LaColata 9bis

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Bollettino della Sezione Sindacale Aziendale FIO M -CGIL supplemento d Il Metallurgico Annoti' Gennaio 1968

DALLA F I O M: AVANZATE * ALLA DIREZIONE AZIENDALE DELLE PRECISE RICHIESTE PER MODIFICARE LE CONDIZIONI Di LAVORO ll sindacato provinciale della FIOM, dando seguito alle decisioni prese nell'ultima riunione del Comitato di Coordinamento FIOM del gruppo Falck, ha inviato una lettera alla Assolombarda e alla direzione Falck con la quale si richiede di iniziare sollecitamente le trattative per risolvere i problemi esistenti in ogni stabilimento. (Qui a fianco pubblichiamo lettera inviata dalla FIOM e nella quale sono indicate le richieste, che come si può vedere, interessano tutti i lavoratori). La definizione delle richieste è frutto di un'attenta analisi delle condizioni di lavoro 2 della consultazione fra i lavoratori, delle Commissioni'Interne, i sindacati svoltosi ín vari mesi.Percui l'iniziativa della FIOM, di avanzare le richieste, corrisponde alla sollecitazione e volontà dei lavoratori di vedere affrontati e risolti i loro problemi. Tocca ora a Falck rispondere a queste richieste, che non fanno altro che ricordargli le questioni sorte in conseguenza delle sue scelte fatte ed attuate nella conduzione delle aziende; scelte che hanno provocato la riduzione della occupazione e degli organici; aumento dei ritmi di lavoro; il blocco dei cottimi, e così via. Non sono pertanto problemi nuovi, frutto dell'inventiva del sindacato, ma cose ben conosciute dalla direzione, alle quali non dovrebbe essere complicato dare una concreta e positiva soluzione nel senso da noi richiesto. Pertanto se Falck inizierà immediatamente la trattativa e darà soluzione ai problemi prospettati, non farà niente altro che sciogliere i nodi creatisi nel rapporto di lavoro e ormai giunti al pettine. Se nonostante tutto Falck, non a disponibile alla tratta-

tiva e. all'accoglimento delle richieste è inevitabile il ricorso all'azione, alla lotta sindacale, ed in tal caso la direzione deve sapere che i lavoratori risponderanno con l'azione ferma e decisa in quanto è in loro radicata la convinzione e la volontà di modificare, di paripasso con il progresso tecnico, le loro condizioni di vita e di lavoro e non essere trasformati in appendici, senza diritti, della produzione.

In seconda pagina

il testo della lettera della FIOM alla Direzione


ILa lettera

LA C. I. ALLA DIREZIONE

All'Associazione Industriale Lombarda Sindacato Metalmeccanici MILANO

A nome delle Commissioni Interne ?legli stabilimenti del gruppo Falck, siamo con la presente ad invitarVi a voler convocare una riunione pei esaminare e risolvere i seguenti problemi : - Trattenute sulla gratifica natalizia anche in relazione a quanto sempre attuato in passato ed al forte malcontento determinatosi fra i lavoratori.

Direzione Generale Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck MILANO

La scrivente Organizzazione sindacale esaminata la situazione sindacale nelle aziende del gruppo Falck considera opportuna un sollecita convocazione per l'esame dei seguenti problemi.

- Regolamentazione del funzionamento delle Commissioni Interne. A tale riguardo in allegato Vi trasmettiamo una bozza di proposte. In attesa di convocazione distintamente salutiamo. p.le Commissioni Interne

COTTIMI: le modifiche che si sono verificate alle tecnologie degi impianti e alla organizzazione del lavoro hanno portato variazioni sensibili al rendimento del lavoro ed i cottimi sono bloccati da anni con grave danno a tutti compresi quelli agganciati alla ponderale. INCENTIVI: richiediamo un esame dove è stato applicato e l'estensione dove non esiste. MENSA: dopo l'incontro del luglio scorso avvenuto presso la Vostra Associzione riteniamo sia giusto fare della proposte concrete: l'istituzione di locali per la refezione, la creazione di condizioni perchè si consumino í pasti in azienda; l'istituzione della indennità mancata mensa.

LE PROPOSTE BOZZA DI PROPOSTE PER UNA REGOLAMENTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE C. I. DEL GRUPPO FALCK. Le proposte che seguono vengono formuliate in considerazione delle particolari caratteristiche dei diversi stabilimenti e delle dimensioni degli stessi in modo da permettere alle singole C. I. di poter assolvere compiutamente e regolarmente ai propri compiti e funzioni così come previsto dall'accordo Interconfederale 18 Aprile 1965: Per ogni stabilimento, osservando un opportuno criterio di rotazione un componente la C.I. sarà staccato dalla produzione al fine di svolgere l'attività di segreteria presso la sede della C.I.;

PAGHE DI POSTO: esaminare e rivedere lo stesso ormai vecchio di 20 anni. ORARIO DI LAVORO: applicazione dell'orario di settore.

L'orario di permanenza la C.I., per l'attività di segreteria, varierà a secondo delle dimensioni e delle caratteristiche degli stabilimenti;

ORGANICI: stabilire la percentuale di riserva e definire le mansioni.

Il componente la C.I. addetto al servizio di segreteria.dovrà avere ampia libertà di movimento all'esterno dello stabilimento. Potrà recarsi alla sede di C.I. di altro stabilimento o al sindacato. Su richiesta dei lavoratori dovrà poter entrare nei reparti per particolari casi di rilevante gravità e urgenza. In quest'ultimo caso potranno recarsi sul posto anche gli altri membri di Ci.;

LAVORO DOMENICALE: attuare un trattamento adeguato alla attuale situazione e regolamentare le domeniche libere. AMBIENTE DI LAVORO: rivedere la scala valori attuale e creare le condizioni migliori per salvaguardare la salute.

Ai membri di C.I. in servizio di segreteria dovrà essere corrisposto il normale trattamento economico e normativo come se prestassero servizio effettivo;

RIESAME DELLE QUALIFICHE: del trattamento per i vari trasferimenti ed il trattamento per gli studenti lavoratori.

Per partecipare alle riunioni di C.1. o sindacali ad ogni comvonente le C.I. saranno concesse 32 ore mensili di permesso oltre le ore per le riunioni con le direzioni, da considerarsi come ore di effettiva prestazione.

ESTENSIONE DEL TRATTAMENTO NORMATIVO E SALARIALE del settore siderurgico ai lavoratori f)

esclusi. In attesa di cortese sollecito riscontro che fissi la dta dell'incontro, inviamo distinti saluti. LA SEGRETERIA

,Un giorno al mese sarà destinato per la riunione collegiale delle C.I. per il gruppo Falck;

g) Ogni sede di C.I. dovrà essere dotata di telefono e macchina da scrivere oltre al normale materiale di cancelleria.


Iniziate le trattative con la confindustria per le lavorazioni nocive Il 26 gennaio 1968 si tenuto a Roma presso la Con. findustria il primo incontro tra la Confindustria e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori per attuare, ai sensi dell'art. 51 parte 1.a del Contratto di lavoro 15 febbraio 1966, la norma che riguarda le lavorazioni nocive. Crediamo sia giusto richiamare l'attenzione dei lavoratori sull'importanza che assume oggi una regolamentazione delle nocività nello ambiente di lavoro. E'. chiaro che affrontare questo problema significa oggi, in primo luogo, per i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali difendere la salute e l'integrità psico-fisica delle masse lavoratrici sul posto di lavoro. Riteniamo come FIOM che tale problema debba essere l'obiettivo centrale di tutta la nostra azione. Nelle aziende più interessate dobbiamo averne piena coscienza, partendo da questo momento, per cui occorre la mobilitazione di tutti i lavoratori trattandosi, fra l'altro di un problema nuovo, mai affrontato durante i precedenti contratti di lavoro. Tale trattativa impone quindi rapporti stretti con i lavoratori anche. perchè l'esperienza ci insegna che i padroni saranno estremamente decisi a non concedere nulla sulla questione della nocività, come la impostano i sindacati. L'azione quindi diventa elemento indispensabile se si vuole cambiare le condizioni ambientali del posto di lavoro, L'importanza dell'argomento porterà fortemente senza dubbio i lavoratori anche ad azioni massicce, altrimenti passerà la linea padronale di lasciare le cose così come sono e intanto i lavoratori continueranno a morire giovani e ad infortunarsi con sempre maggiore frequenza.

sfruttare sempre più í lavoratori. Questi sono i concetti della linea rivendicativa dei sindacati; è chiaro allora che i lavoratori non possono essere assenti con l'azione per imporre la soluzione al padrone.

Precise ricideste della FIOM ad Intersind e Assolombarda

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a livello di settore presso la Confindustria e precisamente il 14 febbraio alle ore 9,30 per il settore siderurgico, il 15 febbraio alle ore 9,30 per il settore delle fonderie di seconda fusione. L'importanza rivendicativa dei sindacati tiene conto soprattutto, nelle sue linee di massima, della salvaguardia della salute dei lavoratori, ma è pure nostro sforzo, in primo luogo, quello di imporre al padrone l'attuazione dei mezzi necessari per eliminare gli ambienti di lavoro malsani, per salvaguardare la salute del lavoratore. Inoltre, anche quando si tratta di concordare delle percentuli di indennità per lavori nocivi tale percentuale deve essere alta per punire quei padroni che non vogliono introdurre strumenti di protezione per la salute oppure mantengono ritmi masscranti, organici ridotti, al fine di

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Pertanto l'esame del problema proseguirà nei prossimi giorni attraverso nuovi incontri già decisi

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I sindacati chiedono misure anti infortunio Troppe arimiraire negai ultimi mesi Rirhaeato di ioroatro rosi il prefetto e i rappreeerdanii dell'In:erano!

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NON VI PUO' ESSERE AVANZAMENTO SOCIALE SE I FRUTTI DEL PROGRESSO TECNICO FINISCONO SOLO NELLE TASCHE DEI PADRONI

t I padroni sono soliti a piangere e a giurare sulla loro «miseria» salvo poi a contraddirsi quando si tratta di dimostrare la «loro» capacità imprenditoriale. In questo caso un poco di verità viene a galla, ed è da questo poco di verità che veniamo a sapere che noi lavoratori, abbiamo ragione di rivendicare che le cose cambino in meglio anche per chi lavora. Discutendo di quanto succede alla Falck veniamo a valutare una situazione che non investe solo la Falck. La Falck non è piccola fabbrichetta ma è un colosso per la nostra economia e la condizione di chi lavora riflette elementi valutabili al livello di società. In questa fabbrica misuriamo la politica della classe padronale e quella dei sindacati.

E' SUFFICIENTE AMMIRARE L'AUMENTO DELLA PRODUZIONE? I « pochi » dati resi pubblici dalla direzione della Falck confermano che nel 1966 vi è stato' un aumento della produzione. Se analizziamo ebme questo aumento è stato ottenuto si scoprirà che è il risultato dell'aumentata meccanizzazione del lavoro e soprattutto dell'intensificarsi dei ritmi di lavoro dei lavoratori occupati, i quali si sono visti costretti ad effettuare là produzione anche per i licenziati oltre che a sopportare il nuovo ritmo produttivo. MENO OCCUPATI Le innovazioni tecnologiche sono state messe a «buon frutto» dai padroni i quali ne hanno approfittato pef ridurre gli occupati, Per raggiungere tale risultato non è necessario ricorrere ai licenziamenti clamorosi. E' sufficiente fare come fa fare Falck ai suoi dirigenti: 1) non sostituire i pensionati con nuve assunzioni; 2) cacciare gli ammalati e gli infortunati promettendo una extra liquidazione. La ricetta è semplice dal sicuro effetto. Infatti in questi anni la occupazione è così ridotta: Occupazione nel "gruppo Falce

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Da questa situazione ne discende subito un compito urgente per i sindacati che si pongono il problema di fare il loro dovere. Si tratta di conquistare il diritto alla contrattazione preventiva delle conseguenze sugli organici della introduzione di nuove tecniche produttive, al fine di garantire l'occupazione; ridurre gli orari; fare posto a nuovi operai. La FIOM tale questione s'è l'è già posta da tempo fra i suoi impegni rivendicativi, e i lavoraroti della Falck ne sono a conoscenza.

Monte totale delle retribuzioni pagate

da FALCK . ~M>

L. 30. 565 milioni L. 29. 794 . • milioni 111111111.11111~ all1~~1>

vi è stato un aumento dei profitti padronali e dei premi ai dirigenti (è ovvio) . Ma si può subito obiettare che vi è stato anche un aumento del premio per tutti i dipendenti. Tale aumento non si può discutere, però •si deve convenire che un conto è essere invitati a pranzo e un altro conto è leccare i piatti. Siamo convinti che se la Falck non fosse « una buona famiglia » come dicono i padroni, ma un'azienda moderna, dove i dirigenti riconoscono ai lavoratori il diritto di partecipare ai frutti derivati dal progresso tecnico e produttivo i risultati, anche salariali, sarebbero ben altri. Occorre tener conto che la nostra è una economia in sviluppo e che questo sviluppo si realizza, non sui conti in banca ma sulla fatica di chi lavora. La posizione internazionale del nostro Paese sta cambiando, siamo diventati un Paese dalla « alta produzione » di acciaio che in 12 anni ha portato i propri livelli di incremento oltre tutti gli altri paesi. Dopo di che non posiiamo restare un paese in coda per quanto riguarda le condizioni di lavoro, salari compresi. RICONOSCERE IL -SINDACATO

1963

1966

IL PIANTO DEI PADRONI è diventato «scientifico». E' risaputo che i padroni hanno subito una metamorfosi di argomenti nei confronti dei lavoratori che avanzano delle richieste, fermo restando il fine. Al NO! secco, autoritario è stato accompagnato, da qualche tempo, da argomentazioni « strappalacrime » farcite di termini « scientifici », come « congiuntura », « concorrenza », e altri che tutti conoscono, dato l'alto livello di propaganda fatta dalla TV. Da come sono andate le cose per Falck, si può dedurre che dopo tutto non sono parole andate al vento, tanto che nello scorso anno ha risparmiato un bel mucchio di palanche sui salari. Allora tanto per tentare di concludere: abbiamo avuto un aumento in assoluto della produzione; una riduzione di occupazione; una riduzione del monte salari pagati ai dipendenti, è ovvio che

Questi risultati «squilibrati» dalla condizione dei lavoratori rispetto all'impetuoso sviluppo della produzione è la conseguenza del fatto che, per i padroni, tutto e tutti devono essere subordinati ai fini del raggiungimento del massimo profitto privato. Di fronte ad un risultato economico che è il frutto del lavoro di migliaia di uomini, cioè sociale, sta l'accaparramento e uso privato dei profitti. I sindacati, come espressione organizzata della forza lavoro, si pongono non solo l'obiettivo di far pesare questa componente di massa della' produzione all'atto della spartizione dei frutti del lavoro, ma concorrere alla formulazione degli indirizzi dei piani produttivi. Questo impegno è chiaramente contenuto nella piattaforma rivendicativa presentata dalla FIOM. Non :siamo quindi alla ricerca di « posti onorari » alla direzione delle imprese, ma della soluzione rapida delle questioni che sorgono nella fabbrica. Ed è chiaro che le questioni che sorgono nella fabbrica e che interessano i lavoratori troveranno una più giusta soluzione se il sindacato non fosse ignorato o « sopportato » ma riconosciuto e quindi attore principale della vicenda, in • quanto rappresentante di tutti i lavoratori.


Lettera aperta ai lavoratori che non hanno compilato la delega sindacale OPERAI, IMPIEGATI, TECNICI DELLA FALCK, migliaia di lavoratori per l'anno 1968 hanno già rinnovato la delega. Altre centinaia lo hanno fatto per la prima volta iscrivendosi al sindacato accogliendo fiduciosi lo appello unitario delle Organizzazioni Sindacali per il rafforzamento dei sindacati, per avere dei sindacati adeguati ai compiti importanti che gli competono nelle fabbriche e nella vita democratica del Paese.

La prima risposta è questa: 'come risolvere i problemi attuali e quelli che il padrone 'impone sempre di più ai lavoratori, attraverso le riduzioni degli organici, tagli dei cottimi, ecc. ecc. Coscientemente voi ritente che senza il sindacato, e la sua forza i vostri problemi li risolverà il padronato? Noi diciamo dì NO!

zione e con la partecipazione alla sua vita democratica che le rffistre idee si concretizzano. Un forte sindacato per i lavoratori è garanzia che i problemi vengono risolti, un forte sindacato diventa un pilastro nell'attuale società moderna capace di intervenire e far sentire l'opinione dei lavoratori in tutte le istanze del nostro paese, dalla fabbrica alle strutture del potere pubblico. Inoltre offermiamo e riteniamo che un lavoratore senza la tessera del sindacato rimarrà sempre ai margini delta vita democratica del paese; questo lavoratore non difende í propri interessi personali e famigliari, ma è sempre alla mercè degli altri ed in primo Luogo dei suo padrone.

Tuttavia rimangono dei lavoratori (troppi affermiamo noi) che non hanno compilato la delega con conseguente non iscrizione al sindacato E' a questi lavoratori che noi vogliamo fare alcune domande e dare alcune risposte sui diversi motivi che costoro utilizzano quando gli attivisti delle Organizzazioni Sindacali si rivolgono loro perchè si iscrivino al sindacato.

Si critica anche perchè questo o quel problema non è stato posto e risolto come si voleva. Alcuni dicono apertamente: « perché devo pagare il sindacato quando in questi anni non l'ho mai fatto, tanto ci sono i fedeli deisindacati che hanno sempre pagato! ». Qualcuno afferma: « tanto guado ho bisogno » (vedi liquidazione, allora pagherò). Si aggiunge: « tanto abbiamo la C.I. in fabbrica che è sufficiente ». Altri dicono che fino a quando non vi è un sindacato unico non mi iscrivo, e si giustifica affermando di non voler alimentare la divisione, perchè iscriversi ad un sindacato e non ad un altro non aiuto l'unità. Altro esempio: Falck prepotenemente riduce la 13,a, la colpa è dei sindacati, non di Falck. Succede anche che quando i sindacati e la C.I. firmano un accordo, come quello del CIAD, si faccia finta di niente. Molti utilizzano anche altri motivi come giustificazione. Motivi che, quando andiamo ad avanzarli troviamo al fondo gli argomenti che il padrone e alcuni leccapiedi della direzione, diffondono a piene mani contro i sindacati e la C.I. Noi riteniamo giusto dare una risposta a tali argomenti, non per polemizzare, ma per amore della chiarezza e in primo luogo per gli interessi dei lavoratori.

CONSIGLIO DEL CIAD il nuovo statuto del CIAD, firmato il 22 dicembre scorso, fra l'altro stabilisce che il Fondo è amministrato da un Consiglio d'Amministrazione, composto da rappresentanti dei lavoratori e della direzione. Noi riteniamo che si debba procedere rapidamente alla nomina dei rappresentanti dei lavoratori ed a tale scopo rendiamo pubbliche le nostre ripetute proposte e disponibilità a trovare un accordo fra le Organizzazioni Sindacali sui criteri per la designazione dei rappresentanti operai. Tali criteri, per rispecchiare la realtà degli orientamenti degli iscritti al CIAD, non può non tener conto dei risultati delle ultime elezioni dì Commissione Interna.

UN NOSTALGICO...., nel regno di FALCK

Si afferma che un problema di natura economica. Si criticano i sindacati e la C.I. perchè non si sono risolti alcuni problemi di natura generale e personale.

NOMINARE IL

L'esperienza ci insegna che anche quando dobbiamo rinnovare il contratto di lavoro i padroni ci impongono duri sacrifici, non parliamo, ad esempio, poi quando si tratta di problemi interni di fabbrica, i NO! della direzione sono sempre presenti, eppure i problemi sono molti e urgenti di risolvere. Il sindacato interviene anche nella difesa dei tuoi interessi più generali, (affitti, trasporti, costo della vita, pensioni, ecc.). Allora sembra giusto che la vita del sindacato sia sostenuta solo dai suoi «fedeli» che tutti gli anni si iscrivono e sostengono il sindacato a proprie spese ma nell'interesse di tutti? Quando qualcuno afferma che il sindacato «costa» dice una cosa inesatta se per un lavoratore vi sono dei soldi spesi bene sono quelli della tessera del sindacato, perchè oggi si ha la riduzione dell'orario di lavoro, gli aumenti e i benefici salariali, maggiori indennità in caso di liquidazione, più ferie, si è firmato l'accordo con il CIAD, ecc. diciamo in primo luogo che questo è dovuto all'azione, ma senza il sindacato non ci sarebbe stato niente; perciò non è proprio così pesante il costo della tessera. In fondo essa costa circa 15 lire al giorno, Falck paga il doppio per ogni lavoratore alla Confindustria. Le critiche al sindacato le abbiamo sempre ritenute necessarie quando sono critiche costruttive, ma respingiamo e non accettiamo quelle che vengono introdotte dalla direzione e dai suoi «leccapiedi», come non accettiamo quelle critiche, talvolta anche calunniose, fatte a questo o a quel sindacato da parte di coloro che non sono iscritti al sindacato. Quindi noi affermiamo che il modo migliore è più onesto sia di lavorare per creare le nremesse di avere un sindacato Oli' adeguato che risponda meglo alle esigenze, ed è nel sindacato, con la iscri-

Ecco perchè il sindacato ha lanciato vivi appelli a tutti i lavoratori perchè si iscrivano e compilino la delega, non vi può essere progresso sociale, democrazia e libegtà con dei sindacati deboli, mentre, se la stragrande maggioranza dei lavoratori aderisse ai sindacati la forza di contrattazione per i lavoratori diventa sempre più forte e si indebolisce l'imposizione di sfruttamento del padronato. Iscrivetevi tutti, fate che l'anno 1968 sia l'anno di maggiore benessere, fate anche voi il vostro dovere come l'hanno già fatto milioni di vostri compagni dí lavoro.

Ci risulta che all'Unione, rep. Teco, da anni il capo reparto domina il Reparto come un vero «nostalgico». Stabilisce a suo personale giudizio paghe, qualifiche, cottimi, ferie e, conguagli, ignorando che i lavoratori si sono conquistati un contratto-di lavoro, quindi hanno diritto alla paga, qualifica alle ferie ed in conformità a quanto è stabilito dal contratto di lavoro. Un fatto molto strano capita in questo reparto «regnato» da questo «nostalgico» lui cerca con tutti i mezzi, spesso arbitrari, di ridurre sempre il guadagno dei «suoi dipendenti» mentre, caso veramente strano, per lui gli affari vanno diversamente... Ccme si spiega? Sino a quando intende continuare a questo modo?

12_paga al giorno giusto! LA RETRIBUZIONE NON DEVE ESSERE PAGA TA IN ASSEGNI ! Negli ultimi mesi si è avuto la più chiara dimostrazione di come la diiezione, non -abbia rispetto per i diritti e la personalità dei lavoratori ma badi solo a fare i comodi suoi. E' questo il caso della corresponsione della busta paga che, con le più diverse e infondate scuse, ha spostato di diversi giorni, a suo piacimento, non tenendo in nessun conto delle esigenze dei lavoratori. Infatti i continui ingiustificati spostamenti della corresponsione della paga creano disagio e difficoltà ai lavoratori e alle loro famiglie, in quanto la insufficiente retribuzione è già predestinata in base alle esigenze familiari. Di fronte all'ultimo spostamento vi è stato una forte indignazione e protesta in tutti gli stabilimenti ed al «vittoria» era stato programmato uno sciopero. i

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. Successicamente hanno avuto luogo nuove riunioni fra C. I. e Direzioni per esaminare il problema. E' necessario che si giunga alla definizione com-

pleta del problema con le C.I. di tutti gli stabilirmi-iti, stabilendo e portando succeyivamente a conoscenza di tutti i lavoratori, il giorno preciso di corresponsione della paga. Inoltre si deve porre fine al metodo di corrispondere la paga con assegni, che continuano a creare difficoltà ai lavoratori poichè quasi sempre devono ricorrere alle Banche per cambiarli. Nel nostro Paese, per conto della Stato, il denaro viene emesso a sufficienza dalla Banca d'Italia, la Falck si sente forse uno Stato nello Stato per voler far emettere «carta danaro» da' un'altra banca? ummi,

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Le trattenute per "ricchezza mobile„ ai lavoratori è un assurdo che deve finire Nei giorni scorsi al pagamento della « gratifica » abbiamo potuto, tutti, rendersi conto di quanto sia di attualità. la richiesta del Sindacato di modificare sostanziamente la legge sulla « ricchezza mobile » che « taglia » tutti i mesi, una grossa fetta della busta paga. E' assurdo che i lavoratori debbano lasciare «per tasse ». varie un mese di paga all'anno. Quella della « ricchezza mobile è, oltre che un assurdo, una vergogna. Il Sindacato sostiene che occorre elevare il « minimo esente » fissato in 20.000 lire fin dal 1947; e spostare la tassazione ad altri livelli che tengono conto del minimo occorrente per condurre una vita • dignitosa. Su questa necessità sono d'accordo tutti i. sindacati e la proposta di legge è stata sottoscritta da migliaia di lavoratori ed è già stata presentata alla Camera dei Deputati da una delegazione di lavoratori milanesi. Quello che occorre fare oggi è sollecitare l'approvazione della nostra legge da parte del Parlamento. Le Commissioni Interne, le Sezioni dei Sindacati possono influire sui lavori del Parlamento attraverso vari modi, a cominciare con l'invio di lettere, ordini del giorno, per passare a forme adeguate dí pressione; non escludendo il ricorso allo sciopero.

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A CAROVITA E uSintiUME

APERTO A SESTO UN PUNTO DI VENDITA DELLE COOPERATIVE AGRICOLE VIA FALCK, 76 La cooperativa « Ponte Verde » ha messo disposizione il negozio e ele attrezzature delle cooperative agricole affinchè possano provvedere alla vendita diretta ai consumatori dei loro prodotti, si tratta di :

L. 400 Kg. 3,5 Frutta Riso L. 950 Kg. 5,00 Burro naturale L. 1100 Kg. 1,00 Grana padano 1966 L. 1400 Kg. 1,00 Parmigg. regg. 66 L. 1500 Kg. 1,00 Parmigg regg. 67 L. 1100 Kg. 1,00 L. 700 Kg. 0.900 Olio oliva Inoltre: vino - aranci - verdura - ecc. SOLO SOC! Purtroppo le vendite devono essere riservate ai soli soci della cooperativa la quale è aperta a tutti i lavoratori, la sola formalità da assolvere è il versa Tento di L. 500 corrispondente 'alla quota azionaria prevista dallo Statuto. La cooperativa è sorta per continuare la positiva esperienza realizzata nella scorsa primavera.

LAVORATORI! *Non sopporto di vedere un nostro dipendente con un salario così basso... vi licenzio! ».

Difendete il vostro salario, facendo spesa direttamente dai contadini.

CONSUMATORI, ASSOCIATEVI Per difendere il vostro potere d'acquisto!


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