Raccontiamoci la vita

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13 Ottobre Anno IV - Nr. 34

In questo numero:

Editoriale Editoriale Manca poco allo “Start” della grande assise di Verona che si svolgerà dal 16 al 20 Ottobre p.v. La comunità ecclesiale italiana si ritroverà a celebrare il suo quarto Convegno sul tema: “Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”. E’ un argomento molto attuale per la nostra società, a volte, delusa da speranze effimere perché riposte nelle cose, nelle persone o nelle ideologie. La Chiesa vuole essere segno di una speranza incrollabile, di una speranza che non muore, di una speranza fondata “non sulle cose che passano” ma su Colui che è il principio e il compimento di ogni realtà: il Signore Risorto. E’ una fede che va annunciata e soprattutto vissuta. Nella traccia di riflessione elaborata in preparazione al Convegno, nel primo capitolo si legge una domanda-provocazione: “Le nostre comunità cristiane cercano di essere un «ambiente di spiritualità» che apre all’incontro con il Risorto e lo favorisce? Come liberarle dal diffuso ripiegameno su se stesse, dall’appagamento di una convenire consolante, dalle preoccupazioni di carattere organizzativo”. E’ un interrogativo che potrebbe sostituire tutte le piste di riflessione e di verifica che ogni anno predisponiamo per il cammino comunitario e che tocca il cuore della nostra fede, della nostra vita e del nostro carisma educativo. Forse l’efficacia della nostra missione è vincolata proprio a questa esperienza di fede che dovrebbe far incontrare, quanti vengono nelle nostre comunità, con il Signore Risorto. Ci auguriamo di essere sempre più testimoni di Lui e sempre meno testimoni della nostra pochezza.

Parola di…Ispettrice Carissimi, mi viene spontaneo parlare con voi, in questo mese, del grande evento ecclesiale che ci stiamo preparando a vivere. Infatti, dal 16 al 20 ottobre a Verona si celebrerà il IV Convegno della Chiesa d’Italia dal tema: “Testimoni del Gesù Risorto, speranza del mondo” che si propone di dare un

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“Parola di”…ispettrice Microfono a… 9 Web radio 9 Assemblea ispettoriale 9 Incontri per le comunità educanti 9 Strade per la missione educativa Scrivono dalle comunità… 9 Pareva un ambiente di Paradiso 9 Per una cultura della legalità 9 SCN: volontari o mercenari? Agenda Notizie di famiglia Scrivici Dossier: Il cammino di una Chiesa dal Concilio ad oggi impulso nuovo allo slancio missionario, scaturito dal Giubileo del 2000. Per una delicatezza del Signore, anch’io parteciperò a quest’evento che mi sollecita a testimoniare, con uno stile di vita credibile, il Cristo Risorto, “risposta” alle attese e alle speranze più profonde degli uomini di oggi. Ci auguriamo che la riflessione su questo tema aiuti tutti i battezzati a vivere da persone rigenerate nella speranza, attente al soffio dello Spirito e aiuti noi a realizzare quell’unità di vita quale espressione del nostro carisma: la passione per Dio nella missione educativa, realizzata come comunità educante. Questo periodo ci ritrova, anche, uniti in preghiera per i nostri fratelli missionari, il Papa ci invita a riflettere sulla “carità, anima della missione”, tematica che si innesta all’interno del cammino del convegno di Verona. Ogni nostro gesto di missionarietà è fecondo se scaturisce da un profondo atto di Amore per Dio. Siamo liberi di accogliere e di partecipare a questo grande amore, con la consapevolezza che l’amore non è un’azione da compiere ma un atteggiamento profondo, un’esperienza viva e vivificante che cambia la vita e ci rende capaci di dono incondizionato.


E’ questo che chiedo per tutti al Signore della vita. Con tanto affetto

Microfono a… WEB RADIO Il 7 Ottobre u.s., festa della Madonna del Rosario, la nostra web radio: “radio for you” è stata iscritta nel registro dei giornali e periodici del tribunale di Catania quale “periodico quotidiano radiofonico telematico a carattere educativo/formativo”. Con questa autorizzazione possiamo cominciare, ufficialmente, questa esperienza educativa che vedrà come ulteriore passo l’organizzazione dei giovani volontarioperatori. Intanto è stata realizzata una convenzione con il CIOFS/FP di Acireale “Spirito Santo”, con i giovani del corso per webmaster, che, all’interno del loro programma di studio, realizzeranno un sito web quale interfaccia on line della radio. I ragazzi e i loro docenti hanno accolto con grande entusiasmo la proposta e stanno già lavorando. Li ringraziamo già da ora per il loro impegno e creatività e, speriamo, presto di vederne i frutti ASSEMBLEA ISPETTORIALE Il 1° Ottobre è iniziato, ufficialmente, l’anno pastorale per la nostra ispettoria con una assemblea che ha visto una numerosa partecipazione di FMA e laici. L’incontro aveva due obiettivi: presentare le linee orientative della missione educativa delle FMA e la programmazione 2006-2007. Nella mattinata l’assemblea, grazie a Sr.Mara Borsi collaboratrice dell’ambito per la PG dell’Istituto, è potuta entrare in maniera approfondita nel documento che l’Istituto ha elaborato quest’anno e che dovrebbe orientare la nostra missione educativa tra i giovani perché abbiano, ancora oggi, “vita e vita in abbondanza”. Nel pomeriggio si è presentata la programmazione ispettoriale che, quest’anno, si snoda attorno ai tre verbi che la Chiesa italiana ha voluto indicare come cammino per il Convegno di Verona: “vedere, incontrare, comunicare” il Signore della vita e della speranza. L’incontro è stato molto interessante per la ricchezza che nasce dall’incontro e dal confronto come comunità educante in cammino. INCONTRI PER LE COMUNITA’ EDUCANTI Si stanno svolgendo, in tutte le comunità, con l’aiuto delle consigliere residenti gli incontri di

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programmazione come comunità educanti. Quest’anno, la nostra ispettoria, ha voluto porre questo segno di collaborazione e di condivisione del cammino con i laici che vivono e lavorano nelle nostre realtà. Già, a livello ispettoriale, la programmazione è stata pensata ed elaborata con loro, ora la stessa esperienza si sta cercando di far vivere in ogni comunità. Questo ci porta ad una collaborazione non funzionale ma esistenziale, di comunione e condivisione attorno al carisma. Sicuramente non significa omologare tutte le vocazioni ma creare spazi di condivisione e di vita dove ognuno può vivere la propria identità cristiana esprimendone tutte le potenzialità per un arricchimento reciproco. La Chiesa, d’altra parte, è “cattolica” non solo perché universale ma, soprattutto, perché all’interno si esprimono vocazioni e carismi diversi e questo permette di vivere l’esperienza della comunione. STRADE PER LA MISSIONE MISSIONE EDUCATIVA Dal 4 al 7 ottobre, a Roma, si è svolto un seminario dal titolo «Comunità Educanti, unite per l’unica missione». A partire dal documento “Perché abbiano vita e vita in abbondanza” le Ispettorie d’Italia si sono fermate tre giorni a riflettere sul significato del nucleo animatore della comunità educante. Il cammino verso il Capitolo Generale ha messo a fuoco una scelta ‘profetica’: Comunità educanti capaci di vivere la sequela di Gesù, scegliendo i giovani più poveri, con uno stile di animazione capace di irradiare il carisma nel territorio. Il seminario – animato dall’Ambito di Pastorale Giovanile – è stato un momento forte di ricerca che ha coniugato le Linee della Missione Educativa con le esigenze di oggi, con i bisogni e la realtà dei giovani e le sfide culturali che continuamente sfidano il carisma. Il confronto tra la realtà e le sollecitazioni dell’Istituto ha avviato il processo di ‘traduzione’ delle Linee della Missione Educativa nel contesto italiano, che sollecitano a cercare nuovi areopaghi per l’annuncio e l’incontro dei giovani con Gesù. Attorno alla missione trova significato nuovo il cammino di risignificazione del carisma, la riflessione sul sistema preventivo, la ricerca sul ‘nuovo governo’. Mai come oggi si è sentito il bisogno di ‘andare al cuore’ delle cose, oltre le iniziative sporadiche, oltre i percorsi settoriali: forse il sogno di comunione sta mettendo radici

Scrivono dalle comunità… “PAREVA UN AMBIENTE DI PARADISO”! Non siamo a Mornese, ma a Pietraperzia, nella cappella dell’Istituto Maria Ausiliatrice. E

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realmente per l’etere infinito il nome di Maria arriva lontano, lontano. Sono i giovani e le Suore che lo ripetono, è il Rosario che echeggia, trasmesso da “Radio Maria” proprio qui. A Pietraperzia, sconosciuto paesino nel cuore della Sicilia, erroneamente annunciato Pietrapérzia, in provincia di Caltanissetta, anziché Enna. Proprio qui, tra i monti brulli e perforati (pirciati) è “venuta” Radio-Maria ed ha diffuso per il mondo la melodia della corona, inseparabile compagna di chi soffre, ama e spera. Puntuali e impegnati, due volontari adulti, hanno prestato il loro devoto servizio. Da parecchi giorni sapevamo ed attendevamo, preparando i giovani ad un insolito incontro e ad un impegno di grande responsabilità: era un messaggio da lanciare per vasti spazi e per innumerevoli cuori e ai cuori si parla con rispetto, dignitosamente, in punta di piedi. La chiesa è gremita, prevale la gioventù con il suo entusiasmo e la sua freschezza. C’è l’ansia della novità, della riuscita…c’è un brusio inevitabile. Che meraviglia: scoccato il segno dell’inizio, un silenzio ultraterreno. Le prime note delle chitarre, il canto “Giovane Madre Maria”…” Allora non più barriere, le pareti non esistono più. Con la preghiera si raggiungono terre lontane: chissà quanti devoti in ascolto e quelle “Ave Maria” sono come rugiada ristoratrice nel dolore, voce amica nella solitudine, speranza di giorni migliori. Non la monotonia dell’espressione ripetitiva, ma “ti voglio bene” detto infinite volte, senza stancarsi. Scocca intanto la preghiera della sera: i Vespri… Resta con noi Signore, scendono le prime ombre; ti affidiamo la Chiesa, il Papa, l’umanità intera. Venga il tuo Regno e si costruisce un ordine nuovo nella giustizia e nella verità. Cari giovani, siete stati meravigliosi! Responsabili, attenti, devoti! Grazie! Ve lo hanno detto con cuore sincero i due volontari di Radio Maria. Ve lo diciamo anche noi: ci avete fatto pregare e con noi ha pregato tanta gente a noi sconosciuta, ma vista in filigrana con gli occhi dell’anima. Tutti … invisibili gli uni agli altri, ma presenti attorno a Maria. Hic domus mea, inde gloria mea. La Comunità PER UNA CULTURA DELLA LEGALITÀ Fenomeno dell’immigrazione e disagio giovanile sono le coordinate su cui si è mosso il convegno “La formazione al servizio della cultura della legalità”, presentato a Catania il 28 settembre presso l’aula magna della Facoltà di Lettere e Filosofia ai Benedettini. Si tratta di un convegno di lancio del progetto “I.P.O.T.E.S.I.S. Intervento per Operatori tra Enti al Servizio dell’Integrazione Sociale”. Progetto voluto dalla Prefettura di Catania – come ha detto nel suo saluto il Prefetto

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Annamaria Cancellieri - che vede in campo quattro agenzie educative del territorio tra cui le Figlie di Maria Ausiliatrice. L’ascolto, il rispetto dell’altro, l’accoglienza totale della persona in situazione di disagio sia culturale che sociale è stato il denominatore comune che i relatori hanno offerto alla nutrita assemblea con la presenza di autorità civili, militari, rappresentanti delle amministrazioni locali ed ecclesiastici. La sperimentazione e la formazione vedrà protagonisti i comuni di quattro macro-aree della Provincia di Catania. Il calendario della formazione prevede due moduli (immigrati e minori in difficoltà) con quattro incontri intensivi che sviluppano il tema generale “Dalla comunicazione ai comportamenti”. La voce dell’assemblea sembra aver accolto la grande opportunità che progetti simili hanno nel dialogo con le forze dell’ordine, sempre più attente alle problematiche sociali. Dunque, la novità di questo progetto? Un coordinamento a rete non indifferente per una formazione degli operatori della giustizia su questioni che interessano la vita di giovani cittadini e la possibilità di affidare, a fine progetto, un modello operativo che riconsegni l’esperienza di una formazione della cultura della legalità monitorata. PER UNA CULTURA DELLA LEGALITÀ In questi giorni, in tutte le nostre comunità, le porte si sono aperte per accogliere i giovani del servizio civile che iniziano un nuovo anno collaborando con noi. Nel forum, da qualche tempo, si è aperta una discussione sul senso di questo anno di volontariato. Riportiamo qui alcuni post perché possano farci riflettere e, in qualche modo, provocarci per far sì che questa esperienza non sia il “pronto soccorso” delle nostre comunità, ma sia un’esperienza “vocazionale” per i giovani che si apprestano a viverla: Margot Si è veramente capito il senso del Servizio Civile nei nostri ambienti salesiani? Si arriva ad una vera e propria formazione integrale che provichi un cambiamento interiore e porti l'individuo a donarsi "gratuitamente" agli altri (soprattutto nell'attuale società)? I volontari, alla fine del servizio, scappano e non si fanno più vedere, o rimangono affezionati all'ambiente, continuando ad operare in maniera diversa? A me non risulta! dite la vostra Lupin Non credo che i giovani abbiano capito lo spirito del volontariato (almeno in gran parte), non credo, però, che siano veri e propri mercenerari (almeno in gran parte)...credo che qui da noi siano solo DISOCCUPATI o STUDENTI SQUATTRINATI a cui fanno bene quei quattro soldi. Sicuramente

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fanno qualcosa, danno una mano ma giusto per completare l'anno di "bontà" che hanno deciso di vivere. Mi piacerebbe vederli all'uscita di questa "parabola del buon samaritano" e guardarli "dopo", lì dove vivono, lì dove cercano raccomandazioni, lì dove fanno i furbetti, lì dove la morale scompare ed esce fuori l'opportunismo... Allora mi piacerebbe sentire non gli attuali volontari del servizio civile, ma quelli che hanno già finito e forse hanno anche finito le poche gocce di bontà che avevano racimolato per vivere l'anno del SCN. Concetto Mi sento profondamente offeso da questa accusa, noi volontari non siamo mercenari. Se pur il servizio preveda un compenso, noi veniamo inseriti per trenta ore settimanali, trecentosessantacinque giorni all'anno, a trecentosessanta gradi dentro una realtà che o non si conosceva o conoscevamo da esterni per la nostra frequenza al grest o all'oratorio!!! Non è lo stesso! non siamo Mercenari

Agenda…

4 CCSS: Inc. Reg. di Form. - Palermo 9-12 CCSS: Congresso Mondiale Roma 11-12 PGS: Ass. elettiva reg. – Zafferana 12 EXA/PA: Assemblea federale elettiva

Notizie di famiglia h Vivono già nell’abbraccio del Padre: Sr.Musumeci Grazia, fma 9 9

La cognata di Sr.Teresa Di Fini Il fratello di Sr.Gaetana Costanzo

Scrivici Vuoi che questo sia anche il tuo giornalino? Allora mandaci, entro il 10 di ogni mese, tutte le notizie, gli eventi, gli appuntamenti della tua comunità, associazione, gruppo e noi li pubblicheremo.

…FMA Ottobre 13p.-14 Visita ispettoriale (Aci S. Antonio) 16 - 20 Convegno di Verona 20-22 CIOFS/SCUOLA Direttivo - Roma 23-24 Consiglio ispettoriale 26-27 SCN Formazione regionale 26-29 CIOFS/FP Ass. e Consiglio dirett. Roma 27-28 Visita ispettoriale (Barcellona) 28s -29 Visita ispettoriale (CT Librino) 30 Incontro Consigliere residenti 31 Voti Perpetui di Sr.Giusy Davì 31/10-2/11 USMI: Convegno Suore Novembre 1-3 Giornate di spiritualità Direttrici ed econome 6-15 Visita ispettoriale (Catania M.A) 13 Incontro Consigliere residenti …Famiglia Salesiana Ottobre 1 EXE/PA: Consiglio federale 15 MGS: Attività zonali 21-22 FS: Convegno (Zafferana) 22 o 29 PGS: Feste in Piazza 22 TGS: Apertura anno associativo 27-29 ASS/TL: Formazione Dirigenti Frascati 28-29 MGS: Consulta regionale 29 EXE/CT: Assemblea Federale Novembre 4 CCSS: Consiglio ispettoriale - Palermo

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Figlie di Maria Ausiliatrice Ispettoria Sicula “M.M.Morano” via Caronda, 224 Catania Tel: 095. 72.85.011 Fax 095.50.25.27 Responsabile: Ambito comunicazione sociale E.mail: comunicazioneISI@pcn.net Sito web: www.fmasicilia.pcn.net Notiziario a diffusione interna

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I CONVEGNI PRECEDENTI "Evangelizzazione e promozione umana" nel 1976 a Roma, "Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini" nel 1985 a Loreto, "Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia" nel 1995 a Palermo. Sono questi i tre convegni ecclesiali celebrati sino ad oggi dalla Chiesa italiana mentre è in preparazione il quarto che si svolgerà a Verona, nell'ottobre del 2006, sul tema "Testimoni di Gesù Risorto speranza del mondo". Presentiamo una scheda riassuntiva. Il primo si tenne a Roma dal 30 ottobre al 4 novembre 1976 sul tema "Evangelizzazione e promozione umana" e si collocava nel contesto del programma pastorale per gli anni '70 "Evangelizzazione e Sacramenti". Preparato anche a livello di base dalle più diverse componenti della Chiesa italiana, nel suo svolgimento ha ricalcato lo schema delle assemblee generali: i lavori furono aperti dalla prolusione del presidente della Cei il card. Antonio Poma, arcivescovo di Bologna, cui seguirono tre relazioni generali sul tema "Evangelizzazione e promozione umana in Italia: le Chiese locali si interrogano" (G.Nervo, P.Gaiotti, A.Ardigò); "Tensioni e speranze della società italiana oggi" (G.De Rita); "Esigenze e prospettive dell'evangelizzazione nella società di oggi" (mons. F.Franceschi). A queste fecero seguito quattro comunicazioni e una tavola rotonda, mentre le fasi finali furono occupate dalle conclusioni delle dieci commissioni che analizzarono "l'evangelizzazione e la promozione umana" in ordine al mondo del lavoro, alla catechesi, alla liturgia, alla cultura, alla famiglia, alla donna, all'impegno politico dei cattolici, agli emarginati e alle strutture pastorali della Chiesa. Alla "Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini" venne dedicata la seconda assise della Chiesa italiana che si svolse a Loreto dal 9 al 13 aprile 1985. Le relazioni principali furono affidate al teologo Bruno Forte "Il cammino della Chiesa in Italia dopo il Concilio", al filosofo Armando Rigobello "Il volto della società italiana" e all'arcivescovo di Palermo card. Salvatore Pappalardo "Prospettive per il cammino delle Chiese in Italia".

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Cinque furono gli ambiti di lavoro: "La coscienza personale: luogo primario della riconciliazione"; "Mediazioni educative e riconciliazione", "La riconciliazione nella Chiesa"; "Il ministero della riconciliazione"; "La Chiesa ed il Paese in un cammino di riconciliazione". Sul convegno si registrarono tre interventi programmatici del Papa: il primo è contenuto nella lettera del 1° maggio 1984 all'assemblea Cei: i vescovi vengono invitati a dare spazio a "ogni espressione delle molteplici realtà ecclesiali in sintonia con le legittime autorità". Il secondo, del 25 ottobre 1984, fissava gli ambiti, poi ripresi a Loreto: la riconciliazione nella vita personale, nella famiglia, nella comunità ecclesiale e nella Chiesa rispetto al Paese. Gli interventi di Giovanni Paolo II segnarono una svolta per la Chiesa italiana nel nome di una rinnovata presenza dei cattolici nella società, nella chiarezza della loro identità e nella consapevolezza della loro missione. Il convegno di Palermo (20-24 novembre 1995), il terso della serie, si sviluppò attorno al tema "Il Vangelo della Carità per una nuova società in Italia". I lavori, cui parteciparono 2.335 tra delegati delle diocesi e invitati, si concentrarono attorno agli ambiti della cultura e comunicazione sociale, dell'impegno sociale e politico, dell'amore preferenziale per i poveri, della famiglia e dei giovani. Due soltanto le relazioni, quella del teologo Piero Coda sugli aspetti pastorali e del sociologo Franco Garelli sulla religiosità degli italiani come risultava da sondaggi condotti in quel periodo. Entrambi sottolinearono l'esigenza di una Chiesa più attenta alla dimensione della spiritualità e più estroversa verso il mondo. Il Papa, nel suo intervento del 23 novembre, evidenziò la necessità di passare da una pastorale di conservazione dell'esistente a una missionaria. Da Palermo scaturì il progetto culturale orientato in senso cristiano. Il IV convegno nazionale della Chiesa italiana, "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo", si terrà a Verona nell'ottobre (16-20) del 2006. Il tema del convegno, come detto dal segretario generale della Cei mons. Giuseppe Betori, rispecchia la natura della "missione del cristiano nella storia" che si esprime "nei termini della testimonianza".

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Non solo "esemplarità di vita cristiana", ma anche "comunicazione di Cristo, verità che fa liberi". Due le linee tematiche individuate: "Quella che insiste sul profilo pastorale", e una seconda, attenta "alla laicità sul versante di una vita cristiana" nella quale "la testimonianza del Vangelo" sia "capace di fare sintesi tra coscienza, libertà e storia". (da SIR 19 maggio 2004)

fragilità: Augusto Sabatini (giudice del tribunale per i minori di Reggio Calabria; arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova); tradizione: Costantino Esposito (professore ordinario di storia della filosofia, Università di Bari; arcidiocesi di Bari Bitonto); cittadinanza: Luca Diotallevi (professore associato di sociologia, Università di Roma Tre; diocesi di Terni - Narni - Amelia) - Lavori nei gruppi di studio

PROGRAMMA DEL CONVEGNO DI VERONA

serata (in vari luoghi della città) - Eventi spirituali e culturali

16 OTTOBRE: CERIMONIA DI APERTURA: - ingresso processionale nell'Arena dei delegati al Convegno - Celebrazione presieduta da mons. Flavio Roberto Carraro, vescovo di Verona - Indirizzo di saluto del sindaco di Verona, Paolo Zanotto - Prolusione del card. Dionigi Tettamanzi, presidente del Comitato preparatorio - Conclusione: momento musicale 17 OTTOBRE: mattino(in Fiera, aula dell'assemblea) Lavori assembleari: - Preghiera con riflessione spirituale di dom Franco Mosconi (monaco camaldolese dell'Eremo San Giorgio di Bardolino; diocesi di Verona) - Relazione introduttiva: fondamenti teologicopastorali: don Franco Giulio Brambilla (docente di cristologia e antropologia teologica presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale; arcidiocesi di Milano) - Approfondimenti: dimensione spirituale: Paola Bignardi (direttrice della rivista "Scuola Italiana Moderna", coordinatrice nazionale di ReteInOpera; già presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana; diocesi di Cremona); dimensione culturale: Lorenzo Ornaghi (professore ordinario di scienza politica e rettore magnifico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore; presidente dell'Agenzia per le Onlus; arcidiocesi di Milano); dimensione sociale: Savino Pezzotta (presidente della Fondazione "Ezio Tarantelli"; già segretario generale della Cisl; diocesi di Bergamo) pomeriggio (in Fiera, aule degli ambiti e delle commissioni) - Introduzione al lavoro negli ambiti: vita affettiva: Raffaella Lafrate (professore associato di psicologia dei gruppi e di comunità, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; membro del consiglio scientifico dell'Istituto "Vittorio Bachelet"; diocesi di Lodi); lavoro e festa: Adriano Fabris (professore ordinario di filosofia morale e direttore del Master in comunicazione pubblica e politica, Università di Pisa; docente invitato alla Facoltà Teologica di Lugano; arcidiocesi di Lucca);

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18 OTTOBRE: mattino (in Fiera, aule delle commissioni) - Preghiera ecumenica con riflessioni spirituali di esponenti di Chiese ortodosse e Comunità ecclesiali protestanti - Lavori nei gruppi di studio pomeriggio (in Fiera, aule delle commissioni) - Lavori nei gruppi di studio serata: (in Fiera, aula dell'assemblea) - A confronto con esponenti della cultura europea: Andrea Riccardi (professore ordinario di storia contemporanea, Università di Roma Tre; diocesi di Roma); Margaret S.Archer (professore ordinario di sociologia, Università di Warwick, Coventry; membro della Pontificia Accademia delle scienze sociali; Gran Bretagna); Michel Camdessus (presidente delle Semaines sociales de France; già presidente del Fondo Monetario Internazionale; Francia); Ján Fige? (commissario dell'Unione europea per l'istruzione, la formazione, la cultura e il multilinguismo; Slovacchia) 19 OTTOBRE: mattino (in Fiera, aula dell'assemblea) - Preghiera con riflessione spirituale di don Michele Morando (sacerdote responsabile per la pastorale diocesana degli immigrati; già fidei donum in Africa; diocesi di Verona) - Incontro del Santo Padre con l'assemblea - Presentazione del convegno al Santo Padre a cura di Giovanna Ghirlanda (direttore medico dell'Ospedale Policlinico "G.Rossi"; già vicepresidente dell'Azione Cattolica diocesana; diocesi di Verona) - Discorso del Santo Padre pomeriggio (allo Stadio comunale) - Celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre: partecipano la Chiesa di Verona e fedeli provenienti da altre diocesi della zona serata (in vari luoghi della città) - Eventi spirituali e culturali

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20 OTTOBRE: mattino (in Fiera, aula dell'assemblea) - Sessione assembleare conclusiva - Preghiera con riflessione spirituale di suor Maria Chiara Grigolini (religiosa, madre generale delle Povere Serve della Divina Provvidenza; diocesi di Verona) - Relazioni degli ambiti - Discorso conclusivo del cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza episcopale italiana - Messaggio alle Chiese particolari in Italia - Preghiera conclusiva Informazioni sul Convegno di Verona: 9 9

www.convegnoverona.it www.chiesacattolica.it

Dal 16 al 20 ottobre in diretta su: 9 9 9

www.radioforyou.pcn.net Sat2000 Telepace

LA SINTESI DELLE DIOCESI DI SICILIA Riportaiamo un brano tratto dalla sintesi dei contributi elaborati dalle diocesi siciliane in preparazione al IV Convegno Ecclesiale Nazionale. La nostra Testimonianza Strumenti individuati per la cura della qualità della fede dei credenti, per far maturare in loro una chiara consapevolezza missionaria e di testimonianza: 9 Una catechesi permanente e rispondente al linguaggio dei nostri tempi. 9 Scuole di studi biblici e di teologia per laici. 9 Corsi di formazione cristiana e di spiritualità 9 Campi scuola per educare i giovani al lavoro e al servizio. 9 Una formazione specifica per coloro che operano nei luoghi di sofferenza 9 Scuole di preghiera nelle parrocchie e nei luoghi di spiritualità (monasteri, santuari). 9 Esperienze forti nelle missioni cattoliche del terzo mondo per i giovani. 9 Corsi di formazione socio-politica alla luce della dottrina sociale della Chiesa. 9 Esperienze forti di preghiera e di riscoperta della vita spirituale. 9 Formazione dei Pastori perché nella Chiesa sappiano essere autentici testimoni dell’amore e della santità, con il sacrificio e l’abnegazione della loro vita, e sappiano attuare metodi pastorali idonei a coinvolgere attivamente tutti i fedeli nell’opera si evangelizzazione. 9 Percorsi di istruzione religiosa cattolica per gli adulti

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Coinvolgimento dei genitori nella catechesi che le comunità cristiane offrono ai loro figli. Introduzione ad una sana apologetica e alla mistagogia cristiana per aiutare i fedeli ad uscire dall’apostasia silenziosa, per comprendere i misteri che si celebrano ed essere fieri testimoni dei valori cristiani. Centri di ascolto della Parola di Dio radicati nel territorio delle comunità. Utilizzo di strumenti della comunicazione sociale (stampa, radio, televisione …). Formazione più solida degli operatori pastorali nel campo della catechesi, della liturgia e della carità Valorizzazione e purificazione della religiosità popolare. Itinerari di iniziazione cristiana per giovani e coppie di sposi.

Quali strumenti sono ritenuti idonei per testimoniare il messaggio cristiano nel mondo di oggi? Quali risorse e scelte è opportuno valorizzare? 9 La predicazione e la catechesi: non devono disperdersi in mille rivoli, perdendo l’essenzialità o scadendo semplicemente in esortazioni moralistiche; necessita una maggiore familiarità con la Parola di Dio, che deve diventare vita vissuta e la rivisitazione della metodologia dell’iniziazione cristiana. 9 La dimensione comunitaria della fede: urge riscoprirne l’importanza. Essa va vissuta nello spazio della Parrocchia, resa, attraverso l’impegno di tutti (a partire dai pastori…), luogo d’incontro e di confronto, luogo dove raccontarsi e raccontare, dove mettere in comune ricchezze e fragilità, esperienze e timori, dove incontrare il Risorto con i fratelli di fede. 9 Impegno a favore degli ultimi: è necessaria una maggiore attenzione al mondo del volontariato…; una particolare apertura al dialogo, al confronto con altre esperienze religiose (vedi la numerosa presenza di immigrati sul territorio siciliano), nel segno della convivenza e del rispetto delle reciproche identità. 9 Organismi di comunione e di partecipazione: da utilizzare secondo la mentalità conciliare che li ha ispirati, quella di una Chiesa mistero, comunione e missione, per un servizio concreto e reale che si deve attuare attraverso la partecipazione convinta e attiva aperta a tutti i membri della comunità cristiana. 9 Presenza nel territorio: necessità di riappropriarsi, attraverso una presenza capillare, dei luoghi dove la gente vive ed opera. Un territorio dove portare il Vangelo attraverso chiese di quartiere (basta un

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garage!), centri di ascolto, piccole comunità di base, consigli ecclesiali di una o più vie; visita alle famiglie... L'Oratorio: non soltanto come offerta di campi da gioco o di strutture, ma come “spazio mentale ed ecclesiale”, come attenzione di una comunità di adulti che si fa carico della formazione, culturale, ricreativa, sportiva dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani. Presenza dei cristiani nei mezzi della comunicazione: i fedeli più preparati e più idonei per i carismi ricevuti e per la loro professionalità dovranno esercitare la profezia nel mondo di oggi con una forte presenza e un sapiente utilizzo dei mezzi di comunicazione che influiscono e, spesso, determinano il modo di vivere e di pensare delle masse e che non vanno lasciati all’esclusivo uso delle logiche commerciali, ma che possono e devono diventare canali attraverso i quali far passare i valori e il messaggio evangelico. Bisogna valorizzare un ricorso più agile e nuovo ai mezzi della comunicazione rinnovando strumenti di dialogo e cercando luoghi di incontro e confronto con un investimento pastorale maggiore. La fede deve incontrare nella piazza reale e mediatica “i piedi degli uomini” (don Tonino Bello) per annunciare la speranza del Risorto che è salvezza concreta e profonda del cuore dalle condizioni individuali e sociali di peccato. Ogni strumento che è nelle possibilità della tecnica e della tradizione è ritenuto idoneo ed utilizzabile per veicolare la testimonianza del messaggio cristiano. Siamo chiamati ad innervare di spirito evangelico tutte le realtà esistenti e quindi dobbiamo trovare il modo di far parlare del Vangelo ogni strumento che abbiamo a nostra disposizione. La predicazione dei Sacerdoti: soprattutto nelle omelie domenicali e in occasione dei momenti gioiosi e dolorosi, dovrebbe essere più fedele alla parola di Dio e più incisiva per la vita del popolo credente. Le esperienze di spiritualità: vanno valorizzate particolarmente per offrire agli uomini del nostro tempo assetati di spiritualità segni concreti, capaci di entusiasmare e di dare rinnovata fiducia per guardare verso il futuro con speranza. Incontri con i cristiani definiti “lontani”: essi mantengono un certo legame con la “pratica della fede tradizionale” è necessario aiutarli a riscoprire il valore della fede, dell’ascolto della Parola di Dio e dei sacramenti, con una particolare attenzione pastorale. La formazione dei laici: bisogna investire molto in questo campo attraverso itinerari di formazione permanente. E’ urgente foggiare

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laici maturi che sentano forte il senso dell’appartenenza ecclesiale e siano testimoni credibili del Risorto nella nuova stagione culturale per poter essere “il ponte” della Chiesa per incontrare il vissuto dell’uomo. Il laicato è coralmente indicato come “la risorsa” da investire, formare e valorizzare per testimoniare il messaggio evangelico nel mondo d’oggi. Esso arriva, anzi già si trova, per sua naturale vocazione in quel mondo che è il campo su cui lavorare; pertanto è di fondamentale importanza riconoscere il valore ed il ruolo testimoniale della sua presenza nella realtà quotidiana degli uomini del nostro tempo

Il logo

Un Cristo stilizzato, che con le braccia aperte forma degli archi che richiamano quelli dell’Arena di Verona. E’ basato su quest’idea grafica il logo del 4° Convegno ecclesiale nazionale che si svolgerà proprio nella città scaligera dal 16 al 20 ottobre del 2006. Lo ha realizzato la società Filodesign, nella persona del grafico folignate Andrea Filippucci dopo una lunga e interessante selezione. Quello che sarà l’emblema grafico delle giornate di Verona riprende nel disegno i quattro termini che formano il titolo guida dell’incontro, che è “Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo”. Passando dalle parole alle immagini, il Cristo risorto che forma la figura nel suo insieme pare librarsi nell’aria. I testimoni sono le braccia del Risorto stesso, che assumono, infatti, quasi le sembianze di corpi autonomi. La speranza è simboleggiata dal fatto che l’intera composizione è leggermente sbilanciata in avanti, quasi ad abbracciare con sguardo fiducioso il futuro. Infine, il mondo, una porzione del quale è ritagliata dallo spazio che viene creato proprio dalla dinamicità delle braccia. Importante è il fatto che il logo rimandi a un simbolo noto in tutto il mondo e rappresentativo della città ospitante: l’Arena. Segno che si cercherà, come sempre avviene in questi casi, di valorizzare al massimo le potenzialità e le offerte del territorio che ospita l’importante appuntamento decennale a carattere nazionale. In esso i cattolici italiani saranno chiamati a tracciare un bilancio del decennio in corso e a progettare linee di testimonianza e impegno per quello successivo.

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