L'azione di risarcimento per fatti illeciti degli Stati

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163 Persona e Mercato – Attualità

L’AZIONE DI RISARCIMENTO PER FATTI ILLECITI DEGLI STATI E IL PRINCIPIO DI EFFETTIVITÀ DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE. NOTE A MARGINE DELLA SENTENZA N° 238/2014 DELLA CORTE COSTITUZIONALE Di Daniele Imbruglia

SOMMARIO: 1. L’oggetto. - 2. La responsabilità internazionale e il dovere di riparazione (…). 2.1. (…) fra gli Stati e (…). - 2.2. (…) e in favore dei singoli individui. - 2.3. Il dovere di riparazione nei confronti del singolo nel nostro ordinamento. - 3. L’azione di risarcimento del danno e la responsabilità dello Stato straniero: il problema della disciplina internazionale sull’immunità dello Stato dalla giurisdizione civile straniera. - 3.1. I tentativi di ulteriore restringimento dell’immunità: le c.d. human rights exemptions (…). - 3.2. (…) e il caso ‘Ferrini’. - 3.3. La pronuncia della Corte Internazionale di Giustizia nel caso Germany v. Italy. - 4. La norma internazionale sull’immunità degli Stati dalle giurisdizioni straniere e l’azione interna di risarcimento del danno conseguente alla violazione dei diritti fondamentali. - 4.1. L’adeguamento dell’azione di danno ex art. 2043 c.c. alla norma internazionale generale sull’immunità. - 4.1.1. la legge 5/2013 3.1.2. la sentenza 1137/2014. - 4.2. La tesi contraria all’adattamento della norma sull’immunità nel diritto interno. - 4.2.1. Le ordinanze di remissione del Tribunale di Firenze. 4.2.2. La sentenza della Consulta n. 238/2014. - 5. Conclusioni. 1. L’oggetto Con una recente sentenza di (parziale) accoglimento, la Corte Costituzionale italiana è intervenuta a proposito della disciplina sull’azione individuale di risarcimento del danno ingiusto (ex art. 2043 c.c.) conseguente alla condotta di uno Stato straniero che abbia comportato la violazione dei diritti inviolabili dell’uomo1. Da un punto di vista civilistico, l’interesse della decisione della Consulta è duplice. Da un lato, la pronuncia ha il merito di indicare quali siano gli esatti confini dell’azione aquiliana nelle ipotesi in cui la responsabilità da accertare per simili gravissime lesioni sia quella di uno Stato straniero. Da altro lato, la sentenza, nei modi che si diranno, alimenta l’attuale riflessione civilistica sull’assetto delle tutele rispetto al principio fondamentale dell’effettività

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Il riferimento è a Corte Costituzionale, sent. 22.10.2014, n° 238, rel. Pres. Tesauro, pubblicata in www.cortecostituzionale.it.

dell’azione in giudizio di cui all’art. 24 della Costituzione repubblicana. Ai fini di una migliore comprensione della questione, sembra essere opportuno suddividere l’indagine in tre sezioni. Nella prima parte, verrà inquadrata l’azione individuale risarcitoria rispetto alla generale responsabilità dello Stato autore della violazione dei diritti fondamentali. Nella sezione successiva, si darà conto delle coordinate del diritto internazionale attuale in materia di immunità dello Stato sovrano dalla giurisdizione civile straniera, come affermate nella recente giurisprudenza della Corte Internazionale di Giustizia. Nella terza parte verrà esaminato il problema dell’adattamento di questa specifica disciplina internazionale nel diritto interno. In particolare, a ciò si procederà ponendo a confronto l’indirizzo seguito dal legislatore e dalle Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione con quello, opposto, adottato dalla migliore dottrina e, appunto, dalla Corte Costituzionale con la sentenza in commento.

L’az ione d i risa rc ime nto per fa tti illeciti d egli Sta ti e il p rinc ip io d i effe ttività de lla tutela giurisd iz iona le . No ta ma rg ine d ella sen tenz a 238 /2014 d ella Co rte co stituz ion ale (Da niele Imbru glia )

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