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JMG
Che gru questo carrello!
Aun cliente interpellato, ascoltato e consultato come partner di ricerca, JMG ha riservato l’anteprima industriale più interessante del Bauma 2022, per gli operatori della grande logistica. Parliamo naturalmente della nuova minigrù MC250.09FL da 25 tonnellate di portata; un modello che che è più di una gru, anzi è una gru diversa e inedita che unisce le proprie caratteristiche tipologiche a quelle di un carrello elevatore, sulla scorta di un progetto mirato a “sviluppare una macchina che potesse sollevare un carico importante, collocato
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SI CHIAMA MC250.09FL IL MODELLO DI MINICRANE CHE UNISCE LE PROPRIE CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE A QUELLE DI UN MULETTO MULTIFUNZIONALE PER GRANDI SOLLEVAMENTI

vicino al baricentro, portandolo molto in alto”, come spiega Matteo Inzani, responsabile nuovi progetti per JMG. Il pensiero creativo va subito alle dinamiche di un carrello elevatore, ma l’idea primigenia, la ricerca e sviluppo JMG sono dedicate piuttosto a un modello di gru completamente nuovo. “Progettisti, designer e ingegneri hanno costituito uno staff coeso per lo sviluppo della macchina, curandone anche l’aspetto legislativo in relazione alla normativa in vigore in Europa per i carrelli elevatori (una disciplina che l’MC250.09FL, pur nella sua differenza tipologica da questa categoria di sollevamento, deve comunque rispettare) - rimarca Matteo Inzani - La base di partenza della macchina è costituita dai valori tecnologici comuni a tutte le macchine del la nostra gamma, dalla trazione anteriore alla propulsione elettrica, contemplando nell’ordine lo sterzo posteriore, le zavorre rimovibili e una serie di optional versatili per ottimizzare l’impiego da parte del cliente finale”. Lo sforzo ideativo cardine era quello di riuscire a mediare la caratteristica di un baricentro arretrato e basso con importanti altezze operative e portate elevate. “Nel corso della progettazione, ci siamo trovati a fronteggiare il problema di come scari-
Elettriche e industriali
JMG ha riservato a un pubblico trasversale la propria partecipazione al Bauma 2022 di Monaco. Gli operatori dell’intermodalità e della logistica hanno potuto apprezzare un’ampia rappresentanza della gamma di gru elettriche prodotte a Sarmato (Pc). Tra queste, menzioniamo senz’altro i due modelli Carry Deck MC100RE e MC50000RE. La prima ha il profilo di una macchina dalla capacità di sollevamento di 10 ton, completamente radiocomandata e dotata di un braccio idraulico girevole a 360° e di stabilizzatori indipendenti verticali. La Carry Deck MC50000RE, presenta un braccio articolato a sette estensioni sequenziali, orientabile idraulicamente a 360°, quattro stabilizzatori indipendenti (pieghevoli, in assetto di trasporto), contrappesi estraibili da 2 ton. La capacità massima della gru è di 50 ton. In evidenza, dalla fiera tedesca, anche la gru pick & carry MC180S, con trazione anteriore e controrotazione, dotata di braccio telescopico idraulico proporzionale e contrappesi da 6,1 ton rimovibili, per una capacità massima di sollevamento fino a 18 ton.





care il peso sull’asse posteriore senza incorrere in problematiche di sovraccarico costante dell’asse. Per questo sia- mo giunti alla conclusione che la soluzione ideale fosse quella di riprogettare il gruppo di sterzo, realizzandone uno completamente nuovo”. La nuova MC250.09FL, grazie all’impegno tecnico-concettuale del team JMG, può così sfoggiare un nuovo doppio gruppo di sterzo per le sue quattro ruote, in modo da consentire una distribuzione opportuna del carico e un’operatività calibrata, a tutto vantaggio della durata dei componenti. Ai due gruppi di sterzo indipendenti, si abbinano, nella MC250.09FL, le ruote anteriori motrici con controrotazione - tramite due motori elettrici AC 12kW/96V -, un montante di sollevamento con inclinazione di +12/-7° e contrappesi rimovibili, per una portata massima (forche con gruppo aperto/chiuso) di 25/16,5 ton a 0,9 m. Nel comfort operativo della nuova gru JMG, va compresa anche la cabina di ultima generazione, totalmente integrata e dalle funzionalità completamente elettriche, con la facoltà di costituire un’interfaccia con il radiocomando per gestire la macchina da remoto. Tornando alla dinamica della gru, il montante di sollevamento è stato concepito dai progettisti in modo da poterlo abbinare sia alla piastra porta-forche che a un braccio gru idraulico a funzionalità elettronica, con indicatore di carico e limitatore del momento ribaltante. Grazie alla possibilità di montare questo optional, il sollevamento verticale della macchina è potenziato, anche in fase di sbraccio e nel brandeggio - in virtù del sottocarro a passo variabile, estensibile nella parte posteriore di 1.200 mm.