Officinae Giugno 2010

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Reminiscenze

studi compiuti sul territorio da eminenti studiosi come Charls Godfrey Leland (autore del noto Etruscan - Roman Remains in Popular Traditions tradotto in italiano col nome di Il tesoro delle Streghe: i segreti della magia Etrusco-Romana e del più discusso Aradia: the gospel of Witches tradotto in italiano col titolo Aradia, il vangelo delle Streghe. Altra autrice fondamentale nella costruzione delle radici della Wicca è certamente Margaret Alice Murray, egittologa e studiosa di stregoneria, che pubblica molti testi sulla stregoneria, tra i quali God of The Witches nel 1931 e tradotto in italiano col titolo Il Dio delle Streghe, caposaldo delle sue teorie. Altro personaggio importante Wiccan, sicuramente, fu Doreen Valiente, già Grande Sacerdotessa di Gerald Gardner. Da questo periodo in poi la Wicca ormai afferma il diritto di esistere come religione, non più solo come puro esercizio spirituale. Ma con l immettersi anche di personaggi del calibro di Aleister Crowley, la Wicca subisce forti contaminazioni di carattere magico-evocativo, per niente inerenti alle radici dell Antica Religione. Questa è una differenza fondamentale che merita di essere approfondita. La spiritualità, come sappiamo, mira alla conoscenza e allo sviluppo dello spirito dell individuo, con tecniche diverse e variamente elaborate. La religione ha invece lo

scopo di accompagnare l uomo nell esperienza diretta col Divino, sperimentata dall individuo in prima persona. Per mia conoscenza, la grande differenza tra l Antica Religione e la wicca è che nella seconda si possa accedere ad una pletora di divinità pagane, mentre nell Antica Religione si riconoscono due principi generanti: il principio femminile ed il principio maschile, con un neutro che rappresenta l equilibrio, cioè l Androgino. Vi fu un tempo in cui l uomo non era nemico della natura, un tempo in cui egli viveva nelle vene e nella carne della Grande Madre, della quale si nutriva, e alla quale ritornava. Nella storia dell Antica Religione, l individuo, anche nella morte, viene rappresentato come un feto nel grembo materno, che ripercorre le tappe evolutive della rigenerazione, in simbiosi con la natura. Egli è l universo e per questo motivo non teme la morte. Nell Antica Religione vi è il desiderio di fondersi con le forze elementari, compiere riti e feste scanditi dai ritmi lunari e solari, identificarsi con gli animali o gli alberi al punto di fondersi in essi, di chiedere la felicità come diritto naturale, senza pregare, per averla, potenti o sacerdoti di qualsivoglia religione. P.58: Rebis con squadra e compasso; p.59: Eretici, streghe e roghi dell Inquisizione.

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