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Da Niguarda alle Baleari
from Quartieri5
"È costituita con sede in Milano, Via Palanzone, 26 una libera Associazione culturale e ricreativa, denominata APE
ZONA 9..."
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Questa frase è stata tratta dall'articolo I dello Statuto dell'APE il cui emblema, appunto un'ape, vuole simboleggiare il lavoro e l'unità nell'operare.
La sua data di nascita è l'8 gennaio 1977 e i suoi scopi specifici, quelli di operare nel quartiere di Niguarda in particolare ma anche di Pratocentenaro, di Bicocca, e nell'hinterland nord Milano, nel campo del tempo libero. Organizzare gite non è difficile ma dare ad esse un significato sociale e culturale; far partecipare i lavoratori, i giovani, le casalinghe e i pensionati ad una sana ricreazione finalizzata e non speculativa, è cosa meno semplice.
Scorriamo le iniziative per comprendere meglio l'attività dell'APE, il primo soggiorno invernale in Val Di Fiemme, la gita pasquale dello scorso anno all'Isola di Elba, le vacanze estive in Bulgaria, sono i primi significativi risultati.
Ad essi si aggiungono altri mirati alla visita di alcune località italiane quali Venezia, in occasione della Regata Storica, Pavia, Bergamo e Mantova alla "riscoperta-dei valori storici e artistici della Lombardia.
Oggi l'APE conta circa 300 fra soci e sostenitori ma almeno il doppio sono stati i partecipanti alle iniziative citate, e quindi il Consiglio direttivo ha compreso che bisogna compiere un nuovo salto di qualità. Ecco quindi, assieme al sogggiorno invernale a Pelugo nel Trentino, il lancio di una crociera a Palma di Maiorca e Barcellona a bordo della "Ivan Franko", in collaborazione con la Cooperativa Edificatrice di Niguarda.
E qui l'APE, ha assunto un impegno che ha sorpreso parecchi, noleggiando l'intera nave sovietica con 600 posti.
Ma altre iniziative sono in corso o stanno per essere programmate. L'escursione all'Alpe del Vicerè alla scoperta della natura e alla ricerca dei fossili, rappresenta una prima sperimentazione fra altri intinerari naturalistici. La gita di tre giorni per le prossime feste pasquali nel Veneto con alternativa Jugoslavia e poi un soggiorno estivo all'estero da definire.
L'APE darà anche una mano, a livello organizzativo, al Consiglio di Zona 9 nella promozione di visite guidate ai monumenti, musei e luoghi caratteristici di Milano e della sua provincia.
Abbiamo fatto una panoramica sull'attività trascorsa e futura dell'APE e vorremmo aggiungere solo alcune notazioni.
Quali sono i collegamenti in questa Associazione con la realtà della Zona 9? Pensiamo abbastanza profondi e diffusi luoghi di lavoro, scuole, cooperative, pubblici esercizi e la gente che la segue con sempre maggiore simpatia e soprattutto, con fiducia.
La Zona 9, aveva bisogno di chi organizzasse un turismo diverso dal tradizionale e che sapesse cogliere i giusti bisogni di chi vuole conoscere, capire e ritrovarsi insieme per reagire alla tendenza di separazioni artificiose per categorie o per ispirazione politica e religiosa.
Non vogliamo usare parole grosse, ma l'attività dell'APE è una battaglia sociale e culturale da incoraggiare e sostenere per farci uscire dal "ghetto" e dall'apatia che sono i prodotti del consumismo.
La Redazione gruppo è stato il Regolamento provvisorio per la Gestione Sociale del seívizio Consulturio, successivamente approvato dal Cons. di zona, che prevede la istituzione del Comitato di Gestione.
Tale Comitato, composto di 20 membri, ha iniziato la propria attività dal 23 giugno 1978, discutendo e approvando le osservazioni alla bozza di regolamento dei Consultorio inviato dall'Assessorato alla Sanità del Comune sottoposto poi all'approvazione del CdZ 9.
Alla ripresa dei lavori nel mese di settembre si imponeva la necessità di un programma del Comitato che tenesse conto sia dell'attività svolta precedentemente, per darne continuità, sia di rivalutarla alla luce dei dati forniti dal Centro sulla partecipazione e il funzionamento del servizio.
Nell'analisi dei dati si è evidenziata una alta affluenza al servizio, da imputare anche al grosso impegno di sensibilizzazione e promozione effettuata, e ad una richiesta che si caratterizza soprattutto per gli aspetti sanitari. Si è imposta quindi una attenzione alla stesura del programma che tenesse conto:
10) di una verifica continua da parte del CdG del funzionamento del servizio per la soluzione dei probleimi che si evidenziano trovando anche nuove forme di organizzazione che rispondono, esaltandone le finalità, alla richiesta dei cittadini.
2°) di dare continuità alle iniziative per la sensibilizzazione e pubblicizzazione del Consultorio.
Tale attività deve mirare soprattutto a suscitare e promuovere un dibattito che porti ad una maggiore pianificazione del Centro cogliendo le aspettative e le critiche e i suggerimenti dei cittadini.
Al fine di una razionalizzazione del servizio che tenga conto delle esigenze degli utenti e delle disponibilità degli operatori, in riferimento a quanto espresso nel punto 1°, si propone la formazione di gruppi per richieste omogenee (contraccezione, aborto ecc.) sottolineando la necessità di verifica continua di queste esperienze. In riferimento al 2° punto si è prevista e proposta la formazione di due gruppi di lavoro aperti alla partecipazione della cittadinanza.
GRUPPO INDAGINE: per una corretta programmazione dei servizi e della loro attività si ritiene estremamente valida una conoscenza della realtà territoriale di zona. Tale lavoro inizierà con una elaborazione di dati per la definizione di una mappa che individui la distribuzione anagrafica della popolazione vista entro la struttura del territorio per evidenziarne i rischi (studio dei rioni, dei caseggiati ecc.).
GRUPPO INFORMAZIONE: programmazione di dibattiti, incontri, assemblee da promuoversi nell'ambito della zona con la collaborazione di tutte le forze politiche, sociali e culturali presenti nel territorio. Si prevedono, tra l'altro, assemblee di caseggiato successivamente alla distribuzione dell'opuscolo sul Consultorio predisposto dal CdG del Consultorio della zona 9 e edito dall'Ass. Sanità.
Si sottolinea la necessità di definire con l'Amministrazione dell'Ospedale Maggiore di Niguarda ulteriori forme di integrazione fra i reparti e gli ambulatori ospedalieri e i servizi territoriali di medicina preventiva. Si ritiene che tale confronto sia opportuno nell'ambito di una iniziativa promossa dal CdZ per affrontare in tutta la sua complessità tale problema.
Inoltre si sollecita alla Giunta Municipale o all'Assessorato alla Sanità, in particolare: I) l'apertura dei servizi consultoriali in tutte le 20 zone di Milano non solo motivi di ordine sanitario, politico, culturale o sociale, ma anche in quanto l'alta domanda sanitaria proveniente dalle altre zone di Milano rischia di soffocare l'attività dei Consultori aperti a scapito quindi della qualità stessa del servizio. 2) di garantire la presenza di operatori non obiettori all'interno del Consultorio al fine di poter adempiere a quanto previsto dalla legge 22 maggio 78 n. 194 "Norme per la tutela sociale della maternità o sull'interruzione volontaria della gravidanza".
Per il Comitato di Gestione il Coordinatore Chiara Previdi
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