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Comportamento
PER IL CANE VIAGGIARE IN AUTOMOBILE È UNA SITUAZIONE INNATURALE CHE PUÒ SPAVENTARLO. VEDIAMO COME PREPARARLO AL MEGLIO A QUESTA ESPERIENZA
CANE E AUTOMOBILE
Il cane è parte della famiglia umana e come tale partecipa a tutte le attività dei proprietari, spostandosi in autoFranco Fassola mobile quotidianamente e nei viaggi Medico Veterinario Esperto in Comportamento Medico Veterinario Esperto in IAA lunghi o brevi che possono capitare nei fine settimana o nelle vacanze. Presidente Senior SISCA Per il cane viaggiare in automobile è Presidente AIRS una situazione innaturale, il rumore Direttore SIACr del motore, le oscillazioni causate dal Responsabile del Servizio di Medicina Comportamentale Istituto Veterinario di Novara movimento dell’auto, lo scorrere del paesaggio, l’avvicinarsi all’automobile fassola@medicinacomportamentale.com di persone sconosciute (il benzinaio,
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il casellante, un passante, eccetera) sono tutte situazioni che possono spaventarlo.
Se è in difficoltà a gestire il viaggio, il cane sbava in modo eccessivo, o vomita (cinetosi), oppure si agita cercando di fuggire alla sola vista dell’auto, anche se è ferma e a motore spento; in questo caso, la causa del comportamento potrebbe essere la conseguenza di un trauma, si parla di fobia post-traumatica. Ci sono anche soggetti
che possono presentare una fobia dell’auto, ossia possono averne paura e non vogliono salirci a prescindere, senza aver avuto in precedenza esperienze stressanti.
Cinetosi: la malattia da movimento
La “malattia da movimento” è un disturbo che colpisce gli animali quando sono su mezzi di trasporto: navi, aerei, treni, auto. L’auto è il mezzo che crea i maggiori problemi ai proprietari di un cane, perché è il mezzo più usato. Il disturbo è dovuto alla stimolazione delle strutture dell’equilibrio che sono poste a livello dell’orecchio interno, a seguito di sollecitazioni legate al movimento dell’autoveicolo. Il cane sbava, con fili di saliva che gli scendono dalla bocca (scialorrea), può gemere per il disagio che prova, sino ad arrivare al vomito del cibo ingerito nelle ultime ore, o se a digiuno di succhi gastrici. Non è necessario fare lunghi viaggi, poche centinaia di metri sono sufficienti per l’insorgere dei sintomi. Se il proprietario non si ferma, il cane si agita, diventa irrequieto, geme e sbava sempre più copiosamente. Cercare di calmarlo con coccole, cibo, carezze, peggiora la situazione, il solo comportamento utile è fermarsi e riportare il cane a casa, possibilmente a piedi, o girando l’auto e facendo rapidamente la strada del ritorno.
La fobia post-traumatica
Quando un cane ha fatto più esperienze traumatiche di viaggi in auto, oppure è stato protagonista di un incidente automobilistico, lo spostamento in auto diventa un evento stressante che porta alla comparsa di una patologia denominata fobia post-traumatica.
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Il viaggio rappresenta l’evento traumatico, la macchina il contesto in cui avviene. Con il tempo, alla vista “della macchina”, il cane fugge, si nasconde, non si lascia prendere, trema, ansima, ma può anche aggredire il proprietario che cerca di prenderlo per metterlo a forza nel veicolo.
Se viene caricato in auto, prima che si avvii il mezzo, il cane comincia a sbavare, si lecca le labbra, sbadiglia e poi raggiunge il massimo del suo stress con uno o più vomiti e, nei casi più gravi, può anche avere diarrea.
La fobia dell’automobile
La fobia della macchina è la paura dell’oggetto auto, che si manifesta in cani che non hanno avuto un corretto approccio con la macchina nelle prime fasi del loro sviluppo comportamentale. Il soggetto non è in grado di affrontare stimoli sensoriali, o situazioni nuove, perché cresciuto in un ambiente ipostimolante, rispetto a quello in cui è inserito. In sostanza sono animali che vissuti, per esempio in campagna, senza fare viaggi in macchina sino all’età adulta, sono caricati in auto e portati a fare un viaggio senza una adeguata abituazione a questo nuovo mezzo e alle emozioni che provano viaggiando
COSA FARE SE IL CANE MANIFESTA UN DISAGIO?
• Non provare con la forza a caricare il cane sulla macchina. • Non fare altri viaggi. • Contattare il Medico Veterinario curante che potrà prescrivere un farmaco e fornire le informazioni per la corretta gestione del cane in auto, oppure indirizzarvi ad un Medico Veterinario esperto in comportamento animale. • Non abbattersi e rinunciare a portare il cane in viaggio con voi, la soluzione c’è, è necessario rivolgersi a degli esperti che con un’adeguata terapia sapranno trattare il disturbo. • Non sottovalutare i sintomi manifestati dall’animale, perché soffre, intervenire tempestivamente significa aiutare lui e anche voi.
in macchina. La non conoscenza del mezzo e degli ambienti nuovi sono elementi determinanti per l’insorgere della fobia, che si manifesta con i sintomi descritti in precedenza. La fobia dell’auto potrebbe essere uno dei sintomi di una patologia che è la Sindrome da Privazione Sensoriale.
La prevenzione del problema
Il compagno del cane deve esercitare il cucciolo di due mesi all’auto, spesso è sufficiente portarlo in macchina per brevi viaggi, di pochi minuti, seguendo il medesimo percorso per più giorni, per allungare, progressivamente, il tragitto e andare in luoghi nuovi. È importante seguire una progressione in questo percorso di adattamento alle sollecitazioni che l’auto e il viaggio danno al cucciolo. Si procede per step, aumentando le difficoltà solo quando il cane si mette tranquillo a cuccia in una parte del veicolo.
È bene preparare un posto per il cane, mettendo una copertina e sedendosi vicino a lui. Consiglio di insegnargli a stare sul sedile posteriore dell’auto, quando sarà adulto potrà rimanere su questo, oppure essere ospitato nel vano bagagli di una station wagon o di un suv, dove deve essere adeguatamente preparato il suo spazio nel rispetto delle regole del codice della strada. In certi casi potrebbe essere utile usare un trasportino in plastica o in rete di metallo che farà da “cuccia” per il nostro amico a quattro zampe.
Il cane deve essere allenato al trasportino, mettendolo in casa con la porta aperta e con una copertina all’interno, affinché possa entrarci e uscirci liberamente; si può lasciare un bocconcino all’interno per renderlo più invitante e premiarlo con tante lodi e carezze quando vi entra e resta per un po’ di tempo. Solo quando il cucciolo si sarà abituato al trasportino lo si collocherà in auto facendo entrare il cane, con l’auto ferma, e premiandolo se rimane tranquillo.
Famigliarizzare un cucciolo alla macchina è un esercizio che richiede calma e determinazione, è importante fargli vivere questa esperienza in modo positivo e gratificante, come un bel gioco a cui partecipa tutta la famiglia. Non mi stancherò mai di ripetere che alla base di un comportamento rispettoso dell’altro c’è la relazione, questo vale per l’uomo verso il cane e viceversa. ●