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L’EQUILIBRIO CHE VIENE DALLA CINA

Stessa importanza, stesso valore tra tradizione e modernità, tra innovazione e qualità. Hui Zhou Zhao, stilista cinese con un master conseguito al Politecnico di Milano dove ha appreso lo charme della moda italiana, riesce alla perfezione a tenere insieme la bellezza classica orientale e l’eleganza senza tempo unita all’avanguardia contemporanea.

[Maria Cristina Righi]

L’identità del brand prende spunto dall’attitudine asiatica ai ritagli che si unisce al rigore del design pulito e minimale. Un mood che nasce dalla passione di Miss Zaho per l’arte e la contaminazione con la moda capace di fondere più linguaggi. Un credo che ha portato a dar vita a un museo della moda. Con lo spirito delle arti e per la continua ripetizione innovativa del dna del marchio, Miss Huizhou Zhao è fortemente interessata a collezionare tutti i tipi di opere d’arte dal proprio paese ma anche straniere.

La sua costante ricerca della moda, della cultura tradizionale e del valore artistico le ha dato un’idea unica per presentare al pubblico il processo di evoluzione della cultura e della moda per creare un museo dedicato. Combinando tutte le collezioni attuali con il supporto del programma sui beni culturali immateriali della Fondazione Hui, il museo mette in mostra con successo disegni di costumi che vanno dalla dinastia Qing al ricamo del patrimonio culturale delle minoranze etniche, dal palcoscenico della Repubblica della Cina all’istituzione della Repubblica Popolare Cinese, dai tempi di riforma e apertura fino all’epoca moderna.

Ciò riflette perfettamente l’evoluzione storica della cultura della moda contemporanea cinese. Il museo si impegna a diffondere l’arte e la cultura cinese nel mondo, per accrescere la consapevolezza pubblica del patrimonio culturale. L’idea di ereditare e innovare arte e cultura si riflette direttamente nella collezione di moda Hui. Ma Hui è più di un semplice marchio, dal 2016 è anche una fondazione basata sulla protezione e promozione delle tecniche artigiane e ancestrali della cultura cinese e ha come obiettivo, attraverso l’arte e il design, di studiare progetti di benessere pubblico incentrati sulla riduzione della povertà e, in particolare, per migliorare la qualità della vita di donne e bambini. La Fondazione Hui organizza dei tour culturali per gli studenti, in particolare della scuola primaria e secondaria, per accompagnarli nell’hinterland di Guizhou ed evitare le attrazioni puramente. L’obiettivo è quello di creare delle relazioni: per gli studenti che si arricchiscono spiritualmente con la cultura dei luoghi visitati e per gli abitanti di questi villaggi che, da un punto di vista economico, possono ricevere donazioni. Grazie a questi aiuti le donne locali hanno la possibilità di continuare a lavorare per non disperdere lo straordinario patrimonio di artigianalità e manualità che le rende uniche.

Come definirebbe lo stile del brand?

Hui è un marchio di design indipendente che abbraccia la cultura orientale. Percepire un lusso, conferire dignità ed eleganza femminile, presentare una perfetta sintonia con l’eredità della cultura e dell’arte. Questi sono gli aspetti che connotano il marchio, semplice nella forma ma raffinato nel cuore.

A che donna si rivolge?

Abbiamo visto, incontrato e intervistato consumatrici che sono già clienti abituali di Hui. Tutte vedono nel brand un punto di riferimento per la ricerca di uno stile moderno ma facile da indossare, senza standardizzazioni.

Il marchio è in grado di parlare a diversi tipi di donne, quindi il gusto di Hui è trasversale. Le donne che amano Hui sono colte, eleganti, indipendenti, tenaci e audaci, con un lato morbido e una parte dura allo stesso tempo. Osano essere se stesse e vivere la propria vita.

Quali sono le fonti d’ispirazione per le collezioni? Come sono cambiate nel tempo?

La collezione si ispira all’antica cultura tradizionale cinese ma non solo. Si concentra anche sul potere delle donne, come nrll’ultima collezione Farfalla Madre che si basa sulla leggenda mitica del popolo Miao di Qiandongnan. Le precedenti combinano tradizione e modernità. Sono tutte espressioni artistiche contemporanee della cultura non tradizionale.

In quali mercati siete presenti e quali pensate di affrontare?

Ora abbiamo 10 negozi partner, oltre a un flagship indipendente aperto a fine 2022 a Palermo. Sono previste altre aperture, a Milano e a Firenze. Vogliamo che Hui metta radici primadi tutto in Italia, con la sede di Milano come nucleo centrale, per formare una diffusione che si apra il mercato internazionale. Per quanto riguarda lo sviluppo attuale, si tratta di un prodotto di lusso cinese, in modo che gli europei possano comprendere meglio la cultura cinese

Quali sono le strategie aziendali, alla luce dei cambiamenti di questi ultimi anni?

Ci concentreremo sempre di più sul potere delle donne, permettendo alla tradizione e alla moda di confrontarsi, innovando nella fusione. L’abbigliamento è il nostro fascino per il respiro della vita e un veicolo per l’espressione dei nostri cuori. Cerchiamo di proporre sempre prodotti semplici, diretti e caldi per rendere la vostra storia più piena e memorabile.

Quali sono i programmi e i progetti futuri?

L’attenzione principale si concentra sul concetto precedente di riqualificazione e trasformazione delle industrie tradizionali e sulla direzione generale delle strategie di sviluppo culturale e creativo per renderlo reale e più profondo. Lavoriamo anche sul museo della moda di Eachway per condurre una ricerca sostenibile, mentre attraverso la fondazione Hui ci impegniamo a ridurre la povertà, a promuovere l’eredità del patrimonio culturale, in modo da far affermare il marchio e l’unicità dell’impresa.

Tra i progetti futuri ci sono anche contattare un sempre maggiore numero di buyer, organizzare mostre e aprire negozi all’estero per aprirci ulteriormente al mercato internazionale e, allo stesso tempo, fare affidamento sulla Fondazione Hui, avviata per aiutare gli artigiani e finanziare il patrimonio dell’artigianato tradizionale nelle aree povere. E migliorare il museo della moda di Eachway per mettere in contatto la collezione con la Fondazione Hui.

Che importanza e ruolo ha il viaggio per lei?

Viaggiare è davvero uno stato d’animo, proprio come vestirsi, bisogna avere il proprio stile e si diventerà sempre più belli.

Cosa contiene la sua valigia ideale personale e quella di chi veste le sue collezioni?

Forse perché viaggio molto, tendo a scegliere bagagli piccoli e comodi ma molto capienti, che mi faranno sentire molto comoda e a mio agio. Non ho bisogno di molte cose: qualche abbinamento e versatile, i vestiti preferiti, cappelli, fasce per capelli, prodotti per la cura della pelle, cosmetici, articoli da toilette, qualche libro.

Quali must-have consiglia alle grandi viaggiatrici?

Cura della pelle e make-up, protezione solare, occhiali da sole e cappelli, che possono bloccare parte dei raggi UV e proteggerci, ma allo stesso tempo sono accessori di moda, una piccola farmacia da viaggio con antinfiammatori, cerotti, medicine per il mal d’auto e per il raffreddore, batterie ricaricabili, cuffie, fazzoletti.

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