N°3 - 2010

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PRIMO PIANO analisi realizzata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore elaborando dati dell’Istat, dell’Agenzia del Territorio e dell’Agenzia delle entrate, gli affitti in nero sarebbero circa 500mila e nelle 14 città campione analizzate, dove la palma di regina del sommerso con il 66% è assegnata a Potenza, l’emersione del nero permetterebbe ai Comuni, attraverso la cedolare e la nuova fiscalità, di recuperare complessivamente circa mezzo miliardo di euro di gettito.

Il buco nero in sintesi Guardia di finanza: accertati 12,8 mln di euro di evasione fiscale nel 2009 Sunia: 1,5 mln gli affitti in nero, per una frode al fisco di circa 3,5 mld di euro Il Sole 24 Ore: 500mila le locazioni irregolari, per un gettito recuperabile con la nuova tassazione di oltre 500mila euro Quali sono i tipi di contratto che fino ad ora, quindi in un contesto che potremmo definire pre-cedolare, regolano l’affitto nel nostro Paese, almeno nel settore residenziale? La disciplina, spiega l’Agenzia delle Entrate, è dettata dalla legge 431 del 1998 che ha abolito il regime vincolistico in precedenza previsto dalla legge 392/78, conosciuta come equo canone e che

obbligava ad affittare gli immobili a un canone prestabilito. La norma vigente prevede diverse tipologie di contratto suddivisibili in due grandi insiemi: il primo, è quello del cosiddetto canone libero. Questo permette ai contraenti di decidere liberamente l'ammontare del canone e le condizioni della locazione con l'unico obbligo di rispettare la durata minima. In quest’ambito rientrano anche i contratti temporanei come quelli a studenti e quelli turistici. Il secondo è il contratto chiamato a canone concordato, dove il corrispettivo è pattuito in base ai criteri stabiliti in accordi di programma stipulati territorialmente tra organizzazioni degli inquilini e dei proprietari. Questi variano quindi da comune a comune, hanno canoni inferiori a quelli correnti di mercato e permettono all’inquilino e al proprietario di usufruire di rilevanti vantaggi fiscali (vedi tabella), cui in base alle diverse normative locali si potranno sommare ulteriori agevolazioni sull’Ici, senza contare che nei municipi considerati a elevata tensione abitativa è riconosciuta dalla normativa nazionale una riduzione dell'imposta di registro e, ai fini Irpef, un ulteriore abbattimento del 30%, che va ad aggiungersi a quello del 15%, del reddito derivante dalla locazione. L’offerta di questa tipologia di contratto, pensata con il duplice obiettivo di fare emergere il nero e agevolare le fasce deboli, secondo recenti dati Istat è piuttosto misera: soltanto il 5,3% delle famiglie italiane, infatti, riesce a usufruirne.

Quadro riassuntivo delle tipologie di contratti di locazione (Fonte Agenzia delle Entrate)

AFFITTI A CANONE LIBERO

AFFITTI A CANONE CONCORDATO

AFFITTI A STUDENTI UNIVERSITARI

AFFITTI TRANSITORI (per esigenze momentanee dell'inquilino)

AFFITTI COMPLETAMENTE LIBERI (case vacanze di breve periodo, box auto, case di lusso, ville, case di interesse storico e artistico)

DURATA DEL CONTRATTO

4 anni + 4 di rinnovo automatico tranne in casi particolari

3 anni + 2 di rinnovo automatico (o + 3 previa intesa) tranne casi particolari

da 6 mesi a 3 anni + rinnovo automatico dello stesso periodo alla prima scadenza (salvo disdetta)

da 1 a 18 mesi

fino a 30 anni, secondo la libera contrattazione tra le parti; se non specificato. La durata è di un anno per gli immobili non arredati e, per quelli arredati, il periodo per cui si paga l'affitto

CANONE

liberamente stabilito nella contrattazione tra proprietario e inquilino

liberamente stabilito nella contrattazione tra proprietario e inquilino

tetto massimo stabilito in accordi territoriali

tetto massimo stabilito in accordi territoriali o D.M., fino al 20% superiore al canone "concordato"

liberamente stabilito nella contrattazione tra proprietario e inquilino; gli immobili vincolati, o classificati in A/1, A/8 o A/9, possono essere affittati anche con il canone concordato

AGEVOLAZIONI FISCALIPROPRIETARI

NO reddito Irpef = canone diminuito del 15%

NO reddito Irpef = canone diminuito del 15%

reddito Irpef = canone diminuito del 40,5% imposta di registro = - 30% sconti su ICI (solo nei Comuni che lo hanno deliberato)

tetto massimo stabilito in accordi territoriali o D.M., fino al 20% superiore al canone "concordato"

NO reddito Irpef = canone diminuito del 15%

AGEVOLAZIONI FISCALI INQUILINI

eventuali agevolazioni regionali per meno abbienti e per la prima casa per i primi 3 anni, se lavoratori dipendenti: detrazione Irpef di: 991,60 euro (se reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro); 495,80 euro (se fino a 30.987,41 euro)

Detrazione Irpef: 495,80 euro (se reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro); 247,90 euro (se fino a 30.987,41 euro) per i primi 3 anni, se lavoratori dipendenti: detrazione Irpef di: 991,60 euro (se reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro); 495,80 euro (se fino a 30.987,41 euro)

solo se previste da norme locali

NO

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