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RUN STADIO ROMA DOMENICA 23 MARZO 2014

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La Maratona di Roma compie 20 anni e si regala un nuovo record di iscritti

La carica dei 101 (mila) LA NOSTRA MIGLIORE OFFERTA DI SEMPRE.

Panoramica della partenza della Maratona di Roma 2013


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Maratona di Roma

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Domenica 23 marzo 2014

Speciale 20a Acea maratona di Roma MUOVERSI È GRATIS Bus, metropolitane e tram gratuiti oggi per chi indossa il pettorale di gara della Maratona di Roma, o della RomaFun - La Stracitadina, grazie a un accordo tra l’Amministrazione Capitolina e l’Atac.

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Metro Run è uno speciale di METRO, quotidiano indipendente del mattino pubblicato dal lunedì al venerdì e distribuito gratuitamente da N.M.E. New Media Enterprise Srl. Registrazione n. 788 del Tribunale di Milano del 15 dicembre 2006. Direttore Responsabile: Giampaolo Roidi Sede legale: N.M.E. via Carlo Pesenti, 130 00156 Roma Amministratore Unico: Mario Farina Realizzazione: Effe Edioriale Srl - Via Carlo Pesenti, 130 00156 Roma - tel. 06412103200 Pubblicità A. Manzoni & C. S.p.A via Nervesa 21, 20139 Milano - tel. 02.574941, www.manzoniadvertising.it Stampa: LITOSUD SRL, via Carlo Pesenti 130, 00156 Roma - Via Aldo Moro 2, 20160 Pessano con Bornago (MI) Diffusione: per segnalare anomalie: diffusione@metroitaly.it


Maratona di Roma

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Il nuovo percorso

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UN GRANDE SOGNO LUNGO VENT’ANNI

Con settantasette cambi di direzione, la 42 chilometri tocca via Nazionale, il Quirinale e torna a passare davanti a San Pietro ROMA. Quarantadue chilometri di grande bellezza, per parafrasare l’opera di Sorrentino appena premiata con l’Oscar. La 20a Acea Maratona di Roma, quest’anno si arricchisce di passaggi suggestivi e torna a regalare ai suoi partecipanti la tappa davanti a San Pietro. Settantasette cambi di direzione, 7,6 km di sampietrini e il passaggio di mezza maratona a via della Giu-

liana, la Maratona di Roma quest’anno ha superato tutti i suoi record storici: da quello delle iscrizioni (19.061 contro i 16.188 nel 2011) a quello delle nazioni partecipanti (123 contro le 83 del 2010), fino a quello delle presenze femminili (3.717 iscritte, record assoluto per una maratona italiana). L’evento verrà trasmesso in ben 90 nazioni con una diretta televisiva di

3 ore per la quale verrà utilizzato per la prima volta nella storia di un evento di running italiano, un aereo attrezzato con antenne ad alto rendimento. Così, tra scorci mozzafiato e inquadrature tecniche, la 20a Acea Maratona di Roma si presenterà al grande pubblico con tutte le carte in regola per entrare nella storia delle corse su strada nostrane.

GLI ANGELI DEI MARATONETI L’INIZIATIVA. Si chiamano pacemaker e sono un gruppo di podisti selezionati della Training Consultant di Fulvio Massini, che aiuteranno i partecipanti a godersi al meglio l’emozione di correre a Roma superando quelle piccole insidie che possono nascondersi dietro una maratona. Come ad esempio quella di partire di gran carriera per guadagnare posizioni e arrivare a essere stremati ben prima del traguardo. Per evitare quindi errori e correre in compagnia ci sono appunto i pacemaker. Facili da riconoscere grazie a dei palloncini colorati (un colore a seconda del tempo di percorrenza prestabilito) gli ‘angeli’ saranno in mezzo al gruppo per assistere i tanti maratoneti con il tempo di riferimento finale mentre, a turno, uno di loro segnerà il passo. Chi invece non ha velleità da podio, potrà cercare e seguire i palloncini dorati che identificano il team di Passo Capponi: qui si corre in compagnia, ci si diverte e si gode in tranquillità la maratona con il percorso più bello del mondo.

Il presidente Castrucci e il Sindaco di Roma, Marino.

IL SALUTO. Trasmettere le

emozioni vissute in questi anni in poche righe non è semplice. Dal 1995 a oggi nella Città Eterna hanno corso decine di migliaia di maratoneti provenienti da ogni parte del mondo. Ciascuno di loro, con la propria storia, le proprie motivazioni e obiettivi per noi è stata un’emozione. Qualcosa di impagabile, che riempie il cuore e ci rende orgogliosi per aver sacrificato tutti noi stessi affinché ciascun partecipante potesse tornare a casa con un ricordo speciale di quel giorno. E pensare che la nostra maratona è partita quasi come una scommessa: in quegli anni, in Italia, la corsa non era un fenomeno come nel nord Europa o negli Stati Uniti. Difficile credere allora che saremmo arrivati alla ventesima edizione con una serie

di primati raggiunti a livello nazionale e internazionale. Siamo stati il primo evento sportivo del nuovo millennio: l’1 gennaio del 2000 con l’indimenticabile partenza in Piazza San Pietro. La prima maratona in Italia ad abbattere il muro dei 10.000 arrivati, nel 2006. La prima in Italia ad ottenere la certificazione IAAF Road Race Gold Label, nel 2011. Siamo da un decennio l’evento sportivo agonistico più partecipato in Italia. Emozioni e traguardi raggiunti però sono per noi solo un punto di partenza. Continueremo a lavorare per migliorare e offrire così agli amanti della maratona quello che si meritano, ossia un’esperienza indimenticabile ogni volta che verranno a correre a Roma. Enrico Castrucci, Presidente Maratona di Roma


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In corsa per il podio

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ZANARDI : “DOPO TRE ORI ADESSO VOGLIO IL POKER”

Occhi puntati su Sisay Jisa, l’etiope che vanta un best di 2:06:27 Tra gli italiani Emma Quaglia, Denis Curzi e Domenico Ricatti ROMA. Oltre diciannovemila partecipanti, un unico vincitore. La Maratona di Roma non è mai stata così appassionante. Quarantadue chilometri, settantasette cambi di direzione, oltre sette chilometri e mezzo di tracciato sui sanpietrini. Gli ingredienti per trasformare la corsa podistica della Capitale in una battaglia da seguire col fiato sospeso ci sono tutti. Ad essere in bilico, invece, è il nome del vincitore della competizione. E con Africa, Europa, Sudamerica e Asia che hanno risposto alla grande al richiamo della maratona all’ombra del Colosseo, ci sarà sicuramente da divertirsi. A CACCIA DI GLORIA Il ruolo di favorita d’obbligo va senza dubbio all’Etiopia. Lo stato africano si presenta all’evento con un folto gruppo di atleti pronto a darsi battaglia fino al traguardo. Il più temuto è Sisay Jisa, 31 anni e un record personale di 2:06:27 stabilito a Parigi nel 2012. Alle sue spalle ci saranno Beyene Effa Seboka (2:12:57),

Emma Quaglia al termine della maratona di Milano.

Bulii Adugna Bekele (2:12:37) e Shumi Hailu (2:09:06). Grande attesa anche per i kenioti Jackson Kotut (2:07:30), Walter Koloria (2:16:06) e gli esordienti Leonard Langat e Korir Weldon. Le speranze tricolori, invece, sono riposte tutte su Domenico Ricatti e Denis Curzi. Il primo, in forze all’Aeronautica Militare, si è messo in luce nel 2011 a Berlino, quando chiuse al 12° posto (risultando così il primo degli europei a tagliare il traguardo). Il secondo, atleta dell’Arma dei Carabinieri nato in Germania ma con sangue marchigiano nelle

vene, può vantare un best di 2:11:17. L’ITALIA IN ROSA Fra le donne, invece, occhi puntati sull’azzurra Emma Quaglia. L’atleta genovese, 33 primavere, ha collezionato in carriera tre campionati italiani dei 3mila siepi, 9 presenze con la maglia azzurra, e, soprattutto, un prestigiosissimo sesto posto nella maratona ai Campionati del Mondo di Mosca dello scorso anno. La prima corsa sulla distanza di quarantadue chilometri l’ha corsa nel maggio del 2011 ad Hannover. Allora chiuse sul gradino più basso del

podio con un tempo di 2:33:23, mentre il suo personal best l’ha fatto registrare il 18 novembre 2012 a Torino, quando portò a termine la gara in 2:28:15. Tempi importanti, che le affidano il compito di riportare l’Italia sul podio dopo un digiuno lungo ben 9 anni (l’ultima a riuscirci fu Tiziana Alagia, seconda nel 2005, mentre l’anno precedente Ornella Ferrara centrò la medaglia d’oro). L’altra fuoriclasse italiana in gara è Marcella Mancini (42 anni di Ascoli, campionessa italiana della distanza nel 2006 e nel 2010, e campionessa europea a squadre ai Campionati di Göteborg del 2005). Tre, invece, le etiopi in gara. La più accreditata alla vittoria finale è Maskerem Assefa, 28 anni, ex specialista dei 1500 metri che all’esordio nella maratona ha fatto registrare in tempo di 2:25.17. Fra le europee, poi, importanti le presenze dell’ucraina Olena Shukhno e della russa Albina Mayorova, che nel curriculum ha la partecipazione alle Olimpiadi di Atene (2004) e Londra (2012).

Un centurione incita Alex Zanardi.

L’IMPERATORE. È così che lo chiamano a Roma: “l’imperatore della 42 chilometri”. E lui, Alex Zanardi, non è certo uno che si accontenta, e mettere tre volte il suo nome sull’albo d’oro della maratona di Roma pare proprio che non gli basti. Il paralimpionico, infatti (due ori ai Giochi paralimpici di Londra 2012 nella cronometro e nella prova in linea categoria H4 e un argento nella staffetta mista H 1-4) è alla sua quinta partecipazione alla Maratona capitolina dove nel 2010, 2012 e 2013 si è aggiudicato la medaglia d’oro, firmando un’impresa mai riuscita ad altri handbiker. Quest’anno torna, Alex, con

un solo obiettivo: il poker di vittorie. Oltre alle tre medaglie, infatti, Zanardi nel 2012 ha stabilito anche il record per la migliore prestazione assoluta (con 1:11:46) e oggi vuole aggiungere un altro primato alla sua lista; sorpassare l’etiope Firehiwot Dado che ha ottenuto tre successi, dal 2009 al 2012. In caso di successo infatti Alex Zanardi risulterebbe il primo atleta in assoluto capace di vincere 4 volte la Maratona di Roma. Ma lo sportivo dovrà vedersela con gli altri 47 handbikers iscritti (su un totale di 86 atleti disabili in gara) che sono ben determinati a strappargli medaglia e primati.




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Capo d’Africa

Etiopia in testa ma l’Italia punta all’oro che manca dal 2005

ALBO D’ORO. Il primo re di Roma è stato un etiope. Era il 12 marzo del 1995 quando Belayneh Tadesse ha tagliato indisturbato il traguardo della maratona della Capitale. Una data, questa, da tenere bene a memoria. E non solo per il livello della competizione. Sì perché in quel giorno di diciannove anni fa si è scritta una piccola pagina di storia sportiva. Dopo tre anni di as-

del dominio africano. Dopo il suo trionfo, infatti, Tadesse passa lo scettro prima al soldato di 23 anni Moges Taye (mentre la connazionale Fatuma Roba, militare anche lei, vince la gara femminile) e poi a Dube Jillo che, a 12 chilometri dal traguardo, stacca tutti e taglia il nastro dell’arrivo. Per il primo trionfo azzurro, inIL PRIMO ITALIANO Il triennio che va dal 1995 vece, bisognerà aspettare il al 1997 è tutto all’insegna 1998. Ed è doppietta. Fra senza, infatti, una maratona tornava ad essere protagonista della Città Eterna. E lo sarebbe stato ancora per molti anni. Così, mentre la gara podistica diventava via via un appuntamento fisso della primavera romana, le emozioni hanno iniziato a moltiplicarsi.

Il vincitore della 42 km del 2013, l’etiope Terfa Negari, bacia il suolo al traguardo.

gli uomini Stefano Baldini non si accontenta di vincere, ma stabilisce anche il record del percorso, mentre Franca Fiacconi si impone in ambito femminile. Il 1999 ha l’accento del Kenya. Philip Tanui, fratello del famoso Moses, sorprende tutti centrando un primo posto che sembrava impossibile. La prova in rosa parla italiano: dopo 21 chilometri, Maura Viceconte fa mangiare la polvere all’estone Salumae e si aggiudica la maratona. NUOVO MILLENNIO Indimenticabile l’edizione del 2000. In una Roma in fibrillazione per il Giubileo, si corre addirittura il primo dell’anno. La partenza è fissata in piazza San Pietro e, prima della partenza, agli atleti arriva il saluto speciale di Papa Giovanni Paolo II in persona. A imporsi al termine di una gara emozionanti sono i keniani Josephat Kiprono e Tegla Lorupe. L’Italia, però, si riscatta dodici mesi più tardi: Maria Guida primeggia fra le donne, mentre Ottavio Andriani deve arrendersi, per soli due

Helena Kirop (Kenya) prima nella femminile 2013 .

secondi, a Henry Cherono. Il 2002 è l’anno della sorpresa. La favorita dagli addetti ai lavori e l’etiope Gadiesse Edato, ma a imporsi è Maria Cocchetti, che stacca l’avversaria di 30 secondi. Ancora Africa per gli uomini, con Vincent Kipsos che stacca tutti. Il 2003 sorride a Gloria Marconi, che all’esordio sulla distanza dei 42 chilometri sale sul gradino più alto del podio, mentre Frederick Cherono sbaraglia la concorrenza in campo maschile. Si colora d’azzurro anche il biennio 2004/2005. Fra le donne Or-

nella Ferrara precede all’arrivo Bruna Genovese e Rosalba Console, mentre Ruggero Pertile si afferma come uomo più veloce dell’edizione. Un copione che, in ambito maschile, ripete anche l’anno successivo, quando a portare a casa la vittoria è Alberico Di Cecco. È l’ultima affermazione italiana. Ma le emozioni continuano a fioccare. Proprio come nel 2010 quando, cinquant’anni dopo Abebe Bikila alle Olimpiadi di Roma 1960, l’etiope Siraj Gena taglia il traguardo a piedi nudi.



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Gli irriducibili in cifra tonda

Sono 42 i “senatori” che hanno partecipato a tutte le edizioni

LA MEDAGLIA DEL 2014

IL DISEGNO DI IGOR HA GIA VINTO IL CONCORSO. La Maratona di Roma ha lanciato la scorsa primavera un concorso rivolto agli studenti degli istituti d’arte per disegnare la medaglia celebrativa della 20esima edizione. Tra i circa 100 elaborati pervenuti la scelta è ricaduta sull’opera realizzata da Igor Spadoni, romano, 22 anni, diplomato al Liceo Artistico Ripetta di Roma, attualmente residente a Berlino dove sta sviluppando un progetto artistico.

tona, infatti, attirerà nell’Urbe concorrenti provenienti addirittura da 123 Paesi diversi, sparsi in tutti e cinque i continenti. Gli italiani, ovviamente, rappresentano la maggioranza (10.824 atleti, circa il 56,8% del totale), ma nella top ten si piazzano nell’ordine: Francia (1534 partecipanti), Gran Bretagna (846), Germania (715), Stati Uniti (624), Spagna (610), Polonia (516), Belgio (268), Olanda (204), Norvegia (192) e Romania (151). Non mancano, tuttavia, atleti provenienti da località esotiche. Con uno - stoico - rappresentante, infatti, saranno a Roma anche Qatar, Senegal, Uganda, Emirati Arabi, El Salvador, Benin, Isole Vergini e Tagikistan. La regione che offre più podisti alla competizione è il Lazio (3258), seguito dalla Lombardia (1287) e la Puglia (886). Chiudono la graduatoria la Basilicata (76 conROMA CAPUT MUNDI Ma non finisce qui. La mara- correnti), Molise (71) e la ValROMA. Una corsa destinata ad entrare dritta nella storia. Mai la Maratona di Roma è stata così appassionante. E il merito è tutto dei numeri da record che caratterizzeranno la ventesima edizione. Sì perché sono addirittura 19.061 i podisti che si daranno appuntamento ai Fori Imperiali per il via della gara che si snoderà lungo alcuni degli scorci più belli della Città Eterna. Cifre da capogiro, soprattutto se si pensa che nel 2005, quando l’evento aveva compiuto dieci anni, gli iscritti furono 9.100 (mentre il massimo storico si era registrato nel 2011, con la bellezza di 16.188 iscritti). Gli esordienti nella maratona capitolina sono 3326 (il 17,4%), a testimonianza della costante crescita di consensi ottenuta dalla competizione.

le D’Aosta (appena 11). A calzare le scarpe da ginnastica saranno per lo più gli impiegati (2916), seguiti dai liberi professionisti (1351) e dai manager (1258). Tanti anche i pensionati, ben 298, mentre i politici saranno “soltanto” 42, sei in meno dei giornalisti. I runner più giovani sono il giapponese Ishida Tomokazu e la romana Arianna Maioli, entrambi classe 1994. I più “maturi”, invece, sono Angelo Squadrone (nato a Pisa nel 1929) e la francese Josiane Lacour (1931). Ben 30, poi, sono i podisti che compiranno gli anni nel giorno della corsa. SENATORI Anche la maratona della Capitale, però, può contare su un manipolo di irriducibili. Sono 42, infatti, i runner che sono riusciti a portare a termine tutte le precedenti 19 edizioni della gara e che oggi centreranno l’obiettivo della cifra tonda. Fra questi

ci sono Paola Cenni, podista romana che l’anno scorso ha tagliato il traguardo delle 100 maratone portate a termine, l’ex preparatore dell’A.S. Roma, Claudio Infusi, e il marciatore capitolino Romano Dessì. PARENTESI BIONDA Arriva dalla Norvegia la carica di ben 120 donne unite dalla voglia di mettersi in gioco. Le belle norvegesi, infatti, hanno aderito al progetto “FemiRoma” ideato da Vibeke Bjerg, coach e motivatrice da sempre innamorata della Città Eterna che ha lanciato una singolare sfida sui social network alle sue connazionali. Obiettivo: convincere donne che non si fossero mai cimentate nel running ad allenarsi con lei per raggiungere in soli 12 mesi la condizione giusta per correre i 42 chilometri di Roma. Una buona occasione per delle ‘vacanze romane’ diverse.



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C’è la RomaFun un film per tutti

Cinque chilometri nel cuore della Capitale per chi è... fuori forma

ROMA. La Maratona di Roma è una festa che coinvolge tutta la città. Non solo una gara tra atleti di livello internazionale, perché c’è spazio davvero per chiunque voglia provare il brivido di correre sui sampietrini. Anche per chi non ha passato gli ultimi mesi tra allenamenti serrati e dieta ferrea. Per chi vuole godersi il fulgido splendore degli scorci più belli della Città Eterna, totalmente pedonalizzata nel centro storico, c’è la RomaFun: la stracittadina di 5 chilometri che passa per alcuni dei luoghi più incantevoli della Capitale. MINI MARATONA Per tutti i corridori amatoriali l’appuntamento da non perdere è quello con la RomaFun: partenza qualche minuto dopo le 9 del mattino e percorso rinnovato per l’edizione di quest’anno. Lo start, dopo quello ufficiale della Maratona agonistica,

è previsto da via dei Fori Imperiali; e per un altro chilometro e mezzo si segue l’itinerario della 42 chilometri che sfila accanto al

Teatro di Marcello e la Bocca della Verità fino a costeggiare il Circo Massimo. Poi, gli amatori, si spostano sui rettilinei ampi e alberati di via

delle Terme di Caracalla per rientrare nel percorso della gara ufficiale che lambisce Porta San Paolo e la Piramide Cestia. Da lì ci si rituffa nel centro storico fino al tratto finale che condurrà all’arrivo nella suggestiva location del Circo Massimo. Il percorso è quasi totalmente pianeggiante e decisamente poco impegnativo. Quest’anno sono attesi oltre 80mila partecipanti di tutte le età, grazie anche alle iniziative di Roma Capitale che, tramite il progetto “La Maratona va a scuola”, ha coinvolto oltre 10mila studenti nella corsa. Accanto ai più giovani ci saranno anche 6mila podisti “over”, provenienti dai Centri anziani di ogni zona di Roma. Discorso a parte per gli associati ai Cral e i soci di palestre e società sportive dilettantistiche che, ormai da anni, partecipano a una speciale classifica a loro riservata.

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Un cuore grande

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LA STRACANINA: CORRERE COL PELOSETTO DI CASA

Tra le molte Onlus anche l’impresa solitaria di un clown di corsia Raggiunto l’obiettivo dei 100.000 euro con aiuti da tutto il mondo ROMA. Un cuore che batte nel cuore di Roma, grande e generoso che dal 2011 finanzia attività benefiche. È lo Charity Program, l’iniziativa che consente a decine di Onlus italiane e internazionali di raccogliere fondi tramite le iscrizioni alla RomaFun e, dal 2013, anche alla Maratona. I corridori che decidono di aiutare una delle associazioni possono attivare una raccolta fondi ponendosi un obiettivo e, raggiunto un minimo stabilito (200 euro), ricevono dall’associazione un pettorale omaggio. Gli organizzatori della Mara-

tona di Roma hanno messo a disposizione delle associazioni un certo numero di iscrizioni alla RomaFun (del valore di 8 euro l'una). Le Onlus distribuiscono i coupon d'iscrizione al prezzo che vogliono e rendono agli organizzatori 5 euro (è la somma necessaria a coprire le spese di preparazione e consegna del pettorale e l'allestimento dei servizi sul percorso e all'arrivo) per ogni tagliando venduto. La differenza tra questi 5 euro ed il prezzo effettivo di vendita va, completamente, all’organizzazione. L’obiettivo di que-

st’anno è superare quota 100mila euro e tra i più virtuosi spiccano Sport Senza Frontiere Onlus, Moncenisio, O Viveiro Onlus, Genitin Onlus, Mais Onlus e Rotary International – Distretto 2080. Quest’ultima ha prenotato 300 coupon per la RomaFun e iscritto 130 podisti alla maratona sparsi per tutto il mondo: 96 italiani, 23 tedeschi, 8 francesi, un australiano, uno slovacco e un inglese, oltre a un handbiker, Tonino Boccadamo. Sport Senza Frontiere Onlus, invece, avrà alcuni testimonial d’eccezione che correranno la

RomaFun di 5 chilometri. Tra questi Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta, che correrà con i suoi cinque figli, e il maratoneta romano Giorgio Calcaterra. E poi c’è Lorenzo Cecchi, 38 anni, di San Miniato, Pisa, che fa il clown di corsia e il giocoliere e correrà la maratona lanciando le tipiche tre palline colorare dal primo all'ultimo metro del percorso per raccogliere fondi in favore dei clown di corsia dell'associazione Ridere per Vivere Toscana (obiettivo finale 1500 euro, già raccolti 800 euro).

Una maratona a “sei zampe” per correre con i propri cani.

I QUATTRO ZAMPE. È sempre più frequente imbattersi, nei parchi di Roma, con un runner che corre assieme al proprio cane. Per chi non vuole, o non riesce proprio, a separarsi dal migliore amico dell’uomo c’è la Stracanina, la corsa a “6 zampe” più famosa di tutta Italia che si snoda sullo stesso percorso (e insieme) alla minimaratona Roma Fun. Nata nel 2011, proprio nella Capitale, la formula, tanto semplice quanto rivoluzionaria, sta oramai iniziando a imperversare anche nel resto dello Stivale, sia a Nord che a Sud, da Catania a Novara passando per Genova. A Roma oggi, dopo essersi iscritti necessaria-

mente in coppia, bipede e quatrupede, si inizia a vivere quella che è sicuramente un’occasione unica: godersi la città più bella del mondo, in una giornata all’insegna dello sport e della salute, con il proprio miglior amico a quattro zampe. E la Stracanina è anche un evento “social”, perché attiva con un profilo ufficiale su YouTube, Facebook e Instagram, dove chiunque può postare video o foto dei propri animali alle prese con gli allenamenti (in alcuni casi anche sulla neve) per prepararsi ai 5 chilometri da correre fianco a fianco con l’inseparabile “amico a due zampe”.


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Oggi ci sarà da divertirsi Molteplici gli eventi che accompagneranno oggi i podisti durante la corsa. E la notte si balla ROMA. Una Maratona spettacolare. Per chi preferisce restare a guardare gli atleti provenienti da tutto il mondo c’è davvero da divertirsi con “Una Città in Festa”, la serie di eventi organizzati lungo tutti i 42 chilometri della Maratona. Musica, intrattenimento, sport e spettacolo nelle vie più suggestive della Capitale.

UNA CITTÀ IN FESTA Si comincia qualche istante prima della partenza, nella cornice di via dei Fori Imperiali, con il Fitness Park La Madonnetta che curerà il warm up, tutto mentre la Fanfara dei Bersaglieri scandirà gli ultimi attimi che separano i corridori dall’attesissimo start. Ad augurare la buona fortuna anche lo spettacolo delle Ma-

jorette Torri in Sabina. Ma la musica sarà protagonista lungo tutto il percorso, con sei bande militari (Marina, Granatieri di Sardegna, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia di Roma Capitale), una istituzionale e una popolare, oltre al gruppo di percussionisti Acuna Matata – Caracca (poco dopo il via, all’altezza della Bocca della Verità) e due postazioni DJ (una al Ponte della Musica e una alla Galleria Umberto I). A piazza del Popolo e piazza di Spagna intrattenimento e promozione sportiva a cura di CSI, Sporting Club Due Ponti e Comitato Insieme per lo Sport di Ostia. A piazza Navona spazio ai tradizionali giochi popolari di strada curati dall’ASD Torre Angela, mentre a piazza Cardinal Consalvi sarà protagonista l’aerobica con l’esibizione del Forum Sport Center. ROMAFUN VILLAGE Proprio all’arrivo della mini maratona (di 5 chilometri), al Circo Massimo, è stato allestito il RomaFun Village: un villaggio completamente

gratuito e aperto anche al pubblico, dove i runner potranno continuare a godersi la magia della Stracittadina. Solo all’arrivo, infatti, comincerà la vera festa: esibizioni dal vivo, attività sportive e ludiche per i più piccoli e tanti stand in cui i partner della Maratona di Roma offriranno ristoro alle tante famiglie che popoleranno il villaggio. Bambini, genitori e gli amici a quattro zampe che hanno partecipato alla Stracanina: tutti insieme nel cuore di

Roma con iniziative per tutti i gusti. Ci saranno spazi riservati ai bambini e un angolo dedicato alla promozione dell’agricoltura biologica, ma anche un’esibizione promozionale di boxe curata dalla Federazione Pugilistica Italiana. Poi, al calare del sole, si accenderà il lato glamour della Maratona. Dalle 19 al Gilda, storico locale capitolino di via Mario de’ Fiori 97, partirà l’after party ufficiale: il costo d'ingresso è di 10 euro per gli atleti (in-

dossando la medaglia o il pettorale della Maratona o della RomaFun) e gli accompagnatori, mentre gli under 14 entrano gratis. Buffet aperto fino alle 22, poi il via alle danze per una serata all’insegna della musica e, perché no, dei cocktail che scorrono a fiumi andando a vanificare gli sforzi, più o meno convinti, della giornata podistica. Una giusta conclusione per 24 ore di festa che coinvolgono tutta la città.




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