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ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO SULLE NUOVE LINEE TVC
from Apriscatole27
Mercoledi 19 Gennaio 77 si è svolto il 3° incontro con la Direzione del Personale sulle inseritrici automatiche e l'organizzazione del lavoro sulle nuove linee TVU.
Per quanto riguarda le inseritrici automatiche la Direzione ha dichiarato che dovrebbero entrare in funzione prossimo,e che svol geranno il lavoro di 12 lavoratrici e al suo funzionamento saranno addetti 2 lavoratori.
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Tale macchina inserirà solo particolari componenti (piatti) nel vari moduli che saranno poi completati sulle linee di inserimento.
Per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro sulle nuove linee TVC il CdF in coerenza con l'accordo aziendale del 74 e le richieste della piattaforma ha fatto le seguenti proposte:
Stabilire tempi minimi di fase nell'inserimento dei singoli moduli.
Superamento della divisione per mansioni tra inseritrice,controlla e completamento mediante la rotazione.
Rotazione tra allineamento di moduli e allineamento di assiemaggio con possibilità di effettuazione di riparazioni semplici da parte delle allineatrici per aumentare la professionalità secondo quanto compete ad un 4° livello.
A tal proposito si renderà necessario anche una formazione' teorica.
Rotazione tra riparatori di moduli,di assiemaggio e di MM, per mantenere la professionalità propria dei riparatori.
Istituzione di un posto di allineamento di assiemaggio fuori linea per non diminuire le capacità produttive causati dal reinserimento in bruciatura delle riparazioni.
La Direzione si è riservata di valutare tali richieste e di continuare il confronto,che dovrà essere esteso anche alle linee di MM con il CdF.
La fogna (disegno di Vannini)
UNA LOTTA CHE HA PAGATO!!!
Dopo due anni di una lotta iniziata già dal Febbraio '75 contro la cassa Integrazione, poi contro le sosspensioni e i piani di affossamento della Azienda e infine contro la li quidazione, è stato raggiunto un im portante accordo per il rilancio ttività rpoduttiva e dell'oc cupazione.

Un accordo non certamente facile,an che se importantissimo, per questo riteniamo che sia necessaria una continua verifica da parte dei lavo ratori delle scadenze fissate nell'accordo, al fine del raggiungimen to degli obiettivi finali. di un rilancio produttivo e occupazionele. La Ceruti oggi non è più in liquidazione.
Questa fabbrica che produce beni in dispensabili (macchine utensili)per il rilancio dell'economia nazionale ha oggi la possibilità di un grosso rilancio,certo bisogna saper control lare e gestire soprattutto la prima parte dell'accordo raggiunto, che prevede due fasi(fino al 1982) di rilancio dell'attività produttiva attraverso una serie di investimenti in macchinari e per potenziamento delle qualità tecnologiche per mettere a punto una serie di prototipi da rilanciare nel mercato interno e internazionale(sviluppo pro gettazione e ricerca).
Quindi controllo degli investimenti e della organizzazione del lavoro, questo è il grosso compito dei lavoratori e del C.diF.
Bisognerà andare(in parte è già sta to fatto durante le trattative) ad una seria analisi delle strutture produttive e dell'organico per applicare quanto è scritto sopra, bisogna insomma andare ad una specie di seconda Conferenza di Produzione che ci permetta di gestire e di con trattare giorno dopo giorno il piano per la ripresa produttiva, non si devono più ripercorrere vecchie strade, oggi noi non vogliamo solo salvare le fabbriche ma sanarle,ri strutturarle, riorganizzarle.
L'accordo prevede ancora periodi di Cassa Integrazione Guadagni, perchè? Fino all'ultimo giorno di trattati va, la Direzione della Ceruti chiedeva l'allon tanamento di 75 lavoratori dalla fabbrica,motivando que sta esigenza con la richiesta di la voratori con qualifiche differenti. Bene, questa Cassa Integrazione ha salvato l'occupazione infatti, queste qualifiche saranno acquisite dai lavoratori attraverso corsi di riqualificazione professionale che si effettueranno durante la C.I.G. Comunque ricordiamo che la C.I.G. è calata rispetto all'ultimo mese dello scorso anno dell'80% circa. Ma ciò che più conta è che la Ceruti, giudicata "Ramo Secco" dai dirigenti della Montedison, ha oggi, grazie al raggiungimento dell'accor do, le condizioni per dimostrare che"Rami Secchi" sono altri e che i suoi lavoratori sono vivi e pronti (lo stanno già facendo)a gestire una
~dr A p' 13