LanaLive-Report 17

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Via Lombarda

LanaLive REPORT 2017

INTERNATIONAL CULTURE FEST VAL




Via Lombarda Hannes Egger LanaLive bespielt als transdisziplinäres Kulturfestival Lana und Umgebung. Das Festival lässt sich thematisch auf die Gegend ein und erforscht mit kulturell-künstlerischen Mitteln unterschiedliche Themenkomplexe. 2017 widmete sich LanaLive der direkten Verbindung von Lana über den Gampenpass in die Trentiner Val di Non. Der Übergang bildete bereits in prähistorischer Zeit ein Bindeglied zwischen dem Etschtal und dem Nonstal, nahm aber auch eine Brückenfunktion im Altertum und im frühen Mittelalter ein. In der römischen Zeit wurde der Weg nicht nur ausgebaut sondern auch dicht besiedelt und im frühen Mittelalter bildete er eine friedliche Strecke unter langobardischer Hoheit vom Etschtal über den Tonale-Pass in die Val Camonica, Veltlin und Mailand. Als Stützpunkte auf dieser Linie sind die frühen Kirchengründungen von St. Margareth und St. Georg in Lana zu sehen, genauso wie das ehemalige Hospiz in Unser Frau im Walde, San Biagio bei Revò und San Bartolomeo in Romeno. In den 1930er Jahren wurde die Gampenstrasse, als schnelle Verbindung zwischen der lombardischen Tiefebene und Meran errichtet und 1938 für den Verkehr freigegeben. Am Gampenpass selbst wurde zwischen April 1940 und Juli 1941 an einer weitläufigen Bunkeranlage im Rahmen des „Vallo Alpino del Littorio“ gebaut, die aber nie fertiggestellt wurde. LanaLive thematisierte vom 18. bis 28. Mai 2017 eine Verkehrsverbindung, einen Übergang und den damit verbundenen kulturellen Austausch. Einher gingen damit Geschichten von Reisen und Migration, die mehr oder weniger offensichtlich das Festival prägten.


Via Lombarda Hannes Egger La sesta edizione del festival culturale transdisciplinare LanaLive si è svolta a Lana e nei suoi dintorni dal 18 al 28 maggio 2017. Secondo lo spirito della manifestazione, è stata instaurata una relazione concettuale con l’ambiente che l‘ha ospitata, indagando con mezzi artistici e culturali diversi complessi tematici. Nel 2017 LanaLive si è interessata al collegamento diretto tra il paese di Lana e la Val di Non in Trentino, attraverso la via delle Palade. Già in epoca preistorica il passo è stato un’importante via di collegamento tra la Val d’Adige e la Val di Non, funzione che non ha perso nell’età antica e nel Medioevo. In epoca romana vennero costruiti la strada e molti degli insediamenti che la costeggiano, mentre nell’Alto Medioevo, sotto il dominio Longobardo, il passaggio costituì una tratta sicura per giungere dalla Val d’Adige alla Val Camonica, in Valtellina e fino a Milano attraverso il Passo di Tonale. Come punti di ancoraggio di questa linea sono stati considerati le antiche fondamenta delle chiese di Santa Margherita e San Giorgio a Lana, nonché l’ex ospizio di Senale, San Biagio presso Revò e San Bartolomeo a Romeno. Negli anni Trenta venne costruita la strada delle Palade, “rapido collegamento tra la piana lombarda e Merano” (Ettore Tolomei) aperto al pubblico nel 1938. Tra l’aprile del 1940 e il luglio del 1941, a Passo delle Palade venne avviata la costruzione di un enorme bunker, parte del Vallo Alpino del Littorio, che però non fu mai concluso. Confrontandosi con queste pagine di storia, LanaLive si è posta a riflettere sul tema del collegamento, del passaggio e sugli scambi culturali che ad esso sono associati. A connotare ed integrare in modo più o meno esplicito l’intero programma le storie di viaggi e migrazione legati ai luoghi del festival.


Gampenpass

Passo Palade Fondo Riva Milano

Meran / Merano

´ NEMANJA CVIANOVIC Kreisverkehr Gampenstrasse, Lana Rotonda via Palade, Lana Bozen / Bolzano Die Gampenstrasse, welche Lana mit der Val di Non verbindet wurde in den 1930er Jahren gebaut. Versehen wurde die Straße mit mehreren Kunstwerken des aus Brez (Val di Non) stammenden Bildhauers Stefan Zuech, die er im Auftrag des italienischen Staatsbauamtes 1939 schuf. Unter anderem wurde für die Abzweigung der Gampenstrasse in Lana ein fünf Meter hoher quadratischer Obelisk aus rötlichem Trentiner Gestein, mit massiven Bronzeadlern und Liktorenbündeln, geschaffen. Der Obelisk wurde vor einigen Jahren von seinem ursprünglichen Ort entfernt. Nemanja Cvijanovic´ installierte dort, wo der Obelisk ehemals stand, ein Foto mit einem jungen Mann in Burggräfler Tracht, der ein Schild mit der Aufschrift „Alle vereint gegen Mauern und Zäune!“ hoch hält.


Halbweg Lana – Fondo Baumannhof, Gfill Konzert

È la lingua di mia nonna!

Manche weinten während des Films

CYGNE Lieder zum Wanderleben, Migration und Reisen

ITAKER è un film girato nel 2012 dal regista Toni Trupia. Tra le varie location scelte per le riprese figura anche la Val di Non. L’azione si svolge al tempo della migrazione degli italiani in Germania, negli anni Sessanta. Il film narra la vicenda dell’orfano Pietro, che, dopo la morte della madre, segue lo sconosciuto Benito in Germania per essere affidato al padre emigrato.


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IN FONDO Audio-Collage von Martin Hanni Busreise verkürzen Musik: Drahthaus Dauer: 55 Minuten

In fondo siamo tutti uguali! Download: www.lanalive.it

KARNYX / CARNIX

Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia, Lana


GAMPENPASS / PASSO PALADE

Artist in Residence BENJAMIN TOMASI Felizitas, St. Felix / San Felice Fliter - Floter Bozbeter Filossera Mars

GIORGIA JOB Die aus der Val di Non stammende und in Berlin lebende Sängerin Giorgia Job trat im Hotel Schwarzschmied in Lana auf. Bevor dort ein Hotel errichtet wurde befand sich eine Schmiede und der aus der Val di Non stammende Domenico Zampieri war der letzte dort tätige Schmied. Über die Landesgrenzen hinaus bekannt, war er jedoch nicht so sehr für sein Schmiedehandwerk, sondern für seine heiltechnischen Fähigkeiten.

La cantante Giorgia Job, originaria della Val di Non e residente a Berlino, si è esibita all’Hotel Schwarzschmied di Lana. Dove oggi sorge l’albergo si trovava un tempo una fucina, della quale Domenico Zampieri, anch’egli originario della Val di Non, fu l’ultimo fabbro. Non tanto per il suo lavoro di artigiano, quanto per le sue capacità di guaritore, l’uomo era famoso anche oltre confine.


GRENZGÄNGE / PASSEGGIATE SUL CONFINE Vom Gampenpass fino a Fondo: ca. 11 km

Wanderführer: Markus Breitenberger Bunkerführung: Maria Luise Weiss Geologie: Patrik Ausserer Musik in Unser Liebe Frau im Walde: KasMilchButter Mittagessen: Gasthof Zum Hirschen (ehemaliges Hospiz) Info Gasthaus und Hospiz: Mirko Mocatti

Musica a Fondo: Felix Lalù

VIA LOMBARDA St. Georg, Völlan

San Giorgio, Foiana ENLIGHTENMENT – EINE TEILUNG DER ZEIT St. Margareth / Santa Margherita, Lana


Il libro di Vittorio Cavini “UNA STORIA VERA – EPOPEA DELLA FAMIGLIA DE CONCINI” racconta della famiglia De Concini, affrontando in particolare le vicende famigliari di coloro che da Casez emigrarono, a fine dell’Ottocento, negli Stati Uniti: una storia di emigrazione e sofferenza, duro lavoro nelle miniere e lenta emancipazione, fino a fare della famiglia De Concini una sorta di famiglia Kennedy della città di Tucson in Arizona. Spronata dalla fame, la fuga dal Trentino verso il Brasile, l’Argentina e gli Stati Uniti era sempre motivata dalla speranza di un futuro migliore. Il più delle volte, purtroppo, la vita nei nuovi paesi si rivelò altrettanto dura e priva di sbocchi. Chi l’America l’ha trovata sul serio è stata la famiglia De Concini, grazie ad Ivo. Il giovane, partito dalla Val di Non del tutto impreparato ad affrontare il nuovo mondo, riuscì negli anni, con fatica e determinazione, ad affermarsi nella città di Tucson. Ivo non solo fece la sua fortuna, ma contribuì concretamente allo sviluppo e alla ricchezza di quel lontano paese.


Report


OPENING 18.05.2017 Busbahnhof / Stazione Autobus, Lana




ROSENKRANZ AUS SCHRAPPNELLKUGELN Standschützen Oberleutnant Kaspar Santer Sammlung / Collezione: Alexander Schwabl / Kleines Museum, Lana



MARTIN HANNI: IN FONDO

18.–28.05.2017, Installation / Installazione Autobuslinie / Linea Autobus 246, Lana – Fondo



Ausgangspunkt für die experimental-archäologische Nachbildung der keltischen Kriegstrompete, durch das Amt für Archäologie und dem Denkmalamt der Provinz Trient, sind die Funde von Überresten einer solchen in Sanzeno im Nonstal. Zwischen 300 v. und 200 n. Chr. wurde die Karnyx im Alpenraum genutzt um die Feinde durch die lauten Geräusche einzuschüchtern.

Lo spunto per la riproduzione archeologico-sperimentale della tromba militare celtica è stato fornito, grazie anche al sostegno dell’Ufficio Beni Archeologici della Provincia di Trento, dai ritrovamenti di resti di un simile oggetto vicino a Sanzeno in Val di Non. Il carnyx venne utilizzato tra il 300 a.C. e il 200 d.C. per terrorizzare i nemici grazie al suo suono penetrante.

KARNYX / CARNYX

18.–28.05.2017, Installation / Installazione

Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia, Lana




NEMANJA CVIJANOVIC´

18.–28.05.2017, Installation / Installazione Kreisverkehr Gampenstrasse / Rotonda via Palade, Lana


BLUGINS ONTI Giorgia Job Blugins, sciarpon che pert toci de grasa cand el ven zo dal trator. Me enpar James Dean, fuor per chel monociglio e chi lauri da vin cisà se l‘è en cianva oppure dala Sandra o da ca putela che laora ala pesa Ma me plases ti e venderosi n’ ocel per averte ci.. M‘è restà sol l‘ont dei to ciavei sula fodreta del cosin ogni tant ven su el to odor da piei da chel ciauzot sota el comodin. me mances, se tornes, mi tel prometi te fon i fasoi en bronzon.. empari a guidar ancia el trator Ciapel d’ alpin e ca barba longia che sà da scodegin che sex appeal cando el me ruteza en faza senza avertir. mi non nin vuoi autri, mi no von coi autri.. resti da me posta fin che no la ven marza perchè senza de ti ancia el formai vecel el me par besevì M‘è restà sol l‘ont dei to ciavei sula fodreta del cosin ogni tant ven su el to odor da piei da chel ciauzot sota el comodin me mances, se tornes, mi tel prometi te fon i fasoi en bronzon.. empari a guidar ancia el trator. Me mancia masa el to odor de grasa.. I miss you I miss you....


GIORGIA JOB 19.05.2017 Hotel Schwarzschmied, Lana


ENLIGHTENMENT WORT – KLANGAKTION 1 St. Margareth, Lana Text: Arno Dejaco Musik: Eduard Demetz Sprechstimmen: Antonia Tinkhauser, Susan La Dez Ensemble Windkraft: Roberto Gander, Paolo Pellegrini, Sophie Gamper, Annelies Gschliesser

ENLIGHTENMENT – EINE TEILUNG DER ZEIT 21.05.2017 St. Margareth / Santa Margherita, Lana + Gampen Bunker, Gampenpass / Passo Palade


ENLIGHTENMENT WORT – KLANGAKTION II Gampen Bunker, Gampenpass Musikalische Performance im Dunkeln mit: Eduard Demetz, Arno Dejaco, Daniel Moser, Antonia Tinkhauser, Susan La Dez, Mirko Pedrotti In Zusammenarbeit mit dem Blindenzentrum St. Raphael, Bozen


WÄHREND ES WARTET UND DIE ZEIT SICH TEILT Arno Dejaco Ist es noch weit? Glaubst du? Antiquarische Wolken, legen sich über die Gemälde der Zukunft Wir sind ein Stück Geschichte, im Stein während es wartet und die Zeit sich teilt Ich glaube schon… Es hat nicht jeder das Glück (lacht) ich hab Glück, ja das muss man sich mal vorstellen … ich glaube schon, dass es nicht mehr weit ist… Naturgesetze gemacht für Gesetzesmacher entwerfen und umsetzen pflügen die gesetzten Gepflogenheiten ein, in die Zeitenweite es wartet und sie liegen damit umher Irgendwie ist es schon dunkel hier ja, ich glaube schon! (beide) Dunkelheit kann man schwer erkennen wie den kleinen Punkt und die Millionen anderen Milliarden da draußen


Verbindungskonzepte zerdenkt, im weißen Raum ich glaube es ist nicht mehr weit zünde ich, drehe im Kontakt Wellenwiderstand, hell und ziehendes Trockengeräusch der Summer in der Verstärkungskammer artifiziell, richtig teilt die Richtung das Recht rechts ab Abschuss ich weiß gar nicht mehr, wie das genau war zu lange schon her ich glaube es waren viele ja, schon viele jede Kapsel mit einer winzigen Änderung vom Abschusswinkel ob ich jetzt hier oder da… Lebenserwartung war garantiert alles was ich brauche was mehr sonst wäre halt die Brücke noch da gewesen (lacht) irgendwie ist die Kapsel die bessere Lösung Ich glaube schon … dass es nicht mehr weit ist ich glaube schon Funktionen gegründet müssen wir denn wir wissen es will sich die Zeit teilen weil die Suche im Mangel lebt


der Mangel in der Unsicherheit die Unsicherheit in der Eitelkeit (beide) Dunkelheit kann man schwer erkennen Niemand wusste es genau… damals ob ich heute wieder einsteigen würde? Ich glaube… ich weiß es immer noch nicht es ist schon eine lange Zeit… bin nur wenig gealtert… wenig für die Zeit Reproduktionssysteme an Board geübt im Warten Systeme laufen, perfekt, die Nahrung Lesestoff Zellerneuerung kommunikationslos wo wollt ihr denn sonst hin? haben sie uns gefragt was wollt ihr denn sonst anfangen mit eueren Leben diesem: Leben zu-gefallen: wie sieben Totsünden sieben Ewigkeiten und dann endlich diese sieben Planeten Verzeihung durch Versöhnung in den Weiten des Weltalls sieben Tausend Kapseln die Zerkörnung von Hoffnungen zum Brei für die Götter (beide) Während es wartet und die Zeit sich teilt sie und wir Stellvertretung im Mangel


was für ein Mißverständnis wir haben ihnen vertraut sie werden uns führen aus der Dunkelheit heraus sie haben uns ja gebaut Sie waren wie wir nur größer sie haben uns geführt immer wieder und jetzt endlich wagen wir den letzten Schritt in der Kapsel zu unseren sieben Göttern Leuchtend warten die Tage im Inneren der Nacht auf instabiler Waage und federleichter Pracht Wo jede unserer Mauern die eigene Zeit durchtrennt dass wir zusammen kauern im Weiten Firmament es leuchten dann die Tage verschränkt in unserer Nacht die instabile Waage durch federleichte Pracht Denn jede unserer Mauern die uns’re Zeit durchtrennt lässt uns zusammen kauern wir sind das Firmament



CYGNE 23.05.2017 Baumannhof, Gfrill - Tisens / Caprile - Tesimo


UNA STORIA VERA – EPOPEA DELLA FAMIGLIA DE CONCINI 24.05.2017 Kultur.Lana, Lana




ITAKER – VIETATO AGLI ITALIANI 25.05.2017 Kultur.Lana, Lana


BENJAMIN TOMASI 26.05.2017 Felizitas, St. Felix / San Felice



FLÌTER FLÒTER Ivo Passler* Benjamin Tomasi (Bozen / Wien), Artist in Residence bei LanaLive, führt die Fotodokumentation seiner Sprach-Recherche-Konzept-Installations-Arbeit in der FELIZITAS-Jurte mit jener Lässigkeit vor, die ihm zueigen ist, und durch die er mir gleich sympathisch war. Eine Woche lang war Benjamin zu Gast in FELIZITAS, hat Chalet MOMO bewohnt und sich ans Konzipieren gemacht. Im Rahmen des Kunstfestivals LanaLive hat es ihn auf den Nonsberg verschlagen. Das Thema von LanaLive 2017: die Via Lombarda, die alte Römerstraße die heute noch Lana mit dem Nonsberg verbindet, von wo aus dann der Weg gegen Süden sich öffnet (Trient, … Mailand, ...).

FELIZITAS liegt an der Provinz-, Kultur- und Sprachgrenze des Deutschnonsbergs (Alta Val di Non) zum voll italienischsprachigen Val di Non des Trentino, und die Gegend ist spätestens seit den 1960er Jahren dem Interesse der Ethnologie unterlegen. Nach dem mittlerweile zum Standardwerk der alpenländischen Ethnographie erwachsenen „Die Unsichtbare Grenze“ der 1960er Jahre, wurde das Forschungsinteresse immer wieder neu aufgewirbelt und ist zuletzt 2010 in die Publikation “Ungleichheit an der Grenze“ gemündet. Benjamin ist weder Ethnologe noch Linguist, sondern Künstler mit Feeling für das Wesentliche, und so lässt er sich also an dieser Grenzgegend nieder, und merkt


bald, wie vielschichtig sie spürbar und erlebbar ist. Er macht sich auf die Spur der Sprache. Das hier historisch heimische Anaunische ist ein rätoromanischer Dialekt, der sich im Nonsberg in der Mundart in Ansätzen immer noch findet. Benjamin forscht in den alten Lexika, und trifft auf Wörter, die ihn fesseln. Er spürt ihren Bedeutungen nach, und projiziert sie in die Kultur- und Naturlandschaft von heute. Alte Häuser, an denen selbst abbröselnde Schriftzüge in diversen Schichten davon Zeugnis geben, dass Bedeutungen sich hier vielschichtig überlappen, werden für den Künstler zu Projektionsflächen für „Altes-Neues“. Benjamin setzt sich ins Wirtshaus. Dort, wo im Dunst der Bedeutungen sich Sprachen bilden und verbinden, verbiegen und entsinnen. Hier setzt er mit den entdeckten Begriffen anaunische Rätsel an den Stammtisch... und lässt sie ins Tal hinein wirken. Schließlich kommen ihm Visionen. An dieser Grenze könnte eigentlich ein Migrationszentrum erwachen. Mit Sendeund Aussichtstürmen in alle Himmelsrichtungen. Am Felixer Weiher könnte ein Planetarium entstehen oder ein Observatorium, um eventuell mit Gästen aus anderen Galaxien verkehren zu können – um das Thema Migration nicht immer zu eng zu fassen. Und der Weiher böte sich bestens an, einen im kleinen Örtlein Tret einzurichtenden Server-Room für galaktische Kommunikationspotenz mit Wasserkühlung zu versehen... Danke Benjamin für deinen Beitrag und deine Erläuterungen. Wir brauchen Visionen, die den Austausch zwischen Menschen positiv beflügeln und uns aufzeigen, dass unsere gemeinsame Geschichte uns weit diesseits von Deutsch vs. Italienisch zusammenführt. Und wir brauchen Gelegenheiten wie diese in der Jurte, wo sich Menschen aus allen Himmelsrichtungen Kunst-gestützt in der Sprache der entschleunigten Betrachtung und belustigten Sinnierung kennen lernen und für eine Zeit lang amüsieren. Komm uns wieder mal besuchen! FLÌTER FLÒTER kommt übrigens – das haben wir gelernt – vom „Falter“, dialektal „Flótter“, und bezeichnet auf die Person bezogen jenen „volatilen“ Charakter, den es je nach Strömung im Winde dreht. FLOSSÈRA BOSBÈTER MARS!

* Anthropologe und Gastgeber Chalet Felizitas




GRENZGÄNGE / PASSEGGIATE SUL CONFINE 27.05.2017 Vom Gampenpass nach Fondo / Dal Passo Palade fino a Fondo





I ME DIS CHE BEVI Felix Lalù Giai i sogni nadi a vòut Emplantadi sota ‚n clòut I giai io sghizadi Encuzoladi / Accucciati A smarzir zol font an vout Ma can che l‘è le siei Von al bar e i me ‚mpar tuti bei Bevi na sgnapa de ca bona E ve mandi tuti ‚n mona I ma dit de bever puèc Ma a mi me ‚mpar de bever masa puèc Son en bastian contrari E nin bevi aposta en lez E can che fon a pache don come dar al ors E se giai en cortel scorteli nfin che no l‘è bous I ma dit che son en stronz En bastardo senza cuèr Ma mi el cuèr el giai E l‘hai ligià su col fil de fer Calchedun ma volest ben, grazie! L‘è che no m‘n fon engot Ai ancia volest ben a calche feuna Par dies menuti al bot Giai en ziro calche fiòl Bastardi come mi Propi come mi gi plaserues far en cazzo tut el dì Ma can che l‘è amò not me svegli Giai da nar a laoràr Spantezi e sugi fuer le ostie Finché no zimi ‚l bar No l‘è le bale che me fa mal L‘è restar ci sgizadi sota sta val I me dis che bevi Ma no lo sa ‚nzun La sé che patis



VIA LOMBARDA: MITTELALTER / MEDIOEVO 28.05.2017 St. Georg, Vรถllan / San Giorgio, Foiana



St. Georg oberhalb von Lana kam eine Sonderrolle während LanaLive zu, da die dort ergrabene Holzkirche ein Indiz für die Nutzung des Wegs über das Gampenjoch für die Franken im Frühmittelalter ist. Der heutige Kirchenbau geht auf das 14te Jahrhundert zurück. Die gotische Freskoausstattung ist nur in Resten erhalten und zeigt an der Westfassade den „Wanderheiligen“ St. Christophorus (ca. 1400). Der Mittel-


alterverein Niedertor mit Gefolge bespielte den Kirchenhügel mit Szenen aus dem Leben eines Kleinadligen um 1400 und klärte über das damalige Leben auf. Begleitet wurden sie dabei mit Schwegelpfeife, Dudelsack- und Drehleierspiel von Pasui mit Freunden. In der Kirche informierte der Archäologe Hans Nothdurfter über die von ihm dort vorgenommenen Ausgrabungen in den 1980er Jahren.


Künstlerische Leitung / Direzione artistica: Hannes Egger Presse / Stampa: Katrin Klotz Texte / Testi: Arno Dejaco, Hannes Egger, Giorgia Job, Felix Lalù, Ivo Passler Fotos / Foto: Flyle (13-19, 26-27, 33-40, 50-53), Maria Gapp (1, 6, 20-23, 45-49), Benjmain Pfitscher (9, 25), Bejmanin Tomasi (42-43) Gestaltung / Grafica: Hannes Egger Lektorat / Redazione: Katrin Klotz, Mauro Sperandio Übersetzungen / Traduzioni: Mauro Sperandio Druck / Stampa: Gruber Druck, Lana Organisation / Organizzazione: Paul Seelaus Auflage / Edizione: 500


WIR DANKEN / SI RINGRAZIANO

Marktgemeinde Lana

Comune di Lana

Soprintendenza per i beni culturali Ufficio beni archeologici

Arcipelago / Archipel Lana



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