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L' assemblea

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NOTIZIE DI ZONA

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Nelle gabbtíche, dopo la conquízta conttatuale, 4í è ínízíata /'ezpetíenza delle azzemblee e ctL qtiezta ezpetíenza zí pat/a mal to tta í lavotatotí.

Le idee. penò non 4ono chíate e noi vottommo dite qua/che cosa ín metíto a/ gíne dí chía ti ítte cettí equívocí.

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C'è chi dice che 4ono í 4olítí comízí e le colite tíuníoní e che 441 è cambíato 4olo nome, alttí dízcutono 4ulla tíu4cíta delle assemblee, oppure penzano che /e ztezze deb bono eri-sete gatte -solo ín occuíone degli 4ciopetí e non ín alttí ca4í.

Insomma, un po' tuttí cL 3í chiede, a che co-sa 4etvono le auemblee?

Rapptezentano qua/che co-sa di nuovo? Che co za 4ono?

L'ezpetíenza che 4tíamo 6acendo è .saio ínízí ed è arduo date una tízpozta degínítí va e categatíca £n metíto a queste domande. Ma ptoptío petchè è un ptoblema nuovo bi4o9na dízcutetto zía pet chiatite Le .idee, che per conttíbuíte a pane dí, que-sta ezpetienza un -salta qualítatívo dell'azione .síndacale dei lavotatotí.

E' con questo -scopo che cetchíamo d-L ezptímete un'ín4íeme dí .idee da dízcutete tta no.c.

Le amemblee diventano co4Z un momento impottante pet cono-scene £ ptoblemí con~ tualí, 4índaca2í, -sociali, intetni ed estet nL a//a gabbtica e diventano una voce dei lavotatotí conato /e tante " voci de/ padto ne".

L'azzemb/ea è pattecípazíone.

L'auemblea è gatta a66ínchè "TUTTI" £ lavo tatotí íntetvengano e prendano la patola. Molti_ hanno ancora paure dì non patlate bene, dí non utpet4i uptímete, di mete chi ticati.

Que4to Li -spiega con L'atteggiamento munto dalla -società borghese che ha pa-sto Lavoratone £n condizioni dí ingetimitit e che lo ha abituata ad mete pa,s3ivo, ad ob bedíte, ad a4coltate, a leggete -senza po447( bílíta dí tízpozta.

Se Li contínuaue coli iSí zptechetebbe L'enotme conttíbuto che ogní lavotatote può da te peto La cawsa comune.

Ma /e otganízzazíoní 4índacalí non 4ono hot tí petchè hanno mate tes-sete, ma petchè hanno tanti uomíní, cioè lavotatotí attiv-i, che cono-stono £ ptoblemí, che -sanno quello che vogliono, che hanno .idee e le espongono peti aktívate a 40luzíoní comuni.

L'assemblea è democtazía

Cosa Sono Le Assemblee

I) L'auemblea è íngotmazícine.

Noí lavotatotí non abbiamo la pomíbílíta dí ín6otmazíone: £ gíotnalí sono quali totatmente monopoli dei, padtoní, La TV non è cento da//a patte deí lavotato.ti, e puttxqp pota -stampa 4índacale non è zuggícente ad o tíentate Le mazze.

Fino ad £e'ui ze un lavotatote valeva ezzete bene ín6otmato della víta del 4índacato e dí twtto quanto tíguatda LL mondo del lavo/co,. doveva andate /uí £n pt ima peuona nella zede de/ zíndacato a pattecípate alle tí unioni. che 44 4voL9evqnQ ín linea dL ma. 6Z Ma 6uot4 dqt/1 9,t4t0 di /avoto,

Q4a /'azzembiea 4í 6a ín 6abbtíca, dutante t.'otatío dí lavano, co4Z 4ono mol ostacoli e tutti_ £ lavoilatotí ví pozzonO" pattecípate.

L'azzemb/ea non deve ezzete una tíoníone do ve Li dLcute del pía o del meno.

L'auemblea deve dacutete peti decidete. Cetto l'auemblea da -soia non può decidete zuí ptob/omí ptovíncíaií o nazíona/í che ín tetezzano L'.Ln,ò.LeMe del movímento opetaía o della categotía, ma con un -suo gíudízío autonomo deve conttíbuíte a 6otmulate la otientamento della categoria.

Peto quanto tiguatda poi la 6abbtíca £n pattícolate l'auemblea invece ha ampia potete decisionale.

Co-sti U poette decí4íonale che gino a qualche anno ga eia delegato nelle mani del zín dacato o dei rappresentanti del e' C.T pazzato nette mani del Lavoratone, che è chíamato petzonatmente a decidete.

Cíò compatta pettanto La pattecípazíone e n b,ojc:a.dísetzíone, come puttoppo ín dívetze occasíoní vetígíca ate'intetno della 6ab atttavetu l'cumemblea £ lavotatotí impanano a cono4cete la {gabbi ica e tutti í 3U0í ptob/emí: l'otganizzazione del lavato, Le 6exíe, í/ cottimo, il ptemío di ptoduzíone, ecc.

Il lamentami poi delle deci3ioni che altti, i pte3entí, hanno a33unto, non è ne lo g-1ca ne ímpugnabí/e.

L'a43emb/ea è potete. Secondo la "legge'la gabbtica è de/ padrone, comanda Luí, è La 3ua politica quella che domina.

Ma alla politica del padrone noí dobbiamo oppotte La politica dei lavotatotí.

La gabbtíca è il ptímo luogo dove "due" politiche 25í 3conttano quotídíanamente. O va avanti una, o avanza /7 a/tta: ogní vol ta che La politica dei lavotatoti {gemma, vi è quella dei padtoní che ha il 4optavven to.

SoLo costi ímpatiamo teaZmente a conoscere tealmente í ptob/emí che na3cono ne//a gabbtíca e 4iamo in guado di aggtontate e di condizionate le deci3ioni del padrone. In questo modo ctuce il potete dei lavotatotí e ptopotzíonaemente, man mano che ete4ce il potete dei lavotatoti, &L tuthínge quello de/ padrone.

Chí dí3etta co4centemente o meno le csemblee non ga altro che pottate acqua a/ muií no de/ padrone che ha, atttavemo questo 3txumento conquí3tato con una duna e /unga Lotta, ít metto d1 mL6wta dí co3cenza acquí &Lto dai lavotatotí íntotno cL puobLem1 3ía aziendali che geneta/í che ttavagliano il mondo del lavoto.

LA REDAZIONE

Mensa

Il Consiglio di Fabbrica, dopo ripetuti incontri con la Direzione, constatato il continuo peggioramento del servizio mensa, ha proclamato per il giorno 2/7/1973 mezz'o ra di sciopero per tutte le maestranze.

Lo sciopero effettuato dimostra la precisa volontà del C.d.F. di acquisire servizi sociali sempre più rispondenti alla necessità dei lavoratori.

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