Interior Design_portoflio

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TEMPORARY HOUSE

PROGETTO DI TESI MASTER IN INTERIOR DESIGN 2012 Progetto realizzato con Laila Palliccia e Nathalia Lena, come integrazione del Master Plan per il parco Michelotti di Torino. L’idea proposta sono dei mini alloggi inseriti in due specifiche aree del parco, una affacciata sul fiume e l’altra all’interno. Ci siamo domandati in he modo portare vita nel parco 24 ore su 24. Da qui l’idea di una piccola unità abitativa temporanea per uso temporaneo. Concepite per un target vario, lavoratori in trasferta, studenti stranieri, turisti, ed infine una categoria emergente, individui con disagi familiari o sociali che temporaneamente non godono di fissa dimora. Le abitazioni sono costruite a secco, con elementi prefabbricati, montabili e smontabili velocemente, motivo per cui Temporary House. I differenti target e le differenti permanenze sono legate al guadagno economico che produrranno le casette, necessario per sostenere i costi di manutenzione e gestione del parco.

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LES REVES DEUX

CORSO DI SHOP DESIGN MASTER IN INTERIOR DESIGN 2012

Les Reves Deux è il progetto di una cioccolateria, pasticceria, tisaneria e caffetteria, con la mission di offrire una pausa dolce, come un piccolo sogno, dalla vita frenetica, realizzato con C. Cassinera e V. Sannio. Il locale si compone di tre sale interne ed un’area coperta esterna. La prima sala è dedicata al bancone per le ordinazione e l’esposizione e le consumazioni al bancone. La seconda sala e dedicata al consumo al tavolino, mentre la terza ad un consumo seduti su poltrone e con a disposizione una libreria con libri da leggere. Infine l’area esterna è coperta con una struttura per permetterne l’uso durante tutto l’anno. I programmi utilizzati sono: -Rinoceros e V-Ray, per la modellazione e la renderizzazione.

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LEONARDO DA VINCI

CORSO DI EXHIBIT DESIGN MASTER IN INTERIOR DESIGN 2012

Progetto della mostra “Leonardo il genio il mito”, tenutasi nella scuderia Juvarrina della Reggia di Venaria. L’ispirazione per la mostra deriva dai disegni di Leonardo, realizzati con la sanguigna, che caratterizza tutta la pallette colori, e dai tratti sinuosi ed irregolari. Queste caratteristiche sono state tradotte in allestimento, con un percorso sinuoso, L’inseguimento di forme morbide, e una sfumatura cromatica che impercettibilmente ti accompagna per tutta la mostra. Nella prima e terza sezione negli spazi chiusi verranno inseriti dei contenuti multimediali inerenti alla mostra. Nel grande volume centrale, sul soppalco, vi sarà situato il ritratto di Leonardo, di cui si capisce l’importanza grazie al percorso in salita e alle dimensione del volume. Successivamente si passa attraverso le altre sezioni per arrivare alla grande parete curva on le video proiezioni con il quale interagire grazie alle postazioni. Infine il percorso si conclude con l’ultima sezione sotto il soppalco.

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LA CAMERA DEL FUTURO

CORSO DI HOTEL DESIGN MASTER IN INTERIOR DESIGN 2012

Unique è il concept di una stanza d’albergo per il futuro, progetto realizzato con V.Plasmati. La stanza nasce per essere completamente personalizzabile, grazie a superfici sensibili, a mobili che fuoriescono dalle pareti e la movimentazione del letto, che nella posizione centrale “libera” la vasca idromassaggio.

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6 PIED-A-TERRE X 6 CITTÀ

CORSO DI COLORI MATERIALI E FINITURE MASTER IN INTERIOR DESIGN 2012

Per la realizzazione dei seguenti progetti si è utilizzato esclusivamente Photoshop. LONDRA. Pied-à-terre situato nella zona di Soho, centro culturale giovanile ed ispiratore di nuove mode. Nella realizzazione si è voluto evidenziare il carattere della zona, irriverente, punk e di tendenza, contrapposto al rigore inglese.

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SEUL. Pied-à -terre realizzato seguendo le teorie dello Yin e Yiang, elemento fondante del confucianesimo, secondo il quale l’equilibri si ottiene attraverso i contrasi, come chiaro-scuro, lucebuio, basso-alto o riposo-attività . Il tutto realizzato attraverso la scelta di materiali naturali, ed oggetti appartenenti alla tradizione coreana.

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BARCELONA. Il nome del progetto per il Pied-à-terre di Barcelona potrebbe essere “Omaggio a Gaudì”, in quanto nella sua realizzazione si è deciso di prendere spunto dall’operato dell’architetto, icona della città spagnola. Nell’appartamento ritroviamo oggetti da lui realizzati, come la specchiera e la cornice per il quadro, ma anche forme architettoniche a lui ispirate, quali l’arco a tutto sesto in pietra Lamaquela bianca, la stessa pietra calcarea che riveste casa Milà, e i muri curvi mosaicati di parco Guell o di casa Battlò, o ancora i pieni, i vuoti ed i soppalchi che caratterizzano casa Battlò. Mantenendo i tradizionali pavimenti che caratterizzano le case spagnole della prima metà del novecento. Il tutto condito con oggetti di designer spagnoli, quali Patricia Urquiola per il divano e per la libreria, Jamie Hayon per alcuni componenti d’arredo e infine un progettista storico come Santiago Roqueta.

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NEW YORK. L’ispirazione per il Pied-à-terre di New York deriva dal quartiere di Little Italy, con l’obbiettivo di dare un’interpretazione moderna ed attuale del quartiere stesso. Il tutto unendo il rigore della città con il calore degli italiani. Nell’appartamento ritroviamo oggetti che fondano questi due mondi così diversi, come il biliardino, o la cantina a muro per i vini, uniti ad oggetti di design italiano famosi in tutto il mondo come Luminator di Chiesa o la radio Cubo di Brionvega. Oggetti molto evocativi contrapposti ad un architettura fortemente americana, con ampi spazi aperti, parete in muratura, tipica della zona, reminescenza di un passato industriale. Per coronare questa fusione troviamo contrapposti un murales di Robert Holzach e le foto degli avi appena approdati a Ellis Island.

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VENEZIA. L’ispirazione per il progetto del Pied-à-terre per Venezia deriva direttamente dalla Venezia più classica, quindi dai damaschi, dalle boiserie, dalla laguna, con l’obbiettivo di dare un’interpretazione moderna ed attuale, il tutto unito con lo sfarzo e gli eccessi del carnevale. Nell’appartamento ritroviamo, come appena accennato, damaschi e boiserie, incaricati di fare i protagonisti in un ambiente neutro, dominato dal colore bianco, esaltato dal pavimento in marmo verde laguna. Gli arredi si ispirano per forme al barocco veneziano, ma i materiali e le realizzazioni sono moderne, così come anche per il colore si perdono i decorativismi in favore del bianco totale. A livello architettonico, la distribuzione spaziale degli ambienti si ispira alla città, trovando vicoli stretti che si spalancano sui grandi campi, caratterizzate spesso da costruzioni nel centro della piazza, lo stesso principio lo si ritrova nella casa, con un ingresso stretto tra mura, che invita a farsi avanti nella sala, trovando l’ostacolo del tavolo da dover aggirare per poter andare oltre.

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LISBONA. L’ispirazione per il progetto del Pied-à-terre per Venezia deriva direttamente dalla Venezia più classica, quindi dai damaschi, dalle boiserie, dalla laguna, con l’obbiettivo di dare un’interpretazione moderna ed attuale, il tutto unito con lo sfarzo e gli eccessi del carnevale. Nell’appartamento ritroviamo, come appena accennato, damaschi e boiserie, incaricati di fare i protagonisti in un ambiente neutro, dominato dal colore bianco, esaltato dal pavimento in marmo verde laguna. Gli arredi si ispirano per forme al barocco veneziano, ma i materiali e le realizzazioni sono moderne, così come anche per il colore si perdono i decorativismi in favore del bianco totale. A livello architettonico, la distribuzione spaziale degli ambienti si ispira alla città, trovando vicoli stretti che si spalancano sui grandi campi, caratterizzate spesso da costruzioni nel centro della piazza, lo stesso principio lo si ritrova nella casa, con un ingresso stretto tra mura, che invita a farsi avanti nella sala, trovando l’ostacolo del tavolo da dover aggirare per poter andare oltre.

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LA SCARPERIA

CORSO DI LIGHTINGDESIGN MASTER IN INTERIOR DESIGN 2012 La Scarperia è il progetto di un negozio che al giorno d’oggi ancora non esiste. Si tratta di un negozio di scarpe su misura fatte al momento, dove poterle progettare seguendo i proprio desideri. Così da rendere la scarpa su misura un prodotto di massa. Il negozio si sviluppa su due piani, al primo vi sono l’area dell’esposizione, della vendita, della progettazione, e l’area di osservazione dove poter vedere i calzolai al lavoro. Al piano inferiore si è creata un ampia area relax dotata di bar, dove i clienti nell’attesa che la loro scarpa venga realizzata, possono stare comodamente seduti consumando le i prodotti in vendita. Sempre al piano inferiore sono situati gli spazi per i lavoratori ed il magazzino. L’intero allestimento si caratterizza per la scelta di colori neutri per sdoganarsi dall’ideologia comune che immagina il calzolaio un luogo scuro e caratterizzato da cattivo odore. Per tutte i setti espositivi si è usato un muschio liofilizzato per aumentare la naturalità dell’ambiente.

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Piano Terra

Piano Interrato

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PROGETTO ESPOSITIVO SU KANDINSKY DESIGN DELL’ESPORRE I E II A.A. 2005/2006 Il progetto espositivo è stato realizzato in gruppo insieme a L.Scarani e E.Paluello. Si tratta di un progetto espositivo per la Mostra sul Libro d’Autore tenutasi all’interno della Manica Lunga del Castello di Rivoli nell’anno 2006. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso informativo su Kandinsky, passando dalla sua vita, alla sua formazione come artista e al suo operato. Il “protagonista” dell’intero progetto è l’inserimento della

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Piazza, realizzata tramite un sistema espositivo su pedana circolare in cui si focalizza la prima attenzione del visitatore. Uscendo dalla Piazza, ci si trova di fronte ad un viale di sei Totem con schermi touch con cui poter interagire e fruire dei contenuti speciali, come informazioni sull’artista o attività da svolgere, con lo scopo di istruire o divertire il pubblico allo stesso tempo. Il flusso dei visitatori in ingresso viene convogliato al centro del corridoio da


altre due pedane collocate ai suoi lati così da invitarli alla fruizione dei contenuti speciali, mentre il flusso di visitatori in uscita passando attraverso le pedane, opportunamente dotate di rampe, non ostacola le persone in ingresso. L’intero allestimento è pensato come un percorso di visita in un ipotetica città d’arte, Dal sistema espositivo circolare, concepito come una piazza, parte un viale “alberato” al fondo del quale si trova il monumento, ovvero sfruttando il divisore in cartongesso che separa il primo lotto della mostra dai restanti, vi è fissato un pannello retroilluminato che propone un dipinto di Kandinsky.

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