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Milano verso gli anni '80

Si sta avviando un grande dibattito sullo sviluppo della città. Documento del PCI

Entro la fine di dicembre avranno luogo in ogni zona del decentramento comunale delle pubbliche assemblee sulla situazione amministrativa e saranno indette dalle zone di Partito.

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A questo proposito abbiamo rivolto alcune domande a Virgiglio Canzi, Segretario cittadino del PCI.

"Come intende il PCI affrontare i temi della politica amministrativa?"

"Avvertiamo in primo luogo, la necessità di condurre un esame franco ed approfondito della attività svolta dal Comune e dagli organi del decentramento negli ultimi 3 anni. E di condurlo alla luce del sole; quindi, non soltanto tra i comunisti, ma anche insieme ai cittadini e con il concorso della critica e della proposta delle organizzazioni sociali e politiche.

Consideriamo, in secondo luogo, la fase attuale del decentramento amministrativo una fase qualitativamente nuova, dopo la nomina dei consigli di zona e mentre si avvia a conclusione il trasferimento delle deleghe dal Comune agli organi decentrati. La gestione dei poteri attribuiti e lo sviluppo della partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche sono, a nostro parere, il terreno sul quale misurare' nel concreto e fin dai prossimi mesi la capacità del sistema democratico milanese. Riteniamo, ín terzo luogo, il prossimo bilancio di previsione del comune, il Bilancio 1979, decisivo nella realizzazione del programma amministrativo che la Giunta si è dato con la sua formazione nel 1975".

"Qual è il quadro di riferimento all'azione amministrativa?"

"Il quadro di riferimento di cui Milano mancava, per l'inefficienza e la permanente crisi che hanno caratterizzato il centro - sinistra, è stato predisposto e sta per essere completato dall'attuale Giunta democratica: il PRG, il regolamento del decentramento, il Bilancio di verità, con l'accertamento delle reali disponibilità finanziarie, il Piano dei trasporti, il programma ecologico, il riordino del settore socio - assistenziale.

È oggi possibile accelerare gli interventi nella estensione dei servizi e delle opere civile e sociali, e nella gestione decentrata ai Quartieri di una quota rilevante del Bilancio stesso.

Pensiamo infine, sia oggi più che mai necessaria una seria riflessione sul futuro di Milano e dell'area metropolitana milanese e sul ruolo in Lombardia, nel Paese, nella comunità europea. Una riflessione non sulle formule del futuro governo come usa fare la DC per sfuggire alla realtà, ma sui problemi acuti di ogni ordine che sono posti e sempre più si porranno in un tessuto urbano e sociale così compromesso come il nostro dalla politica miope seguita proprio dalla DC e dai suoi alleati prima del 1975. A questa riflessione le nostre assemblee pubbliche intendono dare avvio e chiamare a contribuirne l'energie grandi di cui Milano non manca".

"Con queste vostre iniziative formalmente aprite la campagna elettorale?"

"Con le assemblee pubbliche di dicembre non apriamo la campagna elettorale nè politica, nè amministrativa.

Il partito della crisi nel Paese è formato da quei gruppi che ritardano l'applicazione delle intese raggiunte e ne rimettono continuamente in discussione il significato di solidarietà di fronte alla emergenza. Il partito che a Milano ha già aperto la campagna elettorale è

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'78

la DC, per sfuggire al confronto sui problemi, per puro spirito di rivincita e per recuperare le lacerazioni al proprio interno sul terreno del patriottismo di partito".

"Cosa pensa il PCI della discussione interna alla DC?"

Noi siamo attenti alle vicende interne alla DC milanese, alle differenziazioni esistenti nelle valutazioni delle cose nazionali e locali, ma non possiamo non sottolineare che il volto che la DC milanese presenta è solamente quello della contrapposizione frontale per un interesse di bottega.

Una posizione, questa, che indebolisce la stessa linea della DC nazionale di intesa fra le forze dell'arco costituzionale e di rinnovamento interno portata avanti da Zaccagnini. È un atteggiamento che ha accentuato l'isolamento della DC milanese negli schieramenti politici e sociali nella città, conquistando simpatie solamente nei settori delle nuove e vecchie forze della conservazione mentre non ha scalfito la proficua collaborazione in atto fra le forze che hanno dato vita alla Giunta democratica.

Questo sfuggire della DC dal confronto sui problemi di oggi e dello sviluppo della città, marcato in modo particolare al convegno di Bruzzano e dalle successive interviste rilasciate da Frigerio e da Garocchio, è un punto di debolezza e non di forza".

"Quale può essere il futuro di Milano?"

"Senza dubbio il futuro di Milano non può essere ridotto alla ripresentazione di una formula logora come quella del centrosinistra. O si andrà ad una soluzione più arretrata del quadro politico milanese, ad uno spostamento a destra, comunque venga camuffato lo schieramento - ed è questa la soluzione per cui lavora la DC milanese - oppure si dovrà percorrere la strada avviata con la formazione della Giunta democratica nel '75, la strada cioè della estensione della solidarietà fra le forze politiche e sociali per dare continuità e consolidare il governo democratico di• Milano. Ed è questa la proposta che noi avanziamo".

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L'assistenza sanitaria e la pensione

Una recente decisione dell'INPS ci riporta a parlare di contributi figurativi, e particolarmente di quelli che vengono accreditati per i periodi di malattia di origine tubercolare. La tubercolosi è ormai quasi scomparsa nel nostro paese, per le migliorate condizioni igieniche ed alimentari, ma fino a qualche anno fa era una realtà sociale assai grave. Nel 1927, in pieno fascismo, fu necessario istituire una assicurazione obbligatoria contro tale malattia. La scelta di affidare questa gestione all'INPS, ente nato per dare le pensioni, permetteva al governo di allora il recupero immediato di una parte dei contributi versati, mentre ovviamente le pensioni erano pochissime. Cominciava già da allora ad appesantirsi l'attività principale dell'INPS, e ancora oggi, l'Istituto ha una bella serie di altri compiti, circa 20 (assegni familiari, disoccupazione, cassa integrazione, assegni per i richiamati alle armi, eccetera).

Vediamo ora cosa significa contributo figurativo per tbc. (Tra l'altro, con notevole tatto l'INPS registra, sui libretti personali dei lavoratori assistiti per tubercolosi, i periodi con la sigla "AS", cioè assistenza sanitaria).

Periodi

RICONOSCIUTI

I contributi figurativi vengono riconosciuti a partire dal 1. gennaio 1952 e senza alcun limite di durata. Essi hanno pieno valore per tutti i tipi di pensione, compresa quella dei 35 anni (pensione di anzianità) sia per il calcolo sia per la misura. Ora, e questa è la novità, valgono anche per aver diritto alla prosecuzione volontaria, mentre in passato ve- nivano considerati periodi "neutri". Quindi se un lavoratore ha solo un anno di lavoro in tutta la vita e poi ha avuto quattro anni di malattia tubercolare può avere la prosecuzione volontaria.

L'INPS riconosce i seguenti periodi: degenza in regime sanatoriale; godimento dell'indennità post sanatoriale; trattamento post sanatoriale; cure ambulatoriali e domiciliari; periodi di godimento dell'assegno di cura e sostentamento. Il riconoscimento del contributo figurativo avviene d'ufficio. Se l'assistenza è stata data da un Consorzio o da un qualche altro ospedaliero si può sempre fare la domanda per i figurativi allegando i vari certificati. Per avere diritto all'assistenza antitubercolare, sia economica che medica, è sufficiente aver versato un solo anno di contributi da lavoro in tutta la vita. Per l'accredito è necessario avere anche almeno un contributo settimanale precedente al ricovero. Per finire ricordiamo che in questi casi avviene accreditato tutto il periodo come se il lavoratore avesse versato i normali contributi su una retribuzione di circa 130.000 lire "figurative" mensili.

I VECCHI CASI

La legge che ha cambiato questa situazione è la n. 419 del 1975. In questi anni dovrebbero ormai essere state sistemate tutte ' le vecchie questioni. In caso di dubbio i lavoratori assistiti faranno bene ad accertarsi che sia stato regolarmente accreditato tutto il periodo.

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