
Giuseppe Selva regista, ricercatore ed educatore

Immagina, Associazione Culturale MonFilmFest Giochi di Cinema
Senza Frontiere Ovunque Questa terra è la mia terra
LA STORIA
E’ di cile presentarsi mantenendo quel profilo leggero, la voce bassa, su una ribalta in cui tutti mostrano la propria presunzione, urlando a decibel televisivi, ma quando si parla di MonFilmFest di che cosa si parla?
In principio era il gioco
Così parte l’avventura della prima edizione del MonFilmFest, in una calda serata di luglio del 2002, alla pasticceria Bonfante di Chivasso, tre uomini, tre amici, tre giocatori mettono in moto la macchina organizzativa su un’idea base e fondamentale: “Il gioco è per noi l’espressione migliore dell’uomo” e nel gioco spettacolare vediamo un allargamento dei limiti sino a cui si può giocare, oltre ad essere la principale estensione sociale degli e etti del gioco.
La prima edizione si sarebbe realizzata dal 6 al 13 settembre 2003 a Vignale Monferrato, Immagina è l’associazione che ha inventato la formula e ne gestisce ancor oggi l’organizzazione.

I giochi sono fatti
E’ di cile raccontare che cosa siano state le 22 edizioni che ci hanno portato sin qui. Mal sopportiamo chi descrive i propri progetti come la realizzazione di un sogno, perché c’è un’inflazione e una sopravvalutazione del sogno. il gioco è concretissimo, come sono concreti i bambini, i più grandi giocatori, sino a prova contraria.
Durante il MonFilmFest assistiamo a un forte rapporto di comunicazione e condivisione fra “i Giocatori” e “gli Spettatori”, con un coinvolgimento di questi ultimi sino al limite possibile e che si scioglie solo nell’applauso finale alla proiezione dei lavori prodotti. L’applauso ridisegna in modo rispettoso i ruoli fra “giocatori” e “spettatori”.
Sotto questo aspetto la produzione dei film del MonFilmFest esce dalle regole di un ambiente, quello del cinema, spesso autoreferenziale che per tempi e modi di produzione porta chi lo fa non tanto a separarsi dalla realtà in cui vive, ma dal senso stesso di realtà.
Pertanto il MonFilmFest non è in competizione, ma altro rispetto al panorama nazionale e internazionale.

I giochi sono veri
● I GIOCHI DI CINEMA:
La MISSIONE: La ricerca di nuove storie e nuovi talenti del cinema, attraverso “un gioco” che definisce e determina “un modo di produrre”.
La CARATTERIZZAZIONE: Il MonFilmFest ha mantenuto la sua radice di "giochi di cinema senza frontiere" nel Monferrato, senza alcun obbligo di regolamento. Forniamo delle linee guida coerenti con il nostro passato e partiamo dall'idea di raccontare il pianeta nei suoi molteplici aspetti fisici, antropici, politici ed economici, con le sue criticità ambientali evidenti e le sue bellezze resistenti, partendo proprio dal Monferrato.
I GIOCHI DI CINEMA sono lo strumento per realizzare la nostra missione:
1. SETTE GIORNI PER UN FILM
È un gioco che mette alla prova la capacità di produrre un film in Sette Giorni progettando la storia, il piano di produzione,sino alla sua prima proiezione al pubblico.SETTE GIORNI PER UN FILM si articola in due proposte,che concentrano la loro attenzione sul territorio dal Monferrato, passando per “Il Bel Paese” sino al “Pianeta” tutto:
a) ON SITE → Il gioco è riservato a tutti gli autori che saranno invitati a Mombello Monferrato, sede,oggi, del festival, a produrre un film in sette giorni ospiti del MonFilmFest e ambientando i propri film in Monferrato.
b) OFF SITE → Il gioco è riservato a tutti gli autori che saranno invitati a produrre un film in sette giorni, OVUNQUE si trovino o decidano di girare.
La contemporaneità di due sezioni ON SITE e OFF SITE, ci permette di uscire da una visione provinciale a favore di una visione cosmopolita e, appunto, senza frontiere, come recita il sottotitolo.
Al tradizionale progetto del rilancio del Monferrato terra di vino, cibo, cultura, storia, arte, architettura e possibile location inedita per il cinema oltre i cortometraggi e aperto al mondo cinema tutto, c’è un'apertura reale al resto del mondo per mettere al centro del progetto tutte le problematiche che l’ambiente pone.
2. Vetrina
presenta un programma di film da proiettare a Mombello Monferrato nella settimana del festival, dopo una ricerca, un ritrovamento di film ignorati o dimenticati. Le opere non hanno nessun vincolo di genere, tipo e durata, Vetrina è al di là dei generi per una visione totale del panorama cinematografico internazionale. La piattaforma FESTHOME, ospita, alla pagina dedicata del MonFilmFest, le opere e permette una fruizione mondiale dei film.
3. Chat si gira! è il nuovo gioco del MonFilmFest dedicato alla pre-produzione di un film scritto a quattro mani con l’ Intelligenza Artificiale, lanciato durante la 21° edizione del 2023, sull’onda dell’acceso dibattito di quest’ultimo periodo. Il progetto coinvolge sceneggiatori e sviluppatori di IA, che lavorano insieme per creare una sceneggiatura originale.
Il primo passo è scrivere in lingua italiana, con i suggerimenti o erti dall’Intelligenza Artificiale, la sinossi, il soggetto,il trattamento e la sceneggiatura di un cortometraggio, tutto in Sette Giorni.

Possono partecipare tutti gli autori che possono proporre il loro lavoro in lingua italiana.

LA CARATTERISTICA del MonFilmFest è l’identità fortemente voluta, sottolineata sin dall'inizio e che hanno determinato gli attori del progetto che sono:
● lo STAFF del MonFilmFest che è formato da Organizzatori culturali,registi, scrittori, autori radio-televisivi, studenti di cinema
● gli AUTORI INVITATI: al MonFilmFest nessuno SELEZIONA, ma gli autori vengono invitati in base a delle caratteristiche che sono l’anima del MonFilmFest
● il TERRITORIO e la sua popolazione che partecipano attivamente come location manager, assistenti, comparse, attori. Essendo presenti sul territorio ogni ordine di scuola, MonFilmFest può relazionarsi con gli STUDENTI, che saranno il vero volano di comunicazione fra il festival e il territorio.
● L'OSPITALITÀ si basa, da un lato, sull'aspetto "CUCINA", facendo riferimento alle eccellenze artigiane; il buon cibo è alla base della convivialità delle cene. Dall’altro lato sulla “volontà” dei cittadini di aprire le proprie case e o rire dei posti letto, che è anche “volontà” di incontrare le troupe, altro nodo caratterizzante il Il MonFilmFest.
● gli SPETTATORI, chi aspetta di agire/vedere. Il MonFilmFest vuole degli SPETT/ATTORI e li chiama all’OSSERVAZIONE CRITICA (il premio del pubblico) e all’AZIONE attraverso tutti i giochi che li coinvolgono.
Al centro del progetto c’è IL RILANCIO del Monferrato,che si confronta con il pianeta tutto attraverso film che lo raccontino nei suoi vari aspetti. Il motore di questo rilancio sono i giovani, siano essi studenti, fruitori di educazione non formale e/o di formazione, anche ai fini di un orientamento non convenzionale e più imprenditoriale.
Per concludere possiamo dire che ci piace definire il MonFilmFest un esperimento sociale.
“Bisogna vedere e sentire quello a cui si pensa. Bisogna vederlo e a errarlo. Bisogna fissarlo nella memoria e nei sensi. E bisogna farlo subito. Quando si è in uno stato d’animo adatto al lavoro, la fantasia, attivissima, formicola di immagini. Inseguirle e a errarle è pressappoco come inseguire un branco di aringhe.”
(Sergei Eisenstein)
Ed è esattamente ciò che gli autori, gli spettatori, gli organizzatori fanno al MonFilmFest.

disegnato da: Sebastianbarbosa.com