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A PROPOSITO DI SAN PIO X di Valerio Bonato
Che meraviglia!
A proposito di San Pio X, ho imparato, ieri mattina, a teologia, che fu un grande Papa e, che, meraviglia di tutte le meraviglie, fece lavorare Roma alla grande. E noi si sa quanto sia difficile riuscirlo a fare!
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Anzi, alla grandissima, vi è riuscito. Da restarne abbagliati, da quanto ha lavorato e fatto lavorare Roma e la Sua Curia.
Vado solo per paragrafi:
1) riformò la Curia Romana che era 500 anni che non la si osava toccare. Un coraggio da leone, ebbe. Riducendola a:
11 Congregazioni;
3 Tribunali;
5 Uffici.
Una Rivoluzione fu per Roma! Uno shock traumatico e funzionale. Epocale. Una cosa da non credere. Il Papa che lo aveva fatto prima era Sisto V. Nel 1588! 4 secoli prima!
2) promosse la redazione del Codice di Diritto Canonico, da quella confusione somma che c’era di leggi e leggine che, “coacervo inestricabile, era diventato cumulo immenso”.
Il tutto, secondo il principio: “Ubi Societas ibi jus!” “Là dove è la società, lì ci deve essere una norma che la regola!”
Vedi il green pass adesso! Altrimenti non si governa!
3) dal caos degli innumerevoli catechismi che c’erano in giro, ne fece uno che doveva, diceva, “tener conto del dato di fede e del destinatario di questo dato”! Geniale la sua intuizione! Modernissima! Attualissima! Lo emise il 12 ottobre 1912, giorno della Scoperta dell’America – mi dico.
4) riforma, perfino, la Pietà! Il modo di pregare. Si oppose alla teoria giansenista del tempo, del tutto perfetto, della pietà rigida, fredda, algida, senza misericordia, del Dio lontano, ottimo, massimo, per proporre e propugnare e perseguire, invece, la devozione al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna, a Dio come Padre Misericordioso. Affettuoso. Che ti vuole bene.
5) i preti dovevano essere preparati, pastori di anime, con la celebrazione eucaristica al centro della loro vita. “Mamma mia, mi dico, conoscendo Roma, che coraggio, quel Papa!
6) la comunione era per lui “non premio per i santi o per i perfetti o per i giusti”, come era in uso credere e far credere allora, ma doveva essere accessibile a tutti perché “l’Eucaristia, diceva, è pane della vita che ti aiuta a vivere e a diventare santo”. Che meraviglia. È pane per i peccatori che vogliono guarire e peccare, ogni giorno, un po’ di meno. Non sono venuto per i sani ma per i malati, è scritto nel vangelo, infatti.
7) delle Suore che, invece, aspettavano a fare la comunione solo quando erano perfette – diceva il Papa! –che “Quelle erano pure come Angeli e superbe come Demoni”. Incredibile! Cose da non credere, e pensare che era Papa e si era nel 1903
1914! 100 anni fa!
8) è il Papa dell’Eucaristia, Pio X! A un Cardinale che, in Concistoro, gli faceva notare che un bambino non poteva ricevere l’Eucaristia, perché, in quanto bambino, non La poteva capire, rispose: “Ma Lei, Eminenza, quanto capisce l’Eucaristia più di un bambino che fa la Comunione!” Interdetto rimase il Porporato e più non disse.
Quindi, bene hanno fatto i miei Genitori e il mio vecchio prete a essere devoti a Papa Pio X – Papa Sarto! Papa Santo. Lo sono andato a trovare, con quel mio vecchio prete, quando, nel 1959, avevo 10 anni, il Papa tornò a Venezia, come aveva promesso. E a inculcarmeNe la devozione, fin da bambino. Un lavoratore fu quel Papa! Un gran lavoratore. Un coraggioso. Un longanime. Una grande Persona! La Madonnina del Grappa, lassù in cima, all’Ultimo Colle, L’ha messa Lui, andandoVi su, Lui, Patriarca di Venezia, a dorso di mu-
Madonnina del Grappa, che, Direttore di Aeroporto, ogni giorno, traguardava e a Cui si rivolgeva, impiedi, con la borsa da lavoro in mano, alla mattina, dal Marco Polo, fermandosi, davanti al Luogo delle Bandiere, per la Preghiera dell’Aviazione, prima di iniziare la giornata.
