Master Meeting Novembre Dicembre 2011

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Communication Agency Int. srl Anno XVII - N. 11-12/2011 Sped. in A.P. 45% Art. 2 Comma 20 Lett. B Legge 23/12/96 N. 662 - Filiale di Milano Prezzo di copertina E 2,00

MAGAZINE DI OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

MASTER MEETING • 11-12 2011

ROBERTO AMICONI ROMA OMAENERGIE NERGIE

Dritti alla meta

Celso De Scrilli BEST WESTERN ITALIA SARÀ UN 2012 DI INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Tassa di soggiorno. Le polemiche continuano BUSINESS TRAVEL

Così le aziende italiane si misurano con le nuove strategie di booking online

Paolo Bellè SHERATON GOLF PARCO DE’ MEDICI HOTEL & RESORT QUESTIONE DI NUMERI? NON SOLO...

PROFESSIONE TRAVEL MANAGER

Come prepararsi alle sfide di oggi SPECIALE ROMA

Riflettori puntati sui grandi eventi VIAGGI

Parigi • Cracovia

Daniela Grandi GRUPPO GABECA IL VIAGGIO PIÙ AFFASCINANTE È DENTRO SE STESSI

www.communicationagency.it


Š 2010 Hilton Worldwide


Il partner nelle scelte progettuali

Roma, Centro Congressi Rome Cavalieri

Pareti manovrabili insonorizzate Con le pareti manovrabili insonorizzate, le pareti manovrabili residenziali, le pareti manovrabili insonorizzate in vetro, le pareti manovrabili in cristallo e le partizioni mobili a pacchetto il progettista ha a disposizione un prodotto flessibile per tutte le soluzioni di gestione dello spazio congressuale e alberghiero. Lo spazio si trasforma, grazie a un componente d’arredo personalizzabile nelle finiture – legno, laminati, tessuti, specchi, materiali sintetici – e nelle texture, distintivo per qualità e praticità d’uso.

>

> > centri congressuali > banche > uffici > hotel > centri formazione > auditorium > sale polifunzionali > negozi — open-space > residenziale > palestre > scuole di danza

>

Anaunia srl - Via Barbatorta, 247 47826 Villa Verucchio (Rimini) Tel. +39 0541 670108 - Fax +39 0541 679709 info@anaunia.it - www.anaunia.it


INDICE INSERZIONISTI

Ai lettori Anaunia srl - Villa Verucchio (Rn) Titolare: Enzo Pezzi

Aran Hotels - Roma Avis Autonoleggio SpA

tel. 0541 670108 www.anaunia.it

pag. 3

www.aranhotels.com

pag. 7

www.avisautonoleggio.it/Sleep-and-Drive

pag. 159

BIT 2012 - Rho (Mi)

www.bit.fieramilano.it

pag. 10

Chia Laguna Resort - Domus De Maria (Ca) Responsabile MICE: Valeria De Cherchi

tel. 070 92397

pag. 17

Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast - Castellamare di Stabia (Na) Sales & Marketing Manager: Antonino Russo

tel. 081 3946700

pag. 123

Grand Visconti Palace - Milano Direttore: Claudio Gnoni

tel. 02 540341

pag. 127

tel. 02 69833000 hhonors.com/italia

II cop.

tel. 06 4707

pag. 48

tel. 800 785589 www.ihg.com

IV cop.

tel. 081 7527716

pag. 12

tel. 02 4852808 www.marriott.com/milit

pag. 29

tel. 02 48844854 www.pedersoli.com

pag. 9

Pluritech - Milano Titolare: Luigi Sagulo

tel. 02 48759082

pag. 161

RomaEnergie - Roma Amministratore: Roberto Amiconi

tel. 800 226600

III cop.

Hhonors Hilton Worldwide Ufficio Vendite Italia:

Hotel Quirinale - Roma Direttore: Johanna Fragano InterContinental Hotels Group

Megaride srl - San Sebastiano al Vesuvio (Na) Titolare: Enzo Miranda Milan Marriott Hotel - Milano Direttore: Linda Conforti

Pedersoli - Assago (Mi) Titolare: Martino Pedersoli

Sheraton Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre - Aeroporto di Malpensa Milan Area Managing Director: Francesco Brunetti tel. 800 32535353

pag. 41

Trenitalia - Gruppo Ferrovie dello Stato

pag. 5

4 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

www.trenitalia.com



SOMMARIO

4 Indice inserzionisti 11 Gli argomenti del mese Cover story

14 Dritti alla meta. I nuovi progetti di RomaEnergie L’inchiesta

18 Tassa di soggiorno. Le polemiche continuano 24 Nuovi scenari per i viaggi d’affari 30 Professione: travel manager Le nuove frontiere del marketing

34 Voglio una vita social... Donne al top

38 Daniela Grandi. Il viaggio più affascinante è dentro se stessi Mercati emergenti

42 Fare impresa in Mozambico Speciale Roma

50 Riflettori puntati sui grandi eventi Selected by MM

60 Abitart Hotel 62 Aran Hotels 64 Hotel Bernini Bristol

66 Polo Congressuale Bettoja Hotels 68 Hotel Capo d’Africa 70 Donna Camilla Savelli Hotel 72 Grand Hotel de la Minerve 74 G&W Hotels 76 H10 Roma Città 78 Hotel Eden 80 InterContinental De La Ville 82 Marriott Grand Hotel Flora 84 Rome Marriott Park Hotel 86 Meliá Roma Aurelia Antica 88 Palazzo Montemartini 90 Palenca Luxury Hotels 92 Parco dei Principi Grand Hotel & Spa 94 Roscioli Hotels 96 Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort

98 Sheraton Roma Hotel & Conference Center 100 Hotel Splendide Royal 102 The First Hotel 104 Villa Spalletti Trivelli 106 Visconti Palace Hotel 108 Centrale Ristotheatre Focus

110 L’ospitalità siciliana che piace al Mice Scenari del turismo

120 New Bit, New Business 121 2012 Alla scoperta dell’arte in Emilia Romagna

122 Workshop Starhotels 6 11-12 2011 | www.mastermeeting.it



SOMMARIO

Gli incentive di Mil

162 Siviglia come in un film Educational Trip

124 Le soluzioni natalizie di Monte-Carlo I grandi protagonisti dell’ospitalità

128 Best Western Italia punta su innovazione e sostenibilità Trend

165 Un format vincente all’Hotel Corte Valier di Lazise Sai ultima?

166 Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità Aeronews

179 Notizie dal mondo Emirates Le location di MM

180 Russott Finance SpA 183 Il Principe Hotel Catania L’Alta tecnologia al servizio dell’hotellerie

132 Turismo industriale 138 Friendly Tourism

184 L’Hotel Eden di Roma ha scelto Swisscom

Green Report

186 Eventi da mille e una notte nel Rajastan

144 Turismo alpino a rischio di cambiamento Nel nome del padre. E del figlio

Mice Destination

Le vie dell’incentive

188 Cracovia, culla di spiritualità e storia

148 Franco e Rosanna Roscioli Risorsa uomo

150 La felicità? Questione di allenamento 152 Il role playing Una metafora per crescere

154 Svuotare l’otre della conoscenza per tornare a crescere Il parere del legale

155 Come difendersi dai danni arrecati dai clienti in hotel Finance Confidental

156 Il coraggio di voler ancora dire “l’Italia s’è desta” La parola al fiscalista

158 La mancata risposta del contribuente alle richieste del fisco

196 C’è qualcosa di nuovo a Parigi La mia città. I luoghi dell’anima

206 Matteo Pelli. Non invitarmi al tuo matrimonio.

208 Libri

Idea Design

Inside the character

160 Il ristorante si fa in due

209 Gianfelice Facchetti

8 11-12 2011 | www.mastermeeting.it


Anche

UPTOWN PALACE è 0MRS:MZS Riscopri il riposo rigenerante


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GLI ARGOMENTI DEL MESE

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GLI ARGOMENTI DEL MESE Tassa soggiorno cdm approva lo schema di decreto del regolamento

Nuovi scenari per i viaggi d’affari

18 24 30 42 49 144

Il regolamento sull’imposta di soggiorno – approvato dal consiglio dei ministri e ora in attesa di passare al vaglio della Conferenza Stato-Città – continua a suscitare polemiche. Contrario da sempre alla imposta, il presidente nazionale di Federalberghi Bernabò Bocca che ha più volte sottolineato come la tassa, pesando sul turista, penalizzi in realtà l’intero settore. Al coro delle polemiche si uniscono anche Fiavet nazionale in allarme per le ripercussioni sull’incoming, e l’European Travel Agents and Tour Operator Association che ha già manifestato preoccupazioni soprattutto per alcune località dove la tassa farà lievitare sensibilmente il costo della vacanza. Ma anche gli italiani che viaggiano per lavoro rischiano di essere penalizzati. In sintesi, i contenuti dello schema di decreto.

Come sono cambiate le abitudini nella prenotazione e gestione dei viaggi business, negli ultimi dieci anni? E come si misurano le aziende italiane con le nuove strategie di booking e di gestione della clientela tramite le piattaforme online? Di sicuro l’utilizzo del web e la strutturazione sempre più in modalità on-line delle agenzie di viaggio hanno determinato un incremento dei pacchetti di viaggio dinamici che, se prima del 2001, costituivano il 6% del mercato, attualmente hanno raggiunto e superato il 30%. Insomma oggi il viaggiatore è il primo vero interlocutore in tempo reale, un partner che pretende sempre più servizi alla propria portata.

Professione: travel manager

Fare impresa in Mozambico

A loro spetta il compito, spesso ingrato, di razionalizzare e migliorare l’organizzazione dei viaggi business, una delle voci di spesa che più incidono sul bilancio annuale di ogni impresa, ancor più in tempo di crisi. Ma i travel manager devono sapere anche conciliare il risparmio con il comfort. Insomma devono essere professionisti versatili, con un buon bagaglio di esperienza e un’ottima capacità di negoziare, fedeli alle parole d’ordine di oggi: informatizzazione, flessibilità e pianificazione. Senza mai però dimenticarsi del fattore umano. Ecco le cinque regole per una travel policy vincente.

Tra i paesi emergenti che oggi offrono agli imprenditori buone occasioni di business, il Mozambico è senz’altro uno di quelli più interessanti. Negli ultimi dieci anni ha visto aumentare il proprio Pil mediamente del 7%, classificandosi al 4 posto tra i Paesi a più alta crescita economica nel mondo. Qui il governo ha messo a punto diversi programmi di incentivazione nei vari settori che riguardano in particolare energia agroindustria, infrastrutture e turismo. Ma ad attrarre investitori e turisti sono anche la stabilità politica e il fattore sicurezza: l’Indice mondiale della Pace 2011 colloca il Mozambico al 48esimo posto, soltanto due postazioni dopo l’Italia. Tra i progetti turistici più ambiziosi spicca quello di Ora Hotels che, nei prossimi cinque anni, prevede l’apertura di nuovi resort per un totale di mille camere.

Roma: riflettori puntati sui grandi eventi

Turismo alpino a rischio di cambiamento

Il turismo continua ad essere un settore di traino per il rilancio dell’economia capitolina. Nel 2010 è stato registrato un milione di turisti in più rispetto al 2009. Trend che ha trovato conferma anche nei primi 11 mesi del 2011 tanto da lasciare prevedere la chiusura dell’anno in corso con un ulteriore milione su quello passato. A far lievitare le cifre, i turisti francesi, tedeschi, anglosassoni, russi, giapponesi, cinesi, messicani e brasiliani. E questo grazie anche ai programmi di incentivazione e promozione messi a punto dall’Amministrazione e al miglioramento dell’offerta di strutture e servizi. E ora la Capitale preme sull’acceleratore dei Giochi 2012 con una rinnovata serie di iniziative culturali, sportive e di intrattenimento, tra le quali c’è anche RomAexhibit, il primo sistema espositivo integrato in Italia.

L’aumento delle temperature minaccia di compromettere l’equilibrio climatico delle nostre montagne: le temperature medie registrate nelle località alpine e prealpine sono aumentate di circa il doppio rispetto a quelle globali, mettendo a rischio il futuro turistico di oltre 660 località sciistiche. A causa della diminuzione della neve naturale, nei prossimi decenni molti impianti rischieranno di chiudere e solo le strutture sopra i 1500 metri potranno ancora garantire la pratica degli sport invernali. Ma se il turismo invernale è in pericolo, nuove opportunità potrebbero invece aprirsi per quello estivo, attraverso iniziative di sostenibilità ambientale e diversificazione che riguardano, per esempio, il turismo della salute, culturale e Mice. Regione modello, in questo senso, è il Veneto con il Comune di Auronzo di Cadore.

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COVER STORY RomaEnergie è fornitore e partner esclusivo su tutto il territorio nazionale, in particolare di grandi realtà del mondo alberghiero e del wellness capitolino. A destra, l’amministratore unico Roberto Amiconi

Dritti alla meta UN GRUPPO FORTE E IN ESPANSIONE CHE PROPONE SOLUZIONI COMPETITIVE E ALL’AVANGUARDIA NELLA FORNITURA DI GAS METANO ED ELETTRICITÀ. CON UN’ATTENZIONE PARTICOLARE ALL’AMBIENTE. ROMA ENERGIE, FORTE DEI SUCCESSI RAGGIUNTI NEI SUOI PRIMI QUATTRO ANNI DI ATTIVITÀ, È OGGI PRONTA PER UN NUOVO START UP. INTERVISTA ALL’AD ROBERTO AMICONI Giulia Lusetta

n nuovo logo per un nuova fase di crescita. Dal primo di dicembre RomaEnergie si presenta con una veste rinnovata per annunciare, dopo i traguardi raggiunti in quattro anni

U

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COVER STORY

staff, ci hanno permesso di crescere fino ad oggi».

Rapporto diretto, senza intermediari Come fornitrice di gas metano, l’azienda concretizza il suo impegno attraverso l’approvvigionamento diretto da pozzi esclusivamente Italiani, che permettono di garantire forniture e prezzi più stabili nel tempo rispetto a quelli offerti dal mercato estero. A questo si aggiunge un servizio gratuito di consulenza tecnico-normativa e legalecontrattuale. Insomma un’offerta a 360°. «Il rapporto diretto e senza intermediazione con l’utente finale», continua Amiconi, «è senz’altro uno dei nostri fattori vincenti: abbiamo at-

Ambiente e sostenibilità di attività, l’inizio di un nuovo corso. Leader nella fornitura di gas metano ed elettricità, l’azienda romana sposa la filosofia dell’upgrade costante dei servizi e dell’assistenza di qualità, proponendo soluzioni innovative per ottimizzare le risorse energetiche, attraverso anche audit energetici e analisi gratuite dei consumi. Una governance aziendale che si è rivelata vincente. Oggi RomaEnergie è fornitore e partner esclusivo su tutto il territorio nazionale di grandi realtà, in particolare, appartenenti al mondo alberghiero e del wellness capitolino. E ora è pronta a inseguire nuovi ambiziosi obiettivi, grazie anche all’energia contagiosa e alla determinazione di Roberto Amiconi. È lui che, nel 2007 ha intuito – precorrendo i tempi della libe-

ralizzazione dei servizi primari – le grandi possibilità del mercato, dando vita al Gruppo, oggi, una Energy Service Company, abilitata e riconosciuta dall’AEEG, presente su tutta la filiera: dalla produzione alla vendita, dalla distribuzione alla consulenza sul risparmio energetico. Le tariffe competitive e gli alti livelli di servizio “pre e post” vendita sono solo alcuni dei punti di forza dell’azienda romana. «RomaEnergie è nata subito con intenti ambiziosi», spiega Amiconi, «facendo della ricerca e dell’upgrade costante la sua mission. L’ innovazione è per noi un obiettivo da perseguire in maniera mirata e con nuove tecnologie, sempre nel rispetto dell’ambiente e delle persone. Sono questi i punti cardine che, insieme alla grande professionalità del nostro

La sostenibilità è parte integrante della cultura della Società e rappresenta la spinta a un continuo miglioramento. A fronte del notevole incremento dei costi energetici, l’attività di RomaEnergie si è specializzata in soluzioni che consentono un contenimento dei consumi dei combustibili e nell’utilizzo di combustibili alternativi. È anche partner dell’ANTA (Associazione Nazionale Tutela Ambientale), dedita a numerose iniziative per la difesa dell’ambiente. «Abbiamo avuto la concessione per il ripristino della centrale idroelettrica da 2 MW sul fiume Sagittario nel comune di Bugnara (AQ), in collaborazione con le comunità locali», conferma Amiconi, «e stiamo cercando di acquisirne altre con la stessa filosofia». 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 15


COVER STORY

L’azienda romana è specializzata in soluzioni che utilizzano energie alternative e fa parte dell’Associazione Nazionale Tutela Ambientale

tivato un numero verde che fa capo a uno staff di professionisti interno all’azienda, in grado di rispondere tempestivamente ad ogni tipo di richiesta: dall’assistenza tecnica alla consulenza sulle migliori soluzioni tariffarie e sui pacchetti studiati ad hoc. Se dovessi scegliere una parola per spiegare le ragioni del nostro successo direi proprio “affidabilità”. La customer care e il

servizio chiaro e trasparente sono le prerogative imprescindibili di RomaEnergie». Oggi il Gruppo continua sulla rotta dell’innovazione, impegnandosi a mantenere un ruolo guida nel settore delle utilities e a implementare la brand awareness attraverso l’offerta di un servizio sempre più puntuale e di livello, con un rapporto qualità-prezzo altamente competi-

tivo. «Tutto questo è RomaEnergie», ricapitola l’ad Roberto Amiconi, «un network forte e in espansione che propone soluzioni per le aziende che scelgono di essere competitive sul mercato attraverso valide ed efficaci scelte strategiche: la riduzione dei costi interni, l’ottimizzazione dei sistemi energetici e la cura delle persone e dell’ambiente». ■

RomaEnergie in Italia

Come fornitrice di gas metano, RomaEnergie può garantire forniture e prezzi più stabili nel tempo grazie all’approvvigionamento diretto

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Il Gruppo annovera solide società specializzate sia nella distribuzione che nella consulenza energetica: NorditaliaEnergia opera nel Nord Italia nella fornitura di energia elettrica e gas metano, con sedi a Milano e Monza; RomaEnergie Servizi è invece specializzata nell’installazione, manutenzione e conduzione di impianti termici e elettrici.



L’INCHIESTA

cdm approva lo schema di decreto del regolamento IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA APPROVATO LO SCHEMA DI DECRETO DEL REGOLAMENTO SULL’IMPOSTA DI SOGGIORNO. IL TESTO PASSA ORA ALLA CONFERENZA STATO-CITTÀ. ROMA ESCLUSA DAL PROVVEDIMENTO NORMATIVO. INTANTO CONTINUANO LE POLEMICHE: MOLTI PENSANO CHE NON SIA LEGITTIMO LASCIARE AI TURISTI L’ONERE DI DOVER CONTRIBUIRE, CON L’IMPOSTA, AL MANTENIMENTO E AL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI NEI COMUNI CHE LA APPLICANO; ALTRI INVECE RITENGONO SIA GIUSTO, POICHÉ ADOTTATA CON SUCCESSO IN ALTRE CAPITALI MONDIALI, COME AMSTERDAM, NEW YORK, PARIGI a cura di Tiziana Conte

l 2 novembre il Consiglio dei Ministri straordinario ha approvato lo schema di decreto del presidente della Repubblica recante il regolamento sulla disciplina generale di attuazione dell’imposta

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di soggiorno. Il testo dovrà ora passare al vaglio della Conferenza Stato-Città e dovrà acquisire il parere del Consiglio di Stato. Il regolamento era stato più volte sollecitato anche da Federalberghi in modo da ave-

re una norma certa, chiara, e applicabile che desse ai Comuni dei precisi parametri di riferimento. Ce lo sottolinea il Presidente nazionale, Bernabò Bocca (foto a destra, sopra) precisando che «la Federalberghi è sempre stata contraria alla suddetta imposta, che va a pesare sul turista e quindi negativa per il settore». E aggiunge: «La mancanza di un regolamento nazionale ha contribuito a far sì che ognuno andasse per conto suo». L’’importo dell’imposta di soggiorno, infatti, non è uguale per tutti i Comuni. I Sindaci, invece, dovrebbero concertare, con gli addetti ai lavori, sia le modalità di applicazione che le finalità: e cioè che gli introiti raccolti vengano effettivamente reimpiegati in favore del turismo, della cultura dell’ambiente e dei servizi pubblici. Per Renzo Iorio (foto a destra, sotto), presidente


L’INCHIESTA

Roma: il centro storico visto dall’alto con il Vittoriano che domina sullo sfondo

di Federturismo Confindustria, «il governo sarebbe dovuto intervenire già da tempo per evitarne l’applicazione confusa e incontrollata nel territorio nazionale», e ci fa sapere che «la

mancata emanazione del regolamento ha aperto la strada alle richieste di tanti comuni che hanno considerato la tassa sul turismo una facile soluzione per ripianare i propri bilanci anziché un sostegno per la riqualificazione del territorio».

Sintesi del nuovo regolamento Di seguito una prima sintesi dei contenuti dello schema di decreto recante il regolamento sulla disciplina generale di attuazione dell’imposta di soggiorno All’articolo 1. il testo definisce l’ambito di applicazione. Il comma 2 richiama il testo

della norma istitutiva e circoscrive l’applicazione ai soli comuni capoluogo di provincia, alle unioni di comuni e ai comuni inseriti nelle liste di comuni turistici predisposte dalle regioni. A tale riguardo va sottolineato che tale scelta contrasta con il decreto legislativo correttivo previsto dalla legge sul federalismo fiscale, approvato in sede di esame preliminare dallo stesso consiglio dei ministri nella seduta dello scorso 24 ottobre, che stabiliva che tutti i comuni, senza alcuna esclusione, possono introdurre la tassa di soggiorno. Inoltre è chiarito che l’imposta di soggiorno è finalizzata “esclusivamente per il finanziamento totale o parziale degli interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive”. Al comma 3. sono elencati una serie di interventi in materia di turismo. L’art. 2 contempla i criteri per l’approvazione del regolamento comunale per l’istituzione dell’imposta di soggiorno e prevede la possibilità di disporre ulteriori modalità applicative del tributo, sentite le associazioni maggiormente rappresentative 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 19


L’INCHIESTA

Venezia: Il ponte dei Sospiri detto anche degli innamorati

dei titolari delle strutture ricettive. L’art. 3 definisce i criteri per riduzioni ed esenzioni, mentre l’art. 4 individua modalità delle dichiarazioni, versamenti e rimborsi e il 5 le attività di controllo del tributo. L’articolo 6, detta una serie di disposizioni finali che completano il quadro della disciplina del nuovo tributo locale. L’ultimo comma dell’articolo 6 precisa che per Roma il contributo di soggiorno è istituito sulla base di un diverso provvedimento normativo, quello previsto dall’art 14, comma 16, lettera e) del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122

La reazione dall’estero «La reintroduzione della tassa di soggiorno avvenuta con l’approvazione alla Camera del decreto sul federalismo fiscale municipale penalizza fortemente il settore turistico che fatica a rilanciarsi», commenta Cinzia Renzi (a destra), presidente di Fiavet nazionale. «Non fa che aumentare il costo del “prodotto turistico” italiano, penalizzando, di fatto, gli ope20 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

ratori del settore e soprattutto dell’incoming». I movimenti turistici internazionali sono, infatti, determinati in modo deciso dal costo delle singole destinazioni turistiche e in questo senso, sottolinea la Renzi, «la tassa di soggiorno penalizzerà le preferenze dei grandi players mondiali verso il nostro paese». E la conferma arriva direttamente dall’ECTAA (European Travel Agents and Tour Operator Association), di cui la Fiavet fa parte: i maggiori tour operator europei hanno già manifestato preoccupazione soprattutto per alcune località

dove la tassa farà lievitare in modo sensibile il costo della vacanza. «Senza dimenticare poi che la tassa si soggiorno influirà negativamente sul turismo interno, vista la perdurante crisi dei consumi delle famiglie italiane, e andrà a colpire inevitabilmente anche gli italiani che si muoveranno per motivi di lavoro», conclude il presidente Renzi. Intanto molti tour operator esteri che si sono visti improvvisamente piombare una tassa introdotta a programmazione e pricing già fatti con largo anticipo, sono stati costretti ad assorbirla. E parliamo di cifre da 1 a 7 euro per notte. Lo hanno fatto Globus Tours, il tour operator Usa specialista sull’Italia, facendo sapere sulla stampa internazionale che l’imprevisto gli costerà un milione di dollari nel 2011: in questi tempi di crisi, infatti, secondo Steve Born, vp marketing Globus Tours, «bastano pochi dollari a cambiare le scelte di consumo, in fatto di meta e di marchio. E non vogliamo mandare l’Italia fuori mercato». Insieme a Globus, hanno scelto di seguire la stessa strategia Insight Vacation,


L’INCHIESTA

Perillo Tours, Trafalgar Tours, assorbendo i costi della tassa di soggiorno e permettendo così ai clienti di non dover pagare ulteriormente né a destinazione, né al momento dell’acquisto del pacchetto. Questo almeno fino al 2012.

A Roma Introdotto nella città di Roma dal primo gennaio 2011, il contributo di soggiorno è entrato nella manovra capitolina con l’auspicio di un valore di circa 72 milioni di nuove entrate; invece, secondo quanto dichiarato dal presidente della commissione Turismo, Alessandro Vannini Scatoli «nei primi sette mesi del 2011 (gennaio-luglio) l’introito e’ stato di 29 milioni di euro», e «credo ci siano i margini per recuperare entro il 31 dicembre». Il contributo di soggiorno ha un costo variabile, secondo le strutture ricettive: 3 euro per gli alberghi di quattro e cinque stelle, 2 euro per alberghi di 1, 2 e 3 stelle, agriturismo B&B, affittacamere, case vacanza, case per ferie e residence; 1 euro per i campeggi. Inoltre, l’assemblea capi-

Veduta dall’alto della Capitale

tolina ha approvato la delibera n.69 del 2011 con cui si stabiliscono i metodi di riscossione del contributo nelle spiagge del litorale romano, sugli Open Bus Stop and Go e sui battelli che navigano sul Tevere. La novità, introdotta è di non pesare più sui turisti ma sui gestori: non più un euro per ciascun non romano ma un pagamento forfettario annuale degli operatori. La delibera che modifica le due precedenti del 2010 non stabilisce precisamente quale sia la somma da versare e rimanda alle presenze dell’anno precedente come metro di misura, ha spiegato il presidente della commissione Turismo Alessandro Vannini Scatoli, «gli stabilimenti balneari dovrebbero pagare circa 50 mila euro all’anno da dividere tra loro e gli otto gestori di open bus un milione di euro”. Inoltre, la delibera conferma il versamento di un euro, per i non residenti a Roma, per ogni biglietto di ingresso ai musei comunali. Ma la polemica infuria ancora oggi: molti pensano che non sia legittimo lasciare ai turisti l’onere di dover contribuire

con la tassa al mantenimento e al miglioramento dei servizi della Capitale; altri invece lo ritengono giusto, poiché è un sistema adottato già con successo in altre capitali mondiali, come Amsterdam, New York, Parigi. «Si tratta di un contributo, non di una tassa come molti erroneamente lo definiscono, con il quale Roma non fa altro che allinearsi alle altri grandi città europee e internazionali», precisa Antonio Gazzellone, delegato al turismo di Roma Capitale. «Il trend positivo del turismo, del resto, continua e quanto incassato andrà a tutto vantaggio della città con il miglioramento dei servizi, a beneficio di turisti e cittadini, in quanto il 95% verrà utilizzato per la spesa corrente ed il 5% per la promozione turistica», sottolinea.

Il no di Federterme A Chianciano il direttivo dell’associazione nazionale dei Comuni termali (Ancot) ha deciso nel mese di giugno di consentire, alle realtà iscritte, l’introduzione dell’addizionale sulle tariffe delle strutture ricettive, a partire dal 2012, la normativa prevede che gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno siano da destinare a sostegno del turismo, della promozione, dell’arredo urbano e, in generale, del decoro delle realtà interessate. La Federterme aveva espresso preoccupazione dopo il via libera all’introduzione del contributo di soggiorno in almeno 40 stazioni termali, sulle 1.280 esistenti sul territorio, per gli effetti sui flussi turistici. La tassa di soggiorno venne istituita in Italia nel 1916 proprio per i Comuni sedi di stazioni di soggiorno e cura, modi11-12 2011 | www.mastermeeting.it 21


L’INCHIESTA

Ponte Vecchio: uno dei simboli della città di Firenze ed uno dei ponti più famosi del mondo

ficata più volte ed estesa con esenzioni proprio per coloro che soggiornavano per effettuare le cure termali; dopo numerosi cambiamenti fu cancellata dall’ordinamento italiano nel 1993, perché considerata obsoleta, improduttiva e in contrasto con l’esigenza di promuovere il turismo italiano.

Nelle altre città italiane Intanto si allunga la lista dei comuni che applicano il contributo di soggiorno e in molti, soprattutto gli operatori dell’incoming, lamentano l’assenza di un elenco aggiornato dei Comuni che ne hanno deliberato l’introduzione. Anche se l’Anci non esclude che nel 2012 potrà decidere di stilare una mappa nazionale di quelli che l’hanno adottata. A Venezia, introdotto il 24 agosto, l’imposta di soggiorno parte da un minimo di 3 centesimi a un massimo di 5 euro al giorno in base a dove si 22 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

alloggia, all’età e alla qualità dei servizi. Dal sesto giorno di vacanza non si paga più e non la pagano i turisti che alloggiano negli ostelli. In due anni e mezzo nelle casse comunali di Venezia entreranno 54 milioni di euro che il Comune utilizzerà, come prevede la legge, per la promozione del turismo e gli interventi di manutenzione, fruizione e recupero di beni ambientali e culturali. A Firenze la tassa è stata introdotta a luglio, l’importo va da 1 a 5 euro a notte in base alla categoria dell’albergo in cui il turista alloggia. Il Comune stima incassi per 10 milioni di euro per questo primo anno e quanto al loro utilizzo, ricordiamo che proprio la Regione Toscana ha proposto l’istituzione degli Osservatori di Destinazione Turistica per verificarne l’utilizzo dei proventi sul territorio. E Firenze ha già deciso di destinarli a opere di restauro, contributi per musei (oltre 3,5 milioni

di euro), realizzazione di eventi culturali di richiamo turistico (mezzo milione di euro); e ancora alla gestione di servizi di informazione turistica (circa 800 mila euro), al trasporto pubblico locale (2,6 milioni di euro) e alla manutenzione del patrimonio arboreo (altri 1,5 milioni di euro). A Milano, invece la tassa di soggiorno viene applicata dagli albergatori ai turisti che pernottano in città per un importo da 1 a 5 euro.

Quelli che ci stanno pensando Il Comune di Genova sta lavorando per inserire una tassa di scopo da far pagare ai turisti. Una quota sulle presenze alberghiere che potrebbe aggirarsi intorno ai due euro. L’assessore al commercio Gianni Vassallo ha fatto sapere che sarà introdotta d’accordo con gli albergatori e i proventi saranno investiti per servizi turistici. In Basilicata si allarga la platea dei Co-


L’INCHIESTA

sbarcano sulle isole della Sicilia. E Ci sta pensando anche il comune di Matera, la città più turistica della Basilicata nonché Patrimonio dell’Unesco così come Bologna dove la giunta comunale è pronta a muoversi e a iniziare il confronto con le associazioni di categoria per calibrare l’imposta sul turismo. Le prime stime sul nuovo balzello prevedono un introito di 5,5 milioni di euro all’anno. La modulazione del ticket sarà per categoria di albergo, partendo da un euro a stella.

I più recenti

muni favorevoli all’inserimento della tassa di soggiorno sulle presenze turistiche. I Comuni della fascia jonica stanno compilando un regolamento comune per l’introduzione della tassa nel 2012. E c’è la possibilità che venga istituita anche alle isole Eolie per combattere il turismo mordi-e-fuggi, ma le associazioni degli albergatori non sono d’accordo e preferiscono chiedere un ticket ai turisti che

A Salerno dall’introduzione della tassa di soggiorno l’amministrazione comunale conta di ricavare nuove entrate per 250300 mila euro l’anno. Queste le tariffe da applicare: tre euro al giorno per gli alberghi a quattro stelle, due per le altre strutture, un euro per campeggi e camper in sosta nelle aree attrezzate. L’imposta di soggiorno, però, non graverà indistintamente su tutti coloro che pernotteranno presso le strutture ricettive del capoluogo: l’amministrazione comunale, infatti, ha individuato una serie di soggetti che saranno esentati dal

La galleria Vittorio Emanuele II, il “salotto” di Milano

pagamento. Questione di pochi mesi invece per la Costa amalfitana dove già da gennaio il balzello sarà introdotto a Praiano e Ravello e sempre dal 2012 si aggiungerà Amalfi che conta di incassare dal contributo di soggiorno 900.000 euro grazie alle 300.000 presenze l’anno.

Sicilia, il no di Confesercenti A puntare il dito contro la tassa di soggiorno in Sicilia è il presidente regionale di Confesercenti Giovanni Felice che specie dopo l’approvazione della tassa anche a Catania aveva chiesto un incontro al presidente Anci Sicilia, Giacomo Scala, con l’obiettivo di avviare una campagna di sensibilizzazione nei confronti degli amministratori dei comuni siciliani: «Il nostro atteggiamento deve essere quello di promuovere il turismo con una politica dell’accoglienza che faccia sentire i visitatori parte integrante di un progetto, ma la ‘tassa sull’ospitalità’’ non va in questa direzione».

Alcuni esempi all’estero A New York i turisti si ritrovano a pagare ben due tasse: l’”hotel tax” pari al 14,75% del conto dell’hotel ed una “occupacy tax” che costa circa 3,5 dollari al giorno. Per quanto concerne l’Europa fra le città più care in fatto di tasse di soggiorno ci sarebbero Barcellona dove il conto dell’hotel viene rincarato del 7% e Amsterdam dove questa percentuale scende al 5%. Meno cara Parigi, in cui la tassa di soggiorno varia da 0,20 a 1,50 euro al giorno a seconda della tipologia e del livello dell’alloggio. ■ 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 23


L’INCHIESTA

Nuovi scenari

per i viaggi d’affari FUTURO IN CRESCITA, MA ATTENZIONE ALLE NUOVE TECNOLOGIE: È NECESSARIO IMPLEMENTARE LA GESTIONE IN TEMPO REALE DEI BUSINESS TRAVELLERS E DELLE LORO NECESSITÀ E PROBLEMATICHE Davide Deponti 24 11-12 2011 | www.mastermeeting.it


L’INCHIESTA La platea di professionisti del settore durante la tavola rotonda “Ten Years After” che ha aperto il “Biz Travel Forum” 2011. All’evento, ha dato il suo contributo anche un illustre giornalista economico come Oscar Giannino

ome sono cambiate le abitudini nella prenotazione e gestione dei viaggi business, in questi ultimi dieci anni? E come si misurano le aziende italiane con le nuove strategie di booking e di gestione della clientela tramite le piattaforme online, strumenti utilissimi per superare le secche della crisi attuale? Le risposte sono molteplici, perché molteplici sono le variabili in gioco nel mercato del business travel. Grazie però all’importante lavoro di networking generato durante

C

l’ultimo “Biz Travel Forum 2011”, è stato possibile il confronto con alcuni protagonisti italiani del settore. Secondo la recente ricerca Business Travel Survey 2011”, presentata in anteprima proprio al “Biz Travel Forum 2011” dal presidente del Gruppo Uvet Luca Patanè, il mercato del viaggi di lavoro è tornato ad essere in lieve ripresa chiudendo l’anno con una crescita del 2%. Tutto ciò nonostante alcuni segnali e tendenze contrastanti registrati dagli analisti. «A mio parere» – ha sottolineato Patanè, «il 2011 è

stato un buon anno. Certo, come operatori del settore devo ammettere che ci aspettavamo una crescita dei viaggi d’affari ancora maggiore, attestata intorno al 4,5%, mentre, purtroppo, il susseguirsi di eventi catastrofici come il terremoto e il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone, ma anche come i molti sanguinosi eventi della cosiddetta primavera nordafricana e la crisi economica generale, hanno concretamente inciso per più dell’1% sul segmento dei viaggi d’affari. D’altro canto, non bisogna di11-12 2011 | www.mastermeeting.it 25


L’INCHIESTA

Alcuni momenti dell’intervento del presidente del Gruppo Uvet Luca Patanè che ha sottolineato le prospettive di crescita del settore

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L’INCHIESTA

L’era della gestione informatica

menticare che una buona ripresa autunnale c’è stata: il terzo trimestre del 2011 ha visto una crescita dello +0,6%, rispetto all’analogo periodo del 2010. Le imprese stanno muovendo meno persone all’interno del territorio nazionale e anche nel perimetro dell’Unione Europea, mentre sono in aumento, invece, le trasferte aeree internazionali, la cui crescita è del +7,1% rispetto al terzo trimestre dell’anno passato. Più che un taglio di costi indiscriminato, insomma, le aziende stanno avvertendo la necessità di evolvere le procedure per ottimizzare la spesa approfittando di nuovi strumenti di business intelligence che consentono di monitorare meglio missioni e trasferte».

Sempre dall’analisi della Business Travel Survey, realizzata da Uvet American Express su un campione di 700 aziende clienti, emerge una correlazione diretta, a partire dal 2008 a oggi, tra gli andamenti di quattro fattori: Pil, commercio estero, business travel e trasporto aereo cargo. Guarda caso, tutti dati negativi nel 2008 e 2009, ma positivi negli ultimi due anni. Secondo la ricerca, inoltre, i viaggi d’affari hanno contribuito nel 2011 allo 0,3-0,5% proprio del Prodotto interno lordo. Questo anche in relazione al fatto che le spese di viaggio stanno crescendo del 2,3% e, tra queste, quelle aeree registrano un +0,6%, nonostante la diminuzione del numero di trasferte (–3%). L’alta velocità mantiene in crescita il ricorso al treno (+0,8%), mentre è in aumento anche il numero medio di pernottamenti in albergo.

Gli ultimi dieci anni Ma quali sono stati i cambiamenti che maggiormente hanno interessato il settore nell’ultimo decennio? «Innanzitutto sono tre le premesse che non si possono eludere nell’analisi», spiega Enrico Ruffilli, amministratore delegato Uvet American Express, «la compresenza di diversi e molto invasivi eventi socio politici globali: il terrorismo, le pandemie provenienti dall’Asia, la grande fluttuazione del prezzo del petrolio, che è un elemento fondamentale per tutta l’economia e soprattutto per chi ha a che fare con organizzazione dei viaggi, l’accelerazione totale della tecnologia

come chiave di volta del nostro presente che ha rivoluzionato il modo di comunicare tra le persone. E proprio quest’ultimo fattore, sulla base delle incertezze economiche, si è dimostrato quello più importante: l’utilizzo di internet e la strutturazione sempre più in modalità on-line delle agenzie di viaggio, ha determinato un sempre più forte e radicale incremento della “costruzione in proprio” del business travel. Se prima delle Torri Gemelle, i pacchetti di viaggio dinamici (ovvero quelli che consentono agli utenti finali di scegliere, in base alle proprie esigenze, voli, sistemazioni alberghiere e noleggio auto ad hoc), costituivano il 6% del mercato, oggi hanno raggiunto e superato il 30%».

Controllo e mobilità «Ci stiamo spostando dal travel management al mobility management», aggiunge Marco Sansavini, vice presidente di Alitalia, con delega alle vendite, «grazie al fatto che la tecnologia ci dà la possibilità di gestire, per esempio, un report di spese in tempo reale. Per fare un esempio, con l’utilizzo degli smartphone nel business travel che è arrivato al 75-80%, è in corso un cambiamento fondamentale: il viaggiatore diventa il primo vero interlocutore in tempo reale per quanto riguarda la qualità dei servizi». E proprio la volontà del turista business di mettere al centro della personale sfera di evoluzione sul mercato gli sviluppi tecnologici è l’ultimo e più importante scenario che sempre più si è delineato nell’ultimo decennio di spostamenti per affari. È Florence Kaci, EMEA & European Market Specialisti di Pho11-12 2011 | www.mastermeeting.it 27


L’INCHIESTA

Gli stand del “Biz Travel Forum” 2011: la kermesse è andata in scena all’Atahotel Quark di Milano

CusWright, prestigioso istituto internazionale di ricerca sull’industria del turismo, a chiudere il cerchio di questa ampia analisi sul passato e sul futuro del settore. «A partire soprattutto dal 2008», spiega la manager e analista, «in tutto il mondo c’è stata una crescita forte e costante della percentuale dei viaggi business organizzati dalle aziende attraverso i partner che operano online. In Europa, ad esempio, si è passati da un 27% del 2008 a un 35% del 2011, mentre nello stesso periodo,

nel mercato dei paesi latino americani si è passati dall’8% al 21%, quasi triplicando l’importanza di internet nelle prenotazioni. In particolare riferimento all’Italia poi, possiamo dire che la crescita del giro di affari relativo al segmento business travel online è stata del 9%, per il 2011. Senza dimenticare che la forte crescita di utilizzo di smartphone da parte dei viaggiatori business, che secondo i dati PhoCusWright sono ben il 75% del totale, sta portando a un radicale cambiamento an-

che nel modo di agire e interagire da parte degli operatori e organizzatori di viaggi. Oggi si può dire che un viaggiatore sia un partner in tempo reale che pretende sempre più servizi alla propria portata». Senza dimenticare nemmeno l’importanza e la necessità dell’uso dei sempre più impattanti social network, da Facebook a Linkedin, nel branding degli operatori di business travel». «Insomma», conclude Florence Kaci di PhoCusWright, «oggi la tecnologia degli smartphone e della iper-connessione in tempo reale permette ai viaggiatori di affari di generare con i loro interlocutori un ciclo continuo di azione che, partendo dall’idea di un viaggio, passa attraverso la pianificazione e la prenotazione, per concludersi con la condivisione di esso e dei suoi risultati con la propria rete aziendale e manageriale in tem■ po reale».

La presentazione sul momento dei viaggi business che ha preceduto la relazione di Florence Kaci di PhoCusWright sulle nuove tecnologie per la travel industry

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L’INCHIESTA

Professione:

travel manager CRESCONO E SI CONSOLIDANO LE COMPETENZE DI QUESTI GESTORI AZIENDALI CHE HANNO IL COMPITO, SPESSO INGRATO, DI RAZIONALIZZARE E MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE DEI VIAGGI BUSINESS Dante Daverio

ata, ovviamente, negli Stati Uniti, nazione che è la vera e propria culla delle strategie della gestione e dell’organizzazione aziendale all’avanguardia, fin dagli anni Ottanta, è solo nel corso degli ultimi anni che la figura del travel manager ha preso sempre più piede, anche nelle medio-grandi società italiane. E se il loro ruolo

N

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prevede innanzitutto che debbano coordinare e orchestrare al meglio il comparto dei viaggi d’affari di un’azienda – quello, che è bene sottolinearlo subito, corrisponde a una delle voci di spesa che più incidono sul bilancio annuale di ogni impresa –, le loro competenze si fanno sempre più complesse ed eterogenee, man mano che nella gestione del business travel

crescono di importanza fattori quali l’informatizzazione e la flessibilità nella pianificazione. È per questo che sempre di più un bravo travel manager ha oggi soprattutto il compito ingrato di far quadrare il cerchio: in un Paese come il nostro dove i business ticket costituiscono circa il 40% dei biglietti venduti e dove si stima che il giro d’affari si aggiri intorno ai 200 mi-


L’INCHIESTA

“cliente” che permetta di prepararsi a gestire gli spostamenti dei propri colleghi senza mai dimenticare il cosiddetto fattore umano. A noi travel manager viene chiesto di organizzare una pianificazione dei viaggi di lavoro che permetta all’azienda di operare al meglio il proprio business, è vero, ma se chi questo business lo tratta in prima persona non è messo nelle migliori condizioni possibili per farlo, allora non si ottiene un risultato esaustivo. Magari nell’immediato si riduce un costo, ma questo è un mestiere che non implica il solo far di conto».

Esperienza e flessibilità

Sul palco del “Biz Travel Forum 2011” di Milano si sono alternati esperti di viaggi d’affari e professionisti del settore per discutere di temi importanti come quelli del management aziendale

lioni di euro, il professionista dei viaggi aziendali deve saper conciliare risparmio e confort, sfidando per questo, lancia in resta, anche l’impopolarità dei colleghi, poiché, ad esempio, si trova a dover fissare delle regole da rispettare, oltre che perfino decidere la classe dell’aereo e la categoria dell’albergo per i soggiorni altrui. Alcuni di questi professionisti si sono dati appuntamento all’ultima edizione del “Biz Travel Forum 2011”, dove si sono scambiati molte e interessanti idee ed esperienze nel ruolo. Anche se in questi tempi di crisi e passione per tutta l’economia occidentale, la prima variabile alla

quale devono far fronte i travel manager, su richiesta della direzione aziendale, è quella del risparmio. Fattore che, oggi, spesso fa rima con flessibilità e ricerca, più che con scomodità e adattamento, anche se molto dipende proprio, e qui il cerchio si chiude, dalle capacità di un bravo travel manager. «Un fattore a mio avviso molto importante», spiega la travel manager di Wind Telecomunicazioni, Paola Orlandi Posti, «è che chi fa questo mestiere provenga, o comunque abbia un’esperienza di lavoro pregressa nel customer care. È fondamentale infatti avere una sensibilità nei rapporti col

Operare come travel manager permette invece di essere percepito un po’ come un “consulente” interno all’azienda, che possa sia interpretare e organizzare al meglio le spese di viaggio, sia disegnare una politica centrata sugli obiettivi, non escluso l’aumento del margine operativo lordo, e allo stesso tempo sulla soddisfazione dei viaggiatori in funzione della loro motivazione e dello scopo del viaggio. «Negli ultimi anni», racconta ancora la manager di Wind, «nonostante la pressione della crisi economica, nella mia azienda il numero di viaggi per affari è aumentato. E se questo è stato possibile il merito va al fatto che la gestione di questo comparto è stata basata su due fattori fondamentali: flessibilità e pianificazione. Senza dimenticare comunque che non si può ottenere nessun risultato importante senza prima avere definito con rigore la propria travel policy». Quest’ultima infatti è una varia11-12 2011 | www.mastermeeting.it 31


L’INCHIESTA

Dall’alto: tra gli stand della rassegna sui viaggi business si sono dati appuntamento numerosi travel manager di aziende italiane. Sotto: due immagini dalla tavola rotonda sui nuovi ruoli professionali di travel manager e fleet manager

bile importantissima ma strettamente correlata alla figura del manager che la pianifica, poiché è lo strumento che tutti i dipendenti devono poi condividere per massimizzare le spese dei viaggi nel flusso economico generale. E perché sia ben fatta, una travel policy deve racchiudere in sé sia i contenuti che gli obiettivi che un’azienda vuole raggiungere. 32 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Così i punti nevralgici di una strategia ben fatta sono quattro: creazione di uno snello ed efficiente sistema di autorizzazione alla prenotazione di un viaggio, attivazione della prenotazione stessa possibile solo tramite il travel manager e le sue indicazioni strategiche di fornitori, composizione di pacchetti e tariffe nel rispetto di criteri di comfort prestabiliti,

possibilità di cancellazione con tempistiche rigide e ben definite. «Oggi insomma», aggiunge Enrico Ruffilli, amministratore delegato di Uvet American Express, «questa figura è tanto più importante quanto è aumentata la complessità degli spostamenti e delle strategie esterne da parte delle aziende. Ed è per questo che un travel manager deve essere dunque una figura versatile, con un buon bagaglio di esperienza ed un’ottima conoscenza dei meccanismi interni all’azienda e soprattutto un’eccellente capacità di negoziare». Non bisogna dimenticare poi che, oggi, questa figura professionale deve aggiornarsi costantemente sulle sempre nuove soluzioni informatiche che si aprono con l’implementazione sempre più prominente della tecnologia online e offline. «Per ottimizzare la gestione dei viaggi d’affari, un travel manager deve interfacciarsi con realtà aziendali


L’INCHIESTA

In alto: organizzata da Uvet American Express la kermesse è stata ospitata dall’Atahotel Quark di Milano. Sotto: Paola Orlandi Posti di Wind (a destra) in attesa di prendere la parola al convegno sulla professionalità dei travel manager italiani

interne ed esterne dei fornitori sempre più articolate», sottolinea Antonello Lanzellotto, sales manager di Uvet American Express, «organizzazione diventa quindi sempre più sinonimo di sfruttamento della tecnologia e di quei processi che vanno sotto il nome di business intelligence, proprio perché sono in grado di dare strumenti capaci e immediati al manager. Che si tratti di report o di data warehouse, questi sistemi permetteranno sempre più in tempo reale di raccogliere ed analizzare informazioni strategiche fondamentali per la sistemazione della travel policy e, di conseguenza, per una migliore e più redditizia organizzazione dei viaggi business».

figura, part-time o full time, di travel manager. D’altro canto, secondo quanto emerso da due recenti seminari organizzati da AirPlus International e da Sarce, nonostante in media i viaggi d’affari rappresentino la seconda voce di spesa per le aziende italiane e nonostante nella maggior parte di esse la gestione della biglietteria aerea sia ormai centralizzata, oltre il 60% delle spese per l’hotellerie è soggetto ad una gestione diversificata e in pratica poco con-

trollata. Il tutto con conseguenti maggiori costi di gestione a carico delle imprese stesse. Ecco quindi che anche i freddi numeri altro non fanno che dare la conferma dell’importanza che sta assumendo e che dovrà sempre più assumere nel prossimo futuro il ruolo del travel manager, inteso proprio come figura manageriale capace di integrare i processi di saving aziendali con quelli di rispetto delle priorità nelle trasferte business. ■

Futuro in crescita I dati forniti da recenti indagini statistiche dell’Università di Bologna ci dicono che sono circa il 20% le aziende italiane che prevedono al loro interno una 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 33


LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING

Voglio una vita...

social

SFRUTTARE I WEB NETWORK PER L’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI PAGA? SÌ, A PATTO CHE CI SI AFFIDI A PROFESSIONISTI CHE NE SFRUTTINO LE POTENZIALITÀ NEL MODO GIUSTO Davide Deponti

acebook e Twitter sono i social network più importanti per gli organizzatori di eventi, seguiti, nella classifica delle piattaforme web più utilizzate nel settore, rispettivamente da Xing, Youtube e Linkedin. È quanto emerge dalla ricerca Social Media and Events Report 2011 pubblicata da Amiando, uno dei principali fornitori internazionali di software per la gestione delle registrazioni per eventi sui social media. È solo l’ennesima, se per caso ce ne fosse ancora bisogno, conferma della pregnanza che que-

F

34 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

sti mezzi di comunicazione elettronica hanno assunto nelle nostre vite – sociali, e quindi anche lavorative ovviamente... – nel giro di pochissimi anni. Basti pensare che il più noto di questi strumenti web, ovvero Facebook, è nato negli Stati Uniti nel 2004 ma è stato organizzato come ragnatela mondiale solo a partire dal 2007, mentre in Italia il primo boom di iscritti è giunto solo nel 2008. Meno di quattro anni fa. E ancora si veda come quello oggi più amato perché più personalizzabile, cioè Twitter, è stato lanciato nel 2006 ma è at-

tivo in lingua italiana solo a partire dal 2009. Insomma si fa presto a capire che si tratta di strumenti davvero di ultima generazione e per questo ancora poco sfruttati da molti punti di vista, primo tra tutti quello commerciale. Anzi, nella rete ci sono molte resistenze da parte degli utenti alla trasformazione del loro mezzo di enterteinment quotidiano – con il quale chattano, flirtano e scambiano foto e video ma soprattutto a livello personale e non di dominio pubblico – in qualcosa che abbia una funzione anche professionale. Anche se è vero che


LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING Tra i professionisti che si occupano di eventi è l’82% a ritenere che la propria attività sui social sarà sempre più frequente. Sotto, con Linkedin ci si apre a colleghi e, soprattutto, a possibili partner professionali

già dal 2007, proprio su Facebook, è disponibile il servizio Marketplace, applicazione che consente agli utenti di inserire annunci, che sono visibili solo da altre persone presenti nella stessa rete. Ma l’evoluzione di questi sistemi è veloce e continua e non è facile, non solo per il semplice utilizzatore che ha scopi ludici ma pure per un’azienda che ne voglia sfruttare le potenzialità per fare business, seguire costantemente tutti gli sviluppi, di software come di hardware. Che si sono enormemente moltiplicati oltretutto, da quando i principali social network includono la possibilità di attivare alcuni servizi anche tramiti dispositivi mobili, come gli smartphone o i blackberry, in modo che da ovunque un utente abbia la possibilità di caricare contenuti, di ricevere e rispondere ai messaggi, di mandare e ricevere poke, scrivere sulla

Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook

bacheca degli utenti o semplicemente di navigare sul network.

Attenzione assoluta al target Un vero mare magnum di connessioni e possibilità insomma, tanto che a questo punto

sorge spontanea una domanda: ma per quale scopo si possono davvero sfruttare i social media nell’organizzazione di eventi? L’indagine Social Media and Events Report 2011, basata su interviste a un campione di mille professionisti del marketing di lingua inglese e tedesca, ci aiuta però anche a mettere a fuoco gli obiettivi da raggiungere tramite questi portali web, facendo un confronto tra i risultati di social media marketing desiderati dalle aziende e quelli effettivamente

Jeff Weiner, ceo di LinkedIn 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 35


LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING Facebook, nato nel 2004 in America, da noi ha avuto successo solo nel 2007. Sotto, Google+ è l’ultimo esempio di social a far breccia su internet grazie alle sue potenzialità business

ottenuti. Da questa analisi si evince innanzitutto che l’obiettivo numero uno per chi intraprende progetti “social” è l’aumento della awareness sull’appuntamento creato. «Quanto servono i network web nell’organizzazione di eventi? Non è semplice rispondere», dice Milena Mineo (foto sopra), professionista milanese del marketing e titolare di Mil, agenzia specializzata nella creazione di incentive, eventi e convention di qualità, «Non è semplice perché se è sotto gli occhi di tutti, addetti ai lavori e non, che i social sono un ottimo e innovativo strumento per la comunicazione di eventi, la prospettiva b2b non è simile a

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quella consumer. E allora le strategie, ma soprattutto i metodi di utilizzo di questi strumenti tecnologici cambiano. Eccome se cambiano. Come si evince dalla ricerca pubblicata da Amiando, usare i network per dare risalto all’awareness

che la privacy è un valore fondamentale anche se si devono invitare delle persone a un congresso o a un viaggio d’affari e che per questo non si possono usare mezzi web troppo generalisti. È anche una questione di protezione di un

di un evento è avere un’arma potente al proprio servizio, a patto che ne si conoscano bene tutti i meccanismi e non si rischi invece di trasformarla in un’arma a doppio taglio. Non bisogna mai dimenticare infatti

brand, e quindi, ad esempio, può non essere utile usare un social “troppo” diffuso come Facebook per far circolare le informazioni su un evento più di nicchia. Certo, la cosa più importante da fare, a mio avviso, è affidare la gestione di questi strumenti web a professionisti seri e capaci, che conoscano le tecniche di marketing via web ma anche le potenzialità dei diversi portali molto a fondo». Quando si è professionisti insomma saper usare al meglio i propri strumenti di lavoro fa la differenza nella qualità dei servizi proposti. «Innanzitutto», prosegue Milena Mineo, «devi sapere bene fin dall’inizio del processo creativo, come, cosa e quando comunicare, per poter creare un plan sul quale modellare l’utilizzo degli strumenti web. Davvero importantissimo, ad esempio, è abbinare una campagna di comunicazione social ad una tradizionale, in modo


LE NUOVE FRONTIERE DEL MARKETING Cinguettare vuol dire mostrare a tutti i propri messaggi sul network di Twitter. Sotto, social come YouTube permettono di condividere contenuti video anche con scopi business

da creare una copertura totale dell’evento che possa servire anche da vetrina. Tornando invece al valore della privacy, può essere utile usare il social network per creare una sorta di club virtuale, nel quale far accedere solo coloro che si è interessati a contattare e quindi circoscrivere il campo di chi mi interessa davvero coinvolgere in un evento».

Multimedialità e interazione

azione e la circolazione delle informazioni. Per questa attività, ad esempio, posso dire che ho trovato nel nuovo portale sociale Google+ un comodo ed efficace strumento di lavoro: essendo partito da pochissimo vi riesco a far accedere solo

Altro interessante dato che emerge dalla ricerca Social Media and Events Report 2011 è la percentuale del numero dei professionisti, l’82%, che si occupano di eventi in azienda e che si dicono sicuri che la propria attività sui social media sarà sempre più intensa. Già adesso, in media, un quinto degli organizzatori di eventi pubblica 25 o più contenuti a settimana sui vari network. Chi invece non riesce ancora a sfruttare appieno le potenzialità dei social media, dà la colpa soprattutto a tre fattori: mancanza di tempo, difficoltà di misurare i risultati e ca-

renza di collaboratori e professionisti ai quali assegnare le attività. Soprattutto quest’ultima, come abbiamo già visto in precedenza nelle parole di Milena Mineo, sembra essere davvero la chiave di volta della futura implementazione d’uso dei social nella organizzazione di eventi. A tal proposito, anche la professoressa Flavia Marzano, docente di Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma e consulente strategica per l’innovazione di molte aziende, sostiene che «per organizzare un evento nell’era del web 2.0 è innanzitutto necessario trovare una squadra di professionisti dedicati all’operazione e che questi naturalmente siano in grado sia di utilizzare le risorse dei social network sia di consigliare ai clienti quali social siano di volta in volta davvero da utilizzare per la soluzione di ogni business». Basilare è insomma, tramite il lavoro di addetti specializzati in social networking, dare perfino la possibilità – che è davvero il plus “sociale” di tali piattaforme – agli utenti di interagire in tempo reale. Sia con l’uso delle immagini sia con quello dei video, pubblicati in rete magari per mostrare interviste veloci con i protagonisti dell’evento stesso, con i relatori, gli sponsor e anche con il pubblico sia prima che durante l’evento. ■ 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 37


DONNE AL TOP

Il viaggio

più affascinante

è dentro se stessi ens sana in corpore sano» è il motto che accompagna nelle sue giornate Daniela Grandi (foto sopra), l’imprenditrice con la passione per lo yoga, l’ecologia e gli antichi egizi. A capo del Gruppo Gabeca, che opera nei settori agro-alimentare (con Grandi Riso e acque minerali Paradiso), cave-edile-cementi, immobiliare, ecologia e ambiente con 65 milioni di euro di fatturato, da anni si prende cura di corpo e mente. Il suo segreto è lo yoga, secondo il metodo Maharishi Sathyananda, che richiede una intensa e costante attività fisica ma che, in cambio, dà energia, lucidità ed efficienza. L’imprenditrice bolognese, bresciana d’adozione, dieci anni fa ha fatto decollare

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MENTE CALMA, SPIRITO CREATIVO E CORPO SANO. È QUESTA LA RICETTA DEL SUCCESSO PER DANIELA GRANDI, TITOLARE DEL GRUPPO GABECA, HOLDING CHE FATTURA 65 MILIONI DI EURO L’ANNO. DALLO YOGA DI MAHARISHI SATHYANANDA, L’IMPRENDITRICE BOLOGNESE HA APPRESO L’ARTE DELL’EQUILIBRIO INTERIORE CHE OGGI AMA CONDIVIDERE CON ALTRE PERSONE NEL SUO SPAZIO DI 5MILA MQ TUTTO VETRI E COLORE, ALLE PORTE DI BRESCIA. UN’OASI DI ARMONIA, DOVE, OLTRE ALLE DISCIPLINE ORIENTALI, SI INSEGNA A COLTIVARE IL BENESSERE IN AZIENDA Gaia Fiertler

una disciplina praticata in sordina in due stanzette a Brescia, che frequentava lei stessa come allieva, in un appuntamento fisso per un migliaio di persone in un centro bellissimo di 5mila mq tutto vetri e colore alle porte della città. In pratica, verifi-

cata la bontà del metodo, ha deciso di investire un po’ di spirito imprenditoriale e organizzativo in questa iniziativa per il benessere delle persone, creando una oasi in città. Vi si praticano yoga, arti marziali, riabilitazione, ginnastica e dife-


DONNE AL TOP

I bambini delle scuole elementari di Brescia in visita alla discarica Gelab

sa personale, con progetti anche per il benessere aziendale (“Sicurezza con metodo” appunto per le imprese). Ma la sua carica vitale e il suo spirito attivo hanno anche un’altra fonte, oltre allo yoga: la passione. «Ho sempre avuto la testa su più fronti, ma quando si fa ciò che piace si sente meno la fatica. È fondamentale seguire le proprie passioni. Lo sto insegnando anche a mia figlia che ha tredici anni e vuole iscriversi al liceo artistico. Io la incoraggio, se ha un animo artistico che lo coltivi pure!», racconta Daniela. Attività fisica, calma della mente, amore per quello che si fa e, per chiudere il cerchio, farlo al meglio che si può, sono gli ingredienti per raggiungere il successo. «Se ci

Daniela Grandi presenta orgogliosa le sue bottiglie di acqua Paradiso

si impegna e si fa del proprio meglio poi i risultati arrivano, ma non ci deve essere attaccamento spasmodico all’obiettivo stesso. Il risultato in fondo conta relativamente», aggiunge la Grandi. Un pensiero davvero molto yogico, di sapore orientale. Che dà una marcia in più all’imprenditrice per competere in mercati difficili e guardare avanti negli investimenti utili per il futuro. «Noi continuiamo a investire, nonostante la crisi abbia colpito anche il food and beverage (in particolare le acque minerali sono in crisi da 10 anni). Stiamo potenziando la distribuzione sui mercati esteri, che sono quelli che mi stanno dando più soddisfazione in questi anni, dove i consumi non si sono contratti come da noi», spiega Grandi. Il riso viene esportato soprattutto negli Stati Uniti, in Brasile e in Canada, mentre l’acqua minerale Paradiso, che è sponsor di una squadra di pallavolo di seria A a Monza (la Gabeca Pallavolo), in Cina e in Giappone. Ma il futuro più interessante la Grandi lo vede nell’energia e nell’ecologia, e in fondo l’ecologia si ricollega alla sua ricerca di salute e benessere. Il Gruppo ha anche due discariche che producono biogas e quindi energia elettrica che viene immessa nella rete Enel. «Intendo sviluppare di più

l’area dei rifiuti con nuovi impianti, è il futuro». E anche in quest’ambito la sua vitalità e apertura al sociale hanno trovato espressione in un’azione culturale con le scuole della città. Oltre 150 bambini hanno già visitato le discariche, guidati alla conoscenza dei processi di trasformazione con l’aiuto di un fumetto, “Ludovica la mucca ecologica”, in cui la discarica viene paragonata allo stomaco di una mucca. «Sull’ecologia c’è una ignoranza enorme, noi facciamo educazione, presso le scuole, per formare futuri cittadini consapevoli. In

Laboratorio di analisi ambientali del Gruppo 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 39


DONNE AL TOP Foto di famiglia: al centro Sofia, la figlia di Daniela Grandi e Marcello Gabana, alle spalle da sinistra le figlie di prime nozze di Marcello Giulia e Claudia

lari se non nella natura umana: «Mi affascina il viaggio che si può fare in se stessi, nel proprio cervello, lavorando su se stessi, superando le difficoltà e mantenendosi attivi». Un centinaio le persone che dipendono da lei in azienda, collaboratori da tanti anni, con rapporti di fiducia, lealtà e onestà. Sono

quasi tutte donne, un team al femminile scelto così già dal marito. E sul suo futuro Daniela Grandi non ha dubbi: «Personalmente sono molto felice, continuerò a lavorare, ma cercherò di dedicarmi di più alla mia disciplina e, soprattutto, vedrò crescere mia figlia che è ■ la gioia più grande».

L’ACCADEMIA ¯ YOGA MAHARISHI SATHYANANDA KRIYA (www.accademiayogams.com) Italia non si sa distinguere tra un rifiuto tossico e uno nocivo o Raee e questa ignoranza si presta a strumentalizzazioni. Non vogliamo essere in balia delle critiche, perché una discarica che segue le procedure corrette è un sito sicuro e necessario, con un valore sociale. Abbiamo trovato i bambini più attenti degli adulti, interessati a vedere che fine fanno i materiali di scarto, con domande intelligenti», racconta Daniela. Alla fine i bambini, tornati a scuola, hanno disegnato quello che hanno visto e capito e, con l’anno prossimo, verrà istituito un premio per il disegno più bello e più significativo. La signora del riso è invece defilata sul piano degli incarichi associativi istituzionali. «Benché siamo iscritti da sempre all’associazione degli industriali di Brescia, non mi sento rappresentata, perché è troppo politica e poco operativa. Preferisco agire direttamente sul territorio facendo cultura e creando situazioni positive e concrete per la cittadinanza», aggiunge la Grandi. La signora, che dal 2009 guida il Gruppo da sola a causa della scomparsa del marito in un tragico incidente in elicottero, non ha fedi partico40 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Questa oasi di pace e attività psico-fisica alle porte di Brescia si basa sul metodo del guru Maharishi Sathyananda, al secolo Luigi Mazzolari, massofisioterapista, maestro di fitness e personal trainer, che riprende antichissime discipline come lo yoga e l’ai-jutsu e le ripropone in chiave moderna e scientifica. Nella home page del sito si legge: «Niente esoterismi, massima razionalità e, per quanto riguarda la mistica, attenersi al meraviglioso stupore che genera lo studio del corpo umano, della cellula, della creazione tutta e di tutte quelle leggi fisiche e chimiche la cui comprensione ci porta all’assimilazione del principio divino...». In pratica, tanta attività fisica e Daniela Grandi disciplina nel suo Centro: il concentrata nell'arte metodo richiede infatti una marziale dell'ai-jutzu graduale e mirata preparazione atletica, con una totale aderenza a criteri razionali relativi al corpo umano nei suoi aspetti anatomici, biomeccanici, funzionali e patologici. Oltre allo yoga, nei 5mila metri quadrati dell’Accademia, con otto saloni luminosi e accoglienti, un ristorante e un centro culturale, si pratica anche la disciplina marziale dell’ai-jutsu (la via dell’armonia), indossando i tradizionali kendogi e hakama dei samurai e utilizzando dapprima il boken in legno e poi la katana (spada). Nell’ai-jutsu il kata, esercizio di forma designata per integrare specifiche qualità neuromuscolari nel praticante di un’arte, non è finalizzato alla difesa personale, ma è un combattimento simulato che simboleggia l’essere umano in lotta con se stesso, il suo nemico peggiore. Per poter comprendere il significato profondo di quest’arte, il praticante si avvicina alla cultura, spiritualità e filosofia giapponesi, studiandone anche la terminologia e il lessico.


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MERCATI EMERGENTI

Fare impresa in Mozambico

NEL PAESE DOVE L’ECONOMIA CONTINUA A CRESCERE A RITMI SOSTENUTI SONO SEMPRE PIÙ NUMEROSI GLI IMPRENDITORI ITALIANI CHE INVESTONO, GRAZIE ANCHE AI PROGRAMMI DI INCENTIVAZIONE MESSI A PUNTO DAL GOVERNO, NEI SETTORI DELL’ENERGIA (BIOCOMBUSTIBILI E BIOMASSE), DELL’AGROINDUSTRIA, DELLE INFRASTRUTTURE E DEL TURISMO. E IL GRUPPO ORA HOTELS PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI MILLE CAMERE NEI PROSSIMI CINQUE ANNI, L’APERTURA DEL SAVANA BEACH ORA RESORT, NEL PARCO NATURALE DELLE QUIRIMBAS E DI ALTRI DUE ALBERGHI ENTRO IL 2012. A cura di Tiziana Conte

a difficile congiuntura economica ha aperto a molti imprenditori nuovi orizzonti e cresce il numero di coloro che cercano opportunità di investimento in quei paesi dove sono previsti incentivi, agevolazioni fiscali, programmi di sviluppo finanziati dagli Organismi Internazionali e dell’Unione Europea. Come nel caso dell’Africa, un territorio dove nascono quotidianamente occasioni di business. E fra i paesi più fertili, da questo punto di vista, c’è il Mozambico, il cui Pil degli ultimi dieci anni registra valori di

L

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crescita media del 7%. Secondo le stime dell’economist/IMF il Paese, che si collocava all’ottavo posto fra quelli che avevano registrato la maggiore crescita economica dal 2001 al 2010, balzato al 4° posto nel 2011 è destinato a restarci fino al 2015. Ad attirare investitori e turisti sarebbe anche la stabilità politica. Infatti, a seguito della firma degli accordi di pace, dal 1992 si sono susseguiti governi democratici regolarmente eletti. E poi c’è anche il fattore sicurezza: l’Indice mondiale della Pace 2011 (Global Peace Index) colloca il Mozam-

bico al 48esimo posto (l’Italia è al 45esimo). Il paese è impegnato da qualche anno a questa


MERCATI EMERGENTI

Pescatori a Metundo, l’isola è una delle più belle delle Quirimbas

Le Opportunità

Veduta dall’alto dell’arcipelago delle Quirimbas divenuto Parco Nazionale nel 2002

parte ad attrarre investimenti esteri: «Vi è una grande richiesta di partenariato e collaborazione industriale specialmente per quanto riguarda la creazione di valore aggiunto a livello locale e il trasferimento di know-how», ci fa sapere Simone Santi (foto a sinistra), console Onorario a Milano del Mozambico, «e i settori chiave sono quelli dell’Energia (biocombustibili), dell’Agroindustria, del Real Estate, delle infrastrutture ma anche del turismo che sta gradualmente assumendo il suo peso nell’economia nazionale».

Ad attrarre gli investitori esteri, secondo una recente indagine elaborata per conto di “the World Bank Group”, ci sarebbe oltre al contesto economico positivo, caratterizzato principalmente dal clima di stabilità politica, la posizione geografica (all’interno del mercato dell’Africa australe ma proiettata anche verso oriente, punto di accesso privilegiato all’area SADC). L’accesso ai mercati di importazione ed esportazione e la disponibilità di approvvigionamento locale di materie prime sarebbero, secondo l’indagine, fattori determinanti nella scelta di investire in Mozambico insieme al tempo e al numero di procedure per importare o esportare beni e servizi. Fra i vantaggi, poi, il buon funzionamento delle infrastrutture di comunicazione ed il costo del lavoro non qualificato, estremamente competitivo. «Lo sviluppo di Zone Franche Industriali e di Zone Economiche Speciali avrà un ulteriore impatto positivo sugli investitori esteri», sottolinea Simone Santi. «I settori in cui si sta maggiormente concentrando l’attenzione delle aziende italiane sono quelli dell’energia (biocombustibili e biomasse), dell’agricoltura ed agroindustria, delle infrastrutture e del turismo». Il tessuto imprenditoriale mo-

zambicano è caratterizzato da aziende familiari, vicine al mondo delle PMI italiane, e l’indotto creato dai grandi investimenti (carbone, energia, zucchero) sta offrendo i presupposti alle PMI di emergere ed inserirsi in un ambiente economico favorevole come quello del mercato SADC (250 milioni di persone). «L’Italia ha una presenza storica nel Paese con CMC, Cooperativa Muratori e Cementisti tra le prime dieci imprese del Paese e sta sviluppando nuove aree di interesse anche nel settore energetico (Api; Seci; Moncada, Aviam); nell’agricoltura (SFIR) e nel turismo», ci informa Santi. A tutto questo si deve aggiungere il risultato delle attività esplorative che l’Eni conduce come operatore nell’area 4 del bacino del Rovuma, all’estremo nord del paese. Il “cane a sei zampe” ha recentemente annunciato la scoperta di un enorme giacimento di gas naturale, il più grande in tutta la storia della società».

Riflettori puntati sul Turismo Caratterizzato da 2.500 km di costa, il Mozambico si sta affermando sulla scena del turismo internazionale come una delle destinazioni più attraenti dell’Africa australe grazie anche alle sue spiagge incontaminate e agli arcipelaghi caratterizzati 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 43


MERCATI EMERGENTI

Arcipelago delle Quirimbas

da isole esclusive. E merita di essere citato anche il Parco Nazionale di Gorongosa (quattromila chilometri quadrati all’estremità sud della grande Rift Valley orientale) istituito nel 1960 e rinomato come una delle meraviglie naturalistiche dell’Africa, anche se ha subito gravi danneggiamenti negli anni della guerra civile. La sua rinascita è legata al nome di Greg Carr. «L’americano dell’Idaho, infatti, nel 1998 non ancora quarantenne ma con un patrimonio di decine di milioni di dollari frutto dell’invenzione della tecnologia della voice mail, lascia il mondo del profit per dedicarsi principalmente ad iniziative filantropiche la cui principale è un progetto di 30 anni legato al parco di Gorongosa», racconta Santi. «E, attualmente, Mr Carr passa sei mesi all’anno in Mozambico, impegnato a ripristinare – nell’ambito di un accordo firmato con il Governo – un parco che vanta una delle biodiversità fra le più ricche del mondo per farne una delle principali attrattive turistiche del Paese». Anche qui il turismo gioca un ruolo chiave: «Ridare splendore al parco significa dimostrare come la tutela 44 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

dell’ambiente sia la vera ricchezza di questa parte dell’Africa australe». Tutto questo, senza dimenticare che Ilha de Mocambique, l’antica capitale portoghese, è già inclusa nella World Heritage List dell’Unesco e che le musiche e danze tradizionali (Chopi Timbila e Gule Wamkulu) sono tutelate sempre dall’Unesco come capolavori della tradizione orale

e patrimonio intangibile dell’Umanità. L’area marina protetta di Ponta do Ouro (nei pressi di Maputo), candidata a sua volta a “patrimonio dell’umanità”, è parte del primo parco marino transfrontaliero dell’Africa, in un’area di costa che parte dalla zona di St. Lucia in Sudafrica. La riserva di Ponta do Ouro è considerata un’area di importanza globale

Armando Guebuza, presidente del Mozambico e Simone Santi, console Onorario


MERCATI EMERGENTI

in termini di biodiversità, vantando anche una delle barriere coralline situate alla maggiore latitudine al mondo.

Incentivi fiscali e vantaggi I tour operator e i turisti italiani ritornano a guardare con interesse al Mozambico che, attraverso il proprio Consolato Onorario a Milano, ha ripreso da due anni a partecipare alla Borsa Italiana del Turismo, registrando nella scorsa edizione la visita di oltre 40 giornalisti ed aziende di comunicazione e 60 agenzie di viaggio e tour operator. A confermarlo è lo stesso Console Santi secondo cui «il rinnovato interesse per il Turismo passa anche attraverso i notevoli sforzi che il Paese ha fatto per migliorare le infrastrutture». E così si spiega l’allargamento dell’aeroporto internazionale di Pemba e la costruzione sul fiume Rovuma del ponte inaugurato nel maggio 2010, che unisce la Tanzania al Mozambico. Secondo il Console, «gli investimenti nel turismo sono giustificati dalla grande offerta di aree incontaminate dove aprire nuove strutture ricettive ma anche dai significati tassi di crescita del settore ed in generale del real estate». Non solo, ad allettare le imprese estere ci sarebbero anche «incentivi fiscali e doganali molto vantaggiosi ed un sistema snello di procedure burocratiche legate all’apertura d’impresa e all’ottenimento di licenze e permessi». Inoltre, «non è prevista la partecipazione obbligatoria di soci mozambicani nel capitale sociale dell’azienda». E per chi vuole investire nell’alberghiero, per citare un esempio, «la terra re-

sta di proprietà dello Stato e i terreni edificabili vengono dati in concessione per un periodo di 50 anni rinnovabile per altri 50». L’investitore, però, «una volta portata a termine la costruzione avrà piena titolarità dell’immobile». Per quanto riguarda invece il personale «è in vigore il sistema delle quote ammissibili di lavoratori stranieri espresso come percentuale del numero totale dei dipendenti della società». Le medie imprese, ad esempio, «possono impiegare fino all’8% di lavoratori stranieri senza necessità di dover ricorrere ad un’autorizzazione specifica». Inoltre, «a chi detiene un progetto di investimento approvato dal Governo, viene normalmente concesso di impiegare un numero di espatriati superiore a quello previsto dalla normativa sulle quote».

Ecoturismo la carta vincente Gli imprenditori italiani impegnati nel turismo dimostrano particolare interesse per l’arcipelago delle Quirimbas. Nella meravigliosa isola di Metundo è stato recentemente inaugura-

to il primo eco-lodge a gestione italiana e presto ne aprirà un altro sull’isola di Mechanga. Lungo la costa di Cabo Delgado, poco a sud di Pemba, una coppia di italiani gestisce il lodge Il Pirata, inaugurato nel 2008. Sull’Isola di Mechanga (di fronte a Mocimboa da Praia) è in costruzione il Mechanga Resort & S.p.A il cui progetto è di un architetto italiano. Il resort, che sarà dotato di impianto ad energia solare, sarà composto da soli 20 piccoli chalets indipendenti. Una folta vegetazione garantirà la privacy degli ospiti che potranno godere della vista della barriera corallina e l’alternarsi dell’alta e bassa marea. Una piccola Spa con talassoterapia e massaggi porterà benessere al corpo e allo spirito. Saranno organizzate escursioni sia alla scoperta di fondali marini vergini ed incontaminati che alla ricerca di leoni, giraffe, zebre che abitano le vicine foreste nella terraferma. Nell’ultimo periodo si è registrato un netto miglioramento dei collegamenti aerei dall’Italia: Ethiopian Airlines ha inaugurato a gennaio il volo Roma-Addis-Maputo, e a luglio

Elefanti in branco al Gorongosa National Park 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 45


MERCATI EMERGENTI

Le mura diIlha de Mocambique, l’antica capitale portoghese inclusa nella World Heritage List Unesco

quello Malpensa-Addis-Maputo (5 volte alla settimana) quindi, di fatto, con un unico breve scalo si raggiunge facilmente la capitale del Mozambico. Previsto anche un charter dall’Italia dal prossimo luglio.

Ora Hotels Group annuncia nuove aperture A scommettere sul Mozambico anche Ora Hotels Group che ha deciso di investire con un progetto che prevede, nei prossimi cinque anni, la realizzazione di mille unità abitative (camere suite) nell’area di Pemba a cir46 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

ca 10 km dall’Aeroporto Internazionale. Ce lo annuncia Vincenzo Presti (a destra), presidente di Ora Hotels Group precisando che «mentre due strutture sono in costruzione e dovrebbero essere pronte entro la fine del 2012, ad aprile è prevista l’apertura del Savana Beach Ora Resort: 20 bungalow su un fronte mare, nel Parco Naturale delle Quirimbas». E il Gruppo sta anche pensando di realizzare altri alberghi nelle principali città commerciali del Mozambico, partendo dalla capitale Maputo. «Le strutture in costruzione sono di proprietà


MERCATI EMERGENTI

Metundo: eco-lodge completamente “made in Italy” inaugurato lo scorso agosto

di terzi, investitori locali, e saranno gestite direttamente da noi», precisa Presti, sottolineando che «si tratta di strutture eco-turistiche e con tutti quei confort internazionali che oggi è d’obbligo offrire ai clienti». La destinazione Mozambico, anche se poco conosciuta dal mercato turistico europeo, e ancora nuova per quello italiano, secondo Presti ha un grande potenziale: «42.900 km di costa e clima splendido 365 giorni all’anno. E si rivelerà sicuramente interessante anche per il mercato dei viaggi incentive, dei meeting e dei congres-

si». Inoltre, le agevolazioni per un imprenditore italiano che vuole investire nel turismo non mancano: «certamente il governo è molto disponibile verso gli investimenti nel settore con agevolazioni fiscali legati allo sviluppo immobiliare alberghiero». Le strutture di Ora Hotels saranno commercializzate dai tour operator italiani che sempre più numerosi dedicano spazio alla programmazione sul Mozambico, meta considerata ancora d’elite, anche per via dei costi d’incidenza dei voli sul pacchetto di viaggio. Infatti, «non esistono collegamenti charter dall’Italia e se ad oggi Pemba si raggiunge dal Sudafrica, o con collegamenti diretti da Zanzibar, Dar er Salam e Nairobi da luglio 2012 sarà collegata con un volo charter da Roma e Milano», fa sapere Presti. «Volo che sicuramente farà lievitare gli arrivi dal Belpaese e contribuirà ad abbattere i costi di un pacchetto vacanza». Per quanto concerne gli aeroporti, invece, Presti fa sapere che «sono sufficienti ma devono essere ampliati per poter ospitare più collegamenti diretti internazionali». Fra i tour operator che commercializzeranno il quattro stelle Savana Beach Ora Resort di Pemba, c’è Hotelplan che propone il Mozambico sin dal 2003 con un successo crescente nel corso degli anni. A confermarcelo è la contract manager del To,

Barbara Ambrosini (foto sotto): «Abbiamo potenziato la nostra programmazione di anno in anno e quest’inverno con il Baixo di Pinda Peninsula mentre per l’estate, stagione ideale per recarsi nel paese, la novità in catalogo sarà il Savana Beach Ora Resort». Inoltre: «Si sta lavorando su una catena charter che aumenterebbe il numero di passeggeri incrementato, per Hotelplan, del 70% rispetto al 2004. E negli ultimi tempi 1 coppia su 3 che decide per un’estensione balneare dopo il tour in Sudafrica, sceglie il Mozambico». La programmazione del To è piuttosto ampia: «Proponiamo strutture alberghiere sulla costa nord del paese ma anche nell’arcipelago delle Quirimbas e in quello di Bazaruto con una selezione di hotel in grado di incontrare le esigenze della ■ clientela».

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SPECIALE

ROMA

Notturno del Lungotevere con la cupola di San Pietro illuminata

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SPECIALE ROMA

Riflettori puntati sui grandi eventi

La Capitale preme sull’acceleratore dei Giochi del 2020 e intanto si pone sullo scenario mondiale del turismo con un’offerta rinnovata di servizi che spaziano dalla cultura allo sport, alle iniziative come l’apertura notturna dei musei il sabato e il RomAexhibit: primo sistema espositivo integrato, in Italia, realizzato con il Polo Museale di Stato, le Fondazioni private e gli spazi in concessione dalla Fondazione Roma a cura di Tiziana Conte 50 11-12 2011 | www.mastermeeting.it


SPECIALE ROMA

I

l turismo continua ad essere uno dei settori strategici della politica dell’amministrazione capitolina, sulla spinta dei positivi e incoraggianti risultati dei flussi turistici che vedono un trend in continua crescita. Già nel 2010, secondo i dati Ebtl (Ente Bilaterale Turismo Lazio), è stato registrato un milione di turisti in più rispetto al 2009. Stesso trend anche per i primi 9 mesi del 2011 che lascia prevedere la chiusura dell’anno in corso con un ulteriore milione su quello passato. A far lievitare

queste cifre: francesi, tedeschi e anglosassoni (+10%), russi (+13.17%), giapponesi e cinesi che registrano rispettivamente il +6,40% ed il +10,86; messicani con +9,10% e brasiliani +12,70. «Il turismo è un incredibile settore di traino per il rilancio dell’economia», precisa Antonio Gazzellone (foto), delegato del sindaco Alemanno al Turismo, «quello che ci auguriamo è che con senso di responsabilità, tutti i protagonisti del comparto sappiano onorare gli impegni assunti rispetto ai versamenti relativi al contribu-

to di soggiorno». E aggiunge: «anche grazie alla loro collaborazione, la nostra Amministrazione potrà proseguire il lavoro di promozione e di incentivazione turistica che sta producendo frutti significativi». Ad auspicare che i soldi del contributo di soggiorno vengano almeno spesi nel modo migliore per la promozione della città

Il Colosseo, proclamato tra le sette meraviglie del mondo, dopo un sondaggio promosso dal cineasta svizzero-canadese Bernard Weber, cui hanno partecipato 100 milioni di persone di tutti i continenti

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SPECIALE ROMA

all’estero è invece Giuseppe Roscioli (sopra). Il presidente di Federalberghi Roma, che non ha mai visto di buon occhio l’introduzione del balzello tanto criticato anche dai tour operator esteri, da circa due mesi è anche al timone di Confcommercio Roma ed è convinto che sui temi direttamente collegati all’associazione: aperture domenicali, saldi, grande distribuzione, «bisogna trovare un equilibrio tra turisti, commercianti e cittadini». Un maggiore impegno nel rafforzamento e nel riordino degli organi interni e una più forte presenza sul territorio saranno le priorità della nuova Confcommercio romana che deve affrontare emergenze come: la lotta alla contraffazione, i problemi che gli esercenti del centro lamentano per le forzate chiusure legate a manifestazioni ed eventi straordinari; l’eccessivo carico fiscale, solo per citare qualche esempio. «Occorre che l’organizzazione avvii un maggior confronto con Regioni ed enti locali; dobbiamo

apportare la nostra componente territoriale in Camera di commercio e fare più sindacato». Il turismo resta comunque il settore principe per l’economia della città che, secondo il neo presidente «è tra le capitali più sicure al mondo dove uno scippo è considerato un evento eccezionale». Ma la città «si deve adeguare alle capitali internazionali e deve puntare anche al congressuale sviluppando sinergie con i vari protagonisti del turismo». Riflettori puntati, quindi, sulla Nuvola di Fuksas che secondo quanto confermato da Roscioli e dallo stesso Gazzellone dovrebbe aprire i battenti nel 2013.

Secondo polo e Golf District Vanno avanti i lavori del Secondo polo turistico della Capitale: il progetto che con la creazione di cinque nuovi sottosistemi turistici (congressuale, fieristico, convegnistico, nautico diportistico crocieristico, golfistico, dei parchi a tema e dei parchi verdi attrezzati) abbinati ai due già in essere del monumentale e dell’archeologico e a quello religioso, si pone l’obiettivo del raddoppio delle presenze turi-

Il campo da golf dello Sheraton Golf Parco de’ Medici

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stiche entro il 2020. E Roma punta sul golf come segmento turistico di grande eccellenza: «È il primo dei segmenti del Secondo polo, che prende forma con la creazione del Golf district che mette in rete 14 campi a 18 buche ai quali si può accedere attraverso una prenotazione on line sul sito www.golfaroma.it», ci fa sapere Gazzellone. Tutto ciò grazie alla Convenzione siglata da Roma Capitale con il Consorzio Roma Golf. Ma le novità non sono finite: «abbiamo siglato un accordo di comarketing con il vettore tedesco Airberlin, con l’obiettivo di favorire il collegamento tra golfisti tedeschi e Roma. E nello stesso ambito è stato concluso anche un accordo tra il tour operator Tourist Travel Service ed Airberlin per la promozione della Capitale come destinazione golfistica», aggiunge. Il prodotto Roma-golf sarà, infatti, promosso sulle diverse piattaforme di pubblicità di Airberlin e del tour-operator e sono previsti speciali vantaggi, come sconti sulle green fee e sul trasporto delle sacche, per i giocatori di golf che visiteranno Roma. «Lo sport del golf peraltro nel 2009 è tornato ad essere disciplina olimpica da qui l’importanza di investire in questo settore anche in vista della candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2020», ricorda il delegato al Turismo. Non solo servizi ma anche promozione come l’iniziativa che ha visto Roma Capitale a Buenos Aires con un ricco programma di eventi e di appuntamenti a cominciare da “Toccata & Fuga, vacanze romane” la kermesse itinerante, realizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera


SPECIALE ROMA

Roma archeologica: particolare dei Fori Imperiali

di Roma e già presentata a Tokyo, New York e Shanghai oltre che ogni anno a Natale e in estate a Roma.

Aspettando il 2020 I Giochi Olimpici e Paralimpici sono un investimento per lo sviluppo, non a caso, all’assegnazione dell’evento estivo del 2020 concorre anche Madrid che è la capitale di uno stato con difficoltà più grandi di quelle italiane. A precisarlo è il sindaco di Roma, Gianni Alemanno (foto a destra). «Qualsiasi tentativo di collegare l’attuale crisi economica e finanziaria alla candidatura di Roma come sede dei Giochi del 2020 deve tener conto di un fatto: una candidatura Olimpica non è una spesa fine a se stessa, ma un investimento che serve allo sviluppo del Paese», afferma, e promette massima trasparenza nelle procedure in caso di assegnazione alla Città Eterna, dei Giochi. «È all’opera una commissione di compatibilità economica a cui è stato dato un preciso mandato per verificare costi e benefici di tutta l’operazione. E non è una commissione “romana” ma un organismo

che lavora con esperti di caratura e provenienza nazionale», precisa il Primo cittadino di Roma. Il Cda del Comitato di Candidatura per i Giochi Olimpici e Paraolimpici di Roma 2020 ha fatto sapere che servirà un budget di 31 mln di euro e intanto si lavora a progetti di valutazione per l’impiantistica con sopralluoghi in aree come Tor di Quinto, Tor Vergata e si è pensato anche all’area del vecchio depuratore per il villaggio Olimpico.

Si punta alla cultura Due le più recenti novità sperimentate con successo nella Ca-

pitale: il nuovo sistema espositivo integrato della città, ‘Romaexhibit’ e l’apertura dei musei fino all’una di notte, il sabato. Riflettori puntati soprattutto su “Romaexhibit”, frutto di un lavoro di concertazione – avviato dall’assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, Dino Gasperini – che coinvolge 18 Enti Pubblici e soggetti Privati, titolari di spazi espositivi culturali nella Capitale. «L’obiettivo è garantire un’offerta di mostre qualitativamente elevata e omogenea e concordare un programma senza sovrapposizioni di contenuti e date di

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SPECIALE ROMA

L’ingresso del MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo

inaugurazione», spiega Gasperini precisando: «Il tutto nell’ottica di una corretta concorrenza tra soggetti pubblici e privati che si trasforma in un’importante sinergia e si afferma come nuovo progetto della scena culturale romana». La programmazione condivisa consente di comunicare all’estero le iniziative romane con un anticipo annuale. L’obiettivo per il 2012 è riuscire ad anticipare tutte le esposizioni che si terranno a Roma nei tre anni successivi, costituendo un volano economico di primissimo livello che influirà positivamente sul turismo. Tra i punti di forza dell’operazione “Sistema espositivo della città di Roma” c’è la realizzazione di un sito internet unico e la messa a punto di un sistema di trasporti dedicati (navette), finalizzato a migliorare il collegamento tra i vari siti espositivi, con particolare attenzione agli spazi culturali all’esterno del centro storico. Hanno aderito a Romaexhibit, tra gli altri, l’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Azienda Speciale Palaexpo, la 54 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Fondazione MAXXI, Comunicare Organizzando Srl, Dart Centro Culturale Internazionale Srl, la Fondazione Roma, Eur Spa, la Fondazione Sorgente Group: un totale di circa 50 spazi espositivi che per la pri-

Piazza Navona: la Fontana del Moro

ma volta operano e programmano insieme.

Più servizi ai turisti Tra le principali novità che Roma Capitale ha messo in campo per offrire servizi più effi-


SPECIALE ROMA

cienti ai turisti c’è la “Omnia Vatican & Rome”, nuova card turistica che concentra in sé i servizi e i vantaggi previsti dalle carte “Roma Pass” e “Vatican & Rome OMNIA”. Realizzata in collaborazione con l’Opera Romana Pellegrinaggi, la card ha un costo di 85 euro e una validità di 3 giorni per un kit con: ingresso ai Musei Vaticani, alla Cappella Sistina, al Carcere Mamertino e due itinerari a scelta tra le Basiliche Maggiori; ticket per l’Open Bus Roma Cristiana; tessera magnetica “Roma Pass”; “Roma Transport Pass” per l’uso dei mezzi di trasporto Atac (bus, tram e metro); una mappa della Città; un pieghevole-guida ai musei/siti convenzionati; un pieghevole/programma degli eventi e dei servizi turistici su cui vengono

La Chiesa di Trinità dei Monti

applicati gli sconti Roma Pass; un audio guida ideata e realizzata dall’Opera Romana Pellegrinaggi per itinerari tematici religioso/culturali. E sempre ai turisti Roma Capitale dedica il sito www.turismoroma.it, che nato alla fine del 2008 in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo), è stato recentemente implementato con le versioni in francese, tedesco e giapponese e la newsletter. Il nuovo sito non è più solo informativo, ma offre all’utente la possibilità di consultare mappe, alberghi, trasporti, eventi e soprattutto di effettuare prenotazioni online. Inoltre, una sezione propone visite e informazioni suddivise per quartieri, suggerendo così anche itinerari fuori dai circuiti più classici. Un’altra se-

zione, invece, è totalmente dedicata ai bambini, con tutte le proposte su misura, mentre uno spazio è anche riservato ai social networks – Facebook, Flickr, Youtube e Twitter – per condividere esperienze, impressioni di viaggio e notizie con il “passaparola”. E per restare in tema di servizi e web, fra quelli consolidati ci sarebbe lo 060608, contact center turistico e culturale che orienta sulla ricca offerta di eventi, mostre e spettacoli che avrebbe registrato una media di 5000 visite giornaliere nei primi sei mesi del 2011 con incremento rispetto allo stesso periodo dell‘anno precedente del 133,8%. Protagonisti dell’estate romana invece sono stati i Tourist angels, giovani che vanno 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 55


SPECIALE ROMA

incontro al turista girando per le piazze della città con piccoli veicoli elettrici denominati segway per offrire informazioni, orientamento, aiuto in caso di necessità. E sempre per restare in tema di servizi, la giunta di Roma Capitale ha recentemente deliberato l’approvazione di un progetto preliminare elaborato per la ristrutturazione dei servizi igienici pubblici, interrati, mentre il dipartimento Turismo provvederà alla predisposizione del bando di gara per l’affidamento della concessione a terzi. «I servizi igienici pubblici sono strutture indispensabili per una città che voglia garantire assistenza ed accoglienza ai cittadini romani e ai numerosi turisti, al pari di quanto avviene nelle altre Capitali europee», commenta Antonio Gazzellone, delegato al turismo di Roma Capitale. Molto probabilmente i bagni somiglieranno alle edicole già in uso per il servizio di informazione turistica e la commissione tecnica istituita dal Dipartimento Turismo, composta da rappresentanti della Sovrintendenza Comunale dell’ufficio

Il centro storico visto dall’alto

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Necropoli vaticana, Mausoleo dei Marci: uno degli affreschi tornato a splendere dopo il restauro

Città Storica e del Mibac, ha studiato un prototipo di struttura: pianta ottagonale per quasi 40 metri quadrati di superficie, struttura in metallo e vetro con allestimento di punti di in-

formazione turistica e culturale: vi si distribuiranno Romapass, e tour convenzionati con Roma Capitale; ci saranno distributori di acqua e bibite, gadget e souvenir autorizzati


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Particolare della Necropoli vaticana

dall’amministrazione capitolina. I bagni saranno aperti al pubblico almeno 10 ore al giorno, il concessionario si impegnerà ad affidarli a personale bilingue, che farà anche puli-

zie, manutenzione ordinaria e straordinaria. Un milione di euro, il costo del progetto, contro il milione e mezzo circa, di euro, che attualmente i 27 bagni costano all’Ama. Per usare i bagni i turisti e i romani spenderanno un euro (ma sono inclusi per i titolari di Roma-pass).

La Necropoli vaticana svela un altro tesoro È tornato a splendere il Mausoleo dei Marci, (II sec. d.C.) nella Necropoli vaticana, ad una profondità di 12 metri dall’attuale Basilica di San Pietro. «Il suo restauro, durato sette mesi, è costato una cifra a sei zeri», ha commentato Hans-Albert Courtial, presidente della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra che ha finanziato il

complesso intervento. La tomba è stata ripulita consentendo il recupero degli affreschi di ispirazione fluviale, delle decorazioni su fondo cinabro (sintesi straordinaria della teologia pagana di 18 secoli fa) e del monumentale sarcofago in marmo di grande raffinatezza. Il mausoleo sarà accessibile al pubblico con visite guidate per piccoli gruppi, così come tutta la necropoli, un’intera città che dal colle Vaticano raggiungeva le sponde del Tevere e che tutt’ora esiste inviolata sotto terra, coperta dalla Basilica Vaticana, da Piazza San Pietro e da tutti gli edifici che sorgono su Via della Conciliazione. Di questa, solo una parte è stata riportata alla luce e si possono ammirare i monumenti sepolcrali recuperati e la Tomba di San Pietro che l’imperatore Costantino, nel IV secolo, fece coprire con lastre di marmo. L’intera Necropoli venne interrata e sopra Costantino fece costruire la prima grande Basilica. Il restauro del Mausoleo dei Marci rientra in un articolato programma di lavori avviato nel 1998 per la conservazione e la valorizzazione della necropoli. Delle 22 tombe portate al11-12 2011 | www.mastermeeting.it 57


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Castel Sant’Angelo e il ponte dell’Angelo visti dal Lungotevere

la luce negli anni ’40 e ’50, molte sono state restaurate con il contributo dell’Enel, mentre la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, oltre al Mausoleo dei Marci ha finanziato il restauro di un altro importantissimo Mausoleo, quello dei Valerii, avvenuto nel 2007. Tra i restauri che la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra ha finanziato in passato, la facciata della Basilica Vaticana, gli appartamenti papali del Palazzo Apostolico, il baldacchino di Arnolfo di Cambio dell’altare papale della Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Adesso partirà il terzo lotto del restauro del prospetto della Basilica di San Pietro (2012) e si sta già lavorando al quarto lotto, la fontana della 58 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Burbera sulla terrazza della basilica e il ripristino dell’organo della chiesa di San Francesco Saverio a Roma, che costerà tra i 150 e i 200 mila euro.

La grande stagione delle mostre “Il Rinascimento a Roma nel segno di Michelangelo e Raffaello”, alla Fondazione Roma Museo Palazzo Sciarra, fino al 12 febbraio 2012 propone capolavori di Raffaello (come l’Autoritratto o il Ritratto di Fedra Inghirami dalla Galleria degli Uffizi), di Michelangelo (come l’Apollo-Davide, del Museo Nazionale del Bargello o la Pietà per Vittoria Colonna, da Boston), di Sebastiano del Piombo, quale il “Ritratto di

donna” della Harewood House di Leeds, e di molti altri artisti, tra cui Perin del Vaga e Francesco Salviati. Tra le curiosità la ricostruzione tridimensionale della Cappella Sistina e della Loggia di Psiche di Raffaello. Altra grande mostra da non perdere è “Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ’400” alle Scuderie del Quirinale fino al 15 gennaio. Ben 34 anni di attività di Filippino Lippi attraverso opere da prestigiosi musei: dalle tavole agli affreschi, ai raffinati disegni su carte colorate. La possibilità irripetibile dell’esposizione è il confronto con alcune opere del grande Botticelli, maestro, amico e infine rivale di Lippi.


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La Fontana di Trevi illuminata assume un aspetto ancora più suggestivo

A Palazzo Venezia “Roma al Tempo di Caravaggio 16001630” è fino al 5 febbraio 2012: 140 opere, capolavori di Caravaggio e dei suoi compagni di strada, da Annibale Carracci ai Gentileschi e un inedito, il Sant’Agostino, rinvenuto in Spagna, la cui attribuzione alla mano del Merisi ha suscitato accese discussioni tra gli storici dell’arte. In occasione del 90° anniversario del Milite Ignoto, il Complesso del Vittoriano ospita, fino al 6 gennaio 2012, la mostra “4 novembre 1921 - 4 novembre 2011. Il Milite Ignoto da Aquileia a Roma” dedicata alla storia e al viaggio del Milite Ignoto. Fino al 12 febbraio 2012 a Palazzo delle Esposizioni, Azienda

Speciale Palaexpomostra, “Homo sapiens. La grande storia della diversità umana”. Fino al 29 gennaio 2012, alla Galleria Nazionale di Arte Antica, in Palazzo Barberini, “Raffaello incontra Raffaello. Il Ritratto di giovane del Museo Thyssen Bornemisza e la Fornarina”. Ai Musei Capitolini “Leonardo e Michelangelo. Capolavori della grafica e studi romani”, fino al 19 febbraio 2012. “A Oriente: città, uomini e dei sulle Vie della Seta” è la mostra in corso al Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano fino al 26 febbraio 2012. Al Complesso del Vittoriano la mostra “Mondrian. L’armonia perfetta” è fino al 29 gennaio 2012 mentre all’Aeroporto Leonardo da Vinci, Terminal 1 c’è la mostra: “Il Genio di Leonardo” fino al 30 aprile 2012.

Interno del Pantheon

Al MAXXI “Indian Highway” è in corso fino al 29 gennaio 2012. Nella Casa di Goethe la mostra “Piranesi, Rembrandt delle rovine” fino al 15 gennaio 2012. Questo solo un assaggio delle tante e interessanti mostre che si svolgeranno nella ■ Capitale nel 2012. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 59


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Abitart Hotel Design moderno nella tradizione dell’ospitalità, un boutique hotel aperto a nuove tendenze e contaminazioni. Per uno sguardo diverso sulla Capitale

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rte, interior design, pittura, musica, fotografia. Immaginate un soggiorno nella città Eterna diverso dal solito, fuori dai canoni tradizionali di soggiorno, ma in un quartiere antico della Capitale, che oggi forse è quello che ne ha l’aspetto e l’atmosfera più moderna. Immaginate un concetto di hotel 4 stelle superior contemporaneo, un ambiente particolare, quasi surreale, dove sentirsi futuristi, inebriarsi di pop-art,

dormire nella suite metafisica, sperimentare l’arte informale dell’ospitalità assistiti da uno staff gentile e professionale. Tutto questo è l’Abitart Hotel di Roma, gestito dalla famiglia Zanin già proprietaria del Hotel Plaza di Padova, un vero laboratorio sensoriale che, oltre a ogni definizione di boutique hotel, sfuma i propri confini in un cantiere artistico, aperto a nuove tendenze e contaminazioni. Situato nel quartiere Ostiense-Testaccio, famoso per

le notti romane e meta di attori e registi che qui si sono trasferiti a vivere per l’affascinante contesto industriale, l’Abitart Hotel vive tra le gallerie d’arte e l’effervescente movida nei suoi locali alla moda. Qui si trova il MACRO Future, sede distaccata del Museo d’Arte Contemporanea di Roma, e poco lontano il museo della Centrale di Montemartini, che ospita mostre ed eventi. L’Abitart Hotel colpisce già dal suo ingresso, sorretto da colonne a cui sono appoggiate delle originali sculture di marmo che raffigurano uomini e donne a grandezza naturale con la ventiquattrore in procinto di entrare nella hall, realizzate da un giovane scultore, Giuseppe Verri. «Il solo varcare la soglia di

questa struttura», ci racconta Barbara Mariani (foto), da anni impegnata nel coordinamento dell’hotel, prima come conference&banqueting manager, poi dal 2009 come resident manager, «dà la sensazione di aver raggiunto uno spazio contemporaneo dove le tecnologie si coniugano alla perfezione con la difficile arte dell’ospita60 11-12 2011 | www.mastermeeting.it


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lità, che l’Abitart Hotel sa interpretare con somma maestria». Le 65 stanze, ognuna diversa dall’altra, comprendono 8 suite ispirate ad artisti e a temi del Novecento. Le 6 sale meeting sono modulabili e hanno una capacità da 10 a 120 posti per un totale di 300 persone complessive. L’hotel è dotato di sistema wireless, tv satellite e

schermi al plasma in tutte le camere, un servizio offerto alla clientela a titolo completamente gratuito. Un altro fiore all’occhiello è rappresentato dall‘Estro Bar, il famoso ristorante nato nel 2005, dal design curato e dall’ottima cucina rigorosamente italiana rivisitata in chiave moderna. «I nostri ospiti trovano qui un soggiorno

ideale per avere uno sguardo diverso sulla città, per uno stimolante meeting o un evento d’impatto business», continua Barbara Mariani, «a breve inizieranno anche degli happening di degustazione, non solo proponendo vitigni regionali selezionati e dal gusto unico, ma anche distillati invecchiati o riserva, tutti in attenta combinazione con delizie gastronomiche dolci e salate che ne esaltano il gusto. Un modo diverso per piccoli viaggi nei sapori tipici italiani. La location ideale per cene o pranzi d’affari è invece il nostro Giardino D’inverno, una struttura in legno e vetro situata al primo piano dell’hotel e circondata da una rigogliosa vegetazione, pur trovandosi nel centro pulsante della Capitale». C.L.

Abitart Hotel & Conference Center Via Pellegrino Matteucci 10/20 00154 Roma Tel. 064543191 fax 06454319899 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 61


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Aran Hotels Con l’Aran Mantegna e l’Aran Park, location ideali per il congressuale, l’offerta business del Gruppo è sempre vincente

Le immagini si questa pagina si riferiscono all’Aran Mantegna

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l punto di forza dei tre hotels del Aran Group è da sempre una filosofia comune: un unico modello di ospitalità nuova e dinamica, fatta di alta qualità sempre nella tradizione dell’accoglienza, ma anche di grande attenzione alle esigenze del cliente, vero destinatario di ogni servizio, con quel tocco di classe che trae origine dalla migliore ospitalità italiana. La vocazione al congressuale, agli eventi e all’organizzazione degli incontri di lavoro caratterizza l’offerta in particolare di due alberghi del gruppo: l’Aran Mantegna, aspetto prestigioso e servizio particolare con le 62 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

sue 323 camere lussuosamente arredate e situato in una posizione strategica proprio dietro al nodo nevralgico di via Cristoforo Colombo; l’Aran Park Hotel, posizionato nella nuova area residenziale “Fonte Meravigliosa” vicina ai palazzi ormai storici dell’EUR. Ne parliamo con Bruno Calì, punto di riferimento del l’hotellerie romana di lusso al timone dell’Aran Group Hotels, al quale chiediamo subito qual è stato il trend di quest’anno. «Direi un periodo senz’altro di rafforzamento. L’Aran Mantegna ha beneficiato di un trend positivo, posizionandosi in

quella fascia di turismo elitario che non conosce particolare recessione. In poco più di quattro anni l’Hotel Aran Mantegna si è inserito autorevolmente nel mercato del turismo internazionale organizzato, maggiormente proveniente dalle nazioni dove l’economia e il rapporto di cambio sono favorevoli, come alcuni paesi forti del Sudamerica come il Brasile o Venezuela, o come paesi più lontani come l’Australia e la Nuova Zelanda, un mercato accresciuto da una intelligente politica di viaggi incentive di cui l’Aran Mantegna ha saputo fare tesoro. Nel segmento meeting e business, l’area congressuale si è affermata per le sue nuovissime sale, tutte illuminate da luce naturale, dove l’Auditorium con i suoi 500 posti a platea attrezzato da una tecnologia d’avanguardia è diventato un punto di forza dell’hotel, ultimamente anche per eventi più particolari, come la presentazione di modelli automobilistici. La sua location è un vero punto di forza: con la via Cristoforo Colombo si arriva nel centro della Capitale in pochissimi minuti, gli stessi che in direzione contraria collegano di-


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Qui sopra, e, a destra, l’Aran Park. Sotto, l’Aran Blu

rettamente all’Aeroporto di Fiumicino. Quindi direi location premiante, competitività dei prezzi e non ultima una grande ristorazione, attualmente guidata da un executive chef di grande esperienza che ha formato una squadra di giovani talenti. L’Aran Mantegna è davvero proiettato con ottimismo verso il futuro». Anche l’Aran Park mantiene i suoi punti di forza con successo... «È vero, Il suo pay off è la luce in ogni ambiente dell’hotel, il silenzio per la sua posizione e lo spazio esterno, un giardino secolare con rose e melograni, tutti fattori che bene identificano il suo posizionamento. L’hotel sta anche affrontando una fase di importante restyling delle camere e degli ambienti: via le moquette, sostituite da nuovi scintillanti pavimenti di marmo, nuova luce agli am-

bienti, ma anche scelte mirate all’ammodernamento degli interni, come la sostituzione delle rubinetterie con altre dal design più attuale. La prossima stagione offrirà agli ospiti un albergo rinnovato e le attenzioni ed i servizi comuni a tutti gli Aran Hotels.” L’Aran Park, 323 camere e Junior Suites dotate di ogni moderno comfort, conta ben 7 sale riunioni modulabili, tra cui la Sala Zeus, che si estende su una superficie di 224 mq e può ospitare fino a 300 persone a platea. Non possiamo dimenticare l’Aran Blu... «La stagione autunno-inverno non è l’ideale per un albergo che si affaccia sul mare, anche se quest’anno il grande freddo sembra pigro nell’arrivare. Il grande fully booked che ha caratterizzato la stagione primavera-estate tornerà a Marzo. L’albergo resta comunque aper-

to per ospitare gli uomini d’affari abituali e i turisti ed espositori che visitano la nuova fiera di Roma. L’Aran Blu ha un unique selling proposition rappresentato da una grande terrazza che consente una straordinaria vista sul litorale dove, nella bella stagione è punto di richiamo un raffinato ristorante. Sono 68 le camere dell’Aran Blu e questa limitata capacità ricettiva consente di dedicare a ogni ospite una ospitalità su misura. È questa la filosofia che ci contraddistingue». F.A.

Aran Hotels Via Riccardo Forster 24 00143 Roma, Tel. 06510721 - fax 0651963976 www.aranhotels.com info@aranhotels.com

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Hotel Bernini Bristol Splendido Roof Restaurant appena ristrutturato, su una delle terrazze più belle della Capitale, e ambienti d’epoca con un tocco di modernità, per una delle perle di Sina Hotels

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na piazza tra le più famose al mondo. Un fontana senza tempo. Proprio di fronte, all’inizio di via Veneto, a due passi da piazza di Spagna e dalla Fontana di Trevi, ecco l’imponente facciata dell’Hotel Bernini Bristol, cinque stelle lusso di Sina Hotels, elegante e raffinato nei propri ambienti. All’interno dell’Hotel il filo di-

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retto con l’arte rivive con i preziosi arazzi settecenteschi ed i mobili d’epoca, ma anche con suite più moderne e dal design living più attuale. Denominatore comune delle 127 camere e suite dell’hotel, alcune con balcone, una vista imperdibile su Roma, che raggiunge il suo massimo con il Roof Restaurant “L’Olimpo”, appena rinnovato. Ne parliamo con il General Ma-

nager Lorenzo Vivalda (foto), che vive con passione la sua mission professionale nel mondo dell’hotellerie di lusso da oltre vent’anni. Qual è stato il trend di questo 2011? «Attualmente il mercato attraversa una fase di evidente incertezza e di variabilità, per cui è difficile fare bilanci definitivi o previsioni a lungo termine. Posso dire che siamo riusciti con successo a cogliere numerose importanti opportunità, che si sono presentate nel corso del 2011. Questo grazie a due concetti fondamentali: qualità e diversificazione. Direi che sono state queste le chiavi del successo dell’ultimo anno, che ci hanno permesso di gratificare sia le prenotazioni lastminute che i flussi di clientela provenienti dai nuovi mercati in via di espansione, con un’offerta di grande qualità, aperta a 360 gradi. Inoltre abbiamo goduto di eventi irripetibili. Le faccio un esempio: nell’anno delle celebrazioni per il 150° dell’Unità, lo scorso 2 giugno


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siamo stati il quartier generale per l’accoglienza di numerose Delegazioni di Stato. Quindi bisogna riuscire a cogliere al momento giusto ogni occasione. Un trend che credo proseguirà anche nel prossimo futuro». La politica del gruppo Sina Hotels è sempre stata fedele all’accoglienza di lusso e al corretto rapporto qualità prezzo... «La nostra carta vincente è da sempre offrire un servizio ai massimi livelli, a condizioni competitive. In questo ci supporta la struttura, la location d’eccezione e uno staff di grande qualità, tutti elementi che

contribuiscono a creare il giusto circolo virtuoso. Siamo da sempre dediti all’accoglienza di lusso, con un costante upgrade del prodotto offerto, un accurato controllo degli standard qualitativi e un’attenta personalizzazione del servizio. L’Hotel Bernini Bristol, infatti, gode di una bellissima hall, accogliente e di grande stile, di 127 camere e suite arredate con gusto classico e moderno, fino ad arrivare all’ultimo piano che ospita il Roof Restaurant “L’Olimpo” recentemente rinnovato. Il tutto alla ricerca della qualità costante, che ci con-

sente di attrarre anche la clientela più esigente. Nostri punti di forza sono la flessibilità dell’offerta, il costante training del personale e la motivazione al successo». Proprio il Roof Garden ha beneficiato di un’importante restyling... «La nostra strategia di continuo upgrade della struttura ci ha portato a rinnovare tutti gli ambienti del Roof Restaurant L’Olimpo, appena terminato questa estate. Una location così privilegiata, dalla quale si gode una vista unica su tutta Roma, è stata abbinata anche a scelte di design moderno, con interni che giocano sull’essenzialità del bianco e del nero. Allo stesso tempo è stata rivisitato anche il Lounge Bar della terrazza esterna ampliando l’offerta dell’aperitivo e del dopo cena, per venire incontro alle esigenze di una clientela sempre più differenziata». Che cosa privilegia il vostro cliente business? «Direi senza dubbio la location, il comfort delle camere e la tecnologia; il cliente business si muove spesso con tem-

pi molto stressanti, gradisce quindi camere confortevoli nei suoi momenti di relax, ma anche supporti per la comunicazione indispensabili come il wifi ed il servizio personalizzato di concierge. Non le nego che è molto apprezzato anche il nostro centro benessere, punto di forza anche per il turismo leisure». Altro vostro punto di forza è l’offerta culinaria di altissimo livello... «La ristorazione è il nostro fiore all’occhiello, abbiamo un team di grandi capacità, che abbina la creatività con la tradizione, variando i menù in base alla stagione, e che ricerca con curiosità e dinamismo contaminazioni da altre culture gastronomiche. Infatti, sono frequenti, presso il nostro ristorante, iniziative dedicate alla cucina di altri Paesi, come viaggi virtuali in altre culture». Lei è nell’hotellerie di lusso da oltre vent’anni. Qual è la regola d’oro da non dimenticare mai? «Mettere a completa disposizione dell’ospite l’esperienza acquisita negli anni, mantenendo l’entusiasmo del primo giorno». Cristina Natanne

Hotel Bernini Bristol Piazza Barberini 23 00187 Roma Tel. 06488931 - fax 064824266 reservationsbb@sinahotels.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 65


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Polo Congressuale Bettoja Hotels Uno dei punti di riferimento del Mice a Roma, un luogo d’incontro con un’ospitalità di grande tradizione e all’avanguardia nei servizi tecnologici

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l Gruppo Bettoja Hotels si conferma nel panorama italiano dell’hotellerie e in particolare di quello romano, come uno degli ormai pochi esempi di catena totalmente privata, una realtà a Roma da ben cinque generazioni. Parlando dei Bettoja Hotels, infatti, si parla di una tradizione iniziata nel 1875 quando la famiglia Bettoja, piemontese di origine, acquista il Ristorante Massimo D’Azeglio, così chiamato in onore del grande statista e scrittore. In seguito, visto il grande e repentino sviluppo della zona della Stazione Termini, la famiglia Bettoja decide di comprare il resto del palazzo trasformandolo in albergo, l’Hotel Massimo D’Azeglio. Il secondo acquisto è l’Hotel Mediterraneo, segue poi l’Hotel Atlantico ed infine l’Hotel Nord Nuova Roma. Oggi il Gruppo Bettoja Hotels, vantando un’ospitalità di grande tradizione, è uno dei più importanti punti di riferimento per il turismo congressuale a Roma, vista anche la disposizione e la logistica delle quattro strutture, adatte quindi non 66 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

In questa pagina, tre immagini dell’Hotel Massimo D’Azeglio

solo al turismo leisure, abituato alle ricercate e accoglienti atmosfere degli alberghi del Gruppo, ma anche al turismo d’affari, che trova nel Polo Congressuale Bettoja per ogni tipologia di evento, un’offerta unica, articolata e di grande attrattiva nel cuore della Capitale. «Proprio la vicinanza delle nostre strutture», ci racconta il

direttore commerciale del Gruppo, Gerardo Forestiero, «e la diversificazione della nostra offerta congressuale e ricettiva ci porta ad essere uno dei principali punti di riferimento per chi vuole organizzare eventi nel cuore della capitale. Anche per il banqueting, un’altra priorità della nostra offerta, siamo in grado di ospita-


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Qui sopra e a destra, spazi comuni dell’Hotel Nord Nuova Roma

re grandi eventi con la grande professionalità e l’accurata qualità del servizio che da sempre contraddistingue il marchio Bettoja. Le sale banchetti più grandi sono quelle dell’Hotel Mediterraneo con 200 coperti, e del Massimo D’Azeglio con 130 coperti. Inoltre siamo in grado di proporre due spazi unici, il Roof Garden del Mediterraneo, rinnovato di recente,

che può ospitare eventi conviviali fino a 100 persone, godendo di una spettacolare vista panoramica, e la Cantina Storica del Massimo D’Azeglio, con la sua pregiata collezione di vini, ambiente ideale per cene di gala o eventi conviviali immersi in un’atmosfera esclusiva». Qualche numero? Il Gruppo oggi è composto da oltre 661 camere, 14 Sale Meeting & Even-

ti, la cui capacità massima, nella Sala Risorgimento del Massimo D’Azeglio, raggiunge 180 posti, 2 Ristoranti, 2 Roof Garden e una Cantina Storica. Tutti gli alberghi vengono regolarmente rimodernati, pur mantenendo sempre l’impronta classica e tradizionale. Ma, come ci conferma Forestiero, alla tradizione si affiancano strategie in continuo rinnovamento: «applichiamo costanti up-date tecnologici alle nostre strutture; infatti da tutte le camere, da tutte le sale meeting e da tutte le nostre aree comuni è attivo il collegamento wi-fi gratuito, e in più stiamo avviando un articolato progetto di rinnovamento strutturale per rendere le sale sempre più high-tech. Oltre alla cura dei dettagli, al continuo miglioramento di qualità e quantità dei servizi offerti nelle nostre strutture, anche la tecnologia è uno dei nostri fiori all’occhiello». F.A.

Hotel Mediterraneo Hotel Mediterraneo

Hotel Mediterraneo Con la sua posizione sul colle Esquilino, il più alto di Roma, l’hotel regala una magnifica veduta panoramica della città eterna. È uno dei migliori esempi di Art-Decò a Roma, con 251 camere. Al decimo piano sono situate 7 luminose e lussuose suites con terrazzo e anche un rinnovato Roof Garden con ristorante e bar, tutti ambienti che godono di una straordinaria veduta panoramica di Roma. L’Hotel Mediterraneo mette a disposizione della sua clientela business ben 6 sale riunioni, attrezzate con le più recenti tecnologie audiovisive, proiettori, impianto audio, videobeam con connessione VHS Tristandard, lavagna luminosa, diapositive, computer, internet e media: dal Salone Mediterraneo alla Sala Lago Maggiore con una capienza tra 40 e gli 80 posti, fino ai grandi numeri del Salone della Mappa, Salone Taverna e Salone 21 complessivamente per 400 persone.

Una sala dell’Hotel Atlantico

Bettoja Hotels Via Cavour 18, 00184 Roma Tel. 064870270 - fax: 064824976 Numero Verde: 800 860004 hb@bettojahotels.it www.bettojahotels.it 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 67


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Hotel Capo d’Africa Cornice ideale per eventi glam, feste e meeting privati, l’hotel conferma le sue aspettative puntando oltre, privilegiando strategie di marketing “one to one” per fidelizzare la clientela

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n design contemporaneo all’interno di una prestigiosa struttura dei primi del secolo scorso, una bellissima facciata liberty in cui spiccano due scenografiche palme. Situato nel cuore della Roma Imperiale, tra la Domus Aurea, il Foro Romano e il Colosseo, l’Hotel Capo d’Africa sorge al Celio, ieri crocevia di complessi artistici ineguagliati come la Basilica di San Clemente, Santo Stefano Rotondo e la splendida Villa Celimontana, oggi un quartiere vivace e alla moda della Capitale, in una zona in continua crescita culturale che può considerarsi uno dei nuovi centri della giovane movida capitolina, grazie senz’altro alla stessa presenza dell’albergo che ha contribuito alla sua generale riqualificazione. Il boutique Hotel, splendido quattro stelle design, dispone di 65 camere e 3 sale riunioni a luce 68 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

naturale, ma soprattutto di una splendida Terrazza – godibile tutto il giorno, dalla colazione fino a tarda sera – incorniciata da piante di limoni, melograni e ulivi, da cui si gode da un lato un’eccezionale panorama della Roma antica, dall’altro dei monumenti medioevali e del verde nelle ville limitrofe. Nella bella stagione è attivo anche il bar dove la sera ci si può trattenere per eventi particolari, con musica e barbecue. La Hall dell’Hotel accoglie i suoi ospiti con il Centrum Bar, un ambiente intimo ed elegante perfetto per un drink o un piatto della pétite carte. Tutte le camere Superior sono state progettate per essere accoglienti e confortevoli, grazie alla scelta di tonalità calde come l’ocra e lo zafferano, che rendono gli ambienti piacevolmente eleganti. Vera chicca è l’Unique Studio Suite, con grande camera da letto, pavimento in parquet, uno splendido bagno e una bella terrazza privata.

Ma l’Hotel non tradisce la sua vocazione business, approfittando anche della sua posizione strategica nella città. Il Capo d’Africa dispone di 3 sale riunioni polivalenti e multifunzionali, tutte con luce naturale per una capienza massima di 60 persone. A questo si aggiunge la Terrazza, cornice ideale per eventi glam, feste private e ricevimenti grazie alla magnifica vista panoramica. Insieme al Visconti Palace Hotel, l’hotel si conferma punti di riferimento privilegiati per il Mice, settore su cui il management continua a investire attraverso iniziative, pacchetti ed eventi sempre più invitanti e trasversali, in risposta a quelli che sono i trend più apprezzati. «In questo ultimo periodo abbiamo privilegiato strategie di marketing completamente diverse da quelle tradizionali», spiega il Director of Sales & Marketing Alessandra Laterza, «quasi one to one, proponendo delle offerte “cucite” apposta sui desideri della


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nostra clientela. D’altronde Il Capo d’Africa ha sempre goduto di una forte vocazione individuale, che oggi è senz’altro diventato il nostro punto di forza. Prima di tutto, abbiamo approntato una fase di attento monitoraggio utilizzando gli strumenti digitali tipici del turismo business, in primo luogo internet. Se i canali di comunicazione più usati sono i social network, Facebook e Twitter in prima linea, perché non farli diventare strumento di upgrade nell’ottica del miglioramento del servizio, lavorando proprio sulle reali aspettative del cliente? Così quest’anno abbiamo lanciato un’iniziativa del tutto originale: un concorso sulla no-

stra pagina Facebook dove è stata premiata l’idea più votata per un soggiorno unico e indimenticabile presso il nostro Hotel. Abbiamo avuto risultati davvero positivi e inaspettati in termini di gradimento. Avere ospiti dotati di buona attenzione al dettaglio, curiosità e buon gusto, rappresenta per la nostra struttura uno stimolo continuo a migliorarsi, non solo premiando l’unicità dei suoi ospiti, ma garantendo una forte fidelizzazione del cliente, sia corporate che leisure. Il Capo d’Africa è un albergo boutique, ottimo per meeting di livello ed eventi esclusivi in terrazza. Inoltre, il nostro attento servizio di conciergerie personaliz-

zata via e-mail e social network sta avendo un riscontro positivo anche sul settore Mice. Ad esempio, molti dei nostri clienti venuti in vacanza ci hanno utilizzato o suggerito per organizzare a posteriori eventi aziendali particolari dove era richiesta una forte caratterizzazione. All’ombra del Colosseo, non si può sbagliare soprattutto se ben consigliati dallo staff dell’albergo». C.C.

Hotel Capo d’Africa Via Capo d’Africa 54 00184 Roma Tel. 06772801 - fax 0677280801 Ufficio prenotazioni:

Tel. 06594848 - fax 0632111478 info@hotelcapodafrica.com www.hotelcapodafrica.com

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Donna Camilla Savelli Hotel Ambienti raffinati in una location unica a Roma, un antico monastero seicentesco progettato dal Borromini e interamente restaurato. Ideale per eventi business high level, ma anche per l’ospitalità di lusso più esclusiva

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na gemma d’arte nel cuore di Roma in Trastevere, ai piedi del Gianicolo. L’ospite all’arrivo viene subito colpito dalla maestosa facciata, di rara bellezza con le sue forme concave e convesse ed è introdotto all’interno attraverso l’antico portone in legno e una

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statua settecentesca. Si ha quasi l’impressione di essere proiettati nel passato, accolti da opere e angoli d’arte inseriti in una elegante austerità propria di un antico monastero. La reception che accoglie gli ospiti è caratterizzata da un prezioso tavolo in legno del Seicento e dal ritratto di Donna Camilla

Virginia Savelli in Farnese, la nobildonna che fondò l’ordine religioso e che nel 1640 diede l’incarico a Francesco Borromini di costruire il Monastero e la chiesa attigua. Il Donna Camilla Savelli è oggi un complesso alberghiero di prestigio, ricavato appunto dal vecchio Monastero del quale ha conservato la sua struttura originaria, ma interamente restaurato seguendo i criteri di rispetto architettonico e nel contempo assicurando tecnologia e confort ai massimi livelli. Non stupisce che i suoi ambienti siano stati ispirazione per il regista americano Woody Allen, che ha scelto di girare molte scene del suo nuovo film sulle righe del “Decameron” di Boccaccio proprio all’interno di questa struttura. Le camere sono 78, di cui 9 suite e vi si può accedere oltre che con due ascensori, anche attraverso una scala monumentale in marmo costruita del 1653. Sono dotate di tecnologia moderna e comfort luxury e la maggior parte arricchite con mobili d’epoca, soffitti con antiche travi in legno e una vista spettacolare sul Chiostro-Giardino e su Roma. Rappresentano una sintesi tra antico e moderno, in cui convivono atten-


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zione al dettaglio e raffinatezza. Spicca tra loro la Premiere Suite, impreziosita da un antico rosone originale e con un grande terrazzo in esclusiva dal quale si può godere una vista romantica su Trastevere e sul Giardino. «La riservatezza e lo charme del Donna Camilla Savelli è noto ai suoi ospiti, e noi ne facciamo motivo d’orgoglio», afferma il Direttore Anna Rita Trivelli, «siamo abituati ad ospitare personaggi di rilievo del mondo della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni sia del panorama nazionale che internazionale, volti noti che scelgono il Donna Camilla per l’eccellenza del servizio, la location raffinata e tranquilla, la discrezione del personale. Per questo è importante un monitoraggio costante degli standard qualitativi e una formazione del nostro staff atten-

ta ad ogni esigenza del cliente». Ma il Donna Camilla Savelli è anche meta privilegiata per meeting ed eventi di alto profilo, come di recente quello della Corte dei Conti Europea, o in passato congressi internazionali come la Robert F. Kennedy Fondation of Europe. «L’aspetto MICE è per noi molto importante, stiamo avendo molte soddisfazioni e puntiamo ad incrementare sempre più questo settore», ci conferma il Direttore Commerciale Maria Letizia Savini, «disponiamo di 5 sale meeting di diversa capienza, tutte con luce naturale e attrezzate, ognuna con una sua peculiarità che la rende unica. Basti pensare alla Gran Sala Borromini, l’antico refettorio del Monastero, con un soffitto in legno a cassettoni, sedute in noce del Settecento e quadri originali dell’epoca; oggi può ospi-

tare fino a 230 persone per un meeting e fino a 160 per cene di gala. Senza dimenticare il nostro incantevole ChiostroGiardino interno e i due terrazzi panoramici che emozionano con la straordinaria vista a 360 gradi sulla Capitale e dove siamo in grado di organizzare aperitivi o cene di gala molto esclusivi». Ambienti che emozionano, dunque, al Donna Camilla, come quando gli ospiti vengono accolti in una grotta risalente al I secolo D.C., un ambiente unico per degustazioni di vini o prodotti tipici su richiesta, oppure per una cena esclusiva per ospiti di riguardo. Non è quindi un caso se il Donna Camilla Savelli ha beneficiato di ottime recensioni, è stato inserito nella Top 100 dei migliori hotel al mondo da Traveller Conde Naste e segnalato dalla Louis Vuitton City Guide Roma 2010 e 2011, oltre ad aver ricevuto il Certificato di Eccellenza da Tripadvisor 2011. Francesca Abbondanza

Donna Camilla Savelli Hotel Via Garibaldi 27 - 00153 Roma Tel. 06588861 - fax 065882101 www.hotelsavelli.com booking@hotelsavelli.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 71


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Grand Hotel de la Minerve Uno splendido Roof Garden hot spot trendy in un cinque stelle esclusivo. Per un hotel che va oltre il lusso, con la passione e l’energia di sempre di un grande direttore come Ezio Sacrini

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n vero grand hotel è al di la della quantità delle stelle. Cinque lusso ne porta il Grand Hotel de la Minerve con i suoi duecento anni di storia, ma devono essere parecchio luminose per rendere grazie ad un tale gioiello dell’hotellerie luxury della capitale. Principalmente per la sua posizione, un masterpiece di difficile competizione, all’interno di un cerchio magico che racchiude luoghi di importanza senza tempo conosciuti in tutto il mondo, il Pantheon e Piazza Navona, solo per citare quelli raggiungibili facendo pochi passi piedi. Poi per la sua direzione, in una parola Ezio Sacrini, general manager dell’Hotel, passione e lungimiranza unita a una grande esperienza ed affabilità, che ha saputo immaginare scenari nuovi per valorizzare ulteriormente un hotel di questo livello. Un esempio? Trasformare lo 72 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

splendido Roof Garden in uno spazio hot spot trendy, ora anche d’inverno, rendendolo un vero fiore all’occhiello di gourmandise frequentato dal jet set internazionale e romano. La sua meravigliosa terrazza seduce i propri ospiti in maniera indimenticabile, rendendolo un loggione privilegiato dal quale godere appieno dei tramonti romani. Ad oggi questa loca-

tion è considerata tra le più belle della città, poiché l’unica a dominare la cupola del Pantheon in tutti i suoi particolari, mentre a poca distanza si profilano la cupola di S. Ivo e l’altana del Quirinale. «È vero», ci conferma Elena Zavagli direttore vendite & marketing dell’hotel, «quest’anno il Roof è stato davvero il nostro punto di forza, una location ideale dove abbiamo organizzato eventi e ricevimenti esclusivi, ma anche appuntamenti ricorrenti che sono diventati un punto di riferimento per gran parte del buon salotto romano e del mondo internazionale, in uno scenario unico, con quella luce particolare che solo i tetti di Roma sanno regalare all’osservatore. Ricercheremo le stesse sensazioni du-


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rante le festività natalizie e soprattutto con un gran galà per la notte di San Silvestro, con scenografie magiche e musica dal vivo. A queste atmosfere esclusive, ma con il calore innato del nostro servizio, si è aggiunta la creatività del nostro chef Antonio Falco, in grado di proporre piatti semplici e genuini dalle materie prime selezionatissime, con la creazione di menù tipici della cucina tradizionale ma rivisti in chiave mediterranea, senza perdere mai d’occhio le tendenze contemporanee». D’altronde le stesse chicche culinarie sono servite nel ristorante dell’Hotel “La Cesta”, Il Bar “Le Cupole”, progettato dall’architetto Paolo Portoghesi e un tempo “Giardino d’Inverno” del palazzo, accoglie gli ospiti con una vasta scelta di vini e liquori. Sorseggiando un drink in un ambiente elegante e discreto, lo sguardo si proietta verso l’imponenza della magnifica statua del Rinaldi (uno dei più conosciuti allievi del Canova) la Minerva di marmo nella nicchia centrale. L’hotel, completamente rinnovato per meglio soddisfare le sofisticate e moderne esigenze della clientela, ha conservato nelle sue linee nobili ed eleganti il colore di una ‘casa’ aristocratica, accogliente e confortevole. 135 lussose camere, di cui

51 classic, 40 superior, 33 deluxe, 8 junior suites, 4 suites. Di indubbio appeal la Hall, con i suoi soffitti a volta nella sala principale, la Sala Olimpo. «La nostra clientela», conferma il general manager Ezio Sacrini (foto a destra), «è principalmente leisure, con una forte incidenza di turismo proveniente da paesi come gli Stati Uniti e la Francia, ma che ha visto crescere anche nuovi mercati come Russia, Brasile, India e Cina. Per questo il nostro standard di servizio viene continua-

mente monitorato, con l’unico obiettivo di mantenere prestazioni ai massimi livelli nel servizio alla clientela. L’Hotel de la Minerva è una casa di straordinaria bellezza, che va amata con passione, pur mantenendo il difficile equilibrio di dare grandi risultati armonizzandone i costi. Credo che un personale motivato, una oculata strategia di gestione, ma anche uno spirito innovativo accompagnato da uno sguardo capace di fare tesoro delle grandi realtà del lusso internazionale, possano davvero dare al Grand Hotel de la Minerve ancora più luce. Magari con qualche stella in più». F.N.

Grand Hotel de la Minerve Piazza della Minerva 69 - 00186 Roma Tel. 0669520.1 - fax 066794165 - reservations@grandhoteldelaminerve.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 73


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G&W Hotels Un successo consolidato, basato su un franchising multibrand internazionale che non dimentica la tradizione dell’accoglienza italiana. In attesa delle Olimpiadi del 2020

In questa pagina tre immagini dell’Hotel Cosmopolita

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uando parliamo di G&W Hotels parliamo di dinamismo e concretezza. Un gruppo fortemente innovativo dal punto di vista manageriale, pur mantenendo i piedi ben saldi nella tradizione dell’accoglienza, all’insegna del massimo comfort e della qualità del servizio. Il Gruppo G&W Hotels è una società di sviluppo e gestione alberghiera creata da Walter e Gregorio Pecoraro,

Walter Pecoraro, Chairman G&W Hotels, è presidente di FederalberghiLazio, vice presidente di FederalberghiRoma e membro del Consiglio direttivo di Federalberghi-Italia

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caso unico nell’hotellerie indipendente, basata su un franchising multibrand che coniuga requisiti internazionali alla tradizione dell’accoglienza italiana. Sono i primi nel 1991 a introdurre in Italia il brand francese dei Logis. Naturale evoluzione di una realtà fortemente motivata ad attuare una tangibile crescita manageriale, attualmente G&W Hotels gestisce, tramite società del Gruppo, l’Hotel Cosmopolita a Roma, il Courtyard by Marriott Rome Airport Hotel a Fiumicino e il DoubleTree by Hilton Milan di Milano. Ne parliamo con Walter Pecoraro, Chairman G&W Hotels. Dottor Pecoraro, i vostri sono risultati importanti... «È vero, abbiamo consolidato la posizione delle varie strutture del Gruppo con grandi soddisfazioni, e questo è stato possibile grazie a una strategia o se vuole ad una filosofia di accoglienza concreta e innovativa, garantendo un generale arricchimento dell’offerta delle nostre strutture, sia con l’intro-

duzione di una serie molto ricca e vincente di facility sia con nuovi servizi mirati all’ottimizzazione del pricing. Questo in un’ottica di sviluppo e di prospettive a lungo termine». A che cosa si riferisce? «Siamo particolarmente attenti ai prossimi grandi eventi internazionali sul territorio, una fra tutte la candidatura alle Olimpiadi del 2020 per Roma Capitale. Sarebbe un’imperdibile occasione per il nostro settore, non solo per l’evento in sé, ma soprattutto per una serie di investimenti che metterebbe in moto un circolo virtuoso in molti settori, in quello dell’accoglienza alberghiera che ci riguarda più da vicino, ma anche


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in quello più strutturale. Una serie di nuove infrastrutture per la città, un miglioramento dei servizi e dei trasporti. Mi piace pensare che anche il turista sia un cittadino, pur temporaneo. E poi Roma ha una forte vocazione al congressuale internazionale, manca forse un piano più organico e maggiori risorse per farlo funzionare e soprattutto l’istituzione di un Convention Bureau unico e vero strumento necessario a vendere anche la Roma congressuale».

I numeri I numeri delle strutture del Gruppo G&W Hotels sono notevoli. Il Courtyard by Marriott Rome Airport Hotel offre 187 camere e ben 9 sale riunioni, il “Rosa dei Venti Meeting Center”, tutte con luce naturale e perfettamente attrezzate, modulabili secondo le esigenze e pronte ad accogliere fino a 220 persone. Un’offerta che ha visto la preferenza di molte grandi società farmaceutiche e scientifiche di livello internazionale, ma anche presentazioni di modelli auto supportate da video in 3D di particolare effetto. La location è ideale, a pochi minuti dall’Aeroporto internazionale di Fiumicino e a soli 6 Km dal nuovo polo fieristico di Roma, dei cui ospiti e espositori l’Hotel è metà preferenziale. Gli ambienti interni propongono un’ospitalità gradevole, piacevolmente illuminata da luce naturale, con ottime soluzioni modern living. Il segreto dell’ospitalità e della fidelizzazione passa però attraverso una grande scelta di facility, che fanno la differenza. Oltre alla business library, alla piscina scoperta, ad una sala fit-

Tre immagini del Courtyard by Marriott Rome Airport Hotel

ness con macchinari di ultimissima generazione dal quale leggere Tv, iPad e iPod, alla copertura wi-fi, è disponibile uno Shuttle Bus da e per l’aeroporto e il per centro di Roma, con molte partenze nell’arco della giornata. Alle possibilità di transfert è possibile aggiungere un tour per la Capitale oppure una cena con aperitivo nello splendido Roof Garden “Tramonto romano” dell’Hotel Cosmopolita, oppure approfittare del suo “THE GLASS bar & restaurant”. Un’idea questa davvero vincente, che permette l’ottimizzazione dell’offerta tra le due strutture del gruppo sul territorio. Lo stesso Roof può essere utilizzato per meeting esclusivi o eventi speciali, arricchito da un’offerta gastronomica internazionale, che propone anche una grande varietà di specialità romane. Quattro le sale riunioni, Campitelli, Pigna, Trevi e Monti, con un massimo di 80 persone, posizionate in un’area riservata dell’hotel. Confortevoli e silenziose, hanno accesso Wi-Fi e possono essere dotate di tutti i necessari servizi di comunicazio-

ne. Non ultimo, il vero fiore all’occhiello del Gruppo G&W Hotels, il Doubletree by Hilton Milan, un albergo di 240 camere dal design moderno, fornito di un polo congressuale di alto livello con le sue 11 sale di cui 8 modulabili (450mq) a luce naturale, per una capienza massima di 450 posti più altre 3 sale di diversa metratura e forma per altri 90 posti, con business centre 24/24. Il prestigioso hotel di Milano si è posizionato al quinto posto nella lista degli alberghi italiani e al decimo tra gli alberghi europei tra quelli più prenotati da chi viaggia per lavoro. F.N.

Hotel Cosmopolita Via Santa Eufemia, 5 00187 Roma Tel. 06997071 - fax 0699707707

Courtyard by Marriott Via Portuense, 2470 00054 Fiumicino, Roma Tel. 06999351 - fax 0699935888

Double Tree by Hilton Milan Via Ludovico di Breme 77 20156 Milano Tel. 02928831 - fax 0292883883 E mail: sales@gwhotels.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 75


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H10 Roma Città Un Hotel dalle grandi potenzialità che, a soli tre anni dall’apertura, consolida i risultati e concentra le sue energie nel settore corporate e meeting

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ituato nella zona Marconi, proprio dietro Porta Portese e Trastevere in un’area ricca di attività commerciali ma vicinissima al centro storico della città, l’H10 Roma Città combina le tendenze più attuali di ospitalità ai riferimenti della tradizione italiana. L’Hotel, che di recente ha ricevuto il premio degli utenti di Tripadvisor che l’hanno giudicato come uno degli hotel più trendy d’Europa, offre spazi accoglienti, linee eleganti, una splendida luce naturale dalle vetrate di tutti gli ambienti. Ottimo il comfort delle sue 168 camere standard, 10 camere superior e 3 suite, altamente rifinite negli spazi interni e dalle linee di design morbidamente moderne. Grande attenzione ai particolari, non solo per la comodità ma anche per i servizi: Tv a schermo piatto LCD completi di connessione Mp3 e PC, collegamento internet Wi-Fi e ADSL gratuito in tutto l’Hotel, controllo intelligente della tempe76 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

ratura in camera. Per la clientela corporate e business, L’H10 Roma Città dispone di 6 sale riunioni dotate delle più innovative tecnologie, tutte con luce naturale: le sale Trastevere, Ripa, Campo Marzio e Trevi possono convertirsi in un grande salone con capacità fino a 220 persone, coadiuvate anche da un business corner nella hall e da un servizio di assistenza personalizzato. Grandi potenzialità, dunque, per un hotel aperto da poco più

di tre anni, il primo della catena spagnola H10 Hotels in Italia, più di 40 alberghi in tutto il mondo. Ne parliamo con il nuovo direttore Corrado Boldrini (foto sopra) e con Daniela Lamberti nuova sales manager dell’albergo. «Il 2011 è stato un anno di consolidamento dei risultati», conferma il direttore Boldrini, «che ha portato a una riorganizzazione interna capace di rinnovare le energie per un nuovo start up dell’hotel, soprattutto nel settore corporate e meeting, il mercato che ci da più soddisfazioni. Abbia-


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mo ricevuto anche nuova linfa vitale dalla casa madre, ed è in linea con la tradizionale accoglienza della H10Hotels, massimo comfort con grandi servizi, che continueremo a puntare nella stessa direzione, con l’attenzione al dettaglio che ci contraddistingue». L’H10 di Roma offre luminosi e ampi spazi sia nelle zone meeting che nell’area Lobby Bar, dove è possibile rilassarsi prima di accedere al ristorante a fine giornata. Questo è un altro punto forte dell’H10 di Roma e più in generale della filosofia della catena alberghiera perché il ristorante Uno Zero Uno pro-

pone alta cucina combinata con le specialità del Mediterraneo e con la gastronomia italiana. Spesso vengono anche organizzati specifici eventi gastronomici legati alle stagioni, il tutto aperto anche alla clientela esterna. «La nostra struttura è perfetta per eventi di circa 100-120 persone, un numero che ci permette un’accoglienza

d’eccezione e personalizzata. Tutti i reparti hanno come obiettivo di coccolare il cliente, un atteggiamento che è stato gratificato dall’alto livello di fidelizzazione. Proprio per questo, siamo molto attenti a diversificare le nostre proposte. Ogni due settimane, per esempio, integriamo il menù a la carte con piatti a tema; altre volte abbiamo sfruttato la concomitanza di grandi eventi nella Capitale, come in occasione del Festival del Cinema, per proporre specialità espressamente create dal nostro chef, con un’ambientazione scenografica molto d’effetto. Sono queste le sinergie positive che si ripercuotono direttamente sul livello di gradimento della nostra struttura». A completare l’offerta, per quanti vogliono rilassare il corpo e la mente, l’H10 Roma Città mette a disposizione l’area Salute e Bellezza, con palestra e Despacio Beauty Centre. Sulla terrazza dell’Hotel all’ultimo piano, inoltre, si trova una piscina esterna con solarium e vasca idromassaggio, uno spazio libero che coglie una splendida vista di Roma, dove è possibile rilassarsi nelle giornate più calde. F.C.

H10 Roma Città Via Pietro Blaserna 101 00146 Roma Tel. 065565215 - fax 065593263 H10.roma.citta@h10hotels.com

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Hotel Eden Cinque stelle lusso, cinque grandi novità. Per un albergo unico con una vista mozzafiato su Roma che non ha eguali

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n anno pieno di novità per il prestigioso Hotel Eden di Roma, un cinque stelle che vanta ormai più di 120 anni di raffinata e confortevole ospitalità nella Capitale. Situato nel cuore della Città Eterna, a due passi da via Veneto, dalla scalinata di Trinità dei Monti e da via Condotti, l’Hotel Eden è un punto di riferimento di eleganza che non conosce tempo, un’oasi esclusiva per ospiti che desiderano scoprire Roma in ambienti perfetti, esclusivi ma anche straordinariamente ac-

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coglienti. Un successo che ha le sue radici in una dedizione al servizio unica, coadiuvato da una tradizione dell’accoglienza esclusiva al cui centro vi è il gusto per l’innovazione e la cura del dettaglio. «È l’antica esperienza nel saper accogliere gli ospiti quando varcano la soglia a rendere l’Eden diverso da tutti gli altri della stessa categoria, una cultura dell’ospitalità che è il nostro fiore all’occhiello», ci racconta il general manager Marcel Lévy. O forse proprio il suo essere capace di guardare al

proprio passato pur stando assolutamente al passo coi tempi. Una filosofia che si traduce oggi in continue fasi di restyling, nella riorganizzazione degli spazi e nelle proposte gastronomiche innovative introdotte di recente». Un continuo upgrade, anche perché in particolare in quest’ultimo anno l’Hotel Eden ha offerto numerose novità, anzi cinque come le sue stelle. La prima è una novità di stile. Dopo l’apertura dell’area benessere con bagno turco e palestra e il totale restyling della facciata e dei ristoranti La Ter-


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razza e Il Giardino, l’Hotel Eden ha continuato il suo impegno al rinnovamento focalizzando l’attenzione sulle camere. «Si tratta di una strategia di miglioramento, quasi conclusa, che ha riguardato progressivamente tutte le 121 camere», continua Lévy, «volta a rendere il soggiorno degli ospiti più accogliente e piacevole ponendo particolare attenzione al comfort dei servizi privati, all’eleganza degli ambienti e al rinnovamento tecnologico. Nelle 8 suite standard e nella suite presidenziale il restyling ha riguardato soprattutto l’ambiente, impreziosendolo con nuove lampade, con pregiati tessuti per tendaggi, tappezzeria e copriletto, e in generale migliorando l’offerta di intrattenimento in camera con sistemi audio Bose e maxischermi LCD». La seconda novità è quella di offrire un dolce risveglio agli ospiti dell’hotel e a tutti coloro che desiderano concedersi una colazione sul cielo di Roma. Il Breakfast infatti è ora servito presso il ristorante dalla vista mozzafiato, La Terrazza dell’Eden, per una colazione unica al mondo. «E pensare», ricorda Lévy, «che quando l’Eden aprì le sue porte, 120 anni fa, sulla stessa amata terrazza le cameriere stendevano ad asciugare le lenzuola di lino. Oggi per i suoi frequentatori abituali l’Hotel Eden è come una casa, un Pa-

lace di un tempo dove l’ospite ritrova un certo tipo di atmosfera, l’attenzione al dettaglio, il servizio scrupoloso ed efficiente, circondato da un ambiente cordiale e discreto». Terza novità, sempre al ristorante La Terrazza, la possibilità di degustare il business lunch composto da tre piatti a scelta selezionati da un apposito e ricercato menu. Oltre a godere della vista, infatti, il ristorante è rinomato per l’ottima cucina, frutto dell’esperienza e della bravura dell’executive chef Fabio Ciervio. Non a caso La Terrazza dell’Eden è stata annoverata tra i migliori 10 ristoranti d’albergo del mondo nel 2011 secondo la prestigiosa rivista Hotels. Quarta novità è ancora per la parte gastronomica con l’introduzione di nuovo menu autunno-inverno, per una cena raffinata sulla Terrazza. Le ricette proposte dallo chef puntano

tutto sull’impiego di materie prime attentamente selezionate ed esclusivamente di stagione. La quinta novità interessa invece Il Giardino dell’Eden, secondo e più informale ristorante situato anch’esso all’ultimo piano dell’edificio, all’aperto. Decorato da piante e fiori profumati, offre alla sua clientela un menù ispirato alla tradizione romana più antica, una scelta che saprà accompagnare l’ospite in un tour dei sapori locali più apprezzati e ricercati. Grandi sorprese, quindi, a tutto campo. Solo una cosa rimane invariata nel tempo: la professionalità del personale che offre un servizio di conciergerie premuroso e di altissimo livello e una cornice unica della città eterna, una vista mozzafiato su Roma che non ha eguali. C.A.

Hotel Eden via Ludovisi, 49 - 00187 Roma - Tel. 06478121 www.edenroma.com - 1872.reservations@lemeridien.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 79


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InterContinental De La Ville Un albergo storico nel centro di Roma, un modello di governance vincente che si arricchisce oggi di nuovi strumenti per il Mice come l’IC Meetings, un servizio pensato per unire il turismo business ad un’esperienza leisure di grande livello, grazie alle proposte Insider Collection

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ire Hotel De La Ville Roma è come dire “sono nel cuore di Roma”, in prima fila davanti al palcoscenico di Trinità dei Monti e di Piazza di Spagna, posizionato com’è in via Sistina, la strada chiamata Felice dai romani papalini in onore del nome di battesimo di Sisto V che l’aveva commissionata a Domenico Fontana verso la fine del sedicesimo secolo. Oggi il De La Ville, splendido cinque stelle superior disegnato dall’architetto ungherese Jozsef Vago e inaugurato nel 1924, occupa un ruolo di primo piano sul mercato romano dell’ospitalità a livello nazionale e internazionale, grazie ad una filosofia di governance molto precisa, come ci confer80 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

ma il general nanager Ciro Verrocchi (foto). «I risultati ci stanno dando ragione, gli obiettivi che ci eravamo posti per il 2011 sono stati pienamente raggiunti. La nostra offerta leisure, sempre più ricca di iniziative e di novità, è in linea con il nuovo corso dell’hotel, inteso come “city hotel” a tutto tondo. Con la stessa energia stiamo affrontando anche il turismo business, un mercato oggi sempre più trasversale. A questo scopo abbiamo studiato un prodotto mirato per il Mice, l’InterContinental Meetings, con il quale puntiamo a realizzare eventi unici, formativi e motivanti, sempre legati alle specificità del territorio. È un’idea innovativa, studiata appositamente per le aziende e in particolare per la pianificazione di eventi chiavi in mano, una proposta

che si pone come naturale trait d’union tra il turismo business e quello leisure grazie ad una serie di offerte uniche, le Insider Collection. Un ventaglio di proposte che rendono l’IC Meetings un prodotto davvero multitasting, capace di rendere un meeting di lavoro un qualcosa che va oltre. Punti di forza del progetto, le eccellenze del Made in Italy e l’autenticità romana, un plus valore che ci distingue da tutte le destinazioni». Un team professionale si dedica interamente al cliente seguendolo passo passo, dalla fase di assistenza e progettazione fino a quella di esecuzione, creando un evento ad hoc. I tempi di risposta sono davvero minimi, quasi in contemporanea alla richiesta. In più il sistema Interactive Floorplans, un software realizzato in esclusiva per IC Meetings consente di visualizza-


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re in anteprima via Internet la piantina delle sale congressuali, rendendo possibile una pianificazione preventiva con dati, numeri e gestibilità degli spazi. Cinque le Insiders da poter scegliere in previsione di ogni evento Mice, tutte esperienze da vivere durante il tempo libero della giornata lavorativa. Breaks, per approfondire la cultura del buon mangiare come caratteristica di italianità sotto la guida dall’executive chef dell’albergo Umberto Vezzoli, scoprendo l’arte di fare il caffè o seguendo la lectio magistrali sulla dieta mediterranea. Locations, per scoprire i segreti dell’Alta Moda con una visita alla storica sede dell’atelier delle Sorelle Fontana. Interactions, per essere protagonisti di un’esperienza inedi-

ta a Roma, viaggiando nel tempo. Speakers, situazioni storiche da scoprire con curiosità. Community, in collaborazione con il National Geographic, per vivere da vicino l’ambiente verde della Capitale. «Teniamo a precisare», continua Verrocchi, «che tutte le iniziative da noi ideate sono rispettose di un approccio responsabile e sostenibile, e che scaturiscono dalla professionalità del servizio, dalla profonda conoscenza del territorio e dall’esperienza gratificante che le rende uniche». Un soggiorno unico quindi, in ambienti eleganti di massimo comfort, in grado di emozionare l’ospite con sensazioni uniche. 192 le camere ridisegnate e rinnovate in differenti tipolo-

gie, con 22 suite, 2 penthouse suite dotate di grande terrazzo con splendido panorama. Differenti spazi per garantire la massima funzionalità, differenti tonalità per distinguere le atmosfere, dalle nuance turchesi fino alle lievi sfumature di giallo. Unica invece l’efficienza del servizio offerto e l’eleganza, ricercata in ogni minimo dettaglio. Tanti gli spazi dove vivere l’Hotel in completo relax: il Café De La Ville nella lobby lounge, per un break gastronomico di qualità senza vincoli di orario; la Piazzetta Bistrot, con la sua eleganza di borgo antico; la Terrazza degli Imperatori, un luogo raccolto per vivere le dolci notti romane. Tutto per garantire sempre il massimo comfort con l’eccellenza del servizio, il preciso impegno assunto dal management dell’InterContinental De La Ville Roma. C.L.

InterContinental De La Ville Roma Via Sistina 69 - 00187 Roma Tel. 0667331 - fax 066784213 www.ichotelsgroup.com

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Marriott Grand Hotel Flora La filosofia del Gruppo Salvatore Naldi e gli elevati standard di un brand internazionale garantiscono ottimi risultati. Per un hotel che sa offrire anche arte visiva e alta gastronomia

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n mix calibrato di ospitalità business e leasure. Una sapiente armonia nel proporre un’offerta differenziata e di qualità. Così il Marriott Grand Hotel Flora chiude il consuntivo del 2011, centrando un più 3,60% rispetto all’anno precedente e ben un 73% di occupazione media. «Il pericolo di scendere al di sotto della soglia fisiologica dell’occupazione media che una metropoli come Roma ha

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sempre registrato», dice Cesare Naldi, Director of Marketing and Sales dello storico albergo romano di via Veneto», «era un rischio molto forte per la crisi che ha coinvolto anche gli Stati Uniti, tradizionalmente una delle aree geografiche di provenienza della nostra clientela». A contribuire alla tenuta dei risultati, nonostante le incertezze dei mercati internazionali, decisivo è stato senz’altro anche un attento programma di monitoraggio e di sviluppo dei new client business, soprattutto in alcuni segmenti specifici della

farmaceutica, come il beauty&wellness, il diplomacy e l’industria cinematografica. Agli standard del circuito internazionale Marriott, il Flora ha sapientemente affiancato la filosofia del Gruppo Salvatore Naldi, forte di una lunga tradizione di ospitalità alberghiera, puntando sul concept delle atmosfere come per un charme hotel, nonostante le dimensioni. Dietro la facciata rosa si trovano infatti ben 156 camere e suite, nessuna uguale all’altra, am-


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bienti raffinati che hanno ospitato poeti, artisti e stelle del cinema. Le camere sono tutte elegantemente arredate con pezzi unici di antiquariato, porcellane e bronzi, dipinti e stampe, broccati, velluti e sete di rara preziosità, che creano un’atmosfera di lusso assoluto anche nelle aree comuni. La cura dei dettagli, il rispetto degli spazi fisici e mentali, il calore di una casa privata: con un uni-

GIULIO M. CARTA

co obiettivo, l’ospite deve sentirsi a casa. È questo il concetto di ospitalità sul quale Salvatore Naldi Group ha creato i suoi alberghi, al Grand Hotel Flora come al Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, nel cuore della city partenopea. Ma dove è possibile ritrovare il calore dell’accoglienza se non nell’offerta gastronomica? Al Marriot Grand Hotel Flora il gusto nasce nel suo ristorante

The Cabiria che, a dispetto del naming internazionale, ha fatto della cucina partenopea rivisitata un suo punto di forza sotto la direzione del food manager Franco Gargiulo e dello chef Luigi Sorrentino. «L’obiettivo che ci eravamo posti, spiega Gargiulo, «era quello di convincere la clientela con una permanenza lunga in hotel a ritornare al nostro restaurant sicura di trovare sempre un menù diverso e di stagione». Per il Marriott Grand Hotel Flora, grande volano è stata anche la scelta di trasformare la Lounge Bar in un contenitore d’arte con un suo programma di eventi. Se lo scorso anno è stata la fotografia, in particolare il fotoreportage di livello internazionale, ad essere protagonista degli happening del Grand Hotel Flora di via Veneto, nel 2011

l’albergo ha ospitato due eventi di grande richiamo: il compleanno del celebre fumetto Diabolik e della sua auto cult, la Jaguar E-Type, e una mostra dedicata ai baci del grande cinema. «Per la prima volta, grazie alla collaborazione della casa editrice Astorina», dice Michele Buono, general manager dell’hotel capitolino, «abbiamo potuto presentare al pubblico le tavole originali degli anni Sessanta e Settanta. Una mostra irripetibile, non solo per gli appassionati, che è stata accompagnata dalla presenza di uno splendido modello Jaguar davanti all’albergo. Con l’evento Bacinema, invece», dice ancora Buono, «in partnership con Tricromia Art Gallery, abbiamo messo in mostra 24 illustrazioni create da artisti internazionali che in occasione della Festival del Cinema di Roma hanno liberamente interpretato i baci celebri di tutta la cinematografia mondiale». L’esposizione Bacinema resterà allestita sino all’8 gennaio del prossimo anno, in attesa di altri eventi capaci di rendere il Marriott Grand Hotel Flora una dimora di lusso al passo con i tempi. F.C.

Marriott Grand Hotel Flora

Diabolik e Eva Kant, con la loro Jaguar E-Type, visitano la mostra dedicata alle tavole originali del famoso fumetto italiano.

Via Vittorio Veneto 191 00187 Roma Tel. 06489929 - fax 064820359 info@grandhotelflora.net 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 83


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Rome Marriott Park Hotel Dimensioni da centro congressi, con un’anima leisure

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ra il centro di Roma e l’aeroporto di Fiumicino, nel cuore di un parco mediterraneo di 7 ettari, il Rome Marriott Park Hotel, realtà peculiare dell’offerta business capitolina, è fra i centri congressi più grandi d’Europa. Dotato di 40 sale meeting e 601 camere – lussuose, accoglienti e quasi tutte con doppio bagno – l’hotel è in grado di ospitare ogni tipologia di evento: dalla più ristretta riunione di business al grande congresso internazionale.

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Flessibilità, innanzi tutto: delle sale meeting, personalizzabili in funzione dell’evento; del personale, competente e sempre a disposizione del cliente in tutte le fasi di preparazione dell’evento, dall’ideazione alla gestione; nella cura dei dettagli, sia che si tratti di un evento da 3500 persone sia di un meeting più piccolo. Oltre alle sale, con luce naturale, per eventi davve-

ro speciali è disponibile un esclusivo spazio panoramico al sesto piano, ideale per banchetti e ricevimenti fino 600 persone. L’albergo accoglie i suoi ospiti provenienti da tutto il mondo in un’immensa hall, il cui decoro è un solenne omaggio alla Città Eterna: un olio su tela di 283 mq, realizzato da Antonella Cappuccio (pittrice ufficiale


SPECIALE ROMA

Due chiacchiere con il direttore

del Vaticano e madre di Gabriele e Silvio Muccino), che rappresenta una suggestiva riproduzione dell’Impero Romano e dello Stato Cattolico. Parte del brand Marriott, forte e conosciuto in tutto il mondo per gli alti standard qualitativi del servizio e degli ambienti, l’“italianità” rimane uno dei must che caratterizzano fortemente la struttura capitolina: nel Ristorante “La Brasserie”, che offre il meglio della cucina mediterranea insieme a pietanze internazionali, così come negli arredi delle 601 lussuose camere e suites, dove i mobili sono di alta manifattura siciliana, i vetri e gli specchi intarsiati di Murano, e il tutto è completato dal nuovo letto Marriott Revive®. Facilmente raggiungibile da tutte le direzioni – dista 10 minuti dall’aeroporto di Fiumicino e meno di 14 km dal centro di Roma, raggiungibile agilmente anche con la navetta messa a disposizione dall’albergo – il Rome Marriott Park Hotel unisce alle più moderne tec-

Nato a Birmingham, UK, 34 anni fa, una laurea in Hospitality Management presso la University Central England, Andrew Perkins (foto) è da 14 anni in Marriott e, dal 2010, alla guida del Rome Marriott Park Hotel. Lei è inglese, lavora in un albergo in Italia (per giunta nella Capitale), affiliato ad un brand americano. Un bel mix di ingredienti... «Senz’altro e anche una bella sfida: dalla consolidata tradizione alberghiera italiana abbiamo mutuato il concetto di ospitalità e accoglienza a 360°, mentre dal brand Marriott la garanzia di alti standard di qualità, che fanno del Rome Marriott Park Hotel una realtà all’altezza della Capitale, e una destinazione sempre più attraente per il mercato Mice. Per questo ho accettato con entusiasmo questa nuova sfida». Tra i pochi alberghi in Italia a vocazione così spiccatamente business (per dimensioni degli spazi congressuali, numero di sale, capacità ricettiva), il Rome Marriott Park Hotel ha in più un’anima profondamente leisure. Questo come si traduce in termini di gestione dei diversi target? «Il nostro obiettivo consiste nell’offrire al cliente un servizio efficiente e personalizzato sia in ambito di realizzazione degli eventi – con una squadra dedicata al cliente dalla fase pre-contrattuale alla realizzazione dell’evento stesso –, sia nella cura che riserviamo agli ospiti che soggiornano per meritate vacanze, con un servizio puntuale e discreto. Coccoliamo i nostri ospiti con cibi gustosi e preziosi momenti di relax nella nostra Spa, ma la vera attrattiva è la città di Roma, in tutto il suo splendore». Tre ragioni per scegliere il Rome Marriott Park Hotel? «Perché è la realizzazione del perfetto incontro tra gli elevati standard internazionali del servizio Marriott ed il ricercato stile italiano dell’accoglienza. Perché offriamo spazi flessibili ed adeguati ad ogni tipo di meeting, dalla riunione più ristretta alla realizzazione di grandi congressi internazionali. Perché, grazie alla nostra posizione, è facilmente raggiungibile dalla clientela in arrivo dall’aeroporto internazionale di Fiumicino. Se posso permettermi un quarto punto: perché gli ospiti che arrivano in automobile non incontrano alcuna difficoltà di parcheggio grazie all’ampio parcheggio riservato (che in una città come Roma è un aspetto da non sottovalutare)».

nologie per l’organizzazione di eventi, tutta la tranquillità del centro benessere Our Spa, che offre ricercati trattamenti e massaggi personalizzati. All’interno del centro, una spettacolare vasca idromassaggio riscaldata, affacciata su una riservata area verde esterna, impreziosita da piante di olivi ed un ampio fitness center aperto 24h su 24 e dotato delle più moderne attrezzature per

l’esercizio cardiovascolare. Ad uso degli ospiti è anche la piscina all’aperto. Cristina Piccinotti

Rome Marriott Park Hotel Via Colonnello Tommaso Masala 54 00148 Roma Tel. 06658821 - fax 0665882750 www.marriott.com

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Meliá Roma Aurelia Antica

Vocazione al meeting in un ambiente esclusivo e riservato, con spazi eleganti e raffinati e un team dedicato per organizzare ogni tipo di evento

L’

Hotel Meliá Roma Aurelia Antica è una magnifica struttura moderna ubicata in una zona verde della Capitale, non distante dall’aeroporto di Fiumicino, e a pochi chilometri dal centro, da piazza San Pietro e dagli splendidi giardini di Villa Pamphili. Fin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 2000, l’Hotel si è distinto per una forte vocazione al turismo business e Mice, con strategie di marketing finalizzate, supportato com’è da questa sua location tranquilla, ma di posizione strategica, dal grande comfort e dalla 86 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

grande capacità del suo centro congressuale. Il Meliá Roma Aurelia Antica propone infatti

interessanti opportunità per le aziende che desiderano organizzare eventi e meeting in ampi spazi multifunzionali. Il moderno quattro stelle business oriented ha come punto fermo la qualità del servizio, il massimo comfort, ma anche grande capacità di mantenersi al passo con le nuove tendenze, diventando uno spazio ideale per cene di gala aziendali ed eventi privati. Il comfort è ai massimi livelli nelle camere, in tutto 270, suddivise tra standard, superior, deluxe (in cui si potrà usufruire di un kit Nescafé con bollitore, oltre che di un con-


SPECIALE ROMA

fortevole salotto) e executive (con materassi Dreamax, area relax e vista sulla piscina). Per un’esperienza indimenticabile si può prenotare la Experience Room – camera vincitrice del Gold Key Awards for Excellence in Hospitality Design, un nido di autentiche coccole. Gli ospiti troveranno inoltre a disposizione un team dedicato per organizzare eventi, team building – tra quelli indoor, ci sono i corsi di gastronomia spagnola tenuti dallo chef dell’hotel – feste e serate a tema. Completano l’offerta una palestra attrezzata con moderni macchinari, un ampio parcheg-

gio esterno, un garage custodito e un servizio navetta gratuito per il centro città. Per gli amanti dello sport: a pochi metri, un attrezzatissimo centro sportivo convenzionato con l’hotel e in venti minuti si raggiungono il Foro italico e lo Stadio Olimpico. Gli amanti della corsa troveranno, infine, a pochi minuti di auto, il più grande circuito di

jogging: Villa Pamphili. Il Meliá Roma Aurelia Antica è dotato di un centro congressi all’avanguardia con 16 sale riunioni tra le quali la sala plenaria può ospitare fino a 700 persone, ingresso indipendente, tecnologie di ultima generazione, a cui si aggiungono ampi foyer e un attrezzato business center. Punto di forza della struttura anche la gastronomia, tra creatività e tradizione si può gustare il meglio della cucina italiana e spagnola presso il Ristorante, “La Sughereta” la “Sala Maiorca” e al Lobby Bar. “La Sughereta” inoltre dispone di una terrazza affacciata sulla piscina e sul parco che può essere aperta anche a mezzogiorno per le colazioni di lavoro, di sera invece si trasforma in una cornice ideale per cene di gala e feste private. Tra le ultime novità, merita poi di essere segnalato il terrazzo davanti al bar, dove spicca un imponente ulivo centenario, ambiente di grande suggestione per rilassanti cocktail e incontri di lavoro. Francesca Abbondanza

Meliá Roma Aurelia Antica

Proposte Speciali per Eventi Business Per chi desidera prenotare un evento nei mesi di gennaio e febbraio, il Meliá Roma Aurelia Antica propone per le aziende uno speciale pacchetto – minimo dieci partecipanti – a partire da 149 euro (iva inclusa), che comprende pernottamento in camera doppia uso singola, prima colazione americana, sala meeting con allestimento a platea, due coffee break e un finger buffet.

Via degli Aldobrandeschi 223 00163 Roma Tel. prenotazioni: 800 78 83 33 Tel. 0666544448 fax 0666415878 Alessandra Rollini Congress Manager Tel. 0666544466 - fax 0666544467 Daniela Baldelli Direttore Commerciale Tel. 0666544471 - fax 0666544467

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Palazzo Montemartini Il gruppo napoletano Ragosta aggiunge, alla propria collezione di hotel cinque stelle, una magnifica dimora nel cuore della Capitale, che aprirà a marzo 2012

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prirà in primavera il nuovo gioiello di design della collezione dei Ragosta Hotels, che unirà lo stile contemporaneo alle forme classiche. Palazzo Montemartini, nel cuore della Capitale, è, infatti l’ultimo nato del Gruppo che ha fatto del turismo di lusso il suo tratto distintivo. Dopo l’Hotel Raito di Vietri e il Relais Paradiso, entrambi sulla Costa Amalfitana, e La Plage Resort di Taormina, il gruppo napoletano sbarca a Roma, ristrutturando la storica sede dell’azienda di trasporti romana Atac, che ha origine ottocentesche e al cui interno si notano ancora alcuni tratti delle antiche Mura Serviane. Il progetto, affidato al prestigioso studio King-Rosselli, nasce nel 2008 e ha portato a un restauro, conservativo in certi punti dell’edificio di comune accordo con la Sovrintendenza ai Beni Culturali, costato quasi 70 milioni di euro, incluso l’acquisto dell’immobile. Palazzo Montemartini, situato tra le Terme di Diocleziano e 88 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

via XX Settembre, accanto alla stazione Termini e di fronte a Via Volturno, si presenta come un’oasi di pace e tranquillità al riparo dal caos cittadino, al cui interno gli ospiti troveranno servizi e comodità cinque stelle. A partire dall’eleganza degli elementi classici, i marmi, gli stucchi e le facciate neoclassiche, che presentano fregi e cornici in travertino, a racchiudere la corte interna e i giardini, che si abbinano al comfort high-tech di un albergo di ultima generazione. Nelle 82 soluzioni residenziali –

tra camere e suite suddivise in classic, superior, de luxe, business de luxe, Pierre Chareau junior suite, SPA junior suite, suite, SPA suite e signature suite – arredate con pezzi unici di modernariato anni Trenta e illuminate da luce naturale, gli ospiti godranno di un servizio esclusivo sia che viaggino per lavoro o per diletto. Presente in ogni spazio la connessione internet gratuita, oltre alla TV al plasma e alla possibilità di rilassarsi nelle 10 suite con Spa privata. Delle tre signature suite, per dare il nome alle quali è stato indetto un contest cui si può accedere dal sito dell’hotel, due si configurano come dei veri e propri appartamenti, mentre la terza, che provvisoriamente abbiamo chiamato Tower, può anche ospitare sui suoi tre livelli


SPECIALE ROMA

eventi privati fino a 80 persone. Ideali per chi si trova a Roma per affari e non dispone di uno spazio per lavorare, le business de luxe si presentano come moderni e ampi uffici (si va dai 110 ai 300 metri quadrati) dotati di sala riunioni e tecnologie all’avanguardia. A disposizione degli ospiti ci saranno anche un ristorante, che abbinerà i migliori piatti della tradizione italiana con le ricette della cucina internazionale e un lounge bar, negli spazi un tempo adibiti alla biglietteria dell’Atac. Aperto anche al

pubblico esterno, sarà un ambiente esclusivo e contemporaneo, dove scenograficamente a farla da padrone sarà l’acqua, che scorrerà tra i salotti e i banchi, così come avviene nella hall, dove sarà presente una suggestiva cascata su una parete di onice. All’esterno un ampio terrazzo attraversato dalle storiche Mura Serviane, la prima cinta difensiva di Roma, fatta erigere dal re Servio Tullio nel VI secolo a.C. Inoltre, a completare le facilities offerte dall’albergo, ci sarà il centro benessere Ex Pure

Spa che prende ispirazione dalla struttura tipica delle terme romane, per la realizzazione di percorsi di salute e relax e per la cura del viso e del corpo. Come racconta il general manager del Gruppo, Gianluca Giglio: «con questo investimento il Ragosta amplia le proprie prospettive anche al Centro Italia, per quanto riguarda il segmento alberghiero. L’elemento che caratterizza il Palazzo è lo stile urban chic, con forti connotazioni leisure. Ma senza dimenticarci delle potenzialità della clientela business, che qui potrà trovare non solo 4 sale meeting con capienza fino a 180 persone, ma anche la possibilità di utilizzare suite con spazi business privati e le Signature Suite di 300 metri quadri, tra interni ed esterni, per eventi esclusivi». «La nostra offerta», continua Giglio, «anche su una piazza molto competitiva come quella di Roma, può contare su diversi punti di forza. Innanzitutto la personalizzazione dei servizi, sulla scorta di uno dei nostri pay-off: Define Your Lifestyle. Questa caratteristica ha funzionato molto bene negli altri Hotel Ragosta, favorita anche del fatto che il soggiorno medio degli ospiti sia di più giorni. La sfida sarà portarla anche a Roma, dove il tempo di permanenza è mediamente inferiore. In secondo luogo, noi vogliamo sorprendere l’ospite prima ancora che sia entrato in hotel. Su questo elemento abbiamo

costruito tutta la nostra comunicazione, che fa leva sulla sensazione e l’emozione e che sfrutta il canale che ormai domina quando si tratta di scegliere un albergo: il web e soprattutto i social network. Basti pensare al progetto Ask the chef, che è sia un volumetto in cui si raccolgono le esperienze eno-gastronomiche delle nostre strutture e dei territori in cui siamo presenti, come la Sicilia, sia un luogo anche virtuale in cui i nostri ospiti, ma anche chi non lo è ancora, possono raccontare le loro ricette e, per esempio, postare i video con la realizzazione dei piatti. Infine, l’aspetto che forse ci sta più a cuore è lo stretto rapporto con il territorio. Il Gruppo Ragosta è e rimane una catena indipendente, non legata ai grandi marchi internazionali, e l’attenzione e il rispetto per le nostre radici resta una condizione da cui non vogliamo prescindere. Questo significa, per esempio, che la nostra cucina è tutta a base di ingredienti che arrivano da non più lontano di 50 chilometri, ma anche che le nostre strutture guidano l’ospite alla scoperta del territorio e delle sue tradizioni». P.T.

Palazzo Montemartini Largo Montemartini 00185 Roma Pre-opening Office: Tel. 0897634213 fax 0897634802 info@palazzomontemartini.com www.palazzomontemartini.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 89


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Palenca Luxury Hotels Centri congressuali d’eccezione, capienza meeting tra le più alte nella Capitale, ma sempre con servizi personalizzati anche per il turismo business e leisure

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rande attenzione allo stile, strutture eleganti, dagli ambienti raffinati, ma anche investimenti cospicui nell’area Mice, con centri congressuali di grande importanza per Roma Capitale. Il gruppo Palenca Luxury Hotels è una realtà imprenditoriale con una lunga storia alle spalle, che inizia nel 1999 con l’Empire Palace Hotel in via Aureliana (foto qui sotto), e che continua con scelte particolari come l’apertura del Castello della Castelluccia (nella pagina a fianco, in basso), uno splendido Relais settecentesco a pochi chilometri da Roma, dell’Hotel Art in via Margutta e del Grand Hotel Europa ad Innsbruck in Austria. «Il gruppo Palenca», racconta il direttore commerciale Katia Toscano, «ha privilegiato nel tempo una strategia che ci ha distinto per la scelta di struttu-

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In questa pagina gli spazi di Roma Eventi Piazza di Spagna

re eleganti ma, se vogliamo, anche molto diverse tra loro, la cui peculiarità è in grado di abbracciare varie possibilità di mercato, dal Mice, al leisure, al business. Senz’altro la capacità meeting e congressuale del Roma Eventi - Piazza di Spagna e del Centro Congressi Roma Eventi - Fontana di Trevi ha permesso al gruppo Palenca una forte affermazione nel settore, diventando leader di un’ampia gamma di incontri, soprattutto di quelli futuri che speriamo arrivino con il progetto Roma Capitale».

Ma vediamoli più da vicino. A due passi da Trinità dei Monti è situato Roma Eventi - Piazza di Spagna, nato nel 2005 con l’intento di offrire alla città un punto d’incontro congressuale di fondamentale importanza. «Quest’anno abbiamo avuto ottimi risultati», continua Katia Toscano, «per la grande versatilità che contraddistingue la nostra offerta e l’alta tecnologia delle 7 sale, che possono accogliere qualsiasi tipo di meeting, dal convegno, in particolare medico e scientifico di livello internazionale, ma anche alle sfilate di moda, alle esposizioni e alle rappresentazioni teatrali». La location del Roma Eventi - Piazza di Spagna, in via Alibert, una traversa di via Margutta, è davvero unica, a due passi dalle boutique più esclusive di via Condotti e di via del Babuino. All’interno del centro congressi si trovava un piccolo teatro, il Teatro Alibert appunto, andato completamente distrutto. Il restauro effettuato in occasione dell’apertura del Centro Congressi ha


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Le sale del centro congressi Roma Eventi Fontana di Trevi

scelto di mantenere le caratteristiche architettoniche esterne, mentre per gli interni è stato preferito un design più contemporaneo, impreziosito da quadri commissionati appositamente a noti pittori. Durante i lavori di restauro sono stati scoperti resti antichi che sono stati recuperati e resi visibili. La Sala Michelangelo, per esempio, ha il soffitto con volte a crociera in mattoncini rosa

d’epoca, una cornice unica per meeting fino a 200 persone. Nella Sala Raffaello è visibile un tratto di condotto sotterraneo in cui scorre l’Acqua Vergine proveniente dal Bottino sotto il Pincio e destinata ad alimentare la fontana della Barcaccia a Piazza di Spagna e Fontana di Trevi. La Sala Fellini, infine, può accogliere ben 500 persone nella sua disposizione a teatro. Il Centro Congressi Roma Eventi - Fontana di Trevi è

invece situato nello splendido palazzo neoclassico sede dell’Università Gregoriana di piazza della Pilotta. Si sviluppa su 1500 mq ed è composto da ben 15 sale meeting in grado di accogliere oltre 1000 persone. Tutte le sale sono dotate di supporti audiovisivi all’avanguardia. Anche qui, le sale, alcune delle quali a luce naturale, possono essere allestite secondo le esigenze organizzative e logistiche più diverse. Lo splendido Auditorium Loyola, per esempio, con i suoi 400mq può accogliere fino a 280 persone e dispone di tre cabine per la traduzione simultanea, cabina regia, piastre di registrazione e un moderno impianto per la gestione automatica del dibattito con sistema di videoripresa. Grazie a un impianto Tv a circuito chiuso, tutti gli spazi congressuali possono essere collegati tra loro contemporaneamente. Una location ideale per congressi, seminari o lancio di prodotti. «È vero che la nostra forza congressuale è fortemente in ascesa», conclude Katia Toscano, «ma non dimentichiamo mai il turismo business e leisure che privilegia le nostre strutture alberghiere. Sempre con l’idea di arricchire i servizi per la clientela, nel Castello della Castelluccia, per esempio, è stato da poco inaugurato un campo pratica golf per favorire le attività di team building, fortemente voluto dal direttore Fabrizio Prato». C.N.

Palenca Luxury Hotels Via Aureliana 25 - 00187 Roma Tel. 0648907503 fax 0642013558 www.plh.it - info@plh.it

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Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Cornice ideale per incontri ed eventi speciali, con una Spa premiata come migliore centro benessere, il Parco dei Principi si riafferma nel congressuale

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l Parco dei Principi Grand Hotel & Spa è un’oasi nel cuore urbano di Roma, affacciato su Villa Borghese e a pochi passi da via Veneto, in uno degli angoli più ricercati della Capitale. Rifugio amato da politici e celebrità di tutto il mondo – Woody Allen vi ha soggiornato con la fami-

glia per l’intero periodo delle riprese del suo ultimo film – ma anche location ideale per un soggiorno esclusivo, all’insegna del lusso e della discrezione. Una seconda casa a Roma dove rilassarsi, una cornice perfetta per eventi e congressi high level, unico nel suo genere. È il quartier generale del

Da sin., Roberto Naldi, Woody Allen e Gerardo Fruncillo

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Gruppo Roberto Naldi Collection, che oltre al Parco Dei Principi annovera lo Splendide Royal di Roma, situato a Porta Pinciana, e a Lugano lo Splendide Royal e il Grand Hotel Eden. Oggi affronta una stagione di rinnovamento sempre nel segno del lusso e dell’accoglienza d’eccezione, puntando anche sul turismo meeting e business. Cornice ideale per incontri ed eventi speciali, il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa dispone di 18 sale modulari, molte delle quali con luce naturale, ottime location anche per convention e banchetti. Con accesso indipendente dall’hotel, può ospitare fino a 900 persone con allestimento a platea. Ed è proprio partendo da questa forza congressuale del Parco dei Principi che il nuovo direttore Gerardo Fruncillo (foto sopra) si propone di riposizionare l’hotel romano nella fascia dei cinque stelle lusso rilanciandolo come struttura congressuale. Prima di as-


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sumere la direzione del Parco dei Principi, Fruncillo è stato direttore dell’Hotel Excelsior di Napoli di Starwood Hotels & Resorts e di alcuni alberghi della catena Jolly Hotels. «Al Parco dei principi possiamo operare con numeri importanti», spiega Fruncillo, «con l’ampliamento della sala Fernandes, offriamo ora un salone unico da 1.000 posti a platea, 500 persone per banchetti e 700 per i cocktail. Inoltre, di recente è stata aperta la nuova sala Sforza, da 480 posti. Punteremo sul centro congressi anche per perfezionare e spingere i servizi della nostra ristorazione e della nuova Prince Spa inaugurata a ottobre 2010». Una strategia già vincente in partenza visto che ad ottobre

di quest’anno la Prince Spa di Roma è stata incoronata miglior “Nuova Spa” ai prestigiosi Italian Spa Awards, un premio attento alla qualità, al design ed all’attenzione all’ambiente. “Nuova Spa” del biennio 2010/2011, “Urban Spa”, “Eco Spa” e “Destination Spa”, la Prince Spa del Parco dei Principi si è imposta da subito come l’indirizzo benessere più esclusivo della Capitale. Uno spazio di 2.000 mq concepito per garantire la tranquillità e l’intimità dei suoi ospiti, dotato di una maestosa piscina interna di 25mt depurata ad ozono, con un magnifico cielo stellato dai colori avvolgenti e soffusi, tappezzato di Swarovski, vasca gemella dedicata a giochi d’acqua e percorso Kneipp, zona

hammam, saune finlandesi, bagno turco, docce di ghiaccio, 10 sale estetiche per trattamenti e massaggi con cromoterapia ed aromaterapia, sala relax con tisaneria, solarium, area fitness di circa 500 metri quadri con attrezzatura Technogym all’avanguardia, Bio bar “iFood” e parrucchiere “Hairlosophy”. Eccezionali le due suite private per rilassarsi in coppia, articolate su più ambienti. Nella Suite Prince domina l’oro, con un bagno turco privato, il lettino Aquaveda e la vasca idromassaggio Aquarelax. Nella Golden Suite la madreperla si unisce all’oro ed offre un ambiente quanto mai suggestivo, che candele, champagne, musica, profumi e giochi di luce rendono indimenticabile. Il nuovo direttore ha annunciato anche forti investimenti in risorse umane: oltre al potenziamento della divisione Sales&Marketing e alla presenza di un nuovo Revenue Manager, è prevista attività di formazione e aggiornamento per tutto il personale. Il Parco dei Principi Grand Hotel & SPA offre 179 camere eleganti, confortevoli e con una spettacolare vista su Villa Borghese. La maggior parte ha balcone o terrazzo e molte sono comunicanti. Particolari le 24 suites recentemente rinnovate e unica nel suo genere la Royal Suite, un appartamento di 350 mq con terrazzo panoramico e cucina privata. Cristina Natanne

Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Via G. Frescobaldi, 5 00198 Roma Tel. 06854421 - fax 068845104 reservations@parcodeiprincipi.com www.parcodeiprincipi.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 93


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Roscioli Hotels L’innovazione nel segno della tradizione, cinque alberghi per ritrovare qualità, eleganza e comfort. E una grande capacità congressuale

BEST WESTERN Hotel Universo

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ire Roscioli a Roma è come dire hotellerie di lusso e grande ospitalità. Una tradizione di famiglia che con il capostipite Franco Roscioli ha puntato fin dagli inizi sulla qualità del servizio, ma anche su una forte vocazione all’innovazione. Il Roscioli Hotels è oggi un gruppo alberghiero di grande prestigio, presente nella Capitale con 5 hotels a quattro stelle dislocati nel centro storico con ubicazioni ideali e strategiche, sia per il turismo leisure che per il turismo business e congressuale. Da quasi un secolo la famiglia Roscioli guida i propri alberghi con passione per garantire un prodotto a misura del cliente in cui “l’ospite è protagonista”, sempre con uno stile attuale, nel rispetto di tutti i canoni di sicurezza del settore. La filosofia che è alla base della catena alberghiera romana si pone come obiettivo quello di creare un prodotto all’altezza degli standard richiesti dal mercato, in termini di efficienza e di qualità, e nel rispetto dell’ambien94 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

te. «La particolarità nel dettaglio, l’alto standard di formazione, la ristorazione di tipo internazionale, lo staff efficiente e preparato: sono questi i principi che guidano le nostre scelte professionali», ci conferma il presidente del Gruppo Franco Roscioli, «per offrire ai nostri clienti soggiorni sempre più confortevoli. Scegliere un nostro albergo significa non solo ricercare un prodotto di alto profilo, ma anche condividere un certo stile di vita, basato sulla qualità dei dettagli che lasciano un’emozione». Nel complesso, tra le strutture è a disposizione uno dei più grandi Centri Congressi di Roma, con 27 sale in totale, in grado di BEST WESTERN Hotel President

ospitare fino ad un massimo di 1600 partecipanti, ideali per accogliere meeting, convention e banchetti. Ma ogni hotel ha la sua particolarità. Lo storico Hotel Universo per esempio, è il luogo dove è nata la tradizione dell’ospitalità Roscioli, da quando nel 1932 furono inaugurate le prime dodici camere dell’allora Pensione Universo. Oggi il centro congressi dell’hotel è un fiore all’occhiello del Gruppo, formato da 9 moderne sale business di varie dimensioni, assicurando un servizio personalizzato per un totale di più di 800 ospiti. Dotato anche di un moderno centro fitness, l’Hotel Universo è un punto di riferimento privilegiato dai grandi gruppi dell’industria internazionale, quali Nokia, Menarini, Chanel e molti altri. Non lontano dalla Stazione Termini, invece, si trova l’Hotel President, business oriented, struttura attualissima del gruppo Roscioli recentemente ristrutturato. L’edificio moderno, con il calore di una casa privata, è l’ideale per la clientela business grazie agli spazi dedicati ai meeting e ai convegni: il tutto a due passi dalla Basilica di San Giovanni,


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BEST WESTERN PREMIER Hotel Royal Santina

dal Colosseo e dai Fori Imperiali. In una delle zone più eleganti di Roma, nel quartiere Parioli, ecco l’Hotel Claridge. A disposizione degli ospiti, 93 camere e alcune splendide junior suite, tutte estremamente silenziose. Anche qui, è il calore dell’ospitalità il tratto distintivo della tradizione dei Roscioli Hotels, la modernità di un raffinato design e l’alta tecnologia dei servizi. Notevole anche l’attività di meeting e incentive; il centro congressi di 220mq è composto da 4 sale modernissime per un massimo di 220 invitati. L’Aris Garden Hotel è invece la cornice ideale per ricevimenti e feste, immerso com’è nel verde e situato in posizione strategica vicino l’aeroporto di Fiumicino. L’Hotel, dotato di uno

Hotel Claridge

splendido giardino con piscina, si trova vicino agli scavi di Ostia Antica, arricchendone l’offerta leisure. A disposizione dei suoi ospiti, 104 camere e 2 junior suite, dotate di ogni comfort e connessione Wi-Fi. L’hotel vanta inoltre un ottimo ristorante, con menù di alta cucina italiana e internazionale, la cui sala è adatta ad ospitare fino a 250 invitati. Completa la

un riconoscimento che da sempre contraddistingue gli alberghi appartenenti all’eccellenza dei servizi offerti grazie a un personale sempre attento a soddisfare al meglio le aspettative del cliente. Le scelte di design, di forme e di colori, e l’utilizzo di materiali innovativi e sperimentali, rendono il Royal Santina unico nel suo genere. Le 118 camere sono in stile moderno e dispongono di un sistema di illuminazione a LED che permette agli ospiti di scegliere il colore con il quale personalizzare la propria stanza. Hotel Aris Garden

struttura uno splendido Centro Benessere, dotato di piscina coperta, palestra, sauna e bagno turco. Un particolare riguardo – e un motivo d’orgoglio per il presidente Roscioli va all’appena rinnovato Royal Santina, situato vicinissimo alla Stazione Termini e recentemente trasformato in PREMIER dalla BEST WESTERN,

Tutto è studiato per soddisfare e accompagnare il cliente nel proprio soggiorno, seguendo criteri di comfort moderni, a volte sorprendenti. Perché se il desiderio è dare corpo alle esigenze del cliente nella tradizione della migliore accoglienza dei Roscioli Hotels, la sfida è di regalare un’emozione da ricordare. C.A.

BEST WESTERN Hotel Universo Via P. Amedeo 5/B - Tel. +39 06 476811 - universo@rhr.it

BEST WESTERN Hotel President Via E. Filiberto 173 - Tel. +39 06 770121 - president@rhr.it

BEST WESTERN PREMIER Hotel Royal Santina Via Marsala 22 - Tel. +39 06 448751 - royalsantina@rhr.it

Hotel Claridge Viale Liegi 62 - Tel. +39 06 845441 - claridge@rhr.it

Hotel Aris Garden Via Aristofane 101 - Tel. +39 06 52362443 - aris@rhr.it 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 95


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Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort Un’oasi per il congressista in uno spazio resort immerso nel verde. Con il restyling degli ambienti e l’ottimizzazione dei suoi servizi, lo Sheraton Golf di Roma rimane la location ideale per un soggiorno business in pieno relax, anche con la famiglia

È

il più grande branded hotel d’Italia, raggiungendo una offerta d’eccezione sia per il turismo leisure che business, con le sue 836 camere accessoriate, 40 meeting rooms, 4 ristoranti, 4 bar e un splendido campo da golf da 27 buche di richiamo internazionale, il tutto in 80 ettari di verde. Questione di numeri? Non solo. Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort è una struttura immensa, eppure riesce a rimanere discreta, un vero resort

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appunto dai servizi eccellenti, articolato su tre corpi moderni, accoglienti e tecnologicamente all’avanguardia, di cui l’ultimo inaugurato solo tre anni fa. «Malgrado il momento di evidente incertezza», ci dice Paolo Bellè (foto in basso), general manager dello Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort, «siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo fissati. Un risultato reso possibile non solo grazie alla capacità numerica del complesso, ma anche e soprattutto per un grande lavoro di squadra. Direi che il merito principale è da attribuire al costante impegno e alla grande determinazione con la quale abbiamo non solo concluso alcune fasi importanti di restyling, come il parquet in tutte le camere e un generale upgrade dei servizi tecnologici nelle stanze e negli ambienti comuni installando TV flat screen da 32-40 pollici, ma anche monitorando un continuo e più generale update delle strutture». Lo Sheraton Golf Parco de’ Me-

dici Hotel & Resort si trova nel business district di Roma, il quartiere Eur, a poca distanza sia dal nuovo Polo Fieristico che dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino; il centro della Capitale è facilmente raggiungibile da un comodo servizio di navetta gratuito messo a disposizione dall’Hotel con corse regolari. «La nostra è una clientela fortemente meeting e congressuale, quasi per il 62% delle affluenze», continua Bellè, «una tendenza che abbiamo voluto assecondare affiancandola con iniziative più leisure. Nell’arco del primo semestre del prossimo anno, tra le tante novità che abbiamo in cantiere, partirà il progetto “Sheraton Fitness by Sheraton”, con attrezzature Tecnogym d’avanguardia e possibilità di un personal trainer dedicato. Nell’area amministrativa abbiamo dato il via al progetto Paperless, che


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ci permetterà di offrire alla clientela rapporti più semplici e veloci, come contratti, prenotazioni, fatturazione elettronica, firma digitale sempre nell’ottica di semplificare il servizio per il turismo corporate. Abbiamo incrementato anche la possibilità di eventi correlati ai meeting o ai congressi che si svolgono nella nostra struttura, sfruttando la grande versatilità degli ambienti. Quest’estate, per esempio, abbiamo ospitato il Congresso Mondiale dei Maestri Sarti, un’occasione che complice la bella stagione ha permesso sfilate e dimostrazioni nei nostri spazi aperti. Abbiamo avuto anche ottimi risultati con il Barbecue Restaurant, che ritornerà in tarda primavera insieme ad un nuovo appuntamento, il Sunday Brunch, dedicato in maniera particolare alle famiglie. Oltre ovviamente alle numerose Gare Internazionali di Golf, ormai punto di riferimento privilegiato che contraddistingue da sempre la nostra struttura. Pensi che abbiamo già un overbooking di adesioni al circolo per il prossimo anno». In effetti, il complesso è una vera oasi per il congressista. Lontano dal traffico e dal caos

cittadino può rivendicare la sua natura di autentico resort. Quaranta sale meeting, delle quali tre con una capienza di 600 posti, illuminate tutte da luce naturale e che possono essere amplificate nella stagione più mite anche dagli spazi esterni circostanti. Ampia ed eccellente la scelta ristorativa con ben tre ristoranti à la carte: il “Savoia” con il suo arredamento caldo e accogliente che

offre cucina mediterranea; il “Rinascimento”, con spazi più luminosi e moderni e una cucina più internazionale; la “Club House”, un ambiente più rustico aperto solo a pranzo. Fiore all’occhiello il Circolo Golfistico Parco de’ Medici, con ben 27 buche (percorso bianco par 35, blu par 37 e rosso par 35; corse rating 72,9, slope rating 135) 3 Putting Greens, campo pratica con 12 postazioni coperte e 30 scoperte, utilizzato anche per tornei e gare nazionali ed internazionali, ma altresì come importante salotto e punto di incontro per il jet set romano e internazionale. N.F.

Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort Viale Salvatore Rebecchini 39 00148 Roma Tel. 0665288 - fax 0665287060 www.sheraton.com/golfrome info@sheratongolf.it 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 97


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Sheraton Roma Hotel & Conference Center Grande restyling, spazi d’eccezione e massima tecnologia per uno dei miglior hotel business della penisola, in linea con la crescita esponenziale del brand Starwood

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er chi come noi ha visitato le nuovissime sale del centro congressi dello Sheraton Roma Hotel & Conference Center all’Eur, l’impressione è notevole. Ventisei splendide sale riunioni modulabili, tra cui l’immenso “Salone delle Signorie”, tutte in morbidi colori na-

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turali, con illuminazione perfetta, in grado di raggiungere la capacità congressuale massima di duemila persone. Camminiamo per i saloni dai pavimenti in marmo e dalla armonica disposizione degli ambienti, in compagnia del general manager Emanuele Nasi (foto a sini-

stra). «L’Hotel ha beneficiato di un investimento importante, 10 milioni di euro per una ristrutturazione totale, non solo degli arredi, ma anche degli spazi e della logistica interna. Il tutto affidato con intelligenza a designer esperti che hanno progettato una serie di modifiche personalizzate sull’anima dell’hotel, mantenendone le caratteristiche di fondo, ma ottimizzando gli spazi e dando grande risalto alla luce naturale». Siete in una posizione invidiabile... «Verissimo. Lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center è nel cuore del centro degli affari di Roma ed è anche un’ottima scelta per visitare la Capitale. Siamo circondati dalla rigogliosa vegetazione del quartiere EUR, eppure situati tra il centro storico della città e l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino».


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In quale direzione state rafforzando la vostra offerta? «Sicuramente nella accoglienza congressuale, un nostro punto di forza nel tempo. Abbiamo una mission di rilievo del settore business meeting e incentive, sia farmaceutico che scientifico e dai grandi numeri, proprio per la nostra potenza negli spazi. Abbiamo rafforzato questo aspetto, rendendo le sale non solo più funzionali e accoglienti per favorire lunghe sessioni di incontro, ma anche modulabili per grandi numeri e per eventi d’eccezione. Avremo anche un accesso separato allo splendido salone di raccordo tra le sale, che renderà questo spazio accessibile dall’esterno anche per presentazioni di prototipi o new models, come auto ma anche per sfilate di moda. La ristrutturazione andrà avanti per fasi, in una maniera gra-

duale in modo da non intralciare la vita normale dell’Hotel, e vedrà anche la trasformazione dell’area bar, del salone dei banchetti e dell’accesso alla nostra piscina». Lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center, inaugurato all’inizio degli anni Ottanta, è una della strutture ricettive italiane pioniere nel settore congressuale. L’albergo rispondeva, infatti, a un motto per l’epoca innovativo: “everything under one roof” (tutto sotto lo stesso tetto) che prevedeva la presenza all’interno dello stesso edificio di tutti i servizi e le strutture necessarie per un soggiorno di lavoro o di piacere all’insegna del all inclusive: la galleria dei negozi, le attività sportive, la ristorazione, e nel centro congressi, una gamma di facilities all’epoca inusuali, come la traduzione simultanea

in varie lingue e l’equipaggiamento tecnico per la proiezione e la registrazione. Oggi, a proposito di connettività, l’albergo offre già dal 2008 il “Link @ Sheraton Experienced with Microsoft” uno spazio dedicato alle comunicazioni presente in tutte le hall degli alberghi del Gruppo. Il Link è un esclusivo Lounge, sia virtuale che fisico, che permette agli ospiti di lavorare, trovare informazioni e rimanere in contatto con la famiglia e gli amici, anche durante il viaggio. Tramite connessione Wi-Fi e postazioni con accesso a internet gratuite si possono inviare mail, navigare nel web, curiosare tra le attrazioni locali o stampare le proprie carte d’imbarco. «Per noi far parte di un Brand internazionale di così alto livello è un continuo stimolo», conclude Nasi, «un costante upgrade per la sfida ai grandi eventi futuri che speriamo coinvolgeranno Roma Capitale. Abbiamo un monitoraggio costante, anche con strumenti di ecommerce e di strategie di marketing e revenue management, in linea con la nostra mission di una crescita esponenziale, sempre con grande cura per i particolari, grandi servizi e massimo comfort. Più che un luogo dove incontrarsi, il nostro intento è di far parte integrante dell’evento. E l’intero staff Sheraton è qui per fare in modo che tutto si svolga alla perfezione». Cristina Chiarotti

Sheraton Roma Hotel & Conference Center Viale del Pattinaggio 100 00144 Roma Tel. 0654531 - fax 065940689 www.sheratonrome.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 99


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Hotel Splendide Royal Ambienti lussuosi e accoglienti, e una terrazza unica con uno splendido panorama della capitale. Perché la vera eleganza è senza tempo

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o hanno voluto lussuoso e regale, al pari dei più importanti grand hotel d’Europa, “Splendide”, come con confidenza amano chiamarlo gli ospiti abituali che ne apprezzano lo stile ricco e gli ampi spazi. Un hotel che esprime quella familiarità solitamente riservata ad un vecchio amico, un luogo fre-

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quentato da chi riesce ad apprezzare quello stile di servizio e di ambienti che caratterizza solo gli hotel più esclusivi, in netta controtendenza con l’ormai abituale minimalismo dei nuovi alberghi. L’Hotel Splendide Royal di Roma è un albergo cinque stelle lusso in via di Porta Pinciana, a due passi da Via Veneto, che con le sue bouti-

que esclusive sta ritrovando oggi lo smalto di un tempo, nel cuore nobile di una città crocevia di cultura e di comunicazione, ieri come oggi. Dai primi di dicembre avrà al suo timone Nicolaas Wiemeijer (foto in basso), già General Manager del Grand Hotel Eden di Lugano e quindi sempre nel gruppo di alberghi della Roberto Naldi Collection, insieme al Parco dei Principi di Roma e allo Splendide Royal di Lugano. Come affronterà questa nuova sfida? «Non credo che si tratti di una sfida per il semplice motivo che per me già la parola “sfida” implicherebbe una cosa dura, forse difficile. Per me si tratta di inserirmi in un gruppo di persone che possiede già la volontà di portare avanti un progetto di sviluppo che si chiama Hotel Splendide Royal. Con il sostegno del nostro Presidente Roberto Naldi e la sua filosofia sullo svolgimento dei nostri compiti basata su cortesia, cordialità e chiarezza nelle


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comunicazioni, sono convinto di essere salito su un treno di solida collaborazione, sia con i collaboratori interni che con tutti nostri partner commerciali al servizio dei nostri clienti, sperando in un futuro positivo, con passione a determinazione». Che cosa privilegia il vostro cliente? «Siamo noi ad essere privilegiati dai nostri clienti! Abbiamo scelto di svolgere una professione a disposizione degli altri, ospitare e prendersi cura del viaggiatore. Quale privilegio più grande può esistere di quello di aver soddisfatto, o magari superato, le aspettative di quelli che patrocinano l’albergo, essere l’oste in una posizione privilegiata garantendo un servizio personalizzato?». Qual è la regola d’oro da non dimenticare mai? «Prendersi cura degli ospiti, altruisticamente, nella speranza di aver contribuito con la nostra presenza a una esperienza forse non tangibile, ma possibilmente memorabile». Rinnovato da una sapiente ristrutturazione, lo Splendide Royal di Roma è un albergo simbolo nella migliore ospitalità della Capitale. Le boiseries alle pareti esaltano i toni caldi dei broccati; la ricchezza dorata degli stucchi e gli specchi del Giardino d’Inverno creano riflessi di luce negli ambienti a

cui si aggiunge quella morbida e naturale della volta. Le camere hanno mantenuto i sontuosi decori, i legni dorati e le nuances barocche - blu pervinca, giallo oro e rosso cardinalizio. Tutto contribuisce a dare agli ambienti un’atmosfera avvolgente ed esclusiva, un fascino d’altri tempi. Lo Splendide Royal di Roma mette a disposizione 52 camere doppie superior e deluxe, 7 junior suite, 9 suite e una presidential suite. Molte hanno spaziose terrazze con una splendida vista sul verde di Villa Borghese. Inutile dire che la sapiente e radicale ristrutturazione ha garantito all’albergo un comfort all’avanguardia e i plus della tecnologia più avanzata. Luogo d’ospitalità nobile e ricercata, premiata dal riconoscimento di una stella Michelin, lo Splendide Royal vanta una delle più belle ed eleganti “terrazze gourmet” di Roma, il Ristorante “Mirabelle”, 130 coperti di cui 40 sulla terrazza, portato tra i top della città dall’indiscussa professionalità dell’excecutive chef Bruno Borghesi, oggi luogo d’incontro privilegiato dove sono di casa ospiti di riguardo sia italiani che internazionali. La Terrazza “La Limonaia”, capace di accogliere fino a 110 persone, invece, è considerata una location ricercata per cene di gala, pranzi di lavoro ed esclusivi banchetti. Gli spazi dedicati

dallo Splendide ai congressi e ai meeting sono tre, la Sala Barberini, la Sala Ludovisi ed il Salone della Sute Presidenziale. Sono in grado di ospitare da dieci a cinquanta persone, per riunioni e convegni, ma anche per conferenze stampa, mostre o eventi particolari. È possibile accogliere gli ospiti con buffet e cocktail di benvenuto, ma anche con cene di gala esclusive servite sia al “Mirabelle” sia nella “Limonaia”, godendo dello splendido e unico panorama della città di Roma. Fiorella Lorenzini

Hotel Splendide Royal Via di Porta Pinciana 14 00187 Roma Tel. 06421689 - fax 0642168800 reservations@splendideroyal.com www.splendideroyal.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 101


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The First Hotel Arte e lusso, eccellente qualità del servizio e ambienti sorprendenti, un contenitore splendido dai contenuti unici, per un nuovo concept di ospitalità, tutto da vivere

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na scommessa vinta, una scelta innovativa e coraggiosa, pioniera di una nuova filosofia di lusso che supera i normali canoni della tradizionale accoglienza romana, con uno spirito internazionale. L’Hotel THE FIRST è unico nel suo genere. Inaugurato da poco, sorge

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in via del Vantaggio a Roma, una di quelle stradine subito tranquille del vero centro della città, location molto nota nella Capitale e all’estero per le numerose gallerie d’arte e boutique esclusive, tutto a pochi passi da piazza del Popolo, via del Corso e via del Babuino. L’edificio è una palazzo storico, appartenente alla comunità ebraica, completamente ristruttura-

to dallo Studio d’architettura Marincola & Partners. L’Hotel accoglie l’ospite con atmosfere neutre, ma dall’insolito calore, arricchite da una equilibrata scelta di materiali naturali, come marmi e legni pregiati, ma soprattutto da quadri, sculture e installazioni artistiche che ne occupano naturalmente gli spazi, che rendono la nuova struttura ricettiva un’inedita location per le esposizioni d’arte contemporanea. L’arte è infatti la chiave di lettura principale e


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l’anima dell’Hotel. Pervade con naturale eleganza tutti gli ambienti, le camere e le aree comuni, che accolgono oltre 160 opere d’arte, rinnovate periodicamente. La grande novità del The First Hotel è infatti proporre agli ospiti un nuova filosofia di lusso, una nuova idea per l’accoglienza di alto livello, incentrata su una eccellente qualità del servizio all’interno di una vera galleria d’arte contemporanea. Ne parliamo con Giuseppe Falconieri (foto), general manager dell’hotel. «La no-

stra idea era quella di creare un nuovo concept di ospitalità, per permettere agli ospiti di vivere un’esperienza diversa, un qualcosa in più rispetto a un semplice soggiorno che solleticasse l’aspetto sensoriale. Un’idea che si potrà ripetere in nuove destinazioni. Il rapporto tra il personale e il numero delle camere è elevato ed emula gli indici dei migliori 5 stelle lusso

nel mondo. Dunque, contenitore e contenuti, per tentare una sfida ambiziosa: assicurare l’eccellenza uncompromised in una delle città più belle al mondo, con una ricerca continua e costante della vera percezione del lusso». L’Hotel ha aperto da poco, ma già si sta affermando per le sue peculiarità... «Se volessimo fare un primo bilancio direi che è nettamente positivo, sia nel gradimento della clientela che nella prova che sta dando il nostro staff. L’Hotel può contare su un team giovane, ma professionale e dalle forti motivazioni, e soprattutto di provenienza internazionale, come la nostra clientela. E’ importante, nell’ottica dell’eccellenza del servizio, poter contare su un alto livello di affidabilità, specie in questa fase iniziale. Devo dire che il mercato ha subito notato la nostra forte vocazione al cliente, consentendoci di posizionarci in alti livelli di gradimento, gratificando lo statement non codificato del The First che si percepisce nel’affabilità dei rapporti, nella grande disponibilità e nell’efficienza dei servizi. Un circolo virtuoso, che devo dire sta facendo un gran bene alla reputazione dell’hotel». Quali sono i prossimi step? «Siamo in procinto di coprire il roof in modo che già per la fine dell’anno possa essere utilizzato anche in inverno per eventi,

cene e aperitivi con vista fantastica sulla Capitale. L’Hotel, grazie ai suoi ambienti raffinati, in poco tempo è diventato anche location preferita per eventi glam come presentazioni culturali e artistiche o lancio di prodotti esclusivi. Nei prossimi mesi del 2012 sono in programma l’apertura di una sala meeting con luce naturale, capace di accogliere circa 25 persone e dotata di tutti i servizi tecnologi più moderni, e soprattutto l’apertura di una Spa di 200 mq». The First Hotel offre 29 accoglienti camere suddivise in 6 standard, 12 suite e 11 junior suite. Finemente arredate, le camere sono completamente insonorizzate, tutte concepite per garantire il massimo comfort e la completa tranquillità, anche nel centro storico di Roma. Quattro sono le junior suite con metratura tra i 37 ed i 43mq; le altre suite, tra i 42 e 56mq, dispongono di piscina Jacuzzi sulla terrazza privata. Fiore all’occhiello, l’offerta gastronomica. Il ristorante Overhall, offre all’interno del The First Hotel due diverse location in cui gustare i sapori della cucina di territorio: una nell’elegante salone al piano terra, l’altra con una vista mozzafiato di Roma sul panoramico Roof Garden, anche nei mesi inverFiorella Lorenzini nali.

The First Hotel Via del Vantaggio 14 00186 Roma Tel. 0645617070 fax 0645617079 www.thefirsthotel.it info@thefirsthotel.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 103


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Villa Spalletti Trivelli Una Luxury Beauty Lounge esclusiva, dove ritrovare una dimensione di purezza psico-fisica per una nuova leggerezza dell’essere, nella cornice di lusso di una delle dimore più belle di Roma

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uello che rende un soggiorno a Villa Spalletti Trivelli un momento davvero unico, che arricchisce la naturale armonia dei suoi spazi e l’elegante accoglienza delle stanze, è un elemento decisivo: lo splendido Wellness Centre della Villa. Un ambiente molto generoso dedicato alla cultura del benessere, più di 500 metri quadri di marmo ocra dalle linee anni Trenta, che ricorda gli hammam classici dove il tempo impara a seguire ritmi diversi. La filosofia del Centro Benessere di Villa Spalletti si dipana lungo un percorso depurativo, detossinante e rigenerante, fatto di ambienti caldo umidi, di bagni di vapore tiepidi e tonifi-

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canti, fedeli all’insegnamento galenico della sanità del corpo e della mente. «Qui», come ci spiega il general manager Maria Merra, «possiamo permetterci di dimenticare la frenesia del nostro quotidiano, per vivere una wellbeing experience esclusiva. Un esempio? Una specialità del nostro beauty concept è la floating therapy, una sessione di galleggiamento con acqua potenziata dai benèfici sali del Mar Morto grazie, che consente di raggiungere un totale relax». I percorsi benes-

sere si sviluppano in genere attraverso una prima fase di relax nel Tepidarium, una seconda fase nel bagno turco in cui ci si immerge in una nuvola di vapore, per concludersi con una rinfrescante doccia che tonifica i tessuti e consente ritemprare il fisico e l’animo. A seguire, una salutare tisana nella sala relax consentirà di ritrovare la pienezza di sé. «I nostri ospiti», continua Maria Merra, «possono scegliere di affidarsi alla professionalità del nostro team che sceglierà per lui o per lei trattamenti e terapie personalizzate. L’idea fondante alla base del nostro wellness lifestyle è mettere al centro la persona, dove movimento, una sana alimentazione e un approccio mentale positivo sono i fondamenti del concept di benessere che caratterizza Villa Spalletti Trivelli». Una splendida beauty lounge, dunque, che utilizza in esclusiva la linea cosmetica Shani, risultato di una lunga ricerca tutt’ora in continuo know-how della biologa Edda De Carli,


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che ha dedicato la sua vita alla ricerca di principi attivi che potessero preservare la bellezza naturale della pelle, al fine di ritardarne il processo d’invecchiamento. La Shani contiene una concentrazione di principi attivi, rigorosamente naturali e non di origine animale, estratti con tecniche conformi a ottenere un prodotto d’eccellenza. Nascono così formulazioni a base di acidi di frutta, in cui la scienza esprime le sue potenzialità nel rispetto della salute di chi ne usufruisce. Ma poiché l’idea di base è l’armonia della persona, il centro benessere di Villa Spalletti Trivelli propone anche un’area fitness d’eccel-

Proposte di benessere Il Wellness Centre della Villa propone anche dei pacchetti speciali: per esempio il percorso detossinante, un viaggio di benessere a cui segue un delicato body crub, per concludersi con un soave massaggio all’olio di mandorla; oppure il percorso relax assoluto, a cui segue una sessione di galleggiamento in acqua potenziata o floating bath. A seguire, per entrambi, un wellness lunch negli spazi interni e esterni della Villa.

lenza, offrendo un’attrezzatissima palestra con personal trainers su richiesta e programmi individuali di allenamento a cui

far seguire equilibrati wellness lunch. Villa Spalletti Trivelli è una residenza nobiliare del primo Novecento, uno dei pochissimi esempi di villino urbano con tipico giardino all’italiana. Viene costruita all’inizio del secolo dalla contessa Gabriella Rasponi Spalletti Trivelli, che acquista il terreno dove un tempo sorgeva la casa di Tito Pomponio Attico, proprio a due passi dall’odierno palazzo del Quirinale. Nel 2004 Giangiacomo Spalletti Trivelli, figlio del Conte Piero, e sua moglie Susanna, figlia del campione di equitazione Raimondo d’Inzeo, decidono di trasformare la dimora storica di famiglia in un’esclusiva residenza di lusso per accogliere i viaggiatori più raffinati ed esigenti. Un’atmosfera di accoglienza elegante e raffinata, una cornice ideale per un soggiorno all’insegna di un autentico wellness lifestyle. C.N.

Villa Spalletti Trivelli Via Piacenza 4 - 00184 Roma Tel. 0648907934 fax 064871409 info@villaspallettitrivelli.com www.villaspallettitrivelli.com

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Visconti Palace Hotel Un crocevia di tendenza, una location privilegiata per il turismo business, in una posizione strategica della Capitale

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l Visconti Palace Hotel accoglie l’ospite in uno dei quartieri più particolari di Roma, il quartiere Prati, un insieme ordinato di grandi strade e viali alberati, tranquilli e improvvisamente silenziosi non appena lasciate le vie principali, che si estende in una posizione strategica sulla riva destra del fiume Tevere, tra Piazza del Popolo, Piazza Navona e soprattutto a soli due passi dalla Città del Vaticano e da Castel Sant’Angelo. Nato in una zona che in epoca romana era ricca di vigneti e canneti, prati appunto, con l’Unità d’Italia diventata il centro amministrativo della Capitale, denso di uffici ma con annessa una grande zona residenziale verde per i funzionari del nuovo stato. Oggi, il Visconti Palace Hotel, splendido quattro stelle design, si ritrova naturalmente in un quartiere nevralgico della città, un punto di partenza logisticamente ideale per ogni viaggio di piacere o di lavoro, ottima 106 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

location per il turismo business, con un’offerta Mice davvero eccezionale e articolata. Ne parliamo con Alessandra Laterza, director of sales & marketing. «Quest’anno abbiamo avuto risultati sicuramente importanti e positivi. Possiamo contare su una gestione indipendente che ci permette di es-

sere accattivanti e innovativi nelle nostre proposte, sempre nell’ottica di soddisfare al meglio le aspettative dei nostri ospiti e con l’obiettivo di rendere il soggiorno business qualcosa di più di un semplice periodo di lavoro. Per questo abbiamo arricchito il soggiorno della nostra clientela con iniziative più leisure. Abbiamo studiato una serie di proposte su misura, approfittando di ambienti che ci permettono di di-


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versificare ogni offerta. La copertura wi-fi di tutte le aree comuni, per esempio, ne ha amplificato l’utilizzo, con grande gradimento per la clientela, favorendo non solo la possibilità di incontro in spazi alternativi, ma anche accogliendo la richiesta del cliente business di tempi più dinamici e a volte più informali. Light buffet lunch,

iniziative enogastronomiche di alto livello, mostre fotografiche come quella attualmente in corso, sono tutti esempi di proposte che hanno avuto un notevole riscontro, non solo per gli ospiti interni dell’Hotel ma anche per la clientela esterna. Il tutto con un obiettivo che si è rivelato vincente: favorire un naturale accostamento tra il

Business con famiglia, offerte top Il Visconti Palace Hotel è noto per la sua forte vocazione meeting e incentive, con le sue 8 sale multifunzionali tecnologicamente all’avanguardia in grado di accogliere fino a 150 persone, a cui si aggiungono, per colazioni di lavoro, ricevimenti e cocktail, gli spazi della terrazza e del Patio. Inoltre, la location e la peculiarità dell’hotel che, nonostante le sue grandi dimensioni riesce a trasmettere ai propri clienti il calore dell’ospitalità italiana, creano un naturale accostamento tra turismo business e soggiorno leisure, favorendo tutti i meeting dove sono previste attività post lavori e la possibilità di portarsi partner e bambini. Sono disponibili durante tutto l’anno interessanti promozioni sulla Family Room (per preventivi scrivere a: info@viscontipalace.com).

soggiorno business e quello leisure, che trova nel Visconti Palace una location ideale». Il Visconti Palace Hotel è prima di tutto “casa” di una collezione privata, con quadri d’arte contemporanea italiana in tutti gli spazi comuni dell’albergo. Le 242 camere dell’Hotel sono progettate con gusto e raffinata eleganza, luminose, accoglienti e funzionali, con grandi varietà di tipologie superior, de luxe, junior suite, executive suite e Visconti suite. È il luogo ideale dove affari e piacere viaggiano in perfetta armonia. Oltre a fornire 8 sale multifunzionali tecnologicamente all’avanguardia, con una capienza fino a 150 persone, è in grado di arricchire l’offerta Mice con altri spazi alternativi, aggiungendo per colazioni di lavoro, ricevimenti e cocktail un’elegante Roof Top Lounge Terrace, godibile anche in inverno. Il Visconti Bar, l’area Lounge e il Patio sono i luoghi privilegiati d’incontro, ideali per rilassarsi dopo una giornata di lavoro, visite turistiche o shopping. Dal menu à la petite carte è possibile scegliere un aperitivo o delizie gastronomiche da gustare in completo relax. Completano l’offerta una serie di pacchetti speciali, sempre nell’ottica di una strategia vincente che permette una naturale armonia tra offerte per soggiorni business e leisure. C.C.

Visconti Palace Hotel Via Federico Cesi 37 00193 Roma Tel. 063684 - fax 063200551 Ufficio prenotazioni:

Tel. 06594848 - fax 0632111478 www.viscontipalace.com info@viscontipalace.com

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Centrale Ristotheatre Buona cucina, musica dal vivo ed eventi aziendali, nel centro della Capitale

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na location versatile che si propone come contenitore di eventi, musica e spettacoli. Il Centrale Ristotheatre, innovativo progetto imprenditoriale nel centro di Roma, tra Piazza Venezia e Largo Argentina, si trova all’interno dell’antico Teatro Centrale, una volta teatro privato della Famiglia dei Celsi. Completamente ristrutturato, ne conserva comunque l’impronta storica, di origine settecentesca, ma gli spazi e gli arredi sono stati trasformati profondamente per poter ospitare esibizioni, concerti, feste e meeting, aperti sia alla clientela che vuole trascorrere una serata diversa, sia alle aziende che cercano una soluzione originale per incontri e convention, spesso con l’utilizzo della formula dell’esclusiva. Il Centrale Ristotheatre si qualifica come struttura poliedrica, grazie ai diversi ambienti che mette a disposizione: la sala centrale a platea, la galleria sovrastante e il foyer, quest’ultimi pensati per feste ed eventi con meno partecipanti e più ri108 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

servati. All’interno del grande spazio che costituisce il corpo del teatro, invece, si possono organizzare incontri e meeting aziendali, per una capienza complessiva fino a 190 posti a platea. È possibile anche concludere la giornata business con un grande party, in cui alla cena di gala si accompagni uno spettacolo di cabaret o un momento musicale. Tra i posti in platea e quelli in galleria si possono accogliere fino a 200 persone. Il Centrale è in grado quindi di seguire durante tutto l’arco di una giornata i suoi ospiti, offrendo a margine del meeting coffee break, lunch buffet, cocktail/aperitivo, per finire con la cena-spettacolo e la festa. Molto richiesto anche l’uso degli ampi spazi per presentazioni di prodotti e sfilate di moda, oltre che per congressi, conferenze stampa, team building e workshop. Questa sua caratteristica gli ha permesso di ricevere, tra gli altri, anche il Premio Speciale per il miglior locale polifunzionale dell’anno,

assegnato dalla rivista BarGiornale. La cena-spettacolo, elemento di punta della struttura, offre un abbinamento di successo, tra la buona cucina, preparata secondo i dettami della tradizione mediterranea, e lo spettacolo musicale, una riedizione moderna della rivista che vede salire sul palco cantanti, ballerini, musicisti, interpreti di brevi sketch e gag, per rivisitare il mito del bel canto italiano dall’Ottocento fino ai giorni nostri. Più di recente la location si sta qualificando come un contenitore musicale, in cui è possibile ascoltare, e ballare, anche generi ancora di nicchia come lo swing, o tradizionali e popolari come la taranta. Simona Ribotto

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FOCUS

L’ospitalità siciliana

che piace al Mice L’ISOLA PUNTA SUL TURISMO BUSINESS PER CRESCERE ANCHE IN TEMPO DI CRISI. LO RACCONTANO IMPRENDITORI ED ESPERTI CHE SPIEGANO COME LA DESTINAZIONE POSSA AVERE UN FUTURO ROSEO NEL MICE. A PATTO CHE NE VENGANO SOTTOLINEATE E AMMINISTRATE NEL MODO MIGLIORE LE TANTE POTENZIALITÀ E UNICITÀ Davide Deponti

rovare una definizione che permetta di descrivere in un solo flash la grande e meravigliosa complessità che fa della Sicilia una regione splendidamente unica è facile e difficile allo stesso tempo. Facile, perché di Sicilia hanno scritto in tanti, da Dante, che nella Commedia la definisce “la bella Trinacria”, a Goethe, secondo il quale “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spiri-

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to”. Difficile, perché per descrivere un simile enorme ed eterogeneo insieme di bellezze naturali, storiche e artistiche – tali da far pensare alla Sicilia come a un “piccolo continente” più che a un’isola o a una regione di un più grande paese – una sola definizione può non bastare. Ma c’è di più. Isola baciata dal sole e da un clima straordinariamente mite per buona parte dell’anno, la Sicilia è pure, per sua natura, una terra voca-

ta all’ospitalità e all’incontro. Tanto è vero che nel corso della storia ha sempre avuto un ruolo di primo piano come crocevia di culture, popoli e commerci, tanto da essere stata, forse inconsapevolmente, il primo esempio di “melting pot” economico e sociale comprendendo in sé greci e romani, arabi e normanni, barbari e cartaginesi. Oggi, giustamente, i siciliani vanno fieri della loro origine multiculturale e non sorprende


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La spettacolare veduta che si gode dal Grand Hotel Minareto di Siracusa abbraccia due bellezze incomparabili della Sicilia come il centro antico di Ortigia e il vulcano Etna

certamente che nel loro dna sia rimasta una grande vocazione al fare matching di idee e di business, soprattutto nel campo del turismo.

Raddoppiano i posti letto e cresce la richiesta degli eventi È infatti un dato da tempo certo che la grande crescita della sfaccettata offerta di strutture ricettive e delle numerose po-

tenzialità Mice del territorio siciliano rappresenti un strada da seguire senza indugio per permettere all’economia isolana (e perché no nazionale) di spiccare il volo in questi momenti di difficoltà generale e congiunturale. Oltretutto anche i freddi dati parlano chiaro: mentre va avanti il programma di incremento recettivo che porterà a raddoppiare, fino a sfiorare quota 195mila, il numero dei posti letto sull’isola, i dati co-

municati dall’Osservatorio Regionale sul Turismo raccontano come nel solo anno 2010 l’incremento delle presenze, rispetto all’anno prima, superi il 5%. Ma anche per il non ancora concluso 2011 i primi dati parlano di trend in crescita costante. Secondo le analisi effettuate dal Sicilia Convention Bureau, ad esempio, tra il marzo del 2009 e il giugno del 2011 il numero delle richieste ricevute dalle strutture isolane per l’or11-12 2011 | www.mastermeeting.it 111


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ganizzazione di eventi è cresciuto addirittura del 73%. E proprio il ruolo di questo ente è stato determinante per la creazione di una nuova coscienza condivisa sulle potenzialità siciliane nel campo dell’offerta Mice. A due anni dalla sua nascita avvenuta nel 2009, infatti, il Bureau ha costruito un database con circa 25mila contatti, ha partecipato a 30 tra fiere ed eventi internazionali e ha dato il là alla realizzazione di eventi con un fatturato diretto prodotto superiore ai 10 milioni di euro. Spiega il suo direttore generale Maja de Simoni che «sono stati ottenuti risultati di livello, oltretutto partendo da una situazione difficile e complicata. E nel prossimo futuro si potrà ancora migliorare, soprattutto puntando su un elemento chiave come quello della destagionalizzazione».

Primo step: fare sistema Ma come fare allora, concretamente, per aumentare lo sviluppo del turismo business in Sicilia per il prossimo futuro? Una prima risposta ce la offre Nico Torrisi (foto sotto), tito-

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Romantico scorcio delle vestigia del Tempio di Giunone, monumento che si trova nella Valle dei Templi di Agrigento

lare del Grand Hotel Baia Verde di Catania e Presidente di Federalberghi Sicilia, secondo il quale «bisogna credere nel modello e nella logica di sistema del territorio, sistema tra attori pubblici e privati e sistema tra prodotti differenti, e sul concetto di promozione. Il principale limite ascrivibile alle attuali politiche di valorizzazione del patrimonio turistico presente sul territorio è dato secondo me dalla mancanza di un approccio progettuale strutturato in grado di proporre tali risorse in termini di offerta integrata. I prodotti che danno forma all’offerta siciliana sono spesso organizzati, promossi e commercializzati singolarmente e in modo slegato dal sistema al quale appartengono. L’orientamento strategico dovrebbe essere rivolto a realizzare una politica mirata di promo-commercializzazione che si basi sull’integrazione delle politiche promozionali e commerciali dei soggetti pubblici e privati che operano nel settore turistico locale. Spesso infatti la

promozione e la commercializzazione fanno capo a due soggetti diversi: la promozione, in genere, è svolta dall’ente pubblico, mentre la commercializzazione è di competenza degli attori privati. Senza un obiettivo comune e una strategia unitaria di promozione turistica si corre il rischio di generare numerose inefficienze e contrasti

Un panorama unico sulla costa messinese è quello che si ammira dal Grand Hotel Timeo di Taormina


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che depotenziano e, a volte, addirittura annullano l’efficacia delle iniziative di comunicazione con notevoli sprechi di risorse». Per la Sicilia poi, spiega ancora Torrisi, «la presenza di una offerta turistica di qualità è un punto di partenza e non di arrivo. Per il nostro territorio infatti la capacità di attrarre flussi congressuali dipende dal-

la misura in cui elementi come comunicazione, formazione e innovazione facciano parte di specifici sistemi di offerta. Anche in relazione con l’espansione sui mercati stranieri. Il ruolo della componente internazionale è oggi molto importante. A tale riguardo la Sicilia ha buoni margini di sviluppo, con una prevalenza del turismo domestico rappresentato dagli stessi abitanti dell’isola. Su questo fronte sarebbe importante migliorare l’immagine della nostra destinazione sui mercati esteri con una adeguata e mirata politica di branding. Da un recente studio realizzato dal Professor Benedetto Puglisi dell’Università di Catania è emerso che, se è vero che il brand è un generatore autonomo di valore, è altrettanto vero che il potenziale della marca può esprimersi pienamente solamente se la destinazione sposa una prospettiva strategica di lungo periodo in grado di trasferire al brand stesso una capacità espressiva definita, per-

cepibile e stabile nel tempo. La politica promozionale che la Regione Sicilia ha realizzato negli ultimi anni però non sembra seguire tale orientamento strategico. Lo stesso studio infatti ha rilevato come dal 1997 al 2011 la politica di branding dell’isola si caratterizzi per una sostanziale discontinuità. In sintesi nell’arco di circa un decennio sono stati elaborati cinque “marchi” turistici del territorio siciliano, in contrasto con quelle che sono le normali regole del marketing applicate già da mezzo secolo a livello europeo. Lo testimonia ad esempio il caso della Spagna che dal 1982 utilizza sempre lo steso logo disegnato per il Ministero del Turismo dal celebre artista Joan Mirò».

Internazionalità e standard di alto livello In conclusione, per il Presidente di Federalberghi Sicilia, «l’offerta delle strutture alberghiere sull’isola è sicuramente

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L’ampia Sala Normanni dell’Astoria Palace Hotel di Palermo è dotata di tutte le strumentazioni tecniche all’avanguardia e ospita fino a 650 persone

di buon livello, ma i nostri obiettivi devono comunque essere rivolti al miglioramento costante e continuo. Siamo ad esempio carenti nell’offerta di centri congressi al di sopra dei 1.500 posti progettati e realizzati in modo funzionale alle esigenze della domanda congressuale». E chi un miglioramento importante in Sicilia lo ha iniziato e vuole per molto tempo continuare a portarlo è la catena internazionale NH Hotels che nel 2010, alle porte di Ragusa, ha inaugurato il bellissimo Donnafugata Golf Hotel & Spa, albergo che si costituisce come nuova e strategica destinazione per il segmento Mice, e non solo. «Primo cinque stelle che apriamo con vocazione interamente posizionata su turismo incentive e golf», racconta Claudia Vanni, responsabile Mice per NH Hotels Italia, «il Donnafugata è la testimonianza concreta di quanto la Sicilia ci piace e di quanto, soprattutto, su essa puntiamo. Tanto è vero che sull’isola abbiamo altre otto strutture. La riteniamo oltretutto una destinazione con un potenziale davvero forte e che può in 114 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

poco tempo ancora di più porsi come alternativa di grande livello a mete molto più sfruttate per il turismo d’affari, come ad esempio la Sardegna. Naturalmente per fare ciò non bisogna solo avere strutture di livello internazionale, come appunto il nuovo resort Donnafugata, ma anche potersi proporre nel modo giusto su nuovi e più ampi mercati globali. A questo proposito devo dire che il modo di lavorare alla promozione del brand da parte del Sicilia Convention Bureau è davvero molto apprezzabile». Secondo la manager di NH Hotels è inoltre fondamentale che anche le istituzioni regionali e nazionali diano il loro contributo, soprattutto per quanto riguarda la sistemazione di servizi e infrastrutture. «La nostra volontà, avendo così tanti alberghi in Sicilia, è quella di essere sempre a disposizione delle autorità e di lavorare con loro affinché si possano far crescere al top soprattutto le infrastrutture legate al turismo in arrivo da fuori. Penso ad esempio al via, finalmente, dell’aeroporto di Comiso che darebbe alla Sicilia sudorientale un ulteriore elemen-

to di sviluppo nella recettività nazionale e internazionale. Come catena mondiale inoltre, siamo convinti che portare sull’isola gli standard di alto livello possa contribuire a rendere sempre più appetibile la destinazione a buyer sempre nuovi e a far tornare con più piacere chi è già stato qui. La bellezza di posti come il nostro Donnafugata è importantissima ma non basta da sola a creare


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un sistema turistico vincente. E noi al nostro interno agiamo in modo parallelo, puntando fortemente sull’innovazione del web 2.0 e sulla formazione delle nuove leve verso livelli di competenza che sono propri appunto degli standard globali dell’ospitalità. Qualità chiama qualità».

Destagionalizzazione Molto simile è il pensiero di

Vincenzo Presti: il presidente della catena alberghiera Ora Hotels, che in Sicilia punta forte sul quattro stelle superior Ora Luxury Catania, ci spiega come, secondo lui, «per trasformare l’isola in un polo di attrazione per il settore Mice sono tante le componenti di sviluppare, ma tutte sulla falsariga della qualità. Per questo motivo allora dare una forte spinta alla formazione turistica e alberghiera di alto livello permette e permetterà di dare un plus di servizio al quale un pubblico di alto livello non rimane certo indifferente. Perché, per conquistare un posto di rilievo nel mercato nazionale e non, non basta essere capaci di realizzare un solo grande evento, occorre essere in grado di organizzarne diversi, ogni volta che ce ne sia la richiesta». Ma il privato non può prescindere da un aiuto del pubblico in questa sua difficile “battaglia” per la conquista di terreno nel mercato globale del Mice.

«Le parole chiave sono a mio avviso», continua Vincenzo Presti, «sinergia e destagionalizzazione. Fare sistema tutti insieme permetterà di crescere tutti insieme, pubblico e privato, e di arrivare a far breccia anche nei nuovi mercati dei paesi emergenti che oggi si affacciano sempre di più come importantissimi attori del settore business travel. E poiché chi arriva dall’altra parte del mondo lo può e lo vuole fare anche in quei periodi dell’anno che noi italiani consideriamo “fuori stagione”, la Sicilia ha un grande vantaggio competitivo su molte altre mete: quello di essere un luogo perfetto, climaticamente e geograficamente, per la destagionalizzazione dei soggiorni».

Tante attività da fare tutto l’anno In linea con le idee di Presti è anche il pensiero di Luca Finardi (sotto), Area Manager Sicily di Orient Express e General Manager del Grand Hotel Timeo di Taormina. «Una delle qualità che rendono la Sicilia un luogo assolutamente unico è la possibilità che dà a chi or-

La costa che si allunga tra Taormina e Catania è una delle più belle dell’intera Sicilia e comprende gioielli unici come Acireale e Aci Trezza 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 115


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Qui sopra, e, sotto: una delle 202 camere e l’area ricevimento del Donnafugata Golf & Hotel Spa di NH Hotels

ganizza eventi e congressi, come anche incentive, di avere a disposizione tante e diverse attività, tutte che si possono fare praticamente durante l’intero arco dell’anno. Penso a quelle legate all’enogastronomia ma anche a quelle che portano a scoprire da vicino le tante bellezze storiche e artistiche dell’isola. Senza dimenticare che in Sicilia si fa il bagno dalla primavera all’autunno inoltrato e si scia, sull’Etna, in inverno. Con possibilità di diversificare come queste, insomma, non si deve perdere l’occasione per crescere ancora nel Mice. Credo inoltre sia molto importante fare una promozione adeguata presentando in modo originale ed efficace il brand Sicilia nel mondo. In questo senso è utile un ente come il Sicilia Convention Bureau in grado di aggregare le forze e testimoniare al meglio la forza turistica del116 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

l’isola». Anche per Ornella Laneri, direttore dello Sheraton Catania Hotel & Conference Center, è importante trovare sinergie ma anche sfruttare le nuove tecnologie: «va affinato il rapporto tra pubblico e priva-

to. L’imprenditore scommette su sé stesso ed è giusto che rischi, ma le istituzioni devono

Ampia e stilosa, è una delle 162 camere dello Sheraton Catania Hotel & Conference Center, struttura che dispone di 6 sale per ospitare meeting ed eventi di qualità


FOCUS

Situato all’interno del parco dell’Etna, Ora Luxury Catania Grand Hotel Villa Itria ospita l’ampio centro benessere Arabia

permettergli di scommettere anche sul lancio e rilancio del territorio, per creare un indotto turistico che serva a tutti. Va bene quindi costruire hotel, ma, in parallelo, bisogna “costruire” anche la destinazione per riempire le strutture e portare risorse alla Sicilia. Ci vuole grande consapevolezza del proprio valore come meta turistica, valore che oggi grazie anche alla web community, può essere veicolato ancora più velocemente ed efficacemente». Non bisogna neppure mai sottovalutare l’importanza della formazione del personale, come sottolinea Marco De Pinto, direttore de Il Principe Hotel di Catania «perché la differenza di qualità in una proposta di soggiorno la fa sempre il

L’hotel Ora Luxury Catania dispone di 92 camere, distribuite su 2 piani, tutte insonorizzate, funzionali ed eleganti

servizio che è il vero plus che fa tornare il cliente in albergo».

Agire sulle infrastrutture «Continuità d’azione: non basta

la genialità tipicamente italiana, ma serve una programmazione efficace e chiara che metta insieme pubblico e privato per dare forza alle peculiarità del territorio isolano». Parla 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 117


FOCUS

La magnifica spiaggia privata a disposizione degli ospiti del Grand Hotel Minareto di Siracusa si affaccia su un mare turchese e trasparente che invita a tuffarsi

schietto Mario Bevacqua (foto sotto), siciliano doc e, soprattutto, presidente di UFTTA, Federazione Mondiale delle Agenzie di Viaggio e titolare della Trimondo Viaggi di Catania. «Ad oggi il nostro territorio si può considerare», aggiunge Bevacqua, «ancora come una potenzialità inespressa, so-

Una delle spaziose e raffinate suite del 5 stelle lusso Grand Hotel Minareto

prattutto perché manca un livello di accoglienza medio e troppo spesso si passa da un’ospitalità di grandissima qualità a livelli molto bassi. Il problema è strettamente legato anche a quello della carenza di infrastrutture che, a mio parere, ad oggi impedisce un vero e forte sviluppo nel mercato Mi118 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

ce internazionale». Appoggia questa tesi anche Lanfranco Rizzo, General Manager del gruppo alberghiero siciliano GHS, comprendente anche l’Astoria Palace Hotel di Palermo, secondo il quale «a causa della difficoltà dei collegamenti, oggi la Sicilia è ancora una destinazione troppo cara da


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Baia deserta sull’isola di Pantelleria

La Cattedrale di Palermo

raggiungere, il settore pubblico dovrebbe aiutare molto di più i privati agendo sulla pressione fiscale e permettendo di offrire tariffe più basse e più interessanti rispetto a quelle dei tanti competitor esteri. Gli imprenditori poi dovrebbero aiutarsi di più anche da sé, puntando ancora di più sulla destagionalizzazione dell’offerta Mice, possibilmente senza farsi la guerra ma facendo sistema». Questa è l’idea del giovane direttore del Grand Hotel Minareto di Siracusa, Antonio La Spina, il quale, proprio in quest’ottica, vede «importantissima l’opera svolta dal Sicilia Convention Bureau, il cui scopo deve essere proprio quello di favorire la sinergia globale tra i vari attori del turismo isolano. Al momento il lavoro dell’ente privato è molto da ap-

prezzare in questo senso e perciò dovrebbe sempre di più avere supporto da tutti gli operatori della filiera e non solo da noi albergatori». Secondo Giovanni Maccarrone, direttore dell’Hotel Nettuno di Catania, «bisogna lavorare di più sull’immagine della Sicilia e puntare sul fatto che questa terra offre un ventaglio di possibilità davvero impressionanti per chi si occupa di Mice. Più si è in grado di aumentare la comunicazione sulla destinazione e più consensi arriveranno soprattutto dall’estero. In tal senso penso che l’opera del Convention Bureau sia fondamentale». E proprio al Direttore Generale del Bureau Maja de’ Simoni abbiamo affidato il pensiero conclusivo di questa inchiesta: «la Sicilia oggi? Desiderata ma rimandata. Mi spiego meglio: i dati sono assolutamente incoraggianti in quanto a richieste, sia dal mercato italiano, il più fecondo in questo momento, sia da quello estero, ma ancora troppo bassa, in relazione ai dati di conferma di altre destinazioni concorrenti, è la percentuale di conferma degli eventi per la Sicilia. Viene da dire che il brand c’è ma che

Isole Eolie. Salina

invece non tutti i valori che determinano la percezione della sicurezza, accessibilità e rapporto qualità tra prezzi e servizi si dimostrano sempre favorevole. Questo dipende in parte dal fatto che l’offerta è ancora estremamente frastagliata, con punte di eccellenza e alcune macchie, ma è anche dovuta a una fondamentale unitarietà di intenti e strategie di sviluppo turistico. In qualità di direttore del Convention Bureau però mi sento di fare un appello agli organizzatori e ai clienti che, tentati dalla Sicilia, poi finiscono per scegliere un’altra destinazione: metteteci alla prova, non vi deluderemo, gli standard di qualità hanno subito un netto miglioramento negli ultimi anni, e quello che ha sempre contraddistinto la Sicilia, ovvero un’energia ancestrale che cattura con la sua storia, la sua arte, la sua cultura, sono rimaste intatte». ■ 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 119


SCENARI DEL TURISMO

New Bit, New Business UN NUOVO CONCEPT CHE GUARDA SEMPRE DI PIÙ AI SOCIAL E RIMETTE AL CENTRO L’AGENZIA DI VIAGGIO. TANTA FORMAZIONE, MA, SOPRATTUTTO, TANTE NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS. DA SFRUTTARE TUTTO L’ANNO. ECCO LE SORPRESE DI BIT 2012 ospiterà contenuti multimediali in grado di rendere ancora più performante la conoscenza tra gli operatori e i business maker. Il match making servirà inoltre a organizzare e prenotare gli incontri durante la manifestazione».

uella del 2012 sarà, per Bit, l’edizione della svolta. Agli operatori del settore la manifestazione si presenterà infatti con una formula inedita ma, soprattutto, con nuove opportunità di business one to one molto più mirate. Ne parliamo con il direttore Divisione Exhibitions di Fiera Milano Marco Serioli (foto a destra). «La grande novità riguarderà in particolare le iniziative studiate ad hoc per gli agenti di viaggio che torneranno ad essere i veri protagonisti della fiera», annuncia Serioli, «Oggi, a questi piccoli imprenditori, il mercato richiede un salto di qualità: il turista contemporaneo, grazie anche a internet, è più informato, esigente e smaliziato rispetto a un tempo, ragione per cui l’agenzia non può più solo fare affidamento sulla prossimità, ma deve poter offrire un valore aggiunto, per esempio specializzandosi su una determinata destinazione o nicchia, in adeguamento alla logica economica della long tail la cui incidenza sulle aspirazioni e de-

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120 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

sideri dei consumatori è attualmente molto forte. Questo richiede una conoscenza sempre più integrata e complessa di tutti gli strumenti finalizzati a individuare nuove opportunità e nuovi segmenti di mercato. A tale fine proporremo in Bit diversi focus su temi formativi strategici, quali social media, gruppi d’acquisto e direct marketing. Per agevolare la presenza degli operatori in fiera, abbiamo pensato anche a facilities e programmi speciali di accoglienza». Appuntamento attesissimo sarà la Tourism Collection, già presente lo scorso febbraio, ma che, dalla prossima edizione, sarà dedicata esclusivamente agli operatori e aperta dal 16 al 18 febbraio. «Gli operatori», continua Serioli, «potranno accedere a una community on line che darà la possibilità di fare affari 365 giorni l’anno. Si tratta di un innovativo strumento di matching interattivo che, oltre a consentire ai professionisti del settore di rimanere sempre in contatto,

Non mancheranno infine i fiori all’occhiello di Bit: Bit BuyItaly e Bit Buy Club. «Per quanto riguarda Bit BuyItaly, ormai considerato un classico della manifestazione, ci sarà una maggiore presenza dei buyer provenienti dai paesi emergenti, non solo da Cina, India, Russia e Brasile, ma anche da Cambogia, Vietnam, Corea del Sud, Qatar, Oman, Bahrain, Messico. Mentre Bit Buy Club si confermerà l’unico workshop dedicato all’associazionismo, una tipologia di turismo molto diffusa in Europa, con club che contano oltre 20mila soci. Alle associazioni sarà dedicata l’intera giornata del 16 febbraio, con la presenza di 11 Paesi e 200 selezionati seller italiani e internazionali». P.T.


SCENARI DEL TURISMO

2012 alla scoperta dell’arte in Emilia Romagna

tra Vermeer, Kandinsky e Wildt

I CAPOLAVORI DI MAESTRI DEL CALIBRO DI RAFFAELLO, TIZIANO, VAN GOGH, REMBRANDT, VERMEER, KANDINSKY E PICASSO; LE SCULTURE DI ADOLFO WILDT, TRA I MASSIMI SCULTORI DEL 900 ITALIANO; IL PIÙ IMPORTANTE APPUNTAMENTO NAZIONALE CON LE GALLERIE E IL COMMERCIO D’ARTE. IL CARNET DI EVENTI PER GLI APPASSIONATI DI PITTURA E SCULTURA CON CUI SI APRE IL 2012 IN EMILIA ROMAGNA È DAVVERO INVITANTE

resce l’attesa per la prossima grande mostra di Rimini, “Da Vermeer a Kandinsky” (dal 21 gennaio al 3 giugno 2012), che trasformerà per sei mesi Castel Sismondo in un grande museo internazionale. Un evento (curato da Marco Goldin) che si annuncia irrinunciabile, grazie ad un’irripetibile sfilata di oltre 80 opere di grandi artisti di tutti i tempi: Raffaello, Mantegna, Tiziano, Guercino, Canaletto, Velasquez, Goya, Poussin, Monet, Van Gogh, Rembrandt, Vermeer, Turner, Kandinsky, Picasso. Molti dei capolavori esposti a Castel Sismondo non sono mai stati ospitati in alcun museo italiano prima d’ora. In contemporanea anche le sale di

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Palazzo SUMS, nella vicina Repubblica di San Marino, accoglieranno un’esposizione “imparentata” con quella riminese: 25 straordinarie opere del Novecento americano, “Da Hopper a Warhol”. Dal 28 gennaio al 17 giugno 2012 i Musei San Domenico di Forlì ospiteranno invece i capolavori di Adolfo Wildt (Mi-

lano 1868-1931), oggi giustamente considerato tra i massimi scultori del Novecento europeo. Partendo dall’eccezionale nucleo di opere conservate a Forlì, raccolte dalla famiglia Paolucci de’ Calboli, protagonista della storia della città e di quella nazionale, sarà possibile ammirare una serie di straordinari capolavori di Wildt e ricostruire il percorso più completo della sua produzione, sia scultorea, sia grafica. L’esposizione si articolerà all’interno delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico e nelle stanze del piano terra dove si sono tenute le precedenti mostre. Dal 27 al 30 gennaio 2012 Bologna ospiterà nei padiglioni della Fiera la 36ª edizione di Arte Fiera, la più importante fiera italiana per l’arte moderna e contemporanea, che in apertura d’anno dà indicazioni per il mercato. Nel 2011 ha ottenuto risultati più che positivi con la partecipazione di oltre 31.000 visitatori, volti noti del collezionismo e della cultura alla vernice e oltre 200 gallerie presenti. A far da scenario a tutti questi imperdibili eventi sono alcune delle più belle città d’arte dell’Emilia Romagna. Sul sito www.cittadarte.emilia-romagna.it tante proposte e offerte soggiorno per scoprirne i mille, affascinanti, volti. P.T. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 121


SCENARI DEL TURISMO

Workshop Starhotels UN MUST IRRINUNCIABILE: LA DIREZIONE COMMERCIALE DI STARHOTELS PRESENTA LE ULTIME NOVITÀ ALLA PROPRIA CLIENTELA NAZIONALE E INTERNAZIONALE AL ROSA GRAND DI MILANO Linda Smiderle Barattieri

Da sin. Dorella Lazzarotto, direttore commerciale, Elisabetta Fabri, amministratore delegato e Loredana Vigna, direttore marketing. A destra, panoramica del workshop

l 15 novembre scorso si è tenuto a Milano il terzo workshop Starhotels. Scelta, per un appuntamento così importante, una cornice perfetta nel cuore della città: il Rosa Grand di piazza Fontana, un gioiello importante della collezione Preferred di Starhotels. 550 gli incontri prefissati con gli addetti ai lavori dalle 14.00 alle 18.00 seguiti da un open workshop di 2 ore per i visitatori interessati a conoscere tutte le ultime novità della catena: una strategia vincente e ben sperimentata per Dorella Lazzarotto – direttore commerciale e vendite della catena fiorentina, presente con la propria squadra al completo e i direttori dei 22 alberghi Starhotels – che ha sottolineato l’ottimo andamento del Gruppo in procinto di chiudere il 2011 con

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utili decisamente importanti. Il workshop è stata anche una splendida occasione per presentare al pubblico lo Starhotels di ultima generazione aperto a Milano lo scorso settembre: l’E.C.HO – acronimo di Ecological.Contemporary.Hotel – un albergo dall’atmosfera eco-chic di grande comfort, realizzato per sorprendere e dettare nuove regole di stile: dal design originale alla scelta di materiali innovativi in grado di ridurre il consumo energetico. Presente al workshop una rappresentanza di NTV (Nuovo

Trasporto Viaggiatori) il primo operatore privato italiano sulla rete ad Alta Velocità che presentava Italo, il treno supertecnologico dalle prestazioni eccezionali per comfort, sicurezza, connettività (combinazione innovativa di Satellite, UMTS, WiFi), intrattenimento (con carrozza “cinema” dedicata), rispetto per l’ambiente e la proposta enogastronomica di Eataly con una vasta scelta di menu regionali. Una manifestazione perfettamente riuscita che ha entusiasmato gli 800 ospiti. Questi ultimi, dopo gli incontri, hanno potuto partecipare alla serata organizzata in loro onore con ricco buffet, intrattenimento musiche ed estrazioni di numerosi e graditi premi. ■

La squadra di NTV. Da sin. Marica Petillo addetta marketing e servizi, due collaboratori, Katia Pisetta, addetta vendite. A destra, la postazione di E.C.HO. con il direttore Diego Novarino e la sua vice Lucia Basile

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Al centro di uno dei paesaggi più belli d’Italia, l’albergo sul mare che avete sempre sognato!

CROWNE PLAZA STABIAE SORRENTO COAST

S.S. Sorrentina 145 Km. 12,400 - 80053 Castellammare di Stabia (Na) Tel. +39 081 3946700 - Fax +39 081 3946770 info@sorrentocoasthotel.com - www.crowneplazasorrento.com www.spamarinesorrento.com - www.ristorantegouache.com


SCENARI DEL TURISMO

Le seduzioni natalizie

di Monte-Carlo UN’AGENDA FITTA DI APPUNTAMENTI PRIMA, DURANTE E DOPO LE FESTIVITÀ NATALIZIE: PROPOSTE CULTURALI, ESPOSIZIONI, CONCERTI E BALLETTI, PER IL DIVERTIMENTO DI GRANDI E PICCINI. MA ANCHE STRAORDINARIE OFFERTE ALBERGHIERE E UN OMAGGIO ALL’ITALIA Linda Smiderle Barattieri

er il Principato l’Italia è il primo mercato di riferimento in termini di presenze turistiche e d’affari dopo la Francia. Facile capirne il perché: questo piccolo paradiso si trova a due passi da Ventimiglia e rappresenta un punto di riferimento obbligato per chiunque ami la sicurezza, l’esclusività, il bien vivre, il gioco e una ospitalità al top. Arduo per noi italiani rinunciare alle emozioni che Monte-Carlo garantisce perfino d’inverno grazie alla mitezza del clima e alla grande capacità di realizzare eventi di richiamo internazionale nelle prestigiose sedi di cui dispone, come, per esempio, l’avveniristico Grimaldi Forum dotato di tanti e tali spazi e attrezzature tecniche da poter accogliere ogni

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sorta di manifestazione e spettacolo. Grande, infatti, il successo ottenuto lo scorso novembre per il MICS-Monaco International Clubbing Show, 12.000 metri quadrati di esposizione dedicati all’universo del popolo della notte; ma straordinaria anche l’esecuzione dell’impegnativo Mefistofele (opera in quattro atti, un prologo e un epilogo, scritta e composta da Arrigo Boito ispiratosi al Faust di Goethe) prodotta dall’Opera di Monte-Carlo sotto la direzione musicale di Gianluigi Gelmetti; mentre divertente e romantica è stata l’applauditissima Cendrillon, commedia musicale con pagliacci, acrobati e ballerini, organizzata sotto l’alto patronato di S.A.S. Principe Alberto II di Monaco a scopo benefico per i

bambini malati e svantaggiati di Monaco e della regione del PACA. Ma è dicembre il mese protagonista delle grandi kermesse di danza messe in cartellone dal


SCENARI DEL TURISMO Monte Carlo per le festività si illumina con fuochi d’artificio e decorazioni scenografiche

La place du Casino e le boutique del Carré d’Or e della Galerie des Allées Lumières propongono le ultime creazioni di stilisti come Hermès, Céline, Christian Dior, Saint Laurent, Louis Vuitton. Sotto, un balletto al Grimaldi Forum

Grimaldi Forum: dopo il Motortrade, (dal 9 al 11 dicembre) – un salone dedicato alle vetture d’occasione delle marche più prestigiose che potranno essere valutate e provate sul posto per un acquisto sicuro – la prestigiosa location ospiterà dal 10 al 17 il Monaco Dance in cui si alterneranno 10 compagnie internazionali con oltre 200 artisti di fama mondiale; diverse le proposte inedite, tra cui meritano una segnalazione il Balletto del l’Opera di Vienna con l’orchestra Filarmonica di Praga, che dedicherà serate a Jérôme Robbins il celebre coreografo di West Side Story, Lalou Airaudo, danzatrice emblematica di Pina Bausch, che unirà danza urbana a danza contemporanea, Josette Baïz con

una toccante interpretazione di Oliver Twist e il coreografo sud-africano Robyn Orlin che proporrà la sua personalissima visione della Venere Hottentote. E, a fare da corollario a tutto il programma, ci sarà Dan-

cing Machine, la grande esposizione interattiva elaborata da artisti internazionali che hanno già richiamato in altre esposizioni oltre 2 milioni di spettatori. Dal 27 al 31 sarà invece la volta della Compagnie des Bal11-12 2011 | www.mastermeeting.it 125


SCENARI DEL TURISMO Spettacoli al Grimaldi Forum

tratta di una mostra d’arte e design curata da Renzo Costa che valorizza la creatività e il patrimonio culturale italiano attraverso un percorso multimediale composto da opere di Boccioni e Depero, sculture di Thayaht, Giovanni Romagnoli, Tedeschi, Ettore Colla, dipinti di Sironi, Previati, Afro, Nomellini, Licini, Fontana; fotografie di Carlo Mollino, Arturo Gher-

go, Berengo Gardin; si potranno inoltre ammirare i manifesti pubblicitari e cinematografici di Prampolini, Fontana, Testa, Dudovich, Arvati, Munari, oggetti e articoli di design, tra cui le ceramiche di Giò Ponti, i disegni di Sant’Elia, la raccolta di libri futuristici, giornali e riviste e scritti d’epoca di grande valore storico e gli archivi degli Eur 42 con installazioni ed effetti di luce e acqua immaginati da grandi architetti razionalisti per l’Esposizione Universale di Roma. Una sezione sarà interamente dedicata alle grandi imprese e ai personaggi che hanno reso celebre l’Italia nel mondo (info: numero verde gratuito 800960274). ■

Festa in piazza. E in hotel

lets di Monte-Carlo che metterà in scena Lac, una nuova, personalissima versione del Lago dei Cigni di Jean-Christophe Maillot: il coreografo, insieme a Jean Rouaud, ha rivisitato la storia della celeberrima opera con un progetto grandioso meditato per oltre 10 anni, che vedrà le bellissime musiche di Tchaïkovski interpretate dall’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo diretta da Nicolas Brochot, i costumi saranno firmati da Philippe Guillotel mentre la scenografia da Ernest Pignon. (www.grimaldiforum.mc) Dal 9 dicembre al 2 gennaio, infine, i riflettori saranno puntati sull’Italia per la mostra Stile Italiano organizzata dalla nostra ambasciata a MonteCarlo in occasione dei 150 anni dell’unità, patrocinata dal Principe Alberto II e dal nostro Presidente della Repubblica. Si 126 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

L’atmosfera natalizia pervaderà tutto il Principato, varie manifestazioni si terranno anche all’aperto e una pista di pattinaggio verrà allestita dentro lo Stadio Nautico Ranieri III: dal 5 dicembre all’8 gennaio I mercatini trasformeranno Port Hercule in un grande villaggio di natale con attrazioni e giostre per bambini dove si spareranno i tradizionali fuochi d’artificio, mentre la piazza del Casinò diventerà una vera foresta di abeti innevati piena di luci e colori. Ma opere e concerti si susseguiranno incalzanti fino a tutto febbraio nella Cattedrale di Monaco, nella Salle Garnier dell’Operà di Monte-Carlo e all’Auditorium Ranieri III. Torneranno, infine, gli incontri tradizionali come l’80° Rally Automobilistico di Monte-Carlo, il 15° Rally Automobilistico storico e l’immancabile Festival internazionale del circo di Monte-Carlo (per info: www.visitmonaco.com). Per tutto il periodo delle feste, gli alberghi del Principato si trasformeranno in luoghi magici anche per i bimbi che riceveranno attenzioni speciali, regali e golosi appuntamenti dedicati. Le offerte sono infinite e tanti i pacchetti speciali che includono soggiorni, pranzi natalizi, the-time e cenoni preparati da chef stellari. Tutti potranno trovare il giusto target di riferimento, tra strutture a 5 stelle come l’Hotel Hermitage, l’Hotel de Paris, il Monte-Carlo Beach Hotel (tutti prestigiosi alberghi della Société des Bains de Mer - www.montecarloresort.com) e il Metropole Monte-Carlo (www.metropole.com), hotel 4 stelle come il Fairmont Monte-Carlo (www.fairmont.com), Le Meridien Beach Plaza (www.lemeridien.com/montecarlo) il MonteCarlo Bay Hotel&Resort (www.montecarloresort.com) e il Port Palace (port-palace-monaco.com), e infine alberghi 3 stelle come il Columbus Hotel (www.columbushotels.com) e il Novotel (www.novotel.com/monaco).



I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

Best Western Italia

punta su innovazione e sostenibilità UNA FORTISSIMA BRAND AWARENESS E UN CONSENSO SEMPRE PIÙ AMPIO DA PARTE DEGLI ALBERGATORI CHE LA SCELGONO PER LE PERFORMANCE POSITIVE GARANTITE DAI SUOI INNOVATIVI PROGRAMMI. BEST WESTERN CONTINUA A CRESCERE E, PER IL 2012, PUNTA SU INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ. NE PARLIAMO CON IL PRESIDENTE, AL SUO QUINTO MANDATO, CELSO DE SCRILLI Linda Smiderle Barattieri

stribuzione, anche nel nostro Paese, delle sue inconfondibili insegne esposte da 180 alberghi in oltre 120 destinazioni in città d’affari e località di vacanza. Di fatto si tratta del più grande gruppo alberghiero italiano: un successo dovuto anche alla formula di affiliazione che permette agli albergatori di partecipare attivamente alle decisioni strategiche e di sviluppo. Non solo, l’utilizzo del brand e i periodici controlli di qualità assicurano un costante confronto e un continuo aggiornamento sulla base delle reali esigenze del mercato per gli imprendito-

iffuso in ottanta nazioni con quattromila alberghi – tra tre e quattro stelle – e oltre trecentomila camere, Best Western è un marchio leader del-

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128 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

l’ospitalità. Una ricerca di mercato, redatta per il Gruppo da Astra Ricerche, lo colloca al terzo posto tra le catene più conosciute dagli italiani, un successo dovuto alla capillare di-

BEST WESTERN Hotel Canon d’Oro, Conegliano (Tv)


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

BEST WESTERN PREMIERE Hotel C. Colombo, Milano

BEST WESTERN Hotel Mozart Milano

ri alberghieri e la garanzia di un soggiorno sicuro per i clienti. Best Western, inoltre, assicura prenotazioni da tutto il mondo

e da l’opportunità di partecipare a programmi di marketing tradizionale e online. Dal 1997, alla guida di Best Western Italia, c’è Celso De Scrilli (foto a sinistra), rieletto Presidente dal nuovo Consiglio d’Amministrazione lo scorso maggio oggi al suo quinto mandato consecutivo. Cinquantaquattro anni, una Laurea in Agraria, appassionato di viaggi e hotellerie, De Scrilli, da buon pesarese, adora il mare e, appena libero dai numerosi impegni, prende la sua barca a vela e, con la famiglia, si rilassa tra le onde, magari partecipando alla Barcolana di Trieste, come recentemente accaduto. Una passione, la sua, basata sulla dedizione, la condivisione e il confronto: tutte doti che caratterizzano anche la sua leader-

ship. È generoso, e lo esprime portando avanti un progetto per la costruzione di acquedotti e ospedali in Africa attraverso CEFA. Ed è titolare di un hotel di proprietà della famiglia, il BEST WESTERN City Hotel di Bologna, ottimo albergo nelle vicinanze della fiera cittadina, affiliato alla catena nel 1993. Siamo al suo quinto mandato consecutivo: quale significato assume oggi la sua riconferma alla presidenza di Best Western Italia anche per i prossimi 3 anni? «È un segno di continuità. Significa che godo della fiducia dei soci che, oggi, rispetto a

Tecnologia e Innovazione “mobile.bestwestern.it” porta il mondo web di Best Western anche su smartphone per ricercare hotel, prenotazioni, gestione business (link agli hotel con servizi specifici) e Best Western Rewards® (programma fedeltà di Best Western). “Best Western To Go” è l’app gratuita per iPad per pianificare viaggi, prenotare hotel in tutto il mondo e condividere foto e racconti di viaggio. La app è disponibile anche per i device Android™. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 129


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

La squadra Guidata dal 2004 da Giovanna Manzi (sopra), attuale CEO, la sede centrale del Gruppo si trova a Milano, dove lavora una motivata equipe di 60 dipendenti che interagiscono con i soci fornendo consulenza dedicata e servizi che spaziano dalla formazione al marketing, dalle vendite allo sviluppo. Ogni albergatore è seguito da esperti che lo supportano in tutte le sue esigenze di formazione del personale,pricing, uso del web fino all’approvvigionamento intelligente finalizzato al risparmio su molti prodotti e servizi. Sono tutte di qualità le più recenti new entry: BEST WESTERN Canon D’Oro a Conegliano Veneto, BEST WESTERN Brescia Est, BEST WESTERN Bei Park di Benevento, BEST WESTERN Hotel Mozart a Milano, BEST WESTERN Hotel River Firenze, BEST WESTERN Hotel Le Favaglie Cornaredo. Ricordiamo inoltre l’upgrade di BEST WESTERN Premier Hotel Cristoforo Colombo di Milano. quando ho iniziato a presiedere Best Western, sono veramente tanti. Questo mi riempie d’orgoglio e dimostra che la politica scelta è quella giusta. A confermarlo è la crescita continua sia del numero degli alberghi affiliati, sia del fatturato». Tutti soddisfatti quindi dei risultati del 2011? 130 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

BEST WESTERN Hotel Brescia Est

«Sembra proprio di sì. Soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, Best Western si sta dimostrando un valido aiuto per gli affiliati che sanno di poter contare su una avanzata tecnologia e su un fatturato garantito dalla capacità di mantenere prezzi di vendita adeguati, quando invece altre realtà sono costrette a ridurre le tariffe». Ci parla della nuova iniziativa “green”, annunciata come il tema forte del 2012? «Rientra in un ampio piano di sostenibilità della durata triennale il cui primo step sarà l’anno prossimo. Risponde alle esigenze del mercato di oggi ed evidenzia l’impegno serio dei soci nella riduzione dell’impatto ambientale, attraverso preci-

se scelte imprenditoriali e una gestione sostenibile volta a favorire comportamenti virtuosi a partire dallo staff per poi coinvolgere anche la clientela».

BEST WESTERN PREMIERE Hotel Royal Santina, Roma


I GRANDI PROTAGONISTI DELL’OSPITALITÀ

BEST WESTERN Hotel Bei Park, Benevento

La crisi sta dando del filo da torcere all’intera Europa. Quali sono le sue previsioni per la fine dell’anno? «Per quanto ci riguarda, buone. Ad oggi registriamo un incremento di fatturato di circa il 10% di per occupazione camere, con un incremento, seppure lieve, del ricavo medio. L’autunno ha forse lievemente riflettuto l’andamento dei mercati internazionali ma siamo riusciti a portare a casa un buon risultato mantenendo inalterato il nostro portfolio: gli alberghi che sono usciti dal circuito perché non soddisfacevano gli standard di qualità del brand sono stati tutti sostituiti da nuovi affiliati». E per il 2012? «È un grande punto interrogativo per il mondo intero. A patire la crisi sono soprattutto gli hotel business oriented. Best Western può contare sugli alberghi delle città d’arte che si rivolgono prevalentemente a una clientela leisure, segmento che non ha mai smesso di crescere a livello mondiale neppure durante il biennio più nero – quello 2008- 2010 – e che ha compensato le perdite del turismo d’affari. Il nostro network internazionale, inoltre, ci consente un flusso costante di prenotazioni dall’estero». La copertura territoriale di Best Western Italia, nonostante la crisi, sembra non avere confini: quali sono i nuovi progetti di sviluppo? «Sono previste nuove aperture nei capoluoghi di provincia e nelle località di vacanza dove non siamo ancora presenti. Nel 2012 presenteremo ufficialmente anche in Italia una nuova descriptor strategy già ope-

BEST WESTERN Hotel River, Firenze

rativa negli Stati Uniti: BEST WESTERN Plus è una nuova declinazione del marchio si posizionerà tra BEST WESTERN e BEST WESTERN Premier e offrirà uno standard di qualità superiore e servizi ad hoc. Gli hotel BEST WESTERN Plus

saranno caratterizzati anche da una particolare attenzione al design delle strutture e all’armonia stilistica, oltre che da un legame con il territorio, prerogativa che rende unico al mondo ogni albergo Best We■ stern».

La formazione che fa la differenza Best Western propone un’offerta formativa di tematiche ad ampio spettro per tutte le esigenze del mercato alberghiero (nel 2010 hanno avuto luogo oltre 200 giornate formative con 1200 partecipanti). I corsi hanno luogo nella sede di Milano, nelle maggiori destinazioni e nei singoli hotel e sono dedicati a tutte le figure che operano in hotel: imprenditori, direttori e capi-ricevimento, responsabili meeting, staff di marketing e vendite, personale operativo (receptionist, maitre, governanti e così via.). È infatti fondamentale che tutto il personale attivo all’interno dell’albergo approfitti della formazione che effetti positivi sul singolo e sull’azienda. Anche i dipendenti della sede per tutto il 2011 hanno seguito un innovativo percorso di formazione realizzato in collaborazione con B-Motion che punta a far emergere e valorizzare i talenti nascosti. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 131


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Turismo industriale ato come fenomeno negli anni Ottanta e Novanta, ma fino ad oggi rimasto poco conosciuto e diffuso, il turismo industriale sta tornando in questi giorni alla ribalta internazionale e sembra proprio che, da più parti, ci sia l’intenzione di puntare su questa nicchia strategica per risollevare le sorti di territori dimenticati, valorizzare l’immagine di imprese e attività storiche e stimolare il turi-

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132 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

smo culturale. L’Europa si è data appuntamento a Bruxelles lo scorso 27 settembre per la celebrazione dello European Tourism Day 2011, quest’anno dedicato proprio al turismo industriale, e, contemporaneamente, per la manifestazione di premiazione del Premio EDEN (European Destination of Excellence) 2011 sul tema “Turismo e rigenerazione di siti fisici”. «Il tema di quest’anno ha consentito di individuare taluni

esempi eccellenti di concetti turistici creativi e insoliti», ha dichiarato l’italiano Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, commissario per l’Industria e le Imprese. «Con un’economia mondiale caratterizzata da cambiamenti rapidi, EDEN continua a sottolineare l’inventiva e la creatività dell’Europa nel settore turistico. Sono soddisfatto degli eccellenti risultati ottenuti dall’industria turistica nel


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UN BINOMIO STRATEGICO, NON ANCORA SUFFICIENTEMENTE INDAGATO E VALORIZZATO, CHE OFFRE INTERESSANTI OPPORTUNITÀ AGLI OPERATORI DEL SETTORE E ALLE AZIENDE DEL TERRITORIO. INDUSTRIA E TURISMO, IN PARTICOLAR MODO NEL NOSTRO PAESE, POSSONO TROVARE INSIEME LA STRADA PER LA RIPRESA. Paola Cangi Nella profondità della terra si scoprono le impressionanti gallerie delle miniere d’ocra nella Provenza francese. Credits Barbara Ainis

di marca e di stimolare le aziende ad investire in cultura d’impresa».

Musei industriali

L’antica tradizione della distillazione si unisce al più moderno museo sensoriale nel Bols Museum di Amsterdam. Credits Barbara Ainis

2010 e nel 2011. Per rimanere sull’onda del successo, è opportuno continuare a promuovere l’innovazione e la qualità». Ma non solo la nostra politica ha concentrato lo sguardo sul turismo industriale. Durante lo stesso 27 settembre, a Udine, titolari e manager di aziende italiane si sono riuniti per un incontro organizzato da Confindustria proprio sul questo binomio strategico e quasi inedito. «È ora di dare un impulso

sistematico allo sviluppo del turismo industriale in Italia», chiarisce Francesco Granese, direttore generale di Assotravel e curatore del sito www.turismoindustriale.blogspot.com. «Quello di cui c’è bisogno è una rete permanente di pacchetti turistici mirati. Stiamo cercando di indirizzare le agenzie e i tour operator in questo senso, ma anche di spingere amministrazioni e operatori a rivisitare il territorio in chiave

Il panorama italiano è tra i più ricchi e l’offerta già esistente sulla quale amministrazioni e operatori potrebbero lavorare in rete è di tutto rilievo. «In estrema sintesi si possono identificare quattro prodotti in relazione al turismo industriale: musei, industrie operanti, patrimonio storico industriale e paesaggi post-industriali», spiega il professor Massimo Preite, docente dell’Università di Firenze, nonché rappresentante nazionale per l’Italia dell’International Committee for the Conservation of the Industrial Heritage (TICCIH) e vicepresidente dell’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI). I musei della scienza e dell’industria, forse la parte più familiare e visibile del turismo industriale, hanno saputo rispondere alla crisi degli ultimi anni meglio e con più forza della media del settore museale italiano, incrementando costantemente il numero dei visitatori anno dopo anno. Si tratta di 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 133


TREND

Coinvolge imprenditori di alto livello il progetto di turismo industriale alle sorgenti produttive del Friuli Venezia Giulia. Nella foto da sin. Marino Firmani, Giuliana Quendolo e Matteo Marzotto

musei, archivi e spazi espositivi che aziende di settori diversi hanno allestito per dare visibilità e valore alla propria storia e alla propria creatività. Dalle case automobilistiche alle aziende di noti prodotti alimentari, dalle banche alle imprese del design Made in Italy, dalle case di moda ai produttori di

tecnologia, il panorama delle aziende che investono in un museo industriale è molto vasto e ben organizzato. Museimpresa – Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa – promossa da Assolombarda e Confindustria è nata a Milano nel 2001 con l’obiettivo di individuare, promuovere e mettere

CASE HISTORY

Miniera di Montevecchio INFO: www.minieramontevecchio.it Parte del più grande Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la Miniera di Montevecchio è l’unica in Sardegna a offrire al turista la possibilità di scoprire il fascino della storia industriale che negli scorsi due secoli ha rappresentato la vita e l’operosità della regione. A pochi chilometri dalle magnifiche coste a Sudovest della Sardegna la miniera di Montevec134 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

chio è stata in attività dal 1848 al 1991 e oggi ha ritrovato nel turismo nuova vita. Il villaggio e l’eco-museo, restaurati e trasformati in un parco storico industriale, proprio quest’anno sono stati premiati a Bruxelles, durante la cerimonia del Premio Eden 2011, come uno dei 21 migliori exsiti industriali europei trasformati in destinazione di turismo sostenibile. Gli ampi spazi, i sen-

in rete le imprese che hanno scelto di privilegiare, nelle proprie strategie di comunicazione, la cultura come strumento di sviluppo economico e valore aggiunto per l’azienda. Il racconto dell’impresa e dei suoi protagonisti è affidato ai documenti, ai materiali iconografici, ai prodotti e ai macchinari conservati, testimonianze materiali che possono essere considerate a tutti gli effetti beni culturali, espressione dei valori etici ed estetici dell’impresa e della sua capacità di innovazione.

Fabbriche aperte Il turismo orientato alla visita d’impresa è, invece, un fenomeno più recente nel nostro


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Paese. «Da principio, su iniziativa di singole imprese, si sono aperti periodicamente i cancelli delle fabbriche al pubblico, nella convinzione di poter trarre grandi benefici, in termini di immagine aziendale, dalla presentazione dei processi produttivi e dei prodotti di punta, che evidenziano la competitività sul mercato del marchio», continua Preite. «In seguito, l’iniziativa si è allargata a interi distretti produttivi. In questo modo il turismo industriale si è trasformato in un potente strumento di marketing territoriale a disposizione delle camere di commercio e delle amministrazioni per promuovere l’economia locale e sviluppare la visi-

bilità del proprio sistema imprenditoriale». Importanti esempi di questa forma di turismo industriale si ritrovano soprattutto nel nord Italia, dal Made in Torino Tour the Excellent, nato per fare conoscere a turisti e appassionati le imprese del territorio e i luoghi della produzione, a le Nuove Vie di Porto Marghera, organizzato dal Venice Gateway for Science and Technology, dalle Fabbriche Aperte, in provincia di Vicenza, al progetto Alle Sorgenti Produttive, del Friuli Venezia Giulia. In sinergia con le imprese, oltre che con altre iniziative turistiche del territorio, possono rientrare nel sistema del turismo industriale i factory ou-

tieri minerari, le costruzioni originali, recuperate dall’industria

mineraria, espongono l’artigianato rurale, la storia delle minie-

tlet, per integrare all’interesse culturale della visita, l’altrettanto importante leva dello shopping.

Industrial Heritage e paesaggi post-industriali Il patrimonio storico industriale si rivolge, invece, un pubblico diverso, spesso attratto dalle iniziative culturali che si svolgono in queste affascinanti location, un tempo teatro di importanti attività produttive oggi dismesse. Che si tratti di esibizioni legate alla storia industriale e sociale del territorio, come fu per Torino 011 Biografia di una città, ospitato nelle Officine Grandi Ripara-

re e le prelibatezze alimentari locali prodotte con ricette tradizionali, ma sono anche sede di mostre, stabili e temporanee, e festival durante tutto l’anno. Gli antichi sentieri dei minatori, segnati e predisposti dal CAI e dalle associazioni escursionistiche che operano nella zona, sono poi meta di escursionisti e di turisti attratti dai profumi e dal fascino della macchia mediterranea.

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Visita agli stabilimenti Snaidero

zioni, di grandi eventi culturali, come nel caso più noto dell’Arsenale di Venezia in occasione della Biennale, o di attività di diverso genere collocate in forma permanente in importanti edifici ex-industriali, come l’antica distilleria Carpano, nell’area del Lingotto sempre a Torino, dove si trova il grande food store Eataly, in tutti questi casi non è possibile distinguere in modo netto le motivazioni turistiche (turismo industriale – turismo culturale – turismo enogastronomico) dei visitatori che frequentano questi luoghi. Al contrario di quanto potrebbe succedere con i paesaggi post-industriali, in se stessi attrattori di un turismo in cerca di storia, natura e fascino, ancora però scarsamente organiz136 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

zati nel nostro Paese per ricevere e gestire l’affluenza turistica. «In Italia le destinazioni per questo tipo di turismo sono miniere abbandonate, situate in Sardegna e in Toscana, protette e promosse attraverso la realizzazione di questa nuova tipologia di parco», spiega ancora il professor Preite. Si tratta di luoghi dal potenziale enorme, come il Parco Nazionale Museo delle Miniere dell’Amiata, che custodisce eccezionali esempi dell’estrazione e della lavorazione dei metalli, ancora poco organizzato per le visite turistiche, o come il Parco Nazionale Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, che raccoglie oltre 80 siti di grande interesse storico e naturalistico, dei quali solo

alcuni visitabili attraverso itinerari turistici, o ancora come il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, che conta otto aree minerarie, delle quali attiva nelle visite guidate solo quella di Montevecchio. «Il Parco Archeominerario di San Silvestro, aperto nel 1996, è il solo di questi parchi ad offrire un servizio davvero efficiente per i visitatori: tra il 2005 e il 2008 i visitatori sono saliti da 17.300 a 27.400», commenta ancora Preite. «Una valutazione dei parchi minerari e industriali appare alquanto complessa. Innanzi tutto ci sono molti ostacoli reali all’afflusso di turisti, dovuti ai presupposti legali di rimozione di materiali pericolosi volti a rendere i siti sicuri: la normativa


TREND Patrimonio Industriale INFO: www.ticcih.org Definizione: Il patrimonio industriale si compone delle testimonianze della cultura industriale che possiedono valore storico, tecnologico, sociale, architettonico o scientifico. Dalle miniere in disuso alle fabbriche dismesse, dalle ferrovie abbandonate ad antichi impianti agricoli coperti dalla vegetazione spontanea, tutti questi luoghi possono trasformarsi in destinazione turistica legata alla tradizione industriale di un Paese. Per far ciò devono essere tutelati e recuperati gli edifici e i macchinari, i laboratori, i mulini e le fabbriche, le gallerie e i magazzini, oltre ai siti dove si svolgevano le attività sociali correlate con l’industria (religiose, educative e conviviali). Il periodo storico di maggiore interesse si estende dal principio della Rivoluzione Industriale, nella seconda metà del XVIII secolo, fino all’attualità inclusa. Valori: 1. Il patrimonio industriale è la testimonianza delle attività che hanno avuto ed hanno tutt’ora profonde conseguenze storiche. 2. Il patrimonio industriale ha valore sociale come parte dello stile di vita degli uomini e delle donne contemporanei e, come tale, contribuisce a costituirne il senso di identità. 3. Questi valori sono intrinsechi al sito stesso, ai suoi macchinari e al loro funzionamento, al paesaggio industriale, alla documentazione scritta e alle tradizioni orali nei ricordi e nel costume delle popolazioni. 4. La particolarità in termini di conservazione dei processi produttivi, della tipologia di siti o di paesaggio, aggiunge valore specifico.

attuale, pensata per le miniere ancora in funzione, deve essere aggiornata al fine di promuovere l’accessibilità turistica. Un’ulteriore difficoltà è rappresentata dal fatto che mentre le autorità locali, nella maggior parte dei casi responsabili per lo sviluppo di siti, hanno dimostrato la propria capacità di individuare i finanziamenti e realizzare progetti, non hanno rivelato altrettanta abilità nel promuovere e gestire il turismo vero e proprio». Anche nel caso dei paesaggi post-industriali e dei parchi sorti in questi siti, la programmazione di eventi e manifestazioni culturali realizzate in questi affascinanti contesti potrà rappresentare la condizione essenziale per favo■ rire il turismo e le visite.

Dettaglio di una delle miniere di ocra ad Avignone

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TREND

Friendly Tourism IL TURISMO GAY RAPPRESENTA UNA FETTA SEMPRE PIÙ IMPORTANTE DEL MERCATO ANCHE NEL NOSTRO PAESE. È ORA DI GUARDARE A QUESTA NICCHIA CON UNO SGUARDO LIBERO DA PRECONCETTI E CON PRAGMATICO INTERESSE. PERCHÉ LA DIVERSITÀ CULTURALE E D’INTERESSI PUÒ ANCHE ESSERE UNA MAGNIFICA OPPORTUNITÀ PER IL BUSINESS Barbara Ainis

scuotere le coscienze è arrivata, solo qualche giorno fa, la prima Expo del Turismo Gay, all’interno della fiera No Frills di Bergamo (15-16 settembre). Un appuntamento che, nella maggior parte dei paesi europei – dalla Germania, alla Spagna, alla Gran Bretagna – e, naturalmente, negli

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USA, ormai da anni, non provocherebbe alcuna polemica, ha scatenato in Italia un’accesa serie di reazioni, contestazioni e commenti. Ma, visto che tutto questo clamore ha contribuito a dare visibilità ad un tema di estrema attualità e interesse, ben vengano pure le polemiche. Del resto, nel nostro Paese, a causa di reticenze cultura-

li, il mercato del turismo non si è ancora mosso in modo organico per approfittare delle opportunità offerte da una delle nicchie più promettenti del settore: quella del turismo gay (intendendo sotto questa accezione tutte le varianti del cosiddetto turismo GLBT, gay, lesbian, bisex e transgender), che da sola muove ogni anno


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L’orgoglio gay in festa tra le strade di Madrid

da biglietti aerei, noleggi auto e pernottamenti in hotel.

Un target con capacità di spesa e cultura elevate

Le destinazioni turistiche che, come la Svizzera, si sono dichiaratamente aperte al turismo gay, hanno saputo cogliere un’importante opportunità di business

3,2 miliardi di euro, ossia il 7% del fatturato complessivo del mercato di settore italiano. Questi dati, molto probabilmente stimati per difetto data la difficoltà di quantificazione e distinzione delle spese effettuate dal turista gay, non possono e non devono più lasciare indifferenti gli operatori italiani. È ora di considerare in maniera strutturale l’occasione di conquistare un pubblico così vasto (dai 3 ai 6 milioni di persone omosessuali in Italia), che spende molto per turismo, wellness, fitness e lifestyle, e che acquista mediamente all’anno il doppio della media internet italiana (fonte Gay.it – NetObserver 2010) per quanto riguar-

Come per ogni altro segmento di mercato, è necessario, anche per il turismo gay, conoscere il profilo dei suoi utenti per comprendere cosa cerca e come poter rispondere alla domanda. Il viaggiatore gay, in base ad una recente ricerca presentata da Gay.it proprio alla fiera No Frills, conta mediamente su un reddito elevato (+34% contro la media italiana), su un livello culturale alto (27% di laureati, contro il 22%), su un’attività lavorativa, spesso libero professionale, legata alla creatività e all’ingegno (38% contro 12%) e su una frequente disponibilità di tutto il proprio salario, senza la responsabilità di figli (DINK, ossia double income no kids, per il 28% contro il 10% della media italiana). Qualitativamente, sempre in base alla ricerca presentata da Gay.it, si tratta di trend setter, estremamente attenti a individuare la moda negli stili di vita, anticipatori per quanto riguarda

l’uso di tecnologie, opinion leader negli ambiti della cultura e dell’arte, più a lungo votati a uno stile di vita giovanilistico.

Controversie e opportunità Tra le molte polemiche suscitate dall’iniziativa fieristica dedicata al turismo gay, si è paventato anche il rischio di una sorta di ghettizzazione delle persone omosessuali. In che cosa si distinguerebbe il turista gay da quello eterosessuale? Non certo nella ricerca di relax, divertimento, cultura e nuove esperienze, che è comune interesse di tutti i viaggiatori, a prescindere dall’inclinazione sessuale. Ma, come ogni altro turismo di nicchia, dal turismo del benessere a quello enogastronomico, dal turismo natura fino a quello per famiglie, anche il turismo LGBT attribuisce al viaggio valori particolari che devono essere soddisfatti e, dunque, indagati e presentati dagli operatori che vogliano conquistarne l’interesse. Maggiori possibilità di incontrare persone omosessuali, possibilità di comportamenti più liberi con il proprio partner (“un posto in cui non ci 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 139


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Qui sopra, e, in basso, la Versilia e Torre del Lago, in particolare, sono state tra le prime destinazioni italiane ad aprirsi al turismo gay, organizzando eventi estivi per attrarre questo target di viaggiatori

siano pericoli per gli omosessuali e si possa tranquillamente girare mano nella mano con il proprio partner”, hanno dichiarato il 53% gay e il 69% di lesbiche), possibilità di sperimentare un ambiente più tollerante, queste, ad esempio, sono tutte esigenze specifiche che si som-

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mano alla ricerca di una bella meta per le vacanze.

Italia: meta ideale, con riserva Nei confronti del nostro Paese il rapporto del turista gay si può definire duale. Da un lato l’Italia è la meta per eccellenza, destinazione classica del viaggio gay fin da epoche remote (si pensi al Rinascimento toscano e alla sua liberalità nei confronti di gay e lesbiche, oltre alla presenza di “grandi” omosessuali nell’arte e nella cultura), ed oggi

Mecca di cultura, arte, design e moda, tutti aspetti molto apprezzati dall’esigente ed edonista pubblico omosessuale. D’altro lato la reputazione internazionale italiana non è quella di una grande apertura nei confronti di gusti e inclinazioni sessuali “diversi”. «Alcune misure simboliche adottate ufficialmente da un governo o dalle amministrazioni possono avere grande importanza nelle scelte dei turisti gay, a livello internazionale», chiarisce Daniele Iannaccone, consulente in comunicazione e responsabile grandi clienti per Gay.it. «La Spagna di Zapatero, ad esempio, ha favorito l’identificazione del paese iberico come luogo di tolleranza e apertura.


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Sport, divertimenti e un ambiente tollerante sono tra gli aspetti più ricercati dai giovani turisti omosessuali

Ma sono molti i soggetti che possono contribuire a connotare in questo senso l’offerta turistica: gli enti del turismo delle diverse destinazioni, le linee aeree, i tour operator, le strutture alberghiere. Gli strumenti per arrivare a questo obiettivo sono la creazione di consorzi, la realizzazione di eventi in target, la cura del prodotto in sé (anche attraverso una specifica formazione degli addetti) e la realizzazione di guide e portali gay. L’interesse da parte degli operatori in realtà già c’è, come dimostra la Expo del Turismo Gay, e il patrocinio da parte del ministero del Turismo rappresenta una scelta importante nella direzione giusta, al di là dei colori politici. Del re-

sto può essere proprio il business a far percepire come più urgente l’accettazione della diversità come risorsa». La decisione del ministro Brambilla è senza dubbio indice della maturità dei tempi e della necessità da parte del nostro turismo di cogliere un’occasione che altrimenti andrà a beneficio di altre destinazioni. «Trovo che nel nostro Paese il pregiudizio nei confronti dei gay sia ancora radicato oltre che ingiusto», ha ammesso il ministro. «Quindi anche l’appoggio a una fiera specializzata può servire ad agevolare un cambiamento culturale di cui c’è davvero bisogno. Credo di poter definire la mia posizione come assolutamente liberale. La libertà dei costumi sessuali è un diritto di tutti finché non

danneggia nessuno [...] Bisogna combattere un pregiudizio che ancora in parte esiste nella nostra società. Dobbiamo garantire alle persone, a prescindere dal loro orientamento sessuale, la possibilità di godere tranquillamente di un periodo di vacanza senza dover subire alcuna forma di discriminazione. La mia posizione è coerente col dovere di sostenere tutti gli operatori».

Toscana: case history su cui riflettere Attualmente le destinazioni classiche del turismo gay sono le grandi città degli Stati Uniti (San Francisco, New York, Miami, ma anche Key West), le isole Canarie (Gran Canaria e Ibiza in particolare), Mikonos, alcune capitali europee (Lon11-12 2011 | www.mastermeeting.it 141


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La spiaggia di Torre del Lago è considerata internazionalmente una divertente destinazione gay friendly

dra, Berlino, Madrid, Barcellona, Copenaghen, Stoccolma e Vienna). Per l’Italia sono internazionalmente amate e frequentate dal mondo gay la Toscana, in particolare l’area della Versilia e di Torre del Lago, Gallipoli, Venezia, ma anche Roma, Bologna e Catania. E proprio dalla Toscana giunge una delle case history più interessanti su cui riflettere. La regione ha deciso di puntare anche sul turismo gay attraverso una campagna di comunicazione specifica. Il sito dedicato Toscana gay friendly, all’interno del portale turismo.intoscana.it, fornisce moltissime informazioni sulle destinazioni, i divertimenti, le strutture ricettive che fanno dell’accoglienza e della tolleranza un loro punto di forza, ma anche su località e iniziative espressamente dedicate al pubblico gay. Dunque nel sito si distinguono le attività “gay only”, quelle “gay friendly”, quelle “gay owned”, ossia di proprietà o gestite da persone omosessuali, e quelle “etero friendly”, ossia prevalentemente orientate verso un pubblico gay, ma aperte a tutti. Esempio emblematico di destinazione gay friendly è la Versilia. Il progetto Friendly Versilia, nato nel 1998 per iniziativa dell’Arcigay Pride! di Pisa e del Comune di Viareggio, dopo un inizio denso di contestazioni, ha innescato uno sviluppo commerciale ed edilizio imprevedibile nella piccola cittadina di Torre del La142 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

go: ristoranti, locali, bar, pub, bed & breakfast e piccoli alberghi dedicati in prevalenza a un pubblico internazionale di turisti gay stimato in circa 100mila visitatori ogni estate.

Puglia: un’offerta ricettiva preparata e di livello Più recente e diverso nel carattere è stato lo sviluppo di Gallipoli e della Puglia come destinazione gay friendly. Uno sviluppo meno sistematico ed esclusivo, sicuramente, rispetto a quello di Torre del Lago, ma ugualmente importante per il mercato turistico della regione e per l’economia locale. Qui l’offerta si è orientata in minore misura sull’organizzazione di eventi, mentre si trovano strutture alberghiere gay o gay friendly anche di maggiori dimensioni, o comunque di livello superiore rispetto alla Versilia, che attirano, dunque, una clientela diversa, pur sempre all’interno del mondo GLBT. Inoltre questi hotel e B&B offrono occasioni di vita sociale, informazioni specifiche sull’offerta gay della regione e personale preparato a rispondere adeguatamente alle esigenze della clientela omosessuale.

Accoglienza e tolleranza non bastano per aprirsi al mercato gay Proprio il tema dei servizi dedicati e della preparazione speci-

fica degli operatori è forse l’aspetto più importante per chi oggi voglia aprirsi al mercato del turismo gay. «I nostri clienti cercano informazioni particolareggiate sulle mete turistiche che proponiamo, sia che si tratti di rinomate destinazioni gay, sia che intendano organizzare viaggi di gruppo verso Paesi non altrettanto tolleranti, e quindi necessitino di un supporto organizzativo e culturale forte. Altrettanto importante per noi è offrire ai clienti una selezione di strutture alberghiere garantite», ci spiega Alberto Correra, consulente


TREND

commerciale e marketing di Out Travel Group, uno dei principali tour operator italiani per viaggi GLBT. «Così, gli hotel o i B&B gay o gay friendly che proponiamo devono offrire non solo l’ovvia e doverosa accoglienza e tolleranza estesa a tutti, ma soprattutto una preparazione specifica per rispondere alle richieste del turista gay. Un elemento di preferenza è dato dal fatto che il proprietario o il manager sia gay e possa dunque garantire una conoscenza importante del mondo omosessuale e dell’offerta relativa della destinazione». Non esistono ancora certificazioni o standard riconosciuti per l’accoglienza ai turisti omosessuali, ma il progetto Toscana gay friendly ha definito chiaramente i criteri con i quali introdurre nel proprio circuito le strutture più adeguate. «Non è suffi-

ciente una dichiarata disponibilità ad accogliere tutti, il turista GLBT richiede una nuova disponibilità all’accoglienza, uscendo dai soliti cliché», si legge sul sito. «La non discriminazione, la piena accoglienza, la disponibilità a fornire informazioni sulle proposte “gay” del territorio, la professionalità e formazione in tal senso del personale, dovrebbero essere competenze acquisite che però non possiamo assolutamente dare per scontato. Queste sono le principali caratteristiche per le quali una struttura si caratterizza come gay friendly. Strutture che acquistano sicuramente un maggior valore se inserite in un territorio dove le proposte per il turista GLBT sono molteplici, dal punto di vista culturale e di divertimento». Il questionario attraverso il quale può essere richiesto l’inseri-

Gli hotel devono offrire non solo accoglienza e tolleranza, ma anche una preparazione specifica per rispondere alle richieste del turista gay. Credits Svizzera Turismo

mento tra le strutture gay friendly della regione Toscana pone domande in merito: alle motivazioni per cui l’attività potrebbe essere appetibile per un pubblico gay; all’impegno per l’assoluta parità di trattamento e accoglienza riservata ai turisti omosessuali; alla formazione culturale specifica del personale; alle policy di non discriminazione per orientamento sessuale o identità di genere; alla disponibilità di informazioni e materiale informativo sull’offerta turistica friendly della zona; all’interesse ad elaborare proposte turistico-commerciali specificamente dirette al mondo GLBT.

La sfida di domani? Un albergo tutto “gaio” a Roma o a Venezia Fatte salve le esperienze virtuose di alcune regioni (la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Umbria e la Puglia) ancora molto si può fare per valorizzare l’offerta turistica dedicata al mondo gay. In particolar modo nel nostro Paese non si è ancora raccolta l’occasione, o la sfida culturale se vogliamo, di orientare il proprio business in maniera esclusiva in direzione del turismo GLBT. «Mentre all’estero, da Berlino, a Barcellona, a Buenos Aires, ci sono grandi hotel di alta categoria destinati espressamente ai turisti gay (come quelli della catena Axel Hotels), in Italia questa offerta ancora manca», continua Alberto Correra. «La più interessante occasione di business? Senza dubbio sarebbe rilevare un grande albergo nel centro di Roma o di Venezia e trasformarlo in un albergo gay. Farebbe soldi a palate». ■ 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 143


GREEN REPORT

Turismo alpino a rischio

di cambiamento

l riscaldamento globale mostra in anteprima i suoi effetti tra le vette europee delle Alpi. Le temperature medie registrate nelle località alpine e prealpine sono aumentate di circa il doppio rispetto a quelle globali. Questo rende le nostre montagne un punto di osservazione privilegiato sull’evoluzione dei cambiamenti climatici, ma al contempo condiziona il futuro turistico delle

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144 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

loro oltre 660 località sciistiche. A causa della diminuzione della neve naturale, nei prossimi decenni (già tra il 2030 e il 2050, secondo le stime), molti impianti rischieranno di chiudere e solo le strutture di alta quota (sopra i 1500 metri) potranno ancora garantire la pratica degli sport invernali. Se per il 91% degli attuali comprensori sciistici nelle Alpi la presenza della neve naturale può essere considerata

certa (OCSE, Abegg et al. 2007), con un aumento medio di +1°C questo valore si abbasserebbe al 75%, con +2°C la certezza riguarderebbe solo il 61% dei comprensori, mentre con +4°C solo il 30%.

Un progetto per ripensare e rilanciare il settore Il problema potrebbe avere un forte impatto economico e so-


GREEN REPORT La presenza della neve naturale è messa a rischio dai cambiamenti climatici, soprattutto nelle località sciistiche al di sotto dei 1500 metri di altitudine

più essere solo luoghi in cui è possibile praticare sport invernali, ma destinazioni turistiche d’interesse in ogni periodo dell’anno.

L’impatto del cambiamento climatico

L’AUMENTO DELLE TEMPERATURE MINACCIA DI COMPROMETTERE L’EQUILIBRIO CLIMATICO DELLE NOSTRE MONTAGNE, MA ANCHE DI CAMBIARE I CONNOTATI DEL MERCATO DEL TURISMO INVERNALE, APRENDO NUOVE OPPORTUNITÀ A QUELLO ESTIVO. NEI PROSSIMI DECENNI, DENTRO E FUORI LE PISTE DA SCI, SI GIOCHERÀ LA PARTITA DELLA SOSTENIBILITÀ Testo di Aura Marcelli foto di Barbara Ainis

ciale nella regione delle Alpi, visitata ogni anno, secondo la World Tourism Organization, da più di 100 milioni di persone, circa il 12% dei turisti a livello mondiale, attratti principalmente dagli sport invernali, lo sci innanzitutto. Per fornire esperienze, conoscenze e strategie per governare al meglio questi cambiamenti è nato il progetto ClimAlpTour – Il cambiamento climatico e i suoi im-

patti sul turismo – finanziato dall’Unione Europea tramite il programma Spazio Alpino. Si rivolge a tutti gli attori del settore, dalle istituzioni pubbliche agli stakeholder privati, per ripensare il turismo alpino e sviluppare strategie sostenibili di adattamento. In quest’ottica, l’obiettivo principale del progetto si rivela quello di accrescere il potenziale dei centri turistici alpini, che non dovranno

Ventuno siti turistici alpini hanno partecipato al progetto europeo che si è concluso ufficialmente, dopo circa tre anni, a fine novembre 2011 e del quale sono stati recentemente presentati i risultati. Italia, Francia, Slovenia, Austria, Germania e Svizzera: tutti i paesi dell’arco alpino sono stati coinvolti. L’Italia ha monitorato siti di diverse dimensioni, diversa altitudine e diversa importanza turistica, al fine di comprendere su quali soggetti in particolare si ripercuotono gli effetti del riscaldamento globale. Sui nostri versanti alpini l’innalzamento graduale delle temperature dalla fine del diciannovesimo secolo fino agli anni ’80 è stato pari a circa +0,75 °C, mentre dal 1975 al 2007 questa tendenza ha subito una forte accelerazione, aumentando di 1,53 °C. Ma è sul prossimo futuro del turismo alpino che gli impatti dei cambiamenti climatici avranno una grande importanza. Data la sua particolare posizione, l’arco alpino è molto vulnerabile alle variazioni climatiche e saranno in particolare le attività turistiche a subirne le conseguenze. Che cosa si può fare, dunque? Gli interventi per le destinazioni turistiche delle Alpi dovranno seguire un doppio binario: finalizzati alla mitigazione del cambiamento climatico (contenimento dell’impatto ambientale delle attività turisti11-12 2011 | www.mastermeeting.it 145


GREEN REPORT

Per garantire un futuro alle località turistiche alpine si devono mettere in atto strategie di sostenibilità ambientale

che) e, contestualmente, allo sviluppo e all’attuazione di adeguate strategie di adattamento.

Strategie di sostenibilità ambientale Sono soprattutto i settori chiave dei trasporti e dell’energia, quelli con un enorme potenziale di riduzione della CO2 emessa. Ben il 75 % delle emissioni a livello turistico è da addebitarsi ai trasporti. Il turismo è peraltro un settore fortemente sovvenzionato ed è proprio con

i finanziamenti erogati che si decide l’orientamento dello sviluppo turistico. Questi dovranno pertanto favorire la sostenibilità ambientale e non iniziative, come, ad esempio, l’innevamento artificiale, che rafforzano la dipendenza dal turismo sciistico e invernale e determinano un forte impatto ambientale, senza, peraltro, condurre automaticamente a migliori risultati commerciali. Certo l’uso della neve artificiale resta una delle strategie di adattamento, pur non priva di

REGIONE VENETO La Regione del Veneto ha scelto come area campione il Comune di Auronzo di Cadore, il quale rappresenta una zona interessante per lo sviluppo turistico sia invernale che estivo. Questa è, infatti, un’area turistica da sempre molto frequentata durante la stagione estiva e che vuole ora potenziare l’offerta invernale tenendo conto, oltre che della competitività delle stazioni vicine, anche della sostenibilità ambientale. Dalla ricerca è emerso che, nell’ipotesi di globalizzazione e crescita economica rapide e di sfruttamento totale di tutte le risorse energetiche disponibili, al 2030 le temperature si alzeranno di 1,58°C e i giorni con neve naturale diminuiranno, sotto i 1000 metri (Auronzo), da 55 a 20, e, oltre i 1700 metri (Misurina), da 121 a 111. Il quadro cambia sensibilmente nel caso si dovessero mettere in campo tecnologie più efficienti e uno sviluppo socio-economico orientato ai servizi: al 2030 le temperature si alzerebbero comunque, ma di1,20°C, mentre le giornate con neve naturale sarebbero rispettivamente 32 (Auronzo) e 113 (Misurina). 146 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

conseguenze, che verranno messe in campo per ovviare agli effetti dei cambiamenti climatici sulle destinazioni sciistiche, insieme con le altrettanto controverse iniziative di snowfarming e di livellamento di grandi superfici. Ci sono però anche strategie del tutto sostenibili ambientalmente. Innanzi tutto la diversificazione nel turismo invernale, volta a ridurre la dipendenza unilaterale dal turismo sciistico. Questa alternativa comprende offerte sia legate alla neve (camminate sulla neve, escursioni con le racchette da neve, slittino, ecc.), sia indipendenti dalla neve (turismo della salute, culturale e Mice). Altrettanto importante risulta la destagionalizzazione e, quindi, la riduzione della dipendenza dal turismo invernale. In questo senso il cambiamento climatico potrebbe anche rappresentare una grossa opportunità per il turismo alpino estivo.

La domanda turistica Uno dei principali obiettivi di ClimAlpTour è quello di comprendere in che modo i cambiamenti climatici influiscano


GREEN REPORT

sulla domanda turistica e sul comportamento dei turisti, in particolare sulla scelta della destinazione e delle attività. Secondo gli operatori coinvolti nella ricerca, la maggior parte dei visitatori riscontra il problema dei cambiamenti climatici ma, per lo più, non dimostra la volontà di cambiare le proprie abitudini di vacanza. C’è anche una significativa minoranza di visitatori disposta ad accettare le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle proprie vacanze, a patto di non dover subire limitazioni personali troppo rilevanti. In futuro, la gran parte dei visitatori continuerà a scegliere destinazioni di vacanza tradizionali. L’aspetto dell’autenticità incontra crescente interesse e continuerà dunque a crescere di importanza, senza superare però la domanda relativa a servizi turistici convenzionali. Anche in presenza di notevoli impatti dei cambiamenti climatici, il turismo invernale tradizionale manterrà la sua funzione nel breve e medio periodo.

Nei prossimi decenni sarà necessario orientare parte del turismo alpino verso attività diverse dallo sci e destagionalizzare l’offerta

Modifiche di rilievo si attendono invece a medio e lungo termine. Le fresche estati alpine rappresenteranno un vantaggio competitivo in un futuro

dal clima più caldo, tuttavia si prevede che le maggiori presenze estive non riusciranno a compensare completamente la contrazione di arrivi prevista per l’inverno. Privilegiare un turismo in sintonia con l’ambiente e compatibile con il clima risulta, invece, molto promettente per il futuro. Chi sarà in grado di imporsi con un turismo dolce, proponendo un trasporto a basso impatto climatico, prodotti dell’agricoltura biologica della regione, commercio equo, efficienza energetica ed energie rinnovabili, avrà buone possibilità sul mercato, emergendosulle numerose offerte esistenti e rispondendo alle esigenze di un numero sempre crescente di turisti che privilegia i prodotti a basso impatto sull’ambiente e ■ sul clima. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 147


NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO Intervista di Cristina Chiarotti

FRANCO ROSCIOLI

ROSANNA ROSCIOLI

Capostipite di una delle più antiche famiglie dell’hotellerie romana. Nel 1932 suo padre, Giuseppe Roscioli, arriva a Roma in compagnia della moglie e compra dodici camere di uno stabile che allora comprendeva botteghe e varie attività, persino un garage, con cui apre la “Pensione Universo”, una delle poche che aveva il pregio di avere acqua corrente calda e fredda. Poco alla volta compra tutto il palazzo. Poi nascono altri alberghi, tra cui il Royal Santina. Franco nasce a Roma e inizia a seguire l’attività con i fratelli negli anni Quaranta. Oggi, gli alberghi della famiglia Roscioli a Roma sono cinque.

Direttore del Gruppo Roscioli Hotels. Cresciuta in una delle famiglie più note e prestigiose della tradizione alberghiera della Capitale, ne ha respirato la grande energia e la costante professionalità fin da giovanissima. Oggi è alla guida del gruppo insieme al resto della famiglia, con l’entusiasmo e la passione di sempre. Ad affiancarla anche il figlio Giuseppe Ippolito, da poco alla direzione del BEST WESTERN PREMIER Royal Santina.

Franco

Nome

Rosanna

Roscioli

Cognome

Roscioli

78

Anni

52

Bellissimo, fatto di rispetto e di stima reciproca

Che rapporto hai con tua figlia/tuo padre?

Abbiamo un ottimo rapporto, di affetto e di stima

Tanti e mi aspetto di averne ancora molti, giorno dopo giorno.

Il ricordo più bello con tua figlia/tuo padre?

Lavoriamo molto insieme, questa è la mia più bella realtà.

Nulla, passiamo molto tempo insieme, sarebbe davvero impossibile.

La cosa che non gli hai mai detto?

Be’, mai confidare tutto ai propri genitori...

È una grande lavoratrice, non si risparmia mai sul lavoro. Ma è anche una mamma esemplare, non so dove trovi il tempo!

La migliore qualità di tua figlia/tuo padre?

Mio padre ha una smisurata fiducia nel prossimo...

È una donna ostinata, a volte testarda, ma il suo carattere forte le permette di arrivare sempre alla meta.

E il suo peggior difetto?

Che è troppo buono!

Penso di non peccare di modestia dicendo che sono buono d’animo, da sempre.

La tua migliore qualità?

Ho un forte senso del dovere, e poi il mio lavoro mi piace e lo faccio con passione.

Sono terribilmente pignolo, mi piace che tutti i particolari siano al loro posto.

E il tuo peggior difetto?

Mi occupo di troppe cose contemporaneamente!

È una deformazione professionale, lo paragono subito al nostro.

La prima cosa che hai pensato entrando in un albergo?

Credo che il biglietto da visita di ogni albergo sia l’accoglienza. Il mio occhio va sempre lì.

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NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO La soddisfazione professionale più grande?

Credere in un’idea e vederla realizzata.

L’errore da cui hai imparato di più?

Ogni errore è utile, per lo meno a non rifarlo.

Sicuramente la sua posizione professionale, i risultati raggiunti con caparbietà.

La cosa che ti rende più orgoglioso di tua figlia/tuo padre?

È un uomo con una grande energia, e tuttora mette un impegno eccezionale in tutto ciò che fa!

Basare tutte le mie scelte su una cosa molto semplice: l’onestà. Sia nel lavoro che nei miei rapporti personali. È una scelta che non mi ha mai tradito.

La tua idea vincente?

Credo molto nel rispetto del prossimo, aiuta ad essere chiari nei rapporti.

Mettere al centro la famiglia. L’unico punto di riferimento importante.

E l’idea vincente di tua figlia/tuo padre?

Aver creato una famiglia molto unita.

Vedere realizzato il mio progetto. Credere nell’onestà altrui.

Sicuramente grandi alberghi.

Grandi alberghi o grande lusso?

Grandi alberghi, senz’altro.

Solo con un ottimo lavoro di squadra i risultati vengono esaltati.

Grandi direttori o ottimo lavoro di squadra?

Ottimo lavoro di squadra coordinato da un grande direttore.

Quell’attenzione al servizio che mirava alla soddisfazione del cliente.

Cosa manterresti della tradizione alberghiera del passato?

Il rapporto diretto e quotidiano con i clienti.

Le sfide si vincono sempre con le stesse qualità che ritengo fondamentali, serietà e professionalità.

Cosa ci vuole invece per vincere la sfida con il turismo di oggi?

Grande professionalità, una qualità imprescindibile da ogni sfida.

Modesto.

Modesto/a o vanitoso/a?

Mi piace essere sempre elegante, in tutte le situazioni.

Elegante o sportivo/a?

Sono per la tradizione e adoro il profumo della carta.

Libro stampato o ebook?

Modesta. Elegante, sempre. Libro stampato senza dubbio.

La tua definizione di “lusso”?

Se per lusso si intende tutto ciò che va oltre le necessità, se pur agiate, a volte può esserlo anche un capriccio.

Mercato italiano o mercato internazionale?

Mercato internazionale, quello italiano ne è parte integrante.

La globalità aiuta?

Aiuta nel senso che amplifica le possibilità, che vanno poi colte.

Un ottimo servizio ad un prezzo corretto.

Questione di servizio o questione di prezzo?

L’alto livello del primo giustifica il secondo.

L’Hotel Universo...

Il tuo albergo preferito?

100 camere per coccolare il cliente.

Possedere oltre il necessario.

Ormai entrambi, sono imprescindibili. Senz’altro, ma mette a dura prova.

Dovrei dirle di seguire l’esempio della nostra famiglia, massimo impegno con grande onestà. Ma lei è talmente in gamba, che lo fa già!

Una cosa che vuoi dire adesso a tua figlia/tuo padre?

Se devo scegliere una cosa sola, gli direi grazie.

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RISORSA UOMO

La felicità? Questione di allenamento PAROLA DEL MONACO-SCIENZIATO, PORTAVOCE DEL DALAI LAMA, MATTHIEU RICARD CHE, 40 ANNI FA, HA RINUNCIATO A UNA BRILLANTE CARRIERA DI BIOLOGO MOLECOLARE ED È PARTITO PER IL NEPAL ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ. DIMOSTRANDO SCIENTIFICAMENTE CHE TUTTI POSSIAMO ESSERE FELICI, A PATTO PERÒ DI IMPEGNARCI David Acito

Qui sopra, Matthieu Ricard. A destra, la copertina del suo libro, e, in basso, Tenzin Gyatso, l’attuale Dalai Lama, la massima autorità spirituale del Buddhismo tibetano

a felicità. Tutti la cercano. Ma pochi la trovano e ancora meno ci credono, relegandola tutt’al più a fugaci attimi sottratti per miracolo alla quotidianità. Il francese Matthieu Ricard, invece, la felicità, non solo l’ha trovata, ma l’ha resa anche alla portata di tutti. Figlio del filosofo membro dell’Academie Francaise, Jean Francois Revel, e

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della pittrice surrealista, Yahne Le Tourmelin, – a casa sua giravano abitualmente personaggi come André Breton, Igor Stravinskij, Henri Cartier-Bresson e Luis Bunel – Matthieu Ricard si laurea in biologia molecolare sotto la supervisione del premio Nobel Francois Jacob. Poi, a 26 anni, la decisione che gli cambierà la vita: dopo essere stato in India e in Tibet, si reca in Nepal alla ricerca di se stesso e del proprio equilibrio interiore, lasciandosi alle spalle una brillante carriera di scienziato e i lussi di una vita agiata. Qui, nell’eremo buddista di Shechen, davanti alle cime innevate dell’Himalaya, trova quello che stava cercando: la felicità, che non è l’appagamento di ogni desiderio, ma la conquista della libertà interiore. Diventato monaco – la sua guida spirituale sarà Dilgo Khyentse

Rinpoche uno dei più grandi visionari buddisti tibetani de ventesimo secolo, nonché maestro del Dalaï-Lama – e successivamente portavoce dello stesso Dalai Lama, oggi Matthieu Ricard è conosciuto in tutto il mondo per i numerosi progetti umanitari in cui è impegnato in India, Tibet e Nepal, e per i libri che ha scritto, tra cui diversi saggi tradotti in tutto il mondo che insegnano a modificare la mente nutrendola di pensieri positivi. Ma, soprattutto, è noto per essere l’uomo più felice del pianeta: «collaboro con i maggiori studiosi per dare un fondamento scientifico a questo benessere», ha dichiarato il monaco buddista. Da anni infatti le sue onde celebrali vengono monitorate da un’equipe di scien-


RISORSA UOMO

ziati dell’Università del Wisconsin che, attraverso costanti risonanze magnetiche, con sedute anche di 3 ore al giorno e l’impiego di 256 elettrodi applicati al cervello, ne misurano il livello degli stati emotivi, come stress, irritabilità, rabbia, piacere e soddisfazione. Tali studi hanno rivelato che lo stato di benessere è associato a una elevata attività del lobo frontale sinistro, mentre stati d’animo come depressione, ansia e tristezza sono contraddistinti da una elevata attività nell’amigdala, la parte del cervello che svolge un ruolo determinante per il comportamento in riferimento a emozioni e motivazioni. A determinare lo stato di felicità, o al contrario di stress e preoccupazione, sarebbe proprio la differenza di attività tra il lobo frontale sinistro e l’amigdala. Ebbene il quoziente di felicità di Ricard, messo a confronto con quello di centinaia di volontari, avrebbe superato dello 0,15 il massimo possibile, facendo di lui l’uomo più felice del mondo, anche se il monaco, questo titolo in realtà l’ha sempre rifiutato, dichiarando che il suo cammino è ancora tutto da perfezionare. Resta il fatto che gli studi condotti dal laboratorio di Neuroscienze affettive dell’Università del Wisconsin hanno portato a una scoperta davvero utile per l’intera umanità: la mente è un organo in continua evoluzione e perciò plasmabile ad ogni età. Nella corteccia cerebrale sinistra si concentrerebbero quindi le sensazioni positive mentre in quella destra, gli stati d’animo negativi, di depressione, ansia e paura. Nel caso di Ricard, l’emisfero sinistro è risultato, come si diceva, molto più sviluppato

Università del Wisconsin Matthieu Ricard, si sottopone ad esami per monitorare le sue onde cerebrali. Sotto, scene di vita quotidiana nell’eremo di Shechen

rispetto a quello destro, e questo grazie a un’intensa attività di preghiera e meditazione. A confermare l’effetto della meditazione sul cervello, ci sono anche gli studi condotti dalla ricercatrice di Harvard, Sara Lazar: scansionando i cervelli di 20 persone comuni (non quindi monaci) che meditavano 40 minuti al giorno e mettendo a confronto le loro immagini cerebrali con quelle di persone che non meditavano, di età, posizione sociale e cultura simili, la ricercatrice ha scoperto che i meditatori avevano un tessuto cerebrale dei 5% più spesso nelle zone della corteggia prefrontale attivate durante la meditazione, ovvero nelle parti deputate a gestire emozioni, memoria e attenzione, e che il risultato di tale attività era un maggiore controllo dello stress e degli stati d’ansia. È evidente quindi che tutti possiamo imparare ad essere felici, rafforzando la parte sinistra del nostro cervello, attraverso la meditazione – bastano 20 minuti al giorno, assicura Ricard –, e coltivando i sentimenti migliori, come compassione, altruismo e pace, disintossicandoci da desideri compulsivi quali egoismo, rabbia e odio. Ma, soprattutto,

imparando a non inseguire le illusioni: «riporre le nostre aspettative di serenità nelle condizioni esteriori, in una vita lunga e in salute, in un paese libero, non è sbagliato», insegna il monaco buddista, «ma occorre concentrarsi sulle condizioni interiori. Perché la felicità non è una successione fortunata di eventi felici. È uno stato d’animo equilibrato capace di darci le risorse per gestire ciò che ci capita. Non dobbiamo dimenticare infatti che è la mente a tradurre la realtà, e se è vero che non sempre siamo responsabili del dolore che accade nel mondo, siamo però sempre responsabili del nostro modo di reagire alle esperienze dolo■ rose».

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RISORSA UOMO a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silvia testi@hotmail.com

IL ROLE

PLAYING

UNA TECNICA UTILE NELLA FORMAZIONE E NON SOLO l role playing è uno strumento spesso utilizzato nella formazione aziendale. Con questo termine si intende in senso lato una rappresentazione scenica di un’interazione tra persone che assumono ciascuna un ruolo in una situazione immaginaria. Oggi l’idea di interpretare un ruolo che non è il proprio è anche abbastanza di moda: basta osservare il fiorire di second life a vari livelli, dai contesti più virtuali (appunto i vari giochi di ruolo, dai wargames ai giochi di simulazione al computer) a quelli reali (un po’ meno diffusi: ad es. le serate a tema in cui si sceglie un periodo storico e su quello bisogna calibrare il proprio abbigliamento, la cucina, ecc.). Travestirsi da qualcun altro, in senso lato, è uno dei giochi che impariamo abbastanza presto da bambini: il “facciamo finta che” è di fatto un gioco di ruolo, che aiuta in quella fase a sperimentarsi e a crescere. Ma anche da adulti rappresentare qualcun altro mantiene nei

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contesti sopra citati una dimensione ludica che è alla base di gran parte del successo di queste attività. Ma oltre a ciò, il role playing, se ben utilizzato e professionalmente finalizzato, può diventare un utile strumento di formazione. In questo contesto, la sua stessa dimensione ludica non è un ostacolo, bensì può facilitare la regressione dei partecipanti e l’abbassamento delle loro difese, consentendo così di far emergere meglio i vissuti e le emozioni. Un altro contesto in cui è utilizzato il role playing è quello della selezione del personale. In questo caso l’obiettivo principale dell’azienda è quello di valutare le capacità relazionali dei candidati (es. di negoziazione, di leadership, di comunicazione).

Un po’ di storia Il termine role playing o gioco di ruolo nasce con lo psicologo Moreno negli anni 20 del ‘900. Nato come teatro della spontaneità è stato poi da lui svilup-

pato come tecnica psicoterapeutica che aiutava il paziente nevrotico a esprimere le proprie emozioni e superare i propri blocchi La dimensione catartica riconosciuta al teatro fin dai tempi di Aristotele si estende così dallo spettatore allo stesso attore: non solo chi guarda una tragedia può dare sfogo indirettamente a pulsioni inconsce (es. di morte), ma lo stesso paziente-attore può approfittare del potere liberatorio della recitazione per superare le proprie nevrosi. Il role playing è spesso chiamato anche psicodramma, termine più adatto quando è usato in contesti clinici: nel gioco di ruolo sono proposte delle situazioni sociali e professionali tipiche, con un fine di formazione o di presa di coscienza dei problemi, mentre nello psicodramma il soggetto mette in scena delle situazioni reali storiche o traumatiche della sua vita. Già lo stesso Moreno ha fatto quel passaggio dall’individuale al sociale che qui ci interessa, utilizzando il role playing anche per trattare i conflitti all’interno di gruppi e organizzazioni.

Le applicazioni in azienda Ma quando può essere utile un role playing in un contesto professionale? Per esempio, per far affiorare le problematiche relazionali all’interno di un’azienda. La simulazione consente di andare al di là del dichiarato verbale e di far emergere indirettamente come viene per esempio percepito un certo settore aziendale. Spesso


RISORSA UOMO

queste rappresentazioni sono colorite e caricaturali, ma proprio per questo consentono di evidenziare meglio alcune criticità estremizzandole, e anche le risate che suscitano consentono di scaricare un po‘ di quel-

obiettivo principale quello di aiutare a sviluppare maggior empatia e comprensione reciproca tra colleghi. Non bisogna però fermarsi alla simulazione, è necessario un follow up e una riflessione sul gioco stesso, altrimenti questo resta fine a sé stesso.

composti da persone di pari grado appartenenti a differenti reparti; ogni gruppo aveva il compito di rappresentare, con una scenetta, un altro reparto (es. un gruppo con persone di vari reparti – ma nessun membro dell’amministrazione – doveva inscenare la sua rappresentazione del reparto amministrazione, e così via...). Le scenette recitate, oltre a risultare spesso divertenti in sé, hanno dato spunto a una successiva discussione sui punti critici di ciascun reparto, così come vie-

la tensione che spesso accompagna le relazioni di lavoro. Oppure, far interpretare a ciascuno un ruolo aziendale diverso dal proprio può avere come

Portiamo un esempio: in una società di consulenza, il role playing è stato utilizzato all’interno di un percorso formativo. Sono stati creati dei gruppi

ne visto dagli altri. Ogni reparto è stato quindi stimolato a darsi degli obiettivi da raggiungere per ridurre le criticità emerse. ■ 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 153


UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani mm@twt-team.it

Svuotare l’otre della conoscenza

per tornare a crescere

ettiti seduto, non muoverti, fai silenzio, ascolta, impara! È divertente vero?” Questo è quello che ognuno di noi ha scoperto il primo giorno di scuola primaria della sua vita. Basta muoversi nevroticamente, basta affidarsi all’esplorazione sensoriale; incidentalmente potrai ancora dedicarti al gioco di scoperta, ma non sono queste le cose importanti per la tua vita. Non preoccuparti, il sistema scolastico è rodato per fornirti tutto ciò che serve, ma proprio tutto come una pietanza succosa da finire fino all’ultima briciola. E anche se la ricetta è corretta, ma il cuoco scarso, non importa. Dovrai sentirti sazio e allora sarai saggio. Poco importa se il tuo otre del sapere è poco capiente. Siamo capaci di farci stare

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tutto. Magari sottovuoto. E così comprendiamo che sarà dura e per niente affascinante. Ma la nostra carne è tenera e siamo “delle spugne” come amano dire gli adulti. Strano, ma non riesco ad associare la spugna a qualcosa di assolutamente positivo. In fondo la uso per pulire i sanitari del mio bagno. Addio meravigliosi giochi cognitivi fondati sull’errore, adesso si fa sul serio. “La scuola è il tuo lavoro. Devi essere bravo, almeno leggermente superiore alla media dei tuoi compagni. Io non pretendo l’otto, ma almeno la sufficienza in tutte le materie”. Cosa sia e rappresenti esattamente la sufficienza in un percorso di formazione, mi è oscuro. Così come rimane oscuro il perché prendere un voto superiore al mio compagno di banco, possa accelerare il mio cammino in salita sul monte dei sapienti. Riempiti di nozioni che dovrebbero creare categorie mentali e sistemi neuronali che non sono i nostri, ma quelli di altri, impariamo infine, stremati e a volte spaventati, ad accettare l’esperienza (quella di altri) come maestra di vita; essere addestrati, riempiendo quell’otre di conoscenza fino all’orlo, prede innocenti del “rumore” assordante della crescita programmata dagli adulti, finché adulti potremo e sapremo scegliere (così ci dicono). Questo sistema di costruzione del sapere,

lo ritroviamo come formatori anche negli adulti stessi che incontriamo in aula. Quando lavoriamo con gli adulti sappiamo che si differenziano dai bambini per avere già un rigido sistema di categorie mentali che a loro volta condizionano inevitabilmente le scelte della persona. L’adulto a differenza del bambino impara se sceglie di farlo, cioè permettendo a se stesso di modificare il sistema delle credenze acquisite. In poche parole creando consapevolmente una categoria “cambiamento-apprendimento” che funge da corridoio per nuove forme, idee, pensieri e convinzioni. Per fare questo l’adulto è chiamato a svuotare l’otre riempito con tanta solerzia dalla scuola e dagli altri sistemi sociali costruiti sulla disciplina, il ruolo, gli obiettivi di programma e di sviluppo. Nel nostro lavoro di formatori moderni, forniamo agli adulti strumenti per svuotare il secchio: esperienze di “eliminazione del rumore” per facilitare la riflessione che non è altro che una ricerca di insight all’interno del proprio sistema di convinzioni. Pensieri nuovi che danno forma alla realtà, ma questa volta una realtà non manipolata, ma esperienza codificata dalla riflessione in vista di obiettivi del tutto personali. È strano, ma imparare significa eliminare, per fare posto a nuove idee a nuovi processi e incredibilmente anche al dubbio, grande filosofica passione che favorisce la conoscenza, ove la certezza invece crea dolorosa solitudine. ■


IL PARERE DEL LEGALE a cura dell’avvocato Roberta Borghini

Come difendersi dai danni arrecati dai clienti in hotel lzi la mano chi ha resistito alla tentazione di lasciare un albergo senza infilare in valigia una deliziosa saponetta o le utilissime ciabattine usa e getta. Nulla di male. Sono piccoli cadeaux sparsi apposta per la camera, con il logo dell’hotel in bella vista, un’ottima forma di pubblicità quando campeggeranno nelle nostre case di città. Ma che dire del furto di accappatoi, lenzuola e addirittura lettori dvd? Per non parlare di atti vandalici e conti non pagati. Negli ultimi cinque anni, solo in Gran Bretagna, 3 milioni di clienti hanno danneggiato l’albergo durante il loro soggiorno: per essere precisi, 336.000 letti e oltre 300.000 televisori sono stati distrutti, sono stati rubati accappatoi per un valore di 5 milioni di sterline. L’Italia non è da meno. Proprio in questi giorni ha guadagnato gli onori della cronaca il processo contro dieci giovani dell’hinterland milanese, chiamati a rispondere dei danni causati nell’aprile del 2007 all’albergo delle Terme di Tartavalle, ammontanti a ben 150.000 euro. Unico rimedio per reagire a tanto scempio, la creazione di “liste nere” per difendersi dai “nightmare guests”, gli ospiti da incubo. In Australia, già nel 2007 è stato inaugurato un sistema chiamato “Behaving Badly” che permette di visualizzare la “fedina alberghiera” dei clienti indesiderati. Col sistema “GuestScan”, nel Regno Unito, gli albergatori dietro pagamento di un abbonamento, possono accedere ad un database per scoprire gli ospiti da evitare e rifiutarne la prenotazione. Va detto, però, che i clienti indisciplinati hanno la possibilità di riabilitarsi: tenendo un comportamento

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esemplare per un periodo che va dai due ai quattro anni, avranno in premio l’uscita dalla black list. Stesso discorso per il portale Book-a-Break.com che consente prenotazioni on line e comprende informazioni dettagliate e recensioni sulle strutture ricettive, ma offre anche agli albergatori iscritti al sito il servizio “Unwelcome Guest List”: se durante un soggiorno prenotato sullo stesso portale il cliente si macchia di comportamenti scorretti, il gestore danneggiato potrà segnalare le generalità dell’ospite indisciplinato, che verrà inserito nella lista e non potrà più prenotare mediante Book-a-Break.com.

Non solo gli ospiti sgradevoli procurano danni agli albergatori. La titolare di un albergo di Noli, in Liguria, lotta dal 1990 contro le campane della torre municipale, colpevoli di avere azzerato la clientela col loro frastuono. La battaglia giudiziaria ha portato nel 1997 una sentenza parziale del Tribunale di Savona con la quale veniva regolamentato l’orario di funzionamento dell’apparecchio campanario, oltre alla previsione del risarcimento del danno morale, quantificato in 9 milioni di lire e messo a carico del Comune di Noli. Solo nel 2002 è stato accordato il risarcimento del danno patrimoniale, pari a circa 18.000 euro, e limitato al periodo estivo dal 7 agosto 1989 al 30 settembre 1989, nel quale si registrava il “tutto esaurito”. L’agguerrita imprenditrice non è infatti riuscita a dimostrare che il mancato uso delle camere anche d’inverno era ugualmente da addebitarsi ai fastidiosi rintocchi delle campane comunali (cfr. Cassazione, sez. II civ., n. 14892 dep. il 6.7.2011). ■

Forse non tutti sanno che non pagare il conto dell’albergo può rappresentare una violazione di carattere penale. Si rischia, infatti, la contestazione del reato di insolvenza fraudolenta (art. 641 c.p.) che richiede le seguenti condizioni: 1) lo stato di insolvenza dell’agente; 2) la dissimulazione di detto stato di insolvenza da parte dell’agente medesimo (il Pretore di Sanremo ha ritenuto l’omesso pagamento dell’albergatore alla stregua di un mero inadempimento contrattuale “in quanto l’imputato, lungi dal dissimulare il proprio stato di insolvenza, aveva fatto presente alla persona offesa di essere disoccupato e alla ricerca di un lavoro” – sez. distaccata di Ventimiglia, sent. 22/10/1996, n. 415/96); 3) la consapevole volontà di non adempiere all’obbligazione (l’insolvenza fraudolenta non è stata ravvisata in un caso in cui il cliente di un albergo “dopo aver soggiornato per un certo tempo, si era allontanato dall’albergo lasciando il proprio bagaglio, con ciò inducendo a ritenere che fosse sopravvenuta l’impossibilità a pagare il debito con l’albergatore in epoca successiva al sorgere dell’obbligazione” – Trib. di Sanremo – sez. distaccata di Ventimiglia, sent. 11/10/2000, n. 145/00). Se volete rivolgere qualche domanda all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 155


FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Il coraggio di voler ancora dire “l’Italia s’è desta” i dice che nelle difficoltà riconosci un vero amico, non nei momenti di euforia nei quali si srotola la vita con leggerezza ed entusiasmo, ma nei momenti cupi, nei quali la mano dell’amico è mano salda, sicura con la quale poter condividere le ansie e quindi superare le avversità. Nel mondo finanziario sembra che questo debba essere rapportato al solo profitto, ma forse ciò non è del tutto vero, è anche determinato da scelte, scelte che si possono effettuare in buonafede con una visione di breve o di medio periodo, ma che condizionano e che alle volte sarebbe opportuno annaffiare con una dose di umiltà per constatare che, se non sbagliate, non sono state efficaci e quindi è necessario porre rimedio. L’attacco all’Italia, al suo debito pubblico e quindi alla capacità di ripresa e di sviluppo, sembra anacronistico. Viviamo un Paese che, a differenza di altri, giornalmente fa autocritica riguardo ai suoi problemi interni, un Paese che unico nella sua unicità è capace di enfatizzare le proprie debolezze fino a coprire i tanti pregi. Il nostro è un Paese che è capace di esprimere eccellenza in molti settori, imprese come ENI sono tra le prime al mondo, le nostre bistrattate banche oramai assuefatte alle regole internazionali, superano i feroci stress test imposti dagli Organismi di Vigilanza; passeggiando per la Fifth Avenue di New York, partendo da Central Park, il nostro made in Italy è devastante per

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la sua presenza, i marchi si susseguono ovunque arrivi lo sguardo, tanto da stupire anche chi nato e vissuto a Milano è avvezzo non solo ad osservare ma anche ad aver vissuto la crescita del settore della moda negli ultimi decenni. Siamo uno dei paesi fondatori dell’Unione Europea, tuttavia anni fa qualcuno dei nostri partner europei ci ha definito “il ventre molle dell’Europa”, indubbiamente per la nostra posizione geografica così vicino al nord Africa, al vicino oriente ed ai paesi dell’est; quasi come dovessimo rivestire una sorta di ammortizzatore alle pressione di milioni e milioni di persone che, anche grazie alla globalizzazione, al turismo ad internet, constatano che esiste un modo di vivere differente a quello al quale sono obbligati, e senza necessariamente abbracciare una fede differente di quella dei propri antenati.. Negli ultimi mesi tutto ciò sembra essere passato in secondo ordine, l’Europa oramai comandata dall’asse franco-tedesco è preoccupata principalmente a salvare le proprie banche, che hanno sottoscritto l’80% del debito pubblico greco e quindi cercano di trascinare questo problema per dare tempo alle stesse banche nell’effettuare i necessari accantonamenti di bilancio graduali per poterle salvare in tempo, prima che un’eventuale tracollo della Grecia li possa travolgere: ogni tre mesi tirano un sospiro di sollievo: svalutano i titoli greci e compensano le perdite con

altri utili, guarda caso con la rivalutazione dei bond tedeschi rispetto ai btp Italiani, perché i bilanci si compongono così, da un lato le perdite e dall’altra parte gli utili o le rivalutazioni, tecnicamente la valutazione a valori di mercato: se il mercato premia il Bund tedesco allora si può rivalutare compensando le perdite. Siamo sicuri che alla fine della pulizia di bilancio delle banche esposte sulla Grecia, si continuerà a tenere saldi gli amici greci aiutandoli nel superare la crisi, oppure si deciderà di arrendersi e quindi, salvato il sistema saranno i piccoli risparmiatori greci e non a vedere i propri risparmi decurtati dell’80%?. Ma torniamo in Italia, forse abbiamo sbagliato in termini di politica estera, a difendere come fanno i francesi ad esempio attività “strategiche” per la Francia, e sempre i francesi autorizzano addirittura alcuni fondi comuni di investimento (Plans d’Épargne en Actions PEA) che investono in sole azioni francesi a sgravi fiscali solo ai residenti francesi, forse abbiamo sbagliato cedendo improvvidamente la nostra borsa italiana a LSE la borsa inglese, Paese dal quale non è arrivato alcuno stimolo di sviluppo anche se sinceramente, non bisogna essere sorpresi da ciò, Londra è una piazza totalmente asettica, un crocevia planetario senza identità neppure ai fini interni, tuttavia tale aggregazione guarda caso ha impedito il progetto di aggregazione con EU-


FINANCE CONFIDENTIAL

RONEXT piattaforma europea con NYSE (borsa americana) e quindi con la borsa tedesca. Sono scelte, si diceva, prese singolarmente non sono motivazioni o sintomatologie tuttavia la somma delle stesse porta a conclusioni; come le acquisizioni delle nostre aziende alimentari o assicurative effettuate con capitali esteri europei, le cui decisioni dei board hanno drenato utili pagando dividendi all’estero, ma nel momento dello sviluppo hanno preferito sviluppare altrove in considerazione dell’alto costo (e la qualità?) che avrebbe comportato produrre posti di lavoro in Italia. E fa bene chi come Armani a cui va il mio personale plauso, non vende ma neppure si quota, lui non ne ha bisogno, decide lui dove e come produrre, speriamo abbia una degna discendenza. L’Europa sorride guardandoci, guardando il nostro Primo Ministro in sede ufficiale non a passeggio sulla Croisette, siamo per loro ancora il Paese di spaghetti e mandolino o vogliono pensare così, anche grazie a noi stessi ovviamente che non lesiniamo nell’accettare critiche da tutti, forti dall’immagine della nostra politica che molte volte perde il senso del “servizio” in luogo al valore del “privilegio”, sino al tifo calcistico: inutili negarlo tra di noi siamo divisi come ai tempi delle Signorie: però ricordiamo a tutti

che il nostro rinascimento ha prodotto quanto qualsiasi Paese europeo non riuscirà mai a produrre nei secoli a venire: attenti, siamo divisi tra di noi, ma se alziamo una bandiera meglio non riderci contro. È indubbio che per il nostro Paese sono necessarie manovre strutturali di sacrificio, manovre indubbiamente impopolari che devono rifondare il Welfare (come tra l’altro indicato in precedenti numeri della rivista) tuttavia, oggi abbiamo bisogno di Partner veri, amici sinceri, che credano nei nostri settori di eccellenza, non per comprarli e spolparli ma per sostenerli, per finanziarli, per compensarli con quelle qualità che non abbiamo. L’Italia è il Paese dell’accoglienza, è il “ventre molle dell’Europa” che lo si voglia o no, che si emanino leggi o decreti, ma le migrazioni demografiche non si fermano con le leggi se l’animo è di accoglienza. I nostri soldati sono morti e muoiono in missioni umanitarie, siamo un piccolo Paese ma con un grande cuore, tanta solidarietà, ma il bene non fa rumore e finanziariamente costa. Nelle difficoltà trovi le forze per reagire, in un mondo globalizzato servono amici sinceri, oggi serve chiedere aiuto a chi crede in questo Paese e in tutto quello che riesce ad esprimere e potenzialmente può fare, considerando tutti i fronti aper-

ti nel quale sta operando e non lesina risorse, uomini, capitali e vite umane. Abbiamo bisogno quindi che i nostri connazionali e chi vive all’Estero testimonino tutto ciò,che acquistino il nostro debito pubblico, ma soprattutto abbiamo bisogno che il nostro amico, partner economico di sempre con il quale abbiamo da decenni stretto un rapporto forte di stima e di interscambio, gli Stati Uniti d’America, ultima tangibile testimonianza la partnership Chrisler-Fiat, torni a fare progetti nel nostro Paese e possa vederci come potenziale crocevia tra popoli così differenti separati da un piccolo mare; auspicando ovviamente che anche i nostri politici ne colgano le potenzialità. Nel breve, riprendiamo in mano economicamente le redini del nostro Paese, torniamo ad introdurre, con qualche accorgimento correttivo, l’esenzione degli interessi del debito pubblico dal reddito delle società che investono tali redditi nella crescita interna; allarghiamo gli incentivi esistenti per alcune regioni a statuto speciale per i giovani che iniziano progetti rivolti al turismo di qualità ed in linea agli standard europei: tutto ciò non è demagogia, ha funzionato e funziona, serve lavoro e sacrificio ed accogliendo l’appello del Capo dello Stato, serve l’orgoglio di ■ sentirsi Italiani. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 157


LA PAROLA AL FISCALISTA a cura di Giuseppina Dipierro

La mancata risposta del contribuente

alle richieste del fisco l sistema fiscale si fonda sulla fiducia. Lo statuto del contribuente codifica il principio stabilendo che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria devono essere improntati alla collaborazione e alla buona fede (art. 10). Infatti, la contribuzione trova il proprio fondamento nell’autotassazione tramite la dichiarazione dei redditi, ossia

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una denuncia spontanea della propria situazione reddituale. In una fase successiva, questa autodenuncia diventa il punto di partenza dell’attività di controllo in cui è impegnata l’amministrazione finanziaria. Va evidenziato che la suddetta attività di controllo non sempre è relegata agli autonomi riscontri degli 007 del fisco ma spesso necessita, già in fase istruttoria, della collaborazione del contribuente. Basti pensare al caso di invio al soggetto sottoposto a controllo di richieste di informazioni, dati, documenti o inviti a comparire al fine di reperire o acquisire elementi utili ai fini dell’accertamento nei suoi confronti. A tal proposito è interessante rimarcare quanto disposto dal legislatore con riferimento al 158 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

caso in cui il contribuente non ha esibito o trasmesso in risposta agli inviti dell’ufficio le notizie, i dati o la documentazione richiesta. In particolare, l’art. 32 del D.P.R. n. 600/1973 prescrive l’inutilizzabilità della suddetta documentazione a favore del contribuente ai fini dell’accertamento, in sede amministrativa e contenziosa, salvo che il contribuente non dichiari, contestualmente alla produzione, di non aver potuto adempiere alle richieste degli uffici per causa a lui non imputabile. Ne consegue che la mancata collaborazione del contribuente all’espletamento dell’attività di controllo viene sanzionata con varie modalità. Da un lato, al soggetto inottemperante vengono irrogate due tipologie di sanzioni: quella amministrativa che può andare dai 258 ai 2065 euro ai sensi dell’art. 11 del d. lgs. 471/1997 e quella operativa sull’inutilizzabilità dei documenti e delle notizie non addotte, favorevoli al contribuente, in sede amministrativa e contenziosa. D’altro lato, l’amministrazione finanziaria può procedere ad accertamento induttivo a carico del contribuente “pigro” o “poco collaborativo”, con conseguenti rettifiche del reddito fondate su presunzioni nonché gravosi oneri probatori a carico della parte. Il rigore delle disposizioni menzionate è dovuto alla necessità di evitare che l’attività di accertamento sia compromessa a causa di comportamenti dilatori del contribuente, volendo, invece, il legislatore che il sistema

sia ispirato ai canoni della buona fede e della collaborazione. A presidio della giusta applicazione del principio, l’ordinamento ha altresì previsto un’esimente per quei casi in cui l’inottemperanza sia dovuta a causa non imputabile al contribuente. Al riguardo è opportuno rimarcare, sotto il profilo procedimentale, che il contribuente è tenuto a invocare la causa di forza maggiore, nonché fornirne la prova, nei termini della presentazione del ricorso relativo all’eventuale fase giudiziale. Sotto il profilo sostanziale, è altresì utile sottolineare che l’elemento psicologico, ossia la negligenza o il dolo del contribuente, non ha alcun peso nella disapplicazione della disposizione sull’inutilizzabilità della documentazione richiesta. L’unica circostanza che mette il contribuente al riparo dalla preclusione in esame è che sia incorso in una situazione a lui non imputabile, tale da impedirgli di dare seguito alle richieste dell’ufficio finanziario. In un recente caso trattato in corte di legittimità, l’esimente invocata dal contribuente è stata ritenuta non idonea a giustificare l’inottemperanza, facendo leva sulla dimenticanza dello stesso (ordinanza n. 21665 del 22 ottobre 2010). Infatti la scusante adottata presenta le caratteristiche proprie del comportamento negligente piuttosto che della forza maggiore. Ne consegue che, anche a rischio di pregiudicare il principio di capacità contributiva garantito dalla carta costituzionale (art. 53), il fisco non perdona la disattenzione, anche se in buona fede. ■


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Il ristorante si fa in due

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GLI INCENTIVE DI MIL

Come in un film

PERSONAGGI CON UNA STORIA FORTE DA RACCONTARE. LUOGHI UNICI PER SIGNIFICATO E SUGGESTIONI. E UNA SCENOGRAFIA, QUELLA DI SIVIGLIA E DELLA CAMPAGNA ANDALUSA, CHE NON SI DIMENTICA. ECCO LA PROPOSTA DI MILENA MINEO PER UNA CHIAVE DI LETTURA INEDITA DEL VIAGGIO un ottobre atipico quello che è appena passato, e il sole di mezzogiorno sfianca ancora la terra andalusa. Lei ha le tempie imperlate. Non è calura, è adrenalina. Il traje de luz – il vestito di luce – le fascia il corpo, il cappello fa ombra allo sguardo che non può fallire. “Mira, toro. Mira...”. Lei lo chiama. Lui carica. Le corna sfilano a millimetri dal suo ventre, sei quintali di animale a contatto di coscia. Sfiorano il mantello, petalo pesante mosso con arte per provocare. Il silenzio si squaglia, la scena si scioglie: la prima dimostrazione è finita. Tutto il gruppo applaude. Lei ci sorride, tornan-

È

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do per un attimo la ragazza che è. Poi rientra nella parte, che è la sua vita. Il ragazzo della finca

ha già riportato il simulatore in posizione di partenza: su un monociclo, la testa stilizzata

Florencia, la prima donna torero italiana nella storia della corrida


GLI INCENTIVE DI MIL a cura di Milena Mineo A.D. di M.I.L.

Plaza de Toros de La Maestranza, “catturata” dal novantasettesimo metro d’altezza della Giralda

Plaza de España. Costruita per l’Esposizione del 1929, è un originale e affascinante connubio tra stile Andaluso e Neo-Moresco

del toro sotto un paio di corna vere. Si tace. E lei, sotto il cappello, ricomincia a sudare. Comincia così la nostra sceneggiatura del viaggio. Siamo al Cortijo Arenales, la tenuta di proprietà del Conde de la Maza dove si allevano tori da corrida. Sullo sfondo gli ettari e ettari di terra di questa campagna e i magnifici esemplari, in libertà. Florencia, nome in arena della prima donna torero italiana nella storia della corrida, entra in scena con il suo costume. Abbiamo voluto lei e la sua storia incredibile per far viaggiare il nostro gruppo di ospiti per questa campagna. Florencia è il nostro personaggio. Montiamo tutti su un carro di coperte colorate e balle di fieno, con cappelli di paglia sulla testa. Lei è in mezzo a noi. Si aprono i cancelli di protezione. Il racconto ha inizio. I primi esemplari si vedono da qui: bestie enormi fino a sei quintali apparentemente molto mansuete. Ci avviciniamo. Muggiti sordi appesantiscono l’aria. Un

toro si stacca dal suo gruppo, avanza verso un altro. Lo provoca, lo chiama allo scontro. Ci fermiamo, osserviamo. Fermi, immobili, come Florencia ci intima di stare. Sono animali rissosi per natura, ci spiega. Si affrontano uno a uno. Ogni tanto si feriscono a morte. I tori nascono per combattere. Intorno ai due, intanto, si crea grande agitazione. Poi, in un attimo, tutto si placa. Il provocatore torna sotto la pianta da cui è venuto. Chiediamo se sia uno dei più pericolosi e veniamo a sapere che il toro più bellicoso nell’allevamento, in arena, spesso, è il più codardo. Riprendiamo la strada. Florencia finalmente ci racconta di sé e di lui. È un corpo a corpo, un rapporto d’amore-morte consumato in quindici minuti d’arena. C’è un’arte di preliminari, i

corpi si annusano, si sfiorano, si seducono. Poi la brama dei corpi divampa, le corna cercano il corpo dietro al mantello. I corpi si toccano, l’uno prende il calore dell’altro. I ritmi si serrano e i movimenti si fanno più rapidi, precisi, feroci. Fino al contatto decisivo, petto contro fronte, e al suo epilogo. Nel più frequente dei quali, muore l’animale, e con lui un pezzo del torero. Il racconto si spegne: da Florencia trasudano amore e morte. Si levano provocazioni, e un torrente in piena di domande. Etiche, politiche, personali. Florencia risponde, con la sua vita e la sua fermezza. Si sente vibrare la passione sopra gli scossoni del carro. Poi la macchina da presa si spegne. La visita al Cortijo è la scena di un film che resta. Perché resta

Cortijo Arenales, nobile tenuta dove si allevano tori da corrida 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 163


GLI INCENTIVE DI MIL

Giralda, la torre-simbolo che condensa in sé la storia della città

Florencia. Il suo sguardo mentre mira il toro. Resta perché restano i suoi racconti nei racconti che i nostri ospiti si scambiano nelle ore di viaggio dalla campagna verso Siviglia. Che si scambiano la sera dopo nel tragitto per il Consolato. Che ritornano sul volo di rientro. Resta perché la vita di Florencia emoziona, e le emozioni sono ciò che imprime la realtà. E lo stesso vale per la scenografia. Che non è il luogo, ma è come il luogo viene catturato e restituito dalla macchina da presa, generando emozione. Camminare per il quartiere di Triana dopo la siesta, per ascoltare nel silenzio dei vicoli i passi pestati del flamenco nelle ore di lezione ai piani alti; sapere dov’è la porta della chiesa del Convento de la Encarna164 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

tión e quando aprirla per assistere in uno scrigno alla messa cantata dalle monache di clausura; visitare l’atelier che veste i più famosi toreri di Spagna ed essere spettatori del rito di vestizione di uno di loro, a due passi dalla Real Maestranza; attraversare di notte i portoni dei

Reales Alcázares, aperti e illuminati solo per i tuoi occhi, mentre la guida più carismatica di Siviglia ti narra racconti e leggende; degustare il miglior taglio del prosciutto iberico affettato per noi da Florentino Mateos, Maestro Cortador Campeón de España 2010, bagnato da una coppa del pregiato sherry andaluso, essere invitati a cena dal Conte D. José Carlos Ruiz-Berdejo y Sigurtà e dalla sua sposa, Doña Clelia, a casa loro, nel cuore del Barrio di Santa Cruz, ospiti come lo sono stati il Re Filippo del Belgio, i Principi di Lussemburgo e del Liechtenstein, i Principi d’Orleans, gli Arciduchi d’Austria... Così abbiamo fatto vivere Siviglia e la campagna andalusa ai nostri ospiti. Così facciamo vivere ogni nostro incentive. Selezioniamo il soggetto- i personaggi con le loro storie, i luoghi con i loro significati- e scriviamo la nostra sceneggiatura. Diamo i tagli alle inquadrature, stabiliamo le luci con cui filmare, scegliamo il tempo del giorno e quello della notte, i rumori, le musiche, i silenzi. Per creare l’emozione. Poi partiamo con gli ospiti. E ciak, si gira! ■

Catedral, immensa e splendida dall’alto, maestosa e sbalorditiva all’interno


EDUCATIONAL TRIP

Un format vincente all’Hotel Corte Valier di Lazise DUE GIORNI ALL’INSEGNA DEL PIACERE, TRA CUCINA STELLATA, BUON VINO, OLIO DOP E LE SUGGESTIONI DEL LAGO DI GARDA VERONESE Luciana Sidari

La parata dello chef Peter Brunel con la sua brigata

ome dice Snoopy “era una giornata buia e tempestosa” , praticamente un piccolo diluvio e i buyers, tutti provenienti da Milano, hanno affrontato l’A4 con un sorriso tirato sulle labbra ma, al loro arrivo, hanno trovato un hotel caldo e confortevole come lo è l’accoglienza del direttore Domenico Esposito e del suo staff. Dopo un buffet lunch che tanto light non era (il pensiero di tutti è stato” se questo è light figurarsi la cena gourmet...) un bus ha accompagnato gli ospiti a Villa Novare Bertani, in Valpolicella, la culla dell’Amarone, del Valpolicella e del Recioto. In questa antica

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Villa Novare Bertani

Villa, già di per sé significativa, con un giardino storico che da solo varrebbe la pena di essere visitato, dove Ippolito Pindemonte (incubo di chi ha studiato l’Iliade!) ha lasciato tracce del suo passaggio.

realizzate dalla bravissima brigata dell’Hotel. Che dire? Superiore alle aspettative: delicata, innovativa, ben presentata, sapori assolutamente autentici, veri. Poi musica dal vivo con un bravissimo cantante che nella lounge ha dimostrato come l’ambiente si presti a favorire la socializzazione. L’indomani, dopo una colazione che valeva il risveglio, si è avuto un assaggio della bellezza del Lago di Garda veronese per arrivare ad Albisano, piccola frazione di Torri del Benaco. Nell’alto della collina, ricoperta dagli ulivi, si è visitato il frantoio curato come un figlio dal proprietario Dott. Bonomelli dove si è svolta la degustazione dell’olio Ca’ Rainene, guidata da Riccardo Farabegoli che ha insegnato come gustare questo olio eccelso, frutto di un disciplinare ancora più rigoroso di quello ufficiale. Al ritorno in Hotel un light lunch, si fa per dire, e quindi un arrivederci dal direttore e dal suo magnifico staff, gentile, disponibile, attento. Ecco un format vincente! ■

Amarone Bertani

Qui, dopo una visita ed una degustazione all’antica bottaia, si è toccato con mano uno dei piaceri offerti dal territorio. Quindi, ritorno a Corte Valier per provare le coccole e i trattamenti della magnifica SPA e del centro estetico. La sera, cena gourmet, con sette portate, descritte mano a mano dallo “chef stellato” Peter Brunel e

Tavola della cena di Gala a Corte Valier 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 165


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Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi Aquaveda, e vasca idromassaggio Aquarelax. Info: www.parcodeiprincipi.com.

Danilo Ferrandino è il nuovo direttore commerciale del Chia Laguna Resort

Hôtellerie, arte gourmet e business tra Roma e Lugano Lo scorso mese, a Roma e a Lugano, si sono svolte due cene di gala dal “profumo business” alla presenza di numerose personalità dell’imprenditoria e della politica italiana e svizzera. A fare da cornice alle serate, due location d’eccezione, il Grand Hotel de la Minerve nel cuore di Roma e il Grand Hotel Villa Castagnola di Lugano, splendidi hotel 5 stelle lusso da sempre molto attenti al mondo business e decisi a dare vita ad una forte sinergia tra Ticino e Italia. Un connubio di grande valore che nasce dalle tante similitudini che accomunano le strutture: nati entrambi nell’Ottocento, i due hotel si distinguono per classe, armonia, ricercatezza, e per l’eccellente ristorazione, curata da Antonio Falco al Grand Hotel de la Minerve e da Christian Bertogna al Grand Hotel Villa Castagnola. Le due serate rappresentano solo l’inizio del gemellaggio nato con l’obiettivo di rafforzare il legame economico finanziario tra Ticino e Italia oltre che di rilanciare il turismo territoriale. Info: www.villacastagnola.com, www.grandhoteldelaminerve.com. (Nella foto da sin. Ivan Zorloni, Direttore G.H. Villa Castagnola e Ezio Sacrini, Direttore G.H. de la Minerve).

La migliore nuova Spa d’Italia è quella del Parco dei Principi La Prince Spa del Parco dei Principi Grand Hotel & Spa di Roma è stata eletta miglior “Nuova Spa” ai prestigiosi Italian Spa Awards che si sono svolti lo scorso ottobre durante la fiera dell’ospitalità Host. Aperta un anno fa, la Spa è un esclusivo centro benessere di 2000 metri quadri realizzato con materiali naturali (legni preziosi, pietre e bamboo). Dispone di una maestosa piscina con scenografico cielo stellato 166 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

tappezzato di Swarovski, idromassaggio, vasca gemella dedicata a giochi d’acqua, percorso Kneipp, zona hammam, saune finlandesi, bagno turco, docce di ghiaccio, 10 sale estetiche per trattamenti e massaggi con cromoterapia ed aromaterapia, sala relax con tisaneria, solarium, area fitness di circa 500 metri quadri con attrezzatura Technogym, Bio bar “iFood” e parrucchiere “Hairlosophy”. Per una full immersion in coppia di coccole e benessere ci sono poi due suite private con bagno turco privato, lettino

Dal 15 novembre, Danilo Ferrandino (foto) è il nuovo direttore commerciale del Chia Laguna Resort. Forte di un’esperienza decennale nella direzione vendite del gruppo francese

Club Med, Ferrandino (palermitano, classe 1970) approda al Chia Laguna per consolidare la presenza sul mercato italiano di un progetto turistico in grande fase di sviluppo. La scelta del management di rafforzare la strategia commerciale va di pari passo con la volontà della proprietà di investire 50 milioni di euro, nei prossimi 4 anni, per la riqualificazione dell’intero complesso e lanciarlo definitivamente come il resort leader del sud della Sardegna. «In Italia, che oggi per il Chia Laguna Resort rappresenta il principale mercato di riferimento», dichiara Ferrandino, «investiremo in particolar modo sul trade per aumentare la notorietà del resort. In vista dell’apertura del nuovo Centro Congressi fissata per aprile 2012, Ferrandino avrà anche la mission di lanciare sul mercato italiano il New Conference & Exibition Center


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1 stella Michelin al ristorante All’Acquacotta di Terme di Saturnia del Resort. Con 3 hotel (per un totale di 436 camere) e una nuova importante area meeting di 830 posti, il Chia Laguna Resort punta alla destagionalizzazione e all’acquisizione di grandi eventi e kermesse congressuali. Info: www.chialagunaresort.com

Il club d’oltremare di Atout France Grandissima affluenza di tour operator, agenzie di viaggio e stampa per il work shop organizzato lo scorso novembre a Milano da Atout France. Presenti tutte le rappresentanze dei territori soggetti alla sovranità francese, i famosi DOM TOM che, al fascino dei tropici, uniscono il famoso french touch. Dislocate su 11 milioni quadrati di territori marittimi, le splendide destinazioni si trovano in tre distinte zone oceaniche: nell’Atlantico con le Isole della Guadalupa, Saint- Barthélemy, Saint- Martin, la Guyana, la Martinica,Saint-Pierre – et- Miquelon , nell’Indiano con La Réunion, Mayotte, e le Terre Australi e Antartiche Francesi, e nel Pacifico con Nuova Caledonia, Tahiti e le sue isole,Wallis e Futuna. Sono tutti paradisi che offrono un clima tropicale o equatoriale, ricchezze naturali e patrimonio culturale,ambiente protetto, soddisfacenti strutture sanitarie e di sicurezza pubblica, collegamenti aerei e strutture aeroportuali efficienti e una moneta unica, l’euro (o, come nel Pacifico, a parità fissa con l’euro) e un’ottima ospitalità. Decisamente irrinunciabili per un viaggio di nozze, o addirittura per un matrimonio fuori dagli schemi classici, viaggi d’avventura, per gli amanti della natura, gli eco-

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort arricchisce il paniere dei numerosi riconoscimenti ricevuti fino ad oggi, con l’assegnazione della Stella Michelin al suo ristorante gourmet All’Acquacotta, che entra così a far parte delle “Etoiles de la Gastronomie”. Piatti della migliore tradizione toscana, con accostamenti insoliti e raffinati, ispirati alla filosofia del “piacere nel benessere”. Sono queste le proposte degli Chef Alessandro Bocci e Michele Rinaldi (nella foto a destra); uno stile culinario inconfondibile che valorizza al massimo materie prime di qualità assoluta e ingredienti freschi e naturali a chilometro zero, provenienti da colture biologiche e biodinamiche, come l’olio La Maliosa, extravergine d’oliva toscano DOP e Demeter. Fiori all’occhiello nel menu: il fegato grasso d’anatra in Torcione, mela verde e composta di rabarbaro”, il “crudo d’amare” con una selezione di pesci a crudo o appena scottati, i “pici spadellati del buttero” con punta di filetto e funghi porcini, “risotto mantecato all’olio La Maliosa, limone e capperi con carpaccio di gamberi rossi dell’Argentario”, la tradizionale “bistecca alla fiorentina”, il “polipo croccante”. Mentre tra i dessert: la “crème brûlée al torroncino con sorbetto al mandarino” e la “crema di fichi di Chieti con gelato alla vaniglia e tegola al muscovado”. Il servizio, impeccabile, è curato dal primo maître d’hotel Marco Andronico, già campione mondiale 2010 alla Lampada in rappresentanza dell’Associazione Italiana Maître Ristoranti e Alberghi. Ad affiancarlo, i maîtres Giuseppe Sclano, Mirco Macchiesi e Renzo Domenichelli. Il ristorante All’Acquacotta è aperto anche alla clientela esterna. Info: www.termedisaturnia.it.

logisti, gli sportivi, insomma per chi ama vivere esperienze uniche piene di gioia, colori e sapori. Info: turismo.affari@ franceguide.com.

Master Honoris Causa a Gianluca Giglio Giunto alla XXV edizione, il Master Hospitality Manage-

ment – che ogni anno premia, nella prestigiosa cornice della Luiss Business School di Roma, un imprenditore o una figura di spicco distintasi per la creazione di innovative strategie nel settore turistico – ha consegnato il Master Honoris Causa a Gianluca Giglio, direttore generale del gruppo alber11-12 2011 | www.mastermeeting.it 167


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ghiero Ragosta Hotels Collection. Giglio è stato scelto per le sue idee innovative, il percorso professionale e il forte knowhow maturato sia in catene internazionali sia nell’azienda di famiglia. Il premio è stato consegnato da Nicola Costantino, Presidente di Master Team e Turistica e fondatore del Master in Hospitality Management, e da Simone Cavallini, Responsabile dell’area Imprese della Luiss Business School.

All’Hotel Byron è arrivata una stella Andrea Mattei, Executive Chef del Ristorante La Magnolia dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi, si aggiudicato la sua prima stella nella Guida Michelin 2012. Una cucina semplice e stagionale, fatta di materie prime scelte con estrema cura – il riso è Acquarello, la pasta al germe di grano è del pastificio Morelli di S. Croce sull’Arno – che non può prescindere dalla presentazione, dal servizio e dal lavoro di squadra, tutti capisaldi della filosofia di Soft Living Places, il Gruppo di Salvatore Madonna, di cui il cinque stelle lusso fa parte. Una stella che si aggiunge a quella già vinta dal Ristorante Lunasia dell’Hotel Green Park Resort, altro albergo del Gruppo, guidato dallo chef Luca Landi. 31 anni, originario di Pietrasanta, Mattei ha lavorato all’Enoteca Pinchiorri, al San Domenico di Imola, e al Ristorante “Carpaccio”, mentre a Parigi, all’Hotel Royal Monceau e poi, a fianco di Alain Ducasse, nei 3 stelle Michelin il “Taillevent” e il ristorante dell’Hotel Plaza Athénée. Tra i suoi piatti forti, gli agnolotti di razza, carote e ricci di mare, o lo scorfa168 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

L’Auditorium al Duomo di Firenze intitola l’anfiteatro ad Andrzej Tomaszewski Continua l’impegno per il dialogo tra culture dell’Auditorium al Duomo di Firenze, che recentemente ha intitolato ad Andrzej Tomaszewski la sua sala principale, l’Anfiteatro. Scomparso un anno fa, l’architetto polacco, è stato anche storico dell’arte, archeologo, membro del Comitato Internazionale degli Esperti della Fondazione Romualdo Del Bianco®, titolare di prestigiose cariche in seno a UNESCO, ICCROM, Consiglio d’Europa, Ministero della Cultura Polacco, ICOMOS, ICOM, ed altre ancora. Profondo conoscitore ed amante di Firenze, Tomaszewski ha contribuito attivamente alla conservazione del patrimoni culturale e al dialogo tra culture. (Nella foto Francesco Caruso, Ambasciatore d’Italia presso l’UNESCO, durante la cerimonia in cui è stata dedicata la sala a Tomaszewski).

no, zuppetta di batti batti, fagioli schiaccioni, rosmarino. Di grande suggestione anche l’ambiente: il ristorante “La Magnolia” è situato in una dépendance a due livelli, che si affaccia sul giardino e sulla piscina a bordo della quale si trasferisce nella bella stagione. Il prezzo medio di tre portate (bevande escluse) si aggira intorno ai 60 euro. Info: tel. 0584/787052 www.hotelbyron.net.

cucina pop, ovvero al “lusso della semplicità”: imprenditori alberghieri e chef degli alberghi Best Western si sono riuniti a Cornaredo per riflettere sulla qualità della ristorazione e per conoscere l’approccio innovativo di Oldani. L’appuntamento è stato solo il primo di una serie di incontri formativi che la catena offrirà durante l’anno ai suoi affiliati nell’ ambito della ristorazione.

Best Western a lezione di Cucina POP

Le nuove offerte meeting del CioccoTuscanyResort

Un grande chef incontra il mondo dell’ospitalità. E scocca la scintilla. È quello che è capitato tra Davide Oldani, brillante ideatore della cucina “POP” e la catena alberghiera Best Western. Insieme hanno dato vita a un momento formativo sperimentale di grande successo, improntato al concept della

A qualche mese dal re-branding con il prestigioso marchio “Renaissance” del gruppo Marriott, il CioccoTuscanyResort si conferma struttura congressuale d’eccellenza, oltre che destinazione wellness privilegiata. Immerso in 2000 ettari di verde, sulle colline della Garfagnana, il resort offre uno scenografico


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auditorium e 11 sale meeting di diversa ampiezza dotate delle più moderne attrezzature tecniche, in grado di accogliere 890 persone. Agli organizzatori di eventi il CioccoTuscanyResort propone, fino a tutto marzo 2012, speciali offerte meeting full day e halfday a tariffe davvero convenienti che includono l’affitto della sala, attrezzature tecniche standard (schermo, lavagna a fogli mobili con pennarelli, impianto audio e un microfono), amenities, coffee break, colazione di lavoro, wellness card per l’accesso al centro benessere e uno sconto del 10% sulla prenotazione del successivo pacchetto meeting. Info: tel. 0583719.562; meetingandevent.mgr@cioccohotel.com.

Silvio Catalano al Boscolo Exedra di Nizza Silvio Catalano (foto) è stato nominato direttore generale dell’Hotel Boscolo Exedra di Nizza, struttura totalmente ristrutturata e riaperta nel 2009, che recentemente ha acquisito la quinta stella. Dopo quasi 8 anni alla direzione dell’Hotel Splendide Royal di Roma, Silvio Catalano torna nel suo paese d’origine per conto del Grup-

WTM Global Award ad Annamaria Ruffini Lo scorso 7 novembre, nel corso della cerimonia d’apertura del World Travel Market svoltasi a presso il centro congressi ExCel di Londra, la President & Ceo di Events In & Out Annamaria Ruffini CMP ha ricevuto il WTM Global Award, premio, assegnato ogni anno a chi si è distinto a livello internazionale nei metodi e nelle pratiche del turismo, in tutti i suoi segmenti. Il riconoscimento le è stato assegnato “per l’impegno profuso nell’innovazione e nella sostenibilità nel turismo congressuale e negli eventi». (Nella foto da sin l’ad di WTM, Fiona Jeffery, il due volte campione olimpico James Cracknell, il Segretario di Stato alla cultura, media e sport e responsabile dell’organizzazione dei giochi olimpici 2012 Jeremy Hunt, Annamaria Ruffini e Cristina Ambrosini).

po Boscolo, che gli ha affidato anche il ruolo di direttore commerciale dei propri alberghi francesi, oltre all’Exedra, l’Hotel Plaza e il Park a Nizza ed il Grand Hotel a Lione. Cinquant’anni, nato a Strasburgo, Silvio Catalano ha iniziato la sua carriera in CIGA Hotels, successivamente ha lavorato per Charming Hotels come direttore vendite, mentre nel 2004 ha iniziato la sua lunga collaborazione con lo Splendide rilanciando l’immagine dell’albergo e contribuendo all’ottenimento della stella Michelin. Info: www.boscolohotels.com.

Samuele Annibali è il nuovo gm della Storica Residenza di Ripetta Nato a Rieti nel 1981, Samuele Annibali è oggi alla guida della

magnifica residenza di Ripetta appartenente al gruppo Royal Demeure. Una nuova sfida che il gm ha accolto con l’entusiasmo e la passione che hanno sempre contraddistinto il suo excursus professionale. «Il mio desiderio è quello di portare la Residenza di Ripetta al livello dell’eccellenza, e di restituire i suoi magnifici spazi alla Capitale attraverso la realizzazione di eventi aperti a tutta la città», ha dichiarato. Prima di approdare nella splendida dimora capitolina, Annibali è stato food & beverage manager del Molino Stucky Hilton Venice, dove ha contribuito al posizionamento dello Skyline Rooftop Bar oggi locale di riferimento del Veneto, e director of food&beverage and events per il gruppo TCL. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 169


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storante di grande richiamo e un elegante bar –, un health club con spa di 500 metri quadri e 400 metri quadri di spazi congressuali.

Marianna Sarno al San Francesco al Monte di Napoli Educational nel cuore dell’Egitto Lo scorso mese, l’Ente del Turismo Egiziano, Egyptair e Misr Travel Italia guidati dai rispettivi rappresentanti – Mohamad Al Gabbar, Wael Kadry e Mohamed Kattan – hanno ospitato una delegazione di giornalisti e operatori in Egitto per far loro conoscere i luoghi culto di un Paese tra i più noti al mondo. Gli ospiti hanno potuto ammirare il Tempio di Philae, Kom Ombo, Edfu, i templi di Karnak, le tombe della Valle dei Re e i Colossi di Memnone a Luxor. Asso nella manica dell’interessante programma, l’escursione verso l’Oasi di Karga, a 350 km dal Cairo, inserita nel piano di sviluppo Italo Egiziano del progetto di ecoturismo che il CISS - Cooperazione Internazionale Sud sta portando avanti nella Nuova Valle con la consulenza di Mario Michelini Project Manager CISS-Egypt nell’ambito dello scambio economico tra i due Paesi. Info: www.newvalleyecotourism.org (nella foto da sin: Gen Fouad Sanad - Eng, Hussein MassoudChairman Egyptair, E. Brigliadori, Mr Amr El Ezabi presidente Egypt Tourism Authotity, Cinzia Renzi).

Picasso al Green Park Resort In occasione della mostra dedicata a Picasso che si terrà fino al 29 gennaio 2012 al Palazzo 170 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Blu di Pisa, il Green Park Resort propone uno speciale pacchetto, che include, oltre al biglietto di ingresso, due pernottamenti in camera doppia de luxe con piccola colazione a buffet, un benvenuto, kit di cortesia, cena al lume di candela e ingresso al centro benessere. Tutto questo al prezzo di 195 euro a persona. Nelle sale dello storico palazzo sul Lungarno pisano, gli ospiti potranno ammirare 200 opere di Picasso, tra dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti, libri e tapis serie. Fulcro dell’intera esposizione sarà la straordinaria e unica collezione di 59 linogravure, appartenenti al Museo Picasso di Barcellona. Info: www.greenparkresort.com.

Il lusso approda in Olanda con il Waldorf Astoria Amsterdam Hilton Worldwide ha annunciato l’apertura, nel 2013, di un nuovo hotel di lusso a marchio Waldorf Astoria Hotels & Resorts nel cuore di Amsterdam, nell’area recentemente dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il cinque stelle sorgerà tra le tipiche case a schiera del 17esimo e del 18esimo secolo, a fianco del più noto canale Herengracht. E disporrà di 94 camere, un’ampia gamma di scelte a livello di food and beverage – tra cui un ri-

40 anni, una solida esperienza dirigenziale nella vendita e nel marketing dell’hotellerie di lusso, Marianna Sarno (foto) ha recentemente assunto la carica di direttore commerciale e marketing presso l’Hotel San Francesco al Monte di Napoli, con l’obiettivo di riposizionare

la struttura quale raffinato resort nel cuore della città, sia sul mercato leisure che su quello degli eventi high level. Prima di approdare al San Francesco al Monte, la Sarno è stata direttore commerciale e marketing del Grand Hotel Parker’s di Napoli. In precedenza è stata anche sales&marketing coordinator al Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi e del Forte &Le Meridien di Milano. Ex convento, situato sulla collina di San Martino, con vista mozzafiato sul golfo di Napoli, il San Francesco al Monte offre una cornice di grande suggestione per soggiorni di piacere ma anche per incontri


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Novità in casa Dorchester Collection

di lavoro e incentive aziendali, con 45 camere, ricavate dalle antiche celle dei frati, 4 sale congressi in grado di accogliere fino a 200 persone – impreziosite da antichi affreschi cinquecenteschi e dotate delle tecnologie più attuali – uno splendido roof garden di oltre 1000 metri quadrati, con giardini pensili, piscina e terrazze e un ottimo ristorante.

Hilton Garden Inn in vetta alla classifica europea Per la prima volta in 15 anni di storia del brand, Hilton Garden Inn si classifica tra i primi nell’indice di soddisfazione degli ospiti in Europa 2011. Il brand è stato premiato con il punteggio più alto nel segmento di hotel di “fascia alta”, con un distacco di 57 punti sopra la media.

Sicilan Open 2012 al Verdura Golf & Spa Resort Il Verdura Golf & Spa Resort, gioiello siciliano della catena Rocco Forte Hotels con 3 magnifici campi professionali da golf immersi tra ulivi e aranceti, ospiterà la prossima edizione del Sicilian Open 2012, prestigioso torneo golfistico che rientra nel circuito europeo PGA e che si svolgerà dal 29 marzo al 1 aprile 2012 su un percorso di 6700 metri con Par 72. Per l’occasione il resort propone lo speciale pacchetto “Sicilian Celebration” che offre accesso illimitato al green o trattamenti spa inclusi a partire da ⇔190 a notte (tasse incluse). L’offerta è valida fino al 15 marzo 2012 e include soggiorno in camera deluxe con occupazione singola o doppia. La colazione a buffet, green fee senza limiti per l’intera durata

Dopo un’impegnativa ristrutturazione di due anni, ha riaperto l’Hotel Bel-Air di Los Angeles, elegante albergo con 103 camere e suite, tra le quali molte con vedute panoramiche del canyon, un nuovo centro fitness, una Spa by La Prairie di 4,134 mq, e una ristorazione d’autore firmata Wolfgang Puck. Buon compleanno Beverly Hills Hotel! Spegnerà la centesima candelina l’albergo, aperto nel 1912 sulle colline di Beverly Hills. Per l’occasione questa estate sono stati inaugurati due bungalow presidenziali, immersi nei 12 acri dello splendido paesaggio rigoglioso, di foglie di banano, con più di 5.500 mq di spazio interno ed esterno. Una seconda proprietà a Londra. A settembre, Dorchester Collection ha ulteriormente ampliato il proprio portafoglio di hotel di lusso inaugurando una seconda proprietà a Londra, 45 Park Lane. CUT at 45 Park Lane è il primo locale europeo dello Chef Wolfgang Puck. Alle pareti del ristorante sono esposti i 16 capolavori della serie limitata Psalms di Damien Hirst. Ski Butler a Le Richemond. Dal 3 dicembre, il prestigioso Le Richemond, sulle sponde del lago di Ginevra, offre un pacchetto esclusivo lo “Ski Butler” per godere una giornata sulle piste da sci. Gli ospiti raggiungeranno con un transfer privato la splendida località di Megève, dove potranno disporre dell’ attrezzatura completa. Un maggiordomo personale inoltre organizzerà il pranzo con veduta sul Monte Bianco, un giro in carrozza tra champagne e cioccolatini, e per lasciarsi rapire dall’atmosfera fiabesca del paese. Infine al ritorno in hotel, gli ospiti potranno rilassarsi con il trattamento termale “après-ski” nel centro benessere. Per il fine settimana, l’hotel offre inoltre una speciale tariffa weekend a partire da 355 chf a notte che include la prima colazione a buffet e l’accesso a “Le Spa”. Premio Meurice. All’Hotel Meurice di Parigi, si è svolta lo scorso ottobre la serata finale del prestigioso Premio Meurice per l’Arte Contemporanea. La giuria ha proclamato vincitore Mathieu Kleyebe Abonnenc della Galleria Marcelle Alix grazie al progetto Looking for Awa. Il vincitore ha ricevuto un premio di 10.000 euro, mentre altri 10.000 euro sono stati destinati alla sua galleria. (www.prixmeuricepourlartcontemporain.com). Tronchetto da mangiare con gli occhi. In occasione delle festività natalizie, Christophe Michalak, pluripremiato chef pasticcere dell’Hôtel Plaza Athénée, primo hotel a fregiarsi del titolo Patrimoine Vivant, ha creato uno speciale tronchetto natalizio (yule log) reinventandone la sua forma tradizionale. La speciale creazione di Michalak ha la forma di una libreria, dove ogni libro è una fetta di torta. Nuovo restyling al The Dorchester. Dopo il rifacimento della 10 sale eventi e la riapertura della suite Ballroom, il prestigioso hotel The Dorchester ha annunciato per l’inizio del prossimo anno la ristrutturazione di 23 suite sotto la direzione di Alexandra Champalimaud. Ad Anndra Neen il Dorchester Collection Fashion Prize 2011. Lo scorso ottobre, al The Beverly Hills Hotel, è stato assegnato il premio di moda Dorchester Collection Fashion Prize 2011. A vincere il titolo è stata Anndra Neen che ha ricevuto un premio di $ 40.000 dalla Dorchester Collection e l’opportunità di esporre le proprie creazioni nell’Hôtel Plaza Athénée a Parigi durante la settimana della moda 2012. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 171


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La vera cucina genovese alla Trattoria Tralalêro

del soggiorno, oppure un trattamento spa. La tariffa è da considerarsi tasse incluse. Info: www.verduraresort.com/celebrationoffer; tel. 0925998001.

Roma si mette in luce La società Aeroporti di Roma e Roma Capitale illuminano il Natale con l’evento “L’Italia si accende”, lo straordinario progetto illuminotecnico che arricchirà l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci e i luoghi storici di Roma con led bianchi e colorati, giochi di luce e proiezioni su maxischermi. Un volo artistico di 50 farfalle con un’apertura alare di due metri, realizzate con oltre 18.000 led, installato al Terminal 1 – area partenze – illumina dallo scorso novembre l’aeroporto della Capitale. A premere l’interruttore sono stati il Presidente di ADR, Fabrizio Palenzona, e il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Sunday Brunch all’Imàgo dell’Hassler Dallo scorso novembre, lo Chef Francesco Apreda, ispirato dalle sue origini partenopee ed il desiderio di far conoscere i sapori che ha vissuto a Napoli ai clienti dell’Imàgo, prepara ogni domenica, dalle 12:30 alle 15:00, un brunch di sfizi napoletani con vista spettacolare sulla Capitale: treccine e ricottine di bufala fresca “nell’angolo della bufala”, fritture, le pizze fritte, salumi, pesce, verdure preparate in mille modi, e dolciumi sostanziano la ricca offerta dell’appetitoso brunch. E per finire gli immancabili babà al rhum, la torta caprese al limoncello, le fragranti sfogliatelle e tante delizia al limone. Prezzi a partire da 54 eu172 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Inaugurata lo scorso ottobre la trattoria Tralalêro in via Arsenale di Terra 1 a Genova – appartenente al gruppo Planetaria Hotels – propone le più antiche specialità della cucina ligure, preparate seguendo le ricette tramandate da generazioni e riproposte dallo chef Luciano: dalle penne alla moschettiera, ai pansotti alla ligure con salsa di noci, dalle seppie a zimino, al fritto misto del vecchio pescatore al pollo al mattone con patate. La tradizione ligure è richiamata anche nell’ambiente, che offre un’atmosfera accogliente, dalle pareti rosso Santa Margherita colore tipico delle case liguri che si affacciano sul golfo, ai tavoli in legno di lavorazione artigianale su cui sono riprodotte stampe di antichi velieri, alle sedute campagnole sul cui schienale è intarsiato il nodo d’amore. I soffitti, decorati con tela di garza richiamano vele di imbarcazioni, quadri e dettagli di ispirazione marinara, mentre i centro tavola, realizzati con spezie e profumi dell’orto, regalano al locale fascino e calore. Info: tel. 0102772834; ristorante@hotelsavoiagenova.it.

ro bevande incluse. Info: tel. 0669934711; www.hotelhasslerroma.com.

Nuova organizzazione per Imagine Communication Nata nel 2009, la società Imagine Communication dà luce a una nuova organizzazione che vede in campo, insieme ai due soci fondatori – Lucilla De Luca (foto) e Daniele Savio – nuove professionalità del settore della comunicazione e del marketing, per affrontare le sfide del mercato e offrire soluzioni su misura necessarie alla

crescita e alla promozione aziendale: campagne di comunicazione e marketing su tutti i media, ufficio stampa, creazione e organizzazione di eventi. Oltre alla sede romana si aggiunge una base nel centro di Milano, con una struttura polifunzionale, in grado di offrire soluzioni alle aziende o ai professionisti che operano in città. Nata a Roma nel 1965, Lucilla De Luca è una professionista della comunicazione, con un’esperienza consolidata in agenzie giornalistiche e di comunicazione, multinazionali e compagnie indipendenti. È stata anche per dieci anni responsabile della comunicazione della Costa Smeralda oltre ad avere lavorato presso ITT Sheraton, Starwood Hotels & Re-


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sorts. Prima di fondare Imagine, si è occupata in proprio della comunicazione di SINA Fine Italian Hotels e di altri gruppi alberghieri. Da qualche anno è docente alla Business School del Sole 24 Ore nei Master post Laurea. Daniele Savio, nato a Zofingen in Svizzera nel 1958, è un eclettico imprenditore, dai molteplici interessi, che, a Roma, ha aperto anche alcuni ristoranti di successo. La passione per il golf e per la nautica lo hanno portato ad avvicinarsi al mondo sportivo, con la possibilità di applicare le sue capacità manageriali anche in questi settori. tel. 06.39750290; www.imaginecommunication.eu.

Move to meet for free Albergo design di ultima generazione il Move Hotel di Mogliano Veneto lancia una promozione speciale per gli organizzatori di eventi: prenotando un evento entro gennaio 2012, per un minimo di 20 camere, la sala congressi sarà gratuita. Situato a 15 minuti dagli Aeroporti Marco Polo di Venezia e Antonio Canova di Treviso, l’hotel (203 camere) è già indirizzo privilegiato di diverse aziende leader che lo scelgono come sede abituale per i loro congressi ed eventi. Il conference center, con ingresso indipendente, si articola in 10 sale polifunzionali con luce naturale, tecnologie di ultima generazione, in grado di accogliere un massimo di 800 persone.

A partire da 218 euro (Iva esclusa), per camera doppia a notte, il pacchetto include sette pernottamenti, upgrade garantito a camera di tipologia deluxe, prima colazione con scelta di specialità locali e prodotti a basso contenuto calorico e per intolleranze alimentari, in aggiunta al tradizionale buffet, trattamento di mezza pensione (cena 3 portate, bevande escluse) con aperitivo di arrivederci offerto prima della cena l’ultimo giorno, omaggio di benvenuto, tè di benvenuto il giorno d’arrivo presso lo yachting bar, biglietti gratuiti a/r per la funivia di Montallegro a Rapallo, biglietti gratuiti per il Museo civico “Attilio e Cleofe Gaffoglio”, il “Museo del Merletto”, accesso libero al Health & Fitness Club con piscina interna riscaldata, idromassaggio, sauna, bagno turco e palestra vista mare (un bambino sino a 12 anni, se in camera con due adulti, gratuito in pernottamento e prima colazione).

Condé Nast Traveler’s World Savers Award a Wolgan Valley Resort & Spa Wolgan Valley Resort & Spa, il primo resort al mondo accreditato a livello internazionale come struttura carbon-neutral, ha ricevuto il prestigioso Traveler’s World Savers Award 2011 per il suo grande impegno dedito alla conservazione della fauna locale.

Offerta evergreen Excelsior Palace hotel

Guillaume Rose nuovo direttore del Turismo e dei Congressi

Dal 30 novembre 2011 al 31 marzo 2012, l’Excelsior Palace Hotel lancia una promozione speciale dedicata agli over 65.

Guillaume Rose è stato recentemente nominato direttore generale del Turismo e dei Congressi di Monaco. Laureato in

cinema e con un MBI all’Università Internazionale del Principato di Monaco, Guillaume Rose ha lavorato a Parigi nel campo del cinema e nella televisione prima di entrare nella Société des Bains de Mer nel 1997. Ha rivestito diverse cariche nell’ambito della comunicazione, prima per i casinò, poi per tutto il gruppo. Per tre anni è stato vicedirettore generale della SBM dopo uno stage di sei mesi per la società MGM Mirage a Las Vegas. Guillaume Rose ha anche partecipato al consiglio nazionale del Principato di Monaco. Attualmente è presidente della Commissione degli Interessi Sociali e degli Affari Diversi, nonché presidente della Commissione della Cultura e del Patrimonio.

Russia primo mercato di Hilton Worldwide in Europa Hilton cresce in Russia grazie a un accordo di sviluppo per 11 progetti e 4 nuove strutture. L’intesa di multi-site development, sancita con Osnova Development Llc, consentirà al gruppo di aggiungere circa 1.000 camere alla pipeline e, poi, ulteriori 1.500. Il mercato russo diventa, così, primo mercato a livello europeo, per Hilton Worldwide, in termini di crescita: la compagnia conta già su un portfolio di 23 strutture operative o in via di sviluppo in tutto il Paese. «Entro la fine del 2012 prevediamo di aprire almeno altri quattro hotel», ha detto Patrick Fitzgibbon, senior vice president, development Europe and Africa di Hilton Worldwide: Hilton Kazan (202 camere), che aprirà nella primavera 2012; il DoubleTree by Hilton Moscow Vnu11-12 2011 | www.mastermeeting.it 173


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kovo Airport (432 stanze), operativo da inizio 2013; l’Hilton Garden Inn Volgograd (158 camere), a fine 2012; e l’Hampton by Hilton Volgograd Profsoyuznaya (156 stanze), previsto verso la fine del 2013. Info: www.hiltonworldwide.com.

Incetta di premi per il ristorante La Pergola A Firenze, nella splendida cornice del Mercato Centrale di San Lorenzo si è svolta lo scorso ottobre la presentazione della nuova Guida dei ristoranti d’Italia dell’Espresso. Nell’olimpo della cucina stellata spicca il ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts che guadagna mezzo punto in più rispetto allo scorso anno e raggiunge quota 19,5. Al successo dello chef Heinz Beck si aggiunge poi quello di Simone Pinoli, maître della Pergola, che per la seconda volta conquista il titolo di Maître dell’anno. A consegnare il premio a Pinoli – una prestigiosa Jeroboam di Deliella 2005, cru di Nero

d’Avola del Feudo Principi di Butera – è stato Francesco Zonin. Infine, il sommelier de La Pergola, Marco Reitano (nella foto) è stato eletto Miglior Sommelier da “Guida ai ristoranti d’Italia, Europa e del Mondo” di Identità Golose. Sommelier de La Pergola dal 1995, Reitano ha il delicato incarico di curare la sua straordinaria cantina, una delle più ricche e prestigiose del mondo con oltre 3.000 etichette. Info: tel. 063293785; www.romecavalieri.com.

New entry per Ventana Group Giulia Parisi è la nuova sales manager di Ventana Group. Si occuperà in particolare dello sviluppo del business e dei rapporti commerciali nel settore Mice che attualmente genera il 90% del fatturato del gruppo. Ventana Group, sarà anche l’agenzia viaggi ufficiale del prossimo Salone Internazionale del Mobile di Milano (17-22 Aprile 2012), si occuperà di hotel booking, ticketing aerea e ferroviaria, rent-a-car, trasferimenti e pacchetti speciali.

“New Build of The Year” per Borgo Egnazia e un asilo nido a chilometro zero Il raffinato resort di proprietà della famiglia Melpignano, si è recentemente fregiato del prestigioso premio New Build of the Year, all’European Hospitality Awards 2011. Il riconoscimento viene conferito ogni anno alle realtà che, si sono impegnate nella ricerca di soluzioni architettoniche innovative senza dimenticare l’attenzione a un design sobrio ed elegante. Borgo Egnazia offre 183 174 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

tra camere e suite, una Spa di 1800 metri quadrati e le 18 buche del G.C. San Domenico. Si chiama Trullolandia ed è l’asilo nido per i dipendenti del resort di Savelletri di Fasano. Immerso in un giardino di buganvillee, gelsomini, fichi d’india e agrumeti, offre attività ludiche e didattiche tra cui lezioni di inglese con un’insegnante madrelingua. La scelta di avere un kids club aziendale evidenzia l’attenzione che la direzione di Borgo Egnazia riserva ai propri collaboratori mostrandosi sensibile alle difficoltà di chi deve conciliare famiglia e lavoro. L’asilo rimane aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 16,00. Info: tel. 0802255000. Info: www.borgoegnazia.com.

Cinque grandi novità a cinque stelle per l’Hotel Eden Cinque importanti novità per l’Hotel Eden di Roma. La prima riguarda lo stile. Dopo l’apertura dell’area benessere con bagno turco e palestra e il totale restyling della facciata e dei ristoranti, l’hotel continua il suo impegno al rinnovamento focalizzando l’attenzione sulle camere e suite. La seconda novità è quella di offrire una colazione speciale al ristorante Terrazza dell’Eden con vista mozzafiato sulla capitale. Sempre al ristorante ci sarà la possibilità di degustare, al costo di 80 euro, il business lunch composto da tre piatti a scelta selezionati da un apposito menu. Il quarto cambiamento si pone sul nuovo menù autunno-inverno accompagnato da un servizio impeccabile e da una esclusiva carta dei vini. La quinta novità interessa il giardino dell’Eden, che offre alla sua clientela un


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Alessio Boschi per La Boite d’Or

menu ispirato all’antica tradizione romana. Info: tel. 0647812752; www.edenroma. com.

Nata nel 1978, La Boite d’Or, gioielleria di proprietà di Vilma Arnaudo che la gestisce insieme ai figli Alberto e Silvia, realizza preziosi dal design unico. Recentemente l’azienda ha sviluppato un’intensa collaborazione con Alessio Boschi. Classe 1971, Boschi è un giovane designer di fama internazionale che ha vinto

Villa d’Este premiata Favorite Hotel Worldwide dai lettori del The Daily Telegraph Lo scorso novembre i lettori del The Daily Telegraph hanno votato l’Italia come Paese preferito in Europa e Villa d’Este come Favorite Hotel Worldwide. A pochi chilometri da Milano, Villa d’Este, è un resort di charme tra i più belli al mondo. Formato da due ville, la Villa del Cardinale e il Padiglione della Regina, offre 152 camere dotate di ogni comfort, tutte una diversa dall’altra, elegantemente arredate con mobili antichi, dipinti, stampe, sete, broccati e velluti preziosi. Terrazze e balconi si affacciano sul lago o sugli alberi secolari del parco. Info: tel. 031348701; www.villadeste.it.

Nel 2012 primo Garden Inn olandese Aprirà la prossima estate, l’Hilton Garden Inn di Leiden, in Olanda. Si tratterà del primo albergo del Gruppo Hilton Garden Inn nei Paesi Bassi. Leiden, situata a ovest del Paese tra Amsterdam e l’Aia, è sede di una delle più antiche università in Europa e del Leiden Bio Science Park, che conta oltre 60 aziende specializzate e istituti scientifici. All’Hgi Leiden sono previsti 173 camere, un ristorante e un bar. A completare l’offerta un business center, un health club e un parcheggio per 150 posti auto. L’hotel è situato accanto al centro congressi Corpus. Info: www.hiltonworldwide.com.

molti premi tra cui miglior design nella categoria delle perle al Couture Show di Las Vegas, designer dell’anno agli Uk Jewellery Awards e il prestigioso Veranda Awards 2010 New York nella categoria del design mondiale. «I suoi gioielli sono unici perché ciascuno di essi vuole raccontare una storia», spiega Vilma Arnaudo, «non è sufficiente guardare le creazioni di Alessio Boschi, bisogna soffermarsi per scoprirne i segreti, per carpire i mille trucchi che permettono di trasformarlo e di indossarlo in modi differenti a seconda delle occasioni. Come la vita di oggi è in continuo cambiamento, così le creazioni di Alessio, con la loro versatilità, sanno adattarsi al nostro divenire». Le gioiellerie La Boite d’Or sono aperte a Cuneo e a Limone Piemonte. Info: info@boitedor.it. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 175


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nue, MICE&banqueting, frontoffice, con politiche di pricing e strategia di yield management condivise con la sede di Milano.

Luca Rombi nuovo gm dell’Hotel Lunetta di Roma Novità Gourmand al Principe di Savoia Alessandra Veronesi (foto) è la nuova chef sommelier dell’Acanto, il ristorante del 5 stelle meneghino Principe di Savoia, gioiello italiano di Dorchester Collection. Veronesi, nata a Verona, da sempre ha una vera e propria passione per l’enologia, che l’ha portata fin da giovanissima a lavorare nel mondo dei vitigni, mondo che conosce a 360 gradi. Nel suo excursus lavorativo ha ricoperto diversi ruoli di responsabilità nel settore food&beverage, tra i quali quello di responsabile di sala presso l’Antico Caffè Dante di Verona, e quello di wine manager presso il ristorante Arquade a Villa del Quar, il Relais & Chateaux di Pedemonte (Verona). Per i gourmand più raffinati, tutti i giovedì fino al 31 maggio, a partire dalle 19,00, il Principe Bar si trasforma in oyster bar proponendo ai suoi ospiti una selezione di sei ostriche Tsarskaya e un flûte di champagne Moët&Chandon a 40.00 euro. Info: tel. 0262302081; www.hotelprincipedisavoia.com.

Fiorentini all’Hotel Majestic Classe 1974, laurea in Economia alla Cattolica di Milano, Andrea Fiorentini è dallo scorso marzo general manager dell’Hotel Majestic di Roma, cinque stelle lusso della The Leading Hotels of the World. Fiorentini viene da una lunga esperienza nel settore, in particolare nel gruppo Atahotels, dove dal 2006 al 2011 ha ricoperto ruoli sempre più impe176 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

gnativi, prima come assistant general manager dell’Atahotel Villa Pamphili a Roma e del Principi di Piemonte Atahotel Luxury Emotions e Atahotel Concord a Torino, e poi come assistant general manager all’Atahotel Expofiera di Milano fino all’incarico di deputy manager presso l’Atahotel Capotaormina in Sicilia, dove ha sviluppato e gestito attività dei singoli reparti con focus su sales&marketing, booking, reve-

Professionista con oltre 26 anni di carriera alberghiera, maturata in ambito di compagnie nazionali e internazionali in Italia e all’estero (Set Hotels, Bagaglino Hotels, CIGA Hotels, Radisson SaS, Hotel Pierre Milano, Delphina Hotels & Resorts e Travel Charme Hotels AG), Luca Rombi (foto sotto) è ora al-

la guida dell’Hotel Lunetta, elegante “boutique hotel” quattro stelle situato nel centro storico di Roma, tra il Pantheon, Campo di Fiori e Piazza Navona. Il Palazzo, parte di una società immobiliare proprietaria di altri stabili di pregio nel centro di Roma, vanta una storia di oltre 6 secoli (si parla dell’Albergo della Luna già dal 1368). Oggi, dopo altri tre anni di lavoro, l’Hotel Lunetta rinasce con una nuova veste di “Historical Boutique Hotel” per offrire ad una clientela internazionale un’ospitalità di riguardo in un contesto unico: durante i lavori di ristrutturazione sono stati trovati sotto le fondamenta i resti dell’antico Teatro Romano di Pompeo, i cui particolari sono stati


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lasciati a vista per accogliere, in una ambientazione unica, una splendida Spa di oltre 300mq. Trenta le camere, dotate di moderni comfort, di varie dimensioni, classic, superior, de luxe, fino alle comode junior suite con angolo living e family suite con ingresso privato.

Hilton Worldwide fa poker a Roma Hilton Worldwide ha annunciato oggi la firma dell’accordo per l’apertura dell’Hilton Garden Inn Rome Claridge, che andrà ad arricchire il portfolio di hotel del Gruppo a Roma, che attualmente comprende l’Hilton Garden Inn Rome Airport, l’Hilton Rome Airport e il lussuoso Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts. L’Hilton Garden Inn Rome Claridge, la cui inaugurazione è prevista per l’inizio del 2012, sarà l’ottavo Hilton Garden Inn aperto in Italia dal 2006 e il secondo hotel del marchio a Roma. L’hotel, gestito tramite un accordo di franchising siglato con Ungheria Società Alberghiera S.r.l., società del gruppo Roscioli Hotels, è situato nel quartiere Parioli, a 2 km da Via Veneto e a meno di 1 km da Villa Borghese. Disporrà di tre suite, 90 camere, 242 metri quadrati di spazi congressuali suddivisi in quattro sale separate, un bar ristorante aperto tutto il giorno, e per stuzzichini e rinfreschi non stop, ci sarà il Pavilion Pantry, aperto 24 ore su 24.

Santino Giusti alla guida del Grand Hotel Beverly Hills È il romano Santino Giusti il nuovo general manager del Grand Hotel Beverly Hills, al-

bergo nel cuore di Roma che fa parte del gruppo Royal Demeure. Giusti ha acquisito un’esperienza ventennale nel settore alberghiero internazionale, lavorando in Italia, Europa, Stati Uniti, e specializzandosi in sviluppo, gestione organizzativa e commercializzazione di strutture alberghiere con servizi congressuali. In Italia ha ricoperto il ruolo di gm in diversi Jolly Hotels. A Roma, in particolare, ha diretto il Leonardo da Vinci e il Vittorio Veneto. «Il Grand Hotel Beverly Hills ha tutte le carte in regola per essere un punto di riferimento nel panorama ricettivo della capitale» ha dichiarato Giusti, «possiamo offrire in un’unica location il soggiorno in camere di qualità, e un’ampia scelta di sale meeting e spazi per eventi. A questo si aggiunge la posizione privilegiata nel residenziale quartiere Parioli, nel cuore di

Roma, molto apprezzata sia dai viaggiatori business che da quelli leisure».

Townshirt su Napoli per ABIO Un’idea nuova per una città poliedrica, con un grande obiettivo sociale: un’asta di beneficenza che si terrà il prossimo anno il cui risultato sarà devoluto ad Abio, Associazione per il Bambino in Ospedale. L’obiettivo è riuscire a realizzare una sala gioco presso il reparto di Urologia dell’Ospedale Santobono di Napoli. L’iniziativa prende vita da un progetto diverso, guardare Napoli da un punto di vista slegato dalle solite cartoline o dai luoghi comuni, proponendo una sfida di moda e design. Quarantadue tshirt ispirate alla città partenopea, suggerite dalle riflessioni e dalle emozioni di turisti di ogni parte del mondo passati

Indel B firma accordo con Best Western - Besteam Indel B ha siglato un accordo corporate relativo alla fornitura di minibar, casseforti e serrature elettroniche con la prestigiosa catena alberghiera Best Western. Nata nel 1967, Indel B è un’azienda storica nel settore della refrigerazione appartenente al Gruppo Berloni che offre alti standard di qualità e massima garanzia in tecnologia, design, e assistenza post vendita. Nella foto, da sin. Gerardo Boschi, Commercial Director Indel B e Elena Pinzi, Responsabile Supply Division Besteam. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 177


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I “Menu Blu” dell’Acquario di Genova Lo scorso sabato 19 novembre, all’Acquario di Genova, sono stati presentati in anteprima i “Menu Blu” della nuova linea enogastronomica Emotivatevi! di Capurro Ricevimenti, programma in cui vengono proposti “menù etici”, con massima attenzione alla sana alimentazione, al consumo responsabile ed al rispetto ambientale. Menù dai sapori autentici preparati con prodotti stagionali provenienti da allevamenti e colture biologiche locali. Sulla base della stessa logica, ai “Menù Blu” si affiancano i “Menù Green”, con ricette della grande tradizione ligure che Capurro Ricevimenti ha rivisitato con creatività. L’iniziativa si è svolta nell’ambito di un importante educational di Costa Edutainment volto a presentare ai media le prossime iniziative all’interno delle proprie strutture genovesi (Galata Museo del Mare, Città dei Bambini, Acquario). www.capurroricevimenti.it.

che Siae fino alla spedizione del prodotto finito in stampa industriale. Interessante la possibilità di utilizzare il brand anche per la creazione di un nuovo business o come un vero e proprio veicolo di comunicazione. Alcuni Tour Operator, ad esempio, hanno realizzato compilations di brani di balli di gruppo latinoamericani per le proprie equipe di animazione, distribuendo i cd nei vari villaggi gestiti dal brand turistico e venduti agli ospiti durante tutta la stagione estiva. In più Semicroma “coccola” i propri clienti con un regalo elegante ed esclusivo pensato appositamente per loro. Per informazioni e contatti: www.crearecomunicarecoccolare.it - info@crearecomunicarecoccolare.it.

Cooking for Art a Roma nell’ultimo anno, vengono interpretate da giovani designer campani e messe in mostra fino allo 18 dicembre al Castel dell’Ovo di Napoli. L’iniziativa è promossa da SNG Salvatore Naldi Group in partnership con il TADS Tarì Design School, la scuola di alta formazione del Consorzio Orafo Il Tarì, affiancata dalla fondazione ABIO e patrocinata dal Comune di Napoli e da Altaroma. «Per chi come noi vive di turismo», spiega Stefania Sarno responsabile marketing del Gruppo SNG, «tentare di capire la reale percezione che il visitatore ha di Napoli ci sembra una stimolante prospettiva per un vero cambiamento di rotta».

Semicroma per un oggetto da conservare Creare, comunicare, coccolare: è da questo triplice concetto 178 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

che prende forma l’offerta della Semicroma, un’azienda romana che produce, realizza e stampa cd e dvd per descrivere in una maniera originare il brand aziendale attraverso la musica o le immagini, dando vita a prodotti in forme e contenuti esclusivi che riescono a rendere al meglio un messaggio promozionale. Il regalo aziendale e il gadget è ormai diventato un oggetto di comunicazione, un oggetto da conservare. La Semicroma segue il cliente sin dall’inizio, aiutandolo nello sviluppo della sua idea regalo, mettendo a disposizione cataloghi musicali già in produzione o provvedendo alla realizzazione di master audio o video originali, accompagnandolo nella scelta della veste grafica più accattivante con i consigli del suo creative designer, e gestendo tutte le prati-

Lo scorso ottobre, nella splendida cornice del Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, all’interno del ristorante gourmet Open Colonna, si è svolta la seconda edizione dell’evento Cooking for Art Roma organizzato da Witaly e presentato da Luigi Cremona. Protagonista è stata la montagna con degustazioni e showcooking che hanno visto all’opera noti chef e enogastromi. Sono state anche presentate le guide Touring 2012 ed è

stato consegnato il Premio Miglior Chef Emergente D’Italia 2011 allo chef campano Roberto Allocca (foto sopra). Info: www.witaly.it. ■


AERONEWS

Notizie dal mondo Emirates rapporto di successo tra Emirates e Aeroporti di Roma», ha dichiarato l’amministratore delegato di Aeroporti di Roma spa, Lorenzo Lo Presti, «e confermano lo scalo della Capitale, collegato a 180 destinazioni con oltre 110 compagnie aeree, quale primo hub del Mediterraneo. L’aeroporto Leonardo da Vinci è il primo aeroporto italiano in grado di accogliere un A380 con l’infrastruttura operativa completa».

Accademia per piloti Lo scorso mese Emirates ha inaugurato il servizio con l’A380 sulla rotta Dubai-Roma. Il volo EK97 proveniente da Dubai è atterrato alle 12:35 all’aeroporto internazionale di Roma Leonardo da Vinci. Da oggi quindi anche sull’aereo più famoso del mondo, con i suoi servizi esclusivi a bordo tra cui le due On Board Shower Spa, riservate ai passeggeri della Prima Classe e la lounge di bordo situata sul ponte superiore per tutti i passeggeri premium. Con 14 suite private in First Class, 76 mini-pod di Business Class e 427 posti in Economy Class, servizi esclusivi come le due on board shower spa (solo per la prima classe) e la lounge di bordo (classe premium), l’A380 di Emirates offre grande comfort, relax e divertimento grazie a ice, il pluripremiato sistema, che propone fino a 1200 canali con film,musica e videogiochi. Massimo Massini, Area Manager Italy & States of ex Yugoslavian Republic, ha così commentato l’evento: «abbiamo mantenuto la promessa fatta lo scorso giugno e oggi siamo molto orgogliosi di annunciare, primi in Italia, l’inserimento dell’A380 sulla rotta Roma-Dubai. L’arrivo dell’A380 è un evento di grande rilievo e importanza per l’economia italiana, che contribuirà a rafforzare i flussi commerciali e turistici tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia». «I due voli quotidiani dall’aeroporto Leonardo da Vinci sono un’ulteriore conferma del

Emirates ha recentemente annunciato i piani della Emirates Flight Training Academy, il centro dedicato alla formazione per il volo che avrà sede presso il Dubai World Central Airport e per il quale è stato previsto un investimento di 400 milioni di AED. L’Accademia accoglierà 400 studenti alla volta e vanterà la propria Flight Training Organisation (FTO) che permetterà alla Compagnia, per la prima volta, di occuparsi del training del suoi piloti cadetti a Dubai.

Terzo A380 su Londra Heathrow I collegamenti giornalieri operati dell’A380 di Emirates su Londra Heathrow diventeranno tre a partire dal 24 gennaio 2012. Velivolo di punta della flotta Emirates, sostituirà un Boeing 777 per il volo EK 029 da Dubai e per il volo di ritorno EK 030, incrementando la capacità di passeggeri su una delle rotte più trafficate della compagnia aerea. Emirates ha portato il suo superjumbo dotato di Onboard Lounge e Shower Spa nella capitale britannica nel dicembre 2008.

Baghdad accoglie il volo inaugurale di Emirates Il 13 novembre scorso è atterrato a Baghdad, capitale dell’Iraq, il primo volo Emirates. I passeggeri a bordo hanno potuto approfittare del nuovo collegamento con Dubai, da cui è possibile raggiungere numerose destinazioni d’interesse nel mondo tra cui: Australia, Inghilterra, Stati Uniti, India e Pakistan. Baghdad è la seconda destinazione lanciata da Emirates in Iraq nel corso dell’anno. La rotta su Bassora è stata inaugurata con successo nel mese di febbraio. Info: www.emirates.com/it. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 179


LE LOCATION DI MM

RUSSOTT FINANCE SPA COORDINAMENTO UNICO DELLE STRUTTURE DEL GRUPPO (QUATTRO TRA ROMA, MILANO, SICILIA E VENEZIA), MASSIMIZZAZIONE DEI RISULTATI, STRATEGIE E PROCESSI DI ENGAGEMENT DEL PERSONALE. UN BUSINESS PLAN TANTO COMPLESSO QUANTO AMBIZIOSO. DIRIGE L’ORCHESTRA, LINDA CONFORTI

Hilton Giardini Naxos

a luglio 2009, quando dall’Heathrow-Windsor di Londra approdò al Milan Marriott Hotel per ricoprire, prima, l’incarico di director of operation e, poi, quello di general manager, la sua carriera è stata una continua ascesa. Di recente Linda Conforti – che da tutti si fa chiamare solo Linda, in controtendenza al mood del settore alberghiero, soprattutto italiano, dove spesso i rapporti gerarchici sono rigidi (e a conferma del forte imprinting che l’esperienza anglosassone ha dato alla sua formazione) – è stata nominata coordinatrice

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delle quattro strutture RussottHotel hotel affiliati a prestigiosi marchi internazionali. Donna e giovanissima, in un mondo dominato da figure maschili senior, Linda ha alle spalle diversi incarichi e ruoli strategici in materia di formazione del personale e gestione d’hotel, ha collaborato con un team internazionale alla sperimentazione di nuovi concetti di ospitalità e all’ideazione di iniziative pilota che sono state poi introdotte e implementate con successo nelle strutture Marriott del mondo. Già la vita di g.m. di un grande albergo è abbastan-

za movimentata (tanto più quando la struttura ha i numeri del Milan Marriott Hotel), ora che è coordinatrice, com’è cambiata la sua giornata? «Solo se ci penso, realizzo che per me 8 ore di un normale impiego d’ufficio equivarrebbero a un part-time! Sono impegnata praticamente 24h su 24, ma i successi e gli ottimi risultati mi ripagano delle fatiche. A livello pratico, durante la settimana mi sposto tra Milano, Sicilia (nell’albergo ai Giardini di Naxos, dove ho trascorso quasi tutta l’estate in attesa del nuovo direttore), Roma e Venezia.


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Fortunatamente ho il sostegno della mia famiglia e posso contare su un team di collaboratori appassionati e disponibili». Considerando la distanza geografica tra le strutture e l’impossibilità di essere fisicamente sempre presente, come organizza il suo lavoro? «I direttori di ciascuna struttura riportano a me periodicamente. Per quanto riguarda Milano e Roma, da quest’anno i reparti commerciali lavorano in stretta sinergia, condividendo le strategie e le politiche di vendita. In generale, sono molto serena perché sono circondata da un team di collaboratori affidabili, che sanno di poter contare su di me in ogni momento». Un anno fa mi disse: «Poche formalità, responsabilizzazione, attenzione ai risultati, lavoro di squadra e benessere del personale». Ora che coordina molte più persone (circa 300), riesce ancora a garantire la soddisfazione di tutti? «Naturalmente ci provo, tanto sul piano professionale quanto sul piano personale. Attenendoci noi agli standard Marriott, dedichiamo alla formazione del

Milan Marriott

personale davvero molte energie e risorse: quello che investi oggi nelle persone, in futuro tornerà decuplicato in termini di migliori risultati! Quest’anno abbiamo mosso i primi passi per realizzare il passaggio dal concetto di managing (legato ad una logica di subordinazione) a quello di leadership (un approccio che crea il maggior coinvolgimento di tutte le figure professionali). L’obiettivo per il prossimo futuro è di non avere più manager, ma leader, ovvero figure guida che condividono piani e progetti, si incontrano, confrontano e misurano la loro attività con quella dei colleghi. Il mondo della leadership, rispetto a quello del managing, ha infinite potenzialità: quando le risorse sono engaged (cioè coinvolte, fidelizzate) sentono di possedere l’albergo, lavorano meglio e con più passione». Alle rigidità del sistema del-

l’hôtellerie italiana, che non sempre premia il merito, in Marriott metodologie e processi stimolano l’empowerment... «Da noi non ci sono formalità nei rapporti gerarchici e l’attività di carreer plan è costante: chi merita, cresce! Prima di cercare nuove persone fuori dalla struttura, valutiamo se internamente abbiamo risorse adatte da formare per il ruolo che stiamo cercando. I gruppi internazionali a cui siamo affiliati, inoltre, ci danno la possibilità di far fare esperienze all’estero al nostro personale, che può così apprendere e portare con sé best practice al ritorno in Italia. Questo modello, molto flessibile, è premiante tanto per la struttura quanto per il dipendente». Quali sono i suoi goal per il futuro? «Sicuramente continuare a mantenere alto il trend positivo

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Rome Marriott Park Hotel

registrato quest’anno dai nostri alberghi, e se possibile migliorarlo, grazie al contributo di tutti. Inoltre punto al consolidamento della riorganizzazione commerciale e amministrativa iniziata quest’anno, così da ottimizzare i risultati con processi e azioni comuni. Senza dimenticare che il lavoro è anche piacere, per questo spero di riuscire ad avere più tempo da dedicare ai miei collaboratori, per sviluppare con loro nuove attività di successo». Come affronterete un’eventuale flessione dell’occupa-

zione in vista di una crisi che non accenna a concludersi? «Continueremo a fare bene come abbiamo sempre fatto, concentrandoci su politiche di fidelizzazione di vecchi e ricerca di nuovi clienti. Per questo sarà necessario ideare sempre nuove iniziative, capaci di suscitare il famoso “effetto wow!”». Dopo gli Oscar dedicati ai migliori collaboratori del l’hotel e l’Associate appreciation week (una settimana speciale di cene ed eventi a tema in cui i leader di-

mostrano attivamente il loro apprezzamento nei confronti dei collaboratori, per esempio portando la colazione ai vari reparti dell’hotel), quali altre iniziative divertenti e premianti ha in serbo? «Anticipano gli Oscar annuali gli incontri trimestrali chiamati Town Hall Meeting, momenti durante i quali i partecipanti si confrontano e fanno le loro nomination per la serata annuale degli Oscar (che da quest’anno sarà a tema). In questi incontri ci concentriamo solo su ciò che di positivo è stato fatto dal team: è un momento, insomma, durante il quale diciamo “brave” alle persone. Per il 2012, inoltre, spero di poter coinvolgere il personale anche in qualche attività per il sociale, da svolgersi all’interno della comunità». C.P.

Milan Marriott Hotel Via Washington 66 20146 Milano Tel. 0248521 - fax 0248522807 www. milanmarriotthotel.com www.marriott.com Rome Marriott Park Hotel

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Il Principe Hotel Catania AL CENTRO DEL MEDITERRANEO, PER GODERE DI UN SOGGIORNO RICCO DI ATTRATTIVE ARTISTICHE E NATURALI CHE POSSONO TRASFORMARE UN EVENTO CONGRESSUALE IN UN’ESPERIENZA SPECIALE

ituato a due passi dai luoghi più simbolici del centro di Catania, tra i quali l’Anfiteatro Greco-Romano e, soprattutto, la Fontana dell’Elefante che troneggia al centro della Piazza Duomo, Il Principe Hotel è il luogo perfetto per godere del mix di bellezze storiche e naturalistiche che rendono la città etnea unica al mondo. Nota fin dall’antichità per la splendida posizione sul mare di Sicilia e per il suo clima mite e temperato, è stata dominata dai più grandi popoli del Mediterraneo – dai Greci ai Romani, dai Bizantini ai Normanni –, ognuno dei quali le ha lasciato in dote magnificenze architettoniche che oggi si sommano alla straordinaria capacità di accoglienza che il popolo catanese ha affinato nel corso dei secoli. E proprio per la qualità del servizio alberghiero che offre, insieme alla posizione felice nel cuore del centro storico di Catania, ed ancora alla straordinaria bellezza della struttura e degli arredi, Il Principe Hotel si mostra una garanzia per chi desideri trascorrere un soggiorno che sia business, ma non solo. E il motivo è presto spiegato. Se infatti, nel tempo, l’albergo ha ampliato la propria offerta di servizi, grazie all’accorpamento di edifici

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adiacenti al palazzo storico che sono stati sapientemente ristrutturati in uno spazio events dedicato ai momenti business,e nel quale si trovano 5 sale polifunzionali adatte ad ospitare meeting e congressi da 50 a 250 persone per un totale di 600 posti, altro motivo di apprezzamento della clientela Mice è per la molteplicità di opzioni per le attività di post-congress. Partendo dai lussuosi spazi de Il Principe Hotel infatti, è possibile organizzare molteplici tipologie di esperienze, dal teambuilding sull’Etna, a vere e proprie escursioni tra i faraglioni di Aci Trezza o nelle meravigliose e selvagge gole dell’Alcantara.

Tra passato e futuro Questa importante attenzione all’accoglienza business dell’albergo diretto da Marco De Pinto (foto) non è oltretutto passata inosservata nel mondo del turismo, tanto è vero che negli ultimi anni Il Principe Hotel ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, tra i quali spicca la vittoria del Premio Ospitalità Italiana, manifestazione orga-

nizzata dall’Isnart e da Unioncamere con l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri. Il management dell’albergo catanese non si è seduto però sugli allori ma sta continuando il processo di crescita nell’offerta di ospitalità, tanto che un’importante trasformazione è in atto proprio in questo momento. È quella che vedrà Il Principe Hotel arrivare, per la stagione 2012, a triplicare la propria capacità ricettiva che salirà a un totale di 90 camere tra comfort, deluxe e suite, oltre che ad ampliare ulteriormente la propria offerta di servizi, grazie alla realizzazione di uno dei più grandi e lussuosi centri benessere e fitness della città e di uno splendido roof-garden con una capacità superiore ai 150 posti a sedere. Da questa terrazza panoramica sarà possibile ammirare tutte le bellezze di Catania, degustando le prelibatezze enogastronomiche che la Sicilia regala al mondo. Dante Daverio

Principe Hotel Via Alessi, 24 - 95124 Catania tel 0952500345 - fax 095325799 www.ilprincipehotel.com info@ilprincipehotel.com

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L’ALTA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELL’HOTELLERIE

L’Hotel Eden di Roma ha scelto Swisscom BANDA LARGA SU FIBRA OTTICA, GESTIONE DI RETI E CONNECTED TV: TUTTO IN UN UNICO LUOGO

uardando l’Hotel Eden di Roma è impossibile non pensare all’eccellenza: la generosa architettura del palazzo Belle Epoque si fonde perfettamente con lo stile della vicina Piazza di Spagna e la vista mozzafiato sui sette colli romani. Le suite e le camere, tutte spaziose e luminosissime, avvolgono l’ospite con i loro caldi colori pastello. Ovunque l’arredamento discreto sottolinea l’elegante bellezza del luogo, per non parlare del confort e del servizio, davvero impeccabili. Tante eccellenze alle quali oggi si aggiunge anche la tecnologia, grazie alla partnership con Swisscom che ha costruito una rete su IP totalmente convergente e scalabile per gestire le numerose applicazioni che si interfacciano con l’hotel e con gli ospiti. In aggiunta ai servizi già installati, come la live TV, i film a pagamento e l’accesso ad internet ad alta velocità – la società gestisce, tramite Fastweb (di cui è proprietaria al 100%), una fibra ottica da 30 Mb/s, che può essere facilmente potenziata a 100 Mb/s – sono previste nuove applicazioni sulla rete come il sistema di TV a circuito chiuso (CCTV), la comunicazione Voce per lo staff, la gestione delle presenze in camera, il sistema di riscaldamento e aria condizionata, e le opere d’arte in formato digitale.

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Trasparenza completa per tutti i servizi Swisscom monitora il servizio 24/7 attraverso il NOC (Network Operation Center), sistema che è in grado di individuare le ore e i luoghi di maggiore utilizzo riuscendo quindi ad assegnare dinamicamente la banda dove richiesto. Inoltre l’hotel ha la possibilità di accedere al monitoraggio della rete Swisscom e di visualizzare ogni singola applicazione e dispositivo presente in albergo, attraverso un interfaccia basata su web.

Costi energetici e di manutenzione ridotti con Connected Hotel TV Con Swisscom Connected Hotel TV, la TV stessa funge anche da Access Point creando un’infrastruttura wireless separata. Inoltre il nuovo monitor TV LG, es-

sendo dotato di uno switch Ethernet integrato, non richiede l’utilizzo di settop box e cavo HDMI, caratteristica, quest’ultima che consente la riduzione dei costi energetici e di manutenzione. Lo schermo Tv può trasformarsi infine in un portale di comunicazione per dialogare con i propri ospiti: particolarmente apprezzata è l’opzione di messaggistica diretta che permette allo staff del front-desk di rimanere in contatto con i clienti anche dopo il check-in. I canali di intrattenimento, satellitari, del digitale terrestre, di Starwood TV (canale televisivo della catena) e tutti i video sono disponibili in streaming sulla rete interna IP, e possono essere aggiunti anche webstreaming senza limitazioni. E per finire, a disposizione degli ospiti dell’Hotel Eden, ci sono i servizi extra di Swisscom: accesso libero a 600 giornali di tutto il mondo, stampa wireless e Google Map, accessibili tramite il portale personalizzato dell’hotel.

Swisscom - Hospitality Services Italia Via Lovanio 6 - 20121 Milano - Tel. 028904611 www.swisscom.com/hospitality - hospitality.info@swisscom.com

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Abbonamento annuale al costo di soli 30 euro Per abbonarsi: • effettuare un versamento tramite bollettino postale sul c/c 55001911 intestato a: Communication Agency Int. Srl - via S. Simpliciano 4, 20121 Milano specificando nella causale: abbonamento annuale Master Meeting • fotocopiare e inviare per fax a Communication Agency, Milano

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Il Rambagh Palace di Jaipur

Eventi da mille e una notte nel Rajastan LE SONTUOSE RESIDENZE PRIVATE INDIANE TRASFORMATE IN ALBERGHI DI LUSSO DIVENTANO ATTRAZIONI PER EVENTI MICE. ALL’INSEGNA DELL’ESCLUSIVITÀ Testo e foto di Mario Masciullo

isale al 1990 l’inserimento delle residenze private storiche nella categoria alberghiera “distinta” istituita dall’Ente Turismo Indiano dietro

R

specifica richiesta dell’Heritage Hotel Association. Entrano da allora nella categoria le proprietà costruite prima del 1935 e rimaste intatte nel loro valore architettonico.

Particolare dell’osservatorio astronomico di Jaipur

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Tutto ha inizio quando i Maharaja proprietari dei palazzi gravati da ingenti spese di manutenzione, fiutando a distanza lo sviluppo del settore ricettivo, decidono di trasformare le proprie dimore in hotel di lusso. Questo non senza incontrare ostacoli tecnici: per esempio, in molti casi, i bagni, contrariamente a quanto previsto dagli standard alberghieri, erano più grandi delle zone letto. Nonostante le difficoltà tecniche, la scelta si rivela da subito vincente. E il successo continua tuttora confermando un trend in crescita, con una media di 15 hotel all’anno che ottengono la licenza di Heritage Hotel in India. Attualmente la


MICE DESTINATION

categoria conta 158 strutture Heritage con 3.720 camere di cui 108 hotels (2.510 camere) solo nel Rajastan. Secondo l’associazione dei Tour Operators (RATO) tutte le strutture classificate Heritage, incluso quelle non ancora trasformate in alberghi, come il City Palace di Jaipur, il Mehrangarh Fort a Jodhpur e il Jag Mandir Palace a Uadipur, sono location di straordinario appeal per il mercato Mice di alto livello, grazie appunto all’inestimabile valore architettonico degli edifici e all’atmosfera raffinata che vi si respira.

La hall del Rambagh Palace di Jaipur. A sin. Ram Singh Chauhan con 3 metri e 50 cm, ha il record dei baffi più lunghi del mondo

Un patrimonio anche rurale Circa l’80 percento delle strutture Heritage sorgono in zone rurali, un altro plus che arricchisce l’esperienza dell’incentive. Ad esempio, per arrivare a Castle Mandawa si viaggia in auto fino alle porte del villaggio dopodiché si arriva a destinazione in groppa a cammelli e birocci, attraverso suggestivi sentieri illuminati di notte da scenografiche torce che corrono lungo le mura perimetrali del castello e dei giardini. Segue il rituale del benvenuto: a tutti profumate ghirlande e il “tikka”, il segno rosso, sulla fronte, mentre, in sottofondo, il suono squillante delle trombe dà un welcome festoso ai partecipanti accolti da pittoreschi concierge men dai caratteristici lunghi baffi (tra questi c’è anche Ram Singh Chauhan l’uomo che è entrato nel guiness dei primati per i suoi 3,5 metri di baffi!), mentre il giorno dopo si parte per un emozionante camel safa-

Una venditrice di acqua a Jaipur

ri nel deserto. Insomma, organizzare in India, e in particolare in Rajastan, un evento Mice è un’esperienza stimolante e unica. Chi, poi, ha la possibilità di aggiungere agli abituali tre giorni di soggiorno, un’altra giornata extra, gratificherà senz’altro i partecipanti con una full immersion culturale davvero stra-

ordinaria. Unica pecca, gli spazi business, non sempre all’altezza per funzionalità – i saloni delle feste, seppure meravigliosi, hanno una capienza limitata – e per dotazioni tecnologiche, anche per colpa delle alte tasse governative che non incentivano l’investimento in attrezzature adeguate. ■

Top Travel&Tours (LTD) operatore incoming specializzato con sede operativa a Nuova Delhi propone interessanti pacchetti MICE nel Rajastan, In the footsteps of Buddha, treni di lusso, e altro. www.topindiatour.com. Rappresentanza Italia: topindiatour.it@gmail.com Voli aerei: Jet Airways collega Milano a New Delhi con voli diretti in code share con Alitalia. Da Roma voli diretti con Alitalia Ufficio Nazionale del Turismo Indiano Tel. 02804952; info@indiatourismmilan.com www.indiatourismmilan.com 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 187


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Cracovia

culla di spiritualità e storia

IN ATTESA DEI PROSSIMI EUROPEI DI CALCIO, LA POLONIA E, IN PARTICOLARE, LA CITTÀ DI CRACOVIA SI PREPARANO A VIVERE UN ANNO DAVVERO RICCO DI APPUNTAMENTI, PER LA GIOIA DEGLI OLTRE 10MILIONI DI TURISTI CHE OGNI VISITANO IL PAESE. NON A CASO LA TRADIZIONALE OSPITALITÀ DEI POLACCHI SI RISPECCHIA NEL DETTO “L’OSPITE È DIO IN CASA”... Alessandra Caputo 188 11-12 2011 | www.mastermeeting.it


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Rynek Glówny, piazza del mercato, con Sukiennice, l’antico palazzo del tessuto, e, a sinistra, la chiesa di Santa Maria ©Ente Nazionale Polacco per il Turismo

a città di Cracovia, plasmata da intere generazioni di artisti medievali, rinascimentali, barocchi e rococò, sopravvissuta alle distruzioni della guerra, oggi protegge con scrupolosa attenzione i propri monumenti e le opere d’arte che richiamano

L

ogni anno milioni di turisti affascinati dall’atmosfera magica. Il centro della città, il più grande salotto medievale d’Europa, è Rynek Glówny, la Piazza del Mercato. Storicamente era questo il nucleo sociale e commerciale di Cracovia. Situata nel cuore della città vecchia, la

piazza, che segue un progetto originale risalente al 1257, ospita edifici di notevole interesse ed è rinomata anche per i ristoranti e i caffè. La struttura che spicca su tutte è l’antico Palazzo del Tessuto, Sukiennice, realizzato all’inizio del Trecento, con uno stile rinascimentale dovuto alla ricostruzione effettuata a metà del XVI secolo e le arcate risalenti all’Ottocento. Oggi rappresenta uno dei simboli della città con la pinacoteca del Museo Nazionale adibita al piano superiore. Sul lato orientale della piazza si possono ammirare la Chiesa gotica di Santa Maria e le sue due torri di differente altezza, la prima con il campanile ha una bella cupola rinascimentale, la seconda, a guglia, si distingue perché a ogni ora, da lì, echeggia l’hejnal, il tradizionale segnale di tromba che si interrompe bruscamente per ricordare il sacrificio della sentinella trafitta da una freccia tartara nel XIII secolo, proprio nel momento in cui era intento nell’allertare la popolazione dell’arrivo del nemico. Gli interni della chiesa sono ricchi e sfarzosi con decorazioni blu e dorate e splendide vetrate; da segnalare uno dei più grandi altari gotici d’Europa, un polittico realizzato in legno di tiglio da Veit Stoss negli anni 1477-89. Proseguendo la visita della piazza si incontra la Torre del Municipio, ovvero tutto ciò che rimane del trecentesco municipio distrutto dagli austriaci nel 1818. L’edificio oggi ospita il museo storico della città; recatevi in cima per godere di uno splendido panorama di Cracovia. Un’altra chiesa che merita una visita è la Chiesa di San 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 189


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Ulica Floria ska, la via di San Floriano che conduce all’omonima porta, punto di congiunzione delle mura di cinta dell’antica città ©Ente Nazionale Polacco per il Turismo

Adalberto, una delle più antiche dell’Europa centrale.

La Città Vecchia La città vecchia si affaccia sulla riva nord del fiume Vistola ed è circondata da un anello di giardini che ricorda le antiche fortificazioni distrutte dall’occupazione austriaca. In questa zona si concentrano hotel e ristoranti. Consigliamo di percorrere quello che viene definito il “tragitto reale”, un tempo attraversato da solenni cortei di monarchi e ambasciatori. Il tragitto inizia in piazza Matejko per proseguire nel gotico Barbacane, capolavoro di arte medievale delle fortificazioni e giungere alla Porta di San Floriano, punto di congiunzione delle mura di cinta dell’anti190 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

ca Cracovia che, attraverso l’omonima strada, conduce alle splendide facciate rinascimentali e agli attici dei palazzi della Piazza del Mercato. Si continua in via Grodzka, tra classici-

smo e barocco, con la chiesa di SS. Pietro e Paolo per terminare poi con la pittoresca via Kanonicza che porta all’Altura del Wawel, l’antica residenza dei sovrani polacchi.

Barbacane, uno degli esempi di fortificazioni medievali ©Ente Nazionale Polacco per il Turismo


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Il cortile dell’Università Jagellonica, fondata nel 1364. Sotto, una lapide, di fronte all’università, ricorda l’amato Papa Giovanni Paolo II che studiò in queste antiche aule ©Giovanni De Negri

L’oasi verde nel cuore della città sono i giardini Planty, nati dalla distruzione delle fortificazioni medievali iniziate dagli austriaci nel 1806. Per avere un’immagine dell’intera area, vale la pena camminare all’interno dei giardini che percorrono ad anello la città vecchia. Non lontano dalla piazza del Mercato, il Castello Reale, il Wawel, domina la città. La sua storia risale all’anno 1000, il cortile, i portici, gli splendidi saloni e le sue mura, decorate con arazzi rinascimentali, opera di maestri fiamminghi, raccontano le incoronazioni dei re polacchi e la politica dello stato. La Sala degli Ambasciatori è la più bella con il soffitto ornato da sculture lignee policrome. Vicino al Castello c’è la

Cattedrale del Wawel, monumento storico nonché importante luogo di culto che ospita il pantheon della nazione con i sepolcri di molti re, eroi nazionali e poeti del Romanticismo. Quello che in passato veniva considerato un borgo confinante con Cracovia, oggi è uno dei quartieri più interessanti, si tratta di Kazimierz. Fino al 1939 il quartiere era abitato quasi esclusivamente dagli ebrei della città, ecco perché si trova qui la Sinagoga Remuh e la Vecchia Sinagoga, oggi adibita a museo. In questa zona di Cracovia si concentrano ricchi monumenti e memorie della cultura ebraica polacca e in ogni angolo è palpabile la fusione di entrambe le culture. Tra i musei, è da visitare il Czartoryski, uno dei più importanti di tutta la Polonia. Nato per celebrare l’amore per

l’arte e l’orgoglio nazionale, custodisce oggetti di valore nazionalistico, arte antica e opere d’arte molto importanti come la Dama con l’ermellino di Leonardo Da Vinci. Si possono percorrere anche gli interni, il museo e i cortili dell’Università Jagellonica, una delle più antiche al mondo, fondata nel 1364, con la parte più antica del Collegium Maius, sul lato sud ovest della Piazza del Mercato. Nelle prestigiose aule hanno studiato Nicolò Copernico, Giovanni III di Polonia, Papa Giovanni Paolo II e la poetessa premio nobel Wisława Szymborska.

I dintorni In un viaggio in Polonia, due tappe obbligate sono sicuramente le visite ad Auschwitz e Birkenau che si trovano proprio nelle vicinanze di Cracovia, ma anche le meraviglie naturali e progetti architettonici ai quali vi consigliamo di non rinunciare. A circa 15 km a sud-est della città c’è la Miniera di Sale di Wieliczka, facilmente raggiungibile grazie a un servizio bus che parte direttamente dalla stazione centrale. La miniera, patrimonio mondiale della cultura dell’UNESCO, attiva da 700 anni, è unica nel suo genere. Con una profondità di 327 metri e con 300 km di gallerie è 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 191


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nazionale dello Sci) organizza vari eventi sportivi come la Corsa di San Silvestro, la Coppa Continentale, la Coppa del Mondo di Salto con gli Sci e i Campionati di Polonia.

Cattedrale di Wawel ©Giovanni De Negri

la seconda miniera più antica del mondo, risalente al XIII secolo. Nei circa 3,5 km di percorso vi accorgerete che tutto ciò che vi circonda è realizzato in sale: dai saloni decorati alle statue, dalle cappelle ai laghi sotterranei, perché se alla natura si devono il sale e i suoi cristalli, all’uomo le gallerie, le cappelle, le sculture e i lampadari ricavati nella salgemma. La grotta più spettacolare è la cappella dedicata a Santa Cunegonda (Kinga) che può ospitare 500 persone. Sempre nelle vicinanze della città fate una sosta alla chiesa, al monastero e al parco dei pellegrini di Kalwaria Zebrzydowska, e poi alle chiese gotiche in legno del XV secolo di 192 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

D˛ebno, Binarowa, Lipnica Murowana e S˛ekowa. Sono tanti i luoghi legati a Papa Giovanni Paolo II e diversi gli itinerari da seguire, un punto di partenza potrebbe essere la sua città natale Wadowice, a circa 40 km da Cracovia. Infine, un’importante meta turistica è Zakopane, un delizioso villaggio nascosto tra il pendio del monte Gubałówka e le vette rocciose dei Monti Tatra (100 km da Cracovia). Quest’incantevole cittadina, considerata la capitale invernale della Polonia, oltre alle caratteristiche casette in legno, ha un paesaggio particolare e dispone di una sviluppata rete di strutture ricettive. Ogni anno qui la FIS (Federazione Inter-

Il profumo della tradizione natalizia popolare polacca Quando il clima si fa rigido e l’atmosfera natalizia pervade la città con i suoi alberi di Natale e le mille luci, si respira un profumo speciale, quello della tradizione e degli eventi. Il Natale in città inizia a fine novembre con i tradizionali mercatini che occupano la Piazza del Mercato per popolarla fino al 24 dicembre con varia oggettistica. Oltre all’acquisto di oggetti d’artigianato, di bigiotteria in ambra, delle famose palline di Natale dipinte a mano, sulle bancarelle non mancano i piatti tipici regionali e il vino caldo.


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Tipica casetta in legno a Zakopane ©Giovanni De Negri

Il primo giovedì del mese di dicembre, si svolge un concorso che premia il più bel presepe cracoviano. La particolarità sta nelle realizzazioni, tutte in legno e carta stagnola, con le tipiche guglie barocche ispirate all’architettura dei maggiori edifici sacri della città. I primi artefici di questi presepi furono

alcuni muratori dei quartieri periferici di Cracovia, motivati dalla necessità di guadagnare denaro durante il periodo invernale. Fu Jerzy Dobczynski a organizzare la prima edizione della manifestazione presso il monumento di Adam Mickiewicz nella Piazza del Mercato. Dopo la seconda edizione, il

Zakopane, il delizioso villaggio ai piedi dei Monti Tatra, a 100 km da Cracovia, è celebre come capitale invernale della Polonia ©Ente Nazionale Polacco per il Turismo

concorso fu sospeso durante gli anni dell’occupazione tedesca per poi tornare attivo nel 1945. Dal 1946 l’organizzazione passò al Museo Storico della città di Cracovia che custodisce anche la ricca collezione degli oltre 200 esemplari di presepi. Il Natale in Polonia è una festività molto sentita e segue una tradizione popolare calda e intensa. Il giorno della Vigilia nelle stanze viene posto un abete addobbato con palline di vetro colorato, molto spesso dipinte a mano, giocattoli di carta e dolci. In ricordo della cometa natalizia di cui parlano i Vangeli, il cenone inizia quando nel cielo compare la prima stella e sotto la tovaglia si pone del fieno. Prima di iniziare la cena, tutti i familiari si scambiano gli auguri e un pezzetto di ostia benedetta, a simboleggiare il donarsi gli uni agli altri. Altra usanza polacca è lasciare un posto libero a tavola, gesto simbolico che esprime la volontà di accogliere in famiglia chi è solo e senza casa. I piatti più diffusi sono il barszcz (minestra di barbabietole rosse) e il kisiel (gelatina di frutta), non mancano pesci lessati, zuppa di funghi o di pesce, agnolotti con cavoli, frittelle, riso con prugne, fagioli e altro. Dopo cena si svolge la classica distribuzione dei regali da parte di San Nicola accompagnata dall’usanza delle canzoni natalizie (kol˛edy), prima di avviarsi alla messa di mezzanotte che in alcune zone di montagna mantiene intatto un fascino unico e particolare.

La Polonia a tavola Per secoli il paese ha goduto di influenze italiane e francesi ma 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 193


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Panorama di Cracovia illuminata dai fuochi d’artificio ©Ente Nazionale Polacco per il Turismo

In agenda Ente Nazionale Polacco per il Turismo Via G.B. Martini, 6 - 00198 Roma Tel. +39 06 4827060 - Fax +39 06 4817569 Email turismo@polonia.it - www.polonia.travel

Dove dormire Hotel Copernicus Kanonicza 16, Kraków http://www.copernicus.hotel.com.pl/coper_en/HOTEL Affacciato sulla Kanonicza Street, la strada più antica di Cracovia che si snoda verso il Castello Reale di Wawel, è l’unico albergo affiliato all’esclusivo Relais et Châteaux nel suo perfetto connubio di edificio storico e lussuoso hotel in stile contemporaneo. Merita una nota il ristorante con i suoi interni eleganti, i soffitti rinascimentali e gli affreschi; luogo perfetto per i palati più esigenti che potranno gustare la tradizionale cucina polacca con un menù che cambia stagionalmente.

Dove mangiare Miod Malina Ul. Grodzka 40, Kraków http://www.miodmalina.pl/ In un ambiente accogliente potrete assaporare la cucina polacca ma anche quella italiana. Ogni dettaglio di questo ristorante, situato in una tenuta risalente al XIV secolo, si riferisce alla calda atmosfera di un pittoresco villaggio nel centro di Cracovia. Sarete accolti in un’atmosfera familiare dove assaporare la cucina polacca e quella italiana. Chlopskie Jadlo Ul. S´w. Agnieszki 1, Kraków Ul. S´w. Jana 3, Kraków Ul. Grodzka 9, Kraków http://www.chlopskiejadlo.pl/main.php La mission di questa catena di ristoranti è servire piatti originali della cucina polacca in un ambiente accogliente, caldo dagli interni in autentico stile rurale. Ogni visita in uno dei ristoranti del gruppo viene ricordata a lungo nel tempo, come uno spettacolo teatrale dove lasciarsi deliziare da tante prelibatezze e assaporare il pane rurale, gli gnocchi fatti a mano e gli arrosti. Nostalgia Karmelicka 10, Kraków http://www.nostalgia.krakow.pl/index-en.htm Tradizione e sapori particolari per una cucina semplice ma allo stesso tempo superba che si distingue per la maestria con la quale i piatti vengono preparati e presentati. Interni gradevoli e adatti a qualsiasi occasione. 194 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

anche più esotiche come quelle tartare, armene, lituane, cosacche, ungheresi ed ebraiche. Ecco perché nella cucina polacca troveremo un mix di stili e tradizioni e una ricchezza rappresentata anche dalla varietà delle cucine regionali. La Polonia del nord, ricca di laghi, è specializzata in piatti a base di pesce; la sabbiosa, povera Masovia è diventata celebre per il zurek (zuppa a base di farina di segale con pezzetti di salsiccia, patate e uovo), dai confini orientali sono giunti i pierogi (tortelli). La Wielkopolska eccelle per i piatti a base di anatra, la regione Suwaki per la ricchezza dei piatti realizzati con le patate, il Podhale per la kwa nica (minestra di crauti, patate e pancetta) e per il formaggio di pecora affumicato (oscypek). Tra i piatti più caratteristici c’è la maczanka pokrakowsku (fettine di maiale stufate con cipolla e comino, condite con salsa e servite in un panino), l’anatra ai funghi, i formaggi oscypek e bundz, prodotti con latte di pecora della regione del Podhale. Tra i dolci sono una ghiottoneria il sernik krakowski (torta di ricotta aromatizzata con vaniglia), il torcik piszyngier (cialde croccanti farcite con cioccolata alla vodka) e la papieska kremówka o kremówka di Wadowice (la millefoglie resa celebre da papa Giovanni Paolo II). Tra le specialità di Cracovia assaggiate l’obwarzanek (ciambella di pasta di pane cosparsa di sale, semi di papavero o di sesamo), il pierogi ´ sw. Jacka (ravioli di San Giacinto) oppure le grule (patate) condite con la carpa di Zator (piatto famoso già dai tempi di re Boleslao III di Polonia, XII secolo). ■


Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi. Marcel Proust


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C’è qualcosa di nuovo a

Parigi

LOCALI DI CULTO, HOTEL A 5 STELLE E BONNE CUISINE GIOVANI E NUOVISSIME: COME GODERSI LA DOLCE VITA Testo e foto di Patrizia Spinelli Napoletano

arigi Parigi Parigi! Mmm che meraviglia... ogni volta è sempre più o forse meglio diversamente sorprendente, emozionante, coinvolgente! Per quanto la si conosca, per-

P

corra, mai darla per scontata! Le lievi atmosfere senza tempo immerse nella luce perlacea, cullate da fragranze che sanno di venti del nord, di reminescenze letterarie, di gioiosi de-

Nella speciale luce di Parigi un Bateau-Mouche – il cui nome deriva dal quartiere lionese della Mouche dove venivano costruiti –, carico di turisti curiosi doppia il Pont de Sully, l’unico degli oltre 30 ponti della città non perpendicolare alle rive della Senna, che scavalcando la punta est dell’Île Saint-Louis collega direttamente la riva destra alla sinistra alle spalle di Notre Dame

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ja-vu, di stupefazioni gastronomiche e d’ospitalità, cantate da questa lingua che nel cuore di tutti significa arte, cultura, sto-


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ria, glamour intramontabile. Ci marchiano con un imprinting, ironico, malizioso e dolcissimo, inguaribile nostalgia per chi l’ha provata e non la può più dimenticare. L’ineguagliabile allure della sua leggenda è toujours attualissimo perché costantemente in fremito di novità subito imperdibili, oggetti di culto, tendenze, charme cui fa riferimento il mondo.

Così è per la table à la mode nuova di zecca, annidata nello chic branché haussmaniano, 8° arrondissement, di Rue Lord Byron, a un passo dagli Champs-Elysée. Il nome, Les Enfants Terribles, è citazione di uno dei più famosi e ribelli romanzi di Jean Cocteau ma anche un riflesso riferimento alla giovinezza preparata e colta che forma il Restò

del Gruppo Sibuet. A cominciare dal proprietario e curatore Nicolas Sibuet, transitando per il direttore Jean-François Martinez con tutto il personale di sala, fino al genio gourmet dell’executive chef François Martin affiancato dalla perizia dei suoi collaboratori. Il concept design, declinazione parigina del celebre omonimo

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Luminoso, charme intime con appunti barocchi e un sotteso ritmo jazz nell’interior design delle salle à manger su cui affaccia il coup-detheatre coinvolgente, vibrato e fragrante del palcoscenico high-tech della cucina

L’ingresso al Restò Les Enfamts Terribles nello chic bellgenre haussamaniano di rue Lord Byron

ristorante megeviano dell’Hotel MontBlanc di Jocelyn e Jean-Luis Sibuet, apre agli ospiti il calore intimista e fashion, sotteso di gentilezza e simpatia, dell’articolazione delle sale, la cui complessa architettura d’interni, ritmata da appunti barocchi, e le preziose intensità degli affreschi ispirati alle opere di Fernand Léger et Robert Delaunay, si devono all’artista francese Hervé Thibault amico di famiglia dei proprietari. La luce assume tonalità ambrate con lampi di turchese, viola e oro fra l’ingresso e il lounge 198 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

bar mentre dilaga chiara nel susseguirsi prospettico delle tre salles à manger, grazie alle grandi finestre, al pozzo di luce di un profondo lucernario di cristallo e al gioco continuo degli specchi. Sul lucente parquet sedute di velluto color tortora e mauve scuro, tovagliati candidi per deliziosi placés intorno cui si muove la cortesia impeccabile dei comis di sala mentre l’originalità piacevolissima è costituita dalla cucina a vista, palcoscenico high-tech dove poter assistere alle magie gastrono-

miche di François Martin affiancato dal suo staff. Questo giovane e talentuoso executive chef trentenne, che


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Atmosfere cool e fashion ambrato nell’ingresso al Restò fra sedute in velluto, boiseries, il lounge-bar sullo sfondo, illuminazione design e uno degli affascinanti affreschi dell’artista Hervé Thibault

Carré d’agnello del Limousin al rosmarino

Nella sala del lucernario davanti un affresco Thibault la fantastica orchestra gourmet de Les Enfants Terribles, con il giovane e geniale executive chef François Martin (al centro con il pizzetto)

vanta esperienze con maestri cuisiniers come Michel Lentz, Marc Veyrat, Michel del Burgo e i Fratelli Pourcel, ha una sen-

sibilità attenta e generosa ai piatti della tradizione sollecitati ed esaltati dall’uso sottile delle aromatiche, vibrati da ac-

Risotto di animelle ai funghi galletti

costamenti e coniugazioni mediterranei e contemporanei. La carta menu recita e ingolosisce con una serie di ricette haut de gamme caratterizzate dall’assoluta perfezione dei prodotti fra 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 199


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La suite Grand Nord con il grande letto basculante

Decor sperimentale di salotti con divani impellicciati, salle à manger e lounge bar sovrastati dal gelo dell’Ice Kube Bar

Nella corte d’ingresso al resort Kube il cubo in plexiglass della reception spariglia il classicismo haussamaniano e annuncia l’avant-garde design dell’hotel

cui la fantastica rotisserie con carni tenerissime d’agnello, maiale, vitello, volatili e la squisita varietà del pesce guarniti con appunti di salse vellutate e frizzanti, accompagnati dalla fragranza di delicati purés, croccanti julienne o la tenera consistenza di verdure al vapore. Merci François, de coeur, la tua cucina ti e si rende indimenticabile! Tra le cose più en vogue a Parigi è regalarsi una vacanza o una serata choc in un relais design e uno dei più famosi al momen200 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

to è il Kube, Avantgarde Luxury Design Restò. Situato nella quiete del Passage Ruelle, nel 18° arrondissement quartiere ricercatissimo in zona Butte Montmartre/Sacre Coeur e del Canale Saint Martin – affascinante ottocentesco passaggio d’acqua che scorre a filo di strada fra sponde di platani e chiuse e fu scenario del delizioso film “Il favoloso Mondo di Amélie” un muro di cinta nasconde la sorprendente personalità provocatoria e confidenziale di questo insolito resort.

La facciata tipicamente haussamaniana e pesanti cortine all’ingresso svelano l’universo nero-rosso degli interni, design-fusion tra il decor sperimentale e il retrò futuristico, già annunciato dalla reception posta in un cubo di plexiglass. Fra forme geometriche, visioni fluorescenti dagli schermi al plasma, sontuose sedute impellicciate, rimando spiritoso al Gran Nord e alla sedie Bubble, creando angoli intimi e conviviali, la salle à manger, salotti, lunge-bar si sviluppano in orizzontale su due piani dove il secondo è interamente dedicato al famosissimo Ice Kube Bar, l’unico in Francia. Qui i clienti,


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L’executive chef del Kube Nicolas Guillard famoso per i suoi innovativi fingers-food e l’addetta stampa Marie Eve Foullier

equipaggiati con parka, sciarpe e guanti, gentilmente predisposti dall’hotel in una sorta di camera d’acclimatazione, sono invitati a penetrare nelle luminescenze fluo di un profondo ambiente di ghiaccio trasparente a meno 10° per degustare le vodka Graygoose lungo un bancobar di sei metri in bicchieri di vetro ghiacciato a forma di cubo e cono accompagnati da sceltissima musica electro, jazz e quant’altro il dj proponga. Ai piani superiori, portati da un elevator in maculato arancione, le camere eccentriche e spettacolari suite accessoriate con basic e optional ultimi ritrovati in fatto di

Retrò futuristico e opalescenze fluo a meno 10 gradi all’interno dell’Ice Kube bar dove degustare la collezione di vodka Greygoose

tecnologie all’avanguardia. Il giovane executive chef Nicolas Guillard, anche lui trentenne ha ideato per il Kube un menu degustazione da consumare in punta di dita. Benvenuti quindi nell’universo ghiotto e divertente di questo speciale finger food di forte tendenza pensato ad immagine del kube rooms and bars, sapiente mélange di design e condivisione gourmet. 15 fingers food proposti in 4 tappe: entrées fredde, piatti caldi, contorno, formaggi e desserts.

Supporti originali in plexiglass o in vetro sostituiscono i coperti tradizionali. Gli ospiti, guidati dalla perizia di Gaillard, possono spaziare dal gustoso e fragrante trapezio di champignon impanati con trito di aglio e prezzemolo, al lecca lecca di foie gras al cioccolato speziato, o il puzzle di tartare di tonno, ogni ricetta attualizzata al ritmo delle stagioni e basata sulla ricerca costante e severa della perfezione dei prodotti. Il fil rouge di luoghi culto, hotellerie e bonne cuisine giova11-12 2011 | www.mastermeeting.it 201


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Alle spalle della Bastiglia, lungo rue Trousseau l’ingresso di Rino il trés branché restò italiano dello chef romano Giovanni Passerini

ni, nuovissimi e subito di tendenza, prosegue nel 18° da Rino restò/bistrot italiano a Parigi, trés branché, sistemato in una via traversa alle spalle della Bastiglia. Si defila ma si nota, piccoli tavoli all’aperto, niente menu à la carte ma una grande lavagna di ardesia con i piatti del giorno e poi gli interni semplici e accoglienti, legno su biancorosso, distribuiti bene, in uno spazio millesimato, intorno all’alto e lungo comptoir che scherma la cucina. Giovanni Passerini, detto Rino, romano, anche lui chef trentenne, partito da Uno e Bino a 202 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

San Lorenzo a Roma per transitare a Parigi a l’Arpege di Alain Passard, poi con Inaki Aizpitarte allo Chateaubriand e infine alla Gazzetta dove è stato il secondo di cucina dello chef svedese Petter Nilsson, fa capolino mentre lavora, amichevole ma ruvido e concentrato sulle preparazioni. I francesi dicono di lui che la libertà mentale e la mancanza di pregiudizi lo fanno la scommessa vincente del futuro mentre da noi Bolasco definisce la sua “bistronomia” una cucina limpida e Pignataro la sottolinea come“originale, essenziale, pe-

Giovanni Passerini si muove rapido e concentrato nella preparazione dei piatti oltre l’alto bordo del lungo comptoir che separa la cucina a vista del restò


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Muggine con indivia, caviale di melanzane, pomodori dolci e basilico. Sotto, Tables à manger con sgabelli posti di fronte alla cucina a vista

Nello spazio accogliente, del restò di Passerini i comodi placés e gli interni minimal, rosso bianco e legno scaldati da luci design

netrante ed elegante, che nasce ogni giorno sui banchi dei mercati di Parigi”. In effetti una delle prerogative di questo chef rigoroso è la raccolta mattutina al vicino Marché d’Aligre delle verdure e aromi croccanti per i suoi piatti. Quindi il meglio di tutto dalle carni, al pescato, alla terra. Molto ricercata la sua pasta, ça va sans dire. Così ravioli di sgombro, salicornia (gli asparagi di mare) e formaggio di capra fresco o ripieni di melanzane escabeche (sottolio) sardine del Mediterraneo brulées, cipolla rossa e consommè di verdure grigliate o ancora le fettuccine corte accompagnate da fagioli e puntarelle. Passando al merluzzo al cavolo tenero e legumi o con cicoria, porro e patate, alla carne come la costoletta di vitello appena scottata con mousse di limone can-

dito e concludendo con i dessert per esempio finanziera all’arancia o tarte al cioccolato nero con frutti di bosco freschi e sorbetto di pesca Ancora un po’ di strada e voilà eccoci nel cuore di uno dei quartieri parigini più eclettici (effervescenze fashion, creatività, interior design, vernissages d’arte di ultima generazione) e belli, il Marais. Ritmata dai suoi vicoli medievali, superbe dimore del Cinque e Seicento, l’eleganza all’italiana nascosta di incantevoli giardini segreti, è una delle poche zone di Parigi non riconvertita dal barone Haussmann, la sua architettura pre-rivoluzionaria è intatta, splendida fino alla commozione la Place des Vosges. La piazza più antica di Parigi e anche una delle più belle del mondo risale al 1604 quando, re Enrico IV volle un padiglione reale nella sua parte meridionale e ordinò la costruzione di altri palazzi che richiamassero l’architettura. Il risultato è la perfezione simmetrica di un quadrilatero recinto da dimore con facciate in marmo e stucchi rossi, arcate e vetrate. (Curiosità in quel periodo fu uno dei luoghi favoriti dai duellanti e uno dei palazzi ospita l’appartamento nel quale Victor Hugo scrisse gran parte de I Miserabili). 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 203


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Allure d’antan ottocentesco e trendy contemporaneo si coniugano al Murano con le sfere luminose Globo ST di Gio Colonna Romano

Vicino, in Rue Vieille du Temple, centro di folies notturne, si alza la classica facciata ottocentesca del Murano Urban Design Resort. un contesto comme il faut per questo relais-restò-passion di ultima generazione da dormire ma soprattutto da consumare per una serata indimenticabile. Eclatante il suo interno al-

l’avanguardia tutto da scoprire, lo stile eccentrico del designer lionese Raymond Morel spariglia la prima impressione di quieta alta borghesia, qui la tecnologia si fa lusso ed è l’essenza stessa dell’ospitalità. Il candore, sul sound-track sotteso di bellissima musica jazz ed altro, culla e svapora lo sguardo, dall’ingresso high-tech me-

Design total white opera dell’architetto lionese Raymond Morel, compreso caminetto minimal e un infinito Chesterfield servito da lettere metalliche, del salone centrale

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tallico si passa al tutto bianco del salone centrale dal soffittolucernario in cristallo, dominato da un caminetto minimalista tutto parete doppiato da un infinito sofa Frau capitonné nella guardia di due coccodrilli in resina nera dello scultore francese Richard Orlinski, quadri d’ispirazione pop e boules argentee di Murano. Il bianco si moltiplica nella zona pranzo formata da un ampio salone illuminato da suggestive stalattiti di cristallo opaco, una terrazza il lounge-bar e

Coppia di coccodrilli in resina di Richard Orlinsky nel salone


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Dessert Macaron alle fragole con panna e foglie di menta

due salotti, prosegue nelle camere e nelle suites, dedicate ad attori e attrici di fama, appena spezzato da lampi di colore di luci e quadri. Nuova dimensione, sottile connubio tra il classico e il contemporaneo più estremo e stravagante abbinati a quella particolare art de vivre dove l’atmosfera muta e asseconda l’umore del momento. Questo glamorous concept ha conquistato i parigini e non solo anche attraverso la gola grazie alla perizia dell’executive chef William Rollet. Trentenne come gli altri, curioso e infaticabile sperimentatore, questo giovane chef, con un’esperienza coltivata prima alla Tour d’Argent poi alla Maison Blanc con i Fratelli Pourcel, lega l’autenti-

Bianco assoluto anche l’insolita terrazza-bar, soffitto apribile, fondale della salle à manger, cocco Orlinsky, poltrone Arne Jacobsen Vintage, coffee tables Tulip Saarinen di Knoll

cità della cucina del territorio, da autentico Auvergnese, al world-food ottenendo ricettetendenza ad hoc per gli ospiti. Così in leggerezza e alta qualità Rollet propone saint-jacques marinate allo zenzero e limone verde, squisita carne wagyu in

carpaccio, risotto all’astice, filetti di saint-pierre ai frutti di mare, carré d’agnello con purée de castagne o per un veloce e gustoso night and day 24/24 pomodori basilico e mozzarella, linguine al pesto e club sandwich. ■

Les Enfants Terribles chef Jocelyne e Jean-Luis Sibuet direttore Jean.François Martinez executive chef François Martin 8 rue Lord Byron Tel. 0033 01 53899091 - Parigi www.enfantsterribles-paris.com

Ristorante Rino proprietario ed executive chef Giovanni Passerini 46 rue Trousseau Tel. 0033 01 48069585; www.rino-restaurant.com

Resort Murano Avantgarde Luxury Resort 13 Boulevard du Temple Tel. 0033 01 42712000 - Parigi www.muranoresort.com

Resort Kube Avantgarde Luxury Design Resort William Rollet con uno dei suoi must di fois-gras

1-5 Passage Ruelle, Montmartre, XVIII° Arrondissement Tel. 0033 01 42052000 - Parigi www.kuberesort.com

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LA MIA CITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

Non invitarmi al tuo matrimonio Volto notissimo della televisione svizzera, Matteo Pelli, ha da poco pubblicato, il suo ultimo romanzo, Non invitarmi al tuo matrimonio, una storia divertente, il cui protagonista, un dj radiofonico, sembra avere molte affinità con il giovane autore Maria Teresa Nicolello

n Svizzera è una star. Lui è Matteo Pelli, ha 33 anni ed è uno dei personaggi più popolari della televisione svizzera. Cantante e conduttore radiofonico ora è anche scrittore con “Non invitarmi al tuo matrimonio” (Tea, 12,00 euro), il suo primo romanzo edito in Italia, ma in Svizzera ha già all’attivo due pubblicazioni. Nel libro, Dj è un giovane animatore radiofonico e conduce il programma del mattino in

I

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una radio locale. Vive tranquillo, attorniato da una banda di amici mezzi matti tra casa, radio e studio di registrazione. Poi, improvvisamente, la vita si ribalta: una scomparsa misteriosa, il programma di punta, il successo, un viaggio a Cuba, un matrimonio sulla spiaggia, una proposta incredibile. Adesso non vive più così tranquillo,ma il suo cuore ha cominciato a battere... L’inatteso che ribalta con-

vinzioni e status quo è il fil rouge del romanzo, che in alcuni casi conduce all’happy end. È una speranza o una esperienza di vita? «È una speranza, alla fine sono uno di quelli che si emozionano per poco e che sperano sempre che un film finisca bene. Malgrado il titolo del mio romanzo la speranza traspare dallo scritto, e mi va bene che sia così». Lei ha molte cose in comune


LA MIA CITTÀ

Matteo Pelli oltre che scrittore è conduttore alla tv svizzera di numerosi programmi di successo tra cui il concorso di Miss Svizzera

Lo skyline di New York. La città americana è fonte di ispirazione e di energie per Matteo Pelli

con “dj”: siete entrambi appassionati di musica, in qualche modo talent scout con il pallino per le storie bizzarre. In cosa siete invece diversi, per esempio, qual è la cosa che ha fatto dj e che lei non farebbe mai? «Difficile da dire, probabilmente sarei meno “in attesa” dal punto di vista amoroso, lui subisce e sa essere paziente e sorpreso dagli eventi. Io sono più impulsivo e se mi gira una cosa per la testa, non riesco ad attendere troppo». Da Quota, la ragazza che scommette su tutto, al pensionato ornitologo, dal rapper tutto famiglia, alla giornalista timida: personaggi weird che hanno anche una funzione simbolico-metafo-

rica oppure semplicemente persone che si possono incontrare nella vita di tutti i giorni «Direi le due cose, anche se preferisco immaginare che il mio romanzo sia più di strada, quindi realistico e della porta accanto. Poi una base di eccentricità e follia in ogni personaggio mi aiutano a mettere quel qualcosa in più». Cosa l’ha spinta a cimentarsi nella scrittura? «Potrei dire che è stata un’esigenza, ho cominciato, per caso e non ho mai più smesso». Cosa ha significato per lei avere come testimonial del romanzo un’icona pop del calibro di Mina? «Più che testimonial direi un’amica, una consigliera, una persona che stimo e che, con poche parole, m’incoraggia e

mi sprona a credere nel mio lavoro». E quale artista le piacerebbe avere come sponsor per il suo prossimo libro? «Dopo Mina? Sono sincero se le dico nessuno, ora tocca a me...». Nel romanzo fanno da sfondo alla vicenda più località, la città dove lavora e l’isola di Cuba. C’è un luogo a cui sente di appartenere con l’anima e da cui si sente ispirato come artista? «Probabilmente New York, è scontato lo so, ma passare dal paesino alla città, dalla piccola bottega al parco immenso, dal sushi bar al casino sfrenato mi carica di immagini e mi riempie di idee». Ce la descriverebbe con tre parole? «Magica, caotica, indelebile». ■

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INSIDE THE CHARACTER LIBRI a cura di M.M. e C.M.

Autore: Marcela Serrano Titolo: Dieci donne Casa editrice: Feltrinelli Prezzo: 14,00 euro La scrittrice cilena considerata una delle voci più importanti della narrativa sudamericana, racconta con la consueta delicatezza e sensibilità vita, amore, morte e piccoli miracoli di felicità e infelicità quotidiane di 9 donne a colloquio con la loro psicoterapeuta Natasha. 10 voci narranti che, nel loro insieme, costituiscono un intero percorso di vita. Da leggere Autore: Haley Tanner Titolo: Cose da salvare in caso di incendio Casa editrice: Longanesi Costo: 16,60 euro L’autrice, al suo esordio, è nata a New York nel 1982, è laureata e ha insegnato inglese in una scuola per bambini stranieri a Brooklyn, dove vive. Il romanzo narra la storia di Vaclav, dieci anni e un sogno: diventare un mago famoso in tutto il mondo. E fare di Lena, una compagna di scuola molto speciale, la sua assistente. Nasce così, all’insegna della magia, l’amicizia che cambierà la loro vita. Tenerissimo Autore Donato Carrisi Titolo Il tribunale delle anime Casa editrice: Longanesi Costo: 18,60 euro Marcus è dotato del particolare talento di individuare le anomalie presenti in alcuni casi delittuosi e di contribuire alla loro soluzione. Sandra è una poliziotta della Scientifica di Milano, che si occupa di fotografare i luoghi dei delitti e carpirne i segreti. Completano il quadro un agente dell’Interpol, un anziano poliziotto cieco e un killer che assume le identità delle sue vittime. Ognuno di loro ha qualcosa da nascondere... Autore: Marina Fiorato Titolo: La ladra della primavera Casa editrice: Nord Costo: 19,90 euro Ambientato in una splendida e romantica Firenze, il nuovo romanzo di Fiorato intreccia amore, intrighi, tradimenti e segreti. La cortigiana Luciana Vetra, dopo aver rubato il disegno preparatorio della famosa Primavera del Botticelli, si ritrova inseguita da uomini spietati che si metteranno alle sue calcagna e faranno di tutto per rientrare in possesso del dipinto. Piacevolissimo Autore: Albert Espinosa Titolo: Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te Casa editrice: Salani Costo: 14,50 euro L’autore, uno dei più importanti registi, scrittori di teatro e televisione spagnoli, si è già cimentato nella scrittura con un memoir in cui ha parlato della sua lotta contro l’osteosarcoma che l’ha colpito a 13 anni. Ora è passato, con successo, alla narrativa. Marcos ha un dono molto particolare: se guarda negli occhi una persona, ne riesce a leggere i più intimi pensieri, le emozioni, i ricordi, i segreti. Una notte, riceve una telefonata dal suo capo che gli ordina di recarsi da lui in quanto è stato preso un extreterrestre. Marcos dovrà leggere la mente dell’alieno. Ma sorprendentemente avverrà proprio il contrario... 208 11-12 2011 | www.mastermeeting.it

Autore: Annabel Pitcher Titolo: Una stella tra i rami del melo Casa editrice: Salani Costo: 14,80 euro Sono passati cinque anni da quando la sorella di Jamie, Rose, è morta. Al dolore si è aggiunto l’alcolismo del padre, la fuga della madre e la crisi della sorella Jasmine, che si è riempita di piercing e non mangia quasi più. Jamie però è deciso a non farsi travolgere dal dolore che lo circonda, gioca col suo gatto Roger continua a sognare i suoi regali per il compleanno, e di nascosto stringe amicizia con una ragazzina musulmana. Quando vede la pubblicità di una trasmissione che vuole lanciare giovani talenti intuisce che forse c’è un modo per salvare l’intera famiglia... Autore: Marco Buticchi Titolo: La voce del destino Casa editrice: Longanesi Costo: 18,60 euro Protagoniste del nuovo romanzo di Buticchi sono il soprano Luce de Bartolo e Eva Duarte, moglie del presidente Peron. Cresciute insieme, hanno preso poi strade diverse, restando amiche fino alla morte di Evita. Da quel momento Luce è oggetto di una spietata caccia, in quanto custode della chiave che conduce all’ingente tesoro di Peron, concupito anche da un misterioso gruppo che vuole riportare in auge il nazismo e che trae forza dalla leggendaria lancia di Longino. In maniera del tutto casuale l’esistenza di Luce incrocia quelle di Breil e Sara Terracini che, ancora una volta, dovranno salvare le sorti del mondo Autore: Laura Bosio Titolo: Le notti sembravano di luna Casa editrice: Longanesi Costo: 16,60 euro Ambientato negli Anni Sessanta, il romanzo racconta la storia di Caterina, una ragazzina che, nell’Italia del boom economico ha un sogno: pedalare sfrecciando in bicicletta come i grandi campioni del Giro. Libro di atmosfera pieno di odori, sapori ed emozioni. Consigliatissimo Autori: Judith e Garfield Reeves-Stevens Titolo: La camera del cielo Casa editrice: Nord Costo: 19,60 euro La trama si srotola su più livelli temporali e narrativi, ha due protagonisti – Jessica e David –, un’infinità di comparse e ruota attorno a un segreto e a una condanna cristallizzata in un dna. Forti del loro background professionale (nascono come sceneggiatori), i due autori levigano la pagina da ogni ridondanza, aggiungendo sapientemente suspense e adrenalina quando la storia tende a rallentare Autore: Elisabetta Mori Titolo: L’onore perduto di Isabella de’ Medici Casa editrice: Garzanti Costo: 25 euro Elisabetta Mori presenta l’immagine di una Isabella de’ Medici diversa, riscoperta anche attraverso il rapporto epistolare tra lei e il marito Paolo Giordano Orsini, duca di Bracciano, in un’Italia rinascimentale piena di complotti e accordi politici. Il volume riabilita la figura della nobildonna dalle leggende che la volevano fedifraga e dedita ai più sfrenati piaceri


INSIDE THE CHARACTER di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

Gianfelice Facchetti

Segni particolari? Molto innamorato La parola che ami di più? Meraviglia! La parola che ti piace di meno? Mocassino La paura più grande? Che la meraviglia se ne vada con i mocassini ai piedi Hai mai pianto per amore? È un fatto che vi interessa poco E al cinema? Sì Il libro da tenere sul comodino? Non ho il comodino Il sacrificio più grande? Non rinuncerei mai a passare del tempo col mio bambino Vai su tutte le furie per? Poche cose. Se succede divento un muro Il tuo tallone d’Achille? Pizza, birra e budino la sera La tua ultima notte scatenata? Mio figlio insonne, avido di biberon La donna ideale? La mia Da cosa dipende la tua felicità? Da piccoli istanti di stupore La cosa che ami di più del tuo lavoro? La libertà, mentale e fisica La cosa di cui faresti a meno? Di certe domande La persona verso la quale ti senti debitrice per quello che sei oggi? Me stesso Ottimista o pessimista? Ottimista Vendetta o perdono? Dipende Avaro o prodigo? Dipende dalle circostanze Meglio l’uso o il possesso? Un giusto mix

Il tuo rifugio? La mia casa La tua sveglia? Cani e bambini Il tuo debole? La torta di uva fragola di mia madre Passatempo preferito? Con i miei bambini e i miei cani al mare Il piatto che ti riesce meglio? La pasta “lulla” Il lavoro domestico che non ti annoia? Lavare le tazzine Un errore che non rifaresti? Rompere un bel bicchiere antico viola da vino Il tuo ultimo acquisto? Un kong antistress per il mio cane psicopatico La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi? Il kong antistress che il cane nemmeno guarda L’oggetto più prezioso che possiedi? Una polaroid Il vizio che non riesci a toglierti? Borbottare canzonette in modo alienante, lo sto facendo anche ora La tua peggiore abitudine? Andare a letto tardi La qualità di cui vai più fiero? Fare torte L’indumento a cui non puoi rinunciare? Le calze colorate Il sogno che non hai ancora realizzato? Aiutare un’amica un po’ matta Sei invisibile. Qual è la prima cosa che fai? Entro in parlamento a spostare le sedie a quasi tutti quelli che stanno per appoggiarci le chiappe La tua passione privata? Non è pubblica Nel tuo frigorifero non può mancare... La marmellata di castagne di mia zia Dina Che cosa proprio non ti riesce? Capire certe cose Cosa ti annoia di più? Le cose lasciate a metà

La tua ispirazione? Quando arriva arriva Il gesto più romantico che hai fatto? Una banda sotto il portone Il rimpianto più grande? Quel bel bicchiere viola che dicevamo... Come ti diverti? Col cuore Mai più senza? Cervello L’invito più gradito? Una sera alla Galleria Formentini… Felicità è? Tenersi i propri segreti Cosa ti emoziona di più? le cose nascoste Il regalo che fai più spesso? Cavallini giocattolo Un regalo che vorresti ricevere? Una stalla per metterci un pony per mio figlio Il tuo miglior nemico? Non ne vedo Dici basta a cosa? Alla stupidità Una vacanza memorabile? All’isola del Giglio Sei mai scappato da un albergo? No La cosa migliore che hai rubato in un albergo? Ago e filo Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivato in paradiso? ”Scherzavo, torna pure giù” E chi vorresti incontrare per primo? Augusto, il mio beagle che scodinzola

Nato a Milano 37 anni fa sotto il segno della Vergine, Gianfelice Facchetti, figlio dell’ex campione di calcio Giacinto, è oggi attore, drammaturgo e regista teatrale. Il suo libro Se no che gente saremmo. Giocare, resistere e altre cose imparate da mio padre Giacinto appena uscito per Longanesi (14 euro) è dedicato alla memoria dello storico terzino dell’Inter e della nazionale scomparso nel 2006. Nel libro, l’autore mescola le gesta dell’atleta a quelli che sono i suoi ricordi di figlio, mostrando anche con aneddoti inediti quanto l’uomo, il padre, l’amico, fosse simile al calciatore divenuto simbolo di onestà e correttezza sportiva. 11-12 2011 | www.mastermeeting.it 209


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