Happy Aquatics Construction n.2 2021

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MARZO - APRILE 2021 anno XXIII NUMERO 2

LA CRESCITA DELL’ESTATE 2021 Il nuovo decreto sui precursori di esplosivi: cosa cambia La sostituzione dei mezzi filtranti Speciale piscine private – La documentazione a corredo La revisione della 10637 Intervista multipla - La Stagione 2021: aspettative e preparazione Alberti, Cavagnini, Fidanza, Lusenti, Soldati

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SOMMARIO ANNO XXIII - NUMERO 02

MARZO/APRILE 2021

News

Editoriale

8 10

Acquanet News CEN-UNI News

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Le asimmetrie di due mondi Marco Tornatore

Extra

Construction

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La sostituzione dei mezzi filtranti: quando e come effettuarla Valter Rapizzi

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Come si disegna lo schema funzionale di un impianto

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Disposizioni sui precursori di esplosivi Pietro Bordonali

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La corretta redazione della certificazione di conformità Rossana Prola

EAA - Calendario corsi Editoriale Construction: Si torna sempre al punto di partenza Rossana Prola

26

Speciale piscine private: Istruzioni per il consumatore

30 50

Rinnovare la piscina Come si fa? - L’obbligatorietà della installazione delle prese di fondo in piscina

62

Intervista: La stagione delle piscine 2021. Come è iniziata, quali sono le aspettative e come ci si sta preparando

67

HA Innovation

INSERZIONISTI II MYRTHA POOLS 1 PISCINASI 2-3 AQQUATIX HTS 5 LAPI CHIMICI 7 POLIMPIANTI 9 PROFESSIONE ACQUA 11 SILIGROUP 13 DIGI PROJECT 19 POOL’S SPECIALIST 21 CPA 25 GEORG FISCHER 27 PROFESSIONE ACQUA 28 COVER POOL G&G 30-32 MYRTHA RENOVACTION 33 WIBIT 35 CHEMARTIS – PALINTEST 37 POOLLOCK 39 CHIMICA D’AGOSTINO 47 IAA 49 CAPENA 51 OSPA 53 PROFESSIONISTIACQUA 60 PRAEVIAM 61 CLORAM POOL – SUTTER PROFESSIONAL III AQUARAPID- AQQUATIX IV TECLUMEN

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Il calcolo della portata di ricircolo in piscina Andrea Peluso

54

La garanzia sulla costruzione di una piscina Andrea Massa

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Prodotti biocidi per piscina. Regolamentazione attuale e obblighi dei vari elementi della catena di fornitura Paolo Strada La piscina privata scelta per questa foto rappresenta la bellezza della semplicità. L’estate è in arrivo e nonostante le avversità causate dalla pandemia la piscina privata prosegue nella sua fase di crescita, con tutte le previsioni confermate e possibili difficoltà di approvvigionamento per le aziende fornitrici, le cui valutazioni incrementali non sono semplici per eccesso di domanda. La pandemia sta determinando cambiamenti del mercato, che proseguirà nella sua trasformazione e sviluppo sicuramente anche dopo questo difficile periodo.

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HAPPY AQUATICS & WELLNESS / HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION Sede Legale: via Rossi 3F -35030 Rubano (PD)/ Registrazione Tribunale di Padova n. 7727 del 9 marzo 2007 / redazione@euroaquatic.it PER LA PUBBLICITÀ Professione Acqua srl -ferrario@professioneacqua.it DIRETTORE RESPONSABILE Marco Tornatore COME RICEVERE HAPPY AQUATICS & WELLNESS - HA&W Per ricevere la rivista al proprio indirizzo, basta associarsi a EAA, al costo di 30€/anno (eaa@euroaquatic.it). Come soci EAA si ha diritto a ricevere 4 numeri/anno, owero le edizioni di Happy Aquatics & Wellness; per le uscite degli speciali Happy Aquatics - Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta a redazione@euroaquatic.it. Possibilità di aderire con Formula EAA Club ricevendo nr 02 copie ad uscita per tutti i 6 numeri, inclusi gli speciali Construction: € 700/anno. NOTE ESPLICATIVE DELLA NUOVA IMPOSTAZIONE DI HA&W Le quattro uscite di HA&W prevedono servizi e interviste su management, attività in piscina e nuove tendenze, integrate da approfondimenti per area Fitness e nuovi trend, a cura di Fitness Network Italia, e, per la sezione Pool, curati da Professione Acqua, sulla piscina in chiave più tecnologica e/o manutentiva. Le due uscite HA-CONSTRUCTION dedicano 50 pagine circa alla piscina, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa. COMITATO DI REDAZIONE: Stefano Candidoni, Alessandro Favero, Linda Marabello, Luca Salvatori COMITATO DI REDAZIONE PER L’EDIZIONE CONSTRUCTION DI HAPPY AQUATICS: Rossana Prola, Giuliana Bassini, Paolo Ferrario HANNO COLLABORATO: Valter Rapizzi, Pietro Bordonali, Andrea Peluso, Paolo Strada, Andrea Massa, Simone Rasia, Gianluca Alberti, Ermanno Cavagnini, Diego Fidanza, Fabio Lusenti, Tiziano Soldati. PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com STAMPA: Tipografia Nuova Jolly – Rubano (PD) - Chiuso in tipografia: 18/03/2021 ANNO XXIII - NUMERO 02 MARZO/APRILE 2021


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EDITORIALE

ph Miramonti Boutique Hotel - www.hoteldesign.org Una maggior compatezza del settore aiuterebbe ad uscire prima dal tunnel e a rivedere il sole

LE ASIMMETRIE DI DUE MONDI Mondo 1: le Imprese della filiera che, dipendendo da palestre e piscine chiuse da ormai 10 mesi, stanno registrando perdite non recuperabili per molte. Mondo 2: le aziende che lavorano con piscine private-domestiche o home fitness crescono di oltre il 150% e ostentano giustamente ottimismo, condiviso da grandi Imprese costruttrici che, fra export e diversi fronti aperti, sono in salute. Il problema è che del Mondo 1 nessuno si accorge e pochi lo tutelano.

ziario per una Piscina sia sempre raggiungibile: segno che si guadagna molto?

Non è diverso per le piscine, in questo caso distinte dalle palestre: netta la divaricazione fra chi agisce come Impresa di Gestione, senza lesinare attenzioni per lo sport di vertice, e chi è società sportiva con focus gestionale più sfumato e basato su parametri fedeli ad appalti che vincolano al ribasso le tariffe e premiano la destinazione di spazi ad alto valore commerciale ad attività socialmente utili, ma poco remunerative. Palestre e Piscine a singhiozzo hanno visibilità mediatica, ricevendo però solo parvenze di aiuti: una pacca sulla spalla di ipocrita solidarietà a chi non ha speranze.

Le palestre sono divise fra chi resta chiusa e chi apre sotto tensostrutture che non si capisce cos’abbiano per essere outdoor. Due mondi non proprio convergenti.

Però mentre le Imprese di Gestione e Fornitrici denunciano palesi difficoltà suffragate da dati che preludono alla decimazione, alcuni impianti aperti per i “tesserati” (esigenza sacrosanta per gli atleti, ma il 40% non rientra in tale novero) fanno pensare che l’equilibrio economico-finan-

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HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION 2 / 2021

MENTRE CERTE PISCINE APRONO PER I TESSERATI, ALTRE NON RAGGIUNGONO ACCORDI CON I COMUNI CIRCA CONCESSIONI E CONGELAMENTO DEI CANONI. LE IMPRESE SONO DISTINTE FRA CHI STA MORENDO E CHI CRESCE A DOPPIA O TRIPLA CIFRA.

Essere più compatti significa dialogare di più e meglio, ma siamo in Italia e ognuno pensa a sé, salvo poi piangere e urlare indignazione per le elemosine ricevute o per la non considerazione del settore. In Francia, France Active raccoglie oltre 1.800 fra palestre, piscine, imprese e non a caso queste realtà hanno dialogo diretto con la ministra dello sport e risarcimenti pari a 10.000€/mese o 20% del fatturato. L’associazione di categoria italiana che ha più associati non raggiunge i 200: forse una risposta alle nostre disgrazie la si evince da questa disgregazione sistemica e da egoismi lesivi degli interessi di tutti, anche di chi li alimenta.

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Marco Tornatore


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ACQUANET NEWS

ACQUANET NEWS I webinar “Mi formo da fermo”

Anche durante questa fase di limitazioni alla possibilità di tenere riunioni e convegni in presenza, AcquaNet ha organizzato alcuni incontri online per continuare l’attività di formazione e aggiornamento dei propri associati e di tutti gli operatori del settore interessati agli argomenti proposti. Eccoli: 14 gennaio – ADR E GESTIONE DEI PRODOTTI CHIMICI 21 gennaio – UN UNICO CCNL CHE TUTELA TUTTI NOI 26 gennaio – CALCOLIAMO Gli incontri hanno avuto molto successo, a dimostrazione che hanno centrato l’obiettivo che si propone da sempre l’associazione, quello di far crescere la cultura tecnica ed imprenditoriale delle aziende del settore.

Il progetto del Costruttore Professionista Continua lo sviluppo del progetto che già da tempo sta coinvolgendo i costruttori di piscina all’interno della associazione, quello di creare un percorso di formazione e di organizzazione aziendale che porti alla possibilità di creare una figura di costruttore di piscina percepito come “professionista” dal cliente finale. Il percorso non è immediato e va costruito attentamente, per evitare che si trasformi in una inutile

etichetta aggiuntiva o, peggio, in un adempimento meramente formale, senza contenuti. Su questo importante progetto è stata coinvolta anche Assopiscine, con la quale si è avuto un primo incontro, del quale vedremo nel tempo gli sviluppi. Tutti ci auguriamo che si possa portare avanti insieme questo percorso, poiché un progetto condiviso sarebbe certamente la migliore garanzia di successo.

Non dimentichiamo i Gestori Proseguono anche le attività rivolte ai gestori di piscine pubbliche, grazie anche e soprattutto alla collaborazione di Marco Tornatore, titolare di Aqquatix, azienda associata. AcquaNet sta definendo la propria identità in questo campo, proponendosi come riferimento per le aziende che intendono esercitare la propria attività di gestore in forma imprenditoriale. Nessuna preclusione per le società che svolgono attività agonistica, ma il fine della nostra associazio-

ne è quello di diventare un riferimento per tutti coloro che gestiscono impianti ricavandone un utile in modo corretto, senza doversi nascondere o fingere di essere altro. Fornire quindi gli strumenti, studiare metodologie alternative, modificare il rapporto con le istituzioni per agevolare le imprese che svolgono una attività nel campo della gestione delle piscine: questo è lo scopo di AcquaNet.

Molto bene il rinnovo delle quote associative Come ogni anno, l’associazione ha concluso i rinnovi. Quest’anno il limite per rinnovare era il 31 gennaio e nei primi giorni di febbraio si è raggiunta la quota di rinnovi superiore al 90% degli iscritti. D’ora in avanti, chi si assocerà potrà farlo solamente come nuovo associato.

Si è tenuta l’assemblea della associazione Si è tenuta il 26 marzo, in versione online, l’assemblea ordinaria dell’associazione. Nella assemblea, oltre alla approvazione del bilancio, sono stati eletti i due nuovi rappresentanti del Consiglio Direttivo e i membri esterni che lo affiancheranno. Si tratta di una prima

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HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION 2 / 2021

modifica all’assetto della gestione dell’associazione, più strutturata, che dovrà nel tempo consentire lo svolgimento continuativo e funzionale delle attività, che dovranno incrementarsi ed essere sempre più utili agli associati.

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ACQUANET, DAL 2012, SI PONE L’OBIETTIVO DI CREARE UN GRUPPO DI AZIENDE DEL SETTORE PISCINE CHE LAVORINO INSIEME SU TEMI IMPORTANTI E CONDIVISI. AD OGGI, CONTA QUASI 200 ASSOCIATI. DIVERSE ANIME, ACCOMUNATE PERÒ DALLO STESSO OBIETTIVO:

MIGLIORARSI E MIGLIORARE IL SETTORE.

L’Associazione offre diversi servizi ai propri associati. Alcuni esempi: - Consulenza in tempo reale relativamente ad aspetti legislativi, normativi e tecnici alla possibilità di consultare gratuitamente le norme tecniche UNI - Organizzazione di corsi di formazione gratuiti per i propri associati - Partecipazione attiva alla redazione delle norme tecniche, sia italiane che europee, in modo tale da poter tenere i propri associati sempre informati. - Consulenza gratuita di professionisti esterni, al fine di poter rispondere in modo adeguato ad ogni quesito nel più breve tempo possibile (su temi legali, amministrativi e tecnici). ACQUANET È LA FIRMATARIA, INSIEME A CONFLAVORO, DEL PRIMO ED UNICO CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO SPECIFICO PER IL SETTORE DELLE PISCINE.

Per saperne di più sull’Associazione è possibile consultare il nostro sito (www.acquanetpiscine.it), scriverci una mail ad info@acquanetpiscine.it oppure chiamarci al 0376854931 - 3335259383 . Saremo lieti di risolvere qualsiasi vostro dubbio!


CEN- UNI NEWS

CEN- UNI NEWS E’ iniziata la revisione della norma UNI 10637 Quasi cinque anni dopo la pubblicazione dell’ultima versione della norma UNI 10637 “Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell’acqua di Piscina”, è iniziata la revisione della norma, resasi urgente a causa della modifica della situazione di mercato relativamente alle piccole piscine turistico-ricettive ed all’adeguamento alle norme europee sulle piscine pubbliche,

soprattutto alla UNI EN 15288. Il lavoro dovrà concludersi entro 18 mesi, e per questa ragione si sta procedendo al ritmo di una riunione al mese, con il lavoro diviso in sottogruppi, in un clima di positiva collaborazione tra gli esperti. Tutti gli associati ad AcquaNet possono inviare i propri consigli ed osservazioni in merito all’indirizzo: info@acquanetpiscine.it.

Pubblicate le revisioni delle norme UNI EN 13451-1 e 13451-2

Photo by Storìes on Unsplash

Terminato il processo di revisione avvenuto in sede europea al CEN, sono state pubblicate le nuove norme UNI EN 13451-1 “Attrezzature per piscine - Parte 1: Requisiti generali di sicurezza e metodi di prova”, riguardante i componenti in generale installati all’interno delle vasche, e la UNI EN 13451-2 “Requisiti aggiuntivi specifici di sicurezza e metodi di prova per scale a pioli, scale a gradini e corrimano”, riguardante le scale prefabbricate ed in opera posizionate all’interno di piscine ad uso pubblico. Le modifiche non sono molte e non sono particolarmente significative, ma, come tutte le norme, è sempre bene riferirsi all’ultima versione disponibile.

Al voto per la norma prEN 17645 sul risparmio energetico nelle piscine E’ fissato nel mese di aprile il voto nazionale sulla proposta di norma “Domestic swimming pools - Environmental performance efficiency - Performance evaluation, methodology, and classification of the use of outdoor pools and their equipment”. Sul voto e sugli eventuali commenti dovrà pronunciarsi il gruppo italiano sulle piscine in UNI, il GL11. La norma è stata

molto discussa durante i mesi di scrittura, poiché si adatta molto poco alla peculiratità del mercato italiano ed il rischio che si trasformi in un boomerang sotto l’aspetto commerciale è alto. Vedremo cosa deciderà il gruppo italiano, anche in funzione delle sinergie che si riusciranno a trovare in campo europeo.

La revisione delle norme sulle piscine private Passati i primi cinque anni dalla loro approvazione, si è votato per iniziare la revisione delle EN 165821-2-3, alla quale seguirà quella delle EN 16713-1-2-3. Si tratta di una importante occasione per partecipare alla revisione delle norme che hanno forse trovato le maggiori difficoltà di applicazione negli ultimi anni.

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HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION 2 / 2021

Fondamentale sarà la partecipazione dei nostri rappresentanti, per far sentire la nostra voce e tentare di adattare queste norme al nostro mercato interno, così diverso e particolare rispetto a quellodegli altri Paesi europei.

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LA RISTRUTTURAZIONE È UN ATTO DOVUTO LÌ DOVE L’AMMODERNAMENTO È STATO TRASCURATO PER TROPPO TEMPO. Il risparmio energetico deve essere il focus intorno al quale la fase di ristrutturazione deve ruotare SILIGROUP, senza nessun investimento economico e con la formule COMODATO D’USO e NOLEGGIO, arreda ogni tipologia di impianto fitness & wellness con prodotti dal design unico, funzionali, che possono dare un apporto in termini di risparmio energetico fino al 50%.

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Lombardia / MILANO

09/05/2021

Corso

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E MOTORIA IN ACQUA

2° LIVELLO

Toscana / PISA KINETIC CENTER

22/05/2021

Corso

RIEDUCAZIONE FUNZIONALE E MOTORIA IN ACQUA

3° LIVELLO

Toscana / PISA KINETIC CENTER

26/06/2021

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Parigi / Porta di Versailles Italia

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RIMINIWELLENSS Younique Experience

Rimini / Quartiere Fieristico Italia

FIERA

NEXT BY FORUMPISCINE

Bologna / Quartiere Fieristico Italia

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FIBO

Colonia / Quartiere Fieristico Germania

Global Fitness

Attenzione: date e sedi del calendario potrebbero variare per motivi organizzativi, suggeriamo di verificare sempre sul menu Calendario Corsi del sito euroaquatic.it Calendario aggiornato il giorno: 08 MARZO 2021

EUROAQUATIC.IT

28-30/05/2021

NUOVA DATA

01-04/07/2021

13-14/10/2021

NUOVA DATA

04-07/11/2021



EDITORIALE CONSTRUCTION

EDITORIALE CONSTRUCTION SI TORNA SEMPRE AL PUNTO DI PARTENZA

Le notizie su come affrontare la crisi sono frammentate, confuse, spesso contraddittorie. I protocolli per la gestione delle piscine vengono definiti, ma poi cambiano, poi cambiano ancora, poi vengono parzialmente cancellati, poi ritornano. In certi casi, come ora, regna il silenzio. Trattandosi di acqua, la similitudine con la navigazione senza strumenti e senza riferimenti, normalmente definita navigazione “a vista”, sembra appropriata.

AD OGGI, AD UN ANNO DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA, CI RITROVIAMO AL PUNTO DI PARTENZA. PISCINE CHIUSE, NESSUNA NOTIZIA NÉ SULLA DATA NÉ

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SULLA MODALITÀ DELLE RIAPERTURE. TUTTE LE PISCINE AD USO PUBBLICO, A PARTIRE DA QUELLE CONDOMINIALI FINO AI GRANDI IMPIANTI COMUNALI, PASSANDO PER LE PISCINE AD USO TURISTICO-RICETTIVO, SONO FERME, SENZA NESSUNA IDEA SUL FUTURO. C’è la Grande Pandemia, è vero. Ma è altamente improbabile che le piscine non riaprano questa estate, anche se non si può indicare una data precisa, quindi si potrebbe anche pensare al come aprirle. Utilizzare i protocolli dello scorso anno sarebbe sicuramente una scelta saggia, perché permetterebbe di non sprecare il denaro

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N

e le risorse investiti, si potrebbe recuperare quasi tutto, il che non guasterebbe considerando la situazione economica attuale. Sarebbe una scelta saggia, ma ognuno di noi sa, per esperienza, che potrebbe non andare così.

VUOI CHE NESSUNO ABBIA BISOGNO DI UN PO’ DI LUCE DI RIFLETTORI PUNTATI ADDOSSO? VUOI CHE TUTTI RINUNCINO AL PROPRIO NOME SUGLI ARTICOLI, ALLA TRAFILA DELLE RICHIESTE, DELLE PRESSIONI, DELLE PREGHIERE, DEI FAVORI, DEI RINGRAZIAMENTI PER LE MODIFICHE ACCORDATE? COME SI PUÒ RINUNCIARE A TUTTO QUESTO SOLO PER SEMPLIFICARE LA VITA DI MIGLIAIA DI IMPRENDITORI E AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO? Potrebbe quindi accadere, in pura teoria, che si riparta anche quest’anno con i protocolli assurdi e le conseguenti richieste di modifica, le conferenze delle regioni e ogni regione che fa a modo suo, con il bagnino obbligatorio nelle piscine condominiali ma solo in Lombardia, con la chiusura delle piscine dei B&B ma solo nelle Marche, e via di questo passo. Solo il pensiero fa crescere la rabbia, perché tutto questo potrebbe essere evitato con il semplice uso della razionalità, ma la mania di protagonismo è quella che ci ha accompagnato per tutto questo lungo, assurdo, interminabile anno, durante il quale abbiamo girato, a vuoto, fino a tornare al punto di partenza. La mania di protagonismo è quella che ha fatto muovere le regioni ognuna per conto proprio, senza una pianificazione a livello nazionale, salvo invocare l’intervento dello Stato quando è stato necessario prendere decisioni sicuramente impopolari. La mania di protagonismo è quella dei virologi-tuttologi che in televisione esprimono ognuno la propria opinione, senza coordinamento, così che noi non sappiamo più né cosa credere né cosa fare.

NEL NOSTRO SETTORE, LA MANIA DI PROTAGONISMO HA FATTO NASCERE DECINE E DECINE DI SIGLE CHE AVREBBERO DOVUTO, TUTTE, RAPPRESENTARE TUTTI, SENZA AVER RICEVUTO NESSUN MANDATO PER FARLO. COME SI PUÒ RAPPRESENTARE UN INTERO SETTORE CON

UN NUMERO INCALCOLABILE DI SIGLE DIVERSE? CHI ASCOLTERÀ TUTTE QUESTE PERSONE, CHE GIURANO TUTTE DI RAPPRESENTARE TUTTI?SENZA PARLARE DI CHI AFFERMA CHE LA STRATEGIA DI NON UNIRSI È STATA FALLIMENTARE, MA SOLO PERCHÉ NON SI E’ SCELTO DI FARLO CON LA PROPRIA SIGLA. In questo caos totale, solo una cosa è produttiva: tacere. Se nessuno ti ascolta, è inutile parlare di più, nessuno ti ascolterà comunque. Bisognerebbe piuttosto comprendere la ragione del fatto che non arrivino risposte, mai, a nessuna richiesta. Pensiamoci: perché si evita di rispondere ad alcune domande? Perché la risposta non piacerebbe, e scatenerebbe reazioni indesiderate. Quindi, se si chiedono aperture, ristori immediati, protocolli semplici e condivisi, e nessuno risponde, è perché la risposta sarebbe sempre, e purtroppo, solo una: NO.

NON HA SENSO CONTINUARE A CHIEDERE, MEGLIO RAGIONARE SULLA SITUAZIONE, PENSARE AD UNA STRATEGIA DIVERSA, ELABORARE UNA ALTERNATIVA. E’ NECESSARIO VALUTARE I POSSIBILI SCENARI E PREPARARSI AD AFFRONTARLI IN ANTICIPO, PERCHÉ QUANDO SI PRESENTERANNO POTREBBE ESSERE TROPPO TARDI. Cosa sia possibile fare per evitare tutto questo è invece molto più difficile da definire. La risposta si innesta su un discorso più ampio, che coinvolge la politica in senso complessivo e, soprattutto, il nostro approccio nei suoi confronti. Finché non ci libereremo dal sentimento borbonico e servile che ancora ci accompagna, dopo secoli, e non comprenderemo davvero che i politici vivono con i soldi delle nostre tasse, quindi del nostro lavoro, non ne usciremo. Non dobbiamo chiedere favori, ma quello che ci spetta. Ma per farlo dobbiamo non avere crediti, non dobbiamo avere scheletri nell’armadio, cose non fatte, tasse non pagate, abusivismi nascosti, tutto ciò che ci fa affrontare le cose a testa china, invece che a testa alta. Partiamo da noi, e forse ne usciremo.

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Rossana Prola prola@professioneacqua.it

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Valter Rapizzi Esperto di trattamento acqua rapizzi@professioneacqua.com

ARTICOLI

LA SOSTITUZIONE DEI MEZZI FILTRANTI: QUANDO E COME EFFETTUARLA La sostituzione del materiale interno al filtro deve essere eseguita con una precisa periodicità? E come deve essere effettuata la sostituzione? Un esame attento e preciso delle prescrizioni normative e una descrizione della buona regola dell’arte, indipendentemente dalle convenienze commerciali • per i filtri precoat (diatomea, perlite) perio-

LA DEFINIZIONE DI MEZZO FILTRANTE Per mezzo filtrante si intende un materiale, naturale o sintetico, permeabile all’acqua che trattiene le particelle presenti nell’acqua di piscina. Tale definizione è riportata al punto 3.11 della norma UNI EN 16713-1:2016 (Piscine domestiche - Sistemi di distribuzione dell’acqua - Parte 1: Sistemi di filtrazione - Requisiti e metodi di prova). Alcuni esempi di mezzi filtrante sono: la sabbia di quarzo o di vetro, la farina fossile di diatomea, la perlite, l’antracite, la zeolite, i materiali sintetici espansi, le fibre polimeriche, ecc. QUANDO SOSTITUIRE IL MEZZO FILTRANTE? Il mezzo filtrante, nell’ambito della filtrazione dell’acqua di piscina, si sostituisce:

• per i filtri a massa (sabbia, vetro, antracite) all’occorrenza. La massa è composta da uno o più strati di mezzi filtranti granulari di dimensioni e caratteristiche definite;

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dicamente in funzione della perdita di carico massima ammessa rispetto a quella del filtro rigenerato. Questi filtri sono dotati di supporti, con superficie esterna permeabile, sulla quale viene fatto depositare il manto filtrante costituito, in funzione della tipologia del filtro, da mezzi filtranti quali la farina fossile di diatomee o la perlite, che vanno interamente sostituiti quando esausti;

• per gli altri tipi di filtri utilizzati in piscina,

quali i filtri a cartuccia, a calza, a sacco o a membrana, con la sostituzione periodica dell’elemento filtrante, costituito dal mezzo filtrante, quale ad esempio la fibra polimerica di una cartuccia, con frequenza definita dalle indicazioni del costruttore.

Per i filtri precoat e le tipologie di filtri a cartuccia, a calza, a sacco o a membrana, la sostituzione periodica del mezzo filtrante è vincolata dalle loro caratteristiche costruttive e può essere

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> SOSTITUZIONE DEI MEZZI FILTRANTI

Impianto di filtrazione - foto di Professione Acqua

effettuata, quasi esclusivamente, in una modalità definita dal costruttore del filtro. Per i filtri a masse, costituiti da un serbatoio contenente uno o più strati di materiali filtranti granulari, esiste invece la possibilità di modificare la tipologia e il numero degli strati dei mezzi filtranti. QUANDO SOSTITUIRE IL MEZZO FILTRANTE NEI FILTRI A MASSA ?

NEI FILTRI A MASSA UTILIZZATI IN PISCINA, LA SOSTITUZIONE DELLA MASSA, E QUINDI DEL MEZZO FILTRANTE, DI NORMA NON È UN INTERVENTO RICHIESTO CON PERIODICITÀ DEFINITA. VIENE EFFETTUATO ALL’OCCORRENZA, A SEGUITO DI AVARIA O MALFUNZIONAMENTO DEL FILTRO O PER MIGLIORARNE LE CARATTERISTICHE. L’avaria può essere la rottura di un diffusore del sistema di distribuzione del filtro, con la conseguente fuoriuscita di materiale filtrante in piscina.

Il malfunzionamento può essere:

• ­la perdita di materiale filtrante allo scarico,

dovuta ad esempio a un’eccessiva portata della pompa nella fase di controlavaggio;

• ­il rovesciamento e la conseguente miscela-

zione, non ripristinabile, dei letti filtranti, dovuto ad esempio ad un errore di manovra nell’azionamento delle valvole;

• ­ l’impaccamento del letto filtrante dovuto

ad eventi particolari o a un lungo periodo di inattività, senza aver effettuato un adeguato intervento di messa a riposo.

In questi i casi, per eseguire la riparazione e ripristinare il corretto funzionamento è necessario provvedere alla sostituzione del mezzo filtrante. Sia in concomitanza dello svuotamento del/i filtro/i, causata da avaria o malfunzionamento, sia per necessità o per scelta, è possibile decidere la sostituzione del mezzo filtrante dei filtri a massa cambiandone la tipologia, per migliorarne le caratteristiche.

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Tra i dati da riportare obbligatoriamente si trovano:

• ­la superficie di filtrazione; • ­la velocità di filtrazione massima ammissibile; • ­la perdita di carico nominale alle condizioni massime di esercizio;

• ­la perdita di carico operativa per attivazione del controlavaggio;

• ­l’altezza massima del letto filtrante; • ­le caratteristiche dei minerali filtranti utilizzati

Riempimento di un filtro a sabbia

TALE TIPOLOGIA DI INTERVENTO PORTA IN GENERE AD UNA VARIAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DI FUNZIONAMENTO DEL FILTRO, QUALI LA PORTATA DI SERVIZIO E DI CONTROLAVAGGIO, E DEVE ESSERE EFFETTUATA CON LE CORRETTE MODALITÀ. LE CARATTERISTICHE DEL FILTRO A MASSA: RIFERIMENTI NORMATIVI Ogni impianto di filtrazione di una piscina, al momento della sua installazione, è un elemento definito di un sistema di trattamento dell’acqua con delle caratteristiche di portata stabilite, per le quali è stato progettato e dimensionato il circuito idraulico e il sistema di circolazione.

TALI CARATTERISTICHE, CHE DEVONO ESSERE RIPORTATE IN CONFORMITÀ ALLE NORME TECNICHE, SIA PER LE PISCINE PUBBLICHE CHE PER QUELLE DOMESTICHE, SONO ANCHE PARTE INTEGRANTE DELLA DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ REDATTA SECONDO QUANTO PREVISTO DAL D.M. 37/08. La norma tecnica di riferimento per le piscine ad uso pubblico, UNI 10637:2016 (attualmente in fase di revisione), al punto 5.3.4 prevede che i filtri debbano essere chiaramente identificabili mediante numero di serie univoco o codice identificativo riportato sull’etichettatura degli stessi. Devono inoltre essere consegnati completi della documentazione necessaria a riconoscerne la provenienza ed a determinarne le principali caratteristiche.

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HAPPY AQUATICS CONSTRUCTION 2 / 2021

quali: la granulometria, il coefficiente di uniformità, l’altezza dei singoli strati.

Nei punti successivi della norma sono riportate le caratteristiche costruttive e di funzionamento alle quali i filtri a masse devono essere conformi. La norma di riferimento per le piscine domestiche, UNI EN 16713-1:2016 (Piscine domestiche - Sistemi di distribuzione dell’acqua - Parte 1: Sistemi di filtrazione - Requisiti e metodi di prova), entra nel merito delle caratteristiche dei filtri definendo, al punto 4.2, che: “la portata di filtrazione deve essere adattata alla natura e alla superficie del mezzo filtrante utilizzato e che la velocità alla quale l’acqua da filtrare passa attraverso un nuovo mezzo filtrante deve essere adattata al tipo di mezzo utilizzato”. Specifica inoltre che, indipendentemente dalle portate adottate, tutti i filtri devono dimostrare la propria efficienza secondo i metodi di prova per l’efficienza della filtrazione riportati nella stessa norma ai punti 7.2 e 7.3.

PER I MEZZI GRANULARI FILTRANTI, AL PUNTO 4.3.2., VIENE RICHIESTA UNA SPECIFICA DEL MEZZO PER OGNI STRATO CHE DEVE INCLUDERE: LA COMPOSIZIONE CHIMICA, LA MASSA VOLUMICA DEL MATERIALE E QUELLA APPARENTE (NON COMPATTATA), LE DIMENSIONI EFFETTIVE, IL COEFFICIENTE DI UNIFORMITÀ E L’ALTEZZA DEL MEZZO FILTRANTE E/O RELATIVA MASSA DA UTILIZZARE. Questo perché la specifica è direttamente correlata alla prestazione dell’unità filtrante.

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La norma, al punto 4.3.4, entra nel merito della sostituzione della sabbia con un mezzo granulare alternativo, indicando che il fabbricante deve fornire il parametro della specifica del filtro (4.3.2), con le caratteristiche del mezzo filtrante alternativo e l’altezza del letto, dimostrando la propria efficienza secondo i metodi di prova di cui sopra. Per i filtri mono o multistrato, al punto 4.7.2.1, viene richiesto che la portata di controlavaggio debba essere specificata dal costruttore del filtro. MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEL MEZZO FILTRANTE Dai riferimenti normativi sopra riportati si conclude che per la sostituzione del mezzo filtrante con uno alternativo devono essere definiti i seguenti presupposti:

• siano note le caratteristiche originali del filtro sul quale si effettua l’operazione;

• ­il fornitore/fabbricante del nuovo mezzo fil-

trante da inserire deve fornire le specifiche per il riempimento e per il funzionamento;

• ­ in base alle specifiche del fornitore/fab-

bricante, deve essere valutata l’idoneità dell’impianto alla sua applicazione mettendo in atto gli interventi di adeguamento eventualmente necessari.

Fermo restando lo scopo di migliorare la qualità dell’acqua in vasca, sostituendo il mezzo filtrante con uno nuovo, tale operazione comporta di norma le seguenti possibili modifiche delle prestazioni:

• ­l’aumento della velocità di filtrazione e della portata di ricircolo

• ­la diminuzione della velocità di filtrazione e della portata di ricircolo

• ­ l’adeguamento della portata di controlavaggio

La sostituzione del materiale filtrante, ad esempio da monostrato a multistrato a masse eterogenee, potrebbe essere finalizzata ad incrementare la portata di ricircolo del sistema. Si dovrà, di

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Vetro per filtri piscine

conseguenza, adattare il sistema di pompaggio (in servizio e in controcorrente) e verificare che il circuito idraulico, di aspirazione e di mandata, abbia le sezioni adeguate alla nuova portata. La sostituzione del mezzo filtrante potrebbe essere invece finalizzata al miglioramento della qualità dell’acqua trattata, avendo come contropartita la necessità della riduzione della velocità di filtrazione e conseguentemente della portata di ricircolo della piscina. In questo caso si dovrà verificare, oltre al sistema di pompaggio, che il nuovo tempo di ricircolo sia adeguato alla tipologia di piscina.

FATTE TUTTE LE VALUTAZIONI DEL CASO, SOSTITUITO IL MEZZO FILTRANTE CON UNO ALTERNATIVO, ESEGUITI GLI INTERVENTI IMPIANTISTICI DI ADEGUAMENTO, È NECESSARIO AGGIORNARE LA DOCUMENTAZIONE DEL FILTRO, COSÌ COME RICHIESTO DALLE NORME CITATE E PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ. L’intervento eseguito ha infatti comportato una variazione delle caratteristiche del filtro, o per il suo adeguamento a nuove esigenze o per il miglioramento della qualità del trattamento. Si tratta quindi a tutti gli effetti di un intervento di manutenzione straordinaria (UNI 11063:2017 Manutenzione - Definizione di manutenzione ordinaria e straordinaria) che richiede la dichiarazione di conformità da parte dell’impresa abilitata ai sensi del DM 37/08. Se invece il mezzo filtrante è stato sostituto con uno della stessa tipologia e nella stessa quantità, senza modificare le caratteristiche del filtro, si tratta di intervento di manutenzione ordinaria e non richiede la produzione della dichiarazione di conformità.

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COME SI DISEGNA LO SCHEMA FUNZIONALE DI UN IMPIANTO Lo schema funzionale è un allegato obbligatorio della certificazione di conformità e la sua redazione deve seguire regole condivise dalla buona tecnica

COSA SI INTENDE PER SCHEMA FUNZIONALE Nel gergo tecnico “schema funzionale” è il nome dato ad una rappresentazione convenzionale e semplificata dell’impianto, che sia in grado di permettere la identificazione dei diversi componenti installati, oltre che la logica e la natura dei collegamenti, le caratteristiche e le dimensioni essenziali del sistema nel suo complesso.

TRATTANDOSI DI UNA RAPPRESENTAZIONE SEMPLIFICATA, CONTIENE UNA RIPRODUZIONE SIMBOLICA DEI COMPONENTI, CON RICORSO A SEGNI GRAFICI CONVENZIONALI CHE DOVREBBERO RIMANDARE UNIVOCAMENTE PER TUTTI I LETTORI A SIGNIFICATI PRECISI E CONDIVISI. Il pregio dello schema funzionale è quello di costituire un quadro di facile lettura dell’impianto,

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svincolato dalla disposizione spaziale e dai reali ingombri dei vari “pezzi”, capace di riprodurre quindi sinteticamente le caratteristiche essenziali del sistema. Molto spesso infatti alcune parti dell’impianto, in particolare le tubazioni, non sono visibili a costruzione terminata, ad esempio perché passano sotto la pavimentazione, e lo schema funzionale è l’unico modo per ricostruire il funzionamento di un impianto.

E’ PERÒ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CHE LO SCHEMA FUNZIONALE SIA REDATTO SECONDO QUANTO EFFETTIVAMENTE REALIZZATO SULL’IMPIANTO SPECIFICO DI CUI È OGGETTO E NON SIA UNA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA GENERICA. Normalmente si indica questa tipologia di redazione come “As built” o “Come realizzato”.

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ARTICOLI

> SCHEMA FUNZIONALE DI UN IMPIANTO

Esempio di schema funzionale

QUANDO È OBBLIGATORIO PRODURLO L’utilità e l’obbligo documentale dello schema funzionale sono ribaditi da varie disposizioni normative:

• Il D.M. 37/08 annovera lo schema funzionale

“come realizzato o as built” tra gli allegati obbligatori da consegnare al committente unitamente alla “Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte”, obbligatoria anche per gli impianti asserviti alle piscine.

• Nello specifico settore piscine, la norma

tecnica UNI 10637 prevede la consegna obbligatoria dello schema funzionale al committente all’interno di una più articolata “scheda descrittiva” che contiene i dati generali di impianto. La stessa norma prevede che lo schema sia esposto in prossimità degli impianti con l’evidente scopo di renderne più agevole la comprensione e la gestione.

Risulta quindi evidente che uno schema funzionale “As-built” (come realizzato, non generico) deve sempre accompagnare l’impianto ed essere parte integrante della documentazione da consegnare obbligatoriamente al committente. Al di là degli aspetti normativi, uno schema funzionale chiaro e comprensibile risulta utile anche in fase di elaborazione del preventivo e duran-

te i lavori di installazione, proprio per il fatto di contenere in una sola tavola sintetica la maggior parte delle informazioni riguardanti l’impianto. COME DEVE ESSERE REDATTO LO SCHEMA FUNZIONALE Lo schema funzionale di una piscina deve contenere almeno:

• I componenti dell’impianto (filtri, pompe, centralina, fari, bocchette, skimmers, prese di fondo, ecc)

• Le tubazioni di collegamento, con i rispettivi diametri

• I collettori, con i rispettivi diametri • Le valvole, differenziate per tipologia (valvole di intercettazione, di non ritorno)

• La distribuzione in vasca schematizzata • Il verso dello scorrimento dell’acqua Esiste una norma tecnica italiana (risalente al 1989) che armonizza i simboli grafici da impiegare nei disegni tecnici di impianto: si tratta della norma UNI 9511 “Rappresentazione delle installazioni” che risulta composta da 4 parti che coprono disparate tipologie impiantistiche domestiche,

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dai sistemi di riscaldamento, ai sistemi di refrigerazione, dagli idrosanitari agli impianti a gas. La norma contiene numerose convenzioni per quel che riguarda la rappresentazione di tubazioni, valvolame, raccorderia, strumenti di regolazione e controllo. La varietà dei simboli grafici presenti nella norma consente eventualmente di scende-

re anche nei dettagli di posa specificando il tipo di accoppiamento e/o di terminale. Di seguito vengono fornite le riproduzioni dei più comuni simboli grafici, utili ad una stesura dello schema funzionale con un grado soddisfacente di precisione e di chiarezza.

Esemplificazione di alcune convenzioni grafiche contenute nella norma tecnica UNI 9511 (parti 1,2,3,4)

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AL FINE DI RENDERE PIÙ COMPRENSIBILE E PIÙ UTILE LO SCHEMA FUNZIONALE È OPPORTUNO CORREDARLO DI ALCUNE INFORMAZIONI AGGIUNTIVE, UTILI TANTO AL FUTURO MANUTENTORE, QUANTO AI TECNICI CHE PROCEDONO ALL’INSTALLAZIONE. Tra queste varrebbe la pena di menzionare:

• Le misure della vasca, la sua superficie il suo volume complessivo

• La classificazione della stessa (A1-A2-B, Domestic pool ecc.)

• Una nomenclatura delle componenti essenziali dell’impianto

• Una legenda che riporti le caratteristiche salienti delle componenti più importanti quali ad esempio le pompe (potenza nominale, portata, prevalenza..), i filtri (tipologia di filtro, area di filtrazione, diametro delle connessioni…) sistema di disinfezione (tipologia di sostanza impiegata, tipologia di sensore collegato..)

• I diametri delle tubazioni

Una complicazione nella redazione degli schemi funzionali specifici per le piscine può essere data dalla relativa assenza di simboli grafici convenzionali per molte delle attrezzature impiegate nel nostro settore: si pensi ad esempio alle valvole selettrici multivia, ai terminali di impianto (bocchette, prese di fondo, skimmer ecc.), agli stessi filtri: tutte componenti che non trovano presente nella normativa o nella prassi un modello di simbolo grafico unificato. Per questo motivo si assiste ad una certa varietà di rappresentazioni grafiche che non sono di per sé nocive purché rispondano a criteri di chiarezza espositiva e trovino un impiego coerente, possibilmente richiamato da una legenda simboli esaustiva.

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SPECIALE PISCINE PRIVATE: ISTRUZIONI PER IL CONSUMATORE Il capitolo 6 della norma UNI EN 16582-1 si occupa della redazione dei documenti che devono accompagnare la costruzione di una piscina, in tutto o in parte, a tutela dei consumatori

ASPETTI GENERALI Tutti i documenti prodotti devono contenere alcune indicazioni essenziali:

• La dicitura ”Leggere con attenzione e conservare per un futuro riferimento”;

• Le informazioni utili ad identificare il modello o la tipologia di piscina o del kit piscina;

• Il contatto della persona responsabile

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dell’immissione del prodotto sul mercato (fabbricante, distributore, importatore).

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Tutte le informazioni, oltre che chiare e leggibili, devono essere tradotte nella lingua delle nazioni nelle quali il prodotto viene venduto. Le pagine dei manuali devono essere numerate, le avvertenze devono essere evidenziate, le immagini devono essere collocate in prossimità del testo a cui si riferiscono.

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PISCINE VENDUTE IN KIT E AUTOINSTALLATE

MANUALE DI INSTALLAZIONE E MESSA IN SERVIZIO

INFORMAZIONI IN FASE DI PREVENTIVO (AL PUNTO DI ACQUISTO)

Una volta venduto il kit piscina, esso deve essere accompagnato dal relativo manuale, che deve contenere almeno le seguenti informazioni:

Il paragrafo 6.2.1 riporta le informazioni che devono obbligatoriamente essere fornite all’acquirente in fase di preventivo, che sono:

• Le raccomandazioni per la preparazione del terreno

• Il riferimento alla norma UNI EN 16582-1

• Il numero di persone necessarie all’installazione

• La tipologia di kit piscina (interrata, fuori terra,

• Il tempo necessario all’installazione

incassata)

• Il nome commerciale della piscina se si tratta di un modello standardizzato

• La dimensione dell’ingombro dell’acqua • La massima profondità effettiva dell’acqua • La massima dimensione complessiva del manufatto

• Il volume effettivo dell’acqua • Tutte le indicazioni necessarie delle opere accessorie (scavo, platea, rinforzi o altro)

• L’elenco delle parti che compongono il kit • Il numero di persone necessarie all’installazione

• L’elenco dei componenti e la descrizione delle fasi di installazione in ordine cronologico

• L’elenco degli utensili necessari alla installazione • L’indirizzo o il numero di telefono per eventuale assistenza in fase di installazione

• Le eventuali opere strutturali MANUALE D’USO E MANUTENZIONE Il manuale d’uso e manutenzione deve sempre accompagnare il kit piscina. Deve contenere, oltre alle informazioni che si ritengono necessarie:

• Le istruzioni di sicurezza riportate nella appendice B della norma

• Il tempo necessario all’installazione

• Le raccomandazioni sul livello di riempimento

• Il periodo di garanzia dei singoli componenti

• Le raccomandazioni sulla necessità di moni-

del kit

• Una avvertenza di sicurezza descritta nella norma

• La classe di tenuta della piscina • Scritte/pittogrammi relativi a: rischi di annegamento/supervisione dei bambini/divieto di tuffi

Il venditore deve indicare al consumatore l’obbligo di verifica della necessità del permesso edilizio.

toraggio di viti e bulloni, schegge o eventuali spigoli

• Una avvertenza sull’eventuale pericolo di svuotamento completo del bacino

• Raccomandazioni sul rimessaggio invernale e a lungo termine

• La necessità di controllare le superfici accessibili per prevenire eventuali lesioni


PISCINE COSTRUITE / INSTALLATE DA PROFESSIONISTI

MEZZI DI ACCESSO

INFORMAZIONI IN FASE DI PREVENTIVO (AL PUNTO DI ACQUISTO)

INFORMAZIONI IN FASE DI PREVENTIVO (AL PUNTO DI ACQUISTO)

Questi gli elementi da indicare obbligatoriamente nel preventivo:

Se i mezzi di accesso vengono venduti separatamente dalla piscina, le informazioni in fase di preventivo devono contenere almeno le seguenti informazioni:

• Il riferimento alla norma UNI EN 16582-1 • Il nome commerciale della piscina se si tratta

di un modello standardizzato o il riferimento commerciale

• Il riferimento alla norma • Il tipo di mezzo di accesso

• La dimensione dell’ingombro dell’acqua

• Il nome o il riferimento commerciale

• La massima profondità effettiva dell’acqua

• Le illustrazioni che riportano le dimensioni

• La massima dimensione complessiva del manufatto

del prodotto (complessive, dei gradini)

• Se necessarie, le indicazioni per le opere di rinforzo e di installazione

• Il volume effettivo dell’acqua • Il periodo di garanzia dei prodotti installati • Una avvertenza di sicurezza descritta nella norma

• La classe di tenuta della piscina • Scritte/pittogrammi relativi a: rischi di annegamento/supervisione dei bambini/divieto di tuffi

• Il periodo di garanzia MANUALE D’USO E MANUTENZIONE Se i mezzi di accesso vengono forniti da soli, il manuale deve contenere almeno le seguenti informazioni:

• Istruzioni per il rimessaggio invernale • Indicazione del massimo peso ammissibile • Avvertenza di non utilizzare i mezzi di ac-

MANUALE D’USO E MANUTENZIONE Alla fine dell’opera deve essere consegnato un manuale d’uso e manutenzione, che deve contenere, tra l’altro:

• Le istruzioni di sicurezza riportate nella ap-

cesso per altri scopi

• Le raccomandazioni sulla necessità di mo-

nitoraggio di viti e bulloni, schegge o eventuali spigoli

pendice B della norma

• Le raccomandazioni sul livello di riempimento • Le raccomandazioni sulla necessità di mo-

nitoraggio di viti e bulloni, schegge o eventuali spigoli

• Una avvertenza sull’eventuale pericolo di svuotamento completo del bacino

• Raccomandazioni sul rimessaggio invernale e a lungo termine

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RINNOVARE LA PISCINA La tecnologia in acciaio, per un centro acquatico all’insegna di efficienza, durata e sostenibilità

Centro Nuoto Mirandola

“LA TECNOLOGIA DI MYRTHA POOLS RIDUCE LE EMISSIONI DI CO2 FINO AL 50% RISPETTO ALLE PISCINE IN CEMENTO E FINO AL 30% RISPETTO A QUELLE IN ACCIAIO SALDATO” Acor Consultants Il XXI secolo è iniziato nel segno della ricerca spasmodica della digitalizzazione, dell’innovazione e della salvaguardia dell’ambiente. Questi ultimi due aspetti sembrano essere legati in maniera indissolubile, visto che solo grazie alle innovazioni tecnologiche siamo in grado migliorare le performance riducendo al contempo sia i consumi che le emissioni. Ma quando si parla di edifici e centri acquatici c’è un’altra faccia della medaglia da tenere in considerazione, ovvero

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quella dei costi di gestione. E in tal senso ridurre i consumi – oltre a proteggere il pianeta – aiuta comuni, istituzioni sportive e centri acquatici a diminuire i costi di gestione, migliorando quindi la redditività di queste attività. Attività ultimamente messe in crisi dalla pandemia, ma che sono e saranno fondamentali sia per il benessere fisico che economico degli italiani. Basti pensare che il giro d’affari legato a impianti, palestre e club sportivi in Italia nel 2019 è stato di circa 10 miliardi l’anno (fonte Unioncamere e InfoCamere). Per migliorare l’efficienza di impianti sportivi e palestre ci sono diverse soluzioni, ma troppo spesso ci si dimentica di un aspetto estremamente rilevante: quello della piscina. L’uso della tecnologia modulare è aumentato esponenzialmente in tutti i settori grazie alla precisione raggiunta in fase di fabbricazione e ai risparmi che garantisce in termini di tempistiche di installazione.

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Myrtha RenovAction In risposta alle esigenze di ristrutturazione totale o parziale di piscine esistenti Myrtha Pools ha sviluppato l’esclusiva tecnologia RenovAction. Un sistema a pannelli in acciaio inossidabile laminati a caldo che per essere installati non necessitano di demolizioni totali della struttura esistente, riducendo così tempi e costi di installazione.

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Il sistema RenovAction si adatta sia a piscine indoor che outdoor e permette di scegliere tra diverse testate con o senza piastrelle.

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Il canale di sfioro è installato direttamente sui supporti d’acciaio ancorati al cemento del bordo esistente ed è disponibile in diversi colori, misure ed inclinazioni.

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I pannelli RenovAction sono annessi al corpo piscina esistente tramite speciali guide in acciaio inox intervallate da alcuni distanziali in schiuma ad alta densità che appianano eventuali irregolarità delle pareti originarie della vasca.

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Il fondo della piscina può essere rivestito sia con la membrana Myrtha Evolution che con Myrtha Skin: la nuova soluzione tecnologica che consente di rivestire il fondo della vasca in acciaio.

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La tecnologia Myrtha RenovAction permette di rinnovare le piscine in cemento ormai obsolete anche senza togliere le piastrelle esistenti sulle pareti, sul fondo vasca o in testata.

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Beijing 2008, Giochi Olimpici

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Non fa eccezione il settore acquatico dove grazie al design pre-ingegnerizzato e alla tecnologia modulare si possono ridurre i tempi di installazione ed eliminare le imprecisioni dei metodi di costruzione tradizionali. In questo ambito la tecnologia leader da 60 anni è quella di Myrtha Pools che, grazie a una struttura autoportante formata da pannelli in acciaio inox prodotti secondo lo standard di qualità ISO 9001, domina il mercato italiano e mondiale delle piscine sportive e da competizione. Il vantaggio di questa tecnologia inoltre è che risulta essere più sostenibile dal punto di vista ambientale. Secondo un recente studio costruire una piscina con pannelli modulari in acciaio rispetto ad una in cemento comporta un risparmio fino al 50% di emissioni di Co2 (fonte: ACOR Consultants). I vantaggi in termini di sostenibilità e di efficienza del sistema Myrtha riguardano anche la riduzione del consumo idrico grazie a un sistema di filtrazione automatizzato a ridotto fabbisogno energetico e capace di rilevare eventuali perdite. Non sorprende quindi che la tecnologia Myrtha contribuisca alla certificazione energetica degli edifici secondo gli standard internazionali di sostenibilità: LEED e BREEAM.

In Italia le piscine in cemento di centri natatori pubblici e di centri fitness privati sono molte e spesso datate. In questo contesto la ricerca e sviluppo offre una soluzione a pannelli modulari (RenovAction) sviluppata ad-hoc per il rifacimento delle piscine in cemento ormai obsolete. A seconda delle esigenze questa tecnologia permette un rinnovamento parziale delle pareti e del canale di sfioro o un rifacimento di tutta la struttura della vasca garantendo costi fissi ridotti e una durata di almeno 25 anni senza interventi di manutenzione straordinaria. Punti di forza di questa soluzione, inoltre, sono i tempi ridotti di installazione e il fatto che non sono necessari interventi di demolizione totale della struttura esistente. L’esclusiva tecnologia RenovAction, frutto della R&S di un’azienda italiana leader nel mondo delle piscine, è perfettamente conforme sia alle norme per le piscine ad uso pubblico che a quelle relative a competizioni nazionali (CONI) e internazionali di nuoto (FINA). Quando il made-in-Italy è sinonimo di efficienza, durata e sostenibilità. www.myrthapools.com info@myrthapools.com

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ARTICOLI

DISPOSIZIONI SUI PRECURSORI DI ESPLOSIVI Le nuove disposizioni introducono importanti limitazioni alla commercializzazione di prodotti chimici molto utilizzati nelle piscine, come il perossido di idrogeno e l’acido solforico

A DECORRERE DAL 1° FEBBRAIO 2021 SI APPLICA IL REGOLAMENTO UE 2019/1148 CHE HA SOSTITUITO IL REGOLAMENTO UE 2013/98 SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRECURSORI DI ESPLOSIVI.

Nello specifico la tabella di allegato 1 indica le concentrazioni massime di:

• Acido nitrico

3% (p/p)

• Perossido di idrogeno 12% (p/p) • Acido solforico

15% (p/p)

p/p = concentrazioni espresse in peso su peso. Il nuovo regolamento, oltre a rivedere l’elenco delle sostanze soggette alla normativa, introduce alcuni obblighi nella catena di commercializzazione del prodotto anche tra operatori economici e utilizzatori professionali. Come nel precedente regolamento viene mantenuto il divieto di mettere a disposizione dei privati le sostanze contenute nell’allegato I a concentrazioni superiori a quelle indicate nell’allegato stesso. Per quel che riguarda i prodotti utilizzati per la piscina, oltre all’acido nitrico (usato come disincrostante per filtri a sabbia) e al perossido di idrogeno (igienizzante alternativo al cloro), per i quali erano presenti limitazioni già nel precedente regolamento, viene aggiunto l’acido solforico (riduttore di pH).

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Per “messa a disposizione” il regolamento intende qualsiasi fornitura, a pagamento o gratuita; per “privato” qualsiasi persona fisica o giuridica che agisca per fini non legati all’attività commerciale, imprenditoriale o professionale di tale persona (quindi chiunque non utilizzi a fini professionali il prodotto). La normativa offre la possibilità agli stati membri dell’UE di concedere, mediante un sistema di licenze di utilizzo, prodotti a concentrazioni più elevate. In Italia, come evidenziato dalla circolare del Ministero dell’Interno del 14.08.2019, si è deciso di non istituire il sistema delle licenze per privati e quindi, a meno di future rivalutazioni, il divieto di messa a disposizione di precursori di esplosivi a concentrazioni superiori a quelli indicati dalla tabella di allegato I resta assoluto.

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L’impatto pratico relativo alle limitazioni riguardanti acido nitrico e perossido d’idrogeno è stato piuttosto marginale; l’acido nitrico è utilizzato in prodotti per la pulizia del filtro e quindi è già di per sé destinato ad un uso professionale, mentre il perossido d’idrogeno è utilizzato come disinfettante in un numero limitato di piscine.

• informarlo degli obblighi e delle restrizioni

L’acido solforico invece è utilizzato come riduttore di pH in un gran numero di piscine, sia laddove il sistema di trattamento è automatizzato ed il riduttore di pH liquido è dosato tramite pompa dosatrice, sia nelle regolazioni effettuate manualmente.

• garantire che il proprio personale sia istruito

FINO AD ORA L’ACIDO SOLFORICO VENIVA DOSATO AD UNA CONCENTRAZIONE DEL 40%, D’ORA IN POI SARÀ NECESSARIO UTILIZZARE, PER PISCINE PRIVATE, PRODOTTI A CONCENTRAZIONE MASSIMA DEL 15% CON CONSEGUENTE AUMENTO DELLE QUANTITÀ CONSUMATE, QUINDI TRASPORTATE E STOCCATE. Va considerata inoltre l’incidenza sul prezzo finale del packaging e della filiera della preparazione e del trasporto, per cui non ci si potrà aspettare una riduzione significativa del prezzo del singolo collo, a fronte di un significativo aumento dei colli necessari per il trattamento dell’acqua della piscina.

OLTRE ALL’AGGIORNAMENTO DELLA TABELLA DELLE CONCENTRAZIONI AMMESSE, IL NUOVO REGOLAMENTO INTRODUCE ALCUNI OBBLIGHI NELLE TRANSAZIONI TRA OPERATORI ECONOMICI ED UTILIZZATORI PROFESSIONALI, QUINDI NELLE FORNITURE A PISCINE PUBBLICHE.

• garantire che il proprio personale sia consape-

vole di quali prodotti contengano le sostanze pericolose ed in grado di dimostrarlo nel caso di eventuale controllo da parte delle autorità preposte; in merito ad obblighi e restrizioni (art. da 5 a 9 del regolamento) ed in grado di dimostrarlo nel caso di eventuale controllo da parte delle autorità preposte.

2- VERIFICA DELL’ATTO DI VENDITA: Un operatore economico prima di ogni transazione economica verso un altro operatore economico o un utilizzatore professionale deve richiedere:

• un documento d’identità del rappresentante del potenziale cliente;

• l’attività commerciale, imprenditoriale o pro-

fessionale del potenziale cliente, completa di ragione sociale, indirizzo, P.IVA:

• la tipologia di utilizzo prevista del prodotto. A tal fine è disponibile un modulo nell’allegato IV del regolamento. Le informazioni vengono conservate per 18 mesi durante i quali sono a disposizione delle autorità preposte. Tutto ciò può essere derogato nel caso in cui con lo stesso operatore, nell’anno precedente, ci sia stata almeno una transazione analoga che non si discosti in modo significativo dalla transazione in oggetto.

Per prodotti contenenti sostanze oltre la concentrazione indicata è necessaria l’applicazione delle seguenti prescrizioni.

L’operatore economico valuta se l’utilizzo previsto è compatibile con l’attività commerciale, imprenditoriale o professionale del potenziale cliente e può rifiutare la vendita se ha ragionevoli dubbi sulla legittimità dell’utilizzo del prodotto.

1- INFORMAZIONI A LIVELLO DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO:

3- SEGNALAZIONE DI TRANSIZIONI SOSPETTE, SPARIZIONI E FURTI

- un operatore economico che mette a disposizione un precursore di esplosivi ad un altro operatore economico deve informare quest’ultimo degli obblighi e delle restrizioni applicate al prodotto;

Gli operatori economici devono segnalare le transazioni sospette ed in particolare quando il potenziale cliente agisca in uno o più dei seguenti modi:

- un operatore economico che mette a disposizione di un utilizzatore professionale un precursore di esplosivi deve:

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previste dal Regolamento;

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• non sia in grado di precisare l’uso previsto dei prodotti;

• appaia estraneo all’uso previsto dei prodotti o

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• intenda acquistare prodotti in quantità e combinazioni insolite per un uso legittimo; identificazione dell’azienda;

• insista per utilizzare metodi di pagamento insoliti.

GLI OPERATORI ECONOMICI DEVONO PREDISPORRE PROCEDURE PER INDIVIDUARE TRANSAZIONI SOSPETTE E SEGNALARE LA TRANSAZIONE RELATIVA ENTRO 24 ORE. GLI OPERATORI ECONOMICI ED UTILIZZATORI PROFESSIONALI DEVONO INOLTRE SEGNALARE ENTRO 24 ORE SPARIZIONE O FURTI DI QUANTITÀ SIGNIFICATIVE DI PRODOTTI. UTILIZZO PRODOTTI GIÀ IN DISPONIBILITÀ DI PRIVATI La detenzione e l’uso di precursori di esplosivi soggetti a queste restrizioni, ma legalmente acquistati da privati prima del 1 febbraio 2021, sono consentiti fino al 2 febbraio 2022. L’utente privato ha quindi un anno di tempo per l’utilizzo del riduttore di pH a concentrazione superiore al 15% che eventualmente ha ancora nella sua disponibilità.

Il codice penale prevede sanzioni per il mancato rispetto del regolamento 98/2013, ora sostituito 1148/2019, nello specifico: - art. 678 bis C.P. - Chiunque, senza averne titolo, introduce nel territorio dello Stato, detiene, usa o mette a disposizione di privati le sostanze o le miscele che le contengono indicate come precursori di esplosivi nell’allegato I del regolamento (CE) n. 98/2013, è punito con l’arresto fino a diciotto mesi e con l’ammenda fino a euro 1.000; - art. 679 bis C.P.- Chiunque omette di denunciare all’Autorità il furto o la sparizione delle materie indicate come precursori di esplosivi negli Allegati I e II del Regolamento (CE) n. 98/2013 e di miscele o sostanze che le contengono, è punito con l’arresto fino a dodici mesi o con l’ammenda fino a euro 371. Oltre ad inserire questi articoli nel codice penale la Legge n.43/2015 (conversione del decreto legge n°7 del 18/02/2015) ha inserito, all’art.3 comma 3, la seguente norma “si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro nei confronti di chiunque omette di segnalare all’Autorità le transazioni sospette, relative alle sostanze indicate negli allegati I e II del regolamento (CE) n.98/2013 (…) o le miscele o sostanze che le contengono. (…)”.

MOLTA ATTENZIONE QUINDI A QUESTE NUOVE DISPOSIZIONI, PERCHÉ SI PUÒ INCORRERE IN SANZIONI ANCHE GRAVI.

> PRECURSORI DI ESPLOSIVI

• sia restio a rilasciare il documento d’identità o

SANZIONI

ARTICOLI

non è in grado di spiegarlo in modo plausibile;


L 186/20

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

11.7.2019

ALLEGATO IV DICHIARAZIONE DEL CLIENTE

concernente l'uso o gli usi specifici di un precursore di esplosivi soggetto a restrizione di cui al regolamento (UE) 2019/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio (1) (Compilare in lettere maiuscole) (*) Il/La sottoscritto/a, Nome (cliente): ________________________________________________________________________________________ Documento attestante l'identità (numero, autorità di rilascio): _________________________________________________ Mandatario di: Società (mandante): ____________________________________________________________________________________ Numero di partita IVA o altro numero di identificazione della società (**)/Indirizzo: _____________________________________________________________________________________________________ Attività commerciale/imprenditoriale/professionale: __________________________________________________________ Denominazione commerciale del prodotto

Precursore di esplo­ sivi soggetto a re­ strizione

N. CAS

Quantità (kg/litri)

Concentrazione

Uso previsto

Con la presente dichiaro che il prodotto commerciale e la sostanza o miscela in esso contenuta sono utilizzati esclu­ sivamente per l'uso indicato, che è in ogni caso legittimo, e saranno venduti o consegnati a un altro cliente soltanto previa dichiarazione d'uso analoga, nel rispetto delle restrizioni previste dal [regolamento (UE) n. 2019/1148 per la messa a disposizione dei privati. Firma: ____________________________________________ Nome: ____________________________________________ Funzione: ___________________________________________ Data: ___________________________________________

(1) Regolamento (UE) 2019/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo all'immissione sul mercato e all'uso di precursori di esplosivi, che modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 e che abroga il regolamento (UE) n. 98/2013 (GU L 186 11.7.2019, p. 1). (*) È possibile aggiungere le righe necessarie nella tabella delle sostanze. (**) È possibile verificare la validità di un numero di partita IVA di un operatore economico attraverso il sito web VIES della Commissione. A seconda delle norme nazionali in materia di protezione dei dati, alcuni Stati membri forniranno anche il nome e l'indirizzo collegati al numero di partita IVA come registrati nelle banche dati nazionali.

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Rossana Prola Amministratore di Professione Acqua, consulente nel settore delle piscine pubbliche e private www.rossanaprola.it

ARTICOLI

LA CORRETTA REDAZIONE DELLA CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ La dichiarazione di conformità non si limita alla produzione di un modulo compilato e firmato, ma prevede altri aspetti molto importanti, dalla produzione degli allegati obbligatori alla realizzazione a norma dell’intero impianto IL D.M.37/08

LA CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ

Nel 2008 la legge n.46 del 1990, meglio conosciuta come 46/90, è stata sostituita dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n.37, noto come D.M. 37/08. Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte, anche attraverso altri articoli pubblicati sulla rivista, questo decreto prevede l’obbligo, ribadito in un parere dal Ministero dello Sviluppo Economico, di redazione della dichiarazione di conformità anche per gli impianti idraulici delle piscine.

La certificazione di conformità va prodotta sempre, per qualunque tipologia di piscina, e va corredata, secondo quanto stabilito dal D.M. 37/08 all’art.7 comma 1, dai relativi allegati obbligatori.

Per ogni impianto di trattamento acqua di piscina realizzato o ristrutturato dopo il 26 marzo 2008, quindi, è obbligatoria la redazione della relativa dichiarazione di conformità. La legge non è retroattiva, perciò per gli impianti realizzati prima di tale data la conformità non è obbligatoria. Se però vengono effettuate ristrutturazioni che ne modificano le caratteristiche tecniche è obbligatorio che tutto l’impianto, non solo le modifiche, sia portato a norma.

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Art. 7. Dichiarazione di Conformità 1. Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell’impianto, l’impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all’articolo 6. Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all’allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all’articolo 5.

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Art. 6. Realizzazione ed installazione degli impianti 1. Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformità alla normativa vigente e sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.

E’ evidente che firmare una dichiarazione di questo tipo non è cosa da poco. Non si tratta, infatti, di produrre carta, ma di produrre la sostanza di un impianto realizzato a norma, del quale ci si assume la responsabilità! E’ questa la vera forza per il nostro settore: non tanto avere una qualifica sulla visura camerale, quanto invece essere in grado di realizzare impianti a norma, cosa non affatto scontata. Per questo è importante diffondere sempre più, nei confronti del cliente finale, le informazioni sull’obbligo della produzione della certificazione di conformità corredata da tutti gli allegati obbligatori, al termine dei lavori:

MOLTI COSTRUTTORI DI PISCINE IMPROVVISATI NON SAREBBERO IN GRADO DI PRODURLA O RISCHIEREBBERO DI DICHIARARE IL FALSO.

L’art.5 descrive come devono essere redatti i progetti degli impianti, al fine di completare la dichiarazione di conformità. Il comma 1 prevede che: 1. Per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti di cui all’articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), è redatto un progetto. Fatta salva l’osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il progetto, come specificato all’articolo 7, comma 2, è redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice.

> CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ

Nel modulo, l’impresa installatrice dichiara sotto la propria personale responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte, secondo quanto previsto dall’art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio. Le norme da rispettare sono le norme tecniche UNI o CEN oltre alle leggi in vigore.

GLI ALLEGATI OBBLIGATORI

ARTICOLI

La certificazione di conformità va redatta sull’apposito modulo ministeriale, uguale per tutti, che si può reperire ovunque su internet. Non va personalizzato e, soprattutto, non va modificato.

Il successivo comma 2 dell’art.5 elenca i casi in cui è necessaria la firma di un progettista e tra questi non compare la lettera d.

PER GLI IMPIANTI DI PISCINA QUINDI NON È NECESSARIO CHE IL PROGETTO SIA FIRMATO DA UN TECNICO ISCRITTO ALL’ALBO PROFESSIONALE, MA PUÒ ESSERE FIRMATO DAL DIRETTORE TECNICO DELL’AZIENDA, PURCHÉ QUEST’ULTIMA SIA ABILITATA. L’articolo prosegue: 3. I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola dell’arte. I progetti elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, si considerano redatti secondo la regola dell’arte. 4. I progetti contengono almeno gli schemi dell’impianto e i disegni planimetrici nonché una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell’installazione, della trasformazione o dell’ampliamento dell’impianto stesso, con particolare riguardo alla tipologia e alle caratteristiche di materiali e componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare. Nei luoghi a maggior rischio di incendio e in quelli con pericoli di esplosione,

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particolare attenzione è posta nella scelta dei materiali e componenti da utilizzare nel rispetto della specifica normativa tecnica vigente. 5. Se l’impianto a base di progetto è variato in corso d’opera, il progetto presentato è integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti, alle quali, oltre che al progetto, l’installatore è tenuto a fare riferimento nella dichiarazione di conformità. Anche al punto 5.9.2 della Norma UNI 10637, che definisce i requisiti degli impianti di trattamento acqua per piscina, si indica la necessità di provvedere ad una progettazione integrata degli impianti di trattamento nel loro complesso, svolta da tecnici qualificati. Sul termine qualificati si può discutere, nel senso che il DM chiarisce che non vi è l’obbligo dell’iscrizione ad un albo professionale, ma sicuramente si parla di progettazione vera e propria e di un tecnico (che può essere il direttore tecnico della stessa azienda) che se ne assuma la responsabilità, firmando con nome e cognome e rispondendo, di conseguenza, di eventuali errori di dimensionamento o di valutazione. Oltre al progetto, tra gli allegati obbligatori compare la relazione con le tipologie dei materiali utlizzati. Il D.M. 37/08 precisa che: La relazione deve contenere, per i prodotti soggetti a norme, la dichiarazione di rispondenza alla stesse completata, ove esistente, con riferimenti a marchi, certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati. Per gli altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e componenti conformi a quanto previsto dagli articoli 5 e 6. La relazione deve dichiarare l’idoneità rispetto all’ambiente di installazione. Quando rilevante ai fini del buon funzionamento dell’impianto, si devono fornire indicazioni sul numero e caratteristiche degli apparecchi installati od installabili. La dichiarazione di conformità deve essere corredata anche da uno schema dell’impianto come realizzato (as built), il riferimento ad eventuali altre conformità esistenti e la copia della visura camerale. LE NORME TECNICHE E LA BUONA REGOLA DELL’ARTE Sono ormai molte le fonti giuridiche che definiscono come buona regola dell’arte il rispetto

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delle norme tecniche, laddove ne esistano nel merito. Questo aspetto non è trascurabile quando si tratta di progettazione di impianti di piscina. In questo settore, infatti, la conoscenza delle norme tecniche è ancora piuttosto incerta e molto spesso capita di vedere certificazioni di conformità prodotte senza riportare i necessari riferimenti normativi. Le norme tecniche di riferimento, da riportare sulla conformità, sono:

PISCINE AD USO PRIVATO (MENO DI CINQUE UNITÀ ABITATIVE) NORMA UNI EN 16713-1; UNI EN 16713-2; UNI EN 16713-1 TUTTE PUBBLICATE NEL 2016 PISCINE AD USO PUBBLICO (PIÙ DI CINQUE UNITÀ ABITATIVE, TURISTICO-RICETTIVE, PUBBLICHE) NORMA UNI 10637/2016 CONCLUSIONI L’impianto di trattamento acqua di una piscina, inteso come insieme dei componenti indispensabili per purificare l’acqua (pompe, filtri, tubi, valvole, raccordi) va certificato in base a quanto previsto dal D.M. 37/08. Le aziende devono essere qualificate per la lettera d). Per la parte elettrica la qualificazione necessaria è la lettera a), per la eventuale parte di riscaldamento la lettera è la c). Gli allegati obbligatori da consegnare insieme alla certificazione sono:

gli schemi dell’impianto

i disegni planimetrici

una relazione tecnica sulla consistenza e sulla tipologia dell’installazione, della trasformazione o dell’ampliamento dell’impianto stesso, con particolare riguardo alla tipologia e alle caratteristiche dei materiali e componenti da utilizzare e alle misure di prevenzione e di sicurezza da adottare.

Il rilascio della certificazione di conformità è necessaria al fine di ottenere l’agibilità, secondo quanto previsto dall’art. 9 del D.M.37/08.

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(Art. 7 del Decreto M.S.E. n. 37 del 22 gennaio 2008 – Decreto M.S.E. del 19 maggio 2010)

Il sottoscritto ________________________________________________________________________________

operante nel settore __________________________________________________________________________ con sede in via ______________________________n. _______ Comune _______________________________ (prov._____) tel. ______________________________________Partita IVA ______________________________

 iscritta nel registro delle imprese (d.P.R. 7/12/1995, n. 581)

della Camera C.I.A.A. di_____________________________________ n.______________________________

 iscritta all'albo Provinciale delle imprese artigiane (l. 8/8/1985, n. 443) di ___________________ n.__________ esecutrice dell’impianto (descrizione schematica): ___________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ inteso come:  nuovo impianto  trasformazione  ampliamento  manutenzione straordinaria  altro (1)__________________________________________________________________________________

> CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ

titolare o legale rappresentante dell'impresa (ragione sociale) __________________________________________

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DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL'IMPIANTO ALLA REGOLA DELL'ARTE

Nota - Per gli impianti a gas specificare il tipo di gas distribuito: canalizzato della 1ª - 2ª - 3ª famiglia; GPL da recipienti mobili; GPL da serbatoio fisso. Per gli impianti elettrici specificare la potenza massima impegnabile.

commissionato da: __________________________________________________________installato nei locali siti nel Comune di ___________________________________ (Prov._____) via______________________________ ______________ n. ______ scala ____ piano ____ interno ____di proprietà di (nome, cognome o ragione sociale e indirizzo) __________________________________________________________________________________ in edificio adibito ad uso:

 industriale

 civile

 commercio

 altri usi;

DICHIARA sotto la propria personale responsabilità, che l'impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell'arte, secondo quanto previsto dall'art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l'edificio, avendo in particolare:  rispettato il progetto redatto ai sensi dell'art. 5 da (2)_______________________________________________;  seguito la norma tecnica applicabile all'impiego (3)________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________;  installato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6);  controllato l'impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge. Allegati obbligatori:  progetto ai sensi degli articoli 5 e 7 (4);  relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5);  schema di impianto realizzato (6);  riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali, già esistenti (7);  copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali;  attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati (8). Allegati facoltativi (9): ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ DECLINA ogni responsabilità per sinistri a persone o a cose derivanti da manomissione dell'impianto da parte di terzi ovvero da carenze di manutenzione o riparazione. Data ______________Il responsabile tecnico_______________________Il dichiarante______________________ (timbro e firma)

(timbro e firma)

AVVERTENZE PER IL COMMITTENTE: responsabilità del committente o del proprietario, art. 8 (10)

Modello ministeriale da compilare per la dichiarazione di conformità. I vari punti devono essere compilati secondo quanto riportato nel testo del Decreto. © DIRITTI RISERVATI

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Andrea Peluso

Esperto di trattamento acqua peluso.andrea@prominent.com

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IL CALCOLO DELLA PORTATA DI RICIRCOLO IN PISCINA Il tempo di ricircolo è oggi in Italia calcolato in funzione della categoria di appartenenza della piscina e del tipo di vasca, ma sarebbe più corretto calcolarlo in funzione del reale carico inquinante e della tecnologia di trattamento prevista. Vediamo cosa fanno alcuni paesi Europei e quali sono le differenze COSA SI INTENDE PER TEMPO, O PORTATA, DI RICIRCOLO Secondo la definizione della normativa vigente in Italia, la norma UNI 10637:2016, si definisce tempo di ricircolo il “tempo nel quale la somma del volume dell’acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale della eventuale vasca di compenso attraversa le pompe di ricircolo in funzione”. Ne deriva pertanto che la portata di ricircolo è quella che permette alla somma del volume dell’acqua di vasca e del 60% del volume convenzionale della eventuale vasca di compenso, di attraversare le pompe di ricircolo in funzione, nel tempo di ricircolo dato. In termini matematici:

• - sia tR il tempo di ricircolo • - sia VTOT la somma del volume dell’acqua di

vasca e del 60% del volume convenzionale della eventuale vasca di compenso

La portata di ricircolo QR è data da: QR=VTOT /tR

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E’ evidente che dal tempo di ricircolo e conseguentemente dalla portata, dipende la progettazione idraulica e meccanica dell’intero impianto di trattamento della piscina, inteso come “Complesso degli impianti tecnologici destinati alla circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamento chimico dell’acqua” secondo definizione riportata nella UNI 10637:2016. QUANTO È IMPORTANTE STABILIRE IL CORRETTO TEMPO DI RICIRCOLO Da quanto sopra descritto deriva immediatamente una prima considerazione: se il tempo di ricircolo incide sull’impianto di trattamento, può valere anche viceversa? La qualità dell’impianto di trattamento può incidere sul tempo di ricircolo? La logica tecnica porta certamente a rispondere in maniera affermativa: tanto migliore è il trattamento e tanta meno acqua devo trattare nell’unità di tempo a parità di qualità dell’acqua finale.

IN ALTRE PAROLE, SE IL SISTEMA DI TRATTAMENTO DELL’ACQUA È MOLTO PERFORMANTE, POSSO FAR RICIRCOLARE IL VOLUME MENO VOLTE, OTTENENDO COMUNQUE UN BUON RISULTATO.

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> PORTATA DI RICIRCOLO

Spingendosi oltre potremmo anche affermare che il tempo di ricircolo dovrebbe dipendere anche dal reale carico inquinante. Se non c’è nessuno in vasca, basta un ricircolo per “mantenimento”, mentre con una elevata affluenza il ricircolo deve essere più “spinto”. Il mondo della tecnica e non solo, da anni viaggia nella direzione del risparmio energetico e dell’ottimizzazione dei processi. Così come la maggior parte dei motori, in particolare per alte potenze, è oggi dotata di inverter in grado di regolarne l’assorbimento sulla base delle reali necessità,

La portata totale dell’impianto deve essere calcolata sommando al volume di ogni zona della vasca, con diversa destinazione d’uso o profondità, una percentuale proporzionale del volume convenzionale della vasca di compenso; applicando ad ogni volume come sopra integrato il tempo di ricircolo previsto dal prospetto eseguendo la sommatoria delle portate così calcolate. Nel caso siano previste diverse possibilità di utilizzo della stessa vasca o di una zona di una vasca, ai fini del dimensionamento degli impianti deve essere considerata l’attività che prevede il tempo di ricircolo inferiore.

SAREBBE AUSPICABILE POTER REGOLARE IL FLUSSO DI ACQUA TRATTATA SULLA BASE DEL REALE CARICO INQUINANTE. COME SI CALCOLA OGGI IL TEMPO DI RICIRCOLO IN ITALIA Ad oggi i tempi di ricircolo vengono calcolati secondo la tabella riportata nella UNI 10637:2016 al punto 5.3.1, sulla base di due parametri: • Tipologia di vasca • Classificazione della piscina

COME SI VEDE AD OGGI IN ITALIA NON SI TIENE CONTO NÉ DELLA TIPOLOGIA DEL TRATTAMENTO NÉ DEL REALE CARICO INQUINANTE DA TRATTARE. © DIRITTI RISERVATI

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COME SI CALCOLA IL TEMPO DI RICIRCOLO IN ALTRI PAESI EUROPEI Analizziamo come agiscono alcuni paesi, in particolare Francia, Austria e Germania. AUSTRIA

Il riferimento è la norma Normalisation AFNOR et Réglamentation Françsaise. Similmente all’Italia anche in Francia vengono indicati i tempi di ricircolo a seconda della tipologia di piscina e della profondità. Ad esempio per vasche adibite ad attività subacquee il tempo di ricircolo deve essere di almeno 8 ore. Per vasche o parti di vasca con profondità inferiore a 1,5 m il tempo di ricircolo è indicato a 1,5 ore. Per vasche o parti di vasca con profondità superiore a 1,5 m il tempo di ricircolo è indicato a 4 ore. La portata totale dell’impianto deve essere calcolata tenendo conto dei singoli volumi e tempi di ricircolo, eseguendo la sommatoria delle portate così calcolate. Il metodo di calcolo è quindi similare a quello italiano, ma il valore limite di profondità in cui cambiano i valori di ricircolo, in Italia posto a 1,2 m ed in Francia a 1,5 m, porta a significative differenze nel caso di vasche con profondità inferiori a 1,5 m ma superiori a 1,2 m, visto che in questo caso il tempo di ricircolo in Italia è di 4 ore mentre in Francia è di 1,5 ore.

Il riferimento è la norma Austria Pool Hygiene regulation BHygV 2012. In questo caso sono presenti differenze sostanziali rispetto all’Italia: 1. La norma indica un metodo di calcolo della portata, non c’è una tabella per ricavare il tempo di ricircolo 2. Il metodo di calcolo utilizza due fattori “f” e “b” che rappresentano rispettivamente il fattore di carico, quindi il carico inquinante, ed il carico specifico, quindi la qualità del trattamento 3. Se ci sono attrazioni (giochi d’acqua) si somma una portata aggiuntiva, dipendente dalla temperatura dell’acqua 4. La norma austriaca non tiene conto della profondità dell’acqua

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FRANCIA

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Dove: Qg = Portata Totale Qa= Portata ricircolo Qz= Portata attrazioni (3m3/h in più ad attrazione se t≤32°C, 5 m3/h se t> 32°C) A = area di vasca f = fattore di carico [m2*h/Nr persone], (se h≤1,35 f=3; se h>1,35 f=5) b = carico specifico [Nr persone/m3] (0,5 filtri a sabbia, 0,6 Ozono)

GERMANIA Il riferimento è la norma DIN 19643:2012. Anche in questo caso, similmente a quanto avviene in Austria, la norma indica un metodo di calcolo della portata che tiene conto sia del carico inquinante che della tipologia di trattamento. In particolare: Dove: N=carico nominale o numero di bagnanti massimo ora [1/h] k= fattore di carico è il numero di bagnanti consentito per m3 di acqua riciclata [1/m3].

Il parametro “k” definisce il rendimento dell’impianto di depurazione/trattamento ed indica, in termini di [persona/m3], il carico inquinante che l’impianto di depurazione/trattamento è in grado di smaltire. Più specificatamente: k= [(rimozione inquinante)/(apporto inquinante)] = [(g/m3) / (g/ persona)] = [persona/m3] La DIN usa diversi valori di k, variabili tra 0,5 con trattamento tradizionale, 0,6 con ozono, 1 con ultrafiltrazione N invece dipende dal tipo di vasca, dalla superficie di vasca e dalla profondità dell’acqua e si ricava dalla seguente tabella:

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Si può quindi affermare che la normativa tedesca considera parametri simili a quella italiana ed a quella austriaca, in quanto tiene conto sia della profondità e tipologia della vasca che del carico inquinante e della capacità “depurativa” del sistema di trattamento. ANALISI DELLE DIFFERENTI SITUAZIONI Effettuando simulazioni di calcolo dei vari tempi e portate di ricircolo su piscine di diversa volu-

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metria e tipologia, considerando differenti sistemi di trattamento acqua, usando le diverse norme Europee sopra descritte, si trovano differenze principalmente riassumibili come segue: 1. La portata di ricircolo calcolata secondo l’attuale metodo in Italia è mediamente inferiore rispetto a quella calcolata dalle altre norme europee qui considerate (cioè gli impianti sono più piccoli). 2. La differenza tra la portata calcolata secon-

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L’attuale metodo di calcolo del tempo di ricircolo in Italia ha il pregio di essere semplice ed immediato. Confrontato però con alcune altre norme

a) Premiare chi utilizza tecnologie di trattamento acqua più performanti b) Risparmiare energia c) Risparmiare prodotti chimici d) Garantire la qualità dell’acqua e) Stimolare i progettisti, i produttori di macchinari tecnologici, le aziende costruttrici di piscina, gli installatori ed i gestori a ricercare, proporre ed adottare soluzioni virtuose.

> PORTATA DI RICIRCOLO

CONCLUSIONI

europee, a parità di piscina ed altri parametri ad essa collegati, risultano delle significative differenze. L’evidente illogicità che la stessa piscina abbia tempi di ricircolo significativamente diversi a seconda dello stato europeo dove è stata costruita, potrebbe essere risolta adottando una unica normativa europea armonizzata come avviene in altri ambiti oggetto di normazione. Tale strada è però oggi ancora lontana dall’essere praticabile. Certamente, vista la tendenza mondiale in ambito tecnologico, e non solo, di modulare il più possibile l’uso di risorse energetiche e di ridurre l’impatto ambientale (ad esempio l’uso dei chemicals) a seconda della reale necessità, appare opportuno pensare anche in Italia ad un sistema di calcolo più moderno che tenga conto anche del carico inquinante e della capacità di rimozione del sistema di trattamento acqua. In questo modo si potrebbero avere ulteriori vantaggi:

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do norma italiana e le altre norme europee è variabile nel range di circa 15-25%. Quindi i tempi di ricircolo sono del 15-25% più elevati e conseguentemente le portate di ricircolo sono del 15-25% più basse. 3. Le differenze diventano tanto maggiori quante più attrazioni sono presenti in vasca ed al variare delle diverse tipologie degli impianti di trattamento acqua. 4. Per piscine o zone di piscine con profondità inferiore a 1,5 m ma superiore a 1,2 m la portata di ricircolo calcolata con la norma francese è oltre il doppio di quella calcolata con la norma italiana. 5. Il valore della portata di ricircolo in Italia diventa paragonabile a quella calcolata con le norme di Austria e Germania solo nel caso in cui il trattamento dell’acqua venga effettuato considerando l’utilizzo di ozono. 6. Nel caso di utilizzo di tecnologie ad alta efficienza di rimozione del carico inquinante, quale ad esempio l’ultrafiltrazione, la portata da trattare in Italia risulta quasi il doppio rispetto a quella calcolata dalla DIN tedesca a parità di piscina.


Redazione di Construction info@professioneacqua.it

RUBRICA: COME SI FA?

L’OBBLIGATORIETÀ DELLA INSTALLAZIONE DELLE PRESE DI FONDO IN PISCINA Si può considerare a norma una piscina senza prese di fondo, o con il solo collegamento diretto allo scarico? Questa tipologia di costruzione consente di evitare il problema della realizzazione delle aspirazioni a norma, ma è utile conoscere ciò che le norme prevedono in proposito

LA INNEGABILE UTILITÀ DELLE PRESE DI FONDO In questo articolo ci si riferisce unicamente alle aspirazioni dal fondo collegate all’impianto di filtrazione, non alle aspirazioni in genere come ad esempio quelle dedicate ai giochi d’acqua. Definiamo quindi “prese di fondo” i componenti, posizionati sulla parte più profonda della vasca, utilizzati sia per svuotare la piscina che per far ricircolare l’acqua parzialmente dal fondo. Prima di considerare quanto è scritto nel corpo normativo, va premesso che,

AL DI LÀ DELLA LORO OBBLIGATORIETÀ O MENO, LA PRESENZA DELLE PRESE DI FONDO COLLEGATE ALL’IMPIANTO È SEMPRE AUSPICABILE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO.

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Le aspirazioni di fondo, collegate al collettore o alla singola pompa, consentono di ottenere numerosi vantaggi dal punto di vista gestionale quali, ad esempio, la rapidità di svuotamento, la possibilità di ricircolare temporaneamente dal fondo in caso di manutenzione ai sistemi di sfioro, la facoltà di mettere in circolazione e di riscaldare la piscina già in fase di riempimento. La possibilità di ricircolare l’acqua della vasca prelevandone anche una quota dal fondo contribuisce ad omogeneizzarne la distribuzione, circostanza indubbiamente utile se pensiamo a piscine con immissione a parete e/o con una zona a profondità elevata. Fatta questa premessa, e ricordata l’importanza dei requisiti di sicurezza più volte richiamati su questa rivista, vediamo cosa prevedono le norme tecniche di settore.

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COSA PREVEDONO LE NORME TECNICHE PER LE PISCINE AD USO PUBBLICO Per quanto riguarda i sistemi di ripresa immersi, in ambito pubblico la norma UNI 10637 (cfr par. 5.2.4) stabilisce unicamente che devono rispettare le prescrizioni delle norme tecniche UNI EN 13451-1 e UNI EN 13451-3; l’attenzione del normatore è rivolta quindi a garantire che -se presentile prese di fondo debbano rispondere ai criteri di sicurezza.

IL TESTO DELLA NORMA UNI 10637 NON RIPORTA FORMALMENTE ALCUN OBBLIGO DI IMPIEGO DELLE PRESE DI FONDO: al paragrafo 5.2.3 stabilisce infatti che “almeno il 70% della portata dell’impianto di circolazione deve fluire attraverso i sistemi di ripresa superficiali” e non impedisce quindi che il 100% della portata transiti attraverso lo sfioro, senza l’impiego di sistemi di ripresa immersi. Una diversa riflessione andrebbe fatta riguardo lo scarico della piscina, che va svuotata e pulita con cadenza almeno annuale secondo quanto previsto dall’ “Accordo Stato-Regioni 16 gennaio 2003”. Il citato documento al par. 1.3 dell’Allegato 1 stabilisce che ”L’acqua delle vasche deve essere completamente rinnovata, previo svuotamento, almeno una volta l’anno e comunque ad ogni inizio di apertura stagionale”.

DA QUESTO OBBLIGO DERIVA QUINDI LA NECESSITÀ DELLA PRESENZA, SE NON DI UNA PRESA DI FONDO COLLEGATA ALLE POMPE, PER LO MENO DI UN SISTEMA DI SCARICO CHE RENDA TECNICAMENTE POSSIBILE LO SVUOTAMENTO COMPLETO DELLA VASCA E LA SUCCESSIVA PULIZIA. Lo svuotamento della vasca può essere effettuato anche tramite una pompa sommersa o un sistema di aspirazione esterno, che va comunque collegato, seppure provvisoriamente, ad un sistema di smaltimento dell’acqua. Tale situazione è praticabile per piscine di piccole dimensioni, ma di difficile praticabilità quando la massa d’acqua assume valori importanti.

LO SVUOTAMENTO EFFETTUATO DAL FONDO CON UNA PRESA NON COLLEGATA ALLE POMPE È POSSIBILE DAL PUNTO DI VISTA NORMATIVO,

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Presa di fondo

e non prevede l’obbligo di messa a norma della aspirazione, che può quindi essere anche singola e di qualunque dimensione. Dal punto di vista pratico, va verificata la quota della fognatura: se è più alta del fondo della vasca l’acqua non può defluire per gravità e quindi il collegamento alla pompa deve essere realizzato a norma.

COSA PREVEDONO LE NORME TECNICHE PER LE PISCINE AD USO PRIVATO

PER QUANTO RIGUARDA LE PRESE DI FONDO NELLE PISCINE PRIVATE, I RIFERIMENTI NORMATIVI SONO MENO CHIARI. La norma tecnica UNI EN 16713-2, al paragrafo introduttivo sulla estrazione dell’acqua dalla piscina (punto 4.3), stabilisce come necessario un efficace ricircolo dell’acqua dalla superficie del bacino. Nello stesso paragrafo il normatore aggiunge che altri sistemi di estrazione (come ad esempio le prese di fondo) “possono anche” essere utilizzati per incrementare l’efficienza di rimozione degli inquinanti, lasciando intendere che il loro uso è una possibilità, non un obbligo. Proseguendo nella lettura della norma al paragrafo 4.3.3 riguardante gli skimmers si trova la raccomandazione (anche in questo caso non un obbligo) che i 2/3 della portata fluiscano attraverso gli skimmers e 1/3 attraverso le prese di fondo o altri sistemi di ripresa immersi. La situazione si complica al paragrafo riguardante le prese di fondo, nel quale viene scritto: “Lo

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scarico principale deve essere utilizzato in combinazione con l’estrazione d’acqua di superficie ai fini della filtrazione. Una o più prese di fondo possono essere installate in una piscina. Per usare la presa di fondo come scarico, questa deve essere installata nella parte più bassa del bacino”. Al di là dell’ultimo periodo, sul quale non c’è nulla da eccepire, le frasi precedenti si prestano a diverse interpretazioni.

Alla luce di una lettura generale di tutta la norma è plausibile che il normatore intenda asserire che le prese di fondo devono essere usate in combinazione con i sistemi superficiali, impendendo quindi che possano essere impiegate da sole come sistema di estrazione esclusivo o prevalente, di fatto senza porre però un obbligo al loro utilizzo. A supporto di questa interpretazione, la seconda frase afferma che le prese di fondo possono (e non devono) essere installate nella piscina.

In sintesi, se ci si limita alla frase: “Lo scarico principale deve essere utilizzato in combinazione con l’estrazione d’acqua di superficie ai fini della filtrazione” isolandola dal contesto, sembra possibile affermare che sia obbligatoria, per le piscine private, l’installazione delle prese di fondo. Ma una lettura della frase successiva del paragrafo e dei paragrafi precedenti non lascia molti dubbi sulla interpretazione che, anche per le piscine private, le prese di fondo non sono obbligatorie.

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LA GARANZIA SULLA COSTRUZIONE DI UNA PISCINA Cosa è necessario sapere per tutelarsi e per salvaguardare i diritti del committente quando si costruisce, in tutto o in parte, una piscina LA COSTRUZIONE DI UNA PISCINA: IL CONTRATTO D’APPALTO L’attività di installazione di piscine è riconducibile al contratto di appalto, figura disciplinata, in primis, dagli art. 1655 e segg. del codice civile. Si intende con “installazione di piscine” l’attività che comprende la realizzazione dell’opera intera, cioè comprensiva di scavo e opere edili, oppure parziale, limitata a mero titolo di esempio al rivestimento ed alla installazione dell’impianto.

TALE ATTIVITÀ PRESENTA INFATTI I REQUISITI TIPICI DELLA TIPOLOGIA CONTRATTUALE CHE VIENE COSÌ DEFINITA: L’APPALTO È IL “CONTRATTO CON IL QUALE UN SOGGETTO, DETTO APPALTATORE, SI OBBLIGA NEI CONFRONTI DI UN ALTRO SOGGETTO, DETTO COMMITTENTE, A COMPIERE UNA DETERMINATA OPERA O UN SERVIZIO DIETRO CORRISPETTIVO IN DENARO, CON PROPRIA ORGANIZZAZIONE DI MEZZI E CON GESTIONE A PROPRIO RISCHIO.”

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LA GARANZIA SULL’OPERA Con riferimento alle obbligazioni dell’appaltatore, assume un ruolo primario, oltre ovviamente alla realizzazione dell’opera, quello di prestare la corrispondente garanzia. L’articolo 1667 del codice civile dispone innanzitutto che l’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell’opera. Affinché il committente possa beneficiare di tali garanzie, tuttavia, le difformità e i vizi devono essere denunciati, cioè comunicati, entro sessanta giorni dalla loro scoperta. Tale termine è posto a pena di decadenza ma non opera in due casi: se l’appaltatore ha riconosciuto le difformità o i vizi e se li ha occultati. Se dette ipotesi si verificano, la comunicazione dei vizi o difformità da parte del cliente non è necessaria per interrompere i termini della garanzia. In mancanza di detta comunicazione, cioè in assenza di contestazioni o comunque di vizi, l’azione nei confronti dell’appaltatore si prescrive nel termine di due anni dal giorno in cui l’opera è stata consegnata.

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> GARANZIA SULLA COSTRUZIONE

Piscina in costruzione

Sotto un profilo operativo appare importante, al momento della conclusione dell’opera, effettuare con il committente la verifica della medesima e formalizzare l’accettazione con un apposito verbale, che avrà l’effetto di escludere la garanzia, ai sensi dell’art. 1667, I° c. cod. civ., per le difformità o i vizi conosciuti o riconoscibili. Anche le norme tecniche prevedono l’obbligo della redazione di un verbale di collaudo al termine dei lavori e ne illustrano i contenuti ed i procedimenti.

ALLA GARANZIA PER VIZI E DIFFORMITÀ SI INNESTA L’ULTERIORE GARANZIA PER “ROVINA E DIFETTI DI COSE IMMOBILI”, di cui all’art. 1669 cod. civ., secondo cui “Quando si tratta di edifici o di altre cose immobili destinate per la loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento, l’opera, per vizio del suolo o per difetto della costruzione, rovina in tutto o in parte, ovvero presenta evidente pericolo di rovina o gravi difetti, l’appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purché sia fatta la denunzia entro un anno dalla scoperta”.

SI TRATTA IN QUEST’ULTIMO CASO DELLA DISCIPLINA DI UNA FORMA PIÙ GRAVE DI DIFETTO, A CARATTERE STRUTTURALE, PER LA QUALE LA GARANZIA HA UNA DURATA DI ANNI 10 DAL COMPIMENTO DELL’OPERA.

Un aspetto che si verifica spesso nella pratica dei rapporti tra i contraenti, in caso di “denuncia” di vizi relativi alle opere eseguite, è uno scambio di comunicazioni tra il committente e l’appaltatore in cui quest’ultimo, spesso per mantenere buoni rapporti, comunica la disponibilità ad effettuare la riparazione. Bisogna fare molta attenzione in tal caso, in quanto secondo la giurisprudenza, qualora l’appaltatore si impegni a eliminare i vizi/difetti non potrà più beneficiare dei termini perentori previsti dalla normativa richiamata. Difatti la Cassazione, in una recente ordinanza (n. 22580 del 2019) ha così affermato: “In tema di appalto, l’impegno dell’appaltatore ad eliminare i vizi denunciati dal committente costituisce tacito riconoscimento degli stessi ed ha l’effetto di svincolare il diritto alla garanzia del committente dai termini di decadenza e prescrizione di cui all’art. 1667 c.c., costituendo fonte di un’autonoma obbligazione di “facere” che si affianca a quella preesistente legale di garanzia. Tale nuova obbligazione, che non estingue quella originaria a meno di uno specifico accordo novativo, non è soggetta ai termini di prescrizione e decadenza stabiliti per quella di garanzia, ma all’ordinario termine di prescrizione decennale fissato per l’inadempimento contrattuale”.

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TERMINI DI GARANZIA DIFFERENTI

IL COMPENDIO NORMATIVO DISCIPLINATO DAL CODICE CIVILE IN MATERIA DI APPALTO È RITENUTO DEROGABILE DALLE PARTI. PERTANTO, POTREBBERO ESSERE STIPULATI ACCORDI – PREVENTIVI O SUCCESSIVI – CHE REGOLANO LA GARANZIA IN MODO DIVERSO DAL CODICE CIVILE. E’ abbastanza ovvio che la garanzia, costituendo un aspetto anche commerciale per l’impresa del settore, difficilmente potrà essere esclusa, ma potrebbe essere oggetto nei modelli contrattuali utilizzati di una disciplina più articolata, soprattutto adattandosi ad aspetti e profili delle opere eseguiti che si potrebbero ragionevolmente prestare a una disciplina alleggerita per l’appaltatore. Un argomento molto importante per l’impresa che fornisce la piscina è quello relativo alle restrizioni della garanzia che i fornitori dei componenti possono praticare nei confronti dell’appaltatore. Nel caso di fornitura di componenti, riconducibile al contratto di “compravendita”, che prevede quindi solo la fornitura senza installazione (pensiamo ad esempio alla vendita di un robot per la pulizia della piscina) è possibile che una limitazione della garanzia prevista dal fornitore, se non “riversata” nei confronti del committente da parte dell’appaltatore, determini a carico di quest’ultimo un ulteriore rischio imprenditoriale, quello di vedersi costretto a garantire un componente con un periodo di scopertura da parte del fornitore. LE GARANZIE PER IL CONSUMATORE Le considerazioni di cui sopra valgono, a maggior ragione, quando il cliente è considerato un consumatore. Tralasciando la cosiddetta “garanzia di conformità” che si applica ai “beni di consumo”, categoria comprendente tutti i beni mobili con alcune eccezioni tassativamente previste dalla norma (dai quali, a parere di chi scrive, devono essere escluse le piscine nel loro complesso), è comunque presente un’ampia normativa sulle clausole contrattuali classificate come vessatorie che limita la possibilità di concordare di eventuali deroghe alla normativa codicistica. Sinteticamente, si definiscono vessatorie quel-

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Cantiere piscina

le clausole che, inserite all’interno di un regolamento contrattuale, comportano, per il loro contenuto, uno squilibrio di diritti e obblighi a danno di una parte e a favore di un’altra. Solitamente, la parte che approfitta del vantaggio è quella che scrive il contratto ed introduce le clausole vessatorie, il c.d. contraente forte. La normativa che disciplina le clausole vessatorie/abusive è molto complessa ed è sottoposta ad una disciplina parzialmente diversa qualora il contratto sia stipulato tra “professionisti” oppure tra “professionista” e “consumatore”: nel primo caso il dato normativo di riferimento è l’art. 1341 cod. civ., mentre nel secondo sono gli artt. 33 e segg. del codice del consumo. Le definizioni di “professionista” e “consumatore” sono contenute nel Codice del Consumo (Art. 3, I° c.), che così si esprime: è “professionista la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario”; è “consumatore la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta”. Per quanto riguarda i contratti conclusi tra professionisti, è sufficiente la doppia sottoscrizione della clausola, quindi, una volta rispettato il requisito formale, la clausola va a disciplinare effi-

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Cantiere piscina

cacemente il rapporto tra le parti. Riguardo ai contratti stipulati tra professionisti e consumatori, i requisiti di validità sono più complessi, anche a seconda del tipo di clausola che viene in considerazione: alcune clausole sono considerate nulle in ogni caso (art. 36 c. 2 cod. consumo), altre si presumono vessatorie – e quindi nulle – salvo che siano state oggetto di “trattativa individuale” (art. 33 ed art. 34 c. 4 cod. consumo).

> GARANZIA SULLA COSTRUZIONE

Riguardo, invece, ai beni di consumo, a cui possono essere ricondotti degli strumenti accessori rispetto alla piscina (es: i robot) trovano certamente applicazione gli artt. 128 e segg. del codice del consumo che disciplinano la cosiddetta garanzia di conformità. Tale normativa è inderogabile in termini sfavorevoli per il consumatore al quale attribuisce una tutela rafforzata.

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RISULTA QUINDI MOLTO INSIDIOSO, ALLA LUCE DELLA DISCIPLINA PREVISTA A FAVORE DEL CONSUMATORE IN MATERIA DI CLAUSOLE VESSATORIE, INTRODURRE NEI CONTRATTI DI INSTALLAZIONE DELLE PISCINE A SOGGETTI “CONSUMATORI” DELLE LIMITAZIONI ALLA GARANZIA COSÌ COME DISCIPLINATA DAL CODICE CIVILE IN MATERIA DI APPALTO.

A mero titolo di esempio tra i tanti, si segnala che il consumatore non è onerato della comunicazione dei vizi nel termine di 8 giorni (come nella vendita) ma ha il termine di 2 mesi dalla consegna. In caso di fornitura al cliente consumatore di “beni di consumo”, quindi, la posizione del venditore è ancor di più “tra l’incudine e il martello”, cioè si trova, da una parte a dover rispondere nei confronti del consumatore secondo una disciplina rigorosa, dall’altra si trova a spesso a dover subire delle limitazioni sotto il profilo della garanzia del proprio fornitore.

TABELLA DI ESEMPIO - DURATA DELLA GARANZIA A PROFESSIONISTA

A CONSUMATORE

FORNITURA (senza installazione)

1 anno, possibilità di concordare durata diversa (doppia sottoscrizione clausola se restrittiva della garanzia)

Minimo 2 anni

COSTRUZIONE INSTALLAZIONE

10 anni sulla struttura

10 anni sulla struttura

2 anni per i singoli componenti, derogabile (doppia sottoscrizione clausola se restrittiva della garanzia)

2 anni per i singoli componenti, derogabile ma l’eventuale deroga potrebbe essere “vessatoria”

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Paolo Strada Esperto di Biocidi e responsabile del Sud Europa p.strada@brenntag.it

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PRODOTTI BIOCIDI PER PISCINA REGOLAMENTAZIONE ATTUALE E OBBLIGHI DEI VARI ELEMENTI DELLA CATENA DI FORNITURA Come sono cambiati certificazioni e requisiti dei prodotti biocidi per piscina, condizionandone l’immissione sul mercato I BIOCIDI E LA BPR

L’ABBATTIMENTO ED IL CONTROLLO DELLA CARICA MICROBIOLOGICA SONO FONDAMENTALI PER UN CORRETTO TRATTAMENTO DELL’ACQUA DI PISCINA: I PRODOTTI CHIMICI DEDICATI A QUESTO SCOPO SI DEFINISCONO BIOCIDI E SONO DISCIPLINATI DAL REGOLAMENTO EUROPEO SUI PRODOTTI BIOCIDI 528/2012 (MEGLIO CONOSCIUTO NELLA SUA FORMA ABBREVIATA COME BPR). La BPR regolamenta l’immissione sul mercato e l’uso dei biocidi utilizzati per la tutela dell’uomo e degli animali, per combattere organismi nocivi, quali batteri o insetti, mediante l’azione di principi attivi contenuti nel prodotto biocida. Questa legge è frutto di un lungo processo cominciato nel 1998 quando entrò in vigore la sua prima versione, la Direttiva Europea sui Prodotti Biocidi 98/8/CE, diventata poi nel 2012 Regolamento col nr. 528/2012.

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PER QUESTO MOTIVO, A PARTIRE DAL 1° SETTEMBRE 2015, QUALSIASI PRODUTTORE CHE IMMETTE SOSTANZE ATTIVE BIOCIDE SUL MERCATO UE DEVE ESSERE PRESENTE IN UNA PARTICOLARE LISTA DI FORNITORI AUTORIZZATI – LA COSIDDETTA LISTA ARTICOLO 95. Il processo di autorizzazione è lungo, complesso e molto costoso e viene affrontato in più fasi, che comportano ognuna un preciso obbligo. Nessuna sostanza è ancora giunta alla conclusione del processo di autorizzazione, ma non è comunque possibile immettere sul mercato sostanze che non abbiano iniziato il processo. Per questa ragione le autorizzazioni, al momento, sono diverse a seconda della sostanza, perché ognuna di essa ha un percorso predefinito.

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> BIOCIDI PER PISCINA

Stazione di dosaggio

L’AUTORIZZAZIONE DEI PRODOTTI BIOCIDI I prodotti Biocidi usati nel settore delle piscine e la documentazione che l’utilizzatore deve richiedere al proprio fornitore per essere in regola con la BPR sono i seguenti:

• Sodio Ipoclorito → certificazione di Prodotto Biocida in attesa di approvazione

• Calcio Ipoclorito → certificazione di Prodotto Biocida in attesa di approvazione

• Acqua Ossigenata (perossido di idrogeno)

→ certificazione di Prodotto Biocida in attesa di approvazione

• Dicloro Isocianurato → certificazione di conformità all’art. 95 BPR

• Acido Tricloroisocianurico (tricloro, polifunzione) → certificazione di conformità all’art. 95 BPR

• Tensioattivi cationici (alghicidi) → certificazione di conformità all’art. 95 BPR

Complesso, vero? In parole più semplici lo scopo del Regolamento è quello di migliorare il funzionamento del mercato dei Biocidi nell’Unione Europea garantendo allo stesso tempo un elevato livello di tutela per la salute dell’uomo e per l’ambiente. Per questa ragione, ogni Prodotto Biocida deve quindi essere in possesso di una certificazione di efficacia senza la quale non è possibile la registrazione. Diventa però fondamentale appurare l’efficacia dei Prodotti Biocidi non più in senso assoluto, e cioè a qualsiasi costo, ma tenendo ben presenti quali conseguenze essa può avere nei confronti dell’ambiente e dell’uomo.

LA BPR STABILISCE UN SISTEMA PER L’APPROVAZIONE DELLE SOSTANZE ATTIVE E LA CONSEGUENTE AUTORIZZAZIONE DEI PRODOTTI BIOCIDI CHE LE CONTENGONO, IL TUTTO GESTITO DALL’AUTORITÀ COMPETENTE CENTRALE E CIOÈ L’AGENZIA EUROPEA DELLA CHIMICA – ECHA.

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LE DESTINAZIONI D’USO Ogni prodotto Biocida viene certificato per una o più destinazioni d’uso specifiche, i cosiddetti PT (product type): per poter essere usato e venduto in quel determinato ambito il prodotto deve essere stato registrato per lo specifico PT.

I PRODOTTI PER LE PISCINE SONO INCLUSI NEL PT 2 “DISINFETTANTI E ALGHICIDI NON DESTINATI ALL’APPLICAZIONE DIRETTA SULL’UOMO O ANIMALI”; NON È QUINDI POSSIBILE USARE IN UNA PISCINA UN PRODOTTO BIOCIDA CHE NON SIA CERTIFICATO PT 2. Solo i prodotti che hanno fatto richiesta di registrazione BPR possono essere chiamati “Biocidi in attesa di approvazione”; al termine del processo di valutazione, quando riceveranno l’autorizzazione BPR, essi diventeranno ufficialmente “Disinfettanti/Sanificanti/Biocidi”.

In questo processo sono coinvolte tutte le aziende che compongono la catena di fornitura dei Prodotti Biocidi e delle Sostanze Attive art. 95 con cui vengono realizzati (produttori UE, importatori UE e produttori extra UE che esportano verso UE).

È RESPONSABILITÀ DI TUTTI CONTROLLARE CHE I PRODOTTI ACQUISTATI DAL PROPRIO FORNITORE SIANO CONFORMI ALLA BPR. È questo un passo fondamentale per non incorrere in problemi legali e migliorare il livello qualitativo del nostro lavoro, delle nostre piscine e della nostra salute.

Difficoltà con la preventivazione di Piscine?

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Redazione di Construction

INTERVISTA

info@professioneacqua.it

LA STAGIONE DELLE PISCINE 2021 COME È INIZIATA, QUALI SONO LE ASPETTATIVE E COME CI SI STA PREPARANDO Buone le previsioni per il settore privato, ancora fermo quello pubblico, con qualche segnale incoraggiante dal turismo Continua il nostro viaggio tra i protagonisti del mercato delle piscine, per cercare di comprendere cosa ci si aspetta dalla stagione che è iniziata e quali saranno le strategie messe in cam-

Ermanno Cavagnini Direttore Commerciale ecavagnini@italianpool.it

Gianluca Alberti Business Manager alberti.newco@gmail.com

Diego Fidanza Managing Director diegofidanza@polimpianti.it

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po dalle aziende. Dopo aver intervistato Pool’s, SCP, Fluidra e CPA nello scorso numero di Construction, abbiamo posto alcune domande alle aziende distributrici.

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Fabio Lusenti Responsabile Ufficio Tecnico f.lusenti@maripool.it

Tiziano Soldati Presidente tiziano@orizzonteblusrl.it

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INTERVISTA

> LA STAGIONE DELLE PISCINE 2021

Piscina privata - Foto di PiscinaSì

QUALI SONO LE ASPETTATIVE DEL MERCATO PER LA STAGIONE CHE STA ARRIVANDO? Ermanno Cavagnini – Italian Pool La diffusione della pandemia a livello globale ha generato un impatto economico e sociale senza precedenti, che si è tradotto in uno shock vero e proprio, colpendo in simultanea il lato della domanda e il lato dell’offerta. Nel complesso tuttavia il nostro settore è risultato essere quasi immune, addirittura superando, seppur in misura leggera, le nostre aspettative. A causa del lockdown, infatti, nella trascorsa stagione abbiamo assistito ad un incremento della domanda, dovuta alla eventualità di dover trascorrere le vacanze al proprio domicilio, senza autorizzazione agli spostamenti. Credo che le aspettative per la prossima stagione confermeranno i risultati già ottenuti, probabilmente anche con una possibilità di crescita. E’ invece andata diversamente, e me ne rammarico, per i settori dove purtroppo le chiusure si sono dimostrate catastrofiche, causando perdite di reddito e posti di lavoro. Confidiamo nel fatto che le parti sociali si impegnino a salvaguardare con effetti correttivi, fiscali e di ristoro i diretti interessati, in modo da superare e compensare gli squilibri economici.

Gianluca Alberti – Newpool Per quanto riguarda il settore privato, dopo il lockdown, la stagione scorsa è esplosa con numeri che sono stati ben al di sopra delle aspettative. Anche in bassa stagione l’interesse si è manifestato con moltissime richieste di preventivi. Questo ha permesso ai nostri Clienti di finalizzare contratti e di fatto continuare a lavorare, garantendo continuità. L’anno è quindi decisamente partito bene e ci auguriamo che la ritrovata voglia di vivere gli spazi di casa consentano di mantenere questo trend anche nei mesi futuri. Purtroppo per il settore pubblico, l’incertezza che ancora avvolge il settore sportivo non fa ben sperare, a differenza del settore alberghiero che invece manifesta segnali di lenta ripresa. Fabio Lusenti - Ma.Ri. Pool Srl Crediamo che la stagione 2021 del mercato piscina in Italia sarà in linea con quanto visto nel 2020, con la possibilità non remota di un ulteriore incremento in termini di volumi. Stiamo già vedendo i primi segnali ad inizio febbraio, che normalmente è ancora un mese “calmo”; molte richieste di offerte, di supporto tecnico e di ordini.

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Diego Fidanza Polimpianti Confrontandomi con i vari inte rl oc u t o r i del mercato, dai fornitori ai clienti, pensiamo che nella prossima stagione ci troveremo n u ova m e n t e di fronte a numeri in crescita. L’andamento positivo è sicuramente dovuto al potenziale fino ad ora ancora inespresso, basti pensare al confronto del numero di piscine tra l’Italia e la Francia, ma è certamente legato alla pandemia. La crescita deriverà esclusivamente dal settore residenziale, come per il 2020, dove le piscine fuori terra hanno visto numeri davvero importanti. Registriamo internamente anche una discreta crescita per gli accessori di uso e manutenzione piscina, quali pulitori e coperture isotermiche. Tiziano Soldati - Orizzonte Blu srl Già dalle prime settimane del nuovo anno si vedono indicatori positivi. La piscina privata rimane sempre trainante, anche se arrivano ottimi segnali di risveglio dal comparto del turismo. Interessante notare come il mercato immobiliare delle grandi città sposti in maniera decisa le richieste di abitazioni dagli agglomerati urbani verso le periferie e le campagne, alla ricerca di spazi dove poter creare svago e benessere per le persone. La pandemia sarà presto debellata, ma sono sicuro che questo diventerà un processo di crescita continuo e consolidato nel tempo. COME VI STATE PREPARANDO? Ermanno Cavagnini – Italian Pool Noi come Italian Pool ci stiamo preparando, nella maniera più corretta e soprattutto nel rispetto delle regole ministeriali, ad una stagione come quella trascorsa, considerando che, in questi momenti, le nuove tecnologie di comunicazione possono essere e sono di fatto entrate nella quotidianità di tutte le aziende. Tramite esse riusciamo a promuovere tutte quelle attività lavorative e necessarie alla crescita, quali Forza del Brand, Qualità, Caratteristiche Innovative, Gam-

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ma di Prodotto, Immagini, Prezzi, e Servizi post Vendita. Gianluca Alberti – Newpool Stiamo lavorando a stretto contatto con clienti e fornitori per comprendere e soddisfare le aspettative del mercato. Il completamento della ristrutturazione della nostra nuova sede di Arcore e gli investimenti in termini di risorse umanegarantiranno una miglior qualità del nostro lavoro, del nostro supporto logistico e di disponibilità dei materiali. A questo proposito, annuncio ufficialmente che a Tortona, da marzo, sarà operativo il nostro nuovo centro di assistenza per supportare fattivamente i nostri clienti nelle riparazioni dei prodotti tecnologici. Fabio Lusenti - Ma.Ri. Pool Srl Grazie alla collaborazione ed alle strette sinergie con i nostri fornitori principali, abbiamo già realizzato a fine 2020 la programmazione delle forniture al fine di avere per inizio 2021 i magazzini di Brindisi e Castiglione pronti per le esigenze dei clienti. Sicuramente nel momento top della stagione, vale a dire aprile-maggio-giugno, ci sarà una forte richiesta sul mercato, con una probabile carenza di alcuni prodotti. La nostra strategia sarà di poter offrire alternative valide al fine di soddisfare le esigenze dei clienti. Diego Fidanza - Polimpianti Abbiamo cercato all’interno della nostra organizzazione le aree più critiche, intervenendo in modo da essere pronti alle numerose richieste dei nostri clienti. Siamo in continuo contatto con i nostri fornitori, al fine di garantire gli stock disponibili a magazzino anticipando di fatto le importazioni. Stiamo intervenendo anche sotto l’aspetto produttivo, con l’inserimento di nuove figure tecniche e siamo ormai pronti ad avviare il nuovo capannone, 1800 m² destinati alla produzione di coperture e relativi sistemi di avvolgimento.

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Ermanno Cavagnini – Italian Pool Ritengo utile sottolineare alcune difficoltà che riscontro e riscontrano tutte le aziende, come ad esempio la capacità di innovare nella ricerca di nuovi bacini di clienti da servire, sviluppando nuovi prodotti per saper cogliere a pieno le opportunità della ripresa, anche oltre i confini nazionali, ai fini di una riduzione del rischio di concentrazione di mercato. La difficoltà coinvolge anche la necessità di adeguare il modello operativo alle nuove esigenze, attraverso, tra l’altro, lo sviluppo di nuove competenze con formazione o assunzioni mirate. Qui in Italian Pool, e penso in tutte le aziende, rimane un interrogativo: affrontare la ripresa rimanendo fedeli ai risultati consolidati o sfruttare la crisi per evolvere, abbracciando il cambiamento? Il settore della piscina non ha subito gravi danni per la Pandemia, ma occorrerà domandarsi cosa accadrà quando tutte le attività apriranno i battenti e saranno chiamate a fare i conti con il nuovo posizionamento sul mercato e la probabile necessità di rivedere l’organizzazione interna, con l’esigenza di far fronte ad una serie di impegni economici assunti in tempi e con prospettive molto diver-

Fabio Lusenti - Ma.Ri. Pool Srl Il problema principale che stiamo riscontrando è la difficoltà da parte dei grandi produttori di garantire un’adeguata fornitura di materiali rispetto all’evoluzione in corso del mercato piscina. Molto probabilmente vedremo la medesima situazione del 2020, vale a dire che in piena stagione la disponibilità di materiale sarà inferiore alla richiesta. Gianluca Alberti – Newpool L’ottimismo per la nuova stagione e la paura di trovarsi impreparati ha portato tutta la filiera ad anticipare e aumentare le previsioni di acquisto, facendoci scontrare con difficoltà legate alla disponibilità della merce, alla stabilità dei prezzi delle materie prime e quelle produttive che, a causa delle misure restrittive, potrebbero subire dei rallentamenti. Inoltre, dobbiamo ricordare che le pratiche burocratiche sia per i clienti privati che per le aziende dell’hospitality, potrebbero rallentare o scoraggiare i loro investimenti, rendendo fondamentale lo sforzo di semplificazione dell’iter burocratico di approvazione della costruzione di una piscina.

> LA STAGIONE DELLE PISCINE 2021

IN CONSIDERAZIONE DELLA PARTICOLARE TIPOLOGIA DI MERCATO, DEGLI ATTORI PRESENTI E DELLA ECCEZIONALE SITUAZIONE CHE STIAMO VIVENDO A CAUSA DELLA PANDEMIA, QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ CHE STATE INCONTRANDO?

se. Riuscirà il nostro settore a mantenere ed aumentare la domanda?

INTERVISTA

Tiziano Soldati - Orizzonte Blu srl Il nostro è un settore che sviluppa normalmente il 70% del proprio fatturato nell’arco temporale di 4 mesi. Questo risulta essere un grande vincolo operativo poiché, come dice un detto popolare, si compra l’ombrello quando sta già piovendo. Per questo è fondamentale un rapporto di partnership consolidato e duraturo con i propri fornitori, concordando con loro precisi e preventivi programmi d’acquisto.

Diego Fidanza - Polimpianti Purtroppo la pandemia ha imposto un allontanamento delle persone tra loro e anche nella vita lavorativa si subiscono gli effetti. Non abbiamo ancora ripreso a pieno le visite ai nostri clienti sul mercato, ma siamo sempre al loro fianco sfruttando i canali media. Oggi più che mai, videochiamate, mail e utilizzo di social avvicinano le persone dandoci la possibilità di avere un contatto continuativo. La mancanza di eventi in presenza ci ha portato ad organizzare vari webinar fucalizzati sui nostri prodotti di punta, per i quali registriamo un importante seguito e questo ci dà fiducia per la prossima stagione entrante. Quest’anno per la prima volta abbiamo realizzato

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dei video professionali rivolti alla nostra clientela, da utilizzarsi come “troubleshooting” e per dare quei semplici, ma fondamentali consigli, volti ad una corretta installazione dei nostri prodotti.

Tiziano Soldati Orizzonte Blu srl La pandemia ha causato problemi e lungaggini in tutti i settori. Succede quindi che prodotti di n o r m a l e ro tazione e utilizzo, per la sola mancanza di un semplice particolare, registrino assurdi ritardi di consegna. E’ necessario allora essere camaleontici per risolvere e trovare soluzioni immediate. A questo comunque il nostro lavoro ci ha sempre abituati, fornendoci validi antidoti. Registriamo anche segnali di instabilità dovuti a fluttuazione di costi per le materie prime ed i trasporti. Sarà un problema che ci accompagnerà per tutta la stagione. Questo che è per noi, fortunatamente, un periodo di forti richieste, trova nella burocratizzazione continua ed esasperante il vero ostacolo, la vera zavorra alla nostra crescita. Normare la piscina come elemento d’arredo e non come entità astratta e di lusso, dovrebbe essere l’obbiettivo di tutti per offrire un nuovo orizzonte al mercato ed agli operatori. E QUALI I VOSTRI PUNTI DI FORZA? Ermanno Cavagnini – Italian Pool Molteplici sono i nostri punti di forza! Lo dimostra il fatto che siamo una realtà di persone oneste, trasparenti e sempre disponibili, in quanto il rispetto della dimensione umana è la componente fondamentale del mondo di Italian Pool. Offriamo prodotti di qualità e aspiriamo alla perfezione in tutti gli ambiti della nostra attività. Vantiamo un bagaglio di competenze ed esperienze, la puntualità nel decidere, nel progettare, nel produrre e nel rispondere alle esigenze del cliente. Siamo flessibili, aperti al cambiamento e al tempo stesso focalizzati su obiettivi ben precisi, con i quali raggiungere, a fianco della nostra

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clientela, la perfetta sintonia e collaborazione. La caratteristica che ci ha sempre contraddistinti è la capacità unica nel coinvolgere ed emozionare. Gianluca Alberti – Newpool La nostra continua presenza e supporto rivolti al cliente, l’affidabilità dei nostri prodotti e flessibilità. La sede rinnovata, l’implementazione del servizio tecnico e la continua ricerca, formazione, sviluppo di prodotti e soluzioni che migliorino e qualifichino il nostro lavoro e quello dei nostri clienti. Fabio Lusenti - Ma.Ri. Pool Srl I nostri principali valori sono l’attenzione al cliente ed alle sue esigenze, la prontezza nel risolvere rapidamente le problematiche che si possono creare e nel cercare di dare sempre una riposta e soluzioni alle richieste. In poche parole un’assistenza a 360°. Cercando di ottimizzare la presenza di materiali nei nostri magazzini, riteniamo di poter già risolvere la maggior parte delle problematiche che arriveranno in questa stagione 2021. Diego Fidanza - Polimpianti Polimpianti è una realtà a gestione familiare, diciamo che tutta Polimpianti è una grande famiglia allargata. Questo ci permette di intervenire rapidamente ad ogni livello, modificando la nostra organizzazione e quanto si rendesse necessario per rispondere tempestivamente a nuove richieste di mercato. Trattiamo e distribuiamo i migliori marchi, solo ad esempio: Dolphin by Maytronics fin dal lontano 1982, Seamaid, CCEI, Aqualeader, ecc. Vantiamo una completa gamma di coperture di nostra produzione, dalla piscina residenziale all’impianto natatorio o parco acquatico... Utilizziamo i migliori materiali disponibili sul mercato, grazie ad un’attenta ricerca frequentando le più importanti fiere di settore. La copertura su misura è il nostro standard, TAILOR-MADE! Tiziano Soldati - Orizzonte Blu srl La nostra è una piccola organizzazione presente da soli 4 anni sul mercato. Portiamo con noi comunque esperienze di lungo corso sviluppate in questo settore. Siamo strutturati per essere agili e reattivi nel fornire risposte e nelle scelte da affrontare. Offriamo prodotti di qualità e consolidati sul mercato, unitamente ad un servizio competente, valido e puntuale.

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HOME FITNESS (& FUN) MA NELLA TUA PISCINA, CON AQQUATIX Aqquatix ha tutte le soluzioni per fare della piscina domestica o turistica un vero centro d’allenamento e di divertimento secondo i desiderata di chi dispone di una propria vasca. A casa, in piena sicurezza, lontano da disturbi di terzi e da rischi di contagio, con programmi di allenamento utilizzando attrezzature immediate e semplici, sicure e di qualità (made in Italy) che rendono, soprattutto durante il caldo estivo, il movimento in acqua piacevole, motivante, efficace e alla portata di tutti. Dalla tecnologica HTS Aquabike (con sensore e display che riporta i parametri d’al-

lenamento in tempo reale) alla ampia gamma di Aquabike con o senza regolazione d’intensità, allenarsi immersi, seguendo programmi forniti da EAA e online, permette di tenersi in forma in acqua, divertendosi e senza avvertire il disagio del caldo e della sudorazione. Una gamma completa perché ognuno possa scegliere l’attrezzo ideale per sé o la famiglia, anche con giochi e ausili didattici per i più piccoli. Tutto il mondo Aqquatix su www.aqquatix.com o rivolgendoti ai rivenditori autorizzati: info@aqquatix.com

CAPENA: LA PISCINA DEI TUOI DESIDERI IN MENO DI 10 GIORNI L’anno appena terminato ci ha portati a rivalutare l’importanza del giardino domestico, del quale la piscina interrata è certamente il fiore all’occhiello. Grazie a CAPENA chiunque può realizzare il proprio sogno di possedere la piscina privata ideale, personalizzata in ogni dettaglio. Tinte unite minimal, mosaici cangianti, marmi venati, classiche scale romane o moderne gradinate ad angolo retto: qualunque sia l’aspetto che desideriate per il vostro piccolo angolo di paradiso, CAPENA può renderlo realtà in meno di dieci giorni, grazie al proprio rivoluzionario metodo costruttivo in casseri a perdere di pregiato polipropilene.

Pareti e fondo, in cemento armato, vengono gettati in un’unica fase, mentre lo scavo, grazie alla struttura autoportante delle pareti che non necessita di supporti nè di contrafforti, è ridotto al minimo. Grazie alla semplicità di installazione e al pratico kit di assemblaggio, potrete decidere di installare la vostra nuova piscina in autonomia oppure di avvalervi dei nostri tecnici specializzati. CAPENA Italia Web: www.capena-swimmingpools.de/italiano/ Mail: info@capenaitalia.it Tel: 02 3956 5318

LUMISO - NUOVI FOTOMETRI PROFESSIONALI DI PALINTEST Chemartis ha il piacere di presentare al mercato italiano LUMISO, la nuova gamma di fotometri di Palintest, leader nella produzione di strumenti di analisi dell’acqua. Lumiso 3 e 6 sono indispensabili per i professionisti della piscina. Tantissime le novità ed implementazioni. Il design accattivante, lo schermo LCD più grande e retro illuminato, la presenza di un timer per la lettura dei test, la possibilità di selezione del range dell’analisi del cloro libero e totale (0-5 mg/l – oppure 0-10 mg/l), la lunga durata della batteria, la porta USB per poter scaricare facilmente i dati, il QR code per una immediata visualizzazione dei dati e la valigetta rinnovata con più spazio interno per

ampolle e accessori, con un box riutilizzabile per i reagenti. Ma soprattutto, sono l’accuratezza e la facilità di utilizzo i loro punti di forza. Se sei un professionista della piscina, se hai il chiodo fisso dell’analisi, se grazie all’analisi trovi soluzioni ai problemi dell’acqua, se sei punto di riferimento per i tuoi clienti per i problemi dell’acqua, se sei come noi, allora Lumiso è il fotometro giusto per te. LUMISO 3: analisi cloro libero e totale, pH e acido cianurico. LUMISO 6: analisi cloro libero e totale, pH, Acido Cianurico, alcalinità totale, bromo, durezza da calcio.

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MINI PISCINA LIBERTY SPA - LA SOLUZIONE PERFETTA PER INTERNI ED ESTERNI La mini piscina Liberty rappresenta la soluzione ibrida tra una spa e una piscina: un modello elegante e d’impatto, dal design accattivante e dai tratti lineari che combina il relax dell’idromassaggio con la possibilità di svolgere attività natatoria. La piscina in vetroresina Liberty SPA si adatta perfettamente a piccoli spazi e ambienti interni. Le sue dimensioni compatte facilitano l’integrazione ed installazione all’esterno come all’interno, riducendo i consumi rispetto a una piscina tradizionale, ma mantenendone i vantaggi. Le mini piscine idromassaggio Liberty sono disponibili nella versione Stan-

dard e Prestige, così da personalizzare la scelta in base alle esigenze e al budget. Un concentrato di tecnologia per il vostro benessere, equipaggiata (nella versione PRESTIGE) con: • Nuoto contro corrente • 2 sedute idromassaggio • 2 chaise longue idromassaggio • Sistema automatico di riscaldamento • Locale tecnico integrato Le possibilità si ampliano con la gamma cromatica: la vasca è disponibile nei colori bianco, sabbia, azzurro o grigio ed è inoltre possibile accessoriarla con luci a Led per creare una suggesti-

va atmosfera nelle serate estive. La scheda del prodotto è scaricabile dal sito www.cpa-piscine.it

LA CHIMICA PER L’ACQUA DELLA PISCINA Chimica D’agostino, azienda leader nel Mezzogiorno con 70 anni di esperienza, si occupa di trattamento acqua in ogni fase del suo percorso. Dalle acque potabili a quelle di piscina, l’azienda è in grado di fornire, attraverso prodotti e sistemi, soluzioni integrate per la disinfezione di acque ed ambienti. Grazie alla costante attività di ricerca, il nostro know how consente di offrire un servizio dedicato di consulenza specialistica ad ogni tipologia di clien-

tela: dal costruttore di piscine alle aziende specializzate in sanificazioni, dagli impianti natatori pubblici alle piscine residenziali. L’esperienza maturata durante la pandemia ha fatto sì che l’azienda potesse sviluppare una linea di formulati disinfettanti ed igienizzanti per la cute e per le superfici, consentendole di diventare il partner ideale per soluzioni a 360°. Per info: www.chimicadagostino.com

SOLLEVATORI DIGI PROJECT: ACQUA SENZA BARRIERE DiGi Project propone una gamma di sollevatori mobili, semi-mobili e fissi di alta qualità e dal design innovativo, che agevolano l’ingresso in acqua alle persone aventi disabilità o mobilità ridotta. Per quanto concerne l’ultima tipologia di ausili sopra citata, i sollevatori fissi vengono installati sul bordo della piscina e permettono all’utilizzatore di essere completamente o quasi completamente indipendente. Nello specifico, si tratta di una robusta struttura metallica, facilmente personalizzabile in base alle esigenze del cliente finale. DiGi Project offre due modelli: F100M - F100. Il modello F100M è motorizzato e permette all’utente di essere indipendente. L’utente si avvicina al sedile, si posiziona su di esso e, con l’aiuto di un telecomando, effettua la salita e la successiva

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operazione di rotazione sulla piscina e quindi entra in acqua. La stessa operazione viene compiuta per uscire. Il modello F100, a differenza del sollevatore F100M, non è completamente motorizzato. L’utente può entrare in acqua e uscirne da solo con l’aiuto di un telecomando, ma la rotazione del braccio sulla piscina deve essere effettuata da un assistente. Questo modello è utilizzato principalmente nei centri di riabilitazione dove l’utente è raramente lasciato solo. Oltre ai centri di riabilitazione, i modelli F100M e F100 sono indicati per le piscine fuori terra rialzate in plastica, tela e legno. Per maggiori informazioni sui nostri sollevatori per piscina: www.digiproject.biz info@digiproject.biz

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AIUTARE CONCRETAMENTE GLI IMPRENDITORI E’ LA MISSION DI E.A.A. Mentre continua il processo di certificazione di tecnici in Italia e nel mondo, E.A.A. sta focalizzando l’attenzione sui key points necessari per mettere in condizione gli imprenditori di ottimizzare al meglio la propria attività, se è vero che, molto probabilmente, per un lungo periodo di tempo le piscine dovranno misurarsi con riduzione di clienti, mancanza di liquidità, procedure per erogare il servizio più complicate e costose. Oltre ai corsi online, alla portata di tutte le tasche e semplici da frequentare, sono di prossimo avvio due nuove, inedite proposte, che aiutino

concretamente chi è in prima linea: i Format e il Servizio 3F (fornitura/formazione/format). Sinteticamente, i Format consentiranno ai Club di acquistare pacchetti già pronti di lezioni, ossia un percorso con obiettivi ben precisi che può essere inserito nel planning degli impianti. Il Servizio 3F è quanto di meglio possiamo proporre, grazie alla enorme esperienza maturata in 25 anni e alla partnership insostituibile di Aqquatix: servizio completo, su misura, con risultati tangibili. Info: www.euroaquatic.it

NOVITÀ 2021: INTERVISTA A LUCIA DE LAPI Nuove normative e scarsità di materia prima: come affronterete la stagione 2021? Siamo pronti! abbiamo pianificato con largo anticipo, per garantire continuità di forniture ai nostri clienti. Che risposte avete alla normativa sui precursori esplosivi che vieta l’utilizzo di alcuni prodotti ai privati? Abbiamo creato due nuovi prodotti senza restrizioni all’uso: • PH A-15 MINUS correttore liquido per pH • OXIGEN SOFT per il mantenimento delle acque di piscina e per il recupero delle acque verdi.

Come avete risposto all’emergenza COVID-19? Principalmente con 3 novità: • #LAPISAN linea di igienizzanti mani e superfici • certificazioni biocida per l’igienizzante mani liquido • #LAPIACADEMY, corsi di formazione gratuiti interamente online”. Ci saranno altre novità per il 2021? Festeggeremo il 70° anniversario di attività con molte iniziative. Per ora posso solo anticiparvi di seguirci su Facebook con #70ANNIDILAPI e sul sito www.lapichimici.it.

MYRTHA SKIN: TECNOLOGIA MADE IN ITALY FATTA PER DURARE Myrtha Skin è la nuova soluzione tecnologica introdotta da Myrtha Pools per rivestire il fondo delle piscine in acciaio. Frutto degli studi del centro di Ricerca & Sviluppo, Myrtha Skin utilizza gli stessi acciaio inox e PVC che sono alla base della tecnologia Myrtha, capace di conquistare il mondo delle competizioni e i centri natatori d’Italia e del mondo. In soli 0,5 mm di spessore, Myrtha Skin garantisce delle prestazioni e una durata superiori rispetto ai prodotti già in commercio. Lo speciale rivestimento completamente bianco di Myrtha Skin è sinonimo di sicurezza: in quanto assicura un’acqua perfettamente trasparente ed è

stato studiato per le sue proprietà antibatteriche. Myrtha Skin – unita ai pannelli modulari in acciaio (Myrtha o RenovAction) usati per le pareti della vasca – permette all’omonima azienda italiana di realizzare piscine completamente in acciaio dalle proprietà antisismiche e di durata superiori.

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MYRTHA POOLS PREMIATA PER IL PROGETTO DELLE PISCINE DELL’SLS BRICKELL A MIAMI Una giuria di architetti ed esperti ha premiato Myrtha Pools con la menzione d’onore dell’Architecture Master Prize 2020 per la progettazione delle piscine dell’SLS Brickell Hotel & Resort di Miami. L’azienda italiana ha infatti progettato e installato 5 piscine situate al 9º piano e 6 piscine al 55º piano del lussuoso hotel di Miami. Un esempio di design e abilità tecnica reso possibile grazie alla tecnologia a pannelli modulari Myrtha che ha permesso di trasportare le piscine con un semplice ascensore di servizio e quindi di ridurre i tempi e i costi dell’installazione. Questo prestigioso premio conferma quanto l’azienda leader

italiana dia valore al made in Italy nel mondo riuscendo a primeggiare sia nel settore piscine da competizione che in quello di centri acquatici ricreativi e per hotel/resort.

COPERTURA SUNWAVE: L’UNICA COPERTURA A BOLLE DEDICATA E CONCEPITA PER GLI IMPIANTI NATATORI E’ prodotta da Polimpianti la copertura isotermica traslucida, composta da tre strati di materiale termoplastico poliolefinico: un doppio strato in polietilene coestruso realizzato con tecnologia GeoBubble™, termosaldato. con il terzo strato superiore costituito da un particolare “tessuto” a trama. Questa copertura offre una resistenza particolarmente efficace all’azione dei raggi U.V. e una maggiore resistenza meccanica a strappo e lacerazione. Lo spessore di μ 600 della bolla GeoBubble™ è aumentato fino al 50% rispetto a quello delle bolle delle tradizionali coperture; le dimensioni del-

la bolla sono di 15 x 30 mm mentre il peso è di 540gr/m². I vantaggi delle coperture Sunweave: riduzione dei costi di riscaldamento e di mantenimento; riduzione dell’utilizzo di elettricità e acqua; tengono lontani sporco, insetti e foglie dall’acqua della piscina; riduzione fino al 30% dell’utilizzo dei prodotti chimici; risparmio energetico fino al 50%. Per informazioni: info@polimpianti.it tel.0332.457727

COPERTURE POOLLOCK: PROTETTI TUTTO L’ANNO Le coperture di sicurezza per piscine 4 stagioni PoolLock proteggono le vostre famiglie da oltre quarant’anni, 365 giorni l’anno, grazie alla loro capacità di sostenere fino a 200 kg/mq. Oltre a rendere l’intrappolamento impossibile, l’esclusivo telo in PVC rinforzato sigilla ermeticamente la vostra piscina, proteggendola da sporco e agenti esterni, limitando raffreddamento e evaporazione dell’acqua e permettendovi così un reale risparmio in termini di denaro, tempo, energia elettrica e prodotti chimici. Che siano a skimmer, a sfioro, ex novo o esistenti, la vasta gamma dei nostri prodotti assicura la copertura perfetta per ogni tipo di

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piscina con dimensioni fino a 25x12,5 metri. PoolLock è sinonimo di affidabilità anche secondo la normativa UNI 11718 che classifica le nostre coperture al top per sicurezza, risparmio energetico e impermeabilità. Niente più noiose pulizie, niente più timori per bambini e animali domestici: con le coperture di sicurezza PoolLock ti godi solo il meglio della tua piscina! PoolLock Italia by Network Group www.poollock.it info@poollock.it Tel 02 3956 5318

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IL NUOVO SKIMMER-LED DI POOL’S: INNOVAZIONE, DESIGN E SICUREZZA La novità del nuovo Skimmer LED di POOL’S nasce dall’idea di aggiornare un prodotto storico e affidabile per il ricircolo dell’acqua, rendendolo un elemento di design contemporaneo capace di creare un’inedita e accattivante scenografia di luci. Si tratta di uno skimmer a bocca “a V” con integrata una luce a LED lineare che si caratterizza per le proprietà anti-abbaglio, garantendo così comfort e sicurezza anche per le nuotate in notturna. L’installazione rapida, la facile manuten-

zione e la riduzione dell’effetto a cono di luce tipico dei fari tradizionali rendono l’esclusivo Skimmer LED di POOL’S una soluzione perfetta per illuminare uniformemente tutta la vasca. Frutto delle tecnologie più avanzate e conforme alle norme di sicurezza, il nuovo Skimmer LED rappresenta un’assoluta novità per il mercato della piscina. Per maggiori informazioni: POOL’S +39 0376 942692 info@pools.it

PRAEVIAM V1.0 - L’APPLICAZIONE WINDOWS PER CREARE E GESTIRE PREVENTIVI IN MODO RAPIDO E VERSATILE L’idea alla base del software di Algorithmia è quella di poter creare in modo rapido, preciso ed in autonomia i propri preventivi, attingendo da una “libreria” di prodotti gli elementi da inserire, selezionandone anche il listino. Il programma, poi, suggerirà in automatico accessori che generalmente vengono abbinati al prodotto selezionato. Una volta elaborato il preventivo, si potrà intervenire sullo stesso, ad esempio applicando uno sconto. Il risultato di queste operazioni sarà un contenitore di testi, immagini, tabelle tecniche, schede dati, che si aggiornano in base al listino selezionato (ad

esempio in funzione delle dimensioni di una piscina). Terminata la composizione del preventivo, si passa alla creazione del layout personalizzato ed alla stampa in PDF. PRAEVIAM, inoltre, effettua una serie di elaborazioni, atte ad ottimizzare la presentazione dei dati, ottimizzando gli spazi a disposizione nel documento finale. Una volta spedito, sarà sempre possibile accedere al preventivo per modificarlo, revisionarlo o aggiornarlo. In questo modo si creerà automaticamente una libreria per ogni cliente. Nel database di PRAEVIAM sono già

caricati i prodotti maggiormente utilizzati, con i relativi listini dei principali fornitori del mercato. Ci preoccuperemo noi, anno per anno, di aggiornare prodotti e listini. Per informazioni: www.praeviam.it – info@praeviam.it

TECLUMEN: LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE IN PISCINA Un impianto può trasformarsi in qualcosa di davvero speciale solo se per l’acquisto e la progettazione delle luci si sceglie il produttore adatto. Noi di Teclumen abbiamo fatto dell’illuminazione il nostro business sin dal 1978. Siamo partiti con l’illuminazione da spettacolo, acquisendo così il nostro know-how. Oggi però la sfida è ancora più entusiasmante perché in tema di luci per piscine è il nostro supporto tecnico e progettuale che rende unica la nostra offerta. Perché una piscina illuminata è una cosa. Ma una piscina illuminata al meglio è ciò che trasforma davvero il sogno del cliente in realtà.

La scelta di un prodotto di eccellenza garantisce una durata maggiore e una resa luminosa migliore. Ma è la scelta progettuale del posizionamento, del numero e delle caratteristiche delle lampade nella vasca l’elemento che fa la differenza. Ecco perché oggi possiamo dire di essere un’azienda un passo avanti in tema di luci subacquee.

Contatti: 0376.778670 info@teclumen.it

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LA RISTRUTTURAZIONE È UN ATTO DOVUTO DOVE L’AMMODERNAMENTO È STATO MESSO IN SECONDO PIANO Spesso ci capita di visitare impianti sportivi dotati di attrezzi di ultimissima generazione, reception simile a quella di un hotel, con personale che accoglie sempre tutti con un sorriso. Dando una occhiata all’area spogliatoio, ci si accorge che, oltre al bellissimo armadietto e alla panca in pelle, niente di innovativo è presente al reparto docce e zona asciugacapelli. Strano, perché non bisogna mai dimenticare che il risparmio energetico inizia proprio sotto la doccia e davanti all’asciugacapelli. Risparmio energetico significa: più euro da investire nel centro sportivo, rispetto per l’ambiente, stop allo spreco di acqua, stop alle manutenzioni e alle sostituzioni di docce e asciugacapelli. Siligroup, presente con i propri prodotti di automazione in oltre 500 centri sportivi, riceve continue richieste di fornitura di prodotti che rispettano le prescrizioni sanitarie Covid-19.

Contattaci: Giovanni Di Monaco direttore commerciale: marketingsiligroup@gmail.com - www.siligroup.it

SUTTER PROFESSIONAL CON CLORAM: LA DISINFEZIONE ENTRA DAGLI SPOGLIATOI Sutter Professional, player storico di riferimento nel mondo della detergenza e della disinfezione professionali, è entrata nel settore delle piscine con Cloram, per completare la sua offerta con una gamma sempre più vasta di prodotti e trattamenti specializzati, fornendo delle risposte professionali e qualificate per ogni esigenza del canale Ho.re.ca e non solo. Una scelta di mercato che ha portato Sutter Professional ad essere fornitore globale per tutta la propria rete Distributiva. La sicurezza di un impianto inizia dalla porta di ingresso per finire nelle palestre e nelle vasche. In passato si prestava maggiore attenzione all’acqua sottovalutando il resto dei locali, ma

così come l’acqua che immessa nella piscina mal trattata ospita batteri, funghi ed alghe, anche gli ambienti al di fuori dell’acqua necessitano di cure particolari che non devono essere sottovalutate. Per risolvere tutte queste problematiche è necessaria una sinergia di prodotti, attrezzature e personale addetto al controllo. Sutter Professional ha individuato le soluzioni necessarie per esser sempre sicuri di avere ambienti disinfettati e acqua sanificata, pura e cristallina. Scopri la gamma CLORAM su www.cloram.com e la gamma Sutter Professional su www.sutterprofessional.it

WIBIT SPORTS: TANTO DIVERTIMENTO PER UN’ESTATE IRRESISTIBILE La stagione estiva è ormai prossima e molte sono le accattivanti proposte per arricchire piscine, resort estivi, località balneari marine e lacustri. Meglio non tardare a richiedere come allestire grandi parchi divertimento come gli Sports Park XL, L, M, S e XS destinati alle acque libere, o divertenti sistemi per le piscine, che da vasche ordinarie si trasformano in centri di fortissimo richiamo con Aquatrack, Fast Track e Aquaduel. Moduli senza eguali al mondo che assicurano il rafforzamento dell’immagine di chi intende offrire un maggiore servizio alla clientela e sfruttare l’effetto “ma-

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gnetico” di Wibit. Aqquatix, unico distributore in Italia di Wibit, grazie ad un team di esperti ti assiste nelle fasi di progettazione, presentazione di pratiche burocratiche, installazione e gestione del business. Anche quest’estate molti italiani non rinunceranno alle tanto desiderate vacanze o a momenti di svago da vivere con spensieratezza con la propria famiglia. Le nostre spiagge e le nostre piscine diventeranno l’unica vacanza possibile per quest’estate 2021: con Wibit i sorrisi in sicurezza sono garantiti! Info: info@aqquatix.com

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