

Karine Daisay
Il mio amico Pepè



© 2025 orecchio acerbo s.r.l.
Viale Aurelio Saffi, 54
00152 Roma
www.orecchioacerbo.com
Titolo originale “Mon ami Coco”
Traduzione dal francese di Paolo Cesari
© Saltimbanque Éditions, 2024
Stampa: Print Best (Estonia)
Finito di stampare nel mese di agosto 2025
Karine Daisay
Il mio amico Pepè
traduzione di Paolo Cesari


Perché sono qui, e non… da qualsiasi altra parte?



Questo lo so già! pensò Pepè.

Ciao Pepè, io sono un bambino.
Sono Pepè.
Da dove vieni?
Non me lo ricordo più, mi sono smarrito o qualcosa del genere.


Il bambino gli propose di fermarsi un po’, giusto il tempo di ritrovare la sua strada. Pepè accettò.


Se ti sei perso, io ti aiuterò.



Il bambino si mise al lavoro: da dove poteva arrivare questo piccolo sconosciuto di cui non si sapeva nulla?
Tutto quello che so è che sono qui. Se potessi aiutarti, lo farei!


Cominciamo col fare il giro della casa. Non devi venire da troppo lontano, e di certo dev’esserci un posto che riconoscerai. Lo spero! Miao!
Il bambino prese delicatamente Pepè fra il pollice e l’indice e se lo mise sulla spalla.






la cucina,



guardarono ovunque.
esplorarono il bagno,
gli armadietti,
Insieme,






Riuscì persino a intrufolarsi nella tana di un topo.
Pepè cercò sotto i mobili e sotto i tappeti.


Ma dovettero arrendersi all’evidenza. «Tutto questo non mi dice niente. Non mi ricordo…» disse tristemente Pepè.
Anche il bambino era deluso, ma non lo diede a vedere per non scoraggiarlo di più. «Riposati, domani cercheremo più lontano.»