il quotidiano del molise 23 giugno 2011

Page 6

6

Giovedì 23 giugno 2011

Esami di Stato. Oggi la seconda prova scritta

L’Alimentazione ‘spopola’ fra i maturandi L’esperienza scolastica è giunta al termine ma c’è ancora una dura e temuta prova da affrontare: gli esami di maturità che per migliaia di studenti molisani sono cominciati ieri mattina con il classico tema di italiano. Le tracce scelte dal Ministero hanno sorpreso gli studenti che si sono affidati alle indiscrezioni comparse sul web. Nessuna delle previsioni è risultata esatta. Per l’analisi del testo letterario si è scelto Ungaretti e la sua poesia “Lucca”, mentre

Mariella e Liliana

Auto in corsa si ribalta Spettacolare e pauroso incidente Per fortuna questa volta la cronaca può raccontare solo la spettacolarità dell’incidente avvenuto ieri intorno alle 14 lungo via Sant’Antonio dei Lazzari, periferia della città, perché i tre occupanti di quell’Audi che ha cappottato andando ad adagiarsi su un fianco con le ruote all’aria ha riportato ferite non gravi anche se lo spavento, come testimoniano anche le foto è stato veramente miracolato. I tre sono stati soccorsi da altri automobilisti di passaggio che si sono ritrovati di fronte ad una scena davvero inconsueta. Al momento la dinamica dell’incidente resta sconosciuta.

per il saggio breve gli studenti hanno potuto optare per diversi aree tematiche. I maturandi si sono cimentati con ”Amore, odio, passione”; “Siamo quello che mangiamo?” e “Destra e Sinistra”. Il tema storico ha invece proposto l’analisi del periodo degli anni settanta a partire dalle riflessioni di Eric Hobsbawm. Infine con il tema di attualità si è chiesto agli studenti di fare le proprie considerazioni sull’effimera visibilità dei reality show prendendo spunto dalla celebre frase di Andy Warhol “Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti”. Abbiamo chiesto ai maturandi all’uscita dell’Istituto Pertini come hanno affrontato questo primo giorno di emozioni, paure e speranze. Mariella è apparsa molto se-

Simone

Gabriele

rena e motivata. “Ho scelto il saggio breve sul tema dell’alimentazione- ci ha spiegatoperché oggi si trascura il valore nutrizionale dei cibi a favore del gusto e della soddisfazione immediata che le pietanze molto caloriche possono dare. Mi è sembrato un tema attuale”. Distesa e per niente spaventata dalle prove che verranno nei prossimi giorni è apparsa anche Liliana: “Lo spavento passa quando inizi a scrivere. Mi sono tolta un peso ed ora sono molto più tranquilla. Non mi spaventano le prossime prove, anzi gli orali supportati da una tesina sono molto più facili che in passato. Conosciamo gli argomenti di cui discuteremo, senza avere sorprese”. Anche Simone ha scelto come Mariella il saggio-breve sul tema ‘Siamo quello che man-

giamo?’, una traccia tutto sommato semplice da elaborare, ci ha detto. “Ho incentrato il mio lavoro sull’analisi dell’attuale crisi economica del Paese che costringe sempre di più le famiglie a risparmiare anche sulla spesa alimentare”. Gabriele dopo la prova d’italiano si è sentito subito più sollevato ed ora è pronto a continuare il lungo percorso che ha davanti. Oggi è il giorno della prova di indirizzo. Lui è iscritto al Liceo biologico è dovrà affrontare il compito di anatomia. Una prova difficile e molto temuta anche dai suoi compagni. “Sono molto più tranquillo anche se anatomia è una materia davvero complessa”. Le sue sono le stesse preoccupazioni di Luana che dopo essersi cimentata con il saggio breve sull’alimentazione dovrà confrontarsi anche lei con la “terribile” prova di anatomia. D.I.

Luana

LETTERA AL DIRETTORE Gentile Direttore, Sono il Cav. Uff. Nicola De Marco, premetto che vivo a Campolieto, ho sessantaquattro anni, grazie a Dio mastico un po’ di diritto, utilizzo senza problemi il computer, il fax e la posta elettronica. Ritengo doverosa questa premessa, perché, dopo l’esperienza che mi appresto a raccontare, il mio pensiero và alle persone meno abbienti, a coloro che subiscono soprusi e purtroppo non hanno voce alcuna, in questa società che troppo spesso trasforma in sudditi coloro che invece sono cittadini cui la legge riconosce diritti e garanzie. Il mio problema ha appena compiuto un anno. Pertanto è mia intenzione condividere pubblicamente questa “prima candelina” sia perché credo doveroso scuotere le coscienze, sia perché reputo preci-

Fra cittadino e Comune... ordinaria burocrazia so dovere di chi ormai porta i capelli bianchi, quello di lasciare ai più giovani una traccia ed un segnale: la trasparenza si costruisce giorno dopo giorno senza mai smettere di lottare per i propri diritti e senza accettare compromessi di sorta. Il 21 giugno del 2010, con apposita istanza regolarmente assunta a protocollo, chiedevo al Comune di Campolieto un rimborso in materia di I.C.I. Al centro della questione, un immobile rurale inagibile, fatiscente ed inutilizzato, peraltro da sempre privo di qualsiasi utenza. Accanto alla richiesta di rimborso, emergeva chiara anche la necessità di inserire a regime un pagamento inferiore per le annualità

future, cosi come si evince dalla relativa istanza ed allegati che, nell’occasione, ho redatto, sottoscritto e consegnato personalmente al protocollo dell’Ente. Parliamo di cifre irrisorie, poche decine di euro. Non sono in ballo cifre astronomiche. Ebbene, dal 21 giugno 2010 non ho ricevuto alcuna risposta. Non toccano a me certe valutazioni, ma nella qualità di cittadino residente ritengo che la struttura amministrativa del Comune di Campolieto non sia costantemente intasata ed oberata da montagne di pratiche similari.Non è dato sapere dove sia l’intoppo; fatto sta che la mia istanza, debitamente assunta a protocollo, è rimasta sin qui pri-

va di qualsivoglia riscontro. Lascio da parte l’oggetto del contendere. Giusta o sbagliata, l’istanza in parola, a parere, andava riscontrata; a prescindere dagli obblighi di legge, infatti, il buon senso e la buona creanza costituiscono sempre e comunque i riferimenti di punta, soprattutto in una piccola comunità: è diritto del cittadino quello di vedersi recapitare una risposta anche in virtù di una necessaria vicinanza che la Pubblica Amministrazione dovrebbe garantire al cittadino stesso, come “buon padre di famiglia”. Non siamo sudditi di una contea feudale, ma cittadini di una democrazia evoluta, ove a nessuno possono riservarsi atteggiamenti di marcata e

gratuita non curanza da parte della Pubblica Amministrazione. E mentre attendo ancora riscontro, chiudo questa missiva allo stesso modo di come l’ho cominciata: il mio pensiero và alle persone meno abbienti, a chi subisce torti, soprusi e non curanze e non è purtroppo in grado di far sentire la propria voce, se non ricorrendo a costose consulenze, talvolta finanche per la risoluzione di banalissime problematiche. Siamo nel 2011 e non nel Medio Evo. Ho scritto e se

Nicola De Marco

necessario, scriverò ancora. Qui Campolieto, provincia di Campobasso, giugno 2011, vi restituisco la linea. (Cav. Uff. Nicola De Marco)


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.