Professione Verniciatore del Legno 146 Marzo 2019

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La rivista dalla parte del verniciatore - www.professioneverniciatore.it

Pavimenti

Resistenza all’abrasione

Inquinamento indoor Misurare le emissioni

Acquisti “verdi” Criteri ambientali minimi

Serramenti

Una norma per scegliere le vernici

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi


CAMPAGNA PER L’IMPIEGO SICURO DEI DILUENTI NELLA VERNICIATURA

DILUENTI & SICUREZZA

Un codice di autoregolamentazione per il rispetto dell’ambiente e dei verniciatori Le aziende aderenti al codice di autoregolamentazione si impegnano a: non usare, per promuovere i propri prodotti, i termini ecologico, atossico, non nocivo rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore promuovere l’utilizzo razionale e sicuro dei diluenti e delle vernici

promuovere la corretta gestione dei rifiuti e facilitarne il recupero promuovere la corretta gestione degli imballi

utilizzare tappi sigillati per i fusti da 200 litri

sostenere iniziative di formazione e aggiornamento degli utilizzatori promuovere incontri periodici con gli Enti pubblici competenti

Quest’impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare i diluenti e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. Oltre agli impegni generali previsti dalla campagna “Diluenti & Sicurezza”, i fornitori si impegnano a formulare una linea di prodotti, denominata Diluente Certo, con le seguenti modalità:

assenza di sostanze cancerogene e/o teratogene che fanno scattare le frasi di rischio H300, H301, H310, H311, H330, H331, H334, H340, H341, H350, H351, H360, H361, H370, H371, H372, H373, H304, H362

assenza di sostanze appartenenti alla classe I e II (tab. D del DM 12.7.90). La somma totale di eventuali impurezze deve essere inferiore allo 0.1%

assenza di alcoli primari nei diluenti poliuretanici

acqua in percentuale inferiore allo 0,05% nei diluenti poliuretanici

costanza di formulazione secondo precise specifiche tecniche

Per informazioni: redazione@finishing.it


DA COSA NASCE COSA www.neuvendis.com

Distribution & Technical Support Acrylic-Polyurethane Resins Acrylic-Propylene Fibers Cellulose Ethers Cellulose Fibers Decorative Multifunctional Aggregates Defoamers Dispersants Epoxy Resins Extenders and Fillers Hydrophobic Agents Ketone Resins

Liquid Hydrocarbon Resins Oils Pigment Preparations Pigments and Dyes Polymer Dispersions Polyols Primers Rheology Modifiers UV-Monomers and Oligomers Wetting agents



SIRCA PROPONE LE NUOVE

SPOTLESS30 SERIES SPOTLESS30 è un opaco bianco all’acqua bicomponente testato con successo presso i laboratori CATAS di S. Giovanni al Natisone, secondo la normativa UNI 11216:2016 (Finiture per il legno - Finiture per mobili domestici - Requisiti prestazionali delle superfici a base di legno verniciate). Tale normativa regola i requisiti minimi affinché un prodotto verniciante possa essere giudicato idoneo al rivestimento di superfici di mobili in genere. La valutazione finale di tale finitura è eccellente, in quanto giudicata idonea all’utilizzo su superfici piane e verticali di mobili da bagno e cucine.

IDROGLOS30 SERIES Idroglos30 è una finitura lucida bianca all’acqua bicomponente caratterizzata da livelli di brillantezza e durezza superficiale eccezionali, caratteristiche che la rendono idonea alla verniciatura di superfici verticali di cucine e mobili in genere.

FINITURE LACCATE BICOMPONENTI

Il costante sviluppo di prodotti vernicianti di nuova generazione a elevate performance, unito alla necessità di realizzare prodotti a basso impatto ambientale, ha portato la Divisione R&D di Sirca a formulare due serie di finiture laccate bicomponenti all’acqua idonee alla verniciatura di superfici verticali e orizzontali, per ambienti domestici in genere, con particolare attenzione alle resistenze chimico fisiche richieste per cucine e mobili da bagno Le serie SPOTLESS30 e IDROGLOS30 eccellono tra le finiture all’acqua di Sirca, essendo paragonabili, sia per estetica che per prestazioni, ai tradizionali prodotti poliuretanici al solvente di alta qualità. Sono caratterizzate da un’ottima resistenza agli agenti chimici, da un’ottima resistenza all’ingiallimento ed una notevole morbidezza al tatto.

Grazie all’utilizzo del sistema tintometrico Colour Passion di Sirca, è possibile formulare finiture laccate opache serie SPOTLESS30 e lucide serie IDROGLOS30 al campione o pigmentate in modo da replicare i colori facenti parte delle cartelle comunemente utilizzate nel settore del mobile.

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Contenuti del numero 146 04

Segnali di flessione

08

La prova di resistenza all’abrasione

12

La misura delle emissioni nei materiali da costruzione

15

Una norma per scegliere le vernici per le finestre di legno

21

Acquisti verdi

28

Notizie dalle aziende

46

L'agenda dei Fornitori


Una collaborazione vincente al servizio dei nostri Clienti

color corporation of America

Formulate your Architectural, Industrial, Construction and Adhesive products with EPS and CCA high performing resins and colorants.

Formulando i vostri prodotti con le resine EPS ed i coloranti CCA otterrete alte prestazioni nelle applicazioni decorative, industriali, edilizia e adesivi. La nostra massima attenzione è rivolta a ciò che è importante per i nostri Clienti per studiare e sviluppare insieme soluzioni su misura per le loro esigenze.

The focus is on what is most important to our customers to create products based on their unique needs.

per l’Italia: Chemaxia srl Via Don Puglisi, 1/C - 20068 Peschiera Borromeo (MI) - Italy Tel./Fax +39 02 90634457 commerciale@chemaxia.com - www.chemaxia.com

Direttore responsabile Pierluigi Offredi Periodicità

Professione Verniciatore del legno

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Pavimenti

6 numeri all’anno

Resistenza all’abrasione

Inquinamento indoor Misurare le emissioni

Direzione e redazione:

Acquisti “verdi” Criteri ambientali minimi

HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano

Serramenti

Tel. 02.39.312.736

Prezzi

Una norma per scegliere le vernici

Variazione delle materie prime

Rubriche

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

www.woodfinishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan

N 146 - Marzo 2019

info@finishing.it

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Stampa Pixart printing - Quarto D’Altino Registrazione tribunale di Milano:

Termini di consegna materiali NUMERO

REDAZIONALI

PUBBLICITA'

139/GENNAIO

15/11/2018

06/12/2018

Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro

140/MARZO

17/01/2019

07/02/2019

I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre vengono

141/APRILE

14/02/2019

07/03/2019

142/MAGGIO

11/04/2019

02/05/2019

143/SETTEMBRE

13/06/2019

04/07/2019

144/OTTOBRE

22/08/2019

05/09/2019

N. 592 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento:

trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio


Prezzi

Segnali di flessione

A cura della Redazione

04  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019


Prezzi

del 2019. La produzione industriale italiana aveva già cominPoche novità sul lato occupazionale, dove da alcuni ciato a diminuire dal novembre dello scorso anno, trimestri le aziende non hanno in programma vaconfermando il peggioramento del contesto econoriazioni della manodopera, mentre si assiste a un mico. Secondo le analisi del Centro Studi di Confinduleggero ma significativo aumento generalizzato del stria, il calo dipendeva dalla diminuzione di entrambe ricorso alla Cassa integrazione. le componenti della domanda (interna ed esterna), in La ripresa occupazionale si è arrestata nel giugno linea con l’andamento negativo del clima di fiducia 2018 e l’indebolimento dell’attività fa temere un’indegli imprenditori manifatturieri. terruzione del trend positivo che si era manifestato Anche la dinamica degli ordini e le attese delle imprefino alla metà dello scorso anno. se non lasciavano intravedere alcun miglioramento Alla fine dell’anno erano aumentati i disoccupati, vernel breve termine. Nell’ultimo trimestre dello scorso so i 2,8 milioni: in estate erano calati, nonostante la anno, il Pil ha fatto registrare un calo dello 0,2% sul contrazione dell’occupazione, a causa di minore partrimestre precedente, anch’esso in calo dello 0,1%, tecipazione al mercato del lavoro. quindi, secondo le convenzioni degli economisti, con Si è allargata ulteriormente la forbice tra piccole e due cali consecutivi del Pil trimestrale, l’economia è medie imprese, con indicatori di seentrata ufficialmente in recessione. gno opposto per le due tipologie: Questo risultato negativo determina un ulpessimiste le imprese con meno teriore abbassamento del tasso di 50 addetti, cautamente ottimidi crescita tendenziale del Pil, che ste le imprese più grandi. scende allo 0,1%, dallo 0,6% del Per consultare online Si è indebolita la correlazione tra trimestre precedente, dovuto, sel’evoluzione dei prezzi delle propensione all’export e aspettacondo gli analisti dell'Istat, al netto materie prime, tive di produzione e le attese sono peggioramento della congiuntura visitate il portale: www. professioneverninegative sia per le imprese predel settore industriale a cui si agciatore.it senti sul mercato domestico che giunge un contributo negativo del per i grandi esportatori: fanno ecsettore agricolo, a fronte di un andacezione le imprese con una struttura mento stagnante delle attività delle vendite più diversificata. terziarie. A livello mondiale gli scambi sono in calo e Dall’andamento dei primi mesi di quest’anno sulla fiducia degli operatori pesa l’incertezza generanon si intravedono segnali di miglioramento per tutta dal protezionismo USA e dalle tensioni geo-politito il 2019. Il persistere di timori e l’accresciuta incerche in Medio Oriente. tezza degli operatori economici (imprese e famiglie), Il traino estero, che anche in Italia aveva dato una cominciano a far sentire gli effetti sull’economia reagrande spinta alla ripresa economica degli ultimi le, attraverso il rinvio della decisioni di consumo e di due anni, comincia a perdere colpi e nei primi mesi investimento e l’aumento del risparmio. del 2019 si comincia a intravedere un segno negativo Nel manifatturiero, con l’unica eccezione di settemrispetto sia al 2018 che al 2017, come segnalano gli bre, la fiducia è ormai in progressivo calo da marzo indicatori qualitativi sugli ordini manifatturieri esteri 2018, toccando i minimi da due anni; sono ulterior(PMI e giudizi delle imprese ISTAT). mente peggiorati giudizi e attese di produzione e orLa dinamica calante del quarto trimestre del 2018 si dini (specie esteri). evidenzia in particolare dalle valutazioni sugli ordiLe preoccupazioni non sono solo entro i confini itani interni dei produttori di beni di consumo e di beni liani, anche il Pil globale dell’Eurozona ha rallentato strumentali, meno favorevoli, mentre le vendite al nel 2018, con una crescita dell’1,8%, in scia a un quardettaglio sono sostanzialmente piatte negli ultimi to trimestre in cui la crescita è stata dello 0,2% sul mesi, con le immatricolazioni in flessione. Inoltre, la terzo, quando l’incremento era stato lo stesso. riduzione della ricchezza finanziaria delle famiglie, a A dicembre si è registrato un ulteriore, marcato incausa della discesa dei prezzi delle attività, potrebbe debolimento di quasi tutti gli indicatori. In particolaaccentuare la già cresciuta prudenza nella spesa, anre erano peggiorate le attese su produzione e ordini, che se il greggio meno caro aiuta. tornate sfavorevoli dopo quasi quattro anni di crescita, anche a causa di uno rallentamento dell’export. E’ rimasto stabile fino alla fine del 2018, su livelli ancora elevati, il tasso di utilizzo degli impianti, ma hanno frenato in misura sensibile gli investimenti, una tendenza che sta caratterizzando anche i primi mesi   Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019   05


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Pavimenti

La prova di resistenza all’abrasione

La resistenza all’abrasione è una delle prove più importanti per valutare le prestazioni dei pavimenti. La Germania sta lavorando a un ampliamento dei requisiti e ha già a disposizione un protocollo per il parquet molto chiaro e dettagliato. Un documento del genere, vista l’importanza e la peculiarità del parquet italiano, sarebbe utile anche per il nostro Paese....

08  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019

Franco Bulian - Catas


Pavimenti

La resistenza all’abrasione è una delle prove più richieste nell’ambito della valutazione delle prestazioni delle pavimentazioni di legno, ma a volte non è forse ben chiaro quali siano il suo reale significato e il suo campo di applicazione. Con queste brevi note vogliamo pertanto esaminare questo tipo di prova, considerata l’esistenza di varie tipologie di metodi e, in alcuni casi, anche di specifici requisiti. Ricordiamo innanzitutto che la parola abradere deriva dall’unione di due termini latini, ovvero ab (che significa "da") e radere (raschiare). Il significato di abradere è dunque letteralmente quello di "togliere via raschiando". Perché è dunque importante effettuare la prova di abrasione sulla superficie di un pavimento? Perché il dato che ne deriva ci fornisce delle informazioni sulla resistenza del trattamento superficiale all’usura derivante principalmente dal continuo "raschiamento" provocato delle suole delle scarpe con cui ci camminiamo sopra. Una volta che il rivestimento sia stato completamente consumato, il legno non risulterà evidentemente più protetto e potrà quindi sporcarsi, macchiarsi e graffiarsi molto facilmente. Maggiore è pertanto la resistenza all’abrasione, più a lungo durerà quel pavimento prima di dover essere riverniciato. La prova di resistenza all’abrasione è dunque importante per qualsiasi pavimento e allo stesso modo? Beh, qui entrano in gioco tante variabili, su cui vale certamente la pena di soffermarsi per qualche riflessione. E’ chiaro innanzitutto che per i pavimenti trattati a cera o ad olio questa prova può avere poco significato. Le cerature e le oliature hanno infatti il grosso vantaggio di poter essere agevolmente ripristinate e pertanto il rapido "consumo" della protezione su-

perficiale è insito in questi trattamenti. Una prova di abrasione metterebbe semplicemente in evidenza una scarsa resistenza che tuttavia risulterebbe del tutto ovvia e prevedibile. Per tutte le altre finiture la prova di abrasione è invece rilevante, ma deve essere comunque valutata con estrema attenzione, considerando soprattutto la destinazione d’uso del pavimento. E’ chiaro ad esempio che si potranno tollerare dei valori molto più bassi per un pavimento destinato ad una camera da letto, rispetto a quelli che possiamo immaginare necessari per un negozio o per un aeroporto. Si tratta evidentemente di bilanciare le caratteristiche estetiche con quelle prestazionali, trovando sempre il giusto compromesso. Qui deve essere però segnalato un distinguo relativamente ai pavimenti costituiti da pannelli impiallacciati. In questi casi, il pavimento non potrebbe essere riverniciato, in quanto la necessaria levigatura preliminare consumerebbe tutto lo strato di piallaccio. Ecco allora che la resistenza all’abrasione della superficie di questi pavimenti deve essere tendenzialmente molto elevata e non a caso la norma europea EN 14354 fissa dei valori che, ad un esame non approfondito, possono persino apparire eccessivi. Il senso è tuttavia di tutelare un pavimento che non può essere ripristinato dopo che la vernice sia stata "raschiata via" dall’effetto dell’usura quotidiana. Quali sono comunque i metodi utilizzati per valutare la resistenza all’abrasione di un pavimento? I metodi sono sostanzialmente due e prevedono entrambi di far abradere la superficie del pavimento, posta in rotazione, da un materiale abrasivo. In un caso il materiale abrasivo è costituito da due ruote abrasive (ne esistono in realtà di vari tipi), mentre nell’altro è semplicemente della sabbia che viene fatta cadere in

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Pavimenti

modo controllato sul provino sopra al quale ruotano delle ruote rivestite di cuoio. La resistenza all’abrasione è espressa dal numero di giri necessari per asportare il film di vernice dalla superficie del provino. In verità esistono anche dei metodi che servono a valutare la resistenza all’abrasione delle sole vernici. In questi casi la vernice viene applicata su un supporto inerte, facendo poi ruotare le ruote abrasive sulla superficie del campione per un determinato numero di giri, senza tuttavia mai arrivare al supporto. In questi casi si misura la perdita di peso del provino e risulterà evidentemente più resistente la vernice che subirà la minor perdita di peso a parità di giri effettuati. In sostanza risulterà migliore la vernice meno "raschiabile". Ovviamente, in questi casi è la singola vernice che deve essere sottoposta alla prova e non l’intero ciclo. Ma al di là dei metodi, esistono dei requisiti per la resistenza all’abrasione delle pavimentazioni di legno? Come già indicato, l’unica norma europea che riporta dei requisiti è quella che si riferisce ai pavimenti costituiti da pannelli impiallacciati (la EN 14354). I valori riportati in questa norma non sono tuttavia estendibili al parquet per le ragioni che abbiamo precedentemente espresso. Un documento molto interessante e completo riguardante i parquet è quello preparato dai produttori tedeschi in collaborazione con l’Istituto IHD di Dresda. In questo protocollo vengono indicate ben sei classi di impiego finale del parquet, con una netta distinzione dei valori di resistenza all’abrasione (secondo il metodo delle ruote abradenti), che vanno dai 50 giri per un pavimento per impiego domestico fino ai 200 per quelli soggetti ad un uso intensivo (ad esempio com10  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019


Pavimenti

merciale). A tal proposito è possibile segnalare che in Germania si sta procedendo verso un ulteriore ampliamento dei requisiti previsti (attualmente una dozzina) essendo anche allo studio un nuovo metodo per valutare la resistenza all’usura dei pavimenti cerati od oliati. Si tratta di un metodo molto innovativo e di una certa complessità anche dal punto di vista operativo. In definitiva è possibile concludere che il metodo della resistenza all’abrasione delle superfici delle pavimentazioni di legno può fornire delle informazioni molto utili sulle loro prestazioni e sulla loro durata nel tempo. Purtroppo, come segnalato precedentemente, esistono attualmente vari metodi, definiti in base a diverse norme, mancando tuttavia un riferimento certo soprattutto per ciò che riguarda la definizione di una "prestazione minima richiesta" in funzione della destinazione d’uso prevista. E’ innegabile che questa situazione porti con sé parecchia incertezza se non addirittura confusione specie nel caso di controversie. In queste poche righe, abbiamo tuttavia segnalato l’esistenza di una situazione completamente diversa per il mercato tedesco, dove esiste un protocollo per il parquet molto chiaro e dettagliato. I produttori tedeschi vedono evidentemente nelle norme degli strumenti per migliorare e tutelare la propria produzione, potendo anche affrontare eventuali contestazioni e controversie in modo sereno e soprattutto oggettivo. Forse un’iniziativa del genere, considerate l’importanza e la peculiarità del parquet italiano, sarebbe auspicabile anche per il nostro Paese.

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Convegni

La misura delle emissioni nei materiali da costruzione

Si è tenuto presso l’Excelsior Hotel Gallia di Milano il seminario annuale di “Eurofins Product Testing”.

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A cura della redazione


Convegni

L’ORGANZZAZIONE Eurofins Scientific è una organizzazione globale, sostenuta da oltre 35.000 dipendenti che operano in 400 laboratori e 42 paesi del mondo con circa 30 anni di esperienza collettiva. Le aree di intervento sono Food, Pharma, Enviromental e Product Testing. Al seminario organizzato a Milano dal Competence Center sui VOC di Eurofins Product Testing, con sede in Danimarca, sono intervenuti 64 partecipanti in rappresentanza dell’eccellenza industriale Italiana nei settori delle pitture e vernici, della chimica per edilizia, dei pavimenti in legno, dei materiali isolanti e delle finiture. Il programma del seminario ha visto avvicendarsi sul palco relatori competenti e autorevoli, che hanno affrontato il tema delle emissioni di Composti Organici Volatili (VOC) da diversi punti di vista. Il seminario è stato organizzato. LA MISURA DEI VOC Le emissioni di composti organici volatili, oltre a inquinare l’ambiente esterno, contribuiscono all’inquinamento dell’aria negli ambienti in cui viviamo. Il seminario si è concentrato sulle sostanze emesse dai materiali da costruzione che vengono impiegati negli edifici, che possono essere molto dannose per gli esseri umani, in particolare per i soggetti più sensibili, in quanto provocano irritazione alla gola, agli occhi e creano difficoltà respiratorie. Le prove di laboratorio consentono ai produttori di misurare le emissioni e i contenuti dei propri prodotti rispetto ai limiti specifici previsti per i livelli di sostanze nocive nell’aria indoor: un test di emissione VOC

determina la quantità di composti organici volatili che un prodotto emette nell’aria di un ambiente chiuso. Esistono, ovviamente, limiti sulla quantità di sostanze nocive che possono essere emesse dai diversi materiali, quali pavimenti, vernici, adesivi e altri prodotti utilizzati per la costruzione di edifici. Esistono anche diversi marchi, sia volontari, sia obbligatori, che garantiscono la qualità dell’ aria interna: AgBB, French Regulation, EMICODE, M1 oltre al nuovo regolamento Italiano CAM (Criteri Ambientali Minimi) sono solo alcuni tra i più noti. I consumatori possono distinguere i prodotti a bassa emissione proprio grazie questi marchi, che determinano la competitività dei produttori sul mercato. Un numero sempre crescente di progetti per la costruzione di edifici pubblici e privati richiede come requisito la bassa emissioni di VOC, che consente di qualificare prodotti per progetti di costruzione sostenibili, come LEED, WEEL e BREEAM. I CRITERI AMBIENTALI MINIMI ITALIANI Il Decreto dell’11 gennaio 2017 del Ministero dell’Ambiente, definisce l’adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili. I CAM sono operativi dal 13 febbraio 2017. Al punto 2.3.5.5, relativo all’emissione dei materiali, il decreto prescrive il rispetto di specifici limiti di emissione di VOC (Composti Organici Volatili) per i seguenti materiali: - pitture e vernici - tessili per pavimentazioni e rivestimenti - laminati per pavimenti e rivestimenti flessibili

Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019   13


Convegni

- pavimentazioni e rivestimenti in legno - altre pavimentazioni (diverse da piastrelle di ceramica e laterizi) - adesivi e sigillanti - pannelli per rivestimenti interni (es. lastre in cartongesso). Praticamente ogni materiale edilizio è coinvolto nei CAM! Occorre quindi verificare, attraverso un laboratorio, il rispetto dei limiti previsti, tramite una misura in camera di emissione: i laboratori devono essere accreditati per gli standard richiesti.

tazione sulle emissioni di VOC nei materiali da costruzione"

LE RELAZIONI

Francesco Cinquepalmi, Head of R&D Dept (ICA Group Spa). "VOC nelle pitture e finiture per legno: flooring&forniture"

Emanuele Dalla Libera, moderatore (Eurofins Product Testing Denmark). "Il contesto normativo e di riferimento, nella misura delle emissioni di VOC nei materiali da costruzione" Thomas Neuhaus, responsabile certificazione Indoor Air Comfort (Eurofins Product Testing Denmark). "Programmi e regolamenti emissioni VOC in Europa" Mikaela Decio, Head of Sustainability Dept (Mapei Spa). "Il decreto CAM nello scenario di regolamen-

Rasmus Stengaard Christensen, (Eurofins Product Testing Denmark). "Materiali da costruzione: misura delle emissioni, metodi e tecnologie" Franco Bulian, (Università di Trieste, Vice-direttore CATAS). "Legno e arredamento. Formaldeide: limiti e classificazione. La misura delle emissioni, contributo di vernici e rivestimenti"

Alessandro Speccher, (GBC Green Building Council Italia). "I materiali a bassa emissioni di VOC nelle certificazioni di sostenibilità: LEED, BREEAM, WELL" Alessandro S. Brigati, (Angus Chemical Company). Qualità dell’aria in ambienti chiusi ed Air Remediation: un contributo misurabile da alcuni aminoalcoli; miglioramento della qualità dell’ aria indoor; test di riduzione di Formaldeide secondo ISO 16000-23.

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Serramenti

Una norma per scegliere le vernici per le finestre di legno

Anche l’Italia fissa i requisiti minimi di resistenza al degrado dei supporti legnosi e dei cicli di verniciatura per serramenti esterni

A cura della redazione

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Serramenti

IL PRECEDENTE TEDESCO Nei numeri precedenti avevamo ampiamente descritto il lavoro svolto in Germania per qualificare i serramenti in legno. La scheda VFF HO.03 "Requisiti per sistemi di verniciatura per finestre, porte esterne e facciate in legno e legno-alluminio", è il frutto del lavoro del Consorzio dei produttori tedeschi di finestre e facciate, a cui hanno collaborato i maggiori specialisti del settore: Fraunhofer-Institut für Holzforschung; Wilhelm-Klauditz-Institut (WKI) Brunsviga; Institut für Oberflächentechnik, Schwäbisch Gmünd; Institut für Fenstertechnik Rosenheim; Gruppo tecnico di lavoro verniciatura industriale dell’associazione tedesca dell’industria tedesca vernici e inchiostri per stampa (Verband der deutschen Lack und Druckfarbenindustrie e.v., VdL,), Francoforte sul Meno; Tischler Schreiner Deutschland, Berlino. Gli esperti tedeschi da tempo avevano compreso che un ciclo di verniciatura efficace non dipende solo dalla scelta di prodotti idonei, ma viene influenzata da diversi fattori, tra i quali: - una progettazione e fabbricazione degli infissi che favorisca il deflusso dell’acqua, realizzando il profilo dei montanti e dei traversi in modo idoneo alla verniciatura; - una scelta del supporto basata sulla qualità del materiale scelto e della sua lavorazione, in particolare per quanto riguarda il tipo di legno o materiale legnoso utilizzato;

- una scelta in sede di progettazione di tipologie di infisso idonee all’uso previsto e la determinazione di cicli di verniciatura (coprenti/trasparenti) e della tonalità di colore adatti; - la qualità e la lavorazione dei singoli componenti e accessori dell’elemento a stabilità dimensionale; - un’applicazione dei prodotti vernicianti conforme alle istruzioni del fornitore. A questo riguardo, le norme tedesche prevedono che siano rispettati alcuni specifici vincoli: - il trattamento delle superfici delle ante e dei telai dipende dal tipo di legno o materiale legnoso utilizzati, dal sistema di verniciatura scelto e dalle sollecitazioni prevedibili a cui la superficie sarà esposta; - allo stato attuale della tecnica è consigliato un ciclo di applicazione ad almeno tre strati, con l’impregnazione effettuata per immersione in vasca, oppure in impianto flow-coating, rispettando le quantità di applicazione previste dal fornitore; - un’impregnazione separata con sostanze biocide per la protezione del legno non è inclusa nel ciclo filmante; - per proteggere aggiuntivamente dall’umidità le aree di legno di testa, ad esempio in corrispondenza delle connessioni angolari, si consiglia l’applicazione di un prodotto idoneo. La scheda tecnica ha sviluppato nel dettaglio i seguenti argomenti: - campo di applicazione;

16  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019


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Legislazione

Acquisti verdi

Nell’ambito del "Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione", negli appalti pubblici per la fornitura di arredi per interni, dovranno essere rispettati i "Criteri Ambientali Minimi" (CAM)

A cura della redazione

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Legislazione

PREMESSA Nell’acquisto dei mobili gli Enti pubblici dovranno rispettare i requisiti ambientali per almeno il 50% dell’importo a base d’asta e a tener conto dei criteri ambientali "premianti" per la valutazione e l’aggiudicazione delle offerte. Questo obbligo consentirà di conseguire l’obiettivo nazionale previsto nel Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, che è stato stabilito in funzione del raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati "Tabella di marcia verso l’Europa efficiente nell’impiego delle risorse" ed in funzione dell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo sostenibili e modelli di "economia circolare". I CAM I Criteri Ambientali Minimi rientrano nelle indicazioni di carattere generale e riguardano i suggerimenti finalizzati alla razionalizzazione degli acquisti, la normativa ambientale ed eventualmente quelle a tutela dei diritti dei lavoratori. I criteri ambientali sono definiti "minimi" perché tengono conto dell’esigenza di assicurare che i prodotti, i servizi, i lavori ad essi conformi, siano soddisfatti dall’offerta del mercato di riferimento. Per quanto riguarda i criteri ambientali riportati nella sezione "criteri di aggiudicazione (criteri premianti)", le stazioni appaltanti sono tenute a tenerne conto quali elementi tecnici per la valutazione e l’aggiudicazione delle offerte, volti a migliorare, sotto il profilo qualitativo riferito alle caratteristiche ambientali, sociali e innovative con rilievo ambientale, la fornitura degli arredi per interni oggetto di gara. Il Codice appalti emanato con il D.lgs 50/2016, successivamente modificato con il Correttivo del Codice appalti dal D.lgs. 56/2017, ha trasformato uno strumento volontario in obbligatorio, come specificato nell’art. 34, che ha introdotto l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle "specifiche tecniche" e delle "clausole contrattuali", contenute nei criteri ambientali minimi (CAM), "per gli affidamenti di qualunque importo". Con il Decreto 11 Gennaio 2017 è stato emanato un nuovo documento tecnico per il settore degli arredi che contiene i "criteri ambientali minimi" per mobili da ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura ecc. I criteri ambientali possono essere "di base" o "premianti" e un appalto può essere considerato "sostenibile" se integra almeno tutti i criteri di base; tuttavia le stazioni appaltanti sono invitate a utilizzare anche i criteri premianti. Secondo le indicazioni della Commissione Europea allo scopo di fornire al mercato un segnale adeguato è opportuno che le stazioni appaltanti assegnino criteri premianti

in misura non inferiore al 15%, soprattutto nei casi in cui l’appalto sia aggiudicato con la forma dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Inoltre, al fine di agevolare l’attività di verifica sia da parte del fornitore che delle stazioni appaltanti sulla conformità alle caratteristiche ambientali richieste, in calce ad ogni criterio, è indicata la "verifica" che riporta le informazioni e la documentazione da allegare in sede di partecipazione alla gara, metodi di prova richiesti, e le modalità per effettuare le verifiche in sede di esecuzione contrattuale. Tenuto conto che gli acquisti della Pubblica Ammini strazione nei Paesi dell’Unione Europea rappresentano circa il 19% del PIL (in Italia circa il 15%) è chiaro come il potere della domanda pubblica possa indirizzare il mercato su beni e servizi con minori impatti ambientali, divenendo così uno strumento di orientamento verso l’innovazione in un’ottica di sostenibilità, favorendo al contempo la diffusione delle certificazioni ambientali. INDICAZIONI GENERALI L’utilizzo dei CAM consente alla stazione appaltante di ridurre gli impatti ambientali degli acquisti di arredi, considerati in un’ottica di ciclo di vita. Si invita a evitare la sostituzione di mobili e altri elementi d’arredo per soli fini estetici e a cercare soluzioni per consentire il riuso di arredi sostituiti in altri uffici pubblici locali, favorendo nel contempo l’allungamento della vita media del mobile (mediante riparazione, sostituzione di pezzi usurati e/o vendita, etc...). Prima della definizione di un appalto, quindi, la stazione appaltante deve fare un’attenta ricognizione degli arredi in dotazione, sia in uso che dismessi, facendo un’analisi delle proprie esigenze, valutando di conseguenza la reale esigenza di acquistare nuovi arredi, a fronte della possibilità di ricondizionare quelli esistenti mediante la loro riparazione e manutenzione da un punto di vista estetico e/o meccanico-funzionale estendendone così il ciclo di vita utile. Qualora non fosse ritenuto conveniente procedere in tal senso, la stazione appaltante può cedere a titolo oneroso il bene o, laddove non esista un acquirente, è invitata a cederli a titolo gratuito ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS). In caso contrario, gli stessi devono essere conferiti presso gli specifici centri di raccolta e recupero autorizzati e disassemblati nei singoli materiali e/o componenti. ASPETTI SOCIALI Per dare seguito alle istanze di carattere sociale nell’ambito di tale categoria di prodotti, è opportuno tenere in considerazione possibili problemi legati alla filiera del mobile a volte costituita da catene di

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Notizie dalle aziende La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (defini28

zione e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si fonda sulla chiara e trasparente distin-

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zione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

In questo numero

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Ica Oece Zetagi Adler Sayerlack Napoleon Graco Sirca


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VOC E VERNICI BIO: LA RIVOLUZIONE CONSAPEVOLE Ridurre il riscaldamento globale La riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti industriali è una richiesta che ormai da decenni viene fatta a tutti i settori produttivi. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi che dimostrano una deriva ecologica che la nostra società ha messo in atto più o meno inconsapevolmente. L’industria petrolchimica in questo senso è una delle più impattanti a livello ecologico: plastiche, carburanti e materiali chimici vengono prodotti e dispersi nell’ambiente considerando solo in parte il loro impatto finale. Ad ottobre scorso è stato pubblicato l’ultimo report dell’IPCC (Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico) sul riscaldamento globale. L’IPCC fa una richiesta chiara a tutti i gli organi governativi, a chiunque abbia un’attività, fino alle singole persone, cercare di ridurre il riscaldamento globale. Se entro 30 anni non avremo ridotto il riscaldamento globale da 2° a 1,5°C, le conseguenze potrebbero essere disastrose per l’ambiente e per noi stessi! La differenza fra 2° e 1,5° può sembrare piccola, ma essa comporta un aumento di 10 cm del livello del mare e la distruzione del 99% delle barriere coralline. Con una differenza di 2°C il mar Glaciale artico rimarrebbe d’estate senza ghiaccio 1 volta ogni 10 anni, mentre con 1,5° C il fenomeno si ripeterebbe una volta ogni 100 anni; inoltre gli eventi atmosferici estremi aumenterebbero, provocando danni sempre

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maggiori. Il rapporto esamina anche i percorsi disponibili per limitare il riscaldamento a 1,5°C, cosa ci vorrebbe per metterli in pratica e quali potrebbero essere le conseguenze senza una loro applicazione immediata. Una responsabilità diffusa Ognuno potrebbe fare la sua parte, riducendo per esempio il riscaldamento/ raffrescamento domestico ed il consumo di energia, oppure scegliendo mezzi di trasporto pubblici. Ovviamente però il contributo maggiore alla riduzione del riscaldamento globale può essere dato dalle aziende. Assumersi questa responsabilità significa, per chi produce prodotti chimici, investire nella ricerca, trovare partner competenti ed affidabili e scegliere materie prime che abbiano caratteristiche costanti e certificate, facendo estrema attenzione che le complessità di questa scelta ecosostenibile, non ricadano su tutta la filiera produttiva e sul cliente finale. Il nuovo passo in avanti delle tecnologie ecosostenibili non è pertanto limitato a settori specifici, come ad esempio l’utilizzo di resine a base acqua, ma riguarda un nuovo approccio complessivo a tutti gli aspetti che riguardano il ciclo di vita del prodotto. In altre parole un prodotto au-

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tenticamente ecocompatibile è realizzato con tecnologie rispettose della salute umana e dell’ambiente, mantiene delle prestazioni ottimali nel tempo e per un periodo più lungo possibile e non è pericoloso per l’utilizzatore finale. Con questa filosofia pertanto si vuole estendere oltre la vendita la responsabilità di chi produce, al fine di influenzare anche gli aspetti legati al fine vita dei prodotti, quali riciclo e smaltimento. Il contributo di ICA Il percorso suggerito dal report dell’IPCC nel la direzione della riduzione della produzione di CO2, è stato intrapreso responsabilmente anche dal gruppo ICA, attraverso l’utilizzo di una serie di prodotti che coniugano la riduzione di utilizzo di materiali da fonti fossili, l’applicabilità del prodotto a livello industriale, la riduzione delle emissioni ambientali e domestiche e le prestazioni tipiche di un prodotto professionale. Non è possibile coniugare tutti questi aspetti, senza una organizzazione completa e senza una progettazione innovativa. I prodotti della serie BIO sono stati progettati partendo da una idea rivoluzionaria, quella di utilizzare fonti vegetali come materie prime per la formulazione dei leganti polimerici, che rappresentano il componente più

importante della vernice. Attraverso la collaborazione con partner internazionali, sono state scelte esclusivamente materie prime che provengono da scarti agricoli e forestali e che quindi non competono con l’alimentazione umana. L’esperienza formulativa di quasi 50 anni di storia del laboratorio R&S, ha trasformato il polimero in una famiglia di vernici disponibile commercialmente ed utilizzabile a livello industriale; infine laboratori indipendenti esterni all’azienda hanno confermato l’efficacia delle prestazioni e della riduzione delle emissioni di VOC, testate nel laboratorio interno (in fase di accreditamento) Performance Lab. La riduzione delle emissioni Il tema delle emissioni in atmosfera ed in ambienti indoor è un aspetto da non sottovalutare nella scelta di un prodotto verniciante. È noto che trascorriamo più del 90-95% della giornata in ambienti chiusi (lavoro, casa e tempo libero). Uno studio del 2016 dell’Istituto Superiore di Sanità raccomanda di “…non caricare troppo gli ambienti interni con mobili e su-

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perfici verniciate e comunque sia di scegliere vernici “low VOC” e cioè a basso contenuto di composti organici volatili”. In Italia, ad esclusione dei CAM per la pubblica amministrazione, non vi è una normativa che regoli le emissioni di VOC da superfici verniciate di mobili. Quindi è difficile poter confrontare prodotti differenti in base alle loro emissioni in ambienti chiusi; l’unica possibilità è data dalla valutazione del contenuto di VOC indicato in scheda di sicurezza (espresso in g/l). Tuttavia, pur essendo questo un dato fondamentale per la valutazione delle emissioni in ambiente di un impianto di verniciatura, è un dato poco indicativo della concentrazione di solventi organici in un ambiente chiuso (espressa in µg/m³), poiché le emissioni indoor, non dipendono solo dal tipo di vernice utilizzata (base solvente, base acqua o UV), ma anche dal ciclo applicativo, dalla tipologia di supporto, dal sistema di essiccazione e dalla quantità di vernice applicata. Inoltre nella maggior parte delle specifiche presenti in circolazione nel mercato delle vernici, difficilmente si fa riferimento alla pericolosità dei singoli solventi; solventi molto pericolosi di natura aromatica contribuiscono al raggiungimento della soglia limite, nella stessa misura di glicol eteri comunemente impiegati per le vernici a base acqua, pur avendo un profilo tossicologico ben più favorevole. Nei prossimi anni probabilmente ci sarà un adeguamento normativo in tal senso, al fine di poter classificare in maniera più chiara l’emissione indoor di un mobile verniciato. Prodotti vernicianti di origine vegetale Un prodotto ecosostenibile è un prodotto che necessariamente parte da un contenuto di solventi molto basso, ma quando si sceglie una vernice di origine

biologica per un progetto che rispetti i canoni ambientali e di eco-sostenibilità, la prestazione finale, in termini di resistenza al degrado, è il primo dubbio che sorge in chi l’ha preferita rispetto ai sistemi tradizionali. La storia delle vernici in passato ci ha fornito diversi esempi di prodotti di origine biologica (cera d’api, olio di lino, ecc.). La loro diffusione su scala industriale non è stata possibile a causa della enorme differenza, in termini di resistenza al degrado, con quelle che erano le tecnologie industriali. Tutti i prodotti che, come quelli della linea Arborea BIO e Iridea BIO, provengono da fonti rinnovabili differiscono, rispetto agli analoghi prodotti fossili, solamente per due aspetti: l’origine della materia prima (fossile o vegetale) e la formulazione. Mentre per il primo aspetto i due prodotti non risultano distinguibili né chimicamente (a meno di una datazione del C14) né a livello prestazionale, nel secondo caso, una formulazione attenta degli additivi e dei componenti della vernice può fare la differenza fra diversi prodotti. Il gruppo ICA ha sviluppato cicli di verniciatura ecocompatibili per serramenti e per mobili, che sono stati testati nel laboratorio interno nell’arco di 3 anni di ricerca, sfruttando il contratto di fornitura esclusiva delle materie prime da parte dei fornitori internazionali. In questo periodo abbiamo avuto l’occasione di sperimentare l’efficacia delle nuove formulazioni e di paragonarle a quelle di origine fossile. Il risultato ottenuto, poi certificato da laboratori esterni accreditati, è costituito da una serie di prodotti all’acqua BIO che uguaglia, ed in alcuni casi migliora, le prestazioni dei prodotti all’acqua tradizionali in termini di resistenza chimica, resistenza al graffio, resistenza all’abrasione e, non ultima, in termini di emissioni

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indoor. Questi prodotti sono il frutto del nostro innovativo sistema di progettazione aziendale, che affronta la ricerca di nuove tecnologie, applicando le eccellenze interne ed esterne, al fine di ottenere prodotti industriali di qualità e responsabilmente ecosostenibili. Nel mondo delle vernici è in atto una vera e propria rivoluzione bio, che secondo la nostra visione, considerati tutti i campanelli di allarme ascoltati negli ultimi anni, non può essere sottovalutata. Noi stiamo cercando il modo migliore per aiutare chi crede in questo cambiamento, basta solo crederci.

Quando l’acqua inizia a bollire è da sciocchi spegnere il fuoco (Nelson Mandela). Francesco Cinquepalmi Chemical/Physical Testing Manager ICA Group Fonte: Ica Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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NUOVO CONVERTER BICOMPONENTE ALL’ACQUA ANTIGRAFFIO OECE 41B0025/15 - 41B-9025/15

Il nuovo converter opaco all’acqua per la verniciatura di manufatti in legno per interni, bicomponente, è caratterizzato da elevate resistenze chimico-fisiche e lungo pot-life, antingiallenza ed elevata morbidezza, paragonabile a quella di una finitura poliuretanica. Il rivoluzionario sistema opacante conferisce al converter una ridottissima scrivibilità, quale nessun’altra finitura all’acqua può vantare, quindi il prodotto è ideale per verniciare parti piane di mobili, scrivanie e tavoli; inoltre può essere impiegato per la verniciatura di pannellature per soggiorni, camere, cucine e bagni. Il converter è disponibile neutro (41B-0025/15) e bianco (41B-9025/15) entrambi a 15 gloss. Può essere pigmentato con le paste all’acqua del sistema tintometrico OECE. Il sistema reologico di ultima generazione, ha reso possibile un compromesso ideale tra verticalità e bagnabilità. Grazie al nuovo sistema bagnante è perfetto per l’utilizzo nelle situazioni in cui il sistema applicativo automatico non faciliti la bagnabilità su bordi di pannellature di diversi spessori.

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Il sistema tixotropico genera alta copertura sugli spigoli ed è applicabile, previa catalisi, a tazza, airless, airmix, elettrostatica su supporti grezzi o pretrattati con fondi all’acqua o poliesteri. E’ caratterizzato da un’ottima adesione anche su carte melamminiche, preventivamente carteggiate, e bordi in ABS. Il ciclo di verniciatura è ripristinabile, carteggiando. Le prove applicative hanno evidenziato una notevole versatilità d’uso, che va dal ciclo ad essiccazione naturale, fino ai cicli con essiccazione in forno a stadi. Il prodotto è a prova di graffio, con una scrivibilità ridotta al limite, quindi perfetto per la finitura dei mobili e i complementi d’arredo, anche quelli più soggetti a sollecitazioni meccaniche, grazie alle eccezionali resistenze chimiche. Fonte: Oece Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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LE VERNICI ZETAGI AI KAZAKI DI KUSTO Iil 100% dello storico colorificio Vicentino Zetagi –Veneziani è stato rilevato dal gruppo israeliano Tambour, specializzato in vernici speciali per i settori aeronautico, navale, edilizio e dei trasporti, che sarà ora condivisa con la società italiana, che in mezzo secolo è cresciuta acquisendo vari marchi tra cui, nel 2011, la storica azienda Veneziani, la più antica nel settore delle vernici anticorrosivi e navali, fondata nel 1863. Attualmente la Zetagi occupa oltre 50 dipendenti e fattura circa 15 milioni di euro, con un buon posizionamento sul mercato nazionale. Le vernici speciali Zetagi vengono utilizzate nella costruzione di piattaforme marine e di grandi opere, tra cui lo Juventus Stadium, la Torre Diamante a Milano, l’avveniristica stazione per l'alta velocità ad Afragola (Napoli) progettata dall'archistar Zaha Hadid e le nuove stazioni di Torino Porta Susa e Roma Tiburtina. L'acquisizione è stata finalizzata con l'assistenza finanziaria della Swees Merchant Corporation, bouti-

que di Corporate Finance di Lugano guidata da Francesco Caputo Nassetti. L'intera quota di controllo della società è stata ceduta al fondo di private Equity Limited partnership. Con le quote azionarie di controllo è passata alla società israeliana anche l'esposizione debitoria del colorificio Zetagi verso la principale finanziatrice Veneto Banca. La Tambour è a sua volta controllata dal gruppo Kusto, con base a Singapore, una conglomerata internazionale con partecipazioni globali nei settori dell'edilizia, delle infrastrutture e dell'energia, che fa capo all'imprenditore kazako YerKin Tatishev, che lo ha fondato negli anni del crollo dell’impero sovietico e ne è tuttora il presidente. Fonte: Zetagi Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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SISTEMA ADLER PLATINUM: TUTTA LA BELLEZZA DEL LEGNO SENZA IL PESO DELLA MANUTENZIONE Da sempre i rivestimenti esterni in legno degli edifici hanno fatto la differenza con i ben noti intonaci. Sia che si tratti di costruzioni rustiche montane, che di costruzioni cittadine molto moderne, votate al minimalismo più assoluto ed alla essenzialità delle linee, il rivestimento esterno in legno ha sempre soddisfatto le richieste estetiche della maggior parte dei progettisti. Ma, come sappiamo, l’estetica non è tutto. Chi sceglie di realizzare i rivestimenti esterni degli edifici utilizzando il legno ne apprezza la sua naturalezza, ma troppo spesso ne teme il rischio di deterioramento e le conseguenti opere di manutenzione. ADLER ha pensato quindi di unire l’eleganza, il calore ed il carattere del legno ad un sistema di verniciatura completamente privo di manutenzione nel tempo. No, non è una promessa impossibile da mantenere da parte di ADLER, ma solo il risultato di anni di studi e di test di esposizione reale, che hanno portato allo sviluppo del sistema di verniciatura ADLER PLATINUM, un sistema a 2 mani in grado di preservare il legno non solo dagli attacchi biologici di funghi e batteri, ma anche e soprattutto da parte della ben più

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insidiosa azione demolitrice dei raggi ultravioletti. Grazie all’utilizzo di prodotti con biocidi certificati e di finiture contenenti pigmenti metallici, si è riusciti ad ottenere un sistema di verniciatura protettiva estremamente efficace, salvaguardando la resa estetica del risultato finale. Il legno tende inesorabilmente a deteriorarsi quando viene esposto agli agenti esterni come luce e acqua sotto forma di pioggia ed umidità. Questi deterioramenti sono assai visibili sotto forma di ingrigimenti incontrollati e disuniformi, soprattutto laddove la struttura in legno di rivestimento esterno sia composta da più elementi distinti e separati come perlinature, doghe o pannelli. La tonalità “ingrigita” dei pigmenti metallici che si è deciso di scegliere per questo sistema verniciante ad alta resistenza, ha il duplice obiettivo di incrementare la protezione fisica della struttura ed al contempo di simulare, fin dall’istante della posa, un ingrigimento controllato, uniforme ed assolutamente elegante. È vero, questo tipo di colorazione si potrebbe forse ottenere esponendo alle intemperie la struttura in

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legno priva di qualsiasi trattamento protettivo, ma la completa uniformità dei toni di grigio la si raggiungerebbe, forse, solo dopo un periodo di decenni, periodo durante il quale le tonalità dei differenti elementi in facciata saranno sicuramente disuniformi ed i viraggi di colore casuali e completamente incoerenti: un risultato di questo tipo già dopo solo pochi mesi dalla posa, conferirebbe all’intero edificio un aspetto tutt’altro che gradevole e denoterebbe una mancata manutenzione. Con ADLER PLATINUM tutto questo viene evitato, come evitata sarà anche la manutenzione della struttura: la transizione conseguente all’estinzione del prodotto grigio originale, lascerà spazio al reale colore del legno sottostante che, a quel punto, sarà già in tonalità grigia del tutto uniforme. ADLER PLATINUM: tutta la bellezza del legno senza il peso della manutenzione! Fonte: Adler Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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HYDROXPLAST AJ1330/XX FINITURA ALL’ACQUA PER SUPPORTI PLASTICI PER ESTERNI

Elevata durabilità all’esterno e grande versatilità applicativa per infissi in PVC e parti in legno esposte all'esterno. Il converter AJ1330/XX è una finitura all’acqua per uso in esterno, la soluzione ideale per supporti plastici come ad esempio il PVC. Monocomponente, disponibile a 30 gloss, nelle basi neutro (/NN) e bianco (/BB), è pigmentabile con le paste Sayerlack all’acqua della serie XA2006/XX. Prima dell’applicazione a spruzzo (tazza, airmix, airless ed elettrostatico) è necessario rimuovere dal supporto ogni traccia di grasso, usando lo specifi-

co diluente, a scelta tra DT1150/00, DT0015/00 o DT0013/00. AJ1330/XX presenta buona tissotropia e può essere applicato anche in verticale, in mani sottili (massimo 225 g/m²) senza colature. L’aggiunta di paste pigmentate potrebbe ridurre la tenuta in verticale, richiedendo l’applicazione di film più sottili. .

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Fonte: Sayerlack Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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NAPOLEON ABRASIVES SPA ACQUISISCE IL 100% DI LBA SRL MG Industries spa, con sede a San Giovanni Lupatoto (VR), che detiene la Napoleon Abrasives spa, ha perfezionato lo scorso novembre l'acquisto da LBA Capital Srl del 50% di LBA Srl, con stabilimento a Oderzo (TV), oltre 10 milioni di ricavi e 50 dipendenti. MG Industries spa deteneva già il residuo 50% di LBA srl tramite la sub holding MG Srl. Il Gruppo MG Industries, di proprietà di Michele Gottardelli, che già controlla il 96% di Napoleon Abrasives spa e il 100% di Abra on spa, grazie all'acquisto di LBA Srl ora consolida aziende per quasi 50 milioni di euro di ricavi nel settore dell'abrasivo, impiegando oltre 200 dipendenti con stabilimenti e sedi distributive in Italia e all’estero. "Grazie a questa acquisizione – hanno dichiarato congiuntamente il presidente di MG Industries spa Michele Gottardelli e il nuovo presidente di LBA srl Diego Vedovato - proseguiremo nella fase di crescita e

sviluppo del gruppo, ampliando l'offerta dei prodotti LBA ai nostri clienti internazionali. Fino a oggi LBA Srl operava soprattutto nel mercato nazionale e la qualità dei prodotti Lba - Napoleon darà una grande spinta nella crescita soprattutto nel mercato estero, sotto la supervisione del nuovo direttore vendite Stefano Dal Mas." Da 35 anni LBA sviluppa e produce sistemi abrasivi innovativi e prodotti brevettati per applicazioni specifiche nei settori del legno, del metallo, del vetro, dell'autocarrozzeria, dei compositi, della pelle, del tessile e ovunque nasca l'esigenza di un trattamento ottimale della superficie e continuerà a farlo con la passione e la professionalità che da sempre la contraddistinguono. Fonte: Napoleon - LBA Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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VERNICIATURA AD ALTO SOLIDO Civardi, azienda italiana specializzata nella sabbiatura e in rivestimenti di strutture in metallo generico, era alla ricerca di una soluzione per l'applicazione di un rivestimento ad alto solidoi (spessore 400 micron) con pot life breve. Il rivestimento era destinato a nuove tubature per l'industria petrolchimica, realizzate per convogliare il greggio. Civardi cercava un sistema versatile e affidabile, capace di registrare i dati sulla spruzzatura ai fini del controllo qualità, che consentisse anche di modificare elettronicamente il rapporto di miscelazione per applicazioni future. Il materiale doveva essere distribuito con un applicatore automatico a turbina; tuttavia, l'apparecchiatura in possesso di Civardi non era idonea per tale applicazione e, quindi, si rendeva necessaria una nuova macchina, capace di applicare il resistente materiale in modo uniforme e controllato. Tempi ridotti per la modifica dei rivestimenti Il distributore locale, Mac.Ver, ha installato lo spruzzatore multicomponente Graco XM dotato di riscaldatore IS e serbatoi in acciaio inossidabile, fornendo anche le apparecchiature necessarie al funzionamento della turbina automatica (con controllo elettronico, gamma di giri 5000–2000). La scelta è ricaduta sul modello XM, per la facilità e la versatilità nella configurazione, che ne consentono l'uso per diversi rivestimenti bicomponenti. Uno dei

vantaggi principali di questa soluzione è la possibilità di sostituire il catalizzatore in tempi brevissimi, riducendo le operazioni generali durante la modifica dei rivestimenti, che spesso deve essere eseguita più volte al giorno. Rapporto di miscelazione e spessore del materiale costanti Civardi si è dichiarata estremamente soddisfatta: "lo spruzzatore multicomponente Graco XM assicura una regolazione straordinaria del rapporto di miscelazione, che resta costante e preciso per l'intera produzione. La stessa uniformità viene garantita anche per lo spessore del materiale". Lo spruzzatore multicomponente Graco XM ha permesso a Civardi di accrescere la produttività con un controllo qualità eccezionale. Grazie alla nuova apparecchiatura, Civardi ha conseguito inoltre un risparmio sulla manodopera intensiva legato all'hot potting e all'eliminazione degli errori umani correlati a questa prassi: "la macchina XM miscela automaticamente il materiale controllando il rapporto di miscelazione; è facile, veloce e affidabile; ora operiamo con la certezza che i parametri di spruzzatura impostati dal produttore del materiale vengano rispettati, una tranquillità davvero impagabile".

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Fonte: Graco Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it


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SIRCA S.P.A.: QUANDO LA SOSTENIBILITÀ SIGNIFICA RESPONSABILITÀ Sicam, il Salone internazionale dei componenti, ac-

cessori e semilavorati per l’industria del mobile, per

Vivere il presente pensando al futuro è la filosofia che motiva tutti coloro che credono in un mondo migliore. Questo modo di essere è anche la definizione di resilienza, ovvero la capacità degli individui di cambiare il proprio stile di vita in modo da risolvere le criticità che si presentano davanti a noi: mai come in questo periodo siamo di fronte a molteplici crisi, climatiche, ambientali ed energetiche. Servono azioni concrete, quel che conta oggi è fare ciò che è giusto. È oggi viva la necessità, percepita fortemente sia dai consumatori che dalle aziende, di entrare definitivamente in un nuovo ordine socio-economico, i cui cardini fondamentali siano: efficienza energetica, basso contenuto di carbonio e alto contenuto tecnologico della produzione e dei prodotti, utilizzo di energie sostenibili e rinnovabili, ottimizzazione d’uso delle materie prime ed utilizzo responsabile di prodotti realizzati con materie prime da fonti rinnovabili. Si passa inoltre dal concetto di sostenibilità del prodotto non solo “dalla culla alla tomba”, ovvero durante il suo consumo, ma a quello “dalla culla alla culla” che include anche il suo riciclo e riutilizzo. Cosa significa la terminologia “Materie prime da fonti rinnovabili”? Significa che le resine e le specie chimiche che com42  Professione Verniciatore del Legno | Anno XXIII - n.146 - Marzo 2019


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pongono il prodotto non provengono dal cracking del petrolio (risorsa finita), ma dalla fermentazione degli scarti dell'industria agroalimentare (risorsa che si rinnova). Negli ultimi anni, il settore dei produttori di arredi, di vernici e di materie prime per l’industria delle vernici, si muove anch’esso in questa direzione, con una velocità in crescita esponenziale. I produttori di mobili ed i loro fornitori si sforzano di avere una produzione più sostenibile, per ridurre il loro carbon footprint utilizzano specifici materiali e prodotti vernicianti a basso impatto ambientale (come ad esempio i prodotti all’acqua), che consentono inoltre di avere al momento dell’utilizzo un ambiente di lavoro più salubre e di migliorare sensibilmente la qualità del proprio ambiente domestico. L’obiettivo è quindi di limitare in modo consistente l’emissione di VOC (composti organici volatili) e di gas serra nell’atmosfera. Sirca ha sempre creduto responsabilmente in tali valori e posto particolare attenzione a tali temi, e negli ultimi dieci anni ha intrapreso un cammino green per ridurre fortemente il carbon footprint dei propri prodotti, investendo tempo e risorse nella ricerca e nello sviluppo di prodotti sostenibili e maggiormente ecocompatibili, anticipando volontariamente i tempi e

dimostrando un forte ethos ambientale. Non si può riciclare una vernice, ma si può pensare di produrne una che non sia basata su polimeri sintetizzati usando fonti fossili, ma altresì basata su polimeri Plantbased prodotti con monomeri Plant-based provenienti da scarti dell’industria agroalimentare. Bio-based o Plant-based? Nel settore delle vernici per legno si tende a considerare tali termini equivalenti, in realtà non è propriamente così: il termine Bio può essere erroneamente e facilmente frainteso con biologico o biodegradabile, cosa che attualmente una vernice non è. È più corretto considerarla Plant-Based. Come si può verificare che le materie prime PlantBased lo siano effettivamente o non siano un’azione solamente di marketing? È possibile ricercare e quantificare la presenza dell’isotopo 14C nella struttura del polimero di base della vernice e degli additivi presenti in formula, sottoponendo il campione al metodo di analisi ASTM D686616 Method B. Tale isotopo si forma nella troposfera e si lega all’ossigeno per formare 14CO2, che viene utilizzata dalle piante durante la fotosintesi clorofilliana. In questo modo tale isotopo si trasferisce nella

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struttura cellulare delle piante, di qualsiasi tipologia e in qualsiasi parte del pianeta, compresi gli scarti vegetali dell’industria alimentare. Nei polimeri derivati dal petrolio, invece, tale isotopo non è presente. Oggi vi sono sempre maggiori esigenze di requisiti e prestazioni specifiche per le finiture dei mobili: esse devono essere antigraffio, resistenti alla luce ed agli agenti chimici, facili da pulire, resistenti agli sbalzi di calore e durare molto nel tempo, oltre ovviamente ad abbellire ed impreziosire il manufatto verniciato. Le caratteristiche chimico-meccaniche delle vernici Plant-Based sono quindi superiori o inferiori alle comuni vernici base acqua? Le vernici formulate con materie prime derivanti da fonti rinnovabili sono a tutti gli effetti performanti tanto quanto le comuni vernici base acqua. In collaborazione con le più importati multinazionali europee produttrici di materie prime per vernici, Sirca ha coniugato con successo sostenibilità ed alte prestazioni con la propria linea S-COVER, realizzando un vero e proprio portfolio di vernici all’acqua acriliche Plant-based di natura rinnovabile e non competitive con l’alimentazione umana.

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Cosa è possibile verniciare con i prodotti della linea Sirca S-Cover? È possibile verniciare qualsiasi tipologia di manufatto in legno sia per interno che per esterno. Tali vernici si possono utilizzare sia in cicli trasparenti che laccati. I cicli di verniciatura per infissi con prodotti S-Cover, per esempio, possono essere oggetto di garanzia di durata? Assolutamente sì, la linea S-Cover per esterno offre performance di durata ottimali, ed è composta da tutti quei prodotti che compongono un ciclo di verniciatura di alta qualità, sia esso trasparente o pigmentato. Per concludere, Sirca può vantare una gamma completa, unica nel settore delle vernici per legno, di soluzioni tecniche ecocompatibili e sostenibili che siano in grado di abbracciare qualsiasi necessità richiesta non solo dal produttore di mobili o infissi, ma anche dell’utilizzatore finale.

Fonte: Sirca Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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L’agenda dei fornitori

Linea diretta con le aziende

VERNICI LIQUIDE

ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it

BOTTOSSO E FRIGHETTO VERNICI s.r.l.

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.bottosso-frighetto.com www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@bottosso-frighetto.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com Viale Kennedy 20 Fossalta di Portogruaro VE Tel. 0421/700222292 Fax 0421/700950

Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

www.icro.it info@icro.it

www.kemichal.it info@kemichal.it

www.polistuc.it info@polistuc.it

ICRO COATINGS s.p.a.

SIRCA s.p.a. Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

PRODOTTI IMPREGNANTI E PER ESTERNI

UNIVERSAL VERNICI s.r.l. Via Lombardia 7 - 35040 Casale di Scodosia PD Tel.: 0429/87276 Fax 0429/847207 universalvernici@tiscali.it

ADLER Italia Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto TN Tel. 0464/425308 Fax 0464/480957 www.adler-italia.it info@adler-italia.it

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/ 9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it 46

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

www.sayerlack.it servizioclienti@sayerlack.it

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366

www.verinlegno.it info@verinlegno.it

www.zetagi.it info@zetagi.it

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a.

ICRO COATINGS s.p.a. Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it

Remmers Italia SrL

Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via J. Mayr Nusser 26 39100 Bolzano Tel. 0471-1924592

www.sivam.it info@sivam.it

www.oece.it servizioclienti@sherwin.com

www.remmers.it info@remmers.it

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L’agenda dei fornitori

SIRCA s.p.a. Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

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www.sirca.it loredana_bertolin@sirca.it

COLORANTI

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070 www.kemichal.it info@kemichal.it

SIRCA s.p.a. - Div. POLISTUC Viale Roma 85 - 35010 S. Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322 www.polistuc.it info@polistuc.it

VERNICI IGNIFUGHE

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824 www.verinlegno.it info@verinlegno.it

COLORIFICIO ZETAGI Via Pasubio 41 36050 Olmo di Creazzo VI Tel. 0444/228300 Fax 0444/228366 www.zetagi.it info@zetagi.it

INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

ICRO COATINGS s.p.a. Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712 www.icro.it info@icro.it

NUOVA S.I.V.A.M. s.p.a. Via Monviso 10 20010 Bareggio MI Tel. 02/903041 r.a. Fax 02/9014289

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

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INDUSTRIA CHIMICA ICA SpA - Div ITALIAN COATINGS ADRIATICA s.p.a. Via Alcide De Gasperi 73 Via S. Pertini 52 - Zona ind. A 62012 Civitanova Marche MC 36060 Romano D’Ezzelino VI Tel. 0424/8386 Tel. 0733/8080 Fax 0424/37497 Fax 0733/808140 www.italiancoatings.com www.icaspa.com info@italiancoatings.com info@icaspa.com

SIRCA s.p.a. Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Via del Fiffo 12 40065 Pianoro BO Tel. 051/770511 Fax 051/777437

Viale Roma 85 - 35010 San Dono di Massanzago PD Tel. 049/9322311 Fax 049/9322322

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MATERIE PRIME PER VERNICI

Chemaxia SrL Via Don Pino Puglisi 1/C 20068 Peschiera Borromeo (MI) Tel./Fax 02/90634457 www.chemaxia.com commerciale@chemaxia.com

EVONIK INDUSTRIES AG Goldschmidtstrasse 100 45127 Essen - Germany Phone +49 2011732222 Fax +49 2011731939 www.evonik.com info-tego@evonik.com

Via Bedeschi 25 24040 Chignolo d’Isola BG Tel. 035/999711 Fax 035/999712

VERNICI-COLORANTI PER LEGNO Via Artigianato 2 35010 Trebaseleghe PD Tel. 049/9385648 049/9388042 Fax 049/9385070

www.icro.it info@icro.it

www.kemichal.it info@kemichal.it

ICRO COATINGS s.p.a.

Zona Industriale Calderaio Via Galvani 7 51010 Massa e Cozzile PT Tel. 0572/92711 Fax 0572/78824 www.verinlegno.it info@verinlegno.it

Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com

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L’agenda dei fornitori

Mirka Italia srl

ABRASIVI

Via Toscana, 20 62014 Corridonia (MC) Tel. 0733/207511 Num. verde 800 113929 www.mirkaitalia.com info@mirkaitalia.com

IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533 www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it

Via Trento 6 33044 Manzano UD Tel. 0432/754616 - 750828 Fax 0432/754616 www.carpenteriamanzanese.it info@carpenteriamanzanese.it

AEROFILTRI

FILTRI IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

Via Rubens 23 20148 Milano MI Tel. 02/ 48705894 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it

ROBOT DI VERNICIATURA

Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/479 Fax 02/26141099 www.viledon-filter.com filter.mi1@freudenberg-nw.com Il marchio dei filtri Freudenberg

CMA Robotics s.p.a. Viale del Lavoro, 41 Z.I.U. 33050 Pavia di Udine Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it

APPARECCHIATURE DI SPRUZZATURA

WAGNER COLORA s.r.l. Via Fermi 3 - 20875 Burago di Molgora MB Tel. 039/625021 www.wagnercolora.com info@wagnercolora.com

VERNICIATORI C/TERZI

C.S. s.r.l. Zona Ind.le 06055 Marsciano PG Tel./Fax 075/8743440 Tel./Fax 075/8748941 c.s.srl@tin.it

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CONSULENTI

IBS ANALYSIS via Bruno Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it

IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

AIR PROTECH s.r.l. V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483 www.airprotech.it info@airprotech.it

DILUENTI

BABCOCK WANSON Italiana Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB Tel. 02/959121 Fax 02/95019252 www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com

OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it

Via Stra Madonna 89 21047 Saronno VA Tel. 02/9625251/2 Fax 02/9606597 www.innovaterm.com info@innovaterm.com

CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it

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Chiedete e vi sarà detto! LE CONSULENZE DI ARCOBALEGNO: QUALCUNO DI CUI FIDARSI

A? C C A I ST S E NIC R E V IL DILUENTE HA UN COLORE LA O UN ODORE STRANO? Problemi con gli enti pubblici o con il vicinato?

MBARCANO? I I S I T N E M A R I SER LE MI E EMI SS DOVE TROVO UN BUON A NORM IONI SONO A DI L VERNICIATORE? EGGE?

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UNIONE COSTRUTTORI IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

Via Imbriani, 19/A - 20158 MILANO Tel.: 02/39.31.27.36 www.uniaria.it info@uniaria.it


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