HA&Wellbeing 05-2025

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STAGIONE 2025-26

FRA OTTIMISMO E OPPORTUNITÀ

LORENZO BOLOGNINI –LA STIMA DEL VALORE DELLA CONCESSIONE

BEATRICE MASSERINI –TRASFORMAZIONE DI UNA SSD IN UNA SRL

ROSSANA PROLA –SICUREZZA IN PISCINA: CHI PAGA?

CLUB:

MÖT STUDIOSLE BOUTIQUE DEL BENESSERE

A MILANO

INTERVISTE

JAVIER URBANO (GO FIT ITALIA) –

LA CATENA SPAGNOLA APRE A TORINO

SIMONE POSTIGLIONE (MEGA ONE GYM) –UNO STRAORDINARIO FITNESS CONCEPT

Passa ad un’esperienza cardio superiore

HA WELLBEING / HA POOL CONSTRUCTION

Periodico cartaceo bimestrale: 4 uscite HA Wellbeing – 2 Speciali HA Pool Construction

Registrazione Tribunale di Padova n. 1727 del 9 marzo 2001

Aggiornamento denominazione testata “HA Wellbeing” depositato in Tribunale di Padova il 24 novembre 2022 - redazione@wbox.it

Redazione: via Praimbole, 7 - 35010 Limena (PD) Telefono: +39 049 9600938

EDITORE/PROPRIETARIO: W.BOX SRL - Via Praimbole 7 – 35010 Limena (PD) - info@wbox.it

DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Tornatore - redazione@wbox.it

PUBBLICITÀ:

Professione Acqua srl - ferrario@professioneacqua.it

COME RICEVERE HA:

Per ricevere HA Wellbeing al proprio indirizzo basta inviare richiesta direttamente a info@wbox.it. Per le uscite degli speciali HA Pool Construction (due numeri/anno), chi fosse interessato deve farne specifica richiesta info@professioneacqua.it o a info@wbox.it.

NOTE ESPLICATIVE SU HA WELLBEING: 4 uscite/anno con servizi su fitness, piscina, hospitality; in versione digitale è aggiornato quotidianamente e accessibile a tutti su wbox.it; per ricevere la newsletter settimanale fare richiesta a info@wbox.it oppure iscriversi dal sito wbox.it

HA POOL CONSTRUCTION: 2 uscite/anno, sotto il coordinamento di Professione Acqua con focus su progettazione, tecnologia, manutenzione e realizzazione di piscine e spa.

COMITATO DI REDAZIONE: Linda Marabello, Antonella Barbieri, Alessandro Favero, Beatrice Tornatore – completano il Comitato di Redazione per l’edizione HA Pool

Construction Rossana Prola, Paolo Ferrario

HANNO COLLABORATO: Beatrice Masserini, Rossana Prola, Sara Zanatta, Viviana Venticinque, Javier Urbano, Simone Postiglione, Gianluca Scazzosi, Francesco Belà, Igor Castiglia, Lorenzo Bolognini, Gerardo Ruberto, Stefano Candidoni, Ciro Lo Giudice.

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Jump Comunicazione - www.jumpcomunicazione.com

STAMPA: Centro Offset Master Srl – Mestrino (PD) Chiuso in tipografia: 16/09/2025

Sommario

ANNO XXVI - NUMERO 05 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2025

NEWS

10 EAA News

12

WELLBEING News

FIFTY PLUS

18 Il Nuovo volto della Longevità: profilo sociologico e comportamentale degli

Over 65

Gianluca Scazzosi

POOL&GYM

22 Javier Urbano Lopez alla guida di GO Fit in Italia: prima apertura ad ottobre

Marco Tornatore

48 Un settore, con diverse imperfezioni, che merita la nostra dedizione

MANAGEMENT

58 L’importanza di una stima corretta del valore della Concessione

Lorenzo Bolognini

62 La “trasformazione” da Società Sportiva Dilettantistica (SSD a R.L.) a Società a Responsabilità Limitata Commerciale (Srl)

Beatrice Masserini

68 Empatia & Fitness (in acqua e in palestra)

Viviana Venticinque

70 Rivoluzione nella Talent Acquisition: nuovi modelli e strumenti per la selezione strategica nel Fitness & Wellness – parte 1 Francesco Belà

Marco Tornatore AQUATIC WELLNESS

66 La proposta Circuit Training per Small Group - parte 2

Stefano Candidoni FITNESS

38 Come la tecnologia sta plasmando il futuro della salute e delle esperienze in palestra o piscina Gerardo Ruberto

54 Fitness Dopaminergico

Igor Castiglia

AQUAPOOL

28 La sicurezza nelle piscine pubbliche: chi paga?

Rossana Prola

52 Convegno d’Autunno 2025: l’evento torna al nord con una big edition imperdibile

La redazione

WELLNESS

32 Möt Studios: le due boutique del benessere dove l’allenamento diventa un’esperienza su misura La redazione

LEADERSHIP

42 Mega One Gym, lo straordinario fitness concept di Simone Postiglione

Ciro Lo Giudice

EXTRA

8 Ottimismo puntando su salute, qualità e professionalità

Marco Tornatore

16 Stretching Zone

74 WELLBEING Imprese

80 Calendario EAA Eventi/Fiere

Foto di Copertina: la moderna e sontuosa palestra Mega One Gym di Ciampino, frutto della visione imprenditoriale di Simone Postiglione, sostenuto dalla moglie Jessica Mega One Gym è forse la palestra più evoluta e completa in Italia rispetto ai dettami prevalenti nel settore per chiunque collochi al primo posto l’allenamento della forza. Ha un grande successo grazie ad una serie di scelte frutto della visione imprenditoriale e della passione per l’allenamento di Simone Postiglione affiancato da Jessica, moglie e figura insostituibile nell’organizzazione del club di Ciampino. Un concept sintesi di modernità, perfezione, completezza di attrezzature evolute, attenzione al cliente, dove l’allenamento e la passione sportiva sono il focus centrale, con servizi per nuove generazioni senza trascurare i meno giovani. L’intervista di Postiglione, che ci racconta come ha realizzato il suo progetto con alte probabilità di replicarlo, a pagina 42.

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OTTIMISMO PUNTANDO SU SALUTE, QUALITÀ EPROFESSIONALITÀ

Le piscine non ricorderanno l’estate del 2025 come la più positiva per gli incassi. Ma palestre e centri acquatici hanno buone ragioni per guardare con fiducia alla stagione in fase di decollo e alle prospettive di un settore in constante crescita, sulla scia di mesi grazie ai quali molti hanno dimenticato (quasi) i danni della crisi pandemica.

Chi ha girato pagina oggi sta veleggiando verso traguardi frutto anche del cambiamento della domanda del consumatore medio, disposto a spendere per stare bene, magari rinunciando ad altro a causa della perdita di potere d’acquisto. Il punto è cosa significhi “stare bene” per le persone e cosa oggi il settore benessere offra e proponga per interpretare questo bisogno. Sicuramente, come evidenzia l’ultimo sondaggio promosso da EAA in collaborazione con Wbox/HA Wellbeing, quello che conta di più, secondo titolari e manager dei centri sportivi, sono professionalità e preparazione aggiornata dello Staff: solo così il cliente si sente al centro del progetto ed è fiducioso di poter seguire un percorso che rafforzi il suo desiderio di stare bene considerando salute e prevenzione. Ma

non solo.

L’aspetto mentale viene troppo spesso sottovalutato e stare bene significa vivere esperienze che affranchino dalle tensioni, dall’isolamento sociale, dalla routine monotona del quotidiano, meglio se divertendosi.

Elementi che afferiscono alla salute e al benessere mentale, ma che richiedono ambienti e professionisti al servizio di ogni singola persona, possibilmente avvalendosi della tecnologia e, come è ormai assodato, di strumenti unici per personalizzare il programma studiato per ogni cliente: su tutti l’IA che facilita, se la si padroneggia, l’approccio ottimale atteso da qualsiasi persons.

In sintesi, se abbiamo sposato la scelta di digitalizzare la nostra palestra o piscina, se investiamo su piani di formazione, aggiornamento, selezione dello staff per avere una Squadra di prim’ordine, se utilizziamo la tecnologia mettendola al servizio della clientela che di app e servizi online vive quotidianamente, se sappiamo comunicare in modo efficace via social e per canali più tradizionali, rispettando le attese e la condizione generazionale che distingue le tante categorie della popolazione, sicura­

L'esercizio fisico deve essere motivante, coinvolgente, meglio se divertente: molto dipende da cosa offrono palestre e piscine

mente il futuro ci arriderà

L’unica incognita è quel “se”: perché, se siamo fermi all’idea di palestra/piscina di due-tre anni fa, probabilmente certi traguardi saranno irraggiungibili e resteremo irreversibilmente indietro, rischiando capitolazioni che sono oggi all’ordine del giorno. Tutto come previsto, si chiama selezione del mercato, che premia chi non si limita all’ordinario, consapevole del significato di piena centralità del Cliente, il vero e autentico motore del cambiamento e delle nostre fortune.

Marco Tornatore

Chi ha girato pagina oggi sta veleggiando verso traguardi frutto anche del cambiamento della domanda del consumatore medio

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HA NEWS

IAA & EAA, GRANDI PROGETTI E NUOVE SFIDE PER LA PROMOZIONE INTERNAZIONALE DI UNA NUOVA CULTURA ACQUATICA (DUBAI AQUAFITNESS WORLD: 29-31 GENNAIO)

Dopo il successo della stagione appena archiviata, IAA, la International Aquatic Accademy presieduta magistralmente da Francisco Estevao in collaborazione con Antonella Barbieri, raggiunge i 23 Paesi partecipanti con le new entry di Norvegia, Lettonia, Ungheria, Marocco, Emirati Arabi e Singapore. Da ottobre si alterneranno le formazioni online su specifici temi proposti dai rappresentanti di ogni scuola accreditata, prima fra tutti Ekaterina Kapkhova dalla Russia con una sessione sul PT. Il prossimo gennaio, dal 29 al 31, torna DUBAI AQUAFITNESS WORLD, il più grande evento mondiale del settore che vedrà coinvolti, oltre ai rinomati presenter provenienti da ogni parte del mondo, i trainer emergenti proposti da ogni singola scuola IAA. Il programma completo sarà disponibile online da settembre.

In Italia, EAA, anima ideativa a colonna di IAA, ha un calendario di corsi e appuntamenti 2025­26 già definito che accompagnerà tutti gli

istruttori più professionali ed esigenti, nonché le Società che credono nella formazione di qualità, fondamentale per il loro processo di crescita e aggiornamento. I primi corsi già a partire da settembre (online e in presenza).

Per info e anticipazioni: www.euroaquatic.it

AQUAWELLNESS & ACTIVE LONGEVITY EVENT:

EAA conclude una stagione soddisfacente sia per le molte attività formative a calendario che per gli eventi. Appena il tempo di archiviare 12 mesi eccellenti che EAA è ripartita sorprendentemente registran-

do grandi consenso ed entusiasmo dei partecipanti all’appuntamento di avvio 2025-26, AQUAWELLNESS & ACTIVE LONGEVITY: con una partecipazione qualitativa e veramente rilevante, l’evento del 13 e 14 set-

tembre ha segnato il ritorno di EAA al centro ospitante per eccellenza, HIDRON di Campi Bisenzio FI. L’inattesa partecipazione così numerosa di istruttori, sensibili e attenti all’evoluzione del settore e della professionalità in piscina, è un’ulteriore riconferma del gradimento per appuntamenti tanto originali e completi di EAA, avvalorati dal programma proposto, ricco di spunti per una Piscina d’Eccellenza (un esplicito richiamo anche al progetto qualificante lanciato da EAA in sinergia con Aqquatix): una rivoluzione di contenuti, idee, progettualità che è stata condivisa con i trainer/ istruttori più qualificati e i manager delle realtà nazionali più affermate e credibili.

Ora il prossimo appuntamento nazionale sarà a fine marzo, con mini-eventi territoriali per aiutare il settore nella crescita professionale in ogni regione del Paese.

www.euroaquatic.it

Sen Yokooo premiata per la miglior classe nell'edizione 2025 di DAW, qui con Antonella Barbieri e Francisco Estevao

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GIAMPAOLO DUREGON RICONFERMATO PRESIDENTE DI ANIF FINO AL 2028

Ribadita la fiducia al precedente consiglio direttivo che registra un solo nuovo ingresso

Annullate le elezioni fissate un mese prima, ANIF ha riconvocato l’assemblea elettiva il 9 luglio scorso per il rinnovo delle cariche nel quadriennio 2025-2028: il voto dei suoi associati ha sancito che la presidenza resta saldamente nelle mani di Giampaolo Duregon, anima e immagine di ANIF e del suo percorso quasi trentennale, mentre il consi­

glio direttivo ha visto in pratica riconfermata la precedente e qualificata “squadra”, avvicendando solo il dimissionario vicepresidente Germano Bondì con Danilo Appolloni, apprezzato titolare di uno dei centri sportivi più prestigiosi di Roma.

Con un’affluenza totale del 51% tra gli aventi diritto al voto, questi sono

Oggi parlare di appuntamenti come Pool & Fitness Contact è dare luce vitale e molto conveniente a settori che possono beneficiare al meglio di formule B2B e networking rivelatesi molto soddisfacenti per chiunque abbia partecipato.

Il sold out puntuale da parte delle

i Consiglieri ANIF eletti:

• Giampaolo Duregon , Forum Sport Center SSD S.R.L.

• Pietro Tornaboni, Due Ponti SSD A R.L.

• Alberto Gamba, Sportpiù Salute E Benessere S.D. S.R.L.

• Lucio Zanchi, Sportefitness SRL SSD

• Massimo Cicognani , Monza Walking ASD

• Andrea Antoniazzi, Body Evidence SSD a R.L.

• Danilo Appolloni, Nettuno Club Collatina SSD a R.L.

Il Presidente Duregon ha dichiarato: “Deve esserci massima collaborazione e partecipazione dei Soci che hanno la volontà di contribuire, mettendo a disposizione dell’ANIF, idee, tempo e passione”.

La sesta edizione di Pool & Fitness Contact 2025 (autunnale) che si terrà a Desenzano presso l’hotel Acquaviva del Garda il 25-26 novembre, come sempre è organizzata da Assosport in collaborazione con Professione Acqua e Wbox/HA Wellbeing

aziende Seller a pochi giorni dall’avvio delle iscrizioni a questo appuntamento, il gradimento diffuso e il desiderio di essere invitati e partecipare, come Buyer, da parte di titolari e manager di palestre, piscine, centri sportivi e hotel sono la miglior sintesi di una formula di successo.

Il format consolidato, a numero chiuso, garantisce la massima efficacia nei matching grazie a un’agenda personalizzata di incontri one-to-one tra Buyer (gestori di centri natatori, club fitness e impianti sportivi) e un ristretto gruppo di aziende Seller del settore. Per Piscine, Palestre, Centri Sportivi e Hotel dotati di palestra o piscina, che gradissero partecipare ed essere invitati come Buyer con la formula tutto gratuito (pernotto, cene, pranzi e sessione manageriale oltre ai meeting B2B) è possibile fare richiesta a info@wbox.it o compilare la richiesta visitando il web

https://www.poolfitnesscontact.it/

XLEISURE, THE SPORT AND RECREATION FACTORY: A BOLOGNAFIERE DALL’11 AL 13 FEBBRAIO 2026

Si rinnova l’appuntamento con l’unico evento in Italia che ospita al suo interno ForumPiscine ­ 17th International Pool & Spa Congress and Expo, OutexOutdoor Experience e ForumClub - 27th International Congress & Expo for Fitness, Sport and Wellness Clubs, confermandosi punto di scambio cruciale nel connettere i tanti settori collegati alla diffusa propensione verso stili di vita sani e sostenibili. Un’esperienza professionale di grande intensità, tra prodotti, tecnologie, tendenze e servizi per fitness, wellness, outdoor e piscine.

Promosso da Editrice Il Campo in collaborazione con BolognaFiere, XLeisure 2026 riparte forte degli 8.000 operatori che lo scorso febbraio hanno scelto di partecipare alla manifestazione, sia per scoprire le novità e i prodotti delle 150 aziende espositrici (15% dall’estero), sia per assistere al programma formativo, articolato in oltre 100 appuntamenti tra convegni, workshop e dimostrazioni dal vivo.

XLeisure punta a favorire la nascita e il consolidamento di sinergie e relazioni tra i principali attori della filiera con focus su strutture ricettive, centri fitness, aree benessere, impianti acquatici e sportivi.

www.xleisure.it

www.forumpiscine.it

www.outex.it

www.forumclub.it

Acquanet, in merito al percorso parlamentare che potrebbe un domani portare ad una legge quadro sulla sicurezza nelle piscine, ad inizio agosto ha diramato una nota rivolta agli associati e agli operatori che invita ad attendere di capire come verranno appianate alcune criticità emerse che saranno oggetto di esame nell' iter parlamentare del DDL. “La nuova legge sulle piscine potrebbe finalmente vedere la luce".

Senza proclami, Acquanet ha seguito e contribuito alla sua stesura. Tuttavia, sono rimasti alcuni punti molto critici che potrebbero determinare modifiche anche significative del testo in Parlamento. Per questa ragione, e pur essendo il testo provvisorio a disposizione del Direttivo, la nostra associazione preferisce non commentare i singoli contenuti e aspettare il testo definitivo.”

www.acquanetpiscine.it

APPROVATO IL DDL SULLA SICUREZZA NELLE PISCINE

In Italia mancano le dovute attenzioni sulla sicurezza in acqua e nelle piscine, ma c’è anche chi, pur se troppo isolato, continua a spendersi per dare un fondamentale contributo a questo serio problema. Wbox.it e HA Wellbeing fanno la loro piccola parte, ma non può bastare.

L’obiettivo è sensibilizzare e coinvolgere le istituzioni e la politica decisive perché Sicurezza e Prevenzione siano colonne della cultura, dell’educazione, normando una materia a beneficio degli italiani, degli operatori delle piscine e del Sistema Italia in generale.

In tal senso è stato determinante l’ impegno profuso da Assopiscine e dal suo presidente Ferruccio Alessandria per arrivare ad un primo significativo risultato: attraverso un paziente dialogo e ripetuti incontri con il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e Il Ministero della Salute, il Consiglio dei Ministri ­il 30 luglio scorso­ ha approvato il disegno di legge quadro per la sicurezza nelle piscine, primo passaggio formale per poter arrivare ad una norma sulla prevenzione e sulla sicurezza in acqua. Non illudiamoci, la strada è in salita e ora spetterà alle Camere discutere e approvare o meno il disegno di legge: ma se prima c’era il nulla, oggi il percorso è tracciato, con l’auspicio che si arrivi ad un quadro normativo in linea con gli standard europei.

DDL SICUREZZA DELLE PISCINE E LA PRUDENZA CUI INVITA ACQUANET

NON SERVE FARE 10.000 PASSI GIORNALIERI PER STARE BENE, NE BASTANO 7.000

Da tempo in chiave salute e prevenzione il numero dei passi ritenuti necessari per stare bene o prevenire patologie croniche è “scientificamente” ritenuto 10.000. Ora, però, lo studio diffuso da Lancet Group mette in discussione questa soglia, dal momento che alcune ricerche stabilirebbero che il numero sufficiente è 7.000. Lo studio di The Lancet, come evidenzia la dottoressa Francesca Conte su LinkedIn, asserisce di considerare questa nuova soglia per avere risultati clinicamente significativi.

Le persone che raggiungono i 7000 passi/die, rispetto a coloro che si fermano a 2000, hanno i seguenti benefici:

- Mortalità (tutte le cause): riduzione del rischio fino al 47%.

- Malattie Cardiovascolari (incidenza e mortalità): riduzione del rischio fino al 25% (incidenza) e 47% (mortalità).

- Salute Neurologica (demenza): rischio inferiore fino al 38%.

- Salute Metabolica (Diabete Tipo 2): rischio inferiore fino al 14%.

- Salute Oncologica (mortalità per cancro): rischio inferiore fino al 37%.

- Salute Mentale (sintomi depressivi): riduzione fino al 22%.

- Prevenzione delle Cadute: rischio inferiore fino al 28%. Insomma, parlando di attività fisica, per i sedentari in particolare, raggiungere 7.000 passi giornalieri, anziché 10.000 per ottenere i benefici elencati, sicuramente è un obiettivo più accessibile.

Grazie all’ intesa fra l’ente organizzatore di Move City Sport, di cui AIS è parte attiva, e la fiera tedesca FSB, il prossimo anno Bergamo sarà sede dell’evento fieristico dei centri sportivi con la formula vincente di due giorni di durata. Il grande pregio della fiera di Bergamo, tenutasi per due edizioni, era infatti la durata: due giorni, come tutti gli eventi di successo dell’ultimo lustro, ritenendo molte aziende i 3 o 4 giorni un lusso non più sostenibile. Questa nuova formula intelligente entusiasma tutti: aziende espositrici, professionisti, operatori, visitatori.

Quindi se il format è quello ideale, con due giornate e la fondamentale cadenza biennale, quello che oggi colpisce è sicuramente il prestigioso accordo fra Move City Sport e la famosa fiera tedesca dei centri sportivi, FSB, tradizionalmente tenuta a Colonia. In pratica, come ha annunciato il comunicato diramato da AIS guidata da Ezio Ferrari, dal 2026 (11 e 12 novembre) Bergamo e l’Italia si fregeranno della presenza di un marchio a forte vocazione fieristica con la capacità di soddisfare gli interessi delle aziende espositrici e dei visitatori, rigorosamente professionali, in risposta all’esigenza crescente di appuntamenti B2B smart e di valore.

SETTEMBRE, IL MESE ANTI-SEDENTARIETÀ FRA WORLD WELLNESS WEEKEND, SPORTCITY DAY, BEACTIVE DAY E SETTIMANA EUROPEA DELLO SPORT

Tutti impegnati per contrastare la sedentarietà e alimentare la cultura del movimento e dell’esercizio fisico. Settembre è indubbiamente il mese in cui si sommano diversi appuntamenti e iniziative volte a sensibilizzare la popolazione, motivandola ad “attivarsi”. Un primo segnale è arrivato da AquaWellness & Active Longevity di EAA (13-14 settembre). A seguire, lo SportCity Day (21 settembre) di Fondazione SportCity, supportato da CIWAS, e il World Wellness Weekend (19-21 settembre). Dal 23 al 30 settembre, prende il via la Settimana Europea dello Sport, ideata da EuropeActive con il sostegno di ANIF. E, proprio il 23 settembre, sarà anche la data del BeActive Day, la giornata di riferimento per contrastare la sedentarietà e organizzare attività in tutti i centri sportivi, invitando la popolazione a muoversi e a scoprire i grandi benefici dell’esercizio fisico. Insomma, il mese di settembre lancia diversi messaggi per promuovere stili di vita attivi e in piena salute: ad ogni operatore, palestra, piscina, centro sportivo spetta il compito di contribuire in modo rilevante al successo di queste giornate e iniziative.

FSB DALLA GERMANIA APPRODA ANCHE IN ITALIA NEL 2026

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RUBRICA DI ASSOSPORT-ASSOFITNESS

A cura di Sara Zanatta – assosport@assosport.it

IL FITNESS ENTRA IN AZIENDA: PERCHÉ IL MONDO DEL LAVORO È LA NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE

Nel dibattito pubblico sul benessere e sulla salute, si parla spesso del ruolo dell’attività fisica nella prevenzione delle patologie croniche, nella qualità della vita e nella longevità attiva. Tuttavia una domanda resta in larga parte inevasa: perché il fitness strutturato, professionale e controllato, non è ancora una componente sistemica del welfare aziendale italiano?

In un contesto in cui il lavoro ibrido, la digitalizzazione e l’invecchiamento della forza lavoro stanno ridefinendo i modelli organizzativi e produttivi, il benessere psicofisico dei dipendenti non può più essere considerato un “extra benefit”, ma una leva strategica per la competitività delle imprese.

Eppure, le evidenze mostrano una distanza ancora significativa tra il potenziale del mondo fitness e le scelte effettive delle aziende.

Welfare aziendale e attività fisica: una relazione ancora immatura

Secondo i dati Osservatorio Welfare Aziendale 2024 – Edenred Italia, solo il 14% delle aziende italiane include attività fisica o wellness all’interno dei propri piani di welfare. Nella maggior parte dei casi si tratta di abbonamenti scontati a strutture convenzionate, raramente integrati in un progetto strutturale di salute aziendale.

Questo avviene nonostante un crescente corpo di evidenze mostri che i programmi di corporate wellness ben progettati possono generare ritorni economici misurabili. L’OCSE stima un ROI medio compreso tra 1,5:1 e 3:1, grazie a una riduzione dell’assenteismo, un miglioramento del clima interno e una maggiore retention del personale. In parallelo, l’VIII Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare 2025 dice con chiarezza che l’80,3% dei lavoratori italiani vorrebbe avere accesso in azienda a iniziative per la salute fisica come corsi di fitness o l’utilizzo di una palestra.

Questa percentuale, che sale ulteriormente tra i lavoratori più giovani e tra coloro che vivono maggiori pressioni psico-fisiche sul lavoro, racconta un’esigenza diffusa e ormai matura: il benessere fisico è una componente essenziale del benessere soggettivo e dell’engagement professionale. I lavoratori oggi si pensano come “totalità psico-fisica”, per citare il Rapporto, e cercano negli spazi e nei ritmi aziendali risposte concrete ai loro bisogni di salute, equilibrio e motivazione.

Perché allora il fitness aziendale resta marginale?

In questo scenario le imprese stanno già compiendo un salto culturale. Lo si vede nell’adozione crescente di modelli organizzativi che integrano la salute tra gli indicatori ESG (Environmental, Social, Governance), o nella richiesta di soluzioni welfare flessibili, personalizzabili, inclusive. Tuttavia il settore fitness fatica ancora ad agganciare questa domanda. Nonostante infatti il crescente con-

senso intorno al concetto di azienda come “hub del benessere”, la realtà ci mostra ancora troppe imprese, soprattuttto le PMI, che faticano a tradurre questa consapevolezza in azione. Spesso il tema del movimento e dell’accesso ad attività sportive in azienda viene percepito come un “nice to have”, una concessione costosa.

Ciò avviene prima di tutto perchè manca una vera cultura del movimento fisico come diritto e risorsa collettiva. Il lavoro è ancora concepito, soprattutto in Italia, come ambito separato dal corpo. Il benessere resta confinato alla sfera privata e l’attività fisica è vista come un atto individuale, opzionale, quasi un lusso. Questo modello è in ritardo rispetto alla realtà: oggi sappiamo che la sedentarietà incide direttamente sulla produttività, sul benessere mentale e sulla sostenibilità sociale del lavoro.

In secondo luogo, il tema del fitness è spesso trattato come una questione estetica o motivazionale, anziché come una componente strategica della salute organizzativa Programmi frammentari, una tantum, legati a logiche di marketing in-

terno o eventi occasionali, finiscono per banalizzarne il potenziale.

C’è poi una questione di asimmetria tra i linguaggi: chi lavora nel settore del wellness spesso non parla il linguaggio dell’HR, del CFO o del CSR manager. E viceversa. Si fatica a costruire modelli che sappiano legare i KPI del benessere a quelli della performance aziendale, al clima interno, al costo del lavoro e alla responsabilità sociale d’impresa.

Infine, il settore fitness non ha ancora espresso una narrazione condivisa e autorevole del proprio ruolo nel welfare. È mancato finora un fronte comune – tra produttori, gestori, consulenti, associazioni – capace di presentare soluzioni scalabili, dati verificabili e casi studio replicabili.

Un’opportunità per l’intero ecosistema: gestori, produttori, imprese

Oggi esistono quindi le condizioni per un cambio di passo per rispondere alle esigenze dei lavoratori e delle aziende. Le imprese produttrici di attrezzature fitness – rappresentate da Assofitness – offrono

da tempo soluzioni pensate per il mondo corporate: attrezzature modulari e compatte, ambienti mobili, sistemi di tracciamento del benessere, piattaforme digitali integrate. Allo stesso modo, numerosi gestori stanno sperimentando format “on site” (palestre aziendali), ibridi (centri convenzionati con programmi personalizzati) o completamente virtuali, con contenuti guidati e coach da remoto.

Ma soprattutto, sta crescendo una nuova consapevolezza: il fitness in azienda è una risposta concreta a problemi reali (stress, sedentarierà, disconnessione) e può diventare, se ben integrato, un potente fattore di resilienza organizzativa, attrattività del lavoro e innovazione sociale.

Solo il 14% delle aziende italiane include attività fisica o wellness all’interno dei propri piani di welfare

IL NUOVO VOLTO DELLA LONGEVITÀ: PROFILO SOCIOLOGICO E COMPORTAMENTALE DEGLI OVER 65

Gianluca Scazzosi scazzosigianluca@gmail.com

Una grande opportunità per l’industria del wellness, a condizione che si impari a dialogare con un target maturo, alla ricerca di risposte come programmi semplici, personalizzati e in ambienti accoglienti

Tempo di lettura: 6’

Negli ultimi decenni, l’Italia è diventata uno dei Paesi più longevi al mondo. Gli over 65 rappresentano oggi oltre il 24% della popolazione, una percentuale destinata a superare il 33% entro il 2050 secondo l’ISTAT. Non si tratta semplicemente di un invecchiamento anagrafico, ma di un cambiamento profondo nella struttura sociale, culturale ed economica del Paese. La terza età non è più sinonimo di staticità o declino: una parte crescente di questa fascia d’età è attiva, connessa, informata e desiderosa di prendersi cura del proprio benessere. Questo nuovo profilo sociologico impone una riflessione profonda sulle stra­

tegie dell’industria del fitness e del wellness, chiamata a ripensare servizi, linguaggi e modelli di ingaggio.

Un profilo in evoluzione: chi sono gli over 65 oggi?

L’attuale generazione di over 65 ha vissuto il boom economico, l’emergere dei consumi di massa, la digitalizzazione e le trasformazioni della società del lavoro. Si tratta, in molti casi, di ex lavoratori con competenze medio­alte, una discreta stabilità economica (soprattutto tra i pensionati del settore pubblico) e

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Non è solo un invecchiamento anagrafico del Paese, ma un cambiamento profondo della sua struttura sociale, culturale ed economica

una maggiore propensione al consumo rispetto al passato.

Dal punto di vista comportamentale, molti over 65 sono oggi interessati ad attività che promuovano l’autonomia, la socialità e la salute. Hanno tempo libero da dedicare a sé stessi, ma non vogliono essere considerati “anziani” nel senso tradizionale del termine. Sempre più spesso partecipano a corsi, viaggi culturali, iniziative sportive principalmente a basso impatto, e sono attenti all’alimentazione e alla qualità della vita.

Inoltre, l’uso delle tecnologie – sebbene non ancora massiccio – sta aumentando: tablet, smartphone e social network sono strumenti sempre più utilizzati per informarsi, comunicare e restare attivi.

Anche l’utilizzo di wearable device (smart e sport watch) per monitorare le attività quotidiane e quelle sportive è in forte crescita in questo segmento generazionale

Trend demografici

La crescita degli over 65 in Italia è inarrestabile. L’età mediana della popolazione è oggi di 47 anni e continuerà a salire. Il rapporto di dipendenza strutturale tra popolazione attiva e non attiva si sta squilibrando, con conseguenze significative sul sistema sanitario e previdenziale. Tuttavia, questa trasformazione demografica può essere anche una grande opportunità economica e sociale.

Secondo uno studio del CENSIS, gli over 65 italiani detengono oltre il 40% della ricchezza complessiva

del Paese. Sono consumatori attenti e fedeli, disposti a investire in ciò che migliora la loro qualità della vita, inclusi salute, mobilità, svago e benessere psicofisico. In questo scenario, l’industria del wellness non può più rivolgersi esclusivamente a un pubblico giovane o sportivo, ma deve imparare a dialogare con un target maturo, esigente e in cerca di soluzioni personalizzate.

Sappiamo che l’attività fisica è uno dei principali fattori predittivi di un invecchiamento sano e attivo. Riduce il rischio di malattie croniche, migliora l’umore, mantiene le capacità cognitive e previene la perdita di autonomia. Tuttavia, i dati ci dicono che solo

Molti over 65 sono oggi interessati ad attività che promuovano l’autonomia, la socialità e la salute

una minoranza degli over 65 pratica esercizio fisico regolare. Le ragioni sono molteplici ma le più difficili da superare sono gli stili di vita e la mancanza di offerta adeguata

Qui si apre un’opportunità importante per il settore fitness e wellness: la creazione di programmi specifici per queste fasce di età, con un focus su mobilità articolare, resistenza cardiovascolare, esercizi posturali e di equilibrio, ginnastiche dolci e attività socializzanti. Non si tratta solo di adattare l’intensità degli allenamenti, ma di costruire contesti accoglienti, relazioni empatiche e una comunicazione che valorizzi il potenziale degli over 65.

Strategie per il settore: dalla progettazione all’engagement

Per intercettare e fidelizzare il target senior, l’industria del fitness deve superare il concetto di “corso per anziani di ginnastica dolce” e orientarsi verso una proposta esperienziale, inclusiva e scientificamente fondata. Alcuni esempi operativi includono:

• Wellness club intergenerazionali: spazi dove i senior possano allenarsi insieme ad altre fasce d’età, in un’ottica di scambio e inclusione sociale

• Programmi personalizzati: percorsi costruiti su misura con fisioterapisti e wellness coach, con un monitoraggio dei parametri di salute

• Formazione del personale: istruttori con competenze gerontologiche, empatia comunicativa e capacità di creare engagement in modo delicato ma motivante. A questo proposito EAA (European Aquatic Association), sempre all’avanguardia nell’offerta di programmi formativi, ha organizzato un evento denominato AquaWellness & Active Longevity che ha trattato in modo approfondito queste tematiche (seguiranno altre iniziative simili).

• Tecnologia al servizio del benessere: app semplici per il monitoraggio dell’attività fisica, videolezioni da casa, community digitali per mantenere il senso di appartenenza

• Attività outdoor e sociali: camminate, yoga in parchi urbani, percorsi di Nordic Walking e laboratori di gruppo che fondano il benessere fisico con la socializzazione

presenta non solo una scelta etica, ma anche una strategia di mercato intelligente e lungimirante.  ph

La longevità non è più un obiettivo effimero, ma una nuova normalità sociodemografica. L’industria del wellness ha davanti a sé una straordinaria opportunità: contribuire in modo attivo a un modello di invecchiamento attivo. Ma per farlo, occorre smettere di pensare agli over 65 come a un segmento omogeneo e passivo, e iniziare a vederli come protagonisti di un nuovo ciclo di vita.

In un mondo in cui la salute è sempre più centrale e l’età cronologica non corrisponde più all’età biologica, saper leggere i bisogni profondi dei senior – e offrire soluzioni integrate, empatiche e sostenibili – rap-

L’industria del wellness deve imparare a dialogare con un target maturo, esigente e in cerca di soluzioni personalizzate
Flreepik

JAVIER

URBANO LOPEZ

ALLA GUIDA DI GO FIT IN ITALIA: PRIMA APERTURA AD OTTOBRE

Marco Tornatore

info@wbox.it

Il Country Manager Italia della nota catena spagnola, nell’imminenza dell’apertura del primo club italiano a Torino, spiega strategia, modello e obiettivi di uno dei gruppi più affermati in Europa

Tempo di lettura: 10’

Il nostro modello integra sport, salute e socializzazione ed è pensato per persone di tutte le età e con tutti i tipi di obiettivi - Javier Urbano Lopez

Prolungare la stagione della tua piscina, sia essa pubblica o privata, è finalmente possibile.

Con un meteo sempre più variabile e stagioni imprevedibili, la pompa di calore rappresenta la soluzione ideale per godersi la propria piscina più a lungo, mantenendo una temperatura sempre confortevole senza costi elevati.

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A metà ottobre aprirà a Torino il primo club di GO fit in Italia: che significato ha per il suo Gruppo l’ingresso in un nuovo Paese come il nostro e quali sono i principali obiettivi della vostra strategia internazionale?

L’ingresso in Italia rappresenta per GO fit un’evoluzione naturale ma profondamente strategica. Dopo oltre 15 anni di attività nella penisola iberica, approdare in un nuovo Paese significa mettere alla prova – in un contesto diverso e stimolante – la solidità del nostro modello L’Italia, in particolare, è un mercato dal grande potenziale, dove cresce la consapevolezza dell’importanza del benessere fisico e mentale. Con que-

sta espansione vogliamo contribuire in modo concreto allo sviluppo di comunità più attive, inclusive e sane, valorizzando anche il tessuto urbano attraverso progetti di rigenerazione sostenibile.

Perché la scelta di partire da Torino come città d’ “esordio” e cosa vi attendete da questa prima apertura su un territorio piuttosto competitivo?

Torino ci ha convinti per molte ragioni: è una città dinamica con una forte tradizione sportiva, un’attenzione crescente al benessere e una visione moderna della trasformazione urbana. Intervenire su un’area come

l’ex Mercato dei Fiori significa restituire valore a un luogo storico, rigenerandolo in chiave comunitaria. Sappiamo di entrare in un mercato competitivo, ma siamo fiduciosi: il nostro modello integra sport, salute e socializzazione ed è pensato per persone di tutte le età e con tutti i tipi di obiettivi.

In qualità di responsabile di GO fit in Italia, che significato personale ha per lei questo incarico e in che misura deve incidere sul vostro programma espansivo la serie di investimenti nel nostro Paese?

Essere alla guida del progetto GO fit in Italia è per me un incarico che unisce responsabilità e visione. Si tratta di costruire qualcosa che non è solo nuova, ma che può avere un impatto profondo sul modo in cui viviamo il benessere in questo Paese. Ogni centro che apriamo rappre-

Ci identifica in particolare la capacità di creare centri che sono anche luoghi di relazione, inclusione e impatto sociale

Il render del club GO fit che aprirà a Torino il prossimo ottobre
Javier Urbano, il secondo da sinistra, è intervenuto a RiminiWellness 2025 al convegno sugli Stati Generali del Fitness

senta un investimento importante – umano, economico e sociale – e vogliamo che ogni euro investito si traduca in valore per la comunità. Questo rende la nostra espansione non solo una crescita aziendale, ma un vero impegno verso il territorio

Il modello GO fit in sintesi e quali eventuali differenziazioni e adattamenti state considerando per essere vincenti pure in Italia?

GO fit è un ecosistema che combina scienza, tecnologia, esperienza e impatto sociale. Non ci limitiamo a offrire allenamento, ma costruiamo percorsi di salute che mettono la persona al centro. In Italia, dove esistono abitudini e aspettative diverse, abbiamo integrato attività specifiche – come il Reformer Pilates, ad esempio – e potenziato l’area acquatica. Inoltre, abbiamo calibrato la nostra comunicazione per raggiungere anche target meno attivi, mantenendo alta la qualità ma rendendola accessibile a tutti.

GO fit si apre alla comunità locale e vuole essere un spazio per tutti, soprattutto delle famiglie perché offre attività e servizi pensati per tutte le età, promuove il benessere condiviso e crea spazi inclusivi dove genitori e figli possono allenarsi e divertirsi insieme.

Abbiamo apprezzato il rigore organizzativo, formativo e gli standard qualitativi della vostra azienda, veri valori distintivi di GO fit: è corretta la nostra impressione e quali altri elementi ritiene distinguano e identifichino GO fit oggi?

Ci distingue la coerenza tra visione e pratica. Rigorosi standard qualitativi, formazione continua, tecnologie all’avanguardia e un forte radicamento scientifico sono parte del nostro DNA. Ma ciò che ci identifica davvero è la capacità di creare centri che sono anche luoghi di relazione, inclusione e impatto sociale. Non vogliamo solo far allenare le persone, vogliamo migliorare il loro stile di vita e contribuire al benessere della comunità in senso più ampio.

Da italiani siamo consapevoli delle complessità penalizzanti del sistema Italia e della burocrazia: quali ostacoli in particolare vi hanno condizionato di più per lo sviluppo del vostro progetto?

In progetti così ampi, la burocrazia può in alcuni casi allungare i tempi ma la serietà di una pubblica amministrazione si vede anche dalla meticolosità e precisione che emerge in questi casi. Lato nostro, abbiamo riscontrato amministrazioni locali capaci di cogliere il

GO fit non è un club come gli altri. Offriamo molto più di uno spazio per allenarsi: proponiamo un’esperienza completa

potenziale del nostro approccio Abbiamo trovato interlocutori proattivi e aperti, e questo ci ha permesso di affrontare anche le complessità con determinazione. La nostra esperienza dimostra che quando visione pubblica e iniziativa privata dialogano, si possono superare anche gli ostacoli strutturali.

Perché da ottobre un torinese dovrebbe scegliere GO fit anziché un altro club e quali sono i benefici che intendete riservare ad ogni cliente che si iscrive?

Perché GO fit non è un club come gli altri. Offriamo molto più di uno spazio per allenarsi: proponiamo un’esperienza completa, con oltre 150 attività settimanali, aree wellness, piscine, tecnologie evolute, servizi per famiglie e un ambiente realmen-

Uno dei club spagnoli - GO fit Valladolid

te inclusivo. Ogni iscritto è seguito nel suo percorso, grazie a strumenti digitali e professionisti formati. Il nostro valore aggiunto è la capacità di trasformare l’attività fisica in uno stile di vita sostenibile, piacevole e accessibile.

Non è certo un caso che le grandi catene del fitness non investano in Italia, come invece accade in UK, Spagna e Francia: il motivo per cui GO fit invece sceglie l’Italia è perché il vostro modello si basa sul sistema di concessioni e PPP o per altre ragioni?

Il modello PPP è sicuramente una leva importante, perché ci consente di recuperare e valorizzare spazi pubblici, garantendo sostenibilità economica e impatto sociale. Ma la scelta dell’Italia va oltre: crediamo profondamente nel suo potenziale. C’è

una domanda crescente di salute e benessere, una cultura sportiva da rilanciare e territori pronti a evolvere. Il nostro modello si sposa perfettamente con questo scenario, perché combina impresa, innovazione e responsabilità civica.

In Spagna avete club che registrano anche più di 20.000 iscritti: che aspettative avete per il primo club che state per aprire a Torino e per le future aperture in altre città italiane?

Ogni mercato ha la sua dinamica, ma l’obiettivo rimane ambizioso. A Torino vogliamo creare un riferimento cittadino per la salute e il benessere, costruendo una base solida e duratura. Più che ai numeri iniziali, guardiamo alla qualità dell’esperienza e alla capacità di generare valore per il territorio. Se la comunità

risponde, la crescita sarà naturale. Le aperture future, già pianificate a Milano e Bologna, confermano che l’interesse per il nostro modello è concreto e replicabile.

Il programma di nuovi club GO fit in Italia: quanti, dove intendete essere presenti e in quale arco temporale?

Abbiamo un piano di espansione strutturato e sostenibile: prevediamo di aprire almeno due centri all’anno. Dopo Torino, siamo già al lavoro su Milano (ex Lido) e Bologna, e stiamo valutando attentamente nuove opportunità in altre grandi città con grande potenziale nel Paese. Ogni apertura sarà guidata da criteri chiari: accessibilità, impatto urbano e possibilità di instaurare collaborazioni virtuose con le istituzioni locali.

In Spagna si parla di una penetrazione superiore al 15% mentre in Italia fatichiamo a raggiungere in palestre e piscine il 10%: il modello GO fit può aiutare ad avvicinare le percentuali di praticanti e iscritti che avete nella Penisola iberica e se sì come?

In Italia c’è un potenziale enorme ancora da valorizzare. Il nostro modello è progettato proprio per avvicinare al benessere anche chi oggi è poco aduso all’attività fisica. Come? Offrendo centri accessibili, integrati nei quartieri, con una proposta trasversale per ogni fascia d’età e condizione fisica. Ma, soprattutto, creando un’esperienza motivante e personalizzata, fondata su evidenze scientifiche e sull’accompagnamento costante delle persone nel loro percorso. Crediamo fortemente che lo sport sia un diritto universale: se abbattiamo le barriere culturali, economiche e logistiche, la partecipazione cresce in modo strutturale e naturale.

Abbiamo un piano di espansione strutturato e sostenibile: prevediamo di aprire almeno due centri all’anno
Javier Urbano Lopez, Country Manager Italia di GO fit

Il fitness acquatico in Spagna non è così diffuso e richiesto come in Italia: quali sono le differenze più rilevanti e che offerta avete studiato per avere appeal con le vostre piscine anche a Torino e in Italia?

In Italia il legame con l’attività acquatica è più forte e identitario, soprattutto in alcune fasce d’età. A Torino offriremo una proposta completa e innovativa: corsi in acqua, nuoto libero, programmi di prevenzione e recupero, attività specifiche per bambini e terza età. La piscina sarà un asset centrale del club, sia per l’uso sportivo che per il benessere. Lavoriamo per rendere l’acquaticità un’esperienza integrata nel percorso di salute, e non un servizio accessorio.

Come manager che da tempo occupa posizioni apicali in GO fit, quali ritiene siano le sfide da superare perché il suo Gruppo possa rafforzare la sua leadership e su cosa interverrete per consolidare e rafforzare la vostra posizione in Italia e in Europa?

La principale sfida è coniugare identità forte e adattabilità locale. Ogni Paese ha le sue peculiarità e servono visione, ascolto e capacità di leggere il territorio. In Italia, il rapporto con le istituzioni sarà cruciale per realizzare progetti ad alto impatto. A livello europeo, continueremo a puntare sull’innovazione

tecnologica, sulla ricerca scientifica applicata al benessere e su partenariati pubblico-privato virtuosi. La nostra ambizione è essere riconosciuti non solo come un operatore sportivo, ma come un acceleratore di salute e coesione sociale.

Secondo Javier Urbano Lopez, cosa fa veramente la differenza perché una palestra o una piscina possa essere veramente appealing per chi vuole allenarsi e per i tanti sedentari che rappresentano il vero obiettivo di catene leader come GO fit?

Credo che la differenza la faccia la capacità di mettere le persone al centro, non solo il prodotto GO fit nasce per accogliere chiunque voglia prendersi cura di sé, anche

chi non si è mai allenato. Offriamo supporto, motivazione, sicurezza. È fondamentale creare ambienti in cui sentirsi a proprio agio, non giudicati, guidati da professionisti preparati. È lì che inizia la vera trasformazione: quando l’attività fisica smette di essere un dovere e diventa un’abitudine piacevole e sostenibile. 

Il nostro modello è progettato proprio per avvicinare al benessere anche chi oggi è poco aduso all’attività fisica

GO fit in sintesi:

• Personale totale: 1200 dipendenti

• Numero clienti totale: oltre 235.000

Numero di membri nel club con maggori iscritti: oltre 28.000 (a Madrid)

• Fatturato di GO fit nel 2024: 84 milioni di euro

Numero totale di Club: 22 (incluso Torino)

• Numero di nuove aperture programmate nei prossimi tre anni: in questa espansione che stiamo realizzando in Italia, circa 2 aperture all'anno

Il club GO fit Vallehermoso a Madrid

L'OPINIONE

LA SICUREZZA NELLE PISCINE PUBBLICHE: CHI PAGA?

È un aspetto molto delicato e, per prevenire rischi e incidenti, comporta investimenti onerosi: però meglio affrontarli, perché il verificarsi di un episodio troppo negativo ha ricadute pesantissime

Rossana Prola prola@professioneacqua.it

Quando parliamo di sicurezza nelle piscine aperte al pubblico di proprietà pubblica ma gestite da un operatore privato, situazione molto diffusa in Italia, ci troviamo davanti un problema che in molti casi appare insormontabile, relativo alla messa in sicurezza dell’impianto Il tema della sicurezza nelle piscine che appartengono alla categoria A1 secondo l’Accordo Stato-Regioni del 2003, quelle cioè aperte ad un

La sicurezza costa, e parecchio; ma anche un incidente serio costa parecchio, sia in termini di denaro che di reputazione e di stress

pubblico indifferenziato, indipendentemente dal pagamento di un biglietto d’ingresso, è indubbiamente un tema complesso, costituito da diversi aspetti che interagiscono tra loro. Semplificando all’estremo, si può separare il problema in due macro­aree: quella gestionale e quella strutturale, intendendo con quest’ultimo termine “relativa alla struttura”.

Il tema gestionale della sicurezza

A questa sezione appartiene tutto quanto è direttamente in capo al gestore, in termini organizzativi e di gestione del personale. Vanno quindi considerati gli aspetti relativi a: sicurezza dei lavoratori (D.Lgsl.81/08);

procedure di autocontrollo;

• assistenza ai bagnanti.

Le aree della struttura che necessitano di particolare attenzione riguar-

di lettura: 5’

do la salvaguardia della sicurezza sono:

l’acqua delle vasche;

• la sicurezza degli ambienti, sia di lavoro che utilizzati dai frequentatori;

l’aria nelle piscine coperte; la sala macchine;

• le pulizie e le altre attività che presentano rischi per gli operatori.

Il tema strutturale della sicurezza

La sicurezza della struttura nel suo complesso è facilmente valutabile, da parte di chi ha una conoscenza approfondita delle norme giuridiche e delle norme tecniche, e si può riassumere in:

conformità strutturale dell’edificio; conformità antiscivolo di tutte le pavimentazioni, interne ed esterne alle vasche;

• conformazione interna delle vasche in termini di pendenze, sca-

Tempo

le, salti di quota;

• vie di esodo;

• conformità di eventuali tribune; conformità di eventuali acquascivoli;

conformità degli accessori interni alle vasche (corsie, blocchi di partenza, bocchette, aspirazioni, scalette, trampolini e altro);

• conformità del locale prodotti chimici;

• conformità degli impianti.

A chi spettano i costi?

I costi relativi alla messa in sicurezza di queste aree sono in capo al gestore per quanto riguarda la parte gestionale, in capo al Comune per

Chi ha una conoscenza approfondita delle norme giuridiche e delle norme tecniche valuta facilmente la sicurezza della struttura nel suo complesso

quanto riguarda le strutture, è semplice, giusto? No, le cose sono leggermente più complicate di così.

Qualunque gestore sa che per partecipare ad una gara d’appalto deve inserire nella busta il verbale di un sopralluogo obbligatorio, deve dichiarare di aver preso visione di tutto e che, in termini poverissimi, “gli sta bene così”.

Quindi, se mi accorgo che nel piano vasca della piscina si scivola come su un campo di calcetto saponato, chi deve rifare il pavimento? Se la conformità della vasca è tale per cui la pendenza del fondo è superiore al massimo consentito e il bagnino passa il tempo a riacciuffare le persone che non sanno nuotare che scivolano nell’acqua alta, chi deve rifare il fondo? Se gli acquascivoli non sono a norma? Se la sala macchine non è a norma, nemmeno le corsie, i blocchi di partenza, eccetera eccetera, chi paga per stare tranquillo ed evitare incidenti? Parliamone. Ma se ne parla per anni senza uscirne, e chi ci è passato lo sa bene.

Come operare

Per prima cosa, andrebbe sempre effettuata una verifica, possibilmente da parte dell’Ente concedente prima dell’affidamento della gestione, e la piscina dovrebbe essere affidata senza criticità.

Fatto questo, il gestore prima di presentare l’offerta dovrebbe essere consapevole dei costi reali della gestione, che devono comprendere anche i costi della sicurezza dei lavoratori e degli utenti, che non sono del tutto trascurabili volendo operare correttamente. La stima dei costi relativi alla sicurezza va eseguita sull’impianto, dedicando cura ed attenzione.

Il numero di assistenti bagnanti, ad esempio, non va calcolato considerando solamente la superficie delle vasche; questo dato indica il numero minimo, ma quello realmente necessario dipende da molti fattori, a partire dalla conformazione e dalla visibilità delle vasche, dalla presenza di acquascivoli, giochi d’acqua, punti o situazioni pericolosi, o altro. Le operazioni di carico delle cisterne non possono mai essere eseguite senza una più che attenta supervisione e la stazione di carico deve presentare i requisiti per operare con rischi minimi.

Fatto questo, va progettata la struttura dell’operare in sicurezza: procedure, mansionari, esercitazioni periodiche, aggiornamenti.

Tutto questo costa, e parecchio. Ma anche un incidente serio costa parecchio, sia in termini di denaro che di reputazione e di stress. Potendo scegliere, perché si può scegliere, meglio spendere perché non accada nulla. 

IL NUOTO DEL FUTURO. OGGI

Grazie alla passione per le sfide e alla capacità, tutta italiana, di trovare soluzioni anche per i progetti più complessi, Myrtha Pools da 60 anni è sinonimo di sport, recupero funzionale, fitness e relax in acqua.

Centro CR2 Sinapsi (CR)

MÖT STUDIOS: LE DUE BOUTIQUE DEL BENESSERE DOVE L’ALLENAMENTO DIVENTA UN’ESPERIENZA SU MISURA

Un concept ispiratosi a un’idea innovativa che ha progressivamente modificato il panorama del fitness in Italia

La redazione info@wbox.it

6’

In due splendide location milanesi, zona Brera e Magenta, sorgono due fitness boutique di Möt Studios, oasi di relax pensate per un benessere completo. Ci racconta tutti i particolari il fondatore Jan Pastori, che nel 2018 ha portato questo nuovo concetto di fitness boutique in Italia.

Tempo di lettura:

Entusiasma il tuo pubblico con esperienze uniche e divertenti.

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Saremo presenti a InOut 2025 dall’8 al 10 ottobre, Rimini Padiglione D3, stand Aqquatix | Life Fitness Italia nell’area collettiva Assosport

La

cosa più importante è che chi frequenta Möt Studios colga la qualità, in ogni dettaglio, dalle attrezzature all’avanguardia, alla professionalità del nostro team

L’essenza di Möt Studios è custodita già nel suo nome, Möt infatti, in lingua svedese significa incontro, un incontro inteso sia con sé stessi che con gli altri. Richiama inoltre il latino motivus, ovvero motivo e, in senso più ampio, motivazione, oltre a evocare il vocabolo inglese movement, quindi movimento. L’intuizione alla base di questo nuovo concetto di benessere e di Fitness, portato in Italia da Möt Studios, arriva da lontano: è a Londra, infatti, che Jan Pastori inizia a maturare la volontà di affacciarsi al mondo imprenditoriale italiano, importando un’idea nuova, fresca, che sarebbe stata poi destinata a rivoluzionare il panorama dei fitness club nel nostro Paese.

Il concept di Möt Studios

Möt Studios privilegia la qualità rispetto alla quantità, scegliendo con cura le tipologie di allenamento da inserire all’interno del proprio ventaglio di servizi. Offre il Pilates nei due ambienti Matwork e Reformer, l’allenamento funzionale, a corpo libero e con piccoli attrezzi, Booty Barre, l’HIIT e l’allenamento con il sacco. Tutte le attività sono presentate in un formato “small group” in modo da favorire un ambiente familiare, in cui l’allenamento è mirato e modellato intorno alle esigenze della persona, garantendo anche la possibilità di affidarsi a sedute di personal training. La clientela abituale di Möt Studios è certa di trovare un

Dove l’acqua incontra la competenza

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Percorsi base e avanzati, certificazioni, aggiornamento delle qualifiche, eventi esclusivi e tanta innovazione.

XWIIT di Stefania Lastrucci

Aquapilates di Mariano Solier

NewGen Trainers Lab di Martina Maisto

Personal Training e Small Group di Fabrizio Cantarini

Metodo 25 di Viviana Venticinque

Prendi nota dei grandi eventi 2026

Spring event: 22/03/2026 Summer event: 12-13/09/2026

Calendario corsi ed eventi disponibile su www.euroaquatic.it eaa@euroaquatic.it @europeanaquatic

Fabrizio Cantarini Direttore Scientifico di EAA

ambiente che le permetta davvero di staccare, concentrandosi completamente sulla propria salute e sul proprio benessere. In Möt Studios, anche le location fanno infatti la differenza: la volontà è quella di mettere a disposizione un ambiente che predisponga al rilassamento mentale, oltre a ampi spazi luminosi, raffinati, in cui ritagliarsi del vero tempo di qualità, dove ricaricarsi e rimettere lo star bene al centro delle proprie priorità.

In primo piano: la qualità delle attrezzature e la competenza dei trainer

All’interno delle strutture di Möt Studios, grande attenzione viene dedicata alla selezione dei professionisti, non solo verificando le loro competenze e conoscenze tecnico-teoriche ma valutando anche la loro capacità di stabilire una relazione empatica e di fiducia con il cliente. “La nostra offerta di allenamenti in piccoli gruppi di massimo 6 - 8 persone o in one-to-one rende necessario un approccio estremamente umano. I nostri clienti si sentono a casa e questo è dovuto, anche e soprattutto, alla passione e all’umanità che i nostri trainer mettono nel proprio lavoro” afferma Jan Pastori.

I Möt Studios offrono anche veri e propri corsi di formazione rivolti agli istruttori di Pilates Reformer proposti da Balanced Body, punto di riferimento mondiale nel settore, in modo da individuare professionisti in formazione da inserire nell’organico, in una prima fase affiancati da un trainer esperto. “Balanced Body rappresenta una garanzia di sicurezza, in Italia e nel mondo. Per questo, ci affidiamo ai loro macchinari per il Pilates e cerchiamo di intercettare gli istruttori che frequentano i loro corsi di formazione” aggiunge. “Per noi la cosa più importante è che chi frequenta i nostri spazi colga la qualità, in ogni dettaglio, dalle attrezzature all’avanguardia, alla professionalità e competenza del nostro team”

Il modello: flessibilità e libertà nella fruizione del servizio

I Möt Studios non si basano sul classico modello di abbonamento, ma offrono pacchetti e singoli ingressi. Si tratta di una precisa scelta motivata dalla volontà di rendere il cliente quanto più libero possibile

nell’organizzare i propri allenamenti. “Si paga solo ciò che si consuma, senza nessuno spreco” racconta Pastori. Gli studi Möt sono aperti dalle 7.30 sino alle 21.00, ma, proprio per garantire un servizio sempre di alto livello, ogni istruttore non lavora più di tre o quattro ore consecutive. Chi frequenta gli studi di Viale Francesco Crispi e Viale di Porta Vercellina si allena in media 2 o 3 volte alla settimana, qualcuno arriva anche a 4. Per chi desidera impegnarsi con costanza, esiste la formula Monthly Commitment: pacchetti di lezioni da utilizzare nell’arco di un mese, perfetti per chi punta a rimettersi in forma in un tempo definito. Tutte le soluzioni proposte da Möt offrono accesso illimitato a entrambi gli studi milanesi, senza vincoli di giorni o orari: una flessibilità pensata per chi ha uno stile di vita dinamico e ricco di impegni.

Al momento sono due gli studi aperti a Milano ma la realtà mira a espandersi ulteriormente

Una porta aperta sul futuro

Milano ha riservato sin da subito un’accoglienza calorosa, comprendendo e apprezzando la formula portata da Jan Pastori e soci. Al momento sono due gli studi aperti a Milano ma la realtà mira a espandersi ulteriormente. “La nostra intenzione è quella di ampliare il nostro raggio, con nuovi spazi sempre più vicini a tutti coloro che vogliono provare l’esperienza di Möt Studios” - conclude Pastori. 

International Pool & Spa Expo and Congress

L’appuntamento di riferimento sui trend più attuali in materia di valorizzazione del benessere e del tempo libero cresce e amplifica il suo potenziale. XLeisure , la sinergia vincente tra ForumPiscine , ForumClub e Outex , è un’opportunità preziosa per partecipare da protagonisti a un’innovativa esperienza di business, formazione e networking

COME LA TECNOLOGIA STA PLASMANDO IL FUTURO DELLA SALUTE E DELLE ESPERIENZE IN PALESTRA O PISCINA

Capire la rapida trasformazione che vive il nostro contesto professionale ci permette di guidare il cambiamento utilizzando nuovi strumenti come la tecnologia e l’AI che, altrimenti, potrebbero rivelarsi delle insidie, restando così intrappolati nella nostra incapacità di evolvere

Tempo di lettura: 9’

Nel 2025, il benessere non è più solo un'esperienza individuale — è un settore ad alto potenziale, dove tecnologia, sostenibilità e personalizzazione incontrano le esigenze di un mercato in crescita. Per gli imprenditori, questo significa nuove opportunità di sviluppo, differenziazione e fidelizzazione del cliente

Il settore del fitness e delle piscine si orienterà verso l'integrazione di tecnologie intelligenti, pratiche sostenibili ed esperienze personalizzate.

Allenarsi, immergersi, respirare: tutto diventa parte di un benessere profondo, tecnologico, sostenibile

Questo include piscine intelligenti con sistemi automatizzati, design di piscine immerse nella natura e un'attenzione particolare al benessere mentale e fisico. Le tendenze del fitness enfatizzano l'allenamento della forza per la gestione del peso, programmi di allenamento potenziati dalla tecnologia e programmi su misura per gli anziani.

Il fitness terrestre e le piscine non sono più luoghi da frequentare occasionalmente, ma ambienti dinamici dove il tempo si trasforma in valore vissuto. Allenarsi, immergersi, respirare: tutto diventa parte di un benessere profondo, tecnologico, sostenibile — e finalmente su misura. C’è un cambiamento silenzioso ma potente che sta attraversando il mondo del benessere. Non lo si nota subito entrando in una palestra o in una piscina, ma lo si percepisce nei dettagli: un’app che ti suggerisce l’allenamento perfetto per la tua giornata, una vasca che si illumina in

base al tuo stato d’animo, un trainer virtuale che ti corregge la postura in tempo reale.

È la tecnologia che, senza clamore, sta ridisegnando il modo in cui ci prendiamo cura dei consumatori Le palestre non sono più semplici luoghi dove si sollevano pesi o si corre su un tapis roulant. Sono diventate ecosistemi digitali, dove ogni movimento è tracciato, ogni progresso è analizzato e ogni esperienza è pensata per essere unica. I dispositivi indossabili, le app intelligenti e le piattaforme di coaching virtuale stanno trasformando l’allenamento in un percorso su misura, capace di adattarsi ai ritmi, agli obiettivi e persino all’umore dell’utente. Anche le piscine stanno vivendo una rivoluzione silenziosa.

Non più solo ambienti per il relax o il nuoto, ma spazi multisensoriali dove la tecnologia lavora dietro le quinte per garantire comfort, sicu­

ph Professione
Acqua

rezza e sostenibilità. Le biopiscine, ad esempio, utilizzano sistemi di filtraggio naturali, eliminando il cloro e riducendo l’impatto ambientale.

Le piscine smart regolano temperatura, illuminazione e musica in base alle preferenze dell’ospite, creando un’esperienza immersiva e rigenerante.

Per gli imprenditori, tutto questo rappresenta una straordinaria opportunità. Investire in strutture che integrano tecnologia e sostenibilità significa offrire esperienze premium, attrarre una clientela consapevole e posizionarsi come leader in un mercato in rapida evoluzione.

La domanda di benessere personalizzato è in crescita, e chi saprà interpretarla con visione e concretezza potrà costruire spazi che non vendono solo servizi, ma emozioni e valore percepito. In fondo, trasformare il fitness non significa solo aggiornare attrezzature o installare software. Significa ripensare il rapporto tra tempo, corpo e salute, offrendo alle persone luoghi dove sentirsi accolte, motivate e rigenerate.

Oltre lo status quo: il benessere come visione imprenditoriale

Nel mondo del fitness e delle piscine, restare fermi equivale a perdere terreno. L’affermare “abbiamo sempre fatto così” non è più una strategia, è una trappola. I consumatori di oggi cercano esperienze, non solo servizi. Vogliono sentirsi ascoltati, guidati, coinvolti.

E la tecnologia — se usata con intelligenza — può diventare il ponte tra ciò che offriamo e ciò che le persone desiderano davvero. Per gli imprenditori, questo è il momento di ripensare gli spazi, i modelli di business, le relazioni con i clienti. Investire in soluzioni smart, sostenibili e personalizzate non è solo una scelta etica o innovativa: è una leva concreta per differenziarsi, crescere e fidelizzare. Chi saprà trasformare la propria palestra o piscina in un luogo di benessere evoluto, dove tecnologia e umanità si incontrano, sarà protagonista di una nuova era. Un’era in cui il tempo non si misura in minuti, ma in valore vissuto.

Integrando le più recenti innovazioni nelle applicazioni di monitoraggio dell'attività fisica e in altre tecnologie indossabili, la realtà virtuale nel regime di allenamento e fitness sta cam­

biando il modo stesso di allenarsi e mantenersi in salute. Queste innovazioni rendono persino il fitness terrestre ed acquatico molto più personalizzato, facile e coinvolgente che mai, aprendo così una piattaforma in cui chiunque, ovunque, può lavorare e aumentare l'efficienza nel raggiungimento degli obiettivi di fitness prefissati.

Perché questa “rivoluzione” abbia un impatto concreto, sarà fondamentale ripensare l'architettura e il funzionamento degli spazi tradizionali come palestre e piscine. I centri sportivi del futuro dovranno evolversi in ambienti multifunzionali, dotati di: Angolo della salute ­ Postazioni di valutazione fisiologica per monitorare parametri come ritmo cardiaco, VO2 max, postura, e livello di stress, tutto integrato con l’app personale dell’utente. Una modalità di “accogliere” le persone e predisporre un giusto programma di allenamento e di controllo dei risultati.

Piscine intelligenti - Dotate di sistemi di analisi del nuoto, tracciamento delle performance subacquee e feedback sonori tramite auricolari impermeabili. I controlli di velocità variabili consentono agli utenti di personalizzare la propria esperienza in base all'attività: lenta per il rilassamento o la terapia della luce, più veloce per l'esercizio fisico o il gioco.

• Comunità e cultura della sostenibilità - Corsi dedicati alla nutrizione ecologica, al movimento consapevole e alla gestione responsabile delle risorse potranno essere integrati nelle offerte dei centri sportivi. Allenarsi significherà anche imparare a rispettare il proprio corpo e l’ambiente.

• Energia rinnovabile e impianti efficienti - L’utilizzo di pannelli solari, sistemi geotermici e illuminazione LED a basso consumo diventerà lo standard. I nuovi impianti sportivi potranno persino recuperare energia cinetica dai movimenti degli utenti—come dalle cyclette e dai tapis roulant intelligenti—alimentando parzialmente le strutture stesse.

• Educare attraverso l’esperienza - Pannelli informativi interattivi, visori VR per simulazioni ambientali e app che mostrano in tempo reale l’effetto delle scelte energetiche o di consumo d’acqua, trasformeranno il fitness in un’esperienza educativa. Ogni azione potrà essere accompagnata da dati che

È la tecnologia che, senza clamore, sta ridisegnando il modo in cui ci prendiamo cura dei consumatori

mostrano il risparmio energetico, la riduzione dell’impatto ecologico o il valore della rigenerazione ambientale.

• Formazione professionale e nuove competenze - Le palestre e le piscine del futuro dovranno ospitare percorsi di formazione per istruttori, fisioterapisti, dietisti e tecnologi del benessere, favorendo lo sviluppo di profili professionali in linea con le nuove esigenze del settore. Le collaborazioni con atenei e istituti tecnici potranno facilitare tirocini, ricerche e sperimentazioni sul campo.

• Rete territoriale per la cultura del benessere - Attraverso eventi, open day, seminari e campagne, queste strutture possono diventare veri e propri ambasciatori di uno stile di vita sano e responsabile. Il benessere non sarà più solo un obiettivo individuale, ma un valore condiviso all’interno di una rete collaborativa tra cittadini, istituzioni e innovatori.

• Ruolo proattivo degli istruttori - Gli allenatori non saranno solo guide fisiche, ma anche facilitatori di valori. Saranno formati per promuovere comportamenti sostenibili, per motivare.

• Uso dell’intelligenza artificialeUno strumento che può supportare le risorse umane operative:

1. Personalizzazione dei percorsi di allenamento, elaborazione dei dati biometrici e comportamentali per creare programmi su misura, adattandoli nel tempo in base ai progressi e alle esigenze dell’utente.

2. Monitoraggio costante e ottimizzazione della performance attraverso sensori e app, l’IA fornisce feedback in tempo reale, corregge errori di postura, suggerisce modifiche e previene infortuni.

3. Efficienza gestionale per i centri sportivi, l’IA automatizza processi: gestione prenotazioni, controllo afflussi, manutenzione predittiva delle attrezzature e ottimizzazione dei corsi.

L’intelligenza artificiale è uno strumento utile in mano ai professionisti e non il contrario; l’AI o la conosci o ti schiaccia. L’automazione può portare a una diminuzione del contatto

diretto con istruttori e altri utenti, impoverendo l’aspetto sociale dell’allenamento.

Il settore fitness e wellness è sempre più dinamico e orientato al benessere e alla salute, la cultura organizzativa assume un ruolo cruciale. Si fonda su valori come salute, inclusione, energia e motivazione, che guidano ogni aspetto del lavoro: dalla relazione con i clienti all'interazione tra colleghi. Una cultura positiva favorisce ambienti accoglienti e stimolanti, dove il team lavora con passione per promuovere stili di vita sani

La coerenza tra il messaggio aziendale e il comportamento interno è essenziale per costruire fiducia e comunità. Per le aziende del fitness e wellness, investire nella propria cultura è la chiave per creare esperienze memorabili e fedeltà duratura.

Il ruolo del direttore strategico nelle innovazioni aziendali

In un mondo del lavoro in costante mutamento, il direttore strategico si configura come una figura essenziale per il futuro delle imprese Nelle aziende fitness e wellness, il

suo compito è quello di connettere la visione con l’operatività, con uno sguardo curioso e visionario ma sempre concreto.

È colui che parte dallo stato dell’arte per immaginare nuovi scenari, anticipare le tendenze del settore, promuovere innovazioni e adattamenti trasformativi. Il direttore strategico ha la responsabilità di guidare la crescita sostenibile e la redditività, orientando l'organizzazione verso traguardi ambiziosi e innovativi. Il suo pensiero strategico, unito a una profonda attenzione ai dettagli, rende possibile navigare le sfide del domani con decisione e consapevolezza. 

Questa “rivoluzione” avrà un impatto concreto se ripenseremo l'architettura e il funzionamento di spazi tradizionali come palestre e piscine

Vogliamo Piscine Felici

• VERIFICA CONFORMITÀ NORMATIVE

• PIANI DI AUTOCONTROLLO

• STUDI DI FATTIBILITÀ

• PIANI ECONOMICO FINANZIARI

• CONSULENZA PER GARE D’APPALTO

• POOL SAFETY TEST

MEGA ONE GYM,

LO STRAORDINARIO FITNESS CONCEPT DI SIMONE POSTIGLIONE

Ciro Lo Giudice info@wbox.it

Un imprenditore con la I maiuscola che, tesaurizzando le sue esperienze nel comparto in cui si è affermato, ha trasferito al fitness la sua idea di eccellenza e di servizio, potenziata dalla sua grande passione per l’allenamento e per lo sport

11’

Mega One Gym è la nuova, sontuosa palestra che sin dal suo varo ufficiale, poco più di otto mesi fa, sta suscitando grande interesse nel territorio capitolino-laziale, andando oltre come reputazione e fascino, tanto da raggiungere appassionati ed operatori di tutta Italia. Alla base di questo progetto vincente, c’è un vero numero uno: Simone Postiglione, imprenditore giovane e capace di risultati da fuoriclasse nel settore edile-immobiliare, contesto dove si è affermato con grande merito: forte del suo alto expertise imprenditoriale e della passione per lo sport, come atleta appassionato e praticante di sport da combattimento e sala pesi, ha trasferito il suo sapere e il suo gusto del dettaglio in Mega One Gym, fenomeno di successo già prima della sua apertura. Un’autentica “opera modello” del fitness, per allenarsi e socializzare, il cui focus è l’allenamento (in particolare della forza, ammiccando alla preparazione atletica) e il cui motore progettuale e organizzativo è alimentato dalla grande passione dell’atleta Simone Postiglione, affiancato da sua moglie Jessica. Una leadership solida, positivamente contagiosa che guida un gruppo che nel suo DNA ha lo sport e l’ambizione di sorprendere chiunque e di emozionare ogni persona che visiti o frequenti Mega One. Un grande e poco eguagliabile concept che Postiglione potrebbe probabilmente replicare in un prossimo futuro.

Tempo di lettura:

Perché Simone Postiglione, imprenditore di primo piano nell’edilizia, ha deciso di tuffarsi in una nuova sfida nel settore fitness?

Alla base della mia scelta vi sono la passione per lo sport e la consapevolezza dei limiti di tanti centri sportivi e palestre, per superare i quali ho pensato ad un “mondo (sportivo) migliore”, secondo il mio personale sentire e le mie convinzioni. Un tempo mi mancava la possibilità economica di realizzare questo disegno. Oggi, che dispongo delle risorse finanziarie e dell’esperienza necessarie, superate alcune iniziali riserve sull’investire o meno nel fitness, ho deciso di “migliorare il mondo” di cui stiamo parlando.

Mega One Gym, un nome che lascia trasparire obiettivi ambiziosi, in linea con il profilo di uno straordinario leader: quali traguardi intende raggiungere e quali elementi di novità ha introdotto?

Dal mio personale punto di vista, per rendere migliore la media dei modelli prevalenti non ci vuole moltissimo, perché troppo spesso si ripiega sul meno peggio. Con Mega One ho voluto rilanciare un servizio frettolosamente escluso nelle palestre, ovvero mettere a disposizione, di chiunque entri in sala pesi, istruttori professionali, empatici e

qualificati per facilitare l’approccio e la corretta interpretazione dell’allenamento, soprattutto per il neofita. Ho poi deciso di scegliere per le attrezzature il marchio leader mondiale del settore che mi aiutasse a rafforzare l’identità di Mega One escludendo che potesse essere omologata ad altre palestre. Il binomio Life Fitness-Hammer Strenght risponde perfettamente a questa mia esigenza: il primo brand è più universale e per tutti, il secondo, con il suo fascino iconico, è per appassionati che colgono immediatamente la differenza. Ho voluto scegliere il meglio anche a discapito dei costi.

Con la sua idea di palestra punta a fare di Maga One Gym un unicum di riferimento nazionale o un modello replicabile e modificabile?

Unicum è l’accezione che ritengo corretta per Mega One Gym, intesa come la palestra che ho realizzato. Collegandomi alla precedente risposta, quello che ritengo fondamentale per accogliere nel modo migliore ogni persona, vale sia per la sala pesi e corsi fitness, con più di 20 istruttori disponibili a rotazione, che per la reception. Chi viene da noi deve avere il piacere di stare a Mega One e il desiderio di tornarci. Nell’ideazione del nome della palestra, Mega sottende la sua dimensione, ma anche la replicabilità di un modello, perché ora che ho iniziato con questo primo centro, vorrei proseguire con altri. Ma ognuno con una sua forte identità pur fedele al primo modello. One è il numero uno che associo al numero divino, alla “genesi” da cui tutto ha inizio, ovvero la prima di probabili altre realizzazioni. Mega One intende essere un concept riscoperto per offrire un

Chi viene da noi deve avere il piacere di stare a Mega One e il desiderio di tornarci

benessere che personalmente ho vissuto e che ho estremo piacere di condividere con chiunque abbia l’opportunità di provare l’esperienza valorizzata al meglio dal sistema Mega One.

Quali sono gli elementi distintivi in cui crede per fare la differenza, anche in coerenza con il suo piglio e statura imprenditoriali volti alla perfezione e all’attenzione massima al dettaglio?

Per me il fattore fondamentale sono le Persone con cui condivido il progetto Mega One. Anzi, per la precisione, è con mia moglie, Jessica, che dirigo l’orchestra composta da musicisti esemplari. Per noi è determinante contare su persone che apprezzino lavorare in questo ambiente a tal punto che, nel momento in cui abbiamo raccontato ad ogni nostro collaboratore il progetto, è capitato che alcuni si siano commossi, decidendo di lasciare posti di lavoro ben remunerati in altri settori, per scegliere di lavorare con noi. Sono queste le persone che fanno la differenza, elevando la percezione dell’esperienza che ogni nostro cliente può vivere frequentando Mega One. Possiamo raccontare in modo persuasivo la nostra palestra, ma per capire la bellezza dell’experience è sufficiente provare e non si rinuncia più.

Jessica e Simone Postiglione
La sala calisthenics

Quanto nel progetto Mega One Gym c’è della sua filosofia imprenditoriale vincente e che cosa l’ha ispirata nella realizzazione di un centro tanto accogliente, originale e ideale per allenarsi con entusiasmo?

In estrema sintesi, potrei dire che Mega One Gym mi assomiglia! Mi spiego: chi parla della mia palestra mi rivede e mi indentifica in quello che illustra e racconta di Mega One. Le espressioni più frequenti sono “chi ha realizzato questa palestra si vede che l’ha creata con passione e che viene dallo sport” o

Per fare la differenza il fattore fondamentale sono le Persone con cui condivido il progetto Mega One Gym

“questa palestra è stata fatta molto bene da chi l’ha ideata”. Chi entra in Mega One può cogliere al volo la mia idea imprenditoriale divisa fra gusto estetico, attenzione al dettaglio, alle finiture, alla qualità, allo studio degli ambienti, alla disposizione curata e ottimale delle attrezzature. Chi mi conosce spesso dice “la palestra ti assomiglia”: per me è veramente una grande soddisfazione.

Mega One Gym, con la sua dimensione importante e la sua completezza, che orizzonti schiude e cosa dice di nuovo a chi ama la palestra o più semplicemente vuole avvicinarsi all’esercizio fisico a qualsiasi età?

Sono fermamente convinto che questo ambiente sia un vero invito a frequentarlo, motivando chiunque anche se non è abbastanza determinato o se ha perso l’entusiasmo di allenarsi, rianimando la voglia di faticare. “Start to change” è lo slogan che abbiamo lanciato e alimentiamo. Intendiamo essere concreti e

coerenti con questo pensiero. Vorrei aggiungere che, con questi ingredienti alla base del nostro modello, se i social hanno aiutato nella crescita reputazionale di Mega One Gym, l’arma più potente si è rivelata il passaparola

Come riesce a conciliare Mega One con il suo proibitivo quotidiano diviso fra nuovi progetti, cantieri impegnativi, relazioni pubbliche e la sua bellissima famiglia?

La sua giornata tipo...

Il mio vero segreto è mia moglie: è Jessica la mia persona di riferimento che ha la capacità di avere un grande ascendente sul Team. Mia moglie e io siamo “vincenti” come modello familiare e trasferiamo la forza della nostra unione a tutto quanto facciamo.

A poco più di otto mesi dall’apertura, i risultati le stanno dando

La generosa e completissima sala pesi di Mega One Gym

ampiamente ragione e sta addirittura pensando di ampliare la sua magnifica struttura: un commento su quanto avete già raggiunto e sulle ragioni di un possibile allargamento degli spazi e magari di una nuova realizzazione.

Vorrei non rivelare nulla delle prossime scelte, ma posso affermare con certezza che sorgerà Mega One 2. Tuttavia, in merito alla palestra attuale, abbiamo sì l’idea di un ampliamento, per realizzare l’area Mega One Gym Pro, un progetto pensato per coinvolgere i best Personal Trainer del Lazio o anche dell’intero Paese, con l’obiettivo di creare una zona ben delimitata e valorizzata, dove i migliori trainer possano esprimersi professionalmente seguendo atleti e la clientela più esigente.

Tornando all’ipotesi di una nuova palestra, per noi è fondamentale assecondare le numerose richieste, che ci arrivano da più parti, di realizzare un nuovo Mega One e, pro-

babilmente, non solo uno. Quanto ai risultati raggiunti da Mega One, puntando personalmente alla “lode” sono mediamente soddisfatto: siamo da 9 e mezzo, a significare che possiamo fare di più. E infatti stiamo lavorando per superarci e migliorare ancora.

Visitando Mega One Gym si colgono alcuni elementi distintivi non limitati agli ambienti e alle attrezzature: il Team, le persone empatiche e cordiali che lavorano e seguono i clienti. Un vero punto di forza che lei stesso insieme a sua moglie, con entusiasmo e passione, contribuite ad elevare: come viene formata la Squadra Mega One visto il valore rilevante che le attribuite?

Noi abbiamo precise regole interne da osservare con rigore, perché sono in pratica le idee del vertice, fonte di ispirazione per chiunque lavori a Mega One. Ognuno è bene sia allineato a questo approccio e in tal senso cerchiamo e selezioniamo persone speciali dotate di empatia e altre qualità distintive, in particolare l’entusiasmo e la passione. Diver-

si dei ragazzi che lavorano qui sono atleti di alto livello ancora impegnati e attivi in sport come MMA, Kick Boxing e altre discipline. Lo sport sovente è il denominatore comune che ci identifica. Nessuno lavora in Mega One per caso. Ma ritengo sia altrettanto importante che ognuno sia se stesso.

Per l’amalgama del team e gli aggiornamenti, ogni settimana vengono fatte riunioni che coinvolgono trasversalmente il personale tecnico e di reception, perché tutta la squadra sia espressione della qualità che distingue i nostri ambienti, i nostri servizi offerti e la palestra in generale.

Il futuro e i nuovi progetti di Simone Postiglione, imprenditore capace e di successo, ma sempre attento ai grandi valori della vita, come la famiglia e il rispetto di principi cardine che ne fanno un esempio di correttezza e coerenza, virtù rare di questi tempi… Credo fermamente in ogni progetto che porto avanti. E, per me, è fondamentale fare bene qualsiasi cosa

La zona cardio molto ampia

intenda realizzare. Mi sono affermato come imprenditore edile e ho imparato ad operare dando il massimo per raggiungere i traguardi che mi sono prefissato. Il mio grande obiettivo è rendere felici le persone, in particolare chi lavora con me. Il successo e i numeri sono solo la conseguenza del mio modo di essere e del mio pensiero professionale­imprenditoriale. Sapere che chi è al mio fianco è felice, mi rende orgoglioso, così come mi dà estrema soddisfazione realizzare opere che vadano oltre le aspettative.

Questo per me deve avvenire in ogni mia attività, nell’edilizia, nel fitness e in qualsiasi altro campo possa cimentarmi. Rispetto al mio impegno nel mondo del fitness, vorrei proseguire per fare crescere il brand Mega One Gym. Non aggiungo altro, in merito alle scelte future, lasciando un po’ di spazio alla sorpresa o all’ “improvvisazione”, ben consapevole, e chi mi conosce lo sa, che io non sono incline ad improvvisare Come dicevo prima, nulla viene mai lasciato al caso: sarà così anche per le prossime idee e realizzazioni che intendo portare avanti nel fitness. 

Jessica

e io siamo

“vincenti” come modello familiare e trasferiamo la forza

della nostra unione su

tutto quanto facciamo

Il percorso per accedere alla palestra con a destra l'area cardio e di fronte la completissima sala con attrezzature isotoniche

MEGA ONE GYM in sintesi:

Sede: Ciampino RM via J.F. Kennedy, 88

• Personale: totale 35 collaboratori tra receptionist, commerciali, istruttori e altri servizi

• Dimensioni del Club: 3.000 mq ca.

• Sala pesi di 1.100 mq con 200 postazioni (in prevalenza Hammer Strength e Life Fitness)

• Sala di 90 mq dedicata al Calisthenics

Sala polifunzionale 1 per lezioni di gruppo (hiit, funzionale, spartan, mobility, preventiva, ecc.)

Sala polifunzionale 2 per Yoga, Pilates, Mattwork, Premaman workout, ecc.

Sala 3 di 140 mq con gabbia dedicata a sport di combattimento e preparazione completa per MMA, Kickboxing, Boxe Workout

Sala Pilates group reformer (Kwell)

• Area relax post allenamento con sauna, doccia emozionale, lettini

• Posing Room, sala per il posing

• Tsunami Store (Tsunami Nutrition)

Bar e ristorazione

• Area spuntini e socializzazione

• Ascensori 2

Parcheggi privati coperti

PIEMONTE

ACQUAWELL (TO)

LOMBARDIA

COIND PISCINE (MI)

GARDAPOOL (TN)

TRENTINO ALTO ADIGE FRIULI VENEZIA GIULIA

BIOTECH (go) IGP ENGINEERING (TS)

VENETO

AQUAZZURA PISCINE (TV) Koral Piscine (VE) EMILIA ROMAGNA

BEAUTY POOL PISCINE (PV)

HOUSE & PISCINE (BS)

IDROBLUE PISCINE (BS)

TOSCANA

F.A.M. (GR) acqualab (FI)

(BS)

EDEN PISCINE (BS) franzoni piscine (BS) PREALPIPOOL (VA) AMADORI PISCINE (BS)

(TO) CAMPANIA D APUZZO PISCINE (NA) Lazio

CLIMAX - ROMAGNA PISCINE (RN) ACQUAPLUS (FC)

FERRARI WATERDESIGN (PR) GM PISCINE (PR) VANNINI AQUA&POOL (BO)

mARCHE

PROFESSIONE PISCINA (MC) PUGLIA

TECNO IMPIANTI (PG) UMBRIA ONDA BLU PISCINE (PG)

POOL SYSTEM PISCINE (BT)

L'OPINIONE 2

Lo sport evolve e così i centri sportivi, grazie alla tecnologia e a scelte imprenditoriali vincenti

UN SETTORE, CON DIVERSE IMPERFEZIONI, CHE MERITA LA NOSTRA DEDIZIONE

Sicuramente è un sistema perfettibile ma, pur con tanti margini di miglioramento, forse è reso così unico proprio dalle sue imprecisioni e incoerenze, che, in fondo, lo accomunano ad altri sistemi molto italiani

Marco Tornatore marcotornatore@gmail.com

Non è normale che certi aggregati ed enti di riferimento diventino solo meri centri di potere, edificati o governati per compiacere uno o pochi

Da cronista, giornalista, osservatore, facendo astrazione dal ruolo imprenditoriale che per parzialità potrebbe viziare giudizi e analisi, in questi decenni di percorso professionale ho colto tante indicazioni che il settore ha espresso e continua a evidenziare: nel bene e nel male.

LO SPORT - Non è un passaggio vincolante, anzi, talvolta è meglio avere un vissuto sportivamente “asettico”, ma lo sport di fatto è la base da cui muovono moltissimi che da giovani hanno praticato una disciplina, dalla quale hanno poi costruito il proprio cammino esperienziale­lavorativo: come dirigenti, tecnici, imprenditori, manager, impiegati, operatori in genere. È stato così anche per me e

Tempo di lettura: 8’

credo che, in fondo, sia un elemento facilitante per chi opera nel nostro comparto, fatta eccezione per eccessi o supponenze discutibili di alcuni, che tuttavia ritroviamo in qualsiasi ambito.

Di sicuro, non è un merito essere stati un atleta del passato o, ancor più, essere stato un campione: il merito e i successi si conquistano professionalmente sul campo, senza scorciatoie e in ragione di capacità, determinazione e azioni che aiutino nell’affermazione propria e dell’ambiente, della società, dell’azienda che rappresentiamo. È uno dei primi insegnamenti dello sport.

Non importa quindi se sei stato un

ph Athlon Club 4.0 Roma
Il

merito e i successi si conquistano professionalmente sul campo, senza scorciatoie: è uno dei primi insegnamenti dello sport

campione, se lo sport ti abbia accompagnato durante la tua giovinezza o successivamente, quello che conta è averlo vissuto e viverlo “attivamente” in prima persona, per poter trasmettere ad altri i valori che proprio lo sport insegna, ma che non proprio tutti poi tesaurizzano.

ISTITUZIONI, ENTI, SIGLE - Il settore, come ogni contesto operativo finanche merceologico, dipende pure dalle istituzioni che lo rappresentano e conta su enti che aiutano a dare identità a certe categorie, comunità, realtà omologhe e affini per indirizzo o orientamento. È normale che sia così; meno normale è che questi aggregati di riferimento (federazioni, EPS, associazioni, confederazioni, network ...) diventino solo meri centri di potere, edificati o governati per compiacere uno o pochi, spacciandosi per sostenitori della causa e della cosa (sportiva) comune, nonché delle istanze di un gruppo, di una categoria, di un “popolo”, quello sportivo.

E, paradossalmente, lo sport, disconosciuto come comparto economico, non valorizzato come colonna socio­culturale­educativa, con un peso determinante per la sanità e la salute, oggi vede prevalere “organismi” che si configurano come nuclei di comando – un comando-potere invero povero ed effimero, ideale per arrampicatori e conservatori dello status quo: penalizza ed esclude giovani, figure nuove e capaci, soprattutto donne, che non a caso preferiscono orientarsi su altri settori - o rendite di posizione dove conta avere una poltrona per costruire un proprio alveo di influenza, meglio se “per sempre” ancorchè circoscritto ad un perimetro limitato. Una sorta di supremazia dei poveri, dove si contendono briciole e miserie.

Mi pare di non dire nulla di nuovo e ognuno avrà sicuramente una pro-

pria idea dello sport system in chiave istituzionale, rappresentativa, progettuale, nazionale o territoriale. Di sicuro qualcosa funziona, alcune altre meno; italianamente prevalgono rassegnazione, passività e accettazione, complicità silenti o attive, financo omertose, dalle quali muove lo stile italianissimo del lamento comunque e sempre. Una lagnanza corroborata da attacchi, critiche, dileggio indistintamente riservati a chi occupi posizione di vertice. Bravo o meno che sia: chi è al comando o ha successo o si distingue per meriti, va osteggiato, biasimato, perché chiunque, al suo posto, sarebbe più bravo, capace, virtuoso. Siamo o no il popolo di onniscienti CT della nazionale di calcio? Quindi...

A parole siamo tutti dei giganti Poi però si è pure inclini ad accettare situazioni cristallizzate, anacronistiche e immodificate da decenni, per comodità o per un pizzico di pavidità di chi preferisce criticare, ma restan-

Gregorio Paltrinieri, uno degli immensi campioni azzurri che regala grandi emozioni allo sport italiano

do nell’ombra - i social oggi aiutano parecchio - o lanciando il sasso per poi ritrarre la mano.

Una descrizione severa che è un po’ la fotografia dell'Italia Non è un racconto che si attaglia solo al nostro settore - e alle sue istituzioni -, il quale conta comunque di grandissime individualità o di ammirevoli successi di squadra: nell'agonismo di vertice, nel fare impresa al netto delle incongruenze dell'associazionismo sportivo dilettantistico, nelle posizioni apicali societarie o sportive indiscutibilmente capaci, che valorizzano il comparto e rendono tanti operatori orgogliosi di farne parte. Perché, come dice un eccellente imprenditore che ha dedicato la sua vita al nostro mondo "Il settore sportivo in Italia lascia a desiderare, ma ci permette di svolgere il lavoro in assoluto più bello e appassionante" - ... a proposito dello sport come passione costruita negli anni giovanili.

Il CONI, l'istituzione sportiva di riferimento per tutto lo sport system nazionale

LE RELAZIONI - Per chi vive la propria professione come allenatore, dirigente, tecnico, gestore, imprenditore, consulente, operatore l'impegno è in genere totalizzante con pochi spazi per sé o per la propria famiglia: tempo infinito dedicato all’attività quotidiana e alle relazioni, ai rapporti, alle amicizie che l'ambiente sportivo alimenta e potenzia. Parliamo di relazioni autentiche, spesso profonde, che prescindono da legami istituzionali testé evocati, perché, salvo eccezioni abbastanza improbabili, quest’ultime di sincero hanno ben poco, condizionate da opportunismi e interessi. Per chi ha la fortuna di vivere il settore per la bellezza delle relazioni che consente di costruire e alimentare, non c’è spazio per legami dettati dalla convenienza, ma solo per porsi in modo assertivo, sincero e dialogante, sempre.

Il nostro ambiente, così interpretato senza perdere di vista la passione, è irresistibilmente attrattivo ed è difficile rinunciarvi. Certo, come nelle amicizie che costellano il nostro percorso esistenziale, non mancano le delusioni, ma se siamo animati da sentimenti profondi e da grandi valori, quelle relazioni sono il binario su cui costruire una vita di intese solide e leali rapporti, rari da realizzare nella vita “ordinaria” di tutti i giorni

Ovvio, c'è chi abusa unidirezionalmente di questi legami, pensando di farne una leva falsamente relazionale, facendo prevalere invece l'ego, la grettezza d’animo intrisa di sterile cinismo - ben diverso dal pragmatismo- e la pochezza di valori: figure di cui diffidare, anche se spesso professionalmente necessarie. Parliamo di personaggini, i quali, più che colleghi vorrebbero avere al cospetto degli asserviti, più che fornitori vorrebbero degli zerbini da calpestare a

Non importa se sei stato un campione o abbia praticato lo sport nella tua giovinezza o successivamente, quello che conta è averlo vissuto e viverlo “attivamente” in prima persona

piacimento, più che degli associati o affiliati vorrebbero dei sudditi

Persone che depauperano e dequalificano il nostro ambiente, svuotandolo di contenuti profondi: pur nella loro pesante negatività, tuttavia, scalfiscono appena le relazioni belle e la magnificenza del nostro comparto, perché tanti (la maggioranza) sanno dare significato alto al settore, nel rispetto, nell'ascolto, nel dialogo, nelle condivisioni sincere, leali e trasparenti che lo sport insegna ad ogni età. I manipolatori velenosi e doppi o i mediocri comprimari che si ergono a protagonisti non potranno mai inficiare la potenza delle relazioni e delle amicizie sincere che il settore regala a chi è spontaneamente innamorato del proprio lavoro e del proprio ambiente.

Perché, in fondo, noi che ogni giorno diamo vita a nuove idee e costruiamo progetti per l’evoluzione dell'atleta, dello sport, del benessere, della salute di ognuno, sappiamo sempre emozionarci per le sfide vinte o per i successi che lo sport system consegna al Paese: in nome dei principi che lo sport insegna, ma anche dello spirito identitario nel

nostro settore, sappiamo essere riconoscenti a questo splendido comparto e a chiunque ne nobiliti il suo valore sociale, economico, educativo, formativo, relazionale.

Alle volte il nostro mondo claudica un po’ troppo, ma gli inciampi si superano e si dimenticano, per condividere, possibilmente con un pizzico in più di coesione, il piacere di affrontare nuove sfide volte al raggiungimento di stimolanti traguardi: per il bene del settore e pure di chiunque scelga, abbia scelto e sceglierà di esprimersi professionalmente in un “sistema” sì perfettibile, ma dal fascino poco eguagliabile. 

Sappiamo sempre emozionarci per le sfide vinte o per i successi che lo sport system consegna al Paese

Il concept di palestra si eleva con realtà di riferimento capaci di lasciare il segno indelebile per la crescita del settore

CONVEGNO D’AUTUNNO 2025: L’EVENTO TORNA AL NORD CON UNA BIG EDITION IMPERDIBILE

È stato ufficializzato il programma congressuale dell’unico evento italiano riservato ai soli professionisti della piscina: le iscrizioni sono aperte

La redazione info@wbox.it

Dopo l’edizione small del 2024 a Paestum (SA) che ha confermato il successo del format di questo evento, il Convegno d’Autunno di Professione Acqua torna al nord, a Baveno (VB) il 4 e 5 novembre, con una big edition ricca di eventi e novità, prima fra tutte, la sezione espressamente pensata per i Gestori di centri natatori e parchi acquatici, realizzata in collaborazione con Marco Sublimi e Ges.Pi, Associazione dei Gestori di Piscine del Piemonte.

Pur aumentando le dimensioni (probabilmente sarà il Convegno d’Autunno più grande di sempre) l’evento manterrà la sua vocazione congressuale. Le 40 relazioni previ-

ste si distribuiranno su tre sale, una delle quali pensata espressamente per i Gestori, nel secondo giorno di evento. Nel programma pubblicato a fine luglio spiccano temi riguardanti il corretto smaltimento delle acque di scarico delle piscine, il trattamento dell’aria, la nuova norma UNI sull’operatività negli spazi confinati delle piscine, il nuovo testo della norma tecnica sulla gestione degli acquascivoli, la corrosione dei metalli, il neuro marketing per attrarre nuovi clienti, come essere manager nelle aziende di cui si è anche proprietari, l’uso dell’AI e due relazioni sugli incidenti in piscina, tema attualissimo quest’anno. A questi si aggiungeranno i temi più tradizionali dedicati ai

costruttori e manutentori di piscina, i workshop tecnico-commerciali degli espositori e numerose demo pratiche di prodotto. Gli organizzatori non hanno però dimenticato che a fine luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato il DDL piscine e sono pronti ad inserire nel programma anche la presentazione della nuova Legge, ovviamente a testo definitivo approvato.

Come in passato, i modi per partecipare saranno due: congressista a pagamento e visitatore. I congressisti a pagamento avranno accesso a tutte le aree dell’evento, ristorante compreso (il costo del pranzo, grazie agli sponsor, è compreso nella

Tempo di lettura: 9’

H 10 - 11

H 11 - 12

H 12 - 13

H 13 - 15

H 15 - 16

H 16 - 17

H 17 - 18

H 18 - 19

4 novembre ­ Sala Verde

La corrosione dei metalli in piscina

Massimo De Sanctis

Essere manager della propria azienda

Marco Massari - Massari Consulting

La norma UNI 11958:2024 sugli ambienti confinati

Adriano Bacchetta

I materiali da costruzione

Lucio Fattori

AI & Piscine: l’intelligenza artificiale per l’innovazione nei processi di progettazione, costruzione e gestione

Valerio Tagliacarne

La sicurezza delle piscine tra norma e buonsenso

Rossana Prola

La ricerca delle perdite nei rivestimenti armati in PVC

Gilbert Cerbara

ACCESSO RISERVATO AI SOLI MASTER POOL BUILDING

novembre ­ Sala Verde 5 novembre – Sala Azzurra

Neuro­marketing e percezione del Valore: le nuove frontiere della Experience Economy ispirata dal Reverse Thinking Edoardo Cognonato

Il ricambio dell’aria nelle piscine coperte

Valter Rapizzi

La nuova norma UNI EN 1069 sugli acquascivoli

Rainer Braun e Alfonso Ribarrocha

Pausa relazioni

Gli incidenti mortali in piscina

PM Salvatore Giannino

Le acque di scarico delle piscine

Francesca Piccioli

Le linee guida di Acquanet sul telo per piscina

Acquanet Associazione dei Costruttori di Piscine

Imparare a dire di no

Valerio Tagliacarne

La vera sauna finlandese

Carita Harju Sauna From Finland

La Sicurezza nel carico e nello stoccaggio dei prodotti chimici

Stefano Sghedoni

L’installazione delle pompe di calore in piscina

Valter Rapizzi

Saluti finali e arrivederci al 2026

I congressisti potranno spostarsi liberamente nelle sale di loro interesse, senza l’obbligo di selezionare un percorso formativo al momento dell’iscrizione

quota di partecipazione), i visitatori potranno accedere all’area expo e alla sala workshop ma non alle due sale congressuali. Una coffee station sempre aperta offrirà caffè gratuitamente a tutti i presenti. A prescindere dalla forma di partecipazione scelta, tutti dovranno registrarsi preventivamente sul sito dell’evento. Chi lo desiderasse potrà soggiornare nell’hotel sede dell’evento utilizzando l’apposita convenzione stipulata dagli organizzatori. Chi ha già partecipato sa già perché il Convegno d’Autunno è un evento da non perdere. Le 40 relazioni congressuali, metà delle quali condotte dai relatori scelti da Professione Acqua, i 60 desk espositivi, la possibi-

lità di incontrarsi e confrontarsi con centinaia di colleghi provenienti da ogni Regione d’Italia uniti al confort ed alla buona cucina del Grand Hotel Dino, con la sua magnifica vista sulle Isole Borromee, renderanno proficue e piacevoli le due giornate. Chi non ha mai partecipato troverà sicuramente temi per lui interessanti nell’edizione di quest’anno e scoprirà l’importanza di trovarsi circondati solo e soltanto da chi, ogni giorno dell’anno, vive di piscina.

L’appuntamento da mettere in agenda quindi è: Convegno d’Autunno, Baveno (VB), 4 e 5 novembre. Prima però bisogna iscriversi: per farlo c’è tempo solo fino al 15 ottobre!

Per saperne di più ed iscriversi visitate il sito dell’evento:

Per contattare l’organizzatore: 0376.854932

formazione@professioneacqua.it

FITNESS DOPAMINERGICO

Igor Castiglia igorcastiglia@gmail.com

Neuroscienze, reward system e nuovi format per club vincenti in palestra come in piscina

I format di allenamento che funzionano meglio oggi non sono casuali: sono costruiti per stimolare il sistema della ricompensa

Premessa dell’autore

Non sono un medico né un neuroscienziato, e non ho la pretesa di spiegare con linguaggio accademico i complessi meccanismi cerebrali legati alla dopamina o al sistema della ricompensa. Ma da oltre trent’anni vivo il mondo del fitness sul campo, progettando programmi, osservando il comportamento dei clienti e analizzando cosa rende davvero efficace – e desiderabile

– un allenamento

Da due anni, inoltre, mi occupo come Business Developer della piattaforma Uptivo, che si basa proprio su concetti di gamification, feedback in tempo reale, riconoscimento e reward. Questo ruolo mi ha portato ad approfondire in modo sistematico i meccanismi che determinano l’engagement e la fidelizzazione nei contesti digitali e ibridi. Le riflessioni che propongo in que-

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sto articolo nascono quindi da un mix: ➤ Esperienza diretta con classi e programmi che funzionano – e altri che non funzionano, nonostante siano tecnicamente ben costruiti. ➤ Studio personale su reward system, psicologia comportamentale, neuroscienze applicate e design motivazionale. ➤ Osservazione quotidiana di come le persone rispondano a stimoli visivi, feedback, progressi misurabili e rituali sociali.

Non è il programma più efficace quello che vince: è quello che il cervello vuole rifare. E questo ha molto più a che fare con la dopamina che con l’acido lattico.

L’efficacia da sola non basta

Nel settore fitness tendiamo a dare per scontato che un programma ben costruito – tecnicamente corretto, progressivo, con esercizi efficaci –

Aqquatix_Uptivo

sia di per sé sufficiente per generare adesione. La realtà è diversa. Alcuni dei programmi più efficaci dal punto di vista fisiologico faticano a trattenere le persone. Altri, ben lontani dalla perfezione tecnica, diventano virali e irrinunciabili.

La domanda che mi sono posto è: Cosa rende davvero desiderabile un allenamento?

La risposta non è solo nel corpo. È nel cervello. Più precisamente: nel sistema dopaminergico.

Dopamina: la molecola della motivazione

La dopamina è spesso chiamata la “molecola del piacere”, ma è più corretto definirla la molecola dell’anticipazione e della motivazione. Non viene rilasciata solo

Un allenamento è desiderabile non tanto secondo la percezione del corpo, ma soprattutto del cervello o, meglio, del sistema dopaminergico

quando otteniamo una ricompensa, ma quando il cervello prevede che stia per arrivare qualcosa di gratificante. È il neurotrasmettitore che ci fa alzare dal divano, agire, desiderare, rincorrere obiettivi.

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Non è il programma più efficace quello che vince:

è quello che il cervello vuole rifare

Nel fitness, ogni volta che creiamo una sensazione di attesa, di sfida imminente, di traguardo raggiungibile, stiamo attivando (consapevolmente o no) il sistema dopaminergico.

Questo vale anche – e forse ancor di più – nelle attività in piscina, dove il coinvolgimento sensoriale è più forte e il tempo percepito può dilatarsi o contrarsi a seconda della qualità dell’esperienza emotiva.

Il loop della ricompensa: come si crea dipendenza positiva

Un’esperienza dopaminergica efficace si basa su un ciclo ricorrente:

Stimolo → qualcosa attira la nostra attenzione e suggerisce una possibile gratificazione. Azione → agiamo per ottenere quella gratificazione. Ricompensa → riceviamo il premio (che può essere reale o simbolico). Rinforzo → il cervello memorizza che “questa cosa fa bene, voglio rifarla”.

Nel design dell’allenamento, possia-

mo inserire elementi che potenziano ogni fase:

• Stimoli visivi o uditivi: musica, count-down, LED colorati, comandi vocali.

• Sfide progressive: superare un esercizio, battere il proprio punteggio.

• Feedback immediato: percentuali, zone di sforzo, badge, grafici.

• Ricompense sociali: complimenti, leaderboard, community.

Anche nel mondo aquafitness, questi elementi si possono integrare facilmente: dal tono di voce dell’istruttore, ai giochi di luce e suono, fino all’utilizzo di wearable impermeabili che restituiscono dati e feedback post-lezione.

Gamification, visualizzazione e rituali

I format di allenamento che funzionano meglio oggi non sono casuali: sono costruiti per stimolare il sistema della ricompensa. La gamification (come quella integrata in Uptivo) sfrutta:

• Progressi visualizzati in tempo reale

• Obiettivi a breve termine ben definiti

• Classifiche e premi simbolici o reali

• Coinvolgimento sociale e ricono-

Aqquatix_Uptivo

scimento pubblico

Ma ci sono anche elementi meno digitali e altrettanto potenti:

9 La ritualità di una lezione sempre alla stessa ora, con la stessa musica, lo stesso trainer.

9 L’identità del gruppo, che si rafforza attraverso codici condivisi.

9 La narrazione, ovvero strutturare l’allenamento come una “missione” o un “viaggio a livelli”.

In acqua, dove il contatto visivo può essere ridotto e i movimenti rallentati, questi elementi rituali e narrativi diventano ancora più importanti per creare coesione e dare un senso di “appartenenza” all’esperienza.

Il rischio dell’allenamento piatto

Quando un programma diventa troppo prevedibile, ripetitivo o privo di riconoscimento, la dopamina cala. Il cervello smette di desiderare quell’esperienza. E non importa quanto sia efficace in termini di VO-

2max, ipertrofia o mobilità: le persone smettono di partecipare I segnali da monitorare:

Assenza di variazioni o sfide

Mancanza di feedback visivo o simbolico

Nessuna possibilità di confronto o crescita percepita

Riduzione dell’interazione sociale

Questo accade anche nelle classi acquatiche: bastano poche settimane di routine monotona per vedere un calo nelle presenze, indipendentemente dalla qualità tecnica del format.

Il futuro del fitness è neuro­progettato

Per fidelizzare oggi non basta programmare bene: bisogna progettare esperienze che stimolino il cervello tanto quanto il corpo. Chi lavora nel fitness ha davanti un’occasione straordinaria: imparare a parlare il linguaggio del sistema

della ricompensa e creare allenamenti che il cliente vuole ripetere, anche se non deve.

In un mondo dove la tecnologia anticipa bisogni e abitudini, il club che saprà attivare i circuiti dopaminergici sarà quello che riuscirà a trattenere, coinvolgere e far crescere le persone nel tempo 

Se un programma diventa troppo prevedibile, ripetitivo o privo di riconoscimento, la dopamina cala e il cervello smette di desiderare quell’esperienza

L’IMPORTANZA DI UNA STIMA CORRETTA DEL VALORE DELLA CONCESSIONE

La Delibera ANAC n. 273 del 9 luglio 2025 affronta in modo approfondito la tematica inerente alle modalità di calcolo del valore di una concessione

Lorenzo Bolognini lorenzo.bolognini@studiobolognini.com

L’Autorità ha sottolineato che la stima del fatturato e del valore della concessione è “espressione… della discrezionalità tecnica delle amministrazioni”

Si prende spunto da una Delibera ANAC molto recente (la n. 273 del 9 luglio 2025) per mettere a fuoco un aspetto particolarmente importante e delicato che interessa i contratti di concessione.

Rivolgiamo la nostra massima attenzione ai contratti di concessione perché sono quelli maggiormente utilizzati per l’affidamento della gestione di impianti natatori. Tali contratti sono disciplinati, per quanto attiene al relativo affidamento e per quanto attiene alla fase esecutiva, dagli artt. 176 e seguenti del Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023 e s.m.i.).

L’art. 179 (“Soglia e metodi di calco-

lo del valore stimato delle concessioni”) stabilisce, al primo comma, che “Il valore di una concessione è costituito dal fatturato totale del concessionario generato per tutta la durata del contratto, al netto dell’IVA, stimato dall’ente concedente…”. Il successivo terzo comma prevede, poi, che “Il valore stimato della concessione è calcolato secondo un metodo oggettivo specificato nei documenti di gara della concessione”

Senza entrare eccessivamente nel dettaglio della disciplina, è sufficiente evidenziare che l’Amministrazione concedente è dotata di una certa autonomia e discrezionalità nel valutare il valore della concessione

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(si prevede che tale valore sia frutto di una sua stima), salvo il fatto di dover utilizzare criteri oggettivi.

Da tale valutazione discendono conseguenze piuttosto rilevanti sotto vari profili.

Innanzitutto, il valore del contratto, sopra o sotto soglia comunitaria (che, ai sensi dell’art. 14, c. 1, lett. a, del Codice dei Contratti Pubblici, è pari a € 5.538.000 per le concessioni) incide sul tipo di procedura da adottare per l’affidamento del contratto stesso: sappiamo, per esempio, che il ricorso alla procedura negoziata (evidentemente più semplice e snello) è ammesso dall’art. 187 del Codice dei Contratti Pubblici esclusivamente per le concessioni di importo inferiore alla suddetta soglia Inoltre, rimanendo sempre su questioni che hanno una rilevanza pratica non trascurabile, il valore del contratto costituisce un parame­

Il valore del contratto di concessione, sopra o sotto soglia comunitaria incide sul tipo di procedura da adottare per l’affidamento del contratto stesso

tro di base su cui andare a calcolare le garanzie, in particolare, la garanzia provvisoria da fornire in sede di gara ai sensi dell’art. 106 del Codice (“… pari al 2 per cento del valore complessivo della procedura indicato nel bando o nell’invito”) nonché la garanzia definitiva da fornire in sede di stipula del contratto da parte dell’aggiudicatario, ai sensi dell’art. 117 del Codice (“.. pari al 10 per cento dell’importo contrattuale”).

Peraltro, è noto a molti quanto il tema delle garanzie sia delicato Infatti, se si considera il criterio di calcolo del valore della concessione indicato dal riportato art. 179, basato sul fatturato totale generato per tutta la durata della concessione, è evidente che i risultati che ne derivano sono spesso molto alti: se si stimasse che un impianto natatorio di medie dimensioni abbia un fatturato di circa 800 mila / 1 milione di euro all’anno, immaginando una du-

L’ANAC è intervenuta in merito ad una gara in cui un concorrente, lamentava una “abnorme sovrastima del valore della concessione” con conseguenti effetti distorsivi

rata della concessione pari a 10 anni, il valore della concessione sarebbe di 8 > 10 milioni di euro e il valore delle garanzie provvisoria e definitiva sarebbe, rispettivamente, di 160 > 200 mila euro e di 800 mila > 1 milione di euro, vale a dire, soprattutto per la garanzia definitiva, un valore non sempre agevole da assicurare anche in ragione della durata della garanzia stessa

Oltre a quanto sopra, il valore della concessione derivante dal valore stimato del fatturato ha un’incidenza fondamentale rispetto alla stessa struttura del rapporto contrattuale che trae elementi rilevanti dal Piano Economico-Finanziario del quale,

ovviamente, il fatturato costituisce un elemento essenziale

Anche con riferimento a tale ultimo spunto di riflessione si può fare un esempio: sovrastimare il fatturato atteso potrebbe non far emergere che una determinata concessione richiede un contributo pubblico (un “intervento pubblico di sostegno” ex art. 177, comma 6, del Codice dei Contratti Pubblici) per l’equilibrio economico-finanziario della gestione, oppure, che occorre dare maggior libertà nella determinazione delle tariffe riferite ai servizi offerti, oppure ancora, che occorre prevedere un’estensione di tali servizi includendo in essi attività commerciali ad elevata redditività, dal che potrebbe derivare un affidamento basato su presupposti errati che, nel corso dell’esecuzione del contratto, potrebbe dare luogo a gravi problemi di sostenibilità con le logiche conseguenze che si possono ben immaginare.

Venendo alla vicenda sulla quale l’ANAC è intervenuta, la stessa riguarda una gara nell’ambito della quale un concorrente (che, peraltro, era il concessionario uscente), lamentava una “abnorme sovrastima del valore della concessione” con tutta una serie di effetti distorsivi che ne derivavano.

Non si trattava dell’affidamento di un impianto sportivo ma le regole non cambiano affatto.

In sintesi, il gestore uscente aveva dichiarato un fatturato annuo inferiore ai 60 mila euro, il Comune proprietario della struttura, la cui gestione era da affidare in concessione, aveva invece stimato il fatturato annuo in quasi 100 mila euro all’anno ma la stazione unica appaltante con la quale tale Comune si era convenzionato e che gestiva la gara per l’affidamento della concessione era addirittura giunta a stimare il fatturato annuo in oltre 200 mila euro

La stazione unica appaltante aveva assunto tale ultima valutazione sulla base di una serie di calcoli e analisi statistiche (poi censurate dall’ANAC).

Ciò detto sulla base delle premesse sopra esposte, è evidente che valori così differenti di stima del fatturato portavano a conclusioni nettamente diverse sia per la gestione della gara sia per l’impostazione del contratto di concessione in generale ed è in questo contesto che è stato chiesto l’intervento dell’ANAC.

L’Autorità ha sottolineato come la stima del fatturato e, quindi, del valore della concessione costituisce “espressione… della discrezionalità tecnica delle amministrazioni” precisando, tuttavia, che tale discrezionalità non può essere inficiata da illogicità, arbitrarietà, irragionevolezza, irrazionalità o travisamento di fatti e richiamando un suo precedente (Delibera n. 293 del 21 giugno 2022) che, a sua volta, fa riferimento alle indicazioni fornite dal Consiglio di Stato, con sentenza n. 2809/2022 di cui si riporta un passaggio molto puntuale e interessante: «ai fini dell’attendibilità degli indicatori dell’equilibrio economi-

Il fatturato stimato costituisce un elemento essenziale da cui dipende il valore della concessione che ha un’incidenza fondamentale rispetto al rapporto contrattuale

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co-finanziario risultanti dal PEF, l’amministrazione concedente deve individuare correttamente il potenziale bacino di utenza, al fine di quantificare la domanda di servizi e stimare i possibili rendimenti della gestione. Al tal fine va considerato necessariamente il dato storico del fatturato del gestore uscente che, unitamente a informazioni diverse e ulteriori che rientrano nella sfera di controllo dell’Amministrazione (e.g. mutate condizioni di svolgimento dei servizi), contribuisce alla stima del valore della concessione (cfr., ex multis, Consiglio di Stato, n. 127/2018) e consente la formulazione di un’offerta economica consapevole. Dal lato dei costi, l’amministrazione è tenuta a specificare tutti gli oneri economici che concorrono a definire il rischio che l’operatore economico è chiamato ad assumere. Come rilevato anche dal giudice amministrativo, “in mancanza, non potrà dirsi attendibile l’elaborazione del Piano economico finanziario – nel quale l’amministrazione è tenuta a riportare i costi preveduti e i ricavi possibili di modo da prefigurare l’utile conseguibile ovvero, in sintesi, le condizioni di equilibrio economico-finanziario del servizio – di risulta non sarà neppure corretta l’allocazione del rischio (…) D’altronde se l’operatore economico non è po-

sto a conoscenza di tutti gli oneri del servizio che dovrà svolgere, non sarà in condizione di valutare se, per la sua organizzazione di impresa, sia in grado di sostenere il rischio senza incorrere in perdite di attività e la sua offerta risulterà inevitabilmente non attendibile, potendo accadere che sia indotto a rivedere al ribasso la qualità del servizio offerto in corso di rapporto solo per evitare perdite” (Consiglio di Stato, V, n. 2809/2022)»

Nell’estratto sopra riportato si trovano concentrati gli elementi essenziali a cui si riconduce l’importanza di una corretta stima del valore della concessione poiché una stima errata si riverbera sulla stessa impostazione del rapporto, sui relativi equilibri, sulle modalità di allocazione del rischio operativo e sulla possibilità di sostenere il servizio, garantendone una qualità adeguata anche in ragione della sua natura di servizio pubblico.

In definitiva, l’opportunità di commentare la Delibera dell’ANAC del mese di luglio consiste nell’alimentare una sensibilizzazione con riguardo ad un momento delicato e importante per la definizione delle regole di affidamento e di esecuzione di un contratto di concessione. Una particolare cautela andrà adottata per evitare soprattutto la sovra­

Una

particolare cautela andrà adottata per evitare soprattutto la sovrastima dei ricavi poiché questa può avere conseguenze molto dannose sotto vari punti di vista

stima dei ricavi poiché questa può avere conseguenze molto dannose sotto vari punti di vista: può generare a carico dei concorrenti oneri sproporzionati, scoraggiando la partecipazione alla gara oppure gravando il relativo aggiudicatario di pesi eccessivi nello sviluppo del contratto, con ogni conseguenza che ne deriva, e può indurre in errore gli operatori economici, portandoli a fare affidamento su valutazioni ottimistiche in merito ai risultati della gestione che, ove non si concretizzassero, non riuscirebbero poi a compensare i costi di gestione, da cui un evidente rischio di insuccesso in prima battuta per lo stesso operatore economico e, di conseguenza, anche per l’Ente concedente. 

LA “TRASFORMAZIONE” DA SOCIETÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA (SSD A R.L.) A SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA COMMERCIALE (SRL)

Beatrice Masserini beatrice.masserini@studiocassinis.com

PREMESSA

Un tema poco trattato in giurisprudenza contrariamente – come vedremo più avanti - alla trasformazione di una SRL commerciale in SSD o di una ASD in una SSD , è la possibilità dell’operazione di trasformazione da SSD senza scopo di lucro in SRL commerciale lucrativa

In realtà non si tratta di una trasformazione in senso proprio, ma soltanto di una variazione dell’oggetto sociale e di altre norme di funzionamento statutarie collegate: la delibera di assemblea stra-

ordinaria sarà, quindi, efficace dall’iscrizione dell’atto notarile nel Registro delle Imprese, senza necessità di attendere il decorso di un ulteriore termine [(come accade invece e come vedremo più avanti, per esempio, nel caso di trasformazione di una Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) in Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata (SSD a R.L.)].

Ferma restando l’ammissibilità della decisione assembleare, rimangono sempre le conseguenze fiscali connesse al mutamento dello scopo dell’Ente (che diventa lucrativo) e le questioni relative al trattamento degli eventuali utili conseguiti quando la Società era una SSD, per i quali permangono i limiti alla distribuzione anche dopo l’avvenuta variazione dello statuto, e

che andranno registrati in una apposita voce di riserva di bilancio non distribuibile (ma soltanto utilizzabile, per esempio, in caso di copertura perdite).

Non c’era prima della Riforma dello Sport e non c’è nemmeno adesso una legge che vieti esplicitamente il passaggio da Società Sportiva Dilettantistica senza finalità di lucro a Società commerciale ordinaria con finalità lucrativa. Né, l'intervenuta Riforma dello Sport ha inciso circa la fattibilità o meno di tale operazione.

Il limite di tale operazione è, semmai, ravvisabile nella diversa natura delle due entità e nel conseguente radicale mutamento dello scopo da non lucrativo a lucrativo che si verrebbe a determinare.

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Tutto ciò premesso, tale operazione dovrebbe rientrare nell'ambito delle trasformazioni di cui agli articoli dal 2498 al 2500­nonies del Codice civile, seppure dagli stessi non espressamente disciplinata.

La circostanza per cui detti articoli non prevedano nello specifico il passaggio oggetto del presente scritto, non è una conferma del divieto di detta operazione ma, come ritiene autorevole dottrina confortata anche dalle massime del Consiglio del Notariato sul punto (tra tutte la Massima n. 20 del 18.03.2004 poi confermata nelle successive n. 32-2010/I; n. 160-2013/I; 771-2013/I), il legislatore sia con riguardo alla trasformazione omogenea che a quella eterogenea si è limitato a disciplinare le fattispecie a suo giudizio più significative lasciando all’interprete il compito di regolamentare le altre ipotesi.

Ed infatti, è pacificamente ammessa come già evidenziato sopra, seppure non espressamente prevista nelle norme testè richiamate, la trasformazione eterogenea da ASD a SSD,

che comporta un mutamento del modello organizzativo (da associazione non riconosciuta a società), come confermato anche dal Tribunale di Bologna, II sez. civile, nella sentenza n. 1109 del 16.06.2017 per cui " è possibile una trasformazione eterogenea da associazione non riconosciuta in società di capitali. La mancata espressa previsione normativa non può essere sopravvalutata”.

A ciò si aggiunga che, una conferma di tale possibilità “trasformativa” può desumersi, anche dall’art. 6 del D. Lgs. n. 36 del 2021 che, disciplinando tassativamente i modi in cui gli enti sportivi dilettantistici possono costituirsi, lascia le Parti libere di scegliere l’uno o l’altro tipo fra quelli elencati.

Dunque, con riguardo al principio espresso dal Consiglio del Notariato, questo dovrebbe valere anche per la trasformazione da Società Sportiva Dilettantistica in SRL commerciale ordinaria.

In questo caso la particolarità consiste nel fatto che non si avrebbe un mutamento del modello organizzativo poiché si rimane nell'ambito della Società a Responsabilità Limitata (caratteristica tipica delle trasformazioni omogenee), bensì si avrebbe la modifica dell’oggetto sociale in attività puramente commerciale, nonché la modifica dello scopo da

È pacificamente ammessa la trasformazione eterogenea da ASD a SSD e questo dovrebbe valere anche per la trasformazione da SSD in SRL

non lucrativo a lucrativo

Al riguardo in dottrina si discute se tale tipo di trasformazione sia da qualificare come omogenea mancando, come detto, una modifica del modello organizzativo, oppure eterogenea trattandosi comunque di una modifica dello scopo sociale.

La tesi prevale verso la qualifica di tale trasformazione come di tipo eterogeneo progressivo. Tale distinzione non è di poco conto poiché, a livello pratico, ciò comporta l'applicazione delle limitazioni previste agli articoli 2500 octies e 2500 nonies del Codice civile.

Per l'art. 2500 octies, comma 3, del Codice civile, infatti, “La trasformazione ... può essere esclusa dall'atto costitutivo o, per determinate categorie di associazioni,

Il passaggio da SSD a Srl viene qualificato come trasformazione di tipo eterogeneo progressivo

dalla legge;

non è comunque ammessa per le associazioni (in questo caso società) che abbiano ricevuto contributi pubblici oppure liberalità e oblazioni del pubblico”.

Per l'art. 2500 nonies, del Codice civile, la trasformazione eterogenea ha effetto dopo 60 giorni dall'ultimo degli adempimenti pubblicitari previsti ex art. 2500 del Codice civile, a meno che non vi sia il consenso dei creditori od il pagamento dei creditori che non hanno dato il consenso. I creditori possono, nel suddetto termine di 60 giorni, fare opposizione.

Come già anticipato, il materiale di approfondimento di tale tipo di trasformazione è assai scarno, così come non si ha riscontro di provvedimenti giurisprudenziali con riguardo a fattispecie concretamente considerate ad eccezione di una sentenza della Suprema Corte, la n. 26878 del 05.10.2021 nella quale i giudici di legittimità si sono espressi in ordine alle conseguenze della trasformazione di una ASD che deteneva un immobile strumentale, in SRL con finalità lucrativa ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastatale.

Nel caso esaminato, all'atto della trasformazione della ASD che deteneva un immobile strumentale, in SRL ordinaria, erano state versate le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. c) Tariffa I, DPR 131/1986 in tema di altre modifiche statutarie, comprese trasformazioni e proroghe.

Successivamente, l’Agenzia delle Entrate aveva notificato un avviso di liquidazione dell’imposta con irrogazione delle sanzioni, applicando tali imposte in misura proporzionale, sul presupposto che si fosse trattato di conferimento ad una Società commerciale ex lettera a) del citato art. 4.

I giudici hanno ritenuto che, nel caso di specie, la ASD era stata oggetto di una trasformazione eterogenea (essendosi verificato il passaggio in una

SRL commerciale lucrativa) e che la regolamentazione di favore di cui all'art. 90, comma 5, L. 289/2002, poteva essere invocata soltanto per il caso di trasformazione in “società sportive dilettantistiche costituite in società di capitali senza fine di lucro”, altrimenti doveva essere applicata l'imposta proporzionale. Ciò in quanto, il regime dell’imposta fissa può perdurare fino a che l’Associazione Sportiva Dilettantistica rimanga tale. Solo fino a quando sussista questa condizione «è possibile escludere la tassazione proporzionale, atteso che il legislatore, per aiutare una particolare tipologia associativa, ha scelto di non sottoporre la manifestazione di capacità contributiva in questione ad una tassazione più onerosa».

Non sono state riscontrate, invece, pronunce che si occupano del grande tema che incide sulla fattibilità o meno della menzionata operazione, e cioè il vincolo del divieto di distribuzione di utili, che caratterizza gli enti sportivi dilettantistici, oltre all’obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di sciogli-

mento dell'ente.

Al riguardo, tuttavia, va dato atto dell'orientamento di prassi per cui detta operazione sarebbe fattibile nel rispetto del sopra detto vincolo del divieto di distribuzione degli utili.

Partendo dal principio di continuità codificato dall'art. 2498 del Codice civile, per effetto della trasformazione l'ente trasformato conserverà i diritti e gli obblighi e proseguirà in tutti i rapporti anche processuali dell'ente che ha effettuato la trasformazione. Non si determinerà, quindi, la nascita di un nuovo soggetto giuridico, ma quello preesistente ne muterà solo la sua forma giuridica e, conseguentemente, il regime fiscale applicabile.

Dal punto di vista prettamente fiscale, la trasformazione della SSD in SRL commerciale determinerà il venire meno dei benefìci fiscali propri di ASD e SSD; tuttavia, continuerà a mantenersi il vincolo di non distribuzione per gli utili accumulati sotto il regime della SSD. Nonostante la nuova forma giuridica, infatti, il vincolo di non distribuibilità degli utili non può venire meno, in

quanto la continuità giuridica della Società è mantenuta anche dopo la trasformazione, e questo implica che le obbligazioni ed i vincoli legali associati agli utili formatisi sotto il regime della SSD rimangono inalterati. E ciò anche in forza del contenuto dell’art. 8 del D. Lgs. n. 36/2021 per cui le SSD e le ASD non possono distribuire, neanche indirettamente, utili ed avanzi di gestione.

Quindi, come scritto in premessa, tali utili saranno trasferiti nel patrimonio netto della nuova SRL sotto forma di riserva non distribuibile

I princìpi contabili e la dottrina giuridica supportano questa posizione.

La Cassazione , con sentenza n. 14210/2022, ha stabilito che le riserve devono essere utilizzate nel rispetto della sequenza da meno vincolate a più vincolate [il capitale sociale … può essere eliso dalle perdite solo dopo l'assorbimento delle riserve, intaccate però dalle perdite sulla base di un ordine successivo, il quale comporta l'imputazione delle medesime secondo una progressione rigida: dalla riserva meno

vincolata e più disponibile alla riserva più vincolata e, quindi, meno disponibile (…) le disponibilità della società devono essere intaccate secondo un ordine che tenga conto del grado di facilità con cui la società stessa potrebbe deliberarne la destinazione ai soci.]. Questo principio rafforza l’idea che le riserve non distribuibili mantengano tale caratteristica anche dopo una trasformazione societaria. Nel caso di una SSD che si trasforma in una SRL, gli utili formati durante il periodo della SSD, soggetti al divieto di distribuzione ex art. 8 del D. Lgs. 36/2021, conserveranno la loro natura di riserve non distribuibili. La natura giuridica di questi utili non viene meno con la trasformazione: essi dovranno essere riportati nel bilancio della SRL come riserve specificamente designate come non distribuibili, garantendo la conformità sia con i princìpi contabili, sia con la normativa vigente.

Questi utili dovranno essere trasferiti nel patrimonio della nuova SRL come riserva non distribuibile. Questa riserva rappresenterà un vincolo patrimoniale che garantirà la continuità delle finalità originarie per cui gli utili erano stati accantonati e continueranno ad essere non distribuibili ai soci, rispettando il vincolo originario. Eventuali utilizzi di questi fondi, ad esempio per coprire perdite future, dovranno essere sempre gestiti nel rispetto delle normative che regolavano la SSD in origine.

Ciò detto, non si hanno tuttavia, ad oggi, pronunce giurisprudenziali o documenti di prassi autorevoli che convalidino la bontà dell'orientamento qui riportato.

Come enunciato in precedenza, il limite di tale operazione è da sempre rappresentato dalla diversa natura e finalità delle due entità - SSD senza finalità di lucro da una parte e SRL lucrativa dall'altra - con il conseguente rischio di rimanere esposti ad eventuali contestazioni da parte dell'Amministrazione Finanziaria con riguardo alle agevolazioni fiscali fruite fino a tale momento dalla SSD, sulla scorta che anche la precedente attività condotta sotto forma di SSD perseguiva in realtà finalità meramente commerciali, ma anche con riguardo al limite del divieto di distribuzione di utili e di devoluzione del patrimonio in caso di scioglimento dell'ente. 

Non si determinerà la nascita di un nuovo soggetto giuridico, ma quello preesistente ne muterà solo la sua forma giuridica e il regime fiscale applicabile
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LA PROPOSTA CIRCUIT TRAINING PER SMALL GROUP - PARTE 2

L’allenamento a circuito va ben progettato e non improvvisato, magari provando personalmente in acqua certi esercizi, per risultare agli occhi del cliente un trainer credibile e affidabile, una guida irrinunciabile

Stefano Candidoni stefanocandidoni@gmail.com

La conoscenza degli esercizi, non su carta, ma avendoli provati, fa di un trainer un Super Trainer

Tornando a quanto scritto nel precedente articolo, il Circuit Training è tutt’altro che una proposta da presentare a cuor leggero.

Scavando nei “se” che avevo evidenziato, troviamo tanti focus irrinunciabili e sui quali fare attenzione.

L’assenza di musica da seguire ritengo che non sia una scelta ma un obbligo. Invece di investire tanti soldi in impianti di diffusione sonora, che poi sparano musica che si riverbera nelle piscine disturbando tutti, con qualità del suono pessima, meglio investire in schermi protetti che possano visualizzare la frequenza cardiaca dei clienti in acqua

Questo serve veramente: capire che cosa sta accadendo al fisico in movimento.

È evidente che la conoscenza degli esercizi, non su carta, ma avendoli provati, fa di un trainer un Super Trainer. Piccolo esempio sul quale spero qualcuno possa riflettere leggendo l’articolo.

Esercizio: semplice skip, senza specificare altro. Se volessimo proporlo per due minuti consecutivi, in una stazione del Circuit, in vasca media alta 120 cm, che obiettivo ci diamo? Come lo facciamo fare? Che cosa possiamo attenderci? Come lo dimostro? Quali variazioni possiamo proporre ad un uomo alto 1,90 metri e ad una donna alta 1,60 che sono nella stessa lezione? Capite che, dal punto di vista professionale, l’asticella si alza di molto se si è in grado di ottenere, per i due soggetti presi ad esempio, lo stesso “stimolo” fisico.

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L’assenza di musica da seguire non è una scelta ma un obbligo

A parità di altezza dell’acqua, in vasca media, ci troviamo spesso nella necessità di tirare un po' fuori le persone, renderle più gravitarie: mentre è abbastanza facile chiedere ad un soggetto alto di abbassarsi un pochino, ad un soggetto basso non si può chiedere di diventare più alto. Allora gli attrezzi ci aiutano in modo importante e, ad esempio un Jump o uno Step, non sono visti come attrezzi su cui svolgere routi-

ne di esercizi, ma prima di tutto una possibilità di emergere dall’acqua di qualche centimetro.

L’utilizzo di attrezzi stabili che non si spostano credo sia irrinunciabile: consentono un’ottima variazione di distretti muscolari; impediscono alle persone di muoversi, anche inconsapevolmente, disturbando altri vicino a loro; aiutano a ridurre i tempi delle spiegazioni; delineano lo schema del circuito rendendolo sempre leggibile velocemente anche ai nuovi ingressi.

In fondo, la persona presente in una lezione di Circuit Training in acqua vuole avere il proprio spazio, sentirsi abile, constatare che ciò che il trainer chiede si possa fare, non

vedersi molto diversa dal compagno di allenamento vicino: in definitiva vorrebbe che la lezione calzasse a pennello per sé. Siccome non è così, le variazioni da proporre hanno la funzione fondamentale di allineare tutti agli obiettivi stabiliti a priori, evitando di lasciare indietro o emarginare chi non ha capito o non sa fare o non ha le capacità.

E non c’è molto tempo per suggerire modifiche a qualcuno mentre altri sono in altre stazioni a svolgere esercizi diversi, anzi ne abbiamo pochissimo. Quindi vanno prima strutturati circuiti con un senso, cercando sempre di aspirare a far stare meglio le persone, non tanto e non solo in acqua, ma nella vita di tutti i giorni. 

Per un circuit training che permetta di misurare i carichi in modo personale, meglio monitorare la frequenza cardiaca in tempo reale

EMPATIA & FITNESS (IN ACQUA E IN PALESTRA)

Allenare il corpo e connettere le persone

Viviana Venticinque ninavivi25@gmail.com

Essere empatici significa aprire il cuore alle persone con cui condividi obiettivi e risultati

Nel mondo del fitness si parla spesso di performance, obiettivi, disciplina e risultati visibili. Ma la vera differenza è la qualità della relazione che si crea tra trainer e cliente.

Nel precedente articolo, ho parlato di leadership e come essere un esempio per chi ti circonda; tuttavia, per accompagnare un cliente nel cambiamento è necessario:

Essere empatici, che non significa diventare terapeutici ma aprire il cuore alle persone con cui condividi obiettivi e risultati. Significa vedere la persona prima del muscolo, apprezzare ogni risultato e applaudire ad ogni cambiamento.

L’Empatia nel fitness non è debolez-

za ma presenza autentica, la capacità di ascoltare il corpo e la mente dell’altro, di cogliere le paure, i limiti, le resistenze ma anche il potenziale nascosto. Un trainer empatico sa quando può spingere e quando rallentare. Sa quando una pausa serve al muscolo e quando serve alla testa.

Ma cosa crea empatia?

Cosa ci permette realmente di entrare in rapporto con i nostri clienti e fidelizzarli?

Cosa puoi migliorare per trovare una complicità autentica?

L’Acutezza sensoriale, ovvero la sensibilità di percepire anche i segnali più invisibili che le persone ci comunicano senza urtare la loro sen-

Tempo di lettura: 5’
Le persone sono alla ricerca di esperienze: allenare con empatia significa trasformare un allenamento in una esperienza motivante

sibilità, osservando i comportamenti sia verbali che para verbali al fine di stabilire un rapporto.

L’Ascolto, la capacità di prestare attenzione all’altro senza giudizio, riuscendo a decodificare il suo linguaggio e capire come rappresenta il suo mondo.

Il Sorriso, il più grande e potente strumento di comunicazione, che crea immediatamente rapporto, connessione e fiducia con chi ti circonda.

Il Contatto visivo, che è il momento in cui gli occhi si incontrano creando un ponte di fiducia verso chi hai di fronte.

Il Sincero interesse, ovvero la capacità di comprendere, in maniera spontanea, le reali esigenze, i bisogni.

“Il modo più semplice per essere interessante è essere sinceramente interessati”- Dale Carnegie

L’ Amore, che crea lo spazio interiore che ti permette di entrare nei panni dell’altro senza volerlo cambiare.

Quante volte, ci siamo trovati in situazioni con clienti e colleghi e abbiamo dato per scontato che essere “simpatici” fosse l’unica cosa importante e solo successivamente ci siamo resi conto che non abbiamo creato nessun rapporto?

Improvvisamente, dopo mesi di lavoro, il tuo cliente cambia e tu non comprendi il motivo

Ecco alcuni killer dell’empatia e cosa possono distruggerla.

Essere invadenti, il rischio è compromettere la fiducia perché non calibri il tuo modo di essere vicino senza oltrepassare il confine.

Dare consigli e giudicare senza che ti venga richiesto e non ascoltare in maniera sincera generando chiusura e spesso diffidenza.

Non rispettare la prossemica: spesso si banalizza questo aspetto, che risulta fondamentale quando si lavora nel mondo del fitness dove il corpo è in primo piano.

Mantenere le giuste distanze e non stare “fisicamente addosso”, toccare o sfiorare il cliente quando si inizia un rapporto, è fondamentale.

In un’epoca in cui le persone sono sempre più alla ricerca di esperienze, allenare con empatia significa trasformare un allenamento in una esperienza motivante che li aiuta a trasformarli.

Non si tratta solo di far lavorare il corpo, ma si tratta di far sentire la persona valorizzata.

Perché chi si sente visto si fida e chi si fida può cambiare.

L’empatia crea una base sicura, è benzina emotiva, invisibile ma potente.

Se sei un trainer, scegli di allenare ogni giorno la forza dell’empatia perché solo così riuscirai a sentire veramente chi accompagni e lo aiuterai ad un vero cambiamento fisico ed emozionale. 

Se opportuno, il trainer deve immergersi letteralmente nella classe che sta guidando

RIVOLUZIONE NELLA TALENT ACQUISITION: NUOVI MODELLI E STRUMENTI PER LA SELEZIONE STRATEGICA NEL

FITNESS & WELLNESS

– PARTE 1

Francesco Belà f.bela@mia24.it

Oltre il curriculum vitae e il colloquio standard: come i Club attraggono, coltivano e trattengono i Professionisti del futuro per un successo sostenibile

Tempo di lettura: 8’

La vera linfa vitale, il differenziante competitivo chiave, risiede nelle persone: professionisti allineati alla cultura e ai valori del club

INTRODUZIONE ­ LA NUOVA ERA DEL FITNESS: PERSONE AL CENTRO E LA SFIDA DEL TALENTO

Il panorama del Fitness e Wellness ha subito, e continua a subire, un'evoluzione rapidissima. Non parliamo più solo di spazi fisici e attrezzature all'avanguardia; il focus si è spostato sull'esperienza complessiva del cliente, sulla personalizzazione del servizio e sulla creazione di vere e proprie community orientate al benessere olistico. In questo contesto, le infrastrutture, pur importanti, sono solo un punto di partenza. La vera linfa vitale, il differenzian­

te competitivo chiave, risiede nelle persone: professionisti qualificati, empatici, proattivi, e profondamente allineati alla cultura e ai valori del club.

La vera linfa vitale, il differenziante competitivo chiave, risiede nelle persone: professionisti che si identificano nel club

Eppure, trovare e trattenere questi talenti è diventata una delle sfide più ardue per i gestori. Il mercato del lavoro è in costante mutamento e le aspettative dei candidati sono cresciute: non cercano più solo un impiego, ma un ambiente di cresci­

ta, riconoscimento e allineamento valoriale. È giunto il momento di abbandonare le metodologie di reclutamento tradizionali, spesso reattive e basate su schemi superati, per abbracciare un approccio strategico e innovativo che chiamiamo "Talent Acquisition". Questo non è un mero cambio di etichetta, ma una vera e propria rivoluzione di mentalità e processi.

Dimentichiamo il modello in cui la selezione inizia solo quando una posizione si rende vacante e si riduce alla pubblicazione di un annuncio. La Talent Acquisition è un processo molto più ampio e lungimirante: è un'attività proattiva, continua e sistemica. Il suo obiettivo non è solo riempire un buco, ma costruire e mantenere una "pipeline" costante di talenti qualificati, anticipando le future esigenze del club. Significa creare relazioni con potenziali candidati anche quando non c'è una posizione aperta, monitorare il mercato e investire costantemente nella propria attrattività come datore di lavoro. Questo approccio garantisce maggiore resilienza organizzativa, tempi di assunzione ridotti e, soprattutto, una migliore corrispondenza tra il professionista e la cultura aziendale.

I PILASTRI FONDAMENTALI DEL NUOVO APPROCCIO ALLA TALENT ACQUISITION:

1. EMPLOYER BRANDING AUTENTICO E COINVOLGENTE: LA TUA PROMESSA DI VALORE

In un mercato dove i talenti scelgono dove lavorare tanto quanto vengono scelti, l'Employer Branding è il tuo biglietto da visita più

potente. Non basta avere una buona reputazione; è necessario definire, comunicare e vivere la propria identità come datore di lavoro. Un club fitness non vende solo ore in sala pesi o lezioni di gruppo, ma un'esperienza, uno stile di vita e, soprattutto, una cultura aziendale ben definita

• Costruire la NarrazioneL'Employer Branding è la storia che il tuo club racconta su se stesso come luogo di lavoro. Deve riflettere i tuoi valori fondamentali (es. benessere, innovazione, community, eccellenza del servizio), l'ambiente di lavoro (collaborativo, dinamico, stimolante), le opportunità di crescita (formazione, avanzamento di carriera) e i benefici tangibili e intangibili offerti. Questa storia deve essere autentica e coerente in ogni punto di contatto, dal sito web ai social media, dalle fiere di settore alle conversazioni con i dipendenti.

• Trasparenza e Coerenza Interna/Esterna­ È fondamentale che ciò che si comunica all'esterno sia lo specchio di ciò che i dipendenti vivono quotidianamente. Le promesse fatte in fase di selezione (es. "clima familiare", "opportunità di formazione continua") devono essere mantenute e percepite internamente. Un divario tra la percezione esterna e la realtà interna può danneggiare la reputazione del brand nel lungo periodo, anche a causa del passaparola negativo (o online) dei dipendenti insoddisatti.

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FRANCESCO BELÀ
Un approccio nuovo nella Talent Aquisition del personale di reception, tecnico o commerciale

• Strumenti di Comunicazione dell'Employer Brand:

• Contenuti Visual e VideoMostrare il "dietro le quinte" del club, interviste brevi ai membri dello staff, video delle attività di team building, la giornata tipo di un istruttore. Questi contenuti, pubblicati su LinkedIn, Instagram, YouTube e sul sito "Lavora con Noi" del club, creano un'immagine vibrante e attrattiva

• Testimonianze AutenticheChiedere ai dipendenti di condividere le loro esperienze di lavoro, i successi perso-

nali e professionali raggiunti all'interno del club. Le testimonianze "reali" hanno un potere di persuasione molto più elevato rispetto a una comunicazione corporate.

• Recensioni Online e Piattaforme Employer­ReviewMonitorare e, dove possibile, interagire con le recensioni su piattaforme come Glassdoor o Indeed. La gestione proattiva della reputazione online è cruciale.

• Eventi e Open Day­ Organizzare giornate dedicate ai futuri professionisti, permettendo loro di visitare il club,

incontrare il team e farsi un'idea concreta dell'ambiente di lavoro.

2. SOURCING PROATTIVO E MULTICANALE: ANDARE DOVE SI TROVANO I TALENTI (E DOVE SI NASCONDONO!)

Affidarsi alla sola pubblicazione di annunci su piattaforme generiche è come pescare con una sola canna da pesca in uno stagno sovraffollato. Il sourcing moderno richiede proattività, creatività e un approccio multicanale per raggiungere i talenti giusti, anche quelli che non stanno attivamente cercando lavoro (i

cosiddetti "passive candidates").

• Oltre le Job Board Generiche ­ Sebbene portali come Indeed o InfoJobs siano utili per un primo screening massivo, è fondamentale esplorare piattaforme più di nicchia o verticali per il settore fitness (es. gruppi specifici su LinkedIn, portali dedicati allo sport e al benessere).

• Social Recruiting Avanzato:

• LinkedIn Recruiter­ Sfruttare le funzionalità avanzate di ricerca di LinkedIn per individuare profili con competenze specifiche, esperienze pertinenti e allineamento

con i valori del club. Il contatto diretto (InMail) deve essere personalizzato e non generico.

• Instagram e FacebookPer figure come istruttori di sala o personal trainer, queste piattaforme sono vetrine eccellenti dei loro stile, energia e capacità di coinvolgimento. Campagne mirate basate sugli interessi e i comportamenti degli utenti possono intercettare talenti anche senza un CV formale. Un "talento" potrebbe essere quel trainer emergente che posta regolarmente video di allenamenti motivanti e ha

L'Employer Branding è la storia che il tuo club racconta su se stesso come luogo di lavoro

un seguito.

• Costruzione di Talent Pool (Vivai di Talento)­ È una pratica strategica creare e aggiornare costantemente un database interno di candidati interessanti incontrati in passato – magari in colloqui precedenti, eventi di settore o anche solo tramite una candidatura spontanea ben fatta –pure se nella circostanza non c'era la posizione adatta. Questo "vivaio" permette di attivare ricerche molto più rapidamente in futuro.

• Programmi di Referral (Passaparola Strutturato)­ I dipendenti attuali sono la fonte più affidabile e conveniente di nuovi talenti. Implementare un programma di referral ben strutturato, che preveda bonus economici o altri incentivi per i dipendenti che segnalano candidati che vengono poi assunti e superano il periodo di prova, è una strategia vincente. Chi meglio di chi vive già la cultura del club può identificare un profilo compatibile?

• Partnership Strategiche con Istituti Formativi ­ Collaborare attivamente con università (es. Scienze Motorie, Management dello Sport), scuole di formazione per istruttori, accademie di settore e centri di formazione professionale. Questo non solo offre un bacino di giovani talenti freschi di studi, ma permette anche di influenzare e formare i professionisti del futuro, allineandoli ai propri standard e valori fin dall'inizio, tramite stage, tirocini o progetti congiunti. 

Qui si chiude la prima parte dell’articolo; nella seconda parte, verranno presi in esame “La Valutazione olistica del candidato, andando oltre il cv” e “L'Onboarding come momento chiave: dal selezionato all'ingaggiato”

ALLEGRO 2® DI BALANCED BODY: IL REFORMER PIÙ ICONICO

Allegro 2® Reformer di Balanced Body®, con il suo design unico e inconfondibile concepito dallo studio californiano Ideo, rappresenta uno degli attrezzi principe del Pilates, ideato per valorizzare e impreziosire al massimo l’estetica dello spazio e garantire un allenamento fluido e confortevole. Intuitivo, regolabile e costruito per durare, il reformer Allegro 2® è oggi la scelta più amata da professionisti top e appassionati di alto livello. L'Allegro 2® combina qualità costruttiva, bellezza mozzafiato e innovazione.

Design e caratteristiche tecniche.

Realizzato in elegante alluminio anodizzato verniciato bianco con finiture in acero, forme stondate e i riconoscibili dettagli tecnici che gli conferiscono un design inimitabile. È dotato di una Infinity Footbar in acciaio, che scorre orizzontalmente lungo l’intera lunghezza del telaio in 9 differenti posizioni e di una regolazione delle corde istantanea, grazie all'integrazione di una leva dietro il poggiatesta. L'Allegro 2® è il partner ideale per un allenamento senza limiti all’interno di un club.

www.balancedbody.it - info@balancedbody.it

ATRALPOOL ­ AREA WELLNESS NEI CENTRI SPORTIVI: IL VALORE DELL’INTEGRAZIONE

In un contesto in cui il benessere psicofisico è sempre più centrale, palestre e centri sportivi scelgono di integrare spazi dedicati al relax, rispondendo così alla crescente richiesta di ambienti capaci di rigenerare corpo e mente. Un’area wellness ben strutturata può includere piscina interna, vasca idromassaggio, sauna e bagno turco, tutti elementi che contribuiscono a completare l’esperienza dell’utente in modo armonico.

AstralPool, forte di un’esperienza consolidata nel settore, propone soluzioni tecnologiche per l’allestimento di questi spazi, ponendo attenzione a comfort, sostenibilità ed efficienza. I suoi prodotti – come minipiscine, saune e bagni turchi – sono studiati per integrarsi in modo coerente nei diversi contesti architettonici, garantendo funzionalità e affidabilità.

La realizzazione di un’area benessere all’interno di una struttura sportiva rappresenta oggi un’evoluzione naturale dell’offerta, contribuendo al benessere complessivo degli utenti e valorizzando la proposta del centro.

www.astralpool.it

ADIDAS E LA LINEA PERSONALIZZABILE PER SOCIETÀ SPORTIVE, PALESTRE E PISCINE

adidas, attraverso il distributore ufficiale Advanced Distribution, forte dell’accordo di collaborazione con Aqquatix, propone per i settori piscina e palestra abbigliamento sportivo di altissima qualità valorizzato da uno dei brand più iconici dello sport. I Club potranno accedere ad una vasta gamma di articoli tecnici realizzati per soddisfare le esigenze specifiche delle attività praticate in palestra e piscina. La selezione comprende capi d'abbigliamento sportivi, zaini, borse e piccoli accessori, studiati sia per la performance degli atleti che per il comfort del personale tecnico e di tutti coloro che frequentano la piscina o la palestra.

adidas offre inoltre la possibilità di personalizzare i capi con i loghi e i colori del club, contribuendo così a valorizzare e promuovere il brand del Club all'interno della propria community e nel proprio territorio.

Per ulteriori informazioni sulle collezioni adidas Italia - TeamWear, LookerRoom e SwimPerformance – e i servizi offerti per i club sportivi, contatta il tuo agente Aqquatix. info@aqquatix.com | https://advanced-distribution.com/

CON TO.M.M.YS. TI BASTA UN CLICK PER CONOSCERE LA REDDITIVITÀ DEI CORSI E DEI SERVIZI DEL TUO CENTRO FITNESS

Nessun centro fitness e sportivo si può permettere di mantenere nel palinsesto corsi e servizi non redditizi Conoscere il rendimento economico di ogni corso/servizio e di ogni orario è fondamentale per i centri fitness e sportivi perché permette di:

Ottimizzare le Risorse­ Identificare i corsi più redditizi (o in perdita) per allocare al meglio istruttori, spazi e attrezzature, eliminando i servizi non sostenibili.

Massimizzare il Profitto­ Calcolare il ROI preciso di ogni slot orario (es. costo istruttore/affitto vs. ricavi da abbonamenti/ pacchetti) e adeguare prezzi, promozioni o frequenza.

Migliorare l’offerta­ Capire quali corsi attirano più clienti (e fidelizzano) per potenziarli, e rimodulare/eliminare quelli sottoutilizzati.

Pianificare Strategie Data­Driven­ Basare decisioni su dati concreti (es. spostare un corso in orari più affollati, investire in nuove discipline con alto potenziale di guadagno).

Ridurre gli Sprechi­ Evitare di pagare istruttori per corsi vuoti o occupare sale con attività a basso impatto economico.

Senza questa analisi, un centro fitness opera “al buio”, rischiando di sprecare budget in servizi non redditizi e perdendo opportunità di crescita. Sapere quali corsi generano profitto e quali operano in perdita è la chiave per prendere decisioni strategiche corrette.

Con TO.M.M.YS., il software gestionale per il fitness e le piscine, è possibile calcolare automaticamente la redditività di ogni attività del centro, non solo del corso in sé, ma persino del singolo orario.

www.tommysgest.com

METEM FIT E FORZA AL FEMMINILE: COME

VALORIZZARE LA TUA AREA FITNESS CON LE MACCHINE GLUTEI A PACCO PESI

Negli ultimi anni, sempre più donne si avvicinano con consapevolezza all’allenamento con i pesi, superando i vecchi pregiudizi legati alla muscolatura e riscoprendo la forza come espressione di benessere. Questa nuova cultura del movimento ha aperto scenari interessanti per palestre e centri fitness, a beneficio del pubblico femminile. Allestire aree dedicate, come spazi ottimizzati per l’allenamento dei glutei, non è solo una scelta funzionale, ma una strategia vincente per differenziarsi e fidelizzare.

Metem Fit risponde a questa evoluzione con diverse linee di macchinari professionali, compatti e performanti, progettati per offrire comfort e risultati mirati. Le nuove soluzioni Plate Loaded come lo Standing Hip Thrust, lo Standing Abductor e il Belt Squat sono solo alcuni dei macchinari ideali per creare una zona glutei altamente specializzata. Ogni macchina è studiata per garantire semplicità d’uso, movimenti guidati e carico modulabile tramite dischi, adattandosi a ogni livello di allenamento.

Integrare queste attrezzature nel proprio centro significa offrire un’esperienza innovativa e coinvolgente, capace di attrarre un pubblico sempre più attento al benessere e alla tonificazione.

Con Metem Fit puoi ottimizzare gli spazi, potenziare la tua offerta e fidelizzare la clientela con un’area pensata per chi cerca risultati concreti. Fai la differenza oggi: porta la forza al femminile al centro del tuo business.

Metem Fit

Via Giovanni Amendola, 24 – 31020 Villorba (TV) www.metem.fit

team@metem.fit 0422 267010

MASTER POOL BUILDING:

l’importanza di affidarsi ad un costruttore di piscine costantemente aggiornato

Master Pool Building, o più semplicemente MPB, è un percorso di qualificazione volontaria per costruttori di piscine certificato da AcquanetAssociazione dei costruttori di piscine. I MPB certificati sono 40 e sono presenti in 12 Regioni italiane.

Per diventare un Master Pool Building, il costruttore, già in attività ed in possesso dell’indispensabile abilitazione di impiantista idraulico, deve frequentare un percorso formativo di 70 ore, superare un severo test finale ed impegnarsi in un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze frequentando ogni anno almeno 20 ore di lezioni. Oggi nessun altro network di costruttori di piscine offre le garanzie di competenza che offre MPB. Ecco perché è importante, per la società che ha nella piscina il proprio business, affidarsi ad un Master Pool Building certificato Acquanet Associazione Piscine. Affidarsi alle aziende che espongono il logo MPB significa avere la garanzia di avere una piscina ben fatta e rispondente a tutte le normative vigenti.

Per saperne di più su MPB e sapere chi sono i costruttori di piscine certificati MPB vicini a te, visita il sito masterpoolbuilding.it o scannerizza il QR-code

HAMMER STRENGTH CLUB: LO SPAZIO ICONICO CHE

DISTINGUE IL TUO CENTRO FITNESS

Aqquatix, distributore ufficiale di Life Fitness e Hammer Strength, lancia il progetto Hammer Club: un'iniziativa nata per valorizzare i centri fitness italiani che si distinguono per la scelta di attrezzature Hammer Strength.

Vantare uno spazio esclusivo Hammer Strength nel proprio centro offre al cliente un'esperienza d’allenamento unica, costituendo, per chi ne è il gestore, una leva di valorizzazione e di differenziazione sul territorio.

Hammer Club è lo spazio “iconico” ideato per i professionisti che vedono nell’allenamento un’esperienza da costruire sulle esigenze del cliente, un’opportunità concreta per creare una community forte, aumentare la fidelizzazione e rafforzare l'identità del proprio centro.

La partnership alla base del progetto si fonda su pacchetti agevolati, differenziati in relazione al quantitativo di macchine Hammer Strength scelte. A questi pacchetti corrispondono due diversi livelli di Hammer Club:

• HAMMER STRENGTH CORNER, che include 5 macchine.

• HAMMER STRENGTH ROOM, uno spazio fitness che conta da 6 a 15 macchine.

Aqquatix conferirà ad ogni centro del Club una targa ufficiale, un sigillo d’eccellenza ed esclusività firmato Hammer Strength Entrare nell'Hammer Club non è solo un riconoscimento che valorizza identità e brand di ogni Palestra, ma una concreta opportunità di business.

Life Fitness Italia: https://aqquatix.com/hammer-club/

POLIMPIANTI ­ COPERTURA MULTIFUNZIONE COOLGUARD ™PER PISCINA: PROTEZIONE TERMICA E COMFORT ANCHE NELLE GIORNATE PIÙ CALDE

La copertura Polimpianti per piscina COOLGUARD è progettata per offrire massima efficienza termica.

Durante le ore notturne, funge da copertura isotermica , aiutando a mantenere costante la temperatura dell'acqua e a ridurre la dispersione termica. Ma la vera innovazione emerge nei periodi di grande caldo: grazie ai suoi materiali tecnici riflettenti, la copertura agisce anche come barriera termica contro il surriscaldamento, contribuendo a mantenere l'acqua fresca e piacevole, pure durante le ondate di calore sempre più frequenti.

Realizzata con materiali resistenti ai raggi UV e all’azione del cloro, è facile da posizionare e riporre. Una soluzione ideale per ottimizzare il comfort della piscina e ridurre i costi di manutenzione e trattamento dell’acqua. Il profilo esclusivo delle celle d'aria della tecnologia GeoBubble ™ assicura sia galleggiamento che un’intercapedine d'aria isolante per controllare il trasferimento di calore, consentendo al materiale di gestire l'ambiente della piscina e mantenere la piscina alla temperatura desiderata. info@polimpianti.it | www.polimpianti.it

GRUNDFOS – MR. PERFECT LA POMPA DI CALORE CHE OTTIMIZZA LA TEMPERATURA DELL’ACQUA RISPARMIANDO ENERGIA

Mr. Perfect, la pompa di calore per piscina di ultima generazione, garantisce comfort senza compromessi e consumi ridotti

Grazie alla tecnologia avanzata Turbofan, ottimizza il flusso d’aria per un funzionamento silenzioso ed efficiente, adattandosi perfettamente a qualsiasi condizione climatica.

Grundfos Water Treatment Italy, offre anche in questo caso, un prodotto all'avanguardia per chi cerca il massimo delle prestazioni e dell'affidabilità.

Non solo, perché con Mr. Perfect, si ottiene un risparmio energetico elevato, anche grazie alla possibilità di gestirla comodamente tramite app.

Il risultato finale di tutto ciò è quello di avere un'acqua sempre alla temperatura ideale, permettendoti di goderti la piscina più a lungo e senza pensieri www.grunfos.it/pool

VOGLIAMO GESTORI FELICI!

Vogliamo piscine felici! è il claim ed è l’obiettivo di Professione Acqua, società di consulenza, formazione e progettazione impianti che da 23 anni si occupa solo e soltanto di piscine. Iniziando dallo studio di fattibilità, mettiamo a disposizione della società di gestione la nostra esperienza per fare in modo che quello dei nostri clienti sia un progetto di qualità, dal giusto costo e semplice da gestire.

Siamo poi a fianco del Gestore nella stesura dei documenti per partecipare a gare d’appalto, nella stesura di project financing, nella revisione degli accordi col Comune, nella valutazione dei preventivi e nella scelta dei fornitori, nella valutazione del rischio e nella stesura dei documento di autocontrollo, nell’analisi energetica dell’impianto e anche per perizie quando qualcosa è… andato storto.

Molto apprezzati sono i nostri corsi di formazione che eroghiamo anche presso il domicilio del cliente. In questo caso, normalmente nell’arco di una giornata, siamo in grado di formare tutto il personale della piscina, con lezioni personalizzate in funzione della specifica funzione del dipendente. Questo tipo di formazione rilascia crediti formativi per la sicurezza dei lavoratori e può essere accompagnato anche dalla stesura di manuali e mansionari personalizzati

www.professioneacqua.it info@professioneacqua.it

“PISCINE D’ECCELLENZA”, IL PROGETTO EAA­AQQUATIX PER QUALIFICARE IL SETTORE

EAA e Aqquatix hanno varato il progetto Piscine d’Eccellenza volto a qualificare il settore, attraverso riconoscimenti riservati alle realtà che in Italia sono espressione di eccellenza e di valori inequivocabili I parametri di valutazione sono elementi che oggi distinguono concretamente un polo acquatico: la capacità effettiva di collocare al centro del sistema piscina il Cliente, motivandolo a ripetere con entusiasmo l'esperienza cui ha diritto di ambire. In pratica EAA e Aqquatix considerano prioritarie la sicurezza e la salute di ogni persona basate su comprovata professionalità dello Staff, sulla qualità di ambienti e attrezzature, su servizi evoluti ed aggiornati per rendere accessibile e veramente inclusiva la piscina (grazie alle attività in verticale rispetto a quelle tradizionali), attraverso digitalizzazione, tecnologia, app ed altre soluzioni, come device o strumenti per monitorare l’allenamento e i parametri afferenti alla salute di ogni singola persona: la sommatoria di questi elementi fa di una piscina un centro acquatico eccellente. In sintesi, il progetto lega l’Eccellenza alla Modernità, Qualità e Professionalità di cui ogni Piscina deve essere (alta) espressione: un aiuto di EAA e Aqquatix ad elevare il valore della Piscina italiana. Per informazioni sul progetto: info@aqquatix.com www.aqquatix.com

MYRTHA POOLS, LA GUIDA DELL’INNOVAZIONE AI CAMPIONATI MONDIALI DI WORLD AQUATICS 2025 A SINGAPORE

L’azienda italiana ha fornito due vasche da 50 metri – una destinata alle gare di nuoto e nuoto artistico, l’altra per il riscaldamento – installate nella nuova  World Aquatics Championships Arena (WCH Arena)

Global Partner di World Aquatics dal 2009, Myrtha Pools porta sulla scena mondiale oltre 60 anni di esperienza.

Grazie all’esclusiva tecnologia modulare in acciaio inox, le piscine Myrtha a Singapore combinano flessibilità, precisione e sostenibilità. Questa tecnologia permette infatti una riduzione fino al 50% delle emissioni di CO2 rispetto ai metodi di costruzione tradizionali. Inoltre, le piscine di Singapore sono dotate della membrana Myrtha R­Evolution (certificata da RecyClass), realizzata al 60% con materiali riciclati e 100% riciclabile a fine vita È anche grazie a queste soluzioni che Myrtha contribuisce all’ottenimento di crediti secondo standard internazionali di edilizia sostenibile come LEED e BREEAM.

AQQUATIX FUNCTIONAL CIRCUIT: PER

L’ALLENAMENTO DELLA FORZA ANCHE IN ACQUA

Oggi allenare la forza è il trend che porta in palestra tantissimi giovani. Ma è anche la parte che nelle piscine non è considerata, per cui nelle vasche mancano ragazzi desiderosi di allenarsi in chiave “Strength”, sono assenti soluzioni per tonificare o fronteggiare la sarcopenia negli Over 60, viene escluso il target maschile perpetuando proposte ideali solo per la clientela femminile, a sua volta limitata ad allenamenti cardio. Per colmare questo “storico” gap di offerta del mondo acquatico e per aiutare ogni piscina ad offrire percorsi, esperienze e soluzioni che soddisfino una “nuova” domanda, l’inedita linea Functional Circuit di Aqquatix è il potente valore aggiunto di programmi, sedute e obiettivi cari alle menzionate categorie di popolazione e clientela.

Da oggi è possibile allenare in acqua la forza contando sul rivoluzionario MultiFuntional System, sulla Abductor/Adductor Machine, sul completo Aqua Rack e su altre stazioni progettate, affinché la Palestra in Acqua non sia solo un’ipotesi, ma un percorso completo dove allenamento Strength e potenziamento si integrano con l’attività cardio, facilitate da attrezzature innovative studiate per le piscine di tutto il mondo. Per scoprire la grande novità 2025-26 di Aqquatix:

info@aqquatix.com | www.aqquatix.com

In Myrtha Pools non ci limitiamo a costruire piscine: costruiamo piattaforme per l’eccellenza sportiva, il benessere e la sostenibilità ambientale.

www.myrthapools.com/it

Foto: (credtis:Tsutomu KISHIMOTO - World Aquatics)

CREA IL TUO CORNER PILATES CON KWELL E AUMENTA I RICAVI DEL TUO CENTRO

Integrare un corner Pilates all’interno della propria palestra è oggi una scelta strategica per diversificare l’offerta, attrarre nuova clientela e incrementare i ricavi in modo concreto. Se sogni di creare un’area pilates professionale, affidati a KWELL, il partner giusto per progettare e realizzare la tua area Pilates. La nostra gamma di Reformer comprende modelli in legno o alluminio, progettati per garantire comfort, stabilità e fluidità nei movimenti. Materiali di alta qualità, linee essenziali e numerosi accessori sono in grado di valorizzare ogni spazio e permettono di ideare sessioni di allenamento adatte ad ogni esigenza. I Reformer in alluminio, riponibili in verticale, sono ideali per ottimizzare gli ambienti multifunzionali.

Creare un’area pilates nel tuo centro fitness significa cogliere un’opportunità strategica, che offre vantaggi tangibili:  Incrementa il fatturato del tuo centro; Attira e fidelizza la clientela;  Aumenta la redditività;  Completa la tua offerta. KWELL affianca i professionisti con consulenze personalizzate e soluzioni di pagamento flessibili. Un partner affidabile per trasformare ogni tuo spazio in un’area proficua.

www.kwell.it

EFFICIENZA ENERGETICA PER IMPIANTI NATATORI: LA SOLUZIONE FAVARETTI

L'aumento dei costi energetici impone nuove strategie di gestione agli impianti acquatici.

Le coperture isotermiche Favaretti rappresentano una risposta tecnica concreta: bloccando l'evaporazione dell'acqua, si riduce il fabbisogno termico, si annulla il carico sulle UTA e si minimizzano i rabbocchi e il consumo di reagenti chimici. Il risultato è una drastica diminuzione dei costi di gestione, con tempi di ritorno dell'investimento che, nella maggior parte dei casi, si attestano entro pochi mesi. Favaretti Group offre soluzioni su misura per ogni tipologia di vasca, unite a materiali di altissima qualità e lunga durata.

Efficienza, sostenibilità e risparmio economico: le coperture isotermiche sono oggi uno strumento imprescindibile per ogni piscina commerciale. www.favarettigroup.it

BAW SPORTS: AGGIUNGI VALORE ALLA TUA PISCINA

Eventi a tema, sfide tra squadre di amici, feste di compleanno per grandi e piccini: BAW Sports è la massima espressione del divertimento in acqua per ogni fascia di età. Con le sue molteplici combinazioni, la francese BAW Sports propone percorsi su misura garantendo a bambini, famiglie, gruppi di amici indimenticabili occasioni di puro divertimento. Molte sono le proposte per rendere ancor più attrattiva ogni piscina, favorendo numerosi ingressi e rilevanti guadagni anche nei fine settimana e nelle giornate invernali: da percorsi specifici per i più piccini, alla linea AQUAPLAY di facile gestione, ai percorsi modulari POOLTRACKS studiati ad hoc per ogni esigenza di spazio, capienza e budget disponibile. Il tutto in totale sicurezza nel rispetto della normativa comunitaria.

Baw Sports offre un servizio di progettazione per ideare aree gioco personalizzate per soddisfare qualsiasi esigenza.

L’azienda garantisce inoltre un sistema di assistenza post vendita eseguendo in breve tempo qualsiasi tipo di riparazione.

Distribuzione esclusiva in Italia Aqquatix Srl

www.aqquatix.com info@aqquatix.com

CALENDARIO CORSI/EVENTI 25/26

CORSI ED EVENTI PER ISTRUTTORI DA SETTEMBRE A DICEMBRE 2025

OL OS VAS Q1 - Corso AQUAFITNESS INSTRUCTOR - First

Qualifica CSI-Q1 certificato CONI DD001

ONLINE DIS Corso ACQUA E DISABILITÀ: La PROGRAMMAZIONE

ONLINE VAS Q2 - Corso WATER EXPERT in XWIIT

Qualifica CSI-Q2 per acquisizione crediti formativi

ONSITE NEON Corso ACQUATICITÀ NEONATALE

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