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CONCEPT MATERICO

La risposta a questo concept architettonico non poteva restare una tela bianca in un contesto riccamente espressivo matericamente come quello elbano. Con ponderazione abbiamo selezionato i materiali più coerenti con una ricerca materica delle forme. A cominciare dal basamento, che aiuta l’attacco dell’edificio al suolo. La fascia basamentale è definita da un paramento litico risultato dell’impatto che i caprili e la preziosa trama delle chiese romaniche ha lasciato sul territorio e l’idea di nascere dalla pietra. La selezione di pietre locali come l’alberese, riccamente ferrose ci restituiscono con l’ossidazione il colore dorato e verde simile al mix di terriccio e aghi di pino marittimo.

Il basamento aiuta matericamente e cromaticamente l’architettura ad elevarsi e mostrarsi per prima con la forma del trilite che definisce i terrazzini delle stanze e i percorsi esterni, questo è intonacato di banco e aiuta a creare l’idea di un pergolato astratto che incornicia il paesaggio.

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Il trilite per non essere intaccato della sua astrazione viene schermato delicatamente da paramenti il legno oppure tessuto nei percorsi e nel terrazzo del ristorante. Da sfondo i volumi abitabili ben definiti dalla muratura che si presentano comunque molto aperti sono sempre intonacati ma dalla tonalità più purpurea tipica dei luoghi del Mediterraneo.

La matericità dell’involucro non rispecchia tuttavia i materiali che compongono la sua struttura portante; decisamente più puntiforme per le camere e più allungata tanto da assumere la forma di setti nel corpo d’accoglienza, per sorreggere travi prefabbricate. Si tratta sempre di calcestruzzo armato tamponato talvolta in muratura talvolta in vetro.

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