Angri 80 Luglio 2011

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Euro 1,00 - Mensile indipendente a cura del centro iniziative culturali - anno XXIX - Nº 7/8 - 20 Luglio 2011

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I “comandamenti” della Consulta per la redazione del Piano urbanistico

Attrezzature e servizi per ridare slancio alla vita sociale ed economica di Angri L’assessore Giordano: occorre redigere al più presto il Puc, per anticipare e orientare, mediante la concertazione, le scelte dei privati verso obiettivi utili anche alla comunità. Servizio a pag. 2

Il capitano Scudieri su “I preti e i mafiosi”, l’ultimo libro di Isaia Sales

La Chiesa e le sue contraddizioni nei confronti della criminalità Servizio a pag. 2 Servizio a pag. 8

In fumo ottantaquattro anni di storia calcistica

L’Angri non è stato iscritto al campionato di serie D Nessuno si è fatto avanti per assicurare le somme necessarie per l’iscrizione e per la fidejussione (oltre 300 mila euro).

In fumo anche lo sforzo generoso di un gruppo di tifosi che hanno raccolto circa 21 mila euro Servizio di Francesco Rossi a pagina 18

ANGRI ‘80

LASCIATA LA SEDE STORICA DI PIAZZA DORIA A fine giugno, per esigenze della proprietà, il Centro Iniziative Culturali e la redazione di ANGRI ‘80 hanno consegnato i locali della sede in via don Minzoni, 1. Lettori ed abbonati, nel mentre cerchiamo una nuova sede auspicabilmente non lontana dal centro e alla portata delle nostre possibiltà economiche, la domenica troveranno comunque il nostro banchetto a piazza Doria, per rinnovare l’abbonamento e per ogni altra necessità, grazie alla disponibilità di Vincenzo Campanile. Inoltre L’abbonamento può essere sempre rinnovato o sottoscritto c/o i seguenti esercizi commerciali nostri collaboratori: Hair Studio di Davide D’Antonio, in via Zurlo, trav/a Rosato Bar Coloniali di Franco Vignapiano, in via Amendola La Casa del tortellino Pasta fresca - Corso Italia, 44 Giorgia & Johns - Corso Italia, 46 Foto Lello Mosca - via don Minzoni, 10 libreria cartoleria Scriba, via F.S. Caiazzo 2 Disco Record di Antonio Voccia - via Zurlo

LISTE NOZZE

Sostituisce R. Cascone, oggetto di un inspiegabile tira e molla

Il tenente Anna Galasso nuovo comandante dei Vigili Pippo Della Corte a pag. 5

Tradito il cuore

grigiorosso Dal giorno in cui per la prima volta mio padre mi portò in un’impolverata struttura, che poi ho scoperto essere il “campo sportivo”, ho cullato il sogno di vederti un giorno sfrecciare sui campi della vecchia serie C. Un sogno che con il passare degli anni ho condiviso con tanti amici e conoscenti con i quali ho trascorso giornate intere a discutere, a parlare di calcio, a parlare dell’Angri. Dalla rissa con il Leffe in coppa Italia, al poker di reti rifilato alla Giffonese, passando per emozioni indelebili vissute all’Arechi, al Piazza D’Armi di Nola, per finire il 29 maggio scorso nella vicina Sant’Antonio Abate. Estati vissute con il patema d’animo e con il solito interrogativo che accompagnava la sosta nella centrale piazza Doria: “C’iscriviamo, non c’iscriviamo”. Quante volte ho sentito pronunciare questa frase, quante volte ho visto i volti scuri di quei tifosi veri per cui il cavallino grigiorosso esisteva 365 giorni all’anno. Scrivo, mani sulla tastiera, con i quaranta gradi, ma con il cuore gelato e una mente che non ha l’intenzione di arrendersi, non vuole, e non può farsene una ragione. Stento a crederci, vago per la casa, cellullare bollente, corpo raggelato. Non è possibile. Così non può finire! E, invece, la triste realtà dice questo: l’US Angri 1927 è diventata un triste ricordo! Continuazione di Luigi D’Antuono j. a pag. 18

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Attualità “Specchio dei tempi” di Luigi D’Antuono

Contraddizioni angresi 4 Plateali incoerenze I più anziani frequentatori del Consiglio comunale ricordano, di certo, che per alcuni anni Pasquale Mauri è stato sia leader dell’opposizione che Presidente del Consiglio comunale; risale a quel periodo l’instaurazione della prassi, da lui voluta in nome della democrazia, di porre sempre ai primi posti dell’o.d.g. le interrogazioni e le risposte alle interrogazioni. Questa prassi, poi, è stata sempre rispettata fino all’insediamento dell’attuale Consiglio, che le ha viste, invece, sempre inserite agli ultimi posti di chilometrici ordini del giorno. Se qualcuno, come il consigliere Cosimo Ferraioli, ha osato, in questi mesi, chiedere l’inversione ai primi posti, ha dovuto poi anche subire il duro attacco della contraerea mauriana guidata dallo stesso smemorato Sindaco, il quale, oltre a rigettare, senza discussione, la proposta, provvedeva ad accusarlo, immediatamente e duramente, di voler “ fare passerella” e di voler “ mettere su uno show” ( v. pag. 3 del verbale del Consiglio comunale del 17/11/2010) . Ma non finisce qui. Ad ulteriore dimostrazione di questa sua recente idiosincrasia per le interrogazioni, negli ultimi due Consigli comunali in cui esse sono state inserite all’o.d.g., il Sindaco ha, molto platealmente e poco democraticamente, lasciato l’aula mentre lo stavano “interrogando” una volta il consigliere Squillante e l’altra il consigliere Ferraioli. Forse lo show non era di suo gradimento. Amo o non amo? Le mura delle principali strade del centro angrese sono tappezzate di manifestini abusivi affissi con lo scotch e che resistono in brutta mostra mesi e mesi. Passi per quelli di qualche pub e del solito viaggio o pellegrinaggio a cui dovrebbe pensare soprattutto la ditta concessionaria delle pubbliche affissioni, ma quelli che mi fanno arrabbiare sono i manifestini delle associazioni che dicono di esistere per amore di Angri o perché vogliono valorizzare Angri (ultimi esempi: Ultras angresi, Associazione del Borgo Concilio, Forum dei Giovani). Se si vuole veramente bene ad Angri perché non si organizza ogni volta non solo il gruppo che affigge, ma anche quello che, dopo, disaffigge? Del resto, il cattivo esempio viene dall’alto! Infatti, avete visto per quanti giorni sono rimasti affissi i “Divieti di sosta” attaccati dall’Amministrazione comunale durante la festa di S. Giovanni. Sindaco di governo o di lotta? Nel leggere il manifesto sull’emergenza rifiuti, firmato dal Sindaco Mauri e dall’Ass. all’Ambiente D’Antonio, non sapevo se ridere o se piangere: la colpa non è nostra, ma della società provinciale che non ci fa sversare per ripicca, visto che noi siamo in regola coi pagamenti (e le prove?); cittadini telefonateci e proponeteci forme di lotta, perché noi siamo a disposizione (sic!). Non ho parole! Per questo cito quanto ben scritto sul giornale online, Angrinews, da Andrea di Giorgio, un nostro concittadino molto attento e preparato: perché il Comune paga, se non riceve in cambio quanto dovuto per contratto?; chiedere al popolo di pianificare forme di lotta e di protesta, insieme ai suoi rappresentanti, sembra quantomeno bizzarro ed ipotizza un modello di democrazia, normativamente non previsto!; se vogliono essere corretti, gli Amministratori si assumano le proprie responsabilità! Dialoghi impossibili!?! Il 30 giugno e l’1 luglio scorsi le pagine de IL MATTINO hanno ospitato l’ennesimo botta e risposta a distanza tra Emilio Testa ed il Sindaco Mauri sulla situazione dei Servizi sociali ad Angri: un dialogo fra sordi e che penso sarà impossibile continuare dopo le affermazioni conclusive del Sindaco ( “ Non c’è più trippa per i gatti….. ed il miagolìo di qualche gatto è dovuto allo stop imposto a chi ha usato in passato disabili e fasce deboli a fini personali”), a cui, in verità, non si può non chiedere: ma Emilio Testa è un omonimo o è lo stesso politico di lungo corso che è stato con successo candidato, nelle due ultime tornate elettorali, in liste presentate e sottoscritte dall’aspirante Sindaco Pasquale Mauri? Chi, invece, crede di poter aprire, nonostante tutto quello che è successo in campagna elettorale e nel primo anno di consiliatura, una fase di dialogo con la Giunta Mauri – D’Antonio è l’attuale dirigenza del Partito democratico. Per giustificarla è costretta a ricorrere al politichese e a qualche notevole forzatura o voluta inesattezza (ribaltare il significato dei risultati delle elezioni amministrative e referendarie per avallare scelte già fatte in precedenza; affermare che la Giunta angrese è di centro; lasciar intendere che il Pdl governa da solo, senza l’UDC, Regione e province campane; volere un confronto programmatico che, in effetti, andava fatto prima delle elezioni e non certo ora; dichiararsi fedeli alla coalizione di centrosinistra e poi andare da soli a dialogare), senza rendersi conto che sia il dialogo sia la legittimazione dell’opposizione non sono delle gentili concessioni di qualcuno, ma sono elementi essenziali e permanenti del sistema democratico. Sette Capitani ed una... Tenente Non si può certo dire che, in questo primo anno, il rapporto tra il Sindaco ed il Comando dei VV.UU. sia stato idilliaco: un comandante, Rosario Cascone, prima nominato, poi di fatto sfiduciato, di nuovo rinominato a gennaio con ampi attestati di stima, per poi essere ancora sfiduciato a fine giugno. Conosco bene il cap. Cascone e sono certo che questo altalenante susseguirsi di giudizi sulla sua persona non gli ha provocato né gli provocherà alcuna crisi di identità, né disturbi di carattere psicologico. Visto, ormai, come vanno le cose al Comune di Angri, credo che non si saranno fatti venire problemi di autostima né complessi vari neanche i tre qualificati Comandanti (Giuseppe Rivello, Mario Accardo e Vincenzo Ruggiero Perrino), che parteciparono al Bando di mobilità per poi essere illegittimamente bocciati dalla Giunta, nonché gli altri tre esperti ufficiali in organico (Rosa Desiderio, Francesco Esposito, Tommaso Paolillo) allorché hanno saputo che la scelta fiduciaria del Sindaco era caduta su una collega, molto determinata, ma alla sua prima esperienza come Comandante e con una storia professionale sub judice. Comunque, al Ten. Anna Galasso, vadano i più sinceri auguri di buon lavoro ed un consiglio, utile ad affrontare al meglio questa nuova e difficile esperienza di lavoro: si rilegga “I promessi sposi”! A scuola i professori dicevano che il maggiore pregio di questo romanzo era l’universalità, nel senso che Manzoni era riuscito a creare una storia e dei personaggi sempre attuali; avevano proprio ragione: basti pensare, tra gli altri, a “don Rodrigo” che, ritenendosi il padrone assoluto, con l’aiuto dei “Bravi”, maramaldeggiava di giorno e di …. notte, a “don Abbondio”, che oggi potrebbe essere ricordato da qualcuno/a che non impedisce le illegittimità (anzi, le avalla), mentre “donna Prassede” da qualche uomo bigotto che si intriga di tutto e “don Ferrante” da qualche politico un po’ astrologo, senza dimenticare “Fra’ Cristoforo” ed un altro personaggio femminile. Luigi D’Antuono

Luglio - Agosto 2011

I “comandamenti” della Consulta per la redazione del Piano urbanistico

Attrezzature e servizi per ridare slancio alla vita sociale ed economica di Angri L’assessore Giordano: occorre redigere al più presto il Puc, per anticipare e orientare, mediante la concertazione, le scelte dei privati verso obiettivi utili anche alla comunità.

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cquisire l’area delle ex Mcm attraverso un’iniziativa di azionariato popolare. È stata la proposta rilanciata dall’ingegner Mario Amico durante l’ultimo incontro della consulta per il Puc. Un progetto con ambizioni di riqualificazione sociale e ritorni economici. “Non credo nella percorribilità dell’azionariato - ha in sostanza ribadito l’assessore all’Urbanistica Savino Giordano - in quanto per il privato ciò che prevede il Piano casa regionale consente investimenti vantaggiosi. Se si vuole evitare nuove colate di cemento nel centro storico, dobbiamo giocare d’anticipo rispetto al privato. Varare con celerità il PUC, dando degli indirizzi che consentano un sicuro recupero degli standard di vivibilità (servizi e attrezzature).Pertanto occorre nel Puc e nel suo regolamento attuativo introdurre il criterio della perequazione. Individuare con certezza le aree edificabili da dare al privato a compensazione delle proprie richieste dal Comune per soddisfare le vitali esigenze della collettività (parcheggi, verde e aree attrezzate)”. L’area ex Mcm, vasta 64mila metri quadri, insieme ad altre aree (Elvea, Stazione Sperimentale, ecc.) è tornata al centro del dibattito, in quanto vitale per ridisegnare il profilo urbanistico della città e per risolvere non pochi problemi di vivibilità urbana. Abbandonato il progetto di «edilizia residenziale e sociale» in aree industriali dismesse (DGR 396/09)», l’intenzione, data per certa, del gruppo A.R. è quella di beneficiare di quanto previsto dall’ultima versione del Piano Casa regionale (art 7, comma 2 della L.R 19 del 2009 e L.R 1 del 2011). Il procedimento attuativo di tale ultima normativa sarà predisposto dall’amministrazione comunale, anche su proposte avanzate da proprietari singoli o riuniti in consorzi, e l’ok per la trasformazione urbanistica ed edilizia di determinati ambiti (capannoni, immobili ed aree annesse) sarà subordinato alla cessione da parte dei privati (in rapporto al valore di trasformazione) di aree o immobili da destinare ad edilizia residenziale e sociale. E questo in aggiunta alla dotazione di una soglia minima inderogabile di spazi pubblici o riservati ad

attività collettive. portatori di interesse, la Consulta ha In attesa di tale opportunità norelaborato il documento che sintetizmativa vi sono già quattro progetti za gli indirizzi che si auspica siano di housing sociale, non ancora partiti inseriti nel Puc. che coinvolgono gli imprenditori De La Consulta, coordinata da ChriCola Costruzioni, Benincasa srl, Russtian De Vivo, ha infatti evidenziato so Maria e Giuseppe Raiola. le priorità da osservare: sviluppo di Intanto la Consulta comunale per il attrezzature e servizi - visto il sottonuovo Piano Urbanistico Comunale dimensionamento della superficie di Angri ha puntualmente presenurbana attualmente destinata ad essi tato il documento conclusivo che (anche perché sono rimasti inutilizl’amministrazione comunale terrà zati i 400 mila mq del vecchio Prg) presente per la redazione definitiva - soprattutto nelle zone densamente dello strumento urbanistico angrese. popolate e nelle aree urbane degradaDopo aver raccolto pareri e punti te da recuperare (prevedendo centri di vista dei tecnici che si sono riuniti di aggregazione polivalenti, parchi Appartamenti, box, garage, cave, alberghi, ternei mesi di aprile, maggio e giugno, giochi, strutture sportive, ampi spazi nonché di categoriaile patrimonio per sagre e manifestazioni di vario reni die associazioni ville: è questo della camor-

ra ora affidato alla Prefettura di Salerno e, in Interventi

parte, digestito da Comuni edconclusivo associazioni All’incontro presentazione del documento della Consulta, presente il professore universitario Salvatore Visone al quale è stato affidato l’incarico di curare la redazione degli indirizzi generali del Puc, oltre all’intervento dell’ungegniere Mario Amico, ci sono stati quelli degli architetti Salvatore Orlando e Vincenzo Russo e di Alfonso Raiola, esponente della sinistra locale. Orlando, ribadendo quanto già detto in due interviste sul nostro giornale, ha sostenuto la necessità di prevedere nel Puc indirizzi che blocchino nuova edilizia e privilegino attrezzature e servizi. Russo, come già fatto in diversi convegni, ha sollecitato a predisporre un piano non legato alle sole pur impellenti problematiche cittadine (attrezzature, servizi), ma capace soprattutto di dialogare, a livello tecnico-normativopropositivo, con le problematiche e gli sviluppi territoriali dell’intero comprensorio nocerino, il cui futuro, nel bene e nel male, è già stato delineato nei piani regionali e ancor più in quello provinciale (P.t.c.p.). In merito al destino dell’area ex Mcm, Russo ha invitato i presenti a considerare l’opportunità di un suo eventuale utilizzo per riedificarvi le volumetrie di parte dei diversi palazzoni anni ‘60 presenti nel centro storico e che, dopo il sisma del 1980 e l’usura dei 30 anni successivi, si farebbe bene a rottamare per motivi di prevenzione, destinando le aree liberate ad uso sociale e pubblico. Raiola ha rilanciato la sua idea di trasformare l’ormai quasi inutile, se non morta, linea ferroviaria Napoli-Salerno, in una superstrada per veicoli a gomma, riservando piste pedonali e ciclabili. Il professore Visone, sostanzialmente disponibile nei confronti delle diverse sollecitazioni comprese quelle delineate nel docimento della Consulta, si è detto d’accordo con l’assessore Giordano sull’opportunità di procedere con celerità nella definizione degli indirizzi generali del Puc, prestando anche molta attenzione alla redazione di chiare norme di attuazione.

genere e luoghi di culto). Sul rispetto dell’ambiente, i modelli di sviluppo urbanistico dovranno essere sempre relazionati alla diminuzione dell’impatto ambientale. Necessario tenere conto anche delle «micro-aree» in cui ogni fabbricato dovrà provvedere autonomamente al proprio fabbisogno energetico, al compostaggio dei propri rifiuti, al riciclo delle acque; ma occorre anche realizzare un parco urbano attrezzato, piste ciclabili, e individuare zone lontane dai luoghi abitati nelle quali concentrare tutte le antenne di telefonia mobile. Il miglioramento della viabilità obbliga allo studio di un piano su scala comprensoriale con nuove arterie stradali (una viabilità più scorrevole) e l’allontanamento del traffico industriale dal centro urbano, la distribuzione di parcheggi nel territorio urbano ed il conseguente aumento di aree pedonali (l’ampliamento dei marciapiedi, molti dei quali non ancora a misura delle persone diversamente abili, il miglioramento della pedonalizzazione in prossimità delle scuole). L’opera di riqualificazione urbana dovrà passare per la ridefinizione delle aree destinate agli insediamenti produttivi (Pip), le aree dismesse e gli insediamenti industriali. Per il recupero delle aree storiche, si dovrà prevedere l’introduzione di Piani del colore, una regolamentazione su insegne commerciali e infissi, e norme che incentivino l’utilizzo dei locali a piano terra (e dei piani elevati) per usi commerciali e artigianali. L’edilizia abitativa deve concentrarsi sul recupero del patrimonio edilizio esistente e delle aree degradate, per la progettazione di un nuovo modello di città e di economia che intercetti meglio le esigenze commerciali, artigianali e turistiche. Per il rilancio delle zone agricole, è infine utile promuovere la coltivazione di prodotti di nicchia. Antonio Lombardi

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Attualità

Luglio - Agosto 2011

Ad aprire la nuova dialettica politica nell’ambito del PD e del Centrosinistra un recente comunicato a firma del segretario del PD Antonietta Giordano.

Sogno di Ferraioli chiarisce: mai al fianco di Mauri una notte Sullo sfondo la necessità del Sindaco di infoltire la maggioranza, visto l’atteggiamento dei consiglieri dissidenti, il cui malessere non accenna ad allentarsi. di mezza estate! Per la verità c’è poco da sognare, mentre ci si prepara alla pausa estiva. Cosa ci attende alla ripresa? Il sogno si trasformerà in incubo? In questi sei mesi ANGRI ‘80 non ha perso una sola battuta, sul piano della tensione verso i grandi temi del dibattito locale, nei quali si riversava, come era naturale del resto, anche il dramma generale di un paese che non trovava una linea di condotta e di azione. Eppure stava celebrando i centocinquanta anni della sua unità nazionale. Sono stati affrontati, sulle nostre pagine, i temi economici e le disgregazioni dei grandi tessuti di omogeneità e sintesi sociale, come la famiglia ed il lavoro. Davvero è sembrato di avviarci a vivere, nelle analisi giornalistiche, la fine di un mito, di un’epoca. La stagione degli immigrati nel benessere, quella che ha visto le fasi drammatiche del secondo conflitto mondiale, sta lentamente scomparendo. Ora rimangono i nativi nel benessere, quelli che hanno vissuto e gestito il miracolo economico come una terra di Bengodi, una conquista di diritto eterno al consumo. Impossibile, per questi, adattarsi ad un mondo, nel quale quasi tutto verrà meno. È sempre più difficile adattarsi, quando questi modelli sono stati il possesso di pochi e l’aspirazione illusoria di tanti. Le grandi sperequazioni economico-sociali stanno accelerando la loro dimensione ed il divario tra ricchi e poveri sta aumentando con progressione non più controllabile. In questi sei mesi la testata ha seguito lo sviluppo delle tensioni e dei traumi sociali ad Angri, la frattura dello scheletro unitario. Ha anche proposto alcune ipotesi, considerate risolutive o almeno frenanti, alla ricerca di un unico obiettivo, la conquista del sistema paese. Le misure urgenti, adottate dal governo in questi giorni dinanzi al pericolo di un tracollo finanziario e di una dissoluzione dello stato di diritto, ci faranno scontrare, alla ripresa autunnale, con una sconvolgente realtà. Entreranno in crisi l’assistenza sociale, la scuola, la sanità e, prima di tutti, l’ente locale, nella sua essenza di organismo deputato alla erogazione e gestione dei servizi per il cittadino. E l’eterna questione della spazzatura, poi? Chi abbia voglia di leggere a ritroso le pagine del mensile, nell’ultimo anno, troverà registrati tutti questi temi e tutte le preoccupazioni. Assumere il ruolo di Cassandre, mentre la città fuma sotto l’assedio, non è certo piacevole e sottolineare che l’avevamo detto può costituire una soddisfazione che non ci consola e che non giova in alcun modo a risolvere i problemi. Ma l’obiettivo di un giornale è, in primo luogo, quello di raccontare i fatti, per scoprirne l’anima, lo spirito ispiratore e la tensione progettuale. E questo lo si ottiene muovendosi tra la gente, alla ricerca di una verità quanto più oggettiva. ANGRI ’80 lo fa da decenni, convinto che ogni verità è sempre parziale, ma che l’insieme delle parzialità può concorrere a definire alcune basi certe e condivise. È, ancora una volta, la ricerca del sistema paese, in cui anche le eventuali rappresentazioni dei vizi privati e delle pubbliche virtù hanno un senso se non servono a distruggere, ma a creare e costruire. Diceva Enzo Biagi che il giornalismo è una nobile arte, in cui la rappresentazione del male non può mai essere fine a se stessa. Ora il mensile va in vacanza. Ma a settembre cosa troveremo? Senza la follia, la vita sarebbe razionale, tetra e monotona. È scritto nell’«Elogio della Follia» di Erasmo da Rotterdam. Perché non pensare alla follia di un sogno e non alla pazzia di un incubo? Francesco Fasolino

«In qualitá di capogruppo consiliare, posso tranquillamente affermare che i l P d re s t e r á all’opposizione, rispettando coerentemente il mandato elettorale ricevuto dai cittadini». È stato chiaro il capogruppo consiliare del Pd Cosimo Ferraioli che ha smorzato le voci su una possibile intesa con l’Udc. Una posizione non condivisa da un’altra corrente del partito che sarebbe invece tentata di entrare in maggioranza ed in giunta. Un’ipotesi che Ferraioli esclude con determinazione: «è vero il sindaco Pasquale Mauri in diverse occasioni ha manifestato la volontá di dialogare con il Pd. Strano però che in sede consiliare le nostre proposte ed i nostri suggerimenti sono caduti nel vuoto». Ed ancora: «Non siamo intenzionati a fare da stampella a questa maggioranza che sulla carta ha i numeri per governare e non è giusto entrare nel merito di una

Un sentito grazie

alle Poste italiane!

Sul numero scorso di ANGRI ’80 avevamo informato i nostri abbonati, soprattutto angresi, che avevamo contattato la responsabile Operations dei Servizi postali del compartimento campano per lamentarci dell’enorme ritardo con cui veniva recapitato ANGRI ’80. Ci era stato promesso che già dal numero di giugno i disguidi sarebbero stati eliminati e che nell’arco di tre giorni gli abbonati angresi avrebbero ricevuto il giornale. E… così è stato. Abbiamo ricevuto, infatti, molte telefonate di abbonati che, meravigliati, ci avvisavano di aver ricevuto, anche prima dei 3 giorni promessi, ANGRI ’80. Riteniamo, pertanto, doveroso esprimere i nostri più sentiti ringraziamenti per il miracolo compiuto (nella speranza che si ripeta ora ogni mese) in primis all’Ing. Gabriella De Florio ed al funzionario suo collaboratore, dott. Salvatore Fontana, nonché al nuovo responsabile dell’Ufficio di Scafati smistamento, Carmine Lettieri.

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loro dialettica interna (leggi dissidenti, ndr) modificando in maniera sostanziale quanto deciso dagli elettori. Questa è la posizione dei consiglieri del Pd, indipendentemente dagli esiti di riunioni alle quali comunque non siamo stati invitati». Ad aprire la nuova dialettica politica un recente comunicato a firma del segretario cittadino del PD Antonietta Giordano. In esso è scritto: «Ci interessa avviare un confronto programmatico con l’Udc per verificare, se dai rispettivi ruoli oggi di op-

posizione e di governo, è possibile, su questioni per noi cruciali, trovare risposte utili per Angri e più in sintonia con la spinta nazionale». Sullo sfondo è anche ipotizzabile la necessità da parte del Sindaco Mauri di infoltire la propria maggioranza, visto l’atteggiamento dei quattro consiglieri dissidenti (Testa, Conte, Fiorelli e Sorrentino), il cui malessere non accenna ad allentarsi. Al momento la maggioranza si mantiene in piedi grazie all’appoggio di Marcello Ferrara, che fa parte della minoranza. I nuovi potenziali alleati sarebbero utili per mettere la maggioranza al sicuro, evitare inaspettati colpi di scena e continuare lungo la strada tracciata. Da evidenziare anche che il primo cittadino trattiene ben due assessorati: lavori pubblici e politiche scolastiche. Pippo Della Corte

Ricorso Annarumma per Sezione n.15

Il Consiglio di Stato si esprimerà a fine mese “Minielezioni” alle porte? Un interrogativo che presto potrà trovare risposta. Il Consiglio di Stato, infatti, si pronuncerà entro la fine di questo mese in merito al ricorso presentato all’indomani del risultato elettorale da parte del candidato consigliere Pasquale Annarumma. Il Tar nella propria sentenza ha infatti evidenziato gravi irregolarità nella gestione del seggio n.15 e nel conteggio dei voti congelando di fatto il ruolo e la funzione degli eletti. Poi, come da prassi, c’è stata una sospensiva da parte del Consiglio di Stato a seguito del ricorso presentato dal sindaco Pasquale Mauri. Ora, però, è attesa la pronuncia nel merito della vicenda. Potrebbero tornare alle urne una parte degli elettori, quelli ovviamente ricadenti nel territorio relativo alla sezione in questione. Un’eventualità non remota che potrebbe rimescolare le carte in tavola. Infatti, in caso di nuove elezioni, pur non mutando il quadro generale, si potrebbero verificare dei cambiamenti all’interno dell’assise cittadina, con nuovi ingressi e conseguenti uscite. A rischiare quei consiglieri eletti con pochi voti di scarto su altri compagni di lista e quelli che si sono piazzati terzi. Tutto ovviamente è da verificare. Se il Consiglio di Stato dovesse sposare nei contenuti la sentenza del Tar con molta probabilità la data per le eventuali nuove elezioni potrebbe essere fissata per il prossimo autunno. Una vicenda che, indipendentemente dalla decisione del tribunale amministrativo, crea qualche preoccupazione nell’ambiente politico. Comunque, indiscrezioni vogliono che i candidati starebbero già riscaldando i motori della propria macchina propagandistica per affrontare al meglio la nuova, eventuale campagna elettorale in formato ridotto. Pippo Della Corte


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Attualità

Lettera aperta di Luigi D’Antuono

L’OBLò

CARO SINDACO, TI SCRIVO.../10

di i ppo Della Corte

P

La casta della monnezza Egregio direttore, tra le tante incertezze che regnano, almeno una certezza esiste e resiste. È quella della lucrosa emergenza rifiuti. Una situazione che dopo circa vent’anni è diventata abituale consuetudine. Sullo sfondo la trasversale inadeguatezza della calsse politica che in questi due decenni ha sgovernato il territorio campano, impazzando all’interno delle istituzioni. L’emergenza rifiuti, terminata quella del post terremoto, ha nuovamente garantito flussi di denaro, appalti, clientele, affari. Una emergenza, a parer mio, studiata a tavolino nei minimi dettagli. In breve tempo si è anche formata quella che qualcuno argutamente ha definito la “casta della monnezza” costituita da soggetti di varia umanità. Ovviamente tutto ciò in danno ai cittadini-contribuenti che sono gli unici a pagare realmente la onorata crisi. Nonostante in molte regioni il problema sia stato affrontato e risolto, da noi si continua ad andare a tentoni non intravedendo all’orizzonte praticabili e definitive vie d’uscita. Una emergenza che ovviamente riguarda anche la nostra città dove da almeno un decennio si tenta di dare vita alla raccolta differenziata le cui percentuali, a sentire l’Amministrazione, farebbero arrosssire di gelosia i paesi del nord Europa. Da sempre nutro dubbi sulla veridictà dei dati diffusi. Non si è mai ben capito chi fornisce a chi certe percentuali ed in base a quali criteri vengano elaborate. Misteri mai svelati mettendo nero su bianco. Se davvero ci fossero i numeri sbandierati sarebbe minima la quantità di rifiuto da conferie in discarica e presso i siti che trattano l’indifferenziato. A quanto pare, invece, tutti invocano l’apertura di nuove discariche confutando con ciò i dati propogandati. I conti, insomma, non tornano. Inoltre è noto che il sindaco con l’ordinanza n. 99 ha deciso che lo smaltimento dei rifiuti secchi indifferenziati debba avvenire per non più di due mesi presso la società privata E.S.A. srl sita in via Santa Maria, demandando il resto della raccolta all’azienda speciale Angri Eco Servizi. Una scelta motivata per tutelare l’igiene e la salute pubblica viste le difficoltà per il Comune di poter conferire presso gli impianti pubblici di Battipaglia e Santa Maria Capua Vetere. Due “dettagli”, però, non mi sono chiari: il prezzo a tonnellata che il Comune e quindi i cittadini pagheranno alla E.S.A. srl, su rendicontazione della Eco Servizi, e chi effettuerà il peso dell’immondizia conferita presso quella struttura privata. Non proprio due cosucce da niente, che però inducono a riflettere. Ma si sa, l’emergenza è emergenza!!!

Caro Sindaco, ti scrivo per complimentarmi con te, avendo notato da vari fatti che hai giustamente deciso di essere più riflessivo e di utilizzare una maggiore dose di furbizia nell’attività politica ed amministrativa. Il primo segnale in tal senso l’ho avuto dal nuovo modo con cui vengono elargiti i contributi da parte del Comune: prima, venivano decisi con una delibera di Giunta, che, in modo trasparente, riportava il contributo richiesto e quello erogato; ora, invece (a partire dalla delibera n. 151 del 5/5/11: “Assunzione patrocinio morale ed economico della manifestazione Avanteatro”, non viene pubblicizzata l’entità della richiesta e la Giunta rimanda la quantificazione alla decisione del funzionario, la cui determina potrà essere conosciuta solo previa richiesta di accesso agli atti. Risultato conseguito: meno polemiche contro l’Amministrazione, ma anche meno trasparenza e maggiore possibilità di favorire gli amici e gli amici degli amici. Un’altra furbata (presumo per motivi clientelari) è stata posta in essere con il bando per il Soggiorno estivo di 50 anziani che, a differenza del contemporaneo bando per il soggiorno climatico per disabili e di tutti i bandi, a memoria d’uomo, pubblicati dai Servizi sociali, non pone più come criterio di selezione il reddito ma, guarda un po’, l’ordine di presentazione delle domande al protocollo del Comune; ad aggiungere la beffa al danno ci ha pensato l’Assessora al ramo che (ingenuamente o arrogantemente) ha sottolineato e rivendicato che per la maggior parte dei partecipanti al Soggiorno è stata la prima volta. Sfido io! Inoltre, guarda caso, a differenza dei disabili, l’Assessorato (volontariamente o no) non ha pubblicato l’elenco dei partecipanti. Ma, la furbata più eclatante (sconosciuta ai più) l’hai tentata durante la Festa di S. Giovanni, cercando di veicolare il messaggio che la venuta della Banda della Guardia di Finanza ad Angri era tutto merito della tua Giunta, collaborata dal Comitato festeggiamenti. Ecco, allora, che il giorno 1° luglio il giornale online “Angri.info” pubblica un articolo che si apre con l’affermazione che è l’Amministrazione comunale,

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Luglio - Agosto 2011

in collaborazione col Comitato, a presentare l’evento e si chiude con l’immancabile tua dichiarazione nella quale non solo non citi per niente il Comitato, ma affermi (usando il pluralis maiestatis del Papa) di essere stato tu a volere un così prestigioso spettacolo. Ovviamente l’articolo manda su tutte le furie i responsabili del Comitato ed in particolare il Presidente, Alfonso Lambiase, che come poi ha dichiarato in tua presenza, il 4 luglio, fin dal novembre scorso aveva pazientemente e instancabilmente lavorato per ottenere l’assenso degli alti gradi della Finanza al Concerto a cui poi ha economicamente contribuito solo in piccola parte l’Amministrazione comunale. Il Presidente, pertanto, chiama il direttore di “Angri.info” chiedendo che la comunità angrese venga correttamente informata. L’articolo viene modificato e la nuova versione non solo ribalta quanto affermato in precedenza, ma modifica anche la tua dichiarazione, a cui viene aggiunto un ringraziamento al Comitato “per essersi prodigato affinché fosse possibile un evento di simile portata”. Che le bugie avessero le gambe corte l’avevi già verificato, dal 1° luglio hai saputo, pure, che per le furbate vale lo stesso discorso. Caro Sindaco, un’altra furbata tentata è stata quella di non far sapere ai cittadini che nessuna delle vostre più importanti richieste di finanziamento ha avuto finora esito positivo. Già sul numero di febbraio scorso, con l’articolo “Sopire, troncare…

troncare sopire!” avevo chiesto di conoscere se era stato ottenuto il contributo di 100.000 euro richiesto alla Regione Campania con la delibera n. 181/2010 per il progetto “Contrasti” (iniziative natalizie). Risposta non pervenuta, perché, come ho saputo per altre vie, non è pervenuto alcunché. Stessa sorte hanno subito sia la richiesta di contributo per il “Doria Festival” sia quella per le iniziative da tenersi nel periodo giugno/ottobre 2011 (Progetto “Il Racconto”): entrambe, ed è questo l’aspetto ancor più negativo e sconvolgente della vicenda, non sono state neppure ammesse a valutazione, in quanto non rispettavano, in più punti, quanto richiesto dal Bando. Per il “Doria Festival”, ad esempio, mancavano, inspiegabilmente, elementi essenziali (la delibera di approvazione del progetto, l’impegno del Comune ad accollarsi parte delle spese, l’individuazione del responsabile unico del procedimento) e, addirittura, il progetto risultava non firmato ed incompleto. Credimi, le cose stanno proprio così, anche se sembra incredibile, alla luce dei tuoi frequentissimi autoelogi per te stesso, per gli Assessori, la dirigente ed i funzionari da te scelti. Ma come è possibile essere così superficiali e supponenti? Che ci si perdeva a consultare preventivamente i dirigenti della Regione Campania o a rivolgersi per un consiglio alla segreteria dell’Ass. De Mita, tra l’altro del tuo stesso partito? Sono veramente esterrefatto! Spero che,

almeno, la lezione sia servita per evitare, in futuro, altre brutte figure e danni al paese! Cordiali saluti e …. alla prossima! Luigi D’Antuono P.S. In molti mi hanno fatto notare, con stizza verso il Sindaco o con ironia nei miei riguardi, che non erano più arrivate tue risposte alle mie lettere aperte. Ho fatto presente che ritenevo il problema non mio, ma solo tuo: infatti, se rispondi dimostri di essere convinto del tuo operato e devi solo stare attento a non fare qualche ulteriore autogol; se non rispondi, oltre a far pensare che non hai nulla da controbattere alle tante e rilevanti questioni da me sollevate, ti privi anche della possibilità di far conoscere le tue ragioni a qualche migliaia di lettori di ANGRI ’80.

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Luglio - Agosto 2011 Dopo la telenovela della posta privata

Altre due storie cominciate male… Negli ultimi due numeri di ANGRI ’80 ho raccontato in modo dettagliato la vicenda dell’affidamento, in via sperimentale, ad una ditta privata del servizio postale del Comune attraverso una delibera illegittima ed una determina finale, del responsabile ad interim dell’ufficio di ragioneria, altrettanto illegittima e piena di incongruenze. Ma, come si dice, al peggio non c’è mai fine ed a confermarlo ci pensa immancabilmente la Giunta Mauri, in modo talmente evidente ed oggettivo, che nessuno penso possa accusarmi di eccessivo zelo accusatorio. Ecco la delibera n. 194 del 23/6/2011, avente ad oggetto: “Atto di indirizzo per autorizzare il rilascio di concessioni edilizie in sanatoria nella fascia compresa tra 50 e 100 metri dal perimetro dell’area cimiteriale…”; approvata su iniziativa dell’ass. Savino Giordano, essa deve andare poi in Consiglio comunale per permettere la sanatoria di opere abusive costruite troppo vicino al Cimitero. La questione è complessa, le modalità attuative molteplici, la dottrina e la giurisprudenza sono divise; per questi motivi, ci sarebbe voluta molta attenzione e tanta professionalità nell’avviare la procedura. Invece, che ti fa questa Giunta Mauri, tanto, improvvidamente, decantata dallo stesso Mauri? Approva, come avete visto, un atto di indirizzo che non c’azzecca niente ed è tutt’altra cosa rispetto ad una proposta di delibera per il Consiglio comunale; quest’errore iniziale determina un altro errore conseguenziale: la delibera manca del parere tecnico dell’Ing. Vincenzo Ferraioli, obbligatorio in caso di proposta, ma non nel caso di un atto di indirizzo. Inoltre, secondo me, la proposta dell’Ass.Giordano, mi dispiace dirlo, è impostata in modo errato, in quanto doveva avere ad oggetto solo e soltanto la riduzione a 50 metri della fascia di rispetto, mentre la sanatoria delle opere abusive è un adempimento successivo di competenza dell’ufficio, su richiesta degli interessati. Tralascio altre questioni più tecniche e complesse, anche perché, una volta assodato che il punto di partenza è abbondantemente sbagliato, diventa superfluo e inutile parlare d’altro. La seconda storia iniziata male è quella avviata con la delibera n. 203 del 30 giugno 2011, avente ad oggetto il comando dal Comune di Nocere Inferiore della Ten. Anna Galasso: per quale motivo? Perché è la stessa Giunta, al primo punto della premessa, a sostenere che non si può fare: “Questo Ente.. non può procedere alla copertura di posti in organico né all’assunzione di vigili a tempo determinato….”; di seguito, però, con una non piccola capriola, sostiene, senza citare alcuna norma, che: “non è esclusa la possibilità di poter gestire (?) l’istituto del comando in uscita ed entrata del personale …. purché (il saldo) non comporti ulteriori oneri a carico del bilancio comunale” e ricorda che due giorni prima la stessa Giunta ha deliberato un comando di un vigile presso la Procura. Peccato che la Corte dei conti abbia più volte sostenuto che, qualora vi siano limiti alle assunzioni, non è utilizzabile in alcun modo l’istituto del comando; peccato, inoltre, che pur volendo accettare per buona la teoria della Giunta, è evidente, anche ad un bambino delle elementari, che essa, in questa circostanza, non può essere, comunque, applicata, in quanto la spesa per un ufficiale che arriva è, incontestabilmente, superiore a quella di un semplice vigile che se ne va (tra l’altro, in base ad una legge che pone a carico della Procura solo lo stipendio e non le indennità accessorie). Così è, se vi pare! Luigi D’Antuono

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Attualità Sostituisce Rosario Cascone, oggetto di un inspiegabile tira e molla

Il tenente Anna Galasso nuovo comandante dei Vigili Ma è già sotto processo per falso e abuso d’ufficio con l’accusa di aver beneficiato di presunte irregolaritá nel concorso interno riservato ai vigili di Nocera Inferiore prestato servizio presso i comandi di Polizia Locale di Battipaglia, Pontecagnano, Sant’Antonio Abate, Lettere e Nocera Inferiore. “Il nuovo comandante – ha dichiarato il sindaco Mauri - ha un compito arduo in una città difficile che soffre di numerosi problemi. Ci aspettiamo da lei un contributo importante alla sicurezza e all’ordine della nostra città. La mia Amministrazione ha piena fiducia nelle sue doti professionali e nella sua correttezza. Ringrazio il precedente comandante Rosario Cascone per il lavoro che ha svolto, ma con la nomina di un nuovo responsabile, esterno all’ambiente del comando angrese, ho voluto dare Lo scorso 11 luglio, presso la stanza del Sindaco Mauri, è stato presentato il nuovo comandante

della Polizia Locale, il Ten. Anna Galasso. Laureata in giurisprudenza, ha

FIGLI E FIGLIASTRI Il campo di bocce di via Ponte Aiello è stato recentemente ristrutturato dalla Giunta Mauri: a prima vista, un buon lavoro! Ma… poteva mancare, come al solito, qualche ma? Infatti, ad una più attenta analisi di quanto eseguito, si resta estasiati nell’ammirare la splendida pavimentazione in materiale sintetico, scelta per lo strato di finitura del campo stesso; peccato che non si sia mai visto un campo di bocce rivestito di materiale diverso dalla sabbia fine. Infatti, la FIB (Federazione Italiana Bocce), per ogni tipo di gioco con le “palle”, prescrive un diverso sottofondo, ma, in ogni caso, la finitura deve essere in sabbia sottile da cinque millimetri. Come mai questo eccesso di zelo? Per distinguerci da tutti gli altri Comuni e dimostrare con i fatti che “come Mauri non c’è nessuno!”? Per dimostrare che ad Angri non siamo spilorci e riutilizziamo, subito e bene, i soldi risparmiati con i ribassi d’asta, realizzando opere uniche nel loro genere? Per far fare bella figura e servire (fin troppo) bene l’Assessore ed il Consigliere “responsabile” che abitano in via Ponte Aiello? Qualunque sia la risposta giusta, resta un’unica certezza: su quel campo, appena ristrutturato, non si può giocare né la raffa né il volo! Del resto, come si dice: dalla vita non si può avere tutto… Ma, c’ è un altro ma: se si fosse usata la sabbia a via Ponte Aiello, nella stessa occasione si sarebbe potuto ristrutturare anche il malandato campo di bocce di via Monte Taccaro! Nessuno ci ha pensato; come mai? Per avere la risposta basta informarsi dove abitano Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali di maggioranza.... D’altra parte, bisogna ammetterlo: la coerenza è (forse) l’unico pregio della Giunta Mauri! Non ci credete? Osservate i lavori di manutenzione che sono in corso: nelle strade periferiche i marciapiedi li asfalta, nelle strade del centro li riveste con selezionate “mattonelle”, accuratamente scelte dopo, appositi e vari, summit ristretti. Cosimo Ferraioli, consigliere comunale Pd, esponente del Centro sinistra

una nuovo impulso alle attività di polizia locale sia in termini di efficienza che di efficacia. Chiediamo ai cittadini di Angri di continuare a collaborare con le istituzioni affinché si possa sempre confermare l’altissimo livello di civiltà che ha sempre caratterizzato la nostra comunità”. Tra gli obiettivi strategici affidati dall’Amministrazione al nuovo comandante, vi sono il controllo della viabilità e soprattutto il contrasto al fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti (m. d’an.)

Scaricato Rosario Cascone

Il capitano Rosario Cascone non rivestrà più il ruolo di comandante dei caschi bianchi cittadini. Al suo posto il sindaco Pasquale Mauri ha nominato il tenente Anna Galasso, in servizio presso il Comune di Nocera Inferiore. Il nuovo comandante, in quanto distaccato, resterà in servizio così come da accordi per dodici mesi sebbene la retribuzione sarà a carico dell’Ente doriano. Già nei mesi scorsi c’era stato un tentativo fallito da parte dell’amministrazione di sostituire Cascone. La decisione quindi era nell’area, sebbene non siano noti i reali motivi che abbiano portato a compiere questa scelta. La nomina della Galasso avvenuta con decreto n.107 dello scorso cinque luglio sembrerebbe già aver creato malumori all’interno del locale comando. Infatti, in servizio già da tempo operano altri ufficiali, anche di grado superiore al nuovo incaricato. Altro aspetto, poi, è da ricondurre ad una vicenda giudiziaria che vede coinvolto il nuovo comandante dei vigili urbani. Il tenente, infatti, dovrà affrontare un processo penale con l’accusa di falso e abuso d’ufficio per aver beneficiato di presunte irregolaritá nel concorso interno al Comune di Nocera Inferiore riservato ai vigili urbani. A disporre il rinvio a giudizio il gup Donatella Mancini. L’udienza si dovrà svolgere il prossimo diciannove ottobre davanti ai giudici del primo collegio, con iter separato dopo lo stralcio rispetto agli imputati del processo principale. All’epoca dei fatti contestati il comandante della polizia locale nocerina era Giancarlo Correale, anche presidente della commissione esaminatrice. Coinvolti quindi anche altri soggetti, tra vincitori di concorso ed esaminatori. Tutti sotto processo. Secondo l’accusa i componenti della commissione esaminatrice avrebbero favorito i vigili Galasso, Petrosino, Prisco e D’Elia per farli risultare vincitori del concorso, predisponendo le tracce della prova teorico-pratica, divulgandole in anticipo con l’utilizzo di strumenti informatici vietati dal regolamento. E’ chiaro che le accuse dovranno essere dimostrate in sede processuale. Di certo, però, questo non è un buon biglietto di presentazione per Anna Galasso, nuovo comandante della polizia locale. Pippo Della Corte


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Attualità

Luglio - Agosto 2011

Convegno dell’associazione Baobab amici di Tampellin nell’ambito di Artiscuola

Spazio aperto I Circolo di via Cervinia

I diritti dei bambini e... delle bambine.

Ci voleva ANGRI ’80

Lo scorso 26 maggio presso il Castello Doria, l’associazione Baobab amici di Tampellin Onlus e Artiscuola, hanno organizzato un convegno sui diritti dei bambini e delle bambine in occasione del ventesimo anniversario dalla ratifica in Parlamento della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (legge n.176). Il mondo dell’infanzia con le sue necessità e le sue problematiche sono stati i punti di dibattito, prendendo spunto dai diritti sanciti nella Convenzione Onu – diritti civili, sociali, economici, culturali, gli stessi che vengono riconosciuti agli adulti. La grande differenza che esiste nella nostra società tra i diritti dei “grandi” e quelli dei bambini, è che i diritti dei più piccoli devono essere riconosciuti dai genitori, in primis, come spettanti anche ai loro figli, e poi dalla collettività tutta. L’ambiente familiare è il primo luogo di formazione, crescita e sviluppo, ed è importante che i genitori siano attenti alle necessità dei minori e riconoscano le difficoltà del loro piccolo grande mondo. L’assenza di interesse,

l’emarginarli già nell’ambiente familiare, l’escluderli da ogni decisione che li riguarda non contribuisce alla sana formazione di futuri cittadini consapevoli delle proprie scelte e dei propri bisogni. L’impegno degli adulti deve essere quello di capire, fermarsi, ascoltare i più piccoli fin dai primi anni di vita. Il Pianeta infanzia è il pianeta del futuro. Ognuno di noi ha il dovere di lasciare un mondo pulito e dignitoso ai nostri bambini, costruire la città amica

dei bambini, perché essi sono il futuro di tutti. Il bambino è il patrimonio dell’umanità. Il costante inquinamento che travolge sempre di più il pianeta, pone un problema enorme, la consapevolezza di non assicurare un’aria respirabile, sana e pulita ai nostri figli. Se noi adulti non ci impegniamo nel nostro quotidiano a rispettare l’ambiente, con atteggiamenti legali, evitando ogni forma di inquinamento possibile, dobbiamo essere consapevoli

Angriattiva: invito alla lettura Ricordiamo che presso il Boockgrossing point in via Giudici (presso Foto Michele Novi) è possibile ritirare qualche libro da leggere per l’estate. Come funziona? Recati presso il Point porta con te un libro che hai già letto, lo lasci e ne prendi uno che non hai ancora letto, tutto qui. Buona lettura a tutti Comitato Angriattiva

A proposito dell’asilo nido di Corso Italia

In riferimento alla dichiarazione dell’assessore alle Politiche sociali Annamaria Russo circa il rilancio dell’asilo nido di Angri vorremmo precisare alcuni punti. Probabilmente l’assessore dimentica o non sa che ad Angri non esiste più un asilo nido comunale, l’unica struttura che ospitava i bambini di Angri era quella di Corso Italia, che l’Amministrazione del Sindaco Mauri ha definitivamente smantellato e sotterrato. L’attuale struttura di viale Lazio, che ospita i bambini della sezione primavera, è di proprietà del Comune ma il servizio viene gestito da una cooperativa privata. L’assessore Russo non sa che nell’ottobre del 2007 Mauri, oggi sindaco ma all’epoca capo dell’opposizione maggioritaria, fece approvare una delibera dal Consiglio comunale che obbligava l’Amministrazione comunale Mazzola alla riapertura immediata della struttura dell’asilo nido di Corso Italia. Delibera di cui si sono perse le tracce e alla quale lo stesso Mauri, diventato sindaco, non ha mai dato attuazione. L’assessore Russo non sa che la struttura dell’asilo nido comunale di Corso Italia, che lei ha contribuito a smantellare, era una delle poche strutture comunali esistenti nella provincia di Salerno e dell’Italia del sud, fiore all’occhiello di questa città. Da sempre abbiamo fatto proposte costruttive per la riapertura dell’unico asilo nido comunale di Angri, ma i nostri progetti sono stati sempre sottovalutati e non presi in considerazione, forse perché erano progetti validi, fattibili e che probabilmente avrebbero ridato vita nuova alla struttura. Noi genitori, noi cittadini di Angri pensiamo che sia offensivo per le nostre famiglie e per tutte le famiglie di Angri l’atteggiamento di chi come i nostri amministratori comunali conducono una politica che procede per spot populisti e intanto toglie diritti e servizi alle famiglie e ai bambini. È il trionfo del qualunquismo, delle chiacchiere salottiere al tavolino del bar. Comitato Angriattiva – per i cittadini con i cittadini.

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Sul numero scorso di ANGRI’80 avevamo segnalato all’Amministrazione comunale le lamentele dei nostri concittadini, residenti tra Via Cervinia e Via Caiazzo, per l’abbattimento di parte della cancellata che separa il campetto ed il parco giochi dalla Piazzetta di via Cervinia, a seguito del quale c’era un uso non controllato, di giorno e … di notte, della struttura, da tempo inspiegabilmente e indecorosamente chiusa. A dimostrazione del fatto che ANGRI’80 viene attentamente ed accuratamente letto dai nostri amministratori, informiamo i nostri lettori che nel giro di appena un paio di giorni si è provveduto a rimettere a posto la cancellata. MENO MALE CHE ANGRI’80 C’è! Non ci si definisca, però, incontentabili scocciatori se, volendo evitare di passare da un eccesso all’altro, riteniamo anche che la struttura non debba restare chiusa, vista la assoluta carenza di spazi pubblici; pertanto, chiediamo al Sindaco Mauri ed alla sua Giunta di attivarsi, altresì, per riaprire, in tempi brevi, sia il campetto per i ragazzi che il parco giochi per i bambini (m.d’an.).

Angriattiva – Per i cittadini con i cittadini

Le distrazioni dell’assessore Russo

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che la distanza tra mafia-camorra e noi si fa molto sottile. È bene ribadire che l’enorme questione italiana dell’immigrazione, spesso mediaticamente fraintesa, ci fa perdere di vista che il bambino straniero è la soluzione ai nostri problemi, è il punto di incontro tra famiglie e bambini, è la migliore forma d’integrazione che si possa immaginare nell’immediato futuro. Nei tanti anni di esperienza – ha sostenuto sostanzialmente Margherita Dini Ciacci presidente nazionale Unicef - ho imparato un proverbio brasiliano molto significativo: “Se sogno da solo mi sveglio con la bocca amara. Se sogniamo insieme so che la realtà è vicina” . D’interesse strettamente legale è stato l’intervento di Vincenzo Starita, giudice presso il tribunale dei minori di Salerno. Egli stesso si definisce “giudice della sofferenza” che ogni giorno deve fare i conti con realtà di abusi e violenze sui minori e prendere decisioni opportune per la loro crescita, insomma decidere del loro futuro. Al convegno sono intervenuti inoltre; Roberta Bosisio, dipartimeto studi sociali e politici Università di Milano, il magistrato Giuseppe Cacciapuoti e Don Luigi La Mura. Quest’ultimo ha ribadito come i bambini, ma anche gli adolescenti sono figli di tutti noi e ciascuno ha il dovere di guidarli e accompagnarli in una crescita sana e consapevole. Carmen Mariagloria Chirico.

Più attenzione per i disabili Ancora una volta le persone diversamente abili gravi, residenti nella nostra città sono state dimenticate dall’Amministrazione comunale e dall’assessore Russo. Ci riferiamo nello specifico al bando di partecipazione al soggiorno estivo previsto per i diversamente abili che in questi giorni è visibile nella nostra città. Nulla da eccepire, ben vengano queste iniziative, ma come al solito l’assessore Russo dimentica tutte le altre persone diversamente abili, in particolar modo gli allettati i quali a causa della loro specifica patologia sono costrette a letto, non possono usufruire dell’iniziativa del “soggiorno” . La nostra amministrazione comunale e l’assessorato alle politiche sociali non hanno previsto per queste persone nessuna iniziativa alternativa a loro sostegno , forse perché non hanno coscienza o conoscenza dei tanti disagi che queste persone ed i loro familiari vivono a causa della loro condizione . Si potrebbe prevedere per questi nostri concittadini delle forme alternative

di supporto e di impegno come ad esempio concedere in comodato d’uso apparecchiature medico – sanitari di piccolo costo, esempio(aerosol – apparecchiatura per la misurazione della pressione o del diabete – sino a piccoli condizionatori per rendere l’estate meno torrida). Già nel dicembre del 2010 tante persone diversamente abili di Angri furono dimenticate e mortificate da questa amministrazione comunale e dall’assessore Russo in quanto furono escluse da ogni tipo di partecipazione alla manifestazione dell’anniversario dei diritti dei disabili . E proprio di quei diritti che tanto sono cari all’assessore russo vorremmo enunciare alcuni articoli in modo tale che l’assessore possa così non dimenticarsi di tutti i diversamente abili di Angri. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità Gli Stati riconoscono il diritto ad un livello di vita adeguato alle persone

con disabilità ed alle loro famiglie, incluse adeguate condizioni di alimentazione, abbigliamento e alloggio, ed al miglioramento continuo delle loro condizioni di vita, e adottano misure adeguate per proteggere e promuovere l’esercizio di questo diritto senza alcuna discriminazione fondata sulla disabilità. Art. 30. Garantire che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per le persone con disabilità e, a tal fine, incoraggiare la messa a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, di adeguati mezzi di istruzione, formazione e risorse. Segnaliamo in ultimo che la convenzione termina con queste parole “Per ogni bambino, per ogni persona: salute, scuola, uguaglianza, protezione.

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“UNITI NELL’ARTE” - Rubrica dell’associazione Panacea

Il Polittico di San Benedetto

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ella navata destra della prima e più antica chiesa di Angri, fondata nell’850 in piena epoca longobarda, si conserva un pregevole polittico, frutto di quel fermento culturale ed artistico che nel XVI secolo diete vita alle più raffinate ed elaborate opere artistiche ed architettoniche che impreziosiscono ancora oggi il centro storico di Angri. Il polittico, che si compone di cinque pannelli, presenta al centro la Vergine in trono incoronata da due angeli, tra San Giovanni Battista e San Pietro (a sinistra) e San Benedetto e San Sebastiano (a destra). Le cinque figure che emergono da un luminoso e neutro sfondo in oro (ancora retaggio dell’arte bizantina), rispecchiano in pieno quel pathos, quel mondo interiore che i pittori rinascimentali, hanno voluto evidenziare nei loro soggetti sacri, attraverso i gesti, il portamento e il gioco di sguardi. La Vergine infatti colpisce per il suo sguardo dolce e materno, rivolto verso chi la guarda ed è raffigurata in atteggiamento orante verso il Bambino Gesù, che giace disteso sulle sue ginocchia. Il Sacro Bambino reca nella mano sinistra una palma, mentre un cardellino è appoggiato sulla sua spalla sinistra. Questi due simboli cristiani, sono legati indissolubilmente alla figura di Cristo. Infatti nell’arte cristiana, il cardellino è raffigurato in relazione alla passione di Cristo, poiché l’uccello è associato alle spine e ai cardi. Non a caso nella pittura rinascimentale (il nostro polittico ne è un esempio) il Bambino

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Attualità

Luglio - Agosto 2011

L’associazione culturale e musicale “Euterpe” ha riproposto la rassegna musicale, arrivata alla sua 7ª edizione

Giovani Esecutori di nuovo alla ribalta

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Definizione oggetto: Polittico Tipologia oggetto: Dipinto Titolo: Madonna con Bambino in trono incoronata dagli angeli tra San Giovanni Battista, San Pietro, San Benedetto e San Sebastiano Materia e Tecnica: Tempera su tavola Unità di misura mt: Altezza 2 - Larghezza 3 Nome autore: Scuola di Antoniazzo Romano Altre attribuzioni: Anonimo del XVI sec. denominato Maestro del polittico di San Benedetto in Angri. Cronologia indicazione generica: Sec. XVI opera datata MDIII Contenitore: Chiesa di S. Benedetto Gesù è spesso rappresentato con un cardellino, che indica la sua futura sofferenza e morte. L’associazione con Gesù è giustificata anche da una leggenda secondo la quale la macchia rossa sul suo capo, comparve nel momento in cui il volatile sorvolò la testa del Cristo che saliva al calvario e togliendogli una spina dalla fronte, si macchiò con una goccia del suo sangue. La palma invece è il simbolo per eccellenza della passione e del sacrificio votato alla glorificazione di Dio. Non a caso i Santi Martiri, sono spesso raffigurati con una palma in mano. La stessa simbologia è riscontrabile in una pala d’altare coeva a quella di San Benedetto, custodita nella chiesa di Santa Maria Maddalena in Armillis a Sant’Egidio del Monte Albino. Oltre allo stesso schema compositivo con la Vergine in trono al centro circondata da due Santi a destra e due a sinistra, infatti è possibile notare la palma nella mano del Bambino Gesù e lo stesso cardellino che in questo caso, viene addirittura

indicato dal Divino Infante. Nel polittico di San Benedetto è possibile notare al disotto del piede destro della Vergine che sbuca appena dalla lunga e vaporosa veste nera, un piccolo cartiglio, che reca soltanto la data dell’ultimazione dell’opera (MDIII). Non essendo firmata e vista l’analogia con altre sue opere, il polittico è attribuito ad Antoniazzo Romano, pittore che lasciò sue tracce dal 1464 al 1510 sopratutto in Italia centrale e il cui genio creativo, fu fortemente influenzato dalla pittura di Raffaello. Dopo un accurato e sapiente restauro reso necessario per cancellare i danni provocati non solo dal trascorrere del tempo ma anche dai continui tentativi di furto perpetrati negli anni, è ora possibile ammirare il tutto il suo splendore una delle più eccelse e significative testimonianze della pittura cinquecentesca nell’Agro Nocerino Sarnese. Sergio Amato visita il sito: www.panaceart.it

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’Associazione Culturale e Musicale “Euterpe” ha recentemente riproposto la rassegna musicale Giovani Esecutori, arrivata alla sua 7ª edizione. Gli appuntamenti della rassegna, svoltisi nelle domeniche di giugno fino alla prima domenica di luglio, hanno avuto come location la Chiesa della SS. Annunziata. Il primo concerto si è svolto il 5 giugno per celebrare il duecentesimo anniversario della nascita di Franz Liszt, compositore e pianista ungherese dell’ottocento, molto conosciuto Da sinistra a destra: la pianista Paola Casalini, e apprezzato per aver rinnoil pianista Gaetano Tortora, il soprano Concetta Stucchio, vato la tecnica pianistica. Il 21 giugno, in occasione il chitarrista Nicola Schiavone, la pianista Angelina Renzullo, della Giornata Europea della pianista Noemi Faggio, la pianista Antonella Censullo. la Musica, come location è stata scelta la Chiesa di San Benere giovani e giovanissimi, dia), Valeria Saccinni (II media) detto, nel rione Ardinghi, offrendo che dimostrano di aver rage Riccardo Di Somma (II media), ai numerosi presenti un’atmosfera giunto già un alto profilo accompagnati al pianoforte dal M° più intima e raccolta, arricchita dalla professionale nel campo Stefania Cucciniello. presenza del prezioso polittico cinmusicale. La rassegna ha registrato un amquecentesco, in cui è raffigurata la Coinvolgere esecutori pio consenso di pubblico e ha avuto Madonna col Bambino, conosciuta con diversi livelli di prepaun grande successo tra i suoi sostenicome Madonna della Provvidenza. razione e in diverse fasce tori, che hanno premiato la concenLa particolarità di questa 7ª edidi età, è uno degli obiettivi trazione e la bravura degli esecutori zione è stata quella di mettere insieche si propone la rassegna con tantissimi applausi. me una varietà di strumenti musicali, “Giovani esecutori”. La La disponibilità del parroco della tra cui il pianoforte, il violino, il viomusica, in questo modo, Chiesa della SS. Annunziata, don loncello, la fisarmonica, le chitarre, diventa un momento di Domenico Orlando, che ha messo i flauti ma anche la voce. Infatti si condivisione culturale che a disposizione degli esecutori il piasono esibite i soprani Valentina Visi apre alla conoscenza dei noforte, contribuend a realizzare la tolo, Antonella Carpenito e Convari strumenti musicali, ma manifestazione. cetta Stucchio, quest’ultima nostra anche degli stessi esecutori Raffaele Smaldone, presidente concittadina. che attraverso le esibizioni dell’Associazione Euterpe, ha sotLe altre serate hanno visto le esihanno la possibilità di lantolineato come le attività dell’assobizioni dei pianisti Gennaro Franciarsi nel panorama concerciazione, nata nel 1998, siano mirate co, Emilia Inverso, Alessia Manco, tistico. a far conoscere la musica classica Camilla Amoroso, Paolo Casilini, Roberta Smaldone sul nostro territorio, facendo esibiGaetano Tortora, Daniela Salvo, Lo scorso 6 luglio, Angelina Renzullo, Noemi Faggio, il piccolo Gerardo Ceparano, Anpresso il conservatorio tonella Censullo, Claudio Siano e “G. Martucci” Gloria Rossi. di Salerno, Tra i chitarristi Nicola schiavone il giovane e il duo chitarra e flauto Tamburrinostro concittadino ni-Amabile, mentre Federica Severini ha tenuto un concerto di violino Daniele Nocera e pianoforte e la flautista Eliana ha conseguito Cimitile ha eseguito un difficile il diploma concerto in re maggiore per flauto di chitarra classica. e pianoforte di C. Reneike, accomA Daniele e pagnata dal M° Andrea Barbato; Raffaele Scala ha tenuto un conai suoi genitori certo per flauto e pianoforte di gli auguri Jacques Ibert. della redazione Si sono esibiti anche i piccoli di ANGRI ‘80. violoncellisti Andrea De Luca (I media), Teresa Vallese (I me-

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Attualità

Il capitano Scudieri su “I preti e i mafiosi”, il recente libro di Isaia Sales

La Chiesa e le sue contraddizioni nei confronti della criminalità

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gregio direttore, ritengo che il saggio “I preti e i mafiosi” di Isaia Sales, di cui si è già parlato su questo periodico, sia di rilevante attualità e meriti ulteriore attenzione. Isaia Sales, non nuovo ad identiche indagini sulle camorre nostrane, ha sempre avuto il pregio di chiamare tutti gli argomenti trattati col proprio vero nome. E non ha mai mancato di sottolineare quel filo di pessimismo dovuto all’assuefazione della popolazione campana. Con quella limpidezza che lo ha sempre contraddistinto ha reso il suo scritto di facile interpretazione. Ci ha messo in condizioni che nessuno, dopo averlo letto, possa dire di non averlo capito. Perciò, possiamo ben dire che per suo merito, soprattutto nelle nostre zone, della camorra, o più specificatamente delle camorre, noi sappiamo tutto. E in questo “tutto” c’è anche il fatto che, a memoria mia, la questione è stata sempre sottaciuta, se non proprio vissuta con assoluta normalità. Mai sentito una parola di biasimo contro la camorra da parte dei preposti all’educazione. Per non parlare dell’ambiente familiare ove vigeva e vige tuttora il tabù: il problema non esisteva e non esiste. Salvo 1’istigazione a delinquere, se non proprio una vera scuola del crimine, verso i figli in quelle famiglie naturalmente predisposte. Vogliamo dirlo? Dall’unità d’ltalia ad oggi non è cambiato niente. Anzi, possiamo affermare, che la situazione malavitosa in Campania è enormemente peggiorata. A partire dall’attività principale camorristica,

Processione di San Catello a Castellammare cioè 1’estorsione; la piaga si è ulteriormente incrementata. Prima pagavano solo i ricchi, le grosse imprese; oggi tutti quelli che hanno un esercizio in vista pagano in silenzio. E quando c’è silenzio nelle zone particolarmente soggette, come quello attuale del nostro Agro, vuol dire che tutto funzione alla perfezione. Insomma, quando non scorre sangue significa che la camorra locale ha saputo trovare quell’equilibrio necessario per tenere tutto sotto controllo. Dell’altra mansione prediletta dalla malavita, la prostituzione, dobbiamo dire che la vecchia “sugità” è stata costretta a cedere qualcosa: non sono solo i camorristi ad interessarsi del biblico mestiere. Oggi con l’intervento dei colletti bianchi, almeno in Italia, la camorra è stata costretta a cedere una parte importante delle attività primitive dell’organizzazione, a partire dal nome; non si chiamano più “puttane” ma “escort”. Pertanto alla camorra è restato solo il controllo della residua attività delle “stradali”, quelle provenienti dall’est europeo oppure quelle di origine africana. Riguardo poi 1’altra attività, non meno lucrosa delle prime, e cioè il contrabbando, anche qui dobbiamo constatare che ci sono aggiunte e non cambiamenti. Alcolici, tabacchi, gioielli ed altri generi di comfort, a questi articoli vanno inseriti e in larga misura tutte le specie di droghe. E qui non si scherza per davvero: con 1’internazionalizzazione in atto vi è stato un notevole salto di qualità, creando crimini ancora più pericolosi per 1’eco-

nomia della società civile, come riciclare i soldi provenienti da tali attività. Tutto questo è saldamente in mano alle varie mafie, ‘ndranghete e camorre. Cosa fa la politica? Niente. Se non quello di prendersi i meriti quando viene arrestato qualche grosso latitante, anche se agli organi preposti, magistratura e forze dell’ordine, fanno mancare carte e carburanti per gli automezzi. Eppure non mancano le convinzioni che il problema, più che di polizia, è politico. Quando in campagna elettorale, qualche politico nazionale è sceso nelle zone ove vigono le regole malavitose, dichiarando di rifiutare i voti mafiosi, quelli senza scomporsi avranno risposto in cuor loro: “...non vi preoccupate, noi votiamo per gli altri”. E gli “altri”, si guardano bene dal rifiutarli. Anzi. Ecco come si presenta la realtà ai giorni nostri. II tutto è affidato solo alla legge e a chi per debellare definitamene questa piaga, nata e cresciuta nella nostra Italia Meridionale, 1’unico prodotto che siamo riusciti a esportare in tutto il mondo. E qui, Isaia Sales è stato tanto chiaro che più chiaro non si può. Mai una campagna da parte della Chiesa cattolica contro il flagello della malavita organizzata. Certo ci sono stati gli appelli: “mafiosi convertitevi!” In che cosa si devono convertire se essi si ritengono cattolici osservanti? Non sono mancati, certamente, i martiri della Chiesa che hanno pagato con la vita le loro ferme posizioni antimafiose. Ma campagne vere e proprie contro le mafie, di quelle che lasciano il

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segno, non ne abbiamo mai viste. Come quella dell’aprile del 1948, quando circa la metà del popolo italiano venne scomunicata per aver votato per un certo credo politico. Non sappiamo che fine abbia fatto quell’anatema, certamente sappiamo che tuttora quella parte politica, anche se notevolmente annacquata, non sta nelle loro simpatie. Purtroppo, dopo undici anni dal nuovo millennio assistiamo ancora a certi episodi che chiamarli scandalosi o vergognosi è solo un eufemismo. Fatti che vengono pubblicizzati in tutta 1’Italia che certamente non fanno onore alle nostre zone. Stiamo parlando della processione di San Catello, patrono della vicina Castellammare di Stabia, svoltasi 1’8 maggio scorso, ove stando alle cronache giomalistiche, il Santo ha fatto sosta davanti all’abitazione del capo camorra stabiese. Alle giuste e opportune rimostranze da parte del sindaco, il prelato che accompagnava il simulacro del Santo si è giustificato che la sosta si riferiva a una chiesetta chiusa, abbandonata da anni. Posizione mantenuta anche quando il sindaco e il gonfalone hanno abbandonato la processione. Chissà a chi si riferiva il Papa (Giovanni Paolo II), sempre nello stesso grido sulla conversione dei mafiosi, quando continuava dicendo: “Un giorno verrà il giudizio di Dio!” Speriamo tanto che ce 1’avesse anche con certe grosse autorità ecclesiastiche, certamente non all’altezza della loro missione terrestre. Sono questi eventi che ti confermano il pessimismo e 1’assuefazione, altro che ottimismo dell’intelligenza di gramsciana memoria. Tuttavia noi nel nome dei tanti servitori dello Stato e di quei sacerdoti, uccisi dalle mafie, anche nella non lontana Casal di Principe, continuiamo a sperare. Non è proprio certezza, ma siamo sicuri che un giorno non lontano le Istituzioni più direttamente interessate, Stato e Chiesa, saranno costrette, ognuno per la propria parte, a dare una risposta adeguata ad Isaia Sales e ai tanti illustri studiosi che dell’annientamento del fenomeno mafioso hanno fatto una ragione di vita e a volte hanno pure pagato con la vita. Costantino Scudieri

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Luglio - Agosto 2011 Presentato il sito web del Forum

I Giovani in... Rete Per la sede in piazza Doria si è in attesa di una verifica tecnica di compatibilità per i locali che ospitavano la CRI Lo scorso 23 giugno, presso palazzo Doria, il Forum dei giovani ha presentato il proprio sito web, frutto di un concorso indetto su proposta del segretario Gianfranco Iozzino. Alla presenza del sindaco Mauri e dell’assessore alle Politiche sociali Annamaria Russo, il moderatore Nicola Fattoruso ha ringraziato le istituzioni per la vicinanza al Forum ed i giovani per le idee proposte e l’impegno profuso nell’organizzazione della manifestazione. A seguire c’è stato l’intervento del presidente del Forum, Liberato Abate, che ha auspicato la valorizzazione dei giovani angresi, come av-

venuto nella casa del cittadino con la mostra d’arte degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti. Cosmo D’Antuono, ideatore del sito, ha vinto un buono spesa di 200 euro (sponsor il negozio di elettrodomestici “Pucci”) ed un buono di 100 euro (sponsor “Puntokom”). Il sindaco Mauri si è complimentato con il Forum e ha spronato i giovani a fare sempre meglio, a proporre idee per lo stile di vita degli Angresi. Sulla disponibilità della sede in piazza Doria, già assegnata con delibera comunale (dato che la Croce Rossa è stata allocata in alcuni locali in via Cristoforo Colom-

bo), si è in attesa di una verifica tecnica di compatibilità. Abbiamo chiesto a Gianfranco Iozzino, promotore del sito web, di parlarci delle sue finalità. “ L’ i d e a è n a t a dall’esigenza di coinvolgere i giovani concittadini, per sollecitare loro proposte, per tenerli informati su eventi e iniziative del Forum, per fornire servizi e informazioni anche in ambito lavorativo e scolastico”. Giuseppe Afeltra

Convegno del Partito Democratico sull’energie alternative

Per uno sviluppo nel rispetto dell’ambiente Lo scorso maggio, in piazza Doria, c’è stato un interessante incontro promosso dai coordinatori del Pd cittadino su:”Energie alternative da fonti rinnovabili, un’occasione di sviluppo per il territorio”. Hanno partecipato al dibattito l’onorevole Donato Pica, consigliere regionale Pd, la dottoressa Mariarosaria Vitiello, vicecoordinatore provinciale Pd, il capogruppo del Pd in consiglio comunale l’ingegnere Cosimo Ferraioli, i coordinatori Pd di Angri, Pagani, Scafati e Nocera Inferiore ed alcuni esperti del settore. L’ingegnere Marcello Toscano ha evidenziato l’aspetto occupazionale connesso all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, sostenendo che l’attuale governo italiano ha prima preso un accordo con la Francia per l’acquisto di 5 centrali nucleari non testate per una spesa di 7 milioni di euro e poi ha fatto retromarcia sull’impiego del nucleare dopo la tragedia di Fukushima. In controtendenza col resto d’Europa, il governo sta eliminando i fondi per la ricerca e lo sviluppo di impianti per le energie rinnovabili mettendo a rischio circa 50 mila posti di lavoro. Toscano ha sottolineato che le energie alternative come quella eolica, fotovoltaica, quelle ricavabili dalle biomasse, il biogas, dalla dissociazione molecolare e dalle maree sono ecocompatibili e vanno incentivate. L’intervento dell’ingegnere Giuseppe Delli Priscoli è servito a fornire qualche elemento tecnico in più e la previsione di una crescita esponenziale delle installazioni di impianti fotovoltaici ed eolici entro il 2015 per una spesa di circa 50 milioni di euro. Per il capogruppo consiliare Cosimo Ferraioli anche l’ente comunale dovrebbe incentivare (con provvedimenti mirati su oneri e concessioni) l’utilizzo degli impianti di energia alternativa da parte dei cittadini più sensibili; ad esempio il comune potrebbe realizzare gli impianti e i cittadini metterebbero a disposizione i propri suoli e i propri tetti, ottenendo un enorme risparmio energetico ed economico per interi quartieri della città. La dottoressa Vitiello ha auspicato l’attivazione di un tavolo di concertazione tra imprese, enti locali e operatori del settore per avviare un piano e l’istituzione di uno sportello unico nell’Agro nocerino sarnese. L’onorevole Donato Pica ha concluso bocciando il nucleare e ribadendo che vanno valorizzate le intelligenze del Sud se si vuole creare sviluppo e crescita. Giuseppe Afeltra

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Luglio - Agosto 2011

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Attualità

Affidamento del servizio postale al privato Caro Direttore, essendosi codesto giornale occupato della questione e ritenendo di fare cosa utile ai suoi lettori, invio la risposta dell’Amministrazione comunale all’interrogazione consiliare da me presentata sull’affidamento del servizio postale al privato. Mi sembra però utile evidenziare che la risposta datami conferma semplicemente che la deliberazione giuntale è effettivamente illegittima per violazione dell’art. 107 del D.Lgs. 267/2000, come è possibile rilevare dall’allegata sentenza del TAR Sardegna, Sez. I, la n. 2350 del 28/10/2010. Cosimo Ferraioli, consigliere comunale PD-Centrosinistra. Oggetto: Interrogazione C.C. 16 giugno 2011: affidamento servizio posta in via sperimentale. In riscontro alla richiesta di parere di legittimità di alcuni provvedimenti amministrativi, avanzata dalla S.V. nella seduta di consiglio comunale del 16 giugno c.a., si comunica quanto segue: Per quanto riguarda la deliberazione di Giunta comunale n. 17 del 25 gennaio 2011 ad oggetto: “affidamento in via sperimentale del servizio postale alla Postal servce s.a.s. Atto di indirizzo”, si evidenzia che ad avviso della scrivente vanno disattese le doglianze che ritengono illegittima la suddetta deliberazione per incompetenza dell’organo. Invero, la deliberazione de qua non ha disatteso la competenza propria delta Giunta, assumendo compiti affidati dalla legge ai dirigenti nell’ambito della separazione fra attività politica e gestione dell’ente. Si rileva che anche se la Giunta ha determinato la scelta del contraente, tale valutazione è rientrata nella natura di atto di indirizzo e per di più “sperimentale” manifestando la volontà dell’Amministrazione di raggiungere i propri obiettivi di efficienza ed efficacia. In conclusione non vi è vizio di incompetenza, in quanto trattasi di affidamento diretto, ma in via sperimentale e per un tempo breve, all’esito del quale la valutazione dovrà essere effettuata dal responsabile dell’U.O.C. di competenza, che dovrà provvedere a mettere in campo gli atti gestionali e quindi procedere a regolare gara ad esito positivo della suddetta sperimentazione. Si ribadisce, quindi, che la scelta di procedere mediante affidamento diretto è sicuramente espressione di una valutazione che è di competenza dell’Amministrazione che ha come scopo di assicurare all’ente un prodotto efficiente, capace di creare risparmio e ttimizzazione del servizio postale, nonché affidabile sulla base della pregressa sperimentazione. Undici e dodici giugno: due giornate importanti per l’associazione storicoculturale Borgo Concilio Onlus. In tali date, infatti, la manifestazione “Borgo in festa”, la tradizionale festa di borgo, giunta ormai alla 10ª edizione, ha dimostrato che la dedizione paga sempre. Dieci anni di sacrifici e di lavoro intenso che hanno impegnato ed impegnano uomini, donne e bambini, nel tentativo di trasformare vicolo Rodi e via Concilio, due nostre strade “storiche”, in un frammento di mondo “andato”, lontano nel tempo eppure ancora e sempre tanto affascinante e coinvolgente. Un mondo di costumi d’epoca e di vecchi mestieri, di musica entusiasmante e di illusioni. Tante: come quella di poter rivivere il Medioevo in tanti dei suoi aspetti, dalle atmosfere suggestive del mercato alle polveri e i rumori dell’accampamento, dall’aria tesa del combatti-

Andare in bici è come dipingere un mondo migliore!

APPALTI - COMPETENZE GESTIONALI: La Giunta Comunale è incompetente alla adozione di atti di natura gestionale quali quelli oggetto della controversia in esame, ossia la nomina della commissione di gara e la scelta del soggetto contraente. L’articolo 107 del d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico enti locali) attribuisce ai dirigenti, ovvero ai responsabili dei servizi, in via esclusiva, la gestione amministrativa, tecnica e finanziaria, specificando altresì (art. 107, comma 3) che è loro attribuita la responsabilità delle procedure di appalto e la stipulazione dei contratti. Nell’ambito delle procedure di affidamento dei contratti pubblici rientrano sia la fase (o subprocedimento) di predisposizione e approvazione dell’avviso o del bando con il quale si dà avvio alla procedura stessa, sia la fase di nomina della commissione giudicatrice, sia la fase conclusiva di aggiudicazione definitiva del contratto (o della concessione o della convenzione). La Giunta Comunale, i cui compiti - essenzialmente residuali (rispetto, da un lato, ai dirigenti [art. 107 cit.]; e, dall’altro lato, al Consiglio Comunale [art. 42 TUEL]) - sono ricavabili dall’art. 48 del T.U.E.L. cit., è conseguentemente incompetente alla adozione di atti di natura gestionale quali quelli oggetto della controversia in esame, ossia la nomina della commissione di gara (avvenuta con la deliberazione n. 27 del 21.02.2001) e la scelta del soggetto contraente (avvenuta con deliberazione della medesima Giunta, n. 110 del 04.06.2001) (TAR Sardegna, Sez. I, sentenza 28.10.2010 n. 2350 - link a www. giustizia-amministrativa.it).

La manifestazione è arrivata alla X edizione

Borgo Concilio in festa

mento ai momenti di intrattenimento e di gioco. In attesa del Palio Storico di settembre, ogni borgo, da maggio in poi, prepara la sua festa: quella del Concilio, nel mese di giugno, si è sempre contraddistinta, per le novità apportate, ogni anno.

Danze, suoni, giocolieri, mangiafuoco, falconieri, tamburi e sbandieratori: un tentativo, quello di tutti i soci e dello storico presidente Pasquale Rossi, di animare Angri con una festa adatta a tutti, adulti e bambini, creando un’occasione non

solo di divertimento ma anche di “scoperta delle radici”. Vecchio e nuovo, tradizione e novità, mondo antico e vita moderna si incontrano senza mai scontrarsi per accogliere i tanti visitatori pervenuti sin dalla prima edizione. E, complice il palcoscenico naturale delle stradine strette e dei vicoli, è facile essere rapiti in un’altra vita. Così come, complici i giocolieri, i vestiti ’epoca e i combattimenti, tutti sono coinvolti, in altri modi di vivere. Due giornate medievali, un solo obiettivo: quello di regalare a tutti, anche solo per poche ore, la sensazione di respirare una favola, una favola d’altri tempi. “È la nostra festa - dichiara Pasquale Rossi - quella che organizziamo da sempre e giunti a questo punto è inutile parlare di quanto lavoro c’è dietro. Solo un piccolo appunto da fare all’Amministrazione comunale: purtroppo, nel periodo estivo, feste, sagre e manifestazione varie, spesso e volentieri sono previste nella stessa data, un errore dal mio punto di vista, benché alla festa del Concilio la partecipazione è stata la stessa di sempre, così come il calore e l’affetto dei concittadini e di tante persone giunte dai paesi limitrofi”. Carmen Schiavone

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San Giovanni

ilenziosamente si gremiva la piazza di San Giovanni quella domenica mattina, mentre il sole sorgeva. Era l’alba, ma per le strade già vedevi timide finestre schiudersi ed accogliere nelle case l’aria fresca del mattino. Nel silenzio delle prime luci già sentivi il mormorio sommesso degli Angresi che, appena svegli, si erano vestiti a festa per salutare il loro patrono. Dopo la funzione in piazza, tra centinaia di persone, finalmente il momento tanto atteso: l’uscita di San Giovanni Battista. È uno scambio reciproco di piccole attenzioni quello tra il Santo e i suoi devoti. Loro lo aspettano in piazza all’alba e poi fino a tarda ora la sera, ricoprono i balconi con le loro coperte più belle, e colgono i fiori più profumati del loro giardino per gettarglieli ai piedi durante il suo passaggio. Lui attraversa la città, e fa visita ad ognuno, andandoli a salutare, a chiamare, a benedire fin sotto casa. Sotto il suo manto ogni persona lascia un po’ di sé, chi una preghiera, chi una preoccupazione, chi una speranza, chi una gioia. Sotto quel manto c’è la storia della nostra terra, ci sono le voci, i pensieri, le preghiere, le speranze, la devozione dei nostri avi. Quel manto, quel viso scuro e coronato d’oro, è probabilmente l’unica cosa che riesce a ridestare il nostro senso di appartenenza, l’unico anello che lega e tiene uniti noi Angresi. Di fronte a San Giovanni tutte le discordie spariscono, tutte le diversità si appiattiscono, e in cuor suo ognuno di noi, almeno una volta all’anno, è sinceramente contento di essere angrese, di avere San Giovanni. Quella domenica mattina c’erano proprio tutti, il sonno era fuggito via di fronte all’entusiasmo. I cuori battevano all’unisono in attesa del Santo. Eccolo che esce, s’è svegliato anche lui! Varca la soglia col suo manto rosso, i suoi occhi scuri sembrano cercarti tra la folla. Il popolo rompe il silenzio quasi onirico con un forte applauso che, come sembra stia per finire, viene nuovamente alimentato da qualche voce che grida “Evviva San Giovanni!”. Tra l’emozione, l’euforia e il suono gioioso della banda, di quegli istanti, ho intravisto un ragazzo quella domenica mattina. Piangeva. Tante erano le lacrime, che ha dovuto asciugarle con la maglietta. Era uno di quei ragazzi che la sera si divertono con gli amici, qualche volta sfottono, qualche volta bevono; Uno di quei ragazzi che le vecchiette additano dicendo con tono sconfortato “Ecco la gioventù di oggi!” e poi scuotono la testa in segno di disapprovazione. Già, era proprio uno di loro, un “ragazzo d’oggi”. E adesso eccolo là che piangeva alla vista di San Giovanni, di quel mantello rosso che sembra esser fatto apposta per proteggerti. Chissà cosa avrà pensato in quegli istanti; probabilmente si sarà visto passare davanti agli occhi i momenti più felici dell’infanzia. Perché anche questo suscita San Giovanni: i ricordi. O forse non avrà pensato proprio niente. Avrà semplicemente sentito qualcosa dentro, una strana emozione, talmente intensa e dolce, da non poter essere contenuta, d’aver bisogno di uscire allo scoperto, disciogliendosi a contatto con l’aria in tante timide lacrime. Già, San Giovanni Battista ha questo potere. Ricordare agli uomini, che non si vive invano. Maria D’Ambrosio


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Attualità L’impegnativo incarico gli è stato conferito dal Consiglio dei Ministri

L’ex sindaco Postiglione nominato Prefetto di Palermo L’ex sindaco della nostra città, dottor Umberto Postiglione, è stato nominato recentemente Prefetto di Palermo. Siederà sulla prestigosa sedia che fu del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’importante e impegnativo incarico gli è stato conferito dal Consiglio dei Ministri. Postiglione, prima di questa nomina, ha ricoperto l’incarico di vice capo dipartimento delle liberta civili presso il Ministero dell’Interno ed è stato alla guida anche della Prefettura di Agrigento. Nella nostra città ha svolto per due mandati (‘95-’98 e ‘99-2004) la carica di Sindaco. La cerimonia di investitura si è svolta alla presenza delle più alte cariche politiche, militari e religiose. Nella successiva conferenza stampa, il neo prefetto ha auspicato un rapporto di reciproca collabora-

zione con gli organi d’informazione, per affrontare le tante emergenze territoriali, su cui si è detto pronto a lavorare.

Convegno presso il Centro Diurno per Anziani

L’anziano oggi: incontro con la salute

Le ricerche condotte negli ultimi venti anni hanno dimostrato che comportamenti e stili di vita hanno sulla salute e sulla longevità un impatto assai superiore a quello dei geni. Su tale attuale problematica, presso il Centro Diurno per Anziani di viale C. Colombo, si è svolto il convegno “L’anziano oggi: un incontro con la salute”, promosso dall’assessore alle Politiche Sociali Annamaria Russo, in collaborazione con l’Unità Operativa di Geriatria del Distretto Sanitario 61, con la U.O.C. Promozione Socio Culturale del Comune di Angri e le associazioni “Noi Angri” e “Officina delle idee”. Scopo precipuo dell’iniziativa - grazie agli interventi dei relatori: Giovanna Storti, responsabile dell’Ufficio Socio-Sanitario D.s. 61, Anna Cafiero, assistente sociale U.O.G. D.s. 61, Michele Contursi, responsabile U.O.G. D.s. 61, Catello Sepe, dirigente Medico Fisiatra U.O.G. D.s. 61 e Michelina Baldi, coordinatrice U.O.G. D.s. 61 - è stato quello di fornire informazioni, suggerimenti e norme comportamentali ai fini della prevenzione delle patologie legate all’età senile, per ridurne l’impatto personale e sociale, indicando le abitudini più corrette per prevenire disabilità e malattie croniche. Giuseppe D’Ammora, direttore del Distretto Sanitario 61 e fautore del progetto, ha presentato l’evento, subito dopo i saluti del Sindaco Pasquale Mauri e dell’Assessore Annamaria Russo. Angela Marciano, responsabile della U.O.C. Promozione Socio Culturale del Comune, ha moderato il convegno ed ha curato la segreteria organizzativa. “La nostra Amministrazione - ha dichiarato il primo cittadino - nutre un interesse particolare per gli anziani della città, per le difficoltà fisiche e sociali cui essi vanno in contro quotidianamente. Invecchiare bene è possibile, grazie a stili di vita e comportamenti che favoriscono una buona qualità della vita, ma bisogna affrontare con conoscenza, consapevolezza e responsabilità il difficile compito del prendersi cura di se stessi”. “Il mio assessorato - ha dichiarato Annamaria Russo - intende occuparsi della cura del fisico e dello spirito di tutti gli anziani del paese, attraverso iniziative valide e concrete. La costruzione di un Centro per Anziani, le attività del ballo, il soggiorno climatico, i seminari sulla prevenzione dell’invecchiamento, sono tutte azioni che mirano a far sì che questa parte della popolazione viva un tempo orientato alla salute, al benessere, alla socialità e alla longevità. Riteniamo che sia possibile offrire agli anziani degli strumenti attraverso cui lenire il dolore e la sofferenza legati all’avanzare dell’età”.

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Tel. 081 947650

Luglio - Agosto 2011

Ordinanza del Sindaco Mauri per far fronte alla nuova emergenza e alla difficoltà di smaltirli presso il consorzio provinciale

I rifiuti angresi conferiti ad un privato Intanto nominati nuovi revisori all’Angri Eco Servizi Per far fronte alla nuova emergenza e liberare dai rifiuti il centro del paese “al fine di consentire lo svolgimento della festa patronale dal 2 al 5 luglio”, il sindaco Mauri ha emanato un’ordinanza in deroga all’attuale legislazione in materia, individuando nella società E.S.A srl di Angri il soggetto capace di rispondere alle esigenze momentanee per lo smaltimento dei rifiuti. L’atto è stato inviato anche alla società provinciale Eco Ambiente spa. Sarà comunque Angri Eco Servizi ad occuparsi del ritiro dei rifiuti secchi indifferenziati e del conferimento degli stessi presso la sede dell’azienda privata in via Santa Maria, nella zona industriale. Ciò per un periodo di tempo non superiore ai sessanta giorni. Il Comune pagherà alla multiservizi il prezzo del conferimento a seguito di rendicontazione, sebbene non sia ancora stato reso noto il costo per tonnellaggio praticato dalla ESA srl. Sullo sfondo i problemi di conferimento presso gli impianti pubblici di Battipaglia e di Santa Maria Capua Vetere che

non consentono di eliminare dalle strade tutta l’immondizia prodotta. Da qui la scelta del primo cittadino di individuare nel soggetto privato l’interlocutore per far fronte all’accumularsi dei rifiuti lungo le strade “per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente”. Una decisione che potrebbe innescare un contenzioso con la società provinciale, visto che è precluso ai Comuni di interloquire direttamente con aziende private. Intanto l’azienda speciale Angri Eco

Servizi, diretta da Domenico Novi, ha un nuovo collegio dei revisori dei conti. In piena emergenza rifiuti viene quindi rinnovato l’organo di controllo contabile dell’azienda di via Stabia che durerà in carica tre anni, così come previsto dallo statuto della multiservizi. Il precedente era stato nominato nel giugno del 2008. Da qui la possibilità di nominare i nuovi componenti che sono iscritti nell’albo dei revisori contabili e “la loro designazione risponde agli indirizzi approvati dal Consiglio comunale”. Ecco chi sono: Raffaele Ferraioli (presidente), Dario De Vivo, Consolatina Taumaturgo. Gli incarichi sono retribuiti. Con la nomina dei tre nuovi revisori, con quella di Capozzoli componente del c.d.a. e con l’individuazione di Apuzzo quale consulente esterno sarebbe stato completato l’organigramma dell’azienda secondo precisi orientamenti del palazzo comunale. Pippo Della Corte

Vademecum per una buona raccolta differenziata Nel mese di giugno siamo ripiombati di nuovo nell’emergenza rifiuti causata dall’impossibilità di poter conferire i nostri rifiuti nei luoghi a noi assegnati dalla Provincia. Per questo riteniamo opportuno riprendere su ANGRI ‘80 a parlare di raccolta differenziata che va assolutamente migliorata, in quanto essa è propedeutica a qualsiasi discorso sui rifiuti perché l’aumento della frazione riciclata consente la buona riuscita di tutto il ciclo. Il “Sistema Integrato di Gestione dei Rifiuti” presenta diverse criticità e ogni qualvolta un solo “anello” in qualsiasi punto del sistema s’inceppa viene meno il tutto, l’unica ancora di salvezza è la differenziazione. Nostro obiettivo, vista la premessa, sarà quello di coinvolgere maggiormente il cittadino nella vita della comunità attraverso un minimo di informazioni che dovrebbero far riflettere sulla necessità di assumere comportamenti più virtuosi. Riteniamo inoltre che i comportamenti sociali dipendano molto dall’attribuzione di significato e di valore dato ad una certa cosa. Siamo certi che tutti voi vorrete dare un contributo per preservare l’ambiente alla posterità, per questo vogliamo darvi degli elementi semplici ma fondamentali per migliorare la raccolta differenziata. Sapere significa motivare, motivare significa fare. Da qui poniamo l’accento sulla necessità di coinvolgere maggiormente il cittadino perché tanto più sarà coinvolto tanto più si potrà fare. Ma è anche utile precisare che all’azienda A.E.S. compete fare iniziative capaci di garantire ai cittadini un facile conferimento dei rifiuti differenziati ed avere comportamenti virtuosi, efficaci ed efficienti ed alla politica dare indirizzi utili per migliorare il servizio. Nonostante tutto ad Angri abbiamo il 44,1% di differenziata e l’AES riceve ben 30 tipologie diverse di rifiuto solido urbano, provenienti da utenze domestiche e commerciali. Per i ritiri su chiamata telefonare al 081/5132388. Raccolta della plastica La plastica è un materiale recuperabile. E’ uno dei materiali più usati nella vita di tutti i giorni, per ottenerla è necessario utilizzare ingenti quantità di petrolio. Oggi, grazie alla raccolta differenziata e alle nuove tecnologie, gli imballaggi in plastica possono essere riciclati e portare ad un risparmio importante di

petrolio e di emissioni di anidride carbonica Cosa conferire: tutti gli imballaggi indicati con le sigle PE (polietilene), PP (polipropilene), PVC (cloruro di polivinile), PET (polietilentereftalato), PS (polistirene), bottiglie di acqua minerale e bibite, flaconi di prodotti per il lavaggio di biancheria e stoviglie, flaconi di shampoo, contenitori per cosmetici, flaconi di prodotti per la pulizia della casa, flaconi di sapone liquido, contenitori di prodotti per l’igiene della persona, vaschette per alimenti in plastica o polistirolo, sacchetti della spesa, pellicole per imballaggi, confezioni in plastica trasparente per pasta fresca o formaggi, confezioni di merende e cracker, buste e sacchetti in plastica per pasta etc. Gli imballaggi in plastica conferiti non devono essere sporchi o inquinati da sostanze pericolose. Vedere sulle confezioni la presenza del simbolo del recupero. Cosa non conferire: piatti, bicchieri e posate di plastica, tetrapak, giocattoli, siringhe, beni durevoli e complementi d’arredo e casalinghi, custodie per CD/musicassette/ videocassette, articoli per edilizia, barattoli e sacchetti per colle-vernici-solventi, grucce appendiabiti, bidoni e cestini portarifiuti, cartellette e portadocumenti, componentistica e accessori auto Come fare la raccolta: - Gli imballaggi in plastica devono essere svuotati e schiacciati per ridurne il volume, vengono ritirati il mercoledì mattina.

Raccolta della carta e del cartone. La carta è un materiale recuperabile. Il suo recupero evita il disboscamento. Dopo il recupero la carta torna in circolazione sotto forma di carta riciclata. Cosa conferire: giornali, riviste, libri, fogli, quaderni, carta da pacchi, cartoncini, sacchetti di carta, scatole di cartone per scarpe e alimenti (pasta, riso, sale, etc.), fustini dei detersivi, imballaggi di cartone, vecchi elenchi telefonici, tetrapak Cosa non conferire: bicchieri e piatti di carta, carta plastificata, carta oleata o pergamena, carta carbone, carta da parati, carta da forno, carta chimica dei fax, materiale cartaceo sporco di cibo o altre sostanze, cartoni con residui di colla. La carta sporca di terra o di alimenti non va conferita perché contamina la carta riciclabile, esempio: il cartone della pizza sporco va dunque gettato con i rifiuti indifferenziati. Come fare la raccolta: - La carta assieme ai cartoni previamente ridotti di volume vengono raccolti il venerdì mattina. Domenico Brasile (continua sul prossimo numero)


Realizzata a Baronissi ed in altri comuni con progetti curati dall’ ingegnere Fabio D’Antuono, nostro giovane concittadino.

La “Casa dell’acqua” per incentivare il consumo dell’acqua pubblica

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o scorso 18 giugno, nell’area parcheggio di via S. Francesco a Baronissi, è stata inaugurata la “Casa dell’acqua”. Un servizio offerto dall’Amministrazione comunale ai propri cittadini, con il quale si risparmia e si rispetta l’ambiente, oltre che recuperare l’antica funzione sociale delle fontane pubbliche. Sia per l’ottenimento dei finanziamenti che per la parte tecnica, l’Amministrazione comunale di Baronissi si è avvalsa della consulenza del giovane ingegnere Fabio D’Antuono, nostro concittadino. Lo spunto per la realizzazione di una simile opera era già contenuto nel programma elettorale del Sindaco Giovanni Moscatiello. È stata poi il vicesindaco Anna Petta a curare la realizzazione dell’idea. Sapendo che per lavoro si occupa di appalti e finanziamenti pubblici, relativi anche alla realizzazione di grossi impianti di potabilizzazione e depurazione, la dottoressa Petta ha chiesto all’ingegnere D’Antuono l’aiuto per questo progetto. L’occasione per concretizzare il progetto è arrivata col bando n. 71 del 2010 della Provincia di Salerno. Bando attraverso il quale era possibile ottenere il finanziamento del 75% di progetti del valore massimo di 56˙000,00 euro che mirassero alla riduzione della produzione di rifiuti. Attraverso tale bando si potevano finanziare mercatini dell’ecoscambio e l’acquisto di “eco shopper”, oppure realizzare attività nelle scuole finalizzate a sensibilizzare i giovani alunni sull’importanza del riciclo e del riuso dei beni durevoli. A D’Antuono è stato chiesto di predisporre un progetto concreto che lasciasse una forte impronta sul territorio, senza perdersi in proposte

Giovanni Moscatiello, Fabio D’Antuono, Anna Petta

poco tangibili. L’idea è stata positivamente accolta dalla Provincia che ha voluto premiare sia la città di Baronissi, con un progetto di 31˙000,00 €, che il paese di Rofrano per un intervento similare, predisposto sempre da D’Antuono, con un finanziamento di un progetto da 56˙000,00 €. Le “Case dell’acqua” sono interventi promossi dall’assessore regionale all’Ambiente nonché sindaco di Mercato San Severino, Giovanni Romano. Infatti anche a Mercato San Severino è stata realizzata una “Casa dell’acqua”. La città di Baronissi, grazie al finanziamento ottenuto, con un costo di poco superiore ai 7˙000,00 €, oltre che dotarsi di una “casa dell’acqua” della migliore azienda oggi disponibile sul mercato, ha potuto anche risistemare un’area poco valorizzata del suo territorio. Ma cos’è e come funziona questa

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Attualità

Luglio - Agosto 2011

struttura? «La “Casa dell’acqua” - ci ha chiarito l’ingegnere - è un piccolo chiosco di circa 9 metri quadri che presenta due erogatori posti in una zona coperta ed aperta al pubblico. Il primo distribuisce gratuitamente acqua fredda naturale, mentre il secondo eroga, al costo di 5 cent./litro, acqua fredda gasata. Entrambe le tipologie di acqua sono trattate grazie all’impianto alloggiato all’interno del chiosco. Questo provvede a microfiltrare l’acqua per mezzo di carboni attivi, oltre che a sanitizzarla grazie all’azione dei raggi UV, efficaci viricidi e battericidi. A valle di questi trattamenti, l’acqua viene raffreddata ed erogata tal quale per la versione naturale, mentre l’acqua gasata subisce anche la solubilizzazione di anidride carbonica che è contenuta nel chiosco alloggiata in un serbatoio di circa 50 litri. Inoltre, per una perfetta igiene degli erogatori, questi sono sanitizzati continuamente con raggi UV ed ogni 15 minuti con ozono. Il tutto è finalizzato ad incentivare il consumo di acqua pubblica attraverso l’uso di contenitori riutilizzabili, in modo da ridurre il quantitativo di imballaggi in PET da smaltire. Quali sono i vantaggi concreti

per il Comune di Baronissi? Attualmente - continua D’Antuono - il comune di Baronissi sostiene una spesa di circa 7˙000,00 €/mese per lo smaltimento dei rifiuti di materiale plastico. Se anche solo il 20% della popolazione totale (circa 17˙000 abitanti) utilizzasse il chiosco per l’approvvigionamento medio di un litro di acqua al giorno, questo si tradurrebbe in circa 3˙400 litri di acqua imbottigliata in meno consumata quotidianamente. Mensilmente questo determinerebbe la riduzione di circa 70˙000 bottiglie di PET da conferire in discarica, con un risparmio di 750,00 €. A questi bisogna aggiungere poi i guadagni derivanti dalla gestione, guadagni stimati sulla base delle vendite delle “case dall’acqua” della stessa ditta installate nei Comuni del nord Italia, non essendo ancora disponibili gli stessi dati per il sud. Secondo questi dati, la vendita effettiva di acqua gasata si dovrebbe attestare sui 25˙000 litri/mese. Queste stime, già confortate dalla prima settimana di funzionamento nella quale sono stati erogati circa 10˙000 litri di acqua gasata, comportano per il Comune di Baronissi un ulteriore guadagno di circa 750,00 €/mese. Con questa operazione, considerando anche i costi di gestione di circa 500,00 €/mese, il Comune di Baronissi potrà guadagnare circa 1˙500 €/mese. I vantaggi concreti per una famiglia media di 4 persone, considerando sempre il consumo di 1 litro di acqua a testa al giorno, utilizza circa 1˙460 litri all’anno di acqua minerale. Utilizzando l’acqua della casetta, pagata 5 cent/litro, spenderà circa 73,00 €/ anno. Se invece lo stesso quantitativo d’acqua è acquistato al supermercato, considerando un costo medio di 20 cent/litro, la stessa famiglia spenderebbe circa 290,00 €. Il risparmio per una famiglia di 4 persone si aggira sui 220,00 €/anno. Lo stesso calcolo, sviluppato per una famiglia di 5 persone comporta un risparmio di 273,00 €/anno. Assieme ai colleghi dello studio “P.&D. Ingegneria” di Avellino, l’ing. Angelina Pagano e l’ing. Diego De Chiara, D’Antuono ha in corso altri tre progetti analoghi nella Provincia di Salerno. Giuseppe Afeltra

Francamente di Antonino Pastore

LA BUONANIMA DEL NONNO DICEVA… Nel mese scorso per televisione abbiamo assistito allo scontro verbale tra il Ministro della Funzione Pubblica e i lavoratori precari. Lo scontro è durato parecchi giorni e sembra protarsi ancora per altro tempo. La protesta nei confronti del Ministro si è allargata dalla politica ai sindacati, dal web alle piazze, con critiche e slogans. In un pubblico convegno, il Ministro si è rifiutato di rispondere alle domande di una giovane collaboratrice del Ministero del Lavoro apostrafandola con questa frase: “Voi precari siete l’Italia peggiore”, dopodichè ha abbandonato la sala del convegno, lasciando i presenti nel disprezzo più assoluto. La protesta dei precari non si è fatta attendere, arrivando fino alle porte del Ministero dove il comitato “Il nostro tempo è adesso” ha organizzato un sit-in per alcune ore al grido “I migliori dell’Italia siamo noi”. I precari dimostranti hanno portato casse di frutta al Ministro che li aveva invitati a scaricare la frutta ai mercati generali. Oltre alla frutta, i giovani dimostranti hanno regalato ai passanti ed agli automobilisti in transito le copie dei loro diplomi e delle loro lauree. Tutto ciò per dire che quella dei precari era una generazione formata e preparata e che il governo non faceva altro che sprecare queste risorse. Le parole del Ministro, scappato davanti alle domande dei precari con frasi offensive e sgradevoli, non hanno fatto altro che alimentare polemiche su polemiche. Parole lesive della dignità di ogni giovane in cerca di un’occupazione e di un futuro migliore. In una situazione del genere la buonanima del nonno, nei confronti del Ministro, avrebbe subito senteziato: ’A malignità nasce dint’ô core ‘e l’ommo quacquero (la malignità alligna nel cuore dell’uomo malvagio) e poi se avesse avuto l’occasione di vederlo di persona certamente gli sarebbe scappata la seguente battuta: “Dopp’’a trumbea vide asci’ pure ‘o naravuottolo che se mette a fa’ crà crà” (chi ha avuto la fortuna di essere designato e quindi non eletto, non si può permettere arroganza e disprezzo nei confronti di giovani professionisti preparati). Il Governo non può rendere i giovani, precari per sempre; dovrebbe

dare loro una prospettiva di lavoro stabile e un Ministro non si può permettere di offendere la dignità dei giovani in cerca di un futuro migliore. Un paese che non utilizza questra straordinaria risorsa, che sono i giovani, è destinato ad un sicuro declino. Siamo fiduciosi che un domani non troppo lontano, si ripartirà dalle questioni sociali ed in particolare dalle necessità dei giovani e della loro occupazione. Quando i nonni parlano tra di loro, non parlano di loro ma del futuro dei loro figli e dei loro nipoti. Allo stesso modo anche la buonanima del nonno si preoccupava di noi nipoti, raccomandandoci: “’Mparate ‘nu mestiere, ‘na prufessione pe’ dimane, pecché doppo ‘a tempesta esce ‘o sole”, ed aveva certamente regione.

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Anche quest’anno si è svolta con successo la settimana di “Luglio in Danza”, primo e unico stage estivo di livello internazionale sul territorio dell’agro-nocerino, giunta ormai alla sua III edizione. Il Centro Studi Danza Art&Balletto propone incontri con maestri di chiara fama che collaborano con la scuola al fine di arricchire il bagaglio tecnico e artistico degli allievi. Ospite d’eccezione quest’anno è stato Fredy Franzutti che ha presieduto anche la commissione degli esami di fine anno accademico del Centro. Grande la soddisfazione delle direttrici artistiche Carmen e Antonella Foresta e del direttore didattico Massimiliano Calandro che si sono visti riconoscere il merito dei loro sforzi e di quelli di loro allievi che cominciano ad affrontare discorsi di livello professionale. La direttrice Antonella Foresta infatti commenta: «il percorso di studi del ballerino classico è duro e faticoso e non può concretizzarsi in uno o due anni, ma chi ha tenacia e costanza può vedere realizzati i suoi sogni. Fin dal primo giorno noi abbiamo lavorato per far sì che gli allievi si confrontassero con il vero mondo della danza classica e contemporanea e che ottenessero risultati realmente riconosciuti. Il M° Franzutti ha proprio lodato questo della nostra scuola: la serietà e l’alta preparazione tecnica paragonabile a quella degli enti lirici». Tra gli altri maestri ospiti Marcello Pepe, Vinicio Mainini, Amalia Salzano, Salvatore Russo e tra i docenti della scuola Maria Virginia Marchesano, Fritz Zamy, Tina Mazzella, Marcella Romano che hanno attirato un alto numero di partecipanti anche da altre scuole del territorio. Un ringraziamento delle direttrici va all’Amministrazione Comunale per il sostegno morale ricevuto. Sono aperte le iscrizio-

ni per il nuovo anno accademico 2011/2012 che vedrà tra i nuovi docenti ospiti Marcello Pepe, ballerino del Teatro di San Carlo di Napoli e Fredy Franzutti direttore artistico del “Balletto del Sud”, la più importante compagnia privata di danza classica attualmente operante in Italia.


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Attualità Luigi Bonagura, socio del pub “Pig’n Fish” in via Di Mezzo Ovest

Costruzione del casello autostradale in località Pagliarone

Sbriciolati sei piloni di cemento

«Per la pulizia del borgo facciamo la nostra parte» Il Comune ci è venuto incontro, ma servono più contenitori per il vetro e più operatori.

Sul numero di aprile un concittadino con l’ausilio di foto ha denunciato lo stato di degrado e abbandono in cui versa la storica Via di Mezzo. L’assessore all’ambiente e al territorio, Gianfranco D’Antonio, intervenendo in un incontro del Circolo Universitario angrese, ha annunciato l’acquisto di attrezzature di cui dotare l’azienda Angri Eco Servizi, al fine di promuovere e incoraggiare una corretta raccolta differenziata e ha garantito il suo impegno per il recupero storicoartistico del centro storico. Il crocevia delle Vie di Mezzo è parte della movida angrese, soprattutto nelle ore notturne, grazie alla presenza di locali d’intrattenimento soprattutto giovanili sorti da qualche tempo. Se i locali hanno contribuito a ridare vita alle stradine storiche, un tempo piuttosto isolate e ritrovo notturno di pochi giovani, alcuni con comportamenti criticabili, dall’altro l’afflusso dei frequentatori dei pub ha creato disagio ai residenti, che al loro risveglio ritrovano lungo la strada, sui davanzali o sulle scale della chiesetta dei SS. Cosma e Damiano, numerose bottiglie di vetro, carte e latti-

ne. Le proposte dei residenti per migliorare le condizioni del luogo sono sfociate poi in un incontro con il Sindaco Pasquale Mauri e con il consigliere di maggioranza Domenico D’Auria, disponibile al dialogo con i gestori dei locali e alle proposte degli stessi residenti, per porre fine allo scempio e al disordine del borgo angioino. Il Sindaco si è impegnato a bonificare l’intera area, garantendo l’intervento di un operatore ecologico e disponendo dei contenitori per il vetro. I gestori si sono impegnati ad invitare la clientela ad un comportamento rispettoso dei residenti abbassando i toni della voce dopo la mezzanotte e anche a raccogliere, una volta abbassate le serrande, le numerose bottiglie lasciate in giro. Da un po’ di tempo però, questo provvedimento è venuto meno e, con Luigi Bonagura, socio del pub “Pig’n Fish” in via Di Mezzo Ovest, abbiamo fatto il punto sull’attuale situazione. “Dopo la riunione con il Sindaco Mauri ed il consigliere D’Auria, abbiamo deciso, come gestori dei locali, di pulire a turno le stradine e liberarle, dopo l’orario di chiusura, di tutte le bottiglie lasciate dai clienti”. “L’Amministrazione comunale ci è venuta incontro per i primi due mesi - ha continuato Bonagura - posizionando contenitori per il vetro negli angoli più frequentati e impegnando un operatore ecologico per la pulizia mattutina. Attualmente, però, non ci sono né i contenitori, né l’operatore ecologico. La frequentazione massima di persone si ha nel week end, per cui il sabato, la domenica e il lunedì bisognerebbe mantenere l’area più pulita. A questo si aggiunge il comportamento scorretto di alcuni residenti nel conferimento dei rifiuti che non aiuta a tenere puliti gli spazi. Noi gestori stiamo rispettando le proposte fatte all’Amministrazione, ma vorremmo maggior attenzione per un’area che necessita di pulizia costante per la presenza di pub, locali e ristoranti. Sarebbe opportuno aumentare i raccoglitori per il vetro, il numero degli operatori ecologici, ma effettuare anche un opportuno intervento di derattizzazione, soprattutto nel periodo estivo. L’Amministrazione comunale potrebbe, inoltre, attuare un’informazione mirata e continua per educare tutti i cittadini ad una corretta raccolta differenziata”. Roberta Smaldone

Intanto si profilerebbe un’ulteriore colata di cemento. Il comune di S. Egidio ha aderito alla proposta della Provincia di creare una stazione di interscambio nell’area dei caselli al confine con Angri. Allarme sollevato dal sito online angri.info che paventa che all’interscambio turistico si agginga quello commerciale, con un ulteriore appesantimento del traffico veicolare sulla Nazionale e sulla Provinciale.

Egregio direttore, “Ed io pago”, direbbe il grande Toto. Credo non sia sfuggito agli occhi dei più quello che è accaduto al costruendo casello autostradale bis in via Adriana, località Pagliarone, poco oltre il cimitero. Per una decina di giorni, un potente martello pneumatico ha, letteralmente, sbriciolato sei enormi piloni in cemento armato, eretti per il sostegno al cavalcavia che andrà a collegarsi alla corsia della A3 direzione Napoli. Questa operazione ha messo a dura prova i timpani di un gruppo di famiglie confinanti con I’aria interessata. In verità i ripetuti colpi del mastodontico martello sono echeggiati anche a considerevole distanza. E non finisce qui! Quasi sicuramente, a breve, una macchina trituratrice provvederà a “rimpicciolire” ulteriormente i numerosi blocchi accumulati sul posto. Un’altra tortura, purtroppo, attende le famiglie già duramente provate dai precedenti rimbombi. Un vero attentato alla propria salute. chi ripagherà queste persone del danno subito? Quello che mi stupisce maggiormente e come tutto ciò sia passato del tutto inosservato, senza che la stampa locale ne fornisse il dovuto risalto. Tutti sull’Aventino? D’altronde non c’è da meravigliarsi vista la scarsità di informazione inerente la nostra città sul maggior quotidiano del Sud. Cava dei Tirreni, Nocera lnferiore, Scafati e Pagani la fanno da padrone, mentre Angri è il fanalino di coda: solo saltuariamente si legge un trafiletto degno di rilievo! Particolare di non poco conto è che alcuni giorni precedenti all’opera di demolizione, un gruppo di tecnici ha effettuato un “carotaggio” delle colonne estraendone dei “salsicciotti” gelosamente custoditi. È da supporre che I’esito degli esami a cui sono stati sottoposti detti campioni siano risultati del tutto negativi!? Questa è, ovviamente, solo una mia personale valutazione. Sarebbe utile se qualche esperto in materia esponesse dettagliatamente i reali motivi che hanno indotto i tecnici dell’ANAS a decretarne I’abbattimento. Meditate gente e non vorrei che in questo caso ci trovassimo di fronte ad un fatto a cui si addice il detto popolare: “Vott’acqua e meno cemento”. Sarebbe davvero inquietante perché tale comportamento avrebbe seriamente minato la stabilità dell’intera struttura con conseguenze immaginabili. Lettera firmata

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l confine tra S.Egidio e Angri: altra colata di cemento, inquinamento e traffico da mezzi pesanti? Il Sindaco Carpentieri aderisce alla proposta del Presidente della Provincia Cirielli di creare una grande stazione di interscambio nella zona dei caselli dell’autostrada ancora in costruzione Se non si bloccherà in tempo, nella zona dei caselli dell’autostrada ancora in costruzione, al confine tra S.Egidio del Monte Albino e Angri, tra qualche anno sorgerà una grande stazione intermodale di interscambio per autobus, tir e mezzi pesanti che dovrà servire tutto l’agro nocerino sarnese, la Costiera Amalfitana, Pompei ed Ercolano. La Giunta Comunale di S.Egidio del Monte Albino, capeggiata dal Sindaco Nunzio Carpentieri che ricopre anche la carica di assessore provinciale nella Giunta Cirielli, ha infatti dato, con delibera n. 85 del 24 giugno, il via libera al progetto della Provincia che prevede la creazione di due stazioni intermodali di scambio, una a Vallo della Lucania-Casalvelino, l’altra appunto al confine tra Angri e S.Egidio del Monte Albino ma ricadente interamente nel territorio del Comune di quest’ultimo. Una zona che è già stata stravolta dalla costruzione dei caselli autostradali e lo sarà ancor di più quando questi andranno in funzione ma che oggi, alla luce dei provvedimenti emessi dalla Provincia e dal Comune di S.Egidio, rischia di trasformarsi anche in un grande mastodontico parcheggio per mezzi pesanti (bus gran turismo ma anche tir ed autoarticolati) che arriveranno nella stazione attraversando in andata e ritorno non solo l’arteria autostradale, come si potrebbe pensare, ma anche le strade provinciali e comunali dei due comuni confinanti. Un mega parcheggio (con annesso albergo e strutture di servizio) da finanziare con fondi statali e privati che, secondo quanto scritto nelle delibere dovrebbe servire i flussi turistici della Costiera Amalfitana, di Pompei e di Ercolano. I turisti, secondo le intenzioni, arriverebbero sui grossi pullman (a decine ogni giorno) per essere trasferiti nelle località di mare o archeologiche su mezzi più piccoli (a centinaia) che farebbero delle strade interne di Angri e S.Egidio il loro passaggio naturale. Ma non è escluso che il mega parcheggio (visto che si tratta di una stazione intermodale) possa servire anche per le merci che viaggiano su gomma, un posto dove trasbordare le stesse merci dai tir ed autoarticolati su mezzi più piccoli (ancora centinaia al giorno) per essere smistate nell’agro nocerino sarnese, in costiera amalfitana e nell’area vesuviana. Il progetto è nella sua fase iniziale. Occorrerà anche una conferenza di servizi e una variante al Piano Regolatore Generale del Comune di S.Egidio. Ad Angri, in questo periodo, si sta discutendo di Puc e di sviluppo sostenibile. Forse sarà il caso che la classe politica e i tecnici angresi si interroghino anche su questo “piano” di Cirielli e Carpentieri che, pur realizzato nel Comune confinante ma proprio al confine, avrebbe sicuramente un forte impatto ambientale anche sulla città di Angri Amedeo Santaniello

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Attualità

Saggi di fine anno al I Circolo “Alfonso Maria Fusco”

Giochi… amo e teatri… amo

“Le radici e l’orizzonte” Lo scorso 28 maggio nel teatro dei padri Dehoniani di S. Antonio Abate si è tenuto il recital di fine anno della classe V E della scuola primaria” Beato Alfonso Maria Fusco”, a conclusione del ciclo di studi con le maestre Maria Lucia Russo, Lucia Costantino,Biondina Pastore, Enrichetta Visone. Preceduti dalle note del Nabucco di Verdi i ragazzi si sono presentati in platea sventolando le bandiere italiane e saliti sul palco hanno intonato l’inno di Mameli. È seguito un richiamo ai valori del Risorgimento e alle lotte per l’indipendenza dell’Italia, importante non solo in occasione dei 150 anni ma perché coinvolgendo i ragazzi su questo argomento si fa in modo che questi concetti restino nelle loro menti e non siano solo scolastici. Un bellissimo balletto con nastri tricolori ha chiuso questo primo momento di un recital dal titolo “Le

radici e l’orizzonte”, vissuto sul tema del ricordo, e non a caso le maestre hanno scelto le musiche del film Nuovo Cinema Paradiso per accompagnare e legare insieme i vari momenti della manifestazione. Come dobbiamo conoscere la storia della nostra Patria per capire chi siamo e sapere dove stiamo andando, così l’omaggio alla storia d’Italia si lega alle tradizioni locali, come quelle angresi narrate da Gaetano Marra nel suo libro “S. Giovanni Vecchio”, ispirandosi al quale i ragazzi hanno proposto momenti per ricordare usi, costumi, tradizioni di Angri.

In un susseguirsi di coreografie, balli, bei costumi, musiche, canti, scenette della smorfia, poesie si è snodato uno spettacolo emozionante e di buona fattura. Alla fine un video ha fatto rivivere i momenti più belli trascorsi insieme in questi 5 anni, che rimarranno nelle menti e nei cuori di alunni e maestre. Gli alunni della V E : Attianese Ludovica, Auletta Rosa, Caiazzo Mauro Antonio, Campitiello Luca, D’andretta Mattia, D’antuono Maria Elena, De Angelis Antonio, De Vergori Roberta, Dicembre Raffaella, Esposito Lorenzo, Ferrara Marika, Guastaferro Francesca, Mainardi Ludovica, Moretti Mattia Francesco, Nocera Francesco Maria, Nocera Gennaro, Pentangelo Francesco, Sacrestano Camilla, Squillante Emilia Edith, Tagliamonte Gabriele, Tedeschi Anna, Testa Francesca, Troiano Pasquale Thomas, Valentino Elvira.

Successo del Coro DoReMiJunior Il 1º giugno, presso la sala teatrale della Chiesa di S. Maria di Costantinopoli si è svolto il saggio del coro DoReMiJunior. Un saggio di qualità, lo spettacolo a cui hanno dato vita i piccoli cantori del coro DoReMiJunior del Circolo. La manifestazione, prodotto finale del progetto extracurricolare “Crescercantando”, ha sorpreso tutti i presenti per la bravura dei piccoli, i quali hanno mostrato non soltanto buona intonazione, ma anche disciplina, rigore e … tanta tenerissima emozione. Il piccolo coro ha affrontato un repertorio vasto e coinvolgente. Ad una prima parte durante la quale ha dato prova di aver acquisito nozioni tecniche, ha fatto seguito un emozionante omaggio all’Italia, per il 150° anniversario dell’unificazione, con brani che hanno fatto cantare tutti i presenti da Volare, all’inno di Mameli, a ‘O sole mio, eseguito tra applausi scroscianti. Un medley delle più note canzoni dello Zecchino d’oro ha poi riportato il pubblico indietro nel tempo, facendo per un attimo dimenticare che non

era quello dell’Antoniano il coro che stava esibendosi, così come ha ben sottolineato don Luigi La Mura. Non è mancato, per il finale, l’esecuzione di due brani complessi, Amazing grace e Birdland, che hanno dato conferma a chi ancora nutrisse qualche dubbio, di quanto impegno sia stato profuso per giungere a così soddisfacenti risultati. Con essi il coro DoReMiJunior ha partecipato a diversi concorsi: “Risorgimento in musica” presso il teatro San Carlo, “Ercolano in… canto”, “Artiscuola” presso il castello Doria e “XIX Concorso Musica Nazionale”, presso il Centro Sociale di Pagani, dove è

stato conquistato il primo posto! Una tournée che ha entusiasmato i bambini, così come hanno mostrato durante la proiezione di un video che ha raccolto i momenti più significativi di questo percorso. Una nota di merito va alle docenti, ins. Buongiovanni Mariaconcetta e Ghilardi Tiziana che hanno curato la preparazione di questi baby artisti, con passione e professionalità, guidandoli per mano e trasmettendo loro non soltanto l’amore per la musica e per il canto ma anche lo spirito di condivisione, il gioco di squadra che educa, forma, migliora il carattere e soprattutto apre agli altri. Piacevole intermezzo, l’esecuzione del gruppo di alunni del progetto di chitarra e percussioni, guidati dai Maestri Alfonso Giordano ed Emidio Ausiello, con la collaborazione delle insegnanti Antonietta Varone e Maria Viviani.

Anche quest’anno il progetto “Giochi…amo e teatri…amo”, ideato e condotto dalle insegnanti Rosaria Mercurio e Alfonsina Pinto, già realizzato nei precedenti due anni scolastici, ha consentito di vedere in scena gli alunni delle classi II e III della scuola primaria statale 1° Circolo Didattico “Beato Alfonso Maria Fusco”. Gli allievi a conclusione del percorso teatrale del corrente anno scolastico, si sono

esibiti in “Areste Paganos e la farina del diavolo”; lavoro andato in scena presso il teatro della parrocchia di S. Maria di Costantinopoli, interpretando un testo divertente ma al contempo articolato in cui la recitazione e l’ironia, hanno fatto sì che i piccoli potessero liberamente esprimere se stessi sviluppando la cultura del rispetto e la consapevolezza della dignità e del valore di ogni essere umano. Fare teatro come attività educativa per i bambini, favorisce l’assunzione delle responsabilità e garantisce che l’individuo trovi spazio per divenire persona unica, originale, irripetibile e diversa. Il teatro, promuovendo la capacità di comunicazione e di espressione, facendo leva sulla fantasia, sulla creatività e sul gioco, costituisce un campo di possibilità per l’educazione alla promozione dell’uomo. Alla luce delle suddette considerazioni, le insegnanti auspicano di poter continuare il percorso anche nei futuri anni scolastici fino alla classe V, e di perseguire in pieno le finalità del “fare teatro”.

Dal 24 al 26 maggio al Centro Sociale di Pagani

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estemporanea di pittura nazionale L’alunno Pietro Coppola della classe V B del I Circolo “Can. Fusco” si è classificato al primo posto per la sua categoria. Complimenti dalla redazine di ANGRI ‘80.

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attualità

Querelle su assistenza domiciliare e soggiorno climatico degli anziani

Emilio Testa: Dimezzate le ore del servizio. L’assessore Russo è incompetente! “L’assessorato alle politiche sociali del Comune di Angri dimezza le ore di assistenza domiciliare agli anziani, a conferma dell’incompetenza ed incapacità di gestione del settore dopo le recenti vicende del soggiorno climatico degli anziani e del trasporto disabili”. Polemiche roventi tutte interne alla maggioranza targata Udc che fa capo al sindaco Pasquale Mauri, che registra un nuovo capitolo nella querelle tra il consigliere comunale “dissidente” Emilio Testa (ex assessore al ramo, che da gennaio si è posto in posizione critica nei confronti dell’Amministrazione, unitamente ai consiglieri Sorrentino, Fiorello e Conte) e l’assessore alle politiche sociali Annamaria Russo. “Dal 1 giugno scorso, l’assistenza domiciliare a 64 anziani è stata di fatto dimezzata nelle ore, e la sgradita sorpresa si è appresa con la consegna dei voucher comunali erogati tramite

il Piano di Zona”. Testa sottolinea come “anziani disabili ed allettati si sono visti ridurre in media del 50% le ore di assistenza”, e ciò “dopo le belle parole del sindaco e dell’assessore dei mesi scorsi, di aver incrementato il numero degli assistiti e delle

ore di assistenza. Pochi mesi di incremento, poi la riduzione, dovuta ai tagli del Comune, che rispetto ad altri Comuni viciniori, ha stanziato meno risorse nella quota da erogare al Piano di Zona”. L’ex assessore lancia l’allarme, “sollecitato da anziani e familiari delusi ed amareggiati”, perché “la calura estiva si avvicina, ed anziché potenziare il servizio lo si riduce in maniera significativa”. Per Testa, “è un altro campanello d’allarme sull’incompetenza e l’incapacità di gestione del settore, dopo un bando per il soggiorno climatico degli anziani, che ha accettato le domande in base all’ordine di presentazione e non al reddito, ed al trasporto disabili, che possono usufruire soltanto del servizio cittadino, e non più raggiungere i centri ubicati fuori Angri per l’esiguità dei fondi a disposizione”. Esternazioni che riaccendono i dissidi di una maggioranza che può contare sui voti determinanti del vicepresidente del consiglio Ferrara e di Manzo, contro dieci consiglieri di opposizione (PdL, Pd ed i quattro “dissidenti” di maggioranza).

Russo: Abbiamo invece ampliato il numero di utenti e le ore a disposizione “Poiché stiamo operando con trasparenza ed efficienza non c’è più trippa per gatti, ed i gatti cominciano a lamentarsi!”. Con questa metafora, anche il sindaco Pasquale Mauri ha replicato a muso duro alle critiche mosse a lui ed all’assessore alle politiche sociali.

“Testa sostiene – ha controbattuto Russo - che l’assistenza domiciliare agli anziani è stata dimezzata nelle ore; invece quest’Amministrazione comunale ha ampliato il numero degli utenti e le ore a disposizione, allargando per la prima volta il servizio agli affetti di sclerosi laterale amiotrofica. A dicembre 2010 l’assistenza domiciliare integrata non aveva alcun assistito, oggi sono 29 gli utenti, e se qualche ora è diminuita, è dovuto alla riduzione del Piano di Zona in seguito a valutazione S.f.a.a.r., in quanto molti utenti dell’assistenza domiciliare anziani non rientravano nei criteri e nei requisiti stabiliti. Complessivamente, pur adeguandoci alle valutazioni del Piano di Zona, il servizio è stato ampliato e riformulato con nostra grande soddisfazione”.

Sul criterio di accesso degli anziani al bando per il soggiorno climatico in corso ad Ascea (dove sono state accettate le domande

in base all’ordine di presentazione e non al reddito), l’assessore Russo ribatte: “Abbiamo verificato che gli anziani partecipanti erano quasi sempre gli stessi 40. Abbiamo allargato il numero a 50 ed oggi ad Ascea più della metà dei presenti (in passato all’oscuro del bando) sono al primo soggiorno”. In merito al trasporto disabili, l’assessore ha precisato: “con il rifiuto di una cooperativa accreditata a svolgere il servizio fuori Angri, ci siamo avvalsi di un’associazione che non ha creato un solo giorno di disagio agli utenti, e stiamo cercando di risolvere questo problema procedurale”. “L’assessorato alle politiche sociali non ha mai funzionato così bene ad Angri – ha concluso Mauri - ed il miagolìo di qualche gatto è dovuto allo stop imposto a chi ha usato in passato disabili e fasce deboli a fini personali. Invito nuovamente Testa ad un confronto pubblico, e spero che stavolta accetti!”. Servizio a cura di Francesco Rossi

Luglio - Agosto 2011

I care

di Lello Alfano

T

Anche se io ne mangio uno e tu nessuno!

È sempre mezzo pollo per uno!

empo fa, una chiacchiera in piazza Doria; una di quelle chiacchiere che una volta si facevano dal barbiere, o davanti al solito bar col piglio di chi regge le sorti del mondo. Ascoltavo un tale che si prodigava nel tentativo di spiegare quanta ingiustizia ci fosse nel fatto che la spazzatura ad Angri si paga a metro e non a peso. L’altro annuiva con teatrale sapienza e poi aggiungeva che se fosse per lui avrebbe già trovato la soluzione: alla monnezza. La discussione si dipanava secondo un canovaccio che sapeva di sciapo copione, consolidatosi nel tempo per via delle innumerevoli recite andate in scena, e si avviluppava intorno agli stessi argomenti di sempre: il sindaco, la giunta, la scostumatezza della gente, i vigili che non fanno le multe… D’incanto i due, che parevano oratori erti sulle tribune di antichi fori arringanti gli altri astanti, che invece distratti parlavano d’altro, passano ad altro argomento: l’acqua. E anche qui tesi dispiegate come vele di un antico tre alberi, gonfiate dal vento degli argomenti a puntello della indegnità della acqua privatizzata, del costo esorbitante, del referendum che finalmente avrebbe messo le cose a posto . . . A quel punto la mia mente si richiuse: non ascoltavo più. La mia attenzione veniva carpita da un pensiero che si ripeteva ossessivamente: se io mangio un pollo intero e tu nessuno, abbiamo mangiato mezzo pollo per uno. E ancora: se io mangio un pollo intero e tu nessuno, abbiamo mangiato mezzo pollo per uno. E ancora . . . Cosa curiosa, la mente. Quelli, in fin dei conti, parlavano di tasse e a me veniva in mente il mezzo pollo di media: chissà poi perché? Passano i giorni e quella strano pensiero inconscio di tanto in tanto tornava a galla: mezzo pollo in media… Che cosa c’entrava il mezzo pollo di media? Quale “click” era scattato che mi faceva collegare dei ragionamenti sulle tasse, anche se fatti alla buona, alla statistica? Non riuscivo a trovare nulla di che, eppure la cosa mi faceva riflettere sul come sia sentito il tema delle tasse, delle imposte, del pagare i servizi pubblici; perché sul quanto non c’è né da dubitarne e tantomeno da rifletterci. Già altre volte mi era capitato di ascoltare e leggere su questi temi, ma mai vi avevo trovato un legame con la statistica. Eppure il legame c’è: chi fa i conti per stabilire la quota di una tariffa o il peso di una tassa, lo deve fare usando strumenti statistici. In altre parole, deve trovare il livello “medio” (gli statistici, ma quelli pignoli, direbbero “mediano”) a cui attestare quella data tassa o tariffa; quello che con maggior probabilità sarà pagato dalla maggioranza dei contribuenti. Questo metodo è applicato, anche in modo inconsapevole, quando chi deve decidere apporta dei correttivi nel senso di mitigare o ridistribuire gli effetti della bruta applicazione di una divisione aritmetica. Se questo modo di fare abbia un qualche legame con la giustizia e l’equità sociale, beh questa è tutt’altra faccenda! Nell’ultimo decennio si è andata affermando una tendenza che ha preso piede agli inizi degli anni novanta: far pagare i servizi pubblici in base all’effettivo beneficio che se ne riceve o, in altre parole, in base al “consumo” che ogni cittadino fa di quel dato servizio. Era il tentativo di porre freno ad una spesa pubblica fuori controllo e c’era l’esigenza di far rientrare entro limiti accettabili il deficit del bilancio statale. Non potendo (o non volendo) ricorrere sistematicamente a misure drastiche (tagli dei servizi) o eccezionali (prelievi una tantum dai depositi dei risparmiatori), si pensò che era maturo il tempo del passaggio dalle tasse (si paga in base al reddito) alle tariffe (si paga in base all’utilizzo). La fiscalità generale non era più in grado di sostenere il peso dei servizi pubblici, bisognava perciò introdurre concetti e metodi del “mercato”, sia per far diminuire la domanda parassita dei pubblici servizi, sia per renderli più efficienti: il cittadino utente pagante sarebbe stato il miglior guardiano della propria tasca. Se ciò sia avvenuto e in quale misura chiunque lo può vedere e trarne le relative conclusioni. Ovviamente ognuno avrà un’idea personalissima e diversissima da quelle altrui ed io mi guarderò bene dal voler imporre la mia o anche confutarne una soltanto. Ma, la mia la dirò ugualmente: dalla prossima volta! Per intanto: buone vacanze a tutti.

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Luglio - Agosto 2011

Dal 30 giugno al 3 luglio nel castello Doria si è svolta la manifestazione “Gusto Tipico” con grande affluenza di pubblico

Valorizzare prodotti tipici e locali per rilanciare la nostra economia

Agostino Ingenito, direttore di “Gusto Tipico”: occorre fare un importante lavoro di tutela delle aziende che con grande sacrificio mantengono vivo il settore agroalimentare.

L

’incantevole scenario del Castello Doria ha ospitato la manifestazione “Gusto Tipico” svoltasi dal 30 giugno scorso al 3 luglio. Le eccellenze agroalimentari al centro dell’evento, per valorizzare il culto della sana e buona alimentazione che da sempre fa dell’Agro una terra nota per le sue genuine specialità culinarie e gastronomiche. Oltre le aspettative previste, il pubblico numerosissimo ha varcato la sala delle istituzioni e il fossato del castello dove una vasta esposizione di stand gastronomici hanno deliziato il palato dei visitatori, proseguendo con la Sala degli affreschi dove è stato possibile assaporare le prelibatezze preparate dai ristoranti; “Le Gourmet, Luna Galante, Taverna Mascalzone, La Bettola, Taverna Mast’Aniello”. L’iniziativa è stata patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dalla Regione Campania, Slow Food dell’Agro Nocerino, distretto industriale Nocera Gragnano ed Agroinvest, Orsa osservatorio regionale sicurezza alimentare. Diverso dalla solita sagra estiva che tutti conosciamo, accanto ai momenti degustativi sono stati affiancati percorsi formativi sulla sicurezza alimentare a cura dell’istituto Zooprofilattico di Portici. Un evento singolare per la prima volta ad Angri, organizzata da Agostino Ingenito, in collaborazione con Aldo Severino e Carmine Lanzieri. Come hanno risposto i cittadini all’iniziativa Gusto tipico? All’iniziativa hanno ri-

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Attualità

Ago & filo Opinioni e riflessioni sul vivere comune di Agostino Ingenito

Amarcord angrese

Quando l’estate aveva un solo significato: lavorare…

sposto in maniera entusiasmante. Dai primi dati che abbiamo avuto c’è un’affluenza notevole, solo nella serata inaugurale abbiamo staccato mille voucher. Ciò significa che se già la serata inaugurale di un giovedì infrasettimanale ha suscitato questa attenzione, vuol dire che l’evento ha suscitato sicuramente interesse. In totale abbiamo registrato 12mila visitatori. Qual è l’importanza per l’economia dell’Agro Nocerino nel valorizzare i prodotti agroalimentari? Cerchiamo di colmare un gap, un vuoto che c’è. Quello di avere dei produttori, che di fatti rappresentano un segmento significativo nella produzione orto vivaistica del territorio nazionale, oltre che dei prodotti tipici, ma di fatti non sono conosciuti dal territorio. L’obiettivo è di far conoscere quanto di buono si fa in quest’area geografica e trasmetterlo a chi vive il territorio. E poi fare un importante lavoro di tutela e valorizzazione di queste importanti aziende che con grande sacrificio e impegno ancora mantengono viva l’elemento più identificativo del territorio dell’agro nocerino che è appunto il settore agroalimentare. Qual è il prodotto dell’agro che ha riscosso maggiore successo?

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A parte il tradizionale pomodoro San Marzano, tra l’altro c’è un interesse enorme in questo momento per il pomodoro D.O.P. che risponde a determinati parametri. È interessante vedere come i cittadini amano conoscere il cipollotto nocerino, le nostrane produzioni di patate, le famose insalate già imbustate che vengono prodotte nei nostri territori. La cosiddetta quarta gamma parte proprio dall’Agro nocerino. C’è qualche prodotto dell’Agro che è presidio Slow Food? Ce ne sono moltissimi. Slow Food è nostro partner in questa iniziativa. Slow Food dell’agro nocerino, nell’ambito delle tre giornate, farà degustare i prodotti tipici del luogo, si va dal Corbarino che serve per preparare il cosiddetto “Scarpariello”, uno spaghetto fatto con i pomodorini di collina, per andare poi allo stesso cipollotto nocerino e alle patate poc’anzi menzionate. Progetti per il futuro? Allargare ulteriormente la filiera e far sì che “Gusto Tipico”, insieme a “Dolci e Golosi” (manifestazione promossa nel periodo natalizio), non siano un mero un appuntamento degustativo, ma diventino un momento di Work shop tra operatori e acquirenti. Dare ad Angri un ruolo centrale non solo nell’Agro nocerino, ma ben oltre i confini regionali e nazionali; valorizzando i produttori e le aziende, di piccole dimensioni che spesso da sole non sono in grado di spiccare il volo. Il nostro obiettivo è quello di creare un filo conduttore alla presenza di acquirenti internazionali, per riuscire a portare prodotti dalla grande valenza qualitativa sul territorio nazionale e internazionale. Carmen Mariagloria Chirico

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Giudici

Oggi le umane miserie di famiglie che rischiano di naufragare per dignità ed identità. Estate, tempo di vacanze, per molti ma non per tutti. Ad Angri l’arrivo della bella stagione era sinonimo di lavoro, quello “caldo” che impiegava gran parte della popolazione sia nei campi per la raccolta dei pomodori che nella lavorazione delle conserve. Neanche a dirlo i “lavoratori” erano per lo più donne, madri e sorelle che per ragioni di famiglia, smettevano il grembiule casalingo ed indossavano il camice colorato (il colore variava a secondo dell’azienda) per integrare il reddito e garantirsi economie per l’inverno. E così il ciclico passare delle stagioni per gli Angresi del secolo scorso aveva un solo significato: lavorare… L’estate, che pure qualche filmato in tv degli anni sessanta mostra, era quella vissuta dalle famiglie borghesi e di impiegati che con le ferie pagate, raggiungevano le mete marittime. Per molti angresi, me compreso, che vedevo la mia mamma allontanarsi il mattino presto e far ritorno nel tardo pomeriggio, era godersi un tempo senza scuola, tra passeggiate e qualche uscita al mare (quando possibile), ma stando attento a non disturbare il dovuto riposo della mamma pelatrice, e tenendomi lontano dalle

Al Direttore del “Premio Città di Angri” riconoscimento per la cultura

Giuseppe Novi nominato Giovane Cavaliere Lo scorso 13 luglio, presso Palazzo Sant’Agostino, si è svolta la cerimonia finale del “Premio Cavalierato Giovanile i migliori talenti under 35” sostenuto dalla Provincia di Salerno. Il Cavalierato Giovanile è un premio destinato a donne e uomini under 35 della provincia di Salerno, compresi i residenti all’estero, che hanno manifestato il proprio talento nei seguenti settori: arte, comunicazione, cultura, imprenditoria, innovazione-ricerca, musica, sociale, spettacolo e sport.

sberle del papà operaio, in ferie sì ma costretto al ruolo di tuttofare per sopperrire all’assenza forzata della moglie, impegnata faticosamente in fabbrica davanti al tappeto su cui scorrevano senza sosta i pomodori bolliti... Consentirete questo amarcord biografico, che credo richiami il vissuto di tanti lettori di ANGRI ’80: quello di madri pelatrici come quello di “maestre” (severe responsabili di reparto) e di “masti” e padroni; ora solo un ricordo. Quell’intenso lavoro conserviero, seppur cresciuto in fretta e senza offrire molti diritti, sembra quasi del tutto svanito. Amarcord angrese… Oggi restano i problemi di sempre, garantirsi una sussistenza economica, cercando di non far mancar nulla a figli molto più fragili e viziati e sostenendo una dignità molto spesso provvisoria. L’altro giorno ho assistito ad una scena che dimostra quanto il livello economico e sociale si è abbassato anche ad Angri. Due genitori con i figli, nottetempo, forzano i cassoni e rovistano tra gli abiti usati, caricando in auto alcune buste. Un caso? Non credo. La miseria ha diversi modi per esprimersi e forse quello a cui ho assistito è solo uno, se devi far fronte ad un mutuo o un affitto soffocante, alle spese familiari ed a un reddito ballerino. Mi domando quali sono le azioni intraprese dal Piano di Zona e dall’Amministrazione comunale per andare oltre le superficiali miserie, quelle di chi, superata la vergogna, chiede e magari pretende anche oltre. Mi domando come sia possibile che da parte di presunti enti caritatevoli si consegni pacchi alimentari a chi non ne ha veramente bisogno e scartare le richieste di chi per livello economico avrebbe diritto sia alla borsa di studio che al contributo per l’abbonamento per il trasporto scolastico, ma non li ottiene, espiando ancor di più miserie morali, costretto magari a prestiti iniqui e celati da ipocrite sviste dei propri paesani, che preferiscono guardare oltre, dimenticando le proprie origini e probabilmente perdendo l’identità.

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Premio Città

di

Angri

Luglio - Agosto 2011

Continua la collaborazione tra “ANGRI ’80” ed il “Premio Città di Angri”. Questo mese intervisto un Giovane Talento Angrese, omaggiato durante l’ultima edizione del Premio: Giovanni D’Amaro, brillante concittadino con tante idee ed un recente prestigioso riconoscimento.

«Sono un aspirante artista a tutto tondo» Chi è innanzitutto Giovanni D’Amaro? Credo di essere un sognatore, un ottimista, ma allo stesso tempo il difensore di una visione realistica delle cose. Mi piace definirmi aspirante artista a tutto tondo. Sono eclettico, a tratti complesso e amo troppe cose con la medesima intensità. La pittura, l’architettura, il disegno, il cinema, la letteratura sono gli strumenti che mi permettono di dare un corpo e un’anima ai miei pensieri più reconditi e ai progetti più arditi. Ho una visione “rinascimentale” della figura dell’artista, cioè ho sempre ammirato e tratto ispirazione da personalità poliedriche e dirompenti come Michelangelo, Leonardo, Galileo, uomini geniali in diversi settori. Questa venerazione mi ha abituato a non usare un solo mezzo espressivo per dare forma alle mie idee. Parliamo di cinema… La mia passione per il cinema si perde nella notte dei tempi… Da bambino restavo letteralmente incollato allo schermo ogni volta che in tv davano film storici. Mi lasciavo incantare dalla corsa delle bighe in Ben Hur, dalle sontuose scenografie di Quo Vadis e dall’apertura del Mar Rosso nei Dieci Comandamenti. In seguito la passione per il cinema si è unita all’amore per l’arte e alla voglia di raccontare e sentirmi raccontare grandi storie. Ho cominciato a vedere film diversi, più intimistici, di registi come Fellini, Antonioni, Truffaut, Kurosawa e da quel

momento ho capito che dovevo studiare il mezzo cinematografico in maniera più approfondita, proseguendo da autodidatta per tutti questi anni. Al momento della scelta dell’università non ho avuto il coraggio di fare questo salto nel vuoto, perché ho sempre visto il cinema come un sogno irrealizzabile e non come un lavoro “possibile”. Ma, ironia della sorte, proprio ora che sto per laurearmi in architettura, sento l’irrefrenabile bisogno di esprimermi non solo attraverso le tre dimensioni dello spazio architettonico, ma anche attraverso la quarta dimensione, quella del tempo, quest’ultima contemplata solo dal mezzo cinematografico. Bisogno di espressione che ti ha portato alla realizzazione di “Uno Spot per Pompei”… È stato un po’ un gioco del destino. Ero al mare e stavo leggendo il romanzo di Robert Harris “Pompei” e dagli scogli osservavo affascinato il profilo del Vesuvio, immaginando un ipotetico set per un film. Un tardo pomeriggio parlai del mio entusiasmo per il libro a Daniele Santonicola, mio caro amico, fidato collaboratore e bravissimo filmaker. Qualche giorno dopo, quest’ultimo mi chiamò per riferirmi del concorso “Uno Spot per Pompei”, che gli aveva segnalato a sua volta un amico. Meditai parecchio prima di tirar fuori l’idea e quindi decidemmo di partecipare. La domandina magica che ha innescato il processo ideativo è stata la seguente: “Cosa succederebbe se una ragazza dell’antica Pompei si risvegliasse dal suo sonno eterno e se ne andasse in giro per la città vecchia? Cosa accadrebbe se poi scoprisse oltre le mura

antiche una città nuova, attraente, ma capace di riservarle ancora profonde suggestioni?” Dal quesito sono partito per scrivere la sceneggiatura, servendomi al contempo di un dettagliato storyboard per controllare le successive fasi realizzative. Idea che si è rivelata vincente tanto che avete meritatamente vinto il primo premio, ma raccontaci, appunto, dell’intera realizzazione dello spot Il momento delle riprese è stato molto divertente, ma anche faticoso, perché si dovevano controllare gli spostamenti dei turisti, occorreva far valere i permessi ottenuti dalla Soprintendenza, bisognava sopportare il caldo soffocante. La lavorazione dello spot è durata in totale qualche mesetto: alcune settimane per la scrittura e lo storyboard, due giornate per le riprese e molte settimane per la postproduzione. Il montaggio è di gran lunga la fase più interessante, il momento in cui lo spot acquisisce la sua forma definitiva, in cui si costruisce il senso e si cerca di veicolare le emozioni nella maniera più efficace possibile. È venuto fuori uno spot sta riscuotendo ovunque uno straordinario successo: te lo aspettavi? Assolutamente no! Adesso lo spot è in giro per il mondo a rappresentare ufficialmente la città di Pompei e speriamo riesca a trasmette-

re la sensazione di fascino e bellezza di un luogo unico al mondo. A proposito di bellezza, non è da meno quella della protagonista dello spot Francesca Iaccarino... Il ruolo della ragazza pompeiana è stato creato su misura per Francesca, data la nostra amicizia, la sua fotogenia, i suoi tratti mediterranei e la sua notevole espressività. Il lavoro finale ha soddisfatto un po’ tutti, la Giuria del concorso che ci ha premiato, il pubblico e, non ultimi, noi stessi e l’organizzazione del “Premio Città di Angri”. Eh già, il Premio città di Angri, sei stato nominato ufficialmente Giovane Talento Angrese… È stato un momento molto emozionante per me e per la mia famiglia, che da sempre mi sostiene in ogni progetto artistico. Dedico questo premio a tutte le giovani promesse di Angri (ce ne sono davvero tante) che, attraverso lo studio, la grinta, la dedizione e la passione saranno capaci di costruire un roseo futuro per la nostra ridente cittadina. Di questo ne sono più che sicuro! A quando, allora, uno spot per Angri ? Spero al più presto! Sarebbe un’altra imperdibile occasione per cogliere lo spirito di un luogo e poterlo trasmettere agli altri attraverso le emozioni che solo il cinema sa dare.

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Come trovi la nostra città dal punto di vista artistico e culturale ? Ho notato con immenso piacere che ultimamente sono parecchie le iniziative volte al coinvolgimento dei giovani e non nelle attività artistiche e culturali. Credo che Angri potrebbe sicuramente sfruttare molto meglio il suo enorme potenziale ed il suo validissimo “materiale umano”, dotandosi di attrezzature e strumenti basilari per la promozione della cultura e di ogni forma d’arte. Ti riferisci anche tu alla mancanza di un teatro in città? Mi riferisco anche e soprattutto a questo. Tra 20 anni dove sarà Giovanni D’amaro? Riguardo alla questione “Partire o Restare” vorrei rispondere con le parole dell’architetto Renzo Piano: “Io voglio partire, andare via per capire me stesso e il resto del mondo, partire per curiosità non per disperazione. Andar via per poi tornare, perché c’è un’italianità, ossia quella capacità invisibile di cogliere il senso delle cose che è un capitale enorme e per questa italianità c’è sempre un posto a tavola in tutto il resto del mondo”. Ok, modifico la domanda: cosa farà da grande Giovanni D’Amaro? È la domanda da un milione di dollari… Ovviamente il sogno nel cassetto è diventare regista. Al momento sto per laurearmi in architettura, dopodiché vorrei far domanda per un Master negli Stati Uniti, provando sia nel cinema che nell’architettura. Sarà il destino a scegliere per me. Progetti per l’immediato futuro invece? Sto scrivendo la sceneggiatura di un corto e sono alla ricerca di fondi per realizzarlo. Chiudiamo con “uno spot per il Premio Città di Angri”… Prima regola del “Fight Club”: non rivelare a nessuno le tue idee per una storia! In misura maggiore se si tratta di un giornale! Ti anticipo solo che sarà uno spot innovativo, geniale e originale! Giuseppe Novi

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Il Lungolinea di Gabriele Marino Alla galleria di arte contemporanea Pagea Art, si è conclusa la personale dell’artista casertano Gabriele Marino, intitolata Lungolinea, nella quale è stata raccolta una selezione di lavori della sua intera produzione a partire dalla metà degli anni Sessanta del secolo scorso. Il percorso artistico di Gabriele Marino è lunghissimo, ma, nonostante le diverse linee della sua ricerca estetica, è possibile individuare alcune costanti nel lavoro dell’artista campano. Quadri, collages, trompe l’oeil, sculture, interventi ironici e/o di denuncia: lungo l’arco della sua carriera Marino ha saputo attraversare le oscillazioni dello stile e del gusto dell’arte contemporanea, sempre presentando il suo personalissimo approccio al “mestiere” dell’artista. Tutte le opere appaiono più o meno fortemente ispirate dalla nostra terra, nel senso di luogo di appartenenza con il quale confrontarsi. Non a caso, Madre terra è stato il titolo di un’altra antologica, tenutasi un paio di anni fa a Santa Maria Capua Vetere. In questi lavori, da un punto i vista dei contenuti, si avverte, quindi, la necessità per l’artista di ritrovare un approdo alle proprie radici: emergono antichi portali di chiese e palazzi, frammenti di una mitologia che ibrida personaggi del paganesimo a figure angeliche, equilibristi sull’orlo dell’abisso, icone del mondo dello sport e dello spettacolo, brandelli di fogli di giornali. Qual è lo stile di Gabriele Marino? Trattandosi di una selezione che copre oltre un quarantennio di ricerca, è più giusto parlare di vari riferimenti stilistici. In primo luogo, è evidente ovunque una densa matericità delle forme. Non di rado, più che di pittura, per queste opere è più opportuno parlare di vere e proprie pitto-sculture, che inglobano pezzi e frammenti di varia provenienza (particolare è l’uso di colorate strisce catarifrangenti che vengono utilizzate soprattutto nei lavori dell’ultimo decennio). In secondo luogo, guardando soprattutto al cromatismo vivace, si potrebbe, in alcuni casi, assimilare i lavori di Marino a quelli della “pop art”, benché reinterpretata attraverso schemi molto personali, quasi simili a delle crittografie da enigmista della memoria personale e collettiva. Del resto, molte opere esposte sono dei collages di forme, linee, colori, che si accostano dialetticamente sulla tela, quasi a dare l’impressione di un rincorrersi nel tempo e nella memoria di chi opera e di chi guarda. Vincenzo Ruggiero Perrino

Centro Artistico Arcobaleno

Ricamate, ricamate...

In mostra, lo scorso 29 maggio, presso l’ex casa dei Combattenti, in piazza Doria, i lavori delle allieve del “laboratorio artigianale di ricamo”, organizzato ormai da 10 anni dal centro artistico-culturale “Arcobaleno”. Elisa Sessa, presidente dell’associazione e maestra di ricamo mano macchina, quest’anno sorride, merito degli ottimi risultati raggiunti dalle “discepole” e merito, forse, della visita del sindaco Pasquale Mauri e di una promessa più concreta di aiuto da parte dell’amministrazione angrese. “Per dieci lunghi anni- spiega la Sessa- abbiamo chiesto aiuto al Comune di Angri ma nessuno, in questi anni, si è seriemente impegnato per noi e per il corso di ricamo. Siamo comunque andate avanti, e, credendo nel progetto, ci siamo autofinanziate: ci incontravamo nella piccola sede di via Concilio, un locale poco luminoso e angusto, e utilizzavamo le 9 macchine a disposizione su turni, perché le iscritte erano molte di più, circa trenta. Il sindaco, quest’anno, ha mostrato di apprezzare molto l’impegno profuso da noi maestre (Elisa è affiancata da Anna Stucchio per il ricamo a macchina e da Antonietta Giordano per il ricamo a mano), e dalle nostre allieve. Speriamo, l’anno prossimo, di poter parlare e scrivere di una sede più ampia, di un maggior numero di iscritte, di una bella mostra conclusiva, di donne che si sono divertite e hanno trovato un impiego. Il nostro corso, infatti, non è soltanto un momento di apprendimento e di svago, ma è un laboratorio dove poter imparare l’antica arte del ricamo, a mano e a macchina, e un’ occasione di lavoro, anche redditizia”. Carmen Schiavone


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Attualità

Luglio - Agosto 2011

Intervista con Mariangela Battimelli, pronipote di don Enrico Smaldone

Almanacco delle “Edizioni 150” di Tiziana Chiavazzo

«‘E criature mie hanno la priorità» “Angri 2012”, viaggio Intervista presidente Varone Lo scorso giugno , nell’omonima piazza, si è inaugurata una statua nel passato in 365 giorni alla memoria del fondatore della ex Città dei Ragazzi, voluta dal fratello Filippo

Entra nella storia” è lo slogan adottato per promuovere una originale iniziativa editoriale destinata a lasciare il segno. Il progetto di cui parliamo è proposto da “Edizioni 150” di Tiziana Chiavazzo, che si avvale della collaborazione di Peppe Rispoli e, in particolare, del suo fornitissimo archivio fotografico. Di cosa si tratta? Di un volume di circa 400 pagine, definibile in maniera riduttiva (così recita il titolo) “Agenda-almanacco”. In realtà “Angri 2012” non è solo un’agenda, ma è un vero e proprio racconto per immagini di ciò che è stata Angri nel suo passato più prossimo. Scorrendo le pagine del volume, l’editore promette di farci vivere l’emozione di un lungo e coinvolgente viaggio in quella che fu la città dei nostri nonni e dei nostri genitori, ma anche, per tantissimi giovani angresi, il luogo della loro più recente adolescenza.

“Angri 2012” è, insomma, un grande contenitore di immagini, ordinate in maniera tematica: gli eventi, i luoghi, i personaggi, la politica, lo sport, le fabbriche, la protesta operaia e quella degli studenti, le feste, la gente. Una foto per ciascuno dei 365 giorni del 2012, per evocare e far vivere (o “rivivere”, per chi ha gli anni giusti), un po’ con la fantasia e un po’ con il ricordo, quello spazio temporale che va dalla fine dell’800 ai primissimi anni del 2000. «Prevediamo una capillare distribuzione degli 8000 volumi che andremo a stampare nel prossimo mese di novembre – dice Tiziana Chiavazzo – sia attraverso il circuito delle edicole e delle librerie, che la vendita porta a porta. “Angri 2012”, infatti, avrà un prezzo

di copertina di circa 7 euro, ma la vera copertura finanziaria la stanno offrendo gli inserzionisti che hanno risposto con sorprendente entusiasmo e partecipazione all’iniziativa. A tutt’oggi, le imprese commerciali e artigianali, gli industriali e i professionisti angresi che hanno scelto di stare “dentro” l’Agenda con il proprio nome hanno già abbondantemente coperto i 2 terzi degli spazi disponibili. Stiamo anche valutando la possibilità di abbinare al volume un DVD contenente tutte le immagini pubblicate che, preannunciamo, saranno messe in mostra a dicembre (quando presenteremo al pubblico l’Agenda) grazie alla collaborazione di “Officina delle Idee”. Voglio infine precisare – conclude l’editore – che una percentuale del ricavato verrà devoluta a sostegno di attività di volontariato come “La Locanda del Gigante” di Carlo Petrella (centro di recupero dalle tossicodipendenze, ndr) e la Onlus di Pasquale Coppola “Trame Africane”». Chi fosse interessato a ricevere ulteriori informazioni su questa iniziativa, può telefonare al n. 331 7575265 (Tiziana) oppure può scrivere una mail all’indirizzo: edizioni150@ gmail.com Ilaria Russo

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o scorso giugno, in piazza Trivio, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della statua dedicata a don Enrico Smaldone alla presenza di tanti familiari e particolarmente dei giovani nipoti (18) e pronipoti (37). Tra essi c’era Mariangela Battimelli, figlia di Emilia Smaldone e Pietro Battimelli e nipote diretta di Filippo Smaldone, fratello di don Enrico. Ti senti fortunata ad aver avuto in famiglia un prete della portata di Don Enrico? Sono e mi sento molto fortunata ed onorata di appartenere a questa famiglia che ha avuto un grande uomo e anche un grande santo. A tale proposito faccio un appello a tutte quelle persone che sono state graziate da don Enrico dopo la sua morte affinché si facciano avanti con le loro testimonianze per poter accelerare la pratica di Beatificazione che è già in corso. Come hai vissuto il momento della benedizione della statua? Mi sono emozionata tantissimo vedendo tutta quella gente che era lì per un uomo vissuto tanti anni fa e mai morto nel ricordo degli Angresi; lo si percepiva dagli occhi emozionati anche dei tanti giovani presenti. Con la posa della statua ho visto finalmente realizzarsi il sogno di mio nonno Filippo che, dopo tanti anni di attesa, grazie all’attuale amministrazione e all’aiuto tecnico di mio padre Pietro ha visto esaudito il sogno di far tornare don Enrico tra la sua gente e nella sua piazza. Raggiunto questo obiettivo, ritieni opportuno che anche la nuova gestione della ex “Città dei Ragazzi” promuova qual-

che iniziativa per ricordarne la memoria? Sono molto delusa della nuova gestione ma anche di quelle precedenti. Mio zio fu molto buono anche con la Chiesa e credeva che il suo progetto, realizzato con tanti sacrifici, avrebbe avuto un seguito. Lasciò in eredità tutta la sua opera e con essa il suo progetto, con il desiderio che si conservasse anche il nome da lui dato alla struttura. Ma niente da fare, la scritta non c’è più anche se mio nonno insieme a suo fratello Carmine hanno cercato più di una volta di farla rimettere al suo posto. Voglio precisare che le “grandi cariche della Chiesa”, alla morte di don Enrico e subito dopo i funerali, mentre tutto il paese in lutto cittadino piangeva la perdita del suo santo, chiamarono nonno Filippo per la lettura del testamen-

to, senza tener conto del momento di afflizione che tutta la famiglia Smaldone stava vivendo. Gli operai delle ex MCM furono molto vicini a don Enrico aiutandolo con le loro donazioni. Un grande e infinito ringraziamento ancora oggi va agli operai delle ex MCM che lo aiutarono tantissimo e con tanti sacrifici; credo che prima le persone erano diverse, erano più altruiste e di fronte ad un prete povero, che senza niente di suo voleva realizzare un sogno per i ragazzi bisognosi, non si tirarono indietro e donarono quel che potevano. Oggi è diverso, non ci sono più persone come mio zio che con la propria testimonianza riusciva ad aprire il cuore anche dei più duri. Se fosse vivo, come avrebbe aiutato i giovani e gli ultimi di oggi (gli immigrati ed i loro figli)? Tutta la vita di mio zio è stata vissuta all’insegna dell’aiuto ai più bisognosi; credo che se fosse vivo oggi lo vedremmo ancora sulla sua lambretta a correre anche in capo al mondo per chiedere aiuti per suoi ragazzi. Hai conosciuto qualcuno dei suoi ex ragazzi? Io personalmente conosco 4 persone cresciute nella ex “Città dei ragazzi” e una di esse oggi è un noto imprenditore realizzatosi grazie alla scuola di lavoro e di vita del mio grande zio. E del suo carattere che idea hai? Mio nonno mi ha sempre parlato del suo caro fratello e posso dire che era umile, altruista, buono, intelligente: in una parola eccelso in tutto.

Sei a conoscenza di aneddoti particolari su don Enrico? Quelli che mi raccontano sempre mia madre Emilia e mio nonno Filippo. Uno di questi lo ha vissuto mia mamma in prima persona, anche se era molto piccola. Zio Enrico andava sempre a casa loro in via di Mezzo perché gli piaceva tanto la pizza napoletana che preparava la cognata Angela (mia nonna) e ne decantava la bontà dicendo: Giulinella, la tua pizza fa resuscitare pure i morti!. Mamma si ricorda che quando lo zio andava a casa loro, sotto la tonaca gli si vedeva spuntare il pantalone pieno di polvere e di macchie di calce e le sue scarpe erano sempre vecchie e deformate. Mio nonno, a sua volta, mi ha raccontato che, standogli negli ultimi giorni di vita sempre vicino per accudirlo, durante una visita del dottore si accorse che il fratello aveva la maglietta intima piena di buchi e, alla propria domanda: “Erricu’ ma io ieri non ti ho portato le magliette e i pigiami nuovi e già sono rotti?”, don Enrico rispose: “Fili’ mi dispiace ma ‘e criature mie hanno la priorità!”. Maria Russo

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Sport

In fumo ottantaquattro anni di storia calcistica

L’Angri non è stato iscritto al campionato di serie D Nessuno si è fatto avanti per assicurare le somme necessarie per l’iscrizione e per la fidejussione (oltre 300 mila euro)

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’Us Angri 1927 non esiste più. Alle 12 dello scorso 12 luglio sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione al prossimo campionato di serie D (al quale i Grigiorossi partecipavano consecutivamente da 10 stagioni, dopo esservi approdati per la prima volta nel lontano 1967 per meriti sportivi), in quanto da Angri nessuna documentazione è stata inoltrata negli uffici romani del Comitato Interregionale; si è messo così la parola fine ad 84 anni di storia calcistica tra i Dilettanti nazionali e regionali. Encomiabile, ma non sufficiente ad evitare la scomparsa, l’impegno profuso da un gruppetto di tifosi e sportivi, che venerdì sera ha avviato una sottoscrizione che nell’arco di 72 ore ha racimolato circa 21mila euro (incassando la sottoscrizione di un contributo personale anche da parte del sindaco Mauri, dei consiglieri comunali Sorrentino, Scoppa, Squillante, Conte, Ferraioli, del consigliere comunale di Sant’Egidio Giordano, di ex dirigenti, operatori dell’informazione e tifosi grigiorossi sparsi in tutta Italia, e persino di alcuni emigrati in Belgio). Ad ogni modo, la cifra raccolta sarebbe stata insufficiente ad assicurare iscrizione e fidejussione, mentre nessun gruppo o cordata di quelle che di giorno in giorno sono spuntate, salvo poi disimpegnarsi o addirittura eclissarsi (da quella guidata dall’imprenditore Giovanni Annarumma a mediatori e consulenti dell’hinterland napoletano), è riuscita ad assicurare né i 20mila euro che gli eredi del compianto

In fumo anche lo sforzo generoso di un gruppo di tifosi che hanno raccolto circa 21 mila euro presidente Giovanni Orlando richiedevano per il passaggio di consegne, né tantomeno la susseguente gestione (che in un campionato di D si attesta almeno sui 300mila euro). E così, venendo a mancare l’apporto di una potenziale compagine dirigenziale, e non avendo ricevuto alcuna garanzia sul futuro societario dell’US Angri 1927, anche i tifosi promotori dell’iniziativa hanno deciso di non procedere al ritiro delle somme di denaro garantite dai sottoscrittori. Dal 12 luglio pertanto l’Us. Angri

1927 è morta per la terza volta nella sua storia, dopo la radiazione per gli incidenti di Settebagni (1974) e la mancata iscrizione in D nel 1989 dopo aver sfiorato la C-2 (poi ripartì dalla Promozione col titolo della Sarnese). Le norme federali impongono ora la ripartenza dalla Terza Categoria, ma al momento, e viste le ultime vicissitudini, è forte il rischio di non vedere scendere in campo – almeno in questa stagione - le maglie grigiorosse in nessun campionato agonistico. Francesco Rossi

Signori si scende, il cavallino rampante è giunto a fine corsa tra l’indifferenza e l’immobilismo di chi doveva, di chi poteva fare di più. Il cavallino grigiorosso è stramazzato, è stato tradito dai figli delle sua terra. Tradito, abbandonato tristemente nel momento in cui penava per le sofferenze. Ottantaquattro anni di storia se ne vanno in una bollente giornata di luglio, tra l’indifferenza della classe politica e la rassegnazione di una tifoseria spaesata e incredula quanto me. Doveva essere un arrivederci, un semplice ciao, come si lasciano due amici di vecchia data, invece, si tratta di un addio perché il cavallino nella sua ultima corsa si è portato dietro storie di trasferte, di amicizie, di orgoglio, senso di appartenenza alla comunità. Il cavallino è arrivato al traguardo, ma stavolta

ad attenderlo non c’è un gruppo caloroso e festante di persone, ma una fine malinconica, non meritata, imprevista. Ciao cavallino, amico fedele di tante domeniche, compagno silenzioso che per anni sei stato al fianco di tutti noi angresi veri. Con Te vanno via i sogni di tre generazioni, con Te trascini sogni, speranze, emozioni e tutto quanto appartiene alla sfera dell’emotività. Gioie e dolori al Tuo fianco, chilometri consumati, fiumi di inchiostro, metri di pellicole, tutto in nome di una semplice ma viscerale passione. Ciao cavallino, voglio ricordarti vincente in quella Tua ultima corsa su un campo verde. Con le lacrime agli occhi e un cuore in frantumi, ho la presunzione di ricordarTi così!!! Corri cavallino grigiorosso, corri, va verso il Tuo amaro destino senza voltarti indietro, vedere gli occhi di chi Ti ha tradito farebbe ancora più male. Chi ti ha voltato le spalle non è degno di questa terra!!! Addio Cavallino Grigiorosso. Addio Unione Sportiva Angri 1927 . Luigi D’Antuono

Tradito il cuore... (continua dalla 1ª pag.)

PANIFICIO d i Giovanni Ruggiero

Luglio - Agosto 2011 2ª edizione del Torneo calcistico dei borghi storici

Il Borgo Concilio si aggiudica il trofeo

Battuta nella gara finale, in presenza di un folto pubblico, la squadra (foto sotto) del Borgo Casalanario con 6 gol a 1 Lo scorso 26 giugno si è svolta la finale del torneo di calcio amatoriale tra i borghi storici cittadini, dedicato alla memoria di Giovanni Orlando, presidente dell’US Angri 1927, recentemente scomparso. La partita è stata disputata preso il campo sportivo “Pasquale Novi” ed è stata preceduta da una manifestazione curata dalla scuola di ballo Tersicore e da una esibizione dell’agenzia Spettacolando. La finale, dinanzi a circa cinquecento spettatori, è stata vinta dalla squadra del borgo Concilio, che ha sconfitto per sei ad uno quella del borgo Casalanario conquistando così l’ambito trofeo. La II edizione del torneo, che ha visto la partecipazione anche dei borghi Ardinghi, Giudici, Risi, Castello, Coronati, anche quest’anno è stata curata da un gruppo di amici: Alfonso Desiderio,

Roberto Izzo, Marcello Scoppa, Erminio Somma e Rosario Novi in collaborazione con il Comune ed il Centro sportivo Del Monte. Al torneo ha partecipato anche una squadra in rappresentanza dell’amministrazione. La kermesse si inserisce nelle iniziative tese a valorizzare lo sport come momento sociale aggregativo, facendo leva anche sulla riscoperta dei rioni storici cittadini. “Ringraziamo il Comune e gli sponsor privati che hanno

creduto in questa manifestazione. L’obiettivo è quello di avvicinare quante più persone allo sport ed alla socialità, attraverso una riscoperta della nostra tradizione. La grande partecipazione di pubblico e l’interesse crescente ci spingono a continuare lungo la strada tracciata”, hanno dichiarato gli organizzatori. Pippo Della Corte

Memorial “Coniugi Elena Esposito e Vincenzo Pagano” presso l’oratorio della Parrocchia S. Maria di Costantinopoli

Torneo di calcio per educare alla Legalità

All’apprendimento delle regole della legalità può contribuire, per i piccoli, anche il piacevole gioco del calcio. È quanto è avvenuto lo scorso 12 giugno presso l’Oratorio della Parrocchia S. Maria di Costantinopoli in via Alveo S. Alfonso. Un quadrangolare che ha visto la partecipazione di quattro squadre di ragazzi, compresi tra i nove e i quattordici anni, la cui finale è stata vinta da i ragazzi della River Angri. Un luogo, quello dell’oratorio suddetto, sottratto all’opera distruttiva del vandalismo, grazie alla solerte opera del gruppo M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), che insieme al parroco don Luigi La Mura, si sono dati da fare per restituire uno spazio di aggregazione socio-educativo ai ragazzi. L’auspicio dei promotori è quello che incontri come questo, nei quali più che la conquista di un trofeo conta lo stare insieme, il rispetto delle regole, il saper dire

grazie a chi, gratuitamente, mette a disposizione le proprie strutture, si ripetano ancora.

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pubblica utilità Comune Servizio Acquedotto Centralino 081-5168111 Associazione Castello 081-947603 Biblioteca Comunale 081 -5132089 Angri Eco Servizi 081.5132388 Carabinieri 081-948383 Centro Igiene Mentale 081-946399 Croce Rossa Italiana 081-5131626 Distretto Sanitario A.S.L. SA/1 081-946450 Enel: 081-5176533 Enel guasti: 800-111927 Pronto Enel: 800-202364 Ferrovie dello Stato 081-948548 Gas: 167-096085 Gas guasti 800-016086 Guardia Medica Via Badia 081-9368176 Onoranze Funebri “Palumbo” 081-940822 Onoranze Funebri “Savarese” 081-949426 Municipio piazza Crocefisso Centralino: 081-5168111 Polizia Municipale 081-5168227 Polizia Stradale 081-949666 Protezione Civile 081-5168266 Vigilanza Doria - via Badia 6 081.949536 - 368590841 Soccorso ACI 081-946707 Ufficio Postale P.za Annunziata 081-948612 Vigili del Fuoco 081-5177222 Banche Deutsche Bank s.p.a. Corso Italia, n. 65 081-5135288 Monte Dei Paschi di Siena Via Murelle, n. 21 081-946377 Banca Antonveneta Via R. De Pascale 081-5135722 Banca Della Campania Via Giudici, n. 5 081-940031 Popolare di Napoli Corso V. Emanuele, n. 126 081-5131440

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In piedi, da sinistra: M. Sofia Sorrentino, Rita Rossi, Roberta Desiderio, Marianna Iozzino, Ritalia Cortese, Carmela Pentangelo, Giovanna Prezioso, prof. Russomando, prof. Girolamo Pepe, Agnese ( Lisa ) Orlando, Concetta Longobardi, ( M.) Vittoria Gallo, Piera Vaccaro, Daniela Coppola, Giovanni Ariaudo, Giovanni Papa, Luciano Verdoliva, prof. ssa Ivonne Palessandro Prisco, Gianmario Calmieri. In ginocchio, da sinistra: Rita Amarante, Cristina Iovane, Francesco Ragonese, Francesco Testa, Filippo Di Marzo, Andrea Somma, Alberto Nasto, Pasquale Guariglia, Aniello Russo, Massimo Attianese, Pasquale Somma, Federico De Angelis.

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Il 25 aprile del 1946, nella collegiata di S. Giovanni Battista, si sposarono i giovani ventenni Eliodoro Tedesco e Luisa Smaldone. Oggi ultraottantenni hanno rinnovato la loro promessa d’amore e festeggiato il 65° anniversario di matrimonio. Ai coniugi e in particolare al prof. Eliodoro, nostro affezionato collaboratore, gli auguri di tanta serenità dalla Coop. Centro Iniziative Culturali e dalla redazione di Angri ’80.

Redazione: v. Don Minzoni, 1 ANGRI - Tel. 081.8509939 - Fax 081.949499 E-mail: lombardi.antonio@virgilio.it angrial80@hotmail.com - lmbntn@libero.it Reg. del Tribunale di Salerno n. 591 del 17.11.1983 Abbonamento annuo ordinario ... € 10,00 sostenitore, minimo ... € 20,00

Versare l’importo sul C/C/P n. 10928844 intestato a: Coop. Centro Iniziative Culturali 84012 ANGRI (SA) Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

Direttore responsabile Antonio Lombardi

Responsabile trattamento dati personali (L.n.196/2003): Luigi D’Antuono Foto: Paolo Novi e archivio C.I.C. GRAFICHE MERCURIO s.r.l.

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Momenti Lieti

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Prima Comunione

compleanno

Lo scorso 20 maggio Salvatore Del Pezzo ha festeggiato 40anni circondato dall’affetto della sua famiglia e degli amici di piazza S. Giovanni. A Salvatore gli auguri di un avvenire sereno da parte di tutti i familiari, gli amici e della redazione di ANGRI ‘80.

Lo scorso 5 giugno, nella Chiesa di S. Giovanni Battista, Rosa Marrazzo ha ricevuto il sacramento della 1ª Comunione Auguri dalla redazione di ANGRI ‘80 LELLO MOSCA FOTOGRAFO

Onomastico

Lo scorso 19 maggio, nel Santuario della Madonna di Bagni, Orlando Gianluca e Maria Beatrice D’Auria, si sono uniti in matrimonio. Auguri agli sposi e ai loro genitori dalla redazione di ANGRI ‘80

fiori d’arancio Lo scorso 16 aprile, nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli Belfiore Comentale e Annarita Ruggiero hanno coronato il loro sogno d’amore. Agli sposi gli auguri di una vita coniugale serena e felice dalla redazione di ANGRI ‘80

‘O puparo Zio Antonio, detto il PUPARO, ha festeggiato il suo onomastico con gli amici del Bar Luisa presso L’Osteria dei Goti.

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