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A.S.D. FALCHI LECCO - L’ALMANACCO 2018
THE NEW ERA OF SAFETY SHOES
L’ALMANACCO 2018
01
Saluti e Ringraziamenti E anche la decima edizione del nostro Almanacco giunge al
Con te in ogni sfida
termine, speriamo che sia stato di Vostro gradimento. Ci rivediamo nel 2019. Gli atleti dell’A.S.D. Falchi Lecco
Paolo Bonanomi Testimonial DF Sport Specialist - Foto Credit Maurizio Torri.
Rif. Brioschi, 2.410 m - Grigna Settentrionale
Tutte le migliori marche per il running e lo skyrunning I migliori professionisti del settore al tuo servizio, per vivere senza limiti la tua passione per lo sport.
Le foto, dove non specificato, sono state tratte
Ci scusiamo
per eventuali involontarie
dal sito www.asfalchi.it, dalle raccolte private di
imprecisioni,
atleti e simpatizzanti dell’A.S.D. Falchi Lecco e di
Ringraziamo Sandro Morganti, tutta la sua
Lecconotizie.com, Sportdimontagna.com e
famiglia e la Kapriol per il grande supporto e per
Podisti.net, oltre che di fotografi professionisti
l’affetto che vengono rinnovati anno dopo anno!
omissioni
e
dimenticanze.
come FRV/Davide Vaninetti, Cinzia Corona e Alberto Locatelli, che ringraziamo.
Per ulteriori informazioni sui progetti GIMS
Un grazie in particolare va a tutti coloro che
(Gruppo Impegno Missionario di San Giovanni)
hanno contribuito non solo con articoli e foto
rivolgersi a Sandro Morganti, cell. 335 80.77.336.
ma anche con idee, consigli e proposte per la stesura dell’Almanacco. Finito di stampare nel dicembre 2018. Grafica, impaginazione e disegni a cura di Andrea Grilli - andrea.giroll@gmail.com
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con il supporto creativo di
02
A.S.D. FALCHI LECCO
2018
L’ A L MANAC C O A.S.D. FALCHI LECCO SOMMARIO Lettera del Nonno ai Falchi (Sandro Morganti) 05 GIMS 06 Parola al Presidente (Mauro Esposito) 08
66 I miei “Best 7“ ricordi da Falco 68 Maledizione ResegUp 70 Monte Rosa Skymarathon
La Squadra 10
72 L’angolo del preparatore
Migliori Risultati 18
76 Ultra MAGA Skymarathon
Trofeo Adelfio 26 Camminata con il Sorriso 32 Limone eXtreme 42 L’angolo del nutrizionista 46 GTO 2018 48
82 The Giant 88 Kilimanjaro 92 Zegama - Aizkorri 96 Falco o Barbagianni? 98 Il cruciverba dei Falchi
Trail del Giglio 2018 52
100 Campionato Sociale 2018
L’angolo del fisioterapista 56
104 L’Almanacco... e sono 10!
Snowman 58 Trofeo Vanoni 60
108 Lieti Eventi 105 Saluti e Ringraziamenti L’ALMANACCO 2018
03
04
A.S.D. FALCHI LECCO
Lettera del Nonno ai Falchi Carissimi,
l’anno scorso dall’ospedale, attraverso il reportage di foto e video della serata, ho potuto gustare l’allegria che come sempre scorre a fiumi quando vi trovate insieme. Ora sto meglio e anche il carro armato Luigia va abbastanza bene. So di essere un po’ in difetto con voi perché la mia presenza “fisica” è veramente scarsa ma sappiate che in realtà con il cuore e con la mente sono sempre con voi e la domenica sera dal mio iPad non perdo niente: vittorie a non finire che mi fanno pensare ad una squadra solida e con un grande futuro! Io cerco di esprimervi la mia gioia attraverso i social, ma sono talmente tante le gare a cui partecipate che qualcuna mi sfugge. La socialità che gira nella nostra squadra è di un valore eccezionale che molti altri team ci invidiano. Anche nella nostra Kapriol stiamo gustando questo valore che fa alleggerire di molto i problemi che particolarmente in questi ultimi anni i nostri politici ci propinano. Già che siamo sul tema Kapriol Vi devo dire con soddisfazione che la baracca gira... molto bene. Il trio Francesca,
Alessandro e Stefano con i boss Franco e Alberto ci fa navigare in buone acque. Per chiudere è quasi “inutile” continuare a parlare della vostra solidarietà... siete fatti così e basta: una squadra speciale e dal cuore grande! Anche quest’anno circa 200 persone in Pialleral con gli amici della Goccia, Casa L’Orizzonte e Don Guanella... dopo una settimana di pioggia avete fatto nascere il sole! Cose che capitano solo ai deboli di cuore. Adesso basta lisciature di pelo. Parliamo seriamente della bellissima Isola del Giglio dove avete spadroneggiato in lungo e largo vincendo tutto quello che c’era da vincere. Perché non fare una bella gita Sociale l’anno prossimo in occasione della gara su questa bella isola??? Un grande grazie a tutti gli atleti vincitori o meno e alle new entry che avranno il loro bel daffare a sopportarvi. Con un grande abbraccio auguro buone feste a voi e ai vostri cari. Sandro e family
L’ALMANACCO 2018
05
G
U IMS
L’Eritrea quest’anno sta gustando un po’ di aria di pace. L’accordo firmato qualche mese fa tra Etiopia e Somalia fa ben sperare; anche se per il momento le leggi non sono cambiate e la vita laggiù continua ad essere sempre “grama”. Una guerra inutile durata un sacco di anni e che ha fatto più di centomila morti. Il GIMS è sempre impegnato con le suore di S. Anna per il sostegno degli asili e, ultimamente, per la costruzione di una maternità nel villaggio di Akrur. L’impegno è piuttosto importante ma con l’aiuto dei nostri amici fra i quali anche i Falchi speriamo di farcela. Le partorienti oggi, dopo poche ore dal parto, se ne devono andare a casa a piedi o col cammello. Ultimato l’edificio potranno rimanervi per qualche giorno. Con tutta probabilità qualcuno di noi andrà entro fine anno in Eritrea: se qualcuno si vuole accodare si faccia avanti. Grazie per il vostro costante aiuto.
06
A.S.D. FALCHI LECCO
L’ALMANACCO 2018
07
Parola al Presidente D i M a u r o E sp osi to
Carissimi Falchi, è con soddisfazione ed orgoglio che anche questo anno rappresento i Falchi: la società più forte del momento nel territorio del lecchese e non solo. Doverosi sono i ringraziamenti a tutti gli atleti per gli ottimi risultati raggiunti a livello personale e di società anche in gare di livello internazionale, nell’Almanacco troverete una sezione dedicata. Vorrei anche ringraziare tutti coloro che si sono dedicati all’organizzazione del Trofeo Adelfio e delle altre manifestazioni, che hanno dato la disponibilità a collaborare con altre società per organizzare un evento importante, che partecipano al gruppo “manutenzione sentieri” e che hanno lavorato per la manutenzione e il ripristino dei sentieri del Magnodeno. Un ringraziamento particolare ad Andrew e Ricky per l’impegno che ogni anno spendono per realizzare questo giornalino. Permettetemi una riflessione sui giovani (e non solo): ad ogni gara si vive un clima di amicizia, di condivisione e di festa, la trasferta e il terzo tempo vengono condivisi. Il confronto dal punto di vista atletico è costruttivo e stimolante anche durante gli allenamenti che spesso si fanno insieme. Le numerose richieste di far parte del nostro gruppo sono la migliore testimonianza di tutto ciò. L’anno prossimo il numero degli atleti crescerà, credo sia corretto dare continuità al gruppo e dare l’opportunità a nuovi ragazzi di farvi parte. Stiamo vivendo un cambio generazionale, le giovani leve ben rappresentano i valori con i quali noi Vecchi siamo cresciuti e hanno grande rispetto per quello che è stato realizzato nel passato.
08
A.S.D. FALCHI LECCO
2018
U N ANNO DI GA RE E NON SOLO...
L’ALMANACCO 2018
09
La squadra
A.S.D. FALCHI LECCO TEAM 2018
10
A.S.D. FALCHI LECCO
NEW
Andreotti Davide 2017
Bern asco ni Serg io 2010
Ar de si En ric o 20 01
Bertoldini Taddeo 201 2
N EW
Ard izzo ia Fed eric a 2018
Belt rami Lore nzo
Beria Paolo
Biassoni Andrea
Biffi Mattia
Bisogno Carlo
Cappell o Antonio
Casa ti Stef ano
Ceraudo Andrea
Cru cife ro Ant one lla
D’Amato Massimili ano
2013
2018
2017
2012
2015
N EW
Bon ano mi Pao lo 201 4
Cort i Gian luca 2012
Stef ano Del Lung o 2017
Br am bil la Da nil o 20 18
Cri ppa Ale ssa ndr o 200 3
D ritan D riza 201 7
2001
2016
Espo sito Mau ro 2001
2013
2015
F arumi F ab ri zi o 2011
2014
D’Am bros io Brun o 2001
Fili gur a Ale ssa ndr o 200 5
L’ALMANACCO 2018
11
La squadra Fumagalli Emilio
Gaddi Daniele
Gallo Vito
Ghislanzo ni Riccardo
G ianola Emanuele
Gir ola Gio na
2013
2001
2012
NEW
2016
201 6
Lafran coni Marco
Locatelli Silvia
Lucernini Gianmaria
M a z z o leni Enric o
Noia Enrico
Pagano ni Gianluc a
2013
2006
Prose rpio Carlo 2017
12
2001
A.S.D. FALCHI LECCO
2018
2016
Radaelli Eros 2013
2014
2001
Ragni Loris 2001
Gatti Silvio
Gh isl an zo ni Da vid e
Grilli Andrea
Lafran coni Luca
2001
20 12
2012
2016
Maggioni Gianluca 2003
Mau ri Luca 2006
Pizzagalli Claudio
Picco Alice
2001
2017
C
Ratti Carlo 2001
N EW
Reda elli Stef ano 2018
Ronc alet ti Robe rto
Simo nett a Cost anti no Simo netta Franc esco
Stefanoni Alessio
Tavola Giovanni
2013
2013
Ugolini Filippo 2016
2006
2012
Valsec chi Miche le
Silvia Locatelli
2016
2006
Tavola Marco 2001
danilo brambilla
Spre a fi c o Ma tte o
Sprea fico Nicola
Tizzon i Micae la
Trincavelli Davide
2005
2013
2011
2016
lorenzo beltrami stefano redaelli federica ardizzoia
L’ALMANACCO 2018
13
14
A.S.D. FALCHI LECCO
L’ALMANACCO 2018
15
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A.S.D. FALCHI LECCO
L’ALMANACCO 2018
17
I
U l medagliere
UN
SUPER TEAM
45 4 105 PODIO
ie vittor individu ali ie vittor d i s o c i e ta ’ volte a
18
A.S.D. FALCHI LECCO
3 Santi Tr a i l B o b b i o Verti ca l C o rs a s u lla Q u i s a Valtelli na Wi ne Trai l 42 k L' Uno di Mo n ti celli S o li no i n 2 0' Tro feo Adelfi o S preafico Gri gnetta Verti cal Mo ggi o - Arta va ggi o S ky Verti ca l Affa ri &Spo r t Tro feo Ali prandi S nowman Verti ca l L a go di C o mo B o r go nu ovo - Sa vo gno Tro feo J a ck Canali Verti ca l Li no Prema na - Alpe D elegu a ggi o Ca r ri o lana C o mo Urb a n Ni ght Verti cal C o rs a del Vi a ndante C o rs a dei B ri ganti Gi gli o Tra i l ( 10 km) L a vens ù I ntro b i o - Va l B i a ndi no L a Ra mpegada Memo ri a l Gi ldo Mo lteni C o rs a dell' I nno mi nato Va lqu a ra ta 3 Race Mo li n a - Ri f. Eli s a Ro nca i o la Verti cal
Snow man C o rte nova-Al p e Zu c (MTB ) Che ck -Up al San M artino Cas argo - Alp e Pagl io (M T B ) Car rio l ana Intro b io -B iandino (MT B ) Pastu ro -Al p e Coa (M TB ) La Ramp e gada (MTB ) Me mo rial Gildo M o l te ni S taff e tta Pastu ro - Co mo l l i C i rcu i to Val sassin a B ike & Ru n (MTB )
254 Pt. 276 Pt.
19
L’ALMANACCO 2018
Ultimo aggiornamento: 01/12/2018
Mi ni Trai l Ni ght del C i li egi o S eco la re C res te Res ego ne S ky race B ar ro S ky Ni ght C o rs a a co ppi e dell' I nno mi nato S taffetta AI D O Ru n Pi co Tr ai l 3 1k C i rcu i to Lo mb ardi a Ru n ni n g Galb i ate- S an Genes i o Ru n C o mo Urb an Ni ght Verti ca l Tro feo D ari o e Wi lly S ky ru nn i n g Val San Mar ti n o C o rn i zzo lo Verti ca l Es i no S ky r ace Trai l dei C o rni 4 C o lli Urb an Tra i l Trai l delle Gri gne Su d (Extreme) Valqu arata 3 Race Ors a Pravello Tra i l Maggi ani co - Campos ecco - Maggi ani co C i rcu i to S ky Ver ti cal Affari &Spo r t Campi o n e Reg. a tappe C S EN Ou tdo o r
TADDEO BERTOLDINI
1
1
1
LUCA LAFRANCONI
MICHELE VALSECCHI
SILVIA LOCATELLI
ANDREA GRILLI
1
1
88 Pt.
ANTONELLA CRUCIFERO
CARLO RATTI
78 Pt.
88 Pt.
88 Pt.
88 Pt.
1
1
1
1
1
1
2
1
STEFANO DEL LUNGO
MICAELA TIZZONI
ALICE PICCO
88 Pt.
100 Pt.
166 Pt.
166 Pt.
244 Pt.
FILIPPO UGOLINI FEDERICA ARDIZZOIA
1 2 2 1 4 4 6 4 1 2 7
1040 Pt. 1 ° 1 0 0 p u nti 2 ° 88 p u nti 3 ° 78 p u nti
664 Pt. 928 Pt. 954 Pt.
5 6
DAVIDE TRINCAVELLI
3 L EG ENDA
PAOLO BERIA LORENZO BELTRAMI PAOLO BONANOMI
2294 Pt.
5 8 12
EROS RADAELLI
2
1
2406 Pt.
5 7 14
DANIL0 BRAMBILLA
I
U migliori risultati D AT A
G ARA
TIP O G A R A
R IS UL TA TI F A L C H I (P ri m e 5 p o si z i o ni )
04/02/18
Trofeo Aliprandi - Pasturo (LC)
Corsa campestre
2° Radaelli (batteria cat. J-P-S-Master A Maschile)
18/02/18
Trail di Bozz - Arsago Seprio (VA)
Trail
4° Brambilla
S O C I ET À
2° Radaelli - Trincavelli - Bonanomi (staffetta M) 24/02/18
Snowman - Piani Resinelli (LC)
Winter Triathlon
2^ Tizzoni - Locatelli - Crucifero (staffetta F) 2° Del Lungo - Valsecchi - Boffelli (staffetta mista) 4^ Picco (individuale F)
20
11/03/18
Galbiate-San Genesio Run - Galbiate (LC)
Corsa in montagna
1° Brambilla
17/03/18
Como Urban Night Vertical - Como (CO)
Vertical a coppie
1° Brambilla - Radaelli
18/03/18
3 Santi Trail - Nave (BS)
Trail
3° Brambilla
02/04/18
Passo Valcava Vertical - Torre de' Busi (BG)
Vertical
4° Brambilla
06/04/18
Mini Trail Night del Ciliegio Secolare - Briosco (MB)
Trail
2° Brambilla
08/04/18
Corsa del Viandante - Abbadia Lariana (LC)
Corsa in montagna
1° Radaelli, 4° Beria
14/04/18
Vertical Lago di Como - Carate Urio (CO)
Vertical
2° Radaelli, 4° Brambilla
15/04/18
Monte Barro Running - Galbiate (LC)
Corsa in montagna
4° Brambilla
22/04/18
Solino in 20' - Premana (LC)
Vertical
3° Radaelli, 5° Brambilla
22/04/18
Trofeo della Balena - Brinzio (VA)
Corsa su strada
4° Beria
25/04/18
Trofeo Adelfio Spreafico - Lecco (LC)
Corsa in montagna
3° Radaelli, 4° Brambilla
28/04/18
Mini Vertical del Lâch - Valmadrera (LC)
Vertical
4^ Tizzoni (F)
01/05/18
Trofeo Dario e Willy - Valmadrera (LC)
Skyrace
1° Brambilla
01/05/18
Corsa dei Briganti - Acquaseria (CO)
Corsa in montagna
1° Radaelli
06/05/18
Skyrunning Val San Martino - Erve (LC)
Skyrace
1° Brambilla
06/05/18
Belèe de Cursa - Belledo-Lecco (LC)
Corsa in montagna
1° Beltrami (11 km)
06/05/18
Dozza Wine Trail - Dozza (BO)
Trail
3° Beria
13/05/18
Cornizzolo Vertical - Suello (LC)
Chilometro Verticale
1° Brambilla, 5° Radaelli - Trincavelli (ex aequo)
20/05/18
Esino Skyrace - Esino Lario (LC)
Skyrace
1° Brambilla, 4° Beltrami
20/05/18
Giglio Trail (Trail lungo 26 km) - Isola del Giglio (GR)
Trail
1° Bonanomi - Ratti (ex aequo)
20/05/18
Giglio Trail (Trail corto 10 km) - Isola del Giglio (GR)
Trail
1° Radaelli, 2° Ugolini, 3° Del Lungo
26/05/18
Grignone Vertical Extreme - Pasturo (LC)
Vertical
1° Bonanomi
26/05/18
La Lucciolata - Vercurago (LC)
Corsa su strada
1° Beltrami
27/05/18
Jesolo Moonlight Half Marathon - Jesolo (VE)
Mezza maratona
27/05/18
Cronoscalata Borgonuovo-Savogno - Borgonuovo (SO)
Corsa in montagna
2° Radaelli
03/06/18
Trofeo Jack Canali - Albavilla (CO)
Corsa in montagna
2° Radaelli
08/06/18
Corsa delle Cascine - Villasanta (MB)
Corsa su strada
5° Beria
09/06/18
Grignetta Vertical - Piani Resinelli (LC)
Chilometro Verticale
3° Radaelli, 4° Brambilla, 5° Bonanomi
10/06/18
Cortenova - Alpe Zuc - Cortenova (LC)
Corsa in montagna/MTB
A.S.D. FALCHI
Resegup LECCO
VK Lagunc
3°
2° Bertoldini (Campionato Italiano Mezza Maratona Federazione Sport Sordi Italia)
2° Beria, 5° L. Lafranconi 2° Trincavelli (MTB)
Dozza Wine Trail
Borgonuovo-Savogno
D AT A
G ARA
TIP O G A R A
R IS UL TA TI F A L C H I (P ri m e 5 p o si z i o ni )
13/06/18
Lavensù - Gerola Alta (SO)
Corsa in montagna
1° Radaelli
14/06/18
GOrsenigo - Orsenigo (CO)
Corsa su strada
3° Beria
23/06/18
Trail dei Corni - Valbrona (CO)
Trail
1° Brambilla, 4^ Crucifero (F)
24/06/18
Introbio - Val Biandino - Introbio (LC)
Corsa in montagna/MTB
1° Radaelli, 2° Bonanomi, 4° Beria, 1° Trincavelli (MTB)
24/06/18
Creste Resegone Skyrace - Brumano (BG)
Skyrace
2° Brambilla
3°
01/07/18
Moggio - Artavaggio - Moggio (LC)
Corsa in montagna
3° Radaelli, 4° Brambilla
2°
07/07/18
Barro SkyNight - Galbiate (LC)
Corsa in montagna
2° Brambilla
07/07/18
Albavilla - Alpe del Viceré - Galbiate (LC)
Corsa su strada
3° Beria
08/07/18
Check-Up al San Martino - Rancio-Lecco (LC)
Corsa in montagna
2° Trincavelli, 3^ Tizzoni (F)
11/07/18
Vertical Lino - Bema (SO)
Vertical
2° Radaelli
15/07/18
Aosta - Becca di Nona - Aosta (SO)
Skyrace
5° Brambilla
15/07/18
Pre AlpinCup - Olgiate Comasco (CO)
Corsa su strada
5° Bernasconi
22/07/18
K2 Talamona - Talamona (SO)
Vertical
4° Bonanomi
22/07/18
Pasturo - Alpe Coa - Pasturo (LC)
Corsa in montagna/MTB
3° L. Lafranconi, 4° Beria, 1° Trincavelli (MTB)
05/08/18
La Rampegada - Pagnona (LC)
Corsa in montagna/MTB
10/08/18
Premana - Alpe Deleguaggio - Premana (LC)
Corsa in montagna
2° Radaelli, 4^ Picco (F)
12/08/18
Casargo - Alpe Paglio - Casargo (LC)
Corsa in montagna/MTB
2° Beria, 2° Trincavelli (MTB)
25/08/18
Kima Trail - Filorera (SO)
Trail
1° Bonanomi
26/08/18
Bongio Trip - Ballabio (LC)
Corsa in montagna
3^ Picco (F)
31/08/18
4 Colli Urban Trail - Carvico (BG)
Trail
1° Brambilla
02/09/18
MAGA Skyrace - Oltre il Colle (BG)
Skyrace
4° Brambilla
02/09/18
Passo Culmine Run - Cassina Valsassina (LC)
Corsa in montagna
2° Beltrami, 4° L. Lafranconi
07/09/18
International Veia Vertical - Val Bognanco (VB)
Vertical
08/09/18
RunVinata Skyrace - Germanedo-Lecco (LC)
Corsa in montagna
2^ Ardizzoia (F)
09/09/18
International Veia Skyrace (15 km) - Val Bognanco (VB)
Skyrace
4° Bonanomi, 3^ Picco (F)
15/09/18
Carriolana - Como (CO)
Corsa con carriola
2° Radaelli - Trincavelli
16/09/18
Zacup - Pasturo (LC)
Skyrace
16/09/18
Memorial Gildo Molteni - Mandello del Lario (LC)
Corsa in montagna
1° Radaelli - Trincavelli (ex aequo)
22/09/18
Corsa a coppie dell'Innominato - Vercurago (LC)
Corsa in montagna a
1° Bonanomi - Radaelli, 2° Beltrami - Brambilla,
coppie
4° Beria - Piloni
22/09/18
Marathon Trail Lago di Como (60 km) - Como (CO)
Ultra-Trail
4^ Crucifero (F)
29/09/18
Trail delle Grigne Sud (Extreme) - Mandello del Lario (LC)
Trail
1° Brambilla, 2° Grilli
29/09/18
Trail delle Grigne Sud (Sprint) - Mandello del Lario (LC)
Trail
1° Beltrami, 4° Ugolini, 2^ Ardizzoia (F)
30/09/18
Valquarata 3Race - Valgreghentino (LC)
Corsa in montagna a
1° Bonanomi - Brambilla - Radaelli, 5° Beria - M. Tavola -
staffetta
C. Simonetta, 2° Ugolini - Antonioli - Picco (terne miste)
rathonl SkymaVertica LivignoBobbio
ZacUp
1° Radaelli,
SO C I ET À
1° Trincavelli (MTB)
1°
1^ Ardizzoia (F) (Campionessa Italiana di Skyrunning Under23)
3°
ZacUP
???
L’ALMANACCO 2018
21
I
U migliori risultati DATA
G ARA
TIP O G A R A
07/10/18
Orsa Pravello Trail - Saltrio (VA)
Trail
07/10/18
Arcadia Run - Pancarana (PV)
Corsa su strada
2° Beria
13/10/18
Brumano - Rifugio Resegone - Brumano (BG)
Corsa in montagna
3° Beria
14/10/18
Molina - Rif. Elisa - Mandello del Lario (LC)
Corsa in montagna
1° Radaelli
14/10/18
Staffetta Pasturo - Comolli - Pasturo (LC)
Staffetta MTB + corsa in
1° Trincavelli (MTB+RUN), 1° Antonioli - Bonanomi
montagna
(staffetta), 4^ Valsecchi - Tizzoni (staffetta F)
18/10/18
Roncaiola Vertical - Talamona (SO)
Corsa in montagna
1° Radaelli
21/10/18
Bobbio Vertical - Introbio (LC)
Chilometro Verticale
3° Brambilla
21/10/18
Bellagio Skyrace (half) - Bellagio (CO)
Skyrace
2° Beltrami, 4° Ugolini
01/11/18
Corsa sulla Quisa - Almè (BG)
Corsa su strada
3° Brambilla, 5° Bonanomi
04/11/18
Maggianico - Camposecco - Maggianico - Lecco (LC)
Corsa in montagna
10/11/18
Valtellina Wine Trail - Sondrio (SO)
Trail
3° Brambilla (Trail), 4° Radaelli (Half Trail)
11/11/18
Staffetta AIDO Run - Caprino B.sco (BG)
Corsa in montagna a staffetta
2° Brambilla - Beltrami
25/11/18
Pico Trail - Strozza (BG)
Trail
01/12/18
L'Uno di Monticelli - Monticelli Brusati (BS)
Trail
3° Brambilla
Aprile - Ottobre
Circuito SkyVertical Affari&Sport
Vertical
1° Brambilla, 3° Radaelli
Giugno - Agosto
Circuito Valsassina Bike&Run
MTB/Corsa in montagna
1° Trincavelli (MTB), 2° Beria (RUN)
Luglio - Novembre
Circuito Lombardia Running
Skyrace
Grignetta Vertical
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Kima Trail
R IS UL TA TI F A L C H I (P r i m e 5 p o si z i o ni )
S O C I ET À
1° Brambilla (31 km), 1° Beltrami, 3° Ugolini, 5° Del Lungo (16 km)
1°
1° Brambilla, 2° Beltrami, 3° Bonanomi, 4° Radaelli, 4^ Picco (F), 5^ Crucifero-Tizzoni (F) ex aequo
1°
2° Brambilla (30 km), 1° Bonanomi (15 km), 2° Beltrami (15 km), 5^ Ardizzoia (F)
2° Brambilla (Circuito Lombardia Running) 1° Brambilla (Campione Reg. a tappe CSEN Outdoor)
Trofeo Vanoni
Corsa a coppie dell’innominato
Ultra e gare di livello D AT A
GARA
25/03/18
Maremontana Trail - Loano (SV)
07/04/18
BvG Trail - Salò (BS)
05/05/18
Trofeo Valli Bergamasche - Leffe (BG)
Corsa in montagna a staffetta nazionale
6° Brambilla - Radaelli - Bonanomi
27/05/18
Zegama-Aizkorri Mendi Maratoia - Zegama (SPAGNA)
Prova delle Skyrunner World Series
49° Brambilla (2° italiano)
16/06/18
Livigno Skymarathon - Livigno (SO)
Prova delle Skyrunner World Series
31° Brambilla (5° italiano)
07/07/18
Matterhorn Cervino X Trail - Cervinia (AO)
28/07/18
Gran Trail Orobie - Carona (BG)
29/07/18
Giir di Mont - Premana (LC)
Skyrace internazionale
7° Brambilla, 12^ Crucifero (F)
26/08/18
Trofeo Kima - Filorera (SO)
Prova delle Skyrunner World Series
55° Brambilla
31/08/18
CCC - Courmayeur (AO)
02/09/18
MAGA UltraSkymarathon - Serina (BG)
02/09/18
The Giant - Livigno Stelvio Triathlon - Livigno (SO)
Triathlon
18° Ugolini (5h59')
13/10/18
Limone Extreme Skyrace - Limone sul Garda (BS)
Prova delle Skyrunner World Series
11° Brambilla (3° italiano)
28/10/18
Trofeo Vanoni - Morbegno (SO)
Corsa in montagna a staffetta
6° Radaelli - Brambilla - Bonanomi
internazionale
(prima squadra italiana)
Maggio - Settembre
La Sportiva Mountain Running Cup
Skyrace
7^ Picco (F)
Trail Grigne Sud Extreme
TIP O G A R A Ultra-Trail (60 km, 3500 m D+)
R IS UL TA TI F A L C H I 17° Grilli (7h37'), 71° R. Ghislanzoni (9h23')
Ultra-Trail
65° Gallo (11h58')
(75 km, 4350 m D+)
Ultra-Trail
13° Grilli (8h04')
(55 km, 3600 m D+) Ultra-Trail (70 km, 4200 m D+)
85° Pizzagalli (12h15'), 191° Andreotti (13h35')
Ultra-Trail
31^ Crucifero (18h34')
(101 km, 6100 m D+) Sky Ultra
10° Grilli (8h35')
(53 km, 5000 m D+)
Orsa Pravello Trail
Bellagio Skyrace
Valtellina Wine Trail
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U rofeo Adelfio Spreafico
Di Andrea Grilli
25 a pri le, Pi a ni d’ E rna C’è silenzio. Tutti guardano l’orologio. C’è chi azzarda l’ordine d’arrivo. Ogni minuto che passa cresce la curiosità… qualcuno riuscirà a battere il record? Cine scalda l’atmosfera con pillole statistiche ma in realtà prende tempo. Tic, tac, tic, tac... tempo scaduto, record inviolato. Poco dopo ecco un brusio: alziamo tutti lo sguardo e vediamo il primo concorrente involarsi verso il traguardo. È lontano, ma qualcuno lo riconosce al volo: “È Beno!!” Seguito a ruota da Fabio Bazzana e il nostro Eros “Il Barba” Radaelli.
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La giornata è iniziata nel migliore dei modi: tanto sole e un bel clima primaverile, oltre 300 runners ai nastri di partenza e numerosissimi Falchi a dare una mano (e non solo)! La regia non può che essere quella esperta e pignola di Matteo Spreafico, che ormai non dorme da settimane. La leggenda narra che per organizzare questa giornata impieghi 364 giorni l’anno. Infatti da domani si metterà al lavoro per l‘edizione 2019!
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U rofeo Adelfio Spreafico Nel mentre gli atleti continuano ad arrivare: chi sprinta, chi sviene al traguardo, chi trotterella, chi si mena via pensando che l’arrivo sia poco più sotto. In molti, si sa, accorrono solo per abbuffarsi al famoso ristoro della gara. Nei giorni scorsi sono state preparate le inimitabili macedonie, torte home-made, dolcetti, pasticcini, biscotti e quant’altro! Sembra impossibile, ma a fine giornata non rimarrà praticamente nulla! Altro che piaghe d’Egitto!
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Scherzi a parte, oggi è una giornata di festa in memoria di una persona straordinaria. Una persona che purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere, essendo entrato nei Falchi poco dopo la sua scomparsa. Una cosa però è certa: chiunque parli di lui lo fa con le lacrime agli occhi, con il ricordo vivo e impresso nello sguardo che solo una persona eccezionale è in grado di regalare. Vedere tutte queste persone e questi amici, oggi, divertirsi insieme… beh, è proprio uno spettacolo!!!
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U amminata con il Sorriso
Camminata con il Sorriso C on ta nti ssimi amici!
Di Paolo Beria
E ancora ci ritroviamo quest’anno alla Camminata con il Sorriso con tantissimi amici! Ci sono i ragazzi della Goccia, di Casa L’Orizzonte insieme ai loro volontari... ci sono il Sandro e la Luigia, Don Agostino e i ragazzi del Don Guanella, noi Falchi, le nostre famiglie, ci sono altri amici atleti, il Team Pasturo e i Soci de Pastur che organizzano le gare e la giornata di festa all’Alpe Coa... non manca proprio nessuno.
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Anche quest’anno il tempo ci è benevolo, possiamo fare la camminata coi ragazzi ed i volontari e premiarli come si conviene. E poi arriva il momento della convivialità, dello stare insieme. Ritrovo facce conosciute, ricordo nomi ma non tutti (la memoria è quella che è), magari capita di conoscere volontari differenti...
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U amminata con il Sorriso
Coi ragazzi però c’è sempre feeling anche se è passato un anno, veramente tanto tempo. C’è immediatezza nel relazionarsi e non ci sono quegli imbarazzi tipici di alcune occasioni nelle quali mi capita mio malgrado di stare... quindi si ride e si scherza, si sentono storie e narrazioni sulle loro attività e sulla vita di ogni giorno.
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Poi c’è sempre qualche buontempone dei nostri che si inventa qualche “mattata” e fuori programma gustoso... quest’anno è stato l’anno di tuffi e scivolate “saponate”!!
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Arriva il momento dei saluti e contemplando la Grigna e le sue pendici non si può fare a meno di ammirarne per un’ultima volta la regale bellezza... scendiamo a valle soddisfatti e un pelino stanchi, è stata una lunga giornata anche per noi; ma consapevole che quando mi capita di incontrare qualcuno dei ragazzi per Lecco è sempre festa col sorriso! Concludo questo mio articolo con un grande GRAZIE a chiunque abbia contribuito alla buona riuscita della giornata (non vi nomino tutti, tanto sapete chi siete).
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U rticoli Limone eXtreme
Di Filippo Ugolini
Ragazzi … i top ru nne rs élite s aran forti a corre re... ma ne l te rzo temp o i Falchi sono inarri vabi li !
I racconti di Paolino di Limone eXtreme 2017 mi erano rimasti vivi nella memoria: a partire dalla spettacolarità della gara, seguendo con il livello élite degli atleti e finendo con il party il sabato sera dopo le premiazioni in cui i più scatenati eran i top runners… e allora... se fem? Mi ero dato come test la Zacup... test superato! E allora iscrizione a Limone eXtreme 2018 effettuata! Ad una settimana dalla gara sembrerebbe che gli unici interessati ed iscritti fossimo io e Danilo sempre
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presente. Ma esattamente il weekend prima, alla gara della mia seconda casa Viggiù, ci lavoriamo ai fianchi Beltrami e lo convinciamo, con tanto di supporters al seguito! Intanto scopriamo che si è iscritta anche la neo falchetta Federica Ardizzoia e Mattia Biffi. Non resta che organizzare. “Hotel? No dai, già la gara costa troppo... partiamo il sabato mattina presto, tanto la gara inizia alle 11! Poi alla sera di sabato dopo la festa vediamo che fare… al massimo portiamo la tenda e i materassini!”
Danilo con questa parole mi convince. Per farla come si deve si decide di dormire accampati a casa di Danilo in 6 per partire il sabato prima dell’alba dopo la colazione dello skyrunner, tutti a bordo del Multivan di Eli di Premana Beach; componenti: Ugo, Danilo, Lore, Ste Reda, Sissi e Eli la Driver. Fede e il moroso Ciro e Biffi con morosa li becchiamo direttamente a Limone. In auto cerco di lavorarmi psicologicamente Dani e Lore, chiedendo di non farmi aspettare troppo all’arrivo dopo averli seminati alla partenza… ma stranamente non sembro essere troppo convincente. Arrivati. Giornata spettacolare. Manco una nuvola e clima estivo. Runners ovunque e di qualunque lingua. Becchiamo subito gli altri due e procediamo col ritiro pettorali. Ora realizzo che forse non so bene a cosa sto andando incontro, io quei km ma soprattutto quel dislivello non li ho mai fatti tutti di seguito. No Ugo. Non mollare psicologicamente! Oggi batti Beltram e Dani, ma probabilmente anche Kilian. Becchiamo altre facce amiche: Lino e Mony, Richi e Andrea del Cometa, Gavardi della Scott e Alessio dell’Osa, tutti gigacarichi, ma io di più! E niente... oggi vinco. Riscaldamento, doppia pisciatina e siamo in linea di partenza. Ovviamente Danilo coi top. 3,2,1 VIA. Partiti. Ok, non ho fatto il vuoto, ma sono nella mischia e corro bene sul lungolago Marconi verso la prima ascesa. La salita inizia e ho rotto il fiato, ingrano le ridotte ma continuo a non fare il vuoto (strano!), cacchio che noia ‘sto ghiaione, non si sta in piedi! Sono con i due del Cometa per la prima parte. Dopo 5 minuti ci sono i supporters a fare un super tifo, mi gasano a tal punto che quasi rischio di fare il vuoto, ma di vuoto in verità rimane solo il dirupo ad un metro da me. Di Beltram e Dani ormai ho solo un lontano ricordo, probabilmente oggi mi doppiano! Dopo 5 km di salita dura e continua finalmente spiana.
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U rticoli Inizio a prender fiato e riesco a guardarmi intorno: CHE SPETTACOLO RAGAZZI! Vista mozzafiato, a spiovente sul lago con tutt’intorno altre montagne. Il sentiero a vari tratti assomiglia il nostro amato Resegone, la cosa mi gasa ancora di più ed inizio a spingere, a salutare e parlare con tutti lungo il percorso, figata! Al 12esimo km inizio ad accusare stanchezza e gambe molli… prima crisi… rallento e cerco di prender fiato e controllare i muscoli che in questo tratto di mangia e bevi son parecchio affaticati… beh ormai son già quasi 1800d+! Osti ma non sono neanche a metà gara… non so se la finisco... Ok, sangue freddo, prendi un gel, bevi acqua e via tranquillo. Mi recupera Richi Cirro del Cometa e mi passa ad un passo doppio del mio… “oggi non lo tengo dietro temo.”, dopo il pezzo duro incontriamo anche la Mony che ci carica e mi passa un sorso d’acqua ma a me sembra di vedere draghi alati nel cielo intorno a me. Finito!... no… tieni duro. 20 minuti ad andatura tranquilla e un saccheggio al primo ristoro incontrato mi bastano per recuperare e riprendere con un passo controllato, senza voler esagerare ma ora sto bene. Devo gestirmi! Inizia un bel tratto corribile nel bosco dove continuo a gestire il passo e a cercar di radunare forza e concentrazione. Ok ora ci sono. Ad un tratto, tra i vari recuperi, scorgo un Lino Inve saturo di crampi che se la cammina sorridendo, dice di volerla chiudere così “Eh Ugo ci credi che non metto le scarpette dal Giir?” “NO. Dai Lino ne discutiamo al bancone tra un paio di orette!” Passo e ammetto che un pochino il morale si è alzato ma mi riprometto di continuare a gestirla senza spingere. Poco dopo riprendo anche il buon Cirro, anzi il suo fantasma, perché mi guarda più pallido del solito con sguardo perso “Son finito. Mi ritiro.” “Alè Cirro, tieni duro che l’aperitivo ci aspetta!”. Con queste parole lo saluto sperando che si becchi con Lino e si facciano forza a vicenda (e così è stato).
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Inizia la discesa. L’ultima interminabile ma spettacolare discesa a picco sul lago. La prendo forte nel tratto corribile, recupero parecchie posizioni ed inizio a sentire profumo di traguardo… mancano 5km daidaidai. Ecco. Inizia la parte tecnica. Tac, mossa sbagliata. GIGACRAMPO interno coscia. Mi fermo qualche minuto sperando passi ma fatica a scomparire… OK, scendiamo piano modalità “fungiatt”! Perdo parecchie posizioni ma non me ne preoccupo, l’obbiettivo oggi è portarla a casa! Finalmente il lungolago Marconi! Ultimo km di
Limone eXtreme pianura e bitume. Sciolgo un po’ le gambe per farmi trovare fresco ed elegante per le foto finali ed inizia la falcata verso il traguardo. Scorgo i Supporters, Dani e Beltram già praticamente riposati e freschi che mi caricano fino al traguardo. BOOM BABY! Portato a casa anche Limone, che spettacolo di gara! Solo dopo una buona mezz’ora in cui cerco riacquistare il dono della parola scopro del colpaccio di Dani: 11esimo assoluto nel bel mezzo degli élite internazionali. Si spara pure una volata finale con altri due a caso (Baujard e Margarit) per poter agguantare l’11esima posizione. E se la acchiappa come una tigre a 7’ da Kilian e 6’ dal nostro Dega. IMMENSAMENTE STUPEFACENTE. Di seguito arrivano anche Federica e Biffi con ottime prestazioni anche per loro. Lore mi anticipa di una mezz’oretta ma non si dimostra soddisfatto, avendo sofferto metà gara coi crampi. Dopo esserci rifocillati al ristoro e aver recuperato la borsa ci avviamo verso la fermata dello shuttle che ci porterà al palazzetto dove fare doccia e massaggi. Fatto tutto si esce carichi in modalità testuggine verso il tendone dedicato alla cena e alla festa. Ok ora posso dire la mia ed agguantare la prima bottiglia di prosecco gluten free mentre gli altri collezionano birre su birre… si prosegue senza tregua fino alle premiazioni. Alla premiazione del nostro eroe, Danilo Brambilla. Fioccano nomi importanti e nel momento del nostro Dani facciamo partire un coro che
proseguirà per tutta la durata delle premiazioni. Giusto così, tutto meritato! Ragazzi… i top runners elite saran forti a correre... ma nel terzo tempo i Falchi sono inarrivabili! Ok, si torna a far sul serio e si torna al tendone e alla fiesta. NEBBIA... Mi risveglio sdraiato su un muretto dove mi ero messo ad aspettare gli altri che mangiavano un panino, sono le 3 di notte! Altri due di noi si sono abbioccati da parte a me: ok ragazz.. andiamo a dormire! Come previsto ci si accampa a caso, chi in auto, chi sul materassino e sacco a pelo e chi in tenda. Il giorno dopo, giornata bellissima, manco una nuvola! Ci si diletta a rebonzare in spiaggia, a camminare sulla slack line (nota di merito per Beltram, maestro indiscusso) e addirittura si fa anche il bagno nel lago: 14 OTTOBRE, pazzesco. Purtroppo è ora di tornare e concludere questo magnifico weekend con la consapevolezza e la voglia di buttarsi in altre gare di quella difficoltà e lunghezza, ma soprattutto con la certezza di avere una splendida compagnia ormai super consolidata con cui condividere le trasferte e ammazzarsi di risate!
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U rticoli L’angolo del
Nutrizionista Dr. Paolo Godina Nutrizionista sportivo
Il p e ri o d o i n v e rna l e ed i n pa rti c ola r e d elle fes tiv ità natalizie, che p er un bri anz o lo p uò d u ra re o l tre u n m ese, è u n v ero attentato alla forma fis ica d ell’ atle ta: a Nata l e s ’ i ng ra ssa m edi a m ente di 2 kg. Vi s p iego come p erd erli. Giornate corte, buie, fredde, poco sport, mille inviti per le pizzate, panettoni, aperitivi e zamponi vari… come se non ci fosse un domani! Si calcola che dopo il pranzo di Natale e quello di Capodanno, dopo i dolci dell’Epifania e tutti gli altri momenti di festa, ogni persona si ritrovi ingrassata in media di 2 kg! Per quanto l’argomento possa apparire «leggero», in realtà, è molto importante per la salute di ognuno di noi. Ho visto persone mettere anche 6 kg durante il periodo natalizio e fare poi molta fatica per tornare al proprio peso forma. Le pietanze e il cibo che girano sulle tavole nei periodi delle festività sono ricchi di grassi e di calorie. Pensate un po’ al nostro frigorifero in estate (anguria, melone, tonno in scatola, ecc.) e quello in inverno (zampone, lenticchie, panettone ecc.). Durante un pranzo come quello di Natale o di Capodanno è facile mangiare oltre 4000-5000 kcal, ovvero il fabbisogno calorico di quasi tre giorni. Pensate che una sola porzione di lasagne può valere da sola circa 800-1000kcal e una fetta di panettone 300-400 kcal. Poi c’è il vino, la frutta secca... Non parliamo inoltre del fatto che, per oltre un mese, per le nostre case girano avanzi, dolci e frutta secca di tutti i tipi: i piccoli eccessi di tutti i giorni sono forse i maggiori responsabili dell’aumento di peso.
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Stare a dieta e conservare una forma fisica non vuol dire per forza rinunciare alle occasioni di convivialità e di festa che fanno e devono fare parte della nostra vita. E non vale proprio la pena di rovinarsi le feste per paura di ingrassare. È possibile curare l’alimentazione nei giorni successivi alle abbuffate, dando la precedenza ad alcuni tipi di alimenti che meglio aiutano il nostro organismo a sentirsi in forma e ad eliminare gli eccessi. Personalmente, pur non essendo particolarmente favorevole alle giornate periodiche di digiuno, se il giorno dopo la festa seguiremo una dieta a base di solo frutta e verdura daremo una grossa mano al nostro fegato a smaltire tutti i grassi che circolano nel sangue, perché il problema vero è l’eccesso di grassi contenuti in tutti i piatti ricchi ed elaborati e nei dolci. Se non ci sono patologie particolari o controindicazioni, potremmo fare una bella colazione con spremuta di agrumi, un po’ di frutta secca avanzata, spuntini sempre a base di frutta. Un pranzo con cereali integrali conditi in modo semplice e a cena passato di verdura. Può aiutare usare tisane da bere durante la giornata. Nei giorni successivi basterà riprendere le buone abitudini alimentari, facendo 5 pasti regolari,
mangiando alimenti semplici in porzioni adeguate e ricordando le regole d’oro della dieta: si mangia la mattina come un re, a mezzogiorno come un principe e la sera come un servo. E l’attività fisica? L’attività fisica può essere un valido aiuto per smaltire le chilocalorie in eccesso anche se non dimentichiamoci che per consumare un chilogrammo di grasso dobbiamo correre oltre 100 km!!!! Dobbiamo sapere però che durante l’esercizio non consumiamo molta energia mentre a tavola in breve tempo possiamo assumerne tantissima. Magari è meglio inserire corse lunghe e lente o anche solo passeggiate, non ci fanno consumare molto ma almeno stiamo lontano dalla cucina!! Una cosa furba, molto furba, è anche prepararsi in anticipo. Prevenire è meglio che curare. Sappiamo che arriverà un periodaccio dal punto di vista enograstronomico, e tutto intorno a noi sembrerà volerci far ingrassare… bene stiamo in riga da subito!!! Meglio pensare “oggi mangio un po’ meno così domani mangerò un po’ di più” che piangere sul latte versato. Volete saperne di più? Per le vacanze leggetevi il mio libro: «Mangia bene, corri forte»!
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U rticoli
GTO 2018 - 70Km 4200 D+ (Gran Trail Orobie)
Di Davide Andreotti La storia inizia al giovedì sera per ritiro pettorale e pacco gara… Qui inizia il mio viaggio nella vita del Pizza, i suoi racconti di gare come la PTL e la Cro-Magnon sono fantastici, ricchi di dettagli e di particolari che ti fanno appassionare. Vi ricordate Verdone nel film in “viaggio con papà”? Avrei voluto che quel viaggio non finisse mai... non c’è niente di paragonabile di un appassionato vero ed i suoi racconti genuini. Ad esempio, alla Cro-Magnon, mi raccontava che i ristori non c’erano. cit. “non è mica come adesso, eravano in una manciata di pazzi senza tutto il materiale tecnico di oggi!!!”. Allora dopo un’accurata ispezione del tracciato venivano nascosti qua e là viveri di sostentamento. Quindi tra un panino al salame ed una boccetta di aceto cit. ”l’aceto non deve mai mancare nello ziano durante le gare lunghe, così se non stai bene o
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digerisci o...” Vi lascio immaginare!!!! Arriviamo al ritiro pettorale etc.. Dopo il ritiro vedo la possibilità di farmi fare un massaggio e un taping tattico per la mia spalla malandata, il Pizza mi lascia il benestare e mi faccio strapazzare e scocciare manco fosse carnevale. Il mio compare, dopo aver osservato scetticamente l’arte del taping, si lascia manipolare anche lui ma sempre con un fare lievemente diffidente. Finito il trattamento mi guarda e dice: ”Ma ‘ste cagate qua quando vado nell’orto mi si staccano…” e io gli faccio “in teoria dovresti tenerli fino a fine gara”. E lui ”Domani mattina li tiro fuori dalle balle”. Il rientro a casa resta sulla falsa riga e io capisco che al mio fianco c’è una persona con un’esperienza sulla gare lunghe a dir poco invidiabile, ma la cosa più bella è la semplicità con cui te le racconta… disarmante…
Come se fare una gara in terna di 225km fosse una cosa di tutti i giorni… giù il cappello. I giorni pre-gara sono densi di pensieri contrastanti… ce la farò? Non avrò esagerato con la distanza? Mi sarò allenato nel modo corretto? Mah…. Il giorno della gara sono carico e pronto per la nuova sfida, mi pesa solo il trasferimento in bus a Carona: mi pare di non arrivare mai... Arrivati a Carona il tempo vola e siamo già al controllo materiale pronti per andare in griglia, dopo la varie disquisizioni sul materiale tecnico eccetera, mi giro e vedo il Pizza con lo sguardo fisso a SUD, credo stesse già puntando Piazza Sant’Alessandro… Gli faccio “Claudio tutto ok?”. Lui “Sto bene, sono carichissimo!!!!”. Allo start parte come una razzo, nonostante il numero dei partecipanti, svicola in mezzo alle gambe, sotto le braccia... è una furia! Io lo seguo… non mi aspettavo, vista la gara così lunga, una partenza così arrembante… Provo a seguire l’uomo d’esperienza. Un ragazzo in fianco a me incespica, mi giro per guardare se fosse tutto ok. E il Pizza? E il Pizza... se ne va, volatilizzato!!!! No problem, imposto il mio passo ed alla prima salita verso il Gemelli vado di tagli sui sentieri e cerco di sbrogliarmi un po’ dal traffico… non è facile, però già all’altezza del lago riesco ad avere un pochino di agio e correre al mio ritmo. Sto bene, sono in ordine, le gambe girano bene, il tempo corre veloce, il meteo è generoso e clima mite, sole timido, condizioni ideali.
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U rticoli Il fondo è molto buono, a parte qualche discesa in ombra ma tutto gestibile senza problemi. La gente sul percorso si fa sentire e sono sempre scariche di adrenalina gratis in endovena, meglio di qualsiasi gel o barretta! Passo Alpe Corte e mi lancio verso Rif. Capanna 2000. Qui mi concedo qualcosina in più da mangiare ma resto su cose che sono sicuro non mi diano problemi: banane e due biscotti secchi, carico le borracce e via! Alla fine credo di avere mangiato circa 7/8 banane, mi sono detto che resterò stitico per qualche giorno ma vabbè, sono le mie anti-crampi per eccellenza: come posso farne a meno? Al Passo Zambla pare che tutto il paese sia alla base vita sembra di essere in una sagra paesana... Ci sono parenti amici… tanti eroi della 140Km che fanno cambi di abbigliamento, scarpe, ecc. io sono in ordine, solita razione di banane, passo al controllo materiale e dopo un paio di minuti sono già fuori, non sento il bisogno di fermarmi. Il paesaggio è meraviglioso sono posti che di solito non frequento e resto a bocca aperta… più procedo con i km e più mi rendo conto che la scelta fatta è stata azzeccata!! I passaggi successivi volano in fretta: Baita Piazzoli, Roccolo della Barbata mi fanno ricaricare
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per il lancio sul Monte Poieto, qui la fatica si fa sentire e inizio a spingere sodo con le racchette per risparmiarmi un pochino le gambe… mancano ancora 25 km meglio non esagerare! Tra una banana, un gel e un po’ di frutta secca, procedo di buona lena e continuo a recuperare posizioni, intanto alcuni tratti in compagnia mi servono per fare conoscenza. Tutti che mi chiedono info sul tracciato, ma sembro cosi tanto un bergamasco??? :D Intanto sfilo un po’ di partecipanti della 140K visibilmente cottini: ebbè ci credo! Gli faccio due
complimenti, chiedo come va e via! Arrivato a Selvino so che mi aspetta un altro strappo prima di arrivare al Monte di Nese, la cartografia ce l’ho in testa, ho passato una settimana ad analizzare tutto… sono un tecnico anche fuori dal lavoro. Il mio piccolo Garmin, dopo una decina di ore di gara, alza bandiera bianca... lo tolgo, lo metto nello zaino e via, procedo a sensazione. Superata l’ultima salita mi butto sugli ultimi km e non vedo l’ora come al solito di abbracciare la family che mi attende in piazza
GTO 2018 a Bergamo. L’ultimo tratto a salire fino a San Virgilio lo faccio in compagnia di un ragazzo che al terzo tentativo sperava di riuscire a chiuderlo questo tanto sospirato GTO. Ci incoraggiamo a vicenda, ci facciamo da lepre l’un l’altro, ormai però siamo due lepri in salmì. Sono quasi le nove di sera e accendiamo la frontale. Scollinato San Virgilio incontriamo tantissima gente è un bagno di folla fino alla piazza, batto cinque a destra e manca, bimbi che corrono insieme a me… ragazzi tutta la fatica fatta svanisce in un attimo… pelle d’oca e occhi lucidi! Mi lancio nelle ultime curve, acchiappo i cuccioli e passo il traguardo!!! Mi giro alle mie spalle e guardo il timer: 13h35’, un’oretta in meno di quello che mi ero prefissato… sono super felice e la cosa che mi gasa ancora di più è che sto benissimo!!! Per la cronaca il buon Pizza chiude in 12h15’, prestazione maiuscola!!! Prossimo obbiettivo da queste parti? OUT, Orobie Ultra-Trail, 140 km 9500 D+ :D Vi saluto con un aforisma…
Quando corro tutti i pensieri volano via. Superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti
“
“
(Confucio)
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U rticoli GIGLIOTRAIL 2018
Di Filippo Ugolini
Do ve e ra v a m o ri m a sti ? Ah sì: “ Quind i . . . G I G L I O 20 1 8 ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?????????????????????????????????????” Certo. Appena propongo, nessuno esita! Anzi... solo Mauro che prende la strada della Francigena per un viaggio introspettivo... non ti ho ancora perdonato! Si ritorna al Giglio! Formula vincente, non si cambia. Però si anticipa! Così, senza troppi sforzi, convinco tutti a partire qualche ora prima del venerdì notte così da poter prender il primo traghetto e poterci godere tutto il sabato pieno. Le previsioni sono dalla nostra! Appuntamento al Bione a mezzanotte emmezza. Totoscommesse su chi arriva tardi... ESATTO!
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Avete vinto tutti: Paolino e Biso con un buon quarto d’ora di ritardo. Il traghetto parte alle 7:30 e non aspetta. Siamo 28 totali, di cui 19 adulti e 9 splendidi bimbi. Purtroppo quest’anno niente pulmino a causa di forze maggiori ma mobilitiamo 7 macchine di cui 4 le portiamo sull’isola per poterci spostare. Viaggio più tranquillo del previsto con solo una piccola sosta e niente imprevisti, biglietti del traghetto prenotati e già pagati. Mentre siamo in coda per imbarcare si inizia già a sentire il profumo dell’isola e si scorgono i visi più rilassati
di chi c’è già stato ed espressioni curiose di chi invece è ancora verginello. I bimbi son scatenati a priori, han riposato la notte (loro) e ora scatenano l’inferno sul traghetto arrampicandosi ovunque e cercando delfini tra la scia del traghetto. Si sbarca. La logistica come previsto non è semplice, abbiamo 3 case più o meno vicine e pochi sanno dove sono, ma alla fine ognuno riesce a posizionarsi nelle rispettive case: quella di Bracco vicino al porto, casa Pitti poco sopra e casa Salmon un po’ più lontana ma la più grande
e vicina alla spiaggia Arenella, lì si deciderà di posizionare le famiglie più numerose. Si trascorrerà metà giornata ad oziare all’Arenella facendo bagni e selfie selvaggi, fino a quando la mia frenesia non convincerà tutti ad andare su a Castello dove avverrà il briefing gara e consegna pettorali, chi di corsa e chi in auto. Ad attenderci c’è l’ormai nostro amico organizzatore gara Sergio che, pur avendo terminato il briefing, ci spiega tutto pazientemente, a partire dal materiale obbligatorio modalità trail
a cui non siamo abituati. Solo il capitano Carlo Ratti, il secchione della gita, era organizzato con tutto. A quel punto la mia frenesia cavalca l’onda e trascina tutti dall’altra parte dell’isola, a Campese, dove il giorno dopo ci sarebbe stata la partenza e arrivo, per fare un aperitivo romantico con tramonto sul faraglione, detto “il pisellino della tartaruga”. Dopodiché tutti nelle rispettive case per cenare e prepararsi per l’alzataccia del giorno dopo. Noi a casa di Bracco siamo coccolati dalla
mamma Marina con un’ottima pasta gluten free accompagnata da un buonissimo ragù di carne. Sveglia. Colazione. Tutti carichi... tranne quel barba di Eros che non si capisce come mai sia stomacato. Probabilmente la mia tattica di avvelenare la sua pasta sta funzionando: lui è un enorme scoglio di fronte a me per il secondo successo di fila sulla gara corta... ma chi cacchio lo ha invitato?! Già non sono in formissima avendo preso un paletto alla Beleè De Cursa... Tutti in griglia di partenza dopo la foto di rito. Come lo scorso anno la partenza è comune per chi
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U rticoli fa la lunga e chi la corta. Il bivio si trova in uscita dal Castello in cima, Paolino lo sa bene visto che l’anno scorso ha sbagliato svolta :D Pronti... VIA! Partenza aggressiva del sottoscritto che si avvia in solitaria sfruttando il malessere di Eros. Ma il malessere dura poco. Dopo 500 metri mi passa che devo tenermi il berrettino... per poco vola via. Mi vien sotto pure un altro sconosciuto, “ma cosa fai?!”. Dopo poco dislivello si sgancia: solito podista montato. A quel punto, dopo un tratto da solo, sento dei passi avvicinarsi e senza girarmi riconosco il respiro di Paolino e del capitano che procedono soli ed inesorabili, sull’onda del successo dell’anno scorso. Ci divertiamo a fare un bel km insieme, io tirato e loro a passeggio, dove Paolino trova anche il tempo di filmarmi e mandarlo sul gruppo Giglio. Poi allungano e mi caricano allontanandosi. Ok. Siamo al Castello e sono secondo. In discesa non ha senso ammazzarsi, Eros non si scorge e dietro è tutto tranquillo... arrivo al traguardo spossato dal caldo ma soddisfatto dalla seconda posizione! Si ride e scherza pochi minuti con Eros fino a quando spunta dalla curva il terzo e sorpresa: uno Stefano Del Lungo in rispolvero e trasportato dalla terra natia toscana. Podio totalmente Falchi nella corta, stiamo a vedere la lunga... Nel frattempo arrivano nell’ordine anche: Ceraudo, Biso, Matteo ed Alessandro, tutti soddisfatti della prestazione e contenti per il bel paesaggio gustato in gara, purtroppo
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Giglio Trail 2018 la nostra falchetta Silvia è costretta al ritiro per indisposizione, ma rassicura tutti dicendo che presto rientrerà più forte di prima. Nella lunga il risultato era dato 1:1. Bonanomi e Ratti al traguardo senza fiatone. A seguire un Dritan sempre più in forma, Michelino in netta crescita, Luca Mauri nel suo anno di rientro alle gare pienamente soddisfatto e un Davide Andreotti un po’ sofferente per fastidi intestinali ma il panorama magnifico del tracciato lo ha spinto a tener duro fino alla fine! Il gruppo nel frattempo si è ricompattato, donne e bambini sono giunti a Campese per aperitivo, pasta party gentilmente offerto a tutti dall’organizzazione, a cui vanno tutti i nostri più sinceri ringraziamenti, e premiazioni con un Capitan Ratti speaker d’eccezione acclamato dalla folla di tutta l’isola. Il nostro gruppo ha però un evento ben importante da festeggiare: il compleanno della nostra Leti che compie 7 anni! Il gruppo dei ragazzi provvede ad un regalo (boomerang): un mega pellicano rosa gonfiabile di un metro e mezzo di diametro. Esso sarà la mascotte per il resto della giornata!
La giornata è poi proseguita come da programma: rientro nel pomeriggio alle Cannelle, la spiaggia più bella pure vicino a casa, aperitivo in spiaggia e cenone tutti insieme con tanto di mangiata di pesce in porto. Purtroppo il lunedì arriva dopo la domenica anche all’Isola del Giglio, così dopo aver goduto la mattinata con escursione, bagno, sfida a tennis, sfida a bocce, gelato, doppio gelato e sistemazioni case... è ora di avviarci a prendere il traghetto e recuperare le altre macchina abbandonate a Porto Santo Stefano. Che dire... chiamiamola gara, gita, vacanza o quello che è all’Isola del Giglio, ma quello che è sicuro è che è una gran FIGATA! SAPPIATE TUTTI CHE IL NOSTRO SANDRO MORGANTI, AMMALIATO DAI NOSTRI RACCONTI, È GIÀ IN MOTO CON IL SOTTOSCRITTO PER ORGANIZZARE GIGLIOTRAIL 2019, ASPETTATEVI GRANDI COSE! Vietato mancare! C’è chi ha già spostato la comunione pur di esserci!!! (Mauro parlan bene della Via degli Dei e il periodo adatto è 18-19 maggio...)
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O V R NE
V A C AC
! O T A L L A Dr. Alessio Stefanoni
Sfatiamo un mito: i nervi NON si accavallano!! Quante volte in vita nostra siamo stati vittime di quei maledetti curdüni che devono essere assolutamente scavallati? Quando si parla di nervi accavallati, in realtà si va ad evidenziare una problematica relativa ad uno stato muscolare di stiramento.
ATTENZIONE! Stirato, non equivale a danneggiato (il cui termine è “elongazione”), indica solamente una condizione permanente di allungamento maggiore rispetto alla posizione fisiologica dello stesso. Nonostante questa premessa l’immagine del “nervo accavallato” o del “cordone” rende molto bene l’idea.
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L’angolo del fisioterapista CAUSE: Le più varie, si parte dalle disfunzioni posturali, che sono più frequenti fino a problematiche di tipo vascolare, dove si sviluppa un ipoafflusso di sangue con conseguente segnale d’allarme lanciato dal tessuto. Spesso questo si caratterizza come un “coltello” piantato nella carne. In ogni caso è importante sapere che quando un muscolo è stirato si perde potenza e controllo, motivo per il quale spesso insorge poi la sindrome dolorosa sia in loco che in altri distretti del corpo, fino anche ad arrivare ad infortuni in altre zone.
COSA FARE? Ottimi sono i trattamenti con il caldo, che inducono rilassamento muscolare, spesso effettuati prima di qualche esercizio a basso carico (massimo 1kg) di contrazione e rilassamento del muscolo in questione. In alternativa il vostro fisioterapista di fiducia potrà giovare alle vostre membra.
COSA NON FARE!!! Spesso la sensazione che porta questa problematica induce a pensare che il muscolo, che al tatto si presenta duro e rigido, sia contratto (una contrattura muscolare). La soluzione che sembra più idonea quindi potrebbe essere lo stretching o un bel massaggio... niente di più sbagliato!! Allungare o sfibrare un muscolo già teso, equivale a mettere ancora più in tensione su di un elastico tirato. A voi le ipotesi sulle conseguenze ;-)
IMPORTANTE! Spesso si confonde il classico curdün con la contrattura muscolare, poiché entrambi si presentano al tatto come rigidi. Una differenza sostanziale però si nota nel fatto che, se lo stiramento ha poca forza nella contrazione muscolare, la contrattura (che altro non è che il contrario dello stiramento) dà dolore all’allungamento. Per maggiori informazioni su contratture e strappi, vi rimando all’Almanacco 2019! Buone corse!!
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U rticoli
Di Alice Picco
Tutto ebbe inizio al pasta party di una skyrace... una chiacchierata tra amici dal titolo “organizziamo qualcosa per l’inverno?”. E una birra dopo l’altra, le idee si accavallavano e l’entusiasmo prendeva piede. Organizziamo una gara di sci alpinismo? Perché non un triathlon? Corsa, bici e sci, individuale o a staffetta... così se qualcuno non sa sciare può sempre organizzarsi con gli amici e fare una staffetta. Sì! Dai, su ai Resi! Sul Coltignone d’inverno la neve resta e possiamo sciare... Un’idea tira l’altra e ci si trova ad inizio 2017 con gli amici Falchi, Cometa, Team Pasturo e tanti altri
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a sistemare i percorsi e le vecchie piste da sci. L’edizione zero sarebbe dovuta essere una garetta tra amici, invece fu gara vera, battagliata e divertente. Presi dell’entusiasmo nel 2018 abbiamo voluto renderla ancor più unica, tracciando il percorso della frazione di corsa nei cunicoli delle antiche miniere dei Resinelli. Il 24 febbrio 2018 il meteo è stato al nostro fianco, il sole splendeva e la neve era bella fresca, una giornata da incorniciare.
Il primo anno ho fatto la staffetta con Daniel e Carlo, che squadra!!! Quest’anno ho voluto farla individualmente... beh... è dura! Garantisco, ma ne vale la pena. Correre nelle miniere, pedalare sulla neve in sella alla mia mountain-bike è stato davvero divertente, poi lo sci, ero stanca bollita ma la gente che tifava, gli amici a bordo pista, i campanacci e la musica a tutto volume mi han dato la forza di salire su in cima al Coltignone e poi giù sulla ex pista dei Resi, quella pista che abbiamo pulito e sistemato per mesi... Uaaaa!!!! Spettacolo! La festa finale poi... Va beh che lo dico a fare!!!
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U rticoli
TROFEO VANONI I L
R I T O R N O
Di Sergio Bernasconi
Erano forse i primi anni del 2000, il sottoscritto non era ancora nei Falchi ma correva già per una squadra Comasca, si era deciso di partecipare al “Trofeo Vanoni”, staffetta a 3 elementi, mi era stata definita come la gara “da fare” se praticavi la corsa in montagna. A quei tempi squadre straniere ce n’erano forse un paio o erano ancora assenti ma sicuramente c’era il top a livello italiano, il tempo era bello, tanti partecipanti e mi ricordo lo speaker che dava al passaggio in salita Silvio Gatti dei Falchi Lecco in testa con dietro la famosa Forestale del Dega and company, ormai purtroppo uno splendido ricordo la squadra Romana... Penso tra me e me: “Minchia se vanno ‘sti Falchi!”, per me erano quasi un mito.
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Dopo circa quindici anni, mi ritrovo con immenso piacere per l’ennesima volta a partecipare a questa kermesse indossando la maglia dei Falchi. Ci sono stati in questo lasso di tempo tanti cambiamenti, ora partecipano anche le donne e gli Juniores, un piccolo cambio di percorso durante il primo tratto di salita, la gara è diventata a livello europeo, tante nazioni estere a metterla in risalto. Sono inoltre cambiati i nomi dei primi Falchi ma sicuramente non è cambiato lo spirito del Gruppo, sempre pronto a dare battaglia ai più forti con la nostra mitica “Squadra A” e con merito di gloria anche alle altre squadre che danno sempre il massimo. A livello meteo l’edizione 61 del 2018 è stata forse
una delle peggiori. Pioggia a catinelle già da sabato, chi conosce il percorso è ben consapevole che in discesa alcuni tratti sono praticamente da pattinare, ci sarà da stare attenti a non esagerare. Siamo in 6 terne quest’anno, penso un record per noi, il buon “Ugolini Viaggi” tenta di organizzarci al meglio ma, si sa, ognuno ha i suoi impegni e alla fine riusciamo a fare circa 4 partenze differenti: comunque lodevole Ugo che si sbatte sempre. Ho già la congiuntivite da due giorni e parto da Como sotto il diluvio, mi ritrovo a Lecco con una buona parte del gruppo, cambio di vettura, guida Luca Mauri, gran pilota sul bagnato, poi ci sono Paolone, Tebol e Dritan. Durante il viaggio si parla della gara, dicendo che bisogna portarla a casa ma sapendo che nel proprio limite bisogna dare il massimo e con il terreno pesante saremo tutti penalizzati.
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U rticoli Ritrovo al parcheggio coperto di Morbegno, una manna in questa giornata, facciamo la foto di gruppo, siamo tantissimi, c’è anche del supporto al seguito, tanto di cappello. Piove a dirotto, ma ormai siamo in clima gara. Facendo la terza frazione vado a vedere il passaggio dei primi, Eros è già messo bene, incito tutti che faticano non poco sul ciottolato viscido. Mi scaldo ed attendo il mio turno. Davide fa il suo, Tavola fa una gran frazione: parto sinceramente prima di quello che i miei calcoli matematici avevano previsto. La terza frazione risulta per me emotivamente meno proibitiva rispetto alla prima, cerco di tenere un buon ritmo in salita dove si riesce a correre, in un paio di tratti era impossibile a causa del fango. Spingo in piano ed in discesa tengo mano nella prima parte più tecnica, faccio uno scivolone stile “taboga”
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prima del salto poi spingo al mio massimo fino al traguardo. Riesco in frazione a guadagnare qualche posizione, meglio che non guardo il crono rispetto ad un decennio fa, ma l’impegno ce lo metto sicuramente, questo è l’importante, per la squadra e per il gruppo. Condizioni proibitive, altre gare sono state rinviate, il “Vanoni” si fa e deve essere fatto al meglio, pioggia e fango non importa. Una bella doccia fredda dopo la battaglia di fango e di sudore e tutti pronti per la birra ed un delizioso contorno di “Sciatt e salumi vari”, una manna dal cielo. Clima di festa come sempre nel gruppo, nonostante il meteo inclemente, si mangia e si beve, tutti felici e contenti, la gara conclusa passa già in secondo piano.
Trofeo Vanoni - Il ritorno
Questa edizione per noi verrà ricordata per il sesto posto assoluto della “Squadra A”, prima terna italiana al traguardo, con i giovani e talentuosi Eros, Danilo e Paolino, la gran discesa di Beltrami, il tempo balordo ma soprattutto per le 6 squadre di Falchi presenti, giovani e vecchia guardia sempre presenti a dare battaglia e a non mollare mai! Alè Falchi!
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U rticoli Trofeo Vanoni C ors i e ricors i s torici “Prima compagine italiana, i Falchi di Lecco con i talentuosi Eros Radaelli, Danilo Brambilla, Paolo Bonanomi. Un terzetto tutta classe, cuore e coraggio che, emulando le gesta dei loro mentori Carlo Ratti, Enrico Ardesi e Silvio Gatti, sono venuti all’università della corsa in montagna portando a casa una laurea a pieni voti!”: così Maury Torri, che ben conosce la corsa e la storia dei Falchi, scrive su SportdiMontagna.com. Ma ripeschiamo dal sito asfalchi.it la cronaca della 50^ edizione del Trofeo Vanoni, 21 ottobre 2007, firmata da Carlo Ratti. Vanoni fa rima con spettacolo, ma grande ritorno di Ardesi versione Geremy Wariner. Sullo storico tracciato del Trofeo Vanoni grande spettacolo di atleti e di pubblico, accorso numerosissimo per assistere alla prova valevole come Campionato Italiano di Corsa in Montagna a staffetta. Erano oltre 150 le terne al via per quello che riguarda la categoria assoluta maschile, per i Falchi 4 squadre, tutte agguerrite e pronte a dare il massimo in quella che, tradizionalmente, è una delle ultime gare della stagione. La staffetta di punta era sicuramente quella composta da Silvio Gatti, “Geremy” Ardesi Enrico e Ratti Carlo. In prima frazione subito scintille tra Silvio e i big. Al passaggio al tempietto, sulla prima rampa iniziale, sembra in difficoltà poi piano piano prende il ritmo e grazie anche ad una buona discesa cambia in settima posizione, con un 31:00 che rappresenta un tempo di valore assoluto. In seconda frazione un grandissimo Ardesi Enrico in versione “Geremy Wariner”, parte molto forte, al tempietto raggiunge due atleti, paga leggermente il finale di salita, ma si butta in discesa con buona decisione, dando il cambio all’ultimo frazionista in sesta posizione. Il suo tempo, 31:33, rappresenta il suo best-time su questo circuito e conferma un finale di stagione in crescendo, affrontando la gara con una grande grinta: grande Geremy!!!!!! Dunque cambio in sesta posizione, una ventina di secondi dietro alla Forestale B e davanti alla
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Trofeo Vanoni - Il ritorno
Giovedì 25 ottobre 2007
SPORT
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CORSA IN MONTAGNA Nel
chiuso al sesto posto tricolore, andato in scena a Morbegno, i lecchesi hanno
I «Falchi», una staffetta d’alta quota
ari in Valtellina contro i grandi Silvio Gatti, Enrico Ardesi e Carlo Ratti sono stati straordin GIOVANILI partito il mandellese Silvio MORBEGNO I Falchi di Lecco sono bici è «Sentivo molto questa gara e nella top ten italiana di corsa in Gatti: le 155 staffette al via ho prefemontagna. Questo il responso del viste forte per non restare imcampionato italiano tricolore a rito partire alla prima strettoia». staffetta andato in scena a Morbe- bottigliato esordio sprint si è però fatto Un gno. «Sul muro in ciottolato che Sul selettivo tracciato up and sentire: al tempietto avevo le gambe down morbegnese, i nostri ragazzi porta sono comunque riuma acido, in e assoluto hanno chiuso al 6° posto a cambiare il passo e a chiuquinti degli italiani in una starting scito con un buon tempo. Alla fine list internazionale che vedeva in dere il 31’netti mi ha consentito di fare gara ben 8 nazionali di specialità. Enrico Ardesi in 8ª posizio«Al di là del fatto che quest’anno partire atleta di Lierna polivalente Il ne». fosse prova unica di campionato i denti staccando il suo italiano, il Vanoni è per noi uno de- ha strettonuovo personal best su gli appuntamenti fissi di questa gara – 31’33”-. fine stagione – ha confer«Ero gasatissimo di mato il presidente dei in correre squadra A, anFalchi Riccardo Ghislanche se la pressione si è zoni -. Ci tenevamo a fare fatta inevitabilmente senbene e sapevamo di avere tire. Il livello degli avveruna squadra A competitisari era elevatissimo. Ciò va. Silvio Gatti, Enrico Arnonostante sono partito a desi e Carlo Ratti si sono tutta e penso di avere fatperò superati con risconto una buona gara». tri cronometrici indiviGiunto 6° in zona camduali di assoluto rispetbio, è quindi toccato a cato». Carlo Ratti pitan Carlo Ratti tenere Ma andiamo per ordidietro i ragazzi della nane. Già al Minivanoni britannica: «Ho chiuso in della mattina i lecchesi hanno la- zionale buon tempo consideranun sciato il segno nella prove di con- 31’05”, da una stagione lunarrivo che do contradditorno giovanili; prove Ciò che mi lusinga magstinte dai terzi posti individuali dei ghissima. è però il risultato di premanesi Antonio Vittori e Serena giormente Siamo un gruppo di amici Gianola. Nella gara tricolore femmi- squadra. margini di miglioranile da 4.8km, la calolziese Cristina con ulteriori messo dietro naabbiamo e mento Bonacina ha invece chiuso 15ª con di specialità e staffette apla canotta del Gp Talamona. Per lei zionali progettate per vincere. gara in coppia con la compagna positamente bellissimo». Mara Ciaponi. Passando alla prova È stato Archiviato l’italiano a staffetta assoluta maschile, vinta dalla Foreper appuntamenti ultimi stale Roma A (Rinaldi, Manzi, De uno degligli altri lecchesi della core Gasperi) su Orecchiella di Garfa- i Falchi sarà la Maggianico gnana (Mosca, Abate, Gaiardo) e sa in montagna – Maggianico del Valli Bergamasche Leffe A (Chicco, –Camposecco 4 novembre. Bonetti, Lanfranchi), è stato “Fal- prossimo Maurizio Torri chi show”. In prima sui 7.8 km oro-
VOLLEY
Partito il torneo under 18 Incertezza negli under 16
Il cambio fra i «Falchi» Silvio Gatti, a sinistra, ed Enrico Adesi
ENDURO Soddisfazione per il pilota dell’Oggiono nella
(foto Sandonini)
LECCO Alzato il sipario sul campionato under 16 femminile di volley, mentre nel torneo under 18 non ci sono formazioni a punteggio pieno. UNDER 18 - Seconda giornata e nel girone A comanda la Picco S. Risultati: Gierre Scale Olginate-Osnago 03; Barzavolley-Nibionno 1-3; Picco S-Galbiate 3-1 Classifica: Picco S 5, Nibionno 4, Galbiate, Osnago e Barzavolley 3, Olginate 0 punti. Prossimo turno: Nibionno- Olginate; Osnago- Galbiate; Barzavolley- Picco S. Nel girone B rispettato il fattore campo. Risultati Lomagna- Burago 3-1; Padernese- Picco J 3-0. Classifica: Lomagna e Padernese 5, Sartirana 3, Mandello e Burago 1, Picco 0 Prossimo turno: Picco- Burago; Mandello- Padernese; Sartirana- Lomagna UNDER 16 girone A - Tutte vittorie esterne. Risultati: Ballabio- Padernese 0-3; Bulciago- Galbiate 1-3; Osnago- Aurora 0-3. Rip. Lomagna Girone B: Rispettati i pronostici. Risultati: Olginate- Mandello B 3-0; Pagnano- Bellano 0-3; Polisportiva Malgrate- Laghetto Colico 1-3. Riposava: Montevecchia. Girone C: Vincono tutte per 3-0. fondamentale. campo Fattore Risultati: Nibionno- Oggiono 3-0; Derviese- Brongio 3-0; Mandello APicco J 3-0. Riposava: Burago. Da segnalare infine che in campo di andata) i ragiornata (2ª maschile gazzi dell’Aurora Picco perdono 3-0 contro lo Sparkling, con Merate che espugna 3-0 Carnate.
senior 500 - Tutti i risultati di Sovere
Mirko Colombo campione regionale in... volata
SOVERE Ultima prova del campionato regionale enduro a Sovere in provincia di Bergamo dove il moto club costa Volpino, sicuramente uno dei più famosi in campo nazionale accoglie i 230 concorrenti. Per i colori lecchesi c’è la rincorsa al titolo nella senjor 500 di Mirko Colombo (Mc Oggiono) in sella alla Honda 490/4T. Per lui una gara tutta d’attacco che lo vedrà vincitore nella massima categoria conquistando il titolo regionale per soli 10 secondi. Questo alla fine sembrerà un sogno anche a Colombo che chiude al meglio una stagione che lo ha visto protagonista sempre. E così l’oggionese aggiunge un altro importante risultato nel suo palmares. Oltre a Colombo podio anche per due giovani interessanti Stefano Valsecchi (Mc Parini) su Yamaha chiude al 3° posto la gara orobica nella categoria Junior 4T; ma anche Jacopo Cerutti è 3° nella 125 Cadetti con la Kawasaki e la casacca dell’Oggiono. Vediamo nel dettaglio gli altri risultati dei piltoi lecchesi nella gara di Sovere. Tra i Cadetti della 125 oltre al 3° posto di Cerutti c’è il piazzamento per i giovani Klaus Diamante 27° con la sua Ktm e il 32° posto per Andrea Filippini sempre sulla Exc della casa austriaca Ktm. Restando della 125 ma categoria senjor bravo anche il più giovane dei fratelli Colombo, Michele che a Bergamo chiude il regionale con il 4° posto in sella alla Yamaha. Tra gli Juniores della ottavo di litro il migliore dei nostri è Stefano Valsecchi (Yamaha) il portacolori del Parini, Team Mtg è al 10° postodopo una lunga ed estenuante lotta tra i primi. Per il giovane Loris Molteni su Husqvarna arriva invece la 22° posizione. Nella 250/4T arrivano tre punti importanti per Paolo Giovenzana (Oggiono) in virtrù del 13° posto. Decisamente vanno meglio i piloti della 250 /2T, perchè per Matteo Vettovalli (Mc Oggiono) su Ktm arriva il 6° posto di classe, mentre Simone Bonfanti (Mc Parini) c’è l’11° posto con la Honda Hm. Tra i cinquantini continua la grande stagione di Marco Airoldi del Centro Lago la sua Beta 50 R/R lo porta a concludere al 7°posto, peccato che per Andrea Molteni (Mc Oggiono) su Hm ci sia il 18° posto fuori dalla zona punti solo per tre posizioni. Nella Junior 4T dove abbiamo già ricordato il 3° posto di Valsecchi va aggiunto un altro ottimo risultato quello di Stefano Brambilla (Yamaha) sempre con i colori del club di Walter Gaiardoni, il Parini. Solo tanta sfortuna nega al garlatese Andrea Ponzoni (Ktm 450) la gioia dei punti infatti al traguardo è 16° con alle spalle un altro endurista dell’Oggiono Luca Uslenghi (Ktm) e infine eccoci con Andrea Pizzagalli(Yamaha) 24°. Anche tra le società risultati incoraggianti il Parini è 3° tra gli junior l’Oggiono è 6° tra i senjor. Oscar Malugani
Volley C maschile Posticipo amaro il Mandello va ko SARONNO ASD MANDELLO
3 0
pallavolo Olgiate Comasco
B1), dominano per tutto l’incontro. Mandello resi(25-16, 25-16, 25-17 (20’) ste e tenta di offendere la PALLAVOLO SARONNO: difesa avversaria con i suoi Gerbella, Bonetti, Bagatin, migliori attaccanti, ma non Merlo, Dallari, Rossi, Crescini, riesce a dar continuità al De Boffi, Cartabia, proprio gioco. Qualcosa a Matrone, Caro, Codarri Allenatori: Usai e provato a fare il Mandello per frenare l’egemonia e la Marazza POLISPORTIVA potenza offensiva del SaASD MANDELLO: Dell’Era, Rava- ronno. Niente da fare. I parziali parlano. Locali sio, Ronchetti, Curioni, Cattaneo, Castagna, Viganò (libero) sempre davanti a controllaEntrati: Mautino, Bellini, Piro- re mantenendo un tranPalentrato: quillo divario -Non vano, Alippi sulla formazione lavicini Allenatore: ospite. Poco da Festini dire. Saronno Arbitro: Gervavince meritatasoni G.Paolo (MiCertamente. lano) mente Lara FeSARONNO Meno stini nel ko esterdi un’ora di giono ha potuto veco per i padroni rificare alcune di casa per archisituazioni tecniviare la pratica tattiche su e che mandellese. cui lavorare in Sconfitta per il Lara Festini futuro. sestetto mandelSERIE D - Per lese del tecnico errore, di Lara Festini impegnato a un malaugurato anticipataSaronno per il secondo tur- cui ci scusiamo lettori, il no del campionato regio- mente con i nostri campionato nale di serie C maschile di resoconto sul mart pubblicato D serie di dida serata pallavolo. Una una serie di menticare per i rivieraschi edì presentava giocate. che hanno affrontato un se- errori sulle partite dei riesatto stetto di casa decisamente Ecco il quadro girone in grande spolvero. Come sultati. D femminile AlBarzavolley-Airoh afferma la stessa Festini: C: Gierre Olgi«Saronno forte a muro e mennese 1-3; 3-1; Pro preciso in ogni fondamen- nate-Losa Legnami Divina tale. Penso che questa for- Vita Pagnano-La D maschile mazione possa puntare al- Commedia 1-3. girone B: Alusyste-Picco la promozione». Gli avversari, sapiente- Malgrate 3-0; Aurora-BiMeratemente smarcati in attacco ciaio Merate 0-3; da un ottimo De Caro (ex Lipomo 0-3.
Vela: un weekend affollato sul lago Mandello, Dervio e Dongo il trittico
TENNISTAVOLO si annuncia LECCO (s. bon.) Il prossimo fine settimana Mandello, molto intenso per gli appassionati di vela. A Conte, sabato 27 ottobre, si disputerà il Trofeo Tulliol’ultima una Libera Cabinati lunga che coincide con estivo tappa, prima dell’Interlaghi, del Campionatotutte le tra della classe Platu 25. Sarà dunque battaglia 25 in odoclassi partecipanti ma soprattutto tra i Platu di Claudio re di podio. In particolare tra “Pirillina” (f.bal) Grande sucin testa alla Fasoli (Lni Mandello), in questo momento cesso per il trofeo Il Bertolini classifica generale, «Lo Sguscio» di Domenico seconda Trasporto Spa di tennis (Lni Mandello) che tallona l’avversario dalla tavolo tenutosi a Vale Riposizione, e «Kong-Bambino Viziato» di Simonetta25 tra madrera. Platu dei tappa La chard Martini (Lni Mandello). Stop ai campionati, nel pomel’altro prosegue anche domenica 28 ottobre: riprenderanno nel che permettenriggio sono infatti previste tre prove, breva prossimo fine settimaPlatu 25 do. A decidere le sorti del campionato estivo dispuna, il ping pong ha tesaranno anche le numerose prove che verranno nuto ugualmente banorganizzatate dal 1° al 4 novembre durante l’Interlaghi co proponendo alla paequipaggi è ta dalla Società Canottieri Lecco ma, per gli lazzetto di via Leopardel prosfondamentale non perdere punti nelle regate di di Valmadrera il tersimo week-end a Mandello. zo atto del torneo rei giovaA Dervio, invece, si sono dati appuntamento dispugionale allestito dalla si nissimi della vela: domenica 28 ottobre infatti, contemlocale sezione tennis terà il 10° Meeting Optimist (previste 3 prove) tavolo valmadrerese ed imbarcaporaneamente alla quinta tappa zonale delle inserito nel «Mese deldi zonale zioni di classe Europa (2 prove) e all’ottava grande lo Sport». di 420 (3 prove). Sarà insomma una giornata Nella fascia maggioantistanti agonismo che vedrà impegnati,nelle acque re, senior, vittoria di della promesse giovani e Dervio, decine di ragazzini Compagnoni Dario vela. portacolori del Tt Abdello Dopo il grande successo della prima edizione badia Lariana che preFormazione Centro il Festival, Skiffasailing European cede i compagni di 28 otVelica di Dongo ha in programma per domenica agoMarco Pigansquadra livello tobre un altro evento sportivo di altissimo zoli e Massimo Galli. emonistico: alle ore 13 prenderà infatti il via un’altra anQuarto il comasco aperta zionante regata a bordo dei velocissimi Skiff, Marco Noseda. Nel che ai cabinati e a tutte le classi di deriva. ha vinto in volata il regionale enduro doppio giallo sul gradiUna foto spettacolare del pilota Mirko Colombo che no più alto del podio salgono Marco PiganPonziani zoli (Abbadia Lariana) BOCCE Vergottini e Gianelli bene a Sirone nel memorial ed il comasco Fabio Butti. Argento per il duo valmadrerese - saronnese Eros Vassena e che battono squadra Matteo Gilardi. (Gera Lario) marca di podio Un Massimo Baruffini. NeLECCO portacolori, e l’olandea Marco 12-5 in finale il duo lezVICENZA (a.gas.) Dopo le vittorie alla nostra Annemarie Straub (Cs gli Allievi spicca il noLezzenese. Non capita Bronzo andato da Aldo composto zenese casa di se Cernusco nei quelle (Fulgor e in Coppa del Mondo me di Gianluca De Lazspesso che atleti di una Fasoli terza a 1’45”. Per la che prece- Gandola e Loris Raineri. campionati italiani, Anna Rosa ha Bassano), zari portacolori della società organizzatrice rie- Lombardone) di Barzio si tratta Natale Terza piazza per Francemesso il suo sigillo anche sulla campionessa coronamento di Canottieri Lecco: terzo scano a coprire il podio de il mandellese sco Brigatti-Luigi Longhi Coppa Italia 2007. La valsassine- del perfetto da assoluta protail compagno di squanella manifestazione che Panizza. Seguono: annata Nella fascia C/D, inve- (Cral Brivio). se del Cs Esercito, infatti, ha con- un’altra dra Marco Manzoni. si disputa in casa prosia in campo nazionale ai primi Alfonso Fumagalli-Giovanquistato il trofeo nazionale met- gonista, Quarto posto del blupria. È successo invece ce, spiccano poker di ni Manzoni (S.Maria Hoè), posti un quattro ha che tendo la sua firma anche sull’ulti- che internazionale. Lezzenese celeste Livio Calin nelalla Podio sfiorato, invece, per EgiVittoria per Bruno Carloni-Mario Fumama prova della stagione. la gara riservata agli jucollocato ben quattro atleti di casa. Annibale 3. Il lecmaster i (Sironese), tra galli Spreafico predio che Anna Cantaluppi A Trissino, nel Vicentino, niores. atleti nelle prime quattro Carlo Riva-Speranza Panzeri (Cadel Valsassina Ski Team si è gara di boc- cede i compagni di soha vinto la gara in salita della ca- chese alla Da segnalare che tra posizioni posto, Olimpio 5° M.), del accontentare Marco Brioschi sati Olgiate tegoria seniores, nonché la classi- dovuto tre settimane scatta il ce valevole per il trofeo cietà Oggioni-Simone De Pasquasulla distanza dei 10 km, 12sempre finale l’enin con (sconfitto femminile, Ticozzi. assoluta fica campionato provinciaBattista ed Eligio andata a Roberto Martie Adelio le (Verderese) e Ermanno nesima dimostrazione di forza. nella gara le di D 2 maschile con Manifestazione che pro- 10), Carlo Valli i Tra Pandiani 35’09”6. in Rubini-Mario Asiago) (Gsa ni trionLungo i 10 chilometri del percorla prima giornata (16 poneva la categoria mag- Molinari. Giornata (Bellanese). 2 (10 km) il compagno di per la Lezzenese. fale per quella so in tecnica libera e con partenza master che offre gli e A/B novembre) giore appuntaRosa, papà della pluriDomenica Alla Sironese, intanto, in linea, Rosa si è imposta per di- club Felice incontri Abbadia-Valatleti di fascia C/D. Nella Anna, è giunto 14°. Nella il 31° mento a Lezzeno con i Canottieri stacco fermando il cronometro titolata madrera; massima categoria il mi- è stato archiviato Pon- campionati provinciali classifica per società del 7° GP sul tempo di 35’24”6. Lecco-Virtus in Ludis gliore è risultato Maurizio memorial Emanuele I più delle categorie C indiviTrissino - 25.a Coppa Alle sue spalle Erika Bettineschi Pro Loco Calolziocorte. Brognara della Convegno ziani gara a coppie.Vergot- duale e D a coppie. Se ne dal Cs Bassano, il Valvinta Sav, a Donato seconda sono Club), bravi suSkiroll ha (Brianza Lecco che in finale Ski Team ha chiuso quinGianelli vedranno delle belle. 21”7 dopo aver condotto buona sassina perato il compagno di tini e Salvatore parte della corsa proprio insieme dicesimo.
Torneo regionale: Compagnoni ok, che «schiacciate»
Skiroll: Anna Rosa «pigliatutto» La barziese vince la Coppa Italia
Super Brognara alla Lezzenese
Valle Camonica. In salita la mia corsa non è certo brillantissima ma consente di scollinare con gli stessi distacchi dell’inizio di frazione. Decisamente meglio in discesa, Fregona è imprendibile, ma guadagno qualche secondo su Agostini Andrea, non in gran giornata. Al traguardo un buon 31:05 e sesto posto assoluto, quinto se si considera il Campionato Italiano. Che dire? Forse i Falchi sono amanti di scampagnate, garette di paese e non competitive, grandi bicchierate in compagnia. Ma la verità è anche che certi risultati di squadra non si colgono per caso: dietro a squadre blasonate e costruite per vincere, ci sono anche i Falchi, che dopo la bella prestazione di Chiavenna centrano anche un buon sesto posto agli italiani. La serata è continuata con un’ottima cena al “Crot dul bem” (o come si chiama), iniziata malissimo con un paio di partite di briscola chiamata, che mi fanno capire che anche gli accaniti giocatori della valle fanno le cappellate a carte… ma poi il tutto passa grazie all’ottimo menù proposto dal crotto. Sfortunatamente a tavola capito vicino a due personaggi dalla testa molto grossa, (uno anche con la pancia grossa), cerco di bleffare allungando il vino con della gassosa, ma vengo beffato. Poi fortunatamente si passa alla birra, che tento ancora indegnamente di allungare, ma ormai hanno capito tutti che sono un canarino, quindi va bene così. Gran finale (al crotto) con una performance dello spianazzo grosso che si spara 4 montenegro nel giro di dieci secondi... ma forse può fare ancora meglio. Al TNT grande festa per il Dega, grande campione come sempre, che firma autografi alle bellezze locali, dispensa sorrisi a tutti ma si scontra contro la caraffona da un litro!!! Meglio di lui i fratelli morbegnesi, uno impegnato ad intonare cori per Geremy Wariner, la vera sorpresa della giornata, l’altro fuori dal pub, dove ci sono 3 gradi, in maniche corte!!! Fortunatamente, mentre le cose volgono al peggio, decidiamo di ritirarci nel lecchese… anche stavolta è andata bene!!!!!! Certo che son strani ‘sti valtellinesi!!!
L’ALMANACCO 2018
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A
U rticoli "Wee...mitiko! Come la va? Indovina un po' perché ti scrivo a quest'ora?" E così, eccomi, qui. "Lo Zio"...una volta mi chiamavano così. Ora un po' meno gente eh...ma tre o quattro anni fa era il mio nome principale che tanti mica mi conoscevano col nome di battesimo. Falco dal 2010 al 2014 e ora "pensionato" dalle gare. Ma stare nelle fila dei Falchi non è come tesserarsi per una squadra normale: è un'esperienza. Quasi Mistica, neanche senza esagerare troppo. Per cui...direttamente dagli angoli più remoti della mente e in uno splendido italinglese maccaronico.....
I MIEI "BEST 7" RICORDI DA FALCO
1 - LA PRIMA RIUNIONE IN SEDE Partiamo subito con il carico da novanta. Chi c'era lo sa. Qui è difficile raccontare i dettagli....troppo forte il ricordo. Ed eravamo io, Antonelli (Roberto, anche lui ex Falco) seduti al tavolo in sede, davanti al camino. E in quel giorno, signori...ebbene...quel giorno vedemmo la luce. Una luce in fondo al tunnel.... #MISTICO
2 - LA BIRRETTA IN GRIGNETTA Birretta in Grignetta...nome fin troppo facile, ma ricordo bello "spesso"...di sostanza insomma. Che ora è un po' di moda andare per i monti col frontalino, ma 15 anni fa mica era comune: qua si parla dei proto-trail-notturno. Uno zaino, una birra e discesa alla "speraindio". #ALCOLICO 3 - IL TROFEO ADELFIO E qui si torna per un attimo seri. Io Adelfio l'ho conosciuto poco, quasi di sfuggita. Ma in testa me lo ricordo bene. E alla fine, se uno ci pensa, è un po' questo che rende davvero tali le Grandi Persone. Perché restano indelebili nella memoria di chi le ha conosciute bene e rimangono impresse anche a chi le ha conosciute poco. Infine lasciano un' eredità di affetto a chi non le ha potute conoscere. E il Trofeo Adelfio, bhe...si commenta da solo. #NOSTALGICO
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A.S.D. FALCHI LECCO
I miei “BEST 7” ricordi da falco Di Marco Terraneo
#4 - LO SPIRITO DI GRUPPO "Sembra facile, ma non è diffficile..." Scioglilingua a parte, mica è banale 'sta cosa eh....e parlo per esperienza. I Falchi in gara si fanno vedere, divisa in ordine, caciara facile, gruppo riconoscibile ed eroi del "terzo tempo". Sembra il minimo, ma non sempre è così. E una canotta di ricordo è ancora nel cassetto. Insomma...Falchi...gente di compagnia! #INVIDIABILE #5 - IL TEST D'INGRESSO In controtendenza, in una società sempre sempre meno selettiva, il test d'ingresso per i Neo-Falchi è una cosa seria. "No shortcuts" come recita lo slogan di un noto marchio ciclistico: per entrare nei Falchi tocca fare scelte coraggiose....e buttar giù il boccone... Tant'è che c'è gente che ancora si sogna di notte il Trinca.... #INQUIETANTE
#6 - L'ALMANACCO NUMERO ZERO Uscì così per scherzo l'idea di un Almanacco annuale dei Falchi. Ne uscimmo con un "Numero 0" impaginato alla garibaldina con WORD. Orrendo e splendido allo stesso tempo. Il resto è invece storia, che di strada l'Almanacco ne ha fatta..... #RARITA'
#7- IL GHIRO In molti lo ricorderanno. Il flagello biblico che infestò la sede per mesi. Imprendibile, scaltro, sfacciato. Capace di eludere le più sofisticate trappole messe in atto dal Gran Consiglio. Fu affrontato dal prode Ghislanzoni in un tiepido pomeriggio dai toni Tarantiniani. E dopo una dura lotta, dagli esiti incerti, il Nostro ne uscì vincitore al motto "..un badile è per sempre.....". #SPLATTER
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U rticoli Di Enrico Noia
Maledizione Resegup
La Resegup è la gara che mi ha iniziato al mondo dello skyrunning, infatti è stata la mia prima gara e mi ha fatto innamorare di questo affascinante mondo. Quest’anno ho partecipato alla mia terza Resegup, ma non è proprio andata come speravo. È sicuramente la gara più sentita sul territorio lecchese, l’atmosfera è qualcosa di particolare con l’arrivo sul lungolago in cui mogli, fidanzate e amici sono tutti lì ad accogliere noi partecipanti. È proprio per questo motivo che la Resegup è sempre un’ottima occasione per cercare di migliorare il proprio personale, per dare quel qualcosina in più che ci faccia arrivare vittoriosi sul lungolago dai nostri cari. Nel 2015 ero spaesato e non conoscevo nessuno e ho chiuso con il tempo di 4 ore e 39, tempo che ho scoperto essere un’eternità una volta entrato nel mondo dei Falchi. Quest’anno è stato un anno un po’ di transizione a livello sportivo, mi sono dedicato a un percorso per perdere peso grazie a
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una nutrizionista e ho ripreso in mano la bici da corsa per aiutarmi in questo percorso. Sono arrivato carico il giorno della gara, iniziavo a vedere i primi risultati dal punto di vista del peso, e sentivo che la performance sportiva stava migliorando. Insomma, rispetto al disastro dell’edizione 2017, questo era l’anno in cui si poteva abbattere il tempo fatto segnare nel 2015. Come sempre durante l’attesa della partenza monta un po’ l’agitazione, ma il tempo passa in fretta ed ecco che si parte alla volta del Resegone. La salita va bene, sento che sto tenendo un buon passo e sono in linea con la mia tabella di marcia. Verso la vetta inizia qualche momento di difficoltà e il passo inizia a non essere più brillante, ma arrivo al Rifugio Azzoni che mi sento ancora
lucido di testa e con le gambe in grado di farmi fare una discesa dignitosa. Dopo una breve pausa al ristoro mi butto giù in discesa e da subito sento che sto tenendo un ritmo un po’ troppo forte per me ma che mi porterebbe giù con un ottimo tempo. Fino ai Piani d’Erna è filato tutto liscio, sto bene e non vedo l’ora di tagliare il traguardo. Il morale è al massimo e proseguo verso la Sponda. Come molte volte nella vita, proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco che le cose iniziano a girare male. Trovo la Sponda abbastanza impraticabile, le piogge dei giorni precedenti la rendono estremamente scivolosa e il passaggio di tutti gli atleti prima di me non ha aiutato molto. Si procede in fila indiana cercando di rimanere in piedi, sento che le gambe si affaticano ed esco dalla Sponda che sono completamente scarico, sia fisicamente che mentalmente. Riprendo a correre verso la Stoppani ma inizio ad avere dolori intercostali e non riesco a seguire il passo di corsa con la respirazione. Il morale è sceso repentinamente arrivando in prossimità dello zero assoluto. Arrivo in Stoppani e trovo Matteo che mi fa bere un po’ di birra per rinfrescarmi e poi Mauro e Stefano che iniziano a seguirmi quando riparto. Mi sento meglio, decido
di riprendere a correre e a stringere i denti, ormai il traguardo è vicino. Purtroppo però i dolori si fanno sempre più insistenti e rientro in città che ormai correre è impossibile e il pensiero è solo terminare questa tortura. Finalmente arrivo in prossimità del traguardo e
chiudo con il tempo di 4 ore e 57. La magra consolazione è averci messo 25 minuti in meno rispetto al 2016. Ritornerò sulla linea di partenza nel 2019 con ancora più motivazione per migliorarmi sperando che il corso degli eventi mi sia favorevole.
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U rticoli Monte Rosa SkyMarathon “ Un o d eg l i ambie nt i p iù sp e t t ac olar i
e maestosi al di sop r a de i 40 0 0 me t r i ”
Di Andrea Biassoni Da ragazzo, muovendo i primi passi nel mondo dell’Alpinismo sono sempre stato affascinato dalle grandi montagne alpine. I 4000 in particolare erano e sono per me un regno magico, isolato, puro, che guardavo e guardo con occhi sognanti. I primi passi in questo mondo li ho affrontati con una riverenza speciale come giustamente si deve fare ed ero ben lontano dal solo pensare di realizzare quello che qualche anno dopo avrei realizzato. Uno degli ambienti più spettacolari e maestosi al di sopra dei 4000 metri è sicuramente quello del Monte Rosa che accoglie il rifugio più
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alto d’Europa, la capanna Margherita con i suoi 4554 metri di altezza. 24 anni fa, su queste cime l’unico modo unanimemente riconosciuto di salire era attrezzati di tutto punto: scarponi, corde, piccozze, acclimatamento nei rifugi e partenze ben prima del sorgere del sole. Il solo pensare di correre fino in cima ai 4554 metri di questa montagna partendo già col sole alto, dal fondovalle per poi ridiscendere in velocità tra ghiacciai, cime scintillanti, crepacci e seracchi grandi come palazzi, morene e pascoli in poche ore era un’utopia che solo i pionieri di uno sport in nascita, lo Skyrunning, avevano osato fare.
Dopo 24 anni di assenza i corridori del cielo sono tornati alle radici, grazie alla passione e follia di Manuel Gambarini e Marino Giacometti, il 23 giugno è risorta la Alagna - Monte Rosa - Alagna. Ed è così che io e Fabrizio Casati ci siamo trovati una mattina di giugno nel centro di Alagna a 1190 metri di altezza, insieme ad altri 300 sognatori, per raggiungere (senza impianti, per chi non lo avesse ancora capito...) la vetta del Monte Rosa 3500 metri sopra di noi e ritornare poi ad Alagna nel minor tempo possibile. La mera cronaca della gara ve la risparmio anche perché ininfluente ai fini delle emozioni e dei ricordi, vi dico solo che correre nell’aria rarefatta dei 4000, sopra le nubi, immersi in un ambiente glaciale mozzafiato, superando e scoprendo con stupore nuovi limiti fisici
Monte Rosa SkyMarathon 1993
ma soprattutto mentali mi fa ringraziare me stesso e qualcun altro di avere speso gli ultimi anni in allenamenti, fatiche, sacrifici che oggi mi hanno permesso di fare qualcosa di piccolo per molti ma di immensamente grande per me. L’appagante sensazione di aver dato tutto, culminata con un lungo e grato abbraccio al tuo compagno di fatica sono ricordi indelebili che porteremo sempre con noi, anche quando la Capanna Margherita la potremo vedere solo dal fondovalle.
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U rticoli del o l o g n a L’ e r o t a r a prep u rongi a M o o Sandr atletic e r o t a r Prepa
Uno sguardo verso i monti e ti accorgi che in pochi giorni tutto sta cambiando, i boschi si sono colorati di giallo, rosso e assieme all’ultimo verde, dipingono un quadro fiabesco, ti accorgi che la lunga estate sta finendo e con essa un altro anno è passato. Le ultime gare ancora da fare e poi con la mente già si inizia a progettare la nuova stagione. Mauro quest’anno mi ha contattato presto chiedendo ancora la mia disponibilità a seguire il gruppo dei Falchi, chiudo gli occhi e rivedo i tanti successi che i suoi uomini hanno avuto nel corso della stagione e mi piace pensare che siano un po’ anche merito dei miei consigli e di qualche allenamento fatto assieme, già ho sentito parlare dei possibili nuovi arrivi, nomi di atleti di un certo spessore che andrebbero a qualificare la nutrita rosa sociale: nuovi arrivi e nuovi progetti, così quando Paolo mi chiede due righe per l’Almanacco, ecco che mi balena in testa un’idea, magari un po’ pazzerella ma sicuramente fattibile e così gli abbozzo un: “Sai che si potrebbe pensare ad un campionato sociale di mezza maratona in cui i Falchi a inizio primavera, prima di iniziare le solite gare in cui non hanno avversari, partecipino in massa magari alcuni solo scherzosamente, altri invece con ambizioni anche cronometriche e dimostrare che sono forti non solo sulle erte montane ma anche sul fondovalle in piano.” Un’idea che ha trovato subito l’appoggio di Paolo che si è ripromesso di parlarne con gli
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altri e con Mauro e di individuare una gara che potesse soddisfare tutti. Quindi non sapendo al momento ancora la data, e avendo chiesto per l’Angolo del preparatore una tabella, mi accingo a questa “onerosa impresa”, non voglio andare a scopiazzare tabelle già presenti in internet, quello sarebbero capaci tutti di farlo ma il bello è quando al campo ti chiedono consigli e allora tu puoi dialogare con loro e in base alla tua esperienza e in base alle caratteristiche di ogni atleta, dare consigli su come interpretare i singoli allenamenti ma mirati ad una programmazione a lungo termine che alla fine del percorso portino tutti allo stesso traguardo. Partiamo dal presupposto che a tanti atleti oltre a correre piace anche andare in bicicletta e vista la natura dei Falchi che assomigliano alla pubblicità della Norda e osano dove volano le aquile, non solo corsa nel programma ma anche uscite in bici o escursioni in montagna e per qualcuno anche qualche gara con gli sci tanto per rompere la monotonia invernale. Prospetto di preparazione invernale in cui si ricaricano le pile, lavori abbastanza lunghi per costruire la base, forza che non va mai trascurata, corsa media che per me è la base di tutto e anche e soprattutto tanta tecnica, quasi sempre trascurata ma che aiuta tantissimo ( se corri bene, corri più forte e ti stanchi di meno).
PRIMA SETTIMANA ture + allunghi
L
60’ corsa lenta + anda
M
8km corsa media a rit
M
Giro in bici
G
10km corsa media va
V
60’ corsa lenta + anda
mo uniforme
riata ture + allunghi
S D
Giro in montagna
SECONDA SETTIMANA L
Giro in bici
M M
Forza 10” in salita x 7 volte x 3 serie (recupero ritorno camminando alla partenza tra le prove) dopo ogni serie 8’ di variazioni 1’/1’
G
10km corsa media variata
V
60’ corsa lenta + andature + allunghi
S D
Giro in montagna
TERZA SETTIMANA
L
60’ corsa lenta + andature + allu
M
8km corsa media a ritmo unifor
M
Giro in bici
G
Circuiti di forza
V
20’ di riscaldamento + 20’ di var iazioni 1’/1’ + 10’ def
S D
nghi
me
Giro in montagna o giro in bici
aticamento
Questa tabella per un paio di mesi cercando di iniziare tranquilli e man mano che passano le settimane cercare di aumentare il ritmo (5” al km in meno)!
QUARTA SETTIMANA L
70’ corsa lenta + allunghi
M M
Forza cronoscalata 4km
G
10km corsa media variata
V
60’ corsa lenta + andature + allungh
i
S D
2000x4 rec. 1000 corsa lenta
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U rticoli La seconda parte che porterà ad andare a preparare la mezza:
PRIMA SETTIMANA L
70’ di corsa lenta + 10 allunghi ( 2 corsa normale, 2 corsa ampia, 2 corsa rapida, 2 corsa ampia/rapida/ampia, 2 corsa rapida/ampia/rapida)
M
1000x10rec. 500m corsa
M G
Circuiti di forza
V
20’ di riscaldamento + 20’ di variazioni 1’30”/1’30” + 10’ defaticamento
S 80’ di corsa lenta + 10 allunghi ( 2 corsa normale, 2 corsa ampia, 2 corsa rapida, 2 corsa ampia/rapida/ampia, 2 corsa rapida/ampia/rapida) SECONDA SETTIMANA
D
L
TERZA SETTIMANA L
10km corsa media a ritmo uniforme
M
60’ corsa lenta + andature + allunghi
G
Fartlek 500x20 rec. 200m corsa
V
Giro in bici
2000x4 rec. 500m di co
M
60’ corsa lenta + andatu
G
12km corsa media varia
V
M
S
Giro in bici
D
Cronoscalata
S D
80’ di corsa lenta + 10 allunghi ( 2 corsa normale, 2 corsa ampia, 2 corsa rapida, 2 corsa ampia/rapida/ampia, 2 corsa rapida/ampia/rapida)
QUARTA SETTIMANA L
Forza 500 x 8 rec ritorno alla base cor
M M
12km corsa media variata
G
60’ corsa lenta + andature + allungh
V
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S
5km corto veloce
D
2000x4 rec. 1000 corsa lenta
A.S.D. FALCHI LECCO
i
rsa
M
sa lenta
re + allunghi ta
L’angolo del preparatore QUINTA SETTIMANA L
60’ corsa lenta + andature + allunghi
M
Forza 300x10 rec ritorno alla base corsa lenta
M G
10km corsa media a ritmo uniforme
V S D
Giro in bici
2 corsa ampia, 2 corsa 80’ di corsa lenta + 10 allunghi ( 2 corsa normale, a/ampia/rapida) rapida, 2 corsa ampia/rapida/ampia, 2 corsa rapid SESTA SETTIMANA L M
Fartlek 400x25 rec. 200m corsa
M
60’ corsa lenta + andature + allunghi
G
Circuiti di forza
V
60’ corsa lenta + andature + allunghi
S
L
60’ corsa lenta + andature + allu
M
12km corsa media variata
D 4x3000 rec. 1000m corsa SETTIMA SETTIMANA
nghi
M G
20’ di riscaldamento + 20’ di var iazioni 30”/30”/1’/1’/1’30”/1’30”/ 2’/2’/1’30”/1’30”/1’/1’/30’/30”/2’ + 10’ defaticamento
V S
60’ corsa lenta + andature + allu
D
7km corto veloce
nghi
OTTAVA SETTIMANA L M
20’ di variazioni 1’30”/ 20’ di riscaldamento +
M
60’ corsa lenta + andatu
G V S D
re + allunghi
15’ di variazioni 1’/1’ 20’ di riscaldamento +
1’30” + 10’ defaticament
+ 10’ defaticamento
in salita di ldamento + 5 allunghi Richiamo di forza , risca ” allunghi in piano di 20 GARA MEZZA MARATON
o
10” + 3
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L’ALMANACCO 2018
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U rticoli
53 5 Km
m D+ K
ULTRA MAGA
Nome in codice: IL MOSTRO
Di Andrea Grilli Sabato, il giorno prima della gara. È appena finito il briefing. Danny Jornet Brambilla, il mio compare delle gare lunghe, questa volta mi abbandona… ha “finito” le scarpe… farà la 24k, lasciando a me tutti i 53km della Ultra MAGA SkyMarathon (nota come “IL MOSTRO”). Ora sono in macchina, solo… con la mia schiscetta: riso bianco, 2 grissini, frutta e verdura. Fuori piove e i vetri si appannano come se fossi in camporella. Sono teso. Di bestia. Ok, la gara è tosta ma lo sapevo già… quel che mi impensierisce è il materassino: stasera pernotteremo in palestra, ognuno doveva pensare a come accamparsi. Non avendo nulla, ci ha pensato “miocuggino”
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A.S.D. FALCHI LECCO
Tete (lui ha tutto): materassino matrimoniale e compressorino da auto… sì, ma se non ci fosse l’auto a cui attaccarlo? Mi aspetterebbe una notte insonne. Finita la cena, mi infilo nel bus navetta che ci scorterà fino a Zorzone, dove ci accamperemo, per poi partire all’indomani mattina alle 5:30. Sono carico come uno zingaro durante la migrazione invernale. Dopo mezz’ora, ecco Zorzone. L’ansia sale… come diavolo farò a gonfiarlo? Mentre mi scervello… qualcuno pone la fatidica domanda: “Dormiremo proprio in terra?”. “In terra? Ma va… con tutti i km che dovete fare domani? Ci sono i letti!!!”. I LETTI?? Dalla gioia avrei baciato tutti, giuro!
Domenica, ore 5:30 Non siamo in molti, ma siamo tutti belli gasati… come bradipi al primo giorno di letargo. Parte il count-down: in quei 5 secondi passo in rassegna tutto il tracciato memorizzato per filo e per segno... I ristori, le salite, le disc… SII PARTEEE! Luca Carrara è il più sprintoso e lascia tutti sul posto. L’asfaltata, dopo un paio di tornanti, ci accompagna al sentiero verso il Menna, la prima delle 4 Vette. Luca è andato troppo forte… ha ciccato il bivio ed è passato dritto, me lo vedo arrivare incontro a tutta, imprecando in bergamasco. In 2 secondi però ha raggiunto la testa del gruppo e sparisce di nuovo. Da qui, è tutto un vertical. La frontale accesa si scontra con la nebbia del mattino. Non si vede una cippa, se non quei 5 o 6 davanti a me, in fila indiana. È tutto umido, il pratone verticale ci inzuppa i piedi. Le nebbie si aprono incorniciando la cartolina di Zorzone. Spengo la frontale.
Giungo in vetta, ora si pesta roccia bagnata. La cresta è bella tosta, non si corre sciolti. Scaviglio ogni due passi: Trick/Track!! Ad ogni discesa serve un santino, tra la difficoltà del passaggio e tra l’umidità delle rocce. Chi non è credente… si converte all’istante. Vanno bene anche le divinità egizie, basta che qualcuno guardi giù! Mi passano due pazzi in caduta libera… uno di questi rotola pure in terra, stile parkour. Incrocio lo sguardo della guida alpina di supporto… non servono parole.
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U rticoli
Ecco l’Arera, la seconda “bestia” da scalare. In teoria la più tecnica. Da qui, inizia a piovere... e non finirà MAI! Evvai! Evoco la divinità di turno. Arrampico letteralmente per 1000m, pendenza del 200%! Tra roccette e catene finalmente raggiungo la vetta. I volontari in cima sembrano naufraghi, mantelle e cerate sbandierano al vento gelido dell’Arera! Bevo un bel thè caldo annacquato (piove bene) e riparto! La discesa è una ME*****A! Fango, prati masarati, puciack, roccette infime. Scivolo di continuo. Ho un bel zoccolone sotto le scarpe e non sto in piedi. Mi concedo una breve sosta per strizzare le calze e svuotare sassolini e rametti! Piglio i runners del giro corto (24km) e dividiamo il traversone verso il Grem. Il terreno non è affatto migliorato, anzi! Raggiunta anche questa vetta, la terza, mi dirigo in picchiata (in tutti i sensi) verso il passo dello Zambla, dovrei essere 10°, da quel che sento! La Ultra ha il pettorale viola, quando mi vedono passare parte un coro da pelle d’oca!! Vien naturale aumentare il passo (per far vedere che ne ho ancora) ma appena giro l’angolo mollo tutto e prendo fiato… : ) Sono poco oltre metà gara, mescolato insieme
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alla 39km e 24km. Punto il monte Alben! Vien giù bene ora ma ormai chi la sente più! Trovo Ste Redaelli, impegnato nella corta, cacciamo due balle e saliamo insieme verso lo snodo. Lui scende, io salgo... di nuovo! Mi sento in Grigna… tutta roccia. Improvviso la via d’ascesa, i segni sono poco visibili per via del meteo. Uno sguardo alle spalle, non vedo nessun “viola” fino al bivio, bene!!! Ecco la vetta! Le povere sciure del ristoro sono ibernate. Mi scolo avidamente il mio thè caldo e mi guardo in giro, all’orizzonte ci sono diverse vette: so che dovrei scendere da qui e risalire da qualche parte, altri 700m circa. “Ma... quale sarebbe l’ultima vetta?” chiedo. “QUELLA!!” La sciura indica un monte avvolto tra le nubi grigio scuro, simile al Monte Fato di Mordor... per intenderci è come trovarsi in Erna e ti dicono che devi salire al Barro, dopo 40km e 4k m D+, sotto il diluvio... (censored). A scendere ci metto una vita, è tecnico e non si capisce dove si debba andare. Raggiunto finalmente il fondo valle sento una presenza alle spalle: una pettorina viola! ZIOCCARO!!! Mi ha preso! Cerco la fuga, ma non mi molla… sento lo sbacchettare dei suoi bastoncini... tek tek... tek tek... tek tek.
Ultra Maga SkyMarathon Non sento più la fatica, come per magia mi sembra di essere appena partito! Aumento un zic, raggiungo la vetta con un discreto margine, percorro la cresta e ridiscendo a tutta birra.
Da qui in poi, una goduria pazzesca: viaggio a mille, vento in poppa! Mi bevo il “sali e scendi” fino ad incontrare di nuovo i ragazzotti della 24k, superandoli a mazzi. Ogni sorpasso, scatta l’autostima di un punto… mi sembra di correre la Beleè di Cursa (corta e veloce). Poi ne passo uno che mi guarda strano e mi apostrofa: “Va che dovevi girare a sinistra!”. “Come? Dove? Quando?” - “20 minuti fa, penso... Non hai visto il cartello?” “Ma.. nooo… sei sicuro? Impossibile… non ho visto nulla!”. Mi giro e lo ignoro, valuto di tornare indietro di 20 minuti, ma sarebbe un’eternità… poi guardo il gps: 50km - 4900m+. Mi sembra tutto a posto… bah (come direbbe Paolone). Al primo ristoro che trovo, indago sulla mia posizione per capire se sono il primo ad essere passato di lì: “Quanto mi ha dato quello davanti?” - “Pota, 5 minuti al massimo, vai che lo prendi, sei 4°!”.
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U rticoli Vabbè… quarto no di sicuro, ma almeno sono sulla strada giusta! Ingrano la marcia e riparto, ancora più a fionda di prima (una parolaccia al tizio della corta però è uscita)! Raggiungo l’asfalto di Serina… mi è familiare: il giorno prima, per digerire, mi sono fatto un giro in paese… quindi... ci siamo!!! Branco una comitiva imbenzinata, appena mi vedono il pettorale si incendiano come avergli dato fuoco! Salto la gradinata finale, attraverso la provinciale… e vedo il 9° che taglia il traguardo (non avessi dato corda al beota... l’avrei preso). Ma non importa, mi godo l’arrivo sprintando come se fosse l’ultimo giro medio del giovedì sera al Bione… E finalmente… FINISHEEER!!! 8 ore e 35 minuti... Ben al di sotto del tempo previsto, Bellaaaaa!!!
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Ultra Maga SkyMarathon Ricevo una bella fetta di formaggio come premio intanto che vengo intervistato, tutto sempre sotto l’acqua battente! Ho ancora qualche dubbio sulla posizione… verifico con i cronometristi che confermano la mia decima piazza, tutto regolare!!! Con un po’ di nostalgia mi rammarico di non aver al mio fianco la mia famigliola, Ramo & Tomy. Questa MAGA l’ho programmata da parecchio tempo, studiata, preparata, temuta ed infine… conquistata. Il decimo posto è un regalo inaspettato, soprattutto per come è arrivato! Spiace ancor di più non poter gioire con loro… Ora, però, è arrivato il momento di reintegrare (e in questo non mi batte nessuno)!
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Di Filippo Ugolini
IL TRI A T H L O N E I L MI O THE GI AN T T RIAT HLON LIVIGNO È ormai qualche anno che pratico triathlon. Scoperto per caso sotto casa, qualche anno fa, durante il triathlon sprint Città di Lecco. Allora non ero ancora così sportivo... stavo tornando ad esserlo dopo una pausa di qualche anno dal canottaggio. Corricchiavo, qualche scambio a tennis, calcetto con amici e andavo in mtb, ma stava iniziando a prendermi anche la montagna. Dopo un annetto, durante il quale mi son cimentato anche nella Resegup, mi torna l’idea del triathlon e alla fine decido di iscrivermi a quello sotto casa, appena menzionato. Recupero l’attrezzatura e finisco nella batteria dei principianti. Il primo triathlon è stato rocambolesco, dove in ogni cambio mi cambiavo totalmente con una salvietta per coprirmi. Gli spettatori erano un misto tra inorriditi e divertiti. Col tempo mi son specializzato nella disciplina e il fatto del cambio attività tra nuoto e bici e tra bici e corsa, regala delle bellissime sensazioni
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muscolari e fisiche. Migliorando le condizioni fisiche diventa sempre più divertente e scegliendo dei triathlon con scenari affascinanti, diventa tutto molto più appassionante. Inizio con gli sprint, passo agli olimpici e provo anche un paio di mezzi ironman con parecchio dislivello in bici, essendo scarso nel nuoto andavo a parare con bici e corsa recuperando qualche posizione nella classifica. I più belli sono stati senza ombra di dubbio quelli all’isola d’Elba. Per due anni di fila ho organizzato il viaggio a fine maggio con il mio amico Gio Rovelli per partecipare all’Irontour, 5 triathlon in 5 giorni, in 5 posti diversi dell’isola. Una cosa spaziale, soprattutto se, come noi, trovi il bel tempo e ti muovi in Westfalia in modalità “Randagismo”. Lo scorso anno, dopo una stagione incentrata soprattutto nel triathlon e meno nella corsa in montagna, vengo a conoscenza dei triathlon estremi, specialmente quello di Livigno, chiamato Icon.
Si tratta di un triathlon lunghezza Ironman, estremo perché il nuoto si svolge nel freddissimo lago di Livigno per 3800 metri, la bici ha un dislivello di 5000 metri su 180 km facendo un anello tra la Svizzera e l’Italia passando per parecchi passi alpini, compreso lo Stelvio, e la corsa si svolge alternando sterrato con asfalto, partendo da Trepalle, scendendo verso il lago da Alpisella, proseguendo lungo la ciclabile fino a Alpe Vago e tornando all’imbocco del Carosello per finire a Carosello 3000, dove è situato l’arrivo, per una lunghezza pari alla maratona. “Mavva, questi son pazzi, qualcuno sopravvivrà?!”. E intanto la mente rimugina... Qualche mese dopo, seguendo la pagina fb, apprendo che hanno creato anche un evento minore, che si svolge due giorni dopo sempre a Livigno, ed è un mezzo Ironman sempre estremo chiamato The Giant... ”Non male” ho subito pensato.
La stagione non è iniziata nel migliore dei modi, con un paio di infortuni e col cambio lavoro non riuscivo più ad organizzarmi bene, così verso luglio decido di aver bisogno di obbiettivi: “Ok mi butto, mi iscrivo al The Giant e se va bene due settimane dopo faccio la Zacup!”. Inizio a nuotare in piscina con una fatica enorme, inizio a pedalare mettendo dislivello in bici e nel weekend faccio
qualche gara di corsa in montagna. La forma sale, piano ma sale. Verso agosto son messo abbastanza bene. Con gli altri abbiam organizzato di andare a fare una vacanza a Livigno di una settimana e sfondarci di sport. Io prolungo qualche giorno a casa del capitano e famiglia e rifinisco qualche allenamento ma in tutto questo non riesco mai
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U rticoli a raccogliere il coraggio di mettere la muta e provare a nuotare nel freddissimo lago di Livigno. Ormai ci siamo... il 2 settembre è vicino, prenoto casa e tento di convincere qualcuno ad accompagnarmi ma sfortunatamente casca in un weekend di brutto tempo e tanti impegni altrove, così organizzo la spedizione sulla mia insuperabile Meriva e venerdì sera si parte! Arrivo tardo pomeriggio a Livigno entrando dalla Forcola durante lo svolgimento dell’Icon e scorgo subito un partecipante all’altezza dell’Alpe Vago, “rob de mat” penso... Condizioni climatiche terribili e ormai sono 13 ore di gara e il primo non è ancora arrivato, che Highlanders! Vado ad assistere in centro al passaggio di alcuni
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atleti poco prima dell’inizio della salita per il Carosello 3000 e vedo passare un ragazzo che conosco di Lecco, Renato Dell’Oro, che è messo in ottima posizione nei primi 10 concorrenti. Dopo il suo passaggio decido di andare a casa, visto che ero particolarmente infreddolito... c’erano 5 gradi! Il giorno dopo mi sveglio, apro la finestra e... intorno a me le montagne di Livigno innevate sopra i 2000 m s.d.l. “Ma siam matti?! Io domani devo nuotarci in quel lago!”. Sento il mio amico Rainolter, pure lui iscritto al triathlon e con la mamma come giudice gara e ci accordiamo di andare insieme alla premiazione dell’Icon e consegna pacchi gara The Giant. Mi
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muovo con anticipo perché, preso dal panico, decido di passare in un negozio in centro per comprare una cuffia in neoprene. La compro e neanche tempo di uscire dal negozio e mi richiama Raino per comunicarmi che i giudici hanno deciso di annullare la parte a nuoto per temperature previste dell’acqua sotto i 9°C. “Iniziamo bene” penso. Nel frattempo mi chiama il mio fidato Biso e mi comunica che sta partendo da Lecco per venire a Livigno a farmi il tifo e farsi ferie con me compreso lunedì. Spettacolo! Premiazioni Icon, pranzo tutti insieme, ritiro pettorali e decido di tornare a casa ad aspettare Biso prima del Briefing gara dove avrebbero comunicato importanti aggiornamenti. Biso arriva carico a mille, si cambia e ci diamo appuntamento a Plaza Placheda, dove avrebbe avuto luogo il briefing e lui ci sarebbe arrivato di corsa allungato il percorso dal Larix Park. Dal briefing apprendo che non solo il nuoto era annullato, ma che la partenza in bici sarebbe stata scaglionata ad intervalli regolari ogni 30” dall’Acquagranda direzione Galleria del Gallo (Munt la Schera) con il seguente percorso: Passo del Forno, Val Mustair, Santa Maria, Passo
Dell’Umbrail e, se lo condizioni lo permettevano, si saliva al Passo dello Stelvio per poi riscendere dalla stessa parte proseguendo però per Bormio, da lì si prendeva la strada per la Valdidentro e saliti fino al Passo del Foscagno, scendendo verso Trepalle dove si trovava il T2 (cambio tra bici e corsa). Biso mi raggiunge esattamente alla fine del briefing e decidiamo di rientrare in casa per cucinare, ultimare gli ultimi preparativi e dormire. La preparazione dell’abbigliamento è stata la parte più difficile perché non avevo di certo previsto davvero quel freddo il 2 settembre! Avevo dell’abbigliamento invernale ma i copriscarpe e i guanti pesanti li avevo dimenticati... Inoltre c’era la possibilità di portare un cambio in cima allo Stelvio, così preparai il mondo in un sacchettino fornito dall’organizzazione. Sveglia presto. Colazione bella abbondante. Vestizione bella pesante. “Che freddo che fa!”. Arrivato alla partenza trovo Raino e suo padre parecchio titubanti... si scopre che il passaggio dallo Stelvio non si farà per presenza di neve, così, arrivati all’Umbrail, si prende subito la discesa verso Bormio. Ok. Dai almeno non piove.
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Mi allineo, sono il numero 32 e parto con il 31, VIA! Si parte a tutta verso i primi 10 km di gallerie, fino al Tunnel. Molto caratteristico passarci in mezzo e con una leggera pendenza. Si sbuca in Svizzera ed inizia la salita dolce verso il primo Passo... ingrano bene e recupero qualcuno, nel frattempo sento umidità nell’aria e di colpo inizia uno scroscio di pioggia talmente improvviso che neanche faccio a tempo a mettere la mantellina, tengo duro fino in cima ed inizio la discesa senza guanti né mantellina, errore fatale. Freddo e acqua come se non ci fosse un domani. Così decido di fermarmi bordostrada per coprirmi. Continua la lunghissima discesa fino a Santa Maria dove imboccherò la salita per lo Stelvio, il tutto sotto pioggia incessante, non scrosciante ma inesorabile.
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La gamba sta bene, prendo la salita tranquillo mangiando qualcosina poi inizio a sentirmi bene e inizio a spingere, recupero Raino padre e scorgo arrivare Raino figlio, così inizio a spingere ancor più forte. Non voglio farmi prendere. Il tempo non accenna a migliorare e più si sale più fa freddo. Finalmente arrivo al passo dell’Umbrail riuscendo a tener dietro Raino, così mi fermo e recupero il mio sacchetto con cambio. Cambio la termica, pisciatina e mi metto kway asciutto. Me la prendo un po’ troppo comoda, infatti quelli che avevo passato in salita han fatto tempo a recuperarmi e iniziare la discesa. Prendo e riparto. Durante la veloce freddissssssssima discesa incontro anche Biso che è lungo alla strada fradicio con la sua bici che addenta un panino stremato. Mi urla e mi gasa.
THE GIANT TRIATHLON LIVIGNO Arrivo a Bormio completamente congelato. Cerco di pedalare per scaldarmi verso la Valdidentro ma non mi scaldo. Inizia la salita verso Foscagno e pian piano torno ad aver sensibilità al corpo e Biso mi raggiunge in macchina gasandomi e facendomi foto, così, preso dalla foga, inizio a spingere e recupero un paio di atleti verso la fine del Foscagno. Finalmente l’ultima discesa verso il T2. Faccio fatica a scendere dalla bici dopo 95 km e 2600 m d+ ma soprattutto faccio fatica a togliere calze fradice e infilarne un paio pulite. I piedi non sembrano essere i miei, non ho sensibilità. La cosa più divertente è quando inizio a correre che non sento appoggiare il piede. Grazie al cielo dopo 2 km torno a percepire l’appoggio sull’asfalto, giusto poco prima di iniziare la discesa sterrata verso il lago, dovo posso esibirmi nel mio habitat, il trail. Arrivato sul lago devo concludere i miei 20 km in 3 giri a bastone sul lago con tratti di sterrato e di ciclabile, bella idea perché Biso e gli altri supporters possono assistere alla tua agonia finale incoraggiandoti.
Finalmente dopo esattamente 5:59:58 ore, concludo il mio The Giant con un’emozione indescrivibile, pari solo alla sofferenza patita in bici. SPETTACOLO! In seguito scopro pure di essere primo di categoria e vengo premiato la sera. A seguire inizieranno i festeggiamenti con aperitivi con Biso e cena in compagnia di altri triatleti conosciuti alle premiazioni. Ovviamente per non farsi mancare niente, il giorno dopo si decide di andare a fare un “defa” al Madonon e proseguire fino a Carosello 3000, un giro di 14 km con 1000 d+ finalmente senza pioggia, quella pioggia che il giorno prima mi ha accompagnato per quasi 6h di gara!
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KILIMANJARO 5895m
Di Alessio Stefanoni Che i 5895m del Kilimanjaro non siano nulla di eccezionale dal punto di vista alpinistico, è risaputo. Tuttavia, provate voi ad arrivare in cima, condividendo il viaggio e la tenda con il Falco Mattia Biffi. Tutta un’altra storia! L’idea di conquistare la vetta più alta dell’Africa, nasce durante la Marathon des Sables 2017, dove il Sig. Riboldi Romolo, noto al pubblico come “La lepre di Malnate”, ispira il sottoscritto e Matteo Amigoni (Osa Valmadrera) a porlo come obiettivo principe della stagione 2018, pur non trattandosi di una gara. Perciò, non appena tornati dal Marocco iniziamo a progettare l’avventura chiedendo poi al Falco ciclista di unirsi alla banda. E così, tra il dire ed il fare, qualche birretta e qualche allenamento di gruppo, ci ritroviamo a metà giugno al Machame Gate, punto d’ingresso al parco nazionale del Kilimanjaro.
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“Provate voi ad arrivare in cima, condividendo il viaggio e la tenda con il Falco Mattia Biffi”
L’ascesa, parte a quota 1800m ed è suddivisa in 4 campi, posti a 3000m, 3800m, 4200m, 4700m, con la possibilità, di salire un po’ più in alto, durante la giornata, per scendere al campo la sera e permettere un migliore acclimatamento. L’unico aspetto tecnico infatti riguarda la capacità del corpo di adattarsi a quelle quote, infatti il chilometraggio giornaliero ed il dislivello erano sempre intorno ai 10/15km e 1000D+. I giorni scorrono veloci, il gruppo è affiatato e gli unici momenti brutti si ritrovano alla sera, quando durante le partite ad “UNO” gli altri ti piazzano un doppio +4 quando hai solo 2 carte in mano. Capiamo subito quanto sia importante bere, per affrontare la salita ed andare piano. Senza fretta di arrivare ci concediamo ogni 25/30 minuti una sosta per l’acqua. Mangiamo di gusto le prelibatezze del nostro cuoco, che si diletta in ben 2 tipi diversi di pollo fritto: coscia e petto!
All’ultimo campo, l’altezza si fa sentire; la testa inizia a dare fastidio e la “pigrizia” diventa più forte. Arriviamo lì, a 4700m, verso le 13:00 del 18 giugno, pranziamo velocemente e ci buttiamo in tenda a riposare. Verso le 17:00 una piccola cena ed alle 19:00 tutti in branda. Inutile dire che, mentre io avevo il cuore che faceva 90 battiti a riposo, e l’adrenalina a mille, il buon vecchio Biffi era in parte a me, a russare di gusto nel suo sacco a pelo. La salita alla cima verrà fatta durante la notte, così da sfruttare il freddo e non correre pericoli sul nevaio. Una volta raggiunta la cima (6km e 1300D+) si ritornerà al campo, per le 9:00 e dopo un piccolo ristoro, di corsa verso il campo finale, dopo 12km di discesa, posto a 3000m. Ore 23:00, suona la sveglia, una tazza di thè e biscotti e si parte. Nel freddo della notte africana, veniamo subito
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avvolti dalle tenebre. Qualche luce in lontananza, di alpinisti mattinieri, ci segna il cammino, mentre la nostra guida, al grido di “pole pole” (piano piano) ci porta, con passo deciso, sempre più su. Nessun riferimento visivo, la salita che si inerpica sempre più ripida ed il nevaio che inizia sotto i piedi. Rimbomba nelle orecchie il mio respiro affannoso come un mantra. L’orologio segna le 5:30, ormai l’acqua delle borracce è ghiacciata, la
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temperatura è di -15°C ed un vento fortissimo ci scuote. Siamo arrivati allo Stella Point, a 5750mt circa, mancano solo 100 metri alla cima!!! In lontananza il bagliore dell’alba inizia rischiarare il cielo, ed il vento si calma. Vediamo la vetta, vediamo l’Africa che si sveglia sotto i nostri piedi. Gli ultimi minuti sono un attimo di follia magica dove sparisce il freddo e le emozioni si mischiano.
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Mi ritrovo a piangere quando vedo la targa sommitale. Non era assolutamente scontato arrivare in cima, più volte abbiamo avuto paura di non farcela. Abbiamo chiesto al nostro corpo uno sforzo al limite delle nostre possibilità, ma grazie alla forza del gruppo, ci siamo aiutati, insieme ed abbiamo coronato un sogno. Resterà certamente una delle mille ascese anonime al Kilimanjaro, ma sicuramente, rimane per me l’esperienza più estrema vissuta fino ad oggi e sono contento ed onorato di averla sognata, condivisa, sofferta e goduta, insieme a due persone fantastiche che chiamo AMICI con tutte le lettere in maiuscolo.
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Zegama - Aizkorri “ G l i u l ti m i c h i l om etri . . . h o c orso c o n le lacr ime agli occhi...” Di Danilo Brambilla
Da quanto tempo desideravo questo momento, ed ora è proprio arrivato: sono a Zegama, pronto sulla linea di partenza ad ascoltare il conto alla rovescia; fino a quando non ho mosso il primo passo ancora non ci credevo… proprio io, che fino a poco tempo prima faticavo a portare a termine una gara o finivo stanco un allenamento leggero, ero lì, con i migliori corridori al mondo. Ho passato mesi a sperare di far parte di questo spettacolo e, quando ormai non ci speravo più, ecco che ricevevo l’email: dovevo solo allenarmi, anzi no, già lo stavo facendo… cosa dovevo fare allora? Prenotare no, perché ci avrebbe pensato il Presidente della Valetudo, a cui devo tanto perché
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senza di lui quest’anno Zegama l’avrei vista in televisione; e allora non dovevo fare nulla, sarei partito senza nessuna preoccupazione e con tanta voglia di divertirmi, come sempre del resto. Aereo, auto, uno stupendo agriturismo e poi il giorno prima della gara ritiriamo i pettorali. Arrivato a Zegama ho subito sentito il clima di festa, di montagna e di sport. Dicevano che il livello quest’anno era esagerato, ma io tanti nomi non li conoscevo e non mi importava: ero li per me! Torniamo in agriturismo, dopo aver combinato un’infinità di casini, ceniamo e andiamo a dormire. Il mattino seguente mi sveglio tranquillo,
scoprendo da Cristian (Minoggio) che la notte ho tentato di abbracciarlo... senza risultato credo. Facciamo colazione e partiamo per Zegama. Avvicinandomi al paesino capisco già cosa mi aspetta: pullman di tifosi, persone ovunque. Sono carichissimo, davanti a tutti, dopo il balletto tipico iniziale ed il conto alla rovescia ecco che partiamo. Non ci credevo nemmeno quando ho iniziato a correre, allora correvo sempre più forte; mi sentivo inseguito in un modo speciale e spinto da migliaia di tifosi. Allora ho dato tutto me stesso, ero lì per divertirmi e così ho fatto. Gli avversari sicuramente si chiedevano chi fosse quel piccolo Falco in mezzo ai campioni ma era solo questione di tempo: appena sono scoppiato hanno smesso di preoccuparsi. Il percorso era infangato all’inverosimile, facevo fatica ad alzare i piedi da terra ma continuavo spinto da un tifo pazzesco, fino a quando ad un certo punto della gara sono arrivato sotto la salita di Sancti Spiritu.
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Non credevo a quello che stavo vedendo: due muri di gente, non so ancora quanti fossero, che si aprivano, spostandosi leggermente al nostro passaggio, come nelle vere salite del Tour de France. Proprio qui hanno iniziato a scendere le prime lacrime; per tutto il tempo c’era gente sul percorso ad incitarti, ad urlare il tuo nome, a gridare “Ànimo ànimo” o anche “Hola campeón”. Arrivo in cima e poi la discesa, ripida da far paura, scivolosissima, e quando arrivo in basso, lungo il pezzo di falsopiano, eccoli… i crampi. Mai avuti prima d’ora e arrivano proprio oggi. Non immaginavo fossero così forti, non sapevo cosa fare, anzi no, lo sapevo… dovevo ripartire e soprattutto dovevo
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arrivare, mancavano ancora tantissimi chilometri, una salita lunga e una discesa infinita, piuttosto coi gomiti o sulle ginocchia, ma sarei arrivato. Mi sorpassano in tanti, ma piano piano cerco di portare il mio cuore all’arrivo. Gli ultimi chilometri sono lunghissimi ma stupendi: ho corso con le lacrime agli occhi, non per il dolore dei crampi,
ma per il ricordo di tutto quello che avevo vissuto correndo fino a quel giorno, e soprattutto in quelle stupende ore di volo: per me non è stata una semplice corsa ma un volo stupendo come solo noi Falchi sappiamo fare!!!
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Falco o barbagianni?
Trova i veri Falchi Barbuti...
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Il cruciverba dei Falchi O R I ZZO N T A LI 3 5 8 9 11 12 13 16 18 20 21 22 23 24 25
Nazione alpina famosa per il cioccolato e per aver dato i natali a Franz e Nino. Si sale nel Trofeo Adelfio e si scende nella ResegUp. Fa traboccare il vaso e, a Lecco, si occupa di organizzare il tempo libero di persone disabili. Fortunatamente tra pochi anni le tre cave di Cornello, Vaiolo Bassa e Vaiolo Alta se lo mangeranno via tutto... Ex pilota austriaco di F1 famoso per il rogo del Nurburgring e acronimo di Luca Mauri. Sacca dove alcuni mammiferi (compreso il Paga) trasportano i loro cuccioli. Il Re che domina Lecco. Il “tempo” forte dei Falchi. Canta “senza fine” e si corre in tre a Morbegno. Maschio riproduttore: nel pollaio e in Via Baracca. Li mangiano i neo Falchi alla cena di Natale e corre forte con grossi quadricipiti. Parla anche quando dorme. Se ne parli con Sergio… ancora oggi si commuove! Vive nella fattoria di nonna papera ed è il dottore dei Falchi. Sponsor storico dei Falchi.
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È famosa quella margherita e spacca pietre col martellone. Stato di demotivazione, temporanea o duratura, nata dall’assenza di azione, dall’ozio o dall’essere impegnato in un’attività sostenuta da stimoli e viene da Melegnano. Strumento di tortura preferito di Nik. Nonostante non sia un dentista il presidente è molto bravo a farlo. È una questione di naso. Amore passionale e forte atleta dei Falchi. Cacciatore che tenta sempre di catturare Bugs Bunny e indomito atleta dei Falchi. Mastro Lindo è un suo allievo. Molti Falchi sperano che torni a casa (e non è Lassie). Ne è affetto Lo Zio dopo l’uscita dai Falchi. Persona con totale o parziale deficienza di pigmentazione della pelle e famosa corsa intorno al piazzale della funivia. Mostro di proporzioni enormi abitante delle montagne che ha la consuetudine di integrare la sua dieta, fondamentalmente vegetariana, con qualche pasto a base di escursionisti, alpinisti o runner solitari. Corno al di sopra di San Tomaso e capitano dei Falchi senza la “I”.
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Danilo (Jornet) Brambilla IL VINC IT O R E D EL C A M P I O N A TO SOCIAL E FAL C HI 2 0 1 8 100 A.S.D. FALCHI LECCO
Arrivato alla sua sesta edizione, il Campionato Sociale ha riservato qualche sorpresa. Prima di seguire le vicende che hanno determinato le classifiche finali, è necessaria una precisazione. Per l’anno 2018, infatti, è stato introdotto un nuovo punto all’interno del Regolamento, ovvero la condizione secondo la quale sarebbe stato necessario partecipare ad almeno 5 gare del calendario per entrare in classifica. Erano 10 le prove inserite e conteggiati i migliori 8 piazzamenti per ciascuna atleta. Si parte ad inizio aprile con il Vertical di Passo Valcava e subito nella classifica maschile si porta in testa il nuovo ingresso Danilo Brambilla, mentre al femminile la classifica si mantiene bianca per l’assenza di tutte le atlete. Con la Monte Barro Running ed il Trofeo Dario&Willy la prima posizione maschile si consolida grazie al punteggio pieno guadagnato da Danilo in entrambe le gare; alle sue spalle, invece, i nomi cambiano e al termine di questo primo mese di gare gli inseguitori sono Lorenzo e Michele, quest’ultimo mai fuori dal podio da questo momento fino al termine del Campionato. Al femminile nella seconda prova Alice conquista il punteggio pieno ed è quindi prima, senza rivali. Al Cornizzolo Vertical Danilo conquista altri 100 punti come primo Falco, mentre alle sue spalle Michelino supera Beltrami, assente a questo appuntamento. Il duello per la seconda e la terza posizione si ripropone anche alla ResegUp, gara in cui le maglie blu dei Falchi sono tante. Non c’è lotta per il primo posto visto che Danilo mette il sigillo anche su questa gara, aggiudicandosi così tutte le prime 5 prove del campionato. Michele, non correndo, perde nuovamente la
posizione a vantaggio di Lorenzo. Tra le donne, Micaela prende parte alla prova, raggiungendo Alice in testa alla classifica a parimerito. Con la Moggio-Artavaggio, gara di corsa in montagna, si arriva all’ultimo appuntamento prima dello stop estivo. Per la prima volta dall’inizio dell’anno Danilo non ottiene i 100 punti, ma comunque arriva secondo tra i Falchi e dall’alto dei suoi 588pt totali potrà permettersi di non presentarsi alle successive tre gare del campionato senza paura di essere avvicinato dagli inseguitori. Michelino agguanta la seconda posizione e, a giudicare da come evolverà il campionato, sembra che si trovi a suo agio con questo piazzamento. In terza posizione si inserisce Eros, mentre Lorenzo si ritrova quarto e Biffi completa la top5. La classifica rosa rimane immutata. La pausa estiva dura ben 2 mesi ed il primo impegno inserito in calendario è la Rosetta Skyrace. Qui guadagnano punteggi utili Michelino, sempre più saldo al secondo posto, e Davide Andreotti che
Classifica maschile POS.
ATLETA
PUNTI
GARE
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DANILO BRAMBILLA
688
7
2
MICHELE VALSECCHI
482
9
3
EROS RADAELLI
448
7
DAVIDE ANDREOTTI
314
5
MATTIA BIFFI
314
5
DAVIDE GHISLANZONI
300
5
4
si inserisce in quinta piazza. Corre anche Alice che si riporta alla guida della classifica donne. Passa appena una settimana e va in scena l’ottavo appuntamento: si corre in casa sui sentieri del Chilomentro Verticale del Magnodeno. Classifica maschile invariata, mentre al femminile Micaela rafforza la sua seconda posizione e Antonella si inserisce in classifica. La Molina-Elisa è l’unica gara inserita in ottobre, penultimo impegno di questa edizione del Campionato. Le classifiche sono fossilizzate, unica variazione è il punteggio di Eros che consolida la sua terza posizione. L’epilogo del Campionato Sociale 2018 è la Maggianico-Camposecco-Maggianico di inizio novembre. Finalmente si ripresenta Danilo, conquista ulteriori 100 punti e, con 7 gare di cui
5
6 a punteggio pieno, viene incoronato indiscusso Campione Sociale 2018. Michelino mantiene la sua seconda posizione, Eros la terza; Lorenzo balza fuori dalla classifica e inaspettatamente troviamo un quarto posto a parimerito: Davide Andreotti e Mattia Biffi condividono la medaglia di legno. La quinta posizione viene occupata da Davide Ghislanzoni. Al femminile la classifica non cambia e l’ordine finale è Alice, Micaela e Antonella. Pur avendo preso parte tutte e tre all’ultima gara, nessuna di loro soddisfa il requisito introdotto nel Regolamento, ovvero quello di aver preso parte ad un minimo di 5 gare del calendario. Peccato, dovremo aspettare il 2019 per parlare di Campionessa! Intanto... complimenti al Campione!!!
L’ALMANACCO 2018
101
C
U ampionato Sociale
Valcava V
K
Monte Barro Running
Trofeo Dario & Willy
ResegUp
Cornizzolo Vertical
102 A.S.D. FALCHI LECCO
Rosetta Skyrace
Moggio Artavag
gio
Magnodeno Vk
Maggianico Camposecco Molina Elisa
L’ALMANACCO 2018 103
L’ALMANACCO ... E SONO Di Riccardo Ghislanzoni Era il lontano 2009 quando l’allora falco Luca Ripamonti lanciò l’idea: perché non fare anche noi un “annuario” cartaceo, su ispirazione de “Il Crociatino” dell’OSA Valmadrera? La proposta viene accolta e in breve tempo viene raccolto materiale fotografico, i risultati delle gare e soprattutto i tanti racconti e le rubriche curate dagli atleti. Marco “Lo Zio” Terraneo ci mette la sua vena creativa e pian piano l’annuario prende forma. Scambio di materiale via mail, impaginazione in Word, magari qualche foto in bassa risoluzione... Ma nonostante tutto i contenuti sono tanti e la collaborazione di altri Falchi aumenta col passare del tempo. Anche il mitico Sandro Morganti collabora e supporta l’idea ed è così che alla cena di Natale viene distribuito L’Almanacco “Numero 0”. Una tradizione che si rinnoverà negli anni.
104 A.S.D. FALCHI LECCO
10
ASD FALCHI LECCO
ASD FALCHI LECCO L’ALMANACCO
Numero 1 Anno 2010
Sull’onda dell’entusiasmo si comincia a lavorare infatti all’edizione 2010. La grafica e l’impaginazione migliorano decisamente. Lo Zio, come un sapiente sarto, mette assieme il materiale, dal resoconto del 1° Trofeo Adelfio alla prima edizione del Tor des Géants portata a termine da Alessandro “Giampy” Crippa, fino alle nuove e divertenti rubriche. Il 2011 è l’anno del decennale dei Falchi e L’Almanacco
L’ A ALM ALMANAC LMAN LM ANAC AN ACCO AC CO 2 201 2010 010 01 0 LECCO ASD FALCHI
1
umero umero 2 um Numero N Anno 2011
11 011 20 01 - 2 001 20 2
copertina_almanacco2014 - Cine + Addii copia.pdf
ASD
ASD FALCHI LECCO L’ALMANACCO
21/11/14
13:33
FALCHI LECCO
2014
ASD FALCHI LECCO
1 011 01 201 2011 CO 2 ACCO AC ANAC AN LMAN LM ALM ALMANACCO L’ A
1
L’ALMANACCO
1
Numero 3 Anno 2012
Il “THOR” di
CINE
R a c c o n t o i n e d i t o dell’impresa vissuta in prima persona
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
CAMBIO
CASACCA UN DOVEROSO
GRAZIE
A LUCA E MARCO
K
IO LAR D+
DEL 000 m O AN / 12
ONT
OM R I G
250
Salva Emilie e conclude in gran stile il KIMA, che EROE!!
km
2012
SUPER
VIT O
Transcivett
a Karpos Campionato sociale
Garlate’s Lake Skyrace
Cervino Trail Giornata “La Goccia”
Trofeo Adelfio
L’ ALMANACCO 2011
13
diventa allora il mezzo per raccontare i primi 10 anni di storia del gruppo. Spazio poi alla consueta rubrica sulle attività del GIMS, Gruppo di Impegno Missionario di San Giovanni, sostenute anche con i proventi del Trofeo Adelfio, passando per il racconto della prima gita sociale in Val Pusteria. L’edizione 2012 è caratterizzata dal racconto del GML, il Giro Montano del Lario, la staffetta lungo i sentieri attorno al Lago di Como ideata da Sergio Bernasconi, caratterizzata però dal maltempo e da qualche modifica al percorso. L’Almanacco 2013 vede la collaborazione di un neofalco, Andrea “Mac Giroll” Grilli, che mette subito la sua firma con la copertina dedicata al nuovo presidente Mauro. Tante foto poi della prima “Camminata con il Sorriso” con gli amici de La Goccia e di Casa Orizzonti. Il GML viene finalmente portato a termine lungo il percorso originale e prende il via il primo Campionato Sociale dei Falchi.
L’ALMANACCO 2018 105
L
U ‘Almanacco... e sono 10! Il 2014 è l’ultimo anno con la canotta dei Falchi per le due “colonne” de L’Almanacco: Luca, l’ideatore, e Lo Zio, l’impaginatore, anche se il termine è forse un po’ riduttivo. Un ruolo svolto con tanta passione, rubando tante ore alla famiglia e... al sonno! Bella Zio! In copertina campeggiano Cine, versione “Thor” des Géants, e SuperVito Gallo, uomo Kima e “angelo custode” di Emelie Forsberg, che aveva smarrito la retta via... Nel 2015 Giroll prende in mano le redini de L’Almanacco. Spicca la copertina dedicata a Capitan Skyratter, una grafica generale tutta rinnovata e tante tante foto. Lo Zio continua comunque a dare il suo contributo con le mitiche vignette (Zio tornaaaa!). L’edizione 2016 è impaginata da Paolino Bonanomi anche se Grilli lascia comunque il suo marchio con la mitica copertina stile Star Wars.
Un 2016 con il ritorno del GML e i 10 anni del sito asfalchi.it. Grilli torna nel 2017 al timone de L’Almanacco con il suo fidato Mac. La copertina è dedicata ai protagonisti dell’anno: Mattia, Paolino, Eros e Alessio. Edizione ricchissima di contenuti, dalla gita sociale all’Isola del Giglio alla prima edizione dello Snowman ai Piani Resinelli e la mitica intervista al Calümer. Nuove rubriche: l’angolo del fisioterapista curato da Alessio Stefanoni e l’angolo dell’allenatore di Sandro Marongiu. Adesso avete tra le mani il decimo Almanacco con “SuperDan” Brambilla protagonista del 2018. E ovviamente tanti articoli interessanti e divertenti, tante foto e tanti ricordi di questa bella stagione che va in archivio. Pensando già agli obiettivi del 2019... da raccontare magari sul prossimo Almanacco!
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i t e Li enti ev 9 gennaio 2018
Lorenzo Tavola Papà Giovanni e mamma Mara
22 marzo 2018
Pietro Ardesi
Papà Enrico e mamma Caterina
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Saluti e Ringraziamenti E anche la decima edizione del nostro Almanacco giunge al
Con te in ogni sfida
termine, speriamo che sia stato di Vostro gradimento. Ci rivediamo nel 2019. Gli atleti dell’A.S.D. Falchi Lecco
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Ci scusiamo
per eventuali involontarie
dal sito www.asfalchi.it, dalle raccolte private di
imprecisioni,
atleti e simpatizzanti dell’A.S.D. Falchi Lecco e di
Ringraziamo Sandro Morganti, tutta la sua
Lecconotizie.com, Sportdimontagna.com e
famiglia e la Kapriol per il grande supporto e per
Podisti.net, oltre che di fotografi professionisti
l’affetto che vengono rinnovati anno dopo anno!
omissioni
e
dimenticanze.
come FRV/Davide Vaninetti, Cinzia Corona e Alberto Locatelli, che ringraziamo.
Per ulteriori informazioni sui progetti GIMS
Un grazie in particolare va a tutti coloro che
(Gruppo Impegno Missionario di San Giovanni)
hanno contribuito non solo con articoli e foto
rivolgersi a Sandro Morganti, cell. 335 80.77.336.
ma anche con idee, consigli e proposte per la stesura dell’Almanacco. Finito di stampare nel dicembre 2018. Grafica, impaginazione e disegni a cura di Andrea Grilli - andrea.giroll@gmail.com
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