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DUE ANIME E UN DESTINO

Questo romanzo ha come punto di arrivo quello della famosa battaglia di Waterloo ma in realtà va ben oltre a tutto ciò.

É innanzitutto un enorme viaggio, dal momento che la trama si sposta da Napoli (con splendide descrizioni di Capri, della Reggia di Caserta, del Palazzo Reale, la Cappella San Severo e molti altri monumenti) alla Francia della Rivoluzione, fino a Londra. É un sogno ad occhi aperti, ti ritrovi in quei posti solamente leggendo. I due protagonisti, Henri e Antoine, sono legati inconsapevolmente da un antico accadimento che si perde nella notte dei tempi. Ognuno prende una via dettata dal libero arbitrio che lo condurrà inevitabilmente a quel fatidico giorno che dà il titolo al libro. Un cammino va verso la luce e l’altro verso le tenebre. Sullo sfondo di tutto questo si muove un sordido gioco politico che mira a conquistare soldi e potere sulle spalle ed a discapito della guerra che è l’ultimo capitolo di un tragico momento che infiammò l’intera Europa. Chi è il buono e chi il cattivo? Il buono è veramente tale? Il Cattivo lo è per scelta? Nulla è sicuro nel gioco della vita.

Vincenzo Fermo e Ivan Bossi, 18 giugno 1815, Due anime e un destino, Indipendently Published Disponibile su Amazon

La Vedova Di Murua

Può un orologio da taschino condizionare la mente del suo possessore fin tanto da fargli commettere atti malvagi?

Edgar è un giusto, un ragazzo dall’animo nobile che durante un viaggio in aereo si imbatte casualmente in un vecchio dalla moralità discutibile. Dopo quell’incontro Edgar non sarà più la stessa persona. Il giovane ruberà l’orologio da taschino dell’oscuro personaggio e comincerà a percorrere la strada della dannazione. I rintocchi dell’oggetto maledetto lo accompagneranno nelle scelte sbagliate, nella presunta colpevolezza di un omicidio e nell’amore impossibile verso la donna del suo migliore amico.

La verità è solo un miraggio e una domanda vibra nelle nostre coscienze: ognuno di noi è davvero responsabile delle proprie azioni oppure esiste un destino già scritto? C’è qualcosa che Edgar nel corso della sua vita non riesce a togliersi dalla mente. Cos’hanno in comune lui e quel vecchio arrogante incontrato sull’aereo tanti anni prima? Perché gli ricorda tanto il nuovo se stesso? Jean Pierre

Ceccacci, La vedova di Murua, Porto Seguro Editore

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