Master Meeting - Maggio Giugno 2011

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Il partner nelle scelte progettuali

Roma, Centro Congressi Rome Cavalieri

Pareti manovrabili insonorizzate Con le pareti manovrabili insonorizzate, le pareti manovrabili residenziali, le pareti manovrabili insonorizzate in vetro, le pareti manovrabili in cristallo e le partizioni mobili a pacchetto il progettista ha a disposizione un prodotto flessibile per tutte le soluzioni di gestione dello spazio congressuale e alberghiero. Lo spazio si trasforma, grazie a un componente d’arredo personalizzabile nelle finiture – legno, laminati, tessuti, specchi, materiali sintetici – e nelle texture, distintivo per qualità e praticità d’uso.

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> > centri congressuali > banche > uffici > hotel > centri formazione > auditorium > sale polifunzionali > negozi — open-space > residenziale > palestre > scuole di danza

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Anaunia srl - Via Barbatorta, 247 47826 Villa Verucchio (Rimini) Tel. +39 0541 670108 - Fax +39 0541 679709 info@anaunia.it - www.anaunia.it


INDICE INSERZIONISTI

Ai lettori Anaunia srl - Villa Verucchio (Rn) Antares Hotels - Milano Aran Hotels - Roma Borgo Egnazia Hotel Ville Spa Golf Savelletri di Fasano (Br) BTC 2011 - Rimini Camar srl - Milano Convention Bureau della Riviera di Rimini - Rimini Covention & Visitors Bureau della Repubblica di San Marino - San Marino E.H.M.A. Italian Chapter - Lecce Emirates Ente del Turismo Egiziano - Roma Forte Village - Santa Margherita di Pula (Ca)

Titolare: Enzo Pezzi

General Manager: Alessandro Convertino

tel. 0541 670108 - www.anaunia.it tel. 800 979377 www.aranhotels.com tel. 080 2255000

pag. 3 pag. 97 pag. 111 pag. 117

Amministratore unico: Isabella Piscopo Direttore: Stefania Agostini

www.btc.it tel. 02 2871486 - 02 2871305 tel. 0541 711500

pag. 12 pag. 49 pag. 89

tel. 0549 888028 http://www.ehma.com/ www.emirates.com/it www.egypt.travel tel. 070 9218058 www.fortevillageresort.com tel. 06 99935811

pag. 113 pag. 93 IV cop. pag. 7

G&W Hotels - Roma Galzignano Terme Spa & Golf Resort Galzignano Terme (Pd) Grand Hotel Bristol - Stresa (Vb)

Presidente: Walter Pecoraro

Grand Hotel Des Bains - Riccione (Rn) Grand Hotel Dino - Baveno (Vb)

Direttore: Moris Delprete Direttore: Andrea Zacchera

Grand Hotel Gardone Riviera - Gardone Riviera (Bs) Grand Hotel Imperiale - Moltrasio (Co)

Direttore: Luciano Guidetti Direttore: Silvestro De Bolfo

Grand Hotel Tiziano e dei Congressi - Lecce Hhonors Hilton Worldwide Hotel Corte Valier - Lazise (Vr) Hotel du Lac et du Parc - Riva del Garda (Tn)

Direttore Marketing: Viviana De Rinaldis Ufficio Vendite Italia General Manager: Domenico Esposito Direttore: Piero Brozzi

Hotel Federico II - Jesi (An) Hotel Parchi del Garda - Lazise (Vr) Hotel Principe di Savoia - Milano Hotel Quirinale - Roma Hotel Savoy Palace - Gardone Riviera (Bs) Hotel Simplon - Baveno (Vb)

Direttore: Andrea Ferrari Acciajoli Responsabile Eventi: Cristina Bussola Direttore: Ezio Indiani Direttore: Johanna Fragano Titolare: Silvia Dalla Bona Direttore: Massimo Zacchera

Hotel Splendid - Baveno (Vb)

Direttore: Raffaele Zacchera

Direttore: Riccardo Vannucci

Direttore: Mohamed Abd El Gabbar Sales & Marketing Manager: Marcello Cicalò

Managing Director: Michele Zanconato Direttore: Antonio Zacchera

Indel B - Sant’Agata Feltria (Pu) Direttore commerciale: Gerardo Boschi InterContinental Hotels Group Lungarno Hotels - Firenze, Roma Chief Operating Officer: Valeriano Antonioli Meeting Malaspina Centro Congressi - Firenze Direttore: Roberto Norcini Megaride srl - San Sebastiano al Vesuvio (Na) Titolare: Enzo Miranda Meliá Milano - Milano Direttore commerciale: Luca Barion Meliá Roma Aurelia Antica - Roma Direttore commerciale: Daniela Baldelli Milan Malpensa Airport Hotel & Conference Centre Aeroporto di Malpensa Milan Area Managing Director: Francesco Brunetti Milan Marriott Hotel - Milano Direttore: Linda Conforti Nova Yardinia Resort - Castellaneta Marina (Ta) Direttore generale: Vincenzo Gentile Park Hotel ai Cappuccini - Gubbio (Pg) Direttore: Maria Carmela Colaiacovo Pedersoli - Assago (Mi) Titolare: Martino Pedersoli Ramada Plaza Hotel - Milano Sales&Marketing Manager: Susanna Franz San Paolo Palace Hotel - Palermo Direttore: Marcello Pizzuto Simmons - Bovisio Masciago (Mi) Amministratore delegato: Fabio Formenti Soft Living Places - Calambrone (Pi) Starhotels - Firenze Corporate Event Department Trenitalia - Gruppo Ferrovie dello Stato Ufficio del Turismo e dei Congressi del Principato di Monaco Ufficio Nazionale del Turismo Indiano - Milano Villa d’Este - Cernobbio (Co) Direttore generale: Danilo Zucchetti Villa Sofia Hotel - Gardone Riviera (Bs) Titolare: Silvia Dalla Bona

4 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

tel. 049 9194765 tel. 0323 32601 www.zaccherahotels.com tel. 0541 601650 tel. 0323 922201 www.zaccherahotels.com tel. 0365 20261 tel. 031 346111 www.imperialemoltrasio.it tel. 0832 272111 tel. 02 69833000 - ISO.Italy@hilton.com tel. 045 6471210 tel. 0464 566600 www.dulacetduparc.com tel. 0731 211079 tel. 045 6499611 tel. 02 62307920 tel. 06 4707 tel. 0365 290588 - www.savoypalace.it tel. 0323 924112 www.zaccherahotels.com tel. 0323 924583 www.zaccherahotels.com tel. 0541 848711 tel. 800 785589 - www.ihg.com www.lungarnohotels.com tel. 055 215761 tel. 081 7527716 luca.barion@solmelia.com daniela.baldelli@solmelia.com tel. 800 32535353 tel. 02 4852808 - www.marriott.com/milit tel. 099 8204901 tel. 075 9234 tel. 02 48844854 - www.pedersoli.com tel. 02 28854831 tel. 091 6211112 www.simmons.it www.softlivingplaces.com tel. 055 3692282-232-366 www.trenitalia.com www.monacomeetings.com www.indiatourismmilan.com tel. 031 3481 - www.villadeste.it tel. 0365 22729 - www.savoypalace.it

pag. 143 pag. 217 pag. 199 pag. 29 pag. 121 pag. 29 pag. 205 pag. 177 pag. 191 II cop. pag. 175 pag. 183 pag. 193 pag. 127 pag. 55 pag. 153 pag. 221 pag. 29 pag. 29 pag. 41 pag. 10-11 pag. 185 pag. 223 pag. 14 pag. 119 pag. 119 pag. 141 pag. 123 pag. 165 pag. 215 pag. 17 pag. 197 pag. 181 pag. 45 pag. 145 pag. 61 pag. 5 pag. 9 pag. 67 III cop. pag. 221



SOMMARIO

4 Indice inserzionisti 13 Gli argomenti del mese Novità

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iExcellent. La guida mobile per l’event manager contemporaneo

Cover story

18 Roberto Billi. Ricomincio da Roma. E da Milano L’inchiesta

22 Accoglienza made in Italy. I turisti la valutano così

30 Anche il lusso ha un’anima... L’imprenditore del mese

38 Gianfranco Librandi. Un temerario con la testa dura Nel nome del padre e del figlio

42 Roberto e Giovanni Naldi

Reportage

78 L’Egitto rilancia con Port Ghalib Scenari del turismo

86 Milano e Torino unite dal business Atahotels 90 Il regale omaggio del Principato alle Corti d’Europa

92 Ehma. Dalla Russia al Salento. 94 Salerno ad alta velocità La destinazione

98 Treviso e la sua Marca gioiosa et amorosa Selected by MM

104 Bhr Treviso Hotel 105 Castello di San Salvatore dei Conti di Collalto 106 Move Hotel 107 Relais Monaco 108 Villa Contarini Nenzi 109 Park Hotel Villa Fiorita

Donne al top

46 Isabella Piscopo. Camar Contract

Aica informa

110 Expo 2015. Tra timori e speranze

La parola alle aziende

50 Più snelli e più ricchi. Con la lean production

Tecnologie per vivere bene

112 Le incrostazioni di calcare

Green Report

56 Eco meeting. Scelta per il futuro

Risorsa uomo

114 La rabbia in ufficio

Trend

62 Golosi. Il terzo cerchio del turismo

Una metafora per crescere

116 Orienteering. Perdersi per ritrovarsi

Vip Vacation

68 Le spiagge e i locali più cool&chic dai Lidi di Comacchio a Cattolica 6 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Il parere del legale

118 Problemi risolti “al volo”



SOMMARIO

Finance Confidential

120 Le accise sui carburanti La parola al fiscalista

122 Le novità del redditometro L’opinione sul mondo del turismo

124 Namibia Sai l’ultima?

128

Notizie dal mondo dei viaggi e dell’ospitalità

190 Grand Hotel Tiziano e dei Congressi 192 Turismo Torino e Provincia Convention&Visitors Bureau

194 Una Regina Hotel Bari Servizi

196 Blastness 200 Roma Energie

Le location di MM

Fam Trip

146 Baia Flaminia Resort 148 Caesius Thermae & Spa Resort 150 Hotel Cruise 152 Embassy & Boston Hotel 154 Grand Hotel Savoia 156 Gruppo Hotel Real Fini 160 Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici 162 MiCo 164 Nova Yardinia Events & Spa 166 Novotel 168 Ora Hotels Cenacolo 170 Ora Luxury Catania 172 Otium Resort 176 Palace Bari 178 Palace Hotel Como 182 Pullman Timi Ama Sardegna Hotel 186 Starhotels Metropole Roma 188 Starwood Hotel & Resorts

202 L’India scopre il lato b di Milano Le vie dell’incentive

206 A piedi nudi nel parco. Di Londra La mia città i luoghi dell’anima

218 Tess Gerritsen. Penso come un serial killer Inside the character

222 Luigi Rainero Fassati Vetrine

214 Clockwise 216 Auto. Jeep Grand Cherokee 220 Libri 226 Indirizzi 8 5-6 2011 | www.mastermeeting.it



In collaborazione con


Soggiorna e vinci. Prenota un soggiorno dal 10/5 al 10/8 negli hotel Crowne Plaza, Holiday Inn e Holiday Inn Express in Italia e partecipa al concorso*. Vinci subito 10 nuovissimi iPad 2 Apple con le applicazioni Piemme che contengono 10 titoli e tanti contenuti extra. Nella tua camera troverai tutte le informazioni per partecipare e l’abstract di best seller Piemme per un’anteprima delle novità editoriali. Prenota e goditi un soggiorno tutto da sfogliare. Chiama subito 800 785589 o visita il sito www.ihg.com

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La fiera per incontrare il mondo degli eventi

LA FIERA DEGLI EVENTI


GLI ARGOMENTI DEL MESE

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GLI ARGOMENTI DEL MESE Accoglienza made in Italy: i turisti la valutano così

Anche il lusso ha un’anima

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Cortesia, buona tavola, cultura, natura e divertimento. Sono questi, secondo una ricerca dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, gli elementi che i turisti si aspettano di trovare in Italia, giudicando soddisfacenti, in particolare, l’accoglienza e l’offerta enograstronomica. A non rispondere pienamente alle aspettative è invece la valorizzazione delle offerte complementari, come cultura, intrattenimento e sostenibilità ambientale, un settore, quest’ultimo, ricco di potenzialità per il turismo, su cui, non a caso, sempre più aziende stanno investendo con profitto. E mentre gli italiani prediligono la vacanza al mare, e la natura incontaminata, gli stranieri nel Belpaese continuano a scegliere le città, da vivere slow tra musei, eventi culturali e tappe gourmet.

Più snelli più ricchi

Il lusso è un mercato che continua a tenere e a crescere, nonostante la crisi. Lo sanno bene gli investitori, soprattutto, quelli che hanno scelto i mercati emergenti: il settore luxury in Cina, lo scorso anno, ha sfiorato il 20 per cento contro il 4 per cento stimato in Europa. E oggi la Cina rappresenta il 6% del mercato globale, con vendite pari a 8,2 miliardi di euro. Mentre nel Sol Levante, negli ultimi otto anni, sono nati 80 nuovi milionari al giorno. Ma cosa vogliono i nuovi big spender? Stando a recenti statistiche il lusso non è più solo l’oggetto esclusivo da possedere e da esibire, ma anche l’esperienza da godere, esperienza che ovviamente deve essere speciale, ma anche accessibile, ancora meglio se basata sui valori dell’etica sociale e dell’ecologia, come, per esempio una vacanza wild in Kenya.

“Eco meeting” scelta per il futuro

Anche in Italia sempre più piccole e medie aziende pensano “lean”, sull’esempio vincente di Toyota, che negli anni Cinquanta mise a punto un protocollo finalizzato a eliminare sprechi e ad aumentare la produttività, facendo da apripista nel mondo. Oggi, tra le aziende che hanno deciso di adottare la lean production e il suo principio del “just in time” (produrre solo quanto necessita al mercato) figurano nomi eccellenti dell’industria nostrana come Brembo, Climaveneta, Biticino Italia. E mentre il lean thinking conquista ogni giorno nuovi “adepti,” a Castellanza, in provincia di Varese, è sorto a marzo un centro Lean con lo scopo di costruire un network in grado di favorire lo scambio di esperienze, ma anche di condurre valutazioni sul grado di propensione lean delle imprese.

La sostenibilità ambientale entra di prepotenza anche nel mondo congressuale e le strutture e i servizi si adeguano, adottando nuovi sistemi e nuove procedure, come l’installazione di toilette a basso deflusso per risparmiare acqua di scarico, tv a schermo piatto ad alta efficienza energetica, e utilizzando sempre più energie rinnovabili come eolica, solare o idroelettrica. A fare da capofila nel risparmio eco solidale NH Hotels con Ecomeetings, un’iniziativa green che prevede l’analisi di tutti i processi secondo criteri di responsabilità ambientale, con un ritorno non indifferente: tra il 2007 e il 2009, la catena ha registrato un risparmio del 14% sui costi d’energia e un saving economico di 1.157.028 euro. Ma ecco come progettare, realizzare e gestire una sala riunioni corporate o un intero grande centro congressi all’insegna dell’eco-sostenibilità.

Golosi il terzo cerchio del turismo

Le spiagge e i locali più cool&chic della Riviera di Romagna

Negli anni Novanta faceva radical chic mettersi in viaggio alla ricerca del calice di vino migliore, una moda dilagata nel mondo del turismo global che oggi è diventata uno vero e proprio stile di vita allargandosi anche a tutti gli altri piaceri del palato, rigorosamente doc e dop. Con questo spirito, solo lo scorso anno si sono mossi in Italia 3 milioni di turisti e le previsioni per il 2011 ne promettono addirittura 5, 5 milioni. Un comparto, quello dei golosi, sempre più trainante, trasversale e dalle formule più varie, a seconda dei gusti e delle motivazioni: si va dagli snapper, rivolti agli amanti delle degustazioni pomeridiane informali al food shopping –acquisti di materie prime e alimenti lavorati direttamente dal produttore e, ancora, dalle sagre esperienziali alle “incursioni gustative” dove il mangiare bene si sposa con lo sport e la natura.

Una colazione all’alba sulla sabbia, un trattamento wellness al sale dolce di Cervia, un pranzo con pesce di giornata accompagnato da un calice di Albana secca ghiacciato, una partita a golf, un aperitivo con lounge music in spiaggia, magari adagiati su un letto a baldacchino e per finire una romantica cena cullati dalla risacca. Tante emozioni, ma un unico comun denominatore: il mare Adriatico e le sue spiagge più esclusive. Dai Lidi di Comacchio a Cattolica, 110 chilometri di costa da vivere slow&chic.

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NOVITÀ Scarica

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la versione mobile

della Guida

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strutture, più adatte a soddisfare i tuoi bisogni, ordinate in base alla raggiungibilità. Con Vicino a un Punto potrai, invece, inserire il luogo o la zona della città che ti interessa e consultare l’elenco delle strutture presenti. Quindi, potrai paragonare e visitare, attraverso la

e scarica gratis la guida che con un semplice click ti permette di scegliere la location più adatta alle tue esigenze tra oltre 500 location selezionate.

foto gallery e la descrizione le strutture trovate, e scegliere in tutta libertà e comodità dove organizzare un meeting o magari le tue vacanze. Cliccando sull’immagine dell’albergo o del congress center scelto, potrai visualizzare la sua posizione sulla mappa e contattarlo direttamente utilizzando la funzione Chiama o Invia Mail. Oppure potrai scegliere di farti guidare tramite il GPS, utilizzando il servizio Portami. Potrai scegliere se cercare una location semplicemente per categorie: Location Congressi, Incentive, Spa e Benessere, Hotel Golf oppure utilizzando i tasti Vicino a te o Vicino a un Punto che appaiono cliccando sull’icona a forma di lente di ingrandimento.

Vicino a te ti permette, sulla base della tua posizione, calcolata tramite GPS, di identificare le 16 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Ma non è tutto, infatti, attraverso questa applicazione, potrai salvarle nell’apposita sezione Preferiti, le strutture da te selezionate per creare la tua personale top list che potrai utilizzare per una successiva consultazione, una sorta di Guida Excellent personalizzata. Perché pianificare prima il dovere e poi il piacere quando lo si può fare contestualmente?



FOTO DI LORENZO ABBATE

COVER STORY

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E da Milano POCO PIÙ DI UN ANNO FA, HA RILEVATO L’INTERA PROPRIETÀ E GESTIONE DEL GRAND HOTEL DE LA MINERVE DI ROMA. E, LO SCORSO MAGGIO, HA ASSUNTO ANCHE LA GESTIONE DEGLI ALBERGHI MILANESI CROWNE PLAZA E HOLIDAY INN EXPRESS A MALPENSA. OGGI, ROBERTO BILLI SCOMMETTE SULLE DUE PIAZZE ITALIANE E RILANCIA LE SUE STRUTTURE CON PROGETTI IMPORTANTI Giulia Broggi 18 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


COVER STORY

In questa pagina il Grand Hotel de la Minerve di Roma. Bellissimo il roofgarden con vista mozzafiato sulla capitale e sul Pantheon dove d’estate si può cenare accompagnati dalle romantiche note di un pianoforte a coda

anni, romano, felicemente sposato con Emanuela, padre di quattro figli, Roberto Billi (foto) rappresenta bene l’imprenditore alberghiero di oggi: cosmopolita open mind, ma anche legato ai valori della tradizione italiana. Dopo la laurea in Economia e Commercio alla Sapienza di Roma, si trasferisce a New York, dove, mentre fa le sue prime esperienze nel mondo dell’hotellerie, consegue un MBA in Acquisizioni Societarie e Finanza Immobiliare. Nel 1986 torna a casa e diventa Consigliere Delegato di Hotel Invest Italiana, proprietaria e società di gestione di importanti alberghi dai brand internazionali come Holiday Inn, Crowne Plaza e Worldhotels Deluxe Collection. Una palestra che gli servirà per allenarsi al ruolo successivo, quello della svolta: a gennaio 2010 dopo 24 anni, Billi lascia il gruppo Hotel Invest (di cui era comproprietario al 50%) e acquista insieme al fratello Bernardo il 100% della proprietà del Grand Hotel de La Minerve. Lo scorso maggio,

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COVER STORY

Nella pagina, il Crowne Plaza Milan Malpensa. L’hotel offre un centro congressi con ampi spazi modulabili, 8 sale meeting fino a 140 ospiti, e una business lounge ideale anche per colloqui di lavoro

il secondo step decisivo: Billi rileva la gestione del Crowne Plaza Malpensa e dell’Holiday Inn Malpensa, alberghi milanesi di cui era già proprietario al 50% degli immobili, diventando presidente e ad della società Shine Hotels and Resorts. Dal 1999 l’imprenditore ricopre anche un ruolo istituzionale importante, quello di consigliere della Giunta Esecutiva di Federalberghi Roma. Oggi i suoi sforzi sono tutti tesi al rilancio del Grand Hotel de La Minerve, cinque stelle simbolo della tradizione capitolina, ma non solo, e dei due hotel business oriented di Milano: 20 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Crowne Plaza e Holiday Inn di Malpensa. «Il progetto che riguarda il de la Minerve», spiega Billi, «è innanzitutto un progetto di valorizzazione: l’albergo si trova all’interno di un magnifico palazzo del Seicento, trasformato 200 anni fa in un tempio dell’ospitalità, ma le sue potenzialità sono in parte ancora inespresse. Attualmente stiamo facendo importanti lavori di ammodernamento nelle suite e nelle camere, e definendo il progetto della Spa. Anche per i quattro stelle di Milano, Crowne Plaza Malpensa e Holiday Inn Express, esistono ottime

opportunità di crescita, sia per la vicinanza con l’aeroporto – che, nonostante le difficoltà, sono certo decollerà – sia in previsione dell’Expo 2015». A confermare l’ottimismo dell’imprenditore, c’è una cauta ripresa del settore: «sia su Milano che su Roma, i mercati sono in crescita, anche se con una leggera contrazione dei prezzi e con la tendenza al last minute: oggi persino gli eventi di medie e grandi dimensioni si prenotano all’ultimo momento, e credo che sarà così ancora per un po’». In attesa che il settore riparta a pieno regime, Roberto Billi ha le idee molto chiare su come vuole che siano recepiti i suoi alberghi dal mercato. Dovendo scegliere una frase per descrivere ciascuno, direbbe: per il Grand Hotel de la Minerve, che


COVER STORY

Immagini dell’Holiday Inn Express Milan Malpensa. Situato in posizione strategica, vicino al raccordo con l’A8 e a soli 500 metri dal terminal 1 e a un chilometro dal terminal 2

è «l’emblema di 200 anni di alta hotellerie», per il Crowne Plaza Milano Malpensa, che è «il punto di riferimento ideale per il globe trotter esigente», mentre dell’Holiday Inn Express direbbe che è «l’hotel con il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato». In 25 anni di carriera, ciò che, dell’ospitalità italiana, Billi ha avuto modo di apprezzare di più è l’inventiva, la capacità di trovare, anche all’ultimo momento, soluzioni sempre a favore della qualità del servizio. Mentre la virtù che importerebbe volentieri dall’estero è il metodo accademico-formativo de-

gli anglosassoni. Non è un caso che il competitor che stima di più sia Rocco Forte, imprenditore in cui convergono entrambe le qualità – italiana e inglese – che lui tanto ammira. «Dopo l’esperienza paterna della Trust House Forte, Rocco ha saputo creare una catena di lusso globale. E questo è un risultato eccezionale». Nel suo carnet di successi – quello di cui va più orgoglioso è l’acquisizione integrale del Grand Hotel de la Minerve – c’è spazio anche per un piccolo rimpianto: «avendo studiato e lavorato molto anche negli States, mi sarebbe piaciuto am-

pliare l’attività anche all’estero». Mai dire mai... Intanto Roberto Billi si concentra sulla sua nuova sfida, soddisfatto dei traguardi ad oggi raggiunti, per i quali sente di dover dire un grazie anche ai suoi genitori. Da loro ha imparato ad ascoltare tutti i pareri: «il confronto aiuta a crescere e ad allargare le prospettive» dice. E, da loro, ha preso anche la passione per un mestiere che, forse, non si può imparare e basta, bisogna averlo anche un po’ nel sangue: «quando valuto un candidato, la prima cosa che guardo è la passione. Senza passione non si può avere determinazione. E senza determinazione la creatività non dà ■ frutti». 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 21


L’INCHIESTA

CORTESIA, BUONA TAVOLA, NATURA E DIVERTIMENTO. SONO QUESTI GLI ELEMENTI CHE, SECONDO UNA RICERCA ONT, PIÙ INCIDONO SULLA TOURIST SATISFACTION NEL BEL PAESE, SEMPRE MOLTO APPREZZATO, MA CON QUALCHE MARGINE DI MIGLIORAMENTO... Testo e foto di Barbara Ainis

L

e aspettative non dovrebbero mai essere deluse. Meno che meno da parte di chi opera nel turismo e nell’accoglienza, settori

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nei quali la soddisfazione del cliente è e deve essere l’obiettivo principe. Viaggiando in Italia i turisti, sia nostrani, sia stranieri, si aspettano di trova-

re innanzi tutto ciò per cui l’Italia e gli italiani sono famosi: l’ospitalità cordiale, la cortesia, l’amabilità della gente del luogo e la buona tavola. E, stando


L’INCHIESTA Un turista su cinque viaggia per il nostro Paese in famiglia, alla ricerca, soprattutto, di servizi specializzati da parte delle strutture ricettive

Accoglienza made in Italy:

i turisti

la valutano così all’ultima ricerca condotta dall’ONT (Osservatorio Nazionale del Turismo) sulla customer care turisti 2011, sono proprio questi gli elementi, insie-

me all’intrattenimento e all’offerta culturale, che i viaggiatori si aspettano e valutano positivamente durante una vacanza in giro per il nostro Paese. Per

il 60,8% dei turisti che hanno visitato l’Italia nel 2010, il primo elemento di offerta che deve soddisfare le aspettative della domanda è quello relativo al5-6 2011 | www.mastermeeting.it 23


L’INCHIESTA

la cortesia della gente del luogo. Il secondo fattore (50,6%) è la qualità del mangiare e del bere, mentre il terzo (30,8%) è legato alle possibilità di intrattenimento e animazione offerte dal territorio. A seguire (solo a seguire!), l’accoglienza nelle

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strutture ricettive (29%), il rispetto dell’ambiente (22,3%) e l’organizzazione del territorio (20,7%). Un quadro forse atteso, ma non troppo, quello delineato dallo studio ONT, che spinge a recuperare l’interesse primario nei confronti di

quell’arte dell’accoglienza che, prima del lusso e prima degli standard ricettivi, ha di fatto caratterizzato nell’immaginario collettivo dei viaggiatori di tutto il mondo l’idea di una vacanza italiana. Il giudizio complessivo attribuito alla vacanza in Italia è piuttosto buono, pari a 7,9 su 10 per i turisti italiani e 8 pieno per quelli stranieri. I viaggiatori si dichiarano dunque soddisfatti dell’accoglienza (soprattutto gli stranieri) come anche della cultura dell’ospitalità italiana e della qualità dell’offerta enogastronomica. A lasciare margini


L’INCHIESTA

Cortesia e buona tavola sono ai primi posti tra le principali richieste e aspettative dei turisti. La cultura dell’ospitalità italiana è promossa a pieni voti

di miglioramento nell’esperienza di viaggio del turista è, invece, la valorizzazione delle offerte complementari (culturale, soprattutto per gli stranieri, e di intrattenimento, in particolare per gli italiani) e della sostenibilità ambientale. Tema, quello dell’ambiente, che, in ambito turistico, non appartiene più solo a quei mercati del nord Europa che ne sono stati promotori, ma si è trasformato ormai in una dinamica comportamentale e in un’attesa non trascurabile per una parte sempre più importante dei turisti (una priorità per il 22,3%), divenen-

do una potenzialità di offerta e specializzazione verso cui le imprese del turismo devono tendere.

Junior, senior e famiglie Naturalmente le esigenze e le attese dei turisti variano a seconda del target di appartenenza. Pertanto, nell’ambito del vasto panel di intervistati – ben 28mila turisti che nel 2010 hanno soggiornato almeno una notte in Italia – la ricerca ha differenziato i risultati a seconda della fascia di età e della tipologia di visitatore. A comin-

ciare dai giovani. La fascia dai 18 ai 24 rappresenta il 9,4% dei turisti che viaggiano nel nostro Paese. Gli italiani prediligono in particolare le località costiere, scelte per i divertimenti che offrono (35,5%), ma anche per la bellezza del mare e della natura (17,5%) e per la vicinanza al loro luogo di residenza (17%). Prezzi accessibili, sport, spettacoli e concerti attirano in particolare le scelte dei giovani italiani, meno attenti all’offerta enogastronomica e culturale. Diverso il panorama nel caso dei turisti stranieri della stessa età: nel 40% dei casi scelgono 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 25


L’INCHIESTA

Quasi un turista su dieci in giro per le nostre regioni ha tra i 18 e i 24 anni. I giovani cercano mare, divertimenti, ma anche città d’arte e cultura

le nostre città d’arte, apprezzandone l’offerta artistica e culturale, le tradizioni e la cucina locale. Parallela la situazione nel caso dei turisti di età superiore ai 60 anni, che rappresentano l’11,7% del totale di coloro che fanno vacanze in Italia. Gli italiani scelgono soprattutto la vacanza nelle località balneari (oltre

il 39%), cercano luoghi per immergersi nel relax, in una natura incontaminata, ma anche la buona gastronomia, l’arte e lo shopping. Gli stranieri, di contro, scelgono, prima di tutto, le città (31,5%), per vacanze slow, capaci di soddisfare i propri interessi culturali ed enogastronomici, visitando mostre, musei e partecipando agli eventi

musicali, teatrali e folkloristici. Una percentuale più alta è rappresentata dai turisti che viaggiano in famiglia. Genitori e figli rappresentano il 21% del turismo in Italia, apprezzando soprattutto la presenza di servizi specializzati. Per essere una meta competitiva sulle proposte per questo target, una destinazione deve specializzare in

Le coste italiane sono preferite soprattutto dal turismo nazionale, mentre tra gli stranieri l’interesse è rivolto innanzi tutto alle città d’arte

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L’INCHIESTA

questa direzione i servizi forniti dalle strutture ricettive, dai ristoranti, dalle strutture balneari e da quelle sportive, soprattutto in montagna, al mare, al lago e nelle aree a vocazione naturalistica. Anche in questo caso le mete più frequentate sono il mare per gli italiani (circa il 50% delle famiglie, la montagna per il 22%) e le città per gli stranieri (34%): si delineano nuovamente, sin dalla scelta della destinazione, due tipologie di segmenti con scelte ed esigenze ben diverse. Per gli italiani la vacanza in famiglia è fatta di sport, shopping, eventi legati alla musica, alla gastronomia e alle tradizioni locali, gite in barca ed escursioni, mentre dimostrano scarso interesse per le attività culturali. Gli stranieri, invece, anche con i figli, cercano in Italia un vero e proprio turismo culturale, facendosi spesso guidare dalla voglia di conoscere posti nuovi, non soltanto per ammirare il patrimonio artistico e monumentale (32%), ma anche per la curiosità di addentrarsi nella cultura, nelle tradizioni e negli usi locali. Spesso, infatti, il viaggio è motivato dalla presenza di eventi folkloristici (12%) o, più in generale, culturali (7%).

Non solo mare e città Se mare e città si confermano come le destinazioni più apprezzate, anche montagna, laghi, natura e terme attirano percentuali rilevanti di turisti. In questo caso il target è ancor più delineato e importante per le scelte strategiche degli operatori del turismo. La montagna è scelta dal 12,8% dei turisti che viaggiano nel nostro Paese e che amano praticare

Gli alberghi si trovano sempre più spesso a fare i conti con le proposte alternative di ospitalità. Agriturismi, b&b, ma anche case in affitto e seconde case

sport (39,1% in particolare passeggiate, sci, trekking e ciclismo), che sono alla ricerca di un posto ideale per riposarsi (33,9%) e del fascino della natura (33,1%). A una vacanza tradizionalmente alberghiera la congiuntura economica ha affiancato un sempre più evidente utilizzo di alloggi privati. Così se il 18,5% dei turisti italiani (la maggioranza con il 60,2% di presenze) ha soggiornato in hotel, ben il 36,7% ha utilizzato la seconda casa di proprietà, il 17% un alloggio privato in affitto ed il 15,2% ha usufruito dell’ospitalità di amici e parenti. Tra gli stranieri è più forte l’incidenza delle scelte alberghiere (30,7%), ma restano rilevanti le percentuali dei soggiorni in seconda casa (25,3%), de-

gli alloggi in affitto (16,3%) e di chi trova ospitalità presso amici e parenti (8,7%). I nostri laghi, si sa, affascinano soprattutto i turisti stranieri. Se in generale la percentuale di turisti che scelgono questa destinazione rappresenta il 6,9% del totale, nel dettaglio questa scelta coinvolge l’11,9% delle presenze straniere sul nostro Paese e solo il 3% dei turisti italiani. Si sceglie il lago per cercare innanzi tutto relax (31,9%) e natura (28,3%), ma sono anche rilevanti le percentuali di chi desidera vedere un posto mai visto (15,3% in media, 17,6% gli stranieri), indice di una certa notorietà delle località, e soggiornare in una destinazione esclusiva (14,3%). I soggiorni al lago sono per lo 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 27


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più vacanze di coppia (40,2%) e in misura minore per famiglie con bambini (18,8% degli italiani, 23,4% degli stranieri), ma è molto elevata anche la quota di chi vi si reca da solo (15,6%). Più che in altre destinazioni, al lago si alloggia in hotel (30,5% degli italiani, 39,7% degli stranieri), per la metà in 3 stelle, ma resta rilevante l’utilizzo delle abitazioni private sia da parte degli italiani che degli stranieri. Anche le località immerse nella natura attirano soprattutto stranieri. Le presenze stimate rappresentano il 3,6% del totale, ma di queste il 59,2% sono turisti che vengono dall’estero (4,8% del totale stranieri, contro il 2,6% degli italiani) per cercare natura, relax, convenienza ed eccellenze enogastronomiche. La scelta del soggiorno ricade nel 27% dei casi su hotel, nel 23,2% su seconde

case, ma è forte qui la componente extralberghiera: agriturismi e bed & breakfast conquistano il favore di oltre il 35% dei turisti stranieri. Il benessere termale, invece, è apprezzato maggiormente dagli italiani. Alle terme si recano il 3,5% dei turisti (3,8% italiani e 3% stranieri) alla ricerca di relax, benessere e natura. Qui è l’hotel a farla da padrone, con il 57,4%, in prevalenza 3 stelle (50,4%).

Consumi Ma quanto spendono tutti questi turisti e turismi nel nostro Paese? La domanda interessa non solo chi è direttamente coinvolto dalle attività turistiche, ma tutto il sistema economico locale, valorizzato da una sapiente gestione delle dinamiche legate al turismo. Per rispondere lo studio dell’ONT ha dovuto prendere in considerazione tutte le presenze turisti-

Arte, shopping e tradizioni restano elementi trainanti nella scelta delle destinazioni di viaggio, in special modo tra i turisti stranieri

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che, alberghiere e non, e le spese relative, sia quelle direttamente legate ai comportamenti turistici, sia quelle destinate ad attività complementari come lo shopping, i divertimenti e l’intrattenimento culturale. In aggiunta alle oltre 366 milioni di presenze censite negli esercizi ricettivi, dunque, sono state stimate (su dati Unioncamere) un totale di 449,7 milioni di presenze nelle abitazioni private,

dovute per 295,7 milioni al turismo italiano e per 154 milioni a quello internazionale, per un totale complessivo di presenze stimabili per il 2010 in 815,7 milioni. Questo volume di presenze ha generato una spesa stimabile in 72,4 miliardi di euro, di cui 45,3 miliardi spesi dai turisti che alloggiano nei circuiti delle imprese ricettive e 27,1 miliardi dai turisti delle cosiddette seconde case. Il settore ricettivo e di ristorazione ha beneficiato del 44,6% di questa spesa, vale a dire 32,3 miliardi di euro, mentre la restante quota se la sono spartita in particolare attività ricreative, culturali e di intrattenimento, oltre al comparto dell’abbigliamento e calzature. ■



L’INCHIESTA

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TRAMONTATA L’ERA DEL LUSSO COME MONDO ESCLUSIVO PER POCHI, OGGI IL VIVERE HIGH LEVEL NON È PIÙ LEGATO ALLA CAPACITÀ DI SPESA MA A ESPERIENZE ACCESSIBILI E GRATIFICANTI BASATE SUI VALORI DELL’ETICA SOCIALE E DELL’ECOLOGIA. INSOMMA IL LUSSO NON SI COMPRA PIÙ, SI VIVE. POSSIBILMENTE SLOW A cura di Tiziana Conte 30 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


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ha un’anima...

Southern Ocean Lodge, uno degli alberghi piu esclusivi del mondo

isogna ragionare sulla concezione del lusso da intendersi non più come mondo dorato accessibile a pochi privilegiati ma piuttosto come qualità della vita ambita da più consumatori», fa sapere Francesco Mo-

«B

race (foto), sociologo e scrittore, presidente di Future Concept Lab, «il tempo sarà sempre più il vero lusso del futuro: il tempo legato alla serenità di un week-end o a momenti da dedicare alla propria famiglia, ai propri talenti, alle proprie passioni, sempre e comunque

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Cresce l’interesse per la nautica con barche sempre più sofisticate e rispettose dell’ambiente. Nella foto un Swan Leonessa

nella costante ricerca di una migliore qualità della vita». Tutto questo, secondo Morace «sposta l’attenzione del consumatore dal fashion system (produttore di lusso) alla filosofia slow food, all’interesse per il mondo agroalimentare dell’enogastronomia e alla conoscenza dei prodotti. E questo spiega anche il successo degli agriturismi come delle Spa diventate nuove forme di lusso». Le nuove forme del lusso, infatti, come precisa Morace «sono rappresentate dalle eccellenze che, però, non sono più necessariamente legate alla capacità di spesa ma ad esperienze gratificanti e più accessibili».

Le nuove tendenze Nel futuro i mercati richiederanno ai marchi del nuovo lusso contenuti autentici, etici ed una nuova era di servizi esclusivi, veri e costanti. Il mondo della produzione dei beni di lusso si sta adeguando ai nuovi valori che giungono dal rispetto dell’ambiente e della vita 32 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

equilibrata. Alcuni prodotti di manufatti tessili di alta gamma hanno concentrato l’attenzione verso l’acquisto di materie prime come il cotone, ad esempio, provenienti da piantagioni dove non vengono utilizzati fertilizzanti e prodotti chimici invasivi e dove non viene utilizzata manodopera minorile. Ed è in questo quadro che trova spazio Cangiari, “Beauty is different”, il fashion brand etico e sociale che ha debuttato nel settembre 2009 e a novembre scorso ha aperto a Milano la prima boutique del lusso etico sociale ed ecologico: cinquanta metri quadri, al primo piano di un palazzo al n. 10 di Viale Monte Santo, confiscati alla ‘ndrangheta e dove comprare prodotti di altissima qualità realizzati da imprese sociali che operano per lo sviluppo del proprio territorio, l’integrazione nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate e il recupero delle tradizioni locali, con processi produttivi e prodotti ecologici e rispettosi dell’ambiente. Una sperimenta-

zione innovativa all’interno del mondo dell’economia sociale, realizzata in collaborazione con il Gruppo CGM, rete italiana di imprese sociali. Un format esclusivo in Italia, che potrà in un prossimo futuro essere diffuso in tutto il territorio nazionale, e non solo. «Puntiamo ad aprire nuovi punti vendita anche in Europa: Inghilterra, Scandinavia e Germania e negli Stati Uniti: in quei paesi, insomma, dove è forte una coscienza ecologica», ci annuncia Vincenzo Linarello (foto), pre-


L’INCHIESTA Collezione Cangiari: la moda che sposa il sociale, rilancia l’artigianato e utilizza fibre naturali

sidente del consorzio Goel che riunisce quelle imprese sociali che hanno come mission il riscatto delle comunità locali, che si battono contro le mafie e inseriscono nel mondo del lavoro persone svantaggiate. «I capi di abbigliamento, così come gli arredi per la casa Can-

giari sono realizzati secondo le antiche tradizioni artigianali calabresi, con tessuti al telaio manuale, materiali pregiati e lavorazioni artigianali di alta qualità», precisa. Non è casuale l’idioma Cangiari: “cambiare” in calabrese e siciliano. E cambiare si può, «per un nuovo sti-

le globale sostenibile: consumare meno, meglio ed etico puntando sulla qualità», suggerisce Linarello. La collezione Cangiari Primavera/Estate 2011è stata presentata anche durante la Settimana della Moda Donna di Milano e le collezioni sono certificate da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale). Nel maggio 2010 invece, Cangiari è stato premiato al Salone del lusso sostenibile di Parigi, dedicata al luxury life style unico marchio italiano di moda tra i 60 presenti, selezionati sulla base di ben definiti criteri quali: il rispetto dell’ecosistema e dei diritti umani, la ricercatezza dei materiali, il pregio delle lavorazioni. A luglio 2010 è stato insignito del premio “Moda e Sociale” alla undicesima edizione del Gala della Moda - Premio Internazionale “Catania, Talenti & Dintorni”. E la moda etica è entrata di recente anche in rete con Cangiari Store: il negozio virtuale che unisce l’alta moda e la qualità alla promozione dei diritti, della legalità e della tradizione tessile. Collegandosi al sito www.cangiari.com si potranno acquistare gli abiti e gli accessori biologici della collezione Primave-

Quando l’arredo diventa essenziale interpretando le nuove esigenze del lusso 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 33


L’INCHIESTA

Kangaroo Island. La spettacolare vista dalla stanza del Southern Ocean Lodge

ra/Estate 2011 e accedere ad uno spazio virtuale dove la passione per l’alta moda si incontra con l’interesse per i valori sociali promossi dal brand.

I luxury goods che piacciono agli italiani Una ricerca sui consumi dei luxury goods promossa da Expo Luxe (dal 14 al 18 settembre 2011 a Palazzo Ferrajoli a Roma), evidenzia un trend positivo per il 2011. Il fenomeno, secondo l’indagine realizzata su un campione di 2.000 persone di entrambi i sessi nelle città di Roma e Milano, non coinvolge

solo i tradizionali consumatori del lusso ma riguarda anche una nuova categoria di fruitori che non cercano solo beni materiali costosi, ma soprattutto prodotti che rimandano a uno stile di vita autentico. E qual è la tendenza di acquisto dei luxury goods da parte degli italiani per il 2011? Secondo l’indagine, in testa alla classifica ci sono i prodotti di abbigliamento griffato (23,5%) seguiti dai viaggi e tempo libero (22%) con una predilezione per i viaggi taylor made (per chi vuole fare un’esperienza unica) e dall’oreficeria (16,5%). Roma e Provin-

Australia, Blue Mountains. L’eco-sostenibile Wolgan Valley Resort regala un’emozione a misura di desiderio e a basso impatto ambientale

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cia si collocano ai primi posti in Italia nella produzione di luxury goods: qui storia e tradizione hanno inciso significativamente anche sullo sviluppo del sistema orafo apprezzato nel mondo per l’abilità degli artigiani, l’originalità del manufatto, lo stile, la qualità e la tecnologia impiegata. Proprio nel settore dell’oreficeria, nel Lazio risultano 1.300 imprese che impiegano oltre 3 mila addetti, con un export che ammonta ad oltre 42 milioni di euro e con un tasso di crescita nell’ultimo anno pari al 2,1% (12.500 imprese): il doppio della media


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nazionale. Il Lazio ospita il 9,8% delle imprese registrate in Italia di cui a Roma ne sono localizzate il 73,7%. E a confermare che la tipologia di viaggio intesa come esperienza irripetibile è sempre più ambita è Massimo D’Eredità (foto), diPerù. La Spa de Las Casitas Del Colca per ritrovare l’armonia fisica e psichica a stretto contatto con la rigogliosa natura e la comunità locale. Sotto, momenti di intimità nella stanza di una delle lussuose ville

rettore generale del gruppo Dimensione Triade e consigliere di Federviaggio: «Il viaggio di lusso sarà sempre più identificabile con il lifestyle di un consumatore libero, trasversale, creativo, alla costante ricerca di esperienze uniche e accessibili e l’esperienza del viaggio di lusso si traduce come un momento di intensa intimità, la sensazione giusta al momento giusto, un particolare unico e comprensibile solo dai soggetti che lo vivono, anche se per poco tempo». Partendo da questa premessa, la programmazione dei viaggi del Gruppo DT, gestita dai marchi Dimensione Triade e Igiesse ha dedicato uno spazio ampio a strutture o luoghi in grado di soddisfare questa tipologia di clientela. «Abbiamo inserito, evidenziandole come Experience, alcune location per ogni destinazione trattata. La parola Experience l’abbiamo scelta anche per sottolineare la validità di un prodotto che si avvale della nostra lunga

esperienza in un settore dove ci piace essere definiti artigiani del viaggio». Può quindi diventare, per esempio, un’emozione a misura di desiderio a basso impatto ambientale l’Experience di soggiorno al Wolgan Valley Resort & Spa: un resort di lusso eco-sostenibile situato in una riserva privata di 4000 acri, fra le spettacolari Blue Mountains a circa 3 ore da Sydney. Il resort, aperto alla fine del 2009, dispone di suite da 83 a 201mq arredate con grande gusto e grande attenzione ai particolari, ognuna con una piccola piscina privata sul patio, mentre l’edificio centrale, che è il “cuore” del resort è l’originale casa colonica del 1832 ristrutturata così come la videro i pionieri e Charles Darwin nel 1836. E l’Experience, poi, diventa intima a Kangaroo Island nel sud Australia soggiornando al Southern Ocean Lodge, uno degli

alberghi più esclusivi del mondo, insignito nel 2009 dell’ambito premio quale miglior resort dell’anno, assegnato dalla rivista Gourmet Traveller’s Australia. Dall’architettura molto originale ed innovativa, il lodge sembra “fluttuare” nell’incontaminato paesaggio della costa sud-ovest di Kangaroo Island. Un design hotel immerso nella natura, dove tutto è perfetto e studiato per il massimo comfort degli ospiti. E a spa offre trattamenti di ogni tipo con prodotti naturali. Ce n’è di che emozionarsi seguendo le Experience segnalate dal Gruppo Dimensione Triade, e non solo in Australia. Las Casitas del Colca è una gemma nascosta del Perù: è una collezione di ville chalet di lusso, della catena Orient Express, con un favoloso centro termale, situata nelle Ande, nel Canyon del Colca. «Qui si potrà trascorrere il tempo in ar5-6 2011 | www.mastermeeting.it 35


L’INCHIESTA

Spiagge lontane da tutto, dove perdersi per ritrovare se stessi

monia con la natura rigogliosa di questa valle e della comunità locale, con completa libertà di fare ciò che si desidera», precisa D’Eredità, «e il soggiorno offre una vasta gamma di escursioni per godere di tutto quello che il Canyon del Colca ha da offrire: avvistare il raro Condor delle Ande, fare trekking andare a cavallo o in bicicletta tra le bellezze del territorio».

Un mercato che tiene Il lusso è un mercato che tiene anche nel 2011. Le ultime rilevazioni di Global Blue sugli acquisti tax free in Italia da parte di acquirenti extra-Ue nei primi nove mesi del 2010, vedono i consumatori cinesi al secondo posto subito dopo i russi. I compratori dalla Cina acquistano prevalentemente prodotti di lusso come articoli di gioielleria e dell’arte orafa italiana accessori e orologi. Non sarà un 36 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

caso se le vendite del settore del lusso registrano un aumento del 22% in Asia e la Cina rappresenta il 6% del mercato totale, con vendite pari a 8,2 miliardi di euro. E che sul lusso conviene puntare lo sanno bene gli investitori soprattutto quelli che hanno scelto i mercati emergenti. Le ultime ricerche segnalano che la crescita del settore luxury in Cina nel 2010 ha sfiorato il 20 per cento contro il 4 per cento stimato in Europa e il 7 per cento delle Americhe. Negli ultimi otto anni, il Paese del Sol Levante ha creato 80 nuovi milionari ogni giorno. Si è arrivati a circa 500mila (477.000) individui ad elevata ricchezza, numero raddoppiato nel periodo, considerando tali le persone con più di 1 milione di dollari di beni disponibili, escludendo la loro casa (Fonte: Asia Pacific Wealth Report – Capgemini e Merrill Lynch).

Entro il 2015, con 75 milioni di famiglie che entreranno a far parte della classe media e il consumo urbano che arriverà a 2.000 miliardi di dollari, secondo Bank of America Merrill Lynch, il paese asiatico è il terzo mercato globale per numero di consumatori dopo gli Stati Uniti e il Giappone. «Appena 15 anni fa, l’abbigliamento in Cina era una questione meramente pratica, mentre oggi assistiamo a una rapida crescita di senso e stile legati ai concetti di moda, qualità e design. Le case italiane di moda sono all’avanguardia nell’offrire quanto i cinesi possono desiderare dal mondo della haute couture», ha dichiarato Catherine Cai (MD China Investment Banking, Bank of America Merrill Lynch) durante il suo inter-


L’INCHIESTA

Un’oasi paradisiaca con sabbia di borotalco e acque cristalline

vento alla nona edizione del Milano Fashion Global Summit, il più importante appuntamento internazionale dedicato all’evoluzione dello stile, della moda e del lusso, che si è svolto a Shanghai nell’ottobre scorso. «Come la Cina ha aperto le sue porte e l’economia ha iniziato a fiorire, così le aspirazioni delle persone si sono tramutate rapidamente in gusti sofisticati e apprezzamento dello stile. Per la moda, le linee italiane hanno un prestigio e un appeal che travalica le culture. I legami fra Cina e Italia sono antichi di secoli: dove una volta i prodotti tessili e le ceramiche cinesi solcavano la via della seta in direzione dell’Italia oggi la moda delle principali case italiane è così importante come le sete cinesi più di 2.000

anni fa», ha continuato Mrs Cai. Non a caso il Gruppo Ermenegildo Zegna, impresa italiana dell’abbigliamento di lusso, ha recentemente inaugurato un punto vendita a Shenzhen, il secondo in Cina dopo quello aperto nel 1991 a Pechino. Nell’ultimo anno le vendite del brand sono aumentate del 30%, tanto che si prevede l’apertura di un terzo negozio a Chengdu. E in questo grande Paese vanno forte anche le auto di lusso. La Ferrari, che l’anno scorso ha aumentato i profitti operativi del 27 per cento a 303 milioni di euro, facendo segnare il record di vendite, in Cina ha piazzato 300 esemplari nel 2010: il doppio rispetto all’anno precedente. E di raddoppio sul 2009 si parla anche per le vendite 2010 di vetture Mer-

cedes: 148 mila. Anche la nautica made in Italy cavalca le onde cinesi dopo il successo all’International Boat Show che si è svolta dal 14 al 17 aprile scorsi a Shanghai e dove l’Italia era presente con circa 40 imprese di cui 25 riunite nei 335 mq del Padiglione Nazionale organizzato da Ice e Ucina. I numeri confermano l’interesse per la nautica Made in Italy: nel 2010, secondo l’Ice, l’Italia ha totalizzato esportazioni per un totale di 20,8 milioni di Usd, in crescita del 104,5% rispetto al 2009: il 23% delle imbarcazioni totali importate in Cina sono italiane. Il nostro Paese segue da vicino il Regno Unito, che ha esportato 25.5 milioni di Usd, e distacca notevolmente la Francia che si è fermata a ■ 14.5 milioni. 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 37


L’IMPRENDITORE DEL MESE

con la testa dura SI DEFINISCE COSÌ GIANFRANCO LIBRANDI, AMMINISTRATORE UNICO DI TCI, AZIENDA LEADER NELLA PRODUZIONE DI SISTEMI ELETTRONICI PER L’ILLUMINAZIONE E L’EFFICIENZA ENERGETICA. MENTALITÀ ITALO-TEDESCA MA ANCHE SPIRITO LIBERO E INNOVATORE. CON LA TENTAZIONE DELLA POLITICA Gaia Fiertler

l segreto per esportare nel mondo è capire chi si ha di fronte: comprenderne la cultura, la mentalità, il modo di ragionare e le aspettative. Solo così le relazioni commerciali possono durare nel tempo. «I cinesi, per esempio, sono degli ottimi compagni di viaggio, ma hanno bisogno che tutto sia chiaro e pianificato nei minimi dettagli. Nessuna approssimazione né affidamento al caso, loro sono abituati a eseguire e vogliono sapere subito cosa e come fare». Gianfranco Librandi conosce bene i suoi partner e clienti nel mondo, dall’America Latina alla Cina, passando per il Nord Africa dove rivoluzioni e bombarda-

I

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menti non hanno frenato gli ordini dei suoi driver elettronici per l’illuminazione. Presto entrerà di petto anche in Brasile, Vietnam e nell’Africa nera. Ma a lui, lombardo di Saronno, classe 1954, gli insegnamenti più grandi sono arrivati dai tedeschi: «Organizzati, fanno vere analisi di mercato prima di avviare nuovi business. Ogni progetto che parte ha fondamenta solide. Magari curano meno il design, ma non mollano su tecnologia e qualità. Sono di parola e rispettano i tempi». Così, sulla scia del loro esempio Librandi ha sviluppato una mentalità “italo-tedesca”, come la definisce lui stesso senza falsa modestia. Il primo

incontro risale alla fine degli anni Settanta alla fiera dell’elettronica di Berlino, dove viene catapultato dall’azienda di televisori dove lavorava, la Ultravox. D’altronde era stato lui stesso a scalpitare per crescere. Fin dall’inizio. Entrato a 16 anni come operaio (classico studente lavoratore di quei tempi, in cui era comune aiutare la propria famiglia lavorando), in pochi anni dalla catena di montaggio era passato come impiegato all’ufficio acquisti. A furia di farsi notare (anche disturbando e facendo scherzi, come racconta lui stesso), era riuscito a fare il salto. Il primo della sua rapida carriera. «Lì ho imparato moltissimo, aveva-


L’IMPRENDITORE DEL MESE

mo fornitori già da tutto il mondo». Librandi diventa responsabile dell’ufficio acquisti, dirigente a soli 25 anni e, da un giorno all’altro, viene trasferito al commerciale, con destinazione Berlino. «Quantomeno sapevo l’inglese perché l’avevo già studiato in Inghilterra, ma una fiera internazionale era un mondo del tutto nuovo. Arrivai tardi il giorno prima dell’apertura, con scatoloni di televisori da sballare e un intero stand da preparare. Non sapevo da che parte iniziare. Vidi uno con una faccia da tedesco e gli chiesi una mano. In realtà era un italiano, direttore in Germania di un’azienda italiana. Siamo diventati amici!». Il primo cliente nei giorni successivi fu un austriaco, che gli ordinò 1000 televisori. Aveva rotto il ghiaccio. «Mi sono dovuto ricredere sugli austriaci, pensavo ci odiassero, invece i viennesi ci amano». Altra regola aurea per fare business nel mondo è superare luoghi comuni e pregiudizi. Anticipatore, spirito libero e innovatore, a un certo punto Librandi decide di lasciare il mondo dei televisori. Per una serie di motivi anche politici l’Italia era già in ritardo tecnologicamente rispetto ai produt-

Librandi con l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti, che l’ha voluto nella propria squadra alle elezioni amministrative di maggio, dopo che a ottobre si era presentato come candidato sindaco

Librandi con la scrittrice Dacia Maraini a una conferenza organizzata a Saronno dalla sua associazione culturale Satelios

tori stranieri e, per divergenze su come proseguire lo sviluppo dell’azienda con il nipote del titolare, subentratogli alla guida, decide di mettersi in proprio e di cambiare scenario. Nel frattempo, da ragazzo si era diplomato come perito elettrotecnico e poi laureato in Economia all’Università Cattolica di Milano. Così, con lungimiranza, vede nell’illuminazione e nel risparmio energetico un nuovo

Librandi con lo scienziato Antonino Zichichi in occasione del convegno “Emergenze planetarie” a Saronno

campo di applicazione dell’elettronica. Non solo, ma si organizza in rete con un altro imprenditore: utilizzare gli impianti di una microazienda che produce antenne televisive elettroniche, la TCI che è ancora oggi la sua società, e in cambio commercializzare le antenne all’estero. Prima commessa 60 mila antenne per la Francia! I suoi sistemi di controllo, invece, faticano a decollare. «È stato un periodo durissimo, alla fine degli anni Ottanta in Italia non c’era ancora la cultura del risparmio energetico, non c’era interesse e i costi erano ancora molto alti». Tuttavia il neoimprenditore crede fortemente nel futuro di questi dispositivi elettronici, tiene duro nonostante le difficoltà, e alla fine ce la fa. Oggi la TCI, di cui nel tempo ha rilevato le quote e di cui è amministratore unico, è uno dei principali produttori al mondo di sistemi elettronici 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 39


L’IMPRENDITORE DEL MESE

Librandi e Vittorio Sgarbi

per l’illuminazione e l’efficienza energetica (tra cui i driver per i led, le tecnologie più avanzate a basso consumo), con 350 dipendenti a Saronno, uffici commerciali in tutto il mondo e oltre 60 milioni di euro di fatturato nel 2010. Realizzati per oltre l’80% all’estero, in particolare in Europa (in primis Germania), America Latina, Arabia e Far East. In Cina Librandi assembla componenti proprie, della STMicroelectronics di Catania e di altre aziende europee per realizzare i dispositivi che poi vende sul mercato locale. «Sono fra i pochi a vendere elettronica ai cinesi! Credo che la forza di un imprenditore sia capire le opportunità del momento nei diversi mercati». Così Cina e Argentina sono ormai consolidate per il gruppo di Saronno, mentre il Brasile è il nuovo Eldorado: «ha il Pil in crescita e ci ha superato come potenza industriale. Mancano le case e il ceto medio si sta rafforzando ora. Va cavalcato questo momento», precisa Librandi. Che inizia a incassare risultati importanti anche in Russia e nelle Repubbliche baltiche. Sguardo rivolto al mondo, quindi, ma con solide radici in Italia, nel suo territorio, Saronno, cui ha sempre restituito parte del suo successo. Ad esempio con un’azienda modello con palestra per i dipendenti e una sala riunioni tecnologicamente avanzata messa a disposizione (gratis) di associazioni ed enti da un lato e, dall’altro, con l’attenzione allo sviluppo professionale e alla crescita dei gio40 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Librandi con Joaquin Navarro Valls, uno dei suoi ospiti illustri alle conferenze di Saronno

vani. I suoi commerciali ad esempio sono tutti laureati, formati anche internamente e lanciati nel mondo a fare esperienza: «Arrivano qui appena laureati e fremono per andare in Cina!», racconta Librandi. Che promuove anche cultura sul territorio, con una propria associazione, Satelios (oggi anche web tv e quotidiano online), che negli anni ha organizzato convegni, come “Emergenze planetarie” e incontri di ampio respiro a Saronno con ospiti illustri. Dal fisico Antonino Zichichi al sociologo e filosofo Massimo Introvigne, dall’ex presidente del Senato Marcello Pera alla scrittrice Dacia Maraini, dall’ex portavoce di Papa Wojtyla Joaquìn Navarro Valls al critico d’arte Vittorio Sgarbi. Librandi è anche nel consiglio di amministrazione

della Fondazione Magna Carta con sede a Roma e della Fondazione per gli studi letterari e giuridici Labs Pullè di Varese. Ma l’impegno è forte anche a livello istituzionale, come consulente del Ministero dell’Industria sui temi legati al risparmio energetico, attivo in Confindustria e consigliere comunale a Saronno dal 2004 al 2009 con il Pdl. Ora invece, con un proprio movimento politico, Unione italiana, ha corso a Milano a fianco di Letizia Moratti. «La politica è sempre stata un hobby, come amico di politici si discuteva, si rifletteva, si prefiguravano scenari». Poi la decisione di scendere direttamente in campo. Temerario di questi tempi... «Sempre stato temerario e con la testa dura!», conclude Librandi. Che però questa volta non ce l'ha fatta. ■

Portofino 2010. Competizione Coppa dell’Orso vinta dalla barca sponsorizzata dalla TCI di Librandi



NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO Intervista di Cristina Chiarotti

ROBERTO NALDI

GIOVANNI NALDI

Imprenditore di successo con una famiglia di grande tradizione alle spalle, Roberto Naldi è proprietario di quattro splendidi cinque stelle: il Gran Hotel Splendide Royal e il Grand Hotel Eden di Lugano, il Parco dei Principi e lo Splendide Royal di Roma, oggi racchiusi nella Roberto Naldi Collection di cui è presidente. Instancabile, ma sempre cordiale e affabile, è sempre attento a gestire in prima persona le sue strutture.

Giovanni Naldi è il primogenito di Roberto Naldi e rappresenta la quarta generazione di una delle più importanti famiglie alberghiere italiane. Da pochissimo è entrato con una posizione di grande responsabilità nella gestione del gruppo, prendendo l’impegno di dirigere la splendida Prince Spa, uno spazio di 2.000 mq concepito per garantire in tranquillità il massimo del benessere.

Roberto. Naldi. 58 anni.

Nome Cognome

Giovanni. Naldi.

Anni

24 anni.

Capricorno, ascendente Scorpione.

Segno zodiacale

Ariete.

Laureato in Economia e Commercio.

Titolo di studio

Laureando in Economia e Commercio, a settembre discuterò la tesi.

Proprietario e presidente della Roberto Naldi Collection.

Lavoro attuale

Responsabile GM Prince SPA Parco dei Principi a Roma.

Ottimo, di complicità e affetto, come ho uno splendido rapporto con mia figlia minore Adele che ancora studia.

Che rapporto hai con tuo figlio/padre?

Splendido. Più che un rapporto padre-figlio direi un vero legame di amicizia. Insieme lavoriamo bene e, nel tempo libero, ci divertiamo pure. Giochiamo persino nella stessa squadra di calcio!

Mi piace dare valore alle cose che facciamo insieme, non solo al lavoro ma anche nel tempo libero, come giocare nella stessa squadra di calcetto.

Il ricordo più bello con tuo figlio/padre?

Le nostre partire di calcetto. Da adolescente giocavo con passione in una squadra professionista giovanile, il Treviso, e quasi pensavo di continuare su quella strada. Poi mi sono reso conto che l’idea di sport che avevo non esisteva in quel contesto.

Non gli nascondo nulla, né un rimprovero né un complimento.

La cosa che non gli hai mai detto?

Non saprei. Parliamo di tutto, a volte scontrandoci ma sempre con grande rispetto.

La costanza e l’entusiasmo. Sono contento di sapere che lavorare nella azienda di famiglia è stata per lui una scelta naturale.

La migliore qualità di tuo figlio/padre?

La testardaggine, la perseveranza. Papà ha un carattere forte, ma concreto e lungimirante nelle scelte.

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NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO Quel pizzico di bontà in più dovuto alla sua giovane età. Mi ricorda quando ero agli inizi. Con l’esperienza ho imparato che fidarsi è importante ma anche che, avere qualche dubbio, rafforza la fiducia negli altri e aiuta a conoscere meglio le persone.

E il suo peggior difetto?

Mi verrebbe da dire sempre la sua testardaggine, ma per me è uno stimolo ad imparare.

L’intuito. Sono cresciuto nei grandi alberghi, respirando da sempre l’aria dell’ospitalità. Questo mi ha permesso di acquisire e affinare il mio sesto senso sia nell’individuare le nuove tendenze, sia nel mettere in atto le giuste strategie.

La tua migliore qualità?

L’entusiasmo nel fare le cose e la voglia continua di imparare.

Sono diffidente. E poi ho l’ascendente scorpione...

E il tuo peggior difetto?

L’impulsività che mi porta a volte ad essere troppo diretto. Ma, quando è il caso, non esito a fare un passo indietro e a riflettere su miei errori.

Da giovane ero un cavaliere professionista. Per anni ho partecipato a tornei e gare. Oggi, quando posso, cavalco ancora con piacere. Ah, ho fatto anche il costruttore...

Mai pensato di fare qualcos’altro?

Casa. Subito dopo la laurea mi sono trasferito in Svizzera, per la specializzazione, e vivevo allo Splendide Royal di Lugano, da poco acquistato da mio padre.

La prima cosa che hai pensato entrando in un albergo?

Questa è casa mia. Sono nato e cresciuto al Parco dei Principi, è il mio ambiente familiare e cerco trasmette questa sensazione anche ai miei ospiti. Quando invece sono in viaggio ed entro in un hotel che non conosco osservo e rubo con gli occhi.

Aver creato una rosa di alberghi davvero unici, ciascuno a modo suo. Anche se tra tutti ho eletto il Parco dei Principi il mio quartier generale.

La soddisfazione professionale più grande?

Deve ancora venire. Sono appena agli inizi...

Tutti gli errori servono. L’importante è capire quando si sbaglia.

L’errore da cui hai imparato di più?

Non è tanto un fatto in particolare, quanto un atteggiamento. A volte mi è capito di sentire, senza riflettere. Ho imparato invece che è fondamentale ascoltare, cioè prestare attenzione.

Mi piace la sua grande energia unita a tanta costanza e passione. So che faremo grandi cose insieme.

La cosa che ti rende più orgoglioso di tuo figlio/padre?

La passione instancabile che mette in tutto quello che fa.

Sicuramente mio padre, ma anche aver conosciuto grandi direttori mi ha insegnato molto.

I tuoi punti di riferimento?

Personalizzare e portare il servizio ai massimi livelli. La mia soddisfazione più grande è quella del cliente che torna perché si fida di noi.

La tua idea vincente?

La sto aspettando con impazienza, è ancora agli inizi.

E l’idea vincente di tuo figlio/padre?

Grande lusso.

Grandi alberghi o grande lusso?

Il giocatore di calcio professionista.

C’è da chiederlo?

Sto ancora studiando!

Una in particolare non saprei. Ho sempre però ammirato il suo intuito, la sua capacità di vedere in anticipo e di cogliere i nuovi trend. Direi grandi alberghi di lusso.

컄 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 43


NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO

Entrambi. Un grande direttore può fare molto ma, solo se ha una squadra affiatata alle spalle, può raggiungere risultati eccellenti.

Lavoro di squadra, un team affiatato è il segreto di ogni successo imprenditoriale. E, se poi, si ha la fortuna di incontrare anche grandi direttori, si raggiunge la perfezione.

Grandi direttori o ottimo lavoro di squadra?

La grande attenzione per il servizio, quella speciale atmosfera di raffinatezza...

Cosa manterresti della tradizione alberghiera del passato?

La grande professionalità.

Oltre all’attenzione per il servizio, occorrono altri fattori come la fidelizzazione, la presenza costante di un personale altamente qualificato e soprattutto la ricchezza e la varietà dell’offerta.

Cosa ci vuole invece per vincere la sfida con il turismo di oggi?

Un’ottima formazione del personale.

Molto piena. Verso le nove e trenta sono in ufficio, e vado avanti fino a oltranza.

La tua giornata tipo? A che ora ti alzi?

Una classica giornata di lavoro. Sono operativo alle nove e mezza del mattino, ma poi la giornata finisce davvero tardi!

Modesto.

Modesto o vanitoso?

Modesto.

Elegante.

Elegante o sportivo?

Uno sportivo elegante.

Libro stampato. Avere tutto in poco tempo.

Libro stampato o ebook? La tua definizione di “lusso”?

Libro stampato. Rendere i particolari unici.

Internazionale. Oggi è impossibile prescindere dal mercato globale...

Mercato italiano o mercato internazionale?

Penso che alcune regole fondamentali siano valide in ogni luogo del mondo.

La globalità aiuta?

È fondamentale. Grazie a Internet sappiamo tutto di qualsiasi cosa in tempo reale. Mi piace pensare alla rete come a una grande costellazione di siti.

Di servizio. Un servizio eccellente rimane nel cuore del cliente.

Questione di servizio o questione di prezzo?

Di servizio. Per me sono importanti i piccoli particolari.

Il tuo albergo preferito?

Il Parco dei Principi, la mia casa. Ma nel mondo si trovano alberghi altrettanto unici. Per esempio il W di Barcellona. Sono rimasto molto colpito sia dall’architettura, che ricorda la vela del Burj Al Arab di Dubai, sia dal suo servizio eccezionale.

La tua vacanza ideale?

Un viaggio on the road su una highway californiana...

Una cosa che vuoi dire adesso a tuo figlio/padre?

Grazie papà. E, puoi stare tranquillo...

Hotel Bristol a Parigi.

Mare, mare, mare. Oltre che un padre e un figlio, continuiamo ad essere buoni amici.

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Mercato globale.


La scienza migliora il riposo

Chi cerca la qualità sa dove trovarla. I migliori alberghi scelgono Simmons. Perchè i materassi non sono tutti uguali e per dormire bene c’è bisogno di

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DONNE AL TOP

Lo stile l’ha ereditato, l’ha imparato. E ora lo crea i è fatta strada in un settore, quello del design e del contract, insidioso, competitivo e storicamente presidiato da uomini, e oggi dopo trent’anni di carriera può dire, senza tema di essere smentita, di avercela fatta. Isabella Piscopo (foto), titolare della società di arredamento Camar Contract, deve il successo a una combinazione di fattori: fortuna, fede, passione, stile e buon gusto, una dote, quest’ultima, in parte innata e in parte coltivata sin da quando era bambina. L’abbiamo incontrata nella sede di Milano che si trova in un elegante edificio del primo Novecento, nella stessa zona in cui negli anni 40 suo padre Angelo fondò Ocrei Frigor, una società di produzione di banchi bar e celle frigorifere. È in questa realtà che Isabella muove i suoi primi passi: «Già a sei anni, dopo la scuola, ero entusiasta di raggiungere i miei genitori in azienda. Andavo in ufficio e spesso papà mi portava con sé nello stabilimento dove avveniva la produzione e dove, guardando con curiosità ogni cosa, immagazzinavo informazioni e imparavo, senza rendermene conto, un mestiere». È nel pieno del boom economico italiano che la Ocrei Frigor diventa un’attività di successo, in grado di dare lavoro a più di 50 operai milanesi. Mantenutasi ai massimi livelli per circa un ventennio, negli anni ’70, in un clima di rivolte sindacali, la produzione subisce una battuta d’arresto e Angelo Piscopo decide di liquidare l’azienda e avviare una nuova attività. Nasce

CREDIT: RICCIARDO CECCHI PH

S

GIÀ A SEI ANNI SEGUIVA PAPÀ ANGELO IN AZIENDA, E A 16 LO ACCOMPAGNAVA IN GIRO PER L’EUROPA. OGGI, ISABELLA PISCOPO PORTA AVANTI IL NOME DI FAMIGLIA CON CAMAR CONTRACT, SOCIETÀ SPECIALIZZATA NELL’ARREDAMENTO DI ALBERGHI. LA FORMULA DEL SUO SUCCESSO? GRINTA, BUON GUSTO, FANTASIA E UN PIZZICO DI FORTUNA... Cristina Piccinotti 46 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


DONNE AL TOP

Santa Flavia. Palermo. Domina Home Zagarella. Qui sopra la reception, sotto la lounge e, in basso, la piscina

Camar, società di fornitura all’ingrosso per alberghi (cristallerie, posaterie, tessuti, arredamenti), che in seguito si sarebbe specializzata in arredamento e general contract. Nel 1992, dopo la morte del padre, Isabella Piscopo prende la guida di Camar, facendola crescere grazie al suo intuito e all’esperienza maturata in tanti anni di apprendistato familiare. «A 16 anni lavoravo già a pieno regime per mio padre, lo accompagnavo nei suoi viaggi in giro per l’Europa e imparavo a muovermi nel mondo degli affari. Se ci penso mi rendo conto che non ho mai potuto permettermi di “perdere tempo” nel lavoro: a pochi giorni dalla morte di mio padre, per far fronte ad un impegno molto importante già fissato da tempo, mi sono fatta forza e sono partita per Varsavia. E questo viaggio s’è rivelato tanto difficile quanto fatale per la mia professione». Cos’è successo in quell’occasione? «Avevo 26 anni, ero giovane, e viaggiavo da sola. Varsavia era in quella parte del mondo dove ancora gli uomini comandavano e le donne non erano tenute molto in considerazione. In aeroporto incontrai un uomo, cominciammo a parlare, gli mo-

strai i miei lavori e lui mi fece una promessa: “entro un anno ti chiamerò e lavoreremo insieme in Russia”. E così fu! Un anno dopo mi richiamò per informar-

mi di un importante incarico che aveva ottenuto a Mosca». Di cosa si trattava? «Della realizzazione del palazzo Chemoimpex di Mosca, al cui progetto concorsero anche altre società del panorama del contract, che, seppur affermate e molto più conosciute di Camar, non riuscirono ad offrire le nostre condizioni: consegna tassativa entro 90 giorni di cui 30 per la progettazione, 30 per gli ordini e le forniture e 30 per la realizzazione». E come andò a finire? «Dopo un tour de force di tre mesi, sebbene le scadenze fos-

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DONNE AL TOP

Qui sopra il layout di una stanza pensata per un hotel di Parigi. Sotto il progetto di un bagno

sero già contrattualmente molto tirate, riuscimmo a terminare i lavori con un giorno d’anticipo rispetto alla data stabilita, con grande soddisfazione del cliente». E dopo? «Anche dopo mi venne incontro un pizzico di fortuna, che chiamerei mano dal cielo: il palazzo Chemoimpex, una società di barter, sorgeva vicino all’ambasciata USA di Mosca, nella parte ricca della città, in un punto di grande passaggio, una casualità che si rivelò un fantastico biglietto da visita per Camar. Il nostro lavoro, infatti, piacque molto e diversi altri russi facoltosi ci commissionarono lavori importanti». Quali sono i punti di forza di Camar? «Il gioco di squadra. Siamo un team affiatato di professionisti specializzati nei vari campi – dall’interior design all’architettura, dalle belle arti all’impiantistica –, che lavora in equipe. 48 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Quali che siano le richieste, l’obiettivo per noi è sempre lo stesso: fornire un servizio chiavi in mano realizzando ambienti armoniosi in cui tutti gli elementi, dai mobili alle luci, siano orchestrati alla perfezione. Il nostro lavoro, poi, non si esaurisce alla consegna, ma prosegue nel tempo con un’assistenza costante e affidabile. Un altro punto di forza è che i nostri fornitori sono tutti italiani, a differenza di altri competitor che hanno delocalizzato la produzione in paesi dove la manodopera costa di meno, e questo a scapito della qualità dei materiali e dell’affidabilità». Come deve essere per lei un albergo armonioso? «Deve essere senz’altro bello, ma anche funzionale; realizzato con materiali pregiati, ma anche resistenti nel tempo e facili

da pulire. La combinazione di luci e colori è fondamentale per creare la giusta atmosfera: per esempio, una hall, che è il primo ambiente in cui l’ospite viene accolto al suo arrivo, non deve mai essere angusta e buia. Al contrario, deve essere ampia e luminosa. Il bar deve essere studiato e costruito con chi ci lavora, per capirne il sistema di organizzazione e trovare soluzioni diverse per ciascuna esigenza. Il nostro segreto? Cooperare insieme al nostro cliente e realizzare il progetto come se fosse un vestito d’alta sartoria, alla portata di tutti i budget». Per finire, tra i tanti stili, qual è il suo preferito? «Premesso che per me un ambiente va sempre creato in funzione dell’utilizzo che si deve fare di quest’ultimo, a guardare le nostre realizzazioni mi rendo conto che mi piacciono molti stili, anche molto contrapposti tra loro: dal minimalista e moderno del bar della palestra Down Town a Milano, al più classico ed elegante impiegato per arredare il foyer del Teatro Manzoni, sempre a Milano». ■

Nova Milanese. Il self service di Torello Fresco


“LA MODA PASSA LO STILE RESTA” (Coco Chanel)

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LA PAROLA ALLE AZIENDE

Più snelli e più ricchi SULL’ESEMPIO VINCENTE DI NOTE MULTINAZIONALI, LA LEAN PRODUCTION, IL METODO GIAPPONESE PER ELIMINARE GLI SPRECHI E MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ, ENTRA ANCHE NELLE PMI ITALIANE. A CASTELLANZA È SORTO PERSINO UN CENTRO LEAN CON L’OBIETTIVO DI TRAVASARE SAPERI ED ESPERIENZE DALLE GRANDI ALLE PICCOLE INDUSTRIE Gaia Fiertler

grandi gruppi l’hanno già introdotta da anni, le medie e le piccole aziende la scoprono ora. È il metodo giapponese della produzione snella (“lean production”), che tende a eliminare gli sprechi, organizza le linee per flussi, azzera i magazzini e produce “just in time” in base alla domanda del mercato. Senza accumulare né tenere immobilizzati materiali, materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Introdotta in Giappone da Toyota negli anni

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Cinquanta ed esportata negli stabilimenti del gruppo nel mondo, la TPS (Toyota Production System o Toyota Way) è stata diffusa in Occidente alla fine degli anni Ottanta da James Womack e Daniel Jones con “La macchina che ha cambiato il mondo” e “Lean thinking”. Via via adottata dalle grandi aziende anche in Italia, con l’ultima crisi è balzata all’interesse anche delle piccolemedie aziende, alle prese con tagli e riorganizzazione e un’at-

tenzione nuova a come recuperare produttività e competitività. Nasce proprio con l’intento di travasare al mondo delle pmi saperi ed esperienze delle grandi imprese il Centro Lean dell’Università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza in Provincia di Varese, inaugurato a fine marzo. Il Lean Club è promosso dalla stessa Università con l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e con i gruppi Agusta, Alenia Aermacchi, BTicino, Sices Group e


L’INCHIESTA

L'esperto del metodo Toyota Yoshihito Wakamatzu, ospite in Italia e autore del libro a sinistra

Slimpa. Realtà importanti che hanno deciso di mettere a disposizione del territorio il proprio know how in materia di lean, anche in chiave di efficienza di filiera. «L’obiettivo del Club è costituire un network che consenta lo scambio di esperienze, ma anche condurre valutazioni del grado di propensione lean delle imprese, proporre attività di formazione a singole aziende e a filiere, organizzare visite di benchmark ad imprese associate o notoriamente lean e, non da ultimo, farsi promotore di viaggi di studio in Giappone e Stati Uniti», spiega Tommaso Rossi, docente di ingegneria alla Liuc e direttore del Lean Club. In pratica l’obiettivo finale è di fornire strumenti per accrescere la competitività delle imprese senza delocalizzare e in ottica

La Fondazione Cuoa di Altavilla vicentina, sede del Lean Enterprise Center

di rete di imprese. Secondo Yoshihito Wakamatzu, ex dirigente Toyota, di recente in Italia presso alcune aziende del nord est, con la lean applicata bene potremmo addirittura vincere la battaglia dei prezzi con Cina e Brasile. A patto però che riduciamo i costi del 50% tornando alle origini del modello Toyota. Il metodo per eliminare gli sprechi, le azioni senza valore aggiunto, le ridondanze e gli errori andrebbe infatti applicato fino in fondo e con continuità. «Le aziende dei mercati maturi si sono accontentate di piccoli miglioramenti, perché avevano una buona redditività. La stessa Toyota si è allontanata dallo spirito originario», sostiene in tono provocatorio Wakamatzu. Per esempio, negli Stati Uniti Toyota ha iniziato a produrre più di quanto il mer-

cato richiedesse, tradendo il principio del “just in time”. Per il futuro, quindi, bisognerebbe andare dritti al 50% di risparmio, tornando ai fondamentali della Lean. «Solo così si potrà competere con un dollaro debole e prodotti low cost che costano il 30% in meno», aggiunge il guru giapponese.

Le aziende che hanno scelto la strada “magra” Intanto, le aziende venete che hanno introdotto questi criteri di organizzazione iniziano a snocciolare risultati. Inglesina, la società vicentina di carrozzine e passeggini, in due anni ha ridotto del 30% i tempi di risposta al cliente, ha incrementato del 15% la produttività nel reparto di assemblaggio e ha ridotto di 1000m2 gli spazi occu-

L’Università Carlo Cattaneo di Castellanza (Va), sede del neo Lean Club 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 51


LA PAROLA ALLE AZIENDE

Imparare la lean sulle auto In un anno 400 manager sono passati dalla catena di assemblaggio della Kart Factory, la minifabbrica messa in piedi dalla società di consulenza Jmac Europe Milano per far provare con mano, attraverso errori e approssimazioni, i vantaggi della lean production. Di fatto la filiale italiana di Jma Consultants, la società di consulenza di Jma, associazione giapponese che riunisce oltre 2000 imprese, ha deciso di affiancare alla pura consulenza attività di formazione sul campo per avvicinare la teoria alla pratica. Così, nell’ottica di imparare facendo, da un anno nella sede dell’università Carlo Cattaneo Liuc di Castellanza, che è partner del progetto, un’ottantina di aziende hanno mandato direttori di produzione, direttori generali, capireparto e responsabili della qualità a imparare come ridurre i costi senza compromettere la qualità. «Assemblano veri go-kart che pesano 35 chili. Si tratta di una simulazione reale, dove prima si progetta la linea di montaggio, quindi si verifica il livello della prestazione come costo medio unitario, e quindi la qualità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità e il servizio fornito. In Giappone anche i passi hanno un costo economico: due passi valgono uno yen!», spiega Fabio Salomone (a sin.), direttore di Jmac Europe Milano. Una simulazione vera? «È un lean game molto vicino alla realtà, con complessità di processo e curve di apprendimento simili alle reali linee produttive di montaggio», spiega su linkedin Federico Silvestri, lean manufacturing corporate manager di Brembo. «Ottimo per la formazione del middle management. Si tratta di “reverse learning”: prima provo, sbaglio, e poi ne traggo l’insegnamento», aggiunge Piergiorgio Giorgi, responsabile ottimizzazione corporate di Brembo. E ora la minifabbrica diventa mobile: si smonta, si trasporta e si ricompone presso le aziende che richiedano una formazione specifica e dedicata. A maggio la fabbrica si è spostata tra Pordenone, Fabriano e Moncalieri. Fa toccare con mano il metodo antispreco Un momento pratico alla Porsche Akademie di Bergamo della lean production anche Porsche Akademie, presente in Italia presso il Parco Scientifico Tecnologico del Kilometro Rosso a Bergamo. Gruppi ristretti di dieci o quindici manager possono simulare i metodi lean in un salone che riproduce in piccolo uno stabilimento Porsche, attraverso l’uso di giocattoli, i modellini di auto. «Così facendo si impara a gestire un processo di efficienza e a verificare in prima persona che i tempi di attraversamento del prodotto si dimezzano, che le scorte si riducono dal 70 all’80%, che la produttività aumenta del 20-30%, che aumenta la trasparenza e la qualità», spiega Federico Magno (a destra), ad di Porsche Consulting Italia. 52 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

pati. L’esigenza era di snellire i processi per diminuire tempi di consegna e costi, visto che il rivenditore fa sempre meno magazzino e le neomamme decidono l’acquisto solo all’ultimo. «Abbiamo rivisto il modello di programmazione, accentrato le diverse fasi di premontaggio e modificato le logiche di approvvigionamento dei materiali nel magazzino e sulle linee», spiega Fabio Cappellozza, senior partner di Considi, la società di consulenza che rappresenta Wakamatzu in Italia. Anche la società trevigiana Pianca, che produce mobili in legno, con la lean production è riuscita a ridurre le scorte di materie prime del 40%. Tradotto significa meno immobilizzazione finanzaria, meno spazio occupato, meno movimentazione. Anche il Gruppo Sme (inverter per trazione elettrica e diesel) che, entrando nel mercato asiatico è passato da 5 milioni di euro di fatturato nel 2009 a 14 milioni nel 2010 (previsti 20 milioni quest’anno), con la lean ha ridotto le scorte, i costi di produzione e l’esposizione finanziaria di una crescita così rapida.

Area Ricerca e Sviluppo di Sme, il gruppo veneto di inverter che esporta anche in Cina


L’INCHIESTA

Apertura del Lean Club all'Università Carlo Cattaneo di Castellanza, primo da destra il direttore Tommaso Rossi

Ha invece una storia più lunga di miglioramenti continui (“kaizen” in giapponese) il gruppo Bticino, che produce interruttori elettrici, placche, citofoni e salvavita. «Nel 2002 l’azienda mi ha fatto fare un viaggio in Giappone dove, per dieci giorni, ho visto dal vivo, negli stabilimenti Toyota, quello che avevo letto con grande interesse sui libri di Womack. Sono tornato in Italia e ho applicato la produzione per flussi alle nostre fabbriche in Italia e in Sudamerica», racconta Gianpaolo Iacchetti, direttore industriale di Bticino Italia. Dopo due anni, visto il considerevole aumento di produttività (34%), la capogruppo francese Legrand gli ha affidato il coordinamento dell’implementazione in Francia e nel mondo. «La lean è una filosofia di produzione e gestione aziendale che richiede un cambio di mentalità. Si parte dalla formazione di gruppi di 5-6 persone, tra operai, che sono quelli davvero sul campo, il “gemba” giapponese, più assistenti o capireparti e un ingegnere “animatore”, che sperimentano e introducono miglioramenti continui partendo da uno standard di base. In fondo è la logica galileiana, si parte da uno standard ma poi si supera e se ne creano di nuovi più adatti ai tempi. Pensi all’evoluzione del salto in alto!», spiega il manager di Btici-

no con grande entusiasmo. In pratica l’Ufficio Tempi e Metodi delle fabbriche si è trasformato in “Kaizen Promotion Office” che non smette mai di fare interventi con i gruppi sul campo. Ma la prima radicale trasformazione è stata quella, all’inizio, dei processi produttivi, passati dall’organizzazione per reparti ai flussi di attività, dove le fasi produttive vengono concentrate nello stesso ambiente, riducendo i tempi di attraversamento del prodotto ed eliminando le attività che non aggiungono valore (sprechi). La catena di montaggio, ad esempio, diventa a U, risparmiando anche il percorso a ritroso per recuperare il secondo pezzo da lavorare. Ha sperimentato negli ultimi

anni i vantaggi di questo approccio anche Climaveneta del Gruppo De Longhi, dal 2007 socia del Lean Enterprise Club della Fondazione Cuoa di Vicenza, affiliata italiana del Lean Global Network, fondato da Womack, ospite a Vicenza al Lean Society Summit il prossimo 20-21 settembre. La società di climatizzatori, da 40 anni sul mercato con un fatturato di oltre 220 milioni di euro e un migliaio di dipendenti per una superficie produttiva di oltre 100.000 m², ha deciso di guardare al cambiamento come a un’opportunità e ha intrapreso la strada della lean già nel 2003, sensibilizzando il proprio management per riuscire ad innovare prima degli altri, eliminando sprechi e ottimizzando le risorse. Come? Recuperando tempo e produttività, risparmiando denaro ed energie, riuscendo a garantire il risultato finale, anzi a migliorarlo. La società è organizzata con sei stabilimenti specializzati, di cui quattro in Italia, uno in Spagna e uno in Cina per il mercato locale, ed è presente in oltre 120

La produzione in Pianca, l'azienda trevigiana che produce mobili in legno 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 53


LA PAROLA ALLE AZIENDE

Anche l’ergonomia vuole la sua parte

Paesi al mondo con filiali e partner commerciali. «L’ottimizzazione del layout degli stabilimenti e la conseguente creazione di linee di assemblaggio model mix ci hanno consentito di liberare spazio a favore della logistica. Oggi gli stabilimenti presentano circa il 55% di area produttiva occupata da linee e il 45% a disposizione della logistica», sottolinea Maurizio Marchesini (foto sopra), direttore generale Climaveneta. I cambiamenti sono stati radicali negli anni all’interno dell’azienda: «Nei primi cinque anni di lavoro, siamo passati da una produzione a isole di lavoro e a linee assemblaggio tradizionali a una produzione a flusso con linee ottimizzate model mix, riuscendo così ad aumentare l’efficienza di oltre il 40%, riducendo il lead time produttivo del 50% (tempo di attraversamento del prodotto), riducendo il work in progress del 70% (semilavorati in sospeso lungo il processo) e migliorando la qualità interna ed esterna di oltre il 30%», conclude Marchesini. Il centro lean del Cuoa, incoraggiato dalla Sezione Meccanica e Metallurgica dell’Associazione Industriali della Provincia di

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L’Alfa Mito, la nuova Aventador Lamborghini e la nuova Panda l’anno prossimo sono tutte automobili assemblate su linee produttive che, già in fase di progettazione, hanno calCatena di assemblaggio della nuova Aventador colato i carichi bioLamborghini meccanici, che sono la postura, gli sforzi da spinta e da sollevamento e i movimenti ripetuti. Quindi sono state trovate soluzioni per facilitare e ridurre i movimenti e quindi diminuire il rischio di stress muscolo-scheletrico, i tempi di lavoro e quelli di recupero per compensare il rischio stesso. «Agendo a monte della linea, su cui si concentra l’80% dell’efficacia dell’intervento, si aumenta la produttività e si riducono i costi del 40%», spiega Gabriele Caragnano (foto), vicepresidente di Solving Efeso. La società di consulenza ha brevettato il sistema ErgoMtm, basato sugli standard internazionali Iso e Cen in materia di carico biomeccanico, con la collaborazione della Technical University di Darmstadt e della Facoltà di medicina di Torino. Per ora solo alcune grandi aziende hanno compreso l’opportunità di aumentare la produttività agendo sull’ergonomia, che in generale studia le relazioni tra lavoro umano, macchine e ambiente di lavoro. Nella maggior parte dei casi, infatti, si interviene ancora a cicli di lavoro già organizzati e stampi già predisposti, con impatto marginale sulla produttività. Oltre all’automotive, anche il gruppo svedese Tetra Pak ha compreso i vantaggi di questo nuovo approccio e ha coinvolto i fornitori delle macchine per il packaging alimentare. Così quattro medie aziende italiane, una austriaca e una svedese stanno adottando questi nuovi criteri di ergonomia nei cicli di lavoro con ricadute positive sull’assemblaggio finale di Tetra Pak: meno sprechi di tempo e di movimenti. Ergonomia snella anche per Bosch, Whirpool e Tecniplast, azienda questa da 100 milioni di euro di fatturato in Provincia di Varese, che produce oggetti di design e che sta entrando in Cina con un prodotto biomedicale competitivo nel prezzo (–30%), anche grazie all’intervento sull’ergonomia.

Vicenza è partito nel 2006 con 15 società associate pioniere della lean, che oggi sono 55. Oltre ai viaggi in Giappone, dall’anno scorso organizza i cosiddetti “cantieri di contaminazione”, tour aziendali per vedere da vicino le soluzioni altrui: «I temi più gettonati sono l’estensione della lean alla gestione degli uffici; alla catena di fornitura e alla progettazione in otti-

ca lean», conclude Roberto Ronzani (foto a sin.), direttore del Lean Enterprise Center del Cuoa, che organizza anche un Master in Lean Management per imprenditori e manager, finalizzato alla creazione della figura del Lean Manager e la Lean Training Map, percorso executive con venti moduli specialistici sugli strumenti di lean nelle aziende. ■


Pensate alla vostra prossima convention sotto una nuova luce.

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scelta per il futuro LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ENTRA DI PREPOTENZA ANCHE NEL MONDO CONGRESSUALE: FA LA FELICITÀ DEI CLIENTI E PERMETTE ALLE AZIENDE ALBERGHIERE DI TAGLIARE LE SPESE Davide Deponti

ome è possibile progettare, realizzare e gestire una sala riunioni corporate o magari un intero grande centro congressi all’insegna dell’eco-sostenibilità? Questa è una delle domande che in modo sempre più frequente tutti gli attori della filiera del business travel si pongono, affrontando il problema sempre più impellente di adeguare strutture e servizi dell’attività congressuale e alberghiera, da una parte alle indicazioni di tutela della natura che tutte le aziende stesse sentono necessarie per allineare le loro attività imprenditoriali ai trend più importanti a livello industriale, dall’altra anche per andare incontro a una sempre più pressante sensibilità verso questi temi portata avanti dalla lo-

C

56 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

ro stessa clientela d’affari. Sono molti infatti gli organizzatori di eventi mice che al momento di informarsi sulle peculiarità di una struttura congressuale mettono l’accento sulla questione dell’eco-sostenibilità ambientale delle strutture che dovranno accogliere gli ospiti. E il motivo risiede proprio nel fatto che questi ospiti, soprattutto se di provenienza internazionale – ma sempre più spesso oramai, e per fortuna, anche italiana –, pongono al centro delle loro richieste anche la volontà di essere inseriti in una realtà di accoglienza eco-sostenibile al massimo grado possibile. Tanto è vero che una ricerca di mercato condotta dalla multinazionale Samsung nel 2010 ci dimostra bene l’importanza che rivestono, per i viag-

giatori di oggi, le tematiche ambientali e le caratteristiche “green” delle strutture che visitano durante i loro soggiorni. E così, vediamo che su cinquemila turisti interpellati in tutta Europa, quasi un terzo (29%), trovandosi davanti ad un’offerta di prenotazione online, sceglierebbe un hotel eco-compatibile. Più nel dettaglio, per circa due terzi (65%) degli intervistati tutti gli hotel dovrebbero installare toilette a basso deflusso per risparmiare acqua di scarico, mentre più della metà (54%) sono dell’idea che dovrebbero essere utilizzate fonti di energia sostenibile come eolico, solare o idroelettrico. Circa la metà del campione (48%) vorrebbe che negli hotel si utilizzassero apparecchiature elettriche più efficienti, come


GREEN REPORT La sala Carlo V dell’Hilton Garden Inn di Lecce: la catena alberghiera è all’avanguardia nel campo della sostenibilità

me progettare, realizzare e gestire una sala riunioni corporate o un grande centro congressi all’insegna dell’eco-sostenibilità”.

Risparmio eco-solidale

tv a schermo piatto ad alta efficienza energetica, mentre oltre i tre quarti dei viaggiatori (76%) sono consapevoli dell’impatto che il loro soggiorno presso strutture alberghiere ha sull’ambiente e prendono specifiche misure in merito. L’88% spegne le luci quando esce dalla propria stanza d’hotel, il 63% usa gli asciugamani più di una volta e il 59% stacca completamente le elettriche quando termina di usarle. Cosa fanno allora le grandi catene alberghiere e le società di gestione degli spazi congressuali per andare già da ora incontro a questa rinnovata sensibilità green della loro clientela, anche di quella business? Se ne è parlato di recente a Milano, dove presso l’Hotel NH Touring il Capitolo Italia di Green Meeting Industry Council (www.greenmeetings.info) – o Gmic, prima community globale dedicata alla sostenibilità nella meeting industry - ha varato il proprio programma formativo con un seminario dal titolo “Spazi meeting green: co-

Associazione non-profit che raccoglie soci in venti paesi in tutto il mondo, e membro del Convention Industry Council, la maggiore federazione internazionale di associazioni della meeting & incentive industry, Gmic ha voluto con questa iniziativa varare il proprio programma formativo in Italia e allo stesso tempo testare quanto di eco-sostenibile già si fa a livello alberghiero e congressuale nel Bel Paese. Interessanti le case history raccontate dai protagonisti dell’evento, prima tra tutte quella illustrata dal direttore risorse umane di NH Hotels Italia Fabio Comba. Che ha spiegato come la grande catena alberghiera spagnola abbia da tempo in gamma un prodotto veramente eco-sostenibile: si chiama Ecomeetings ed è stato lanciato da NH Hotels nel 2010 su base internazionale e in connessione particolare col segmento Mice. «Grazie a questa idea green», ha spiegato Comba, «negli alberghi della nostra catena i processi sono analizzati in base a criteri di responsabilità ambientale: riscaldamento e aria condizionata tra un massimo di 21 gradi in inverno e un minimo in estate di 26 gradi, utilizzo di energia solare, uso esclusivo di lampade a risparmio energetico e schermi a Led, che rappresenta un costo energetico molto inferiore rispetto ad altri sistemi tradizionali, controlli di illuminazione asso-

ciati con la presenza, in modo che le luci si spengano nelle stanze vuote. E mi piace sottolineare anche come NH non sia nuova a provvedimenti di questo tipo. Abbiamo infatti calcolato che, tra il 2007 e il 2009, con l’uso di pratiche green abbiamo avuto un taglio del 14% nei costi d’energia e del 24% di quelli dell’acqua, per un risparmio di oltre 675 milioni di litri (l’equivalente di 270 piscine olimpiche) e un saving economico di 1.157.028 euro. Ecomeetings ci consentirà un ulteriore taglio del 20% per entrambe le voci di consumo. Senza dimenticare che anche dal punto di vista business questo programma è pensato per semplificare al massimo la vita delle aziende, poiché a loro forniamo un pacchetto congressuale “chiavi in mano” nel quale tutti i servizi compresi sono improntati all’eco-sostenibilità». Altra case history stimolante è stata quella poi raccontata dal direttore esecutivo di Fiera Milano Congressi, Francesco Conci, il quale ha presentato il nuovo centro di Fiera Milano Congressi nell’ottica del suo essere realizzato anche in base a sensibilità ambientale. «Il progetto, firmato dall’architetto Mario Bellini per gli esterni e dell’architetto Pierluigi Nicolin per l’organizzazione degli spazi interni, riconverte», ha spiegato il manager milanese, «a destinazione congressuale parte della superficie espositiva non più utilizzata di Fiera Milano in città e la integra con il preesistente Milano Convention Centre (MIC), che già era il maggior centro congressi italiano. Nonostante l’ampiezza dell’area da gestire, speciale attenzione è stata dedicata all’armo5-6 2011 | www.mastermeeting.it 57


GREEN REPORT

Doubletree by Hilton Milan. Anche nel capoluogo lombardo la catena Hilton si occupa del comfort green dei suoi clienti

nico inserimento del nuovo complesso nel tessuto urbanistico circostante, interessato da un vasto intervento di riconversione, alla sua sostenibilità energetica e all’eccellenza architettonica. Un occhio di riguardo poi è stato dato ai consigli di Iapco (l’associazione internazionale degli organizzatori professionali di congressi), che incentivano gli attori della filiera mice all’utilizzo di apparecchi elettrici a basso consumo, a sistemi di building automation per il controllo dell’energia, al controllo dei flussi d’acqua su tutti i rubinetti e a criteri-chiave di progettazione quali l’uso di doppi vetri, gruppi o zone di edifici con requisiti simili di riscaldamento e sistemi intelligenti per il controllo dell’illuminazione».

Un business che funziona Se grazie alle presentazioni inglobate nell’evento organizzato 58 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

da Green Meeting Industry Council in collaborazione con NH Hotels abbiamo visto come le stesse realtà internazionali e nazionali che dedicano il loro business al settore congressuale, agiscano oramai senza indugio nella direzione di creare una proposta il più possibile votata a raccogliere le aspettative green della clientela, oggi davvero eco-sensibile e “ambientalista” nelle sue scelte, è bello scoprire come ci siano finalmente anche delle realtà istituzionali che danno un peso importante all’azione ambientale legata all’industria dell’ospitalità. Si chiama allora “Carta del Turismo Congressuale Ecosostenibile del Territorio” il progetto promosso dalla Camera di Commercio di Varese e da Varese Convention & Visitors Bureau, per diffondere la cultura di gestione ambientale, con un’attenzione particolare ai congressi e agli eventi post-congressuali. A partire dallo scorso anno è stata creata per contribuire a formare nella bella – e molto naturalistica, tra colline, laghi e montagne che ne punteggiano il territorio – provincia lombarda una filiera turistica interamente

“green”. Questa “Carta del Turismo Congressuale Ecosostenibile del Territorio” di Varese si configura infatti come una sorta di regolamento aderendo al quale ci si impegna ad utilizzare al meglio il patrimonio ambientale della Provincia, per realizzare congressi eco-sostenibili e per sviluppare eventi collaterali che utilizzino al meglio quel patrimonio di ricchezza ambientale, costituito da parchi, ville, giardini, laghi e altri corsi d’acqua, che è tipico di questo territorio. Non per nulla la Carta del Turismo Congressuale Eco-sostenibile del territorio varesino si ispira ai importanti principi di impronta ambientalista. Primo tra tutti naturalmente quello che vuole promuovere l’eco-sostenibilità attraverso la tutela delle risorse naturali e ambientali, la conservazione della biodiversità, il rispetto e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale, di identità, della tradizione locale e delle produzioni tipiche locali. Altro principio fondante è quello dell’unione tra innovazione e qualità, secondo il quale con la promozione dell’innovazione e la garanzia di una qualità elevata dei prodotti e


GREEN REPORT

Le strutture dell’AtaHotel Expo Fiera di Milano, albergo “a impatto zero” perché costruito con tecnologie all’avanguardia

dei servizi offerti, si possano realizzare soluzioni innovative per la definizione del prodotto turistico congressuale varesino eco-sostenibile. E ancora trasparenza e tracciabilità, per una corretta informazione sulle caratteristiche e sui prezzi dei prodotti e dei servizi offerti, come pure partenariato e rete, elementi che permettono di favorire, con il supporto delle istituzioni, la creazione di una rete di prodotti e servizi idonei ad alimentare, attraverso i valori di eco-sostenibilità e di tipicità espressi, la filiera integrata di offerta congressuale e post-congressuale denominata “Varese Congressi Total Green”. È proprio con la divulgazione del progetto “Varese Congressi Total Green” che l’ente istituzionale varesino punta a monitorare l’insieme dei con-

gressi e degli appuntamenti post-congressuali eco-sostenibili della provincia per ottenere la creazione di eventi che cerchino, dalla fase di programmazione a quella di realizzazione e post-programmazione, di ridurre il più possibile l’impatto negativo sull’ambiente. Si

tratterà perciò di soluzioni congressuali caratterizzate da un approccio duraturo ed equilibrato alle attività economiche, alla responsabilità ambientale e al progresso sociale, in modo da garantire benefici a profitto, pianeta e persone. Le procedure suggerite per mezzo della “Carta del Turismo Congressuale Ecosostenibile del Territorio” vengono quindi controllate da certificatori terzi, che misurano su dati concreti ed oggettivi le green policies adottate e assicurano che gli obiettivi di sostenibilità siano perseguiti per tutta la durata dell’evento.

Soddisfatti ed ecologici Ma c’è ancora un principio molto importante da sottoli-

AtaHotel Expo Fiera 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 59


GREEN REPORT

neare, e che vale certo per chi voglia organizzare un’attività congressuale eco-sostenibile, ma anche per tutti coloro che pensano di dare un’impronta più green a tutti gli ambiti della loro vita, lavorativa e non. «È l’uso che facciamo delle cose a renderle ecologiche oppure no». Questo semplice ma fondamentale pensiero espresso dal bioarchitetto e docente universitario specializzato in sosteniblità ambientale Massimo Duroni ci fa capire come

non sempre sia necessario un grosso intervento per migliorare la qualità degli ambienti ed ottimizzarne i consumi. Spesso anzi bastano poche risorse ben indirizzate e accuratamente progettate. «Un progettista che voglia prendersi cura della sostenibilità ambientale legata all’utilizzo di spazi congressuali», racconta l’architetto Duroni, sempre a margine del convegno milanese di Gmic, «non si occupa solo degli aspetti green più noti e stereotipati. C’è, per esempio, un inquinamento indoor che è causato non solo dal ristagno dell’aria, ma anche da fattori terzi, implicanti conseguenze non necessariamente fisiche ma an60 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Il seminario “Spazi meeting green” è andato in scena all’hotel NH Touring di Milano, alla presenza di diversi esperti di sostenibilità, tra i quali il bio-architetto Massimo Duroni (sotto)

che psicologiche. Si può parlare allora di inquinamento “luminoso”, in presenza di sorgenti di luce multiformi e disomogenee, o ancora “cromatico”, sia in assenza di sufficienti stimoli visivi sia in caso di eccessi nell’uso del colore. È importante perciò sottolineare che l’eco-sostenibilità degli interni congressuali si tutela in molti modi: con i materiali riciclabili innanzitutto, ma anche con l’impiego di sostanze certificate di origine sia sintetica sia naturale. Il risparmio energetico in uno spazio chiuso poi non è solo questione di riduzione dei consumi, ma anche e soprattutto di customizzazione e ottimizzazione delle risorse. Esempi di buona progettazione sono le tende posizionate in esterno, che proteggono sia dalla luce del sole sia dall’eccesso di calore, diversamente da quelle interne, che servono solo a ridurre la luce. Un esempio di customizzazione è invece agire sul controllo dell’umidità per climatizzazione, più che sulla temperatura: in estate sarebbe sufficiente abbassare la temperatura di 23°C, e non di 20°C, rispetto a quella esterna per garantire, puntando insieme al controllo dell’umidità relativa che è molto più importante da tenere a bada per abbassare la sensazione di caldo soffocante nelle

persone, un livello di freschezza adeguato alla situazione». Va insomma da sé che il dado è oramai tratto e la sfida per la proposizione alla clientela mice di soluzioni sempre più sostenibili è lanciata e indietro non si può certo tornare. Per il bene nostro e del pianeta. Tanto più che, sempre più interessanti sono per le catene alberghiere, le risultanze in positivo verso la clientela, del loro agire “ambientalista”. Una recentissima inchiesta pubblicata dal mensile Altroconsumo ha valutato le iniziative di responsabilità sociale ed ambientale, da parte di dieci gruppi alberghieri internazionali, attraverso un questionario e la verifica di quanto espresso. Il migliore per la trasparenza è risultato il gruppo Accor, mentre per la politica ambientale il gruppo Starwood ha mostrato un’efficiente gestione delle risorse idriche. Se però, a livello globale, il quadro che ne esce non è ancora propriamente esaltante, poiché molto ancora le catene di hotel possono fare per migliorare le loro politiche, è importante vedere come a una sensibilità del pubblico verso le tematiche eco-sostenibili risponda in maniera sempre più forte la volontà dei gruppi alberghieri di adeguarsi alla ricerca di un futuro migliore per ■ tutti.


S TA R H O T E L S . O G N I E V E N T O D I V E N TA S P E C I A L E . Da trent’anni la passione per l’ospitalità caratterizza Starhotels, gruppo italiano con 22 alberghi situati nelle destinazioni più esclusive: 17 hotel quattro stelle nelle più belle città d’Italia e 5 luxury “Collezione hotel” nel cuore di New York, Parigi, Milano, Trieste, Venezia. Ogni albergo riflette lo spirito della città e regala emozioni diverse e ciascuno costituisce la location ideale per ogni tipo di evento, incontri privati, conferenze e meeting. Veri business hotel, con spazi multifunzionali dotati delle tecnologie più avanzate, offrono un’organizzazione su misura per garantire il successo di ogni evento: 144 sale riunioni fino a 600 posti a platea, event manager dedicato in ogni hotel, preventivi in 24 ore, offerte package personalizzate. E ovunque lo stesso stile italiano dell’accoglienza fondato sull’amore per l’arte, la cultura, la tradizione gastronomica, l’attenzione al servizio, la cura per il dettaglio. Per informazioni e preventivi Corporate Event Department T +39 055 3692282-232-366 F +39 055 3692364 starevents@starhotels.it

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  IL TURISMO ENOGASTRONOMICO È ORMAI DIVENTATO UN SETTORE TRAINANTE DAI GRANDI NUMERI E DALLE PROSPETTIVE DI CRESCITA MOLTO INTERESSANTI. UNO SGUARDO ATTENTO AI NUOVI PROFILI DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA, CONDOTTO DAL CENSIS SERVIZI E PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE CITTÀ DEL VINO, PERMETTE DI INDIVIDUARE OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ DI QUESTA ORMAI EX-NICCHIA MODAIOLA Testo e foto di Aura Marcelli

uando una moda sopravvive oltre due decenni, rafforzandosi progressivamente nei numeri e nell’identità, dimostrando di saper attrarre un pubblico differenziato e segmentato, evolvendo nella direzione di una sempre maggiore maturità di identità e prospettive, beh, in questo caso, chiamarla moda non ha più senso

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né giustificazione. Quella tendenza radical chic che negli anni Novanta si era affacciata sul mondo del turismo proponendo esclusivi tour alla ricerca del calice di vino migliore, si è trasformata negli ultimi anni in un vero e proprio settore trainante, che ha mosso nello scorso anno in Italia 3 milioni di turisti e promette di coinvolgerne ben 5,5 milioni nel 2011. Alla ri-

cerca non più solo del buon vino, ma innanzi tutto della qualità del territorio, della gastronomia tradizionale e degli eventi legati ai piaceri del palato.

Il sapore del viaggio La trasversalità delle occasioni e delle motivazioni di viaggio porta sempre più spesso i ricercatori a indagare i diversi settori del turismo in un’ottica in-


TREND

Prodotti del territorio e tradizioni gastronomiche guidano sempre più turisti nella scelta delle mete di viaggio. Nel 2011 si prevedono 5,5 milioni di viaggiatori alla ricerca dei piaceri del palato

clusiva, che, in altre parole, non prenda in considerazione esclusivamente il viaggio per la sua intenzione originale e principale, ma anche per le componenti complementari e perfino accidentali. Così pure per il settore del turismo enogastronomico il Censis ha voluto quest’anno articolare l’osservatorio, recentemente presentato nel IX Rapporto Annuale Osservatorio sul Turismo del Vino, includendo nell’analisi le diverse tipologie di viaggio che conducono il turista alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche delle nostre regioni (innanzi tutto Toscana, 15,9%, Emilia Romagna, 10,6%, e la Puglia, 8%). Una simile analisi diventa necessaria soprattutto dal momento in cui

questo particolare tema di viaggio difficilmente si riesce a descrivere con i classici parametri di registrazione delle presenze. Nonostante il gran numero di persone mobilitate, il turismo enogastronomico è caratterizzato da uno scarso numero di pernottamenti ad esso direttamente attribuibili. Di contro, però, risultano essere molto consistenti gli scambi di valore generati tra territori outgoing e territori incoming. Infatti, se il 56% dei viaggiatori per interessi enogastronomici, stando ai dati dell’osservatorio, ha svolto nel 2010 un viaggio di un solo giorno (il 26,5% almeno un week-end, il 15% vacanze superiori ai 4 giorni), la spesa media procapite di un viaggio è stata di 193 euro, destinati per

il 32% al pernottamento, per il 20,7% alla ristorazione, per il 20,2% ai prodotti tipici alimentari e per il 17% per l’acquisto di vino. Confrontati con i dati 2003 si registra una crescita della spesa media del 30%, pari al + 18% in termini reali. Da qui la necessità di individuare nuovi format capaci di descrivere l’evolversi di questa tipologia di viaggio. Si va dal neologismo anglofono di snapper (snack +supper) – che, come fu per il brunch, tra breakfast e lunch, descrive quelle occasioni pomeridiane di degustazione informale nelle quali si accompagna un bicchiere di vino con un tagliere di prodotti tipici, assaggi del territorio, o finger food legati alla tradizione – al food shopping – che prevede 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 63


TREND

viaggi espressamente dedicati all’acquisto di materie prime e alimenti lavorati direttamente dal produttore o presso i food outlet – dalle sagre esperienziali, alle fiere e feste gastronomiche, dalle “incursioni gustative” durante viaggi di altra natura e vocazione, al binomio sport-buon vivere, sempre più praticato. E, infine, ci sono i viaggi dedicati all’enogastronomia, ossia i tre modi abitualmente riconosciuti come soli e autentici atti di viaggio e turismo enogastronomico: le escursioni della durata inferiore o pari ad una giornata, destinate alla visita di un territorio, delle cantine, delle relative degustazioni e acquisti; i week end o short break in zone eno64 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

gastronomiche espressamente dedicati a visite, degustazioni, acquisti, ristorazione, eventi, esperienze; i viaggi di esplorazione e missioni di una settimana o più, dedicati alla conoscenza profonda dei territori, dei vini, delle cantine, della gastronomia.

Una strategia per crescere Lo sviluppo avuto fino ad oggi, che ha portato il turismo enogastronomico fuori dalle nicchie tanto quanto dal turismo di massa, è stato in un certo senso e in una certa misura spontaneo. Infatti, a differenza di quanto è avvenuto da tempo in molte regioni vinicole del mondo, la promozione turistica

dei viaggi enogastronomici, non ha mai goduto da noi di adeguati livelli di organizzazione dedicata, com’è invece stato per molti prodotti industriali di largo consumo e anche di altri turismi di successo. Ci sono esempi di buona gestione e strategia da parte di alcune regioni o aree geografiche, ma perlopiù si è assistito a una azione di sviluppo e promozione generica, limitata, localistica e spesso campanilistica, inadeguata, comunque, a rispondere alla domanda via via più segmentata e articolata, alla ricerca di novità, occasioni, esperienze, significati, narrazioni. Si stima proprio per questo che il potenziale attrattivo del turismo enogastronomico


TREND Ancora molto si può fare per la promozione delle regioni vinicole del nostro Paese. Si stima che il potenziale turistico sia utilizzato ad oggi solo per il 20%

nel nostro Paese sia utilizzato ancora solo per il 20%. Per rispondere adeguatamente a queste richieste e cogliere le opportunità del settore è necessario orientarsi verso tre

principali mutazioni, suggerite dall’osservatorio Censis. Si tratta, innanzi tutto, di un cambiamento nella comunicazione, che deve essere orientata con decisione sul medium della Rete. Non solo e non tanto con siti vetrina, ma sfruttando le potenzialità e le dinamiche del Web 2.0. Internet, infatti, ha inciso nel 2010 sull’orientamento delle scelte di questa tipologia di vacanza per il 37,7% dei clienti, con crescite annuali a doppia cifra. Ma il cambiamento passa anche dalla distribuzione, che per i prodotti tipici include sempre più spesso la filiera corta dei farmers market, mentre per i viaggi prevede anche i cofanetti regalo di viaggi + degustazioni e soggiorni in tema di vini e prodotti gastronomici locali nella formula importata dalla Francia degli smart box. Infine, anche la promozione deve cambiare, come

Tradizione, qualità e genuinità sono tra gli elementi più apprezzati nel turismo enogastronomico

nei casi di degustazioni destinate ai turisti italiani e stranieri organizzate da alcune cantine sociali in aree ad alta frequentazione, operazioni di co-marketing sperimentate in occasioni di grandi mostre e speciali eventi, fino all’offerta di panieri di vini e prodotti tipici come esca e pretesto di viaggi in destinazioni di turismo enogastronomico.

I numeri della domanda Ma chi sono i 3 milioni di italiani che viaggiano per il gusto del gusto? Rappresentano il 6% degli adulti del nostro Paese, vengono in prevalenza dal sud (il 34% del totale) e dal nordest (28,2%), risiedono perlopiù in piccoli e medi comuni. Sono uomini per la maggior parte, ma con una “quota rosa” ormai di grande respiro (38%) il che rinvia molto probabilmente a esperienze di turismo di coppia, di età compresa soprattutto tra i 45 e i 64 anni, per il 40% pensionati e casalinghe, mentre per il 27% lavoratori di livello medio-alto. Scelgono le destinazioni in base alla notorietà dei luoghi, indicata come principale motivazione del viaggio, il che evidenzia la reale necessità di potenziare un proprio riconoscibile brand di territorio. Al secondo posto indicano la personale passione per l’enogastronomia, al terzo la qualità reale o percepita dei prodotti 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 65


TREND

Buon vino e buon cibo, ma anche qualità dell’ambiente, offerta artistica e storica, servizi innovativi. Tutto concorre a rispondere adeguatamente alle aspettative del turismo internazionale

di territorio, mentre moda o tendenza risultano ormai del tutto marginali. La molla “immateriale” più forte che spinge a consumare turismo enogastronomico risulta essere il desiderio di vivere un’esperienza e soddisfare una curiosità, o ancora scoprire qualcosa di nuovo. È dunque evidente come il consumatore abbia oggi voglia di prodotti turistici innovativi o di rivitalizzazione di prodotti turistici maturi.

Il punto di vista dell’offerta Sindaci, operatori turistici e produttori delle zone vocate al turismo enogastronomico sono d’accordo: la promozione della visibilità, dell’immagine e, in definitiva, del marchio territoriale, è ritenuta una priorità assoluta 66 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

tra i possibili obiettivi da perseguire per una politica di diffusione del turismo enogastronomico. Accanto a questo, i protagonisti del settore riconoscono anche la necessità di puntare al-

la qualificazione delle strutture e del personale preposto all’accoglienza e per una rinnovata politica di tutela ambientale. Tutto ciò per rispondere adeguatamente a quelli che vengono individuati come trend di domanda: la ricerca di destinazioni più innovative nell’offerta di prodotti, servizi ed esperienze e di territori Total Leisure Experience (TLE), capaci di intrattenere il turista, o più precisamente l’enoturista, con una vasta gamma di proposte, dal buon vino e il buon cibo, alla qualità dell’ambiente, dall’offerta artistica e storica, a rilassanti SPA e moderni wine-bar. Ancora alquanto carente è la cultura della cooperazione e dell’interesse generale, che, sebbene individuata come possibilità di generare magneti ad alta capacità attrattiva, è nei fatti contraddetta dalla manifesta intenzione, del 64,5% degli intervistati dall’osservatorio Censis, di valorizzazione del marchio locale attraverso il Web, ancora dimostrando la vitalità di quella tendenza al campanilismo che spesso contraddistingue la competitività nazionale turistica. ■


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UNA COLAZIONE ALL’ALBA CON IL SOLE CHE SI SPECCHIA SUL MARE, UN TRATTAMENTO WELLNESS IMMERSI NEL SALE DOLCE DI CERVIA, UN PRANZO TUTTA SALUTE CON OTTIMO PESCE DI GIORNATA CUCINATO AL MOMENTO E UN CALICE DI ALBANA SECCA GHIACCIATO. E ANCORA LEZIONI DI GOLF, UN APERITIVO CON LOUNGE MUSIC IN SOTTOFONDO, ADAGIATI SU UN LETTO A BALDACCHINO IN STILE ARABEGGIANTE, UNA ROMANTICA CENA CULLATI DALLA RISACCA. E, PER FINIRE, QUATTRO SALTI IN UNA DISCOTECA ESCLUSIVA, CON LA SABBIA DELLA SPIAGGIA COME PAVIMENTO E IL CIELO STELLATO COME SOFFITTO 컄

Alberto Sabatini 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 69


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mozioni, sapori, suoni, situazioni e orari diversi, ma con un unico comun denominatore: il mare che riempie lo sguardo e l’anima. Sui 110 chilometri della riviera adriatica dell’Emilia Romagna, dai Lidi di Comacchio a Cattolica, le vacanze 2011 sono sempre più all’insegna del “vistamare”, dall’alba al tramonto: bar, ristoranti, palestre, discoteche, centri wellness, alberghi, tutti con una “parete” dominata da tre tinte PH © GIORGIO SALVATORI

E

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che accarezzano lo sguardo e la mente: il beige della sabbia, l’azzurro/verde del mare e il blu del cielo. Il mare con la sua energia, ma anche la sua presenza rilassante, domina tutte le ore della giornata di vacanza. Per i più mattinieri l’appuntamento è sulla battigia al sorgere del sole, tra sedute di yoga, pratiche orientali e, per chi ama mettersi subito in movimento, Nordic Walking e footing, facendo il pieno di luce e jodio. Se si è in

cerca dell’atmosfera perfetta per il miglior dialogo con il corpo e la mente, ci sono anche le uscite in barca all’alba con meditazione. Una sana colazione su una terrazza affacciata sulla spiaggia, mentre il sole sale sulla verticale e, dopo la lettura del quotidiano (magari online sul proprio smartphone o tablet, grazie alle reti wifi che si stanno diffondendo su tutto il litorale romagnolo), ci si rilassa sul lettino per la tintarella. A metà


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mattinata, la lezione di golf su uno speciale green a due passi dalla spiaggia, seguendo i consigli di un allenatore professionista, mette un certo appetito, ed è con piacere che ci si siede al fresco dell’ombra per godersi un pranzo leggero tutta salute, a base di pesce fresco, verdure e frutta di stagione. Il pomeriggio scorre tranquillo tra partite di beach volley, presentazioni di libri in spiaggia, trattamenti benessere, e all’ora dell’aperitivo cielo e mare si

tingono del rosa arancio del tramonto, regalando un’atmosfera unica. Un rapido cambio di look e anche la spiaggia appare sotto una veste nuova e seducente, quella notturna: candele, vele bianche cullate dalla brezza marina, tavoli sulla sabbia e musica soft, per una cena romantica e sug-

gestiva a base di pesce e, per finire in bellezza, quattro salti al ritmo della dance music suonata dai migliori dj.

Tavoli “vistamare” Ecco qualche indicazione su i locali da cui godere della miglior vista sulla costa romagnola, dalla colazione alla cena.

Prima Colazione alla “rotonda sul mare” di Rimini: il Nettuno Nuova vita per una delle costruzioni storiche di Rimini, nonché uno dei pochissimi esempi di architettura balneare degli anni 30 rimasto in Italia: il Nettuno. Dopo 30 anni di inattività, lo storico esercizio che domina il lungomare riminese ha riaperto i battenti nell’estate 2010, dopo un’attenta operazione di restauro che ne ha conservato l’aspetto originario, rinnovandone gli interni con uno stile minimal chic in cui predominano tonalità chiare. È il luogo ideale per una prima colazione al sorgere del sole, affacciati, dalla terrazza del secondo piano, sulla spiaggia ancora semideserta e frequentata solo dai più mattinieri. Un ottimo cappuccino, brioches appena sfornate o, per i più tradizionalisti, pane, burro e marmellata, per fare il pieno di energie, immersi nella meravigliosa luce del mattino (info: http://www.ristorantenettunorimini.it/).

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Pranzo: una “Moscabianca” sulla sabbia di Riccione Un confortevole ed accogliente salotto bianco-azzurro sulla spiaggia, finemente arredato, un menù day particolarmente light, pensato per le calde giornate estive e un “fruit corner” che offre mix di frutta fresca tagliata al momento da comporre a propria scelta: il Moscabianca sulla spiaggia di Riccione è la sosta ideale per un pranzo rilassante. Da non perdere le insalate a base di verdure fresche, frutta e crostacei, intitolate alle grandi dive: la best choice è la “Grace salad”, dedicata a Grace Kelly, e composta da mazzancolle, pompelmo rosa e arance su un letto di valeriana. E per chi non volesse rinunciare al tipico, ecco piadine farcite ai sapori del territorio e guazzetti di cozze e vongole con pane tostato, sardoncini marinati accostati a finocchio a julienne e arance e il cono di fritto di paranza abbinato a birra artigianale A’marcord, made in Romagna e dedicata al grande Federico Fellini. E al momento di sorseggiare il caffè, niente di meglio che sfogliare uno dei volumi fotografici della library del Moscabianca, libri dedicati alle icone di eleganza di tutti i tempi, da Audrey Hepburn a Marilyn Monroe, passando per Steve McQueen e Gianni Agnelli, simbolo di stile italiano per eccellenza (info: www.moscabiancariccione.it).

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Aperitivo da Mille e Una Notte al Singita Miracle Beach di Marina di Ravenna Per l’appuntamento con quello che per molti è il momento più bello della giornata di vacanza, l’aperitivo, il nome da segnare in agenda è Singita Miracle Beach, stabilimento balneare sorto da qualche anno sulla spiaggia di Marina di Ravenna, il cui largo arenile offre al tramonto un bellissimo spettacolo. Qui la serata scorre lenta, tra ambientazioni “etno-chic” e sonorità lounge, tra cuscini e parei morbidamente illuminati da “fiaccole messicane”, candele e lanterne marocchine, e un’area relax rialzata con vista mare. Sono disponibili speciali lettini a baldacchino sui quali, oltre a gustare l’aperitivo, si può anche cenare, in uno scenario da Mille e una Notte. Tra gli appuntamenti dell’imminente estate, il Singita Birthday Party del 18 giugno, con l’esibizione di 10 acrobati professionisti del Singita Noveau Cirque, e la presentazione, il 9 luglio, della speciale compilation dello stabilimento, con la musica protagonista assoluta della serata. Un appuntamento al mese sarà poi dedicato ai concerti dal vivo di gruppi e artisti di fama nazionale ed internazionale (Info: www.singita.it).

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Cena stile Long Beach al Marè Cesenatico È un vero e proprio salotto sulla spiaggia il locale di Luca Zaccheroni, figlio dell’allenatore di calcio, attualmente alla guida del Giappone. Si tratta del Marè di Cesenatico, nel tratto di spiaggia adiacente il molo di Levante. Lo stabilimento, il cui stile ed arredo ricorda quello delle abitazioni di Long Beach, la spiaggia dei VIP newyorchesi, si divide tra un piano terra e la suggestiva terrazza che si affaccia, a belvedere panoramico, sulla spiaggia: colori tenui, ombrelloni distanti tra loro e tende versiliesi completano la zona relax. La location ideale per una cena romantica a lume di candela. Sessanta i tavoli predisposti al piano terra e sulla terrazza panoramica per circa 200 posti. Sono apparecchiati all’americana, in modo informale, ma al tempo stesso elegante, con tovagliette che riprendono lo stile e i colori dello stabilimento, il tutto in una atmosfera soft. Anche la musica (a parte le speciali serate in cui sono previste esibizioni di musicisti dal vivo), ri74 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

mane sempre in sottofondo e non è mai invadente, in modo da non precludere la conversazione. Solitamente è sudamericana, soprattutto bossa nova. Per quello che concerne i menù, il tema ricorrente è quello del Mediterraneo, anzi “a spasso per il Mediterraneo”, con ricette che spaziano dalla cucina locale a quella greca, da quella spagnola a quella nordafricana. Tra le specialità, sempre molto richieste dai clienti, ci sono le speciali “tapas” che sostituiscono i soliti antipasti di pesce e che stuzzicano l’appetito anche con assaggini di verdura e carne. Tra i piatti che caratterizzano la cucina 2011 del Marè per una cena speciale in riva al mare, sempre legati ai sapori mediterranei, c’è la fregola: si tratta di una pasta sarda di semola di grano duro a forma di piccole palline, lavorata a mano e molto simile al cuscus, che viene condita con arselle (vongole) e bottarga (info: http://www.marecesenatico.it/).


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Gli stabilimenti balneari della Riviera: salotti full optional con vista sul mare Eleganza, comfort, intrattenimento: oggigiorno molti dei 1.426 stabilimenti balneari distribuiti sui 110 km della riviera adriatica dell’Emilia Romagna si sono attrezzati come veri e propri salotti, completi di ogni “optional”, dal wi-fi al green per il golf. Per chi ama il design e lo stile raffinato anche quando indossa il costume da bagno, ecco gli indirizzi da non perdere: Alla Baia degli Angeli di Misano Adriatico ci si può abbronzare in riva al mare su eleganti maxilettoni matrimoniali a due posti, oppure sul brandinone, a una piazza e mezzo. la musica lounge “regna sovrana” su tutto il territorio della spiaggia

e all’entrata per chi vuole dar tono ai muscoli c’è anche una piccola palestra. Molto apprezzata la zona “senza vento” dietro la reception, dove poter prendere comodamente il sole anche nelle giornate piuttosto ventilate (info: tel. 345-1753638).

A pochi metri da viale Ceccarini, sul nuovissimo ed accogliente Lungomare tutto pedonalizzato di Riccione, si trova il Bagno 71, con il suo stile “vintage”. Sulla spiaggia il bianco prevale e fa da sfondo ad un’atmosfera calda, accogliente e rilassante, mentre le immagini storiche in bianco e nero della Riviera, riprodotte su mattonelle di ceramica poste tra una cabina e l’altra, fanno da biglietto da visita dello stabilimento. Dal lettino alla cabina, dallo spogliatoio all’ombrellone, tutto è gestito con eleganza e familiarità al tempo stesso, così da far sentire l’ospite costantemente a suo agio. Tra le caratteristiche del bagno ci sono i gazebo con coppia di lettini maxi (Info: www.bagno71riccione.it).

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È un piccolo angolo di Miami il Vistamare di Lido di Savio (Ra), luogo che racchiude ristorante, stabilimento balneare e suite-hotel in una moderna struttura caratterizzata da un arredamento di ricercato design. La spiaggia è protetta da occhi indiscreti, tra tende di canapa e lino, con corsia preferenziale in mare per poter accedere anche dalle imbarcazioni private ormeggiate al largo. La struttura è inoltre dotata di una scenografica piscina affacciata sulla spiaggia, trattata con sale dolce delle Saline di Cervia. Tra i servizi offerti ci sono i comodissimi ed esclusivi lettini “King Bed” con materassini a tre piazze per un relax a cinque stelle (Info: www.vistamaresuite.com).

Il Bagno Fantini Buena Vista di Cervia (Ra), dagli anni ’80 punto di riferimento in riviera per il beach volley (proprio qui, nel 1984, si disputò il primo torneo ufficiale in Europa), dispone di una vera e propria Spa in spiaggia di 500 metri quadrati in legno e green, sottratta agli sguardi dei bagnanti da un’alta e fitta siepe che la circonda per tutto il perimetro. La Fantini Wave Spa è completa di ogni servizio: vasche idromassaggio, cabine multisensoriali (con aromaterapia e cromoterapia), fanghi e maschere viso a base di argille saline e un originale lettino al sale di Cervia, per regalarsi una coccola di benessere senza rinunciare alla giornata al mare. E per chi volesse mantenersi in forma anche a tavola, ecco lo specifico light menu appositamente studiato e riservato agli ospiti della Spa (Info: http://www.fantiniclub.com/). 76 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


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La Notte Rosa Un lungo “sogno” a occhi aperti, dal tramonto di venerdì 1 luglio, tra spettacoli, concerti, performance teatrali, mostre ed happening d’arte, fuochi artificiali, enogastronomia e convivialità, per un weekend unico ed indimenticabile. Per la sua sesta edizione, la Notte Rosa, il “capodanno dell’estate italiana” sulla riviera romagnola, ha scelto il tema del desiderio, della visione onirica, della meraviglia, dell’immaginazione senza vincoli e confini, all’insegna del claim “Il sogno è qui” Tanti i grandi nomi che saliranno sui palchi allestiti nelle piazze, arene, lungomari e viali della riviera: Raphael Gualazzi e Fabrizio Bosso, Ricky Martin, Claudio Santamaria, Francesco De Gregori, Noemi, Tereza Salgueiro dei Madredeus, Joan as a Police Woman, i Transglobal Underground, Enrico Ruggeri e Paolo Belli e la sua band. E ancora, spettacoli di burlesque, teatro volante, un itinerario tra i luoghi di Fellini, la “Notte Rosa dei Bambini” e, a mezzanotte, i 110 km di costa romagnola illuminati a giorno da un meraviglioso “concerto” di fuochi artificiali (info e pacchetti su www.lanotterosa.it).

Per chi vuole approfittare della vacanza a Milano Marittima per prendere dimestichezza con “putter” e buche, l’elegante Bagno Milano dispone, direttamente sulla spiaggia, di un mini green a 5 buche e di una postazione per testare i lanci lunghi, sempre sotto lo sguardo attendo e le indicazioni di un istruttore professionista. E una volta presa dimestichezza con i “ferri” e le mazze, l’Adriatic Golf Club di Cervia vi attende con le sue 18 buche immerse nel verde (Bagno Milano: tel. 0544-994335, Adriatic Golf Club: www.golf cervia.com). 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 77


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L’Egitto

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preme sull’acceleratore della ripresa e rilancia con Port Ghalib

LA NUOVA DESTINAZIONE DEL MAR ROSSO HA TUTTE LE CARTE IN REGOLA PER DIVENTARE AMBITA META DEL TURISMO INTERNAZIONALE IN GRADO DI CONIUGARE QUEL GIUSTO MIX DI RELAX, DIVERTIMENTO, SPORT E CULTURA. OTTIMA LOCATION PER EVENTI DI GRANDE RESPIRO INTERNAZIONALE È IL LUOGO IDEALE PER ORGANIZZARE INCENTIVE E CONGRESSI A cura di Tiziana Conte 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 79


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Ingresso del moderno International Convention Centre gestito dall’InterContinental Hotels Group

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Crowne Plaza Port Ghalib Resort. La grande e accogliente lobby

iflettori puntati su Port Ghalib, la nuova meta del Mar Rosso sulla quale scommettono l’Ufficio del Turismo egiziano e i tour operator per il rilancio della destinazione Egitto, all’indomani della rivoluzione che ha messo in ginocchio il turismo con 2,2 miliardi di dollari di perdite in un settore che garantiva il 6% del Pil. Ma ancora di più, su Port Ghalib, ha scommesso il kwaitiano M.A. Kharafi Group (Mak), quando nel 1998 decise di acquistare 30 milioni di metri quadrati e ben 18 chilometri di litorale a Marsa Alam per questa città-resort a 65 chilometri a sud da Al-Qusair, 210 chilometri da Hurghada ed a cinque minuti di auto dall’aeroporto internazionale di Marsa Alam, fatto costruire nel 2001 sempre dallo stesso Gruppo. Un progetto ambizioso, che come sottolinea il Ceo della kwaitiana Mak, Yehia Rashed (foto a fianco), «punta a creare una sorta di Porto Cervo d’Egitto», e a parte le centinaia di la-

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voratori edili coinvolti, quando sarà completato offrirà un totale di oltre 68.000 posti letto, fra abitazioni e alberghi, generando 60.000 posti di lavoro. «Abbiamo realizzato il 7% dell’intero progetto che si svilupperà in più fasi nell’arco di dieci anni e prevede, anche, un totale di 23 hotels disseminati in nove differenti villaggi, per complessivi 17,000 posti letto», fa sapere il Ceo Mak. Quattro alberghi a cinque stelle sono già operativi

dal 2008 e con un totale di 1,170 posti letto: L’InterContinental The Palace, il Crowne Plaza Sahara Oasis, il Crowne Plaza Sahara Sands e il The Marina Lodge. La prima fase del Port Ghalib project si concentra su un’area di 8 milioni di metri quadri in cui sono stati già investiti 1.2 miliardi di dollari per una città-resort fruibile da una clientela top livel. E siamo solo al primo step, anche perché «la crisi economica e la rivoluzione

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Yacht ancorati nel porto del Marina Village, cuore pulsante di Port Ghalib

di gennaio ne hanno frenato in parte lo sviluppo», precisa Yehia Rashed. «Intanto, stiamo cercando nuovi investitori e proponendo sul mercato internazionale gli appartamenti in vendita». Ad oggi chi arriva a Port Ghalib trova le 4 strutture alberghiere cinque stelle, un centro congressuale e il Marina Residence Village con 600 appartamenti di lusso, oltre ad un

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vivace centro commerciale, una marina con un porto internazionale, ristoranti, bars, discoteca, boutiques e locali anche per ragazzi, un bowling, cinema multisala, oltre ad un tipico suk. Tutto in stile egiziano.

Ripartono le prenotazioni I turisti scarseggiano ancora dopo il collasso delle prenota-

zioni iniziato a gennaio e che ha portato alla chiusura dell’Hotel Marina Lodge. 80 milioni di egiziani si chiedono dove sia finito il turismo il cui crollo ha messo in ginocchio una persona su 8 dell’intera popolazione. «Il riempimento è calato del 60 per cento rispetto all’anno scorso», ci dice Bill Sheppard (foto a sin.), gm dell’Ihg di Port Ghalib, aggiungendo che «la ripresa, se pur lenta, è in atto e la Pasqua ha registrato un 30% in più». Ma è sull’estate che si gioca la partita: «Ci aspettiamo il ritorno degli italiani che costituivano la fetta più grossa della nostra clientela». E se rivoluzione politica ha avuto successo, quella economica, gli egiziani non possono raggiungerla da soli. «Ci serve aiuto e bisogna far capire che questa è una destinazione sicura». Prenotare una vacanza in Egitto, secondo Sheppard sarebbe anche «un gesto di solidarietà verso un popolo che ha avuto il coraggio di cambiare la sua storia e non merita di essere abbandonato».


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stendo 4 milioni di dollari ognuna. Port Ghalib nel 2002 ha dato anche alla luce il primo porto internazionale privato d’Egitto, che si estende su 2061m di costa, «ha una capacità per più di mille posti barca con una lunghezza massima di 60 metri», ci spiega con orgoglio il Ceo di MAK, Yehia Rashed a bordo del suo yacht made in Italy, a firma Ferretti. E precisa che «nel breve termine sarà aperto anche uno yachts club». Inoltre, il porto attrae turisti da tutto il mondo con navi e traghetti che approdano per brevi e lunghi periodi.

Meta ideale d’incentive e congressi Questa nuova perla del Mar Rosso è destinata a diventare luogo ambito dagli organizzatori di eventi, meeting e congressi. Un posto di rilievo merita, infatti, l’International Convention Center che si espande su una superficie di 6000 metri quadrati e dispone di una grande sala di 1950 metri quadrati, in grado di accogliere 1500 delegati, e 18 sale riunioni. «Ma si punta a raddoppiare la capacità in tempi brevi», annuncia il Gm dell’Ihg di Port Ghalib che gestisce anche il Convention center. Organizzare concerti ed eventi di respiro internazionale, in questo nuovo paradiso del Mar Rosso è diventato un must. Qui ha fatto tappa lo spettacolo di Beyonce nel suo tour mondiale e sempre qui si è svolta la F2 Speed Boat Race e si è esibito Paul Jackson, solo per citare qualche esempio del lungo elenco di artisti. Molte aziende hanno portato più di mille persone ad evento inve-

Nuove aperture nel 2012 A Port Ghlaib sorgeranno in totale nove i villaggi caratterizzati da diverse tematiche. Ognuno di essi avrà all’interno anche centri commerciali, strutture per l’intrattenimento, sports club. Al Marina Village, infatti, entro il 2012 si affiancheranno il Coral Reef, un’area dove oltre a ville sul mare e appartamenti di varia tipologia ci sarà una clinica specializzata in trattamenti di medicina e chirurgia estetica oltre ad un centro benessere. E,

sempre entro il 2012, è previsto l’Highland Golf Estates con il campo internazionale a 18 buche e ville. Man mano saranno costruiti anche il Canals Village, una sorta di piccola Venezia dove per raggiungere le strutture ci si sposterà in gondole, il Ridge Line Quarter, su modello degli Champs-Élysées, con negozi di lusso; il Tower Village, che sarà il quartiere di coloro che lavorano a Port Ghalib e disporrà, fra gli altri, di appartamenti, banche, scuola, e un hotel di 4 stelle. In totale, i nove villaggi disporranno di 8200 unità residenziali destinate alla vendita e 1200 in multiproprietà. La metratura delle unità residenziali, completamente arredate, varia da 48 a 315 metri quadrati. L’Egitto è famoso per gli investimenti dedicati alle case vacanze. «Il Marina Residence dispone di 600 appartamenti di lusso e ville con vista sul porto, completamente arredati e climatizzati e con cucine accessoriate di posate e stoviglie», ci descrive la responsabile marketing, Sara Badr (foto sotto), precisando che «i residenti possono usufruire di un servizio di sicurezza 24 ore su 24, manutenzione, parcheggio, raccolta

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Crowne Plaza Port Ghalib Resort. Scorcio del bar

rifiuti, accesso a internet via WI-FI, TV satellitare e servizi telefonici». Particolare non indifferente, poi, il costo «allettante: da 2200 dollari americani, al metro quadrato», ci fa sapere.

La vacanza per tutti Situato sulla Red Coral Cost, Port Ghalib è una meta di vacanze ideale in grado di coniugare quel giusto mix di relax, divertimento, sport e cultura. Gli amanti del mare, ed in particolare della subacquea hanno a disposizione uno de i più bei fondali al mondo con una delle più ricche barriere coralline;

Prove tecniche prima delle immersioni nelle splendide acque del Mar Rosso

gli appassionati di arte e archeologia, invece, possono raggiungere in breve tempo e comodamente grazie agli ottimi collegamenti via mare, via aerea e stradali, quei siti archeologici che hanno reso famoso l’Egitto nel mondo, come la Valle dei Re dalla quale dista due ore e mezzo di strada, per citare un esempio. Anche le famiglie qui trovano il massimo a cui possono aspirare: alberghi

di ottimo livello in grado di soddisfare le esigenze dei bambini, ma anche dei ragazzi, grazie a centri ricreativi, baby club, animazione, alla possibilità di praticare numerosi sport e vivere la movida notturna nei locali, nei bar o nelle discoteche del vicino Marina Village. Insomma le premesse ci sono tutte per far decollare Port Ghalib anche sul mercato italiano potendo soprattutto con-

La grande laguna sulla quale si affacciano l’InterContinetal The Palace, il Crowne Palace Oasis e il Crowne Palace Sands

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Il Marina Village di giorno si popola di turisti alla ricerca di souvenir

tare sulla vicinanza a circa quattro ore di volo dall’Italia e sull’ottimo rapporto qualitàprezzo. E lo sanno bene gli operatori che già da questo autunno hanno incominciato a vendere i pacchetti vacanza. «Abbiamo positivi riscontri dalla clientela che torna soddisfatta», ci conferma il corrispondente del gruppo Alpitour, Middle East area manager, precisando che «chi arriva qua

non si deve aspettare un’altra Sharm El Sheikh, meta più di un turismo di massa». Anche la responsabile del marketing di Phone&Go, To che opera già con successo sul Mar Rosso, è convinta che Port Ghalib potrà avere un sempre più largo consenso da parte dei turisti nostrani: «Le premesse ci sono tutte e le nostre tariffe sono altamente competitive sfiorando i 600 euro per una vacanza a 5 stelle». E le fa eco Quirino Falessi, direttore commerciale de I Viaggi del Turchese che non esclude di affiancare, il nuovo “prodotto”, agli altri sull’Egitto, «anche se il momento non è dei migliori e le prenotazioni sono in lenta ripresa», precisa. Dal conto suo il governo egiziano continua a

supportare gli operatori italiani anche con un programma di incentivazione sui voli charter in arrivo a Marsa Alam fino al 30 aprile 2012, con il vincolo che la percentuale di occupazione posti sia almeno del 76 per cento fino al 1 novembre e dell’83 per cento per il restante periodo. È stato esteso inoltre l’incentivo sugli aeroporti di Hurgada, Sharm El Sheikh, Taba, El Alamein, Bourg El Arab e Marsa Matrouh fino al 31 ottobre con una percentuale di occupazione minima del 65 per cento e massima del 94 per cento. E gli sforzi dell’Ente del Turismo per rassicurare che l’Egitto è una meta sicura si concretizzano anche con iniziative come i viaggi stampa, gli eductour. ■

Il porto del Marina Village, centro della movida notturna di Port Ghalib 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 85


SCENARI DEL TURISMO

MILANO e TORINO unite dal business Atahotels SONO TUTTE STRUTTURE ALBERGHIERE ALL’AVANGUARDIA LE CINQUE DISTRIBUITE NELLE DUE PRINCIPALI CITTÀ DEL NORD E RISPONDONO ALLA PERFEZIONE ALLE NECESSITÀ DELLA CLIENTELA EXECUTIVE PIÙ ESIGENTE Giovanni Timossi

Atahotel Expo Fiera

a dimensione business dell’offerta alberghiera di Atahotels occupa una posizione di leadership in tutto il territorio italiano, grazie alla decisione strategicamente vincente della catena alberghiera di essere localizzata con il proprio marchio nelle destinazioni più gettonate e storicamente legate al turismo d’affari, da Milano alla Sardegna, da Torino alla Sicilia. Ma è proprio la presenza fondamentale nelle più grandi e businessoriented città italiane che, anche per il 2011, segna la continuità del progetto brillantemente perseguito dalla società fin dalla sua fondazione avvenuta nel lontano 1967. È da allora, infatti, che il gruppo ha portato avanti, con costanza e qualità nel rinnovamento delle strutture, la sua politica di massimo riguardo nei confronti della clientela executive, nostrana e internazionale. La quale da sempre percepisce per questo motivo il brand Atahotels come legato a un servizio specializzato nell’ideare e pro-

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porre soluzioni su misura per le più diverse esigenze del target business. Naturalmente questa strategia di Atahotels è stata facilitata e implementata dall’intuizione della proprietà di puntare solo su strutture di alto livello, tanto che sono oggi già otto gli hotel a quattro e cinque stelle che appartengono alla compagnia – e situati tra Milano, Roma, Torino e Varese –, oltre a sei resort che fanno capolino in alcuni dei più splendidi angoli della penisola, da Taormina a Villasimius, da Madonna di Campiglio a Petriolo. Questa predisposizione all’accoglienza della clientela d’affari e congressuale è stata poi sposata con una politica di investimento su alcune delle mete d’affari per eccellenza, come sono le due più grandi città del nord, Milano e Torino. È qui infatti che si posizionano ben cinque tra le più accattivanti proposte executive che Atahotels lancia sul mercato: sono Atahotel Expo Fiera, Atahotel Executive e Atahotel Quark nel capoluogo lombardo

e Principi di Piemonte e Atahotel Concord nella città della Mole. Una cinquina di destinazioni eleganti ed estremamente funzionali che hanno in comune il fatto che la compagnia alberghiera le ha dotate tutte di sale meeting e aree espositive attrezzate della migliore tecnologia, oltre che di personale qualificato per l’organizzazione di incontri aziendali ed eventi di vario tipo. Senza scordare che proprio ai manager che, anche in viaggio d’affari, avvertono l’esigenza di usufruire in tempi rapidi di un ufficio attrezzato e accogliente fuori sede, Atahotels offre una formula ad hoc: si tratta dei Business Centre, location poste all’interno di tutte le strutture e organizzate per essere vere e proprie postazioni di lavoro immediatamente operative.

Non solo sostenibilità Distribuiti nei punti strategici della milanesità e del business meneghino, gli alberghi d’affari Atahotels permettono a chi vuole trovare la giusta ospitalità congressuale nella città della Madonnina di poter sempre contare sulla formula più adat-


SCENARI DEL TURISMO

Atahotel Executive

ta alle proprie esigenze, anche logistiche. Navigli, nuovo polo della Fiera di Pero e Corso Como: tre dei luoghi più cool e interessanti per chi si occupa di business d’alto livello sono ognuno a pochissima distanza da ognuna delle tre location che Atahotels ha attrezzato per la clientela d’affari a Milano. E proprio struttura simbolo per l’hospitality di qualità superiore è una tra le ultime inaugurate dal gruppo alberghiero italiano, nel 2008: l’Atahotel Expo Fiera. Localizzato a un passo dal nuovo polo fieristico di Pero (Milano) questo albergo fa dell’accoglienza mice uno dei punti di forza della sua offerta alla clientela italiana e internazionale. Se grazie alla disponibilità di 463 camere e 3 meeting rooms, Atahotel Expo Fiera offre un’accoglienza top, vi si trova pure un plus difficilmente eguagliabile a livello di vivibilità e riservato alla clientela più sensibile. L’Expo Fiera è infatti un albergo “a impatto zero” poiché è stato progettato e realizzato con l’utilizzo delle

migliori tecnologie, materiali e impianti di ultima generazione. Con i quali è stato realizzato, senza rinunciare a nulla in termini di comfort e di esigenze funzionali, una hotel attento al risparmio energetico, proprio per mezzo dell’adozione di soluzioni tecniche e architettoniche coerenti con l’obiettivo della sostenibilità ambientale. Usando avveniristici metodi di progettazione e costruzione, l’Atahotel Expo Fiera segue i criteri di ecocompatibilità, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente. Grazie a ciò la riduzione dei consumi di energia termica nella struttura, determina una riduzione di immissioni di anidride carbonica nell’atmosfera e una migliore vivibilità tanto per i clienti quanto per gli abitanti dell’area circostante. Soggiornare all’Ex-

po Fiera, insomma, permette di godere della migliore business hospitality targata Atahotels e nello stesso tempo di avvalersi di tecnologie ultramoderne, quale ad esempio quella degli impianti di ventilazione “intelligenti” che utilizzano l’aria esterna solo nelle esatte quantità proporzionate agli affollamenti. Chi cerca un’ospitalità che affondi le sue radici nel cuore della movida milanese, tra Corso Como e Brera, trova nell’Atahotel Executive una struttura importante che mette a disposizione 420 camere spaziose, confortevoli ed eleganti, delle quali 358 sono doppie, 56 junior suite e 6 suite. Sono inoltre disponibili su richiesta anche camere non fumatori e per ospiti diversamente abili, mentre un intero piano è di impianto “ecologico” con parquet in tutte le stanze. Ma Atahotel Executive è soprattutto una struttura congressuale, versatile e attrezzata ai massimi livelli di organizzazione e tecnologia per il business. Ne fanno parte 18 sale riunioni di diverse metrature, un’area espositiva di

Atahotel Quark

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SCENARI DEL TURISMO Qui a fianco una sala congressi dell’Atahotel Concord. Sotto, due immagini del Principe di Piemonte

massimo duemila metri quadrati e un’affascinante sala Giardino. Sulla direttrice giusta per chi vuole passare le serate del post congress sui fascinosi Navigli milanesi, l’Atahotel Quark è infine noto anche per essere il più grande albergo mice a 4 stelle di Milano. Proprio per questo offre ai suoi clienti tutti i servizi più all’avanguardia per agevolare le giornate di lavoro e spazi davvero unici: sono 38 le sale riunioni presenti al Quark, mentre la grande sala plenaria, da sola, offre uno spazio di 1.450 metri quadrati

Tra storia e affari Destinazione elegante e storica per definizione, Torino ospita nel suo centro raffinato e delizioso un’infinità di luoghi d’arte e di moda la cui fama per quest’anno è amplificata dalle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, evento che ha avuto proprio nell’antica capitale sabauda uno degli epicentri nevralgici. Per vivere dall’interno una parte importante dell’atmosfera elegante e retrò della città, il soggiorno nelle strutture torinesi griffate Atahotels è un punto di partenza ideale, anche se legato a un

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evento di orbita business o congressuale. È allora tutto il fascino anni Trenta del palazzo che ospita il mitico Principi di Piemonte, gioiello storico dell’hotellerie torinese, a proporsi come privilegiato punto di vista sulla città e le sue bellezze. Senza dimenticare che si tratta di una struttura profondamente vocata alla clientela d’affari, come testimonia ad esempio la presenza di un importante Business Centre, della cui offerta fanno parte servizi tecnologici all’avanguardia, 7 sale riunioni, una sala plenaria da 200 posti e diverse tipologie di aree espositive. Completano la proposta business oriented del Principi di Piemonte la presenza del fascinoso ristorante Casa Savoia e di un Centro Benessere di 500 metri quadrati nel quale sono disponibili per i soli clienti dell’hotel i trattamenti più innovativi per un relax raffinato. Anch’esso posizionato nel vero

cuore del capoluogo piemontese l’Atahotel Concord è il secondo indirizzo della prestigiosa catena alberghiera a presentarsi come ideale punto di partenza per la scoperta delle bellezze rare che punteggiano il vicino centro della città, dalla originale Mole Antonelliana al grande Museo Egizio, secondo per ricchezze esposte solo a quello del Cairo. Soggiornando al Concord poi è possibile sfruttare le tante soluzioni per il turismo d’affari studiate dal personale dell’hotel e che comprendono ad esempio attività di team building studiate per portare a scoprire il bello e il buono del Piemonte, dal punto di vista sia della gastronomia che dei vini. Si soggiorna in 139 camere che sono suddivise tra Superior, Executive e Suite, mentre c’è la possibilità, su richiesta, di avere stanze comunicanti, non fumatori o predisposte con dotazioni anallergiche e parquet. Il piccolo ma ben attrezzato Centro Congressi infine offre alla clientela mice 4 eleganti sale che possono ospitare da 20 a 100 persone, diverse aree espositive, una sala banchetti e una sala plenaria da 200 posti. ■



SCENARI DEL TURISMO

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La sala dedicata alla Francia, e, a destra, la locandina

e nozze tra SAS il Principe Alberto di Monaco con Charlène Wittstock si celebreranno il prossimo 2 luglio e il Grimaldi Forum renderà ancor più memorabile l’avvenimento con la mostra evento “Sfarzi e grandezza delle corti in Europa”. Programmata dall’11 luglio all’11 settembre 2011 nei 3000 metri quadrati dello spazio Ravel del Grimaldi, permetterà ai visitatori di effettuare un virtuale grand tour in 20 corti europee dal XVI al XX secolo.

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Il fascino delle fiabe Il Grimaldi Forum con Catherine Arminjon - conservatore al Patrimonio e Commissario della mostra che ha già curato realizzazioni come Cathédrales de France, Androuet du Cerceau, Versailles et les tables royal en Europe, Quand Versailles était meublé d’argent, la sua vice, Patricia Bouchenot-Déchin e la partecipazione di Wilfried Zeisler per la sezione russa, hanno realizzato l’impegnativo proget90 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

to di presentare in un unicum straordinario quattro secoli di storia europea con la vita, il ruolo, le passioni di celebri personaggi e di coppie reali e principesche, calandoli fedelmente nel loro contesto storico. Visto l’attualità del tema nuziale, è stata riservata una particolare attenzione alle coppie più celebri come l’Imperatore Napoleone e Giuseppina, la Regina Vittoria e il principe Alberto e, naturalmente, il Principe Ranieri e la principessa Grace.

Un tuffo nella mostra Il pubblico magicamente rivivrà la storia delle aristocrazie del Vecchio Continente i cui destini s’intrecciarono con matrimoni e alleanze attraverso l’originale esposizione di circa settecento opere d’arte provenienti da oltre 70 musei, prestigiose istituzioni e collezioni reali private che hanno prestato ritratti, sculture, oggetti, mobili, porcellane, oreficerie, costumi di corte e gioielli. A ciascuna corte sarà dedicata

PERSONAGGI CHE HANNO SEGNATO LA STORIA, DINASTIE IMPERIALI, CASE REALI E PRINCIPESCHE: UN RENDEZ-VOUS SPECIALE NELLA MOSTRA TEMATICA ESTIVA “SFARZI E GRANDEZZA DELLE CORTI IN EUROPA” PROGRAMMATA DAL GRIMALDI FORUM MONACO DALL’11 LUGLIO ALL’11 SETTEMBRE Linda Smiderle Barattieri foto RMN

una sala intera e, con l’aiuto di audiovisivi, filmati e proiezioni verranno illustrati anche l’architettura dei palazzi e degli arredi. Il percorso inizia dal Portogallo coi sovrani Giuseppe I, Luigi I e La regina Maria Pia. La Spagna con Filippo V (nipote di Luigi XIV ed Elisabetta, l’erede delle collezioni Farnese). Prosegue con il primo impero francese: Napoleone e Giuseppina; la Gran Bretagna e l’Irlanda con la regina Vittoria (la nonna d’Europa) e il principe consorte Alberto; il Lussemburgo col primo granduca Adolfo; il Belgio con Leopoldo I e L’Olanda con la regina Guglielmina. Continua


SCENARI DEL TURISMO

Qui sopra, l’imperatrice Elisabetta (Sissi) d’ Austria e, a destra, Giuseppina di Beauharnais, prima moglie di Napoleone Bonaparte e imperatrice di Francia dal 1804 al 1809

con la Danimarca con Cristiano IV e poi Cristiano IX (il suocero dell’Europa); la Svezia con Gustavo III e la Norvegia con Haakon VII. Si arriva alla Russia con lo zar Alessandro (che inaugurò la tradizione dei soggiorni imperiali in Costa Azzurra) per proseguire in Polonia con il vincitore dei turchi a Vienna: il comandante militare Giovanni III Sobieski eletto re. Si raggiungono poi i principi di Brandeburgo diventati sovrani di Prussia: da Federico I con Sofia Carlotta fino a Federico Guglielmo IV e la regina Luisa (il simbolo della resistenza a Napoleone). C’è Augusto il Forte, principe elettore della Sassonia e re di Polonia; il re di Baviera, Luigi I (edificatore di Monaco) il figlio Ottone I (primo re di Grecia) e il nipote Luigi II di Baviera. E finalmente ecco l’Austria con l’imperatore Francesco Giuseppe e l’imperatrice

Elisabetta (la leggendaria Sissi) e il principe Nicola II Esterha-

zy. La mostra si conclude con Carlo, re di Napoli e Vittorio Amedeo II, re di Sicilia e Sardegna e, ovviamente, col Principato: i principi di Monaco, i Grimaldi: da Onorato II fino a Carlo III (fondatore di Monte-Carlo), per finire con Ranieri III e la principessa Grace. ■

Il gran diadema della casa di Nassau - Lussemburgo

La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 con apertura serale il giovedì fino alle 22.00. La biglietteria è già aperta e per un tempo limitato è possibile ottenere una tariffa preferenziale di 8 euro (inveci di 12) disponibile su www.grimaldiforum.com o sul posto (10 avenue Princesse Grace, Monte-Carlo, tel +377 9999 3000, dal martedi al sabato, dalle ore 12 a 19). 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 91


SCENARI DEL TURISMO

Dalla Russia al Salento DOPO SAN PIETROBURGO, SEDE LO SCORSO MAGGIO DELL’ANNUALE GENERAL MEETING EHMA, DAL 17 AL 19 GIUGNO SI È SVOLTA LA RIUNIONE ESTIVA DEL CHAPTER ITALIA. CITTÀ PRESCELTA, LECCE, INDISCUSSA CAPITALE BAROCCA, NEL CUORE DEL SALENTO Giorgia Mallori

quando un piccolo gruppo di general manager di alcuni prestigiosi alberghi romani decise di dar vita alla European Hotel Managers Association, oggi EHMA raggruppa 450 direttori

stato Francesco Brunetti (nella foto, a sinistra), General Manager del Westin Palace e Milan Area Managing Director di Starwood Hotels, a ricevere, nel corso della cena di gala che si è tenuta al Museo di Etnografia di San Pietroburgo, il premio EHMA European Hotel Manager of the Year. Ritirato il premio al termine del 38th general meeting dell’Associazione, Brunetti si è detto «profondamente toccato, orgoglioso ed onorato di ricevere il riconoscimento da un’associazione che rappresenta l’élite manageriale degli alberghi europei qualitativamente più prestigiosi» aggiungendo che «è necessario credere nei giovani talenti, in quanto questi sono il futuro del mondo dell’ospitalità e quindi di EHMA stessa». Fondata a Roma nel 1974,

È

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che, in 29 diversi paesi europei, gestiscono e rappresentano 350 prestigiosi hotel (per un totale di 92.000 stanze e 72.000 impiegati). Tutti i soci EHMA si incontrano una volta all’anno per discutere i problemi di interesse comune – nuove tecnologie, tendenze, difficoltà, relazioni interpersonali e ricerche di mercato nell’ambito dell’industria alberghiera europea – e

due volte, una in autunno e l’altra in primavera, i soli delegati nazionali si riuniscono nei rispettivi Paesi per confrontare esperienze e ampliare la qualità dei servizi da fornire ai propri clienti. E si sono incontrati nuovamente nel cuore del Salento, a Lecce, proprio dove il senso dell’ospitalità sembra essere una qualità innata e spontanea, i delegati italiani dell’EHMA, graditi ospiti del Risorgimento Hotel, il 5 stelle lusso del Gruppo Vestas, diretto dal socio Giuseppe Mariano. Tra barocchi palazzi nobiliari in pietra bianca locale e, a pochi chilometri di distanza, una piscina naturale formata da due mari che s’incontrano, lo Ionio e l’Adriatico, la riunione estiva EHMA è stata per i suoi soci, guidati dal Presidente del chapter Italia, Ezio Indiani, g.m. dell’Hotel Principe di Savoia di Milano, un’occasione di confronto e un weekend indimenticabile alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del Salento. ■ Piazza Sant'Oronzo a Lecce



SCENARI DEL TURISMO

SALERNO AD ALTA VELOCITÀ SIGLATO UN ACCORDO TRA IL COMUNE E TRENITALIA PER FAVORIRE L’AFFERMAZIONE DELLA DESTINAZIONE TURISTICA CON TARIFFE AGEVOLATE E UN PROGETTO DI CO-MARKETING. E IN CITTÀ APPRODA ANCHE IL CITY SIGHTSEEING DI MR. NEWMAN: DIECI TAPPE DAL MARE, AL CENTRO STORICO, AL CASTELLO DI ARECHI Piera Carlomagno

ffermare Salerno come destinazione turistica per sviluppare gli arrivi in città, utilizzando collegamenti eco-compatibili e convenienti, salvaguardando la mobilità interna e stabilendo sinergie con altri operatori della filiera del turismo». Questi gli obiettivi dell’accordo Trenitalia-Comune di Salerno spiegati da Gianfranco Battisti (foto a destra), direttore Divisione passeggeri nazionale ed internazionale dell’azienda di trasporti, che a Salerno ha firmato un protocollo d’intesa che rappresenta un modello anche per altre destinazioni turistiche in Italia. Stretta di mano col sindaco Vincenzo De Luca che ormai da anni lavora per lo sviluppo del turismo con risultati sempre

«A

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più evidenti. «La scelta di Salerno è un investimento sulla città hub di partenza dell’alta velocità», ha detto Battisti. «Una città che, siamo certi, vedrà un boom del turismo nei prossimi anni, ma in cui ancora l’89% del traffico è su auto». L’accordo, che punta su Salerno, la città da cui prendono il via i mille chilometri di rete dell’Alta velocità italiana, vedrà

tariffe agevolate in occasione dei pacchetti turistici organizzati dal Comune in collaborazione con albergatori e tour operator. E ancora promozione su tutti i canali di cui dispone Trenitalia, dalle stazioni, ai biglietti, al cartaceo, al sito internet, il più visitato del mondo travel con 8 milioni di contatti al mese. Cosa si aspettano in cambio i manager del gruppo Ferrovie dello Stato? Naturalmente «un incremento dei volumi di traffico» e per questo sono già attive quattro nuove corse da e per Milano, mentre si prevede che altre quattro verranno inaugurate a dicembre in occasione della nuova edizione di Luci d’artista, quando la città raggiunge il boom dell’incoming, grazie alle installazioni luminose che la rendono una delle


SCENARI DEL TURISMO Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia che ha siglato l'accordo di co-marketing con il Comune di Salerno

mete italiane più ambite per le vacanze natalizie. In quel periodo, come per altri eventi turistici, Trenitalia invierà una comunicazione, via lettera, ai due milioni di clienti fidelizzati. E non è tutto: Battisti ha annunciato che a breve sarà inaugurata una nuova area lounge nella stazione di Salerno, il nuovissimo FrecciaClub, insieme con una nuova biglietteria, proprio per rimarcare l’importanza dell’hub per il circuito dell’alta velocità. Tramite dell’operazione, l’assessore al Turismo Enzo Maraio (foto sotto), che ha parlato di progetto di co-marketing, che andrà avanti fino al 2012. L’idea è quella di promuovere l’incontro tra l’alta velocità e le

partenze e gli arrivi delle crociere a Salerno. Dunque: offerta turistica strutturata annuale legata anche ad eventi cittadini, pacchetti turistici predisposti dai tour operator che includeranno viaggio in treno, albergo con tariffe e servizio taxi da e per la stazione, tutti fortemente scontati. Poi piano di sconti ed agevolazioni presso una serie di esercizi commerciali convenzionati in città e la possibilità di visitare gratuitamente i principali musei. Infine costruzione di offerte specifiche in co-marketing con le compagnie di navigazione che hanno Salerno come hub. La campagna di comunicazione prevede il catalogo realizzato dai tour operator in co-branding con Trenitalia con pacchetti all inclusive di incoming su Salerno, folder portabiglietti co-branded Trenitalia, visual ufficiale co-branded con Trenitalia (vetrofanie) della promozione nelle adv Trenitalia ed in tutti gli esercizi commerciali convenzionati – per esempio i ristoranti. Ancora promozione su www.trenitalia.com e www. comune.salerno.it, realizzazione di newsletter dedicate e dem per clienti Trenitalia, che si traducono in oltre due milioni di contatti. «L’accordo stipulato con Trenitalia», ha affermato il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, «conferma ulteriormente la svolta turistica di Salerno. Trenitalia si aggiunge alle grandi aziende turistiche multinazionali, dal comparto crocieristico a quello nautico ed alberghie-

ro, che investono sulla nostra città apprezzandone le qualità urbanistiche, ambientali, culturali ed enogastronomiche. Salerno viaggia ad alta velocità e piace ai turisti italiani e stranieri come ha dimostrato il successo di Luci d’artista. Questo accordo sarà una vetrina permanente per Salerno e ci permetterà di farla conoscere ancor di più e meglio con importanti ricadute economiche ed occupazionali. E ci riempie d’orgoglio, essendo la città capoluogo con la più alta percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti e leader per investimenti sulle fonti rinnovabili, poter contribuire con il trasporto ferroviario alta velocità a difendere l’ambiente». Non solo treno. A Salerno dal 25 aprile è attivo anche il City Sightseeing, secondo l’ormai consolidata formula di Newman con “London Pride”. Pullman rosso e commentario con spiegazioni sulle attrazioni ed i monumenti che il turista può vedere lungo il tragitto effettuato dal bus, gestito tramite sistema audio digitale multilingue che consente di ascoltare con la cuffia. Nel commento, a Salerno in italiano e inglese, oltre alla spiegazione prevista per i monumenti toccati dal percorso, sono inclusi accenni storici e culturali di carattere generale sulla città, con riferimenti alla gastronomia ed al folclore locali. Hop on hop off, girocittà sali e scendi, a Salerno il biglietto vale un giorno, dieci euro e cinque per i bambini, le tappe sono dieci. Si comincia dal porto, dove sbarcano i croceristi sempre più numerosi, ci si inerpica, tra il verde, verso il castello detto di Arechi, la bizantina Turris Ma5-6 2011 | www.mastermeeting.it 95


SCENARI DEL TURISMO

ior, da cui i longobardi fecero partire la costruzione delle mura della città, due tratti, in parte ancora visibili, che da lì partivano arrivando fino al mare e inglobando Salerno in uno schema triangolare che aveva il suo vertice proprio nel castello. Il City Sightseeing a questo punto scende su una delle strade più belle: la panoramicissima via De Renzi, una stradina antica, completamente affacciata sul mare, sotto la quale si srotolano le viuzze del centro antico. Da qui si arriva al giardino della Minerva, il primo orto botanico d’Europa, dove il medico dell’antica Schola Salernitana Matteo Silvatico, coltivava le piante officinali. Poco distante, il museo Roberto Papi, unico nel suo genere, conserva lo strumentario medico tradizionale. Il bus procede, nel centro storico, verso largo Erchemperto, da

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In alto un panorama del Lungomare, qui sopra la Villa Comunale. In basso il centro storico fino al castello di Arechi visti dal lungomare

dove è possibile visitare tre siti straordinari. Il museo Diocesano che, tra le altre ricchezze, conserva un’importante collezione di tavolette d’avorio medievali; il duomo di San Matteo, in cui sono custodite le spoglie del santo e di papa Gregorio VII; San Pietro a Corte, che conserva tutta la strati-

ficazione della città, per esempio l’unico ambiente superstite del palazzo di Arechi e le terme romane. Da questo punto, l’autobus prosegue per il centro della città. Stop a piazza XXIV Maggio, visita al corso Vittorio Emanuele, la via dello shopping e al lungomare-giardino. Ancora il parco del Mercatello, piazza Vittorio Veneto e ancora nel centro storico, questa volta la parte bassa, via Roma, il regno del by-night, via Mercanti, con le botteghe artigianali, la pinacoteca e di nuovo la Scuola Medica Salernitana con il suo museo virtuale. Prima di tornare al porto, fermata a piazza Matteo Luciani, visita al teatro Verdi, inaugurato nel 1872 con il Rigoletto di Giuseppe Verdi e alla villa comunale, che nel Settecento era lo spazio antistante le mura della città, un vero e proprio ingresso da occidente. ■


800-979377

Progetto Grafico: Studio Cancelli, Milano

Milano Categoria: ★★★★ 20155 Milano - Viale Certosa, 68 Tel. 02 39211122 Fax 02 33103878 Numero Verde 800 979377 E-mail: accademia@antareshotels.com Sito web www.hotelaccademiamilano.it Direttore: Diego Brachetti Stazione di Milano Centrale a km 4 Aeroporto: Linate km 9 - Malpensa km 40 Autostrada A4, A8, A9, A50: uscita Milano Viale Certosa a km 2

Categoria: ★★★★ 20127 Milano - Viale Monza, 132 Tel. 02 26112020 Fax 02 26147879 Numero Verde 800 979377 E-mail concorde@antareshotels.com Sito web www.hotelconcordemilano.it Direttore: Stefano Picarelli Stazione di Milano Centrale a km 2 Aeroporto: Linate km 7 - Malpensa km 50 Autostrada A51: uscita Milano Lambrate km 5; A52: uscita Sesto San Giovanni

Categoria: ★★★★ 20148 Milano - Via Rubens, 21 Tel. 02 40302 Fax 02 48193114 Numero Verde 800 979377 E-mail rubens@antareshotels.com Sito web www.hotelrubensmilano.it Direttore: Gianmario Bertini Stazione di Milano Centrale a km 6 Aeroporto: Linate km 9 - Malpensa km 45 Autostrada A4, A8, A9, A50: uscita Fieramilanocity km 3

DATI CONGRESSUALI N. sale: 2 con luce naturale Capacità: da 10 a 70 persone Attrezzature: lavagna luminosa, audiovisivi, videoproiettore, TV circuito interno, amplificazione, accesso Internet con tecnologia wireless, telefono diretto, staff tecnico, servizio segreteria, aria condizionata, possibilità di organizzazioni post-congress, serate, spettacoli. Aree espositive: mq 40

DATI CONGRESSUALI N. sale: 7 di cui 3 con luce naturale Capacità: da 10 a 200 persone Attrezzature: saletta segreteria, lavagna luminosa, audiovisivi, videoproiettore, cabina regia, amplificazione, accesso Internet con tecnologia wireless, telefono diretto, Tv a circuito chiuso, teleconferenza, traduzione simultanea in 2 lingue, registrazione video e audio, staff tecnico, servizio segreteria, aria condizionata, possibilità di organizzazioni post-congress, serate, spettacoli. Aree espositive: mq 60

DATI CONGRESSUALI N. sale: 3 con luce naturale Capacità: da 10 a 35 persone Attrezzature: lavagna luminosa, audiovisivi, videoproiettore, amplificazione, accesso Internet con tecnologia wireless, telefono diretto, Tv a circuito chiuso, teleconferenza, staff tecnico, servizio segreteria, aria condizionata, possibilità di organizzazioni post-congress, serate, spettacoli. Aree espositive: mq 30

DATI ALBERGHIERI N. camere: 66 Junior suite: 3 Servizi camere: frigobar, televisore, TV via satellite, accesso ad Internet con tecnologia wireless, cassaforte, aria condizionata Servizi alberghieri: garage 70 posti auto, servizio transfer, bar, noleggio auto, fitness Ristoranti: 2. Fino a 70 posti, cucina nazionale Carte di credito: American Express, Carta Si, Diners, Master Card, Visa

DATI ALBERGHIERI N. camere: 120 Junior suite: 28 Servizi camere: frigobar, televisore, TV via satellite, accesso ad Internet con tecnologia wireless, cassaforte, aria condizionata Servizi alberghieri: garage 30 posti auto, servizio transfer, noleggio auto, bar, fitness Ristoranti: 2. Fino a 80 posti, cucina nazionale Carte di credito: American Express, Carta Si, Diners, Master Card, Visa

DATI ALBERGHIERI N. camere: 87 Junior suite: 12 Servizi camere: frigobar, televisore, TV via satellite, accesso ad Internet con tecnologia wireless, cassaforte, aria condizionata Servizi alberghieri: fitness, garage privato e parcheggio esterno con 15 posti auto, servizio transfer, noleggio auto, bar Ristoranti: 1. Fino a 50 posti, cucina nazionale Carte di credito: American Express, Carta Si, Diners, Master Card, Visa


LA DESTINAZIONE Antica pieve di San Pietro di Feletto lungo la strada del Prosecco

E LA SUA “MARCA GIOIOSA ET AMOROSA” Una città che promette molti piaceri, dell’intelletto e dei sensi, dove l’arte e la bellezza sono in ogni angolo. Ma anche nei dintorni, ricchi di gioielli da scoprire e riscoprire: dai castelli alle ville palladiane, dalle cantine alle specialità gastronomiche. Senza dimenticare che il Trevigiano, oltre a essere colto, è anche operoso. Qui sorgono infatti importanti distretti industriali e artigianali, espressioni del migliore made in Italy e strutture ricettive di pregio. Insomma un paradiso ideale per team building, post congress e incentive Testo di Luciana Sidari e foto di Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso 98 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


LA DESTINAZIONE

reviso fa parte di quelle bellissime Urbes Pictae, le città dove nell’antichità le facciate dei palazzi nobiliari o comunali erano affrescate, per mostrare la ricchezza e anche il gusto dei proprietari e per rappresentare il potere di questi ultimi. Un gusto che è rimasto nel Dna degli abitanti e della città, infatti racchiusa dalle mura del XVI secolo - caput della “Marca gioiosa et amorosa”, forse così detta perché dopo il Mille ed il risveglio operoso dopo la mancata fine del mondo - Treviso doveva essere davvero gaia, tanto che nella parlata del tempo l’atto d’amare veniva chiamato “danza trivigiana”. Non solo la città è ancora ricca di monumenti che rappresentano l’arte e la storia dei vari secoli ma è stata anche recuperata in tutte le maniere, sia dai privati sia dalle istituzioni, che hanno reso la cittadina davvero un gioiello.

T

컄 FOTO A. TONETTO

Piazza dei Signori, nel cuore di Treviso

Refrontolo. Il Molinetto della Croda 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 99


LA DESTINAZIONE

Possagno. Tempio canoviano

Le recenti mostre alla Casa Dei Carraresi nel cuore della città, a Palazzo Sarcinelli nella via più bella di Conegliano, a Palazzo Bomben e alla Fondazione Benetton, attirano migliaia di visitatori in città. Basta fare una passeggiata lungo il Sile, il fiume che attraversa Treviso e la rende sonora, per il chiacchiericcio di piccoli rivi d’acqua pulitissima, nella zona del Mercato del pesce e del canale Buranelli, reso immortale dallo scrittore Giovanni Comisso, per rendersi conto che davvero la città è una destinazione che promette molti piaceri, dell’intelletto e dei sensi. Altrettanto interessante, suggestiva è la regione, attraversata da sud a nord dall’autostrada A27 che unisce Venezia a Bellu100 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

no, ricca di Castelli, come quello di Serravalle a Vittorio Veneto, di Susegana dei Conti di Collalto, spesso evoluzione di presidi romani, costruiti a difesa del territorio e in secondo tempo ingentiliti per fare da residenza a principi, marchesi (cioè governatori della Marca) e conti, che tra una guerra e l’altra governavano su un territorio baciato dagli elementi naturali. L’altra ricchezza ereditata dal passato e condivisa con le province di Venezia, Padova, Vicenza, sono le Ville, un fenomeno culturale ed architettonico riconosciuto patrimonio UNESCO, fatte costruire dalle famiglie aristocratiche durante il dominio della Serenissima da architetti come Andrea Palladio e dai suoi allievi, famose

sono Villa Maser e Villa Emo affrescate da pittori come Tiepolo, Veronese. Il Trevigiano è un raro esempio di territorio colto, sembra il sogno, l’utopia realizzata da umanisti e non è un caso che alla corte di Caterina Cornaro fossero riuniti tutti gli intellettuali del tempo e che nell’Abbazia di Nervesa circa nel 1558 Monsignor Giovanni della Casa abbia scritto il Galateo: non c’è luogo che non sia dolce, armonioso, gioioso. Dal confine con il Bellunese e le Dolomiti, da Vittorio Veneto si scende verso Conegliano, dove il paesaggio collinare corrisponde esattamente a quello immortalato dal grande Cima; oppure da Cison di Valmarino, dove si trova Castel Brando si scende alla deliziosa


LA DESTINAZIONE

Possagno. L’ala Lazzari all’interno della gipsoteca Canoviana

ne, Castelfranco Veneto, un’altra città murata e merlata; da questa ridente città, dove Mario Brunello il violoncellista gestisce con la sua Associazione uno spazio culturale, si arriva

Follina con la sua bellissima Abbazia e verso le tondeggianti colline di Valdobbiadene – famose per il Prosecco ed il Cartizze – candidata col suo territorio al riconoscimento Unesco e Possagno dove si trovano la casa natale, l’emozionante Gypsoteca e il Tempio di Antonio Canova. Da Possagno il passo è breve per conoscere il luogo ove regnò Caterina Cornaro, regina di Cipro, Asolo, la città dei cento orizzonti, un luogo che ancora oggi incanta i visitatori per la sua bellezza, qui Robert Browing ed Elizabeth Barrett, Eleonora Duse e d’Annunzio hanno scritto le pagine più importanti delle loro passioni. Scendendo verso Treviso, si può visitare la città di Giorgio-

nella zona sud del capoluogo, sul famoso Terraglio, la strada napoleonica che unisce Venezia a Treviso, dove si affacciano altre bellissime ville venete, alcune di proprietà di istituzio-

Conegliano di sera, lungo via XX Settembre con scorcio sul Duomo 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 101


LA DESTINAZIONE

La Cattedrale di Asolo rappresenta il cuore antico della città

Castelfranco Veneto, città murata e patria del Giorgione. Nella foto la statua dell’artista con la torre dell’orologio sullo sfondo

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ni, altre di privati, altre restaurate ed adibite ad hotel, come Villa Contarini Nenzi, alle porte di Treviso. Risalendo verso nord, percorrendo la Postumia che corre parallela all’autostrada e che taglia il Piave, si arriva a Ponzano Veneto, icona del nordest, dell’intraprendenza e creatività dell’imprenditoria trevigiana, qui si trova, in una bellissima villa veneta, il quartier generale della famiglia Benetton che come gli antichi mecenati, affascinati dall’ingegno umano e dalla bellezza, hanno scelto per le loro sedi edifici storici,per esempio Villa Minelli, restaurata da Carlo Scarpa e il Relais Monaco, che ha appena compiuto dieci anni di attività, una villa veneta restaurata da Afra

e Tobia Scarpa, un hotel congressuale con un cuore antico, al quale si accede da un rigoglioso vigneto. Poco lontano sorge Fabrica un complesso di edifici antichi e moderni, opera di Tadao Ando. Il benessere qui non è stato dilapidatorio nei confronti dell’ambiente, qui tutto è bello ed è normale che una famosa cantina come Villa Sandi abbia la sua sede in una bella Villa Veneta. Poco lontano ci sono altri distretti operosi, per esempio quello delle calzature, degli scarponi da sci e dell’abbigliamento tecnico-sportivo. Da Montebelluna si arriva al Montello e alle zone sacre alla patria, sul Grappa, sul Montello e sulle rive del Piave si sono giocate le sorti di molti soldati du-


LA DESTINAZIONE

FOTO T. BENINCA

Villa Emo a Fanzolo, patrimonio dell’Unesco e dimora palladiana

Follina. Abbazia cistercense del XII sec.

rante la prima guerra mondiale: quando si passa sul ponte della Priula, si scorge l’acqua trasparente del letto del fiume che si fa strada tra i sassi e la ghiaia ed un cartello ricorda che il Fiume Piave è sacro alla Patria. Il territorio è talmente ricco di distretti industriali ed artigianali da giustificare la recente costruzione di hotels destinati al congressuale e ai soggiorni business, è il caso di BHR a Quinto di Treviso, aperto da pochi anni, a due passi dall’aeroporto Canova, di Move Hotel di Mogliano appena inaugurato o di ParkHotel Villa Fiorita a Monastier, ad est di Treviso, entrambi a pochi minuti dall’aeroporto di Venezia e di Treviso. In questo eden si passa dal fiu-

me e dalla pianura alle colline e alle montagne, tutto il territorio è una sorpresa dal punto di vista dell’enogastronomia: a parte la miriade di Strade del vino, in ogni paese c’è una specialità: le castagne a Combai, gli asparagi a Cimadolmo, i funghi nel Montello, il radicchio a Castefranco, il fiore rosso di Treviso (quello a foglie rosse e bianche, lunghe e sottili), il Prosecco ed il Cartizze a Valdobbiadene, il Prosecco superiore di Conegliano, i formaggi dai nomi evocativi come “Il bastardo del Grappa, il “Morlacco”, qui si viaggia a sopressa e polenta, qui si fa la Sopa Coada, in pratica una minestra con brodo, mollica e pezzetti di piccione, servita dentro una pagnotta, scavata ed unta, che viene infornata e covata per ore al caldo del forno. I vini del Piave sono forti, robusti co-

me il Raboso, il Cabernet, il Cabernet Franc. Ecco questo focus è solo un “aperitivo” su Treviso, ci sono tante strutture, tante cittadine, tanti invitanti stimoli, ma le incentive house, le società di team building, PCO, Meeting Planner, le aziende che stanno progettando dei meeting o degli eventi, sono avvisate: questa terra è inebriante come le sue bollicine, ormai conosciute nel mondo, tanto da minacciare la bevanda simbolo dei cugini francesi. Qui, chi vi accoglierà si darà da fare per farvi gustare il territorio, nella Piazza principale di Treviso si trova la Fontana delle tette dalle quali si favoleggia uscisse il vino, qui si faceva l’Ombralonga, una passeggiata tra le ombre, cioè i calici di Prosecco, qui è stato girato “Signore e Signori” di Pietro Ger■ mi... E il mito continua! 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 103


LA DESTINAZIONE SELECTED BY MM

BHR Treviso Hotel UN CENTRO CONGRESSI DI OLTRE 1.200 METRI QUADRATI CON LUMINOSE SOLUZIONI PER IL MICE

HR Treviso Hotel, modernissimo hotel quattro stelle di proprietà del Gruppo Basso, sorge in un polo denso di attività produttive, rafforzato da una rete di infrastrutture in continua evoluzione, nelle immediate vicinanze dell’aeroporto Canova e a due passi dal centro storico di Treviso. A poco più di 2 anni dall’apertura la struttura, forte delle 133 camere dai letti king size, ha già raggiunto un tasso d’occupazione media annua del 60%, creando un vero e proprio punto di riferimento nel panorama congressuale, degno di un’ospitalità moderna e inter-

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nazionale per uomini d’affari e visitatori da tutto il mondo. In tale ottica si colloca il Centro Leonardo, il complesso polifunzionale che al suo interno, oltre al BHR Treviso Hotel, annovera attività commerciali, di ristorazione e spazi espositivi a servizio delle imprese e della cittadinanza. Sin dall’apertura, avvenuta nel dicembre 2008, a dirigere la struttura è stato chiamato Tiziano Simonato (foto), direttore operativo con una ventennale esperienza del settore, proveniente da due significative esperienze di start up nel territorio di Treviso, prima il Relais Monaco e poi il Boscolo Maggior Consiglio. BHR Treviso Hotel riserva una particolare attenzione al leisure, tanto che all’interno della struttura vi sono una kinder house, un centro benessere e fitness e una serie di servizi dedicati a chi pratica sport. BHR Treviso Hotel, più volte centro logistico di manifestazioni legate allo sport, è una delle strutture ricettive che hanno aderito al Club di Prodotto Treviso Provincia dello Sport. Ma il core business dell’hotel è ovviamente il congressuale e, grazie all’alta tecnologia della quale dispongono le sale congressi e alla professionalità degli operatori che collaborano all’interno della struttura, il dato delle presenze è destinato ad aumentare. Non a caso il rating viene definito costantemente Eccellente dagli opinionisti dei principali network di booking online. Questa positiva considerazione costituisce la migliore pubblicità per generare nuova clientela che troverà un’area congressuale di oltre 1200 mq

nella quale sviluppare tantissime idee innovative per presentare al meglio qualsiasi evento. Il Centro Congressi al primo piano con oltre 600 posti a sedere e la Sala Banchetti al piano terra per cocktail in piedi di oltre 1000 persone, sono il fiore all’occhiello di tutto il complesso. Il DiVino Osteria Trevigiana propone i piatti della tradizione enogastronomica locale, mentre il Gioja Lounge Bar si conferma fra i locali più alla moda di Treviso. Grazie alla posizione strategica e all’elevato standard di servizi offerti, BHR Treviso Hotel è considerata una struttura lussuosa per il business congressuale del NordEst. L.S.

BHR Treviso Hotel Centro Leonardo Via Postumia Castellana 2 31055 Quinto di Treviso (Treviso) Tel. 04223730 - fax 0422373999 www.bhrtrevisohotel.it info@bassohotels.it


SELECTED BY MM LA DESTINAZIONE

Castello di San Salvatore dei Conti di Collalto UNA PREZIOSA REALTÀ GESTITA SECONDO I PRINCIPI DELL’ECOSOSTENIBILITÀ PER EVENTI CON “L’UOMO AL CENTRO”. IN UNA CORNICE DI ARCADICA BELLEZZA

area Nord della provincia di Treviso, facilmente raggiungibile dalla A27, è punteggiata da inimmaginabili bellezze. Andando da Conegliano verso il Piave si possono riconoscere le mura e la torre medievale del castello di Collalto, in località Collalto, ed il castello di San Salvatore a Susegana. I Collalto, di antichissima stirpe longobarda, governarono la Marca Trevigiana col titolo di Conti di Treviso: nel 1110 Ensidisio I° fonda il castello di Collalto, nel 1245 Rambaldo I° quello di San Salvatore, in posizione strategica per controllare i guadi del Piave. A causa della Prima Guerra Mondiale, nel 1918 il castello viene gravemente danneggiato, ma l’amore dei Collalto, in particolare del Conte Rambaldo e del principe Manfredo, fa sì che con un restauro oneroso, imponente, accurato, il com-

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Castello San Salvatore dei Conti di Collalto Via Sottocroda 31058 Susegana (Treviso) Tel. 0438435287 www.castellosansalvatore.it info@castellosansalvatore.it

plesso venga riconsegnato alla Storia. Da un ampio parcheggio custodito, per 200 auto, si accede in pochi minuti a piedi o con una navetta alla Rocca del Castello. Il paesaggio è mozzafiato, dalle fenditure dei merli si scorge un panorama naturale immutato nei secoli e rintracciabile anche in alcune tra le più importanti opere di Cima da Conegliano. Negli ampi e scenografici spazi esterni, si possono ambientare concerti, sfilate, ricevimenti, cocktail, cene di gala, servizi fotografici, spot pubblicitari, mostre e rassegne. Tra queste, “Sua Eccellenza” mostra-mercato dell’ingegno, con oggetti e verde d’autore, dove persone e paesaggi sono relatori ed oggetto di studio (save the date, 8-9 ottobre 2011). Negli spazi interni – 19 sale da 20 a 300 posti – si

sposano tecnologia e storia; gli ampi saloni sono supportati da cablaggio in fibra ottica, accesso ad internet high speed e wireless, sala regia, registrazione audio e video, sale predisposte per cabine mobili con 4 canali di traduzione simultanea, 110 mq di cucine attrezzate per catering. Una suite di 260 mq, con arredi d’epoca, può essere richiesta per l’ospite d’onore di un ricevimento o di un convegno. Il castello è al centro di una realtà agricola e ambientale gestita quotidianamente secondo principi di ecosostenibilità e si potrebbe definire un luogo dell’equilibrio, dove l’ambiente non è sfruttato ma valorizzato allo scopo di essere trasmesso alle generazioni future. Al centro di tutto c’è l’uomo, è una nuova visione umanistica, sulla quale la Contessa Ninni Collalto (foto sopra) scommette insieme alle sorelle, ai familiari ed ai collaboratori. Credono nella possibilità di educare al bello, nel rispetto della natura e per questo, sono stati creati laboratori didattici rivolti alle scuole, che spaziano dall’arte, alla natura, alla storia. L.S. 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 105


LA DESTINAZIONE SELECTED BY MM

Move Hotel UN FELICE OMAGGIO A MOGLIANO VENETO

ove Hotel, inaugurato il 26 maggio 2011, si trova nell’area sud di Treviso, è raggiungibile sia dalla strada storica, il Terraglio, sia dall’A 27 TrevisoBelluno che dall’A 4 uscita Mogliano Veneto, ed è servito da ben tre aeroporti Treviso, Tessera, Ronchi. Move ha una personalità forte, frutto dei progetti e degli interventi dello studio Piva di Milano, di Bonelli di BAM Designers, di Peter Fehrsen: è avvolgente come la sua architettura concava, gli spazi comuni e congressuali sono tutti a piano terra, è luminoso, sobrio, tutto giocato sui colori grigio, tortora, rovere. Francois Droulers il Presidente e Gabriele Fortunato il GM, sottolineano che Move Hotel nasce con la filosofia del soggiorno piacevole tipica del Resort: interni ed esterni concorrono a creare un clima di benessere. Nasce per sollecitare e saturare le richieste del mercato congressuale, in particola-

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re quello farmaceutico, perché con 203 camere, Sala plenaria da 500 pax (con un sistema evoluto touch screen) e sale per sottocommissioni, si rivolge al mercato dei meeting di medie dimensioni. All’esterno 300 posti auto messi a disposizione gratuitamente, all’ingresso un vasto Foyer con comodi salotti, reception e bar che accolgono gli ospiti con una sinfonia di colori tenui. Dal Foyer si accede agli spazi esterni attraverso un camminamento a vetri, la piazzetta è vasta come un campiello veneziano e diventerà con i suoi eleganti salotti in rattan all’ombra delle tende, il luogo delle chiacchiere e delle serate a tema. Oltre la bottiglieria del bar, dove sono esposti i vini del territorio, si trovano i tavolini per la prima colazione e l’enorme Sala Banchetti per 320 pax (500 facendo scorrere le pareti mobili del bar). Sempre a piano terra si trovano un importante Foyer di servizio alle sale congressi e 10 Sale la più grande delle quali, per 500 persone, ha accesso sia dall’interno che dall’esterno, consentendo quindi anche presentazioni d’auto al coperto. Un centro benessere di 300 mq con piscina ad acqua calda

completa la struttura del piano terra. L’hotel, quattro stelle, offre 85 camere per piano, divise in Move, Maxi, Move King suites + 33 denominate Move sport a piano terra; tutte hanno TV da 32 pollici, wi-fi gratuito e il sistema mediahub, per vedere i contenuti del pc sul video. La vocazione del Move non si limita al congressuale: l’hotel si inserisce nel mercato degli eventi, da organizzare sia al chiuso che all’aperto, d’estate: attorno alla piscina infatti si possono far sedere 500 persone e questa zona, ben attrezzata con griglia e bar è anche un punto di riferimento perfetto per ricevimenti di nozze e per serate a tema. I servizi ristorativi valorizzano il territorio, con una ristorazione a km zero, a base di prodotti e vini del Trevigiano. Move, che si presenta sulla piazza congressuale trevigiana con una freschezza e una dinamicità dirompenti, come le “O” del suo logo, sicuramente avrà successo. L.S.

Move Hotel Via Bonfadini 1 31021 Mogliano Veneto (Treviso) Tel. 0415977001 www.movehotel.it info@movehotel.it


SELECTED BY MM LA DESTINAZIONE

Relais Monaco UN PERFETTO MIX DI FUNZIONALITÀ E BELLEZZA. A PONZANO VENETO

elais Monaco si trova sulla via Postumia a pochi chilometri dall’uscita Treviso Nord, nel 2010 ha compiuto dieci anni dalla sua inaugurazione e come succede per le cose belle mantiene intatto il suo fascino di relais di campagna, al quale si accede da un viale di viti rigogliose che promettono atmosfere di eleganza e funzionalità. Circondato da un vasto parco, dove sono incastonati la piscina e la terrazza che orna la facciata posteriore della Villa, abbellita da un elegante pergolato, per molti mesi gioca sul vasto respiro che le dà questa verde scenografia. Il progetto di Afra e Tobia Scarpa ha rispettato l’ottocentesca Villa Guarnieri

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Relais Monaco Via Postumia 63 31050 Ponzano Veneto Tel. 04229641 fax 0422964500 www.relaismonaco.it mailbox@relaismonaco.it

oggi integrata alle parti architettoniche nuove: nell’ala destra ci sono il centro congressi e 60 camere in stile contemporaneo, nella parte centrale ci sono le camere della Villa, 19 con una suite presidenziale, in stile veneto. Nell’ala di sinistra trovano spazio l’incantevole e rinnovato Ristorante la Vigna, dal quale si

accede alla Sala Banchetti, dal soffitto ligneo che ricorda una carena di nave, utilizzata per ricevimenti ed eventi. Nel Parco spesso vengono installate su richiesta dei clienti delle tensostrutture che ben si accordano con il parco, punteggiato da essenze tipiche della campagna trevigiana. Le sale congressi sono 4, quella plenaria – adatta anche a sfilate – offre 300 posti, è divisibile con pareti mobili e con le altre tre offre sale per riunioni di sottocommissione o esposizione di prodotti. Nei due Foyer, uno a piano terra e uno nel piano congressi, si svolgono attività varie, rese piacevoli dalla luce naturale

che entra dai giardini interni. È una struttura che offre dei plus particolari, letti king size perché spesso ospita le squadre di rugby e basket avversarie delle squadre Benetton che giocano nel vicino Palaverde, e per questo fa parte del Club di prodotto degli hotels adatti a turismo sportivo. L’Hotel punta anche sui ricevimenti di nozze, sugli eventi aggregativi estivi, organizzati in collaborazione con Time To Lose. Lo chef Mimmo Salerno è l’anima del Ristorante La Vigna e dei banchetti, la sua cucina risente della grande lezione veneziana, ma sostiene anche la tipicità a chilometro zero della circostante campagna trevigiana e le specialità regionali italiane che danno luogo a manifestazioni per gourmet, come “L’Italia si unisce a tavola” che avranno luogo a luglio e ad ottobre. L.S.

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LA DESTINAZIONE SELECTED BY MM

Villa Contarini Nenzi ICONA PERFETTA DI VILLA VENETA TRASFORMATA IN HOTEL DI CHARME

ul “Terraglio”, la strada tracciata da Napoleone e abbellita da ombrosi platani, annunciata da gradevoli toponimi come “la Favorita”, “Le Grazie”, alle porte di Treviso, in località Dosson di Casier si trova Via Nenzi, dove sorge un complesso architettonico che giustamente ha meritato il premio Villa Veneta attribuito al proprietario, l’imprenditore Paolo Granzotto, perché ha saputo rispettare il patrimonio storico-artistico della Villa e renderlo vivo, produttivo, creando una destinazione d’eccellenza. Il complesso si articola in diverse strutture: la chiesetta, la villa del XVIII° secolo

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che nella barchessa ovest ospita tre sale in stile veneziano per eleganti ricevimenti e, nella parte est, bellissime camere, gli annessi della Villa con un’importante SPA e alcune residenze private, le Scuderie all’interno delle quali, nei due piani, si trova l’ideale soluzione per meeting e servizi ristorativi. Infine un grande parcheggio esterno, uno interno con box blindati in modo che auto importanti o campionari siano al sicuro, ed infine un giardino ed un parco romantico con il laghetto. Il quattro stelle Hotel Villa Contarini Nenzi ha aperto nel 2009 ed è un esempio perfetto di restauro nonché una destinazione ideale per un incentive: ha 38 camere doppie, 2 camere singole, 3 suite; al piano terra delle Scuderie, c’è il ristorante per 120 persone e al piano superiore una sala convegni per altrettante, perfettamente attrezzata, oscurabile e con sistema di aria primaria. I dati tecnici interessano gli organizzatori, ma nessuna descrizione può rendere la bellezza, l’equilibrio dell’insieme. Il giardino è ben curato, bisogna aspettarsi qualche petalo o qualche foglia lasciati sotto il

fusto degli alberi per dare un senso di naturalezza, tipico della residenza nobiliare veneziana. Le camere sono 43, la Suite detta del Doge è quanto ognuno di noi vorrebbe provare almeno una volta per sentirsi un privilegiato. Nel Ristorante tutto è avorio, housses, tende, tovaglie sulle quali spiccano verdi centri tavola ed argenti. Quando l’ospite avrà dispiegato il suo tovagliolo di lino, grande come si usava una volta nelle famiglie aristocratiche, potrà gustare le primizie della campagna trevigiana, i presidi slow food delle isole di Venezia, pesce e crostacei freschissimi abbinati a vini adeguati. Nella SPA, piscina d’acqua dolce con idromassaggio e simulazione del nuoto contro corrente, vasca ai Sali del Mar Morto con sospensione ancestrale della colonna vertebrale, saune a raggi infrarossi e sauna finlandese e tutto quello che ci si può aspettare per ritrovare un perfetto equilibrio tra corpo e mente. Alla Villa che dista pochi km dagli aeroporti di Treviso e Venezia, si arriva anche dal casello di Mogliano o di Preganziol. L.S.

Hotel Villa Contarini Nenzi Via Guizzetti 78/82 31030 Dosson di Casier (Treviso) Tel. 0422493249 www.hotelvillacontarininenzi.com info@hotelvillacontarininenzi.com


SELECTED BY MM LA DESTINAZIONE

Park Hotel Villa Fiorita TUTTE LE NOVITÀ DEL GRUPPO SOGEDIN HOTELS

l Gruppo Sogedin Hotels – che comprende Park Hotel Villa Fiorita, Relais Villa Fiorita, a Monastier in provincia di Treviso, Antony Hotel ed Antony Palace Hotel, in provincia di Venezia, e Villa De RubeisFlorit in Friuli – è in continua evoluzione, con consistenti investimenti tesi a rendere sempre più gradevoli ed efficienti le strutture del Gruppo. A fine aprile di quest’anno è stato inaugurato il tri-generatore, installato al Park hotel Villa Fiorita, un apparato capace di produrre energia termica, elettrica e frigorifera, per ridurre l’impatto verso l’ambiente circostante, la bella campagna trevigiana che si allunga verso il mare. Così pure c’è aria nuova nelle camere dell’Antony di Mestre, completamente rinnovate dallo Studio4 di Milano. Park Hotel Villa Fiorita, insieme con il Centro Congressi e il Relais Villa Fiorita, forma un complesso di pregio che ha

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Park Hotel Villa Fiorita 31050 Monastier di Treviso Via Giovanni XXIII 1 Tel. 0422898008 www.villafiorita.it info@villafiorita.it

molte caratteristiche per piacere a chi organizza eventi o congressi, ma anche a chi desidera trascorrere una vacanza ricca di stimoli. Complessivamente il Park Hotel offre 150 camere, di cui 10 junior suite con soppalco, nell’hotel principale, alle quali si possono aggiungere, in caso di un meeting con molti ospiti, quelle del Relais Villa Fiorita (31 camere de luxe e tre suites) una Villa Veneta della metà del ’700 ricca di charme, famosa perché vi soggiornò Ernst Hemingway. Il complesso è immerso in tre ettari di parco, nel quale si trova un altro settore che, nella bella stagione, dalle prime alle ultime giornate di sole, viene vissuto intensamente: piscina, solarium, spazi attorno alla piscina diventano la scenografia ideale per aperitivi, feste di compleanno, ricevimenti di nozze, eventi a tema, compleanni aziendali ecc. Il Congress Centre, tra i più importanti della Regione, offre 12 sale, per complessivi 1000 posti, la più grande, Sala Rossini offre 600 posti ed è alta 10 metri. Le corrispondono sei sale ristorante, in grado di fornire banchetti fino a 800 invitati, uno

spazio espositivo di 500 mq e un parcheggio per 700 auto. L’unisono tra proprietà, direzione e marketing, del quale si fa carico Giovanni Cher, supportato dalla capacità dello staff, ha consentito di rendere sempre più efficienti gli hotels esistenti e di investire in nuovi hotels, come l’Antony Palace di Marcon. Monastier si trova nella parte sud della Provincia di Treviso, a pochi km dall’aeroporto Marco Polo, ha forti legami con Venezia, tanto che il logo del Gruppo che rappresenta il ferro della gondola, con i suoi 6 denti – allegoria dei sei sestieri, cioè dei quartieri nei quali è suddivisa Venezia – fa intuire che la cucina veneziana, quella trevigiana e tutte le eccellenze del Veneto, sono di casa in questo complesso, sempre up to date. L.S.

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AICA INFORMA a cura di Confindustria AICA

EXPO 2015 tra timori e speranze COME CONFINDUSTRIA AICA RITENIAMO CHE LA FORMAZIONE E LA QUALITÀ DEL SERVIZIO EROGATO RAPPRESENTINO UN BINOMIO INDISSOLUBILE E PERTANTO LO SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE, IN PRIMIS MEDIANTE LA FORMAZIONE, È PER NOI UN IMPEGNO PROGRAMMATICO PRIMARIO a competenza della forza lavoro deve infatti tornare ad essere un asset delle imprese turistiche italiane e l’eccellenza nel servizio deve riaffermarsi come caratteristica distintiva della ricettività del nostro Paese affinché Italianità e Qualità possano ancora essere il binomio che ci contraddistingue a livello internazionale. Per contribuire a raggiungere questo obiettivo, formando persone motivate e preparate a gestire il cambiamento di cui il settore necessita, Confindustria AICA promuove numerose iniziative formative, fra cui un ciclo di lectiones magistrales a cura di accreditati relatori internazionali, rivolte non solo al personale delle aziende associate ma aperte al pubblico con la convinzione che l’ospitalità e la managerialità siano leve competitive per l’Italia Unita. La scorsa lectio magistralis Large Events and Tourism Development: Best Practices from Expo Shanghai, in collaborazione con il Master in Tourism Management dell’Università Iulm, e stata tenuta da Alastair M Morrison, Distinguished Professor of Hospitality and Tourism Management - Purdue University (Indiana USA), Ceo of Belle Tourism International Consulting of Beijing (China), Partner in Bes Consulting & Design in Beijing, President of the International Tourism Studies Association e Unwto Consultant. Uno degli strateghi del successo di Shanghai Expo 2010 ma anche un documentato conoscitore della realtà italiana e lombarda in particolare, grazie all’impegno in un progetto di ricerca che l’Università Iulm sta conducendo, per conto della Regione Lombardia, finalizzato all’attrazione

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di turisti internazionali. Il prof. Morrison è inoltre un’autorevole voce super partes, fuori dal coro della via breve ma senza uscita dell’autoreferenzialità, in grado di offrire un contributo di indiscusso valore agli operatori dell’industria turistica, che si preparano ad ospitare l’imminente Esposizione Universale di Milano. Molte le informazioni emerse dalla lectio ma per niente rassicurante che si sia dovuto attendere e creare questo canale. Sono inoltre stati molti gli spunti di riflessione emersi ed i suggerimenti, ma anche tanti i timori e le speranze degli operatori. In particolare è emerso l’auspicio che EXPO 2015, sia prima che durante e conclusione dell’evento, funga da catalizzatore per lo sviluppo turistico e da propulsore di performance alberghiere migliori. Nel complesso, l’impatto sul turismo di Shanghai Expo 2010 è stato di circa 8,3 miliardi di euro (direct income), si è registrato un +20% di traffico stradale, ferroviario, aereo e di pernottamenti e ristorazione, oltre a +35% di inbound sul 2009. Gli alberghi di Shanghai continuano a raccogliere i frutti dell’evento, segnando un +11% ADR, +5% RevPAR (2011 sul 2010). Al contrario, il TOC è sceso di 3 punti percentuali, quindi sembra non pagare l’investimento in nuove camere. Sebbene le diversità (a cominciare dall’aspetto dimensionale e, conseguentemente, in termini di presenze: 73 milioni registrate a Shanghai da maggio a Ottobre 2010 vs 29 milioni attese a Milano), le somiglianze fra la regione del Delta del fiume Yangtze e la Lombardia fanno ben sperare circa le replicabilità del successo di Shanghai a Milano: entrambe le destinazioni sono potenze

economiche dei rispettivi Paesi, con una simile contribuzione al PIL nazionale; sono ricche di storia e cultura; ospitano sul territorio grandi fiumi, laghi e navigli; mostrano una spiccata attenzione alla gastronomia. Fanno ben sperare anche alcune previsioni differenziali: la percentuale di turisti internazionali a Milano sarà superiore (27% contro il 6% di Shanghai), con un ruolo più incidente per il settore privato e le associazioni di categoria ed un piano di marketing più integrato. Con questi numeri sembra dunque paradossale che il turismo non sia una delle priorità del Bureau International des Expositions e, ad oggi, non lo sia stato neppure per la Società di Gestione Expo Milano 2015. Il tutto in assenza di una destination management organization lombarda e con un Dipartimento del Turismo che non sta manifestando analogo coinvolgimento della China National Tourism Administration. Siamo di fronte alla solita frammentata governance del turismo in Italia. Non sono invece mancati numerosi tavoli istituzionali EXPO 2015; vari i “cappelli” ma, nella sostanza, tutti ridondanti e inconcludenti. È l’unione che fa la forza; l’abbiamo dimenticato? Occorre provvedere presto a rimediare altrimenti è altamente improbabile che si riesca a trarre da un evento di tale portata tutti i benefici possibili e si tratterebbe per il nostro paese ancora una volta di una grande occasione persa. Un’ultima raccomandazione fattaci dal prof. Morrison ci ricorda che i tempi ormai sono strettissimi ma che le best practices ci assistono, ad esempio l’Expo Shanghai e le precedenti esposizioni, Londra 2012 e le precedenti Olimpiadi. Diamo il benvenuto a EXPO 2015! Con la certezza che d’ora in poi saremo in grado di riservare a questo evento un’ ospitalità eccellente, l’eccellenza Made in Italy. Che l’industria ricettiva concorrerà lealmente sul campo da gioco della qualità, con regole valide per tutti, incluso il settore par alberghiero. Senza mai dimenticare che con questo evento è in gioco l’immagine dell’Italia nel mondo! ■



TECNOLOGIE PER VIVERE BENE a cura di Luigi Vantangoli

Il problema

Responsabile ricerca e sviluppo Freebioenergy luigivantangoli@freebioenergy.it

delle incrostazioni di calcare uando l’acqua nelle condutture subisce perturbazioni, causate per esempio dal girante di una pompa, campi elettromagnetici, sbalzi di temperatura, stagnazioni o vortici, i bicarbonati contenuti si dissociano, producendo Carbonato di calcio, Anidride Carbonica (che innesca effetti corrosivi elettrochimici) e acqua, dando luogo alle ben note incrostazioni di calcare (Calcite). Queste ultime si depositano sulle pareti delle tubazioni e delle resistenze creando, nel tempo, perdite di carico anche molto elevate, e riducendo l’efficienza delle apparecchiature. Lo strato di calcare nelle tuba-

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zioni è isolante e l’acqua calda fa più fatica a irradiare il proprio calore: si è calcolato che 1 mm. di deposito calcareo fa aumentare il consumo di energia del 1015%. Negli anni quindi il consumo può aumentare fino al 90% causando altissimi costi per il proprietario e di inquinamento per l’ambiente, causa la perdita d’efficienza. L’accumulo di calcare negli impianti porta anche ad un decadimento e invecchiamento precoce degli stessi.

I problemi delle strutture ricettive Gli impianti delle strutture ricettive hanno una maggiore complessità rispetto a quelli delle abitazioni private, per potenzialità, utilizzo ed estensione. I depositi incrostanti di calcare producono: maggior dispendio di energia per raggiungere il regime di 112 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

ve italiane hanno poi evidenziato nelle acque addolcite una maggior colonizzazione della Legionella Pneumophila. È importante considerare che una piccola quantità di sostanze nocive, in un’acqua demineralizzata da filtri e addolcitori, ha maggiori effetti dannosi sulla salute che non una maggiore quantità in un’acqua più dura non trattata.

Sistemi naturali, senza costi di manutenzione, per eliminare le incrostazioni

riscaldamento e di raffreddamento, perdita di pressione a causa delle incrostazioni, spese elevate di manutenzione e riparazione degli impianti e degli elettrodomestici e sviluppo di colonie batteriche. Anche la durezza dell’acqua influisce sulla formazione di calcare e sulla salute: se la durezza, che è il contenuto in milligrammi per litro di Calcio e Magnesio, è inferiore a 10°F l’acqua è corrosiva per le tubazioni e dannosa alla salute, se invece è superiore a 20°F ha un effetto sensibile di deposito calcareo. È importante evidenziare inoltre che calcio e magnesio, presenti nell’acqua potabile, sono vitali per la salute, al punto che la legge vieta, per esempio, nel caso d’installazione di un addolcitore, di abbassarne la concentrazione sotto i 15°F. Riguardo agli addolcitori è bene ricordare che in realtà si limitano solo a ridurre le incrostazione e non a bloccarne l’accumulo o la formazione. Ricerche universitarie svolte in 40 strutture ricetti-

Fermo restando che il problema non è tanto il calcare presente nell’acqua, quanto le incrostazioni generate dal calcare stesso, oggi è possibile prevenire e risolvere il problema negli impianti termoidraulici, eliminando tutto il vecchio calcare, con apparecchi che operano solo con le energie naturali e a livello ambientale e che quindi non necessitano di interventi meccanici ed elettrici per la installazione. Gli apparecchi possono essere inseriti nella struttura anche in piena operatività ricettiva senza recare alcun disturbo all’attività. Tutta l’acqua che circola nelle tubazioni, all’interno del raggio operativo (che è di 30 metri), subisce importanti modifiche migliorative. L’energia dell’acqua aumenta parecchie volte riducendo e azzerando le colonie batteriche di Legionella e Pseudomonas. Altri benefici sono: la riduzione della tensione superficiale, che permette riduzioni del 50% su detersivi e detergenti, assenza di manutenzione e di consumo elettrico, una garanzia di 30 giorni con formula soddisfatti o rimborsati, per due anni sul funzionamento e la possibilità di sostituire l’apparecchio al termine con uno nuovo ad un costo irrisorio. ■


Un borgo, una città, una Repubblica, uno Stato.

Provate a pensare ad un luogo dove la storia e la leggenda si fondono, ad un centro storico a misura d uomo, ad un paesaggio unico ed incantevole, ad un territorio ricco di arte, cultura, gastronomia...

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RISORSA UOMO

LA RABBIA IN UFFICIO

a cura di Alessandro Lazzaroni ale.lazza@libero.it in collaborazione con Silvia Testi silvia testi@hotmail.com

QUANDO È UN PROBLEMA E COME CONTROLLARLA a rabbia è una della emozioni principali, riconoscibile in tutte le culture, che ha lo scopo primario di difendere sé stessi, il proprio territorio e le proprie risorse. Nell’uomo, la rabbia interviene per difendersi da attacchi non solo fisici, ma anche verbali, come quando veniamo offesi. Si tratta quindi di una reazione fisiologica e con-

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naturata all’uomo, ma come tutte le emozioni, se eccessiva anche la rabbia può risultare disfunzionale. La rabbia è diversa dall’aggressività, che ha una componente propulsiva e vitale. Il termine aggressività deriva dal latino “ad-gredior”, che letteralmente significa “andare verso”. Pertanto la sua funzione è quella di muovere l’individuo verso

una meta, un oggetto o un’altra persona. Alla base di ogni “movimento verso”, c’è dunque un’esigenza o un desiderio da appagare. La rabbia è invece piuttosto una reazione a stimoli dell’ambiente, e può assumere diverse gradazioni, dalla più leggera irritazione alla furia. L’ambiente che evoca reazioni di rabbia non è, come spesso accade per


RISORSA UOMO

le reazioni umane, soltanto qualcosa di oggettivo, ma è sempre un ambiente percepito. In altri termini, le stesse sollecitazioni provocano reazioni diversificate a seconda di come interpretiamo l’evento: per esempio, c’è chi si innervosisce facilmente in coda nel traffico o che è più irritabile di fronte a chiunque osi fargli notare difetti nel suo lavoro. La rabbia è una reazione più probabile se la persona percepisce di aver subito un abuso o un danno ed è convinto che in questo una regola importante

sia stata violata. Facciamo un esempio: se una persona perde il lavoro può essere triste; ma se pensa che il suo licenziamento sia per qualche motivo ingiusto, la persona probabilmente si arrabbierà. La rabbia diventa un problema quando è troppo frequente ma talvolta anche quando è del tutto assente, rendendo la persona troppo passiva di fronte agli eventi ostili. Ma è soprattutto il primo caso che si rivela problematico, se non altro perché coinvolge sia chi si arrabbia sia le persone che lo circondano: infatti, le reazioni di chi si arrabbia sono spesso di attacco.

Controllare la rabbia Una sensazione tipica di chi è preda della rabbia, è quella di non poter fare niente per controllarla. Questo può essere il primo tabù da sfatare in un’ottica di intervento per gestire le proprie reazioni di rabbia. Un primo consiglio è quello di prefigurare se determinate situazioni previste (es. una certa riunione con una certa persona) potranno farci arrabbiare; questo dovrebbe metterci in guardia nel cogliere in noi ogni incipiente indizio di irritazione. In secondo luogo, è infatti utile focalizzarsi sui segnali che ci indicano che la rabbia sta arrivando: tipicamente, tremore, costrizione del petto, pugni chiusi, istinto di dire cose non vere o offensive, ecc.. Se percepiamo queste sensazioni, è bene fermarsi e pensare. Per mantenere il controllo, è utile cercare una pausa, una sorta di Time-out per allontanarsi dalla situazione in cui ci si trova, non tanto per fuggirla ma per ritornare alla situazione avendola meglio compresa,

magari sotto una nuova prospettiva. È vero però che non sempre questo nell’immediato è possibile. Le risposte che mettiamo in atto per sfogare la rabbia risultano spesso non adattive e sarebbero da evitare. Innanzitutto, attaccare direttamente chi ci provoca, sia fisicamente (es. colpirlo) che verbalmente (es. insultarlo), risulta particolarmente controproducente in particolare in un ambiente di lavoro. Anche attaccare indirettamente il provocatore, per esempio sparlando di lui, danneggiandone il lavoro o rifiutandosi di interagire con lui, può risultare poco compatibile con il proprio lavoro. Un’altra tipica reazione non adattiva è sfogare la propria rabbia su altro (es. sgridare i bambini): se questo può risparmiare il nostro ambiente di lavoro, rischia di impattare su altre relazioni significative. Ci sono poi reazioni che hanno riflessi più soggettivi, come attaccare sé stessi dandosi tutta la colpa dell’accaduto o rimuginare la rabbia per lungo tempo. Approcci cognitivo-comportamentali suggeriscono strategie per migliorare la propria competenza emotiva riguardo alle arrabbiature, come provare a raccontare a persone amiche ciò che ci ha fatto arrabbiare, procurarsi gratificazioni sicure e immediate, mettere per iscritto quello che ci irrita. Un altro punto di vista, derivato dalle culture orientali, mette invece in primo piano la relazione tra corpo e mente, e cerca di ridurre gli effetti critici di arrabbiature moleste attraverso esercizi di rilassamento, educazione del respiro, pratiche di meditazione. ■ 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 115


UNA METAFORA PER CRESCERE a cura di Leonardo Frontani mm@twt-team.it

Orienteering

perdersi per ritrovarsi el mio lavoro ho spesso agito su un territorio ben identificato, ricevendo una mappa realizzata da altri. Mi hanno chiesto di aderire alla “visione” della mia azienda e di seguire con costanza una direzione. Ho imparato che posso tenere una rotta solo se sono capace di definire dove mi trovo. Questo significa, conoscere, al tempo X, i miei successi, i miei limiti e il mio grado di sviluppo professionale. Quando ho avuto diffi-

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sicuri a cui sono abituato. Mi sembra di trovarmi tra le mani una mappa senza alcun segno convenzionale, senza nomi di luoghi, strade, percorsi alternativi. Posso fare affidamento solo sulla mia capacità di osservazione e sulle poche facoltà intime che posseggo. In questo momento particolare, i componenti del mio team e le loro skill, diventano una risorsa fondamentale. Si ricomincia da capo: obiettivo rendere conosciuto lo sconosciuto e predi-

coltà ho ricevuto anche strumenti tecnologici e supporti per orientarmi nel perseguimento dei miei obiettivi; forse una bussola, magari un GPS quando ci sono state le risorse economiche per la tecnologia. Ma qualcosa è cambiato. Un mutamento organizzativo, la crisi economica mondiale, un brevetto scaduto. Ora mi ritrovo da solo o con altri compagni a dover ri-tracciare i percorsi

sporre una nuova mappa che dia sicurezza e stabilità e soprattutto una nuova visione. L’Orienteering, come disciplina utilizzata nei processi formativi, racchiude profonde metafore di vita, che ci fanno capire quanto sia importante la scelta di un percorso, e quanto sia pericolosa una decisione affrettata. Sapersi orientare è importante, perdersi lo è ancor di più. Perdersi per capire dove si

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è sbagliato, e uscire dal bosco con la consapevolezza di avere ancora tante cose da imparare, per saper prendere una nuova direzione. Fare Orienteering significa avanzare sul terreno con l’aiuto di una cartina e di una bussola, determinando da soli la via migliore da percorrere, in base a scelte che tengano conto delle condizioni del terreno, della rete di strade e sentieri, degli ostacoli o delle zone pericolose, cercando di valutare quale sia il percorso più veloce e vantaggioso per raggiungere la meta prefissata. Questo è l’orienteering sportivo. Esiste però la possibilità per il singolo e per un team di aver perso la mappa e di dover agire con un intento esplorativo, alla ricerca di nuovi punti di riferimento, di risorse, di possibili difficoltà da segnalare. Alla fine, la raccolta d’informazioni in questa “lettura del territorio”, consentirà al team di costruire fisicamente la propria grande mappa di riferimento. Il filosofo Alfred Korzybski, rese celebre un principio sempre valido: “La mappa non è il territorio”. Esso ci ricorda in termini generici che non esiste una visione oggettiva delle cose. Quando ci vengono proposte delle mappe da seguire, sono solo rappresentazioni e non la realtà. Ognuno di noi ha in mente la sua mappa. La grande sfida è quella di esplorare sempre nuovi territori pronti a rivedere incessantemente il nostro punto di vista e a modificare il nostro cammino. ■


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INCONTRARSI DIVENTA MEMORABILE


IL PARERE DEL LEGALE a cura dell’avvocato Roberta Borghini

Problemi risolti “al volo”

l carattere “popolare” dei viaggi aerei va di pari passo con l’esigenza di garantire una concreta tutela dell’utente ed al contempo disincentivare pratiche commerciali scorrette. Per mettere al riparo i passeggeri da clausole vessatorie e da negligenze del vettore la disciplina comunitaria si è aggiunta al codice della navigazione. L’esame delle pronunce più recenti che hanno per oggetto i disagi subiti dai passeggeri dell’aria mette in risalto alcune ipotesi frequenti: tra queste, la cancellazione del volo. A livello nazionale, se ne è occupato il Tribunale di Catania per decidere sulla cancellazione senza preavviso di due voli da parte di una compagnia, che non aveva provveduto alla compensazione pecuniaria degli sfortunati passeggeri, né aveva offerto loro altra forma di assistenza; violazione sancita dall’ENAC con due sanzioni amministrative dell’importo di euro 18.339,93 ciascuna. Nel confermare la piena legittimità di dette sanzioni, il giudice siciliano ha avuto modo di precisare che “gli obblighi di assistenza e di compensazione pecuniaria, previsti dall’art. 5 del regolamento (CE) n. 261/2004 in caso di cancellazione del volo, sussistono nei confronti di tutti i passeggeri «coinvolti» e non solo nei riguardi di quelli che abbiano avanzato una specifica richiesta al vettore” (sent. 20 marzo 2008). A livello comunitario, la Corte di giustizia delle Comunità europee è stata invitata a pro-

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nunciarsi sulla interpretazione del regolamento n. 261 del 2004 nell’ambito di un procedimento davanti alla Corte d’appello di Vienna che vedeva coinvolta la nostra compagnia di bandiera. Il foro comunitario ha affermato che la soluzione agli inconvenienti meccanici degli aerei è considerata routine e che un problema tecnico a un aeromobile non costituisce una circostanza eccezionale capace di escludere il diritto al risarcimento dei passeggeri che subiscono disagi nel programma di viaggio; pertanto “il vettore che cancella il volo per motivi tecnici è tenuto a corrispondere un indennizzo ai passeggeri danneggiati” (sez. IV, sent. 22.12.2008 – causa C549/07). All’ordine del giorno sono anche le disavventure che colpiscono i bagagli al nostro seguito. Il Giudice di Pace di Bari, chiamato a pronunciarsi sul furto degli oggetti contenuti in una valigia, ha accordato al passeggero solo il rimborso del costo della borsa danneggiata; gli ha però negato il risarcimento del danno poiché “manca la prova sicura della furtiva sottrazione, non essendo sufficiente allo scopo la dichiarazione del teste, che ha giurato che la valigia fu trovata con un taglio ma con il lucchetto chiu-

so. Mancando, infatti, la precisa descrizione del taglio, è fondato il dubbio se lo squarcio fosse sufficientemente largo da consentire il passaggio degli oggetti asseritamente trafugati” (sent. 20.12.2010). Al Tribunale di Busto Arsizio è toccato un tipico caso di smarrimento del bagaglio consegnato, durante un viaggio Milano-Point à Pitre; nel corso dello scalo a Parigi la passeggera è stata solerte nel segnalare all’addetta al check-in l’indicazione di un nome errato sulla propria carta d’imbarco – oltretutto con destinazione Roma –, ma altrettanto non può dirsi della dipendente di terra del vettore che si è limitata a fornire rassicurazioni alla viaggiatrice, senza procedere alla materiale rietichettatura del bagaglio. Il comportamento temerario dell’operatrice Air France ha scardinato il limite risarcitorio previsto dalla Convenzione di Montreal – 1.000 DSP –, facendo ottenere alla consumatrice un risarcimento di ben 3.500 euro, considerata la tipologia dei beni inseriti in valigia (abiti da sera, da cocktail, da ballo) e la natura del viaggio, risultato “di un certo livello” (sent. ■ 18.4.2008).

Può anche accadere che sia il passeggero a non poter fruire di un viaggio interamente saldato, per un impedimento a lui non imputabile, come un improvviso malore. In questo caso, l’art. 945 c. nav. prevede che “il contratto è risolto ed il vettore restituisce il prezzo di passaggio già pagato”. Fermo restando che deve essere data tempestiva notizia dell’impedimento alla compagnia aerea, è il vettore che deve dimostrare di aver subito un danno dalla mancata comunicazione, se intende trattenere il prezzo del biglietto. Mentre la clausola contenuta nel biglietto di trasporto aereo, in base alla quale dopo la partenza lo stesso non è più rimborsabile, è nulla perché vessatoria e redatta in violazione degli obblighi di correttezza e buona fede (risulta infatti predisposta unilateralmente da un contraente forte – la compagnia aerea – nei confronti dei consumatori) (cfr. Giudice di Pace di S. Cipriano Picentino, sent. 16.1.2008). Se volete rivolgere delle domande all’avvocato Roberta Borghini potete scrivere a: avv.borghini@alice.it



FINANCE CONFIDENTIAL a cura di Andrea G. Moscatelli mag2063@yahoo.it

Le accise sui carburanti:

balzelli storici on protocollo 41102/RU del 5 aprile 2011, l’Agenzia delle Dogane distrettuale ha provveduto all’incremento delle accise sui carburanti per 12 centesimi al litro, così come previsto dal DL 31 marzo 2011 nr. 35, varato per il sostegno dell’industria dello spettacolo L’ “accisa” è un’ imposta indiretta che insiste sulla fabbricazione e la vendita di alcuni prodotti al consumo, e quindi è un’ imposta che compone il costo del prodotto ancora prima di essere distribuito, ossia fa parte integrante del prezzo di produzione del prodotto. Il carburante quindi è un prodotto che contiene la sua accisa, ma essendo un bene destinato alla vendita, è soggetto altresì all’imposta sul valore aggiunto (IVA), che quindi viene calcolata sia sul costo di produzione vero che sulla componente di accisa, generando un moltiplicatore di imposta sull’imposta. Ma che effetti concreti ha tutto ciò nel prezzo che il consumatore paga alla pompa di benzina? Se prendiamo ad esempio il prezzo al litro di benzina verde alla data del 28 marzo 2011 pari a 1,521 euro al litro notiamo che il prezzo del prodotto raffinato (materia prima e margine 10% per la lavorazione) corrisponde a 0,704 euro al litro, a questo si aggiungono le “accise” 0,564 euro al litro e quindi sul totale si calcola l’IVA 0,253 euro al litro. In sintesi, per un litro di benzina verde il 55% del costo è rappresentato dalle imposte: imposta di fabbricazione, incremento di accisa diretta per vari calamità (circa 0,30 euro al litro) e IVA. Un incremento del prezzo della materia prima dunque, determina un meccanismo perverso che fa aumentare in parte le accise e quindi l’IVA: lo Stato incassa più

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imposte, il cittadino paga più tasse, ed i prezzi in generale aumentano in quanto le produzioni industriali, o almeno una parte di queste, utilizzano ancora idrocarburi. Il fatto curioso riguardo ad un sistema che, peraltro è simile agli altri Stati dell’unione Europea riguarda il capitolo tutto nostrano, dell’incremento per fatti straordinari o calamità (circa 0,30 euro al litro oltre ai sui centesimi di IVA). Gli incrementi straordinari per le accise, ad oggi, hanno riguardato 11 eventi; senza menzionarli tutti, vediamo quelli che hanno determinato il maggior incremento e tra essi troviamo al primo posto il finanziamento per la guerra del Libano del 1983, quindi il finanziamento per il terremoto del Friuli del 1976, il terremoto dell’Irpinia del 1980, ma anche l’alluvione di Firenze del 1966 sino ad arrivare al finanziamento per guerra del canale di Suez del 1956 e della guerra in Etiopia del 1935. Indubbiamente gli accadimenti elencati sono da ritenersi eventi eccezionali che hanno dovuto trovare una copertura finanziaria straordinaria, ma, come spesso accade, terminata l’emergenza l’imposta resta, e rimane per oltre 70 anni.

Se non dovessimo far conto con il nostro portafoglio verrebbe da sorridere a riguardo tuttavia in un momento storico di grande incertezza del mondo arabo, principale produttore della materia prima, il petrolio, è probabile che possano avvenire rincari sul prezzo di produzione, e l’auspicio è che si intervenga senza indugio ad analizzare con molta attenzione sia la composizione delle accise sia l’applicazione dell’IVA sulle medesime, pratica che sembra essere tutta italiana. Da parte dello Stato sarebbe opportuno quindi procedere ad una corretta valutazione delle imposte applicate sui carburanti ed eliminare gli incrementi delle accise vigenti, magari accorpandole ma diminuendone l’importo complessivo, mentre da parte degli automobilisti sarebbe consigliabile un più accorto uso del proprio automezzo, non fosse altro che un minor uso implica un risparmio di imposte senza evaderle. A riguardo si segnala che in un’Europa sempre più fantasiosa, e più precisamente in Spagna. il Governo, alle prese con una crisi economica profonda (ma con imposte complessive sui carburanti del 47% contro il nostro 55%), per alleviare le famiglie, ha varato a sostegno per le famiglie, non una diminuzione dei prezzi dei carburanti, bensì la riduzione della velocità massima in autostrada a 110 Km/h, che dovrebbe determinare un risparmio per il privato del 15% oltre ovviamente alla diminuzione degli incidenti. Sembrerebbe che l’iniziativa non sia stata ben accolta da tutti e che anche il pilota Fernando Alonso ha espresso i suoi dubbi prevedendo a sua volta un incremento degli incidenti per i guidatori che rischiano di addormentarsi, la polemica prosegue. ■



LA PAROLA AL FISCALISTA a cura di Giuseppina Dipierro

Le novità del redditometro rascorrere un week end in una beauty farm o organizzare un viaggio può rappresentare per molti un’occasione di svago o di relax irrinunciabile. Eppure questi elementi rischiano di assumere un significato completamente diverso per ciò che possono rappresentare a livello fiscale, a condizione che tali spese non trovino giustificazione nel reddito dichiarato. Dagli ultimi interventi legislativi, traspare la precisa intenzione di incrementare l’attività di indagine per contrastare l’evasione puntando la lente d’ingrandimento sul tenore di vita delle persone fisiche (decreto legge del 31 maggio 2010, n. 78, convertito con L. n. 122/2010). Il nostro ordinamento giuridico con il cosiddetto “accertamento sintetico” prevede un metodo di accertamento che è applicabile solo alle persone fisiche e che concerne solo le imposte sui redditi (art. 38, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600). Tale metodo permette di quantificare un maggior reddito rispetto a quello dichiarato sulla base del sostenimento di alcune spese o sull’utilizzo di particolari beni o servizi di pregio che sono sintomatici di una maggiore capacità contributiva. Tale metodologia si fonda su due differenti presupposti: lo “spesometro” e il “redditometro”. Nel primo caso, l’accertamento scaturisce da una libera valutazione dell’ufficio di spese di qualsiasi genere sostenute dal soggetto verificato nel periodo d’imposta sottoposto a controllo, fra queste possono rientrare ad esempio gli incrementi patrimoniali dovuti all’acquisto di un immobile. Nel secondo caso, l’accertamento trae origine dall’utilizzo

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di specifici elementi, indici di capacità contributiva, individuati con appositi decreti ministeriali. Sostanzialmente si tratta di veri e propri parametri, individuati normativamente e aggiornati ogni due anni, che possono differenziarsi anche in funzione del nucleo familiare e dell’area territoriale di appartenenza. Per semplificare, ai fini della determinazione del reddito con tale sistema, il valore

economico di questi elementi – indici di ricchezza è variato sulla base di specifici coefficienti. È questa la materia su cui è intervenuto il legislatore, prevedendo che il redditometro si avvarrà di informazioni provenienti da svariate banche dati e quindi potrà fotografare acquisti di immobili e auto, viaggi, polizze di assicurazione, scuole private e così via (art. 22. D.L. n. 78/2010). Dal 2011 sono anche inclusi tutti gli acquisti di importo superiore a 3.600 euro. Il Fisco ha, altresì, previsto dal prossimo giugno di diffondere ai contribuenti via internet un apposito software che metterà in grado ciascuno di conoscere in anticipo le conclusioni a cui è arrivato il redditometro, spingendo così al-

l’adempimento spontaneo tutte le persone fisiche, al pari degli studi di settore. A tal proposito è stata messa in luce la problematica attinente alle difformità che si potranno verificare tra la metodologia di accertamento prevista dagli studi di settore e il nuovo redditometro, con particolare riferimento a quei casi in cui la persona fisica-imprenditore risulti essere più ricco della sua impresa. In questi casi, sarà compito della P.A. cercare di individuare delle linee di dialogo tra le due ricostruzioni di reddito, trattandosi, in entrambi i casi, di ricostruzioni non analitiche ma presuntive. Va ricordato che dato il valore presuntivo della ricostruzione del reddito in esame, il legislatore ha posto a carico del contribuente l’onere probatorio per dimostrare che gli incrementi patrimoniali risultanti dal redditometro siano frutto di donazioni ricevute, debiti contratti con le banche, redditi finanziari già tassati alla fonte oppure risparmi degli anni passati. Invece, in entrambe le tipologie di “accertamento sintetico”, per l’ufficio è sufficiente provare l’esistenza degli elementi e delle circostanze di fatto certi o il sostenimento delle spese sulla cui base si fonda l’accertamento. Infine, è utile sapere che, in base alle novità introdotte, il reddito accertabile sinteticamente deve essere almeno del 20% superiore a quello dichiarato al lordo degli oneri deducibili e delle spese detraibili sostenute dal contribuente. ■



L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO a cura di Milena Mineo A.D. di M.I.L.

Namibia GUARDATELA DAL CIELO, ARRIVANDO IN VOLO SULLE DUNE DEL “DESERTO CHE VIVE”, NEL CUORE DELL’ETOSHA NATIONAL PARK, NELLA RISERVA DI WOLWEDANS. MA PERCORRETELA, ANCHE, LA NAMIBIA. PER NON PERDERVI IL SAPORE DELLA STRADA

Il lilac breasted roller è uno dei volatili africani più colorati

indhoek. Arrivate lì, con volo diretto dall’Europa. E siete a casa di amici. Godetevi i profumi di quello che è appena stato sfornato per voi, i colori e le forme, i dettagli, di una casa d’Africa splendida. Chiacchierate con loro, che vi racconteranno. Poi uscite per la città, africana d’animo e tedesca d’abito. Ma non restateci più del tempo necessario. Un pezzo di artigianato da Bushman Art (metto spesso il mio anello d’argento e duri peli di elefante) e una fetta di pane fatto in casa da godere sul delizioso terrazzino del Craft Center; uno spiedo fumante della capturas del giorno all’O’Portuga, una birra ghiacciata con filetto gigante da Joe (Joe’s Beerhouse) e un sigaro notturno all’El Cubano. Godetevi queste tappe, poi, davvero, andate.

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L’Etosha National Park è uno dei luoghi migliori di tutta l’africa per l’osservazione degli animali, qui è possibile osservarli in massima sicurezza mentre svolgono le loro attività abituali

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L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

Camp Kipwe, immerso nella spettacolare natura namibiana

Kaokoland. Okahirongo Elephant Lodge. Elegante e raffinato lodge, arredato in tipico stile africano

Etosha National Park Potete volare. E seguire dall’alto l’oceano di sabbia che scivola dentro un deserto di acqua. Rosso, oro, champagne dentro il cobalto. Cercare il punto in cui l’onda s’increspa contro la ruggine di un relitto. E poi atterrare alle porte del grande parco, l’Etosha National Park, lasciarvi coccolare fino al tramonto e risvegliarvi prima che l’alba si accorga di voi. Nella prima luce del giorno varcate i cancelli di Okakuejo: il Pan è già accecante, distese d’oro nascondono musi, impensabilmente dolci, di sciacalli, chiocciate di guineafowl a pois vi attraversano la strada. Macchie striate di zebre sinuose si confondono tra zampe sottili di gazzelle dalle ciglia lunghe. Fermatevi a una pozza e attendete il leone, il kudo dalle corna forti, il rinocereonte con i suoi piccoli, sotto lo sguardo vicino delle aquile. Perdetevi nei colori delle piume dei Lilac-breasted Roller e prima che venga il tramonto state pronti: i leopardi sono in caccia.

di viola infinito. Intorno, elefanti del deserto; nel letto di fiumi arsi, cuccioli di leone. Liberi. Come liberi sono gli Himba, i pellerossa d’Africa che abitano il nord-ovest del Kaokoland. C’è un villaggio di sterpi e fango dove potete andarli a trovare... Gli Ovambo, i Kavango, i Caprivians, i Topnaar, i Damara, i Boscimani, gli Herero, ciascuno abita la sua regione in Namibia. Potete incontrarli però anche per strada, a Windhoek: oltre agli Himba riconoscerete facilmente gli Herero, elegantissimi nelle loro stoffe. Dopo due giorni di silenzi assoluti e zanzariere appese a cieli di stelle, a meno che non vogliate spingervi nella striscia verde del Caprivi e oltre, fino alle Cascate Victoria, fate ritor-

Otarie a Cape Cross

no verso sud. Fermatevi per una battuta di pesca – lunghe canne e ami da lanciare da riva nell’Oceano – e arrostite sulla sabbia il vostro freschissimo bottino. Poi staccatevi dalla costa, per Camp Kipwe al tramonto. Nella luce aranciata, le cupole di paglia dei bungalow si confondono tra i boulders: forme e colori di questa terra.

Skeleton Coast Riprendete il sud. Uno stopover a Cape Cross, la più grande riserva al mondo di Otarie del Capo. L’olfatto anticipa la

Kaokoland Restate un paio di giorni e ripartite per il nord selvaggio. Qui c’è un posto solo. E, vi assicuro, non vorreste essere da nessun’altra parte. Davanti a voi il Kaokoland. La terra piatta, brulla, il cielo rigato di viola,

Skeleton Coast, famoso cimitero di relitti di navi 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 125


L’OPINIONE SUL MONDO DEL TURISMO

vista, ma si sopravvive. Sono sempre in corso gare di tuffi tra cuccioli in erba e di poppate tra i neonati. Proseguite verso Swacopmund. Potete scegliere se fermarvi oppure no. Swacopmund è una cittadina graziosa d’Oceano: al The Tag ordinate le aragoste e le sogliole dell’Atlantico- rigorosamente senz’aglio, a meno che non ne andiate veramente pazzi! A Walvis Bay, invece, respirate il volo dei gabbiani nel silenzio del vento, giocate con le foche lasciando che i delfini vi

Il parco nazionale di Namib-Naukluft

corteggino tra macchie rosa di fenicotteri e bianche di pellicani. Cavalcate le dune ruggenti che si buttano nell’Atlantico e

bevete la nebbia che nutre il Namib, “il deserto che vive”, grazie a lei. Non ripartite senza una scorpacciata di gamberi nella locanda di Mola Mola.

Il Namib

Il trans - Namib railways percorre tutta la zona di confine con il Sudafrica e raggiunge Windhoek, Okahandja, Swakopmund e Walvis Bay

Solitaire, alle porte del deserto del Namib, famoso per le imponenti dune albicocca e le pozze d’acqua effimere perché quasi sempre asciutte

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Quando vi rimettete in viaggio verso le dune, cercate di fare un salto a Solitaire, la pompa di benzina che profuma di mele, poi puntate al Namib. Potete scegliere. Saltare Sossusvlei, la Duna 45, il Big Daddy, i tronchi neri nel rosso di sabbia della Dead Vlei- se vi sembrano troppo turistici. Oppure guardarli dal pallone di una mongolfiera. Altrimenti, tirate dritti per Wolvedans. Cerchi misteriosi disegnano l’erba rada che costeggia la lingua sterrata – e privata – che porta fino a dove è consentito arrivare con il proprio mezzo: da lì si estendono i 180.000 ettari della riserva naturale, privata, del Wolwedans NamibRand. Un ranger di colore in uniforme kaki vi viene incontro. Il sorriso è bianchissimo, perfetto. Vi fa accomodare sulla jeep, kaki come la sua uniforme, le rifiniture in cuoio marrone scuro. Mette in moto per una strada di sabbia rossa. La duna è alta: non si vede ancora al di là. Ma qui e ora, dimenticatevi del resto del mondo. ■


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Nuove acquisizioni, giri di poltrona, offerte ed eventi ne del centro storico di Tivoli e del territorio che include anche l’area archeologica dell’acropoli romana di Castrovetere e che prevede anche la realizzazione di un albergo diffuso con spa, di una scuola di cucina e di un punto vendita di prodotti con il marchio Sibilla. Info: tel. 0774335281; www.ristorantesibilla.com.

Francesco Brunetti Hotel Manager of the year Cinque Stelle al Giornalismo: i vincitori Il tricolore della bandiera nazionale e i cento cinquanta anni dell’Unità d’Italia hanno caratterizzato questa sesta edizione del premio internazionale “Cinque Stelle al Giornalismo”, che si è tenuta nei saloni del Palace Hotel di Milano Marittima con la partecipazione anche del principe Emanuele Filiberto di Savoia. La manifestazione dedicata ai professionisti dell’informazione turistica, e organizzata dalla Select Hotels Collection della famiglia Batani, ha assegnato quest’anno le cinque stelle ai giornalisti Beppe Boni vicedirettore de “Il Resto del Carlino”, Riccardo Signoretti direttore “Vero”, “Vera”, “Vera Salute”, “Top”, “Stop”, Lorenzo Del Boca inviato de “La Stampa”, Benedetta Parodi giornalista Mediaset, Susanna Petruni vicedirettore TG1, Roman Arens inviato del Basler Zeitung e del Salzburger Nachrichten. Un premio speciale è stato assegnato alla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti in ricordo del giornalista scomparso nel 1974. Ad allietare la serata, condotta da Massimo Giletti, il giovane baritono Daniel Giulianini, accompagnato al piano dal maestro Filippo Pantieri.

Gastronomia, arte e cultura alla Sibilla di Tivoli Affacciato a picco sui burroni sottostanti del Parco pubblico di Villa Gregoriana, fra le vestigia del Tempio di Vesta e quelle del Tempio rettangolare della Sibilla, lo storico ristorante la Sibilla di Tivoli è una tappa gourmet tra le più esclusive del territorio. Di proprietà delle famiglie La Caita e Frittella, dall’inizio degli anni 80, la struttura, che si chiamava Hotel Ristorante della Sibilla, e che risale al 1730, ha ospitato nei secoli personaggi illustri tra regnanti, capi di stato e artisti, 128 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

tutti attratti dalla sua eccellente offerta ristorativa. Oggi in cucina, accanto a Franco Perna c’è Mirko Moglioni, chef che ha lavorato anche al Buco di New York, al Ketumbar e al Ceppo di Roma. Entrambi gli chef sono pronti ad affrontare l’ambiziosa sfida dei titolari Andrea La Caita e Simone Frittella: la costruzione di una grande area ricettiva – il Quartiere Sibilla – che oltre al Sibilla, conterà il ristorante gourmet Vesta, attualmente in fase di ristrutturazione, e una trattoria chic. Il progetto si inserisce nel piano di riqualificazio-

Un altro importante traguardo per Francesco Brunetti, general manager del Westin Palace e Milan Area Managing Director di Starwood Hotels. Al termine del 38th General Meeting dell’Ehma svoltosi a Pietroburgo, il manager ha ricevuto dall’Associazione l’ambito premio European Hotel Manager of the Year. La premiazione è avvenuta durante la cena di gala al Museo di Etnografia della città russa.

Quando il meeting sposa il leisure all’InterContinental De La Ville Roma L’hotel romano lancia InterContinental Meetings: un nuovo servizio Mice, chiavi in mano, dedicato alle aziende e ai meeting planners che desiderano combinare il momento business con l’esperienza leisure. Con le proposte Insider Collection – cinque diversi modi di vivere il tempo libero – i businessmen avranno la possibilità di godere delle eccellenze del Made in Italy, dall’alta moda, alla gastronomia, dall’arte alla storia, facendo del meeting anche un’occasione di arricchimento personale. «Il segmento business è sempre più trasversale», ha dichiarato il gm Ciro Verroc-


SAI L’ULTIMA?

chi, «con IC Meetings puntiamo a realizzare eventi unici, formativi e motivanti legati alla specificità del territorio».

Best Western Italia Celso De Scrilli rieletto presidente Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Best Western Italia, eletto da tutti i soci durante l’assemblea di primavera 2011 tenutasi lo scorso maggio a Lucca, ha riconfermato presidente per il prossimo triennio Celso De Scrilli (foto sotto). Il quinto mandato consecutivo a De Scrilli alla presidenza di Best Western – primo Gruppo alberghiero in Italia (180 strutture affiliate) e nel mondo per numero di hotel affiliati – nasce dalla piena fiducia riposta in lui da parte dei soci per i notevoli risultati raggiunti, grazie a un’attenta e costante attenzione alle esigenze dei medesimi e ai competitivi programmi proposti. Infatti, tra i lusinghieri successi ottenuti nell’ultimo triennio, incidono positivamente i dati di sviluppo (32 i nuovi

Veduta dall’alto dell’Hotel San Pietro di Positano, Laurito

Far del bene mangiando bene L’esclusivo San Pietro di Positano apre le porte ad un importante progetto benefico. Noti chef campani prestano gratuitamente la loro opera dando vita a un calendario di appuntamenti gourmet che toccheranno i ristoranti più famosi della regione, il cui ricavato sarà interamente devoluto al finanziamento di un progetto che prevede l’acquisto di nuove incubatrici da destinare al Reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santobono di Napoli. Dopo l’8 giugno a Il Buco di Sorrento (tel. 081 8782354) con Giuseppe Aversa e il 19 giugno al Palazzo Petrucci di Napoli (tel. 0818782354) con Lino Scarallo, il calendario proseguirà con le seVito Cinque, proprietario guenti tappe: il 10 luglio ai Quattropassi di Hotel San Pietro Nerano (tel. 0818082800) con Tonino Mellino, il 24 luglio a Torre del Saracino di Vico Equense (tel. 081802855) con Gennaro Esposito, il 3 agosto a La Cantinella di Napoli (tel. 0817648684) con Agostino Iacobucci, il 30 agosto a Vairo del Volturno (tel. 0823643018) di Vairano Patenora con Renato Martino, il 5 settembre a Don Alfonso 1890 (tel. 0818780026) di Sant’Agata sui due Golfi con Alfonso Iaccarino, il 14 settembre all’Antica Osteria Nonna Rosa (tel. 0818799055) di Vico Equense con Giuseppe Guida. Info Hotel San Pietro tel. 089875455.

hotel, per un totale di 2700 nuove camere e 11 nuove location sul territorio), i nuovi progetti web (strategia digitale e distribuzione online) e di formazione (oltre 200 giornate di corsi ogni anno per albergatori e staff d’albergo). Presentando la relazione sul suo ultimo mandato, De Scrilli ha tra l’altro affermato che per mantenere la competitività sul mercato attuale è necessario crescere e percorrere con coraggio nuove vie: «il ruolo di un’azienda leader come la nostra è fondamentale anche per il mercato: le nostre competenze devono essere guida per il nostro setto-

re. Ma non possiamo né dobbiamo fermarci ai successi fin qui raggiunti: proiettandoci ai mercati di domani concorriamo a delinearne i principi».

I sapori della Versilia al Byron di Forte dei Marmi Miele, pecorino, pinoli, torte salate e focacce, pane, mortadella, lardo, fagioli, prosciutto, olio e vino. Tutti i prodotti di nicchia della Versilia e gli indirizzi giusti per acquistarli. Un’opportunità offerta dall’Hotel Byron, affascinante villa patrizia sul lungomare il cui Ristorante La Magnolia, curato 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 129


SAI L’ULTIMA?

La “Giornata del Maitre edizione 2011” al Caesius Thermae & Spa Resort Grande festa nella Sala Gardenia dell’Hotel Caesius Thermae & SPA Resort di Bardolino: dopo il benvenuto del Sindaco di Bardolino Ivan De Beni e del general manager Giacomo Sarnataro, si sono presentati sul palco i sei concorrenti in gara per l’ambito trofeo Maitre del Garda edizione 2011, organizzato da Luigi del Zotto, in memoria dei coniugi Mario e Miki De Beni. A presiedere la giuria nomi importanti del settore come Ezio Campagnola, esperto di enogastronomia, lo chef Vincenzo Pedretti, Lucio Piombi, delegato dell’Accademia della Cucina Italiana, il sommelier Bruno Zilio professionista AIS e Giacomo Sarnataro, che ha collaborato a lungo con Gualtiero Marchesi, in Italia ed all’estero. Dopo la prova di ogni concorrente, che consisteva nel preparare alcuni piatti e di abbinare i vini più adatti, sono stati assegnati i premi a Giuseppe Di Bella (sez. di Trento/Bolzano) e a Cesare Ferlenga (sez Verona/Mantova/Brescia). Il premio per il maitre più giovane è andato invece a Filippo Lauria dell’Hotel Caesius. L.S.

dallo chef Andrea Mattei, è un autentico ritrovo per gourmet. Agli amanti della buona tavola, l’hotel propone un goloso pacchetto a base di specialità del territorio che include due pernottamenti in camera doppia, prima colazione, bottiglia di prosecco in omaggio in camera all’arrivo, una cena à la carte a lume di candela (bevande escluse), 3 ore di corso di cucina (max. 6 persone) dello chef Andrea Mattei. Prezzo per due notti, dal 16 al 22 aprile e dall’8 al 31 ottobre, 350 euro per persona; invece dal 27 aprile al 31 maggio e dal 4 settembre al 7 ottobre 2011, 445 euro. Info: tel. 0584/787052 - www.hotelbyron.net.

Domenica in famiglia al Ristorante Doney con “Zoo Brunch” In collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma, il ristorante Doney del The We130 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

stin Excelsior di Roma lancia una nuova iniziativa dedicate alle famiglie, il cui ricavato sarà devoluto in favore di una specie protetta: Zoo Brunch, lo speciale brunch domenicale che, oltre ad includere un biglietto per la visita al Bioparco di Roma, condividerà il programma per la tutela dell’euprotto sardo, piccolo tritone endemico della Sardegna particolarmente minacciato di estinzione. «Siamo felici di affiancare il Bioparco di Roma in questa iniziativa che ci dà l’opportunità di creare nuove sinergie e occasioni per rendere il soggiorno dei nostri ospiti, diverso e interessante», ha dichiarato il gm dell’hotel Michele Frignani. Il costo del brunch è di 48 euro a persona, bevande incluse. Per i bambini fino a 12 anni è prevista una riduzione del 50%. Nel prezzo è incluso l’ingresso al Bioparco. Info: tel. 0647082783.

Apre il Palm Court, il giardino dell’Hassler Roma L’Hassler Roma, prestigioso albergo in cima alla scalinata di Trinità dei Monti diretto da Roberto E. Wirth, apre ai suoi ospiti le porte del ristorante e bar “Palm Court”, splendido giardino incastonato nel cuore dell’albergo, tra le pendici della collina del Pincio e il convento della SS. Trinità. Ideale per pranzi, cene e aperitivi al riparo dal caldo e dal caos, Palm Court è il luogo giusto dove assaporare le prelibatezze degli chef Francesco Apreda e Marcello Romano. Da provare la tartara di tonno o il carpaccio di baccalà con composta di cipollotti novelli e la spigola al cartoccio con capperi e olive.

Mario Ferraro General Manager of the Year Eur Dopo il premio ottenuto l’anno scorso per l’importante impegno nella salvaguardia ambientale, Hilton ha riconosciuto a Mario Ferraro (foto in basso), general manager del Molino Stucky Hilton Venice sull’Isola della Giudecca, il premio di “General Manager Of The Year Europe” per gli ottimi risultati


SAI L’ULTIMA?

Al Maasai Mara del Kenia tutti pronti per la grande migrazione Ogni anno, da luglio a ottobre, in Kenya, si rinnova uno spettacolo della natura, unico e maestoso: la grande migrazione. Oltre due milioni di erbivori tra gnu, zebre, antilopi e gazzelle si muovono dal Serengeti alla Riserva del Maasai Mara in cerca di abbondanti pascoli. Sulle tracce degli erbivori si spostano anche i predatori, ovvero leoni, ghepardi, leopardi e le temibili iene, offrendo l’opportunità ai visitatori del Maasai Mara di assi-

raggiunti in termini di performance commerciali che gli hanno consentito di superare il target per ben due anni consecutivi, ponendo i presupposti per un 2011 ancora più forte.

Nuova sala fitness al Sofitel Rome Villa Borghese Al Sofitel Rome Villa Borghese, da oggi, è possibile dedicarsi a salute e forma fisica, dopo un incontro di lavoro, ma anche nel pieno relax di una vacanza. E questo grazie alla nuova sala fitness attrezzata con macchinari Technogym di ultima generazione tra cui il tapis roulant “Jog Visio i-Pod”, con schermo touch screen per selezionare i programmi o semplicemente

stere all’intero ciclo della natura, dall’accoppiamento alla nascita fino alla caccia. Tanti sono i modi per vivere la migrazione, e tutti ugualmente emozionanti: a bordo di fuoristrada, a piedi, seguendo le guide Maasai, a cavallo nelle aree intorno al Mara o ancora in mongolfiera. Vasta anche l’offerta di strutture ricettive: dai lodge di lusso ai campi tendati. Info: tel. 02 36561179; magicalkenya@aviareps.com - www.magicalkenya.it.

guardare la TV durante l’allenamento. La sala sarà dotata anche dell’“Unica Evolution Silver”, con cui è possibile esercitare tutti i gruppi muscolari, per un totale di circa 25 esercizi diversi, e dello step “Vario Visio i-Pod”, con piattaforma digitale visioweb. Gli ospiti troveranno inoltre un gradito regalo in camera: una bottiglietta di acqua minerale, una mela ed una barretta energetica, nonché una “jogging map” con gli itinerari percorribili nel centro città.

Gioca con Sofitel e vinci 80 magnifiche notti in giro per il mondo Si ispira al romanzo di Jules Verne “Il giro del mondo in ot-

tanta giorni” la nuova operazione di marketing del gruppo Sofitel: chi creerà il proprio viaggio ideale in 8 destinazioni Sofitel nel mondo sulla mappa virtuale del sito www.sofitel80nights.com, parteciperà a un’estrazione finale il 18 luglio che decreterà otto vincitori. Il primo classificato vedrà tradursi in realtà il suo viaggio ideale tracciato sulla mappa web, vincendo 31 notti in camera doppia e due voli intorno al mondo. Gli altri 7 vincitori, invece, potranno alloggiare per 7 notti in uno degli hotel indicati nel loro diario virtuale, con una persona prescelta. I visitatori potranno inoltre aumentare le loro probabilità di vittoria diventando fan della pagina Fa5-6 2011 | www.mastermeeting.it 131


SAI L’ULTIMA?

cebook di Sofitel, inviando la loro cartolina con le 8 destinazioni agli amici, o diventando membri dell’AlClub loyalty program, gestito da Accor Group. Info: www.sofitel80nights.com.

Debutta a settembre l’esclusivo 45 Park Lane Aprirà nel mese di settembre a Mayfair, dopo un primo soft opening ad agosto, l’esclusivo 45 Park Lane di Dorchester Collection. Il nuovissimo design hotel di lusso, realizzato dall’architetto Thierry Despont, ospiterà il primo ristorante europeo di Wolfang Puck, e disporrà di 45 camere e suite hi tech dal design contemporaneo tutte affacciate su Hyde Park, e di una suite al piano attico, con vista panoramica su Londra. Il Bar 45, con il suo bancone di granito nero e lo sfondo di vetro color am-

bra, avrà anche una libreria e una sala multimediale privata. Di altissimo livello il servizio, personalizzato, con uno staff dedicato all’accoglienza 24 ore su 24. La Direttrice, Marie-Laure Akdag, ha dichiarato «45 Park Lane sarà una nuovo punto di riferimento per chi cerca un servizio personalizzato ed esclusivo, in una location contemporanea, in pieno centro a Londra». Info: www.45parklane.com/film.

Cresce l’offerta del Sultanato dell’Oman Dopo un positivo 2010 e un incoraggiante inizio 2011 che ha segnato un incremento del 18% di arrivi italiani rispetto allo scorso anno, il Sultanato dell’Oman continua il suo programma di sviluppo e di diversificazione dell’offerta alberghiera. Dopo il primo boutique

hôtel dell’Oman, altre importanti novità sono previste nei prossimi mesi tra cui l’inaugurazione della Royal Opera House a Muscat, prima Opera House della regione del Golfo Arabo, e dell’Anantara Al Madina A’ Zarqa Resort & Spa, a 40 minuti dall’aeroporto internazionale di Muscat. A inizio anno è stata anche inaugurata la costruzione del primo centro congressi del Sultanato: l’Oman Convention & Exhibition Centre, a pochi chilometri dall’aeroporto di Muscat, che comprenderà un auditorium di 3.000 posti, più di 25.000 metri quadrati di saloni per esposizione, luoghi di incontro e ristorazione, 4 hotel e un importante centro commerciale. E nei prossimi dieci anni sono previste molte altre aperture importanti.

Nuovo Resident Manager all’ Hassler Roma Il Presidente e Direttore Generale dell’Hassler Roma Roberto Wirth ha deciso di affidare a Benedikt Jaschke l’incarico di Resident Manager dell’albergo romano. Benedikt Jaschke ha al suo attivo diverse esperienze professionali nel gruppo svizzero Kempinski. In Italia è stato anche Responsabile Food & Beverage Operations Manager per l’Hotel Principe di Savoia di Milano. Info: www.hotelhasslerroma.com.

Relax superior sul lago di Vico Affacciato su uno dei più romantici laghi del mondo, il lago di Vico, e a pochi chilometri da Roma, l’Hotel Sans Soucis è un elegante resort a quattro stelle superior, circondato da un meraviglioso parco “Riserva naturale” tutelata come area protetta con alberi secolari, fiori e giardini eleganti. Dispone di 27 splendide camere, di cui una suite e 4 junior suite, elegantemente arredate e dotate delle migliori tecnologie. Info: www.hotelsanssoucis-vt.com/l-hotel. 132 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

L’isola di Roatan all inclusive con Swan Tour Con Swan tour, sette notti all’Henry Morgan Swwan club, con partenza il giovedì da Milano, vengono offerte a tariffe speciali all inclusive che vanno da 1299 euro (per chi parte il 1


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settembre) a 1539 euro (partenza 4 agosto). Le quote sono soggette a riconferma della disponibilità e comprendono: volo in classe economica dagli aeroporti previsti, trasferimenti, sistemazione alberghiera in doppia con trattamento come indicato, pacchetto 7 notti. L’offerta è valida per prenotazioni effettuate a partiere dal 16 aprile www.swantour.it.

Guido Carli 2011 a Lorenzo Giannuzzi Giunto alla sua seconda edizione, il premio Guido Carli quest’anno è andato a Lorenzo Giannuzzi (foto in basso), da 16 anni artefice dei grandi successi del Forte Village Resort, albergo che ormai fa parte dell’olimpo mondiale degli hotel di lusso. Partito dalla Calabria, una formazione internazionale, Giannuzzi si ritrova presto a dirigere strutture del calibro di Hotel Eden di Roma, Palazzo della Fonte di Fiuggi e Grosvenor House di Londra, diventando Vice president per l’area Caraibi e Atlantico Occidentale della prestigiosa catena “Forte Hotel & Resort” e successivamente Amministratore delegato

Al via l’estate romana sulla Terrazza degli Imperatori L’estate romana, di sera, si celebra sulla Terrazza degli Imperatori, al sesto piano dell’InterContinental De La Ville, gustando aperitivi e finger food con vista magnifica su Roma e musica jazz live come accompagnamento. Allestita come una lounge open air in puro design, la Terrazza propone le specialità dello chef Umberto Vezzoli e un’ottima carta dei liquori e dei vini con oltre trecento etichette esposte in un’elegante bottiglieria a parete. E la domenica l’appuntamento in Terrazza è con il brunch! info: tel. 0667331; www.lapiazzettadelaville.com.

Italia e Svizzera per le Meridien Resorts & Hotels. Durante la sua carriera ha collezionato riconoscimenti importanti quali il Five Star Diamond Awards e la Laurea Honoris Causa conferita dall’Accademia Internazionale Russa per il Turismo.

Eventi al verde al Parco Sigurtà La bella stagione è esplosa in tutta la sua magnificenza al Parco Sigurtà di Valeggio, lungo le sponde del Mincio. Oltre duecento ospiti, accolti da dalla responsabile maketing della struttura, Michela Toffali, e dal responsabile commerciale Walter Bignotti, sono rimasti senza fiato di fronte alle meravigliose architetture verdi del giardino e del Parco. La festa ha avuto inizio nella capiente tensostruttura dove un pool di operatori ha fatto a gara per far conoscere la qualità dei loro servizi: Gusto & Stile di Ponte San Marco di Calcinato (Bs), Il Gallo catering di Rovato (Brescia),

Best banqueting, ricevimenti e banchetti di Seriate (BG), Integra Rent di Capriano (BS), hanno allestito in modo impeccabile i tavoli del buffet, proponendo eleganti foodfinger e piatti ispirati alla tradizione ma rielaborati creativamente. Tecnoservice Verdari di Verona ha allestito la scenografia luminosa e il grande schermo su cui giravano le immagini di altri spettacolari eventi svolti nel Parco. A ravvivare ulteriormente l’atmosfera, l’esplosione dei fuochi d’artificio. In generale, l’evento ha rappresentato una bella dimostrazione di sinergia, per proporre la tensostruttura ed il parco come destinazione di eventi, incentive e meeting. Gli hotels del Garda veronese erano rappresentati, tra gli altri, da Laura Brini, responsabile Congressi del Caesius Thermae e SPA Resort e da Fabio Turrini, dell’Hotel Parchi del Garda. All’evento hanno partecipato anche Roberto Cinquegrani del Verona e lago di Gar5-6 2011 | www.mastermeeting.it 133


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da Convention Bureau, Eleonella Righetti Cinquetti di COGEST e altre agenzie di organizzazione congressuale.

Premio Fango Doc 2011 ad Abano Terme Lo scorso aprile, ad Abano Terme, si è svolta la prima edizione del Premio Fango Doc, award istituito dalle Terme di Abano e Montegrotto in collaborazione con la Provincia di Padova, allo scopo di promuovere la destinazione come meta di sport e benessere a 360 gradi. A vincere questa prima edizione sono stati il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, lo sciatore Fran-

co Nones (nella foto con Runggaldier), medaglia olimpica a Grénoble, e la sciatrice emergente nel salto, Elena Runggaldier, medaglia d’argento nei mondiali di Oslo nel 2011. Tra le Fiamme Gialle e le Terme di Abano Montegrotto è stato siglato un importante accordo che consente agli atleti e ai tecnici di fruire, nei periodi di ritiro, degli hotel termali delle due cittadine, dove praticare fangoterapia, balneoterapia, massaggi, fisioterapia, ed idrochinesi per rigenerarsi in vista delle nuove stagioni agonistiche. Dopo la cerimonia, è stato sottolineato che la provincia di Pado-

va e la Regione Veneto hanno istituito il marchio FANGO DOC di Denominazione Origine Collettiva, un riconoscimento distintivo ed esclusivo delle Terme di Abano Montegrotto.

Zanotti, nuovo general manager del resort maremmano Lo scorso mese L’Andana Tenuta la Badiola – il 5 stelle di Castiglione della Pescaia, frutto dell’impegno congiunto della Famiglia Moretti e dello chef Alain Ducasse – ha dato il benvenuto al nuovo General Manager Mauro Zanotti. Con alle spalle un’esperienza consolidata nel mondo dell’hôtellerie di lusso, Zanotti, prima di approdare a L’Andana, è stato per nove anni general manager del Londra Palace di Venezia, hotel che sotto la sua direzione ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui quelli di Condè Nast Traveller che lo ha inserito tra i 500 alberghi migliori al mondo, eleggendolo il numero 2 a Venezia. Il gm è stato anche vice chairman nel board internazionale dei direttori di Small Luxury Hotels. Info: tel. 0564944800; www.andana.it.

Short break da nababbi in Sardegna Cinque giorni di super lusso per scoprire angoli suggestivi della Sardegna, lontani dalle mete più battute: CharmingSardinia.com propone un esclusivo pacchetto di cinque giorni a partire da 35.000 euro per la coppia con tappa al suggestivo Faro di Capo Spartivento, e pernottamento e cena tipica in una delle splendide suite della luxury Guest House. Il terzo ed il quarto giorno saranno dedicati alla scoperta dell’isola di 134 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


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Santa Maria nell’arcipelago della Maddalena. Immersi in questo contesto idilliaco gli ospiti avranno a disposizione la villa “La Casitta”, uno chef personale e una romantica e raffinata cena in riva al mare. Al risveglio, uno yacht di lusso accoglierà i due ospiti a bordo, per un’escursione nell’arcipelago della Maddalena. Il pranzo sarà servito a Bonifacio, in Corsica, al ristorante Le Caravelle, insignito della Stella Michelin. Dopo il pranzo lo yacht salperà per il Porto di Olbia e da lì un autista condurrà i due “esploratori” all’aeroporto Olbia-Costa Smeralda. Lo short break prevede raffinati percorsi enogastronomici, come per esempio, nelle rinomate cantine de “Sa Mesa” di Gavino Sanna, percorsi benessere, trasferimenti in elicottero, e avventurose gite in fuoristrada. Info: tel. 070513489; www.charmingSardinia.com.

Choice Hotels sceglie Aigo Choice Hotels Europe ha scelto Aigo per le attività di ufficio stampa e per la gestione dei rapporti con i media in Italia. Oggi, Choice Hotels International è uno dei più grandi franchisor alberghieri del mondo, con 6.000 hotel affiliati, per un totale di oltre di 490.000 stanze in più di 35 Paesi ed è presente in Europa con circa 500 strutture, di cui 19 in Italia.

Aria di novità all’Hotel Du Parc et Du Lac Grand Resort Alla riapertura, in occasione del-

le festività di Pasqua, gli ospiti hanno trovato nell’hotel di Riva del Garda camere classic rinnovate con pavimento in parquet, soffici accappatoi, nuova

e raffinata biancheria e piumini per i letti, doppi/tripli cuscini, nuovi televisori da 32 pollici, con programmi Sky e internet gratuito, come del resto in tutto il Resort. La Villa Suites, le Murialdo suites e i Bungalows, immersi nel verde di un Parco da fiaba, sono a disposizione degli ospiti individuali anche con la formula Stay7 pay 5 & Stay4 pay 3, dall’1 al 29 maggio e dal 9 al 31 ottobre. Il Du Lac ha inaugurato un’altra novità, il Frequent Stayer Program: quanto più si soggiornerà tanto più si potrà usufruire di prezzi vantaggiosi. Fino al 7 luglio al Mart di Rovereto è visitabile la mostra aperta il 19 aprile “La rivoluzione dello sguardo, Capolavori dal Musée d’Orsay”,

inoltre dal 15 al 24 luglio, nella cornice del Climbing Stadium, ad Arco, si svolgerà per la prima volta in Italia il campionato del Mondo di arrampicata sportiva.

Primo indirizzo Sofitel in Turkmenistan Sofitel Luxury Hotels ha aperto la sua prima struttura in Turkmenistan (Asia centrale), nella città di Ashgabat, oasi nel Deserto Karakum, ai piedi delle Montagne Kopet-Dag, in rapida crescita, grazie alle riserve petrolifere e di gas e alla fiorente industria cotoniera. Il nuovo albergo business, dall’elegante design contemporaneo, si trova in pieno centro e offre 299 camere, incluse 48 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 135


SAI L’ULTIMA? In crociera tra le isole del mare Egeo con il motor Yacht Ouranos Too

Questo lussuoso yacht è la soluzione perfetta per bellissime crociere nel mare Egeo a una velocità di crociera di 15 nodi. Quaranta metri (132 piedi), scafo in acciaio costruito e disegnato dal noto cantiere navale Codecasa, lo yacht può ospitare fino a 12 persone in 6 spaziose cabine di cui una master cabin, tre double cabins e due twin cabins con un equipaggio di 8 persone in grado di offrire un servizio di eccellenza. Gli interni sono tutti in pregiato legno di ciliegio, particolare quest’ultimo, che rende gli ambienti estremamente caldi ed accoglienti. Nella ristrutturazione del 2007 sono stati revisionati totalmente i due motori da 2500 hp, rinnovati completamente gli interni compresa la tappezzeria e i mobili, istallato un ricevitore tv satellitare e Sony PlayStation in ogni cabina, wifi, stabilizzatori per una crociera senza problemi, un sistema di climatizzazione indipendente e un sistema di proiezione home theatre con grande schermo, oltre a tv lcd e dvd in tutte le cabine. Completano le dotazioni un impianto di comunicazione satellitare (telefono, fax, email), telefono gsm, impianto di registrazione audio video, pianoforte a coda. Ouranos Too, gode di ampi spazi open air sul deck, anche questi completamente ristrutturati e modernizzati con poltrone, divani, sdraio, bar e Jacuzzi per godersi la brezza marina in totale relax. Per gli sport d’acqua nello splendido mare delle isole greche lo yacht è dotato infine di un comodo Nautica “sportjet” 4,80 con motore Mercury 175 hp, uno Zodiac 4,70 con motore Jhonson 70hp e due jet ski Yamaha750. Info: per contatti diretti, Kestrel s.a; telefono 00302106723803; kestrel@kestrel.gr.

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suite, uno spazio di 800 metri quadrati in grado di accogliere 30 delegazioni, con una tavola rotonda equipaggiata della miglior tecnologia, un centro conferenze di 2550 mq, capace di accogliere fino a 1000 persone e diversi spazi configurabili in base alle necessità del momento. Tutti i servizi possono essere personalizzati. A disposizione, inoltre, 3 ristoranti con tre tipi di cucina caratteristica e una magnifica spa di 1000 metri quadrati. Info: www.sofitel.com.

Rombo di motori al Demidoff Country Resort Si svolgerà l’1-3 luglio l’appassionante Gran Premio d’Italia di motociclismo. Quale occasione migliore per soggiornare al Demidoff Country Resort? Il quattro stelle immerso nel verde e nella quiete della campagna vicina a Firenze, il Demidoff Country Resort, ha infatti tra i suoi punti di forza l’estrema prossimità al circuito di moto Gp del Mugello. In concomitanza con l’evento sportivo, l’hotel propone speciali tariffe: doppia uso singola da 205 a 230 euro, camera doppia da 226 a 270 euro a notte inclusa la prima colazione. Chi soggiorna al Demidoff Country Resort può inoltre usufruire del nuovo ristorante gourmet “1556”, curato dallo chef Riccardo Serni, di una grande piscina con angolo relax, tisaneria e di una palestra con macchinari Technogym. Info: tel. 055505641; www.hotel-demidoff.it.

Quality Awards 2011 a Paolo Rubini Il Direttore Generale dell’ENITAgenzia, Paolo Rubini, ha ricevuto il prestigioso Premio Qua-


SAI L’ULTIMA?

lity Awards 2011 per il Turismo, nella Categoria Personalità dell’Anno. Questa la motivazione: “perché ha saputo applicare nel settore del turismo la professionalità e le capacità manageriali maturate nella gestione di aziende private e pubbliche nel campo della scienza e della finanza. I recenti ottimi risultati dell’ENIT ne sono una chiara conferma”.

Ciocco Resorts & Spa entra nel portfolio di Renaissance Hotels Renaissance Hotels ha aggiunto alla sua preziosa collezione lo storico hotel toscano Ciocco Resort & Spa in Barga, Italy, diretto da Georges Midleje. L’hotel a 25 minuti da Lucca, sarà rebrandizzato Renaissance Hotel attraverso un franchise agreement con la società Shaner Ciocco, entro l’estate 2012, dopo un radicale restyling. Info: www.ciocco.it www.shanercorp.com.

Hilton Milan Azienda virtuosa 2011 L’Hilton Milan è stato premiato come “Azienda Virtuosa” da parte della Provincia di Milano per l’impegno speciale sostenuto a favore dell’integrazione e della formazione di persone con disabilità. «Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo importante riconoscimento da parte della Provincia di Milano», ha dichiarato, Ilio Rodoni, general manager dell’Hilton Milan. «L’inserimento di persone con disabilità nel nostro hotel è iniziato nel 2000 e nel corso degli anni è diventato un progetto sempre più complesso, che comprende tra l’altro una formazione professionale continua e un forte soste-

A sinistra, Ilio Rodoni, general manager Hilton Milan e Paolo Giovanni Del Nero, assessore allo Sviluppo Economico, Formazione e Lavoro Provincia di Milano

gno per ciascuno di loro. In tutti questi anni ci siamo avvalsi della collaborazione dell’ANFFAS – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale – ed è anche grazie a loro che oggi siamo tra le aziende premiate», ha concluso Rodoni.

Business e benessere Al Tombolo Talasso Resort La clientela d’affari in cerca di raffinatezza e relax trova nel resort sulla Costa degli Etruschi una location ideale e facile da raggiungere – si trova a soli 70 chilometri dall’aeroporto di Pisa – con 96 camere, due sale riunioni attrezzate e con wifi e un magnifico centro benessere e talassoterapia. Per la realizzazione di meeting aziendali dal 1 al 31 luglio, l’hotel propone offerte con tariffe speciali a partire da 152 euro per persona a notte con prima colazione in camera doppia uso singola e da 187 euro per la mezza pensione. Nel prezzo sono inclusi l’utilizzo della sala riunioni per una giornata, 2 coffe break per persona, 1 percorso talasso &relax. Inoltre ogni 25 camere confermate, due saranno gratuite. Anche per i meeting da organizzare da settembre a dicembre, l’hotel propone tariffe speciali: a partire da 152 euro per persona a notte in doppia uso singola a settembre e da

112 euro da ottobre a dicembre comprensivi di utilizzo sala riunioni, 2 coffee break per persona, 2 camere gratuite ogni 25 e 1 Percorso Talasso & Relax per persona. Con la mezza pensione, le tariffe speciali partono da 187 a settembre e da 147euro da ottobre a dicembre. Le offerte relative a settembre e dicembre vanno confermate entro il 30 luglio. Info: tel. 0565745327.

Focus sul turismo dell’Alto Garda Lo scorso aprile, nella sala 300 del Palacongressi di Riva del Garda, si è svolta la prima Conferenza sul Turismo dell’Alto Garda, alla presenza di tutti quegli “attori”, pubblici e privati, che da anni si prodigano per organizzare e rendere sempre più competitiva l’offerta turistica del Garda Trentino e per promuovere il passaggio dal concetto di “turismo di destinazione” a quello di “turismo di motivazione”. Molti i relatori autorevoli: Umberto Martini e Bruno Bertero di Trentino School Management, Carlo Modena, presidente Gardascuola, il Sindaco di Riva Adalberto Mosaner - che ha sottolineato l’importanza di fare sistema e di promuovere il Garda in modo unitario – Paolo Nicoletti della Provincia di Trento, dipartimento Turismo – che si è 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 137


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interrogato sullo stato di salute e sulle prossime strade da intraprendere, augurandosi che l’offerta gardesana diventi una “pallina rossa in mezzo a tante palline blu”. Alberto Bertolini, Vicesindaco di Riva, con delega al turismo, ha poi ricordato che oggi “non è più la destinazione che governa la comunicazione: i turisti navigano prima in rete, dando giudizi, esprimendo desideri” e che “solo la costruzione di un territorio di qualità può generare un turismo di qualità. Enio Meneghelli, presidente di InGarda Trentino SpA, ha infine esortato a dare prova di maggiore professionalità e di meno generalismo. Intanto il Sistema Alto Garda è pronto ad accogliere i prossimi grandi eventi dell’anno, tra cui il 18° Sympatex Bike Festival, il secondo ritiro del team calcistico Bayern Monaco, i Campionati di Arrampicata di Arco e la ADAC Trentino Classic. L’obiettivo è superare il milione di presenze, avute, solo nell’alberghiero, la scorsa estate.

Mice nel Sultanato dell’Oman Si è svolto lo scorso aprile il primo Educational Tour per Incentive House in Oman, affiancato da 2 giorni a Dubai. Il viaggio, che ha proposto Dubai come meta nell’area arabica all’insegna della modernità contrapposta alle tradizioni del Sultanato dell’Oman, è stato organizzato dall’ufficio del Turismo del Sultanato dell’Oman in collaborazione con Emirates e HTMS rappresentante per l’Italia di Arabian Adventures e con la partecipazione di Zahara Tours. Affacciato sull’Oceano Indiano, l’Oman è un Paese accogliente, ideale per il segmen138 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

to Mice per le tante attività sportive che offre. Al fascino delle tradizioni omanite, e alle tante attività per viaggi incentive si unisce un’offerta ricettiva di qualità con strutture 4 e 5 stelle e servizi dedicati al Mice. Tra gli hotel si segnalano l’Al Bustan Palace, icona della capitale, il Grand Hyatt, il resort The Chedi e il Shangri-La’s Barr Al Jissah Resort and Spa.

Il lusso secondo Turco Global Service Dal noleggio di beni di lusso al servizio di security, le proposte di Turco Global Service sono tutte all’insegna di uno stile di vita esclusivo, con servizi come il TGS Exclusive Club e le nuove Sport e Black Card. Per godere di tutti i vantaggi dell’utilizzo, senza l’impegno della proprietà. Ogni mese, per tutto l’anno, Turco Global Service mette a disposizione dei propri clienti le potenti Supercar per correre

nei principali autodromi italiani ed europei. Con la nuova Sport Card, inoltre, i clienti potranno frequentare più volte durante l’anno i TGS Driving Experience Day, mentre con la nuova Black Card potranno guidare senza limiti auto sportive, eleganti e Suv per viaggi, soggiornare in ville e residenze in località esclusive, partecipare ai Trackday nei circuiti più famosi d’Europa, navigare a bordo di magnifiche imbarcazioni, volare in jet o elicottero. Nella foto in basso l’amministratore unico Angelo Turco. Info: www.turcoglobalservice.it.

Eccellente cucina a km zero al Raito A tavola con alimenti “a km zero”, freschi, di qualità controllata e in linea con la tradizione della cucina locale. È la proposta gastronomica dell’Hotel Raito, una delle perle della Ragosta Hotel Collection, gestita


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dal general manager Gianluca Giglio. Alle porte della Costiera Amalfitana, in uno dei borghi di Vietri sul Mare, l’albergo si avvale dell’arte dello chef Francesco Russo, che opera con una brigata di 15 cappelli bianchi. Dal “fritto di paranza con ristretto agrodolce, al tortino di noci, nocciole e nocino con il suo gelato”, un pranzo o una cena al Raito Hotel è davvero un tuffo nel mare della Costiera.

Space travel notes Ispirato ai carnet di viaggio di Hemingway e Chatwin, il nuovo taccuino “Space Travel Notes”, realizzato in collaborazione con la Scuola del Viaggio, incoraggia gli ospiti di Space Hotels a scrivere i propri ricordi di viaggio che verranno pubblicati sui taccuini “Space Travel Notes”, da donare ai clienti degli alberghi associati e sul Blog www. spacetravelnotes.com.

Un week end alle Terme della Fratta Al grand Hotel Terme Fratta, nel comune di Bertinoro, c’è sempre la possibilità di abbinare un week end di relax alla bellezza e al divertimento. Antico palazzo completamente ristrutturato nel cuore di un parco di 13 ettari, l’hotel dispone di un bellissimo centro termale e di un modernissimo beauty center. Dalle 11 sorgenti distribuite lungo il corso del Rio Salso, sgorga la bellezza di sette acque con caratteristiche uniche, ricche di sali minerali, ipotermali: acque salse, salsobromoiodiche, sulfuree, salsosulfuree, ferruginose, magnesiache, arsenicali. E i trattamenti funzionano davvero. Per l’estate, l’hotel propone uno speciale

pacchetto che prevede 2 notti in camera comfort a partire da 170 euro a persona. Info: tel. 0543460911 - www.termedellafratta.it.

Toscana da bere al Visconti Palace e al Capo D’Africa Da giugno a settembre, in abbinamento a piatti tipici della cucina romana, saranno inseriti, nella “petite carte” del Bar del Visconti Palace Hotel e in quella del Centrum Bar dell’Hotel Capo d’Africa, vini toscani di pregio dell’azienda Fattoria dei Barbi. Da oltre un anno i due alberghi capitolini hanno lanciato questa iniziativa del “giro d’Italia dei vini” che continua a riscuotere enorme successo. I vini selezionati sono: Brunello di Montalcino DOCG 2006, Rosso di Montalcino DOC 2009, Chianti Classico DOCG 2008, Bianco del Beato IGT 2010. Info: www.viscontipalace.com; www.hotelcapodafrica.com.

Turismo in rete all’Hotel Parchi del Garda Lo scorso 7 maggio 2011, l’hotel Parchi del Garda di Lazise ha ospitato la terza edizione di Turismo in Rete Awards, evento dedicato agli agenti di viaggi del nord Italia e nato per promuovere la professionalità degli operatori del Turismo sul web. Dopo le due passate edizioni, che si sono svolte all’interno di Movieland Park di Lazise del Garda, la scelta dell’Hotel Parchi del Garda è stata una logica scelta, alla luce del programma e dell’evoluzione che l’evento ha compiuto negli anni. La giornata ha visto un momento formativo importante con l’incontro di diversi TO

nel centro congressi dell’hotel durante il quale agli agenti di viaggio sono state illustrate le proposte 2011 e le realtà più rappresentative del territorio Gardesano. Gli agenti hanno avuto anche la possibilità di visitare gratuitamente 3 parchi a tema e di effettuare l’escursione sulle Funivie del Baldo. A conclusione della giornata, una cena a buffet preparata dal Presidio Slow Food di Verona, seguita dall’assegnazione dell’award Turismo in Rete e dallo spettacolo di Paolo Migone (direttamente da Zelig) presso la sala Benacus, ammiraglia del Centro Congressi dell’Hotel. Tra i partner dell’evento: Movielandpark, Parco Sigurtà, Parco Natura Viva, Funivie del Baldo. Da segnalare anche i famtrip alla scoperta della Valpolicella, della zona del Soave.

5 anni di successo per Emma Villas Il primo tour operator toscano incoming, specializzato nell’affitto di ville con piscina, festeggia i suoi 5 anni di attività, raggiungendo 40.000 clienti provenienti da 40 paesi del mondo, potenziando le sue 6 sedi italiane e, dall’inizio del 2011, superando il tetto delle 1.800 settimane vendute. L’azienda propone un catalogo di 180 ville e casali di prestigio con piscina privata, situate nelle location più belle dell’Italia, residenze da sogno prenotabili per una o più settimane oppure, eccezionalmente, nella formula long weekend. www.renttuscany.com.

AC Hotels inaugura la sala AC Gli hotel della catena spagnola cambiano il concetto di area-ristorazione e presentano la sala 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 139


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AC, un nuovo spazio multifunzionale e dinamico, ideale sia per i clienti che desiderano rilassarsi consumando un aperitivo nella zona bar, sia per coloro che, per necessità di lavoro o per piacere, preferiscono non usufruire del classico servizio ristorante. La sala AC è suddivisa in tre zone differenziate: l’area lounge, arredata con comodi divani, poltrone e tavoli bassi, l’area bar, allestita con divanetti e tavolini, e l’area ristorante.

Grande successo per Chef for Haiti all’Hotel Principe di Savoia Il 13 e il 17 giugno si è svolto all’Hotel Principe di Savoia di Milano, con grande successo, la seconda edizione di Chef for Haiti: una kermesse benefica a cui hanno partecipato otto tra i migliori chef italiani e il cui ricavato è stato devoluto alla Associazione Rava – in prima linea nel sostenere la popolazio-

ne di Haiti – per acquistare e installare a Francisville una cucina industriale di 580 mq in grado di assicurare 10.000 pasti caldi al giorno ai bambini dell’isola. All’evento hanno partecipato come promotori Andrea Pellizzari, Martina Colombari, e Padre Rick Frechette.

New entry al Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast Massimo Patalano, 43 anni è il nuovo general manager del Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast. Una carriera, costruita in importanti catene alberghiere internazionali. Il manager ha lavorato a Londra per templi dell’ospitalità del calibro di The Berkeley Hotel, The Regent’s Park Hilton, The Grosvenor House Hotel. È poi tornato in Italia presso la catena alberghiera Jolly Hotel, per cui ha svolto diversi ruoli in alcune delle più prestigiose Case del gruppo come il Jolly Hotel Pa-

Jumpin il social shopping tutto italiano Jumpin, startup del gruppo Digital Magics, la più grande iniziativa italiana nel settore dei gruppi di acquisto online nata dalla partnership con Matrix, società del gruppo Telecom Italia, sarà a breve sui principali device mobili, proponendo ogni giorno offerte speciali per il tempo libero scontate fino all’80%. Usufruire delle offerte è semplice: basta registrarsi, selezionare e acquistare l’offerta. Il coupon d’acquisto ricevuto dovrà poi essere presentato all’esercente. Info: www.jumpin.it.

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lermo, il Jolly Hotel Ancona e il Jolly Hotel Ravenna. Ha seguito in seguito la start up dell’Una Hotel Versilia, per poi dirigere l’Hotel Continental Terme del gruppo Leohotels di Ischia. Nuova start up nel 2010 per l’Hotel Acquaseria affidato in management alla Akus Hotels e, nel 2011, la direzione dell’Hotel Parco dei Principi & La Residenza, del Royal Group Hotels & Resorts di Sorrento.

Eventi speciali all’Hilton Garden Inn Lecce Dal 1 giugno al 31 agosto, il quattro stelle salentino propone le due offerte “Meet the Summer” a partire da 90,00 euro con sistemazione in camera doppia uso singola. L’offerta include: 1 camera gratis ogni 25 camere, 25% di sconto sulle sale meeting, connessione internet gratuita. E “Affari di Successo” che a partire da 45 euro a persona (IVA 10% esclusa) offre affitto della sala per l’intera


Il viaggio è un’esperienza da condividere Gli hotel Sheraton sono un punto d’incontro per chi viaggia. Prenota allo Sheraton Milan Malpensa con tariffe che includono la colazione, 500 bonus SPG e il biglietto di andata e ritorno per il Treno Malpensa Express

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SAI L’ULTIMA?

giornata, connessione wi-fi gratuita, attrezzatura tecnica (video-proiettore, impianto audio con 1 microfono, acqua minerale, penne, blocchi), 1 colazione di lavoro a buffet con bevande e caffè inclusi, 2 coffee break. La promozione è valida per prenotazioni di minimo 20 camere e massimo 80 camere, non è cumulabile con altre offerte in corso e da diritto a doppi punti HHonors event bonus. Info: tel. 0832525821 specificando il codice dell’offerta: LCCGIEV3; sales@hgilecce.com.

Un magnifico soggiorno nelle Langhe al Meridiana Relais Art Inserito in un contesto di incomparabile bellezza tra le ultime colline di Langa che degradano verso le Alpi Marittime e affacciato su un panorama mozzafiato, tutto da scoprire. Quello del Meridiana Relais Art è un indirizzo assolutamente da segnare in agenda, situato all’interno dell’azienda agricola Bricco Mollea, alle porte di Vicoforte (Cuneo) a settanta chilometri da Torino e a 60 dal mare. Un luogo d’incanto, dove la magia del panorama, del relais elegantemente arredato, della simpatia dei padroni di casa e del vino, rendono perfetto il soggiorno. I prezzi di camere e suite partono rispettivamente da 120 e 220 euro prima colazione compresa. Info: tel. 0174563364; 3355759609; meridiana@relais-art.com.

Meeting d’autore al Ciocco Hotel Nel cuore della Garfagnana, in una tenuta di 2000 ettari Il Ciocco Hotel offre 187 camere affacciate su un magnifico panorama, una prestigiosa Spa, 142 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

due raffinati ristoranti in grado di appagare ogni palato con antiche ricette del territorio e piatti internazionali. Cuore pulsante dell’hotel il centro Auditorium, che può ospitare fino a 1000 persone: il salone Pascoli e altre 14 sale riunioni adatte ad ospitare ogni tipo di evento. Per le aziende l’hotel propone per un minimo di 20 partecipanti una speciale offerta che, a partire da 50 euro a persona al giorno (iva 10% e servizio inclusi), comprende: affitto sala meeting attrezzata (schermo, lavagna a fogli mobili con pennarelli, impianto audio e microfono), amenities in sala (acqua minerale, caramelle, penne e cartelline), 2 coffee break (caffè, thè, latte, succhi di frutta, pasticceria), 1 colazione di lavoro a buffet (menù 3 portate con acqua e vino selezionato dai nostri maitre). Info: tel. 0583719.205; 0583719562; meetingandevent.coordinator@cioccohotel.com.

Hrc International Meeting al Tanka Village di Villasimius Nell’esclusiva cornice del Tanka Village di Villasimius (Cagliari), lo scorso giugno si è svolta l’edizione 2011 dell’HR International Meeting promosso da HR Community Academy, la più importante community HR italiana, punto di riferimento per migliaia di direttori risorse umane, HR manager e amministratori delegati di aziende nazionali e multinazionali, da anni promotrice di incontri e condivisione di idee e competenze su temi strategici e manageriali. Il focus di quest’anno si è concentrato sul futuro dell’HR e si intitolava: Unlocking HR Futu-

re: New Strategies for People Management. Una necessità che si fa imperativo tanto più pressante quanto più la funzione risorse umane si dimostra leva strategica per lo sviluppo aziendale e fonte di considerevole vantaggio competitivo. All’evento hanno preso parte amministratori delegati, ceo, direttori risorse umane e HR manager di aziende del calibro di ADECCO Group, BNL BNP Paribas, Bulgari, Philips Morris International e Starwood, Swarovsky AG, Toyota Motor Italy. Info: www.atahotels.it.

Al Roxy Plaza incentive tra storia & vino L’Hotel Roxy Plaza, appena fuori le mura del Castello di Soave, in provincia di Verona, interamente rinnovato e inaugurato lo scorso maggio, è in posizione strategica, a metà strada tra il Lago di Garda, le città di Verona e Vicenza, tra Padova e Venezia. Le sue 43 camere sono molto spaziose, alcune offrono la vista sul Castello Medievale e dell’antico borgo, principale attrazione del luogo. Il centro convegni ospita meeting (fino a 100 partecipanti nella plenaria) in diverse sale e dispone di attrezzature audiovideo, servizi tecnici e turistici pre e post evento. Lo staff dell’hotel organizza escursioni nelle principali città d’arte e visite guidate con degustazione nelle cantine di Soave e della Valpolicella, nei frantoi e nei caseifici della zona, attività molto apprezzate in caso di incentive o meeting. Ovviamente la proposte di enogastronomia sono all’altezza della tradizione. Info: tel. 0456190660; www. hotelroxyplaza.it. ■



SAI L’ULTIMA?

NEWS DA EMIRATES Profitti record Il Gruppo Emirates per il 23esimo anno consecutivo ha registrato un incremento dei profitti, con una performance record di 5,9 miliardi di AED (1,6 miliardi di dollari americani) di utile netto. L’Annual Report 2010-11 del Gruppo Emirates – che comprende Emirates Airline, dnata e le loro società controllate – è stato presentato a Dubai in una conferenza stampa tenuta da Sua Altezza Sheikh Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Chairman e Chief Executive di Emirates Airline ed Emirates Group. Ottime le performance anche della divisione di Emirates Airline Destination and Leisure Management (D&LM), che ha registrato vendite di pacchetti per 1,1 miliardi di AED (299,7 milioni di dollari americani) nel corso dell’anno finanziario, con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno. Altro importante traguardo raggiunto dal Gruppo è stato il premio Excellence Award al Leading Hotels of the World vinto da Wolgan Valley Resort & Spa, il primo resort di lusso conservation-based, in Australia, che ha vinto anche nella categoria Ambiente.

La nuova maglia rossonera Il design della nuova maglia 2011-2012 del Milan ha fatto il suo debutto all’Adidas Brand Centre, ma anche sul web, alla presenza di bloggers, giornalisti e fans, con la conferenza in diretta streaming, che ha fatto scrivere ad AC Milan, Emirates e Adidas una pagina memorabile nella storia della comunicazione innovativa.

L’A380 di Emirates arriva a Johannesburg. E a Roma Johannesburg, la capitale industriale ed economica del Sudafrica, sarà la prossima destinazione prevista ad accogliere l’A380. Il servizio giornaliero sarà attivo dal 1° ottobre di quest’anno. Ogni giorno Emirates effettua dal Sud Africa ben 6 collegamenti con Dubai tre da Johannesburg, due da Città del Capo e uno da Durban. E nella crescente lista di destinazioni raggiunte dall’A380 è entrata anche Shanghai, la città più popolata della Cina mentre lo scorso 6 giugno è toccata a Roma: i viaggiatori italiani hanno potuto provare l’emozione di salire a bordo dell’A380, atterrato per la prima volta nella capitale in occasione del 50° anniversa144 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

rio dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” e dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Emirates vola su Roma dal 1992, destinazione alla quale si sono poi aggiunte Milano e Venezia. Oggi sono 35 i voli settimanali verso l’Italia con un traffico passeggeri che dal 2006 si è triplicato arrivando a oltre 900.000 passeggeri nel 2010. Il network servito dagli A380 Emirates è stato ulteriormente ampliato durante l’anno con tre nuove destinazioni: Pechino, Hong Kong e Manchester, così come l’attesissima reintroduzione del servizio dell’A380 su New York.

Emirates si espande in Sud America su Rio de Janeiro e Buenos Aires Due delle città più rappresentative del Sud America potranno presto vantare collegamenti diretti con Dubai grazie al servizio quotidiano di Emirates su Rio de Janeiro, con estensione a Buenos Aires, che verrà inaugurato il prossimo 3 gennaio 2012. La rotta Dubai - Rio de Janeiro - Buenos Aires sarà operativa a bordo di un aeromobile Boeing 777300ER con otto Private Suites in First Class, 42 poltrone completamente reclinabili in Business Class e 304 comodi posti in Economy Class.


HOTEL BYRON FORTE DEI MARMI

Lungo il mare, in un ampio giardino, l’atmosfera sospesa di una villa gentilizia di fine ‘800. The ethereal atmosphere of a late 19th century noble villa in this sea-front hotel with large garden.

HOTEL PLAZA E DE RUSSIE VIAREGGIO

La passeggiata di fronte ai locali storici l’eleganza preziosa e accogliente del più puro stile Liberty. The purest form of Liberty-style, the promenade along the historical venues, and the most precious, welcoming elegance.

GREEN PARK RESORT TIRRENIA

Immerso nella secolare pineta di Tirrenia un luogo di rigenerazione per il corpo e per la mente. Plunged in the century-old pinewood of Tirrenia, this hotel is a place to regenerate body and mind.

via dei Tulipani 1- 56018 Calambrone (PI ) Italia Tel. 0039 050 3135897 Fax 0039 050 384138 info@softlivingplaces.com www.softlivingplaces.com


LE LOCATION DI MM

 ALL’INTERNO DI UNA CORNICE NATURALE D’ECCEZIONE E DI FRONTE AL MARE, LA STRUTTURA PESARESE OFFRE AMPI SPAZI PER IL BUSINESS E LA FORMULA ALL INCLUSIVE PER IL LEISURE i fronte al Mar Adriatico, alle pendici del Parco Naturale San Bartolo, il Baia Flaminia Resort è una moderna struttura alberghiera e congressuale che si trova al centro della baia da cui prende il nome. In una posizione al contempo scenografica e comoda per gli spostamenti, a due chilometri dall’antico centro storico di Pesaro e facilmente raggiungibile dai principali snodi autostradali, il Resort ha scelto di offrire alla propria clientela tutti i servizi e le comodità di un villaggio, con la formula all inclusive applicata durante la stagione estiva, abbinata alla qualità delle strutture e all’ampiezza degli spazi. Abbiamo chiesto al direttore del Baia Flaminia, Roberto

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Corbin, di raccontarci come è articolata l’offerta dell’hotel, che dispone di 118 camere, tra standard, junior executive ed executive, e quali plus garantisce ai suoi ospiti business. A quale segmento di mercato si rivolge la vostra offerta business? «A tutto il settore, dalle aziende alle agenzie, dagli enti pubblici a quelli privati, che ci prediligono per il nostro comfort e per l’attenzione che dedichiamo al cliente, infatti molti di loro sono fidelizzati da tanti anni». Cosa offrite di più e di diverso dalle altre strutture ricettive di quell’area della costa adriatica? «Innanzitutto la posizione invidiabile, di fronte al mare e vicino al centro storico e alla stazione ferroviaria. Inoltre, posso

dire che la struttura non ha eguali sulla Costa Adriatica. Noi proponiamo “ampi spazi per grandi eventi”, con un Centro Congressi che dispone di sette sale meeting in grado di ospitare da 20 a 700 persone e il ristorante la “La Rosa dei Venti”, con vista sul mare e sulle colline del Parco naturale San Bartolo, per cene e banchetti. Tra gli spazi business, infatti, spicca la Sala Tritone, che può accogliere fino a 600 persone, e in cui si svolgono congressi, cerimonie, cene aziendali, presentazioni e feste a tema. Collegati ad essa la cabina di regia, l’ampio foyer e la sala Atlantide, che può ospitare mostre ed eventi collaterali rispetto a quelli nella sala principale». Quali sono i plus che vi qua-


LE LOCATION DI MM

lificano agli occhi degli ospiti business? «Sicuramente la professionalità del personale specializzato che lavora per rendere ciascun evento speciale e indimenticabile, l’evento che ogni azienda merita per sé e per i propri partner. Il nostro staff mette a disposizione tutta l’assistenza logistica necessaria per il coordinamento delle attività lavorative e post-congressuali, organizzando serate di gala, gite per accompagnatori, momenti sportivi e di relax, spettacoli e molto altro. Senza dimenticare la Spa, il centro benessere appositamente studiato per il relax e il riposo, a cui l’ospite può accedere direttamente dall’hotel e dove può trovare bagno turco, percorso emozionale, sauna, percorso Kneipp, tepidarium, una piscina completamente circondata da grandi vetrate, con

idromassaggi a seduta e percorsi riattivanti, oltre a un’ampia zona beauty». Siete sulla Riviera più frequentata d’Italia durante le vacanze estive. Cosa avete pensato per la clientela leisure? «In estate la nostra struttura si “trasforma” in villaggio turistico, con un’offerta all inclusive unica in tutta la Costa Adriatica, grazie alla quale il cliente non ha ulteriori costi aggiuntivi oltre a quelli previsti: insomma, un’offerta a tutto tondo. La nostra posizione centrale, poi, ci favorisce. Moltissimi ospiti vengono dalle grandi città, dato che possono raggiungerci in poche ore di viaggio. Inoltre, siamo attrezzati per l’accoglienza dei bambini e poniamo molta attenzione alle loro necessità. Per esempio, in estate dedichiamo loro un Baby Cor-

ner durante i pasti, anticipando di 30 minuti l’apertura del ristorante». Per i bambini e le loro famiglie il Resort offre anche servizi di svago e intrattenimento, come la zona attrezzata in spiaggia, l’animazione a cura dello staff nel Baby Club e nel Junior Club, la Baby Dinner (con possibilità di cenare con gli animatori) e la possibilità di usufruire di una Nursery attiva anche in orari serali dalle 21.30 alle 24.00. A.M.

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LE LOCATION DI MM

 A VELE SPIEGATE INCONTRO ALL’ESTATE. L’ELEGANTE RESORT DI BARDOLINO PROPONE AFFASCINANTI ESCURSIONI TRA LE ISOLE DEL LAGO DI GARDA, A BORDO DI UN ANTICO VELIERO. PERFETTA IDEA ANCHE PER PICCOLI INCENTIVE colò, antico veliero con splendida alberatura che, per tutta la stagione estiva, guidato da un esperto comandante, solcherà le acque del Lago di Garda. Gli ospiti del Caesius potranno prenotare le escursioni, riservate a 15 persone alla volta, e partire alla scoperta delle isole e dei borghi che si affacciano sulle sinuose coste del lago. Il cuore estivo dell’Hotel batte nei grandi spazi verdi del giar-

e vele spiegate non sono una metafora. L’estate 2011 al Caesius Thermae & SPA Resort di Bardolino, si preannuncia infatti ricca di emozioni grazie alle esclusive escursioni del San Ni-

L

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dino, sempre molto curato, nel quale, incastonate come pietre preziose, spiccano le quattro piscine, due per i bambini e due per gli adulti. Ad inaugurare la stagione, l’ampliamento del gazebo estivo, dove tutti i giorni, dalle 10.30 alle 19.00, si assicura un servizio no stop con piatti freddi, snack veloci e caffetteria a chi non vuole perdere nemmeno un minuto di sole; mentre al Ristorante “Le


LE LOCATION DI MM Il general manager dell’hotel Giacomo Sarnataro attorniato dal suo staff

Vele”, aperto su prenotazione anche alla clientela esterna, viene proposta la medesima eccellenza del Ristorante Benacus – con menu à la carte e menu degustazione della cucina ayurvedica e del territorio, segnalati anche nella Guida del Gambero Rosso – e della Terrazza Augustus, riservata agli ospiti della Casa Augustus. Quest’ultimi troveranno una gradita sorpresa: camere ancora più belle e confortevoli dopo l’accurato restyling invernale. Durante tutta la stagione, sarà organizzata un’animazione giornaliera, discreta e divertente, sia per i bambini che per gli adulti, che ovviamente avranno anche isole di tranquillità sotto gli ombrelloni. Ogni settimana, inoltre, ci sarà uno spettacolo: ballerini, giocolieri, maghi e piccoli gruppi musicali animeranno le serate del venerdì. In caso di cattivo tempo, il Caesius è uno dei pochi hotels in grado di trasferire gli eventi dagli spazi esterni a quelli interni del Congress Center, dove la Sala Gardenia può contenere fino a 300 persone, in pratica tutti gli ospiti dell’Hotel. D’estate batte sempre anche il cuore del Centro benessere: nella Spa e nel Centro Ayurvedico, le piscine offrono i benefici delle acque termali, alternati ai benefici del percorso Kneipp. È poi da segnalare la possibilità di poter fruire in

coppia, nella Private Spa, di un ventaglio di massaggi personalizzati e consigliati dai medici del Centro Ayurvedico. In questa magnifica area ci si può preparare in tutta tranquillità alla prova costume, certi recuperare linea e armonia desiderate. E se in estate rallenta l’attività congressuale a favore di quella leisure, è anche vero che la bella stagione è particolarmente propizia per gli incentive: l’hotel è disponibile a riservare il veliero San Nicolò per piccoli gruppi. I grandi eventi sono rimandati – fatte salve alcune eccezioni già calendarizzate – alla fine della stagione estiva, quando riprenderà l’attività congressuale, nel grande Congress Center del Caesius, dove oltre alla Sala Gardenia sono a disposizione altre quattro sale

modulabili: Iris, Lilium, Rosa, Erica, da 10 a 70 posti, alle quali si aggiunge la sala Augustus, con luce naturale, di Casa Augustus. Il Caesius Thermae & SPA Resort è tra i pochi hotel gardesani aperti tutto l’anno. Tanti i pacchetti proposti, studiati in base ai “frutti di stagione” come olio, vino, zucca, o alle festività, o ancora riservati ai congressisti che trovano nell’esperienza del General Manager Giacomo Sarnataro e del suo staff, originali suggerimenti per arricchire gli eventi con note di eccellenza locale. A pochi km dall’Hotel si possono visitare il Museo dell’Olio, ma anche i frantoi di pluripremiati produttori di olio d’oliva del Garda, famoso per la bassa acidità, e le cantine della zona. Poco distanti dal Resort sorgono inoltre i parchi tematici e il Parco Sigurtà, un vero gioiello di architettura verde, bello in ogni stagione. Il resort è facilmente raggiungibile dall’Autobrennero A22 o dall’A4 Milano-Venezia, è servito dall’Aeroporto Valerio Catullo di Verona e da Stazioni importanti come Verona o Peschiera. Luciana Sidari

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LE LOCATION DI MM

Hotel Cruise IL QUATTRO STELLE ALLE PORTE DI COMO RAPPRESENTA UNA SCELTA DI ALTA QUALITÀ PER EVENTI E HAPPY HOUR A TEMA DOVE GUSTARE LE SPECIALITÀ D’ITALIA oncepito su misura per le esigenze del moderno business traveller, l’Hotel Cruise di Montano Lucino, alle porte di Como e del suo magnifico lago, è un moderno quattro stelle che vanta non pochi primati: innanzitutto è l’albergo con il numero più alto di camere nel Comasco, poi quello con il parcheggio più grande e gratuito (5000 metri quadrati) che, all’occorrenza può diventare anche uno spazio per grandi esposizioni e test drive, con 220 posti auto 6 posti pullman, allacciamento idrico ed elettrico, e infine è l’unico design hotel della zona.

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Una location alternativa lontano dal caos delle grandi città Assolutamente strategica l’ubicazione tra Italia e Svizzera vicino agli aeroporti di Milano Malpensa e di Lugano-Agno, a 150 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

soli 15 minuti d’auto dal centro congressi Villa Erba, a 35 minuti dalla Fiera di Milano Rho e a pochi minuti dall’A9, posizione che lo rende un’interessante alternativa alle location milanesi, lontano dal traffico delle città del nord. La vicinanza al nuovo Ospedale Sant’Anna di Como ne fa anche un punto di riferimento per congressi medici che qui trovano alta tecnologia

e spazi multifunzionali: 6 meeting room con luce naturale in grado di accogliere fino a 250 persone, supportate da attrezzature all’avanguardia e da un ottimo servizio di assistenza. Non è un caso che l’hotel sia abitualmente scelto come sede di grandi eventi da importanti aziende, in particolare farmaceutiche e automobilistiche. In passato ha ospitato anche la


LE LOCATION DI MM

convention di una compagnia area degli Emirati Arabi e quella di una nota multinazionale nel settore delle carte di credito, in occasione della quale, lo staff del Cruise ha organizzato un’escursione sul lago di Como in battello privato e una raffinata cena di gala in una villa d’epoca affacciata sul lago e uno spettacolo musicale. Ma le opportunità di post congress e team building sono infinite: tour enogastronomici, tra le ville e i borghi storici, regate di vela, caccia al tesoro in barca, surf, vela, canoa, idrovolante,

trekking. E per gli amanti dello shopping, a breve distanza dall’hotel ci sono gli outlet di Fox Town e Armani.

Quando il design si sposa con l’hi tech Le camere, 218 in totale, sono molto spaziose, arredate con grande attenzione ai dettagli,

tutte con parquet e variano dai 25 metri quadrati delle Superior e delle Executive ai 35 delle Junior a i 50 e 80 delle Suite. Come i comfort anche le tecnologie sono di ultima generazione: adsl nelle camere e wi fi nelle aree comuni, entrambi gratuiti per coloro che soggiornano in camera Executive, Junior Suite o Suite. Aperto anche alla clientela esterna, il ristorante Cruise propone una cucina regionale e internazionale a cui si accompagna un’eccellente carta dei vini, in un ambiente raffinato. Al piano terra si trova anche il Lounge Bar, dove ritrovarsi per aperitivi e post dinner. Da non perdere l’appuntamento del giovedì sera con gli happy hour tematici dalle 18,30 fino alle 22,00: dopo le serate dedicate alle specialità del Trentino, della Toscana, si prosegue il 30 giugno con la Campania, il 14 luglio con la Puglia, il 28 luglio con l’Emilia Romagna, l’11 agosto con la Sicilia, il 25 agosto con il Lazio e l’8 settembre con la Lombardia. È consigliabile prenotare telefonando allo 031478301. And. Mosc.

Meeting room gratuita Per tutto il 2011, alla clientela business, l’Hotel Cruise riserva un’offerta speciale che prevede l’utilizzo gratuito della sala, per eventi da un minimo di 50 partecipanti con pernottamento in camera doppia uso singola. 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 151


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Embassy & Boston Hotel UN “EVENT HOTEL” A MISURA DI AZIENDA. CON AMPI ED ELEGANTI SPAZI BRANDIZZABILI, UN MAGNIFICO GIARDINO, TECNOLOGIE E SERVIZI AL TOP. PER LAVORARE IN TUTTA TRANQUILLITÀ E PRIVACY

ituato in posizione invidiabile, in via Anello del Pino, tra la pineta e il mare, l’Embassy & Boston di Milano Marittima è una location perfetta per le aziende che cercano un albergo in grado di trasformarsi in un event hotel, ovvero un grande spazio brandizzabile che unisca il comfort e i servizi di un quattro stelle superior alla funzionalità e flessibilità di un moderno meeting space: l’hotel, grazie ai suoi ambienti ampi ed eleganti – autentico plus della struttura – si presta ad essere allestito come un grande ed elegante stand, tramutandosi in una vera e propria seconda sede aziendale, personalizzabile a seconda delle esigenze. Di grande effetto la hall, sormontata da una scenografica

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galleria dalle linee essenziali, e il giardino che, in occasioni di eventi all’aperto, offre la possibilità di allestire tensostrutture e di personalizzare le aree verdi in tutta privacy e tranquillità. All’interno, il centro congressi si articola in 4 meeting room in grado di accogliere fino a 180 persone, tutte con luce naturale e dotate di tecnologie all’avanguardia. Alle sale si aggiunge un magnifico foyer di

oltre 400 metri quadrati in vetro e acciaio che crea un continuum tra interno ed esterno. A disposizione anche un business point e wi fi in tutte le aree comuni. Con vista mare e 350 coperti, il Ristorante Basilico è un altro punto di forza del quattro stelle superior, curato dall’executive chef Roberto Franceschelli e con una patisserie d’autore firmata dal maestro Gabriele Morganti. Grazie a un impianto di amplificazione audio, l’ambiente può essere sfruttato anche per presentazioni di progetti e dinner show. Perfettamente insonorizzate, e con una particolare attenzione al dettaglio, le 112 tra camere e suite offrono un ambiente rilassante con ampie vetrate o balconi vista mare, letti king size e dotazioni business che consentono agli ospiti di lavorare in tutta comodità. A disposizione infine un parcheggio video-sorvegliato da 80 posti. A.M.



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 ALL’INTERNO DI UN PALAZZO STORICO DI GENOVA, UNA SOLUZIONE DI LUSSO PER EVENTI SPECIALI

l Grand Hotel Savoia, cinque stelle, e l’Hotel Continental, quattro stelle, sono strutture del Gruppo Planetaria Hotels, entrambe nel centro storico di Genova. Comodamente raggiungibili grazie alla vicinanza con la Stazione Principe e il terminal delle crociere, e punto di partenza ideale per visitare le attrazioni del capoluogo ligure, come l’Acquario, la Città dei Bambini e il Centro Congressi Magazzini del Cotone, i due hotel costituiscono

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una delle soluzioni più complete ed eleganti dell’offerta business & congress della città. Come ci spiega Carla Falzone, Congress and Banqueting Executive, «la presenza di due strutture alberghiere, collegate direttamente tramite accesso interno, consentono di ampliare il target di clientela che fa richiesta nei nostri hotel sia per il settore Mice sia per il leisure. Inoltre, la nostra offerta si pone ai vertici del mercato ligure, grazie alla presenza di una sala

meeting di quasi 200 metri quadrati con terrazza panoramica e altre cinque sale di diverse metrature e modulabili, illuminate dalla luce naturale e dotate di tutte le attrezzature tecniche necessarie». All’ultimo piano del Grand Hotel Savoia si trova, infatti, la Sala Aurea, dal cui terrazzo si gode la vista su tutto il litorale cittadino, dal Porto Antico fino alla Lanterna, il simbolo di Genova. Oltre alla possibilità di usufruire di questo spazio per occasioni business, incontri, cene di gala e aperitivi, anche quest’anno ogni giovedì la terrazza si trasforma nel teatro di un esclusivo appuntamento, Settimocielo. Momento di ritrovo settimanale, accompagnato da musica dal vivo e da un buffet che accosta frutta fresca, snack e appetizer ai vini e agli spumanti più raffinati, è aperto dalle 19 alle 22, sia per gli ospiti della struttura sia per i genovesi. La terrazza, con due vasche idromassaggio, è un contesto ideale anche per pranzi d’affari, banchetti, feste private e cene romantiche. Con i suoi 250 metri quadrati, al Top Floor dell’albergo, può essere prenotata per intero e, grazie al servizio al piano, la cucina del Ristorante Novecento vi si trasferisce per ricevimenti e banchetti con vista panoramica sull’intera città di Genova. Per quanto riguarda l’ospitalità, il Grand Hotel Savoia accoglie i suoi clienti in 117 tra camere e suite, dall’arredo elegante che ricorda i viaggi transoceanici di fine Ottocento, quando i passeggeri si fermavano in questa


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dimora storica in attesa di partire per le Americhe. Anche nel Ristorante Novecento l’atmosfera è di classe, tra tessuti damascati, caminetti in marmo e arredamento d’epoca. Qui sia gli ospiti dell’hotel sia la clientela esterna possono degustare i piatti tipici della cucina ligure e le migliori ricette di impronta mediterranea e internazionale. Nuovo elegante punto d’incontro per la città, il Ristorante dispone di due sale collegate per un totale di 140 posti. Dedicato alla remise en forme e al relax, la Spa La Spiaggia segreta al cui interno si trovano un calidarium, dove depurarsi grazie alla temperatura di 45-50° e a un’umidità del 95%, la panca calda e la biosauna, da abbinare a un percorso che comprende breeze e cascata di ghiaccio, oltre a una grande va-

sca per idromassaggi, doccia emozionale e cromoterapia. A disposizione per chi volesse godere dei servizi del centro in totale intimità anche l’idrosuite, una suite riservata in modo esclusivo dall’ospite con vasca idromassaggio, doccia emozionale con cromoterapia e letto ad acqua a due piazze. «Tra i punti di forza che carat-

terizzano il nostro hotel», continua Carla Falzone «e che lo distinguono dall’offerta presente in città, c’è l’attenzione che dedichiamo alle famiglie con figli e ai loro amici a quattro zampe. Il Gruppo Planetaria Hotels, infatti, è una compagnia pet friendly. Nelle sue strutture è quindi possibile trovare delle facilities pensate per cani e gatti, completamente gratuite, e in particolare il pacchetto “Dolce Vita...da Cani!” e, a richiesta, anche servizi di dog-sitter e toelettatura». E aggiunge: «Alle famiglie abbiamo, invece, dedicato l’intero terzo piano, dove si trovano camere comunicanti o con terzo e quarto letto, e il giardino interno. Il giardino dei pirati è uno spazio in cui i bambini possono giocare tra il galeone corsaro e la grotta del tesoro, ricostruiti sulla base di un ritrovamento dell’Ottocento che è anche un pezzo di storia dell’edificio». G.G.

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LE LOCATION DI MM

  UNA TRADIZIONE ULTRACENTENARIA ALL’INSEGNA DELL’ECCELLENZA. DAI SALUMI DOC AI GRANDI HOTEL, CON UN UNICO COMUNE DENOMINATORE: LA QUALITÀ E LA VOCAZIONE ALL’ACCOGLIENZA. COSÌ LA FAMIGLIA FINI PORTA LA CITTÀ DI MODENA NEL MONDO

Qui sopra, Telesforo Fini nella Premiata Salumeria San Francesco. A destra, in alto, Giorgio Fini (anche sotto, con l’attrice Sophia Loren)

ra le firme storiche del made in Italy spicca senz’altro quella della famiglia Fini, emblema di alta artigianalità e tradizione modenese la cui fortuna inizia

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nei primi anni del Novecento quando Telesforo Fini e sua moglie Giuditta aprono una salumeria in Corso Canalchiaro, nel centro storico di Modena. Nel retrobottega Giuditta in-

trattiene gli ospiti più affezionati con i piatti tipici della cucina locale, ma la voce si sparge e il negozio diventa un punto di ritrovo per buongustai, apprezzato per la qualità delle materie prime e per la calorosa accoglienza dei padroni di casa. È così che da pochi tavoli apparecchiati alla buona, nel corso di quattro generazioni, nasce un’azienda che oggi è un brand sinonimo in tutto il mondo di eccellenza. Da Telesforo e Giuditta il testimone passa al figlio Giorgio che, dai genitori, eredita l’amore per le cose semplici e genuine e l’attenzione al cliente. È proprio a lui che si deve la fama del nome Fini. Giorgio cura e fa crescere l’azienda proprio come un figlio, portandola al successo internazionale e guadagnando la prestigiosa onorificenza di Cavaliere del Lavoro. La sua dedizione lo rende un esempio anche per le generazioni future dei Fini: la sua dote – non solo di beni materiali ma soprattutto di valori etici – passerà prima alla figlia Annamaria e poi ai nipoti Andrea e Maria Elena, attualmente a


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capo degli Hotel Real Fini. A loro spetta dunque il compito di puntare al futuro, adeguandosi alle nuove esigenze del mercato, sempre però nel rispetto dei valori di famiglia. Oggi il Gruppo, oltre alla Premiata Salumeria San Francesco, comprende l’Hotel Real Fini Via Emilia,

l’Hotel Real Fini Baia del Re ed il Ristorante Baia del Re, luoghi di sosta e di incontro in cui la convivialità e la buona cucina si sposano con il comfort più moderno, raccogliendo il favore di una clientela eterogenea ed esigente, nel segno della migliore tradizione Fini.

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Primo storico hotel del Gruppo, si trova a meno di un chilometro dal centro storico di Modena, a pochi metri dal Policlinico dell’Università degli studi e vicino agli svincoli autostradali. Recentemente rinnovato è un equilibrato mix di comfort, eleganza e funzionalità con 87 tra camere e suite dagli arredi particolarmente curati: boiserie in legno e marmi pregiati conferiscono un tocco di calore all’ambiente. Non mancano neppure le dotazioni e le tecnologie più moderne come la tv satellitare e il wi fi. Modernissimo il centro congressi, uno spazio modulare divisibile in 10 sale, in grado di fornire tecnologie all’avanguardia e di accogliere complessivamente 500 persone, ideale per qualsiasi tipo di evento. A

vi, pervaso da un’atmosfera rilassante, particolarmente gradita dopo una giornata di lavoro o una visita al centro storico. Gli ospiti possono inoltre usufruire del centro benessere e della palestra situati accanto all’hotel e rivolgersi allo staff interno per suggerimenti su escursioni e visite guidate in città e nei dintorni.

fare da supporto ai meeting c’è anche un’eccellente ristorazione a base di piatti tipici e internazionali, servita in accoglienti ambienti al primo piano. Molto belli anche gli spazi comuni, come l’American Bar, punto di incontro per cocktail e aperiti-

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Nato a metà degli anni Venti come stazione di posta per il cambio dei cavalli, con solo dodici camere, diventa ben presto tappa obbligata per la sua squisita cucina emiliana e per la sua atmosfera familiare. Oggi l’hotel, ha preservato la struttura originale, adeguandosi agli standard qualitativi contemporanei. I suoi eleganti ambienti sono un equilibrato mix di charme e funzionalità, perfetti sia per un soggiorno rilassante alla scoperta dei tesori artistici di Modena, sia per un viaggio di lavoro, oltre che per convegni e meeting aziendali. Immerso nel verde, offre camere ampie e silenziose, dotate delle migliori tecnologie. Modernissimo e unico nel suo

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genere, l’hotel si compone di due dependance immerse nel verde e di un corpo centrale in cui si trovano le camere, le sale riunioni, il ristorante Baia del Re, e il bar aperto anche alla clientela esterna, e rinomato hot spot per gourmet della zona. Sempre nel corpo centrale ci sono il wellness center e l’ampio garage sotterraneo. Le camere, in tutto ottantaquattro, comprese sei junior suite, offrono luminosi ambienti design arredati con materiali anallergici e di alta qualità, dotati di soluzioni tecnologiche all’avanguardia che garantiscono il massimo del comfort. Cuore relax della struttura è il centro benessere con sauna fin-

landese, bagno turco, percorso kneipp, nebbia fredda, docce emozionali cromo terapiche, vasca idromassaggio e zona fitness attrezzata con macchinari Technogym. Ideale per incontri d’affari e meeting veloci, ma anche sera-


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 te di gala, conferenze ed eventi aziendali, il centro meeting dispone di sette sale curate e accoglienti attrezzate con dotazioni di ultima generazione. Una menzione a parte merita la cucina del ristorante, autentico punto di forza dell’hotel.

Sembra di tornare indietro nel tempo: pavimenti in legno, arcate e colonne in pietra a vista… Nel ristorante Baia del Re si respira proprio la stessa atmosfera familiare della locanda di inizio Novecento, anche se gli ambienti sono stati sapientemente ristrutturati e adattati alle esigenze della clientela contemporanea. Così

come è rimasta uguale l’eccellente cucina modenese dove tutto è rigorosamente fatto in casa: dai tortellini alla pasta fresca fino al carrello dei bolliti, vero e proprio must della casa. Il menu à la carte segue la stagionalità e la genuinità delle materie prime e si accompagna a un’eccellente carta di vini regionali e nazionali. P.T. 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 159


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Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici VERSATILITÀ DI SPAZI, UN RESTYLING CONTINUO E UNA GRANDE RICCHEZZA DI PROPOSTE

Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici è davvero una delle location più adatte per riunioni, conferenze, convegni, workshop all’insegna del comfort e della funzionalità. Da sempre, ma in modo particolare negli ultimi anni, è punto di riferimento e meta privilegiata del turismo business, data anche la sua vicinanza con l’aeroporto di

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Fiumicino, il quartiere Eur e la Fiera di Roma. L’hotel ha sempre saputo unire all’eleganza dei suoi numerosi spazi una perfetta e sapiente gestione degli standard del brand, recentemente rilanciato a livello mondiale. Il quattro stelle romano ha appunto completato il processo attuando lavori di restyling che hanno interessato buona parte della struttura: la re-

ception e la hall ora si presentano in uno stile più sobrio, le 317 camere, con i loro due letti queen size, sono complete di nuovi piumini, di bed-runner e di quattro comodi guanciali per ogni letto e presto saranno dotate anche di coffee&tea maker. Oltre ai perfezionamenti richiesti dalla compagnia, l’hotel ha deciso inoltre di affrontare una ristrutturazione totale delle camere proponendo un nuovissimo arredamento in linea con questo stile moderno ed essenziale; 150 camere sono già state completate e quindi già prenotabili. Questa fase di restyling ha interessato anche il centro congressi, ora valorizzato da due nuove sale, che dispone così di 18 sale riunioni, con capienza da 10 a 800 persone sedute. Le sale sono dotate di moderne attrezzature e connessione Internet WI-FI, nonché supportate dalla professionalità del “Meeting Host”, ovvero un meeting planner dedicato all’organizzazione in toto dell’evento. Il Salone Olimpico, di oltre 500 mq


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e situato al piano terra, è in grado di accogliere fino a 800 persone, mentre le restanti 14 sale hanno una capienza da 10 a 50 posti, tutte dotate di illuminazione naturale e modernamente attrezzate. Altro punto di forza è “la Veranda”, un’elegante tenso-struttura a bordo piscina, in grado di accogliere fino a 200 persone, che rende gradevole il soggiorno al di là degli impegni della giornata, deliziando il palato con una cucina creativa e leggera e che, insieme al Ristorante “La Serra” e al Cocktail Lounge “Incontro”, porta la capienza totale dell’Hotel a ben 600 coperti. Proprio questa versatilità degli spazi che consente di organizzare ogni genere di evento, tra banchetti di nozze, ricevimenti, cocktail e cene di gala, diventa l’occasione anche per molte proposte e per un ricco calen-

dario eventi, specialità in cui la gestione dell’Holiday Inn Rome-Eur Parco dei Medici si distingue.

Meeting Full Day e Half Day: ecco i nuovi pacchetti personalizzati Fino al 31 marzo 2012 l’Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici propone un’imperdibile offerta alle aziende che vogliono organizzare piccoli e medi incontri di lavoro. Si tratta di 2 pacchetti congressuali completi e convenienti, proposti con la professionalità e l’eccellente qualità del servizio, da sempre associate al brand Holiday Inn. Il pacchetto “Meeting Full Day” prevede, al costo di 54 euro per persona, una sala allestita a ferro di cavallo o platea e provvista di tutte le dotazioni necessarie, tra cui videoproiettore e connessione internet, due coffee break e light lunch a buffet. Il pacchetto “Meeting Half Day”, al costo di 44 euro per persona, propone una sala attrezzata ad hoc, un coffee break e un light lunch a buffet.

Arriva il Barbecue Dinner Con l’avvicinarsi dell’estate infatti l’hotel presenta un’idea in più, in linea con la stagione e di sapore internazionale: il “Barbecue dinner”, per minimo quaranta persone, è una cena di lavoro davvero informale ideata per concludere con originalità e in maniera più personalizzata anche impegnativi incontri d’affari o seminari di formazione. Un ricco e appetitoso barbecue all’americana dà corpo ad una cena insolita, con allestimenti adeguati e grigliate a vista. Circondati da un ampio e fresco giardino, nella suggestiva location esterna dell’albergo, si potranno degustare deliziose proposte di carne, pesce e verdure, accompagnate da spettacoli e intrattenimenti. Un barbecue in piscina è la soluzione ideale per consentire agli ospiti di confrontarsi in maniera più distesa e serena. Cristina Chiarotti

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MiCo APERTO A MILANO IL PIÙ GRANDE POLO CONGRESSUALE EUROPEO GESTITO DA FIERA MILANO CONGRESSI. COSTATO 65 MILIONI DI EURO È IN GRADO DI OSPITARE FINO A 18.000 PERSONE

nche se in work in progress – alcune opere esterne non sono state completamente definite – il centro congressi, a suo tempo promesso da Fondazione Fiera Milano alla città entro la primavera del 2011, ha aperto i battenti il 7 maggio scorso, tenuto a battesimo da due importanti appuntamenti medico-scientifici internazionali con la presenza di oltre diecimila delegati (il 21esimo European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases e il 27esimo International Congresso of Chemotherapy). E il 20 maggio è stato presentato ai protagonisti dell’ospitalità milanese, al mondo dell’associazionismo medico scientifico lombardo e a quello del Mice mondiale: oltre 500 operatori italiani e internazionali provenienti da tutta Europa, dagli Usa e dal Canada, dal Sudafrica, dalla Cina e dall’India, invitati da Fiera Milano Congressi per una tre giorni di B2B. Occasione splendida non solo per far conoscere agli addetti ai lavori gli spazi, le dotazioni tecniche e i ser-

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vizi a supporto della struttura, ma anche tutte le prestigiose istituzioni culturali e amministrative nonché il sistema dell’accoglienza e dell’intrattenimento milanesi: concerto alla Scala e partita di calcio a San Siro inclusi.

L’orgoglio della Milano del fare A far gli onori di casa nella sua veste di AD di Fiera Milano Congressi, l’On. Maurizio Lupi, Vice Presidente della Camera dei Deputati, con tutta la sua professionale e bellissima squadra, che ha tenuto a sottolineare come non si trattasse d’una inaugurazione ufficiale ma di una semplice presentazione, mentre c’era già un congresso in atto del polo che permetterà a Milano di entrare a far parte del ristretto club delle più prestigiose destinazioni congressuali europee e di gareggiare, alla pari con tutte le altre città, nell’accogliere i grandi eventi planetari. Gli ospiti, dopo un piacevole, goloso rendez-vous di eccellenze culinarie, hanno assistito al convegno “Recovering from

Global Crisis: Challenges, Future Perspectives and New Business Opportunities”. Un dialogo sull’attuale situazione economica mondiale da parte di Salvatore Rossi, direttore centrale della Banca d’Italia e Michael Cox, professore di relazioni internazionali a The London School of Economics and Political Science e condirettore di LSE IDEAS: due personaggi di spessore che hanno dato significative speranze all’Italia riguardo il possibile superamento della crisi se punta, in particolare, sulla qualità globale e se guarda ai Paesi emergenti come opportunità positive da affrontare con “intelligente” cautela.

È solo l’inizio Consegnati, inoltre, da Giampaolo Landi di Chiavenna, attuale assessore alla salute del comune di Milano, 16 premi agli Ambasciatori 2011 del Milan Ambassador Programme: personalità della comunità


LE LOCATION DI MM Da sinistra Salvatore Rossi, banca d'Italia, il giornalista Dario De Vico e Michael Cox, direttore di LSE

scientifica lombarda che sono riusciti nell’impresa di far vincere Milano quale città ospitante dei loro congressi internazionali e confermati al MiCo fino a tutto il 2015. Una iniziativa, il MAP, creata nel 2007 con l’obiettivo di promuovere la città quale sede di importanti congressi internazionali a cui partecipano attivamente il Comune e la Provincia di Milano, la Regione Lombardia e il Gruppo Fiera Milano.

ca. Le dimensioni, la duttilità, i servizi e la tecnologia di ultima generazione del MiCo sono stati messi in risalto da una bellissima collezione di macchine d’epoca e dalle coreografie create da Fiera Milano Congressi in collaborazione con la Casa Ricordi che ha allestito la mostra “I fantastici cinque”. Un piccolo assaggio della nostra

esclusiva tradizione operistica con musiche, partiture autografe, bozzetti e figurini delle opere più significative di Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini, provenienti dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano che custodisce l’archivio storico della Ricordi. Linda Smiderle Barattieri

Gli spazi del MiCo Et voilà, il momento clou: la visita guidata al grande centro congressuale realizzato da Fondazione Fiera Milano. La prima opera finanziata da privati con un investimento di 65 milioni di euro e già pronta per l’Expo 2015. Il progetto, firmato dall’architetto Mario Bellini per gli esterni e dell’architetto Pierluigi Nicolin per gli interni, ha dotato Milano del più grande polo congressuale europeo con 18.000 posti a sedere, 1 auditorium da 1.500 persone, 1 sala plenaria da 4.500 posti, 64 sale modulari da 20 a 2.000 posti e 54.000 metri quadrati espositivi, con immensi spazi garage e parcheggi privati. Disposta su tre livelli, i cui corpi di fabbrica verranno unificati da una luminosa “cometa” di 15 mila metri, la struttura fronteggia City Life, l’avveniristico quartiere che sta sorgendo sulle ceneri della vecchia fiera, caratterizzato da una grande originalità architettoni-

Per realizzare il MiCo è stata trasformata in area congressuale la superficie espositiva non più utilizzata da Fiera Milano integrandola con quella già occupata da Milano Convention Centre di Fieramilanocity (MIC). Fiera Milano Congressi gestisce anche il centro congressi Stella Polare nel quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho, lo Spazio Villa Erba sul Lago di Como e il MoMeC - Montecitorio Meeting Center nel cuore di Roma. «La scelta di triplicare il MIC», spiega Francesco Conci, direttore esecutivo di Fiera Milano Congressi, «è nata dalle esigenze del mercato. Ci sono infatti congressi internazionali da oltre 10mila delegati per i quali, con il nuovo complesso, siamo ora in grado di proporci. E il progetto di ampliamento ha dato subito frutti, visto che abbiamo già in agenda eventi internazionali che si svolgeranno nel nuovo centro fino al 2017, con presenze che vanno da 5 a 20mila delegati. In effetti lo abbiamo pensato soprattutto per i maxi congressi internazionali, ma abbiamo riscontrato anche un vivo interesse da parte del settore corporate, che apprezza il suo design e l’elevato standard tecnologico offerto». 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 163


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Nova Yardinia Events & Spa IL RESORT PRESENTA LA SUA OFFERTA DEDICATA AL SEGMENTO MICE ALLA IMEX DI FRANCOFORTE E PUNTA AL MERCATO TEDESCO

l Resort Nova Yardinia, di Castellaneta Marina, nella Puglia jonico salentina, continua la propria strategia di posizionamento nel settore Mice con la partecipazione alla fiera internazionale di Francoforte dedicata al mercato business & congress Imex. Dal 24 al 26 maggio, come ci racconta Stefania Panetta, Responsabile Marketing, la struttura ha presentato «l’ospitalità alberghiera, unita a un pacchetto di altissimo livello tecnologico e creativo e di spazi adeguatamente organizzati, che rappresentano il perfetto contenitore per ogni tipo di evento». E aggiunge: «la nostra internazionalità ci permette di essere una destinazione ideale anche per il mercato straniero. Prova ne sia l’educational mirato e rivolto a importanti operatori del settore provenienti da tutta la Germania, con la presenza istituzionale della compagnia aerea Lufthansa e di Enit Francoforte». Nel corso dell’incontro sono state illustrate le eccellenze del territorio salentino, una cornice di fascino e richiamo per il turismo internazionale, e le potenzialità ricettive della struttura, in grado di offrire un’ampia gamma di attività e proposte di team building per i suoi ospiti.

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Tra questi, la possibilità di sfidarsi ai fornelli all’interno delle cucine del Resort, per la definizione del menu, la preparazione dei piatti con gli ingredienti locali e la mise en place della tavola, sotto la guida dell’Executive Chef, Vito Semeraro. «Le nostre cucine sono uno dei fiori all’occhiello della struttura: spazi ampi per accogliere fino a 100 persone contemporaneamente e la tecnologia più avanzata» spiega Stefania Panetta. Al successo del Nova Yardinia contribuisce, infatti, anche l’eccellenza della sua offerta di ristorazione, coordinata da uno dei maggiori talenti del nostro paese, lo chef Vito Semeraro, unico pugliese della Nazionale Italiana Cuochi. La base della sua cucina è la straordinaria offerta di prodotti genuini del territorio, frutto di una coltivazione diretta. La trazione culinaria locale, rivisitata e reinterpretata, si adatta alle diverse location gastronomiche del Nova Yardinia, ristoranti eleganti per cene formali e di gala, grillrestaurant sul mare, locali che propongono buffet originali e pranzi informali. Intanto, con l’avvicinarsi dell’estate, il Resort si avvia verso la piena occupazione delle sue

quattro soluzioni residenziali, tra cui due village-hotel, per un totale di quasi 800 camere, all’interno di una struttura immersa nella natura che nasce da un’esperienza innovativa di architettura eco-compatibile, accanto alla riserva biogenetica del pino d’Aleppo, uno dei patrimoni arborei del nostro paese e con 5 chilometri di spiagge di sabbia fine, prospicienti il mare cristallino di Puglia. Monica Foglia



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Novotel

Le foto del servizio si riferiscono tutte al Novotel Salerno Est Arechi

PRESENTE CON BEN 13 STRUTTURE, DISTRIBUITE TRA LE CITTÀ PRINCIPALI, DA ROMA A MILANO E TORINO, LA CATENA DEL GRUPPO ACCOR PROPONE SERVIZI COMPLETI PER LE ESIGENZE DEL MERCATO BUSINESS aziendali di piccole e medie dimensioni, di camere dagli arredi moderni e funzionali, sempre attrezzate con scrivania modulare e regolabile, di connessione internet ad alta velocità, di palestre e piscine, per lavorare disponendo di ogni comfort e rilassarsi al tempo stesso.

Offerta che conquista

n’esperienza acquisita in oltre quarant’anni di lavoro nell’organizzazione di riunioni ed eventi aziendali che si amplia su tutto il territorio italiano, garantendo un’offerta business completa e personalizzabile, davvero in grado di soddisfare ogni necessità logistica. È questa la prerogativa della proposta che Novotel, la catena alberghiera del gruppo Accor, sta presentando al mercato congressuale italiano, attraverso le tredici strutture distribuite su tutto il territorio nazionale. Presente oggi nel mondo con circa 400 hotel, localizzati in 60 paesi e dotati di oltre 2.800 sale riunioni, Novotel declina la sua dimensione di offerta alberghiera business posizionandosi, come accade anche nel resto del pianeta in posizioni strategiche – e in molti casi davvero nel cuore delle principali capitali internazionali -, nei pressi dei più importanti, degli aeroporti più utilizzati e delle stazioni ferroviarie. Tanto è vero

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che in Italia la catena Novotel conta ora di tredici strutture posizionate tutte, compresa l’ultimissima apertura del Novotel Salerno Est Arechi, in modo da essere perfettamente in grado di accogliere gli ospiti grazie a trasferimenti semplici e per nulla stancanti. A Bologna, Brescia, Caserta, Firenze, Genova, Milano, Roma, Torino, Venezia e Salerno, inoltre, tutti gli hotel sono dotati di sale riunioni progettate proprio per l’organizzazione di meeting

Si chiama Meeting@Novotel la proposta business firmata Novotel che offre un servizio completo e personalizzato adatto a soddisfare ogni esigenza di meeting e riunione d’affari. I professionisti dell’offerta congressuale Novotel mettono infatti a disposizione dei propri clienti un’esperienza acquisita in oltre quarant’anni di gestione di eventi congressuali per garantire il successo di ogni incontro aziendale, offrendo un supporto completo in ogni fase organizzativa, massima cura dei dettagli, assistenza continuativa, servizi di ristorazione flessibili e personaliz-


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zati. Sono queste le risorse che sono sempre disponibili in tutti e tredici gli hotel Novotel italiani, strutture che si contraddistinguono sul mercato perché dispongono di spazi congressuali modulabili, perché sono dotati delle migliori tecnologie compresa la connessione internet wi-fi e perché offrono un’assistenza professionale in grado di soddisfare ogni modalità di incontro d’affari. Dal meeting classico, alla convention, dagli incontri di formazione alla presentazione di un prodotto e al team building. E poiché per molte aziende spesso l’obiettivo è quello di trasformare un meeting professionale in un’esperienza indimenticabile, gli hotel Novotel oltre il comfort e il supporto tecnologico necessario, propongono innumerevoli idee per trascorrere i momenti di relax, e di svago durante il tempo libero. A disposizione dei clienti ci sono sale fitness, giardini, piscine, web corner, angolo lettura e lounge bar: tutti luoghi costruiti su misura che creare un viaggio sensoriale in un ambiente dove i colori, le forme, l’identità musicale e floreale contribuiscono a trasmettere una piacevole sensazione di benessere. Proprio per questo, e per ampliare ancora di più la gamma di servizi a disposizione di chi soggiorna presso un Novotel, in ogni struttura italiana, entro la fine di maggio

2011, sarà installata una postazione di videogame Xbox 360. Semplice da utilizzare e divertente per tutti, è un plus che regala la possibilità di concedersi sia una pausa post-meeting sia di creare un momento di team building donando una nuova dimensione ludica alle riunioni.

A un passo dalla magia del Sud Inaugurato lo scorso dicembre, il Novotel Salerno Est Arechi è l’ultima apertura della catena del gruppo Accor in Italia e si trova in un luogo davvero nevralgico per chi vuole ambientare un evento nelle zone più belle del nostro meridione. L’hotel è infatti perfetto come punto di partenza per raggiungere le bellezze naturali uniche della costiera amalfitana, così come gli importanti scavi archeologici di Paestum e Pompei. Senza dimenticare che la nuovissima struttura firmata

Novotel è caratterizzata dalla presenza di 116 camere – 4 delle quali sono suites vista mare e 12 executive – ristorante e lounge bar, ma soprattutto di 5 sale riunioni con capienze massime di 150 persone e attrezzate con le migliori tecnologie. Tra le attrezzature standard disponibili ci sono infatti servizio fax, lavagna a fogli mobili e servizio copia/stampa, mentre tra quelle ottenibili su richiesta ci sono connessione internet alta velocità, lavagna luminosa, connessione internet wi-fi nell’hotel e attrezzatura video. Novotel Salerno Est Arechi è insomma un albergo ideale per organizzare meeting “in riva al mare” davvero personalizzabili, anche perchè oltre alle strutture business dispone anche di una palestra multi attrezzata, di una piscina esterna, di un hammam interno e di un giardino ideale per delle pause piacevoli durante le riunioni. Carlo Dappiano

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Ora Hotels Cenacolo A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO DI ASSISI, IL QUATTRO STELLE È UN’ENCLAVE DI PACE E BELLEZZA CHE, NELL’ATMOSFERA DI UN CONVENTO FRANCESCANO, OFFRE UNO DEI PIÙ GRANDI E MODERNI CENTRO CONGRESSI ALBERGHIERO DELL’UMBRIA. IDEALE PER MEETING, INCENTIVE, FESTE E MATRIMONI ra et labora” recitavano i monaci benedettini, alternando la preghiera al lavoro nei campi. A fare da sfondo alle loro giornate, l’atmosfera raccolta, la bellezza della natura e la pace del monastero. Tesori di un altro tempo, appartenenti più alla dimensione dell’essere che a quella del fare, ma che ancora oggi si possono ritrovare in quei luoghi dove l’uomo, rifuggendo dalla frenesia del quotidiano, recupera la sua centralità. Uno di

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questi è l’Ora Hotels Cenacolo, quattro stelle che ricorda nell’architettura un convento francescano, situato a Santa Maria degli Angeli, a poca distanza dalla famosa Porziuncola di San Francesco e accanto a una comunità di frati minori. Con una bellissima vista su Assisi, il cui centro storico dista solo un paio di chilometri, l’albergo, immerso nel verde e dotato di ogni comfort, invita al godimento lento del tempo e alla riflessione. Ma anche al lavoro, svolto però secondo ritmi

più consoni all’essere umano, in un ambiente gradevole, connotato da spazi ampi ed eleganti e tecnologicamente all’avanguardia. Oltre alla funzionalità e alla modernità, il centro congressi dell’Ora Hotels Cenacolo vanta anche un altro atout, quello di essere uno dei congress center alberghieri più grandi dell’Umbria. Unico per atmosfera, si articola in 9 meeting room e una sala esposizioni in grado di accogliere fino a 400 persone nell’Auditorium, per un totale di 1000 metri qua-


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drati. Per esposizioni ma anche per feste, banchetti, ricevimenti, aperitivi, cene a buffet e matrimoni c’è il bellissimo chiostro interno di 1000 metri quadrati. Per la riflessione e la preghiera c’è anche una graziosa cappella privata. Molto confortevoli e ampie le 111 camere, di cui 11 junior suite, arredate in stile moderno ed essenziale, nelle tonalità di bianco crema e nocciola, alcune con balcone e affacciate sul giardino interno, altre con vista su Assisi. L’hotel dispone infine di due ristoranti, di cui uno al piano terra e l’altro al primo piano. Ogni sala può accogliere fino a 160 persone e propone un’eccellente cucina del territorio accompagnata da un’importante carta dei vini. G.B.R. 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 169


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NEL CUORE VERDE DEL PARCO DELL’ETNA, IL GRAND HOTEL È UN HOT SPOT DELL’HOTELLERIE DI CHARME. IDEALE PER EVENTI ESCLUSIVI E APERTO AL TERRITORIO GRAZIE A UN RICCO PROGRAMMA DI ARTE E CULTURA CHE COINVOLGE I MIGLIORI ARTISTI SICILIANI truttura di nuovissima costruzione, L’Ora Luxury Catania Grand Hotel Villa Itria Congress Resort & Spa sorge nella stazione climatica di Viagrande, un tempo meta prediletta della nobiltà catanese, a circa

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15 km dal centro storico di Catania e dal bellissimo mare di Sicilia e a breve distanza dal raccordo autostradale. L’albergo, immerso in un suggestivo agrumeto del parco dell’Etna, offre un’atmosfera rilassante ed esclusiva, dal mood

cosmopolita, perfetta anche per eventi e post congress che qui trovano un felice connubio di storia, natura, tradizione e cultura: grazie al programma Ora Zero Eventi (www.oraluxurycatania.com/ora-zeroeventi.php), il grand hotel si apre al territorio, promuovendo gli artisti siciliani, con una serie di spettacoli, tra musica, teatro, danza e cabaret, in occasione dei quali la sala Etna si trasforma in un autentico teatro in grado di accogliere fino a 560 persone. Alla sala Etna si aggiungono altri 3 ambienti, altrettanto eleganti e dotati delle migliori tecnologie audio video e wi fi (presente in tutto l’albergo): la sala Ciclopi per eventi fino a 180 ospiti, e due aree polifunzionali utilizzabili per


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esposizioni, mostre, incontri di lavoro, workshop. Il resort è una cornice perfetta anche per matrimoni, gala dinner, banchetti e feste private a disposizioni dei quali c’è anche la sala Nausica. Una menzione a parte va al raffinato ristorante Penelope che propone eccellenti piatti della tradizione rivisitati e le migliori specialità della cucina internazionale curati dal noto chef siciliano Pietro Arezzi, accompagnati da una pregiata carta dei vini.

Coccole da mille e una notte In stile arabeggiante, il centro benessere Arabia promette una full immersion nel benessere integrale tra aromi e fragranze esotiche. Offre sauna, bagno

turco, docce emozionali, frigidarium con idromassaggio, zona relax, tisaneria, piscina coperta riscaldata, Jacuzzi con cromoterapia, palestra e spazi dedicati alla pratica dello Yoga e del Pilates. Ai clienti il centro propone inoltre l’esclusivo programma di dimagrimento Messeguè e la possibilità di sperimentare trattamenti personalizzati effettuati con i migliori prodotti cosmetici, fitoterapici

e i macchinari Jean Klebert di ultima generazione. Confortevoli e immerse nel verde, le 92 camere, completamente insonorizzate e suddivise tra classic, bijoux, deluxe, junior suite e suite. Nella bella stagione, infine, ci si può rilassare a bordo della bellissima piscina, attrezzata con lettini, ombrelloni e sdraio, e dotata di servizio bar, docce e spogliatoi. P.T.

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DISTESO SU UNO DEI LITORALI PIÙ INCONTAMINATI D’ITALIA A TORRE CERCHIARA, IL RESORT SI DISTINGUE PER LA SUA FILOSOFIA VINCENTE: L’OSPITE PRIMA DI TUTTO l Sole e la Luna, due elementi opposti che uniti rafforzano il loro potere: uno, simbolo della luce, dell’energia e della positività, l’altra, con il sua luminescenza misteriosa, capace di dare un senso di pace e di quiete alla fine di una giornata intensa. Questo è il logo dell’Otium Resort, splendida struttura quattro stelle distesa sul litorale ionico calabrese, alle porte di Sibari in località Torre Cerchiara. Il nuovo Otium Resort è uno dei più esclusivi club della Calabria e si affaccia sul mare limpido con un ampia spiaggia privata, costruito secondo criteri architettonici precisi che lo inserisco perfettamente nel rispetto del profilo naturale della costa. Il litorale si presenta sabbioso e granuloso ed è bagnato da un mare ampio dal fondale anch’esso sabbioso che digrada lentamente. L’albergo occupa una vasta area bonificata negli anni Trenta ed è separato dal mare da alcune file di pini marittimi che furono impiantati all’epoca. La struttura è recentissima,

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con 368 camere e otto suites disposte ad anello di fronte al mare. L’Otium Resort nasce infatti nel 2006, con lo scopo di incrementare il turismo della zona rivalutando le bellezze paesaggistiche e artistiche di cui il territorio circostante è ricco. E se inizialmente si è scelto di focalizzare l’attenzione su un target prettamente familiare, la grande offerta di proposte di soggiorno ha visto potenziare tutta una serie di servizi che hanno accolto le esigenze e le richieste anche di chi predilige una vacanza in

coppia o da solo. La filosofia che caratterizza l’Otium Resort è infatti un contatto diretto e quotidiano con la clientela, sempre al centro dell’attenzione in tutte le attività del Club, che crea un’atmosfera rilassante ed esclusiva ma al tempo stesso accogliente e familiare. Lo staff dell’Otium Resort è composto da personale altamente qualificato e che soprattutto vanta professionalità e lunghi anni di esperienza nel campo turistico. Lo spirito che li anima è quello della tenacia e della voglia sempre crescen-


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te di coccolare il cliente e seguirlo nelle sue molteplici esigenze.

Le bellezze del territorio E’ senz’altro anche la posizione strategica nella zona della sibaritide sulla costa ionica calabrese che rende il soggiorno all’Otium Resort un viaggio particolare ed esclusivo. La zona è circondata dal Parco Nazionale del Pollino e dall’Altopiano della Sila, che crea un contrasto di paesaggi tra gli scenari montani e marini. A pochi chilometri, i luoghi d’interesse culturale e storico sono molteplici: immancabile una visita agli scavi archeologici di Sibari, con le millenarie rovine e i reperti mobili (ceramiche, ori e monete) conservati nel Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Tanti sono gli itinerari che partendo dall’Otium Resort raggiungono piccoli gioielli cittadini: primo fra tutti Corigliano con il suo Castello, eretto da Roberto il Guiscardo nel XI secolo, situato nel punto più alto della cittadina e che domina

la Piana di Sibari. Corigliano è una città ricca di storia, di bellissime chiese, oggi nota anche per la coltivazione delle clementine. Ma merita una visita anche la vicina località di Rossano con il suo “Patirion”, l’Abbazia di Santa Maria del Patire, maestoso impianto monastico dove si possono ammirare le tecniche architettoniche ed artistiche, bizantina, normanna ed araba e la Cattedrale, che custodisce il “codex Purpureus”.

Un club dai mille colori La vita all’interno del Otium Resort è comunque ricchissima di iniziative sportive e di relax sia di giorno, come di spettacoli e serate a tema, sia di sera. Le 376 camere sono conforte-

voli e luminose, distribuite su tre piani intorno alla piscina con balcone oppure con patio attrezzato, per una capienza complessiva di più di 1000 posti letto. Ovviamente sono disponibili camere doppie, triple, ma anche quadruple, quadruple superior e quintuple, come nella migliore tradizione delle vacanze in villaggio che accolgono famiglie o gruppi di amici, tutte dotate di aria condizionata, televisore, telefono, cassetta di sicurezza e frigobar e connessione internet gratuita. Tantissime le attività durante il giorno, da vivere con tranquillità in piscina, anche nella zona bambini, oppure sulla spiaggia come il beach volley o il beach soccer, in pedalò o in canoa. Non mancano campo di calciotto in erba sintetica, due

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Emilio Laurìa

campi da tennis squash, bocce e ping pong dove alternare a giochi e tornei piacevoli soste in uno dei tre bar dell’Otium Resort. Con la fine della giornata inizia l’animazione serale, tra spettacoli e cabaret in anfiteatro. All’interno del Otium Resort ci sono 3 ristoranti: uno sulla spiaggia, specializzato in piatti freddi e grigliate serali; uno dai menu più tradizionali, il ristorante “Pollino” con veduta panoramica, che offre le specialità gastronomiche del territorio, come le tagliatelle al gambero rosso e zucchine o i ravioli con funghi porcini, seguiti da secondi “forti” come porchetta, salsiccia nostrana e grigliate; e infine il ristorante di fronte alla piscina a sfioro di ben 1200 metri quadrati, con aria climatizzata e veranda esterna che offre un servizio a buffet a pranzo e cena. Qui si consuma anche la colazione del mattino. Per i più piccoli è sempre attivo un servizio di biberoneria da 0 a 3 anni, con una attenta selezione di alimenti inclusi (esclusi latte e omogeneizzati).

Una filosofia vincente Insomma da anni, come ci conferma Emilio Laurìa, direttore generale del Resort, «la filoso174 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Emilio Laurìa (foto) vanta una lunghissima carriera professionale nel mondo dei villaggi turistici. Gioviale, energico e pieno di vitalità nel corso degli ultimi 35 anni ha percorso tutte le tappe nelle società specializzate come Valtur, di cui è stato anche responsabile delle Risorse Umane per l’Italia. Lauria ha inventato gli Emilio Club, ha tenuto a battesimo personaggi divenuti famosi, ha gestito strutture importanti, ma ha sempre quello stesso contagioso l’entusiasmo che lo contraddistingue. «Mi piace definirmi come un “artigiano dell’industria di alta qualità”, e la stessa filosofia è l’asse portante dell’Otium Resort. Certo, il nostro è un lavoro che è mutato profondamente in questi anni, come è mutata la società in cui viviamo. Globalizzazione, internet, corsa sfrenata al prezzo più basso. In più, l’idea stessa di vacanza è cambiata. Una volta la gente andava nei villaggi turistici per provare ogni tipo di sport. Oggi in palestra ci va tutto l’anno e in vacanza cerca qualcos’altro. Da qui l’idea di proporre una vacanza dedita esclusivamente o quasi all’ozio, al dolce far niente, al farsi coccolare. Qui proponiamo un luogo dedito alle emozioni, che nutrono l’intelletto attraverso il recupero dell’equilibrio e della serenità. Sempre con la formula dell’all-inclusive, ma “cucita” addosso al cliente. Più che manager mi piace definirmi un sarto della vacanza, mi piace dare questo messaggio di estrema attenzione all’ospite e soprattutto essere presente in ogni momento della vita del villaggio. Perché è la nostra filosofia di soggiorno il segreto della nostra competitività vincente».

fia Otium è sinonimo di vacanza “rispettosa delle esigenze del cliente». «Siamo consapevoli», continua Laurìa, «che ogni anno è necessario offrire qualcosa di più e questo è il nostro impegno, alla ricerca continua del confort migliore, della scelta di un personale moti-

vato e professionale, di una grande offerta di servizi sempre contenendo i prezzi, per un rapporto veramente unico rispetto alla qualità che offriamo. Perché quello che per noi rimane al centro delle nostre attenzioni è sempre il cliente». Cristina Chiarotti



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Palace Hotel Bari L’OSPITALITÀ PUGLIESE VI DÀ IL “BENVENUTO AL SUD” ALL’INTERNO DI UNA STRUTTURA CHE HA FATTO DEL LUSSO ACCESSIBILE IL SUO PUNTO DI FORZA

l Palace Hotel, la più grande struttura alberghiera nel cuore commerciale e culturale di Bari, a pochi passi dalla porta d’ingresso al centro storico, dalle vie dello shopping e dalle maggiori attrazioni offerte dal capoluogo pugliese, è uno dei punti di riferimento dell’hotellerie a 4 stelle della città. Costruito negli anni Cinquanta, è stato riammodernato di recente con il passaggio alla nuova proprietà di François Droulers, all’interno di un processo di rinnovamento che punta in modo deciso verso un’offerta di lusso accessibile e con un’attenzione particolare al settore congressuale. Eleganti e raffinate, le sue 196 camere, di cui diciotto suite,

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sono tutte dotate di connessione internet veloce, televisione con canali satellitari e film su richiesta, mentre negli spazi comuni dell’albergo è disponibile una connessione in fibra ottica a 100 mega e nel Centro Congressi interno tutte le sedici sale si avvalgono di un controllo computerizzato dell’impianto di climatizzazione, collegamento wi-fi gratuito e impianti per la traduzione simul-

tanea. Il Business centre, articolato su tre piani con capienza fino a 1500 persone, ha il suo fulcro nel Salone degli Specchi, in grado di ospitare eventi fino a 450 partecipanti, caratteristica che ne fa una delle più grandi sale congressi interna a una struttura ubicata nel cuore della città in Italia. Tra le peculiarità dell’albergo anche la possibilità di scegliere una camera a misura delle proprie esigenze: per la donna manager, per cui è stato ideato dallo chef Vito Paradiso un menu dedicato povero di grassi, per i bambini, che potranno trovare regali peluche e cartoni animati, per chi viaggia con i propri animali domestici, con cuccia, set di prodotti per la pulizia del pelo e menu ad hoc e per gli appassionati di musica, che potranno ascoltare una vasta scelta di opere classiche nell’impianto stereo presente in stanza e consultare la biblioteca a tema. Donatella Farello

Per l’estate 2011 il Palace Hotel propone un pacchetto, dal titolo allusivo “Benvenuti al Sud!”, per conoscere meglio la città e le sue attrazioni. Durante un soggiorno da una a tre notti in camera Superior, dopo la colazione premiata come “Miglior Breakfast d’Italia”, gli ospiti potranno esplorare le strade più frequentate e i vicoli più caratteristici di Bari vecchia, alla scoperta di arte, cultura, gastronomia e tradizioni locali, visitando la Basilica di San Nicola, il Castello Svevo, la Cattedrale e la città vecchia. 176 5-6 2011 | www.mastermeeting.it



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 UNA “PORTA” CHE CUSTODISCE UN’OASI DI COMFORT E SI APRE SU UN PICCOLO MONDO DAL GRANDE FASCINO: QUELLO DEL LAGO DI COMO. META IDEALE PER SOGGIORNI RELAX. MA ANCHE PER INCONTRI DI LAVORO A TUTTO TONDO difficile trovare nella storia del mondo un luogo dove l’arte, il piacere e l’amore abbiano svolto i loro fasti tra scenari più belli, in mezzo a trionfi di natura e di luce più voluttuosi e più intensi”. Così scriveva il letterato lombardo Car-

“È

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lo Linati a proposito del Lago di Como. E come lui, su questo piccolo mondo protetto, tanti altri artisti si sono espressi con grande prodigalità, in tutte le epoche e in tutte le lingue, chi con versi, chi con note musicali, chi ancora con oli e pennelli. Fatto sta che il fascino ipnotico del Lago di Como strega

chiunque lo veda la prima volta, ma anche chiunque vi torni. I suoi dolci declivi, a cui fanno da contraltare ripide scogliere a strapiombo sull’acqua, la vegetazione arcadica che rimanda all’anima contadina del luogo e le magnifiche ville signorili che testimoniano, invece, l’anima nobile del lago, sono una autentica delizia sia per gli occhi sia per lo spirito. Ed è proprio su questa delizia che si aprono le porte del Palace Hotel di Como, quattro stelle del Gruppo Villa d’Este, diretto da Robert Webber che racconta: «l’hotel gode di una posizione privilegiata, è affacciato sulle rive del lago, in pieno centro e a pochi passi dalle vie dello shopping e dai monumenti come il Duomo, corso Vittorio Emanuele II, i portici Plinio e piazza Cavour. Insomma l’albergo è un’enclave di comfort e tranquillità, straordi-


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Il Palace è anche una location ideale per gli appassionati del golf che nel raggio di 20 chilometri trovano ben 7 golf club 18 buche. Si può scegliere tra quello storico e rinomato di Villa d’Este, quelli di Carimate e Monticello, sedi di importanti campionati internazionali, il centenario Golf Club di Menaggio&Cadenabbia, il campo di Lanzo immerso in un bosco di faggi e castagni e i percorsi di Lecco e La Pinetina, altrettanto suggestivi e impegnativi. nariamente accessibile: si trova a solo un chilometro dalla stazione ferroviaria, a 7 dalla A9 Milano Laghi, a 60 da Malpensa. Caratteristiche che lo rendono una location perfetta, da godere tutto l’anno, in special modo per eventi e incontri di lavoro, oltre che per soggiorni relax». L’allure che vi si respira è davvero qualcosa di unico e nasce dal felice connubio di antico e moderno: grandi spazi che evocano atmosfere d’altri tempi ma funzionali e integrati con le tecnologie più attuali. Del com-

plesso fanno parte l’ottocentesco Palazzo Plinius uno degli edifici più antichi della città e la moderna dependance Pianella, da cui si gode un’impareggiabile vista sul lago. Luminose e confortevolmente arredate, le 100 camere sono in parte affacciate sulla passeggiata a lago e attrezzate per ospitare anche piccoli amici a quattro zampe. Si dividono tra Standard, Vista Lago e Deluxe e c’è anche una Family Room molto spaziosa e dotata di tutti i comfort per soddisfare le esigenze di una famiglia.

A misura di meeting L’offerta business dell’hotel comasco è una delle più moderne e all’avanguardia della città con un centro congressi che si articola in 5 sale polivalenti di cui la più capiente è in grado di accogliere fino a 180 persone. Perfetto per ogni tipo di evento, dal piccolo meeting alla convention, lo spazio offre dotazioni di ultima generazione; su richiesta si possono noleggiare anche i servizi di videoconferenza e traduzione simultanea. Per cene di lavoro e banchetti sono, inoltre, a disposi5-6 2011 | www.mastermeeting.it 179


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cina mediterranea proposti secondo la stagionalità e rivisitati creativamente dallo chef. Al menu si accompagna un’ottima carta dei vini. Molto bello l’ambiente, con una raffinata sala panoramica da cui si vede in primo piano Villa Olmo. Per

Robert Webber, g.m. dell’hotel

zione due sale ricevimenti in grado di ospitare fino a 200 persone. Non mancano ovviamente le possibilità post congress tra percorsi culturali, per esempio lungo le antiche mulattiere e strade carraie del Lario, naturalistici, in barca, a piedi o in bicicletta, e tour tra le ville d’epoca, bellissima la Villa Carlotta con il suo immenso parco botanico che si può raggiungere in battello partendo direttamente dal pontile situato di fronte all’hotel. A 30 chilometri si trova poi il Casino di Campione.

La cucina lacustre dell’Antica Darsena Situato sulla darsena di Palazzo Pianella, ma collegato internamente all’albergo, il ristorante Antica Darsena offre una ricca scelta di specialità del lago oltre ai migliori piatti della cu180 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

cocktail, aperitivi e deliziosi piatti freschi, c’è invece il Garden Bar Ceccato, rinomato punto di ritrovo comasco, immerso nel giardino privato dell’hotel, che, nella bella stagione, si trasferisce sulla magnifica terrazza. G.B.R.



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Pullman Timi Ama Sardegna Hotel LA MIGLIORE TRADIZIONE DELL’OSPITALITÀ SARDA PER UN BUSINESS HOTEL DI ALTO LIVELLO SULLA PUNTA SUD-ORIENTALE DELL’ISOLA

Villasimius, all’interno dell’area marina protetta di Capo Carbonara, estremo Sud-Est dell’isola, il Pullman Timi Ama Sardegna Hotel è una struttura ricettiva che ha fatto della sua posizione geografica, tra il verde della macchia mediterranea circostante e il mare a ridosso di cui sorge, uno dei suoi punti di forza. Lo stretto legame con il territorio sardo si manifesta anche nello stile dell’edificio, che conserva l’atmosfera e il fascino della Sardegna tradizionale, e nella cucina, offerta in tre diversi ristoranti, che riprende le ricette della tradizione e gli ingredienti locali. Incastonato in una baia sovrastata da una torre aragonese, questo hotel cinque stelle si trova a due chilometri dalla cittadina di Villasimius, ed è collegato al resto della Penisola dall’aeroporto internazionale di

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Cagliari a poco più di 50 chilometri. Ideale per trascorrere momenti di riposo e svago, dispone di 275 camere, tra Classic, Superior, Deluxe e quattro Suite, con vista sulle montagne retrostanti o la baia di fronte. L’edificio, articolato su tre piani, si estende su un parco separato dal mare da un lago salato, a 500 metri da una spiaggia di sabbia fine. Al centro della struttura la piscina d’acqua dolce all’aperto con solarium e spazio per lettini e ombrelloni,

attorno a cui è possibile cenare all’aperto nel ristorante a buffet “La Veranda”. Tra le facilities quattro campi da tennis in erba sintetica, un campo polivalente e uno spazio fitness con attrezzature per il body building. Per la forma fisica e il relax è a disposizione degli ospiti anche l’Istituto di Thalassoterapia & Spa, collegato internamente all’hotel, fiore all’occhiello del Pullman Timi Ama Sardegna. Il centro propone, oltre a sauna, hammam, percorso marino e bagni idro-



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massaggi, diversi pacchetti benessere che abbinano trattamenti di bellezza a programmi di trattamenti, massaggi e rituali. Business hotel di alto livello, il Pullman Timi Ama Sardegna ha scelto di proporre un nuovo approccio all’organizzazione di riunioni, convegni, conferenze ed eventi aziendali. Lo spazio congressi propone diverse soluzioni, dalle quattro diverse sale, in grado di ospitare da 350 a 40 partecipanti, dotate di tutte le attrezzature tecniche necessarie e connessione internet senza fili gratuita, ai Chill out spaces, da poco ristrutturato, un luogo informale dall’arredo elegante per rilassarsi davanti a un cocktail e chiacchierare, mentre all’aperto si aprono l’anfiteatro da 400 posti e la terrazza, coperta, ideata come spazio espositivo esclusivo. Tutti gli eventi sono organizzati e gestiti da un Event Manager dedicato, che assiste il cliente in tutte le fasi, mentre un IT Manager è sempre a disposizione per curare gli aspetti tecnici. Tra le attività pensate per accompagnare incontri di lavoro, giornate business e incenti-

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ve spicca il Pullman Balloon Village, uno spazio attrezzato con strutture gonfiabili per team building all’insegna dello sport all’aria aperta. Appena inaugurata sotto la direzione del Gruppo Accor anche un’altra struttura, il Capovaticano Resort Thalasso & Spa, situato su un promontorio a picco sul mare con vista sul vulcano Stromboli e sulle Isole Eolie, nei pressi di Tropea. Questo resort quattro stelle, progettato secondo un design moderno e minimalista. Suddiviso in più corpi architettonici da 121 camere in totale, punta anch’esso sulla forma fisica e il relax nell’Istituto di Thalassoterapia & Spa con tre piscine, percorso flebologico, cabine per idromassaggio, doccia ad affusione, massaggi, algoterapia, trattamenti shiatsu, doccia a getto e rivitalizzante, hammam, sauna, docce aromatiche e zona relax, mentre gli

appassionati di snorkeling e immersioni potranno trovare nel Mar Tirreno una suggestiva location. Una nota particolare merita lo Stromboli Beach Bar & Restaurant con show cooking che fa da cornice alla piscina con acqua di mare a bordo spiaggia. G.T.



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Starhotels Metropole Roma IL RECENTE RESTYLING DONA ALLA CITTÀ CAPITOLINA UN PRESTIGIOSO PUNTO DI RIFERIMENTO PER BUSINESSMEN, EVENTI E AMANTI DEL BIEN VIVRE

uggestioni cosmopolite. Atmosfere affascinanti. Linee e dettagli che emanano una freschezza tutta nuova. Il 4 stelle, costruito sulle fondamenta originarie d’un antico convento, è oggi una struttura imponente ed elegante che gode di una splendida location nel cuore pulsante della città eterna. A 300 metri dalla Stazione Termini, nei pressi delle Terme di Diocleziano, del Teatro dell’Opera, del Palazzo delle Esposizioni ai tanti punti d’interesse storico- artistico, che il mondo intero ci invidia, e dei mitici luoghi della dolce vita romana.

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Suggestiva contemporaneità Lo Starhotels Metropole ha affrontato, negli anni, continui interventi di ristrutturazione sin dalla sua acquisizione da parte della catena fiorentina 186 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

avvenuta nel 1981, ed è stato ultimamente oggetto di un restyling molto importante effettuato in simbiosi con la città che lo ospita. Oggi è un luogo dall’allure metropolitana, ricco di stimoli sensoriali che creano impalpabili emozioni, grazie alla sapiente combinazione di suoni, colori e profumi. Si tratta di un unicum di grande

charme: accurato il design della luminosa hall, tutta giocata sui toni del beige, rosso e rame; ampi gli spazi, ben definiti dall’arredo, dove aleggia una speciale atmosfera che esalta la tradizionale ospitalità di Starhotels. Sono tutti ambienti che liberano il piacere di vivere come il bar Rendez-Vous arredato in legno wengè e bam-


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per il benessere di tutti una fitness-room aperta 24 ore su 24: ideale per allentare le tensioni della giornata e mantenersi in perfetta forma con le attrezzature Technogym di cui è dotata, al ritmo della musica o guardando la TV.

Per incontri e meeting bù color rame con bergére in vimini, luogo d’incontro per l’aperitivo serale o il ristorante Apicio dal design semplice, asciutto e luce soffusa, ideale anche per feste e banchetti fino a 200 persone, molto apprezzato per l’ottima cucina romana proposta accanto a quella internazionale.

Grande charme anche di notte

te, in tutte lo Starbed che assicura sonni sereni, la possibilità di scegliere il cuscino adeguato alle proprie esigenze e lo Starbeauty (linea di prodotti per il benessere e relax). Sono 53 le executive room, tecnologicamente pensate per la clientela business che intende lavorare anche in albergo tra coccole e servizi dedicati. E

Sono dislocate su tre livelli le 9 sale polifunzionali che accolgono da 10 a 180 persone per un totale di 700 posti complessivi con la possibilità di utilizzare un esteso foyer antistante le sale: perfetto per esposizioni o coffee break. Sono spazi dotati di alta tecnologia e molto utilizzati, data la posizione centralissima, per seminari e corsi di formazione. L.S.B.

Legno e marmo i materiali utilizzati per le 236 camere, tra cui 9 splendide suite: una sintesi ideale tra il classico e il design dove salta subito all’occhio la cura del dettaglio per garantire un completo comfort come, ad esempio, le luci direzionali da lettura sulla testata del letto. Gli arredi sono in ciliegio con rifiniture sui toni dell’oro, del verde o del beige e gli specchi hanno la cornice a foglia d’argento e, naturalmen5-6 2011 | www.mastermeeting.it 187


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Starwood Hotel & Resorts NELLA BELLA STAGIONE LA CITTÀ DI MILANO SI TRASFORMA. IN UNA TERRAZZA ESCLUSIVA AL THE WESTIN PALACE. E IN UN GIARDINO FIORITO ALL’H CLUB>DIANA. PER COCKTAIL E HAPPY HOUR TRENDY AND CHIC

estate è arrivata e, a Milano, il modo migliore per festeggiarla è l’aperitivo all’aperto: al tramonto o sotto le stelle, l’importante è dimenticarsi del traffico e dello stress e ritagliarsi un momento in totale relax, da soli o, ancora meglio, in compagnia. Se poi a far da cornice sono due degli alberghi più esclusivi della città, l’atmo-

L’

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sfera è assicurata e fa pendant con l’esclusività. Al The Westin Palace Milan in piazza della Repubblica, il nuovo punto di riferimento a Milano è l’elegante Roof Terrace 8th Floor, una location ideale

anche per eventi e feste private. Sedute dalle calde nuance naturali dal beige e al testa di moro, da cui si gode una vista mozzafiato sui tetti della città fino alle guglie del Duomo, arredano l’ampia zona solarium


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dove, di giorno, gli ospiti possono rilassarsi al sole ma anche dedicarsi al lavoro grazie alla wireless zone. E quando il sole tramonta, c’è l’avvolgente zona lounge con dj set, dove lasciarsi tentare dalle squisite creazioni dello chef Augusto Tombolato e dai cocktails Absolut Vodka. Sullo stesso piano si trova anche la nuova terrazza privata della suite presidenziale dell’albergo, in cui non si può non provare la nuovissima minipiscina di ultima generazione Seaside di Teuco. Ma veniamo agli appuntamenti da segnare in agenda: tutti i lunedì e mercoledì dalle 19,00 alle 22,00 la Roof Terrace 8th Floor propone un aperitivo tematico al prezzo di 15 euro: il lunedì a base di “Superfoods” con cibi che, se abbinati in modo corretto, aumentano le proprietà nutrizionali e rivitalizzanti; il mercoledì sarà invece dedicato al “Made in Italy” con

specialità regionali per celebrare i 150anni dell’Unità d’Italia.

Un look tutto nuovo per h club>diana Lo storico hotel Sheraton Diana Majestic di Milano spalanca le porte del suo incantevole giardino privato, ritrovo doc della movida meneghina, nonché tempio del buon bere dove concedersi una raffinata cena

mediterranea, ma anche un rilassante dopocena o un brunch all’aria aperta nel fine settimana con gli appuntamenti del Saturday e del Sunday Brunch. Per i bon vivant la stagione 2011 del fresco dehor di hclub>diana riserva un’ulteriore sorpresa: un look tutto nuovo, ancora più glam grazie al recente restyling firmato da Roberto Lazzeroni per Baxter. La nuova collezione open air evoca atmosfere brasiliane ispirate alla natura: marrone bruciato e beige nel cuoio e nella pelle delle poltroncine e dei poof abbinati al verde salvia e lime dei divani e ai dettagli in argento dei tavolini del gazebo. Ecco il programma della stagione: hclub>diana aperto tutti i giorni dalle 10.30 all’1.00; martedì, mercoledì, giovedi e domenica sera ci si rilassa con dj e sax&violin live performance. Tutti i giorni, dalle 19.00 alle 22.00 cocktail e soft drink vengono offerti a partire da 10 euro, allo stesso prezzo dalle 22.00 all’1.00 c’è l’after dinner, mentre il sabato, dalle 12.30 alle 15.00, il brunch costa 32 euro e la domenica 38 euro (bevande escluse). Monica Pittori

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Grand Hotel Tiziano e dei Congressi UN GRANDE SPAZIO PER EVENTI, CONGRESSI E INCONTRI DEDICATI AL SEGMENTO MICE RENDONO QUESTA STRUTTURA UN UNICUM CHE NON TROVA PARAGONI A LECCE

iù di tremila eventi di piccole e medie dimensioni nel 2010 e un calendario già fitto di appuntamenti per l’anno in corso con un numero di ospiti superiore ai 250 ciascuno: questi numeri da soli bastano a qualificare il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi come una delle strutture di punta per il settore Mice nella Penisola Salentina. Come ci racconta Viviana De Rinaldis, Direttore Commerciale dell’Hotel (foto sotto): «nonostante la continua apertura di nuove strutture in città, non vedo una reale concorrenza ai nostri livelli.

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Noi possiamo contare su una posizione strategica, all’ingresso della città, che permette a chi giunge in automobile di non doversi addentrare nel centro storico e cercare parcheggio, ma a 200 metri dal cuore di Lecce. Chi arriva in aereo, a Brindi190 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

si, può prendere la navetta, che lo lascerà al city terminal, a 50 metri dal nostro hotel». Inoltre, aggiunge: «il Grand Hotel Tiziano offre una ricettività senza paragoni a Lecce, sia a livello di ospitalità sia per quanto riguarda la capienza delle sale meeting: ben 2000 posti. Questo vale anche per la ristorazione, affidata allo chef Pierangelo Faggiano. Ci ha dimostrato più volte, l’ultima a Capodanno quando avevamo 450 ospiti, di sapere soddisfare le richieste di un gran numero di commensali garantendo la stessa qualità e raffinatezza per ogni piatto. Di una cosa andiamo soprattutto orgogliosi: il nostro staff, che comprende sia chi si occupa della reception sia il team del settore congressuale, sia gli addetti alla ristorazione, manutenzione e ai piani. Tutti, con gentilezza, cordialità e professionalità, hanno un obiettivo comune: accogliere l’ospite e lavorare affinché abbia un ricordo gradevole del soggiorno, il desiderio di tornare e racconti ad altri la piacevole esperienza». Il 2011 sarà l’anno dell’inaugurazione della nuovissima City Spa, uno spazio per il benessere e il relax: 550 metri quadrati

interamente dedicati alla forma fisica e a ricaricarsi nei momenti liberi dagli impegni lavorativi. Il centro benessere offre sauna, bagno turco, docce emozionali e un’area umida. L’area fitness con palestra attrezzata prevede la presenza costante di un personal trainer, per ideare percorsi personalizzati e guidare l’attività fisica, mentre nel centro estetico si trovano solarium, lettini e doccia abbronzante. Con questa apertura il Grand Hotel Tiziano e dei Congressi amplierà e perfezionerà il ventaglio dei servizi offerti alla clientela business. «Oltre alla nuova City Spa», spiega Viviana De Rinaldis «offriamo innanzitutto un business centre con capienza fino a 2.000 persone, 13 sale meeting da 10 a 800 posti, internet point e connessione Wi-fi gratuita su tutta l’area. Al suo interno, poi, 2000 metri quadrati di espositivi con possibilità di ospitare fino a 60 stand espositivi, ampi spazi interni ed esterni, dove poter realizzare coffe break o lunch-break a buffet e una ristorazione di qualità nel Ristorante Michelangelo e nel Salone delle Feste, caratterizzati da ampie volte a stella, che possono ospitare rispettivamente fino a 120 e fino a 500 persone sedute, ideali per cene di gala, feste e ricevimenti». Monica Faggiano



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Turismo Torino e Provincia Convention&Visitors Bureau PRIMA STRUTTURA NEL SUO GENERE IN ITALIA, PROMUOVE IL SEGMENTO TURISTICO-CONGRESSUALE DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO PROVINCIALE E SI AGGIUDICA I WORLD MASTERS GAMES INVERNALI DEL 2015

ome avviene già da anni nelle principali destinazioni turistiche europee, anche Torino dispone di una realtà in grado di valorizzare la propria offerta rivolta al segmento Mice, proponendola sia al resto del Paese, sia sul mercato internazionale: è il neonato Turismo Torino e Provincia - Convention&Visitors Bureau. Nato a fine 2010 dall’integrazione dell’ente di promozione congressuale con l’agenzia di accoglienza turistica del territorio della provincia di Torino, e primo del suo genere in Italia, il Convention&Visitors Bureau lavora per sostenere l’offerta turistico-congressuale della città, potenziando il coordinamento tra risorse e strutture. La città dispone, infatti, di strutture moderne e all’avanguardia, in cui ospitare congressi e meeting: il Lingotto, Torino Incontra e l’Unione Industriale, tutti ubicati in posizioni strategiche e facilmente raggiungibili, tre spazi adatti per qualsiasi tipo di evento, dai congressi medici e scientifici alle convention aziendali, dalle manifestazioni culturali ai concerti. La città può contare anche su un’offerta ricettiva di qualità per un totale di circa 10.500 camere e su un territorio dalle

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molteplici attrattive, soprattutto nell’anno in cui torna a essere idealmente la capitale della nazione grazie alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il primo risultato concreto della strategia messa in campo dall’ente Turismo Torino e Provincia – Convention&Visitors Bureau è stata l’assegnazione dei World Masters Games invernali che si disputeranno nel 2015. I giochi olimpici per atleti over 35 troveranno la loro cornice nei comuni olimpici di Sestriere, Bardonecchia, Cesana Torinese, Claviere, Pragelato, Pinerolo, Sauze d’Oulx e Torino, battendo le proposte di Calgary, Oslo e Tarvisio, e riportando in Piemonte le competizioni dopo l’edizione estiva del 2013. Con un investimento previsto di circa 3 milioni di euro, i World Masters Games coinvolgeranno, stando alle attese, un pubblico di circa 6.200 persone, tra atleti e appassionati. Questa assegnazione è un riconoscimento importante dell’appeal professionale, sportivo e turistico che la Regione si è conquistata nel mondo e permetterà di valorizzare il territorio, sfruttando l’eredità olimpica, non solo in termini materiali con l’utilizzo degli impianti, ma anche in termini immateriali con

i volontari e le capacità tecnicoorganizzative che le Olimpiadi del 2006 hanno lasciato in eredità alla città subalpina. I numeri dei World Masters Games invernali, in cui le gare nelle discipline della neve si disputeranno in montagna, quelle del ghiaccio a Torino e con Cerimonia di apertura e di chiusura rispettivamente a Sestriere e a Torino, parlano di un consistente sforzo organizzativo, ma che sarà accompagnato da grandi opportunità per il comparto turistico. Durante i 9 giorni di gare, negli 8 Comuni coinvolti, si potranno vedere, infatti, 18 discipline, tra cui 9 sport obbligatori (sci alpino, sci di fondo, biathlon, combinata nordica, hockey, salto dal trampolino, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità e curling), 4 per atleti diversamente abili (sci alpino, sci di fondo, biathlon e curling) e 5 facoltativi (calcetto, scacchi, corsa con i cani da slitta, ciaspole e arrampicata). Attesi più di 6.000 sportivi, di cui 200 disabili, e 800 volontari per garantire la migliore riuscita dell’evento. Giovanna Pitto



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UNA REGINA HOTEL BARI MODERNO CITY RESORT ALLE PORTE DI BARI, PROPONE SUL MERCATO ALBERGHIERO UN INNOVATIVO CONCEPT CHE INTEGRA LA STRUTTURA NEL CONTESTO LOCALE RISPETTANDO LA STORIA E L’ARCHITETTURA PUGLIESE Una Regina Hotel, nuovissimo City Resort alle porte di Bari realizzato secondo lo stile architettonico tipico dei borghi pugliesi, nel 2011 ha visto un deciso cambio di immagine e di strategie di marketing. L’arrivo del nuovo direttore ha, infatti, trasformato questa struttura 100 camere e un centro congressi da quindici sale per even-

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ti fino a 800 partecipanti – in un city resort all’avanguardia. Come ci racconta proprio il direttore Francesco Ascalone «la struttura è stata concepita sin dall’inizio come albergo non tradizionale, articolato in una serie di outlet all’interno di un borgo, che, dal punto di vista estetico e funzionale, ricorda le ambientazioni tipiche degli storici villaggi pugliesi. L’utilizzo

massiccio di pietra e tufo si discosta dalle attuali tendenze a costruire con cartongesso e materiali compositi, offrendo all’ospite la sensazione di vivere in un’atmosfera con connotazioni d’epoca. Per ogni outlet è stato creato un marchio indipendente (Noha Ristorante Mediterraneo, Regina Spa, Almus Fitness Club) e i percorsi per raggiungerli sono stati progettati al fine di poter ridurre il contatto con il filtro istituzionale della reception». E a proposito degli obiettivi che lo hanno guidato nel cambio di impostazione, spiega: «l’immagine è stata studiata per offrire al pubblico un borgo vivibile a 360 gradi, con l’obiettivo di abbattere la barriere nei confronti della clientela locale, punto critico di ogni hotel. Questo concetto è stato sviluppato e tradotto in comunicazione anche sul web. Infatti, al sito istituzionale di


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Una Hotels sarà affiancata una nuova piattaforma indipendente (www.unahotelreginabari.it). Il portale offrirà informazioni, oltre che sulla stessa struttura, soprattutto su eventi e novità, con guide interattive e proposte di programmi on site nel territorio di riferimento. L’obiettivo è creare una community che condivida esperienze di viaggio e ci permetta di conoscerne le esigenze, nell’ottica di offrire agli ospiti un prodotto sempre più in linea con le proprie aspettative». «I nostri 15 spazi congressuali, insieme alle vaste e articolate aree all’aperto», continua Ascalone, sottolineando i punti di forza del resort per il mercato business, «mantengono lo stile caratteristico della struttura grazie alle colorazioni morbide della pietra e del legno. Entro il 2011 sarà anche completata una nuova sala da 500 posti a platea, con vista mare, dotazione d’obbligo in una struttura

che, nella sua nuova veste, si impegna a far convivere, soprattutto nei weekend, la banchettistica con gli eventi e i grandi meeting locali. In aggiunta le camere, alcune delle quali con terrazzino privato, che diventano piccoli appartamenti indipendenti, permettendo di rilassarsi nelle ore lasciate libere dagli impegni di lavoro, a tal punto da dimenticare di essere a soli 15 minuti dall’operosa e caotica Bari. Inoltre, durante i mesi invernali, il soggiorno all’Una Hotel Regina è unico ed esclusivo, soprattutto per il manager, che ha la possibilità di associare agli affari attività di svago e riposo, per esempio, nella piscina coperta semi-olimpionica o nel centro benessere. Grazie a questi plus il target si allarga, diminuendo il gap di occupazione tra i giorni feriali e i festivi, punto notoriamente critico per gli alberghi business». Anche per il segmento leisure,

il resort propone la Spa come uno dei suoi punti di forza: 500 metri quadri di area umida tutta realizzata in pietra e parzialmente sviluppata all’interno di tre tradizionali trulli. Qui si trovano una piscina a 34° con percorso Kneipp, docce emozionali, sauna e bagno turco, aree relax con chaise longue in pietra riscaldata e vasche idromassaggio individuali. «La nostra proposta per il benessere e il riposo si basa su due aspetti fondamentali: la remise en forme, con soggiorni personalizzati studiati per il miglioramento della forma fisica grazie all’azione combinata di attività sportiva, trattamenti e gastronomia mediterranea controllata, e le settimane vacanza nel borgo, accompagnate dalla possibilità di visitare i luoghi e le attrazioni pugliesi dislocati in un raggio di 50 chilometri». E conclude: «siamo l’unica struttura della zona in grado di offrire un’area congressuale modulare e articolata, in un complesso dall’architettura esclusiva dotato di spazi ampi e vivibili, con aree benessere e sport di categoria superiore. Grazie ai nostri valori e agli ingenti investimenti che stiamo facendo, ci poniamo l’obiettivo di diventare, nell’arco dei prossimi 18 mesi, il punto di riferimento chiave per l’ospitalità R.C. Mice sul territorio». 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 195


SERVIZI

Blastness

Sviluppatore di business per gli alberghi FORNISCE A HOTELS E CATENE ALBERGHIERE UN TOOLS DI STRUMENTI, SERVIZI E STRATEGIE PER INCREMENTARE IL TRAFFICO SUL SITO E LA VENDITA DI CAMERE ON LINE. CON UNA PROMESSA: UN RAPIDO RITORNO DELL’INVESTIMENTO ocietà dinamica, flessibile ed affidabile, focalizzata sul revenue e sui volumi di fatturato prodotti, Blastness, fondata nel 2005 da Andrea Delfini, fornisce agli alberghi sistemi, servizi, formazione e consulenza per incrementare la vendita di camere attraverso i canali internet e aumentare il traffico sul sito dell’hotel, operando in diverse aree di attività e integrandosi perfettamente con i sistemi pre-esistenti. Dal CRS – booking engine, channel manager e rate checker integrati – alla GDS; dal WEB al Revenue Management, Blastness garantisce contrattualmente ai suoi clienti la copertura dei costi delle attività pianificate, tramite l’incremento di produzione dei canali di vendita on line.

S

Abbiamo incontrato Andrea Delfini (foto), che ha coordinato progetti per lo sviluppo del canale commerciale on line per alcune delle principali catene alberghiere italiane, per fare il 196 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

punto sull’evoluzione del settore turistico-alberghiero alla luce dei nuovi canali elettronici di prenotazione. «Con Internet il sistema delle prenotazioni è cambiato radicalmente. Ricerche recenti dimostrano che l’utente che prenota una camera on line utilizza di più le OTA (Online Travel Agencies), come per esempio Expedia, Booking, Lastminute, piuttosto che i motori di ricerca tradizionali, come Google. Inoltre, dopo aver cercato un hotel attraverso le OTA, più del 50% consulta il sito ufficiale prima di effettuare la prenotazione. Tale comportamento porta ad un incremento sostanziale del traffico indotto verso il sito dell’hotel. In termini di scelta finale incide anche, e in modo importante, la brand reputation dell’hotel, ovvero il complesso di commenti, critiche, apprezzamenti e giudizi generati dai cosiddetti UGC (User Generated Content) come Tripadvisor, e utenti dei social network». Da un punto di vista tecnologico, qual è l’elemento innovativo che sta modificando di più il mercato e i suoi canali distributivi? «L’innovazione più grande riguarda l’informatizzazione dei contenitori di tariffe e disponibilità. Sono nati sistemi, come il CRS Blastness, che permettono di gestire in modalità automatizzata, integrata e coordinata tutti i canali elettronici attraverso un unico pannello di controllo. Per contro, molti opera-

tori tradizionali come tour operators e wholesalers, si sono dotati o si stanno dotando di sistemi informatizzati in grado di interconnettersi e scambiare inventari e tariffe non solo con sistemi utilizzati dagli hotels ma anche con i sistemi dei loro partner e talvolta dei loro competitors, al fine di disporre sempre della massima quantità di camere e delle migliori tariffe». Quali le opportunità e quali le criticità dell’interconnessione tra i sistemi nella distribuzione di camere di un hotel? «L’opportunità maggiore é l’aumento esponenziale della capacità di distribuzione su canali e mercati diversi; parlando di criticità, talvolta le interconnessioni rendono impossibile una mappatura della propria distribuzione e possono comportare, tramite diversi passaggi tra operatori, l’esistenza di tariffe pubbliche fuori dal controllo diretto dell’hotel». Quali sono le applicazioni e i servizi proposti da Blastness per sviluppare il canale commerciale on-line alberghiero? Noi forniamo un CRS, Central Reservation System, a cui è collegato sia un booking engine per la vendita diretta di camere attraverso il sito dell’hotel, sia un channel manager per la gestione dei canali elettronici di terze parti (OTA, GDS e TO/Wholsalers). Nel CRS è integrato anche uno strumento di analisi automatizzata quotidia-


Meglio essereÊalÊcentro cheÊessere inÊcentro. Gorla Viale Monza Via Rancati

Turro

Viale Monza Viale Brianza

Via Giacosa

Viale Brianza

Via Stamiea d’Ancona Via Padova

Via Palmanova

Piazzale Loreto Viale Melchirre Gioia

Stazione Centrale

Stazione Centrale Viale Romagna

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Viale Abruzzi

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ViaÊStamiraÊDÕAncona,Ê27Ê-Ê21027ÊMilanoÊ-ÊItaly telÊ+39Ê02Ê288541Ê-Êinfo@ramadaplazamilano.it

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Ramada PlazaÊMilano. AÊsoliÊ5Êminuti dalÊcentro.


SERVIZI

HOTEL SANTA MARIA NOVELLA L’Hotel Santa Maria Novella di Firenze, pur in presenza di una incisiva distribuzione degli IDS (Booking, Expedia, ecc. ), è riuscito a sviluppare un canale diretto di vendita. Il suo sito è il primo dei canali online: cresciuto di oltre il +100% rispetto allo stesso periodo del 2010, rappresenta il 30% del totale ricavi delle prenotazioni.

na delle politiche tariffarie dei competitors, il rate checker. Realizziamo siti internet ottimizzati per la commercializzazione on-line e gestiti tramite CMS, Content Management System, sviluppiamo sistemi di composizione ed invio di newsletter. Ci occupiamo della visibilità del sito in rete, gestiamo campagne di promozione pay per click e pay per inclusion, creiamo strumenti, come blog collegati ai principali social network, tecnologie e supporto per tutte le attività legate al Web 2.0. Inoltre, eroghiamo attività di formazione e consulenza di Revenue Management, distribuzione internet, supporto alla contrattualistica e all’inserimento in canali IDS, canali di visibilità e on request». Blastness serve solo grandi hotels o anche strutture più piccole? «Attualmente seguiamo circa 400 strutture in Italia, dai B&B ai grandi hotels. Oggi anche microstrutture di poche camere possono avvalersi di tecnologie che solo fino a qualche anno fa erano di esclusivo appannaggio di grandi catene: tecnologie a basso costo e con possibilità di copertura degli investimenti in tempi brevissimi». Quali sono i punti di forza di Blastness? «La massima flessibilità: pos198 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

siamo creare un sistema ex novo oppure integrarci con piattaforme e soluzioni preesistenti. Altro punto di forza sono le nostre reali esperienze». Come assicurate ai vostri clienti il ritorno sull’investimento? «Nell’ultimo anno abbiamo sviluppato un importante reparto di specialisti del revenue che affianca i clienti nell’analisi, nel monitoraggio continuo e nella definizione delle strategie. Grazie a queste figure professionali siamo in grado di elaborare velocemente i risultati delle azioni intraprese e di apportare eventuali correttivi. Inoltre, stiamo sviluppando

moduli di business intelligence che permettano di tenere costantemente sotto controllo il raggiungimento degli obiettivi prefissati e che indichino su quali leve intervenire per modificare in anticipo le strategie». Sviluppati i nuovi canali di vendita on-line, come gestite l’attività di formazione del personale in hotel? «Più che di formazione parlerei di vero e proprio “ri-orientamento culturale”. Il settore ha subito in pochi anni una profonda trasformazione e tutto è accaduto in un lasso tempo più veloce rispetto al cambio generazionale delle persone che lavorano negli hotels, da qui la necessità di istruire manager e dipendenti sulle nuove logiche della distribuzione elettronica». Vuole elencarci qualche caso di successo firmato Blastness? «I più recenti riguardano l’Hotel Nazionale, in Piazza Montecitorio a Roma; e l’Hotel Santa Maria Novella, nell’omonima piazza a Firenze». Cristina Piccinotti

HOTEL NAZIONALE L’Hotel Nazionale di Piazza Montecitorio è un esempio concreto di come sia possibile sviluppare in modo importante l’intero volume della distribuzione elettronica (+160% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), salvaguardando i canali tradizionali e i diversi segmenti di vendita della struttura. Il sito dello stesso hotel, infatti, è il primo dei canali di vendita online e rappresenta il 29% del totale fatturato camere.



SERVIZI

RomaEnergie AUMENTO DI CAPITALE, CONSOLIDAMENTO IN SPA, ATTENZIONE ALLE FONTI RINNOVABILI, TUTTO PER LA GRANDE SFIDA: DIVENTARE LEADER IN ITALIA NELLA FORNITURA DI METANO ED ELETTRICITÀ Roberto Amiconi, amministratore di RomaEnergie, alla serata del Premio Excellent 2011 con Carla Polverini di Communication Agency

omaEnergie davvero non si ferma e continua la sua scalata come fornitore leader nel campo del gas metano e dell’elettricità. La società di Roberto Amiconi consolida la sua posizione e accresce le basi per un importante ampliamento già attivo sul territorio in altre regioni del centro Italia come Toscana, Umbria, Campania e Abruzzo. Tra l’altro quest’anno il gruppo è stato anche partner del Premio Excellent 2011 assegnato a Milano lo scorso febbraio. Grandi risultati, raggiunti in brevissimo tempo, possibili grazie ad un costante impegno del gruppo RomaEnergie, oggi consolidato con un aumento di capitale in SpA, nella personalizzazione dei servizi, sia nella fase di consulenza e di installa-

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zione iniziale che, soprattutto, nella fase successiva di assistenza continua alle esigenze del cliente. In più, sempre nell’ottica di una costante e consapevole acquisizione di mercato, il gruppo può oggi vantare l’entrata tra i suoi clienti di grandi realtà alberghiere – come ci conferma il direttore commerciale Vittorio Ricerni – tra cui nomi presti-

giosi dell’hotellerie della capitale e non solo, sempre nell’ottica di una filosofia di sviluppo costumer care. La trasformazione in SpA è senz’altro una svolta importante e si è resa necessaria per meglio aggredire il mercato, obiettivo ricercato anche tramite la recente costituzione di due società compartecipate da RomaEnergie al 51%; la Nord Italia Energie Srl


SERVIZI

a Milano e la Napoli Energie Srl nel capoluogo campano. Ma quali sono le strategie vincenti di un incremento così costante? «Mentre ci sforziamo di raggiungere i più alti standard di prestazione», dice Ricerni, «per meglio servire i nostri clienti, manterremo un ruolo guida nel settore delle utilities e continueremo a sviluppare la nostra reputazione attraverso un servizio puntuale e di alta qualità, con la certezza di proporre eccezionali standard di sicurezza e non da ultimo un rapporto tra qualità e servizi davvero imbattibile. Il grado di fidelizzazione dei nostri clienti è altissimo».

Consulenza e professionalità RomaEnergie nasce infatti non solo come società fornitrice, ma anche come consulente nel risparmio energetico, tra le prime realtà imprenditoriali attente all’aspetto eco-energetico, svolgendo audit gratuiti per verificare l’efficienza degli impianti già esistenti. Dal 2007 la strada è stata davvero molta. A seguito dell’emanazione del Decreto Bersani per la liberalizzazione del mercato energetico nazionale e su iniziativa di imprenditori con lunga esperienza nel settore energetico, Roberto Amiconi dà vita a RomaEnergie Srl. In realtà, il gruppo aveva già mosso i primi passi nel campo della fornitura energetica nel 2001, con l’acquisto della società Laziosviluppo Srl sempre da par-

te di Amiconi, che ne diventava unico socio. Laziosviluppo Srl era una ESCO attiva nelle consulenza per il risparmio energetico di industrie ed enti pubblici. Da questa società Amiconi, intuendone le potenzialità di mercato, crea RomaEnergie, con lo scopo di dare alle imprese del Lazio servizi in campo energetico ritagliati e personalizzati sulle loro esigenze. Nel 2008 RomaEnergie acquisisce anche un ramo d’azienda della PME Srl, società attiva dal 1987 nel settore degli impianti di trattamento aria per camere sterili e camere operatorie. Il ramo d’azienda acquisito annovera tra i propri clienti il Policlinico Gemelli di Roma e quello di Campobasso, l’Università Campus Biomedico di Roma, la clinica Pio XI di Roma e Villa Madonna delle Grazie di Velletri. Da allora RomaEnergie sviluppa il settore impiantistico iniziando con imprese ed enti pubblici e offrendo tariffe competitive e alti livelli di servizio post-vendita. Sempre grazie alla presenza nel gruppo di figure professionali dedicate alla soddisfazione delle richieste dei clienti sui vari aspetti della fornitura (commerciali, amministrativi, tecnici, ecc.). Ma è senz’altro la qualità del servizio e dell’assistenza continua il vero valore aggiunto e il segreto del successo del gruppo RomaEnergie. L’impegno dei soci verso la qualità dei servizi e delle installazioni, e l’esercizio etico degli affari hanno assicu-

rato il successo e consentiranno la crescita di RomaEnergie anche nel futuro.

Attenzione all’ambiente A fronte del notevole incremento dei costi energetici l’attività di RomaEnergie si è specializzata anche su soluzioni che consentono un contenimento dei consumi dei combustibili o nell’utilizzo di combustibili alternativi. È anche per questo motivo che uno specifico ramo d’azienda si è specializzato nella produzione di pompe di calore a recupero totale, di trattamento aria (UTA), di impianti fotovoltaici e solari termici. RomaEnergie infatti installa impianti a pannelli solari termici e fotovoltaici di ultima generazione. Le potenze installabili sono da 20 a 1.000 KW integrati o meno con gli impianti esistenti. RomaEnergie è anche partner dell’ANTA (Associazione Nazionale Tutela Ambientale), dedita a numerose iniziative per la difesa dell’ambiente. «Abbiamo avuto la concessione per il ripristino della centrale idroelettrica da 2 MW sul fiume Sagittario nel comune di Bugnara (AQ)», conferma Ricerni, «in collaborazione con le comunità locali e stiamo cercando di acquisirne altre con la stessa filosofia. Il nostro obiettivo è che entro il 2015 l’elettricità da noi fornita provenga per il 50% da impianti alimentati da fonti rinnovabili». C.C.

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FAM TRIP Tutti gli scatti del servizio si riferiscono al fam trip organizzato dall’agenzia MIL a Milano

L’India scopre il lato b di Milano INVITATI DALL’AGENZIA MIL, UNA DOZZINA DI BUYERS DI ALCUNE DELLE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE INDIANE HANNO VISSUTO UNA “DUE GIORNI” AD ALTO TASSO DI EMOZIONE NEL CAPOLUOGO LOMBARDO. SCOPRENDO UN INEDITO PARADISO MICE

o scorso anno, Asia e America Latina sono stati i principali driver della ripresa del turismo mondiale, con tassi di crescita a due cifre che hanno lasciato in secondo piano il più maturo mercato europeo. In questi Paesi è indubbio che la crescita della classe media e del suo potere d’acquisto, rappresenti oggi un’opportunità di grande interesse anche per il Mice». A fare queste considerazioni è Milena Mineo, titolare di MIL, agenzia di marketing, incentive e leisure che, lo scorso 27 maggio, ha organizzato a Milano un fam trip per dodici buyers pro-

«L

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venienti dalle principali imprese del settore Mice dell’India. «Abbiamo pensato a questo Paese», spiega Mineo, «perché è un mercato che conosciamo bene, con il quale da anni portiamo avanti con successo iniziative per l’outgoing e che, per caratteristiche e aspirazioni, riteniamo di forte appeal anche per gli operatori italiani». Non a caso, sono sempre di più le imprese indiane che organizzano eventi e meeting per i propri clienti corporate in Europa, in particolare in Inghilterra, Francia e Svizzera. Paesi ai quali l’Italia non ha proprio nulla da invidiare, né sotto il profilo delle attrattive, né sotto quello della qualità dell’offerta ricettiva e dei servizi. Per far conoscere le potenzialità dell’Italia ai buyer indiani l’agenzia MIL ha scelto il capoluogo lombardo. «Milano rappresenta una piazza ideale per questo tipo di

buyer» spiega Mineo, «è una metropoli dinamica, moderna, facile da raggiungere e da visitare, con un importante patrimonio storico artistico, strutture di grande pregio e tecnologicamente all’avanguardia. Non dimentichiamo poi che la città è la capitale mondiale del design e della moda. Ci sono anche ottimi ristoranti e un’offerta di intrattenimento di alto livello». Arrivati a Milano venerdì 27 maggio, i buyers sono stati subito accolti in uno dei templi storici dell’ospitalità meneghina, l’Hotel Principe di Savoia. Poco dopo gli ospiti hanno lasciato l’albergo per un lunch al The Gray Hotel, design hotel del gruppo Sina, a due passi dal Duomo, che hanno visitato nel primo pomeriggio, insieme al Teatro La Scala. Alle 15, tutti alla Terrazza Martini, hot spot trendy della movida milanese,


FAM TRIP

da cui si gode una vista spettacolare sui tetti della città e sulla Madonnina, un vero tuffo al cuore anche per gli habitué. Il tour è proseguito con il cocktail all’Hotel Milano Scala evocativo, nel nome e nel concept, delle emozioni musicali del prestigioso Teatro, dopodiché si è tornati al Principe di Savoia, per uno short relax e una site inspection, particolarmente apprezzata, alla quale ha fatto seguito la cena nel ristorante gourmet dell’hotel, Acanto, preparata dallo chef Fabrizio Cadei. Intensa e ricca di emozioni anche la giornata di sabato 28, con la visita al Palazzo Reale, allo Spazio 31 del Pirellone e all’Auditorium Gaber. Dopo il pranzo al Park Hyatt, l’elegante boutique hotel situato nel

centro storico della città, è scoccata l’ora dello shopping griffato nel quadrilatero della moda, conclusosi con un cocktail al Bulgari Hotel, inaspettata oasi di tranquillità nel cuore pulsante di Milano. La sera, gli ospiti si sono rincontrati sul roof garden del The Westin

Palace – per l’occasione, allestito e riservato in esclusiva – con accesso privato dalla Presidential Suite. Dopo una pizza come entrèe di benvenuto, lo chef ha stupito tutti con un originale buffet italo-indiano. Due giorni, insomma, caratterizzati da un clima di condivisione e fervore davvero speciali (gli indiani hanno dichiarato di sentirsi molto vicini a noi italiani per sensibilità, gusti ed esigenze) che hanno entusiasmato e suscitato molte curiosità per Milano, e non solo: du-

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FAM TRIP

rante le visite, gli ospiti non hanno risparmiato domande sulle location, pensando già a quali possibili eventi organizzarvi, ma hanno dimostrato anche grande interesse per tutto ciò che è alle porte di Milano: i laghi, le montagne, la campagna, come ci raccontano alcuni di loro poco prima di imbarcarsi per il viaggio di ritorno a Linate «L’Italia è un paese magnifico, ho apprezzato molto l’ospitalità e la professionalità con la quale l’intero staff si è preso cura dell’intero viaggio», ha commentato il CEO di una delle più importanti compagnie indiane del settore, «Ho potuto scoprire luoghi magnifici per l’organizzazione di eventi privati, come lo Spazio 31 del Pirellone, e hotel che rispondono al profilo dei nostri clienti. Gli eventi MICE organizzati dalle compagnie indiane in Europa sono di grandi dimensioni e necessitano dunque di ampi spazi per i meeting e di un’ampia ri-

cettività alberghiera. Milano può garantire tutto questo, insieme a una gradevole somiglianza tra le nostre culture che rende l’incontro semplice e diretto». La visita è servita per cambiare l’idea stessa che i buyers indiani avevano dell’Italia. «Avevo l’impressione che il vostro Paese fosse prevalentemente una destinazione leisure, ma mi sono resa conto che Milano ha molto di più da offrire per i gruppi», ha aggiunto il Vice President della divisione MICE di una Destination Management Company di Nuova Delhi. «Storia, cultura, moda, bellissimi hotel, ottimo cibo, shopping e vita notturna, ne fanno un’ottima destinazione per l’incentive, meno affollata di Roma e quindi più esclusiva. Bisogna tenere in conto che per l’India un gruppo incentive normale conta almeno 150 persone. Dunque un hotel come il Westin è un’opzione perfetta ma anche il Principe di Savoia

e il Park Hyatt sono location fantastiche». Milano, dunque, può rispondere alle diverse esigenze del MICE indiano. «Abbiamo clienti con un forte interesse culturale che fino ad oggi hanno scelto la Francia come destinazione per la possibilità di unire arte e gastronomia, ma che potrebbero trovare in Italia e, in particolare, a Milano, altrettante opportunità», ha spiegato il direttore di un’azienda indiana pioniera del settore MICE. «Abbiamo anche clienti interessati allo shopping e alla vita notturna e pure in questo caso Milano funzionerebbe alla perfezione. Posso facilmente pronosticare per il prossimo futuro una crescita del 30-40% nei viaggi business verso Milano da parte di compagnie indiane». P.T. Foto B. Ainis

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167 camere e Jr. suites con balcone vista lago, ristoranti a bordo lago e veranda, Winnie’s piano bar, terrazza solarium con attracco barche, giardino a lago, parcheggio privato, piscina riscaldata e idromassaggio esterno, sauna, bagno turco e zona massaggi. Sale riunioni da 20 a 300 posti.

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LE VIE DELL’INCENTIVE

A piedi nudi

nel parco di Londra Spenti i riflettori mondiali sul matrimonio reale vi proponiamo un tour tra i parchi reali, le piazze private e i giardini botanici della capitale inglese. Per dimenticarsi dei “negotia” e riscoprire l’otium... Alessandra Caputo 206 5-6 2011 | www.mastermeeting.it


LE VIE DELL’INCENTIVE

Il Royal observatory e lo splendido parco a Greenwich ©Britainonview - Britain on View

egli ultimi mesi, la capitale inglese è stata al centro del mondo per le nozze reali del principe William e di Kate Middleton. Questa volta vogliamo raccontarvi Londra, non descrivendovi le classiche tappe che si percorrono in città, ma una caratteristica più particolare della quale si può beneficiare soltanto in un periodo preciso dell’anno. Inoltre, quando esplode la bella stagione e il caldo diventa insopportabile, il miglior ristoro sono i giardini rigogliosi, i prati lussureggianti dove prendere il sole, leggere un libro o, semplicemente, riscoprire il dolce far niente. Due terzi della città sono costituiti da spazi verdi e forse poche persone conoscono bene

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Le suggestive luci notturne illuminano il maestoso complesso delle Houses of Parliament ©Britainonview - Britain on View

tutti i parchi e i giardini della metropoli. Alle aree pregevoli e vaste come i Parchi Reali e gli spazi come la Lee Valley Regional Park, si contrappongono bellezze di dimensioni ridotte, come i giardini delle innumerevoli piazze che vengono aperti ai visitatori in determinati giorni dell’anno rimanendo poi una piccola preziosità che solo un’elite informata è privilegiata nel poterne beneficiare attraverso la vista. A giugno l’Open Garden Squares Weekend è l’occasione per visitare molte piazze private e giardini della capitale, sfruttando anche un interessante programma di attività speciali. Tra spazi contemporanei, giardini pensili, storici, tradizionali, contemporanei ed 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 207


LE VIE DELL’INCENTIVE

I giardini di Kensington Palace ©Britainonview, Ingrid Rasmussen

eco-friendly. Sono tante le aree da visitare per scrutare dietro le mura di ben 214 giardini privati che partecipano al weekend, di cui 31completamente nuovi quest’anno, tutti particolarmente unici nel loro genere (per la lista completa consultare il sito http://www.opensquares.org/).

Sempre più cool and green

Delicato scorcio sul palazzo e sul parco di Hampton Court. ©Britainonview, Martin Brent

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Nella capitale inglese è facile essere green, e non solo perché è una città accessibile facilmente a piedi, in bicicletta e servita perfettamente dai trasporti pubblici, ma anche perché entro il 2025 verranno costruiti parcheggi per le biciclette ogni 300 metri e 12 piste ciclabili. Inoltre il tube londinese


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Tranquillità e luce nei giardini di Kensington dove visitare anche l’Albert Memorial ©Britainonview - Britain on View

si propone di ridurre del 10% le emissioni di CO2 per le 10 principali fermate della città. L’aspetto più ecologista di una delle città più cool è rappresentato anche in alcuni modi alternativi di vivere Londra. Ne è un esempio il Garden Barges Square, una comunità galleggiante stanziata sul Tamigi lungo gli ormeggi di Tower Bridge, qui gli abitanti vivono nei barge, ovvero tipiche imbarcazioni fluviali britanniche, coltivando orti e giardini su ponti e tetti. Ma c’è anche il Neal’s Yard, un quartiere interamente votato al biologico dove troverete negozi e ristoranti rigorosamente organici. La bellezza di questa città così cosmopolita è che ci si può rilassare all’ombra di un albero e

dimenticarsi completamente del traffico e dell’inquinamento. I londinesi apprezzano il contatto con la natura e la capitale vanta otto parchi reali, più giardini botanici, riserve naturali, canali e il Tamigi. Prati curatissimi, laghi e strutture ricreative impeccabili. Si potrebbe iniziare un tour dei parchi partendo da Hyde Park, la più grande distesa verde della città. In barca nel lago Serpentine, nel celebre galoppatoio Rotten Row o semplicemente passeggiando si dimenticherà di trovarsi nel centro di Londra. All’estremità del lago Serpentine, si uniscono ad Hyde Park i Kensington Gardens con le principali attrattive come gli Italian Fountain Gardens e l’imponente Albert

Memorial, nonché il Kensington Palace con i giardini italiani e la statua di Peter Pan. Un’altra vasta area è il Bushy Park dove vivono numerosi cervi in libertà e vengono organizzate varie attività per i bambini. Qui la famosa Chestnut Avenue, ideata da Sir Christopher Wren, costituiva l’ingresso formale del Palazzo di Hampton Court. Tra Buckingham Palace e Piccadilly, ci si ristora al Green Park, ideale per prendere il sole, fare un picnic e rilassarsi, magari dopo una mattinata trascorsa nei musei londinesi. Il più antico dei parchi reali è il Greenwich Park, patrimonio mondiale dell’umanità, che ospita vari edifici storici e rappresenta un punto di osservazione della città dalla 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 209


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La celebre St. Paul’s Cathedral illuminata dalla luce del crepuscolo ©Britainonview - Britain on View

Panoramica di South Bank dal Waterloo Bridge ©Britainonview, Pawel Libera

cima della collina. C’è poi il Regent’s Park, commissionato nel 1811 dal Principe Reggente: dopo aver visitato il roseto, vale la pena fare una gita in barca nel laghetto prima di fermarsi allo zoo di Londra. L’ex parco di caccia di Re Carlo I, Richmond Park, nei suoi 800 ettari di terra offre paesaggi multiformi con boschi, lungofiume e prati rigogliosi, dove non è raro imbattersi in un esemplare di cervo reale o altri animali selvatici. Questo è il luogo perfetto per l’equitazione, il kite flying, kite boarding o più semplicemente per andare in bicicletta. Costeggiando il Mall si raggiunge il regale St James’s Park; il ponte che attraversa il lago offre una delle più belle vedute sulla città: verso Buckingham Palace e Whitehall. Dopo un tour nei parchi reali, si percorre il Royal Botanic Kew Gardens dove i giardini ospitano lo storico Kew Palace. Qui si può ammirare la raccolta di piante più ricca del mondo: palme esotiche, radura silvestre, un giardino di bambù, ninfee giganti, una piccola valle di rododendri e molto altro.

Londra in 10 tappe

Ingresso alla villa settecentesca di Fenton House. ©Britainonview - Britain on View

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Chi ha visitato almeno una volta Londra avrà sicuramente percorso gli itinerari classici, itinerari che ogni volta però appaiono diversi, a seconda anche della stagione e degli eventi che li animano. Tra le tappe obbligate c’è sicuramente Buckingam Palace, la residenza reale della Regina e della famiglia reale dove si assiste al tradizionale cambio della guardia. C’è poi il Tower Bridge con le sue due imponenti torri gotiche


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Tower Bridge ©Britainonview - Britain on View

che sostengono la parte centrale che si solleva per lasciar passare le imbarcazioni che attraversano il Tamigi. Altra meta turistica è Tower of London, nei secoli edificio di difesa e utilizzata soprattutto come luogo di prigionia e tortura, oggi quasi sempre affollata dagli amanti del Medioevo, delle armi e delle armature. St. Paul

Cathedral stupisce ogni volta per l’imponenza e regalità, con la sua mastodontica cupola e i suoi sontuosi interni che hanno fatto da palcoscenico al matrimonio tra la Principessa Diana e il Principe Carlo. Recentemente l’abbiamo sentita nominare spesso, Westminster Abbey, le cui mura hanno assistito alle incoronazioni della storia

Palazzo di Hampton Court e una parte del suo giardino ©Britainonview - Britain on View

inglese dal 1066, è uno dei migliori esempi di architettura gotica in Gran Bretagna, un maestoso capolavoro nel quale si respira la storia, anche quella recente delle nozze del neo Duca e della neo Duchessa di Cambridge, William e Catherine. Al Westminster Palace, il palazzo che ospita organi governativi, si potrà ammirare il famosissimo Big Ben, sul lato della costruzione. Nei giri in città non va dimenticato il cuore pulsante della Londra finanziaria, The City, che, durante la settimana si propone in tutto il suo frenetico iter quotidiano, businessman, ristoranti e caffè in pieno stile british, per poi cambiare aspetto nel fine settimana diventando un quartiere lugubre e disabitato. Di musei ce ne sono tantissimi, per tutti i gusti, consigliamo alcune tappe che non devono mancare in un soggiorno londinese: per una full immersion di storia e cultura ci sono il British Museum, uno dei più grandi musei al mondo e il Victoria & Albert Museum, mentre, per gli amanti dell’arte, tra le gallerie, a Trafalgar Square, la National Gallery offre 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 211


LE VIE DELL’INCENTIVE

una vasta collezione di dipinti di artisti dell’Europa occidentale, opere di Van Gogh, Leonardo Da Vinci, Cézanne, Caravaggio, Tiziano e Canaletto. Infine, da non dimenticare un giro a Chelsea, il quartiere degli artisti e scrittori (due nomi su tutti, Oscar Wilde e Virgina Woolf) e al The Courtauld Institute of Art, un museo che custodisce un capolavoro di Manet, Il bar delle Folies-Bergère.

Shopping e cibo bio Se si desidera curiosare tra negozi e mangiare organico e biologico, a Londra non c’è che l’imbarazzo della scelta. Zilli Green è un ristorante vegetariano italiano, a Piccadilly Circus

Il Big Ben e le Houses of Parliament ©Britainonview - Britain on View

si trova Mildreds, uno dei ristoranti vegetariani più conosciuti in città per i suoi deliziosi menù di cucina internazionale. Anche uno dei ristoranti più caratteristici, The Portobello, propone piatti preparati con ingredienti da agricolture biologiche britanniche. Il mercato di Leadenhall ospita una bancarella vegana, molto frequentata a pranzo, che propone insalate e piatti a

Il lago di Regent’s Park ©Britainonview - Britain on View

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base di frutta e verdura provenienti da agricoltura biologica, senza ingredienti di origine animale. Infine, chi desiderasse acquistare prodotti provenienti da coltivazioni biologiche, può trovare un’ampia scelta di prodotti nei supermercati della catena Daylesford che, da oltre venticinque anni, sono presenti sul mercato e in tre punti vendita londinesi, a Pimplico Road,


LE VIE DELL’INCENTIVE

Notting Hill e Oxford Street. Per la moda ecologica consigliamo di fare un salto da EcoAge, il negozio di Livia Giuggioli, moglie di Colin Firth. Stile green a parte, per gli acquisti in città c’è davvero l’imbarazzo della scelta negli oltre 30mila negozi tra cui scegliere. Oxford Street è il quartiere dello shopping più grande d’Europa, Bond Street è il paradiso degli stilisti e i mercatini all’aperto di Camden, Portobello Road e Brick Lane sono i luoghi ideali per chi è alla ricerca del più particolare capo vintage. È d’obbligo anche una capatina tra le bancarelle di Notting Hill, dove c’è sempre qualcosa da scoprire. ■

La caotica Piccadilly Circus con le sue vistose insegne luminose ©Britainonview - Britain on View

In agenda Visit Britain www.visitbritain.com

DOVE DORMIRE Mint Hotel Tower London 7 Pepys Street, City of London, EC3N 4AF http://www.minthotel.com/our-hotels/london-tower-london Che ci si trovi a Londra per affari o per un soggiorno relax, quest’hotel offre il migliore dei mondi possibili, integrandosi perfettamente con il paesaggio della città e il suo ambiente storico. Non lontano si trova la Torre di Londra e il Tower Bridge, il Globe Theatre, la Whitechapel Art Gallery e St Paul’s Cathedral.

DOVE MANGIARE The Ebury 11 Pimlico Road, London SW1W 8NA www.theebury.co.uk A pochi passi da Sloane Square e Victoria, questa brasserie, bar lounge è un ottimo gastropub perfetto sia a pranzo che a cena. Il menù, recentemente presentato dal capo chef Andy Clark, è realizzato utilizzando i migliori prodotti e le ricette più gustose a Chelsea. Bar Boulud 66 Knightsbridge, London SW1X 7LA http://www.danielnyc.com/barbouludLondon.html Il ristorante si trova nel cuore di Knightsbridge, presso il rinomato cinque stelle Mandarin Oriental Hyde Park Hotel. Progettato come un bistrot francese e ispirato a un wine bar, propone una cucina classica francese, utilizzando prodotti stagionali in un ambiente elegante, evocativo e molto particolare. Inn the Park St James’s Park, London SW1A 2BJ http://www.peytonandbyrne.co.uk/inn-the-park/index.html Restando nel tema green, nei mesi più caldi non c’è niente di simile a Londra come questo ristorante dove godere la tranquillità di un ambiente unico dove gustare il più classico brunch oppure il menù che propone piatti stagionali preparati seguendo le ricette britanniche.

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VETRINA OROLOGI a cura di Riccarda Corgnati

Clockwise Chopard Imperiale. Chicchissimo cronografo con cassa in oro bianco (40 mm), quadrante in madreperla e argenté, lunetta e copri anse ricoperti di diamanti, anse impreziosite da zaffiri blu cabochon. Adotta un movimento meccanico a carica automatica, impermeabile fino a 50 metri. Cinturino in alligatore nero e fibbia ad ardiglione in oro bianco. 32.230 euro

Blancpain Timezone 30 minutes Demi-Savonnette. Orologio con doppio fuso orario, quest’ultimo può essere incrementato anche di mezz’ora, movimento automatico. Il quadrante al 12 indica l’ora di riferimento, al centro l’ora locale, data al 6, indicazione giorno-notte al 9, cambio data al 4. Settantadue ore di carica residua, cassa savonette in oro rosso. Impermeabile fino a 30 metri. 21.950 euro

TAG Heuer Carrera Mikrograph Mushroom. La cassa in oro rosa nasconde un movimento meccanico calibre 360 in grado di misurare il centesimo di secondo. La lancetta centrale compie un giro intero del quadrante in un solo secondo. Il fondello in vetro zaffiro lascia intravedere i due bilancieri indipendenti e un sistema di trasmissione che permette di attivare la funzione cronografica senza interferire sul movimento dell’orologio. Realizzato in soli 150 esemplari costa 40.000 euro

Breguet Classique 7337. Cassa in oro rosa, impermeabile fino a 30 metri, movimento automatico, con spirale in silicio. Originalissima la disposizione del giro d’ore posto nella parte bassa del quadrante, con indicazione dei piccoli secondi decentrata. Quadrante delle fasi lunari a ore 12, mentre ai lati compaiono le indicazioni del giorno della settimana e della data. Per gli appassionati dell’alta orologeria a 31.000 euro 214 5-6 2011 | www.mastermeeting.it

Patek Philippe Aquanaut Travel Time. Nuova versione di un modello che esiste da oltre 30 anni con l’affissione del doppio fuso orario tramite piccole finestrelle poste sul quadrante guilloché. Il movimento è automatico, l’ora del secondo fuso è effettuata attraverso una seconda lancetta. Cassa in acciaio, impermeabile fino a 120 metri. Un segnatempo sportivo per raffinati intenditori. 25.060 euro


dimora storica contemporanea L’Umbria conserva intatto il fascino della natura, delle arti e delle tradizioni. Gubbio, nel cuore dell’Umbria, rappresenta un candido gioiello incastonato nel verde, le sue architetture sono tra le testimonianze più alte di un Medioevo colto e raffinato e giungono a noi come monumenti senza tempo. In questa cornice vi accoglie il Park Hotel Ai Cappuccini, dimora ideale di un’antica, nuovissima ospitalità, Vi offre spazi esclusivi e servizi eccellenti per convegni e incentives di sicuro successo.

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AUTO

Jeep Grand Cherokee a ogni lato la si guardi la nuova Grand Cherokee convince per la linea: gli ultimi interventi l’hanno resa più aerodinamica, addolcendo alcune spigolosità ma senza intaccare la sua vera natura di 4x4 dura&pura. Ottimi anche gli interni ben rifiniti, con un’ergonomia meglio definita e l’impressione generale di una maggiore attenzione verso guidatore e passeggeri. L’abitacolo è rivestito da pelle e materiali di pregio. I sedili anteriori a regolazione elettrica sono di facile manovrabilità e permettono di raggiungere una posizione confortevole per chiunque. Ineccepibile l’abitabilità posteriore, sia per le gambe, che per la testa e le spalle degli occupanti. Anche il bagagliaio offre una buona capienza, dichiarata in 782-1.554 litri, a seconda che il sedile posteriore sia in posizione di utilizzo oppure no. Il nuovo Grand Cherokee continua a offrire i leggendari sistemi di trazione integrale permanente Quadra-Drive II, di serie su tutte le versioni: in pratica è sufficiente che una sola ruota faccia presa per uscire da qualsiasi situazione

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difficile. In più, il Grand Cherokee adotta il nuovo dispositivo Quadra-Lift, un sistema pneumatico che permette di variare l’altezza da terra fino a 105 mm: in autostrada si viaggia bassi per migliorare aerodinamica e consumi; ci si alza in off-road per affrontare solchi e pietraie senza rischi di “toccare sotto”. Il dispositivo può entrare in funzione automaticamente o essere regolato manualmente attraverso i comandi situati sulla consolle: prevede sospensioni anteriori e posteriori pneumatiche che consentono di regolare l’altezza da terra su cinque diversi livelli per assicurare al veicolo performance ottimali. Oltre al sistema Quadra-Lift, Jeep Grand Cherokee presenta il nuovo dispositivo di controllo della trazione Selec-Terrain che

consente di scegliere la modalità offroad più adatta ad affrontare qualsiasi superficie. Questo sistema provvede a coordinare elettronicamente il funzionamento di 12 diversi organi nel motore, nel sistema frenante e nelle sospensioni, tra cui l’acceleratore, il cambio, il ripartitore. Il nuovo Grand Cherokee è dotato di serie del controllo elettronico della tenuta di strada (ESP) e del nuovo sistema elettronico anti-rollìo (ARP) che anticipa eventuali situazioni critiche che possono portare ad un eventuale ribaltamento del veicolo. Jeep Grand Cherokee, oltre che con il gettonatissimo turbodiesel è disponibile anche con l’HEMI 5,7 litri V8 benzina e con il 4.7 litri V8 benzina monoalbero. Jeep Grand Cherokee è il primo SUV dotato di MDS (Multi-Displacement System). Il dispositivo disattiva la metà dei cilindri durante la marcia a velocità costante e quando non viene richiesta piena potenza, consentendo di ridurre il consumo del carburante fino al 20%, in base alle condizioni di guida. I prezzi vanno dai 42.220 euro per la 3.0 CRD Laredo ai 59.900 per la versione 5.7 V8 Hemi Limited. Cri. Mar.

Scheda tecnica

Jeep Grand Cherokee 3.0 CRD Laredo Motore: turbodiesel, 6 cilindri a V, 2987cc, 190 cv (140Kw) a 4000 giri • Trasmissione: trazione integrale permanente, cambio automatico a 5 marce + ridotte • Dimensioni: lunghezza 482 cm, larghezza 194 cm, altezza 178 cm, bagagliaio da 455 a 1.555 litri • Prestazioni: Velocità massima 190 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 10.2 secondi, consumo medio 8.3 litri/100 km • Prezzo: da 44.500 euro

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Esempio di leasing per Jeep Grand Cherokee 3.0 CRD Laredo Prezzo: 36.500 euro (iva, mis e ipt esclusi) Anticipo: 10.950 euro Valore residuo: 5.475 euro Canoni: 47 da 526 euro (comprensivi di SavaDna 200 euro) Spese gestione pratica: 300 euro + bolli Tan: 6,95% Taeg: 7,03% nb: Salvo approvazione Sava (logo). Tutti gli importi sono al netto di iva


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of temptations. C’è sempre un buon motivo per lasciarsi tentare da G&W Hotels. Per vivere le atmosfere incantevoli di città ricche di arte e cultura, profumi e sapori. Per un viaggio d’affari senza stress, grazie alla comoda posizione dei nostri alberghi e alle nostre attenzioni raffinate. Per sentirsi protagonisti di un’arte dell’ospitalità capace sempre di emozionare.

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LA MIA CITTÀ. I LUOGHI DELL’ANIMA

Penso come un serial killer I suoi criminali sono così reali da aver attirato l’attenzione della polizia investigativa di Boston. Ma lei, Tess Gerritsen, dalla realtà, giura di prendere solo lo spunto iniziale. Il resto lo fa la sua incredibile immaginazione, come accade anche nel suo ultimo romanzo “Il silenzio del ghiaccio” Maria Teresa Nicolello

n villaggio fantasma tra le nevi del Woyming, un profeta a capo di una setta di poligami, cadaveri che spuntano intatti, come addormentati, dalla coltre ghiacciata, un segreto il cui prezzo è la vita... Queste le premesse de “Il silenzio del Ghiaccio” (Longanesi, 18,60 euro) l’ultimo thriller al cardiopalma di Tess Gerritsen che vede l’anatomopatologa Maura Isles e l’amica detective Jane Rizzoli alle prese con un incubo da cui, stavolta, sembra proprio non ci sia via di uscita. Appena pubblicato, il libro sale in vetta alla top ten dei romanzi più venduti, consacrando definitivamente la scrittrice americana nuova regina del medical suspense. Un diploma di antropologa e una laurea in medicina che la portano a iniziare una brillante carriera come medico alle Hawaii, Tess Gerritsen non riesce però a dimenticare nel cassetto il sogno

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che aveva fin da bambina: raccontare storie. E, così, alla prima maternità, smette il camice e si butta a capofitto nella scrittura. Da allora nel cassetto c’è rimasto solo il camice, mentre i suoi thriller scalano puntualmente le classifiche dei libri più letti in tutto il mondo. Come sono nati i personaggi femminili di Jane Rizzoli e Maura Isles? «Quando ho scritto il primo episodio de Il chirurgo non pensavo che il personaggio della detective Rizzoli potesse avere una vita così lunga. Ma Jane è sopravvissuta, fino a diventare l’assoluta protagonista dei libri più recenti, trasformandosi in una persona più solare e senza dubbio più piacevole. Lo stesso destino è toccato a Maura Isles, apparsa per la prima volta in “Lezioni di morte”: anche lei doveva morire, ma poi è diventata la partner di Jane...».

Come mai ha pensato a una coppia di donne, scelta insolita in questo genere di romanzo? «Non l’ho pianificato. È successo e ancora oggi i miei lettori mi dicono che è stata una grande idea». In quale delle due protagoniste si riconosce di più? «Forse Maura Isles. Siamo entrambe medici, cresciute in California, riservate, e crediamo nella scienza. Abbiamo frequentato la stessa scuola, e condividiamo il medesimo karma sentimentale: ci innamoriamo di uomini difficili. Ci sono poi altri piccoli dettagli che ci accomunano: amiamo lo stesso vino, e guidiamo la stessa auto». I suoi personaggi, in particolare i serial killer, colpiscono per la caratterizzazio-


LA MIA CITTÀ In apertura, veduta di Boston dal fiume Mystic. Nella capitale del Massachusetts sono ambientati quasi tutti i romanzi di Tess Gerritsen (nella foto a destra, durante l’intervista all’Hotel Manin di Milano)

ne psicologica. Come riesce a entrare nella mente del criminale, si avvale di qualche consulente? «Non ho mai consultato esperti. Semplicemente immagino di essere quel criminale. Mi chiedo come guarderei il mondo se fossi un predatore e poi lo faccio. Per esempio, al supermercato, mi sorprendo a osservare le mie potenziali vittime e penso “quella ragazza distratta sarebbe una preda ideale”. Ma anche “quel ragazzino dall’aria così vulnerabile e ingenua...”». Non le ha mai creato problemi identificarsi con la mente di un criminale? «Problemi no, ma qualche anno fa mi è capitata una cosa curiosa. Sono stata contattata dalla polizia criminale di Boston. Leggendo “Lezioni di Morte”, si erano convinti che il mio serial killer fosse un criminale a cui stavano dando la caccia da anni. I dettagli degli omicidi corrispondevano perfettamente ma la cosa più inquietante era che, certi dettagli descritti nel mio libro, nella realtà non erano mai stati divulgati». Come nascono le sue storie? «Da fatti di cronaca, poi però le trame si sviluppano da sé prendendo strade inaspettate. Per esempio lo spunto de “Il silenzio del Ghiaccio”, nasce dalla notizia relativa a una setta di poligami in cui, come nel mio romanzo, i maschi giovani venivano indotti ad allontanarsi da quelli anziani che eliminavano così i rivali in amore. Ho immaginato che uno di questi ragazzi allontanato dalla comunità incontrasse Maura e instaurasse con lei un rapporto affettivo speciale, simile a quello che si crea tra madre e figlio».

La percezione che ho avuto leggendo i suoi romanzi è che i personaggi maschili siano un po’ sbiaditi rispetto a quelli femminili. È una mia impressione? «Non ci ho mai pensato. Una spiegazione può essere che conosco meglio le donne degli uomini. I personaggi femminili dei miei romanzi rispecchiano le donne che frequento, persone intelligenti e di successo». Le trame dei suoi libri sono molto complesse e originali. Come nascono e come si sviluppano? «Quando inizio a scrivere, cerco di non scoraggiarmi e soprattutto di non fermarmi a rileggere quello che ho scritto. È importante arrivare in fondo alla storia. Perché soltanto allora la trama si delinea chiaramente, emergendo dalle tenebre». Le storie che racconta sono spesso agghiaccianti. Qual è la situazione che non vorrebbe mai vivere, quella che in assoluto le fa più paura? «Che possa accadere qualcosa di brutto ai miei figli. In generale mi angosciano tutte le situazioni in cui non ho il controllo, come per esempio ritrovarmi su un aereo in avaria». Tra tutti i criminali che ha creato, qual è quello che l’ha sorpresa di più, rivelandosi diverso rispetto a come l’aveva pensato all’inizio? «Il chirurgo, che non ha mai smesso di parlarmi. Adesso è in carcere, ma potrebbe anche uscire...». C’è un romanzo al quale è più legata e perché? «Il mio prossimo romanzo The Silent Girl, ambientato nella Chinatown di Boston in cui il protagonista sarà un detective cino-americano».

Quando ha deciso di appendere definitivamente il camice al chiodo per dedicarsi alla scrittura? «Sono stata una scrittrice ancor prima di diventare un medico. Ho scritto il mio primo romanzo a sette anni e, da allora, ho sempre desiderato narrare storie, anche se mio padre era contrario perché pensava che non avrei mai potuto mantenermi facendo la scrittrice. Gli ho dato retta e mi sono iscritta a medicina, ma non ho mai chiuso la mia passione nel cassetto: quando è nato il mio primo figlio, ho preso un congedo e ho ricominciato a scrivere per poi abbandonare definitivamente la carriera di medico. Adesso faccio quello che ho sempre voluto fare». Tutti i suoi romanzi si ambientano a Boston... «Sì perché è la città con l’ospedale più grande vicina al paese dove vivo: Camden Town ed è anche la città che conosco meglio». C’è un luogo dove si sente al sicuro? «Sì, Camden Town, un posto tranquillo con solo 5mila abitanti e un suggestivo litorale roccioso, circondato da verdi foreste. È il mio nido». ■ 5-6 2011 | www.mastermeeting.it 219


INSIDE THE CHARACTER LIBRI a cura di M.M. e C.M.

Autore: Erica Bauermeister Titolo: La casa dei destini incrociati Casa editrice: Garzanti Costo: 17,60 euro Secondo romanzo dell’autrice de La scuola degli ingredienti segreti. In questa nuova casa, tra buon cibo e profumi speziati, si intrecciano i destini di cinque amiche, riunite per affrontare ciò che incute loro più timore e non le lascia libere di vivere pienamente il loro destino. Intensa storia sulla forza dell’amicizia e la voglia di ricominciare. Consigliatissimo

Autore: Tahmima Anam Titolo: Il suono del respiro e della preghiera Casa editrice: Garzanti Costo: 17,60 euro Dopo I giorni dell’amore e della guerra Tahmima Anam torna alla ribalta editoriale con un altro affascinante e toccante racconto sempre ambientato nella sua terra natia, il Bangladesh. Questa volta la scrittrice racconta la storia di una donna che lotta per la sua terra, di due fratelli divisi dal fanatismo religioso e di un bambino da salvare...

Autore: Bernard Cornwell Titolo: Il re d’ inverno Casa editrice: Longanesi Costo: 18,60 euro Primo volume del ciclo Il romanzo di Excalibur incentrato sulla leggenda della celebre spada e di Artù. L’intera vicenda è raccontata in prima persona dal monaco Derfel Cadarn che riordina i propri ricordi giovanili narrandoli per iscritto alla regina Igraine, affascinata e incuriosita dalle leggendarie gesta di re Artù, monarca ideale sia in pace sia in guerra. Romanzo entusiasmante e suggestivo. Da non perdere

Autore: Penelope Lively Titolo: Amori imprevisti di un rispettabile biografo Casa editrice: Guanda Costo: 17 euro Mark è un biografo che sta scrivendo un libro sul saggista Gilbert Strong per il quale nutre una grande ammirazione. L’immagine di quest’uomo che stimava grandemente si rivela però del tutto diversa da quella che si era sempre immaginato. Si reca infatti a Dean Close, la dimora di Strong dove ritrova due casse contenenti vecchi fogli, leggendo i quali scopre che Strong cambiava continuamente compagna e che, pur di raggiungere uno scopo, era disposto a qualsiasi cosa. Dopo questa rivelazione si sente diverso e prova inspiegabilmente una particolare attrazione per Carrie, la nipote di Strong, una donna completamente diversa dal suo ideale femminile...

Autore: Mario Alonso Puig Titolo: Reinventarsi. La tua seconda opportunità per una nuova vita Casa editrice: Salani Costo: 12 euro L’autore, professore alla Harvard University ed esperto di leadership, e comunicazione spiega come superare i limiti della mente trasformandola nella nostra migliore alleata, a non farsi sopraffare dalle emozioni e a non sopravvivere ma crescere ed evolversi. Per trasformare la paura in sicurezza e gli errori del passato in opportunità per il futuro Autore: Valeria Tosi Titolo: Gattoterapia - La casa Come creare l’ambiente perfetto per noi e i nostri mici Casa editrice: Salani Costo: 10 euro Le regole d’oro per rendere la casa a misura di gatto non solo dal punto di vista dell’ambiente domestico, ma soprattutto delle cure che questi simpatici amici richiedono. Da sottolineare, che l’autrice ha deciso di rinunciare alle royalties provenienti dalle vendite del suo libro per donarle all’Enpa di Milano che da anni si occupa della protezione degli animali Autore: A.J. Kazinski Titolo: L’ultimo uomo buono Casa editrice: Longanesi Costo: 18,60 euro In diversi angoli del globo si stanno verificando strani delitti. Le vittime, sembrano bruciare dall’interno per effetto di un veleno sconosciuto e presentano tutte bizzarri segni sulla schiena, ma c’è qualcos’altro che le accomuna: sono tutte persone buone. Un agente della polizia di Venezia convinto che ci sia un disegno preciso dietro questi omicidi e che la prossima vittima sarà a Venezia o a Copenaghen, invia una segnalazione alla polizia danese. Il caso, viene affidato al poliziotto Niels Bentzon, un abile negoziatore ma anche un personaggio scomodo perché affetto da turbe maniaco-depressive

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Autore: Clive Cussler - Dirk Cussler Titolo: Alba di fuoco Casa editrice: Longanesi Costo: 19,60 euro Le affascinanti profondità marine celano tesori e misteri meravigliosi, lo sanno bene Dirk Pitt, direttore della Numa, e il suo braccio destro Al Giordino, che al mare, hanno dedicato la vita e la professione. Questa volta però, c’è un inspiegabile fil rouge che lega una galera romana affondata dai pirati nel 327 a.C. e una nave da guerra britannica, misteriosamente scomparsa nel 1916 al largo delle isole Orcadi Autore: Lori Gottlieb Titolo: Sposalo! Casa editrice: Vallardi Costo: 10 euro Libro pieno di provocazioni, riflessioni e indagini, ricco di interviste con donne e uomini di tutte le età, ma anche con i moderni professionisti degli incontri per single, capaci di muoversi nell’epoca di internet e degli speed date. Da leggere, male non fa Autore: Mariam Petrosjan Titolo: La casa del tempo sospeso Casa editrice: Salani Prezzo: 20 euro Caso letterario che arriva dalla Russia dove ha vinto nel 2010 il prestigioso Russian Literary Award. In un istituto di periferia vengono accolti ragazzi disabili, di qualunque età compresa tra l’infanzia e l’adolescenza. Oltre la porta, un mondo fatto di nuovi nomi e nuove regole sconosciute al mondo esterno. Per scrivere questo bellissimo romanzo di formazione l’armena Mariam Petrosjan ha impiegato dieci anni


L’Hotel Savoy Palace è il luogo ideale per conferenze, congressi, seminari ed incontri di lavoro. Le tre sale Wimmer, Churchill e Duse sono attrezzate per accogliere da 30 a 180 persone. Fra un incontro ed una conferenza potete apprezzare la bellezza del lago con una pausa per il caffè sulla nostra terrazza panoramica. Colazioni di lavoro e cene di gala, con un servizio cortese e sempre attento saranno occasioni perfette per rendere indimenticabile ogni tipo di evento. A disposizione degli ospiti il centro benessere con palestra, sauna e bagno turco. HOTEL SAVOY PALACE Ufficio Prenotazioni Tel. 0365 290588 Fax 0365 290556 Via Zanardelli, 2/4 25083 Gardone Riviera www.savoypalace.it info@savoypalace.it

Villa Sofia, dimora storica in stile liberty, completa l’ospitalità alberghiera per un totale di 95 camere.

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INSIDE THE CHARACTER di Red Penugo Liberamente ispirato al questionario di Bernard Pivot rivolto agli artisti della trasmissione “Inside the Actor’s Studio”

FOTO SANDRO GIRELLA

Luigi Rainero Fassati

Segni particolari? Bei piedi La parola che ami di più? Passione La parola che ti piace di meno? Indifferenza La paura più grande? Perdere la lucidità mentale Il sacrificio più grande? Dover rinunciare a un progetto che sognavo di realizzare Vai su tutte le furie per? L’arroganza Il tuo tallone d’Achille? La timidezza La prima cosa che guardi in una donna? La faccia se è di fronte a me, il fondo schiena se la vedo di spalle La tua ultima notte scatenata? Preferisco il mattino al risveglio Quanto tempo fai passare prima di richiamare qualcuno con cui hai avuto un primo appuntamento? Dipende da come è andata. Pochi minuti se siamo stati molto felici o molto infelici. Non richiamo se c’è stata indifferenza La donna ideale? Quella che amo Cosa ti deve dire una donna per conquistarti? Che le piaccio da morire Da cosa dipende la tua felicità? Dalla salute. Bastano un mal di testa o di denti per rovinare tutto La cosa che ami di più del tuo lavoro? L’emozione e l’entusiasmo La cosa di cui faresti a meno? I problemi di soldi

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La persona verso la quale ti senti debitrice per quello che sei oggi? Mia madre Ottimista o pessimista? Ottimista Il tuo rifugio? Un libro La tua sveglia? L’insonnia Il tuo debole? Il cuore Passatempo preferito? Viaggiare Il lavoro domestico che non ti annoia? Curare le piante e i fiori del terrazzo Un errore che non rifaresti? Concordo con Oscar Wilde: “meglio avere rimorsi che rimpianti” Il tuo ultimo acquisto? Uno zaino militare di tela grigioverde La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi? Ho pagato uno zampognaro incontrato per strada perché venisse a suonare a casa mia a Natale L’oggetto più prezioso che possiedi? Una grande biblioteca Il vizio che non riesci a toglierti? Preferisco non dirlo per evitare casini La tua peggiore abitudine? Mentire La qualità di cui vai più fiero? La voglia di sperimentare L’indumento a cui non puoi rinunciare? Le mutande di Brooks Brothers Il tuo peggiore errore di moda? Una giacca di camoscio comprata trent’anni fa Il sogno che non hai ancora realizzato? Vincere al Superenalotto Sei invisibile. Qual è la prima cosa che fai? Chiedo subito di tornare visibile La tua passione? La chirurgia Nel tuo frigorifero non può mancare... Il cioccolato

Che cosa proprio non ti riesce? Scambiare tenerezze in pubblico Cosa ti annoia di più? La banalità La tua ispirazione? La musica Il gesto più romantico che hai fatto? Passare tre ore d’inverno accucciato nudo nell’angolo di un terrazzino di un palazzo di Milano perché era rientrato all’improvviso il marito Il rimpianto più grande? Non lasciare un segno Come ti diverti? Facendo quello che mi piace Mai più senza? Voler bene a qualcuno L’invito più gradito? Quello inaspettato Felicità è? Illudersi che esista Cosa ti emoziona di più? Ridare la vita a chi la stava perdendo Il tuo miglior nemico? Quello che mi invidia Dici basta a cosa? Alle guerre Una vacanza memorabile? Le estati al mare da bambino Un vizio capitale? La lussuria Cosa vorresti che Dio ti dicesse una volta arrivato in paradiso? “Avevi ragione tu a non crederci” E chi vorresti incontrare per primo? Non ho mai incontrato nessuno prima di nascere perché dovrei incontrare qualcuno dopo la morte?

Luigi Rainero Fassati, 70 anni, milanese, è stato professore ordinario di chirurgia all’Università Statale di Milano e direttore del dipartimento di chirurgia generale e dei trapianti del Policlinico di Milano. Ha esordito nella narrativa nel 1979 con Avanti un altro, cui sono seguiti, tra gli altri, i romanzi Fermo, non respiri, Dalla testa ai piedi, e l’ultimo, Gli incerti battiti del cuore, pubblicato da Longanesi (206 pag. 16,60 euro). In questo romanzo Fassati, attraverso la narrazione, affronta temi di stringente attualità, come la malasanità, l’accanimento terapeutico, l’eutanasia, la reale utilità delle cure alternative nei casi più gravi di malattie terminali, per le quali la scienza non è riuscita a trovare rimedio



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