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Disoccupazione giovanile

L'ulteriore aggravarsi della crisi economica italiana ha fatto esplodere in tutta la sua drammaticità la questione della disoccupazione giovanile e in particolare dei giovani diplomati e laureati.

Sono ormai centinaia di migliaia i giovani disoccupati: rappresentano un enorme e decisivo capitale di energia il cui spreco sistematico, oltre che fattore di disgregazione sociale, è un autentico attentato ad ogni prospettiva di superamento della crisi e di rinnovamento dell'intera società.

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Quali sono le cause della disoccupazione giovanile? Esse si ritrovano nel carattere strutturale della crisi italiana che, se pur è stata aggravata e ingigantita dalla situazione di stagnazione e di difficoltà internazionali, trova i suoi motivi di fondo nelle scelte politiche ed economiche compiute dal capitalismo italiano, dalla seconda metà degli anni '60 in poi, sulla base disturbi degli antichi squilibri del nostro Paese.

Nel contempo è indispensabile provvedere alla rimozione degli ostacoli che impediscono l'ingresso del mercato del lavoro a vasti strati di popolazione ai giovani e alle donne attuando una razionale politica dei trasporti, creando una rete estesa e efficiente di asili nido e scuole materne, costruendo un sistema di qualificazione, riqualificazione e aggiornamento professionale. Questi punti chiave di una precisa «politica attiva della manodopera».

Le cifre della disoccupazione

Laureati disoccupati-sottoccupati-inoccupati stimati all'inizio del 1976, per gruppi di facold disoccupazione-sottoccupazioneinoccupazione giovanile totale

Disoccupazione-sottoccupazione-inoccupazione giovanile calcolata nel gennaio 1976.

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