Metal Cleaning & finishing 92

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La rivista dalla parte dell’utilizzatore - www.finishing.it

Legislazione

Cambiano le norme sui limiti dei solventi

Sicurezza

Biossido di titanio sospetto cancerogeno

Emissioni

Le applicazioni regionali

Economia

I tempi di pagamento delle imprese italiane

Prezzi

Variazione delle materie prime

Rubriche

Notizie dalle aziende: novitĂ , tecnologie ed eventi

Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale- 70% - LO/MI In caso di mancato recapito inviare a CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi


Solventi

&

Sicurezza

Campagna per l’impiego sicuro dei solventi nel lavaggio industriale Codice di autoregolamentazione dei distributori di solventi e dei costruttori di macchine, per il rispetto dell’ambiente e degli utilizzatori LE AZIENDE ADERENTI AL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE SI IMPEGNANO A: 1) non usare, per promuovere i propri prodotti e i propri impianti di lavaggio, termini ingannevoli, come “ecologico”, “atossico”, “non nocivo”; 2) rispettare scrupolosamente le regolamentazioni in vigore sull’informazione riguardante i prodotti e gli impianti di lavaggio; 3) rispettare scrupolosamente l’insieme delle regolamentazioni in vigore sulla formulazione dei prodotti e sulla costruzione degli impianti; 4) promuovere la separazione dei luoghi di lavaggio, per un migliore controllo dei rischi; 5) promuovere i codici di buona pratica per un utilizzo razionale dei prodotti e degli impianti, che limiti particolarmente le emissioni sul luogo di lavoro; 6) promuovere una buona gestione dei rifiuti, facilitando il recupero dei prodotti utilizzati, in collaborazione con società autorizzate; 7) promuovere l’eliminazione dei rifiuti di imballaggio, attraverso i canali autorizzati. Questo impegno permetterà agli utilizzatori di selezionare con maggior consapevolezza i prodotti e gli impianti per il lavaggio industriale e di utilizzarli nelle migliori condizioni di sicurezza per l’uomo e per l’ambiente. I prodotti e le macchine che rispettano questo codice di buona pratica saranno identificabili dal logo “Solventi & Sicurezza”

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gamma di prodotti, indirizza il cliente alla migliore preparazione delle superfici da verniciare, al ciclo di verniciatura più adatto per il tipo di supporto da trattare e alla migliore soluzione per l’applicazione (immersione, a spruzzo con impianti airless, elettrostatici, a testine rotanti, nonché a rullo o pennello) e per l’essiccazione della vernice. Le vernici sono prodotte in tutte le tinte RAL, Industriali, a campione, in tutte le lucentezze ed effetti (liscio, martellato, goffrato, testurizzato, metallizzato o micaceo) anche su capitolati o specifiche tecniche; sono formulabili a solvente, idrosolubili, alto solido, senza solvente (anche per uso alimentare) e solamente esenti da cromo esavalente e piombo.

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UNO STRUMENTO DI LAVORO PER TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE

IL MANUALE DEL LAVAGGIO INDUSTRIALE Cos’e’ il lavaggio? Che cosa si lava? I materiali Con cosa si lava? I prodotti Con cosa si lava? Gli impianti Principali settori di applicazione Impianti di depurazione aria e acqua La legge sull’inquinamento atmosferico Caratteristiche tossicologiche e impatto ambientale Autorizzazioni e regole per lavorare in sicurezza

292 pagine - oltre 100 figure e tabelle


IL MANUALE DEL LAVAGGIO INDUSTRIALE CAPITOLO I: COS’E’ IL LAVAGGIO? 1. Definizioni 2. Il grado di lavaggio 3. I metodi di misura del grado di lavaggio 4. I contaminanti Appendice A: come misurare lo sporco CAPITOLO II: CHE COSA SI LAVA? 1. Il comportamento delle superfici 2. Ferro e acciai al carbonio 3. Acciai inox 4. Ghisa 5. Alluminio e sue leghe 6. Rame e sue leghe 7. Zinco e sue leghe 8. Altri CAPITOLO III: CON COSA SI LAVA? I PRODOTTI 1. Gli agenti di lavaggio 2. Solventi organici puri 3. Le famiglie dei solventi 4. Detergenti in soluzione acquosa 5. Sistemi misti Appendice B: come confrontare i prodotti di lavaggio CAPITOLO IV: CON COSA SI LAVA? GLI IMPIANTI 1. Premessa 2. Impianti aperti 3. Impianti chiusi 4. Impianti ermetici 5. Lavaggio ad immersione 6. Lavaggio a spruzzo 7. Lavaggio in fase vapore 8. Azione meccanica supplementare 9. I sistemi di movimentazione 10. Tecnologie impiantistiche CAPITOLO V: I PRINCIPALI SETTORI DI APPLICAZIONE 1. Industria elettronica 2. Manufatti di ottone

3. Posateria 4. Occhialeria/ottica 5. Rubinetteria 6. Orologeria 7. Industria automobilistica e motoristica 8. Minuteria metallica 9. Produzione fili e bandelle 10. Pentolame 11. Trattamenti termici CAPITOLO VI: IMPIANTI DI DEPURAZIONE 1. Depurazione aria 2. Depurazione acqua 3. Recupero dei solventi: distillatori CAPITOLO VII: LA LEGGE SULL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO 1. Premessa 2. Le norme attuali 3. Come si presenta la domanda di autorizzazione 4. I limiti alle emissioni

Regione Piemonte Regione Lombardia Regione Emilia Romagna Regione Marche Le altre regioni e province italiane

5. Le competenze degli Enti locali 6. Le tendenze in Europa: Direttiva VOC e IPPC 7. La normativa per la tutela dell’ozono stratosferico 8. Uno sguardo al futuro: effetto serra e reattività fotochimica Glossario CAPITOLO VIII: CARATTERISTICHE TOSSICOLOGICHE E IMPATTO AMBIENTALE DEI PRODOTTI DI LAVAGGIO 1. Solventi o detergenti? Un falso

problema 2. Detergenti acquosi 3. Solventi idrocarburici 4. Solventi clorurati 5. HCFC 141B 6. Idrofluoroeteri (HFE) 7. Idrofluorocarburi (HFC) 8. Idrocarburi alifatici miscelati con esteri 9. Terpeni 10. Alcossi propanolo 11. n-Propil bromuro CAPITOLO IX: AUTORIZZAZIONI E REGOLE PER LAVORARE IN SICUREZZA Appendice C: sentenze in materia di sicurezza Appendice D: il rumore: linee guida per l’interpretazione e l’applicazione della legge 277 Appendice E: la Direttiva ”macchine” e la marcatura CE Appendice F: come riconoscere i prodotti più pericolosi? Guida pratica alla lettura delle etichette e delle schede di sicurezza Appendice G: il rischio secondo gli igienisti statunitensi Appendice H: classificazione delle sostanze ai fini dell’inquinamento atmosferico (tabella ”D” del DM 12/7/90) Appendice I: la protezione delle vie respiratorie Appendice L: adempimenti fiscali Appendice M: pubblicità ingannevole Appendice N: come scegliere l’impianto di depurazione delle acque Appendice O: da rifiuti a risorse


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Contenuti del numero 92 04

Crescono gli investimenti

10

Aumenti inevitabili per le vernici

13

I pagamenti delle imprese italiane: una graduale ripresa

16

Federalismo ambientale?

20

Aria nuova nella legge sull’inquinamento atmosferico

26

Biossido di titanio: sospetto cancerogeno

29

Siamo Franchi

32

Notizie dalle aziende

46

L'agenda dei fornitori


Metal Cleaning & Finishing

92

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Legislazione

Cambiano le norme sui limiti dei solventi

Sicurezza

Biossido di titanio sospetto cancerogeno

Emissioni

Le applicazioni regionali

Economia

I tempi di pagamento delle imprese italiane

Prezzi

Variazione delle materie prime; 6) Rubriche

Rubriche

N. 92 Ottobre - Novembre - Dicembre 2017

Notizie dalle aziende: novità, tecnologie ed eventi

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Direttore responsabile Helma Bresciani Direttore editoriale Pierluigi Offredi Periodicità 4 numeri all’anno Direzione e redazione: HB Pi.erre - Via Imbriani, 19/A - 20158 Milano Tel. 02.39.312.736 www.lavaggio.com www.verniciatore.it E-mail info@finishing.it Grafica e impaginazione John Michael Vincent San Juan Stampa Lalitotipo - Settimo Milanese (MI) Registrazione tribunale di Milano: N. 590 del 05/11/1994 Vendita per abbonamento: Abbonamenti Italia: 1 anno 52 euro - 2 anni 90 euro I dati dell’archivio elettronico della HB pi. erre. vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalla legge n. 675/1996 sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti e cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio

Termini di consegna materiali NUMERO

REDAZIONALI

PUBBLICITA’

93/GENNAIO

15/11/2017

06/12/2017

94/MAGGIO

15/03/2018

11/04/2018

95/SETTEMBRE

02/06/2018

04/07/2018

96/NOVEMBRE

12/09/2018

03/10/2018


Prezzi

Crescono gli investimenti

A cura della Redazione

04  Metal Cleaning & Finishing | Anno XXII - n.92 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2017


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Prezzi

Aumenti inevitabili per le vernici

Abbiamo chiesto ai produttori di vernici e di materie prime un parere sull'andamento del mercato e sulle prospettive future, rispondendo a una serie di quesiti A cura della redazione 10  Metal Cleaning & Finishing | Anno XXII - n.92 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2017


Prezzi

LE PREVISIONI DEGLI ECONOMISTI Secondo Prometeia, l’associazione per le ricerche econometriche che svolge ricerche ed analisi di macroeconomia, i prezzi delle materie prime quest’anno cresceranno mediamente dal 10 al 20%, anche se l’impatto sui costi operativi delle aziende varierà a seconda dei settori. Nel 2016 c’erano stati segnali su tutti i mercati internazionali delle materie prime che, dopo un inizio incerto, erano cresciute nell’ultima parte dell’anno, recuperando quasi tutto il terreno perso nel 2015. La crescita è continuata anche quest’anno e non ci si attendono inversioni di tendenza, complice anche l’effetto del deprezzamento del cambio dell’euro rispetto al dollaro che proseguirà fino al 2018. Tutto il settore manifatturiero europeo, i cui costi di approvvigionamento in euro tra il 2013 e il 2015 erano scesi, ha dovuto quindi correre ai ripari, cercando di riversare l’aumento dei costi sulla clientela. Le conseguenze dei rincari non sono state omogenee per le diverse filiere produttive, a seconda delle caratteristiche strutturali delle imprese che ne fanno parte e delle strategie di approvvigionamento perseguite. L’incidenza dei costi di acquisto delle materie prime infatti è diversa nei vari settore: strutturalmente più elevata per le imprese della prima trasformazione, a monte dei processi produttivi, e più bassa per chi opera in prossimità dei mercati finali o si caratterizza per lavorazioni a maggior valore aggiunto. Nel settore delle vernici, in uno scenario come quello attuale, caratterizzato dalla persistente debolezza della domanda finale, risulta comunque difficile trasferire gli aumenti sui listini di vendita, per cui nella prima parte dell’anno i rincari sono stati rimandati. Secondo le stime di Prometeia, l’incremento dei prezzi delle ma-

terie prime nel 2017 farà crescere i costi in media del 2,7%, ma saranno i settori caratterizzati da una maggiore incidenza di materie prime energetiche e dei metalli sul totale a pagare il prezzo più alto, con incrementi potenziali dei costi operativi del 6% (metallurgia), e compresi tra il 2.4 e il 3.8% per autoveicoli e moto, elettronica, elettrotecnica ed elettrodomestici, in ordine crescente. Il settore che accuserà maggiormente le tensioni sui mercati sarà quello degli “Altri intermedi” (materie plastiche in forme primarie, caucciù, fibre tessili, carta ecc.), perché l’elevato peso dei costi di approvvigionamento sul totale e il brusco apprezzamento faranno aumentare i costi operativi totali del settore dell’8% circa. Tensioni meno consistenti sono previste per gli altri settori, con aumenti in linea con la media del manifatturiero o addirittura marginali, come nel caso della farmaceutica. Sempre secondo Prometeia, gli aumenti dei costi potranno incidere sull’evoluzione dei margini delle imprese a seconda del loro potere contrattuale, del posizionamento lungo la filiera, del tipo di lavorazione realizzata e dalle tempistiche di fissazione dei listini di vendita. Tutti comunque dovranno, molto più che negli anni scorsi, adottare strategie di approvvigionamento più attente, monitorando costantemente la situazione di mercato per coprirsi dai rischi. Anche la crescente incertezza politica internazionale (a partire dalle strategie del presidente statunitense, Donald Trump) si riflette nell’elevata volatilità dei prezzi delle materie prime, condizionando le politiche di gestione delle scorte a valle della filiera. D’altro canto, la bassa crescita della domanda mondiale e interna manterrà ridotti gli spazi per trasferire le variazioni dei costi sui listini di

vendita: navigare a vista, in una situazione così complessa, è un lusso che sempre meno imprese, specialmente quelle dotate di minor potere contrattuale, potranno permettersi. In base agli ultimi dati in nostro possesso (luglio), nonostante il calo delle quotazioni del Brent (scambiato nella media di luglio a 46,6 dollari/barile, quindi con una riduzione del 6.6% rispetto al mese precedente), l’ascesa dei costi di approvvigionamento della chimica non si è fermata, a causa delle tensioni sui mercati degli organici di base, nonché al ritardo nella trasmissione sul prezzo dell’energia elettrica dei rincari petroliferi dei mesi scorsi. Gli indici della meccanica e della filiera del legno non hanno invece evidenziato variazioni di rilievo. LE PREVISIONI DEI PRODUTTORI DI VERNICI E MATERIE PRIME Il vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime, ha creato molte preoccupazioni tra gli utilizzatori di vernici, che si stanno chiedendo quali saranno le conseguenze, a breve e medio termine, sui prezzi dei prodotti che acquistano. Abbiamo quindi chiesto ai produttori di vernici e di materie prime un parere sull'andamento del mercato e sulle prospettive future, rispondendo a una serie di quesiti Le domande 1) Concordate con le motivazioni che abbiamo elencato negli articoli pubblicati dalla nostra rivista nei mesi scorsi, per spiegare le cause degli aumenti delle materie prime? 2) Ci sono altre cause? 3) Nei primi 6 mesi del 2017 le vendite di prodotti vernicianti sono diminuite o aumentate rispetto al 2016? In che percentuale? 4) Gli aumenti delle materie pri-

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Economia

I pagamenti delle imprese italiane: una graduale ripresa

In Italia un mancato pagamento costa in media 14.000 euro, all’estero 23.000. I giorni d’incasso per un credito (DSO) rimangono elevati ma diminuiscono di 48 ore, attestandosi a 86gg nel 2016. L’ammontare totale dei debiti scaduti è diminuito del 25%, nel 2016. Il valore medio di un mancato pagamento nel 2016 è diminuito del 13% sul mercato domestico arrivando a quota 14.000, mentre, sul mercato estero aumenta dell’8% toccando il livello di 23.000 euro. Le insolvenze aziendali sono calate del 9% nel 2016 con 13.500 casi, ancora il doppio rispetto ai livelli pre-crisi. Nel 2017 è atteso un ulteriore calo del 5%. Metal Cleaning & Finishing | Anno XXII - n.92 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2017  13


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Legislazione

Federalismo ambientale?

Formaldeide cancerogena e stirene tossico per la riproduzione: come cambiano i limiti?.

Pierluigi Offredi – Metal Cleaning & Finishing

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Legislazione

PREMESSA Le emissioni di formaldeide si producono in diverse attività industriali e artigianali. Nella verniciatura del legno il problema riguarda solo le vernici ureiche (dette a volte impropriamente “acide”) e le vernici all’acqua (quando la sostanza viene usata come conservante) mentre nella verniciatura del metallo la si trova nei prodotti per cataforesi, coil coating, can e occhialeria). Vi è poi un diffuso utilizzo in vari processi produttivi (abrasivi, cosmetica, farmaceutica, inchiostrivernici, pannelli di legno ecc), per cui è sicuramente motivato l’allarme che si è creato dopo che la formaldeide è stata classificata cancerogena 1/B, con indicazione di pericolo H350, H350i, dal 1 aprile 2015, data successivamente posticipata al 1 gennaio 2016 dal Regolamento (UE) 2015/491 (GUUE L 78 del 24 marzo 2015). La questione è nota sin dall'entrata in vigore del “Regolamento UE 605/14 della Commissione del 3 giugno 2014, recante modifica […] del Regolamento CE n.1272/2008 del Parlamento e del Consiglio relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele”, ma per quanto riguarda le conseguenze sulle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera, solo da qualche mese gli Enti locali hanno comin-

ciato ad affrontare la situazione. La normativa nazionale di riferimento (Parte Quinta del d.lgs 152/06) prevede prescrizioni molto restrittive per le sostanze classificate come cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene: si va dall’eliminazione totale dal ciclo produttivo all’individuazione di limiti molto bassi. Le sezioni che disciplinano le sostanze citate sono: - l’allegato I, riguardante tutte le sostanze e tutti i cicli produttivi, nelle tabelle A1 e A2 riferite alle

sostanze ritenute cancerogene e/o tossiche per la riproduzione e/o mutagene, ma che non ha ancora recepito le nuove classificazioni previste dal Regolamento CE n.1272/2008 e successivi provvedimenti attuativi; - l’allegato III, che si applica alle attività disciplinate dall’art. 275 e che prevedono l’utilizzo di solventi, in attuazione del capo V “Disposizioni particolari per installazioni ed attività che utilizzano solventi organici” della Direttiva 2010/75/ CE, al punto 2 della Parte I e che

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Emissioni

Aria nuova nella legge sull’inquinamento atmosferico

È in corso la revisione di una parte delle norme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera, che introdurrà alcune importanti novità

Pierluigi Offredi – Metal Cleaning & Finishing

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Emissioni

PREMESSA Il Testo Unico Ambientale Dlgs 152 risale al 2006 e richiede qualche modifica e aggiornamento, in particolare nella parte che riguarda la parte sulla prevenzione e la limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attività artigianali e industriali. Ricordiamo che per inquinamento atmosferico si intende ogni modifica dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente, oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente. Le emissioni in atmosfera comprendono qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico e, per le attività di cui all'articolo 275, qualsiasi scarico, diretto o indiretto, di COV nell'ambiente. Le aziende soggette alla norma si configurano come un complessivo ciclo produttivo, sottoposto al potere decisionale di un unico gestore, in cui sono presenti uno o più impianti o sono effettuate una o più attività che producono emissioni attraverso, per esempio, dispositivi mobili, operazioni manuali, deposizioni e movimentazioni. Si considera stabilimento anche il luogo adibito in modo stabile all'esercizio di una o più attività. Segnaliamo le proposte di modifica più importanti per il nostro settore, suddivise nei vari articoli. ART. 268 (DEFINIZIONI) Nel punto 1, comma m-bis, viene definita modifica sostanziale la “…modifica che comporta un aumento o una variazione qualitativa delle emissioni o che altera le condizioni di convogliabilità tecnica delle stesse e che possa pro-

durre effetti negativi e significativi sull'ambiente; per gli impianti di cui all'articolo 273 si applica la definizione prevista dall'articolo 5, comma 1, lettera l-bis); per le attività di cui all'articolo 275 si applicano le definizioni previste ai commi 21 e 22 di tale articolo…”. La proposta di revisione prevede di aggiungere che “…si considerano in tutti i casi non sostanziali le modifiche previste dall’articolo 272, comma 2, ultimo periodo…”. ART. 269 (AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA PER GLI STABILIMENTI) Il punto 1 prescrive che “…Fatto salvo quanto stabilito dall'articolo 267, commi 2 e 3, dal comma 10 del presente articolo e dall’articolo 272, commi 1 e 5, per tutti gli stabilimenti che producono emissioni deve essere richiesta una autorizzazione ai sensi della parte quinta del presente decreto. L’autorizzazione è rilasciata con riferimento allo stabilimento. I singoli impianti e le singole attività presenti nello stabilimento non sono oggetto di distinte autorizzazioni.” La proposta di revisione prevede di aggiungere che “…In caso di stabilimenti soggetti ad autorizzazione unica ambientale si applicano, in luogo delle procedure previste dai commi 3, 7 e 8, le procedure previste dal d.p.r. 13 marzo 2013, n. 59. Sono fatti salvi gli ulteriori termini previsti dall’articolo 273bis, comma 13.” Il punto 4 così recita. “…L'autorizzazione stabilisce, ai sensi degli articoli 270 e 271: a) per le emissioni che risultano tecnicamente convogliagli convogliabili, le modalità di captazione e di convogliamento; b) per le emissioni convogliate o di cui è stato disposto il convogliamento, i valori limite di emissione, le prescrizioni, i metodi di campionamento e di analisi, i criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori

limite e la periodicità dei controlli (la proposta di revisione prevede di sostituire la parola controlli con monitoraggio) di competenza del gestore, la quota dei punti di emissione individuata tenuto conto delle relative condizioni tecnico-economiche, il minimo tecnico per gli impianti soggetti a tale condizione e le portate di progetto tali da consentire che le emissioni siano diluite solo nella misura inevitabile dal punto di vista tecnologico e dell'esercizio; devono essere specificamente indicate le sostanze a cui si applicano i valori limite di emissione, le prescrizioni ed i relativi controlli; c) per le emissioni diffuse, apposite prescrizioni finalizzate ad assicurarne il contenimento (la proposta di revisione prevede di sostituire quest’ultima frase con “assicurare il contenimento delle fonti su cui l’autorità competente valuti necessario intervenire”). Il punto 6 prevede che “L’autorizzazione stabilisce il periodo che deve intercorrere tra la messa in esercizio e la messa a regime dell'impianto. La messa in esercizio, deve essere comunicata all'autorità competente con un anticipo di almeno quindici giorni. L'autorizzazione stabilisce la data entro cui devono essere comunicati all'autorità competente i dati relativi alle emissioni effettuate in un periodo continuativo di marcia controllata, decorrente dalla messa a regime, e la durata di tale periodo, nonché il numero dei campionamenti da realizzare; tale periodo deve avere una durata non inferiore a dieci giorni, salvi i casi in cui il progetto di cui al comma 2, lettera a) preveda che l'impianto funzioni esclusivamente per periodi di durata inferiore. L'autorità competente per il controllo effettua il primo accertamento circa il rispetto dell'autorizzazione entro sei mesi dalla data di messa a regime di uno o più impianti o

Metal Cleaning & Finishing | Anno XXII - n.92 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2017  21


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Sicurezza

Biossido di titanio: sospetto cancerogeno

L’Europa ritiene che le prove non sono sufficienti per classificare il biossido di titanio come cancerogeno di tipo 1B, ma consentono la classificazione come sospetta di provocare il cancro per via inalatoria

Pierluigi Offredi – Metal Cleaning & Finishing

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Vernici

Siamo Franchi

Prosegue la rubrica “Siamo Franchi”, con un argomento molto attuale: i prodotti "a mano unica - DTM", sempre più richiesti dagli utilizzatori, alla ricerca di soluzioni in grado di risolvere i loro problemi di lavoro, primo fra tutti la velocità di esecuzione.

Carlo Rigolin – Franchi & Kim

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Vernici

PRODOTTI VERNICIANTI DTM Nella norma UNI EN ISO 12944 “Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio mediante verniciatura”, nella parte 1 Introduzione generale - punto 3 DEFINIZIONI, viene data la descrizione di verniciatura protettiva, che è così indicata: "L’insieme degli strati di pitture o di prodotti simili che devono essere applicati o che sono stati applicati su un substrato per proteggerlo dalla corrosione". Per comporre "gli strati" si applicano quindi più mani di prodotti vernicianti, fi¬no ad ottenere la pellicola fi¬nale, con caratteristiche e spessore tali da garantire le performance richieste. Vengono pertanto applicati diversi prodotti vernicianti, generalmente un primer con funzioni di antiruggine e/o aggrappante, a volte un prodotto di "raccordo" defi¬nito "intermedio", più uno smalto di fi¬nitura, per assicurare la protezione nei confronti degli agenti aggressivi esterni e per conferire l'aspetto estetico voluto.

Però, sempre più spesso, si presenta la necessità di ridurre i tempi di esecuzione della verniciatura, giustifi¬cati da logiche di economia, volte a tagliare le soste dei manufatti nei reparti, oppure per lavori “in situ” (prima verniciatura o interventi di manutenzione), per eliminare i tempi di fermo impianto; in entrambi i casi, per accorciare i molteplici passaggi delle varie mani, ritenuti costosi ed impegnativi. C'è quindi la tendenza a ricorrere a cicli che consentono di abbreviare i tempi di applicazione, adottando soluzioni a base di un solo prodotto, con funzioni di primer e di fi¬nitura, per questo defi¬niti prodotti di “fondo/finitura” oppure “a mano unica”. Su questo termine è opportuno spendere qualche parola e chiarire alcuni concetti che spesso inducono a confusione e all'errore. Innanzitutto, va detto che per "prodotto a mano unica" non si deve intendere una vernice che si applica in una sola mano,

bensì un p.v. che svolge la duplice azione di fi¬nitura (smalto) e di fondo (in genere di antiruggine e di aggrappante). Pertanto questi prodotti vanno applicati come tutti gli altri, con due o più mani, fi¬no a completa copertura e/o al raggiungimento dello spessore richiesto e NON con una sola passata, come spesso vengono erroneamente intesi. Quindi è più corretto de¬finirli come DTM, acronimo di "Direct to Metal", cioè "da applicare direttamente su metallo". Un p.v. che svolge le funzioni sia del fondo che della finitura, rappresenta sicuramente un buon compromesso rispetto ad un ciclo composto da prodotti distinti, e va impiegato in modo oculato, quando le situazioni lo permettono, dal punto di vista tecnico/applicativo e prestazionale, veri¬ficando che il manufatto da verniciare sia idoneo in funzione di alcune importanti variabili: - la natura dei materiali di cui è composto;

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Vernici

- la sua forma e complessità geometrica; - il pretrattamento subito o da realizzare; - gli spessori necessari per assicurare il giusto grado di protezione. Su superfici particolarmente ruvide e/o irregolari (per esempio ghisa o acciaio granigliato), dove sono richiesti spessori molto elevati per coprire le asperità, è necessario ricorrere a cicli di verniciatura dotati di maggior potere riempitivo, mentre i prodotti “DTM” vanno utilizzati su superfi¬ci lisce, quando non sono richiesti alti spessori. Fatto salvo quanto premesso, l’utilizzo di questi particolari prodotti rappresenta una valida soluzione per casi particolari, ove ne sia possibile l’impiego (per esempio, la verniciatura di silos zincati, mobili metallici, parti di impianti chimici, serramenti, basculanti, griglie, ringhiere, telai e allestimenti di veicoli industriali, ecc). A seguito delle numerose richieste da parte della clientela, il laboratorio ricerca e sviluppo Franchi&Kim ha realizzato e sviluppato una serie di smalti poliacrilici a due componenti, caratterizzati da elevata adesione diretta su superfi¬ci zincate e leghe leggere e ottimo potere anticorrosivo, tutti realizzabili con i sistemi tintometrici Franchi&Kim nelle colorazioni delle principali cartelle e nelle tinte personalizzate, anche in piccoli quantitativi. La gamma è stata recentemente arricchita inserendo un nuovo

smalto opaco (serie 1266) e migliorando gli esistenti, rendendoli più performanti. Nella Tab 1 sono riportate schematicamente le principali differenze di prestazioni degli smalti, utile per scegliere quello più idoneo al lavoro da effettuare: - A1266 e 1269 sono i prodotti che garantiscono la migliore adesione su supporti difficili, come lamiera zincata e leghe leggere e si fanno preferire quando è richiesta un’elevata durezza super¬ciale; - A1779 è indicato quando, oltre alla buona adesione, è richiesta rapidità di essiccazione; poiché con questo prodotto non è possibile ottenere un basso contenuto di SOV, nei casi in cui questo sia richiesto, l’alternativa è rappresentata dall’A1773, che ha un buon comportamento nei confronti delle caratteristiche indicate (fra cui una buona brillantezza) e consente di effettuare applicazioni in alto solido, cioè con contenuto di SOV sotto i 420 g/l, oltre ad un elevato potere anticorrosivo; - A1038 è il prodotto più idoneo quando sono richieste maggiori resistenze chimiche nei confronti di solventi, carburanti, detergenti, acidi e basi deboli e molto blandi. Per quanto concerne la tenuta al salino, il 1779 ed il 1771 sono caratterizzati da un ottimo potere anticorrosivo, per cui sono più indicati per la protezione di supporti in acciaio (ferro). VANTAGGI L’impiego dei poliacrilici 2K della gamma F&K, applicati in mano unica, porta ad una serie di

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vantaggi, il più importante dei quali è sicuramente la riduzione dei tempi di lavorazione, grazie alle seguenti caratteristiche, tipiche di questi prodotti: - maggiore reattività del sistema, che porta ad una più rapida essiccazione e polimerizzazione del ¬film applicato; - velocità di esecuzione, dovuta al minor numero di mani richieste; - ininfluenza delle basse temperature, fattore altamente critico per i cicli con primer epossidici; - riduzione delle emissioni provenienti dai cicli di verniciatura, dovuta al minor contenuto di SOV nei prodotti. CONCLUSIONI La realizzazione della gamma di smalti poliacrilici “DTM” è sicuramente un’interessante ed utile risposta al mercato, che sta sempre maggiormente richiedendo prodotti con elevate prestazioni, ma di sempre più facile impiego e di veloce esecuzione. F&K ha studiato a lungo il problema e ha formulato i prodotti in gamma, con particolare attenzione non solamente alle caratteristiche tecniche, applicative e prestazionali, ma anche all’ambiente, ricercando soluzioni meno impattanti a livello ambientale, riducendo al massimo il contenuto di solventi. Gli utilizzatori hanno pertanto a disposizione una gamma completa per prestazioni e grado di brillantezza, tra cui scegliere il prodotto più idoneo, con cui realizzare anche le richieste più particolari.


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Block notes Per ricevere ulteriori informazioni sugli articoli di questa rubrica scrivere a:

info@finishing.it indicando il relativo numero di pagina

NOTIZIE DALLE AZIENDE La gallina quando ha fatto l’uovo canta, l’anatra no. Per questo la gente nei negozi chiede le uova di gallina e non quelle di anatra. Non sappiamo se il vero motivo del successo delle uova di gallina sia dovuto agli schiamazzi che accompagnano la loro deposizione, ma certamente la metafora sintetizza con chiarezza l’importanza di far conoscere al mercato i propri progetti, i propri prodotti e le proprie iniziative. Molti ottimi imprenditori passano la vita a cercare di realizzare ottimi prodotti, migliori della concorrenza e con prezzi inferiori, per poi accorgersi che il concorrente, che fa prodotti peggiori, vende di più solo perché grida (comunica) di più e meglio: proprio come la gallina della citazione. Per comunicare con efficacia è necessario definire: 1. a chi si rivolgono i messaggi (definizio-

ne e scelta dei clienti); 2. che cosa si vuol comunicare (definizione e scelta del contenuto della comunicazione); 3. in che modo si vuole comunicare (definizione e scelta della forma di comunicazione); 4. quando comunicare (definizione e scelta della frequenza di comunicazione); 5. dove comunicare (definizione e scelta dei mezzi attraverso i quali comunicare). La nostra rivista consente di affrontare queste scelte in modo professionale e in particolare questa rubrica è a disposizione delle aziende che vogliono utilizzare uno strumento semplice ed efficace, che consente di presentare prodotti e servizi in modo mirato agli utilizzatori che la leggono per essere costantemente informati sull’evoluzione tecnologica del settore. La nostra filosofia editoriale si

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fonda sulla chiara e trasparente distinzione tra informazione e pubblicità, per cui ogni articolo presente in questa rubrica riporta la fonte aziendale che lo ha ideato e realizzato, affinchè i lettori possano distinguere i contenuti e le forme della comunicazione.

In questo numero

• Gazzetta ufficiale • Verinlegno • Catas • Durr • Franchi&Kim • Stardust


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NPROPILBROMURO NEL MIRINO DEL REACH È stato pubblicato l’aggiornamento dell’allegato XIV del Regolamento REACH contenente le sostanze “estremamente preoccupanti” soggette ad autorizzazione (Regolamento UE 2017/999 della Commissione del 13 giugno 2017, recante modifica dell'allegato XIV del regolamento CE n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche REACH). Dodici nuove sostanze, tra cui l'nPB, utilizzato massicciamente in Toscana nel settore del lavaggio degli accessori per la moda, sono state inserite nell'allegato XIV, che ora comprende 43 sostanze, molte delle quali hanno rilevanza ambientale. L’ultima modifica dell’allegato risale ad agosto 2014. Le sostanze “estremamente preoccupanti” (Substance of very high concern, SVHC) sono sostanze con le seguenti caratteristiche di pericolo (art. 57 del regolamento REACH): - sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR) di categoria 1A o 1B, ai sensi del Regolamento CLP; - sostanze persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB), secondo i criteri dell’allegato XIII del regolamento REACH; - le sostanze che perturbano il sistema endocrino e le sostanze con un livello di preoccupazione equivalente a quelle dei punti precedenti, identificate in base ad una valutazione caso per caso. L’nprpilibromuro, noto anche come 1-bromopropano 14.6.2017

o n-bromuro di propile, risponde ai criteri di classificazione come sostanza tossica per la riproduzione (categoria 1B) a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (2) e soddisfa pertanto i criteri per l'inclusione nell'allegato XIV del regolamento (CE) n. 1907/2006 di cui all'articolo 57, lettera c), di tale regolamento. Il Regolamento REACH mira a garantire che i rischi derivanti dall'uso delle SVHC siano adeguatamente controllati e che le stesse siano progressivamente sostituite con alternative non pericolose. Le sostanze riconosciute SVHC sono inserite nella lista delle sostanze candidate al processo di autorizzazione (Candidate List). Le SVHC possono essere, quindi, inserite nell'elenco delle sostanze soggette ad autorizzazione (allegato XIV del REACH). Le sostanze in allegato XIV non possono essere immesse sul mercato né utilizzate dopo una certa data, a meno che non venga concessa l’autorizzazione per un uso specifico, e si dimostri che questo può avvenire in condizioni di sicurezza. Fra le sostanze incluse nell’allegato XIV ci sono 8 classificate tossiche per la riproduzione, due sostanze con proprietà cancerogene e PBT/vPvB e due interferenti endocrini. Fonte: Gazzetta uffiiale Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

IT

L 150/11

ALLEGATO

La tabella di cui all'allegato XIV del regolamento (CE) n. 1907/2006 è così modificata: 1. Sono aggiunte le seguenti voci: Disposizioni transitorie

Termini di riesame

Proprietà intrinseche di cui all'articolo 57

Data entro cui devono pervenire le domande (1)

Data di scadenza (2)

1-Bromopropano (n-bro­ muro di propile)

Tossico per la riproduzione

4 gennaio 2019

4 luglio 2020

N. CE:

(categoria 1B)

4 gennaio 2019

4 luglio 2020

Voce n.

«32.

Usi o cate­ gorie di usi esen­ tati dall'ob­ bligo di autorizza­ zione

Sostanza

203-445-0

N. CAS: 106-94-5

33.

Diisopentilftalato N. CE:

210-088-4

N. CAS: 605-50-5

Tossico per la riproduzione

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(categoria 1B)


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VERINLEGNO: PAROLA D'ORDINE CONSOLIDARSI Dati, prospettive e strategie aziendali sono emerse con chiarezza nella VI edizione del meeting “Incontrarsi per crescere”, che ha visto a Montecatini Terme oltre 150 presenze dall'Italia e dal mondo. Il meeting annuale di Verinlegno, svoltosi all'Hotel Croce di Malta, fotografa un'impresa vincente sul mercato interno (+ 9% di fatturato) e nel mondo (+ 9%). Verinlegno sta vivendo un grande salto di qualità nel controllo dei processi, sia amministrativi, sia produttivi e della distribuzione, a cavallo di un passaggio generazionale. “Incontrarsi per crescere - ha esordito Piero Marchetti, presidente di Verinlegno Spa - è, da sei anni, il titolo di questa convention e grazie all'impegno di tutti la crescita c'è stata, da ogni punto di vista. Mi piace sottolineare come la nostra struttura impieghi oggi oltre 100 unità, e in questo contesto economico ritengo che sia un vero successo sociale (non mi sembra poco per chi, come noi, è partito da niente). Abbiamo anche adottato, in questi anni, modelli organizzativi sempre più avanzati (come dimostra l'adeguamento, al D. Lgs. 231/01, con la creazione di un'autorità esterna per l'autocontrollo dell'impresa:

un esempio di modernità). Oggi possiamo ottenere le certificazioni più evolute sia a livello di prodotto che di processo. Numeri, realizzazioni prospettive e qualità di prodotto ci confermano che siamo pronti per porci nuovi traguardi”. Del contesto economico ha parlato Sante Zandò cofondatore della Verinlegno con Piero Marchetti e Antonio Bartoli. “Vediamo, in questi mesi, una grande turbolenza nelle quotazioni delle materie prime. Aumenti repentini e ingiustificati sono seguiti da periodi di carenza di prodotti e questo rende complesso mantenere in efficienza le linee produttive. Noi non ci spaventiamo e, senza alcun dubbio, abbiamo pianificato programmi di sviluppo che coprono un arco temporale che va fino a dieci anni. Stiamo tracciando quotidianamente la strada per dare risposte sempre più rapide al mercato, come dimostrano l'acquisto del nuovo magazzino, gli investimenti costanti e ingenti nella ricerca di laboratorio, l'automazione crescente della nostra produzione”. “I dati macroeconomici – ha poi commentato Claudio Lelli del Cda - ci dicono come l'Italia viva un'inversione di tendenza favorevole, ma troppo tenue per ve-

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derne gli effetti nel nostro settore. Il Nord appare in crescita più sostenuta, il Sud è in decrescita e per noi è un mercato importante, per numeri e persone. Noi sosteniamo il sud, confidiamo in una situazione che cambi, anche se non crediamo alle favole”. Lo sviluppo strutturale di Verinlegno mette in luce aspetti straordinari. Nel suo intervento Silvio Zandò ha illustrato come, tra il 2012 e il 2016, l'azienda abbia incrementato il fatturato del +33%, potenziato la produzione di vernici del +45% e accresciuto l'occupazione del +23%. “Sopratutto in questi ultimi tre anni - ha precisato - abbiamo investito intensamente su un sistema integrato di qualità, ambiente, sicurezza e salute sul luogo di lavoro e siamo intervenuti sugli impianti con l'obiettivo di raggiungere una costanza qualitativa superiore, riducendo nello stesso momento i tempi di produzione; l’ultimo adeguamento, in ordine di tempo, è l'impianto di un nuovo silos per il carbonato di calcio, che consente di utilizzare la materia prima direttamente e automaticamente.” “La crescita di un'azienda deve essere oggi -ha sottolineato Roberta Marchetti - a 360 gradi. Ecco perché è proseguito nel 2016 l'aggiornamento informatico, pianificato fin dal 2014, con il progetto di implementazione del nuovo gestionale. A Marzo 2017 solo il reparto produttivo deve voltare pagina. Intanto, a livello amministrativo, se ne vedono già i benefici. Il primo è rappresentato dal controllo guidato del credito, oggi

cadenzato e automatizzato secondo un preciso protocollo.” Strategie per il 2017 “Siamo molto soddisfatti del +9% ottenuto nel 2016, tenuto conto che, secondo Federchimica, non ci sono stati in Italia significativi incrementi di vendite nel settore delle vernici per legno - ha commentato Stefano Fiaschi, direttore commerciale per l'Italia chiosando i dati economici – e i prodotti che hanno avuto il maggior incremento di vendite rientrano tutti nella fascia di alta qualità della nostra gamma. Nel 2017 immaginiamo un periodo di consolidamento, coerentemente con la storia di Verinlegno, fatta di crescite e consolidamenti; intendiamo quindi fortificare la rete vendita nel Nord Italia (già ampliata nel 2016) e rinsaldare la distribuzione nel Centro Italia. Nel Sud riteniamo opportuno creare una rete di rivendite che ci permetta di riprendere la crescita dopo un anno di stallo”. “Operiamo in una situazione congiunturale globale di grande incertezza - ha esordito Marco Cecchini, direttore commerciale per l'estero – in quanto l'Italia è comunque ancora il top nelle vernici per legno, (come dimostrano il recente accordo che abbiamo stipulato con la multinazionale indiana Jubilant Industries LTD e l'apertura del nuovo sito produttivo in Senegal), ma altri giocatori si stanno affermando e stan-

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no migliorando la loro qualità produttiva. Dobbiamo averne piena consapevolezza. La crisi ci ha lasciato poi un modello di business totalmente diverso da quello che conoscevamo: poco portafogli, poca scorta di clienti, ordini just-in-time. Questo è lo scenario nel quale Verinlegno sceglie di operare, non facendo leva sul prezzo, ma potenziando la gamma prodotti (soprattutto idrosolubili), mantenendo elevatissimi standard di assistenza tecnica sul posto e avviando percorsi virtuosi nell'ambito delle certificazioni, non solo di prodotto. Questa è la nostra risposta alle sfide del presente e alle incertezze del futuro”. Nuovi prodotti idrosolubili Il reparto R&D Divisione Prodotti Idro ha messo a punto nuovi innovativi prodotti idrosolubili, tra i quali Idrofond 330 Bianco W03, che elimina i difetti della verniciatura dell’MDF, effettuata con prodotti idro tradizionali e Idrocoat TX W47, finitura trasparente idro con elevatissime resistenze chimico-fisiche che eguagliano quelle dei prodotti a solvente e, in alcuni casi, le superano, come nella resistenza al graffio e nella resistenza ai liquidi freddi quali l’alcool etilico. Lo sviluppo di Verinpaints “Uno dei nostri primi obbiettivi nel 2017 è di rafforzare la rete vendita dedicata alla Linea Verinpaints - ha spiegato Francesco Lelli, parlando del marchio riservato alle vernici per metallo – e per questo nel 2016 siamo stati impegnati nel restyling delta gamma prodotti. II lavoro di ringiovanimento e ampliamento è stato impegnativo, ma importante nei risultati. A supporto del marchio abbiamo anche allestito un portale web, online da alcuni mesi (www.verinpaints. it), che mostra una tendenza costante all'aumento dei visitatori. Molte risorse sono state impegnate nel progetto Verinpaints e continueremo su questa strada.” I risultati del restyling della linea sono stati argomentati da Marco Fruscoloni del laboratorio. E' stata sviluppata la gamma dei prodotti Poliuretanici bi-componenti, è stata aggiornata e potenziata la gamma degli Epossidici ed è stata implementata la gamma degli anticorrosivi, con l’aggiunta del nuovo Zincante Organico 4666 Monocomponente e dell’intermedio Vinylepox Grigio 4757 E, per la realizzazione di cicli altamente anticorrosivi. Infine è stata ampliata la gamma dei prodotti idrosolubili, che adesso comprende nei bicomponenti i primer anticorrosivi della serie Epox Hydro e le finiture della serie Aquabond, mentre nei monocomponenti troviamo i primer della serie Ecoprim e le finiture a rapida essiccazione della serie Ecolux.

Disciplinare per la formulazione dei prodotti “Il nuovo disciplinare per la formulazione dei prodotti presso i depositi - ha spiegato Annamaria Cialdoni è un servizio che consente alla nostra area vendita di lavorare in tranquillità e di offrire il massimo della nostra qualità in un mercato sempre più esigente, dando forma definita alle attività in deposito. Tenere sotto controllo i processi di gestione dei magazzini implicherà per noi, sempre di più, valutare anche, nel tempo, gli obiettivi raggiunti e le criticità riscontrate in termini di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”. “Il protocollo - ha proseguito Gioele Melchionda definisce con chiarezza, ciò che la legge prevede in termini di responsabilità reciproche (Verinlegno Spa, Concessionaria, Rivendita), ma predispone anche gli strumenti per mettere i concessionari/ rivenditori in grado di produrre e distribuire vernici che rispondano a specifici standard di qualità, sempre più analoghi a quelli della sede centrale, anche per piccole quantità di prodotto”. Fonte: Verinlegno Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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NOMINATO IL NUOVO CDA DI CATAS Conferme per il consiglio di amministrazione di Catas, il prestigioso laboratorio di prove, certificazione e ricerca per il settore del mobile e dell’arredo, leader in Europa. L’assemblea dei soci, svoltasi lo scorso maggio presso la Camera di commercio di Udine, ha nominato per un secondo mandato il presidente Bernardino Ceccarelli, (Ceccarelli Group, Udine), confermando in qualità di consiglieri Franco Buttazzoni (Blifase, Corno di Rosazzo), Matteo Tonon, (Tonon & C, Manzano) e Federica Di Fonzo (Frag, Pradamano), a cui si aggiunge Maria Chiarvesio, professore associato alla Università di Udine, Dipartimento di Scienze economiche e statistiche. Il consiglio che avrà il compito di governare l’istituto per il prossimo triennio passa quindi da nove a cinque componenti, per avere una gestione ancora più snella. Un momento di grande intensità ha accolto l’annuncio che Angelo Speranza, fondatore e anima di Catas negli ultimi 48 anni, lascia l’incarico di amministratore delegato. A lui, comunque, il consiglio ha chiesto di proseguire la sua preziosa collaborazione, coordinando i lavori di ristrutturazione e di ampliamento della sede di San Giovanni al Natisone, dopo l’incendio avvenuto a fine dicembre. “Sento di dover ringraziare quanti hanno prestato le loro energie nel precedente consiglio – ha commentato Bernardino Ceccarelli al termine dell’assemblea – ma soprattutto l’ingegner Angelo Speranza per tutto

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quello che ha fatto in questi cinquant’anni per Catas e per quanto farà ancora nei prossimi due anni. Ho avuto il piacere di avere al mio fianco non solo un uomo di scienza e cultura, con una competenza assoluta, ma una persona preziosa, di grande umanità, capace di dare sempre una spinta propulsiva a tutto il Catas”. “Non è facile riassumere il lungo, intenso, complesso rapporto con il mondo del legno-mobile in questi cinquant’anni - ha aggiunto Angelo Speranza – in quanto abbiamo fatto del nostro meglio perché le aziende esprimessero i valori di qualità che sono da sempre parte del loro dna, anche attraverso prove, ricerche, certificazioni, documenti senza i quali è impossibile proporsi ai mercati più importanti in tutto il mondo. Catas oggi è una squadra ancora più forte, capace di crescere, di evolversi e di affrontare ogni difficoltà ottenendo grandi soddisfazioni. Termino il mio incarico di amministratore delegato certamente con un pizzico di malinconia, ma con il grande orgoglio di avere contribuito a creare dal nulla un laboratorio di prove nel settore del legno-arredo, oggi noto in tutto il

mondo e da molti invidiato”. Il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo ha consegnato una targa speciale come riconoscimento a Speranza “… per tutti questi anni di impegno in Catas, un fiore all’occhiello della nostra regione e un punto di riferimento a livello internazionale”, ha detto conferendogli anche la “Moneta” di Jacopo Linussio, onorificenza simbolo dell’ente camerale. “Ringrazio Angelo Speranza – ha sottolineato Da Pozzo - per il proficuo lavoro al fianco delle imprese e per avere saputo, insieme a tutta la sua squadra, accompagnare il Catas anche nell’uscita dal momento più critico, l’incendio dello scorso dicembre. Il Catas è simbolo di ingegno, serietà, professionalità e anche di rinascita, dal modo con cui è riuscito a gestire questa delicata fase, continuando a garantire un ottimo servizio per tutti coloro che vi fanno riferimento: un vero esempio e un forte segnale di fiducia per il futuro”. L’assemblea ha anche provveduto all'approvazione del bilancio 2016 e ha potuto constatare la vivace attività dei primi quattro mesi del 2017, risultati supe

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riori a quelli registrati nello stesso quadrimestre dello scorso anno. “I numeri dimostrano che stiamo brillantemente superando la difficile prova dell’incendio che ha danneggiato una parte importante dei nostri laboratori in Friuli - ha commentato Bernardino Ceccarelli al termine dell’assemblea – e la grande famiglia del Catas ha risposto prontamente e con energia; grazie anche al laboratorio di Lissone, in Brianza, e agli spazi che abbiamo prontamente preso in affitto e attrezzato, la situazione è perfettamente sotto controllo, con ottime prospettive di ulteriore crescita che ci fanno guardare con grande fiducia al futuro! Stiamo aspettando solo – fra l’altro – che il Comune di San Giovanni al Natisone dia il via libera alla concessione edilizia che ci permetterà di poter aprire il cantiere del nuovo Laboratorio mobili già nelle prossime settimane”. Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

IL DISCORSO DI COMMIATO DI ANGELO SPERANZA Termino questo viaggio, durato quasi 48 anni, con un po’ di malinconia, unita però al grande orgoglio nell’aver creato dal nulla un laboratorio di prove nel settore del legno-arredo, oggi noto in tutto il mondo e da molti invidiato. Per questa occasione, mi sia consentito raccontare qui in breve la mia storia in CATAS. Parto dai momenti finali di questa mia collaborazione, che ben descrivono il carattere e la “tempra” di CATAS. A fine dicembre, abbiamo purtroppo subìto un pesante incendio che ha distrutto nell'arco di un'ora i 2.000 metri quadrati del laboratorio di prove sui mobili e di cui ancora oggi non è stato possibile appurare con certezza la causa. Questo evento, che avrebbe messo al tappeto molte imprese, ha esaltato nei fatti le prerogative della nostra società: una situazione finanziaria positiva e un gruppo di collaboratori saldamente legato alla propria azienda. Così in poco più di tre mesi il laboratorio prove sui mobili ha ripreso la quasi completa funzionalità in locali nel

frattempo affittati ed è stato già approvato il progetto per la sua ricostruzione. Anche questa rapida ripartenza sarà parte della storia di Catas. Una storia che comincia nel lontano settembre 1969 quando, neanche trentenne, sono stato chiamato ad avviare l’"organismo per l’assistenza tecnica alle aziende del settore della sedia in legno con sede operativa presso l'IPS di San Giovanni al Natisone” istituito a febbraio di quell'anno dalla Camera di Commercio di Udine. Era così nato, come azienda speciale camerale, il CATAS, acronimo di Centro Assistenza Tecnica Aziende del settore per le Sedie. La sede operativa era costituita sostanzialmente da una stanza presso quella già di per sé angusta dell’IPS (Istituto Professionale di Stato) nella piazza di San Giovanni al Natisone, in provincia di Udine. Il primo decennio ha segnato per noi la fase di avvio, caratterizzata dalla ricerca su come impostare il laboratorio, guardando ai pochissimi analoghi laboratori allora esistenti in Europa e stando attenti alle risorse disponibili che erano, praticamente, solo quelle dei limitati contributi degli enti sostenitori (Camera di Commercio, Associazione industriali, Associazione Piccole industrie, Ente regionale per lo sviluppo dell’Artigianato e Consorzio seggiolai) e dell’assessorato industria della regione.

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Nel 1971 l’organico diventa di tre unità: direttore, tecnico di laboratorio e segretaria e subito dopo si amplia ulteriormente con l’assunzione di un perito chimico. Situazione che rimane inalterata per tutti gli anni settanta. La prima attrezzatura è una macchina per le prove di resistenza a fatica delle sedie ideata ed utilizzata da un laboratorio danese, macchina tutt'ora esistente che ha poi generato una prima norma UNI sulle sedie. Risale al 1973 la pubblicazione del primo tariffario del Catas con prove su legno, su prodotti vernicianti, sulle sedie e sui laminati plastici. A cavallo dei due decenni è interessante notare la prima iniziativa di una certificazione di prodotto dedicata ai solventi e la realizzazione di una ricerca, che forse sarebbe ancora di attualità, dal titolo “L’utilizzo di polveri di legno e di scarti della lavorazione del legno da trasformare in materiali a pronto uso energetico” finanziato dalla Regione. Il prodotto finale era zucchero. La squadra di lavoro è cresciuta costantemente nel tempo: dal gruppo iniziale di quattro persone siamo passati alle cinquanta attuali, tra tecnici e impiegati. I continui investimenti in infrastrutture e spazi di prova hanno seguito il nostro sviluppo: dagli uffici e laboratori in condominio con l'istituto professionale alle attuali due sedi operative, San Giovanni e Lissone per complessivi quasi 8000 metri quadrati coperti e attrezzati. Le prime mosse, che possiamo definire vincenti, sono state quelle di far conoscere il Catas tramite la formazione specialistica (significativo il seminario sulla graduatoria di tredici collanti commercializzati nel distretto della sedia e testati nel laboratorio), le presentazioni di nuove attrezzature e la pubblicazione periodica di informazioni ed aggiornamenti tecnici, mediante quella che oggi chiameremmo newsletter. Siamo ancora nel pieno degli anni settanta. Risale a quel periodo anche la prima informatizzazione delle attività del laboratorio e la nostra scelta visionaria di adottare strumenti che ci consentivano di lavorare in rete autonomamente (Macintosh era l’unico presente sul mercato). In quegli anni inizio a prendere parte, prima da solo, poi coadiuvato da altri collaboratori, all’attività di normazione a livello nazionale, europeo e internazionale nei settori di interesse dell’Istituto; da notare che spesso eravamo gli unici rappresentanti italiani. I giovani chimici iniziano a sviluppare la tecnologia per il controllo delle emissioni di formaldeide dai manufatti e si apre un nuovo settore, quello delle prove di reazione al fuoco. Dall'inizio degli anni ottanta finiscono i contributi pubblici, salvo quelli regionali, comunque non costan-

ti. Catas inizia a camminare con le sole proprie gambe. Sono gli anni in cui proponiamo al distretto di allora un regolamento dedicato alla certificazione della qualità delle sedie, che restò purtroppo inutilizzato da parte delle aziende, alle prese con i problemi della produzione. La certificazione dei mobili prodotti dalla società Dall'Agnese di Brugnera rimarrà attiva fino al momento in cui la società otterrà la certificazione ISO 9000, molto in voga in Italia in quegli anni, ma a mio avviso di minor valore per la qualifica dei prodotti. Il decennio successivo è caratterizzato dalle trasformazioni societarie e dalle prime acquisizioni di altri laboratori. Nel ’93 sorge il Catas srl, reso operativo con l’inizio del ’94, con soci fondatori, oltre alla Camera di Commercio, Federlegno e Unionlegno. E’ questo il periodo del consolidamento della struttura e della sua definitiva affermazione in campo nazionale ed europeo. Già nel 1991, tra i primi in Italia, Catas ottiene l’accreditamento da parte del Sinal - Sistema Italiano di accreditamento dei Laboratori con il numero 27 (Accredia ha ormai raggiunto oltre 1200 laboratori accreditati). Subito dopo prende avvio la certificazione di prodotto, Catas Quality Award sulla Formaldeide. Nel ’95 approdiamo in Lombardia con il conferimento da parte di Federlegno del proprio laboratorio CR&S di Lissone, che navigava in non buone acque, e nel 1997 inauguriamo Catas-Chile a Santiago nato con il nostro determinante supporto tecnico. Nel 1999 arriva la trasformazione in società per azioni. Gli anni duemila sono caratterizzati da un ulteriore sviluppo della attività e dalla realizzazione di nuovi laboratori. Nel 2003 inauguriamo il nuovo laboratorio prove sui mobili e acquistiamo in leasing la sede di Lissone. Il 2007 vede l’avvicendarsi della direzione generale che passa dal sottoscritto, che rimane AD, all’esperto suo vice direttore, Andrea Giavon. Alla fine di questo periodo si conferma l’attenzione del Catas verso l’estero, avviata già negli anni ottanta in Messico e Cile, con la stipula di un contratto con il Ministero dell’industria egiziano per la fornitura di un laboratorio a Damietta. Di notevole importanza nella prima decade degli anni 2000 il riconoscimento avuto dallo stato della California come ente certificatore per la certificazione CARB riguardante la formaldeide. Nel 2009 la Camera di commercio conferisce al Catas la propria azienda speciale dedicata ai settori agroalimentare e ambiente. Da qui la conseguente decisione di procedere alla realizzazione del nuovo fabbricato inaugurato nel 2011. Questi ultimi anni sono credo noti a molti, in quanto più recenti e si sono caratterizzati da un potenziamento dell'attività di comunicazione e commerciale,

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da un ampliamento dei servizi e dal riconoscimento avuto dalla maggiore multinazionale del settore. Lascio quindi una società che grazie al fattivo e competente apporto di tutti i collaboratori, nonostante il tragico evento dell'incendio di fine dicembre, è sana e produce reddito. Ho sempre sostenuto e creduto che il patrimonio principale di una azienda come il Catas risieda nella capacità, nella competenza e nella dedizione da parte dei collaboratori e spero che chi ci sarà dopo di me creda in egual misura a quanto affermo. E’ il loro lavoro giornaliero che ci consente di contare oggi oltre 1300 clienti "abbonati", sempre in crescita, distribuiti non solo in tutte le regioni italiane ma anche in una cinquantina di paesi di tutto il mondo.

Per questi clienti eseguiamo nei vari settori oltre 64.000 prove, 44.000 solo nel settore tradizionale dell'arredo, numeri che difficilmente sono eguagliati da altri laboratori. Lascio quindi a chi mi sostituirà una società in fase positiva con, ripeto, un numero di collaboratori efficienti, preparati e legati alla società: a tutti l'augurio di crescere e progredire nel miglioramento del Catas. Fonte: Catas Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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DÜRR PRESENTA ECODOCU Completamente digitalizzato e interattivo, il nuovo sistema di documentazione intelligente EcoDocu semplifica notevolmente la messa in servizio, il funzionamento e la manutenzione di un impianto di verniciatura. Tutte le informazioni vengono memorizzate nel sistema e sono estremamente facili da individuare grazie a un sistema di navigazione “user friendly”. È disponibile anche su tablet, per supportare il personale in movimento tra diverse postazioni. EcoDocu pone decisamente le basi per le applicazioni dell'Industria 4.0 che include la manutenzione predittiva. La documentazione digitale rende più efficienti i processi operativi coinvolti nel funzionamento dell’impianto, facilitando la messa in servizio e semplificando gli ordini di ricambi. Fino ad oggi, la documentazione tecnica di un impianto di verniciatura complesso era raccolta in 150 volumi circa. EcoDocu memorizza in digitale tutta queste numerose informazioni, rendendole immediatamente disponibili su PC per la loro consultazione, in qualsiasi momento e in qualsiasi lingua desiderata. EcoDocu organizza e suddivide i dati in unità che sono gestibili dall’utente. Le sezioni principali, quali il catalogo componenti, gli schemi elettrici e la documentazione aggiornata, sono immediatamente individuabili. Questi documenti sono anche interconnessi per una maggior facilità di analisi. Un esempio sono gli hotspot colorati nel diagramma del sistema: quando un utente seleziona uno di

questi hotspot, il componente corrispondente, ad esempio una piattaforma girevole o una valvola solenoide, viene visualizzato in automatico nell'area di navigazione e in quella della lista componenti, con la denominazione e il codice corrispondente. Inoltre, passando semplicemente con il mouse sull’hotspot, si apre una finestra separata, contenente i dettagli specifici del dispositivo. Con un ulteriore semplice clic l'utente può accedere a documenti quali la scheda tecnica o le istruzioni complete per l'uso o per il montaggio. Il prodotto selezionato può anche essere aggiunto direttamente al carrello dal catalogo componenti, velocizzando così l'acquisto di ricambi. EcoDocu può essere utilizzato come applicazione mobile sul tablet Dürr EcoPad, o con altri dispositivi portatili. Questo significa che la documentazione del sistema è disponibile dovunque in produzione. Infine è particolarmente pratico: quando si leggono i codici QR delle macchine e dei sistemi, l'applicazione consente di navigare direttamente sulla parte funzionale corrispondente nel catalogo componenti. Risultato: non esisteranno più le ricerche noiose, come ad esempio la ricerca tramite il numero di serie corretto Fonte: Dürr Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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FRANCHI&KIM SPA ACQUISISCE IL COLORIFICIO DAMIANI

Franchi&Kim Industrie Vernici SPA ha rilevato il 100% delle quote azionarie del Colorificio Damiani SPA, storica azienda del comparto vernici con sede a Montecchio Emilia (RE). La società, operante da molti anni all’interno del mercato nazionale ed estero, è specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti vernicianti per industria generica e della tintometria industriale. Nello specifico, la stessa promuove con successo il proprio brand agli utilizzatori del primo impianto e nel canale distributivo. Il Colorificio Damiani manterrà la propria ragione sociale, la propria sede produttiva, la propria struttura organizzativa e lo stesso staff dirigenziale. L’operazione di acquisizione, da parte di Franchi&Kim, risulta in linea con l’orientamento strategico aziendale intrapreso da tempo per aumentare e consolidare una presenza di riguardo di tutte le merceologie (Industria, Edilizia e Car&Truck), che caratterizzano il

giro d’affari complessivo della società. Le rispettive aziende proseguiranno ed opereranno, all’ interno del mercato, in modo completamente distinto, sia per quanto concerne il marchio, la gamma prodotti e, in particolare, la rete commerciale. É piuttosto evidente che il gruppo aziendale, come conseguenza dei fatti, potrà contare su una migliore copertura delle aree Italia ed estero, nel totale rispetto delle due reti commerciali e delle rispettive clientele esistenti. A monte dell’organizzazione di vendita, saranno implementate tutte le sinergie di gruppo riguardanti l’ottimizzazione degli acquisti, di ricerca e sviluppo prodotti e software. Fonte: Franchi&Kim Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

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STARDUST A EUROFINISH Stardust powder coatings ha partecipato all’ultima edizione di Eurofinish, fiera belga dedicata ai prodotti per verniciatura e protezione di vari materiali. Nello stand sono stati presentati prodotti ad alta tecnologia chimica, in continua evoluzione, con una folta serie di brillanti (in tutti i sensi) risultati raggiunti da Stardust in anni recenti nel campo dell’architettura, del design e della componentistica industriale. Polveri hi-tech di successo La ricerca aziendale di Stardust si fonda su un rigoroso e incessante perseguimento della qualità del prodotto, che si esercita in cinque direzioni principali: - estetica (mirata principalmente a soddisfare le richieste del cliente in senso cromatico e di finitura, con un ampissimo ventaglio di soluzioni); - requisiti di resistenza e di durevolezza nel tempo; - prestazione chimico-fisica, su indicazione dello stesso cliente; - rendimento, inteso come efficienza del prodotto negli impianti; - performance del nuovo packaging, che riduce la permeabilità all’umidità e raggiunge un’elevatissima resistenza alla rottura e allo schiacciamento.

que vincente. Da un lato, i prodotti di Stardust sono caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo e dall’altro l’azienda ha la capacità di progettare rivestimenti non tanto “per” ma “assieme” al committente, secondo i principi del prodotto altamente customizzato, indipendentemente dalla quantità richiesta (da un minimo di soli 25 kg fino a forniture su larghissima scala, tutte consegnate in tempi rapidissimi). Tanti colori, tante iniziative Dopo l’accordo di partnership e di licenza siglato di recente con NCS©® Colours, che mette a disposizione dell’azienda e della clientela ben 1950 ulteriori tonalità, l’affiatato team aziendale è impegnato sui prossimi obiettivi: - consistente restyling del sito web; - ampliamento della corporate identity, attraverso nuovi elementi della comunicazione visiva; - perfezionamento della nuova versione della app aziendale “StardustPro”, lanciata lo scorso febbraio, in uno scenario di assoluta novità nel settore. Fonte: Stardust Per ulteriori informazioni scrivere a: info@finishing.it

La centralità del cliente La strategia sui mercati internazionali è basata su una politica commerciale del tutto nuova e comun-

Stabilimento Andreani, Pesaro

Torri Snam, San Donato Milanese

Nuova linea del metrò di Mosca

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L'agenda dei fornitori

Linea diretta con le aziende

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IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

ROBOT DI VERNICIATURA

DBM TECNOLOGIE s.r.l. Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/827110 Fax. 0422/827084

Via B. Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel. 02/950961239

OLPIDÜRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax. 02/70212319

www.dbmtec.com info@dbmtecnologie.com

info@dollmarmeccanica.com www.dollmec.com

www.olpidurr.it sales@olpidurr.it

CMA ROBOTICS s.p.a. Via P. P. Pasolini 35 int.15 33040 Pradamano UD Tel. 0432/640172 Fax 0432/640018 www.cmarobotics.it info@cmarobot.it

FILTRI PER IMPIANTI E CABINE DI VERNICIATURA

AEROFILTRI Via Rubens 23 20148 MI Tel. 02/48705894 Fax 02/48705893 www.raccoglivernice.it info@aerofiltri.it

VERNICI LIQUIDE

Arsonsisi S.p.A. Via Campagna, 42 I-25030 Berlingo BS Tel. 030/9789625 Fax. 030/9789655 info@arsonsisi.com www.arsonsisi.com

VERNICI IN POLVERE

Arsonsisi S.p.A. Via dell’Elettronica, 5 I-28924 Verbania Fondotoce VB Tel. 0323/58901 Fax. 0323/5890661 info@arsonsisi.com www.arsonsisi.com

Via Dei Valtorta 48 20127 MI Tel. 02/2886460/479 Fax 02/26141099

filter.mi1@freudenberg-nw.com

www.viledon-filter.com Il marchio dei filtri Freudenberg

FRANCHI & KIM s.p.a. Via Matteotti 160 25014 Castenedolo BS Tel. 030/213555 Fax 030/2731664 www.franchi-kim.it info@franchi-kim.it

MIRODUR SpA Via delle Scienze 3 04011 Aprilia LT Tel. +39 069281746 Fax +39 069280644 www.mirodur.com infoi@mirodur.com

Via L. Galvani 69 36066 Sandrigo VI Tel: 0444/750643 Fax 0444/750653 www.europolveri.it info@europolveri.it

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VERNICI PER E-COAT

powered by VERINLEGNO s.p.a Via Galvani 7 51010 Massa Cozzile PT Tel. 0572/92711-927109 Fax 0572/773608 www.verinpaints.com

verinpaints@verinpaints.com

Arsonsisi S.p.A. Via Settembrini, 39 I-20020 Lainate MI Tel. 02/93754600 Fax. 02/93754650 info@arsonsisi.com www.arsonsisi.com


L'agenda dei fornitori

MATERIE PRIME PER VERNICI

Neuvendis SpA S.S. Sempione 270/a CP 83 20028 San Vittore Olona MI Tel. 0331/423333 Fax 0331/423303 www.neuvendis.com ivan.barozzi@neuvendis.com

DILUENTI

CHIMICA CBR s.p.a. Via A. Rizzotti 23 - 37064 Povegliano V.se VR Tel. 045/7970773 Fax 045/6359777 www.chimicacbr.it info@chimicacbr.it

M.P.C. s.r.l.

VERNICIATORI C/TERZI

SVERNICIATORI C/TERZI

Verniciatura antiaderente di alta qualità per usi industriali e alimentari

Via Seghetto 12 – Loc.Trasanni 61029 Urbino PU Tel. 0722/329692 Fax 0722/377245 www.mpcantiaderente.com info@mpcantiaderente.com

ABL - Technic Ecosverni s.r.l. Via Brixia Zust 8 25125 Brescia Tel. 030/3583727 Fax 030/2682287 www.abl-technic.it info@abl-technic.it

Sede di Milano ECOSERVICE s.r.l. via Fierla, 4 33085 Maniago (PN) Tel. 0427/778150 Fax 0427/778150 info@ecoservicepn.it

FILIALI OPERATIVE: PAVIA-BRESCIA-PADOVA Tel. 02.9380101 Viale Resegone 11 20020 Arese MI segreteria.milano@irwinsrl.com www.irwinsrl.com

NASTROFLEX s.p.a.

ABRASIVI

Via delle Industrie 17 31047 Levada di Ponte di Piave TV Tel. 0422/853018 r.a. Fax 0422/853533 www.nastroflex.it nastroflex@nastroflex.it

CONSULENZA

IBS ANALYSIS via Bruno Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel./Fax 02/90600687 ibsanalysis@libero.it Metal Cleaning & Finishing | Anno XXII - n.92 - Ottobre - Novembre - Dicembre 2017  47


L'agenda dei fornitori v

IMPIANTI DI LAVAGGIO

Via Rometta 13/G - 35018 S. Martino di Lupari PD Tel. 049/9461165 megpd@tin.it Via Marconi, 9 - 20090 Trezzano sul Naviglio MI Tel. 02/48403040 megmi@tin.it

VIBROFINITURA

EUROCOLD s.r.l.

DBM TECNOLOGIE s.r.l. Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/827110 Fax 0422/827084

Via B. Buozzi 4 20090 Caleppio di Settala MI Tel. 02/950961239

Via Fornace 44/a - 36056 Tezze sul Brenta VI Tel. 0424/89088 Fax 0424/219813

www.dbmtec.com info@dbmtecnologie.com

info@dollmarmeccanica.com www.dollmec.com

mail@eurocold.eu

UESSETI 2000 Srl Via Segantini 31/F 20092 Cinisello Balsamo MI Tel. 02/66014628 Fax 02/66014630 uesseti@uesseti.com www.uesseti.com

Via Labriola 4/D 40010 Sala Bolognese BO Tel. 051/6814996 Fax. 051/6814660

IFP Europe Srl Viale dell’Industria 11 35013 Cittadella PD Tel. 049/5996883 Fax 049/5996884 info@ifpsrl.com www.ifpsrl.com

www.uniondcm.com mauro.cazzola@uniondcm.com

ALMA s.r.l. Via Virgilio 9 20833 Giussano MB Tel. 0362/860171 Fax 0362/861280 www.almagiussano.it info@almagiussano.it

DISTILLATORI

SOLVENTI

ASTER s.r.l. Via Reisina 13 - 10072 Mappano di Caselle TO Tel. 011/99682519968319 Fax 011/9968267 www.asterwash.it aster@asterwash.it

3M Italia Via Norberto Bobbio, 21 20096 Pioltello MI Tel 02 70351

Via Prov.le Bassa Val di Cecina 41/9 56040 Montescudaio PI Tel. 0586/635629 Fax 0586/684219 info@bichimica.eu CONSULENZA E VENDITA DI SOLVENTI E DETERGENTI

DETERGENTI

Via Prov.le Bassa Val di Cecina 41/9 56040 Montescudaio PI Tel. 0586/635629 Fax 0586/684219 info@bichimica.eu CONSULENZA E VENDITA DI SOLVENTI E DETERGENTI

BRENNTAG Via Cusago 150/4 20153 Milano MI Tel. 02/48333611 Fax 02/48333670 d.superfici@brenntag.it www.brenntag.it

E.CHEM s.r.l. Via della Ricerca 1 31032 Casale sul Sile TV Tel. 0422/785502 Fax 0422/785959 www.dbmtec.com/echem e-chem@dbmtecnologie.com

Via T. Speri 8 - 20154 Milano MI Tel. 02/625421 Fax 02/6551505 www.garzantispecialties.it info@garzantispecialties.it

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Via T. Speri 8 - 20154 Milano MI Tel. 02/625421 Fax 02/6551505 www.garzantispecialties.it info@garzantispecialties.it


L'agenda dei fornitori

IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

AIR PROTECH s.r.l. V.le Lombardia 33 20013 Magenta MI Tel. 02/9790466-364 Fax 02/97297483 www.airprotech.it info@airprotech.it

BABCOCK WANSON Italiana Via Roma 147 - 20873 Cavenago Brianza MB Tel. 02/959121 Fax 02/95019252 www.babcock-wanson.it bwi@babcock-wanson.com

OLPIDÃœRR s.p.a. Via G. Pascoli 14 - 20090 Novegro di Segrate MI Tel. 02/70212278 Fax 02/70212319 www.olpidurr.it sales@olpidurr.it


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IBAN: IT13U0569601604000003722X60

I dati dell’archivio elettronico della HB pi.erre vengono trattati nel rispetto di quanto stabilito dalle leggi sulla tutela dei dati personali. Chiunque può richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamenti o cancellazioni dei dati personali dal nostro archivio.

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UNIONE COSTRUTTORI IMPIANTI DEPURAZIONE ARIA

Via Imbriani, 19/A - 20158 MILANO Tel.: 02/39.31.27.36 Fax: 02/33.22.04.62 www.uniaria.it info@uniaria.it


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