


Marlene Pircher Preims: il coraggio di aprirsi
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Sostenibilità dei prodotti di qualità altoatesini
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Highlight: 5° WIFI – Talent Event
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Marlene Pircher Preims: il coraggio di aprirsi
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L’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha effettuato un’indagine rappresentativa tra i consumatori nei principali mercati di destinazione dei prodotti di qualità dell’Alto Adige, ossia in Germania e in Italia. L’obiettivo era determinare cosa associano i consumatori e le consumatrici al concetto di sostenibilità, quali sono per loro gli aspetti determinanti per l’acquisto e quanto sono disposti a spendere per prodotti alimentari di produzione sostenibile.
Per la maggior parte dei consumatori e delle consumatrici, sia in Italia che in Germania, la sostenibilità è importante soprattutto per quanto riguarda le mele.
Da alcuni anni ormai il tema della sostenibilità è al centro del dibattito sociale e politico-economico. Lo dimostrano i 17 obiettivi di sostenibilità sanciti dalle Nazioni Unite, nonché i numerosi documenti strategici relativi alla sostenibilità e al consumo, tra cui anche quelli creati dai due governi di Italia e Germania. Studi e sondaggi internazionali hanno accertato che i consumatori considerano sempre più spesso gli effetti delle loro scelte d’acquisto personali sull’ambiente e sulla società.
Strategie sostenibili
I produttori e i consorzi di prodotti di qualità dell’Alto Adige hanno già captato questo andamento e sviluppato alcune strategie.
Tuttavia, non è ancora del tutto chiaro in che modo la sostenibilità incida sulle scelte d’acquisto quotidiane e quali temi stiano più a cuore ai consumatori. Inoltre, non si sa quanto questi ultimi siano disposti a spendere per prodotti alimentari di produzione sostenibile. Per chiarire questi aspetti l’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, su iniziativa di IDM Alto Adige – Agrar, ha condotto un’indagine rappresentativa nei principali mercati di destinazione dei prodotti di qualità dell’Alto Adige. A dicembre 2023 complessivamente 1.275 famiglie nelle regioni italiane centrali e settentrionali e 1.399 famiglie in Germania meridionale e occidentale sono state intervistate in merito ai prodotti
I consumatori e le consumatrici in Germania e in Italia che acquistano, o quantomeno conoscono, i prodotti di qualità dell’Alto Adige vi associano prevalentemente buon sapore e alta qualità.
di qualità altoatesini come mele, speck e prodotti caseari (yogurt, formaggi semiduri e mozzarella).
Esiti
È emerso che circa la metà (49,2 percento) dei consumatori e delle consumatrici intervistati in Germania e in Italia fa spesso o molto spesso attenzione ad acquistare prodotti alimentari di produzione ecologica e socialmente sostenibile. Tuttavia, per i consumatori di prodotti alimentari la sostenibilità non riveste sempre la stessa importanza. È interessante notare che per la maggior parte dei consumatori, sia in Italia che in Germania, la sostenibilità è importante soprattutto per le mele. Seguono quindi lo speck e, con un’importanza leggermente inferiore, i latticini.
lità dell’Alto Adige viene associata molto meno frequentemente una modalità di produzione ecologica.
Cosa influisce sulla decisione d’acquisto?
Sulla decisione dei consumatori di acquistare frutta, prodotti a base di carne e latticini incidono soprattutto due aspetti: la tutela della propria salute (“Assenza di residui dannosi per la salute, ad esempio in forma di prodotti fitosanitari o antibiotici”) e il benessere animale. Seguono le caratteristiche di prodotto “classiche”, rappresentate dal prezzo e dal buon sapore.
Sono meno importanti, invece, l’agricoltura biologica e aspetti ecologici come, ad esempio, le basse emissioni di gas serra, il minore consumo di acqua o gli imballaggi ecologici. Aspetti sociali
Buon sapore ed elevata qualità
I consumatori e le consumatrici in Germania e in Italia che acquistano, o quantomeno conoscono, i prodotti di qualità dell’Alto Adige vi associano prevalentemente un buon sapore (76,8 percento) e un’elevata qualità; va precisato che quest’ultima caratteristica è molto più importante per i consumatori italiani (82,3 percento) che per quelli tedeschi (66,1 percento). Invece, ai prodotti di qua-
dell’Alto Adige hanno già reagito con strategie mirate. Tuttavia, dietro al concetto di “sostenibilità” si cela una varietà quasi infinita di definizioni, che comprende sia aspetti sociali ed economici che temi ecologici o di salute. Ciò rende più difficile realizzare promozioni mirate e comunicazioni d’impresa adeguate. Una conclusione importante che si può trarre dalla presente analisi è che, sia in Italia che in Germania, i consumatori di frutta, prodotti a base di carne e latticini attribuiscono agli aspetti della sostenibilità un’importanza centrale, seppur con visioni molto differenti.
Raccomandazioni operative
Una raccomandazione che emerge dai risultati presentati riguarda il benessere degli animali e la tutela della salute nella comunicazione sulla sostenibilità. Sono emerse anche differenze chiare e significative tra i gruppi di consumatori e consumatrici che sono disposti a pagare di più per alimenti prodotti in modo sostenibile. Si tratta ora di utilizzare queste informazioni per rivolgersi direttamente e in modo efficace ai vari gruppi, come quelli delle donne, delle famiglie con redditi maggiori o delle famiglie con più persone, ai quali il tema della sostenibilità sta più a cuore.
INFO
di sostenibilità, come la garanzia di un reddito equo per gli agricoltori, oppure la gestione di aziende familiari o l’organizzazione in cooperative, nonché l’origine UE dei prodotti incidono sulla decisione d’acquisto solo in misura minore.
La sostenibilità è diventata un tema centrale nel dibattito politico-economico e sociale, al quale i produttori alimentari altoatesini e i consorzi dei prodotti di qualità
“Poiché il benessere degli animali e la tutela della propria salute risultano essere tra le priorità più sentite dai consumatori, è fondamentale valorizzare e comunicare con ancora maggiore enfasi questi aspetti nella promozione dei prodotti di qualità dell’Alto Adige.”
Michl Ebner
Presidente della Camera di commercio di Bolzano
IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 718 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
L’analisi flash 7.24 “Il tema della sostenibilità nella commercializzazione dei prodotti di qualità dell’Alto Adige” può essere scaricata gratuitamente dal sito www. ire.bz.it/studi e analisi.
“Attraverso l’indagine condotta dall’IRE, abbiamo voluto capire cosa significhi concretamente “sostenibilità” per i consumatori e le consumatrici, quali aspetti influenzano davvero le loro decisioni d’acquisto e fino a che punto sono disposti a spendere di più per alimenti salvaguardando le risorse.“
Alfred Aberer
Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano
L’alto Adige si distingue per un’ampia varietà di prodotti agroalimentari regionali e di qualità. Mele, speck e vino sono tutelati da una denominazione d’origine protetta a livello europeo, mentre altri prodotti sono certificati con il marchio “Qualità Alto Adige”.
Piccoli frutti e frutta a nocciolo
Fragole, albicocche, ciliegie, lamponi
Miele millefiori, di rosa alpina, di bosco e di tarassaco
Pane e strudel di mele
varietà di pane, strudel di mele, torta di grano saraceno
3.000 t di cavolfiore 1.100 t di patate
Latte, yogurt, formaggio, mozzarella, burro, panna, ricotta, skyr
Tè, miscele di erbe, fiori commestibili
Tipologie: Märzen, Helles, Wiener Lager, Bock, birra speziata, birra alle erbe, diverse birre artigianali
Fonte: IDM Südtirol - Alto Adige
20 varietà d'uva
500.000 l Succo di mela 62 t di asparagi
Altri prodotti: Insalata, radicchio, crescione
Prodotti a base di frutta
Manzo, maiale, pecora, capra, cervo, salsicce affumicate
1.100 bovini lavorati
Altri prodotti: Frutta secca, confettura, sidro di mele di cui 2,8 con indicazione geografica protetta
Mio di speck,
L’upcycling è arrivato ormai anche in cucina. Perfino nel settore culinario è possibile seguire la tendenza al riutilizzo creativo. A dimostrarlo è la start-up altoatesina The Garum Project, che produce salse fermentate (i cosiddetti “garum”) partendo da quelli che loro definiscono ’alimenti trascurati’, dunque scarti alimentari. Stephanie Lüpold, CEO di The Garum Project, ci ha spiegato come è nata questa idea, come funziona e quale contributo in termini di sostenibilità può dare il riuso creativo in cucina.
esattamen-
Stephanie Lüpold: Il garum era un condimento dell’antichità, una salsa speziata di sapore ’umami’ che i Romani producevano facendo fermentare le interiora di pesce. Otto anni fa Mattia Baroni, allora chef del ristorante di Castel Flavon, scoprì la fermentazione come mezzo per limitare lo spreco di alimenti nelle cucine gourmet. Iniziò a usare i prodotti alimentari non utilizzati e scartati in cucina, di per sé ottimi ingredienti, per produrre condimenti gustosi.
Oggi The Garum Project propone con il proprio marchio re.garum sette diversi tipi di garum. Come nascono? Si può procedere in due modi. Nel primo caso si parte dalla domanda di quali sapori potrebbero essere interessanti per la cucina. In base alla risposta cerchiamo quindi gli alimenti scartati necessari alla produzione. Oppure si segue la via inversa, partendo dai sottoprodotti disponibili e cercando di capire come potrebbero essere utilizzati.
Lei parla di “sottoprodotti”; nel caso di The Garum Project si tratta di alimenti di scarto, ossia alimenti che non hanno mercato. Ci può fare qualche esempio?
Stephanie Lüpold, nata nel 1988, è co-fondatrice e CEO di The Garum Project. L’impresa ha sede a Bolzano e produce esaltatori di sapidità completamente naturali per il settore della ristorazione e per l’industria alimentare. Lüpold ha studiato economia aziendale presso l’Università di San Gallo; per The Garum Project si occupa di sviluppo d’impresa.
Ne esistono diversi: ad esempio scarti di muscolo o verdure dall’aspetto poco appetitoso. Personalmente non provengo dal settore alimentare, e ho scoperto con sorpresa quanti alimenti vadano persi nel ciclo produtti-
Prodotti di qualità che non entrano in commercio: come si costruiscono delle filiere per prodotti che non hanno mercato?
I sottoprodotti ci sono tutti; il nostro compito è assicurarci che vengano forniti. Per prima cosa
La fermentazione è uno strumento molto prezioso e versatile che permette di ricavare valore dai prodotti scartati (nell’immagine Mattia Baroni).
vo. Noi intercettiamo le materie prime che non arrivano neanche nei supermercati, ad esempio carote storte, troppo grandi o troppo piccole. Ovviamente utilizziamo solo ingredienti freschissimi.
si prende in mano il telefono; in questo caso ci sono tornati molto utili i contatti che aveva già Mattia Baroni. Un esempio è il siero di latte, che ci procuriamo dall’azienda Mila. Abbiamo scoperto che esiste un importante flusso
di sottoprodotti da trasformare in nuovi condimenti.
Come valuta il contributo della Sua azienda rispetto alla lotta contro gli sprechi alimentari?
Siamo ancora una piccola start up, ma siamo comunque orgogliosi di aver introdotto il nostro garum nel settore alimentare. La fermentazione è uno strumento molto prezioso e versatile che permette di ricavare valore dai prodotti scartati. Per questo ora miriamo all’industria, dove praticamente ogni esaltatore sintetico di sapidità potrebbe essere sostituito da un prodotto naturale.
Tuttavia, non sarebbe sostenibile trasportare i prodotti scartati per chilometri al fine di utilizzarli per la produzione di garum.
Lo pensiamo anche noi. La nostra visione per il futuro è produrre garum direttamente dove nascono i sottoprodotti. Stiamo sviluppando le colture iniziali necessarie, che richiedono grandi conoscenze e competenze. Attualmente stiamo collaborando con un grande produttore di champignon che, con il nostro supporto, riesce a produrre un garum con i gambi di questi funghi, finora rimasti inutilizzati.
Di recente, la Camera di commercio di Bolzano ha organizzato un webinar per approfondire le opportunità e le sfide legate all’ingresso nel mercato statunitense, soffermandosi in modo particolare sul Texas.
In aggiunta al webinar, è stata organizzata una giornata di consulenze individuali per le aziende interessate.
Con il marchio di sostenibilità Alto Adige rende visibile il suo contributo a un futuro sostenibile.
Oltre 180 aziende dell’Alto Adige attive nei settori del turismo, dell‘artigianato, dei servizi e del commercio hanno già ricevuto questo riconoscimento. Dia anche lei visibilità al suo impegno per la sostenibilità: saremo lieti di accompagnarla lungo questo percorso.
Più info: idm-suedtirol.com/ marchio-sostenibilita-pmi
Gli Stati Uniti sono il terzo mercato di esportazione dei prodotti altoatesini dopo Germania e Austria. Il mercato statunitense rappresenta quasi il sette percento delle esportazioni altoatesine. Anche il Texas, uno dei cinquanta Stati federati degli Stati Uniti d’America, offre opportunità di export singolari: si tratta del secondo Stato federale per superficie e popolazione e, se fosse indipendente, sarebbe l’ottava economia mondiale.
In quest’ottica, il servizio Internazionalizzazione della Camera di commercio di Bolzano, in collaborazione con Italy-America Chamber of Commerce of Texas (IACC Texas), ha organizzato un webinar rivolto alle imprese altoatesine per informarle sulle opportunità di accesso al mercato statunitense. In seguito, è intervenuta nel ruolo di Executive Director Alessia Paolicchi, la quale ha presentato i servizi offerti dall’IACC Texas, sottolineando come questa istituzione possa fungere da punto di accesso privilegiato per le imprese nel mercato statunitense. Successiva-
mente Francesca Bacci, Business Development Analyst dell’IACC Texas, ha focalizzato il suo intervento sul marchio “Made in Italy” e sull’elevata richiesta di prodotti italiani di qualità in Texas. Ewald Mitterrutzner dell’azienda barth Innenausbau, ha condiviso la sua esperienza diretta nel mercato statunitense, offrendo spunti utili. Il webinar si è concluso con un intervento dell’avvocata Beatriz Trillos Ballerini, di Houston, che ha approfondito i requisiti d’ingresso e le modalità di ottenimento dei visti per viaggi d’affari e missioni lavorative negli Stati Uniti. Infine, Thomas Lunger, del servizio Internazionalizzazione della Camera di commercio di Bolzano, ha presentato i numerosi servizi offerti dall’ente camerale bolzanino a supporto delle imprese locali impegnate nell’espansione nei mercati esteri.
INFO
Servizio Internazionalizzazione Camera di commercio di Bolzano 0471 945 656 – 692 international@camcom.bz.it
Esattamente 50 anni fa è stata introdotta la denominazione di origine DOC Alto Adige. Questa ricorrenza di fondamentale importanza per l’economia vitivinicola locale è stata celebrata recentemente al Palazzo Mercantile della Camera di commercio di Bolzano.
Ripercorrendo la storia: il decreto del Presidente della Repubblica del 14 aprile 1975 non solo ha introdotto la denominazione di origine controllata DOC Alto Adige, ma ha fissato anche severi criteri di qualità. Il punto di svolta è stato probabilmente l’applicazione di restrizioni rigorose alla quantità di uva raccolta, intervento che ha richiesto grandi sforzi, soprattutto da parte dei contadini. Nel 1993 e nel 1995 sono state modificate le disposizioni di produzione delle DOC Santa Maddalena, Merano, Terlano, Valle Isarco, Colli di Bolzano e Val Venosta, sino a quel momento indipendenti, che sono diventate sottozone riunite nella denominazione DOC Alto Adige. Inoltre, nel 2024 sono state ufficialmente riconosciute 86 unità
di commercio di Bolzano; Josef Rottensteiner, Ex-Segretario generale Camera di commercio di Bolzano; Martin Foradori
ni Alto Adige e Eduard Bernhart, Direttore Consorzio Vini Alto Adige (da sinistra a destra).
geografiche aggiuntive (UGA) che, a partire dall’ultima vendemmia, possono essere indicate in etichetta come indicazioni geografiche aggiuntive. Affinché DOC Alto Adige
possa mantenere la sua promessa di qualità e provenienza anche 50 anni dopo la sua introduzione, il Consorzio Vini Alto Adige e la Camera di commercio hanno messo in
vigore un rigoroso sistema di gestione e controllo. In occasione del cinquantesimo anniversario, Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio, ha sottolineato il ruolo fondamentale della collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige per promuovere una viticoltura di eccellenza. Anche Alfred Aberer, Segretario generale della Camera di commercio di Bolzano, ha rimarcato come negli ultimi decenni il settore vitivinicolo altoatesino abbia rappresentato un chiaro esempio di successo fondato su una costante politica della qualità.
INFO
Consorzio Vini Alto Adige tel. 0471 1884772 eduard.bernhart@suedtirolwein.com www.vinialtoadige.com
L’audit famigliaelavoro supporta le aziende a definire e incentivare una politica del personale attenta alle esigenze familiari e alle diverse fasi della vita. Si tratta di un approccio vantaggioso sia per l’organizzazione che per i suoi dipendenti. La famiglia rappresenta un valore aggiunto per ogni individuo, per l’economia e per la società nel suo complesso. Sempre più aziende riconoscono l’importanza di una politica del personale che tenga conto delle esigenze della famiglia e delle varie fasi della vita, creando condizioni che consentono ai dipendenti di conciliare al meglio lavoro, impegni familiari e interessi personali.
Puntare su una politica attenta alle esigenze della famiglia
Le aziende hanno difficoltà a reclutare personale qualificato e a favorirne la continuità occupazionale. Uno strumento che permette al datore di lavoro di risultare più attrattivo è l’audit famigliaelavoro. La certificazione ricono-
sce l’impegno del datore di lavoro nell’adottare misure concrete per migliorare la conciliazione tra vita professionale e personale dei propri collaboratori. Una politica del personale attenta alle esigenze della famiglia aumenta la motivazione e la soddisfazione dei dipendenti, migliora l’atmosfera lavorativa e aumenta la produttività. Le aziende risparmiano anche tempo e denaro, poiché la riduzione delle assenze e del turnover del personale riduce i costi di assunzione di nuovi dipendenti.
Soluzioni individuali
Con il supporto di auditor appositamente formati, il datore di lavoro elabora insieme ai collaboratori e alle collaboratrici soluzioni operative articolate in otto campi d’a-
L’audit famigliaelavoro è un progetto congiunto del servizio Impresa che concilia lavoro e famiglia della Camera di commercio di Bolzano e l’Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Bolzano.
zione. Tali soluzioni spaziano da orari di lavoro flessibili e modelli part-time personalizzati fino a banche ore personalizzate, benefit economici e sostegni concreti per la cura dei figli e alla loro gestione nel periodo estivo. Le possibilità per favorire un miglior equili-
brio tra vita privata e professionale sono numerose e personalizzabili.
INFO
Impresa che concilia lavoro e famiglia Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 535 famiglialavoro@camcom.bz.it
Recentemente circa 90 giovani provenienti da tutto l’Alto Adige hanno partecipato alla Giornata dell’economia per le scuole professionali per prepararsi al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro.
Nella prima parte della manifestazione cinque ex studenti e studentesse delle scuole professionali hanno illustrato le loro carriere e i loro programmi per il futuro lavorativo. Tra gli ospiti erano presenti il maître di sala Daniel Baur (Hotel Sonnenparadies, Scenna), l’elettricista Ardian Mezini (Elettro A.M, Bolzano), la parrucchiera Debora Mick (Salone Elena Hair, Bolzano), il meccanico Johannes Huber (Etschside Custom, Parcines) e l’albergatrice Priska Ganthaler (Hotel Muchele, Postal). Quest’anno è stata posta particolare attenzione al tema dell’inclusione, invitando relatori con esperienze significativamente diverse tra loro.
Nel corso dei workshop pratici, i giovani hanno ricevuto informazioni interessanti su temi legati
all’ingresso del mondo di lavoro.
I workshop si sono svolti in collaborazione con i seguenti esperti ed esperte: Elena Faccio (consulente ed esperta di coaching per lo
sviluppo di competenze), Christoph Pillon (responsabile Business Development Karriere Südtirol), Dorotea Postal (Ufficio orientamento scolastico e professionale), Patrick
Thaler (consulente di Business Pool) e Mirjam Rizzi (grafica, so.you srl). Successivamente, gli studenti hanno condiviso con i coetanei i consigli e gli spunti emersi dagli interventi che ritengono utili per il proprio futuro. L’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano ha organizzato la Giornata dell’economia per le scuole professionali in collaborazione con la Formazione professionale in lingua italiana e in lingua tedesca nonché con le scuole professionali agrarie, forestali e di economia domestica.
INFO
IRE – Ricerca economica tel. 0471 945 708 ire@camcom.bz.it www.ire.bz.it
L’auditrice Marlene Pircher Preims evidenzia il valore della certificazione audit famigliaelavoro, spiegando come aziende e dipendenti ne traggano beneficio e perché la questione non riguarda solo i figli, ma anche il tempo libero e la formazione.
Qual è il ruolo di un’auditrice?
Marlene Pircher Preims ha iniziato la sua carriera come infermiera, scoprendo presto una naturale predisposizione alla comunicazione. Questo talento l’ha portata a lavorare nella medicina preventiva come assistente sanitaria. Per 17 anni si è occupata di consulenza alle madri, vivendo in prima persona le difficoltà di chi fatica a conciliare vita familiare e professionale. Anche lei, per lo stesso motivo, ha lasciato il lavoro per dedicarsi ai figli. Dopo aver rassegnato le dimissioni, ha intrapreso diverse formazioni in sviluppo organizzativo, coaching, mediazione e audit. Da oltre 30 anni lavora come libera professionista e oggi è attiva come auditrice.
L’audit famigliaelavoro è una certificazione che attesta l’impegno delle aziende nel favorire un equilibrio tra vita professionale, familiare e privata dei dipendenti, riconosciuto con un sigillo di qualità a livello europeo. Gli auditori o le auditrici guidano l’intero processo di certificazione, svolgendo attività di consulenza, monitoraggio, valutazione e supporto. Si occupano di informare, osservare, suggerire strategie e fornire indicazioni mirate alle esigenze specifiche delle aziende. Tutti gli auditori e le auditrici seguono una formazione mirata.
Come si è evoluto il concetto di conciliazione?
In passato, l’attenzione era rivolta a conciliare la famiglia con i figli e la carriera. Oggi il concetto si è ampliato, abbracciando una cultura aziendale più inclusiva e attenta alle diverse fasi della vita. Un aspetto sempre più rilevante è la cura dei familiari, ancora un tabù per molti. Spesso i dipendenti evitano di parlarne per timore di ripercussioni sulla carriera. Questo vale anche per gli uomini che diventano padri: tanti vorrebbero essere più presenti in famiglia, ma non lo chiedono. Abbiate coraggio, parlate apertamente! Solo così si possono trovare soluzioni concrete. Un altro aspetto importante è come adattare
il lavoro alle esigenze delle diverse età. Molte aziende oggi investono attivamente nel benessere dei propri dipendenti per attrarre e trattenere talenti. Tuttavia, chiedono un maggiore impegno da parte delle istituzioni pubbliche per migliorare i servizi di assistenza all’infanzia e incentivare fiscalmente le imprese che adottano una politica attenta alle esigenze della famiglia.
Quali sono i vantaggi per i dipendenti? Quando l’equilibrio tra lavoro e vita privata è garantito, i dipendenti sono più motivati e coinvolti. Lo spirito di squadra si rafforza: le persone si supportano a vicenda, lavorano con più energia e si sentono libere di esprimere le
proprie esigenze senza timore. Riconoscono e apprezzano ciò che la loro azienda offre.
Quali sono i vantaggi per le aziende? Il personale qualificato sceglie consapevolmente aziende che promuovono un ambiente di lavoro a favore della conciliazione. I dipendenti sviluppano un senso di appartenenza più forte, restano in azienda più a lungo e sviluppano una mentalità imprenditoriale, orientata alla clientela. Dipendenti soddisfatti generano clienti soddisfatti. Meno assenze prolungate per motivi familiari significano per le aziende un risparmio sia economico che di tempo, riducendo la necessità di inserire e
formare nuovi dipendenti. In sintesi, tutti ne traggono vantaggio.
Cosa definisce uno stile di gestione del personale orientato alla famiglia? La maggior pare delle persone associa il concetto di conciliazione tra famiglia e lavoro ai bambini. Ma la vita è fatta di diverse fasi: i giovani hanno bisogno di tempo per la formazione e per sviluppare i propri interessi, poi arriva il periodo dedicato ai figli e, più avanti, quello in cui si deve assistere i propri cari. Infine, con l’età, diventa essenziale prendersi cura anche di sé stessi, con modalità di lavoro più flessibili e momenti di pausa rigeneranti. La vera conciliazione riguarda tutte le età e tutte le esigenze della vita!
maggior parte delle persone asso-
Il comune di Naturno era uno dei datori di lavoro che Marlene Pircher Preims (seconda da destra) ha seguito nel percorso verso la certificazione “audit famigliaelavoro”.
È giunta al termine recentemente e con grande soddisfazione l’undicesima edizione del corso di leadership per giovani dirigenti organizzato dal WIFI. Visto il successo dell’iniziativa, è già prevista una dodicesima edizione del corso, a cui ci si può iscrivere consultando il sito www.wifi.bz.it.
I partecipanti e gli organizzatori dell’undicesimo corso di leadership per giovani dirigenti organizzato dal WIFI.
Le esigenze professionali sono in continua evoluzione, soprattutto per chi ricopre ruoli di responsabilità. Oggi non basta più “semplicemente” essere esperti nel proprio settore: per essere definiti tali è necessario un percorso di cre-
scita mirato ad affinare le proprie capacità manageriali. Soprattutto i giovani in posizioni dirigenziali portano idee innovative e voglia di agire ed è essenziale che affrontino il loro ruolo con preparazione. Per guidare un team in modo
efficace, è necessario trovare un proprio stile di gestione che sia al tempo stesso professionale, autentico e flessibile.
Le sfide e le opportunità del ruolo dirigenziale
Per venire incontro a queste esigenze, da anni il WIFI propone un corso pensato appositamente per giovani dirigenti, adatto alle necessità delle imprese altoatesine e aggiornato costantemente per rispondere alle nuove sfide manageriali. Recentemente è terminata l’undicesima edizione del corso, a cui hanno partecipato: Hannes Clara, Rommel Andrea Cueva Villavicencio, Rudi Ebner, Florian Egger, Simon Ellecosta, Matthias Gurndin, Hannes
Il giornale “Per l’economia” è disponibile anche online. Scannerizza il QR code e leggi l’ultima edizione comodamente online.
Garantire alle aziende del territorio un’informazione puntuale e aggiornata su argomenti rilevanti e novità del settore è una delle priorità della Camera di commercio di Bolzano. Per questo pubblica otto volte all’anno il giornale “Per l’economia”, distribuito in formato cartaceo a tutte le aziende altoatesine. La rivista è consultabile anche in versione digitale: basta scansionare il QR code qui accanto.
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Comunicazione
Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 672 communication@camcom.bz.it
Haspinger, Dominik Huber, Thomas Lechner, Mirko Quinz, Stefan Wallnöfer e Stefan Weissteiner. L’esperto di management e coach manageriale Reinhard Feichter è stato il referente del corso. Il corso è suddiviso in quattro moduli, con un test finale sulle competenze manageriali, ed è pensato per fornire strumenti pratici di rapida applicazione nel contesto lavorativo quotidiano. A fronte del grande interesse riscontrato, è prevista una dodicesima edizione del corso. Per le iscrizioni consultare il sito www.wifi.bz.it.
INFO
WIFI – Formazione e sviluppo del personale tel. 0471 945 666 wifi@camcom.bz.it
Il 5° WIFI – Talent Event, svoltosi recentemente presso la Camera di commercio di Bolzano, si è focalizzato sulle strategie di recruiting e retention in tempi di carenza di personale.
In Alto Adige sta diventando sempre più difficile occupare posizioni vacanti con personale adatto e favorirne la continuità occupazionale. La competizione
per attrarre professionisti qualificati e figure dirigenziali si è ulteriormente intensificata. Inoltre, negli ultimi anni, le aspettative di candidati, candidate e dipendenti
nei confronti delle aziende sono cambiate in modo determinante. Per offrire spunti concreti e suggerimenti a imprenditori, imprenditrici, dirigenti e responsa-
bili delle risorse umane, il WIFI, il servizio per la formazione e lo sviluppo del personale della Camera di commercio di Bolzano, ha organizzato recentemente il 5° Talent Event.
Uno dei temi centrali della manifestazione era il potenziale, spesso sottovalutato, di collaboratori e collaboratrici che si trovano nella seconda metà della loro vita professionale o sono over 50. Esperienza, competenza, affidabilità e lealtà sono solo alcuni dei punti di forza che rendono questi dipendenti una risorsa preziosa da preservare il più a lungo possibile.
INFO
WIFI – Formazione e sviluppo del personale tel. 0471 945 666 wifi@camcom.bz.it www.wifi.bz.it
Recentemente si è tenuto il quinto convegno internazionale “Le donne in agricoltura”, organizzato anche dall’IRE –Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.
Il pubblico ha ascoltato con interesse gli interventi nell’ambito del convegno internazionale “Le donne in agricoltura”.
L’evento ha proposto interventi stimolanti dal mondo della ricerca, workshop interattivi che
hanno favorito il dialogo e numerose occasioni di networking. L’obiettivo era sviluppare soluzio-
ni concrete alle sfide che le donne affrontano in agricoltura e rafforzare il loro ruolo sia nel settore agricolo che nella società.
Il convegno è organizzato dall’Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi, da Eurac Research, dalla Libera Università di Bolzano e dall’IRE - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano.
Discussioni stimolanti
Nell’arco di tre giorni, 150 partecipanti provenienti da Alto Adige, Germania, Austria e Svizzera hanno discusso di temi centrali quali la percezione dell’agricoltura da parte dell’opinione pub-
blica, le piccole aziende agricole e all’attrattività della professione agricola.
Inoltre, l’IRE ha condotto uno dei sei workshop, discutendo con i partecipanti interessati sul tema “Contributo dell’agricoltura a piccola scala per un bene comune vivente”. I risultati più importanti emersi dal workshop e e le conseguenti richieste sono stati sottoposti ai rappresentanti politici durante l’ultimo giorno dell’evento.
INFO
IRE – Ricerca economica Camera di commercio di Bolzano tel. 0471 945 708 - 724 ire@camcom.bz.it
Italiano commerciale
Italienischer Schriftverkehr
Italiano scritto per l‘ufficio 19. Mai 2021
Besonderer und schwieriger Schriftverkehr
Wie schreibe ich es am besten? 19. Mai 2021
Social Media Advertising: LinkedIn, Twitter u. a.
Gezielt und wirksam werben in sozialen Medien 21. Mai 2021 vormittags (Italienisch)
Arbeiten für mehrere Vorgesetzte
Unterschiedliche Ansprüche und Arbeitsstile meistern 27. Mai 2021
Wie wird man AEO - Authorized Economic Operator?
IA for Business - Introduzione
Utilizzo dell‘intelligenza artificiale nelle imprese
18 settembre 2025 mattina (online, gratuito)
Farsi notare online con una comunicazione efficace
Consigli e check-up per i propri canali digitali 30 settembre 2025 mattina (online, gratuito)
Tecniche di vendita vincenti e convincenti
Seminario per un servizio esterno professionale 01 e 02 ottobre 2025
Ricerca online di informazioni
Cercare e trovare informazioni in modo efficace 14 ottobre 2025 mattina (online, gratuito)
Training di resilienza: come resistere senza spezzarsi
Autoefficacia, autostima, consapevolezza emotiva 22 ottobre 2025
Come risparmiare tasse
Consigli fiscali per la fine dell‘anno 22 ottobre 2025 mattina (online)
Informazioni e iscrizione
WIFI – Formazione e sviluppo del personale
Tel. 0471 945 666 | wifi@camcom.bz.it
Iscrizione online: www.wifi.bz.it
Rimborsi spese e fringe benefits
Aspetti gestionali dei compensi in natura 22 ottobre 2025 mattina (gratuito)
Gestire situazioni difficili con i collaboratori
Strumenti per rafforzare la propria leadership
23 ottobre 2025
Contabilità - Corso base
Contabilità ordinaria 05 novembre - 03 dicembre 2025 (5 mattine)
Esportazione no problem
Procedure e documentazione doganale per l‘export 06 novembre 2025 mattina (gratuita)
La comunicazione professionale al telefono
Il telefono - prima immagine aziendale 11 novembre 2025
Fidelizzazione & sviluppo dei collaboratori
Come si riesce a trattenere il personale nell‘impresa 13 novembre 2025
COLOPHON
Per l’economia – Bollettino d’informazione della Camera di commercio, industria, artigianato, turismo e agricoltura di Bolzano, 27° anno, 4/2025
Editore: Camera di commercio, industria, artigianato, turismo e agricoltura di Bolzano
Direzione e amministrazione: via Alto Adige 60, 39100 Bolzano tel. 0471 945 672, e-mail: communication@camcom.bz.it
Direttore responsabile: dott. Alfred Aberer
Redazione: Camera di commercio, industria, artigianato, turismo e agricoltura di Bolzano
Progetto grafico: Friedl Raffeiner
Stampa: Südtirol Druck Srl
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