Gallio: verso dove?

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COMUNE DI GALLIO

GALLIO: VERSO DOVE? - marzo 2014 -

Lucia Di Pascoli


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INDICE Prefazione

pag. 4

Introduzione

pag. 5

Premessa storica

pag. 6

Popolazione

pag. 7

¾ Caratteristiche strutturali ¾ Indice di vecchiaia ¾ Indice di dipendenza ¾ Dinamica della popolazione ¾ Natalità e fecondità

pag. 7 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 13

Famiglie, consumi e lavoro

pag. 15

L’occupazione nel territorio dei Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago

pag. 16

¾ Lavoro dipendente. Saldi per genere, cittadinanza, titoli di studio e classe d’età ¾ Lavoro dipendente. Saldi per settore di attività economica

pag. 17 pag. 17

Disoccupati a Gallio e nell’Altopiano

pag. 21

Conclusioni

pag. 25

Appendice metodologica

pag. 26

Bibliografia

pag. 29

Sitografia

pag. 30

Ringraziamenti

pag. 31

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PREFAZIONE In soli pochi decenni il tessuto sociale ha conosciuto stravolgimenti radicali quanto repentini; la famiglia tradizionale, numerosa e patriarcale è quasi scomparsa, sostituita da nuclei familiari meno numerosi ed i cui legami risultano essere più labili. Il livello di scolarizzazione si è notevolmente innalzato e l'ingresso delle nuove tecnologie ha comportato la nascita di nuove mansioni lavorative. Il mondo lavorativo caratterizzato nel passato da occupazioni stabili e durature nel tempo ha conosciuto il fenomeno della precarizzazione e recentemente della disoccupazione. I veloci cambiamenti della società pongono degli interrogativi. Prerogativa degli amministratori deve essere la consapevolezza che la lungimiranza nel comprendere in anticipo i repentini cambiamenti della società è indispensabile per poter programmare. Poiché le strategie per realizzare gli interventi necessari richiedono lunghi tempi di attenzione, è necessario capire e prevedere le variazioni e le problematiche future. Ciò costituisce un passaggio ineludibile della corretta azione amministrativa. Pertanto abbiamo ritenuto indispensabile commissionare uno studio statistico di valenza demografica e socio-economica che possa dare fondamento ad investimenti importanti per la collettività. Alla luce dei dati emersi dall’indagine appare evidente la necessità di realizzare una serie di interventi. L'invecchiamento del tessuto sociale renderà necessaria la costruzione di una casa alloggio per anziani. La grave crisi dell'edilizia con la conseguente perdita dei posti di lavoro, rende necessario il potenziamento delle risorse legate al turismo attraverso la riqualificazione del patrimonio ambientale e delle attività ad esso legate. L’importanza di dare valore alla nostra cultura e alla nostra storia ci obbliga ad investire sulla cultura dei giovani attraverso interventi di sostegno allo studio. Non comprendere cosa ci riserva il futuro significa sbagliare la programmazione dell'attività amministrativa, con gravi ripercussioni su di noi e sulle future generazioni. Pino Rossi Sindaco di Gallio

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INTRODUZIONE Il Comune di Gallio, con la finalità di entrare in possesso degli elementi demografici, sociali ed economici in grado di supportare la programmazione e le decisioni a livello locale in un futuro prossimo, ha incaricato la sottoscritta di condurre un’attività di indagine statistica finalizzata al recupero e all’analisi dei dati relativi alla popolazione di Gallio. Oggetto di studio sono: le caratteristiche strutturali (età, sesso e cittadinanza) e dinamiche (nascite, morti, migrazioni) della popolazione, l’andamento del mercato del lavoro e dei consumi, le persone in cerca di occupazione. L’Ufficio Servizi Demografici di Gallio ha fornito, a completamento di quanto già pubblicato dall’ISTAT, i valori aggiornati al 31 dicembre 2013 della popolazione per sesso e classi d’età, delle nascite e delle morti, degli iscritti e dei cancellati per trasferimento in altro Comune. Le assunzioni e le cessazioni con contratto di lavoro dipendente, pertinenti al territorio dei Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago, sono il risultato dell’elaborazione dei dati contenuti nella Banca Dati del Sistema Informativo del Lavoro Veneto SILV consultabili nel portale di Veneto Lavoro. A riguardo ringrazio il dottor Maurizio Gambuzza per i validi consigli in termini di interpretazione e modalità di estrazione dei dati. I disoccupati in senso proprio (persone che provengono da una precedente occupazione) e gli inoccupati (persone che sono alla ricerca della prima occupazione) a Gallio e nell’Altopiano al 19 novembre 2013 e al 24 gennaio 2014 sono stati forniti, su autorizzazione del Responsabile dottor Giuseppe Mafrica, dal Centro per l’Impiego di Schio e Thiene. Auspico vivamente che la conoscenza della situazione demografica e occupazionale possa comportare interventi e servizi atti a rispondere alle reali esigenze della popolazione. dott.ssa Lucia Di Pascoli

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PREMESSA STORICA Le prime popolazioni insediatesi stabilmente nell'Altopiano dei sette comuni, e più specificatamente a Gallio, provenivano dall'odierna Baviera. Non si dispone di una data precisa inerente a questa migrazione e probabilmente non si trattò di un singolo spostamento ma di due o tre flussi migratori successivi. Il primo consistente insediamento è del 10° secolo. In età medioevale si presume (non si dispone di dati certi) una consistenza demografica di Gallio di circa 300 - 500 unità. Nel 1871, anno del primo censimento, gli abitanti di Gallio sono 2.004. A partire da tale anno e fino al 1921 i censimenti documentano una costante crescita della popolazione: al 1° dicembre 1921 gli abitanti ammontano a 3.676. Tra il 1921 e il 1936 il calo demografico è consistente: in soli 15 anni Gallio perde 1.114 abitanti pari ad oltre il 30% della popolazione. Il 1929 segna l’inizio di una pesante depressione economica negli USA che si conclude solamente durante la seconda guerra mondiale; i contraccolpi sull’economia italiana sono pesanti e spingono un numero consistente di persone, galliesi compresi, ad emigrare nei più svariati paesi del mondo. Dal 1981 si assiste ad un contenuto aumento dei residenti: il 31 dicembre 2013 la popolazione galliese conta 2.392 unità.

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POPOLAZIONE La popolazione degli otto comuni dell’Altopiano di Asiago negli anni 2007-2012 rimane pressoché costante: da 21.512 a 21.254 abitanti, con un lieve calo dell’1,2 %. Ciò che è variato, invece, è il peso della popolazione anziana (65 anni e oltre) e dei bambini (0-14 anni): il numero di anziani aumenta costantemente ed i giovani sono sempre meno. Invecchiamento della popolazione e minore fertilità sono tendenze di carattere generale: in Italia la vita media delle donne è di 84 anni e mezzo, quella degli uomini supera di poco i 79 anni; la fecondità è in continuo calo con 1,42 figli per donna nel 2012. I paragrafi che seguono descrivono gli andamenti della popolazione nei comuni montani e più in dettaglio a Gallio in termini di caratteristiche strutturali e flussi. Le caratteristiche strutturali riguardano l’età, il sesso, la cittadinanza e la residenza; quelle dinamiche comprendono i flussi della popolazione dovuti alle nascite, alle morti e alle migrazioni.

CARATTERISTICHE STRUTTURALI

Consideriamo e confrontiamo innanzitutto la popolazione dei singoli comuni montani allo scopo di studiarne le variazioni nel tempo. La Tabella 1 contiene la popolazione totale, la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione in età 0-14 anni alla data 31 dicembre 2007 e 31 dicembre 2012.

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Tabella 1. Popolazione totale, di 65 anni ed oltre, di 0-14 anni nei comuni montani – 31 dicembre 2007 e 31 dicembre 2012 Popolazione totale Var. (%)

31 dic 2007

31 dic 2012

Var. (%)

Popolazione 0-14 anni

Comune

31 dic 2007

ASIAGO

6.543

6.439

–1,6

1.487

1.560

4,9

851

807

–5,2

CONCO

2.263

2.236

–1,2

482

507

5,2

336

298

–11,3

ENEGO

1.912

1.773

–7,3

528

459

–13,1

239

203

–15,1

748

723

–3,3

149

136

–8,7

93

102

9,7

GALLIO

2.458

2.374

–3,4

460

490

6,5

384

349

–9,1

LUSIANA

2.843

2.736

–3,8

638

650

1,9

392

377

–3,8

ROANA

4.141

4.320

4,3

834

926

11,0

590

571

–3,2

ROTZO

604

653

8,1

103

122

18,4

91

118

29,7

TOTALE

21.512

21.254

–1,2

4.681

4.850

3,6

2.976

2.825

–5,1

FOZA

31 dic 2012

Popolazione 65 anni e oltre

31 dic 2007

31 dic 2012

Var. (%)

Osserviamo e commentiamo le percentuali presenti in tabella: - la popolazione dell’Altopiano è rimasta pressoché invariata negli ultimi anni: il calo dei giovani del 5,1% è parzialmente compensato infatti dall’aumento degli anziani del 3,6%; - Gallio registra in cinque anni il calo di circa il 9% della popolazione appartenente alla fascia d’età 0-14 anni; - Enego è il comune con il maggior calo della popolazione totale: a tale valore contribuiscono sia la componente dei giovani (– 15.1%) sia la componente degli anziani (–13,1%); - Roana e Rotzo sono i comuni la cui variazione della popolazione totale ha segno positivo: il primo del 4,3% e il secondo dell’8,1%. Di Rotzo, in particolare, colpisce l’ordine di grandezza dei valori positivi: la popolazione sotto i 15 anni è aumentata del 29,7% e quella con più di 65 anni del 18,4%. A parziale completamento della Tabella 1 vanno aggiunti i dati forniti dall’Ufficio Servizi Demografici di Gallio alla data 31 dicembre 2013: -8-


- 2.392 è il numero totale dei residenti con una variazione positiva dello 0,8% rispetto all’anno precedente: 1.241 (51,9%) sono le femmine e 1.151 (48,1%) sono i maschi; gli anziani rappresentano il 21% dei residenti; - 2,3 è il numero medio di componenti per famiglia e 43,8 è l’età media degli abitanti. La popolazione residente straniera costituisce solo il 2% del totale e risulta invariata rispetto agli anni precedenti.

INDICE DI VECCHIAIA

L’indice di vecchiaia è un dato che stima il grado di invecchiamento della popolazione. Esso è il risultato del rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e la popolazione con meno di 15 anni, moltiplicato per cento. I processi demografici che influenzano il valore dell’indice di vecchiaia sono la riduzione della popolazione in età giovanile, l’incremento di quella in età anziana, l’aumento della speranza di vita alla nascita e il contenimento delle nascite. A Gallio il valore dell’indice al 31 dicembre 2007 è 119,4: ciò significa che ci sono 120 anziani ogni 100 giovani. Osservando il Grafico 1 appare evidente che cinque anni più tardi il peso degli anziani è cresciuto ed è pari a 140 anziani ogni 100 giovani. Confrontiamo ora il valore di Gallio (140,4) con i valori dell’Altopiano e della Provincia di Vicenza alla data 31 dicembre 2012. La conclusione è che la popolazione degli otto comuni montani è mediamente più anziana di quella di Gallio. Ampliando il territorio di riferimento, osserviamo l’ultimo dato del grafico che registra l’indice relativo alla Provincia di Vicenza: per la maggior presenza di nuclei familiari stranieri che tendenzialmente hanno un numero più elevato di figli, il valore risulta più basso (129,9).

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Grafico 1. Indice di vecchiaia (%) nei comuni dell’Altopiano e nella Provincia di Vicenza – 31 dicembre 2012

INDICE DI DIPENDENZA

L’indice di dipendenza misura il rapporto tra la popolazione in età non attiva (con meno di 15 anni ed oltre 64 anni) e la popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni), moltiplicato per cento. Esso è un indicatore del grado di dipendenza economico-sociale tra le generazioni fuori e dentro il mercato del lavoro. Analizzando i dati del Grafico 2 possiamo affermare quanto segue: - a Gallio il 31 dicembre 2012 il valore dell’indice è 54,7: ci sono 55 individui in età non attiva ogni 100 in età attiva, cinque anni prima il valore del rapporto era leggermente inferiore: ogni 52 abitanti in età non lavorativa c’erano 100 abitanti in età lavorativa; - Foza registra l’indice più basso (49,1) e Lusiana il più alto (60,1). - 10 -


Grafico 2. Indice di dipendenza (%) nei comuni dell’Altopiano – 31 dicembre 2012

DINAMICA DELLA POPOLAZIONE

Dopo aver analizzato la struttura, consideriamo i flussi della popolazione dovuti alle nascite, alle morti e alle migrazioni. L’incremento/decremento dei residenti è dovuto a due componenti: il movimento naturale stabilito dal saldo naturale (ottenuto dalla differenza tra il numero dei nati e i morti) e il movimento migratorio stabilito dal saldo migratorio (ottenuto dalla differenza tra il numero degli iscritti all’Anagrafe e il numero di quelli cancellati). La Tabella 2 contiene i dati del Bilancio demografico di Gallio in ciascun anno del periodo 2008-2013. Il saldo naturale è negativo dal 2009: se da una parte il numero dei morti è in aumento, dall’altra il numero dei nati appare molto ridotto anche se tendenzialmente costante. - 11 -


Gli incrementi del numero degli iscritti e del numero dei cancellati degli anni 2011-2013 che emergono evidenti dalla tabella, sono principalmente dovuti e giustificati dagli aggiornamenti seguiti al “15° Censimento della Popolazione e delle abitazioni” del 2011. Tabella 2. Bilancio demografico GALLIO – Anni 2008-2013 Anno

Nati

Morti

Saldo naturale

Iscritti

Cancellati

Saldo migratorio

Saldo totale

2008

25

20

5

59

47

12

17

2009

15

20

–5

57

45

12

7

2010

15

20

–5

53

48

5

0

2011

20

22

–2

40

64

–24

–26

2012

17

29

–12

64

78

–14

–26

2013

15

31

–16

115

82

33

17

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NATALITA’ E FECONDITA’ Per una approfondita analisi delle nascite consideriamo le componenti che le caratterizzano: età media delle madri al parto, tasso di natalità e numero medio di figli per donna (o tasso di fecondità totale). L’andamento delle nascite in Italia e nel Veneto indica che negli ultimi anni la fecondità è in ripresa. Uno dei fattori alla base della ripresa è il contributo delle nascite da genitori stranieri. L’altro fattore è il posticipo dell’allargamento familiare: le generazioni di donne nate a partire dagli anni Sessanta hanno spostato la maternità in età più avanzata. Nell’anno 2012 1,3 e 2,4 è il numero medio di figli rispettivamente per le donne italiane e le donne straniere. Nel Veneto le donne hanno in media 31,6 anni alla nascita dei figli, circa due anni in più rispetto al 1995; a Gallio si diventa madri più tardi: nel periodo 2008-2013 l’età media delle madri al parto è di 34,2 anni. Tasso di natalità Il tasso di natalità è dato dal rapporto tra i nati dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per mille; dipende dal livello di fertilità e dalla struttura per età della popolazione. Quelli che seguono sono i valori del tasso registrati nel periodo 20082012: 7,7 ad Asiago; 5,8 a Conco; 7,1 ad Enego; 10,4 a Foza; 7,5 a Gallio; 10,5 a Lusiana; 9,5 a Roana e 14,7 a Rotzo. La natalità a Gallio è inferiore a quella media dell’Altopiano di 9,1 per mille; nei comuni di Foza, Lusiana e Rotzo la natalità è elevata e supera quella regionale dello stesso periodo. Tasso di fecondità Una misura più rigorosa del comportamento riproduttivo rispetto al tasso di natalità è il tasso di fecondità totale TFT. Esso misura il numero medio di figli per donna in età feconda (15-49 anni). - 13 -


Ricordiamo che 2,1 figli per donna è la “soglia di rimpiazzo” che garantirebbe il ricambio generazionale. Nell’anno 2012 1,5 è il valore del tasso nel Veneto. La fecondità a Gallio è molto bassa ma tendenzialmente costante con un valore medio di 1,1 figli per donna nel periodo 2008-2013. Il Grafico 3 contiene il numero di nati per anno a Gallio a partire dal 2002. Grafico 3. Numero di nati a Gallio – Anni 2002-2013

Nel periodo sotto osservazione notiamo un progressivo ma contenuto calo delle nascite che probabilmente costituirà il trend del futuro.

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FAMIGLIE, CONSUMI E LAVORO In Italia si registra un intreccio particolarmente complesso tra le trasformazioni demografiche e il mercato del lavoro. L’emergenza del graduale invecchiamento della popolazione da una parte e la crisi occupazionale e lavorativa degli ultimi anni dall’altra, rendono decisivo il buon utilizzo del reddito e del patrimonio delle famiglie. Le famiglie: condizioni economiche e stili di vita in continua evoluzione Il momento storico che stiamo vivendo è caratterizzato da trasformazioni economiche e sociali. Le famiglie sono sempre più in difficoltà e i consumi calano a causa dell’erosione del reddito disponibile: il trend positivo culminato negli anni 20072008 è stato interrotto dall’acutizzarsi della crisi. Nel 2012 Gallio è il terzo comune con reddito medio pro capite più basso nella provincia di Vicenza pari ad € 9.574. Lo precedono Foza ed Enego. Per fronteggiare il periodo di evidente difficoltà le famiglie hanno modificato le abitudini di acquisto: riorganizzano la spesa cercando le offerte e i prodotti meno costosi, si dimostrano più sensibili ai prezzi, alle offerte commerciali, agli sconti e al rapporto qualità-prezzo. Gli acquisti presso i negozi tradizionali si riducono a favore degli ipermercati e dei supermercati anche per alimenti di base come la pasta, la verdura, la carne e il pesce. La tendenza al risparmio è segnalata anche dall’aumento dell’autoproduzione (coltivazione dell’orto) e dalla trasformazione dei prodotti alimentari (conserve, marmellate, …). Accanto al “fai da te” casalingo sono aumentati gli acquisti on-line soprattutto nel settore del tempo libero: viaggi, libri, materiale informatico, film, musica e biglietti per gli spettacoli sono offerti dalla rete a prezzi vantaggiosi.

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L’OCCUPAZIONE NEL TERRITORIO DEI L’IMPIEGO DI SCHIO-THIENE ED ASIAGO

CENTRI

PER

Dalla seconda metà del 2008, dopo quasi due decenni di crescita continua, l’occupazione veneta subisce una significativa flessione e si registrano i primi saldi di segno negativo tra assunzioni e cessazioni. Dopo la forte contrazione registrata tra il 2008 e il 2009, nel 2010 l’economia mostra qualche modesto segnale di ripresa che si protrae nel corso del primo semestre del 2011 (vedi dati in Tabella 3 relativi ai Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago). La breve tregua si dissolve però rapidamente e le imprese riprendono a perdere personale: le tensioni sui debiti sovrani, l’aumento dei prezzi delle materie prime e il rallentamento della domanda internazionale comportano un nuovo peggioramento dello scenario economico. Tabella 3. Posizioni di lavoro dipendente. Assunzioni e cessazioni nei comuni dei Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago - Anni 2008-2013 Assunzioni

Cessazioni

Saldo

Anno 2008

23.865

23260

605

Anno 2009

16.085

18.520

–2435

Anno 2010

18.335

19.185

–850

Anno 2011

20.850

20.735

115

Anno 2012

19.270

19.555

–285

Anno 2013

18.480

19.080

–600

I dati sull’occupazione riportati nei paragrafi successivi provengono dalle banche dati del Sistema Informativo del Lavoro Veneto SILV consultabili nel portale di Veneto Lavoro e si riferiscono al territorio dei Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago negli anni 2008-2013. Secondo le rilevazioni del 2013 le assunzioni con contratti di lavoro dipendente sono 18.480, quelle con contratto a chiamata sono 1.305 ed infine quelle relative a rapporti di lavoro parasubordinato sono 800. - 16 -


LAVORO DIPENDENTE. SALDI PER GENERE, CITTADINANZA, TITOLI DI STUDIO E CLASSE D’ETA’

Il lavoro dipendente include i rapporti di lavoro con contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, di apprendistato e di somministrazione (ex lavoro interinale). Nel 2013 le assunzioni sono così distribuite: 2.575 a tempo indeterminato, 9.775 a tempo determinato, 1.050 con contratto di apprendistato e 5.085 con contratto di somministrazione. Il 2009 è l’anno del crollo delle domande di lavoro dipendente con un calo del 32,6% rispetto all’anno precedente e un saldo pesantemente negativo pari a – 2.435 unità (vedi Tabella 3). Il saldo tra assunzioni e cessazioni ha determinato nel 2013 una variazione negativa pari a – 600 posizioni; nell’anno precedente il saldo era stato ugualmente negativo ma di minore consistenza (– 285 unità). Consideriamo gli ultimi tre anni trascorsi (2011, 2012 e 2013). Assunzioni e cessazioni sono equamente distribuite tra maschi e femmine. I cittadini italiani rappresentano circa l’83% degli assunti. I titoli di studio non sono neutri nei confronti dei saldi occupazionali. Il loro valore è negativo con un titolo di studio inferiore o pari alla licenza media mentre è positivo con il diploma e la laurea. Su un totale di 100 nuovi assunti nel 2013, 36 sono i giovani (18-29 anni) 60 sono gli adulti (30-55 anni) e 4 sono i maturi (più di 55 anni); nel triennio 2011-2013 il trend indica un lieve calo dei giovani assunti compensato dal contenuto aumento degli adulti e dei maturi.

LAVORO DIPENDENTE. SALDI PER SETTORE DI ATTIVITA’ ECONOMICA

Non tutti i settori produttivi hanno risentito della crisi economica allo stesso modo: alcuni ambiti ne stanno uscendo indenni, alcuni hanno addirittura - 17 -


incrementato la forza lavoro a discapito di altri che hanno visto un peggioramento significativo. Nel Veneto dal 2008 al 2012 gli occupati nel settore dell’industria in senso stretto sono diminuiti dell’11,5%. La crisi è evidenziata in modo preoccupante nei comparti manifatturiero ed edile coinvolgendo conseguentemente il settore dei trasporti e delle attività immobiliari. Un discorso a parte va fatto per gli occupati del settore pubblico che nell’ultimo periodo sono diminuiti a seguito di un processo di rinnovamento e contenimento dei costi della Pubblica Amministrazione. Buone le performance delle attività ricettive e della ristorazione che incrementano il numero di occupati nel periodo di recessione economica. Questi incrementi positivi ci inducono ad essere ottimisti considerando che il Veneto e l’Altopiano traggono importanti risorse dal turismo. Come ultima considerazione di carattere generale sottolineiamo l’incremento dell’occupazione nel settore dei servizi alla persona collettivi e personali.

Analizziamo ora l’andamento dell’occupazione per settore di attività economica negli anni 2011, 2012 e 2013 dei comuni serviti dai Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago. Le assunzioni risultano così distribuite: 1,9% nel settore agricoltura, 55,6% nel settore servizi e 42,5% nel settore industria. Il settore agricoltura non registra variazioni significative in termini di assunzioni mentre il trend delle cessazioni è in lieve crescita. Il 2013 è l’anno peggiore per il settore servizi: le assunzioni calano e le cessazioni rimangono pressoché invariate e per la prima volta il saldo è negativo pari a – 195 unità. L’industria è il settore che ha risentito e tuttora maggiormente risente della crisi. La domanda interna è in ribasso e gli ordinativi provenienti dall’estero sono calati a causa del rallentamento dell’economia di tutta l’Europa. La pesante fase recessiva iniziata nell’estate del 2011, si è ulteriormente aggravata nel corso del 2012 con un saldo di –1.205 unità. - 18 -


Nel 2013 il saldo è nuovamente negativo, anche se meno pesantemente rispetto all’anno precedente. I maggiori decrementi si sono verificati nell’ambito delle costruzioni. Gli incentivi alla ristrutturazione e al recupero edilizio ed urbano non hanno evitato il sesto anno consecutivo di caduta della produzione nel settore delle costruzioni. La riduzione progressiva del reddito disponibile delle famiglie, la contrazione dell’occupazione ed il restringimento dell’offerta di credito, hanno determinato la caduta della domanda delle abitazioni pur in presenza di prezzi stazionari. Il Grafico 4 esplicita in modo chiaro il trend negativo del settore costruzioni nel territorio dei Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago.

Grafico 4. Posizioni di lavoro dipendente settore COSTRUZIONI – Trimestri 2011, 2012 e 2013

Per quanto riguarda il comune di Gallio nel 2013, le 265 imprese registrate sono così distribuite: 51 operano nel settore agricoltura e silvicoltura, 82 nel settore industria, 128 nel settore servizi e 4 risultano non classificate. - 19 -


Le imprese del settore costruzioni sono 65, quelle del commercio all’ingrosso e al dettaglio sono 49, quelle delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione sono 27, quelle delle attività immobiliari sono 16 e quelle delle attività manifatturiere sono 16.

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DISOCCUPATI A GALLIO E NELL’ALTOPIANO Dopo aver esaminato i dati degli occupati, consideriamo il fenomeno della disoccupazione. L’intensità di questa difficile fase economica emerge con forza dall’analisi dei dati relativi alle persone alla ricerca di una nuova occupazione. La Tabella 4 contiene i valori del tasso di disoccupazione secondo l’indagine ISTAT sulle forze di lavoro. Tabella 4. Tasso di disoccupazione nella Provincia di Vicenza, nel Veneto e in Italia – Anni 2008-2013 Territorio

2008

2009

2010

2011

2012

2013

VICENZA

3,7

5,0

5,7

4,6

6,8

7,4

VENETO

3,5

4,8

5,8

5,0

6,6

7,6

ITALIA

6,7

7,8

8,4

8,4

10,7

12,2

I tassi presenti in tabella documentano che: - a Vicenza così come nel Veneto la disoccupazione è ben al di sotto di quella nazionale; - in Italia negli ultimi sei anni la disoccupazione è più che raddoppiata passando dal 6,7% al 12,2%; - nel 2013 i disoccupati di Vicenza sono precisamente il doppio di quelli del 2008; - se il 2011 è un anno di apparente ripresa (la disoccupazione si stabilizza in Italia e cala a Vicenza e nel Veneto), il 2012 registra l’incremento più significativo del tasso in tutti e tre i territori (+2,2% a Vicenza, +1,6 nel Veneto, +2,3% in Italia). Nel 2013 in Italia il dato della disoccupazione giovanile nella fascia 15-24 anni è schizzato alle stelle: 40%. Meno preoccupante è il dato regionale; a Vicenza e nel Veneto la disoccupazione giovanile è alta ma decisamente più contenuta: del 22,3% a Vicenza e del 25,3% nel Veneto. - 21 -


Il Centro per l’Impiego di Schio e Thiene ha fornito in data 19 novembre 2013 e 24 gennaio 2014 il numero dei disoccupati (persone che provengono da una precedente occupazione), ed inoccupati (persone che sono alla ricerca della prima occupazione) nell’Altopiano. Fanno parte dell’archivio le persone domiciliate nei comuni dell’Altopiano che hanno rilasciato al Centro per l’Impiego di Asiago una dichiarazione di immediata disponibilità. Prima di presentare e commentare i dati è d’obbligo una premessa di carattere generale. Il volume dei disoccupati/inoccupati include una quota rilevante di soggetti che, transitati per la condizione di disoccupazione, ne sono poi usciti (per lavoro autonomo, per trasferimento, …) senza che ciò sia registrato: si può stimare che ogni anno circa il 10% degli ingressi in condizione di disponibilità si trasforma in un’apparente condizione di disoccupazione di lunga durata. Il 19/11/2013 le persone in stato di disoccupazione sono 1.059 nell’Altopiano e 128 a Gallio; il 24/01/2014 il loro numero è di poco inferiore, pari a 1.030 nell’Altopiano e 111 a Gallio (vedi Tabella 5). Tabella 5. Disoccupati a Gallio e nell'Altopiano al 19 novembre 2013 e al 24 gennaio 2014 per condizione di entrata 19 novembre 2013 Stato di entrata

24 gennaio 2014

ALTOPIANO GALLIO ALTOPIANO GALLIO

INOCCUPATO (a)

116

13

120

13

DISOCCUPATO (b) 0-12 mesi 13-24 mesi > 24 mesi n.d.

943 225 141 355 222

115 22 24 41 28

910 156 144 339 271

98 17 21 35 25

1.059

128

1.030

111

TOTALE

(a) Inoccupato: persona in cerca di prima occupazione (b) Disoccupato: persona disponibile e alla ricerca di lavoro con precedenti esperienze lavorative (disoccupato in senso proprio)

La tabella mette in evidenza che la parte più consistente di soggetti immediatamente disponibili a lavorare è rappresentata dai disoccupati in senso - 22 -


proprio ovvero da coloro che hanno già precedenti esperienze lavorative (circa l’89% il 19/11/2013 e l’88% il 24/01/2014). Consideriamo ora le sole persone la cui durata della disoccupazione è nota escludendo i casi n.d.. La quota maggioritaria dei disoccupati in senso proprio presenta un’anzianità superiore ai due anni, mostrando i segni di una cronicizzazione della condizione: il 24 gennaio del 2014 la quota si attesta al 53,1% nell’Altopiano e al 47,9% a Gallio. Alla stessa data i disoccupati di breve durata (con anzianità di disoccupazione inferiore o al più uguale ai dodici mesi) rappresentano circa il 24% del totale. Rispetto all’età, i 120 inoccupati nell’Altopiano al 24 gennaio 2014 sono così distribuiti: 53 sono i giovani, 53 sono gli adulti e 14 sono i maturi. La difficile situazione economica ha spinto un consistente numero di persone della fascia d’età 30-54 anni a ricercare per la prima volta un lavoro. La Tabella 6 contiene i disoccupati a Gallio e nell’Altopiano distinti per genere, cittadinanza, titolo di studio e classe d’età. Tabella 6. Disoccupati a Gallio e nell'Altopiano al 19 novembre 2013 e al 24 gennaio 2014 per genere, cittadinanza, titolo di studio e classe d'età 19 novembre 2013 Altopiano Totale

%

24 gennaio 2014

Gallio

1.059

%

128

Altopiano

%

1.030

Gallio

%

111

- per genere Femmine

574

54,2

74

57,8

524

50,9

59

53,2

Maschi

485

45,8

54

42,2

506

49,1

52

46,8

Italiana

884

83,5

116

90,6

853

82,8

100

90,1

Europea

64

6,0

6

4,7

64

6,2

6

5,4

111

10,5

6

4,7

113

11,0

5

4,5

Nessun titolo di studio

44

4,2

41

4,0

Licenza elementare

31

2,9

30

2,9

434

41,0

432

41,9

- per cittadinanza

Extra Europea - per titolo di studio (c)

Licenza media

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Qualifica professionale

94

8,9

91

8,8

294

27,8

276

26,8

5

0,5

5

0,5

57

5,4

57

5,5

100

9,4

98

9,5

Giovani

302

28,5

41

32,0

287

27,9

37

33,3

Adulti

608

57,4

72

56,3

591

57,4

57

51,4

Maturi

149

14,1

15

11,7

152

14,8

17

15,3

Diploma scuola superiore Diploma universitario Laurea n.d. - per classe d'età

(c) La tabella non contiene i disoccupati di Gallio suddivisi per titolo di studio in rispetto delle regole soglia previste dall’ISTAT in merito alla tutela della riservatezza (frequenza maggiore o uguale a 3 per ciascuna cella)

Le donne sono le più colpite dal fenomeno della disoccupazione. I cittadini italiani rappresentano la quasi totalità dei disoccupati: l’83% circa nell’Altopiano e il 90% circa a Gallio; tali valori, molto inferiori ai dati provinciali, sono coerenti con la esigua presenza di cittadini stranieri in tutto l’Altopiano (2% a Gallio). Nell’Altopiano i soggetti in possesso di un titolo di studio inferiore o pari alla licenza media costituiscono la quota più consistente dei disoccupati (48% circa) cui seguono i possessori di diploma di scuola superiore (27% circa). I laureati in cerca di occupazione sono 57. A conferma di quanto emerso dai dati sull’occupazione forniti dai Centri per l’Impiego di Schio-Thiene ed Asiago, il possesso di un titolo di studio superiore offre maggiori possibilità di impiego. I giovani costituiscono una quota rilevante di soggetti immediatamente disponibili a lavorare: il 28% circa nell’Altopiano e il 33% circa a Gallio. La disoccupazione giovanile nell’Altopiano così come nella Provincia di Vicenza ha raggiunto livelli molto preoccupanti: i disoccupati nell’Altopiano a cavallo degli anni 2013-2014 rappresentano il 28% del totale, quelli della Provincia alla data 05/02/2014 sono pari al 26%.

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CONCLUSIONI Le nascite a Gallio sono in calo: cosa possiamo aspettarci in un futuro prossimo? La popolazione sta invecchiando: quanti sono gli anziani nel nostro e negli altri comuni montani? Quali sono le conseguenze della crisi economica nel nostro territorio? Quanti sono i disoccupati a Gallio e nell’Altopiano? Il presente lavoro ha cercato di dare una risposta a questi ed altri interrogativi. Seguono alcune considerazioni: - il lieve calo della popolazione di Gallio negli ultimi anni è dovuto principalmente all’aumento del numero dei morti in età anziana non compensato dal ridotto numero di nascite; - gli anziani nel nostro comune così come nell’Altopiano e coerentemente con i dati nazionali, aumentano costantemente e peseranno sempre di più sul resto degli abitanti; - le nascite registrano un progressivo ma contenuto calo che probabilmente costituirà il trend del futuro; - l’occupazione nel settore attività ricettive e di ristorazione non ha subito segni di cedimento: se vogliamo creare posti di lavoro a Gallio e nell’Altopiano dobbiamo credere e investire nel settore turismo. Gallio è un comune di piccole dimensioni. Se da una parte ciò comporta una vicinanza tra popolazione e istituzioni, dall’altra porta a problemi di efficienza dei servizi e alla necessità di un coordinamento delle attività che si potrebbe ottenere riunendo funzioni o amministrazioni. Solo se i comuni saranno adeguatamente strutturati e coordinati si potranno realizzare l’aumento di efficienza dei servizi e le riduzioni delle spese previsti peraltro dalle linee programmatiche nazionali.

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APPENDICE METODOLOGICA INDICE DI VECCHIAIA E’ dato dal rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni, moltiplicato per 100. P65+ Iv = ---------- * 100 P0-14 Dove: Iv = indice di vecchiaia P65+ = popolazione di età 65 e più P0-14 = popolazione di età 0-14 anni

INDICE DI DIPENDENZA STRUTTURALE E’ dato dal rapporto tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni), moltiplicato per 100. P0-14,65+ Id = --------------- * 100 P15-64 Dove: Id = indice di dipendenza strutturale P0-14,65+ = popolazione di età 0-14 anni e 65 e più P15-64 = popolazione di età 15-64 anni

TASSO DI NATALITA’ E’ dato dal rapporto tra il numero dei nati vivi dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1000. N TN = ---- * 1000 P

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Dove: TN = tasso di natalità N = nati vivi dell’anno P = popolazione media dell’anno

TASSO SPECIFICO DI FECONDITA’ E’ dato dal rapporto tra i nati vivi da donne appartenenti alla classe d’età (x,x+4) e le donne della stessa classe d’età, moltiplicato per 1000. Nx,x+4 fx-x+4 = ------------ * 1000 Dx,x+4 Dove: fx-x+4 = tasso specifico di fecondità della classe d’età (x,x+4) Nx,x+4 = nati vivi da donne appartenenti alla classe d’età (x,x+4) Dx,x+4 = donne appartenenti alla classe d’età (x,x+4)

NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA (o TASSO DI FECONDITA’ TOTALE) Il tasso di fecondità totale è dato dalla somma dei tassi specifici di fecondità. Dividendo per 1000 si ottiene il numero medio di figli per donna. TFT = 5 * Σ fx-x+4 x=15,20,…45

Dove: TFT = tasso di fecondità totale fx-x+4 = tasso specifico di fecondità della classe d’età (x,x+4) con x=15,20,…45

TASSO DI DISOCCUPAZIONE E’ dato dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione di 15 anni e più e le forze lavoro, moltiplicato per 100. Le forze lavoro comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione secondo la definizione dell’ISTAT. - 27 -


TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E’ dato dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze lavoro in età 15-24 anni, moltiplicato per 100.

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BIBLIOGRAFIA M. LIVI BICCI, Introduzione alla demografia, Loescher editore, Torino 1989. Le strategie delle famiglie: rivedere priorità e comportamenti, in Rapporto Statistico 2013, a cura della Regione del Veneto, Debatte Editore S.r.l. 2013, pp. 212-35. Popolazione, in Noi Italia 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo 2013, a cura dell’ISTAT, febbraio 2013, pp. 38-53. Anno 2012 Natalità e fecondità della popolazione residente, in Report, a cura dell’ISTAT, novembre 2013, pp. 1-11.

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SITOGRAFIA Il mercato del lavoro veneto net terzo trimestre 2013, Veneto Lavoro Bussola, novembre 2013, in http://www.venetolavoro.it/documents/10180/1734598/Bussola_novembre_2013.pdf

Lavoratori disponibili: situazione al 05/02/2014, Provincia di Vicenza Dati Statistici Lavoro, febbraio 2014, in http://www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/statistica/ dati-statistici/Lavoro/aggiornamenti/2013disponibili.pdf

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RINGRAZIAMENTI UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI – COMUNE DI GALLIO MATTEO DAL POZZO VENETO LAVORO MAURIZIO GAMBUZZA CENTRO PER L’IMPIEGO DI SCHIO E THIENE GIUSEPPE MAFRICA

Un ringraziamento sentito e sincero va all’amica SILVANA FORTE.

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Comune di Gallio (Provincia di Vicenza) Via Roma 2 - 36032 Gallio www.comunedigallio.gov.it

Stampato nel mese di marzo 2014 da Del Gallo Editori D.G.E. Greenprinting - Spoleto (PG)

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