Gli Stranieri

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Isabel Estrada Carvalhais

L’Unione europea e l’immigrato extra-comunitario: la gestione dell’esclusione (traduzione dal portoghese di Aristide Canepa)

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Decodificare la logica liberal-securitaria. – 3. La logica liberal-securitaria in atto. – 4. Immigrazione illegale: politica di prevenzione o politica della paura?. – 5. Politica europea di vicinato ed esportazione delle responsabilità per la sicurezza. – 6. Conclusioni.

1. Analizzando la prassi politica dell’Unione europea nel trattamento delle questioni legate ai flussi migratori provenienti da paesi terzi (o extra-comunitari), possiamo vedere come questa si fondi su una logica liberale di natura bivalente. Questa bivalenza si esplicita nella distinzione tra un’etica borghese che obbedisce al Capitalismo ed un’etica umanista nella quale si rimarca l’attaccamento della logica liberale ad un sistema di diritti umani considerati fondamentali, come, per es., il diritto alla libertà di circolazione. Sebbene le due etiche non coincidano totalmente, finiscono però entrambe per rafforzare la logica liberale nelle sue componenti di compromesso col Capitalismo e, in questo senso, la sua natura bivalente è ben lontana dal produrre un drammatico paradosso. Per quanto riguarda la libertà di circolazione, per esempio, il suo innalzamento alla dignità di diritto fondamentale dell’individuo dipende essenzialmente dalla stessa agenda liberale connessa agli interessi del funzionamento delle economie capitaliste 1. Orbene, nel presente lavoro cercheremo di esaminare come questa logica liberale presieda alle scelte politiche che l’Unione europea compie nella propria relazione con l’“Altro”, l’immigrato, e come la sua dimensione securitaria (espressa nelle politiche di esternalizzazione delle responsabilità, di lotta all’immigrazione illegale e al terrorismo, di difesa della migrazione circolare e di incentivazione del ritorno volontario) finisca per contrassegnare l’etica borghese, compromettendo in realtà l’etica umanista cui abbiamo precedentemente accennato. 1

Questo non significa che la dimensione umanista della logica liberale si riduca ad una pura e semplice strumentalizzazione da parte del capitalismo. Al contrario, essa possiede un’autonomia che si radica, almeno in parte, nel convincimento autentico, da parte di milioni di persone, dell’effettiva esistenza di Diritti Umani universali, dei quali fa parte anche la libertà di circolazione.

Gli Stranieri - Numero 1/2012

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