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THE PROJECT FOR A TECHNOPOLE OF BIOTECHNOLOGY AND FOOD WAS PRESENTED IN ROME
from GATEmag n° 30
by GATEmagIta
Far diventare Roma la città della Scienza, dell’Alimentazione, della Ricerca, della Conoscenza, della Transazione ecologica e della Rigenerazione urbana. Un progetto che può e deve essere realizzato alla vigilia del Giubileo del 2025, probabile Expo per il 2030 e Giubileo della Misericordia del 2033.
Una immensa opportunità per trasformare la ‘città eterna’ da capitale italiana a capitale internazionale. I presupposti necessari, sia materiali che immateriali, per fare questo salto di qualità per entrare nell’olimpo delle capitali mondiali ci sono tutti. Oggi, rispetto ad ieri, sarebbero anche maturate le convergenze economico-politiche per fare diventare, definitivamente, Roma ‘caput mundi’. Sono stati questi i temi trattati lo scorso 9 e 10 maggio nella splendida cornice di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone, sede Congressuale e di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nel convegno “Ricerca e Territorio: la transizione ecologica e la rigenerazione urbana nell’area del Municipio VI del Comune di Roma”. Il convegno è stato promosso dal Dipartimento di Biologia, dal Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dalla Presidenza del Municipio VI del Comune di Roma.
“Questa è una occasione unica per Roma e tutta l’Italia per la creazione di quelHope Campus, una vera e propria Silicon Valley italiana che consacrerebbe, definitivamente la città eterna capitale mondiale dell’innovazione, della scienza, della transizione ecologica e della cultura”, dice Andrea Viscardi, animatore del convegno, direttore del quotidiano Progetto Italia News e neo direttore responsabile dell’agenzia di stampa 25OraNews on line a partire da questo mese di giugno. “Occorre una filiera politico-istituzionale che unitamente a quella economica guardino ai prossimi cinquant’anni e che dialogando possano, così, riscrivere una nuova pagina per il futuro di Roma e dell’Italia. La mancata realizzazione di questo progetto determinerebbe un gap internazionale incolmabile per il futuro dell’intera nazione”, con- clude Andrea Viscardi, neo direttore dell’agenzia di stampa 25OraNews. +“E’ una occasione irripetibile per l’intera nazione per i grandi eventi che riguardano l’area di Tor Vergata: il Giubileo 2025, l’Expo 2030 per cui Roma è candidata e infine il Giubileo della Misericordia del 2033. Per realizzare questo importante progetto potrebbero essere utilizzati i fondi del Pnrr ed oggi, rispetto al passato, sembra, che la sensibilità istituzionale sia vicina alla realizzazione di questo progetto che ho definito Hope Campus in un’area geografica che accoglie i più grandi ed importanti centri di ricerca italiani ASI, ENEA, INFN, Banca d’Italia, ESA-ESRIN, ISTAT e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e il suo Policlinico”, dice Antonio Agostini, giudice della Corte dei Conti. Ed, infatti, i ritardi accumulati dal sistema paese nelle progettualità per l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) mettono ancora a disposizione decine di miliardi di euro per le riforme e investimenti importanti per la transizione ecologica. Un’apertura di credito sul progetto è arrivata anche dal vice presidente della Camera, Fabio Rampelli, presente al convegno, che nel ribadire l’importanza del progetto sottolinea la necessità “di guardare al futuro e non ai singoli eventi perché occorre sviluppare in toto il sistema Italia”. “Questo non è un progetto visionario perché porterebbe alla realizzazione di un Tecnopolo delle Bioteconologie e dell’Alimentazione unito alla Transizione ecologica che farebbe di Roma una vera e propria Città della Conoscenza, una pioniera a livello mondiale”, sottolinea la professoressa Antonella Canini, prorettore alla Sostenibilità, Transizione Energetica ed Ambientale dell’Università degli studi di Tor Vergata di Roma. “Questo polo tecnologico inteso come una hub economico e sociale creerebbe una opportunità di lavoro per circa 14mila persone e apporterebbe benefici diretti su un’area che da Roma si espanderebbe verso sud fino a Capua”, conclude la professoressa Canini.
La realizzazione di questi progetti permetterebbe di dare a Roma Capitale la centralità su tematiche quali sviluppo ambientale, transizione ecologica, sostenibilità e nuove tecnologie, in modo da essere annoverata tra le grandi capitali mondiali. Progetti che potrebbero far diventare la Capitale la città della scienza, dell’alimentazione, della ricerca, della conoscenza, della transizione ecologica e della rigenerazione urbana in ogni sua connotazione. Il processo di transizione ecologica rappresenta una delle innovazioni che hanno caratterizzato negli ultimi anni la scena nazionale e internazionale e consentirebbe il passaggio dal largo impiego dei combustibili fossili a un uso prevalente di fonti energetiche sostenibili. Questo processo è probabilmente destinato ad imprimere una potente accelerazione al più generale cambio del paradigma socio-economico e territoriale dominante.
Le idee e i progetti presentati durante il convegno potrebbero produrre benefici diretti anche sul territorio del Municipio VI del Comune di Roma e limitrofi, sul territorio di Frascati e dei Castelli Romani nonché della zona prenestina, in termini di mobilità, decoro e di una rigenerazione urbana che coinvolgerebbe all’incirca 960000 abitanti. Siamo di fronte ad un tessuto sociale per un territorio, che fa registrare il più alto tasso d’abbandono scolastico della capitale (20%), con una perdita di capitale umano importantissimo e che necessita di un forte supporto per facilitare un processo di integrazione sociale di forte dimensione.
EN Making Rome the city of Science, Food, Research, Knowledge, Ecological Transaction and Urban Regeneration. A project that can and must be carried out on the eve of the Jubilee of 2025, probable Expo for 2030 and Jubilee of Mercy of 2033.
An immense opportunity to transform the ‘eternal city’ from an Italian capital to an international capital. The necessary conditions, both material and immaterial, to make this leap in quality to enter the Olympus of world capitals are all there. Today, compared to yesterday, the economic-political convergences would also have matured to make Rome definitively a ‘caput mundi’. These were the topics dealt with on 9 and 10 May in the splendid setting of Villa Mondragone, in Monte Porzio Catone, congress and representative seat of the University of Rome Tor Vergata, in the conference “Research and Territory: the ecological transition and urban regeneration in the Municipality VI area of the Municipality of Rome”. The conference was promoted by the Department of Biology, the Department of Biomedicine and Prevention of the University of Rome Tor Vergata and the Presidency of Municipality VI of the Municipality of Rome. “This is a unique opportunity for Rome and all of Italy for the creation of that Hope Campus, a real Italian Silicon Valley that would definitively consecrate the Eternal City as the world capital of innovation, science, ecological transition and culture ”, says Andrea Viscardi, organizer of the conference, director of the newspaper Progetto Italia News and new director in charge of the 25OraNews press agency online starting from this month of June. “We need a political-institutional chain which, together with the economic one, looks to the next fifty years and which, in dialogue, can thus rewrite a new page for the future of Rome and Italy. Failure to implement this project would lead to an unbridgeable international gap for the future of the entire nation”, concludes Andrea Viscardi, new director of the 25OraNews news agency. “It is a once-in-a-lifetime opportunity for the whole nation for the great events that concern the Tor Vergata area: the 2025 Jubilee, the 2030 Expo for which Rome is a candidate and finally the 2033 Jubilee of Mercy. To achieve this important funds from the Pnrr could be used in the project and today, compared to the past, it seems that institutional sensitivity is close to the realization of this project which I have defined as Hope Campus in a geographical area that houses the largest and most important Italian research centers ASI , ENEA, INFN, Bank of Italy, ESA-ESRIN, ISTAT and the University of Rome Tor Vergata and its Polyclinic”, says Antonio Agostini, judge of the Corte dei Conti. And, in fact, the delays accumulated by the country system in planning for the use of funds from the National Recovery and Resilience Plan (PNRR) still make tens of billions of euros available for reforms and important investments for the ecological transition. An opening of credit on the project also came from the vice president of the Chamber of Italian Parliament, Fabio Rampelli, present at the conference, who in reiterating the importance of the project underlined the need “to look to the future and not to individual events because it is necessary to fully develop the Italian system”. “This is not a visionary project because it would lead to the creation of a Biotechnology and Food Technopole combined with the ecological transition that would make Rome a true City of Knowledge, a pioneer on a global level”, underlines Professor Antonella Canini, pro-rector to Sustainability, Energy and Environmental Transition of the University of Tor Vergata in Rome. “This technological hub understood as an economic and social hub would create job opportunities for about 14 thousand people and would bring direct benefits to an area that would expand southwards from Rome to Capua”, concludes Professor Canini.

The realization of these projects would make it possible to give Rome the central position on issues such as environmental development, ecological transition, sustainability and new technologies, so as to be counted among the great world capitals. Projects that could make the capital the city of science, food, research, knowledge, ecological transition and urban regeneration in all its connotations. The ecological transition process represents one of the innovations that have characterized the national and international scene in recent years and would allow the transition from the widespread use of fossil fuels to a prevalent use of sustainable energy sources. This process is probably destined to give a powerful acceleration to the more general change of the socio-economic paradigm and dominant territory.
The ideas and projects presented during the conference could also produce direct benefits in the territory of Municipality VI of the Municipality of Rome and neighboring areas, in the territory of Frascati and Castelli Romani as well as in the Prenestina area, in terms of mobility, decorum and an urban regeneration that would involve approximately 960,000 inhabitants.

We are facing a social fabric for a territory, which records the highest school dropout rate in the capital (20%), with a very important loss of human capital and which needs strong support to facilitate a process of social integration of strong size.

