GS Settembre 2012

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Rubriche a cura di Mario Garippo

a cura della dott.ssa Sonia Giacometti

Autunno: Incidente: cadono i capelli come comportarsi

Qualche tempo fa fece notizia la storia di un ragazzo che si era indebitato fino al collo per pagare una “cura” contro la caduta dei capelli, spinto da personaggi senza scrupoli che, spacciandosi per esperti, l’avevano convinto che sarebbe diventato calvo nel giro di breve tempo se non avesse seguito i loro consigli. Senza arrivare a questi casi limite, è noto che la caduta dei capelli è una fonte di ansia, come dimostra la facilità con cui molti, uomini e donne, cadono vittime di promesse miracolistiche, che non hanno alcun fondamento di realtà. La prima cosa da dire è che una perdita di capelli contenuta entro certi limiti è del tutto fisiologica: i tricologi affermano che l’importante non è quanti capelli si perdono ma quanti ne ricrescono, proprio per chiarire che il ricambio della capigliatura è un fatto normale, purchè il ciclo di vita del capello (cioè, le tre fasi “anagen”, “catagen” e “telogen”) si svolga in modo regolare. La seconda cosa da sottolineare è che anche i capelli, come qualunque altra parte del corpo, sono soggetti a processi di invecchiamento, accelerati da fattori esterni, come il sole, l’inquinamento, l’uso di prodotti aggressivi, o interni, come malattie, carenze nu-

trizionali o stress. Quindi, fatto salvo l’obbligo di indirizzare immediatamente allo specialista per fenomeni veramente preoccupanti, è opportuno spiegare l’importanza della prevenzione quotidiana: che, in questo caso, significa anche limitare i comportamenti dannosi. Ecco qualche esempio. -Il mercato, oggi, propone shampoo con formulazioni delicate che possono essere usati anche tutti i giorni. È bene però eseguire una sola applicazione e un risciacquo accurato, ma soprattutto un uso prudente del phon. -Gli shampoo medicati vanno impiegati quando ce n’è effettivamente bisogno e con moderazione: per esempio, chi usa antiforfora dovrebbe alternarli con prodotti neutri. -Per quanto riguarda i trattamenti, le donne sono più a rischio: tinture, permanenti, lacche, messe in piega “violente” a lungo andare danneggiano la struttura del capello. Meglio non esagerare e, comunque, preferire i prodotti meno aggressivi. -Ci sono poi gli agenti esterni che congiurano contro la salute del capello. Sole, vento e inquinamento non possono essere eliminati ma ci possiamo proteggere dai loro effetti. Ad esempio, dai danni provocati dalle radiazioni ci si può difendere scegliendo balsami, lozioni e spray che contengano filtri solari, proprio come si fa con la pelle. Dopo i 35-40 anni è bene dedicare qualche attenzione in più ai propri capelli sotto forma di cicli di terapie anti-invecchiamento. Rientrano in questo campo gli integratori da assumere per bocca che puntano a rinforzare le difese dell’organismo contro l’azione dannosa dei radicali liberi.

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Il conducente coinvolto in un incidente stradale ha l’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza agli eventuali feriti, deve fornire le proprie generalità e gli estremi della patente, della targa e dell’assicurazione del veicolo; deve evitare che vengono modificate le tracce, se occorre ricostruire la dinamica dell’incidente; per la denuncia all’assicurazione può avvalersi degli appositi moduli prestampati forniti dall’assicurazione, dopo un incidente occorre mettere l’apposito segnale di veicolo fermo, nei casi previsti dal C.d.S., con l’uso del giubbotto ad alta visibilità; far defluire il traffico fino all’arrivo della polizia. Dopo un incidente, se c’è il rischio d’ incendio del veicolo, è opportuno spegnere il quadro elettrico girando la chiave di accensione; in mancanza di estintore si può gettare sabbia o terra alla base della fiamma o utilizzare una coperta bagnata. Segnalare il pericolo ai veicoli che sopraggiungono, fuori dai centri abitati con il segnale di veicolo fermo, o anche con segnali manuali. Per incidenti con solo danno a cose, assicurarsi che tutti i conducenti intendono avvalersi del modulo di constatazione amichevole; spostare il veicolo fuori dalla carreggiata o almeno lungo il margine destro. Per incidenti con danni a persone occorre: avvertire le autorità (112 Carabinieri, 113 Polizia e 118 Emergenza sanitaria) precisando il luogo dell’incidente, il numero e la gravità dei feriti; non spostare i veicoli coinvolti o modificare le tracce utili per la ricostruzione della dinamica; soccorrere gli infortunati secondo le proprie possibilità e conoscenze. Si deve avvisare la polizia inoltre quando: l’altro conducente non sia in grado di dimostrare di essere assicurato; non è possibile ripristinare la circola-

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zione; l’incidente abbia provocato feriti, esiste la possibilità di responsabilità penale. Il conducente deve annotare nella denuncia del sinistro: luogo e data; i dati dell’altro conducente, e l’intestatario dell’altro veicolo se diverso; estremi del certificato di assicurazione; generalità di eventuali testimoni presenti all’incidente; descrizione dei danni subiti; descrizione della dinamica dell’incidente e un disegno che riproduca la posizione dei veicoli al momento dell’urto. L’individuazione dei testimoni avviene chiedendo alle persone presenti al momento dell’urto se sono disposte a testimoniare; è utile anche se si tratta di passeggeri trasportati; può avvenire con una dichiarazione scritta da parte dei presenti, non è dispensabile se ci si avvale della “constatazione amichevole”. Chi non ottempera all’obbligo di fermarsi in caso di incidente con: soli danni a cose è soggetto ad una sanzione amministrativa; per gravi danni ai veicoli coinvolti si applica la sospensione della patente; per danni alle persone è punito con la reclusione e sospensione della patente; in caso di mancata assistenza ai feriti, il conducente è punito con la reclusione e sospensione della patente, per le persone non direttamente coinvolte è ipotizzabile la violazione di “omissione di soccorso”.

Via L. Einaudi, 2/b 30030 Caltana di S.M. di Sala (VE) tel. e fax 0415732037 Via Cici 17/2 30038 Spinea (VE) tel. 041997271 fax 041995550 email: chinellato.favaretto@libero.it


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GS Settembre 2012 by Stefano Luise - Issuu