Per dei calci non dati

Page 77

fossi stato corrisposto... che coppia saremmo stati. Fiere, mostre, monte con le più belle vacche della regione invece che farti tutte quelle che ti erano presentate. Ti meritavi il meglio, mi meritavo il meglio ed è tutta colpa tua se non ce lo siamo preso!”. La corda che teneva legato il toro alla mangiatoria era oramai sciolta. Stefano cominciò a tirare in maniera tale che l'animale girasse su se stesso e si indirizzasse verso la porta della stalla. Bufalo con il collo cedette verso sinistra solo qualche centimetro, poi con un colpo secco raddrizzò la testa e non volle più saperne. Quell'ultima umiliazione cancellò l'esigua luce di razionalità che illuminava la mente di Stefano. Legò di nuovo il toro e fece alcuni passi verso l'uscita della stalla. Prima di varcarla si voltò livido e disse:” Bene, te la sei cercata.” Il mattino seguente Stefano si alzò che era ancora buio e siccome non c'era più il padre a dirigere i lavori della giornata, poté senza noie decidere di spaccare alcuni tronchi con l'ascia. Tutti, quando sentirono i primi colpi, si chiesero perché avesse deciso di svolgere un lavoro così pesante nel mese più caldo dell'anno, con la legna per l'inverno ben riparata. Però nessuno gli disse niente, e lasciarono che facesse quello che desiderava. Verso le nove del mattino, la madre lo vide comparire in cucina e consumare in silenzio una frettolosa colazione. Poi uscì di nuovo alla volta della stalla impugnando l'ascia. Prese la corda che legava Bufalo e si assicurò che fosse ben legata. Aspettò qualche minuto e poi si mise a urlare a squarciagola aiuto. Di lì a un attimo i colpi si abbatterono feroci su Bufalo lacerandone la carne fino alle ossa. Il toro cercava di divincolarsi ma senza successo, finché l'ascia non colpì all'intersezione della testa nel collo quasi distaccandola. Il toro trovò la forza per un ultimo cavernoso muggito e stramazzò a terra con un tonfo sordo. “Se non io nessun altro, mio caro” disse gelido Stefano pulendosi la faccia con il polsino della camicia da alcuni schizzi di sangue, mentre mani e pantaloni ne erano imbrattati. I fratelli di Stefano accorsero di lì a poco, ma in ritardo. La follia di Stefano aveva avuto tutto il tempo per eseguire il suo piano. 77


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.