Lettera M_#1

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Un nuovo progetto del nostro Gruppo nasce oggi e vuole essere un sistema in più per comunicare con i nostri clienti e con tutti gli appassionati del mondo vino. Lettera M porterà informazioni e curiosità del nostro Gruppo e sul mondo del vino in generale. Molte saranno le rubriche sulle novità, daremo la parola ai produttori, ma anche ai clienti, a dei professionisti che possono dare aiuti e spunti di interesse. Ci saranno curiosità e rubriche come Meregalli & Friends, dove a parlare saranno personaggi appassionati di vini e spirits. Parleremo di trend, di mercato, di come in altri settori stanno comunicando o agendo per essere al passo o anticipare i tempi. Lettera M avrà la sua versione cartacea, perché leggere è bello e conservare lo è altrettanto. Ci sarà anche la versione online, perché siamo nel 2023 e serve un prodotto in evoluzione e veloce con ulteriori approfondimenti e contenuti. La nostra famiglia dal 1856 lavora in questo bellissimo mondo: con Lettera M, il nostro house organ, vogliamo portare un po’ di informazioni e contenuti in più, che tante volte non sono trasmessi con la giusta attenzione. Sono orgoglioso di scrivere questo primo "editoriale" che faremo a quattro mani con Corrado Mapelli nei prossimi appuntamenti. Vi auguro quindi buona lettura.

Lettera M: una nuova avventura firmata Gruppo Meregalli

Novità, trend di mercato e tanto altro: ecco la prima uscita

intervista a JACOPO POLI Il mio cuore batte al ritmo di Sarpa! pag.05

Chi sono i consumatori digitali di vino?

L’identikit del consumatore digitale in una ricerca di PwC Italia e Gruppo Meregalli. pag.02 - NUMERI E STATISTICHE -

Questa è un’avventura che ci porterà in giro per il mondo del vino e degli spirits, alla scoperta di nuovi territori, intervistando amici e protagonisti del nostro settore e non solo, indagando sui trend di mercato e raccontando storie. In questa prima uscita partiremo da una ricerca sui consumatori digitali, per indagare da vicino e meglio chi parla di vino online. Presenteremo inoltre le novità del nostro catalogo: parleremo di Villa Matilde Avallone e di come ha riscoperto un antico vino come il Falerno, ci sposteremo in Piemonte per conoscere tutti i segreti delle bollicine di Borgo Maragliano e arriveremo fino

- SOSTENIBILITÀ -

Una nuova certificazione per Tenuta Fertuna

La cantina maremmana ha recentemente ottenuto la certificazione EQUALITAS. pag.08

in Spagna, nella Rioja, con lo spirito avanguardistico di Marqués de Riscal. Le parole di Jacopo Poli ci introdurranno nel mondo spirits, dove daremo anche uno sguardo al nuovo Gin biologico firmato Bollinger, Anaë, intrepretato in maniera originale attraverso la mixology. Sofia Goggia è la protagonista della rubrica Meregalli & Friends: racconterà della sua passione per il vino e di come la concilia con l’attività sportiva. Si parlerà anche di sostenibilità, con l’ultima certificazione di Tenuta Fertuna, e di abbinamenti non convenzionali, con l’Etna Rosso Contrada Diciassettesalme di Cottanera.

- MEREGALLI & FRIENDS -

Sofia Goggia e la sua passione per il vino

La campionessa racconta della passione per il vino e di come la concilia con la sua attività sportiva. pag.09

Chi sono i consumatori digitali di vino?

NUMERI & STATISTICHE

La ricerca è stata realizzata da Team Innovation attraverso KPI6, piattaforma per ricerche di mercato, e Team Consumer di PwC Italia, insieme a Gruppo Meregalli. PwC è un network internazionale che offre servizi di revisione contabile, advisory e consulenza fiscale.

Una ricerca realizzata da PwC Italia in collaborazione con Gruppo Meregalli ha analizzato gli utenti che discutono di vino attraverso i canali digitali e le principali leve dʼacquisto. Cosa guida la scelta

Su una base di 39mila post condivisi dagli utenti dal novembre 2021 al novembre 2022, emerge che coloro che parlano di vino nei canali social e web appartengono principalmente alla generazione dei millenial (seguono i Gen-z), abitano nel Centro-Nord e sono uomini (56%). Il canale d’acquisto tradizionale (offline) rappresenta il 70% delle vendite. Qui, a guidare le scelte dei consumatori sono: l’assortimento, che è la leva principale, seguita da comodità e abitudini, esperienza e infine prezzo ed eventuali promozioni.

IDENTIKIT DEL CONSUMATORE DI VINO

Le conversazioni analizzate hanno fatto emergere l’identikit del consumatore delle diverse tipologie, rosso, rosé e bianco.

CHI BEVE VINO ROSSO?

Le abitudini di consumo

Le abitudini di consumo, a casa e fuori casa, rappresentano un altro tema interessante: dalla ricerca emerge che la maggior parte degli utenti, prevalentemente uomini, afferma di consumare vino a casa. L’audience che consuma vino fuori casa è invece prevalentemente femminile.

CHI BEVE VINO ROSATO?

L'audience ha una predominanza femminile e consuma vino fuori casa nel tempo libero, mentre ascolta musica rap, o latina, e in location vicine al mare.

CHI BEVE VINO BIANCO?

L'audience ha una predominanza maschile ed emerge una predisposizione a guardare programmi sportivi o film drammatici.

Villa Matilde Avallone

Villa Matilde Avallone è una delle novità 2023 del catalogo Meregalli

di un vino antico come il Falerno del Massico.

Villa Matilde Avallone è sicuramente un punto di riferimento nel mondo enologico campano: la cantina è stata protagonista nella riscoperta e nella valorizzazione di un antico vino regionale, il Falerno.

UN VINO SOPRAVVISSUTO

Il tutto inizia negli anni ’60, quando Francesco Paolo Avallone, avvocato e appassionato, si interessa a questo vino decantato dalle parole di autori classici come Plinio, Virgilio, Marziale e Orazio. Scomparso a causa della Fillossera a fine Ottocento, il Falerno diventa oggetto di studi durati anni, nei quali Francesco Paolo coinvolge anche alcuni docenti della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli: questa lunga ricerca porta alla scoperta di alcuni ceppi sopravvissuti miracolosamente, proprio nell’area del Massico, nell’Ager Falernum, alle pendici del vulcano inattivo di Roccamonfina e, insieme ad alcuni intraprendenti contadini locali, decide di ripiantare le vigne.

LA NASCITA DI VILLA MATILDE

È così che nasce anche l’azienda Villa Matilde, proprio per dare il giusto valore a questo antico vino definito severus, fortis, ardens. Grazie allo spirito visionario di Francesco Paolo e di pochi altri viticoltori, questo vino è tornato all’antico splendore, ottenen-

do la DOC alla fine degli anni ’80. Una cantina quindi che è riuscita a scrivere un pezzo importante della storia enologica campana: oggi la guida è saldamente nelle mani della seconda generazione, rappresentata dai figli di Francesco Paolo, Maria Ida e Salvatore Avallone. L’identità campana è fortissima in Villa Matilde, tanto che nel 2004 nascono le Tenute di Pietrafusa, nel cuore dell’altra zona vinicola regionale per eccellenza, l’Irpinia.

Villa Matilde ha una duplice anima, che si esprime da una parte nel legame indissolubile con il passato, con la cultura e con le tradizioni della sua terra, e dall’altra nell’attenzione all’innovazione e nel rispetto dell’ambiente.

Questi capisaldi sono colonne portanti della filosofia aziendale e sono parte integrante delle etichette firmate Villa Matilde. Il Falerno, al centro degli studi e dell’attenzione della cantina, è il portavoce di questo territorio, che si distingue per un microclima

particolare, favorito da una catena montuosa che protegge le vigne dai venti freddi. A questo si unisce la natura vulcanica del terreno, che rende uniche le uve Aglianico e Piedirosso, che danno vita al Falerno del Massico Rosso, e Falanghina, per il Falerno del Massico Bianco. Villa Matilde racconta i dettagli di questa terra attraverso le sue etichette.

FALERNO DEL MASSICO ROSSO VIGNA CAMARATO

Un rosso che nasce all’ombra del vulcano Roccamonfina nell’omonimo vigneto, uno dei più vecchi della tenuta. Prodotto solo nelle migliori annate, è profondo e intenso, con note di frutti di bosco, pepe, cioccolato e caffè: un vino complesso ed elegante.

FALERNO DEL MASSICO BIANCO VIGNA CARACCI

La Falanghina in una delle sue espressioni più interessanti, capace di invecchiare come pochi altri bianchi. L’uva, vendemmiata in notturna, subisce una criomacerazione prima di fermentare in anfora, barrique e acciaio: un bianco di grande impatto.

NOVITÀ MEREGALLI WINES
IDENTITÀ CAMPANA
Wines: un nome storico della Campania enologica, a cui si deve la riscoperta
JCome dice mia madre, sono nato in una caldaietta. Alla scuola preferivo la distilleria.

acopo Poli

IL SIGNORE

è alla guida della distilleria. Cresciuto tra alambicchi e caldaiette, è un punto di riferimento nel mondo della Grappa.

Ready to drink, perché?

Ci siamo avvicinati al mondo della miscelazione nel 2015, quando abbiamo lanciato il primo Distilled Gin italiano, Marconi 46. Il successo ottenuto ci ha spinto a completare la linea con i Vermouth Gran Bassano e il Bitter Super Taurus. A questo punto avevamo gli ingredienti per i due drink più richiesti al mondo, il Negroni e l’Americano, che ora sono disponibili “Ready to Serve” sia nel formato novità da 700 ml che nel bag in tube da 3 litri.

Whisky, dopo un anno dalla sua nascita come sta andando?

Molto molto bene, ci abbiamo messo tanti anni per realizzare uno spirito internazionale con un’anima veneta, ma questa fatica è stata ripagata al punto che ci abbiamo preso gusto. C’è infatti qualcosa che sta bollendo nel nostro alambicco…

Come vedi il futuro della Grappa?

La Grappa è protagonista di una delle evoluzioni più significative nel mondo dei distillati degli ultimi cinquant’anni. Un’evoluzione che ancora non si ferma e che mira a farla conoscere in tutto il mondo come uno spirito di carattere che incontra il gusto contemporaneo.

Qual è il prodotto a cui sei più affezionato?

Il mio cuore batte al ritmo di Sarpa! Una Grappa autentica e sincera, che ha festeggiato i suoi primi trent’anni ed è diventata un’icona nel mercato degli spirits. Sarpa è un ponte tra il passato e il futuro

della Grappa, perché racchiude gli aromi della tradizione interpretati in chiave moderna.

Che lavoro volevi fare da piccolo?

Come dice mia madre, sono nato in una caldaietta. Alla scuola preferivo la distilleria, alle gite scaricare la vinaccia con mio padre, ai giochi l’imbottigliamento. Il mio posto è sempre stato qui, l’ho sempre saputo.

Cosa sogni per il futuro dei tuoi figli?

Mi piacerebbe molto che mio figlio Gio Batta portasse avanti l’attività di famiglia ma soprattutto vorrei che fosse libero di fare ciò che desidera.

Se non facessi distillati in Italia in che parte del mondo e che tipo di distillato faresti?

Non essendoci niente di più interessante della Grappa, mi dedicherei ai fermentati e andrei in Nepal a fare la tongba, sempre se mia moglie Cristina è d’accordo…

Chi è Jacopo quando esce dalla distilleria?

Un marito e un padre. Non solo di mio figlio, ma di tutti i collaboratori che ogni giorno scelgono di riporre la loro fiducia in questa azienda.

Se ti facessi un tatuaggio cosa faresti?

Ho poche certezze nella vita, ma di una cosa sono sicurissimo: non mi farò mai e poi mai un tatuaggio! Sono un tipo old fashion, sto infatti pensando di passare al panciotto e all’orologio da taschino.

Jacopo Poli, classe 1963, rappresenta la quarta generazione della famiglia Poli e insieme ai fratelli
DELLA GRAPPA

NOVITÀ VISCONTI43

2023 di grandi novità per Visconti43: ti presentiamo Borgo Maragliano, nuova cantina piemontese specializzata in grandi spumanti Metodo Classico.

Il Metodo Classico in Piemonte

Borgo Mara g liano

Ci troviamo a Loazzolo, un paesino che sembra uscito da una fiaba: le 380 anime che lo abitano sono custodi di un tempo antico, dove uomo e natura formavano un’unica cosa, fatta di colline alte e scoscese con abbarbicati vigneti, castelli e torri alternati da boschi, calanchi a picco sul fiume e luoghi segreti ancora nascosti

Siamo praticamente a un crocevia: Langa Astigiana, alessandrino e “Granda” cuneese si incontrano proprio qui, dove ha sede Borgo Maragliano. Il paesaggio lascia senza fiato in ogni stagione e spesso, in primavera, arriva il Marin, un vento mite che soffia dal Mar Ligure e che è un ingrediente segreto per i vini di questa zona. Borgo Maragliano è uno dei custodi di questi luoghi magici: la storia della cantina è legata a quella della famiglia Galliano, che oggi è arrivata alla quinta generazione. Le prime terre furono acquistate nel 1850 da Giovanni e nel tempo ogni membro della famiglia ha contribuito al successo della cantina. In particolare Carlo Galliano, con il suo spirito caparbio e visionario, fu tra i primi ad avventurarsi nella produzione di spumanti Metodo Classico da uve Chardonnay e Pinot Nero, anticipando quella che ormai è una tradizione ben cimentata in questo angolo di Piemonte.

Le bottiglie firmate Borgo Maragliano sono figlie di questa storia e di questo territorio e mettono in mostra un lato del Piemonte fra i più autentici e interessanti. Tutto nasce nei vigneti, che godono di un microclima unico e di terreni particolarmente vocati. L’altitudine gioca un ruolo fondamentale: le vigne infatti, che hanno tra i 35 e i 65 anni di età, si trovano tra i 390 e i 610 metri d’altezza e questo contribuisce al timbro particolare e territoriale dei vini che fanno nascere. L’altro segreto è nel suolo, che è sabbioso, tufaceo e calcareo, caratteristiche perfette per la produzione di vini longevi, ricchi ed eleganti. In cantina l’obiettivo è di far parlare il territorio e la filosofia è improntata esclusivamente su

questo aspetto. Le tecniche agronomiche rispettano l’ambiente e la biodiversità: il compito della famiglia Galliano è quello di imbottigliare al meglio ciò che la natura mette a disposizione. La linea dei vini rispecchia perfettamente questo approccio: oltre al Metodo Classico, protagonista assoluto di questa storia, vengono prodotte anche altre tipologie, tra le quali spicca soprattutto il Moscato, prodotto con la varietà Moscato Bianco di Canelli, uno dei più importanti autoctoni della zona.

FRANCESCO GALLIANO BLANC DE BLANCS BRUT

È uno dei simboli della cantina, emblema del Metodo Classico di questa zona: 100% Chardonnay, è uno spumante finissimo ed elegante, a partire dal perlage. Al naso emerge la natura del vitigno, che si esprime qui con note di frutta, lime ed erbe aromatiche, mentre al palato è seducente e armonioso.

FEDERICO GALLIANO BRUT NATURE

Lo spirito intraprendente della cantina si traduce in questo Metodo Classico che ha protagonista il Riesling Renano. È uno spumante intrigante e profumato, complesso nelle sue tantissime sfumature, e prorompente nel suo finale lungo e deciso.

UNA STORIA DI FAMIGLIA
IL TERRITORIO IN BOTTIGLIA

NOVITÀ MEREGALLI SPIRITS

Anaё Gin è una nuova referenza del catalogo Meregalli Spirits 2023. Un Gin biologico che ha nel suo DNA lo spirito di Maison Bollinger: il distillato, infatti, si distingue proprio per lʼalcol utilizzato nella sua produzione, che deriva dallʼuva.

LE BOTANICHE

Bacche di ginepro

Timo limone

Fiori di mirtillo

Anaё

Un Gin per la mixology contemporanea

In una stradina tra i Navigli milanesi troviamo Ugo, cocktail bar dallo stile Liberty e Déco, con una grande varietà di ingredienti e distillati provenienti da tutto il mondo, in grado di creare un mix fra culture diverse. Proprio qui lavora Corey Squarzoni, giovane bartender, con cui abbiamo fatto quattro chiacchiere e che ci ha regalato una ricetta con protagonista Anaё Gin, il Gin francese creato in collaborazione con Champagne Bollinger, novità del catalogo Meregalli Spirits.

Quando e perché hai deciso di fare questo lavoro?

La passione è stata “tramandata” da mia madre, anche lei ha sempre lavorato dietro il banco del bar e mi sono incuriosito fin da piccolo, un po’ scorrazzando dietro il bancone e un po’ sbirciando qua e là. Lei non avrebbe voluto vedermi dietro il banco, invece eccomi qui.

Come sei arrivato da Ugo?

Semi di coriandolo

Fieno greco

Lemon Verbena Pepe Maceron

Conoscevo Ugo e mi piaceva fin da quando non abitavo ancora a Milano, sia come locale, che come servizio con la sua proposta di drink, poi ci passavo spesso quando lavoravo in un altro locale in zona e infine, post pandemia, loro cercavano personale. Quindi perché non unire l’utile al dilettevole?

Qual è il cocktail che più ti diverti a fare? E quale invece elimineresti dalla faccia della terra?

Il divertimento più grande? Esaudire le richieste del cliente, creando un drink su misura; penso che valga un po’ per tutti. Cosa eliminerei? Tutti quei drink che fortunatamente non serviamo, non faccio nomi (ma è molto facile capire quali) ma quelli che a guardarli sembrano usciti dal Fantabosco, Tonio Cartonio e compagnia.

Quali tendenze hai notato nella mixology degli ultimi anni?

Tolte le nuove tendenze come essere sempre più minimal e less is more, che ormai abbiamo visto e stravisto da diversi anni, spero che questo tema della sostenibilità non sia solo una moda ma abbia veramente un seguito vero e concreto con persone che vogliano approfondire l’argomento.

Qual è stato il primo drink che hai fatto?

Il primo drink forse è stato un Negroni, forse un Negroni fatto male ma veramente male, forse sbilanciato e forse il peggiore di tutti i tempi, ma è stato il primo, senza forse.

40 ml Anaë Gin

30 ml succo di uva rossa

20 ml cordial lime (homemade)

Garnish: profumo di agrumi

Bicchiere: coppetta Nick e Nora Tecnica: shake

Camomilla
Abbiamo chiesto a Corey Squarzoni di proporci un cocktail che esaltasse le qualità di Anaё. Ed ecco il Grape Gimlet, rivisitazione del classico Gimlet con l’aggiunta di succo di uva rossa.

SOSTENIBILITÀ

Tenuta Fertuna: una nuova certificazione

C’è una nuova certificazione per Tenuta Fertuna, che continua la sua avventura in nome della sostenibilità. Dopo quella biologica del 2020, ecco un altro importante traguardo: la certificazione EQUALITAS, una delle più importanti e significative nel mondo enologico.

La certificazione EQUALITAS si fonda su 3 pilastri: sociale, ambientale ed economico. Il primo obiettivo che si pone è quello di fondare una cultura della sostenibilità e la diffusione di questa in tutti gli ambienti in cui il vino è protagonista. Per quanto riguarda il pilastro ambientale, Tenuta Fertuna in questi anni ha sviluppato una particolare attenzione ai temi legati alla sostenibilità, un faro guida per tutto il processo produttivo. La riduzione dell’impatto ambientale è perseguita non solo attraverso il lavoro in vigna e in cantina, ma anche con una selezione attenta di tutti i fornitori, scelti in base a questo fondamentale requisito. La gestione dei prodotti di scarto rappresenta un altro importante obiettivo raggiunto. La cantina è riuscita a ottenere il totale riutilizzo, valorizzando al 100% i frutti della terra. L’approvvigionamento idrico è una delle sfide più complicate per il futuro. In quest’ottica Tenuta Fertuna ha installato un depuratore accoppiato a un impianto di fitodepurazione, potendo così recuperare totalmente le acque consumate dalle attività aziendali. Il pilastro sociale mette al centro la sicurezza e il benessere dei dipendenti, oltre al rapporto con la comunità locale. Il pilastro economico invece punta a valorizzare buone pratiche economiche aziendali, verso i dipendenti e verso i fornitori. Tenuta Fertuna sta inoltre sviluppando un piano strategico per il futuro che la renderà sempre più attenta a questo tipo di tematiche.

Secondo questa logica e con degli obiettivi ben chiari, a Tenuta Fertuna si guarda avanti consapevoli degli impegni e della responsabilità nei confronti del Pianeta e delle generazioni che arriveranno. Lungo questo percorso la Maremma è sempre stata al centro, valorizzata da vini che ne rispecchiano il carattere più autentico.

Chablis Sci

&

QUATTRO CHIACCHIERE

CON SOFIA GOGGIA

CHE

VINI

CI SVELA I SUOI

PREFERITI

MEREGALLI & FRIENDS

Sofia Goggia (Bergamo, 15 novembre 1992) è una sciatrice alpina italiana, campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice di quattro Coppe del Mondo di discesa libera e di due medaglie mondiali.

Mentre fai una discesa in gara a cosa pensi?

Dipende molto dal mio mood: a volte mi capita anche di cantare, però solitamente cerco di concentrarmi sul gesto tecnico e rispettare le consegne, cioè le linee che mi danno gli allenatori in partenza.

Da sportiva qual è il tuo rapporto con vini e distillati?

Sono un’amante del vino. Mi piacciono sia i rossi che i bianchi: in genere preferisco i vini più corposi e strutturati. Per quanto riguarda i distillati invece, a parte il Gin a cui ogni tanto aggiungo acqua tonica per un buon Gin Tonic, ma molto raramente, non ne bevo.

Quale bottiglia non manca mai nella tua cantina e perché?

Nella mia cantinetta non manca mai una bottiglia di Champagne, in alternativa un Metodo Classico italiano. Non manca mai del buon vino rosso, c’è sempre un Amarone o un Primitivo di Manduria, e poi anche una bottiglia di bianco, lo Chablis su tutti. Ho quindi diversi vini nella mia cantina, ma fondamentalmente le bollicine non mancano mai.

A che età hai iniziato a sciare? A che età hai iniziato ad appassionarti di vino?

Ho iniziato a sciare a 4 anni a Foppolo. Il vino in-

vece ha iniziato ad appassionarmi nel 2018, dopo le Olimpiadi di Pyeongchang.

Qual è la bottiglia che ti ha fatto innamorare?

Non ho una bottiglia in particolare che mi ha fatto innamorare, ma ho iniziato ad apprezzare di più il vino per quello che era. In generale alcuni bianchi d’estate mi fanno davvero impazzire e lo Chablis è in assoluto il mio vino preferito.

Cosa significa per te degustare un bicchiere di vino?

Per me degustare un bicchiere di vino significa soprattutto condividerlo in ottima compagnia, con due belle chiacchiere, sorseggiando piano piano: è un bel momento, un bel rito.

Come hai conciliato bere il giusto con lo sport a livello professionistico?

Chiaramente non eccedo: equilibrio è la parola fondamentale per tutto e quindi cerco di rispecchiare questo, non eccedo mai. Magari d’estate ogni tanto mi concedo qualcosa di più. D’inverno se ho voglia di un bicchiere di vino utilizzo il Coravin e quindi bevo un solo bicchiere, senza danneggiare il resto della bottiglia che altrimenti si ossiderebbe.

Il boss del magazzino

IDENTIKIT

Nome Fabrizio Nickname Fabrizione

Età Non si chiede a un uomo

In Meregalli da Quest'anno saranno 20 anni

Ruolo

Responsabile del magazzino Meregalli Spirits e Visconti43 di Biassono

Sogno nel cassetto

Andare negli Stati Uniti con la mia famiglia

Vino preferito

Costera di Argiolas

Cosa ti piace di più del tuo lavoro L'innovazione

Cosa ti piace di meno del tuo lavoro La monotonia

Ci parli delle ultime novità del magazzino?

magazzino: abbiamo aggiunto scaffali lavorando su un piano in più, quindi picking a terra e primo piano. Lo stoccaggio poi va su terzo e quarto piano. Sfruttiamo l’altezza: prima eravamo su 1000 metri quadrati, ora su 500. Questo ci permette di fare meno strada e ottimizzare il lavoro, dimezzando tempo e fatica.

Avete introdotto un nuovo sistema?

Sì, stiamo integrando un nuovo sistema chiamato WMS: un software intelligente che ha mille possibilità. Inizialmente lo utilizzeremo soprattutto per il prelievo dei prodotti: ci permetterà di fare meno strada, commettere meno errori e migliorare tutto il processo. Potremmo utilizzarlo per tante altre cose: l’obiettivo è quello di migliorare la precisione, aumentare la velocità e ridurre al minimo il margine di errore. Il tutto ci permetterà anche una minore manutenzione dei mezzi e una migliore formazione del nuovo personale di magazzino.

Agevolazioni fiscali 2023

Investimenti in beni in "Industria 4.0"

I crediti d’imposta per gli investimenti in beni “Industria 4.0” spettano con riferimento agli investimenti effettuati dal 16.11.2020 fino al 31.12.2025 (ovvero 30.6.2026 se “prenotati” entro il 31.12.2025). Alle imprese che nel 2022 hanno effettuato investimenti in beni strumentali materiali e immateriali nuovi “Industria 4.0” di cui alle Tabelle A e B, Legge n. 232/2016 (Finanziaria 2017), è riconosciuto il credito d’imposta previsto dalla Legge n. 178/2020 (Finanziaria 2021) dal 5% al 50% a seconda dell’ammontare e del periodo di investimento.

Credito imposta imprese "energivore" e "non energivore" - Imprese "gasivore" e "non gasivore"

ESTENSIONE CREDITO D’IMPOSTA IMPRESE “ENERGIVORE”

L’art. 1, comma 1, DL n. 144/2022, c.d. “Decreto Aiuti-ter” ha riconosciuto alle imprese energivore un credito d’imposta nella misura del 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata a ottobre, novembre

2022, ora estesa anche a dicembre 2022. Per tali imprese il credito d’imposta è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia elettrica pari alla media, di ottobre e novembre 2022, del Prezzo Unico Nazionale dell’energia elettrica (PUN).

ESTENSIONE CREDITO D’IMPOSTA IMPRESE “GASIVORE”

L’art. 1, comma 2, DL n. 144/2022, c.d. “Decreto Aiuti-ter” ha riconosciuto alle imprese gasivore un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute per l’acquisto del gas naturale consumato a ottobre e novembre 2022, ora esteso anche a dicembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

ESTENSIONE CREDITO D’IMPOSTA IMPRESE “NON ENERGIVORE”

L’art. 1, comma 3, DL n. 144/2022, c.d. “Decreto Aiuti-ter” ha riconosciuto alle imprese dotate di contatori con potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (c.d. “non energivore”), un credito d’imposta pari al 30% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata a ottobre e novembre 2022 e ora anche relativa al mese di dicembre 2022.

ESTENSIONE CREDITO D’IMPOSTA IMPRESE “NON GASIVORE”

L’art. 1, comma 4, DL n. 144/2022, c.d. “Decreto

Aiuti-ter” ha riconosciuto un credito d’imposta alle imprese non gasivore in misura pari al 40% delle spese sostenute per l’acquisto del gas naturale consumato in ottobre e novembre 2022, e ora anche relativamente a dicembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

Credito imposta imprese esercenti attività agricola

Nell’ambito del DL n. 21/2022, c.d. “Decreto Ucraina”, è stato introdotto un credito d’imposta a favore delle imprese esercenti attività agricola pari al 20% della spesa sostenuta nel 2022 per l’acquisto di gasolio/benzina per i mezzi utilizzati per l’attività. Il credito d’imposta del 20% delle spese sostenute per l’acquisto di carburante utilizzato per la trazione dei mezzi utilizzati per l’esercizio dell’attività è riconosciuto anche alle imprese esercenti l’attività agromeccanica identificate dal codice ATECO 1.61 (attività agricole per conto terzi quali la preparazione dei terreni, semina, trattamento del raccolto, disinfestazione, potatura degli alberi da frutta e delle viti; gestione dei sistemi di irrigazione, manutenzione del terreno agricolo, fornitura di macchine agricole con operatori, ecc.).

I VOLTI DI MEREGALLI
Dal 2022 abbiamo cambiato l’impostazione del

PAIRINGS

Wine Match

L’Etna Rosso Contrada Diciassettesalme di Cottanera è l’e spressione dell’omonimo vigneto. Il nome di questo cru indi ca la sua estensione: le salme, infatti, sono un’antica unità di misura utilizzata in Sicilia. È un vino complesso ed equilibrato, dal carattere profondamente vulcanico in ogni dettaglio: i suoi profumi ricordano frutti di bosco, malva, timo e ginepro, il tutto accompagnato da una bella mineralità.

VITIGNO

100% Nerello Mascalese

VIGNETO

Contrada Diciassettesalme

TERRENO

Lavico-alluvionale

VINIFICAZIONE

ALTITUDINE 750 metri s.l.m.

ALLEVAMENTO Cordone speronato

Diraspatura soffice e macerazione a contatto con le bucce a temperatura controllata di 28°C per circa 25-30 giorni. In seguito fermentazione a tempera tura controllata di 26-28°C con costanti rimon taggi e follature. Fermentazione malolattica in botte di rovere francese.

INVECCHIAMENTO

8 mesi in botte di rovere francese

STAGIONE

L’autunno è una stagione di nostalgie e di intensità, una stagione calda nonostante le temperature ini zino a calare: lo si vede soprattutto nei colori, degli alberi e delle vigne. Tutto è in equilibrio in autun no, proprio come in questo vino.

ATTRICE

Tilda Swinton

Attrice britannica classe 1960 dal fascino ammaliante e anticonven zionale. Un’icona contemporanea e un’attrice in grado di stupire in ogni film: ha vinto l’Oscar come miglior attrice non protagonista nel 2007 nel film Michael Clayton di Tony Gil roy. Carattere e personalità, proprio come il Contrada Diciassettesalme.

Bitter Sweet Symphony, The Verve, 1997

Bitter Sweet Symphony dei The Verve. Con questo controverso ca polavoro del 1997 la band guarda alla complessità della vita, fatta di gioie (sweet) e dolori (bitter): la de licatezza della musica si accompa gnerà al meglio con la personalità di questo vino.

Una rubrica originale con abbinamenti delle nostre bottiglie totalmente fuori dal comune, inaspettati, per conoscere i lati nascosti di ogni etichetta.

Kill Bill: Volume 1, capolavoro di Quentin Tarantino con protagonista Uma Thurman. Un film energico, si potrebbe dire vulcanico, pieno di sfumature e con diverse chiavi di lettura, in linea con il carattere del Contrada Diciassettesalme.

Auto iconica, che nel tempo ha mantenuto la sua fisionomia: è una delle poche macchine riconoscibili in ogni versione. La Classe G abbina la sua versatilità a un’eleganza decisamente personale, forte, impattante. Come l’eleganza vulcanica del Contrada Diciassettesalme.

Città elegante caratterizzata da maestosi viali e grandi parchi, Madrid custodisce i tratti dell’impero asburgico rallegrati con pennellate barocche. Una capitale poliedrica: la spiccata vitalità unita a un forte radicamento alle tradizioni iberiche ne fanno una città specchio di Diciasettesalme, un vino inebriante dal carattere tradizionale.

Il fattore umano di Graham Greene è una spy story che diventa qualcosa di più e va a indagare sulla vita di un uomo che deve custodire dei segreti. Le pagine mescolano ironia e profondità, così come questo vino unisce freschezza e struttura.

Marqués de Riscal

Vino, arte, cultura, storia, architettura: Marqués de Riscal rappresenta tutto questo e molto altro. La cantina è una delle più antiche della Rioja e più in generale della Spagna, e nella sua storia si è imposta come punto di riferimento e modello di innovazione nel settore vitivinicolo iberico.

Tutto inizia nel 1858 a Elciego, quando D. Camilo Hurtado de Amézaga, Marqués de Riscal, decide, tra i primi in assoluto, di valorizzare i vini della zona di Alava. Questa intraprendenza fa nascere le prime bottiglie, apprezzatissime fin da subito, e quello di Marqués de Riscal è il primo Rioja a essere imbottigliato, ottenendo un successo che continua ancora oggi. L’avventura di Marqués de Riscal però non si limita alla Rioja: nel 1972 infatti fonda la sua cantina

a Rueda, contribuendo alla creazione dell’omonima Denominación de Origen. Oggi la cantina di Elciego rappresenta qualcosa di unico al mondo: perfettamente riconoscibile, è stata progettata nel 2006 da Frank O. Gehry, archistar internazionale che ha firmato altri edifici iconici come il Guggenheim di Bilbao. L’edificio è espressione dello spirito pioneristico di Marqués de Riscal.

NOVITÀ MEREGALLI WINES

Altra novità del 2023 che si unisce al catalogo Meregalli

Wines: Marqués de Riscal è una realtà tra le più importanti della Spagna, tra i pionieri nella Rioja.

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