Veneto Social Club Anno VI - N 19 - Febbraio-Marzo 1979

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VICO DEL VENETO PubblicazIone del "Veneto Social Club" — "L'Eco del Veneto" si spedisce gratis per poste a domicillo — Direzione, redazione, amministrazione: "Veneto Social Club" 191 Bulleen Road, Bunsen, Vic. 3105 - Telefono: 850 7111 — Direttor• responsabile: Cay. ROLANDO DI BARI, J. P. Registered for posting as a Publication Category "B"

ANNO VI — N. 19 — FEBBRAIO-MARZO 1979

Progetti di nuovi campi e attrezzature sportive: un'altra memorabile tappa per it Veneto Social Club •

1" 4"svom

ST ;'L.3,4,_

••• Come riportiamo ph) dIffusamente a paging 2, due assemblee straordinarie di soci del VSC hanno approvato sia l'acquisto di un'area di fronte al Club, sia la costruzione di un "Palazzetto dello Sport". Nella piantina qui sopra viene indicate la progettata utilizzazione della nuova area acquistata: G- un autoparcheggio; H- nuovi campi di bocce; 1- un circuito per gare podistiche; J- tribuna e spogiatoi; K- campi di basketball.

Carl Sod, giovedl 8 febbraio scorso ha avuto luogo la seconda Assemblea generale straordinaria per portare a termine la discussione sull'ordine del giorno che era state interrotta e rinviata la sera precedente 30 novembre a causa di interventi troppo lunghi e piu o meno opportuni.

Come ben ricorderete, nell'assembiea di fine novembre riuscimmo a discutere ed approvare soltanto la prima delle quattro proposte all'ordine del giomo, e doe l'acquisto dell'area antistante II Club. Anche prima dell'InIzio dl questa

seconda assemblea generale, i solitl pessimisti (per fortune pochi) pronosticavano un'altra valanga di Inconcludenti discussioni e addirittura Ia necessita di convocare una terza assemblea. Questa volta, pare, i pessimist' hanno avuto torto, non avevano fatto I conti con la maturita e se rieta della grandisslma maggioranza del Socl. Infattl, in meno di due ore tutto stato esaurientemente discusso e le conclusioni raggiunte nella maniere pia democratica.

II voto 6 stato chiarissimo. Due delle tre proposte avanzate dal Comitato so-

no state accettate, mentre la terza, nonostante fosse sostenuta da un buon numero di soci, non 6 riuscila ad ottenere Ia maggioranza necessaria.

Carl Sod, se ben ricordate, quella sera, prima delI'inizio del lavori, vi raccomandal caldamente dl partecipare ally discussione con interventi utlli, costrutttvi, chiarl, brevi e sempre attinentl all'ordine del gIorno. Vi ringrazio di tutto cuore per avere accettato Is mie raccomandazione a per non aver perduto tempo in inutIll chlacchlere, salvo qualche sporadico caso durante la aerate.

II progetto del "Palazzetto dello Sport", it cui costo di realizzazione 6 preventivato sul 230 mita dollari. Sia al plan terreno che al piano superiore saranno realizzate palestre di squash insieme a docce a spogliatoi; inoltre sono previsti un bar ed un'ampia area coperta per giochi a competizioni varie.

Mi sento In dovere di rivolgere un particolare ringraziamento al nostro Tesoriere, Tony Pegoraro, ed al capocontablle Frank Rosato per la loro lucidissima esposlzione del piano quinquennale, finanziario che ha dato ai Sod la precise vlsione della nostra attuale sltuazione e del meccanismo e del tempi In cui potrA essere estinto II debito che it nostro sodallzio dovrA contrarre per portare a termine i lavori approvati dall'assemblea. Un merltato grazie, Inoltre, al Segretario, John Dal Sasso, che ha nel minim' dettagli curato la preparazione di quests due riusclte assemblei.

Ed ora, cars Soci, permettetemi di sottoporre alla vostra attenzzione un suggerimento derivato dal commenti, dopo queste due assemblee fatti dai nostri "Associated Members", quella particolare categoria di soci, doe, che Bode di tutti I vantaggi e diritti, meno quello di esprimere le proprie idee durante le nostre riunioni. Non pensate per un solo istante che io voglia proporvi o forzarvi ad approvare una qualsiasi decisions contraria agli articoli del nostro statuto. Desldero solo rIcordarvi che delle ottime e costruttive 'dee e iniziative possono venircl anche da

questa categoria di soci che ci sono sempre tanto aftezionati. PerchO non cerchiamo una via di ammettere anche loro alle nostrs assemblee? Ricordlamoc, che sono degli esemplari soci, delle rispettabilissime persone — altrimenti non sarebbero state neppure ammesse nel sodallzio — e sono anche fra i piu assIdui frequentatori.

Infine vi saluto, ringraziandovl encore una volts per la discipline a la seHet& dimostrate durante quests importanti discussion'.

11 vostro Presidents Cay. Tommaso Agnolettf

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L'ECO

ALCUNE ATTIVITA' DEL CALENDARIO SOCIALE 1979 1 9 6 11 8 15

Mario

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Marzo — Aprile — Maggio — Giugno — Giugno —

Cena dei Fondatori Tennis Group Dinner-Dance Scapoli Dinner-Dance Bocce Dinner-Dance PRESIDENT NIGHT Soccer Dinner-Dance

ROCK NIGHTS 3 marzo 31 marzo 28 aprile 12 maggio 2 giugno 30 giugno

DISCO NIGHTS 8 marzo 29 marzo 12 aprile 3 maggio 31 maggio 21 giugno

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DEL

VENETO

FEBBRAIO-MARZO 1979

Punt!' di vista LETTERE AL DIRETTORE Gentilissimo Direttore, nel leggere attentam:nt3 l'ultima edizione de "L'Eco del Veneto", ho notato un piccolo articolo in inglese, che chiedeva i pareri ed suggerimenti dei soci, onde arricchire e consolidare l'armonia social. e sportive dell'Associazione Veneta.

In verita avrei poco da suggerire, ma desidererei grande ideato da alcuni, ma una spiegazione su alcuni portato a termine da una punti poco chiari. intera comunita.

Essendo socio fondatore di un'altra associazione, ed Lettera firmata) essendo giocatore di bocce, ho frequentato sempre Caro Soc!o, ricevo e pubassiduamente ii blico parte della Sua "letteVeneto Club, tanto che da ottre ra al Direttore de L'Eco del due anni sono diventato Veneto", rispondendo sulla membro associato II giorno m'a rubrica "Punti di vista". in cui mi 6 stato notificato La ringrazio per la letters, che la mia domanda 6 stae spero di riceverne altre, ta accettata, mi sono stab sia par dar maggior interesse al lettore, sia per corspiegati attentamente i diritti ed i privilegi di cui goreggere involontarl errori di rotta. Sono pert) del pade un qualsiasi membro associato. rere che prima di scrivere una lettera di protesta, biAdesso, carissimo Diretsognerebbe riflettere un tore. la situazione sembra po', onde evitare che l'acprendere un'altra piega. cusatore diventi accusato.

Non pretendo iI diritto al Nascondo la sua identity voto, perche non sono vecome Lei desidera, anche neto (tralasciando it fatto se ritengo che ogni persoche questo paragrato dello na debba assumersi la reStatuto del Veneto Club 6 sponsabilita delle proprie irregolare, in quanto ii goazioni. verno federate non ammetNella Sua, inizia col dete discriminazioni in una sisiderio di dar suggerimenti mile associazione); pert) (anche se pochi), ma per non dovrebbe essermi neconto mio, non solo non gato ll diritto di partecipane ha dati, ma ha voluto vitzione a tutti gli eventi sotimizzarsi senza una ragiociali e sportivi, semplicene valida. mente perche partecipo alle Mi sono reso conto che gare federali di bocce sotLei, CARO SOCIO, 6 un to un altro co/ore. boccista e anche socio del Adesso chiedo a Lel, genVeneto Club, come associatile Direttore, di volermi dato, e desidera essere preso re la risposta a dei quesiti in considerazione solo perche vi pongo: che papa un canone annuo — E' giusto che genie codi pochi dollari, che vuole me me venga prima acsolo uno sfogo sportivo sencettata dall'Associazione za i grattacapi che it diritto e poi messa in disparte al voto comporta, nonche in tal modo? molte soddisfazioni e como— Con le attuali Witte, VA in cambio.

6 consigliabile restar membro dell'AssociazioLe porto l'esempio di ne, o chiedere il rimaustraliano, Mr. Dennis un versomma della borso Port, un socio associato, altrove sata e cercare che dal 1974 frequents ogni cib che da un'associasera la sede. Egli ha molte impossizione italiana volte prestato onorariamenbile ottenere? te it suo contributo profesVorrei, inline far presensionale al circolo, spendente che sarebbe bello ricordo ore di fatica. In cambio darci che siamo tutti italiadesidera poter, nel futuro, ni ed orgogliosi di essere essere riconosciuto come tali, e son sicuro che tutti socio del club, con il dintsono disposti a partecipare to al voto, perche ama non al progresso di qualcosa di solo il club, ma anche i veneti, che lo hanno accolto senza alcuna discriminazione. E' Piero del club e lo ama come una sua seconda casa.

II primo punto che vorrel chiarire S la discriminazione di cui Lei ci taccia.

A TRADITION OF QUALITY

L'assemblea generale dei nostri soci ha votato a fayore dell'iscrizione al Veneto Social Club dei non veneti che desiderano f requentare la nostra sede, senza essere accompagnati da un socio, (come impone la legge ai clubs con licenza per la vendita degli alcolici), la loro iscrizione come soci assoclati.

Se prende In considerazione cia, si renders conto che di dIscriminazIoni non ne sono mat esistite tra not.

Passo al terzo punto da chlarire. Lel vorrebbe avere it diritto di partecipazione a tutti gli eventi sportivi, quando sa di appartenere gig ad un altro club Italian°, come boccista partecipa alle gare federali sot-

to altri colori. Lel chlede al Veneto Club di non VENIR MESSO DA PARTE; in che modo? Come Lei sa, tl cub affIda al sottocomitato l'incarico di organizzare I suoi eventi e manifestazioni sportive con II dovere di lasciare un campo di bocce libero (anche durante i glorni delle gare) per i dilettanti soci che desiderano giocare in qualsiasi momento della settimana.

Per partecipare a gare social, i soci ordinari, i soci fondatori e associati devono essere affiliati alla sezione bocce del Veneto Club. Essi vengono distintl In tre categorie (cosl come In tutti i circoli, compreso quell° di cui lei 6 fondatore): giocatori di State League, che pagan° la tariffa dl $6 annul, giocatori dl serie A che pagan° $5, e giocatori di serie B che pagano $4. Lei a quale categoria appartiene?

Mi sembra, ma posso sbagliare, che Lei non abbia seguito i regolame.nti del Suo Club, ne le norme della Federazione, e tanto meno quelle del Veneto Social Club.

Infine tengo a sottolineare che Lei conosce poco della fondazione di questo Club. Fra 150 o pia clubs italiani del Victoria, it Veneto Club 6 stato it terzo.

dopo II Cavour ed II Fogolar Furlan, ad avere una propria sede soclale.

II Veneto Club, fondato nel 1967, 6 s!ato In grado dl costruire tutto cid che possiede, grazie alla tenacia ed al lavoro non solo del sod fondatori ma anche di un folto gruppo di persone venete, In collaborazIone con il comitato fernminile a del vari gruppl sportivi a sociali.

Essl senza aver chlesto alcunche ad alcuno hanno prima realizzato e poi dlretto un grandioso lavoro in seno alla comunita italiana del Victoria. II Club efficlentemente e in molteplici occasions si rivela utile a tuttl gli italiani del Victoria. E di do siamo fierl.

Rolando DI Bari

Condoglianze Domenica, 18 febbraio 1979, a Cervera del Montello, Treviso, 6 deceduto improvvisamente it sig. Giancarlo Agnoletti. Al fratello Cay. Tommaso e signora Emma Agnoletti ii direttore del "Veneto Social Club" porge le pia sentite condoglianze a nome di tutti I soci.

Le decisioni delle due Assemblee generali straordinarie Lassemblea generale straordinaria del 30 novembre 1978 ha approvato le seguenti proposte: 1. che it Club acquisti circa 15 acri dl terreno in Bulleen Road, di fronte alla presente sede del Club, a $5,000 per acro, per creare un campo sportivo e di ricreazione, soggetti ai necessari permessl, e che it Comitato sia autorizzato ad occuparsi di tutti I necessari documenti, domande e contralti; 2. che Ia tassa d'iscrizione per le figlie del sod attuali o deceduti che fanno richiesta di essere associate al Club e sono di eta compresa Ira I 18 e I 21 annl, sia di $10; dopo I'accettazioMembrl saranno ne, (Associated assoclati Members) del Club. generale L'assemblea straordinaria dell'8 febbraio 1979 6 stata chiamata a discutere tl seguente ordine del giorno: 1. she il Club proceda per ottenere tutti I permessi necessari per costruire I quattro camps da squash e I'area rlereativa per i giovani, come da progetti espostl; autorizzare it Comitato ad ingaggiare gll appaltatorl per Is costruzione, elle condizioni she ritiene pia opportune; 2. she II Club acquisti circa 140 acri di terreno a Little River, vlclno

Werribee, per $40,000, soggetto a tutti I permessi necessari per ucare it terreno per II tiro al piattello (clay target shooting) e comodita per picinic, a per autorizzare it comitato ad occuparsi di tuttl I documenti domanda e contratti necessari; 3. autorizzare it comitato ad effeHuare una nuova emissione di obbligazioni, offrendo come sicurezza Ia proprleta complete del Club, ma soggetta a qualsiasi ipoteca o altre garanzie offerte per ottenere prestiti per Ia costruzione e per altri progetti in possess° del Club. Tali obbligazioni verrebbero offferte per ottenere prestiti da parte dei socl, per un ammontare totals non superiore al $500,000 al tasso di interesse del 6 per cento, per un period() di 10 anni.

Le proposte numero 1 e 3 sono state accettate dal soci presenti. Per la proposta numero 1, quella concernente la costruzione di nn "Patazzetto dello Sport" con palestre di squash, bar, docce e spogliatol separatl per uomini e donne, depositi e ripostigli, area coperta per giochi e cornpetizioni varie, 6 stata approvato II preventivo dl $230,000.

La proposta numero 2, "Gruppo presentata dal Cacclatori", non ha ottenuto 11 voto della maggloranza dell'assemblea.

FEBBRAIO-MARZO 1971

L'ECO

DEL

VENETO

PER IL "TROFEO MARCHESIN"

Rappresentanza di boccisti del 'Marconi di Sydney conclude alla pari l'incontro con i giocatori del 'Veneto S.C.'

PAGINA

Corsi di lingua e cultura italiana del "Veneto S.C.'" in collaborazione con la "Societe' Leonardo da Vinci" CORSI ELEMENTARI

11 gruppo degli ospiti del "Marconi Club" di Sydney.

(Foto BERGAGNA)

Con la fine del 1978 si 6 concluso con successo l'esperimento dei corsi di lingua e cultura italiana della Societa "Leonardo da Vinci" in collaborazione con nostro Club.

II progressivo costante aumento delle adesioni ai corsi medesimi, ha dimostrato l'apprezzamento ails iniziativa da parte di tutti i soci, per cui ii comitato ha deciso di ripetere l'attivita anche nel corrente anno.

Per agevolare tutti coloro che intendono iscrivere alle lezioni di Italian() I propri figli, verranno istituiti, come l'anno scorso, due corsi al Sabato: uno nella mattinata e l'altro nel pomeriggio.

Le isrizioni ad entrambi I corsi saranno aperte Sabato 3 marzo venture nei locall del Veneto Social Club ed un rappresentante della Leonardo da Vinci si trovera costs daile ore 10 alle ore 12 a.m.

Ai suddetti corsi saranno ammessi bambini dal 7 ai 14 anni di eta e le quote saranno le seguenti: per un solo figlio per 2 figli per 3 o piu figli

$30 $40 $50

L'importo sopra specificato comprende la tassa di iscrizione per l'intero anno (circa 36 lezioni) e la distribuzione gratuita del libro, oltre a vario materiale didattico. Le quote dovranno essere pagate all'atto dell'iscrizione o direttamente alla segreteria del Veneto Social Club.

Si ricorda che i corsi di lingua e cultura italiana Istituiti della Leonardo da Vinci sono patrocinati dal

In prime piano, seduti: II presidente del "Marconi Club" A. Bagatella (terzo da &Matra) e lo "sponsor" dells cornpetizIone F. Marchesin (secondo da destra) tra II presidente del "Veneto Social Club" cay. Tommaso Agnoletti (a destra) e II vicepresidente del "Veneto Social Club" A. Martini (secondo da sinistra). Alle loro spalle, in pledi. II presidente del Sottocomitato Bocce del Veneto Social Club" A. Boizonello (a sinistra) e II vicepresidente del "Marconi Club" F. Fontana mentre reggono II trofeo.

(Foto BERGAGNA)

Un verdetto dl parita ha concluso, domenica 28 gennalo, l'incontro dl bocce a Melbourne tra una rappresentativa del 'Marconi Club' di Sydney ed una del 'Veneto Social Club' di Melbourne, con In pallo it "Trofeo Marchesin".

La gara si svolge durante II "long week-end" di gennal° ogni anno, con I due club che a rotazlone mettono a disposizione I loro Implantl. Quest'anno toccava al Marconi, detentore del trofeo, andare In trasferta

in quello di Melbourne. giocatori Cinquantadue equamente rIpartIti tra I due Club hanno dato vita a ben sessantaquattro partite, dieci di quadretta, nove di rata e quarantacinque dl tiro al volo. A conclusione delle 3 giomate, i due club hanno scoperto d'essersi diviso II risultato con 32 partite a testa.

Con un simpatico gesto la coppa 6 state affidata al Veneto Club che Ia esporra fino al gennalo 1980 nei suoi locali.

Durante la cena d'addio nella Sala Venezia, I president', II cay. T. Agnoletti ed II sig. A. Bagatella si sono scamblati enbiemi ricordo.

Altrettanto hanno fatto le signore del sub comitatl bocce che si sono scambiate dei graziosi ricordi e che sonostate ampiamente applaudite per la loro prezlosa collaborazione durante II week-end.

II Trofeo Marchesin, detenuto dal Marconi Club dl Sydney, 6 stato riconsegnato dal vice-presidente del

Marconi Club sig. F. Fontana, al signor Marchesin che lo ha affidato al sig. Bolzanello quale chairman del sub comitato Bocclofilo del Veneto Social Club.

II week-end di amicizia e sportivita, 6 stato concluso con I tradizlonali brIndisi con champagne, offerto dal generoso sponsor. I graditi ospiti hanno colto l'occasione per invitare Ia squadra boccioflla del Veneto Social Club a Sydney dove si disputer& II trofeo II prossimo anno.

Consolato Generale d'Italia, it quale al termine del terzo anno di frequenza convalidera l'attestato all'uopo rilasciato data societa medesima.

I programmi a Ilvello elementare si atterranno alle disposizioni del Consolato Generale d'Italia e cornprenderanno giochi istruttivi, canto, recitazione e, dove possibile, corrispondenza con studenti dall'Italia.

CORSI PER ADULTI E A LIVELLO AVANZATO Per I giovani oltre i 15 anni di eta e per le persona adulte, anche quest'anno potranno essere Istitulti uno o due corsi serali di due ore settimanali per 15 setti mane.

Al fine di agevolare una maggiore affluenza ai corsi medesimi l'orario ed it giorno delle lezioni saranno stabiliti second° la richiesta della maggioranza degli Iscrivendi. La segreteria del Club prendera nota delle adesioni e comunichera in seguito it giorno e I'ora di Inizio delle lezioni. A seconda del numero delle iscrizioni, I corsi potranno essere divisi in due sezioni: "Beginners" e "Advanced Italian". La quota d'iscrizione si aggirera sui $50, libro compreso, e potra ovviamente diminuire con una maggiore affluenza di adesioni.

Si invitano pertanto tutti gli Interessati ai suddetti corsi, a prendere contatto al piu presto con la nostra segreteria (tel. 850 7111) per confermare la propria adesione e suggerire l'ora ed it giorno ritenuti piu idonei.

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L'ECO

DEL

VENETO

Echi ed immagini di vita socials

MarcoJodi, 3 gennaio scorso, si 6 svolta nella "Sala Venezia" la cena in onore del personale volontario del V.S.C. che instancabilmente si prodica di anno in anno offrendo la sua opera gratuita al sodalizio veneto.

Dopo un breve intervento della instancabile sig.ra Dal Bosco la quale ha presentato un dono-ricordo ails Ladies Auxiliary ringraziandole per ii loro contributo durante l'anno, ii sig. Agostino Martini, vice presidents ha ringraziato tutti i suoi collaboratori ricordando loro che nuovi volontari sono sempre i benvenuti.

Al termine della cena it presidente del Club Cay. T. Agnoletti ha espresso it suo piu sincero ringraziamento a tutti i volontari e collaboratori ai quali si deve se it Veneto S. C. 6 oggi considerato un monumento ai veneti ed agli italiani in Australia. Ed ha ricordato loro che solo mantenendo una unione fraterna si potrh in seguito continuare a progredire onde poter offrire ai nostri figli qualcosa della quale potranno andare orgogliosi. Per questo l'opera volontaria prestata da circa 100 soci del club 6 una chiara indicazione del legame che esiste nella comunIta veneta.

FEBBRAIO-MARZO 1979

I piu' giovani: le speranze del Veneto S.C.

II sig. Peter D'Adam, del "Sottocomitato CaIola" del Veneto Social Club, e Is squadra di calcio degli "Under 11".

(Foto BERGAGNA)

La "squadra del puicini" nella glomata della premiazlone.

In ultima Lila (da sinistra) I dirigenti Gregorio Panzin, Peter D'Adam e tl tesoriere del "V.S.C." Tony Pegoraro.

(Foto BERGAGNA)

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E' giunta da Cusignano (Treviso) Ia madre dell'attuale titolare della licenza degli alcoollci del "Veneto Social Club" Lino Bettiol, ii quale e uno dei pionieri del sodalizio.

Si tratta della signora Maria Bettiol, Ia quale ha riabbracciato fra gli altri i figli Lino e Secondo, la nuora Rosetta e la sorella Amalia (madre del comm. Duilio Barro).

In occasione del quarto anniversario del Veneto Social Club, la signora Amelia ha celebrato le sue 80 primavere, presenti fra gli ospiti d'onore anche it presidente della Camera federate dei deputati Sir Billy Snedden e Lady Snedden.

Alla gentile signora Bettiol "L'Eco del Veneto" porge I'augurio di un felice soggiorno in Australia.

Nella foto sopra: (da sinistra) la sig.ra Giulia Bettiol, la sig.ra Maria Bettiol, Sir Billy Snedden, sig.ra Amalia Barro, it sig. Lino Bettiol, Lady Snedden, i coniugi Secondo e Rosetta Bettiol, la sig.ra Elisa Tofoletto. (Foto Bergagna) Componenti • "Under 14".

Rappresentanti del gruppi dells Signore del "Marconi Club" dl Sydney e del "Veneto Soda !Club" in occasions della competizione boccistica annuale per II "Trofeo Marchesin" che quest'anno al 8 svolta a Melbourne. (Foto Bergagna)

accompagnatori della squadre di calclo (Foto BERGAGNA)

Un gruppo dl glovanl boccistl del "Veneto Social Club" tra cul vi sono I vincitori della gara patrocinata dal signori "C. e A. Zanatta" e disputatasi II 21 febbralo. Al di sotto del 12 annl: primo M. Pozzer, secondo R. Favrin, terzo E. Stocco, quarto L De Rosa; oltre 1 12 annl e al dl sotto del 18: primo R. Marson, secondo F. Moraz, terzo P. Franz, quarto R. Palotta (Foto BERGAGNA)

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L'ECO

DEL

VENETO

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A Chiumello e Bonis la "Boccia d'oro" All'inIzio dello scorso dicembre, con Ia partecipazione di quasi tutte le migliori coppie disponibili, sl 6 svolta a Werribbee la sesta edizione della "Boccie d'oro", Is manifestazione boccistica di dopplo aperta a tutte le categorie. II successo 6 stato superiore ad ogni aspettativa a clo sl deve prIncipalmente elle 2 coppie finaliste, che, pur non avendo mat giocato insieme in precedenza, si sono dimostrate motto affiatate ed hanno dato luogo ad una finale entuslasmante.

Da una parte erano schierati L. Chlumello e M. Bonk, del Veneto Social Club, dall'altra J. Pase e J. Bordignon, del Fogolar FurIan; nonostante questi ultimi due provenissero della serie Inferiore, i1 gioco da lord espresso non ha fatto per niente rimpiangere I giocatori di "State League", che almeno sulla carta sono 00 quotati e che per paura di un confronto dlretto con giocatori di divisione inferiors si sono astenuti dat partecipare alla gara, evitando in tat modo eventuali brutte figure.

Come si diceva, in finale sono arrivate le coppie L.

Chiumello-M. Bonis e J. Pase-J.Bordignon: quest'ultimi, di fronte alla spettacolare giornata di L. Chiumello, tl quale ha fatto registrare una media dell'80 per canto di tits utili, non hanno potuto fare altro che opporre una reslstenza onorevolissima. II compagno di Chiumello, Bonis, ha anche egli disputato un'eccellente gara, altrettanto preciso negli accostamenti, egli ha messo a dura prove it bravo Pase, che pur non essertdo della stesso levatura di Chiumello rlmane ancor oggi uno dei pio valenti bocciatori d'Australia. Accanto a Pase ha ben figurato it forte Bordignon, anche se le sue bocce sono state quasi sempre buon bersaglio per Chiumello.

In buona forma anche le due coppie di Werribee A. Muraca-Callegher e M. Tiatto-M. Reffo, ma I secondl hanno dovuto cedere it passo a Pase-Bordignon in semIfinale ed hanno poi perso la finale per it terzo posto contro la coppia MuracaCallegher, nonostante le bellissime bocciate di Mario. Buone anche e prestazioni del varl Montanari-Fragapane, R. e N. Polzella, Mi-

nazzo-Salvo e DulmovlcColalto, tutte dell'I.S.C.W., che hanno pert) dovuto cedere rispettivamente al phi forti Tiatto-Reffo, Pase Bordignon, Muraca-Callegher e Chiumello-Bonis.

La gara 6 state patroclnate dalla ditta "R. & P. Plovesan", che oltre ad aver offerto II magnifico trofeo permanents ha messo a dIsposIzione dei vIncitorl anche del bellissimi trofel personall.

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I tinalisti della rnanifestazione di doppio, denominate "La Boccia d'oro". Da sinistra: M. Reffo, M. Tiatto, J. Bordigno, J. Pas*, M. Brunato (direttore di gara), A. Muraca, L: Chiumello, M. Sonia, G. Callagher.

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La fade dei carnici LEISSCI era vissuto anche Laurin it carnico di Ampezzo, che aveva stabilito rapporti diretti col Cristo per risolvere i suoi casi di coscienza, che aveva impostato una specie di contabilita amichevole, ma rigorosamente esatta, con un Crocifisso da Jul stesso scolpito in un acero e murato su una pietra grande come un focolare nel crocicchio a ridosso di case sue.

Laurin non andava in chiesa perche Jul voleva aver a che fare col padrone, non con i fattori — diceva.

E it padrone, it Cristo, Jul lo aveva I), fuori del/a porta di case. Cosi trattava direttamente con Jul a tu per tu; ma teneva Laurin la contabilita: dare e avers. Un fiore al Cristo a tante bestemmie perdonate, un Gloria Petri e tante feste da poter lavorare, un inchino e tante sbornie dimenticate. E secondo la sua contabilita fu un galantuomo. Eppure non riusci a realizzare it suo sogno: costruire la case nuova. Continuo sempre a raccogliere e a preparare sassi fino alla fine dei suoi giorni e a non spenders un centesimo.

Andava a tosarsl sul "vecchio di tuna"' perche non gli ricrescessero i • dopo cane ribattinava i piatti rotti per risparmiare, • vendeva este di legno per le falci. Li sceglieva nel bosco, da piccoli, gli olmi e gli aceri che avevano la sagoma adatta a li aspettava che crescessero, e aveva la scale del fienile gonfia di menici in ►orma.

Si ammald una volts sole, per morire, e net letto fabbricava museruole per i Quando fu alla fine, it pievano chiese di vederlo e 911 si avvicin6 adagio adagio. Laurin delirava, ma

quando rinvenne e conobbe it prate, non lo cacci6 e non lo chiamd "il fattore". Alz6 tanto che pots la grossa mano solcata da profonde crepe e gli disse in un orechio, da sentirla appena quella voce che tremava: "Signor pievano... porti un flora al Cristo... ho sbagliato i conti; ho dimenticato una giornata di bestemmie.

11 pievano lasci6 tutto, scese di balzo, strappd della siepe un mazzetto di fiori e li post) net bossolo di granata, ai piedi del Cristo, sul sasso. Poi risall in un salto e trovd Laurin che si segnava... E arrive) giustc a benedirlo.

Ecco, cos) mi piace ricordare i Carnici: gente di fade; uomini che vivono silenziosamente con gli occhi pieni delle visioni delle Toro montagne: visioni di betterza e d'infinito che non pgssono non avvicinare autenticamente a Dio. Riedo Puppo

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of our symbol: the winged lion

La squadra di pallacanestro maschile del "Veneto Social Club", campione della categoria "Men's B Grade BulleenTemplestowe Sunday Competition". In piedi (da sinistra a destra): Alex, Eddie Bettiol, John Amadio, Paul Glanfriddo, Renato Celotto, Agostino Zucon. Accosciati (da sinistra): Edo Barro, John Krober, Terry Wallace (allenatore), Francis Maiorino.

(Foto BERGAGNA) 0 0 C J 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 00 0

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The present Church of St. Mark is the third on its site.

Soon after the concentration at Rialto a small wooden church was erected about the year 828 for the reception of the relics of St. Mark, brought from Alexandria. St. Mark then become the patron saint of Venice in place of St. Theodore.

This church was burned in 976. About 1063 there began a remodelling of St. Mark's.

SAINT MARK Saint Mark, evangelist end apostole of first-generation Christianity and the traditional author of the second Gospel. His symbol, therefore, has become the lion, the second animal at the throne of God (Ezek.

1:10 and Rev. 4:7). These four animals are taken to represent the tour evangelists, Matthew, Mark, Luke and John.

Ezekiel 1:4-11.

I saw a storm wind coming from north, a vast cloud with flashes of lire and brilliant light about it; and within was a radiance like brass, glowing in the

CERAMIC CENTRE

heart of the flames. In the fire was the semblance of four living creatures in human form. Each had four faces and each four wings; their legs were straight, and their hooves were like the hooves of a calf, glittering like a disc of bronze. Under the wings on each of the four sides were human hands; all four creatures had faces and wings, and their wings touched one another. They did not turn as they moved; each creature went straight forward.

Their faces were like this: all four had the face of a man and the face of a lion on the right, on the left the face of an ox and the face of an eagle. Their wings were spread; each living creature had one pair touching its neighbours, while one pair covered its body.

Rev. 4:7 In the centre; round the throne itself, were four living creatures, covered with eyes, in front and behind.

The first creature was like a lion, the second like an ox, the third had a human face, the fourth was like an eagle in flight.

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Castelfranco Veneto ha ricordato it suo piu' illustre figlio: it grande artista Giorgione Com'e bella Castelfranco at mattlno presto quando it sole inonda la grande spianata deserta della piazza del mercato, rendendo pia fonde le ombre dei portici e sollevando pigri barbagli della acque verdastre

del fossato. 0 al tramonto, quando le mura dell'antica cittadella splendono rosse contro un cielo placido. 0 a notte, quando gli abitanti si attardano a mangiare angurie e a ciacolare sotto i piatani. A ridosso della cinta fortificata, tl paesaggio ha qualcosa di familiare.

Qualche nuvolone nero, un fulmine che taglia it cielo, ed ecco lo sfondo della "Tempesta", it capolavoro del Giorgione, uno dei dipinti pia famosi di tutte le L'anno scorso, epoche. quinto centenario della nascita di Giorgione, Castelfranco Veneto, citta natale del pittore, aveva chiesto invano all'Accademia di Venezia che le prestasse la Tempesta, per esporla, con tutti gli onori, all'ammirazione degli abitanti a del turisti. Ma un quadro del Giorgione non puc essere spostato con tanta facility: anzi, non puc essere affatto spostato. Lo sconsigliano insuperabili motivi di sicurezza. Non sono solo I ladri a far paura, o gli incidenti di un pur breve viaggio: ma gli sbalzi di temperature, le alterazioni dovute alla troppa (o troppo poca) umIdita, una Illuminazione non confacente. lnsomma, chi ha un Giorgione se lo tiene ben stretto. Cosi, Castelfranco ha festeggiato it suo figlio pia illustre facendo a meno dl esporre non solo la Tempesta, ma anche la Giuditta, del museo dell'ErmItage a Leningrado; la Laura e i Tre filosoti, del

KunsthIstorisches Museum di Vienna; e la Venere Dormiente, della Gemildegalerie di Dresda: per non citare che i quadri di pit) sicura attribuzione.

Ma, a parte questa lacuna, Castelfranco ha fatto

tutto cid che ha potuto per onorare Giorgione; al punto che di tutti i personaggi che hanno visto nel 1978 cadere it centenario della loro nascila — da Pio IX a Vivaldi, dal poeta Aleardi a Vittorio Emanuele II — Giorgione 6 stato senz'altro it pia fortunato. Tutta una una citta a sua disposizione, e non solo la citta, con le sue mostre giorgionesche (7!) e tl suo teatro, in cut si sono rincorsi spettacoli e concerti in qualche modo collegati con Giorgione e la sua epoca, ma anche i dintorni, dove alcune tra le pia belle villa venete, da Villa Elmo a Ca' Maser, furono, in un certo senso, "precettate" perche si presentassero in tutto it loro fulgore ai visitatori del Centenario.

In questa degnissima cornice, dunque, Giorgione ha compiuto it suo cinquecentesimo anno. Ma 6 stato II cinquecentesImo o it cinquecentesimoprimo? In realta, non si sa bene se Giorgione sia nato nel 1477 o nei 1478. Quel pasticcione di Giorgio Vasari, che rimane purtuttavia la fonte principale della scarna biografia del Giorgione, una volta dice 1477 ed un'altra volta 1478. Se aveva delle incertezze lui, che scriveva nel '500, figuriamoci che possibility abbiamo not di ristabilire la data esatta. E fosse questo l'unico dubbio relativo al Giorgione. In reata, non si sa neppure

quale fosse it suo casato.

II Vasari lo dice "di umilissima stirpe". Dopo la sua morte, la famiglia Barbarella di Castelfranco si face avanti ad aggiudicarsi Giorgione. Carlo RidoIfi, che scrive nel 1648, aumenta it polverone, suggerendo che Giorgione possa addirittura esere nato non a Castelfranco, ma a Vedelago, localita poco distante. Voce suite quale non mi soffermo, perche sarebbe tl colmo che, dopo tante fa:iche e spese, Castelfranco si vedesse sottratta anche la paternita del pittore.

Ebbe, sembra, educazione raffinata: non solo si intendeva di pittura, ma anche di musica. Sapeva suonare e cantare "divinamente". A Venezia, dove trascorse la maggior parte della sua vita, tutti andavano pazzi per lui, e le autorita e le famiglie patrizie non si stancavano di commissionargli quadri ed affreschi. II Vasari e it Ridolfi concordano nell'attribuire al Giorgione un debole per le belle donne. Secondo it Vasari, Giorgione mori proprio per essere stato contagiato di peste della sua innamorata del momento; mentre secondo it Ridolfi, tl pittore mori di crepacuore perche la sua amica gli era stata infedele.

L'anno della morte, secondo it Vasari, 6 it 1511. Anche in questo, percid si sbaglia. Una letters recentemente scoperta lo smentisce. La letters 6 di Taddeo Albano a Isabella d'Este. Isabella aveva chiesto alto Albano di acquistare per lei un quadro di Giorgione; e ('Albano risponde, in data 8 novembre 1510, dandole l'annuncio che Giorgione morto e che coloro che detengono le sue opere non se ne vogliono separare a nessun costo ("nessun prezzo").

gnatti, che 6 II catalogo ufficiale delle Mostre) ad una minima di sedici, fatta della giovane studiosa ingiese Jaynie Anderson. Ancora piu severo II giovanissimo ed estroso Vittorio Sgarbi, ispettore storico dell'arte della Sovraintendenza per i beni artistici e storici del Veneto, che ha collaborato all'allestimento delle mostre. Sostiene che l'unica fonte certa per l'attribuzione 6 l'umanista Marcantonio Michiel, contemporaneo del Giorgione, che in un suo manoscritto, pubblicato solo nell'800, descrive le collezioni private dei nobili venezianl. Egli ci fa cosi sapere che in casa Vendramin si trove "el paesetto in tele can la tempesta, can la cingana et soidato" (La tempesta), mentre in casa Contarini si trovano I Tre fflosofi e la Venere; questa ultima, pert), stando a quanto scrive it Michiel, fu terminata con l'aiuto di Tiziano. L'umanista descrive anche altre opera del Giorgione di propriety di privati,

se buttata via. Fortuna che non fu asco:tato. Qualche anno pia tardi un suo successore, it vescovo Morosini, avendo trovato la Pala "corrupta et deformata", si accontentd di chiedere che fosse restaurata. A tutt'oggi, la Pala ha subito qualcosa come otto restauri; ('ultimo per mano di Betty Jones.

La Tempesta, i Tre filosofi, la Venere e la Pala di Castelfranco: questa 8 dunque la base di un catalogo giorgionesco, oltre al frammento di un affresco, un nudo femminile, proveniente dal Fondaco dei Tedeschi.

Un catalogo sicuro minimo, quindi, a cut si possono aggiungere, a seconds della sensibility del critico e della interpretazione delle radiografie dei vans dipinti attribuiti, una decina, o poco pia, di altre tele. Ma pur cosi ridotta, ('opera del Giorgione segna un punto fondamentale nella storta dell'arte. Prendiamo la Ternpasta, per esempio, piccola tela di semplice imposazione, ma di significato cost

best seller su Giorgione (La tempesta interpretata), ci troveremmo invece di fronte ad Adamo ed Eva. Ma non 6 questo l'importante, secondo Sgarbi, 6 che la Tempesta 6 la miglior dimostrazione della test secondo cul Giorgione, non solo 6 it primo pittore a svolgere di preferenza temi laid, ma e anche it primo a prendere consapevolezza del fatto che la pittura pub essere arte indipendente, non subalterna alla scrittura. La Tempesta, infatti, si pud solo vedere, non pub essere descritta.

L'autonomia di chi !Tie dipinta 6 completa.

D'altronde. viene vog:ia di chiedersi, ha importanza che un'opera attribuita a Giorgione sia a non sia veramente di Giorgione? Purche sia bella... 0 l'au:enticita di un'attribuzione 6 fondamentale al fini della fruizione di un'opera d'arte?

Risponde encore Vittorio Sgarbi: "E' un problema antico. Innanzitutto, stabilire l'autenticita di un'opera di

Di certo, in tutta la vicenda terrena di Giorgione, c'e che marl motto giovane, intorno ai trentatre anni; e che gia in vita era apprezzatissimo: it che non si verifica per tutti gli artisti.

Ma i'ombra che avvolge la sua esistenza si estende anche alla sua attivita. Egli non usava firmare le proprie opere; forse perch, a differenza di altri contemporanei, lavorava soprattutto su commissione di e questi non facevano, allora, questioni di autenticita. 0 forse perche era modesto. 0 forse ancora perche era troppo Piero ed aspettava che fosse l'eccellenza delle sue opere a denunciare la sua mano.

Fatto sta che ii catalogo delle opere giorgionesche e stato, nei secoli, uno dei piu elastici che si possano immaginare. In pratica, per lunghi periodl, si sono attribuite a Giorgione tutte le tele cinquecentesce di egregia fattura che non recavano la firma dell'autore.

Ancora nell'800, I quadri del Giorgione si contavano a centinaia. Oggi si 6 motto phi prudent!. Si va da una di valutazione massima trentuno opera (vedi II Pi-

ma non 6 stato possibile identificarle con certezza.

Un altro dipinto di attribuzione sicura e la Pala di Castelfranco, nominata per la prima Volta in un documento vescovile del 1603 e atribuita a Giorgione in un successivo documento del 1635. Sara interessante sapore, a questo riguardo, che giy agli inizl del '600 la Pala era in cattive condizionl; cosi cattive che it vescovo Molin voleva che fos-

oscuro che da secoli ci si arrovella per spiegarla. II Michiel, abbiamo letto, vedeva nel personaggi in primo piano una zingara e un soidato. Altri, pia fantasiosamente, si sono sbizzarriti a identificare nella donna che allatta it bambino, la madre di Giorgione — madre nubile, — e nell'uomo it suo seduttore. Nella recente interpretazione di Salvatore Settis, che ha scritto proprto quest'anno un

ante ha un grande interesse storico. Quanto al godimento dell'opera in se da parte di chi la guarda, cade opportuna la citazione di una poesia di Marianne Moore, Benedetto 6 l'uorno: "Ah Giorgione! C'e chi imbastardisce e c'e chi esalta tutto cid che tocca: benche poi forse l'autoritratto di Giorgione non coipirebbe la mia fantasia se non mi assicurassero ch'e lui" ".

Mariagrazia Cucco

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Ritorno dal Veneto Lei aveva sperato che suo marito sarebbe tomato guarito, dopo it suo viaggio in Italia.

La sua malattia, infatti, non era di quelle che si possono curare con le medicine. Solo tornando al paese lui avrebbe potuto liberarsi di quel tarlo che lo rodeva e che aveva finito per avvelenare Ia loro vita. di Non sopportava vederselo gironzolare per casa con quell'aria afflitta, come se fosse in esilio.

Come se quells non fosse la sua casa.

Come se questa non fosse la terra dove erano nati i suoi figli.

Estraneo era diventatol A tutto e a tutti.

II viaggio in Italia pareva riche fosse ormai medio ad una situazione insostenibile.

Poiche ne erano convinti entrambi, insieme I'avevano deciso e programmato: lui sarebbe rimasto via poche settimane e lei ('avrebbe atteso.

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Le intenzioni, per°, con cui i due coniugi avevano preparato tl viaggio erano ben diverse: lei sperava che suo marito avrebbe provato una salutare delusione e lui, invece, era la sua illusione che voleva ostinatamente continuare a coltivare...

— Ma non li leggi i giornali? — Gli aveva chiesto lei un giorno. — Non capisci che l'Italia non A pit) quelle di un tempo? - Cosa me ne importa?

E' sempre la mia terra! — le aveva risposto.

Ma lei aveva sperato lo stesso che tl contatto diretto con una realty cost mutata l'avrebbe risvegliato dal suo sogno.

Non avrebbe piu trovato, lassb sull'Altipiano, tutti quei rite quotidiani che avevano riempito di significati, di persone, di cose, le sue giornate di ragazzo, quando si alzava presto per servir Messa e d'inverno sua madre lo avvolgeva in chllometri di sciarpe di lana e le strade erano ghiacciate che si poteva patti-

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di Laura Monese nare per qualche tratto, con gli scarponi chiodati — proprio la dove d'estate era solito correre scalzo, riempiendosi le narici dell'odore del fieno....

E lul lo sapeva questo: che quel tempo non sarebbe piu tomato. La madre era morta e non avrebbe pit) sferruzzato per lui sciarpe di lana davanti al grande camino in pietra della cucina scura e pure rilucente di rami appesi alle pareti.

Gli amici erano disperse per it mondo o intristiti orami — pensava — da una vita senza sorprese.

in Australia, si sentiva se non felice almeno appagato.

Anche sua mogtie avrebbe capito a poco a poco cos'era stato per lui quel lungo viaggio: cos'era state e cos'era ancora l'Italia, ii suo Veneto, it suo Altipiano, per lui.

In un certo senso non era affatto guarito dalla sua "nostalgia" — come la chiamavano i suoi figli austratiani, che mettevano lo accento al centro della parola e facevano sembrare quel suo oscuro sentimento una vera malattia infettiva, come la scarlattina oil morbitlo....

Eppure, sotto un aitro punto di vista, non era pib ammalato. Anche questo sua moglie avrebbe capito a poco a poco. E ne sarebbe stata felice.

Eppure.... Era la cha aveva votuto tomare.

Qualcosa — era certo, partendo — avrebbe trovato che qui non c'era.

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Ed ora che era ritornato

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sua regione aveva imparato anche la sua storia, che aveva sempre ignorato. Si era guardato attorno con curiosity, interessandosi a tutto: aveva assistito alla rappresentazione nell'Arena di Verona, aveva sostato sotto al balcone di Giulietta e nelle piazze accanto al monument° di Dante o alle tombe degli Scatigeri. Assistendo in laguna alla cerimonia fastosa del Matrimonio del Mare, s'era sentito orgogloso detl'incredibile, lunghissima storia della Repubblica di Venezia.

Aveva voluto ammirare nelle Gallerie e nei musei i quadri dei grandi pittori che avevano ritratto la vita della Serenissima nel suo splendore — Canaletto, Guardi, Tiepolo, Veronese — e quelli che l'avevano rispecchiata nella sua realla quotidiana e familiare, come Longhi. Poi aveva voluto assistere alle commedie di Goldoni a ammirare i palazzi del Palladio a Vicenza e le splendide villa sul Brenta e non s'era mai stancato di girare per le vie delle altre citta e dei paesl tutti cosi diversi, antichi e bellissimi....

Anche di notte passeggiava, contemplando palazzi e paesaggi. Non aveva tempo per dormire: voleva vedere tutto, sfruttare ogni momento.

Ed ora aveva capito.

NESSUNO AVFEBBE POTUTO PORTARGLI PIU' VIA QUELLA RICCHEZZA. L'aveva portata con se, qui in Australia.

Non era in un piccolo paese perduto e lontano che egli aveva le sue radici: era in una splendida, immortale civilta. E questa non l'avrebbe perduta mai.

Quei colori dei palazzi e dei paesaggi, in cui era passata tanta storia• erano la sostanza delia sua stessa realty umana. Erano l'atmosfera entro cui avrebbe potuto sempre riconoscersi. Anche qui, cosi lontano com'era ,ormai.

Si sentiva pi6 tranquillo, ora. L'avrebbe spiegato a sua moglie cos'era stato quei viaggio per lui. Non era servito a coltivare una illusione, anche se non era servito a procurargli una delusione, come lei aveva sperato per it suo bene.

Era servito invece a permettergli di conquistare finalmente una realty la realty immortale della sua terra, che lui — anche qui — avrebbe sempre custodito.

Quella realty era una memoria d'amore.

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Sl, quel viaggio era proprio stato una benedizione.

Ouando era giovane non s'era mai mosso dal paese e credeva che l'Altipiano di Asiago fosse tutto tl mon• do. Venendo in Australia aveva vissuto it distacco dal suo piccolo mondo antics come un terribile trauma e non era mai stato capace di amare questo Continents Nuovissimo, in cui pure aveva messo le radici la sua famiglia.

Ora soltanto capiva che era stato un errore dc,vuto alla sua ignoranza se fino a poco tempo fa aveva diviso i1 mondo in due parti opposte: la, net suo a,:tico paese, tutta la gioia e Ia vita a it bene per lui; qua, dove era costretto a vive-e e a lavorare, solo tristezza e malinconia e male per lui.

No, ora sapeva, non c'erano solo due colori: tl bianco e tl nero. C'erano infiniti, splendidi colori che non avrebbe mai perduto.

Non c'era soltanto tl bianco del suo magnifico Altipiano sepolto nella neve....

Durante it suo viaggio aveva votuto visitare tutta la sua splendida regione e avrebbe per sempre conservato negli occhi l'azzurro delle bale romantiche e appartate del Lago di Garda e it verde argento o cupo dei suoi ulivi e dei suoi clpressi, it colore rossastro o rosato delle Dolomiti al tramonto e I'oro delle spiagge di Lignano e di Chiogqia e l'argento dei fiumi piu iunghi e famosi d'Italia, it Po e l'Adige, it Grappa e tl Piave....

— Ma i mare e i fiumi sono inquinati! — l'aveva avvertito sua moglie prima che partisse. Un fatto era certo, pert,: lui quei colori dell'arcobaleno aveva proprio visti e It avrebbe portati sempre net cuore.

— Tutto tl mondo 6 inquinato! — aveva risposto allora, certo del fatto suo.

— Ma tutti i colori del mondo ci sono anche qui!

— aveva obiettato ancora sua mogtie, quando al ritorno gliene aveva parlato.

— Si, forse hai ragione: ci sono anche qui — aveva risposto lui — ma solo ora posso accorgemene, perche It vedo attreverso i cotorl della mia terra. — LI avrebbero visti insieme quei colori nuovi eppure antichi — era certo — perche anche lei avrebbe capito che soltanto continuando ad amare la sua terra lontana lui avrebbe potuto finalmente cominciare ad amare anche questa.

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L'ECO

DEL

V E N E T O

FEBBRAIO-MARZO 1979

L'organizzazione calcistica del Veneto Social Club (Bulleen Soccer Team)

La squadra di squash del Veneto Social Club si 6 classificata al secondo posto nella "1978 Spring Pennant Season" di grado B. Da sinistra: John Dal Santo, Ron Barbano (capitano), Llew Rees, Morrie Rech e Nat Surace. Le squadre venete 1 e 5 hanno partecipato entrambe alla gran finale, ma con avversa fortuna. La n. 1, irtfatti, pur avendo battuto per ben due volte durante l'anno quella del Croyton, veniva sconfitta nella finale. Della squadra n. 5 facevano parte John Capicchiano, Lawrence Osellame, John Travaglini, Frank Dal Santo e Lou D'Orico.

(Foto BERGAGNA)

Giocatorl della squadre "Senior" di calcio del "Veneto Social Club" the partecipano al

campionato sotto II nome dl "Bulleen Soccer Team". Questa foto 0 stata scattata (Foto BERGAGNA) durante Ia cena danzante per la "Presentation Night"

SoR

SAM CA CA GS 0 C CORDh A s tg

Domenica 24 dicembre sui campi di bocce del Veneto S.C. si a conclusa Ia Competizione Femminile "Round Robin" patrocinata dalla ditta "Corona Travel".

Nella foto da sinistra: A. Pretotto (IV), G. Perosin (I), it signor Sam Clacagno (Sponsor della gara), A. Pegoraro (II) e A. Zanatta (III).

POMPE FUNEBR1 22 Lygon St., East Brunswick Telefono: 387 4044 (24 ore)

Componenti e collaborator) del "Sottocomitato Calclo" del Veneto Social Club.

(Foto BERGAGNA)

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L'ECO

DEL

VENETO

FEBBRAIO-MARZO 1979

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