Giornalino Scolastico

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I.C.S. “Raffaele Viviani”

NUMERO II — GIUGNO 2022

Il Giornalino L’EDITORIALE

SOMMARIO:

LA FORMA DELLE EMOZIONI

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UN TUFFO NEL PASSATO

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EMOZIONI IN RAP

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IL MURO DELLA PACE

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UN GIORNO AL TEATRO

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L’ANGOLO DELLA SCRITTURA

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LA GIORNATA DELLA LEGALITÀ

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CUORE AZZURRO

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L’ORTO A SCUOLA

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BULLISMO & CYBERBULLISMO

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A SCUOLA DI COMIX

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CAMBRIDGE? YES, WE CAN!

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ALLA SCOPERTA DEL CLIL

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La pace comincia da qui

a cura della prof.ssa Eliana Barone Illustrazioni a cura di Zaira Coppola -2H Proprio quando pensavamo di aver lasciato alle spalle il periodo buio dell’emergenza sanitaria, il mondo intero è stato travolto dalla guerra, qualcosa che le nuove generazioni hanno letto soltanto nei libri di storia. Per questo motivo, i docenti della “Viviani” hanno sentito il dovere di fare da filtro tra la realtà cruda del conflitto e la vita dei più piccoli spettatori di esso. È stato indispensabile tradurre in parole più semplici ma non meno vere i notiziari, raccontare le cause e riflettere sulle sue conseguenze, ascoltare le domande dei ragazzi e, soprattutto, esorcizzare le loro paure dando spazio alla loro urgente richiesta di “normalità”. Tutti gli alunni, infatti, hanno sentito l’esigenza di far sentire la propria voce e di manifestare il biso-

gno di pace in tanti modi diversi: poesie, disegni, aforismi, video, ma anche laboratori, orti scolastici, incontri con le forze dell’ordine e tanto altro ancora. Perché dietro ogni azione spesa nel rispetto dell’altro e della Natura si nasconde un gesto d’amore e di speranza per un mondo migliore.


LABORATORI CREATIVI

Esperienza di didattica dell’arte con i bambini dell’Infanzia di Casarea a cura del docente Luigi Monda "La forma delle emozioni” è un progetto Pon rivolto ai bambini di cinque anni della scuola dell'Infanzia di Casarea, progettato curato e realizzato dal docente esperto della Viviani, Luigi Monda con la collaborazione dell’insegnante tutor T. Esposito. Si è trattato di un percorso laboratoriale ovvero "ore di lezioni che possono essere avventure, incontri, esperienze intellettuali ed emotive profonde" che possono "cambiare una vita, renderla diversa da prima, favorire la trasformazione singolare. " (M. Recalcati, L’ora di lezione. Per un" erotica dell’insegnamento, 2014, Einaudi,p7,p83). Le emozioni sono state raccontate attraverso quattro macroaree: l'incontro con l'artista attraverso la lettura di un libro con il supporto delle immagini proiettate con la LIM / le opere/ il colore /i colori /la materia /i materiali. Non si è trattato di proporre una raccolta di tecniche fine a se stesse, ma un percorso di ricerca azione, una metodologia incentrata sull'esperienza e sul processo creativo. Un ruolo fondamentale ha occupato le risorse che il bambino cerca dentro di sé come risposta alle suggestioni ricevute, che gli permettono poi di realizzare l'opera finale. Le emozioni mettono in movimento, smuovono. “Le emozioni, quindi, sono al servizio della vita, aiutano a difenderci e anche a soddisfare

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i nostri bisogni, non solo quelli più vitali ed elementari, bensì anche quelli più sacri, che contraddistinguono meravigliosamente la vita di un essere umano". Ecco come il colore e i materiali utilizzati in queste esperienze sono stati strumenti fondamentali per raccontarle viverle e visualizzarle "I colori delle emozioni" libro di Anna LLenas . Si sono poi addentrati nell’esperienza attraverso il mostro dei colori che si è svegliato di umore strano, confuso stralunato ... e ha fatto un pasticcio con le sue emozioni. E allora bisogna mettere ordine: giallo l'allegria, come il sole e le stelle; azzurro come la tristezza, il rimpianto di qualcosa, come i giorni di pioggia, quando sei solo; la rabbia si infiamma di rosso vivo; la paura e" nera e vigliacca; verde la calma, è tranquilla come gli alberi, leggera come una foglia al vento, quando sei calmo ti senti in pace; rosa come il cuore che si innamora. I bambini hanno disegnato i mostri con i diversi colori delle emozioni e poi li hanno ritagliano con le forbici. Intanto l'insegnante ha preparato dei barattoli di diverso colore dove i bambini hanno sistemato oggetti del colore del barattolo nominando la relativa emozione. Ogni alunno ha raccontato le sue emozioni: di quando prova tanta gioia o di quando si arrabbia per un giocattolo che si è rotto o è triste perché gli manca la mamma. È un’esplosione di racconti da raccogliere per approfondire. E l'occasione non ce la si lascia sfuggire.

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NALINO

E" la storia di un bambino che non sa disegnare ma colore: giallo felicità, blu tristezza, arancione entusiasmo, insomma è un guazzabuglio di sensazioni, un capolavoro di sfumature. Ma cosa ci rende unici? Con la creazione di un autoritratto, non quello solito, ma colorandolo ognuno come si sente, con il colore delle emozioni. L’attività è risultata entusiasmante e coinvolgente: ogni bambino ha spiegato il proprio autoritratto, i colori delle emozioni.. si sono poi addentrati nelle opere dei pittori dell'Ottocento e del Novecento per zoomare su alcune opere che mettono in evidenza le emozioni, i colori, il disegno e la materia. Per citarne alcuni...Munch con il suo Urlo, Van Gogh La cameretta. Matisse: La danza per il senso di gioia e libertà. Paul Klee e la geometria. I bambini hanno concluso la loro esperienza con il testo “Che capolavoro! " dove si trovano le opere studiate durante il percorso, trattate graficamente a portata di bambino. La notte stellata entra preponderatemene nella camera di Van Gogh, l’Urlo impersona uno della band dei Beatles mentre attraversa la strada sulle strisce pedonali, un'illustrazione assembla le opere di Magritte, Morandi e Modigliani creando un'originale natura morta senza tempo e soluzione di continuità. Le conoscenze sono diventate competenze e destrutturazione dei saperi. L'organizzazione della mostra delle opere dei bambini e il video danno il giusto merito agli alunni e ai loro genitori.

INFANZIA

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CITTADINI CONSAPEVOLI

SICURA-mente NOI! a cura degli alunni delle sez. A, B e C (Centrale) Nella scuola dell'infanzia, l'educazione alla sicurezza favorisce lo sviluppo di comportamenti corretti e responsabili, nell'ottica della prevenzione degli incidenti attraverso la percezione del rischio. Il progetto “SICUREZZA” si realizza mediante attività, soprattutto di tipo ludico, in cui i bambini sperimentano i concetti basilari della sicurezza, vivendo esperienze divertenti e stimolanti

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EDUCAZIONE STRADALE

Attenti al pedone! a cura della docente Margherita Barbato (Casarea) Prendendo spunto dalla realtà di vita, le docenti hanno costruito una strada cittadina in miniatura con palazzi, una scuola e spazi verdi. Hanno, poi, realizzato un "interactive setting" per far scoprire ai bambini la città. Nella veste di cittadini gli alunni hanno interagito tra gli edifici e si sono divertiti. Hanno ricoperto di volta in volta ruoli diversi: erano pedoni che attraversavano la strada, vigili che dirigevano il traffico, ciclisti impegnati in una passeggiata. I bambini hanno anche imparato segnali stradali e regole di comportamento per la sicurezza in strada, infine hanno rappresentato graficamente l'esperienza.

La nostra città in miniatura a cura delle docenti Cerciello e Rossi (Casarea) I bambini della sezione "G" del plesso dell'infanzia di Casarea hanno realizzato un plastico che rappresenti, il più possibile, la zona di appartenenza in cui abitano, passeggiano, giocano ed osservano gli spiazzali con alberi ed aiuole, parco giochi, chiesa, palazzi e stradine, ma più di tutto, rispettando l'ambiente senza sporcarlo, osservando comportamenti di civiltà, curandone la pulizia, gettando i rifiuti nei bidoni giusti. Ciò è stato finalizzato per diventare dei cittadini modello.

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Inoltre, hanno interiorizzato la segnaletica, l'attraversamento su strisce pedonali, i colori dei semafori per l'educazione stradale.

INFANZIA

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SALVIAMO LA TERRA...

Il lavoro delle API a cura degli alunni della sez. D (Casarea) e delle docenti Alloro e Barbato In concomitanza con la Giornata delle Api abbiamo attivato un percorso educativo per scoprire il loro mondo, così da conoscerne le caratteristiche e la vita. Questo lavoro nasce per sensibilizzare i bambini, ma anche i loro familiari, alla salvaguardia dell'ambiente, a partire da questi insetti così preziosi e importanti. Lì dove le api non riescono a sopravvivere, quell'ambiente risulta insalubre anche per l'uomo. Abbiamo realizzato con i bambini un alveare e sono poi diventati apicoltori, hanno "raccolto" il miele e lo hanno assaggiato.

In occasione della Giornata mondiale della terra abbiamo realizzato la Terra con una sfera di polistirolo. Rispettiamo e abbiamo cura della nostra Terra!

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… E I SUOI PICCOLI “ABITANTI”

Il ciclo del miele a cura degli alunni delle sez. A, B e C (Centrale) Dopo aver conosciuto la famiglia delle api e scoperto che questo insetto vive in una società di api dove ognuna svolge un determinato compito (l’ ape regina , il fuco, ape guardiana… ), i bambini hanno imparato da loro l’importanza della collaborazione in un gruppo e così, aiutandosi a vicenda, hanno seguito il processo della produzione del miele con questi “dolcissimi” lavoretti.

Amica Terra a cura degli alunni delle sez. A, B e C (Centrale)

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In occasione della Giornata Mondiale della Terra, gli alunni della scuola dell’infanzia hanno riflettuto sull’urgenza di salvare il nostro Pianeta. Il loro messaggio è questo: se vogliamo continuare a vivere qui, tutti dobbiamo aiutare la nostra “amica” in difficoltà.

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LA FESTA DELLA MAMMA

Ti voglio bene, mamma! a cura degli alunni delle sez. A,B e C (Centrale) In occasione della Festa della Mamma, i bimbi hanno realizzato tanti bellissimi regali da donare alle persone più importanti della loro vita: le mamme! Il pensiero più dolce è il biglietto di auguri, nel quale hanno racchiuso tutto il loro amore . Il pensiero più colorato è stato il cestino di fiori di carta, con il quale hanno voluto dire loro “grazie” per tutto ciò che fanno per loro. Il pensiero più utile è stato il ventaglio, con il quale hanno voluto rendere le giornate delle mamme più fresche e leggere. Perché loro, le mamme ,non mancano mai di riempirli di sorrisi, abbracci e baci ogni giorno.

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PICCOLI STORICI CRESCONO

Un tuffo nel passato con i bambini dell’Infanzia di Casarea a cura della docente Margherita Barbato Il progetto extracurriculare "Un tuffo nel passato" proposto ai bambini di 5 anni della scuola dell'infanzia, ha lo scopo di avvicinarli alle proprie radici storico -culturali e stimolare la loro naturale sete di conoscenza e la loro curiosità. Abbiamo cercato di farli orientare tra i concetti di presente e passato attraverso giochi originali, racconti fantastici e divertenti attività. Partendo da ciò che più li affascina: i dinosauri, trasformati in paleontologi , hanno ricostruito tramite una caccia al tesoro lo scheletro di un dinosauro. Imitandoli si sono trasformati in uomini primitivi. Sono diventati mummie egiziane. E la storia continua.....Stanno imparando la storia rivivendola, sono diventati protagonisti degli eventi e soprattutto del loro sapere.

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INFANZIA

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ESPLORIAMO IL MONDO

Un giorno in fattoria a cura degli alunni della sez. A, B e C (Centrale) Finalmente dopo due anni costretti tra quattro mura, gli alunni dell’Infanzia hanno partecipato a una bellissima esperienza didattica presso la fattoria “Beneduce” di Somma Vesuviana. Immersi nel verde, hanno imparato a stare insieme all’aria aperta e a preparare delle buonissime marmellate.

La Primavera è arrivata! a cura degli alunni della sez. A, B e C (Centrale) Anche quest’anno i bimbi si sono lasciati ispirare dal mondo fuori dalla finestra: non appena le temperature si sono alzate, sugli alberi sono spuntati i primi fiori e le rondini sono ritornate a garrire, hanno deciso di rendere omaggio a questo spettacolo della Natura. Ecco a voi la loro Primavera e con essa anche un profumatissimo augurio a tutte le donne.

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FESTE & TRADIZIONI

Aspettando la Festa più “dolce” che c’è! a cura degli alunni delle sez. A, B e C (Centrale)

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Fondente, a latte, con le nocciole, al cioccolato bianco…insomma ce n’è per tutti i gusti! Quando si avvicina la Pasqua, i più piccoli aspettano le uova di cioccolato e le loro bellissime sorprese, ma non solo. La Pasqua è anche realizzare dei teneri biglietti d’augurio o dei colorati lavoretti da regalare alle persone care e ricordare loro quante le vogliono bene, Ecco le loro “soprese” speciali.

INFANZIA

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APPLICHIAMO LE TECNICHE

L’arte del colore a cura degli alunni di 2^ sez. A e B (Casarea) Verde, blu, violetto, indaco e tutte le loro sfumature. Sono questi quattro, per convenzione, i cosiddetti colori freddi, tonalità che solitamente stanno ad indicare contemplazione, riposo, calma e rilassatezza Propri per questo sono detti freddi, perché non suscitano al primo impatto emozioni forti ma piuttosto invitano a meditare e si addicono ai paesaggi notturni, come dimostrano i disegno degli alunni di seconda A e B si esercitano con gli accostamenti di tonalità e di forme.

Come essere artisti per un giorno a cura degli alunni di 2^ sez. A e B (Casarea) Perché piace tanto l’Albero di Kandinsky ai bambini? Ecco tre motivi per cui i nostri alunni lo hanno amato, tanto da voler ricreare la sua opera, simbolo della vita.

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Innanzitutto per le forme astratte tra cerchi e linee, per i colori forti che colpiscono l’immaginazione di grandi e piccini e per la capacità di esprimere le emozioni in un modo nuovo e rivoluzionario.

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PROGETTI INNOVATIVI

Emozioni in RAP alla “Viviani” a cura del docente Luigi Monda

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Scuola che innova e si rinnova in rap: alla primaria “Viviani” si vola. Nasce un testo in rima di solidarietà per l'Ucraina e di condanna per Putin nell'ambito del progetto emozioni in rap. La voce è di Giulia Vinci con il sostegno di tutti i compagni. E poi c'è Alfredo Manna che scherza in rap. Si studia con felicità e leggerezza. Italiano, storia, geografia, arte, musica, inglese, scienze? Non solo. Matematica? Sì anche matematica. In rap tutto è più bello. I bambini vanno in classe e studiano discipline anche outdoor liberando le loro energie attraverso la musica. Il dirigente scolastico, Luca Velotti, ha capito l'importanza di questa forma di comunicazione che proietta nel mondo giovanile in un percorso di educazione civica che punta all'integrazione e alla socializzazione. Il progetto è stato premiato dall’ Università Suor Orsola Benincasa per l'alta valenza pedagogica, diventando qui alle porte di Napoli realtà. Merito è dell'insegnante Luigi Monda, che ha compreso l'importanza del rap catalizzando l'affetto e 'interessamento del mondo accademico. Dopo il distanziamento, a cui nessun bambino era abituato, si ritorna alla vita esterna ma con una libertà che non è più quello di prima. Che cosa può fare il rap? Tanto.

Come trasformare la paura per i numeri in gioia... Ci pensa il rap e non solo: realizzare con la tecnica del Avatar e del coding il comics rap ... i nativi digitali in questo sono dei veri e propri fenomeni. A Casalnuovo i ragazzi hanno avuto questa importante opportunità guardata con entusiasmo dai luminari della pedagogia. È stato un successo È una standing ovation. Si andrà avanti? Certo che si andrà avanti.

Il rap oltre ad essere per i giovani e giovanissimi la musica del momento è un modo di esprimersi molto semplice e che non richiede una preparazione musicale specifica, ma soltanto la voglia di mettersi in gioco e di esprimersi e raccontarsi. Tutto questo giro di parole per dire che il rap non è solo musica, è un linguaggio... il linguaggio delle nuove generazioni.

PRIMARIA

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ARTE & IMMAGINE

La primavera di Karla Gerard a cura degli alunni di 2^-3^ sez. A e B (Casarea) Entrare in un giardino in primavera è come entrare nella tela di un pittore tra colori vivaci e profumi che evocano l’inizio della vita che si risveglia dopo il letargo. Noi alunni delle 2^ e 3^ A e B di Casarea abbiamo deciso di portare in aula questa bellissima stagione lasciandoci ispirare dalle opere dell’artista Karla Gerard, una pittrice molto apprezzata a livello mondiale. Lei ha iniziato ad amare la pittura e a dipingere fin da ragazzina e oggi che è una signora di mezza età continua a coltivare questa passione.

14 febbraio: il giorno più dolce che c’è a cura degli alunni di 2^-3^ sez. A e B (Casarea) Tutti gli innamorati si scambiano gesti d’amore il 14 febbraio, ma pochi di loro sanno perché proprio il giorno dedicato a san Valentino. Le leggende intorno alla sua storia sono avvolte nel mistero, ma l'episodio per cui san Valentino è diventato patrono degli innamorati è da ricercare nel suo martirio. Sembra, infatti, che l'allora vescovo di Terni sia stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra una donna cristiana e un legionario romano pagano. La giovane era malata e la cerimonia si svolse in fretta. Secondo la leggenda i due sposi morirono insieme, mentre Valentino li benediceva. Anche gli alunni di 2^ e 3^ A e B hanno voluto celebrare questa festività con tanti cuori colorati.

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IMPARARE FACENDO

La nostra Pop Art a cura degli alunni di 2^-3^-4^ sez. A e B (Casarea) Chi ha detto che una bottiglia non può diventare un’opera d’arte?

to seguire il loro esempio e realizzare una divertente galleria d’ARTE POP!

L’artista riesce a vedere qualcosa di bello in tutto ciò che lo circonda e anche un oggetto comune può ispirare e finire in un quadro.

Lo hanno insegnato i Maestri della Pop Art che hanno raffigurato le immagini prodotte dal cinema, dalla televisione e dalla pubblicità fino a renderle i più grandi e famosi capolavori del Novecento. Ecco perché i nostri piccoli alunni hanno subito volu-

Un mondo di puntini

a cura degli alunni di 3^ sez. A e B (Casarea) La tecnica pittorica del Puntinismo consiste nell’accostare sulla tela tanti minuscoli punti di colori primari complementari.

Il procedimento si basa su un principio fondamentale detto della mescolanza ottica: l’occhio dell’osservatore, a una certa distanza, non riesce a distinguere due puntini accostati tra loro ma vede una sola macchia. Ai lettori del Giornalino la dimostrazione con i campi fioriti degli alunni delle terze A e B.

PRIMARIA

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LA STAGIONE PIÚ BELLA

Un giorno tutto per la “mamma” a cura degli alunni di 3^ sez. A e B (Casarea) La seconda domenica di maggio è dedicata alla Festa della Mamma, il mese è quello in cui la Chiesa ricorda Maria. La festa è nata negli Usa, e in Italia si festeggia dagli anni Cinquanta.

I nostri alunni hanno realizzato tanti bellissimi biglietti per le loro mamme perché è importante dimostrare quanto le vogliono bene e per ringraziarle di tutto quello che fanno per loro.

La Fata della Primavera a cura degli alunni di 4^ sez. A e B (Casarea) In India c’è il Festival dei colori, in Olanda la Festa dei tulipani, in Romania il primo marzo di ogni anno si celebra il “piccolo marzo“. Celebrazioni, ricorrenze, tradizioni diverse, tutte dedicate alla primavera, che segnano l’arrivo della bella stagione. In Italia fin dai tempi antichi, la primavera è sempre la stagione della rinascita: le giornate si allungano, la natura rifiorisce e l’inverno inizia ad essere un ricordo lontano. L’Equinozio di Primavera, soprattutto, era particolarmente festeggiato e anche oggi le tradizioni legate al mese di marzo sono innumerevoli. I nostri alunni in classe hanno voluto omaggiarla con una creazione di gruppo: LA FATA DELLA PRIMAVERA.

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MAESTRI D’ARTE

Quando i graffiti non erano ancora Street Art... a cura degli alunni di 3^ sez. A e B (Casarea) Quando è nata l’arte? Non possiamo dirlo. Sicuramente presto, praticamente assieme all’uomo. Quando l’uomo non era ancora uomo come lo intendiamo oggi, quando ancora non sapeva esprimersi in un linguaggio compiuto e abitava nelle caverne o in ripari naturali, e non aveva ancora inventato la ruota, ebbene: l’arte già c’era. L’uomo da sempre ha sviluppato un radicato bisogno di comunicare e un profondo sentimento del sacro, oltre che una irresistibile attrazione per la bellezza. Le sue prime opere sono state dei dipinti rupestri e i nostri piccoli alunni, seguendo questi esempi, hanno appreso la loro arte: il graffitismo preistorico.

Un mondo di puntini a cura degli alunni di 3^ sez. A e B (Casarea) Uno dei fiori più belli e famosi è il girasole, non solo perché deve il suo nome al Sole, ma anche perché è stato immortalato da uno dei più geniali pittori dell’Ottocen-

to: Vincent Van Gogh. Seguendo le sue orme gli alunni delle terze A e B hanno deciso di replicare un quadro che ha fatto la storia: I GIRASOLI.

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CITTADINI SI DIVENTA

Il grande muro della PACE a cura degli alunni di 3^H Il muro è il simbolo del limite umano, dell'ostacolo che si frappone ai rapporti interpersonali, dell'insieme di convenzioni e pregiudizi che innalziamo intorno a noi, oppure, più semplicemente, è il muro che separa la nostra proprietà da quella altrui.

Gli eventi storici studiati quest’anno in geo-storia – dal muro di Berlino a quello in Messico - ne sono stati una terribile prova e proprio le riflessioni sul significato della guerra nel mondo contemporaneo, a partire dall’approfondimento della guerra in Ucraina durante le ore di EDUCAZIONE CIVICA, hanno spinto i ragazzi della 3^H a trasformare il

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muro in un simbolo di pace e di speranza, come ne sono sorti tanti nel mondo nel corso del Novecento. Il muro dell’aula è diventato un grande spazio su cui manifestare le proprie emozioni in questo periodo di grande tensione internazionale. Poesie, pensieri espressi anche in lingua inglese e riproduzioni artistiche hanno permesso agli alunni di gridare il loro bisogno di un futuro migliore all’insegna della PACE e FRATELLANZA tra i popoli.

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L’ANGOLO DELLA POESIA

Versi d’amore, di pace e di fratellanza a cura degli alunni di 3^A Tutti gli alunni della scuola, durante le ore di educazione civica del secondo quadrimestre, hanno affrontato un tema di estrema attualità: la guerra in Ucraina.

Molti hanno però deciso di scrivere delle poesie per denunciare l’orrore delle scene trasmesse dai TG, ma soprattutto il bisogno di pace, di amore e di fratellanza. La poesia è stata per loro un modo per esorcizzare la paura e per esprimere le proprie emozioni. La condivisione di queste forme di espressione è il segno che i nostri ragazzi hanno capito che non esiste nulla di più bello che aprirsi agli altri, abbattere i pregiudizi, dare sfogo a ciò che hanno dentro per sentirsi meglio e per sentire gli altri più simili e vicini.

a cura di Antonio Mennitto - 1^M

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PER UN MONDO DI PACE

Le nostre emozioni sulla guerra a cura degli alunni di 2^M Il 24 febbraio 2022 l’Ucraina è stata invasa dalla Russia, da quel momento abbiamo iniziato a vedere il telegiornale a casa (appuntandoci ciò che stava succedendo in Ucraina) e in classe abbiamo studiato storicamente e geograficamente le due nazioni. Dopo esserci confrontati sul tema della guerra, ognuno di noi ha scelto una canzone, ne ha stampato il testo e, utilizzando la tecnica del “caviardage”, abbiamo scritto le nostre poesie. Essa consiste nell’annerimento di tutte le parole considerate meno importanti e nell’evidenziare quelle che sono riuscite a suscitare forti emozioni. In un secondo momento sono state illustrate con disegni, infine abbiamo disposto i nostri lavori su un cartellone. È stata un’attività piena di significato, poiché abbiamo riflettuto su ciò che sta accadendo oggi, e allo stesso tempo, ha suscitato divertimento perché è riuscita a stimolare la nostra fantasia.

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DICIAMO NO ALLA GUERRA

Per un mondo d’amore a cura di Daniele Cervelli e Lorenzo Lubrino -2^H Illustrazione di Zaira Coppola -2^H A febbraio siamo stati tutti sconvolti dall’invasione dell’Ucraina da parte di Putin e per questo in classe abbiamo visto alcuni video con i professori di geografia, italiano, religione e matematica per capire meglio cosa stava accadendo e per comprendere le conseguenze del conflitto in atto. Infatti, abbiamo svolto dei questionari sull’argomento e discusso di alcuni problemi legati alla guerra come quello delle esportazioni delle materie prime come gas e petrolio o il conseguente innalzamento dei prezzi , l’aggravamento della fame nel mondo e l’aumento del numero di profughi in arrivo in Europa occidentale.

me, soldati e il fiume—simbolo della vita— attraversato da una barca vuota che ci fa capire che la guerra uccide soprattutto i civili.

Oltre a questo, però abbiamo approfondito anche le cause della guerra che affondano le radici nel passato, a partire dalla formazione dell’URSS o, in tempi più recenti, nel 2014 quando la Russia voleva annettere la Crimea, una penisola affacciata sul Mar Nero, popolata da abitanti russi. Nello stesso anno anche il Luhans’k, una regione a confine con la Russia, si è proclamata autonoma in seguito alle proteste fatte contro il governo ucraino. Attraverso queste riflessioni abbiamo capito che la guerra è un conflitto tra Stati con ideologie diverse che possono riguardare la politica, le etnie e l’economia; alla luce di ciò abbiamo scritto alcuni pensieri personali, Alla fine delle numerose attività, ka nostra bravissima illustratrice Zaira Coppola ha rappresentato l’argomento due suoi capolavori. In particolare, in un disegno è illustrata una città ucraina bombardata: si vedono palazzi in fiam-

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VALORI UNIVERSALI

La libertè: la parola più bella del mondo a cura degli alunni di 3^E Su i quaderni di scolaro Su i miei banchi e gli alberi Su la sabbia su la neve Scrivo il tuo nome

Così inizia la bellissima poesia Liberté di Paul Éluard, pubblicata dalla clandestinità nel 1942, durante l’occupazione tedesca di Parigi, mentre il poeta era entrato a far parte della Resistenza, e venne lanciata a migliaia di copie dagli aerei alleati nella Francia occupata dai nazisti. In questi giorni di lungo assedio russo in Ucraina queste parole rappresentano un canto universale in onore della libertà per tutte gli uomini ancora oppressi. Per questa ragione, i ragazzi della 3^E hanno realizzato un bellissimo video dal titolo “Libertà, diritto inalienabile dell’uomo” in cu declamano questi suggestivi versi sia in lingua francese che nella traduzione italiana, mentre scorrere le immagini con i loro disegni in cui hanno tradotto in forma grafica il significato dell’opera di Éluard, Questo lavoro è il prodotto finale del percorso interdisciplinare di educazione civica nel quale sono stati affrontati i temi della pace, della fratellanza e della libertà. Questi sono alcuni estratti del lavoro svolto.

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CURIOSITÀ DALL’EUROPA

La regione russa e la guerra in Ucraina a cura degli alunni di 2^E La guerra in Ucraina ha permesso agli alunni di 2^E di approfondire le cause e le conseguenze del conflitto, ma è stato anche un pretesto per poter conoscere la cultura, le tradizioni, i piatti tipici dei Paesi dell’Est Europa. La speranza della pace ha

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spinto i ragazzi ha soffermarsi sulle bellezze di questi luoghi e della necessità di preservarli dalla violenza umana.

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CITTADINI INFORMATI

Pro e contro dell’energia nucleare a cura degli alunni di 3^H Quest’anno gli alunni di 3^H hanno studiato le caratteristiche delle guerre contemporanee non solo attraverso le discipline umanistiche (italiano, storia, geografia, arte e le lingue straniere), ma anche mediante l’approfondimento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche che sono alla base delle potenti armi del Novecento e del nuovo Millennio.

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Avendo studiato i tragici eventi di Hiroshima e Nagasaki nel 1945 e dopo aver guardato un video sui rischi della guerra condotta da Putin oggi, i ragazzi hanno riflettuto sui pro e i contro dell’energia nucleare partendo dallo studio dell’atomo.

Per essere cittadini responsabili hanno compreso che bisogna prima essere cittadini ben informati.

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UN GIORNO AL TEATRO

Applausi per la Lingua matrigna a cura della prof.ssa Annamaria Conti Gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Raffaele Viviani”, lo scorso 4 maggio presso il Teatro Magic Vision di Casalnuovo, hanno partecipato ad un’intensa e impegnativa iniziativa culturale.

Attraverso la coinvolgente interpretazione di Patrizia Labianca diretta da Marinella Anaclerio della Compagnia del Sole, gli alunni hanno incontrato Agota Kristof, scrittrice ungherese che nel 1956, a seguito dell’invasione dell’Armata rossa, lasciò clandestinamente la sua patria per rifugiarsi in Svizzera con il marito e la figlia piccola.

Patrizia Labianca (attrice)

L’ attrice, attraverso un monologo serrato, ha narrato la storia di una donna che ha sfidato la sofferenza, la solitudine, la povertà e la perdita della capacità di comunicare.

La vicenda, tratta dal capolavoro della Kristof l’Analfabeta, ha affrontato il difficile tema della condizione dei profughi, il complesso percorso d’ integrazione di un migrante e la perdita della lingua madre. Così i migranti orfani di Terra e di lingua perdono l’identità intellettuale e si ritrovano da adulti a dover ricominciare, in terra straniera, con l’alfabeto della Lingua Matrigna. Attraverso questa esperienza si è voluto consegnare ai più giovani un messaggio da custodire, l’importanza della lettura e della scrittura, della competenza linguistica come strumento di sopravvivenza, “salvagente nelle tempeste” della vita. Comunicare è relazionarsi, rendere partecipi altri di un sentimento, di una passione. Senza lingua non possiamo emozionare ed emozionarci.

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Marinella Anaclerio (regista)

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OUR ENGLISH CORNER

La cultura britannica. In english, please! a cura degli alunni di 2^C e 2^D Noi alunni delle classi 2C e 2D della scuola secondaria abbiamo realizzato diversi lavori digitali e cartacei sulle festività e su alcuni aspetti della civiltà britannica. Eccone alcuni.

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PEACE & LOVE

Un mondo di slogan per la pace a cura degli alunni di 2^C e 2^D Noi alunni delle classi 2C e 2D abbiamo inoltre illustrato il bisogno di pace per il mondo intero attraverso citazioni di personaggi celebri della storia affinché il grido dei "grandi" della terra possa unirsi al nostro e diventare una sola voce per la PACE .

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L’ANGOLO DELLA SCRITTURA

Un altro caso a cura di Aurora Madeo - 2^E Leggo il giornale seduto sulla panchina del bar. All’ improvviso, una notizia attira la mia attenzione: “Quindicenne scomparso, ultimo avvistamento alla Kensington School alle 14:06. La madre sotto shock afferma che il figlio non è il tipo da sparire così all’improvviso. L’ articolo è corredato dalla foto del ragazzo: smilzo, abbastanza alto, stile piuttosto “alternativo”, capelli castani e occhi verdi. Mi alzo dalla panchina e mi dirigo verso casa. Poco dopo squilla il telefono, è Alex. Non mi va di risponderle in quel momento. Arrivo a casa. Mi levo il giubbotto e la richiamo. “Pronto?”

Dopo un lungo sospiro, la richiamo ….. “P -pronto? ….ma stai piangendo?” “OH MIO DIO JONH SEI TU! … pensavo ti fosse successo qualcosa.” “Si sto bene ok? ...ora dimmi, cosa c’è….” “Nulla, solo emozionata per il caso” “Seriamente?” “Si, Dovevo dirlo a qualcuno!” “V-va bene….ci vediamo lì…alla Kensington School ” “Ok.”

“Sono John” “Ehi, ti ho chiamato, perché non rispondevi?!”

“Sono le 7:47, Ma dov’è?..”. Annoiato e stanco, mi siedo su una panchina e aspetto.

Qualche secondo di silenzio. “Ero impegnato”.

19:54, Finalmente vedo qualcuno arrivare.

Incalzando mi dice: “Hai visto il nuovo caso del ragazzo scomparso?” “Si, ho letto stamattina sul giornale.” “Direi che è un caso per noi!” “Si, credo di sì ..” “Vedo che sei molto entusiasta come al solito…” “ …” Stacco la chiamata. Mi siedo sul divano ormai decrepito e inizio a pensare. 18,03 mi alzo dal divano e mi rendo conto che ero crollato. Avevo dormito un bel po’. Accendo il telefono: Alex, 40 chiamate perse. “Quella ragazza ha bisogno di una camomilla”.

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“Eccomi!” “Ma dov’eri finita?.. “Mi stavo preparando” “…..” “Dobbiamo camminare molto, lo sai, vero?” “Si, perché?” “Hai i tacchi…” “Quindi?” “Non sono scomodi?” “Vabbè, Andiamo…” 20:06, camminiamo sul marciapiede e un rumore attira la nostra attenzione. Ma niente, nulla.

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Ci sono due cose che non sapete di Alex: la prima è che è una ragazza protettiva, l’altra che…ci sono due Alex! Subito ci guardiamo intorno, ma nulla: solo bidoni della spazzatura e aiuole appassite. 20:24, siamo davanti alla Kensington School. Stranamente c’è una guardia; le mostriamo la carta di identità e entriamo. La scuola è buia. Iniziamo dal corridoio principale, ma ci sono solo armadietti chiusi. Poi passiamo al piano di sopra, ma ci sono solo aule vuote e sporche.

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Mentre percorriamo le scale nel buio pesto, intravedo una porta. Io e Alex ci avviciniamo e cerchiamo di aprirla, ma è chiusa. Alex va a chiedere le chiavi al guardiano della scuola, mentre io rimango vicino alla porta. Intanto, mi guardo intorno. Improvvisamente, ho la sensazione di vedere una figura muoversi silenziosamente nell’ oscurità. Proprio in quel momento Alex mi raggiunge. Ed eccola lì: “La seconda Alex”. Lei ha due personalità: una quando è euforica…parla tanto e… lo sapete. La seconda quando diventa seria, silenziosa, quasi cupa e non scherza mai. Ha gli occhi spenti e uno sguardo assente, mette quasi paura…ed eccola lì con le chiavi in mano. Ma prima di aprire la porta, le dico di quella figura, ancora lì. Alex prende la torcia e la punta verso la porta. Un fioco fascio di luce illumina una figura inquieta: E’ un uomo, giovane, sulla quarantina. Lui scappa e Alex lo insegue: la sua specialità è la corsa, ha anche vinto molte gare. Dunque, non mi stupisco a vederla tornare dopo pochi minuti con la pistola puntata al collo dell’ uomo e, mentre, lei lo tiene fermo, io apro la porta. Ed eccolo lì: il ragazzo scomparso, lì in un angolo, legato. Lo slego subito e il ragazzo, in lacrime, mi racconta tutto. Il quarantenne è un balordo, un po' fuori di testa, che rapisce bambini e ragazzi ma fino ad allora l’ aveva sempre fatta franca. Chiamiamo subito la polizia. Il ragazzo finalmente ritorna tra le braccia della madre che ci ringrazia infinitamente. L’uomo viene portato in galera e ci resterà per 60 anni.

E noi due…abbiamo risolto un altro caso!

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A SCUOLA DI “GIALLI”

UCCISIONE SULLA FIFTY AVENUE a cura di Martina Damiano - 2^E “È più di un mese che cerchiamo questo delinquente!”, nemmeno il tempo di finire la frase che inizia a squillare il telefono del reparto di cui era capo l’investigatore Clint Washington.

“Salve capo, qui gli sono state ritrovate tre coltellate alla schiena, una decina di pugni all’addome ed una coltellata alle gambe in modo che non potesse scappare, già però privo di forze!”

“Pronto? Sono Gerry, c’è un uomo incappucciato che mi rincorre…aiuto, aiutooooo”.bip bip...” “Forza, rintracciate la posizione della chiamata!” “Squadra A e C mi sentite?”

“Benissimo, grazie ancora!”

“Si!” “Perfetto,andate sulla Fifty Avenue”. Arrivati sul luogo del delitto la vittima era a terra, perdeva sangue, tanto sangue, questo, faceva presumere ad un accoltellamento, stessa fine delle altre due vittime nell’ultimo mese. Ora però avevamo delle informazioni in più! A differenza delle altre due vittime per le quali le indagini avevano fatto emergere dei moventi per quest’ultimo invece, non c’era nessun collegamento con nessuno dei due. Era un semplice uomo che abitava con sua moglie, Anna, in una di queste case di New York. “Procediamo subito nel confrontare le impronte che troviamo con quelle delle ultime due vittime e poi interroghiamo la moglie e chiunque altro avesse un rapporto con lui!” esclama l’investigatore. “Se le impronte coincideranno, sapremo che nell’arco di un mese il “killer” è rimasto qui e avremo un indizio in più sul fatto che si trova in questa città o che comunque è nelle vicinanze” aggiunse poi. “Pronto? sono Clint Washington richiedo un’ immediata autopsia dell’ultima uccisione sulla Fifty Avenue”. Trascorsero la notte ad esaminare le impronte con quelle del loro Database ma non trovarono nulla. “Buongiorno capo! È appena arrivata l’autopsia da lei richiesta, vada nel reparto del Manhattan Hospital.”

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“Pronto? George? Sono Clint, scoperto qualcosa?” “No, ti aspettiamo per interrogare la moglie e i parenti” .Vennero interrogati tutti ma nessuno aveva idea della sua morte, tutti dicevano fosse un brav’uomo, il suo passato era pulito. Quest’uomo,ogni pomeriggio ,almeno per un’ora usciva, nessuno però sapeva dove andasse tranne una persona… “Buongiorno capo abbiamo esaminato e messo a confronto le impronte e coincidono, però non hanno nessun collegamento né familiare né d’amicizia”. Clint tirò un sospiro di sollievo......almeno sapeva che era stata una sola persona, anche se erano stupiti dell’uccisione di tre vittime nel giro di un mese. Contattando le persone che lo conoscevano, a circa tre chilometri da casa della vittima, vi abitava una signora anziana che sosteneva di vedere sempre Gerardo percorrere quella strada che conduceva in un unico luogo, una casa di riposo. “Pronto sono Clint Washington, ho bisogno di interrogare tutti i membri della casa di riposo di New York”. “Cavolo!!! abbiamo interrogato tutti, TUTTI ma nessuno e dico nessuno sa darci delle spiegazioni, nessuno conosce quest’uomo”. Intento a riflettere per qualche minuto. “Oh! come ho fatto a non pensarci prima! Le impronte!! Forza andiamo a controllare se c’è qualche collegamento!” esclamò l’investigatore.

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Erano passati tre giorni dalla morte della vittima ma ancora niente, fin quando non sentì l’urlo di gioia di Harry, un collaboratore del reparto investigativo, che aveva trovato l’impronta, e per un attimo arrivai alla conclusione di aver finalmente trovato il killer! Ma nello stesso attimo il volto di Harry cambiò completamente. Le impronte coincidevano a quelle di un uomo che in passato aveva lavorato in quella casa di riposo ma che era morto. L’ indagine si complicava e stava prendendo un’insolita piega.

Tra le varie ipotesi, si pensò, quindi, anche a quella di un

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suicidio dopo l’uccisione di tre individui. Ma i fatti non quadravano. L’uomo delle impronte era deceduto prima della morte di tutte e tre le vittime. Le indagini proseguirono, si indagò anche sull’ individuo di cui l’ uomo si occupava e trovarono dei precedenti penali e che a soli venti anni era stato internato in un manicomio. Si ricorse quindi al fatto che fosse stato lui il killer, malato mentale, molto amico del defunto in ospedale e dato che Gerardo andava lì ogni giorno, pensava fosse stato lui ad uccidere il suo collaboratore. E per vendicarlo lo uccise, ricoprendolo di impronte di un uomo morto.

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SPECIALE “RACCONTI”

ASSASINIO A CASA TAYLOR a cura di Ciro Miranda - 2^E C’era stato un delitto a Londra, precisamente il 24 aprile 1890 in un quartiere nobile. Era stata uccisa una donna di 35 anni che si chiamava Daphne. Ricordo perfettamente quel giorno. Mi arrivò a casa quella specie di rivista di Lady Whisteldown. La prima notizia era che la marchesa Daphne era stata uccisa con un colpo da arma da fuoco. Da subito gli investigatori avevano sospettato di un commerciante, Michael, che aveva un negozio affianco la casa della marchesa e una delle sue tre figlie, Penelope, era amica della marchesa. Micheal aveva anche un segreto! Nascondeva i suoi fratelli malavitosi. E proprio la sera del delitto decise di fare un giro nel quartiere col cane e portare ai familiari dei soldi per farli andar in un albergo fuori quartiere e città, alle 22:00. Quando se ne andarono i fratelli, Micheal aprì una botola c’era un magazzino ma invece c’era un letto e un armadio, ma dentro a quell’ armadio c’era una pistola con un mirino. Micheal credeva che i fratelli avessero rubato la pistola ma invece avevano usato solo il letto per dormire, controllò e uscì però lasciò la finestra aperta perché c’era cattivo odore e la porta chiusa a chiave. Proprio quella sera qualcuno aveva sparato a Daphne dritto al cuore e lei era caduta a terra sbattendo la testa, ed era stata vista da testimoni. Costoro erano Penelope che guardava fuori dalla finestra e la mamma di Penelope che era appena entrata dalla porta della sua camera. E in quel momento si sentiva solo la poca gente che era andata a passeggio quella notte che urlava e correva a causa dello sparo.

ra successo quella notte e andai ad interrogare i due testimoni e gli feci delle domande: Perché erano sveglie a quell’ ora? Perché Penelope era affacciata alla finestra? Loro a quel punto dissero tutto e la madre di Penelope sfinita dal parlare uscì un attimo a prendere una boccata d’aria e Penelope disse chi per lei era il colpevole e disse: “E’ mio padre e spiego il perché: perché un Martedì mentre Daphne era a cavallo e si stava ritirando a casa fu spaventata da una carrozza in corsa, ebbe paura e andò a sbattere contro il reparto frutta che mio padre aveva fuori, lui quando sentì tutto quel frastuono uscì e disse: cos’è successo al mio reparto frutta? E chi è stato?” Il cocchiere della carrozza denunciò subito Daphne, e lei si scusò dicendo di non averlo fatto apposta. Michael le prese il braccio facendole male e le disse: “Se non mi ripaghi tutto io ti uccido”. A quel punto arrivò il padre della marchesa e gli diede un pugno. “Mio padre urlò chiedendo di essere risarcito. Daphne e il padre se ne andarono e mio padre entrò di nuovo dentro al negozio”. Dopo aver sentito tutto quello che era successo, dissi: il padre non può essere stato perché da quanto è stato scoperto dalle mie indagini lui è innocente. A quel punto, Penelope mi chiese come era stata uccisa Daphne. E le dissi: con un’arma di proprietà di Michael che era stata trovata a terra, di fronte al suo negozio. Poco dopo entrò la madre di Penelope e disse che mi cercava la madre di Daphne, io andai e lei mi fece accomodare, mi offrì un tè e iniziammo subito con le domande. Le chiesi quale alibi avevano i 5 figli maschi e le 2 femmine che aveva. Mi disse che si erano trattenuti tutti a casa tranne Anthony che era andato a preparare il cavallo per il viaggio che faceva ogni mese.

Io il giorno dopo andai a verificare e a domandare cos’e-

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Un viaggio della durata di due settimane. Poi si era andato a cambiare per un ballo organizzato dalla figlia della regina per i ragazzi dai 18 ai 25 anni. Le dissi con un’aria molto sospetta che non c’era stato nessun ballo quella sera. A quel punto avevo tutte le idee chiare, avevo capito che il colpevole era è Anthony. Chiesi il permesso alla madre di poter fare un sopralluogo nella stanza del ragazzo e lì vi trovai una lettera in cui lui esprimeva rabbia per essere stato destinato a un matrimonio che non voleva. E con un inchiostro tanto nero c’era scritto: “avrò la mia vendetta!”

Io collegai tutto, uscii correndo dalla casa prendendo la mia giacca e il mio cappello e andai all’ agenzia dove Anto-

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ny andava sempre e dissi: “Buongiorno sono l’investigatore Francesco Gasper e le devo fare delle domande: ci sono viaggi oggi? Se si à che ora?” Lui mi rispose: “Sì! dalle 12:00 alle 15:00” e “Il signor Anthony Taylor quando parte?” Lui mi disse : “Alle: 15:00. Tra poco dovrebbe venire qui”. Io chiamai tutte le forze di polizia di Londra e gli feci un’imboscata, lo catturammo e lo mandammo in carcere per venti lunghi anni su un’isola sperduta. Il maggior carcere di sicurezza al mondo. Due anni dopo diventai molto amico delle due famiglie e intanto Anthony con un po' di fortuna forse sarebbe uscito dal carcere per godersi gli ultimi anni di vita in libertà.

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LOTTA ALLA MAFIA

Ricordando Giovanni Falcone a cura di Daniele Cervelli e Lorenzo Lubrino - 2^H Il 23 maggio, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, noi alunni di 2^H abbiamo affrontato il tema della mafia. Durante le attività e la condivisione delle nostre riflessioni, abbiamo imparato che la mafia in Italia ha origini e tradizioni secolari. Ha avuto un ruolo importante nella storia prima, durante e dopo l’Unità d’Italia. Essa assume nomi diversi a seconda delle regioni: in Sicilia si è formata Cosa Nostra, in Campania si è diffusa la camorra, in Calabria è nata la ‘ndrangheta. Oltre a conoscere l’origine e la diffusione di queste organizzazioni criminali, abbiamo anche conosciuto gli eroi che hanno lottato contro la mafia come Don Peppe Diana che si è battuto contro la camorra in Campania e i due coraggiosi magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tutti e tre uccisi purtroppo dalla criminalità organizzata. Don Peppe Diana predicava in chiesa, a Caserta, denunciando spesso gli atti della camorra, dalla quale è stato ucciso il 19 Marzo nel 1994, il giorno del suo onomastico, nella Chiesa di San Nicola di Bari, mentre si preparava per la celebrazione della messa. Paolo Borsellino è stato un giudice italiano, vittima di Cosa Nostra nella strage di via d’ Amelio assieme ai cinque agenti della sua scorta mentre bussava a sua madre per salutarla insieme ai colleghi e ai suoi amici. È considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta contro la mafia in Italia.

sotto inchiesta sparivano o venivano uccisi. Iniziò così la guerra alla mafia nel 1981-1982 che causò nel capoluogo Palermo un morto ogni tre giorni. Falcone non si fermò nemmeno quando gli arrivarono minacce, pur di salvare la sua regione. Morì il 23 maggio 1992 sull’ autostrada di Capaci dove furono piazzati chili di tritolo. Pochi mesi dopo la stessa toccò anche al giudice Borsellino. Oggi il 23 maggio è considerata la Giornata della legalità per non dimenticare coloro che hanno dato la vita per un mondo migliore e per ricordare che non dobbiamo mai abbassare la testa o voltarla dall’altra parte di fronte ai soprusi, alle violenze e alle minacce della mafia. Solo così possiamo portare avanti la missione di Falcone.

Giovanni Falcone è stato un magistrato italiano amico di Borsellino ed è stato il principale giudice antimafia a rendersi conto che indagati e membri della mafia

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GIORNATA DELLA LEGALITÀ

I nostri eroi a cura degli alunni di 2^M In occasione della Giornata sulla legalità, dopo aver riflettuto sul significato di questa parola, a casa ognuno di noi ha svolto un lavoro di ricerca su uomini e donne che hanno combattuto e sono morti per la legalità. Abbiamo scelto il personaggio che ci interessava e, dopo aver selezionato le informazioni più importanti, li abbiamo raccolti su un unico foglio secondo la tecnica di "one page."

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NO ALLA MAFIA

23 maggio: per non dimenticare a cura di Giulia Cappiello –3^F La mafia…ma cos’ è ? un termine che indica solo violenza e morte. Nasce proprio in Sicilia in quella terra, dove sarà’ combattuta da coloro che oggi riteniamo degli eroi e protettori della giustizia. E per questo non dovranno mai essere dimenticati. Giovanni Falcone insieme a Paolo Borsellino istituirono un Pool di magistrati proprio con l’intento e l’obiettivo di combattere la mafia e capire gli intrecci dei fenomeni mafiosi. Dopo numerose indagini il 16 dicembre del 1987 Falcone ottenne la vittoria al maxiprocesso di mafia contro 474 imputati smascherando per la prima volto un modo sotterraneo che nessuno era stato capace di portare alla luce. È anche vero che quello fu però’ solo l’inizio di un’atroce vendetta nei suoi confronti perché ’ successivamente fu ucciso nella strage di Capaci insieme alla moglie e alla sua scorta il 23 maggio 1992. Falcone come anche Borsellino non possono e non devono essere dimenticati ma il loro operato deve rimanere indelebile per sempre nelle future generazione affinché si combatta sempre ogni forma di ingiustizia. Le parole di Falcone risuonano vive più che mai “chi si schiera dalla parte della legge, non può’ avere paura, infatti, chi ha paura muore ogni giorno”. Viene spontaneo chiedersi come facesse, a non provare paura. Sembra strano, lui viveva come se non lottasse tutti i giorni contro la morte, contro un nemico che punta solo alla violenza. Eppure credo che lui avesse paura ma il desiderio di giustizia era superiore alla paura.

il ruolo che rivestiva si sentiva il dovere di fare qualcosa per combattere questo male della società. La legge e la giustizia erano il suo pane quotidiano. Davanti alla casa di Falcone, c’è un albero molto speciale “l’albero della legalità” sul quale i ragazzini hanno posto molti pensieri e ricordi che esaltano il valore del coraggio, della giustizia e della legge. Le parole ricorrenti sono : impegno, innocenza, fiducia, diritto e libertà, ma quella che più’ mi ha colpito è “ memoria”. Si perché la memoria ci aiuta a ricordare ciò che è successo, ci aiuta a dare valore a queste vite che hanno lottato per darci un mondo migliore. Anche noi, io e la mia classe, abbiamo voluto dare il nostro contributo costruendo un albero su cui abbiamo incollato delle foglie con su scritte delle frasi che ricordano l’importanza dei diritti e la legalità e in proposito non potevamo non ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

La parola che più’ preferiva della legge, era la responsabilità… si proprio la responsabilità perché con

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CUORE AZZURRO

La “Viviani” di Casalnuovo esulta allo stadio Maradona a cura del docente Luigi Monda Con il dirigente Velotti, gli insegnanti Monda e Caruso la squadra del Napoli contro il Sassuolo vola. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado "Viviani" di Casalnuovo gridano “Forza Napoli” i calciatori segnano sei goal contro il Sassuolo. Un Napoli strepitoso senza retrospezione, ormai il dado è tratto. I ragazzi sono più che felici. Il dirigente scolastico Luca Velotti ,il professore Caruso e l'insegnante Luigi Monda ci hanno visto giusto. Lo sport e il fair play costruiscono sane relazioni nel rispetto dell'avversario. È bello essere uniti per sostenere la squadra del cuore, simbolo della nostra identità calcistica. Che bello vedere i volti felici dei ragazzi e delle ragazze outdoor e sugli spalti dello stadio “Diego Armando

Maradona” che per fortuna questa volta ha onorato il numero 10 più strepitoso di tutti i tempi. Primo gol si esulta, si bissa e poi tre, poi quattro cinque , poi sei... Maradonaaaaa in delirio. Progetto scuole allo stadio: la media Viviani c'è. Il professore Luigi Monda Caruso con il sostegno del preside Velotti hanno svolto un attività di educazione allo sport in particolare al calcio. Dai un calcio e vai che ha coinvolto la sfera emotiva e cognitiva in sinergia con l'apprendimento in maniera sociale ed emotivamente trascinante. La secondaria di primo grado Viviani è felice e soddisfatta e mostra lo striscione "club Napoli Viviani 91" Casalnuovo di Napoli.

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PER UN MONDO MIGLIORE

L’opera d’arte più bella: la Terra a cura degli alunni di 1^F Uno dei lavori più belli che noi alunni di 1^F abbiamo svolto quest’anno è stato il patchwork sulla Terra. A questo progetto tutti hanno partecipato, sia durante la fase di realizzazione sia nell’’assemblaggio finale. Esso è il prodotto del percorso dedicato all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, per sensibilizzare tutti al rispetto della Terra. Abbiamo realizzato questo lavoro in occasione della Giornata Mondiale della Terra che si festeggia il 22 aprile con lo scopo di ricordare a tutte le persone di amare e salvaguardare il Pianeta. Nel nostro patchwork è stata trascritta una frase di Andy Warhol che ci fa molto riflettere e che recita così: Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.

Lingue del mondo a cura degli alunni di 1^E Durate le attività di educazione civica dedicate al tema della guerra in Ucraina noi alunni di 1^E abbiamo realizzato un VOCABOLARIO DELLA PACE raccogliendo tutte le parole che contribuiscono a raggiungerla come fratellanza, amore, condivisione, rispetto. Il vocabolario è stato realizzato in tre lingue, italiano, francese e inglese perché la pace è un valore universale e si ottiene con la conoscenza dell’altro e con la consapevolezza che la diversità è una ricchezza. Alla fine del nostro lavoro abbiamo selezionato alcune parole per creare tutti insieme un MANIFESTO DELLE PAROLE DELLA PACE.

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STILE & TENDENZE

La patria della moda: Paris a cura di Miriam D’Ambrosio e Zaira Coppola—2^H L’abito protegge il corpo umano dai pericoli dell’ambiente da molti anni, come il freddo il caldo. Non si può pertanto, prescindere dalla storia dell’abbigliamento, ovvero degli abiti e accessori che hanno vestito la persona umana nel corso dei secoli, se si vuole capire l’evoluzione della moda. Questo studio noi alunni di 2^H lo abbiamo condotto durante le ore di francese perché ci siamo soffermati sulla sua capitale : Parigi. Questo argomento ha colpito soprattutto le ragazze—da sempre appassionate di abiti e accessori – e abbiamo visto come i generi teatrali dell’antica Roma prendevano nome da capi d’abbigliamento, come nell'Alto Medioevo l'abbigliamento serviva per distinguere il feudatario dai suoi vassalli e dalla plebe, infatti ogni ceto sociale aveva leggi molto rigide riguardo all'abbigliamento. L'abbigliamento diventa, così, una vera e propria carta d'identità. Nel Quattrocento dominò la moda italiana. La scoper-

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ta del Nuovo Mondo, oltre a mettere in contatto culture diverse, portò allo sviluppo dell'industria tessile. Parigi inaugurò, dalla metà dell'Ottocento, la produzione di modelli in serie, ossia la moda anche come prodotto di massa. Mentre con gli abiti di Charles Frederich Worth nacque l'elitaria «alta moda», soggetta presto a rigide regole. Si cominciò, inoltre, a studiare la storia del costume e nacquero le prime riviste dedicate alla moda. Dagli anni Sessanta del '900, lo stilista, colui che disegna abiti e collezioni nuove ad ogni stagione, diventa sempre più specializzato e coordina le collezioni già dalla scelta di tessuti e colori. L'abbigliamento dei giorni nostri si può definire senza frontiere, non c'è più un modello stabilito, questo significa libertà di vestirsi senza l'obbligo di dover essere alla moda. La libertà risiede dunque nella scelta di essere se stessi. Questo è stato in sintesi il percorso che abbiamo seguito, racchiuso alla fine nel lapbook realizzato da Zaira Coppola.

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IMPARARE FACENDO

L’orto a scuola a cura degli alunni di 1^G Noi alunni della 1^G abbiamo deciso, insieme alla nostra professoressa di Scienze, di creare un orto per studiare ed osservare meglio il suolo e le piante. La nostra professoressa ci ha suddivisi in cinque gruppi ad ognuno dei quali è stato assegnato un pezzetto dell’orto. La prima cosa che abbiamo fatto nell’orto è stato tracciare il perimetro dei vari lotti. Poi abbiamo tirato i solchi e lì abbiamo piantato le nostre piantine che già avevamo messo a dimora in diverse modalità. Infatti, la nostra professoressa ci aveva dato un compito da svolgere a casa, ovvero quello di far germogliare semi di ceci, fagioli, lenticchie e pomodori con tre modalità diverse: nell’ovatta, nel terreno e nella spugna. Ciascun gruppo si è dato un nome: La vanga campagnola, Hay day, Fragoline, Ciliegine e La fattoria più bella. Ogni gruppo è formato da quattro alunni e tutti si sfidano per l’orto e per le piante più belle, tutto amichevolmente. Abbiamo creato anche degli spaventapasseri e ogni gruppo ha sistemato il suo nel proprio pezzetto di orto. Abbiamo avuto anche delle difficoltà. La prima è stata quella dell’erba molto alta che noi non siamo riusciti a togliere con le zappette che ci hanno procurato i nostri genitori. Perciò la nostra professoressa ha dovuto chiamare un trattore. L’altra difficoltà è stata quella di non riuscire sempre ad innaffiare. Infatti abbiamo avuto dei giorni di vacanza da scuola e quindi non abbiamo potuto badare bene alle nostre piante. Ma anche in questo la nostra professoressa Panico ha trovato un’idea. Quando noi non possiamo scendere nell’orto lei annaffia le nostre piante, compreso il sabato, in modo che non appassiscano.

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TURISMO & TRAVEL

L’Asia: un continente da scoprire a cura degli alunni di 3^E Voglia d’Oriente? Ecco le proposte di viaggio degli alunni di 3^E che per un giorno sono diventati dei tour operator e hanno realizzato dei bellissimi dépliant turistici per scoprire e far scoprire le bellezze asiatiche: luoghi incantevoli, piatti tipici, tradizioni e usi esotici. Tutto questo è il fascino dell’Asia e molto, molto di più! Scopritelo con noi e lasciatevi ispirare dai loro lavori per la prossima vacanza!

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INCLUSIONE & INTEGRAZIONE

A scuola di arabo a cura degli alunni di 3^H Anche se oggi capita molto più spesso che in passato, non tutti gli studenti hanno avuto la stessa fortuna degli alunni di 3^H: avere in classe un ragazzo di un altro Paese .

Grazie alla loro compagna, Fatima Zailaf, hanno fatto un bellissimo viaggio nel suo continente, l’Africa e nella sua nazione, il Marocco, comodamente seduti nei propri banchi. Hanno scoperto come gli arabi cucinano il cous cous nel tajine, hanno annusato il profumo della sua terra attraverso le spezie e il tè nero, hanno imparato a pronunciare e a scrivere qualche parola in arabo, hanno scoperto qualcosa in più sul ramadan, sul Corano e sul velo, hanno sognato ad occhi aperti i vivaci colori e odori dei souk marocchini. Ciò però che più li ha colpiti è stato conoscere il dolore di lasciare il proprio Paese, i propri amici e i propri parenti per intraprendere un viaggio lungo e carico di speranza. Sono stati curiosi di sapere i motivi della sua migrazione, la difficoltà all’inizio di trovarsi in un Paese diverso e tra persone che parlano una lingua incomprensibile, la fatica di farsi accettare dagli altri. Questa esperienza è stata molto formativa anche grazie alla presenza di un mediatore culturale in classe, il prof. Antonio Coppola, che li ha aiutati, insieme alla nostra prof. di geografia, Eliana Baro-

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ne, a immergersi nel bellissimo mondo di Fatima e nel capire che la conoscenza di culture e tradizioni diverse dalla nostra è un prezioso tesoro che ci porteremo sempre con noi. Hanno così potuto riflettere sulle rotte migratorie di oggi, sui fattori di spinta e attrazione, sugli stereotipi e pregiudizi sui migranti. Per far sentire un po’ a casa la loro amica e dimostrarle affetto, hanno realizzato tanti dépliant turistici su tutti i Paesi dell’Africa mediterranea: il loro obiettivo è stato quello di esplorare l’altra sponda del Mediterraneo e scoprire affinità e differenze con l’Italia. Ecco alcuni estratti.

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NO AL BULLISMO E CYBERBULLISMO

Gli alunni incontrano le istituzioni Lavori a cura degli alunni di 2^G-2^H L’emergenza baby-criminalità e la diffusione degli episodi di bullismo e cyberbullismo ha spinto il Dirigente Scolastico, l’architetto Luca Velotti, ha organizzare un importante evento dal titolo “Legalità, bullismo e cyberbullismo” presso la sede centrale dell’Istituto Comprensivo “Viviani” di Casalnuovo di Napoli. All’incontro, organizzato il 4 aprile 2022, hanno preso parte diversi esponenti delle forze dell’ordine: Marco Tornincasa, responsabile della Relazioni sindacali del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria; Fernando De Solda, comandan-

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te della Tenenza dei carabinieri di Casalnuovo; l'assessore Biagio Antignani; il comandante della polizia municipale di Casalnuovo Fulvio Testaverde. Tutti gli alunni della scuola hanno preso parte all’incontro collegandosi dalle proprie aule con la sala multimediale in cui sono stati ricevuti gli ospiti insieme a una piccola delegazione di studenti degli ultimi anni della scuola primaria e secondaria di primo grado, i quali hanno potuto porre domande, esprimere considerazioni e stimolare il dibattito.

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Lavori a cura degli alunni di 2^M Gli alunni hanno sentito le forze dell’ordine vicine e hanno compreso l’importanza di non restare in silenzio, ma di denunciare i bulli, di parlare con le istituzioni, le famiglie e la scuola; inoltre, hanno le famiglie e la scuola; inoltre, hanno anche avuto modo di conoscere le conseguenze penali e civili per chi commette questi resti e la necessità di lottare insieme per fermare questo fenomeno . L’evento è stato il momento finale del percorso svolto durante l’intero anno scolastico che ha visto gli alunni di tutte le classi affrontare il tema della legalità, del bullismo e del cyberbullismo con letture, dibattiti, condivisioni di esperienze, approfondimenti, rappresentazioni artistiche di cui offriamo ai lettori del Giornalino qualche esempio.

Lavori a cura degli alunni di 1^E-1^F

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EREDITÀ DEL PASSATO

Cosa resterà dei “ruggenti anni” Venti... a cura di Samuele Mastrilli - 3^H Quelli tra il 1920 ed il 1930 sono comunemente definiti “anni ruggenti” (the roaring Twenties). Negli Stati Uniti d’America sono gli anni dell’old jazz, del proibizionismo e dei gangster; della xenofobia del Ku Klux Klan, gli anni in cui ragazze disinibite affollano le sale da ballo portando capelli al garçonne e si scatenano in sfrenati Charleston. Samuele Mastrilli con il suo suggestivo lavoro ha voluto sottolineare le LUCI e le OMBRE di quel periodo, a cui nel bene e nel male tutti noi dobbiamo molto, ma lui prima di ogni altro perché se ama così tanto la batteria è anche grazie al fenomeno musicale delle Big Band, le grandi orchestre jazz formate da strumenti a fiato, pianoforte, contrabbasso, batteria e chitarra, diffuse proprio in quegli anni con lo scopo di far ballare e divertire i ragazzi nel primo dopoguerra.

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MONDI A CONFRONTO

La Penisola coreana: nord e sud a confronto a cura di Francesca Pascucci e Alessio Marzocchella - 3^H Come possono due Paesi così vicini tra loro e a lungo uniti in un’unica nazione essere così diversi oggi? L’uno è il simbolo di una dittatura nelle mani di un unico sovrano che crea disparità sociali, mentre l’altra è tra le quattro economie più stabili e produttive dell’Asia. L’una ha sviluppato un sistema politico ed economico prettamente comuni-

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sta, simile a quello dell’Urss, mentre l’altra, legata agli Stati Uniti, ha instaurato una democrazia di stampo capitalista. Francesca Pascucci e Alessio Marzocchella ci illustrano la Corea del Sud e la Corea del Nord, ponendo l’accento sugli aspetti più pericolosi di entrambe le nazioni.

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A SCUOLA DI COMIX

Tutti pazzi per il FUMETTO a cura degli alunni di 2^E e 2^F Gli ultimi anni, complice anche il lockdown, in tutto il mondo si è assistito a una bellissima mania: la lettura dei fumetti. Per molti anni i fumetti sono stati considerati delle opere di nicchia o catalogati tra le illustrazioni e i disegni. Finalmente nell’ultimo periodo il fumetto d’autore è entrato ufficialmente nel novero delle opere letterarie, addirittura comparendo nella rosa dei candidati al premio Strega. Gli alunni di 2^E sono grandi lettori di manga e, prendendo spunto dalle loro opere preferite, hanno realizzato dei bellissimi fumetti su temi a loro cari e di estrema attualità come la pandemia o il bullismo. Hanno capito che per veicolare un messaggio importante, dove le parole non arrivano, arriva il disegno.

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CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE

ESAMI CAMBRIDGE? YES, WE CAN! a cura della prof.ssa Fortuna Riccardi “The world is your oyster” è il titolo dato al progetto extracurriculare dedicato al potenziamento della lingua inglese. Quaranta alunni delle classi seconda e terza della scuola secondaria di I grado hanno sostenuto gli esami per ottenere la certificazione linguistica di livello A1 e A2 del Quadro Comune Europeo (Common European framework of reference). A settembre sarà, inoltre, organizzata una cerimonia per la consegna degli attestati Cambridge. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato”, afferma il Dirigente Scolastico, arch.

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Luca Velotti, “la nostra scuola è adesso un centro per gli esami Cambridge, un aspetto importante questo, perché ciò vuol dire permettere ai nostri alunni di fare l’esame in sede, senza spostarsi a Napoli o in altri centri. E siamo contenti di aver offerto questo corso gratuitamente ai nostri alunni”. Il progetto è stato promosso dalla docente d’inglese Fortuna Riccardi, coadiuvata dalle docenti Donatella Grimaldi e Immacolata Franco, che hanno preparato gli studenti per l’esame finale.

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ALLA SCOPERTA DEL CLIL

CLIL: QUANDO UNA MATERIA INCONTRA L’INGLESE a cura della prof.ssa Fortuna Riccardi Come ogni anno, anche quest’anno la nostra scuola è stata promotrice del progetto curriculare “La scuola di tutti. Sperimentiamo la Clil.”

Gli alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado hanno avuto la possibilità di studiare geografia in lingua inglese un’ora a settimana. Un’opportunità concessa ai discenti per poter arricchire le proprie competenze linguistiche. Come conclusione del progetto, gli alunni hanno creato un lapbook. Hanno lavorato in coppia ed ogni progetto è stato incentrato sull’approfondimento in lingua inglese di una delle nazioni oggetto di studio durante l’anno.

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L’educazione non è il riempimento di un secchio, ma l’accensione di un fuoco. (William Butler Yeats)

I.C.S. “Raffaele Viviani” Redazione Alunni e docenti dell’ICS “Raffaele Viviani” Casalnuovo di Napoli (NA) Progetto Editoriale Prof.ssa Eliana Barone

BUONE VACANZE!


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