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SHEPARD FAREY OBEY E L’ARTE DELLA PROPAGANDA
from GATEmag n° 30
by GATEmagIta
Un misterioso poster che esorta i newyorkesi ad obbedire. Un avviso delle autorità? No, controcultura che diventa un marchio ribelle
[Andrea Bertolucci]
È il 1989 quando un misterioso poster appare nelle strade di New York City. Nel giro di alcune ore ne seguono altri e pochi giorni dopo l’intera città è tappezzata di messaggi subliminali che esortano le persone a “obbedire”. Le autorità si mettono prontamente sull’attenti, ma chi già frequentava il mondo della controcultura newyorkese avrebbe scommesso che si trattava di un altro affronto all’establishment da parte di Mr. Shepard Fairey.
“L’arte non è sempre pensata per essere decorativa o lenitiva. Infatti, può anche creare conversazioni e suscitare emozioni scomode”. Era questo il motto dell’artista, che durante gli anni di frequentazione alla Rhode Island School of Design si era avvicinato al mondo dei graffiti, dell’arte di strada e degli adesivi. Ed è proprio attraverso questi ultimi che Farey “bombarda”, senza autorizzazione, centinaia di luoghi in giro per la Grande Mela, collezionando quasi 20 arresti. Incollava regolarmente la faccia dell’icona Obey “Andre the Giant”, creata a partire dall’immagine iconica del wrestler André René Roussimoff, sulle pubblicità delle principali aziende americane. In un’occasione, ha addirittura aggiunto questo volto a una serie di cartelloni pubblicitari della Sprite, il cui slogan recitava proprio “obbedisci alla tua sete”.
Il suo, che era nato come un design politico e irriverente che utilizzava la foto del wrestler “Andre The Giant” come principale iconografia, ha dato vita nel giro di pochi anni anche ad un brand di abbigliamento indipendente, che portava lo stesso nome. Appropriandosi dello stile degli adesivi delle band punk degli anni ‘80 e ibridandole al gusto pop di artisti come Andy Warhol, Shepard Fairey è andato a creare una nuova “estetica della propaganda”, che in quanto tale risultava paradossalmente accessibile e democratica.
OBEY diventa lo slogan di questa “campagna di propaganda” che valica velocemente i confini nazionali: “obbedisci”, intimavano i poster di Shepard e successivamente le sue magliette, che hanno iniziato a diffondersi in tutto il globo. Una delle maggiori ispirazioni per Fairy è stato il film “Essi vivono”, diretto da John Carpenter. Nella trama del film, il protagonista di nome Roddy trova un paio di occhiali da sole, indossando i quali vede il mondo per quello che è, senza falsità o abbellimenti. In questo universo parallelo, le persone sono costrette ad obbedire ad alcune forze extraterrestri che vogliono prendere il potere su tutto il pianeta.
Attraverso il marchio OBEY, Shepard Fairey ha cercato di parlare di e con molteplici sottoculture, creando e sviluppando la sua prima collezione insieme ai designer Mike Ternosky ed Erin Wignol, che condividevano con lui gli ideali, i sogni e la filosofia del brand. L’abbigliamento da donna e quello da uomo si fondono in uno stile genderless tipico dello streetwe- ar. I cappelli e i berretti da baseball OBEY diventano dei veri e propri must-have per un’intera generazione di skater e di surfer. Ogni elemento della collezione è la risultante di una mescolanza tra lo stile militare, gli abiti da lavoro e la concezione di arte moderna che Shepard Fairey possiede.

Dopo aver guadagnato popolarità nel mondo underground, OBEY inizia a essere presente anche presso i più importanti rivenditori multibrand come Urban Outfitters e PacSun, e incomincia a testare il proprio concept spargendo dei pop-up store in diverse na- zioni europee che toccano anche l’Italia, più precisamente Milano. Soltanto nel 2018 apre il suo primo store monobrand a Parigi, nella parte nord del III arrondissement, a due passi da Place de la République. Una scelta strategica, sia perché nello stesso quartiere hanno già sede alcuni dei negozi di riferimento del mondo streetwear, sia perché proprio quella piazza è diventata, dopo la sua riqualificazione, un vero e proprio punto d’incontro per la comunità skater parigina.
Oltre ai vestiti, il negozio mette in vendita ogni giovedì un nuovo poster di OBEY in un’edizione limitata di 40 esemplari, che – com’è ovvio che sia - vanno sempre sold out molto velocemente.