha chiuso l’impianto che verrà ora ripristinato per collegare il centro culturale LAC al Parco del Tassino. Con un concorso di architettura si cercano soluzioni per il suo inserimento a livello urbanistico, che comprende la stazione a monte e a valle, la torre intermedia, percorsi ciclistici e pedonali.

Lo studio della Radio della Svizzera Italiana è stato costruito nel 1962 nel quartiere di Besso, su progetto degli architetti Alberto Camenzind, Augusto Jäggli e Rino Tami. Poiché la Radiotelevisione svizzera (RSI) sta concentrando i propri impieghi a Comano, il suo edificio distintivo potrà essere destinato a nuovo uso. Lugano intende acquistare la struttura per farne una « città della musica » che comprenda il Conservatorio della Svizzera Italiana, la Fonoteca nazionale svizzera e altre orchestre. Per il processo di riconversione, nel 2023 il committente – la Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana – ha indetto un concorso di architettura.

Piazza Bernardino Luino, Lugano Realisierung | Realizzazione: ab 2024 Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2023

Via Canevascini 5, Lugano Realisierung | Realizzazione: ab 2024 Bauherrschaft | Committente: Fondazione del Conservatorio della Svizzera italiana Auftragsart | Mandato: Wettbewerb | Concorso, 2023

21 Casa della musica ( sede del Conservatorio della Svizzera Italiana )

siehe Seite 15 | vedi pagina 15

Das Studio della Radio della Svizzera wurde 1962 nach Plänen von Alberto Camenzind, Augusto Jäggli und Rino Tami gebaut. Da das Schweizer Radio und Fernsehen ( RSI ) seine Nutzungen in Comano zusammenzieht, wird das markante Gebäude frei für eine neue Nutzung. Lugano will den Bau erwerben und darin eine « Stadt der Musik » einrichten. Dazu zählen das Conservatorio della Svizzera italiana und die Schweizerische Nationalphonothek sowie andere Orchester. Für die Umnutzung hat die Bauträgerin, die Stiftung Conservatorio della Svizzera italiana, 2023 einen Architekturwettbewerb ausgeschrieben.

Mit der städtebaulichen Sanierung und Erneuerung von zwei Gevierten im Quartier Molino Nuovo sollen verbesserte öffentliche Räume sowie eine beachtliche bauliche Dichte entstehen. Der Grossteil der Parkplätze soll in den Untergrund verlegt werden, und die Autos sollen auch im Strassenverkehrsraum Platz machen für den öffentlichen Verkehr, für mehr Begrünung und mehr Aufenthaltsqualität. Die wichtigen Bauten bleiben erhalten. Statt komplizierte Tauschgeschäfte auszulösen, sollen für die jetzige Besitzstruk-

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Campo Marzio Nord Areale Piazza Molino Nuovo

tur städtebauliche Nutzungsregeln aufgestellt werden. Ist der Gestaltungsplan revidiert, sollen Architekturwettbewerbe folgen. Il risanamento e il rifacimento urbano di due quadrilateri nell’area del quartiere Molino-Nuovo dovranno ottimizzare gli spazi pubblici e realizzare una densità edilizia significativa. Si prevede di spostare gran parte dei parcheggi nel sottosuolo, di ridurre le automobili a favore del trasporto pubblico e di potenziare il verde pubblico e la qualità delle zone di incontro. Le costruzioni principali saranno preservate. Invece di mettere in atto complicate operazioni di scambio, a livello urbanistico devono essere fissate delle norme di utilizzazione per l’attuale struttura di proprietà. Dopo la revisione del piano regolatore saranno banditi i concorsi di architettura. Bauherrschaft | Committente: Città di Lugano Ausgewähltes Projekt | Progetto selezionato: Gruppo CONT-S, Sabrina Contratto, CONT-S; Marco Duarte, Atelier Marco Duarte Architekten; Edvardas Bukota, Atelier Bukota; Johannes Heine, USUS Landschaftsarchitektur | Architettura del paesaggio: Jordi Riegg, Rombo Auftragsart | Mandato: Studienauftrag an vier Teams | Mandato di studio in parallelo a quattro team, 2021

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Die Zukunft anpacken Lugano ist die grösste Stadt des Kantons Tessin. Mit der Eingemeindung hat sich das Stadt­gebiet massiv vergrössert. Ein neuer Richtplan versucht nun das Ganze unter einen planerischen Hut zu bringen und die Stadtlandschaft für die Zukunft zu rüsten. Dieses Themenheft gibt einen Überblick über die Themen Raum­pla­ nung, Landschaft, Verkehr und Architektur. www.lugano.ch

Prendere in mano il futuro Lugano è la città più grande del Canton Ticino. Con l’aggregazione dei Comuni, l’area urbana è stata ampliata in modo massiccio. Un nuovo Piano direttore cerca ora di conciliare il tutto sotto il profilo della pianificazione e di preparare il paesaggio urbano al suo imminente futuro. Il presente quaderno offre una sintesi dei temi affrontati: dalla pianificazione territoriale al paesaggio, dal traffico all’architettura. www.lugano.ch

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Hochparterre X / 18 — Titel Artikel


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