Il viaggio spaziale

Page 1

Hercùle

IL VIAGGIO SPAZIALE


I. Suo padre gli aveva fatto proprio un bel regalo: il rampollo di una delle più quotate famiglie di finanzieri olandese, del resto quale persona sarebbe stata più adatta per esperire gli albori del turismo spaziale? Al momento della partenza del razzo si sentì un po’ scombussolato, chiuse gli occhi e si tenne forte ai braccioli della poltrona. Prima aveva rivolto uno sguardo pieno di ammirazione al miliardario, l’idolo che aveva reso possibile tutto questo e che occupava la poltroncina alla sua sinistra. Il miliardario gli aveva risposto con un sorriso enigmatico da sotto il suo gigantesco cappello da cowboy. Quando il razzo entrò a regime si riprese un poco, riaprì gli occhi e si girò verso il suo compagno di viaggio. La scena che gli si parò davanti era la seguente: il miliardario aveva i calzoncini alle caviglie e si stava versando da un flaconcino nero un liquido trasparente su un durissimo cazzo circonciso di non più di quattordici centimetri; davanti al miliardario era comparso, con un pensile a soffitto, uno schermo da 2


circa 8 pollici. Il ragazzo era allibito. II. Il miliardario cominciò a menarselo di gusto senza dismettere il suo sorriso enigmatico e fissando lo schermo, dal quale un presentatore stava facendo un annuncio in una lingua che non conosceva e del quale colse soltanto le parole “gianni morandi” e “allegria”. Partì un videoclip in cui un tizio inquietante con un completo rosa si prodigava in mosse e sorrisi satanici al ritmo di una insulsa musica che ora veniva diffusa a volume altissimo anche dagli altoparlanti della navicella spaziale. Il miliardario intanto portava avanti la sua seduta masturbatoria con assoluta dedizione: si segava il cazzo con un deciso e costante movimento dall’alto verso il basso della mano destra accompagnato da una rotazione finale del polso, mentre con la mano sinistra si massaggiava un piccolo paio di palle durissime racchiuse in una sacca scrotale depilata. Il ragazzo era a bocca aperta. 3


III. Rivolse lo sguardo agli altri due compagni di viaggio, il fratello del miliardario e una vecchia: i due avevano gli occhi chiusi e con un sorriso dipinto in volto e le braccia appoggiate sui braccioli della poltrona muovevano i piedi e la testa al ritmo della canzone dal volume onnipervasivo. Attraverso gli oblò il blu del cielo stava lasciando il posto al nero cosparso di stelle dell’Universo. Stratosfera, mesosfera, linea di Karman: il miliardario eiaculò abbondantemente e complice l’assenza di gravità il suo sperma cominciò a vagare per la navicella con un aspetto non dissimile a quello della grande nebulosa di Andromeda. Il ragazzo seguì con lo sguardo la nebulosa fintantoché questa non si posò sui capelli della vecchia: la stessa sembrò riprendersi dal suo stato di trance, spalancò gli occhi e la bocca e si mise ad urlare con un volume che incredibilmente riusciva a sovrastare quello della musica. Per il ragazzo fu troppo e perse coscienza.

4


IV. Quando si riprese era sorretto per le braccia dal miliardario e dal fratello. Riconobbe il suolo arido del deserto texano e si trovò davanti una tale che con un microfono puntato gli chiese: “so how was it to be the youngest guy in space?”. Il ragazzo abbozzò un sorriso alla telecamera.

5


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.