L'eco Del Veneto Anno VII - N24 - Giugno 1980

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L'ECO BEL VENETO Pubblicazione del "Veneto Social Club" — "L'Eco del Veneto" si spedisce gratis per posta a domicilio — Direzione ed Amministrazione : "VENETO SOCIAL CLUB" 191 Bulleen Road, Bulleen, Vic. 3105 — Telefono 850 7111 Direttore Responsabile : Gilberto Martini — Redazione : Associazione Italiana Leonardo da Vinci - Telefono 3504978

ANNO VII — No. 24 — Giugno 1980

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LETTERE AL DIRETTORE

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Caro Direttore, congratulazioni per la nuova veste che ha assunto it periodico del Veneto S.C. dal numero del mese di Aprile; credo che sia senz'altro un miglioramento sul formato precedente. Si sfoglia bene e si legge volentieri.

Non posso corn unque lasciar inosservato un articolo che per la sua mole, sei colonne motto fitte, e per - it suo contenuto, da' tutta l'impressione di vo/er essere l'articolo di fondo. Mi riferisco alle pagine 22 e 23 e naturalmente ai "torti" dei genitori e dei figli.

Quando si vuole giudicare una societa' e' sempre per icoloso generalizzare, quando poi si generalizza parlando della corn unita' italiana che ha una fisionomia cosi' poliedrica e delle manifestazioni cosi' tanto svariate, allora si incom incia proprio a pestare su un campo minato.

A parte la con fusione dell'articolista che definisce la societa' australiana "prettamente matriarcale e libera", due termini che si contraddicono, e it chiamare in causa Catone mor to e sepolto da due mila anni, o Freud le cui teorie sono da motto tempo superate, l'autore con quattro esempietti cerca di provare che non c'e' piu' speranza e "stiamo correndo verso l'abisso e it degradamento morale" e tutto questo per colpa dei genitori.

Nel prim o caso si parla della famiglia italiana con diet/ figli. Guardiamoci attorno e vediamo quante famiglie della nostra corn unita' hanno piu' di tre figli. Si tratta quindi di un caso tipico? 0 la ragazzina che ha grandi ambizioni di far carriera come allenatrice di palla volo, quante ne vediamo negli stadi con it nome italiano? C'e' poi it caso della povera vedova the si fa soffiare l'eredita' dai Testimoni di Geova e del ragazzo che lascia la scuola a 15 anni e poi diventa uno sciopera to.

Se it Direttore di questo periodico me lo permettesse, potrei senza nessuna difficolta' riempire tutte le 31 pagine della rivista e anche la copertina con esempi di giovani della nostra corn unita' che hanno dim ostrato e continuano a dimostrare impegno, onesta', serieta' e laboriosita'. Tutto questo non per colpa, ma per merito dei loro genitori.

Sono completamente d'accordo con l'articolista che nella gran massa degli emigranti venuti in Australia c'era "solo una cosa in comune: fare soldi e possibilmente alla svelta".

Nella gran parte possiamo dire che ci son riusciti, lavorando duro, e /'hanno fatto per i loro figli. Questi figli in linea di m assim a hanno capito i sacrifici dei genitori e hanno saputo trarne un vantaggio. Se vogliamo misurare it successo dei figli dei nostri emigrati non abbiamo bisogno di vedere se ci sono nom i italiani fra le allenatrici di palla volo; troviamo

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SOMMARIO LETTERE AL DIRETTORE Pag.3-4 TEATRO: Passione d'altri tempi? di O.B 5-6 LADIES AUXILIARY 7-8 MISS VENETO 8 CALENDARIO ATTIVITA' SOCIALI 10 PAROLE INCROCIATE 11 NOI E LA SCIENZA: Le stelle che passione 12-13 TENNIS - 14 Regole da non dimenticare 14-15 BOCCE: Apoteosi azzurra nel nostro bocciodromo 16-17 COMUNICAZIONE AI SOCI 17 SOLUZIONE DEL PRECEDENTE CRUCIVERBA 17 L'OROSCOPO 18 NOTIZIE DAL MONDO 19 LETTERA AI SOCI DEL V.S.C. del Segr. Avv. C. Bernardi 20 L'ANGOLO DELLE SIGNORE 21 RIFLESSIONI di O.B. — 11 Veneto celebra it Palladio di M.G. 22 POMPEI: A.D.79 23-24 "L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI" - Recensione di R.B 25-26 SQUASH — NETBALL 27 OLTRE IL MARE — Novella di Talia 28 L'Invecchiamento della popolazione in Australia 29 LA SALUTE NELLE PIANTE 30

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L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980— Pag. 3

Segue dalla pagina precedente gli italiani e motto numerosi in tutte le piu' amihite protessioni, nei vari settori dell'inaustria e del corn mercio tanto da causare l'invidia della societa' australiana e degli altri gruppi etnici. Forse I'unico campo in cui gli italiani sono un po' lenti a penetrare e' nano vita politica [anche se gia' abbiamo vari sindaci], ma anche questo e' corn prensibile datoche la gran parte degli emigrati del dopoguerra eranostanchi di politica prima ancora di arrivare in Australia e naturalmente non hanno incoraggiato i figli a seguire questa strada. E' chiaro che vi sono casi di figli che non hanno corrisposto alle aspettative dei genitori, ma i problem i e le crisi fra una generazione ed un'altra sono vecchi quanto e' vecchio it mondo. Non parliamo ora di "catastrofe finale".

Dubito motto che i giovani di origine italiana giudichino i genitori come gente di "tradizioni che fanno ridere o sprofondare dalla vergogna". Puo' essere vero in qualche caso, specialmente quando it genitore ha fatto capire al figlio che si vergognava del suo passato. Ne/la maggioranza dei casi questoe' falso.

Alcuni anni fa, quando erano ancora comuni i casi di intolleranza verso gli emigrati, i bambini nelle scuole soffrivano di un certo complesso e soffrivano in silenzio, ma soffrivano, non si vergognavano e hanno saputo attendere fino al momento in cui possono orgogliosamente manifestare a tutti la loro identita', la loro cultura e le loro tradizioni. Forse una volta ci si riguardava di parlare in italiano in pubblico; ora la scritta "Qui si parla italiano" appare motto in vista in tutti gli uffici o negozi di una certa importanza.

Gia' che siamo in vena di esempi ricordo con quanto orgoglio un giovane di oltre vent'anni mi disse un giorno: "Mi vegno da Cesuna". Da notare che e' nato e cresciuto in Australia e i genitori son qui da piu' di trent'anni. In questa semplice frase c'e' tutta la ricchezza di un passato che non e' mai stato rinnegatc, ma che continua e verra' tramandato da una generazione all'altra.

L'autore dell'articolo ci dice che le madri dovrebbero imparare da Cornelia, la madre dei Cracchi, scornparsa anche lei qualche centinaia d'anni prima di Catone. II dramma dell'emigrazione ha visto reroismo di tante madri che si sono sacrificate prima lasciando la loro terra e poi

ricostruendo un'esistenza nuova in Tuttavia e' mio dovere precisare questa nazione che le ha ospitate e che l'articolista in causa indirizzava hanno saputo imbastire una societa' la sua remora specificatamente veritalo-australiana che viene additata so quelle tendenze generali che la come esempio alle famiglie local!. societa' moderna ha per il valore Lasciamo pure che la Cornelia dei educativo della prole ed a cui la Gracchi dorma in pace. societa' italiana non fa eccezione.

L 'ar ticolista dopo aver fattotutte le Gli esempi citati nell'articolo non acrobazie immaginabili e possibili volevano affatto rispecchiare la geper provare che "la nostra societa' sta andando alla deriva", prima di neralita' della nostra collettivita' concludere ci consola dicendo che ma bensi' rafforzare e dimostrare la "tuttocio' non affligge in par ticolare tesi. solo la nostra comunita' qui in AuI noltre non mi sem bra opportuno stralia, ma anche l'Italia ed it mon- dichiarare una teoria scientificado intiero". Quindi non abbiamo profilosofica quale quella di Freud supriopiu' salvezza, non c'e' piu' via di perata quando e' ancora oggetto di scampo. studi e di meditazioni e tantomeno Non facciamoci troppe illusioni, le quando non vi sia un'altra teoria che luci e le ombre ci sono sempre state e ci sono anche nella nostra societa' la dimostri tale.

I I detto di Catone citato e l'esempio di oggi, ma non generalizziamo prodi Cornelia sono di validita' storica prio sulla corn unita' italo-australiana e vediam o solo ombre o addir ittu- da tutti accettata e riportati opporra buffo pesto. Cam biamo occhiali e tunamente net contesto dell'articolo.

I I fattoche siano morti oltre duemici accorgeremo che c'e' tanta luce tanto dal lato dei genitori come dalla la anni fa, non costituisce unaragioparte dei figli, anzi par lando proprio ne valida per cui non si debbano di questi ultimi tutto ci fa sperare ricordare. La dottrina di Cristo e' che la nostra giovane collettivita' vecchia anch'essa di duemila anni stia veramente preparando un'auro- ma tutt'oggi drasticamente valida. ra radiosa.

Padre Birollo accenna alla difficolRem igio Birollo, C.S. Cappellano V .S.C. ta' degli italiani in Australia a pene-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.trare nella vita politica del paese ma le cause sono purtroppo note a tutti ; I'articolista non ne ha parlatoe quinPubblichiamo con piacere la lette- di lasciamo stare. ra di Padre R. Birollo, it quale esalta Premesso le precisazioni di cui soquell'ottimismo che ormai sem bra pra che in qualita' di direttore del mancare nell'umanita' intera. per iodico ero tenuto ad evidenziare Tutti conosciamo per dati di fatto per evitare, per quanto possibile, quel declinio morale e culturale in malintesi e susseguenti polemiche, cui la civilta' contemporanea sta cadevo sottolineare che la lettera di dendo e these non si prescinde dal la Padre Birollo giunge gradita ed opsperanza che la fede Cristiana ci portuna. im pone, esso e' preoccupazione per Essa pone in evidenza, se non altro, it futuro delle nuove generazioni. i pregi di not italiani che non sono II successo nel cam po com m er ci ale e tecnologico non rassicura per se pochi e dei quali, anche l'articolista, stesso l'avvenire delle nuove gene- ne sono certo, e' pienamente cony inrazioni e gli italiani non appartengo- to.

Gilberto Martini. no ad un altro mondo.

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Pag. 4— L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980

scere che, tutto e' stato preparato con dovizia di particolari e con un'animosita' e fervore professionali.

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Da parte maschile non possiamo non larsi delle onde del mare, tanto la finzioelogiare I'ottima interpretazione di Si- ne pareva realta' e Ia nostra mente vamon (Gianni Pollazzon), i1 comicissimo • gheggiava e viveva I'atmosfera dell'antica Venezia. Nelle varie pause la simpaticomportamento di Canciano (Remo Fabian), l'arguto e disinvolto Maurizio ca orchestrina de "I Villici", ci faceva (Vettore Mason), it flemmatico Riccardo ritornare indietro nel tempo. La cumpar(Ugo Cedron) ed infine i1 promettente sita, it tango delle capinere, notte senza luna ed altre melodiche canzoni dei noFilipetto (Sam Rapisarda).

E' mancata leggermente nella parte fi- stri tempi, si susseguivano portandoci a nale la sequenza nel dialogo, logorato lontani ricordi della nostra giovinezza.

Come prologhi della commedia ci sono forse da una comprensibi le tensione nervosa, ma dobbiamo ricordare che "I Ru- apparsi due fanciulli, i giovani Lucia e Renzo Mason che ci hanno introdotto di steghi" di Goldoni sono un banco di prova prepotenza nella casa di Lunardo con il severissimo anche per attrici ed attori loro gentile dialogo. La presentazione professionisti. Comprensibilissimi dunque i pochi attimi di smarrimento, com- del l'opera veniva fatta dal nostro Gilberpensati tuttavia da presenza di spirito, to Martini, che con voce sicura e suadente ci spiegava le enormi difficolta' inconimprovvisazione e solidarieta' reciproca; al la chiusura della commedia infatti, trate e sembrava implorare la nostra mancando bicchieri e spumante, gli attobenigna comprensione per manchevolezri hanno simpaticamente suplito con uno ze che, a dir i1 vero, sono state insignifi"Scusate, signore e signori, ma ne mancanti.

L'inizio de "I Rusteghi" era strepitoso ca i bicer ! ! !", accolto con uno scrosciane, quando nel dialogo tra la matrigna te applauso.

Se una critica si puo' fare, non e' certo al Margarita e la figliastra Lucetta intervebravissimo gruppo della Gondola, ma e- niva i1 rispettivo marito e padre Lunardo ventualmente all'impianto sonoro che ha gli applausi esplodevano altissimi. scosso varie volte i nostri trepidanti timBisogna rammentare che si sono visti pani. Ma torniamo a "I Rusteghi". orologi al polso degli attori (ovviamente Suggerita ('idea brillantissima di for- a quei tempi non esistevano da polso ma mare una compagnia teatrale, it nostro da taschino ed erano per giunta rarissimanager G. Biancotto dava il via alla mi), ma non dubitiamo che si sia tf-attato "Gondola" circa un anno fa. Inutile ri- di lecita dimenticanza, dato l'impegno cordare gli intoppi e gli invalicabili pro- stressante della non facile prova. Anche blem i che sembravano sorgere costante- Simon e Marina avevano momenti felimente ad ogni prova; per merito del l'uno cissimi e suscitavano l'ilarita' e la soddie dell'altro si riusciva a raggiungere un sfazione degli astanti. L'ingresso di Feliaccordo ottimale. La certosina paziente cia, accompagnata dal marito Canciano regia della Sig.ra Gigliola Canziani po- e dal nobile Riccardo, era quantomeno neva finalmente le basi per una ottima esilarante ed i1 culmine dell'ilarita' sointerpretazione de "I Rusteghi", corn- praggiungeva nel secondo atto, quando, media scritta in dialetto veneto da Goldo- per far conoscere tl futuro sposo Filipetni nel 1760 e rappresentata per la prima to a Lucetta, figlia di Lunardo, le varie volta in quell'anno al teatro S. Luca di comari s'accordavano nell'introdurlo Venezia. nell'abitazione della fanciulla, mascheII nostro gruppo decideva di debuttare rato da cameriera. Ovviamente tutta la Sabato 17 Maggio c.a. e, bisogna ricono- cosa veniva risaputa dal "Pater Fami-

TEATRO: PASSIONE D'ALTRI TEMPI?

I ias" Lunardo, che, disperato per cotanta offesa, chiedeva la comprensione degli amici Simon e Canciano. Per quanto breve, ci e' apparsa squisita la figura di Maurizio, padre del futuro sposo Filipetto, che, come tutti i padri dell'epoca, elogiava e magnificava tl figlio, anche in relazione alla ricca dote che Lucetta avrebbe portata col matrimonio.

Si e' sentita la parola "Basilisco", e, poiche' in pochi potevano ricordare questa parola d'antica memoria, rammentero' che i nostri avi ritenevano che fosse uno strano animale capace di uccidere con it solo sguardo. In effetti tl basilisco e' un innocuo serpente dal l'aspetto antidiluviano, munito di una cresta a corona sul capo e sul dorso.

"Tutto e' bene cio' che finisce bene" Infatti i burberi capi-famiglia venivano ricondotti a piu' miti consigli dalla loquace Felicia; la sua ironica e convincente insistenza riconduceva Rusteghi" al la umana ragione ed otteneva alla fine it perdono di "si' grave peccato" ed il consenso per le future nozze dei giovani. Un piccolo incidente turbava pero' lo spettacolo di domenica e la nostra brava Felicia (Gigliola Canziani) era colta da uno svenimento reale. E' incredibile la tensione che avvolge gli attori ed in alcune circostanze it pubblico sembra non rendersene conto, ma fortunatamente Felicia si rianimava e riprendeva a pie' sospinto la sua omelia. La piu' bella dimostrazione della sua ripresa al termine della commedia, tra un fiume d'applausi, era l'impareggiabile interpretazione della canzone: -Riverito Sior Goldoni-.

Su di un podio marmoreo, rilucente d' argentea seta, in posa maestosamente cavalleresca, splendeva t1 nostro Goldoni (Paolo Mazzocato) ed anch'egli, assieme agli attori, coadiuvati da alcuni membri del Coro Veneto, intonava "Evviva Venezia". Dirigeva il maestro Nino Morandin. Ancora una volta la musica del trio "I Villici" ci faceva rivivere una antica ed irreale atmosfera di gaudio e di tripudio.

11 pubblico di sabato, forse per impegni precedentemente presi, non era numerosissimo per quanto molto critico, mentre di domenica, si otteneva tI tutto esaurito e la totale convincente approvazione degli spettatori. Si potra' certo spremere molto di piu' dai nostri bravissimi attori, ma dobbiamo dare loro atto che hanno fatto I'impossibile, arricchendo di profonda, colorita ed indispensabile cultura it prestigio del nostro Club, che punta decisamente all'optimum, dal lo sport all' arte, dall'organizzazione alla messa in opera di tante meravigliose idee.

Un grazie ancora a G. Biancotto, G. Martini, agli attori tutti, a Romano Ricciotti, a "I Villici", a Nino Morandin ed al pubblico veneto in particolare per la calda, convincente partecipazione alla riuscitissima commedia: Ci auguriamo che la brava Gigliola Canziani ci possa mostrare, molto presto, un'altra superlativa regia come questa.

L'ECO DEL VENETO—GIUGNO 1980 —Pag. 5

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COMPAGNIA TEATRALE "LA GONDOLA" - Da sinistra, in piedi: G. Biancotto, Si lvano

Zanta, G. Martini, Gianni Pollazzon, Sam Rapisarda, Vettore Mason, Ugo Cedron, Remo Fabian, Paolo Mazzocato. Sedute: Sandra Zanta, Denise Sgarbossa, Bertilla Terzo, Gigliola Canziani.

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9immiimmummuilimmumilimmilimai Flummimummilimmiummimummumii Pag. 6 — L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980

"LADIES' AUXILIARY"del Veneto Social Club

Nella foto di E.M. Bergagna, le Ladies' Auxiliary brindano alle neo elette Mamma piu' anziana e Mamma piu' giovane [al centro]. All'estrema destra it Sig. G. Biancotto.

Siamo dubbiosi nell'affermare che gli angeli esistono nell'aldila', tuttavia siamo sicurissimi della loro esistanza al Veneto Social Club. Non e' una semplice lode od ovazione qual dir si voglia, ma un inno di grazie a non finire alle nostre amabilissime ausiliarie.

Come facciano ad organizzarsi con tale metodica scrupolosita' non e' dato sapere, ed ignoriamo pure da dove traggano questa stupefacente vital ita'! !!

Che coia dobbiamo aggiungere ancora, quando sfogliando svogliatamente it Globo, ci passa sotto gli occhi in caratteri cubitali — REGALO PASQUALE AGLI ANZIANI DEL VILLAGGIO VACCARI DALLE AUSILIARIE DEL VENETO CLUB — Si tratta di un contributo nobilissimo di migliaia di dollari, raccolti pazientemente, centesimo per centesimo, per i nostri anziani; per quegli anziani che appena pochi anni orsono ci accompagnavano per mano a scuola, che ci rimboccavano le coperte, che ci consolavano per un quattro in pagella e che ci regalavano tanto amore ed infinita pazienza. Ora i loro visi non sono piu' freschi e giovani, ma carichi d'anni di ricordi, di rimpianti e di immagini che non torneranno piu'. In questo mondo frenetico che corre disperatamente verso un benessere fittizio,molti si sono dimenticati dei nostri "vecchi". Ma come si fa a dimenticare it cantico della ninna-nanna, le fiabe dolci di Cappuccetto Rosso bisbigliate in una notte fredda e buia, l'abbraccio caloroso della nonna sempre pronta a perdonare e difendere??? Tra pochi anni, ed it tempo vola, saremo not nonni ed allora queste immagini affioreranno prepotenti come per riportarci indietro nel tempo felice che non ritorna piu'.

Ma le nostre dolcissime ausiliarie sanno tutto questo e con la generosa collaborazione delle partecipanti al concorso di "Miss Veneto" hanno raccolto la somma necessaria per acquistare una cucina industriale a gas per alleviare i disagi che la vecchia cucina elettrica procurava.

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Segue a pag. 8 L'ECO DEL VENETO— GI UGNO 1980— Pag. 7

Segue dalla pagina precedente Un grazie enorme per tutto ('amore donato ai nostri cari anziani!!!!

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Ed ecco nuovamente gli angeli in volo! Questa volta in onore di tutte le mamme e quando si pronuncia questo nome meraviglioso, un fremito ci scuote da capo a piedi e la nostra mente si rifugia in un torpore dal quale non vorrebbe piu' uscire. Chi ha la mamma non puo' sapere quando valga la mamma. A costo di sembrare blasfemi, vorremmo porre la mamma nell'Olimpo degli Dei, perche' da lei e' venuta la nostra vita. Per tanti di noi, che I'affetto della mamma non hanno conosciuto, questa ma I iarda parola ha un significato immenso, senza principio e senza fine. I fiumi di parole, di inni, di poesie, di melodie versati per la mamma sono gocce d'acqua rispetto al l'oceanopel suo profondo ed infinito concetto. E per tutto cio' che ci ha dato, non potremo mai ricambiare che una minima, minuscola, infinitesimale parte.

II sottocomitato femminile del Veneto S.C. ha riscosso dunque un altro vistoso successo it 7 Maggio scorso nel salone Venezia con la "Festa della Mamma". Come si puo' vedere dalla fotografia, sono state premiate la mamma piu' anziana - Signora Angela Chelotti di 85 anni - e la mamma piu' giovane - Signora Nadia Moretto di 27 anni - Un'esposizione di articoli d'arte della Ditta Faberware, rappresentata dalla Signora Velda McLeod completava it programma. La musica del trio musicale compost° fai fratel I i Giovanni e Rino Cera e da Frank Zaetta all ietava i presenti.

Un caldo ringraziamento dalla Signora Giovanna Rigoni, presidente del sottocomitato femminile, a tutti i partecipanti e collaboratori.

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25 Giugno— Ladies' Auxiliary Lunch -Sala Venezia Per prenotazioni telefonare a: Signora B. Martini, 485 012 Sig.ra G. Rigoni, 380 2839 Sig.ra E. Agnoletti, 950 7317 Sig.ra F. Barbieri, 350 2132 26 Giugno — ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE 27 Giugno — Cena annuale Federazione Australiana Bocce - Per informazioni e preno-

23 Luglio— Ladies' Auxiliary Lunch -Sala Venezia Per prenotazioni v. telefoni delle sopra citate signore 25 Luglio — Coro del Veneto Social Ciub, Annual Dinner Dance

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tazioni rivolgersi al Sig. V. TU RCO, 850 5916 4 Luglio — Dinner Dance per le candidate a "Miss Veneto". Seguiranno nel corso del l'anno a ltre due cene in onore del le candidate a Miss Veneto: it 2 Agosto e it 5 Settembre c.a.

L'elezione di "Miss Veneto" si svolgera' ii 5 Settembre 1980 11 Luglio — Soccer Dinner Dance 12 Luglio — Rock Night - Sala S. Marco

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CRUCIVERBA FACILITATO CON PAROLE CHIAVE I

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Negli spazi contrassegnati con Ia definizione CHIAVE inserire una delle parole chiave.

Parole chiave : VENEZIA - REPUBBLICA - MARINARA - SERENISSIMA ORIZZONTALI 1. Celebre strada romana - 5. lncoraggiare a fare qualcosa - 12. Signora abbr. in inglese - 13. Chiave - 15. Le vocali di Mimi - 16) Le prime due di automobile - 17. Dopo - 18. Ponte veneziano - 20. Consonanti in toga - 21. Sopra in inglese - 22.

Segue scherzoso "mara-..." - 23. Animale molto fedele - 24.

Organizzazione Nazioni Unite - 26. Santo in breve - 27.

Cognome di Ada - 28. Chiave - 33. Partito Nazionale Fascista - 34. Ispirazione del poeta - 36. Ente Ricerche - 37.

Punto nero sul la pelle - 39. Lo si ottiene bollendo Ia carne 41. Preposizione - 42. Chiave - 45. Ego - 46. Piu' in basso di tutto - 47. Compongono lo scheletro - 49. Articolo indefinito 50. Un celebre Arnoldo - 51. Mancanti di qualcosa.

VERTICAL! 1. Intenditore col lezionista - 2. Altro nome del le susine - 3.

Post-Scriptum - 4. Nota ditta di cosmetici - 5. Centro di bene - 6. Chiave - 7. Inattivita' - 8. Malvagia - 9. Polvere con cui si compone Ia cipria - 10. Quartieri cittadini - 11. Vocali in semi - 14. Vocali in veli - 17. Fiume padano - 19. Rifugi degli animali - 22. Cio' the none' bene - 25. In inglese al di sopra, superiore - 26. Consonanti in sub - 27. Cresce sul mento - 29. Primo numero - 30. Semplicemente B.F. - 31.

Sigla di Catania - 32. Provare al passato remoto - 35.

Orrore senza I'ultima - 36. Congiunzione semplice - 37.

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Spiazzo verde nel deserto - 41. Opposto di meno - 42.

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L'ECO DEL VENETO - GIUGNO 1980 - Pag. 11

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NOZIONI • INFORMAZION1 • VARIE

LE STELLE: CHE PASSIONE!! di D. Bertozzi Una massa di stelle ci avvolge e nelle notti serene formano un manto che ci ispira mistero e poesia.

L'uomo, fin dalla sua primordiale comparsa sulla terra, ha subito tl fascino di tanto meraviglioso e supremo spettacolo. Ma oggi i misteri dell'universo stannopian piano scomparendo. L'umanita' si e' fatta piu' adulta e con la sua tecnica e' riuscita a svelare molti di questi misteri. Alcuni ne rimangono e fanno ancora fantasticare e presupporre cose talvolta auspicabili e talvolta paurose sicche' le ricerche si fanno sempre piu' interessanti e stimolano l'insaziabile voglia di sapere, intrinseca della natura umana.

In questi ultimi tempi I'astronomia sembra ritornare di moda ed innumerevoli Galilei dilettanti scrutano tl cielo nella speranza di scoprire i1 mistero piu' nascosto che l'universo ancora trattiene. Quel mistero che ci da' la vita e l'esistenza del tutto, quelle leggi che governano l'universostessoda cui noi, m icroscopiche creature, pure dipendiamo.

Qualcuno asserisce che in quell'immensita' infinita vi sianodei vuoti cheaspirano la materia d'ogni dove; vuoti insaziabili che consumano addirittura le stelle.

Questi vuoti sonostati definiti "Buchi neri" per la loro caratteristica di invisibilita'. Ma sembra che essi esistano realmente. Come spiega la scienza questi fenomeni?

Cerchiamo di analizzare tutti i dati disponibili per farci un' idea chiara quanto piu' possibile di cosa sta avvenendo lassu', nell'infinito; in quell'infinito in cui anche noi siamo diretti, nonostante la nostra mente statica. I nnanzitutto e' necessario ricordare che fin dal 1960, tram ite i1 grande telescopio di Monte Palomar - California - gli scienziati americani Mathews e Sandage scoprirono la prima Quasar (3 c 48).

II detto nome, che derivando dall'inglese significa Quasi stellare, spiega gia' per se' stesso l'oggetto della scoperta. I nfatti i Quasar sono enormi radiazioni cosmiche che denunciano l'esistenza di fenomeni energetici nel cosmo che sono in stretta relazione con i cosiddetti "Buchi neri". In parole semplici si puo' spiegare che per un'attrazione incalcolabile, la materia cosm ica, che potrebbe essere costituita addirittura da grandi stelle, sia coinvolta in precipitazioni ed esplosioni tali da trasmettere fino a noi it rumoroso evento. C'e' quindi, in diverse galassie in rotazione nel cosmo, un buco come quello di un lavandino che ingoia Pag. 12— L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980

senza tregua ogni materia che passa nel le sue v icinanze. Questo fenomeno, che sem bra ormai certo, sconvolge le leggi cosmiche che noi attualmente conosciam o?

Forse no, nella stessa legge della gravitazione universale rivelata al mondo da Newton fin dal 1686, si puo' trovare la logica di tali eventi.

I nfatti per detta legge si rileva che ogni oggetto celeste attrae tutti gli altri oggetti e l'attrazione e' direttamente proporzionalealla massa degli stessi, cosicche' piu' grandi sono i corpi celestri, maggiore e' la loro forza di attrazione; ma l'attrazione a sua volta, e' inversamente proporzionale al quadrato della distanza. Cio' significa che, piu' lontani sono tra loro gli oggetti, piu' debole e' la loro attrazione gravitazionale.

Raddoppiando la distanza fra due corpi celesti, la loro reciproca attrazione gravitazionale dim inuira' di quattro volte, poiche' due elevato al quadrato fa quattro.

Ora supponiamo di applicare la stessa legge fisica in senso inversoe quindi nella stessa proporzione avv icinandogli oggetti anziche' allontanarli, vedremoche la loro gravita' aumentera' in misura elevata.

Pensiamo ad una grandissima stella, piu' grande del nostro sole, che sia esaurita e la sua forza term onucleare inter na non riesca piu' a sostenere il peso delle parti esterne. Tutto si comprimera' verso il centro; le molecole si restringeranno comprimendo gli atomi verso il nucleo e tutto si restringera' diminuendo il volume della materia ed aumentando la massa.

Continua a pag. 13

Segue da pag. 12

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GIOVE La legge di Newton funzionera' con effetto inver-so sul quadratodella distanza. A mano a mano che gli atom i si avvicineranno tra di loro, la forza di gravita' aum entera' rapidamente ed it collasso della stella verso it suo interno sara' inesorabile fino a restringersi come una palla di biliardo con una forza gravitazionale tale da impedire anche la fuoriuscita della luce stessa. Diventera' cosi' invisibile, ma con una forza d'attrazione capace di ingoiare addirittura altre steile che passeranno nella sua orbita gravitazionale.

Come possono gli astronomi scoprire l'esistenza di questi "Buchi neri" se essi sono invisibili? Accettando la spiegazione del l'effetto inverso della legge di Newton, la stella collassata, che e' diventata un "Buco nero", manifestera' la sua presenza per la sua forza gravitazionale; pertanto una stella vicina percorrera' un'orbita irregolare in relazione alla gravitazione dal punto invisibile, it quale conferma con cio' la sua presenza.

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Oltre a questo, una seconda prova di esistenza di un punto gravitazionale, puo' essere l'emanazione di intensi raggi X provocati dall'assorbimento di materia cosmica risucchiata con violenza verso l'invisibile centro di gravita'.

Gli scienziati asserisconoche di codesti "Buchi neri" ne esistono a milioni e la teoria ormai cinquantenne dell'espansione continua dell'universo e' rimessa in discussione. Quali saranno le nuove deduzioni delle recenti scoperte?

Di certo rimane che per ora I'universo continuera' a trattenere it suo piu' intimo segreto: quello della sua nascita e della sua fine, a cui ii destino dell'intero genere umano e' legato per dipendenza congenita.

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TENNIS

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REGOLE DA NON DIMENTICARE Diamo qui di seguito le regole che tutti i soci della sezione tennis del Veneto Social Club sono vivamente pregati di non dimenticare: 1 - One court every competition day to be made available for use of the members; 2 - Courts must be watered before commencing to play.

3- Tennis members must wear shoe tags at all times.

4 - Name and time must be on the board before playing. Failure to do so enable next waiting player immediate acces to court.

5- When all courts are in use and players are waiting, maximum playing time is one set or ,1/ 2 hour, after which the court must be bagged and watered thoroughly from fence and courts must be vacated, whether players have been approached or not.

6- Proper tennis attire m us be worn at all times.

7- No ripple shoes, or joggers, permitted; only proper tennis shoes.

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Pag. 14— L'ECO DEL VENETO— GIUGNO 1980

VETERANS HANDICAP "PIEMONTE SMALLOGOODS" — Nel tennis c'e' posto per tutti, giovani, anziani ed anche per gli altri.

Loscorso mese, patrocinato dalla dina italiana "Piemonte Smallogoods", ha avuto luogo it "Veterans Handicap", cui hannopartecipato gli ultra quarantenni. Circa venti coppie hanno preso ii "via" con un entusiasmo da anni verdi. Lasciati a casa gli acciacchi, i veterani del Veneto Club hanno dato vita ad incontri vivaci e disputatissimi. La finale ha visto la vittoria della coppia Saro-Bisetto, che ha sconfitto per 7-6, 6-1 Toni Bortoli e Rino Tessarotto.

Nella foto : i vincitori, Saro e Bisetto nell'ordine, da sinistra a destra.

8-IMPORTANT : Guests of V.S.C. members will only be allowed to paly on Monday and Tuesday on a member one guest basis.

9 - Sons and daughters of members under 21 only allowed to play.

10- NIGHT PLAYERS : before playing with lights on, players must obtain recepit from mezzanine bora... $1.00 per player. The recepit must be affixed on the appropriate court number and name and same rules apply as per day tennis.

11 - Last player to u se court at night must notify barman and is responsible for lights to be switched off.

12- I nfringments must be reported to the committee; these are your courts... help us look after them.

13-Any person found guilty of breaching these above rules will be dealt by the committe. Suspension will apply if any person is found guilty.

14 - COURT CHARGES : V.S.C. members $1.00 Guests[ Monday and Tuesday] $2.00. — Children $1.00 The Tennis Sub-committe

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TENNIS

3 Luglio 1980 ELEZIONI DEL SOTTOCOM I TATO - ASSEMBLEA GENERALE Giovedi' 3 Luglio p.v., nella sede del Veneto S.C., av ra' I uogo l'assemblea generale annuale di tutti i soci iscritti alla sezione tennis.

Data I'importanza della riunione, nel corso della quale si procedera' tra l'altro all'elezione del nuovo corn itato, si raccomanda vivamente agli interessati di non mancare all'appuntamento.

Per coloro che desiderassero entrare a far parte del nuovo corn itato, si rende noto che sul "Tennis Notice Board" esposto all'entrata dei courts, si potranno trovare tutte le informazioni necessarie e le modalita' da seguire.

Com'e' noto, quest'anno it tennis ha avuto un incremento particolare. II numero degli iscritti e' quasi giunto a quota "400" ; numerose squadre hanno conquistato it successo pieno nei rispettivi tornei, altre ci sonoandate v icinissime, rendendo ancor piu' popolare it nome del Veneto Social Club nel Victoria.

Non bisogna peraltrodimenticare che questi risultati presuppongono un lavoro organizzativo non indiffe rente da parte dei mem br i del corn itato ed un sacrifi ciocostante degli atleti che settimanalmente difendono i colori del Veneto S.C. Senza parlare della manutenzionedei cam pi, che richiede un'attenzione costan te e, soprattutto, la collaborazione volontaria dei soci, maschi e femm ine.

Tenendo conto della situazione particolarmente felice del tennis nel nostro club, del numero sempre i maggiore degli iscritti,- delle tredici squad re che attualmente stanno giocando in diversi tornei del Victoria, e' ovvio che it lavoro del corn itato e' aumentato a tal puntoche eventuali forze fresche non potranno che essere le benvenute. Pertanto si invitano tutti i soci a presentarsi in massa all'assemblea generale del 3 Luglio 1980.

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L'ECO DEL VENETO— GIUGNO 1980 — Pag. 15

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APOTEOSI AZZURRA NEL NOSTRO BOCCIODROMO di V. TURCO Egregio Signor Martini, non vorrei approfittare della sua ospitalita', ma dato che it Signor Mainenti ha espresso un desiderio a portata di mano, penso che it nostro simpatico giornaletto abbia un certo dovere di accontentarlo, percio', spulciando fra le annotazioni di quei giorni, ho trovato degli appunti che penso dovrebbero essere sufficienti per fare una piccola cronaca della piu' bella vittoria azzurra ottenuta in un Campionato Mondiale. (Questa non e' una mia opinione, ma quella dei tecnici internazionali presenti). . Prima di arrivare pero' alla cronaca della partita e per poter far capire ancor meglio quanto i francesi fossero confidenti nella vittoria finale, mi permetto di riportare qui una piccola intervista concessa ad un giornalista australiano (che purtroppo si e' guardato bene dal pubblicare) alla quale pure io ero presente con funzione d'interprete.

Dunque, stavo presentando la squadra francese incominciando logicamente dal capitano, it fortissimo Cheviet, ed avevo appena iniziato a parlare dicendo: "E' uno dei piu' forti giocatori del mondo!', quando it manager francese, che parlava correttamente l'italiano, mi interruppe bruscamente per dirmi: "Senta Turco, lo so che lei come italiano e' un grande• ammiratore di Granaglia e compagni, ma per la verita' e senza nulla togliere a loro, perche' non presenta non solo Cheviet, ma pure Berthed, come i due giocatori piu' forti del mondo, aggiungendovi pure che i due formano una coppia imbattibi le?".

Quindi i francesi la pensavano cosi' ed in certo qua I modo avevano anche it diritto di pensarla cosi', perche' questa sicurezza era convalidata dai risultati degli ultimi due anni, durante i quail i nostri (gli italiani che assieme agli australiani consider° nostri) erano stati battuti sia a Tunisi (a coppie) nel 1977, che a Macon-aquadreffe nel 1978 ed anche molti tifosi italiani condividevano questo loro ottimismo. Per essere sincero, pure io ero fra questi. . Avevo seguito gli italiani in quasi tutte le trasferte in questi set ultimi anni e, purtroppo, si era notato it lento declino del grande Granaglia, con la conseguen-

za che anche i suoi compagni di squadra non erano piu' "quelli", cioe' non riuscivano piu' a sciorinare quella baldanzosa sicurezza che, assieme a Granaglia, avevano sfoggiato per oltre un ventennio. Ma i nostri come la pensavano? Quando si chiedeva loro un pronostico, si sbilanciavano it meno possibile, pur essendo molto fiduciosi in cuor loro ed in privato. Berto, l'eroe delle mille battaglie, pensava che se doveva "chiudere" doveva chiudere in bellezza e non da uomo battuto e, quando gli riferii dell'intervista, mi disse testua Imente: "E' piu' facile parlare che giocare!! A me queste fanfaronate non fanno ne' caldo ne' freddo, con di piu' che it troppo parlare mi da' fastidio. Ti daro' la mia risposta domenica in campo". E cosi' ha fatto e questa e' arrivata sotto forma di una sonante vittoria che ha letteralmente annientato gli "amid" transalpini.

Ed ora un po' di cronaca.

La gara, iniziata in sordina, ha avuto nei primi girl un gioco calmo ed equilibrato; un equilibrio pero' che a not e forse anche ai giocatori italiani faceva un poco di paura. Berthed colpiva a perfezione e Cheviet faceva it resto come accostatore.

Nonostante i nostri reggessero molto bene, gli avversari sembravano molto piu' sicuri. E cosi' si arrivava sul 4 a 3 in favore dei nostri. I bocciatori delle due squadre, che ufficialmente erano Berthed e Granaglia, con le loro continue e favolose bocciate, davano spettacolo e, fino a quel momento non avevano fallito una volta it bersaglio. Granaglia 7 su 7 e Berthed 12 su 12. . Nella mano successiva poi, Granaglia falliva per primo it bersaglio (sara' it primo e ('ultimo pero'). Questa boccia mancata dava it via ad una sfuriata francese che, in due mani, dal 4 a 3 in sfavore,

. II vantaggio pero' sembrava destinato a durare poco. Infatti nel giro successivo anche i francesi avevano la grande occaco ed it risultato cambiava in 8 a 6 per i scavilcare i nostri. . Per Ia verita' in questa occasione la fortuna non fu certamente dalla parte dei francesi. Due bocciate, la prima di Berthed e la seconda di Cheviet, quelle che avrebbero potuto riequilibrare le sorti della gara, finirono infatti male, nonostante i due tiri avessero raggiunto it bersag lio. .Infatti la prima bocciata colpi' si Ia boccia giusta, ma la colpi' dalla parte opposta, cosi' invece di allontanarla la fece rotolare ancor piu' verso it boccino. . Nonostante questo incidente, colpendo con la boccia successiva, avrebbero potuto come minimo fare due punti, invece anche it secondo tiro ando' male. Cheviet che si era sostituito nel tiro a Berthed, colpi' a perfezione, ma la boccia colpita retolo' su un'altra delle loro, quella che teneva it punto, cosi', invece di raccog liere i due meritatissimi punti, vendevano anche quello che avevano "in terra".

Piu' sfortuna di cosi' non potevano avere.

E da questo momento crollavano, ma non solo per quella maledetta scalogna, ma anche e piu' di tutto per la riacquistata sicurezza e padronanza che nel frattempo gli italiani avevano ritrovato. Berthed, che fino allora era stato it migliore in campo e che fino a quel momento aveva colpito 16 su 16, incomincio' a fare errori su errori, i quali culminavano, verso la fine, con una serie negativa di ben set bocciate. (3 sul boccino), mentre Granaglia invece cresceva di colpo in colpo, tanto che a fine partita arrivava a registrare una media sbalorditiva e forse mai registrata in una competizione di carattere mondia le! !! . Infatti, su 28 tiri effettuati, colpiva ben 27 volte, con mirabile precisione.

AII'attenzione di tutti i Sottocomitati Tutti gli articoli che s'intendono pubblicare sull' E CO del V E N ETO, debbono pervenire alla Segreteria del Club od al signor Gilberto Martini personalmente, entro e non oltre it 20 DI OGNI MESE, affinche' la redazione abbia ii tempo necessario per la disposizione e la revisione degli articoli stessi. Nel caso di ritardi, ci si riserva di pubblicare it servizio nel numero successivo a quello uscente .

Pag. 16 — L'ECO DEL VENETO — GI UGNO 1980

Ion

capovolgeva ii risultato al 6 a 4 in favore.

La "mano" successiva pero', ci pensava Benevene a smorzare quella baldanzosa sfuriata con due bocciate perfette, che non solo colpivano iI bersaglio prestabi to, ma .risultavano essere due magnifici "fermi", che fecero scoppiare d'entusiasmo le duemi la persone pesenti. . Si apriva cosi' la strada ad una successiva tripletta di Granaglia che, alla fine, fruttava ai nostri ben quattro punti. Questo avveniva dopo un'ora e mezza di gioco ed it risultato sambiava in 8 a 6 per i nostri.

LA NAZIONALE FRANCESE — Da sinistra : B. Cheviet, M. Guillimi net, C. Berthet, it Manager A. Fassero ed it chairman della Benson & Hedges Sig. Dean Wills.

(Foto: E.M. Bergagna) . Colui che piu' sfigurava in questa cornpetizione era certamente it grande Cheviet, ed anche it pubblico rimaneva male nel vedere le sue prestazioni. Da lui ci si aspettava un bel poco di piu', oltre tutto perche' non riusciva a tenere testa neppure negli accostamenti, tanto da permettere al nostro simpaticissimo Benevene di batterlo 4 volte su 6. . L'ultima ora di gioco (la partita durava 2 ore e 45 minuti) era una vera "Marcia trionfa le", durante la quale i nostri azzurri mandavano in visibilio gli spettatori. . Inchiodati i transalpini su un significativo 15 a 6 - quel sei che in principio (sul 6 a 4) aveva fatto tremare tutti not e forse un poco anche la nostra squadra - terminava la partitissima.

Con quest'ulti ma, sfolgorante vittoria, Berto Granaglia festeggiava anche i suoi trent'anni in maglia azzurra e portava it suo record, ormai irraggiungibile, ad un-

dici campionati mondiali conquistati.

E di Franco Benevene che cosa dovremmo dire? Dire "bravo" certamente e' poco, quindi diremo superlativo, perche' cosi' siamo certamente piu' vicini alla realta', senza contare poi che fu lui, con it suo stile bonaccione e sincero, a conquistare l'unanime simpatia del foltissimo pubblico.

Giancarlo Selva, it "terzo uomo", sebbene non fosse usatb nel gran finale, faceva la sua ottima figura nelle preliminari, sia accanto a Granaglia che a Benevene. .Siamo fermamente convinti che, se a questo versatile biellese verra' data l'opportunita' (anche a lui come a Benevene) troveremo it continuatore del suo grande maestro ed a mico BERTO G RANAGL IA . Pero' peccato che di Granaglia ce ne sia uno solo e che molto difficilmente ne nascera' un altro.

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AVVISO Al RITARDATARI Si ricorda che le tessere annuali sono scadute esattamente it 30 Aprile c.a., pertanto si invitano cortesemente i soci ritardatari a7 RINNOVARE LA PROPRIA TESSERA II Comitato del Veneto S.C. L'ECO DEL VENETO— GIUGNO 1980 — Pag. 17

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II Destino nelle Stelle

VERGINE 24-8 --- 23-9 II vostro tenore di vita continua ad essere motto intenso. State in guardia per eventuali bruschi cambiamenti. Riconoscerete in un amico la persona che vi aiutera'.

OROSCOPO a cura di

alia

BI LANCIA 24-9 — 23-10 Voi state entrando in un periodo motto propizio.

Cercate di non essere egoisti e dividete con gli altri la vostra gioia. Farete un incontro che vi allietera' secondo i vostri segreti desideri.

AR1ETE 21-3 — 20-4 I nati sotto questo segno sono in questo mese protetti dai benevoli influssi di tutti gli astri. Si prevede fortuna al gioco e facile risolversi degli affari in genere. Slate calmi ed ottimisti.

SCOR P ION E 24-10-- 22-11 Un incontro imprevisto o non desiderato vi mettera' in imbarazzo per attuare i vostri progetti.

Cercate di essere risolutivi ed agite con logica.

Non fatevi influenzare da pensieri maligni.

TORO 21-4 — 21-5 In questo periodo vi sentirete al centro delle attenzioni. Slate modesti ed attenti a non sciupare le occasioni favorevoli ma diffidate degli affari troppo facili. Date la dovuta considerazione a chi vi sta d'intorno.

SAGITTARIO 22-11 — 21-12 L'inizio di questo periodo e' motto buono e sarete assecondati nei vostri progetti. Vi si creeranno delle confusioni nelle vostre relazioni sentimentali che vi amareggeranno. Non prendetevela troppo poiche' tutto si appianera'.

GEMELLI 21-5 — 21-6 In questo periodo dovrete adoperare tutta la vostra diligenza per non ir:orrere in errori che vi creeranno fastidi •nediato futuro. Avrete difficolta' finanziarie che potrete superare solo con un'accurata amministrazione. Una persona a voi cara vi verra' incontro.

CAPRICORNO 22-12 — 20-1 Voi state entrando in un periodo di intensa attivita'. Non trascurate le relazioni familiari che sono gia' abbastanza tese. Troverete successo net lavoro. e vi riconcilierete con i vostri cari.

CANCRO 22-6 — 23-7 In questo mese vi si presenteranno del le occasioni importanti. Attenti a non mancarle. Abbiate fiducia di chi vi consiglia nel vostro interesse, ma non ascoltate i falsi profeti. Siate calmi e lasciate che le cose procedino normalmente.

ACQUAR 10 21-1 — 19-2 Siete osservati dagli altri ma riceverete soddisfazione nel vostro lavoro. Continuate nello avolgimento dei vostri progetti e ne sarete soddisfatti. Siate prudenti e tutto andra' bene.

LEONE 24-7 — 23-8 Ragionate calmi e con logica in questo particolare periodo poiche' qua lche imprevista difficolta' e' in agguato. Evitate it gioco e le spese. Rimandate le nuove iniziative al prossimo mese.

PESCI 20-2 — 20-3 Mese di a lterne fortune e intoppi. Non cimentatevi in cose piu' grandi di voi ma lasciate che tutto scorra con regolarita' ed it buon fine vi allietera'.

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Pag. 18 — L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980

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REDAZIONE DELLA LEONARDOda VINCI Tel. 350 4978 (dalle 17 in poi) La redazione puo' aiutare i vari inserzionisti nella compilazione e preparazione delle bozze, senza sovraccarico di spesa.

NOTIZIE dal MONDO

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a cura di D. BERTOZZI ALTERNATIVA OLIMPICA DOPO LA RINUNCIA— Benches it Comitato Olimpico Statunitense abbia posto it veto ad ogni alternative per le gare olimpiche in solidarieta' al boicottaggio proposto da J. Carter ai giochi di Mosca, ora, sia l'amministrazione Carter, che it comitato stess o, stanno elaborando un piano per dar modo agli atleti amer icani di poter avere un confronto a livello mondiale in diverse specialita' agonistiche.

Pertanto le varie federazioni sportive del le Nazioni che hanno aderito al boicottaggio dei giochi stann o organizzando gare post-olimpiche per ogni sport. Per it mom ento sono in programma: it pugilato in Kenya, l'equitazione nella Germania Ovest e l'atletica leggera negli Stati Uniti.

Accordi saranno presi per le altre speci alita' sportive.

1 SOVIETICI E LA GUERRIGLIA — Osservatori occidentali comunicano che gli invasori sovietici in Afghanistan, debbono aggiornare la loro tattica strategica e i loro mezzi bellici ai rnoderni sistemi di guerriglia. lntanto hanno tagliato ai fianchi dei loro el icotteri delle aperture che gli permettono di sparare contr o i ribelli afghani, che li prendono a bersaglio dalle time delle montagne.

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BANCHIERI ARABI NEGLI U.S.A. — I nuovi milionari arabi con la loro potenza monetaria stanno cercando di investire i loro capitali in azioni del gruppo bancario americano Financial General, con l'intento di trasformarlo in una banca in concorrenza con le maggiori istituzioni banc arie del mondo.

Grossi capitali dall'Arabia Saudita e dal Kuwait confluiscono nelle casse della Fiancial General a tale scopo.

Stanno inoltre facendo pressione verso i paesi del Golfo Persico affinche' investano in detto gruppo banc ario tutti i loro petroldollari ritirandoli dalle maggiori banc he di New York.

LA CINA E IL SUO NUOVO MISSILE — Un giornale di Pechino ha pubblicato in un'edizione speciale con grandi titoli in rosso la notizia del lancio del missile balistico intercontinentale. Anche se la perfezione di detto missile lascia un po' a desiderare sotto certi aspetti, it successo del lancio ha soddisfatto pienamente le autorita' pechinesi.

II missile ha un raggio di azione di 8000 miglia sufficiente a raggiungere gran parte del territorio sovie tico ma altresi' parte dell'ovest degli U.S.A.. Ufficialmente e' stato dichiarato dalla Cina che it missile e' stato costruito per impieghi pacifici, ma a detta degli esperti americani esso potre bbe portare una testata nucleare di 3 megatoni.

I cinesi installeranno circa una decin a di tali missili sufficienti a dimostrare all'Unione Sovietica l'even tuale potenza difensiva.

Ma it motivo vale anche per gli Stati Uniti qualora le relazioni diplomatiche dovessero inasprirsi.

ANCORA DISGRAZIE SULLE GIA' TRIBOLATE SORTI DEI PROFUGHI ASIATIC' —Come se non bastassero i rischi del viaggio in altomare con imbarcazioni non adatte, ora i profughi in cerca di una riva di approdo che li accolga dalla loro fuga verso la libera', devono guardarsi dall'a bbordaggio di strani pirati. Diverse imbarcazioni sono state infatti dirottate verso l'isola di Kra; sono state sequestra te le donne e violentate.

Naturalmente certi pirati non tengo no conto dell'eta' delle vittime e quindi hanno causato la morte di diverse bambine sotto gli occhi straziati dei genitori.

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L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980 — Pag. 19

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Assemblea Generale Annuale Caro Socio, L'assemblea generale annuale del Veneto S.C. e' stata fissata per GIOV E D1' 26 G I UGNO 1980, e tutti i membri, con diritto di voto, sono invitati a partecipa rvi .

L'annuncio ufficiale dell'assemblea generale annuale Le sara' comunicato tra breve e tutti i soci sono pregati di considerare attentamente i vari problemi sorti durante l'attuale gestione.

Alla fine della riunione, si terranno le votazioni ed un nuovo comitato sara' formato. La nostra associazione abbisogna d'aria fresca e di nuove idee, percio', ogni membro che sia pronto a sacrifica re alcune ore della settimana e sia in lizza per Ia candidatura di una qua Isiasi nomina, e' benvenuto nel comitato del V.S.C. Come ben sapete, infatti, tutte le nomine si rendono vacanti alla fine dell'anno ed ogni socio e' libero di eleggere o di essere eletto per Ia carica piu' appropriate.

Siamo certi che parteciperete con it solito entusiasmo alla assemblea generale annuale. ( II segretario onorario) Avv. C. Bernardi - • - • - • - • - • - • - • - • - • - • - • -

The Annual General Meeting MANTELLO HOLDEN =VI RENDE POSSIBILE

Dear Member, The Annual General Meeting of the Veneto Social Club has been scheduled for THURSDAY 26th JUNE, 1980 and all voting members are invited to attend.

— L'ACQUISTO DI UNA COMMODORE Formal notice of ihe Annual General Meeting will be forwarded to you shortly and members are asked to consider before the Meeting, the matters raised by the Agenda. At the conclusion of the Meeting the election of the new Committee will be held. The Club is in need of fresh blood and new ideas and any member who is prepared to set aside a few hours each week and become involved in the general running of the Club is welcome to nominate for any position.

As you are aware all the position become vacant M.S. & 6. at the end of the year and any member is quite free to nominate for any which he considers appropriate.

1263 SYDNEY RD., FAWKNER We look forward to seeing you at the Annual Tel. 359 1333 General Meeting, Tel. (Fuori orario): 459 6706 LMCT 3564 = (Honorary Secretary) 711111111111111111111111111111111111111111111111111111r C. Bernardi

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Un angolo per le Signore TORTA DI RISO Molte persone soffrono di anemia ed in special modo le donne.

Ovviamente sappiamo che it legato di manzo, di maiale e d'agnello sono it miglior rimedio a questo increscioso male, ma sappiamo anche che II pa lato delle signore e' a lquanto ostico a questo tipo di carne. Proponiamo percio' alle nostre gentili signore una torta di riso, carne e spinaci che fara' aumentare certamente i globuli rossi,del loro trascurato sangue .

INGREDIENT! : (per una pdrsona) 100 grammi di carne di manzo o maiale magro tritata, 100 grammi di riso, 200 grammi di spinaci, un uovo, 50 gr. di burro, sale, pepe, noce moscata, scorza di mezzo limone grattugiata, 50 grammi di parmig iano grattugiato.

PREPARAZIONE : Cuocere in acqua bollente it riso e gli spinaci a parte. Rosolare in un tegame la carne con meta' del burro, insaporendo con sale, pepe, noce moscata e buccia di limone grattugiata, ed infine, dopo averli tagliuzzati fini, fate soffriggere sul fuoco gli spinaci col restante burro.

Mescolate bene i due composti e versateli in una pirofila imburra ta che passerete in forno per quindici minuti; sbattete l'uovo col parmigiano grattugiato ed un pizzico di sale e versate sul tortino, lasciandolo in forno altri cinque minuti. Sforna te e service subito ben caldo.

PORTA FORTUNA?

IL VISCHIO, ad esempio, che ci regaliamo l'un l'altra a Natale e al primo dell'anno era pianta sacra per i pagani che lo coglievano per celebrare la fine dicemhre, dopo i giorni ptu corti dell'anno.

SALUTE! Un po' ironica questa parola che si dice a chi is uno starnuto, ha un'origine rernotis sima.

I popoli primitivi consideravano lo starnuto come un'esplosione nella testa, molto benefica e, secondo loro, era una grazia mistica ricevuta dagli del; di qui, la parola, IL RAGNO, insetto niente affatto piacevole a vedersi, porta fortuna, dicono. Sapete perch& sapete da dove viene questa storiella? Ouando Giuseppe e Maria fuggirono in Egitto, si ripararono in una grotta e, subito, un ragno, per nasconderli, ne mascherti l'ingresso tessendo una fittissima tela. Passarono i soldati di Erode e non li videro

PORTA SFORTUNA? VERSAR IL SALE: qui la coca é chiaramente spiegata e la mala sorte non c'entra affatto. II sale era dato, come pagarnento, agli operai, anzi ai salariati nei tempi antichi. Era preziosissimo, perche preservava e conservava gli alimenti, tanto che disperderlo era un vero peccato.

O.B.

ROMPERE UNO SPECCHIO: perche? Credevano, duemila anni fa, che it riflesso di una persona in uno specchio d'acqua, fosse parte della sua anima. Se quel riflesso, per un colpo di vento o altro, si cancellava, pure l'anima soffriva... E di qui la sciocca credenza che porti male rompere uno specchio. Ossia, veramente porta male... Ma al borsellino. perche a ricornprarlo costa!

DITE LA VERITA': SIETE SUPERSTIZIOSE? Certamente mi risponderete che no, non ci pensate neanch e, direte che sono tutte stupidaggini, ma non avete fatto it possibile per non essere in 13 a tavola? Non avete avuto un moto spiacevole, vedendo un gatto nero attraversarvi la strada? No„. sempre no mi rispondete, ma io voglio dirvi che a molte di • queste, diremo cosi • superstizioni • e legato un senso, un filo che si riannoda a tante cose.

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L'ECO DEL VENETO—GIUGNO 1980 — Pag. 21

RIFLESSIONI a cura di ;0. Bottazti

Nelle fredde giornate invernali piace l'idea di stendersi nel salotto vicino al crepitante caminetto e riempire lo spirito di pensieri, storie, filosofie e quant'altro di stravagante ci capita tra le mani. Mi e' capitato percio' di trovarmi trale mani un libro di Pascal. Il noto "Chateaubriand" scrisse di Pascal: "Ci fu un uomo che a dodici anni, con aste e cerchi, creo' la matematica ; a sedici stese it piu' dotto trattato sulle coniche; a diciannove condenso' in una macchina una scienza che e' interamente dell'intelletto; a ventitre' dimostro' it fenomeno del peso dell'aria ; all'eta' in cui Ali altri iniziano a vivere volse la mente alla religione e da quel momento, sino alla morte, avvenuta a soli 39 anni, fisso' la forma della lingua francese e scrisse pensieri che hanno sia del divino che dell'umano".

Non si puo' chiudere un libro di fronte a "cotanto autore", percio' vi riportero' alcuni pensieri del grande Pascal per rompere la triste monotonia di queste piovose e torte giornate d'inverno.

— L'eloquenza e' una pittura del pensiero: percio' coloro che, dopo aver dipinto, aggiungono qualcos'altro, invece di un ritratto, fanno un quadro.

— Certi scrittori, parlando delle loro opere, continuano a dire: "Il mio libro, it mio commento, la mia storia", ecc. Son come quei borghesi che, possedendo una casa, hanno sempre in bocca l'intercalare: "A casa mia". Farebbero meglio a dire: "II nostro libro, la nostra storia, it nostro commento", perche' di solito in quei libri c'e' di piu' dell'altrui che del loro.

— Anche quando uno non abbia nessun interesse in quel che dice, non bisogna arguirne in mauiera assoluta che non mentisce, perche' ci sono persone che mentiscono semplicemente per mentire.

— Piace chiamar "principe" un re, perche' ne diminuisce la qualita'.

— I grandi e gli umili sono soggetti agli stessi accidenti, agli stessi fastidi, alle stesse passioni; ma gli uni stanno al sommo della ruota e gli altri vicino al centro, sicche' avvertono meno le scosse prodotte degli stessi movimenti.

— II cuore e non la ragione sente Dio. Ecco che cos'e' la fede: Dio sensibile al cuore e non alla ragione.

— Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l'ignoranza, hanno risolto, per viver felici, di non pensarci.

— La nostra natura e' nel movimento; it riposo assoluto e' la morte.

— Noi corriamo spensierati verso it precipizio, dopo esserci messi dinanzi agli occhi qualcosa che c'impedisca di vederlo.

— Nel pensiero sta la grandezza dell'uomo.

— Descrizione dell'uomo: dipendenza, desiderio d'indipendenza, bisogno.

— Bassezza dell'uomo, sino a sottomettersi alle bestie, sino ad adorarle - A questo pensiero di Pascal aggiungero' un altro di

II Veneto celebra Palladio UNO DEI PIU' GRAND! ARCHITETTI D'ITALIA Una serie di iniziative per it quarto centenario della morte di Andrea Palladio, sono in torso di organizzazione da parte della Regione Veneta.

Le manifestazioni, che avranno luogo da Maggio a Settembre, si terranno in alcune citta' della Regione e all'estero e saranno coordinate da un comitato nazionale, istituito dal Ministero dei Beni Culturali e del quale fanno parte anche rappresentanti dei Ministeri della Pubblica Istruzione e del Turismo, it Presidente della Regione, i Comuni di Vicenza, Venezia, Padova, Verona, Bassano del Grappa, l'Amministrazione provinciale di Vicenza, le Universita' e le istituzioni culturali. Il programma prevede mostre ed incontri che non mancheranno di richiamare un notevole afflusso di visitatori e di partecipanti. Complessivamente, le varie iniziative difficilmente richiederanno un impegno finanziario inferiore al miliardo.

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CENNI STORICI SU ANDREA PALLADIO E VICENZA

Andrea Palladio nacque a Padova nel 1508 e mori' a Vicenza nel 1580. Fu uno dei piu' grandi architetti d'Italia. Si puo' dire anzi ii creatore dell'architettura del Risorgimento. Lascio' numerosissime costruzioni, in quasi tutte le citta' del Veneto, ma specialmente a Vicenza che adorn' di tante e meravigliose costruzioni da essere detta addirittura la "Citta' del Palladio".

Sue opere si trovano anche a Firenze, a Feltre ed a Roma, dove fu chiamato dal Papa come successore del Bramante e di Michelangelo nella costruzione di S. Pietro.

-------------Fu proprio nel Cinquecento it secolo d'oro di Vicenza, che dopo le devastazioni da parte dei barbari, le tirannie del Vescovi Imperiali che governarono la citta' intorno al Mille, le numerose guerre contro le citta' vicine, ecc., che, grazie alla splendida regalita' dei suoi patrizi, si arricchi' di mirabili palazzi che rinnovarono it suo aspetto architettonico e che fecero di essa la citta' ideale del Risorgimento.

Ed artefice di questo rinnovamento fu it sommo architetto Andrea Palladio it quale seppe fondere, nelle sue armoniose creazioni, la maestosita' dell'architettura antica con la soave leggiadria dell'arte veneta.

CURIOSITA' DELLE PROVINCIE VENETE VICENZA L'IMPONENTE VILLA CHIAMATA LA "ROTONDA", una delle

piu' geniali creazione del Palladio, villa che servi' in seguito da Grozio: "Il colmo della bassezza e' che gli uomini, soprattutto gli modello per una quantita' di altre ville costruite in Italia, in Francia Egiziani, siano decaduti a tal punto da render un culto alle bestie". ed in Inghilterra, e' cosi' chiamata perche', pur essendo a pianta Perdonatemi se aggiungo anche un mio pensiero privatissimo, ma quadrata, racchiude al centro una grande sala circolare. L'interno rivolto in fattispecie alla mia vicina di casa che possiede un noiosis- e' veramente fastoso. Diceva uno scrittore: "Piu' che di villa, la Rotonda ha la grandiosita' di un tempio eretto alla natura, all'arte, simo "Australian terry".. "A buon intenditor poche parole — Quel di cui sia capace la virtu' di un uomo va misurato non dai alla bellezza, da quel "Vicentino" che fu giustamente chiamato it "Principe degli architetti". suoi sforzi, ma dalla sua condotta ordinaria.

— Ci sono soltanto due specie di uomini: gli uni, giusti, che si IL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA, stupendo gioiello lasciato dal grande Palladio, fu ultimato da un altro architetto: it vicentino credono peccatori; gli altri peccatori che si credono giusti. .A questo punto debbo amabilmente concludere, lasciandovi pensa- Vincenzo Scamozzi sui piani del Palladio. Egli lo completo' disere quale strano ed intelligentissimo tipo fosse Pascal. Certo e' che gnando la famosa scena fissa in legno che rappresenta, in perfetta prospettiva, le vie dell'antica citta' di Tebe. ne ha pensate di belle! ! ! . successo ottenuto fu enorme e tutta l'Italia e l'Europa invidiarono O.B. questo tea tro.

— Uno degli ultimi Gonzaga, Signori di Mantova, allorche' ebbe MATRIMONIO URGENTE - La signorina Sofia si presenta sconvol- bisogno di una sala di spettacoli per la sua capitale di Sabbioneta, ta dal suo capo ufficio e gli chiede che le sia concesso it permesso che egli aveva fatto edificare di sana pianta ad immagine di Atene, speciale per matrimonio dalla settimana ventura. chiamo' lo Scamozzi e gli ordino' di costruirgliene uno uguale a Il capo ufficio preoccupato e sorpreso replica: quello di Vicenza.

- "Ma signorina, si rende conto della situazione? Non puo' rimanda- — Nel 1786, quando it grande poeta tedesco Goethe arrivo' a Vicenza, re it matrimonio per almeno due settimane, fino a quando rientrera' si reco' immediatamente al Teatro Olimpico e lo giudico' di una bellezza "inesprimibile". dalle ferie la sua collega Carolina?"

- "Temo proprio di no. Dr. Pappaleo, non conosco abbastanza it mio — Anche Napoleone allorche' entro' nella sala, esclamo' meravigliato: "Qui siamo in Grecia!". fidanzato per fidarmi tanto!".

M.G. Pag. 22 — L'ECO DEL VENETO -- GI UGNO 1980

PO PEll

Come ormai e' noto a tutti, it 26 Giugno prossimo si aprira' a Melbourne alla National Gallery of Victoria, (situata in St. Kilda Road, poco dopo it pone sul fiume Yarra) la mostra di POMPE I AD (after Deth) 79. Sara' un avvenimento questo da non trascurare.

Infatti Pompei, per le circostanze in cui scomparve dalla faccia della terra e per it conseguente ritrovamento avvenuto soltanto poco piu' di due secoli fa, costituisce un cimelio del passato unico al mondo.

Non si trattera' quindi di andare a vedere le solite cose antiche per le quali non tutti siamo portati e che molti di not non vi sanno trovare alcun interesse, forse per la scarsa conoscenza storica o forse perche' ci lasciano ogni volta completamente indifferenti.

Pompei, con le sue rovine e con le sue cose semplici di use quotidiano ancora intatte, riporta it visitatore in un ambiente di vita quale era quello di duemila anni fa.

La catastrofe di quel lontano 79 dopo Cristo ha sepolto quella citta' interrompendone la vita senza distruggerla.

Cosi' cio' che oggi e' stato ritrovato e' tl piu' grande ed autentico documento di vita e di umanita' che it mondo antico ci abbia tramandato. Ed a not resident' in Melbourne ci viene ora offerta l'opportunita' di visitare, come se fossimo sul luogo, tale misterioso squarcio del passato.

Infatti alla National Gallery, verranno esposti oltre 300 pezzi archeologici presi dalle citta' di Pompei, Ercolano e Stabia e presentati in un ambiente ricostruito simile all'originale che ci ripresentera' it fascino ed tl mistero di quella lontana civilta'.

La mostra rimarra' aperta fino al 24 Agosto prossimo, per cui sara' possibile a chiunque trovare it tempo per andarla a visitare.

NOTE DI STOR IA

AD 79

National Gallery of Victoria Mime to 24August1980

localita' dalla quale poteva vedere nelle migliori condizioni quel prodigio. . Si elevava una nube, ma da lontano non si poteva distinguere da qua le montagna (si seppe poi che era it Vesuvio), la cui similitudine e forma a nessun'altra pianta che al pino si potrebbe rassomig lia re. Infatti come se elevata in alto da un a ltissimo tronco, diffondeva in largo i rami; credo che it motivo risiedesse nel fatto che, innalzata dal turbine subito dopo l'esplosione e poi privata del suo appoggio quando quello ando' esaurendosi, o anche vinta dal suo stesso peso, si dissolveva allargandosi: talora era bianchissima, talora sporca e macchiata, a seconda che aveva trascinato con se' terra e cenere. . Nella sua ...-... Si affretta cola' donde gli altri fuggono e punta la rotta ed iltimone proprio nel cuore del pericolo, cosi' immune dalla paura da dettare e da annotare tutte le configurazioni di quel cataclisma. Ormai, quanto piu' si avvicinavano, Ia cenere cadeva sulle navi sempre piu' ca Ida e piu' densa, vi cadevano ormai anche porn ici e pietre nere, corrose e spezzate dal fuoco, ormai si era creato un bassofondo improvviso ed una frana della Segue a pagina 24 -1111111111111111111111111111111111111111111111111111e.

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. Situata sul golfo di Napoli presso Ia foce del fiume Sarno, IMO Pompei era un attivissimo centro commerciale e marittimo. *************** . Fondata circa cinque secoli prima della nascita di Cristo dagli Osci, fu in seguito occupata dai Sanniti. Subi' l'influsso della civilta' Ellenica nello sviluppo delle arti e della cultura, pur Officina specializzata per Ia MOM mantenendo anche culti religiosi prettamente Italici. Quando fu ▪ AM= costruzione di stampi ad occupata dai Romani e ridotta a colonia, era gia' un centro di notevole importanza.

MI= iniezione, per . Nel 79 d. C. fu sepolta dall'eruzione del Vesuvio ed in quel •• ▪ • tempo contava circa 20.000 abitanti; si ritiene che in quella I'industria della plastica =III catastrofe perirono con certezza piu' di 2.000 persone. m. .... .... .II dramma di quei giorni ci viene descritto con allucinante ••'• ..... chiarezza da Plinio it giovane con due lettere indirizzate a mm ... .....

Tacito, divenute fa mose, in una delle quali raccontava la morte r. dello zio Plinio it vecchio, comandante Romano e noto storico e = .., .... ,„, ..... natura lista. ... = . Di queste due lettere trascriviamo di seguito i periodi piu'.... . ..... salienti: .; .m.

NM Dalla prima lettera (raccontando della morte dello zio). .... % ...

— . C. Plinius Tacito s.

110=1 ....

EMI 11 Mi chiedi che io ti esponga Ia morte di Tnio zio, ...-... Era a Miseno e teneva direttamente iI comando della flotta. II 24 = agosto, verso l'una del pomeriggio, mia madre lo informava che spuntava una nube fuori dell'ordinario sia per grandezza che per aspetto. Egli ...-..., si fa portare i sandali e sale in una 11111111111111111111111111111111111111111111111111ffir

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L'ECO DEL VENETO—GIUGNO 1980 -- Pag. 23

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Segue da pag. 23 montagna impediva di accostarsi al litorale. . Dopo una breve esitazione ...-... (approdano presso Stabia) ...-... Nel frattempo dal Vesuvio risplendevano in parecchi luoghi delle la rghissime strisce di fuoco e degli incendi che emettevano alte vampate, i cui bagliori e Ia cui luce erano messi in risalto dal buio della notte.

•-- Altrove era gia' giorno, Ia' invece era una notte piu' nera e piu' fitta di qua Isiasi notte ...-... Poi delle fiamme ed un odore di zolfo che preannunciava le fiamme spingono gli a ltri in fuga.

Egli sorretto da due servitori riusci' a mettersi in piedi, ma subito stramazzo' ecc. ecc.

DaIla seconda lettera (raccontando della fuga da Miseno) . C. Plinius Tacito suo s. ....-... Una volta fuori dell'abitato ci fermiamo. La', diventiamo spettatori di molti fatti, sbalorditivi, ci colpiscono molti particolari che incutono terrore. Cosi' i carri che avevamo fatti venire innanzi, nonostante che la superficie fosse assolutamente livellata, sbandavano nelle piu' diverse direzioni e non rimanevano fermi al loro posto, neppure se venivano bloccati con pietre.

Inoltre vedevamo it mare che si riassorbiva in se' stesso e che sembrava quasi fatto arretrare da Ile vibrazioni telluriche. Senza dubbio it litorale si era avanzato e teneva prigionieri nelle sue sabbie asciutte una quantita' di anima li marini. Da ll'a Itra parte una nube nera e terrificante, lacerata da vampeggianti soffi di fuoco che si esplicavano in linee sinuose e spezzate, si squa rciava emettendo delle fiamme dalla forma a Ilungata : avevano l'aspetto di fulmini ma ne erano piu' grandi.

Incomincia a cadere cenere, ma e' ancora rara. Mi volto indietro: una fitta oscurita' ci incombeva a Ile spa Ile e, riversandosi sulla terra, ci veniva dietro come un torrente ...-... Aveva-

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Impronta del cane legato alla catena mo fatto appena in tempo a sederci quando si fete notte, non pero' come quando non c'e° la luna oil cielo e' ricoperto da nubi, ma come in luoghi chiusi quando it lume si e' spento...-... Ci fu una tenue schiarita, pero' ci sembr'ava che non fosse Ia luce del giorno ma un preannuncio dell'avvicinarsi del fuoco. IL fuoco c'era davvero, ma si fermo' piuttosto lontano,poi di nuovo buio e di nuovo cenere, densa e pesante. Tratto tratto ci a lzavamo in piedi e ce Ia scuotevamo di dosso; a ltrimenti ne saremmo stati coperti e saremmo anche rimasti schiacciati sotto it suo peso. ...-... Finalmente quell'oscurita' si attenuo' e pa rve dissiparsi in fumo o in vapori; ben presto subentro' it giorno genuino e risplendette anche it sole, ma livido, come suole apparire durante le eclissi. Agli occhi ancora smarriti tutte le cose si presentavano con forme nuove, coperte di una spessa coltre di cenere come se fosse stata neve. Ritornati a Miseno ...-... ecc. ecc. .Abbiamo rilevato da queste due famose lettere soltanto i periodi che descrivevano l'aspetto natura le del fenomeno dell'eruzione del Vesuvio per dare al lettore una configurazione pratica dell'immediatezza della catastrofe che in circa tre giorni cancello' dalla faccia della terra tre fiorenti citta': Pornpei, Ercolano e Stabia.

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Pag. 24— L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980

Terminava cosi' in quel triste momento la storia di quei centri che rimasero occultati per oltre 1700 anni. Quell'immane disastro cosi' improvviso totale, arresto' la vita in brevi attimi, interrompendola e nul la distruggendo di cio' che era il complemento dell'ambiente di quella civilta'.

Cosi' la casa pompeiana, che la coltre di ceneri e lapilli ha gelosamente custodito nella sua intimita', ci rivela oggi i segreti piu' intimi della vita domestica di quei lontani tempi.

Nessuna narrativa puo' essere cosi' veristica come it ritrovamento di quella citta' che ci spalanca le porte delle sue case alla curiosita' dei luoghi piu' intimi, dove ogni oggetto e' ancora al suo posto e dove si ha I'impressione che gli abitanti stiano per ritornare da un momento al l'altro.

Con un geniale espediente si e' potuto documentare anche Ia tragedia umana di alcune vittime, in quegli attimi disperati alla ricerca di scampo. Infatti, nei suoi vuoti lasciati dai corpi sepolti nel Banco di ceneri e' stato colato del gesso liquido riproducendo cosi' it calco delle vittime. Celebre e tragico it calco del cane legato al la catena che, impossibilitato a fuggire, moriva protendendo la testa in alto per sottrarsi al soffocamento di quel materiale che a mano a mano lo seppelliva. Alcuni di questi tragici calchi saranno esposti alla mostra di Melbourne.

"L'albero deg li zoccoli" di Ermanno Olmi

II filo'. Una scena dal film "L'Alberodegli Zoccoli"

Uno spettacolo che i Veneti di Melbourne non devono perdere Un residente di Asiago, Ermanno Olmi, presenta in questo tempo al Cinema Longford di Toorak, un capolavoro che riflette con profonda semplicita' la vita di un gruppo di contadini della cam pagna bergamasca.

II periodo, alla fine del secolo scorso, va dall'autunno del 1897 all'estate del 1898.

II proprietario della fattoria e' un tem uto padrone che mette a disposizione dei mezzadri la terra, gli attrezzi e it bestiame, ma viene abbondantemente ripagato con i due terzi dei raccolti.

I I titolo del film e' connesso con l'episodio del contadino chetaglia giu' unodei pioppi del padrone per fare un paio di zoccoli per it figlio di cinque anni che ogni giorno percorre a piedi sei chilometri per andare a scuola, portando avanti e indietro i libri entro una saccoccia quasi grande come lui. Questo ragazzino volenteroso di studiare non sarebbe andato a scuola se it parroco locale non avesse cony into i genitor i, perche' secondo loro due mani in piu', anche se piccole, erano piu' utili nel lavoro dei campi. Ci sono quattro famiglie che lavorano nella fattoria e abitano in quattro rustici appartamenti costruiti intorno alla "corte". Alla sera le famiglie si radunano nella stalla per "fare filo" e mentre gli uomini raccontano le storie ai bambini, le donne lavorano ai ferri.

Una vedova con sei bambini si guadagna da vivere facendo it bucato per le altre famiglie, sulla sponda del torrente. Quando II parroco suggerisce che i barn bini piu' piccoli entrino in un orfanotrofio, lei si consulta con it figlio maggiore, un apprendista mugnaio di 15 anni di eta', egli decide che a costo di lavorare giorno e notte, la famiglia deve stare insieme.

Un giovane e una ragazza si incontrano occasionalm ente e si scam biano qualche parola; durante le serate del filo', da lontano, si lanciano qualche occhiata. Eventualmente piu' tardi si sposanoe come viaggio di nozzevanno a Milano a trovare la zia della sposa, Superiora di un istituto di trovatelli. Tornano dal viaggio di nozze con la famiglia gia' completa perche' la zia "convince" gli sposi a portarsi a casa uno dei trovatelli.

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Segue a pag,. 26

L'ECO DEL VENETO —GIUGN01980 — Pag. 25

Segue dal la pagina precedente c'e' niente di particolarmente straordinario; e' tutto straordinario. Olmi ha preso piccoli episodi di semplici II nonno trova tl metodo di far maturare i pomodori vite, li ha cuciti insieme e ne ha fatto un meraviglioso prima degli altri e tramanda tl suo segreto confidandolo canto alla vita. Anche fra gli artisti non c'e' nessun alla nipotina. Una mucca si ammala, un bambino nasce, grande nom e, sonotutti semplici popolani non sofisticati, arriva la sagra del paese, un venditore am bulante cerca ma sempre spontanei. di vendere pezzi di stoffa, viene ucciso un maiale, i Si esce da questo spettacolo con it concetto preciso che i bambini giocano nel fienile, e tanti altri episodi, impor- nostri nonni avevano dei valori nelle loro vite che forse tanti o meno, ma che sono tutti elementi della vita not non abbiamo ancora distintamente compreso, ma che quotidiana di questa gente. formano una parte determinante della nosra eredita' e Questi contadini sono oppressi e abituati agli stenti, ma personalita'.

I veneti specialmente dovrebbero vedere e hanno tl senso religioso e sono vicini alla terra e a Dio. studiare questofilm e capire che nel m ondo di oggi non e' Lavorano e si sentono in lontananza le cam pane della tutto oro quello che luccica; senza tanto luccichio le chiesa, la preghiera e' parte integrante della loro vita. In nostre generazio ni passate ci hanno lasciato una ricchezpaese c'e' un povero scimunito che viene pero' sempre za che nessun danaro puo' corn perare e che not abbiamo bene accolto nelle loro case e ai bambini viene detto di l'obbligo di tramandare alle generazioni future. Questo rispettare questa persona perche' e' particolarmente avra' molto piu' valore del nostri conti in banca o delle prediletta da Dio. proprieta' che metteremo nel testamento.

II parroco e' un vecchio prete saggio e pio, egli insegna R. BIROLLO l'amore a Dioe agli uomini, le sue prediche sono sem plici niti sara fotografata e trasmese chiare, l'argomento preferito e' tl "Paradiso incomin- Anche Ia posta sa istantaneamente per facsimicia dall'amore che usiamo qui in terra". via satellite le, via satellite "Cosmat" ai cen"L'albero degli zoccoli" fa capire che ci sono altri Un nuovo sistema elettronico di tri postali di destinazione, che problem i, come l'oppressione del padrone sui contadini, corrispondenza fra gli Stati Uni- ne recapiteranno le copie seconti ed II resto del mondo sara do Ia normale distribuzione. L'eo la rivoluzione contro gli austriaci, o altre ingiustizie. sperimen tato it prossimo anno. sperimento richiedera speOlmi non intende ne' affrontare ne' risolvere questi Lo ha annunciato it direttore del- sa di 895 mila dollari. una Ogni letproblemi. II suo film e' un inno alto spirito umano e alla le Poste americane. Secondo iI tera trasmetsa costera al mitdignita' degli uomini ; durante le tre ore di proiezione non nuovo programma, Ia corrispon- tente da uno a quattro dollari Ia denza in partenza dagli Stati U- pagina.

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Pag. 26 — L'ECO DEL VENETO— GIUGNO 1980

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- "Ehi tu! - lo affronta con cipiglio - non hai nulla di meglio da fare?"

E l'uomo, placidamente: "No, signore!"

- "Quanto e' la tua paga settimanale?" Replica severo il supervisor.

E l'uomo ancora senza scomporsi: "Centonovantadue dollari e sessanta centesimi".

Il supervisor allora apre it suo taccuino e vi scrive qualcosa, poi stacca it foglio e lo da' con decisione all'uomo dicendogli: - "Prendi questo e presentati alla cassa dell'ufficio per i tuoi centonovantadue dollari e sessanta centesimi, e vattene a casa!"

Quindi, dopo che l'uomo se n'e' uscito dal supermarket, il supervisor si rivolge ad una commessa e le chiede: "Come si chiama quel tizio che ho appena licenziato?"

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L'ECO DEL VENETO — GIUGNO 1980— Pag. 27

"LE NOVELLE DI TALIA"

OLTRE IL MARE ( seconda puntata ) Era un amore fatto di speranze e di sogni, costruito sulla fantasia come quello dei poeti.

Immacolato e puro, sembrava irreale.

Intanto mia madre col passare del tempo diventava sempre piu' preoccupata e si dava un gran da fare per prepararmi ii corredo.

Era un'opera quella che non finiva mai. Io credo che essa avesse cominciato fin prima che io nascessi a prepararmi ii corredo nuziale perche' ogni volta lo risfaceva. La roba passava di moda e lei la metteva a mano, poi la ricomprava e la riponeva e cosi' il corredo non era mai completo.

Non sapeva neppure se mi sarebbe servito fino al giorno che non accadde questo fidanzamento imprevisto, ma tuttavia non aveva mai desistito dall'opera. Oggi finalmente, come un premio alla sua previdente perseveranza, it corredo ci voleva. Ma la roba doveva essere tutta nuova, alla moda, poiche' it futuro sposo non era un paesano delle nostre parti, bensi' un signore australiano, cosi' diceva lei, ed io non dovevo apparire da meno. Sicuramente nel suo cervello l'estero doveva essere una cosa di proporzioni grandiose, poiche' credeva tutti e tutto superiore alla sua condizione e qualunque cosa avesse fatto si sentiva sempre umile anche se orgogliosa.

Alcuni pezzi del corredo dovevano essere ricamati a mano da me personalmente perche' dovevano rappresentare le mie qualita' di sposa laboriosa e amorevole. Cosi' innumerevoli sere si trascorrevano con l'ago in mano ricamando e chiacchierando. Erano sere lunghe e noiose quelle per me, perche' mia madre infrangeva la mia fantasia con le cose piu' comuni e pratiche a cui io non volevo ancora pensare, almeno fino al momento in cui mi si fossero presentate realmente. Mi piaceva cullare la mia fantasia sul sogno irreale dell'amore puro distaccato dalle necessita' della vita.

Ma le cose, a prescindere dal corredo pronto o meno, cominciavano a concretizzarsi. Il mio pretendente australiano cominciava a impazientirsi e desiderava incontrarmi.

Io non ci avrei messo tempo di mezzo ma tutto sembrava contro di me. Lui scriveva che non gli era possibile affrontare un viaggio cosi' lungo per ragioni di lavoro e desiderava che io andassi in Australia ad abitare con la mia zia per un po' di tempo, per poterci finalmente conoscere personalmente.

Mia madre rimaneva indecisa perche' non essendo io ancora sposata a lui, non sapeva come giustificare la mia partenza di fronte all'opinione dei paesani. Quest'ultimo era l'ostacolo piu' grosso poiche' i risparmi dei miei genitori mi potevano permettere un tale viaggio senza troppi sacrifici. Ma che cosa avrebbe mai detto la gente? Lasciare andare una figliola ad incontrare uno sconosciuto in un paese straniero era da scellerati. E se le cose fossero andate male chi l'avrebbe piu' voluta la sventurata figliola?

Tutti problemi questi che mi toccavano solo di riflesso, ma che c'erano ed erano fatti pesare fino al parossismo.

Si parlo' di uno sposalizio per procura e la cosa mi fece ribrezzo. Mi

Sara' poi egli colui che ho sempre costruito nella mia fantasia? avrebbero venduta senza condizioni pur di salvare quell'apparenza di falsa stima verso la gente del paese.

Ma per fortuna it mio ragazzo si ribello' all'idea e seccamente scrisse che se a trent'anni non ero capace di prendere le mie decisioni avrei potuto dimenticarlo.

Messa di fronte alla crude realta' mia madre ando' in escandescenze, fece tanto chiasso quanto le sembro' sufficiente a giustificarla da ogni eventuale responsabilita' ed alla fine cedette.

Finalmente si profilava di fronte a me la grande avventura tanto desiderata quanto temuta. Ora non potevo piu' fantasticare come un tempo, l'incantesimo si era rotto e la realta' si presentava cruda ed inesorabile. Quella foto a cui avevo palesato in solitari dialoghi tutte le mie debolezze e le mie apprensioni stava per diventare viva. Ora essa si distaccava da me a mano a mano che it giorno dell'incontro si avvicinava.

Prima la stringevo sul petto e la baciavo quando ero sola nella mia cameretta, e fissando il mare all'orizzonte le parlavo dolcemente; ora mi faceva quasi paura e la guardavo con sospetto.

Sara' poi egli colui che ho costruito nella mia fantasia?

A momenti non avrei mai voluto che cio' fosse accaduto ma poi mi riprendevo e mi rassicuravo pensando che se lui mi avesse delusa, io sarei stata in grado di non compromettere la liberta' della mia vita nonostante it disappunto dei miei genitori.

Il giorno della partenza stava per arrivare, tutto era pronto, ed in paese gia' si pettegolava su mio prossimo viaggio.

Io guardavo non nostalgia tutto cii}che mi circondava. Addio gente semplice come la natura che vi circonda. La vostra cattiveria non sara' mai crudele perche' semplice come il pane che mangiate. Il vostro spirito e' trasparente come l'acqua delle vostre fonti che dietro essa si puo' vedere la rupe che la rovescia.

Addio monti amici, giganti vivi della mia adolescenza: voi mi avete visto crescere; correre nei prati, cercare nel labirinto dei boschi per me senza mistero, un Fiore, un frutto o una farfalla. Le mie stridule risate di fancitilla ancora echeggiano dalle vostre cime. Ritornero' un giorno, non piu' fanciulla. Forse altri pargoletti vi portero' a salutarvi o forse triste verro' a nascondermi per la mia delusione.

Ma voi mi comprenderete perche' sono parte della vostra stessa natura. Alle fonti dividero' l'acqua con la solita gente e mangero' it pane che essi mangiano e non mi sentiro' mai estranea. (continua)

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— G. Giusti —

TIPOGRAF IA ITALIANA Il Comitato Australiano per la popolazione e l'immigrazione detto preoccupa,to per it fatto che la comunita' australiana si e' DI "CARLTON" non sembra rendersi abbastanza conto delle consistenti modific he catesi nel quadro demografico nazionale, come quelle prodott verifi- = 46-48 Rathdowe St. Carlton e dall' invecchiamento e dalla diminuita natalita'.

Tel. 347 3601 Secondo it Comitato, queste modifiche potrebbero provocare entro la fine del secolo la riduzione della popolazione in alcune dell'Australia. II Comitato ha espresso anche it dubbio che zone mento dell'espansione familiare possa non coincidere con l'andaper ogni tipo di stampa l'andamento dei redditi e con i sistemi di previdenza sociale e di pressione ••• fiscale. Questi, in una delle sue ultime riunioni, ha discusso anche COMMERCIALE E SOCIALE riduzione verificatasi nella natalita' e nell'incremento natural la .Nwi popolazione australiana. Ha discusso, altresi', it progra e della — mma di = immigrazione previsto per gli anni a venire ed ha preso in iniziative intese a reclutare - quando opportuno - adatti emigraesame = iniziative potrebbero comprendere attivita' promozionali in nti; le C Fatture, carta e buste intestate diversi paesi, incoraggiamento al maggior use del sistema della richiest a per assunzione da parte di datori di lavoro, nonche' colloqu i con Biglietti da visita - Manifesti autorita' di governo e con enti privati su come attirare in Austral ia imprenditori e lavoratori indipendenti.

II Comitato ha sottolineato che it reclutamento di operai qualific Invite di matrimonio ati non dovrebbe costituire un sostituto a lungo termine dell'app stato e di altri sistemi di istruzione professionale in Australia rendie che i Santini posti vacanti dovrebbero, per quanto possibile, essere occupa ti da persone che si trovano gia' in Australia. Secondo it Comita to, °NI Etichette ad uno o piu' colon particolari capacita' dovrebbero essere importate per comple tare risorse locali e per facilitare lo sviluppo economico del Paese. le 5 111111111111111111111111111111111111

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11141MONNIIMONIMIONONOMONOIMINIONMOMOMOM • 'NA VERITA' Par solito 'na Dita par inpore el so' prodoto la urla, spende, spande la fa un quarantoto.

Ma quando ch'el prodoto el xe, cussi' bon no ocore parlar Canto no essendoghe rason.

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