Il biscottino Bahlsen

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Hercùle

IL BISCOTTINO BAHLSEN

Luca era un bravo ragazzo. Frequentava la classe terza del Liceo Classico, con profitto e l’oratorio, dove allenava la squadra dei “pulcini” e contribuiva a diffondere gli insegnamenti del beato Carlo Acutis. Però aveva un segreto.

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Ogni mercoledì tratteneva la pipì per tutta la mattina, poi il pomeriggio tornando a casa la trovava libera, dato che la mamma era impegnata con il comitato di volontariato della parrocchia, il padre aveva la riunione del Rotary e la sorellina la lezione di danza. Allora raccoglieva dall’elegante complemento in arredo in acciaio inox che si trovava sul tavolo del salotto tutti i biscottini Bahlsen, li riponeva in una insalatiera e ci pisciava dentro fino a farli galleggiare. Li raccoglieva quindi con un mestolo per disporli su una pirofila ed asciugarli nel forno con il programma “ventola” ed infine li riponeva nella ciotola a beneficio delle zie e delle amiche che la mamma invitava a prendere il caffè.

4 II.
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Un mercoledì sera dopo il pasto la sorellina gli confessò di aver assistito al suo comportamento deplorevole in quanto il pomeriggio si trovava nella sua cameretta poichè il maestro di danza aveva la terapia mensile per l’AIDS e lo invitò a ravvedersi. Luca tornò sulla buona strada, completò gli studi con il massimo dei voti e venne assunto da Brunello Cucinelli.

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