
Robert Louis Stevenson
Robert Louis Stevenson
Riduzione e adattamento a cura di Anna Pellizzi
Robert Louis Stevenson
Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde
Riduzione e adattamento a cura di Anna Pellizzi
disegni di Alistar
ISBN 979-12-221-0950-3
Prima edizione rinnovata: maggio 2025
ristampa 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
anno 2029 2028 2027 2026 2025
© 2025 Gallucci – La Spiga
Prima edizione © 2013 ELI – La Spiga Edizioni
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Riduzione e adattamento a cura di Anna Pellizzi
disegni di Alistar
STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE
nessere della borghesia in ascesa e la povertà della classe operaia, relegata nei quartieri più poveri e malsani della città. Un’epoca di grandi innovazioni, in cui lo studio della chimica portò cambiamenti in tutti i campi, dall’industria alla medicina.
Dalla penna di un grande scrittore dell’Ottocento, una storia ancora attuale, per la complessità della tematica affrontata e l’inquietante clima di mistero in cui trascina il lettore.
AnnA Pellizzi
Durante uno di quei vagabondaggi capitarono in una via fuori mano di un popoloso quartiere di Londra. La via era stretta, immersa in una quiete decorosa che veniva tuttavia stravolta, nei giorni feriali, dal passaggio di una folla dedita agli affari e ai commerci. I suoi abitanti erano persone agiate, a quanto pareva, tutta gente protesa a migliorare, con solerte emulazione, il proprio tenore di vita e disposta ad investire l’eccedenza dei guadagni in cose futili; tanto è vero che le vetrine dei negozi si allineavano lungo la strada con aria invitante, pari ad una fila di sorridenti venditrici.
Anche la domenica, quando la via smorzava la maggior parte dei suoi fascini, ed appariva relativamente deserta e quieta, il nitore del luogo splendeva pur sempre come un fuoco in mezzo alla foresta, se paragonato alla tetraggine degli squallidi dintorni; e con le sue persiane dipinte di fresco, le placche e i pomelli d’ottone lucidati a dovere, il senso diffuso di pulizia e la vivacità dei colori, la strada colpiva e subito ammaliava l’occhio del passante.
A un paio di porte da un cantone, sul lato sinistro per chi procedesse verso est, la linea dei negozi era interrotta dall’ingresso di un chiostro, e, proprio in quel punto, sporgeva in avanti sulla via un tetro fabbricato. Era questo un edificio alto due piani, privo di finestre, che presentava una facciata slavata e interamente cieca, se non fosse stato per una porta che si apriva al piano inferiore. Reca-
una apparteneva ad un uomo piccolo, che velocemente si stava dirigendo verso oriente, e l’altra ad una bambina di circa otto o dieci anni, che correva a perdifiato lungo una via traversa. Così, mio caro, com’era naturale, quei due si scontrarono al crocicchio e fu allora che accadde la cosa orribile: infatti l’uomo calpestò imperturbabile il corpo della bimba e la abbandonò che gridava, distesa ancora a terra. A sentirlo raccontare sembra nulla, ma era terribile a vedersi. Quello non era un uomo, ma un demonio. Mi lasciai sfuggire un grido, mi misi a correre, afferrai per la collottola il mio uomo e lo riportai là, dove già si era formato un crocchio di persone intorno alla bambina che piangeva. Quello mostrava una gelida calma e non opponeva resistenza ma mi lanciò un’occhiata, un’occhiata talmente atroce che mi sentii la schiena percorsa da un sudore freddo come dopo una lunga corsa. Intorno alla bambina stavano i parenti, ai quali s’aggiunse ben presto il dottore che nel frattempo era stato mandato a chiamare. Fortunatamente, la bambina non aveva nulla di grave, era solo spaventata, almeno secondo la diagnosi del medicastro. A questo punto potresti credere che fossimo all’epilogo della vicenda. Ma c’era una curiosa circostanza. Sin dalla prima occhiata il mio uomo mi aveva fatto orrore. Sentimento avverso provato, com’è logico, anche dalla famiglia della piccola. Ma quello che mi colpì fu il caso del dottore. Era costui il tipico medico spigoloso e asciutto, scialbo e senza passioni, con un forte accento edimburghese, sen-
«Vedo che anche tu la pensi come me» disse il signor Enfield. «È sicuramente una brutta storia. Vedi dunque che il mio uomo era un tipo con il quale non si vorrebbe mai avere a che fare, mentre la persona che aveva emesso l’assegno ha reputazione di essere un uomo onesto e (quel che è ancor più penoso) capace di fare del bene. Sono indotto a pensare si tratti di un ricatto: un uomo onesto che paga per qualche errore di gioventù. Ecco perché chiamo quest’edificio con un’unica porta la Casa del Ricatto. Benché anche ciò, come puoi comprendere, è ben lungi dal fornire una spiegazione plausibile».
Dette queste ultime parole, il signor Enfield s’immerse nel silenzio.
Fu Utterson a far uscire dalle sue meditazioni l’amico con una domanda a bruciapelo:
«E non sai se in quella casa vive colui che ha emesso l’assegno?»
«In un posto simile?» rispose il signor Enfield. «Mah, credo di avere notato il suo indirizzo, so che abita in una piazza ma non quale essa sia»
«E non hai mai chiesto informazioni su… quell’edificio che ha una porta sola?» insistette Utterson.
«No, amico mio, me l’ha impedito la mia discrezione. Fare una domanda è come lanciare una pietra: te ne stai tranquillo sulla sommità di una collina e la pietra comincia a rotolare giù e a smuoverne tante altre, finché colpisce sulla testa un buon vecchietto che sta vangando il suo or-
STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MISTER HYDE
«Ecco l’ennesima lezione che mi insegnerà a tenere la bocca chiusa. Mi vergogno di essere stato linguacciuto.
Facciamo il patto di non parlare più di questa faccenda»
«Molto volentieri» disse l’avvocato «te lo prometto con una stretta di mano, Richard».
Una collana di classici avvincenti e storie senza tempo con cui scoprire il piacere della lettura. Opere fondamentali, trame appassionanti, testi chiari e concisi per arricchire l’apprendimento scolastico. Collezionali tutti!
Un assassino spietato si aggira per le strade di Londra, compiendo delitti di inaudita ferocia. Quest’uomo, che sembra comparire dal nulla e che i testimoni descrivono come un essere demoniaco e ripugnante, è Mister Hyde. Qual è il movente che scatena la sua furia omicida? E perché il suo nome è citato nel testamento del pacifico dottor Jekyll? Comincia così uno dei romanzi dell’orrore più avvincenti di sempre, la storia di un tragico esperimento sulla natura umana e insieme una profonda riflessione sull’eterna lotta tra il bene e il male, tra gli istinti e la ragione.
• Con un’intervista (immaginaria) a Robert Louis Stevenson disegni di Alistar