interview descendants
Alessandra Marcello
Villa Marcello a Fontanelle
Andriana Marcello
Anonimo veneziano THE UNKNOWN VENETIAN text Domenico Savini
Uno dei film che più mi ha affascinato negli anni dell’adolescenza è stato Anonimo Veneziano. In quest’opera, forse, la parte migliore era la colonna sonora, anche perché quello che era considerato anonimo era in realtà un concerto di Alessandro e Benedetto Marcello, due tra i massimi esponenti del Barocco musicale italiano. La famiglia Marcello è una delle più antiche di Venezia, presente in città da oltre mille anni. Nel 982, infatti, l’atto di donazione dell’isola di San Giorgio venne sottoscritto da Pietro Marcello. Il XV secolo fu il periodo di massimo splendore della famiglia: il famoso umanista Jacopo Antonio conquistò Verona, Ferrara e il Garda, liberò Brescia nel 1438. Nicolò, già ambasciatore a Trebisonda e Bailo a Costantinopoli, fu eletto Doge nel 1473. Due secoli più tardi Lorenzo riportò la più importante vittoria della Repubblica, dopo quella di Lepanto, nel 1656 ai Dardanelli. Tra i più illustri esponenti della famiglia anche due musicisti di chiarissima fama: i già citati Benedetto e Alessandro. Nel 1872 Andriana Zon Marcello fondò con la Regina Margherita la Scuola di merletti di Burano. Nel secolo scorso Alessandro fu celebre botanico e personalità di spicco nella vita politica della città. Alessandra e Andriana Marcello, nate sul Canal Grande, in uno dei punti più belli della città, di fianco a Rialto, sono veneziane di nascita e fiorentine di adozione. Se la loro vita si svolge, per buona parte, nel capoluogo toscano, il loro cuore, il loro spirito e il loro modo di vivere sono assolutamente degni delle migliori tradizioni della Serenissima. Qual è il vostro rapporto con il lavoro? “Io - dice Alessandra – mi occupo di Christie’s, per la quale ho iniziato a lavorare trent’anni fa a Bruxelles, poi a Ginevra e New York. Ho responsabilità anche nella gestione dell’attività di mio marito Lorenzo Niccolini: mi sono occupata del restauro di alcune case coloniche adibite ad agriturismo nella Tenuta di Camugliano e di un albergo nel Palazzo di via dei Fossi a Firenze. Come vice presidente del Comitato Airc Toscana sono coinvol124 Venezia | made in Veneto
I must confess that one of the films which fascinated me the most in my adolescence was the “Unknown Venetian”. In this film, the best part was perhaps the soundtrack, also because that which was considered unknown was in reality a concert by Alessandro and Benedetto Marcello, two of the great exponents of Italian Baroque music. The Marcello family is one of the oldest in Venice, present in the city for more than a thousand years. In 982, in fact, the donation of the island of San Giorgio was underwritten by Pietro Marcello. The 15th century was the family’s golden age: the famous humanist Jacopo Antonio conquered Verona, Ferrara and Garda, and liberated Brescia in 1438. Nicolò, already the ambassador to Trebisonda and Bailo at Constantinople, was elected Doge in 1473. Two centuries later, Lorenzo, in the fierce battle of Dardanelli in 1656, won the most important victory, after that of Lepanto, for the Venetian Republic. Among the most illustrious of the family’s exponents, two musicians of clear fame must surely be counted: the alreadymentioned Alessandro and Benedetto. In 1872, Andriana Zon Marcello founded, along with Queen Margherita, the Lace School of Burano. In the past century Alessandro was a celebrated botanist and a prominent personality in the political life of the city. Alessandra and Andriana Marcello, born on the Grand Canal, in one of the most beautiful parts of the city, next to the Rialto, are Venetian by birth and Florentine by adoption. If their lives were lived, for the most part, in the Tuscan capital, their hearts, their spirit and their mode of life were absolutely worthy of the best traditions of La Serenissima. What is your relationship to your work? “I continue to occupy myself with Christie’s,” says Alessandra, “where I began work 30 years ago in Brussels, then Geneva and New York. Naturally, I have responsibilities with regard to the management of my husband’s, Lorenzo Niccolini, business— above all I have managed the restoration of a few country houses which we turned into the farm-stay inn of Tenuta di Camugliano, and a hotel in the Palazzo of via dei Fossi in Florence. For some time, as vice-president of the AIRC Tuscany Committee, I’ve been involved in the organization of fund-raising events for cancer research”.