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Intervista agli studenti candidati al

Parola a...

Valentina Nieddu, 5aa Elisa Basilico, 4bb Sheeza Habib, 3F Rebecca Marasco, 4bb

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In questo articolo abbiamo intervistato i candidati a rappresentanti d’Istituto concentrandoci sulla loro presentazione, poiché quest’anno, essendoci una lista unica, i punti sono stati scelti in comune e sono i seguenti: -rinnovare la pagina Instagram del Majorana, oggi gestita dall’ex studente del liceo che l’ha creata, e darla in gestione ai rappresentanti d’Istituto: i candidati ritengono che attualmente sia gestita in modo un po’ superficiale e troppo “istituzionale”. Vorrebbero da una parte farne un uso più pragmatico, diffondendo circolari del registro o altre notizie utili, e dall’altra includere elementi più “trasgressivi”; - riproporre il merchandising classico per ravvivare il sentimento che gli studenti hanno verso il Majo, per esempio riproponendo le borracce; - unificare tutte le iniziative scolastiche e amministrarle in modo che tutti gli studenti ne siano al corrente; - provare ad instaurare un rapporto e un confronto più chiaro con la dirigenza, che vada di pari passo con la maggiore chiarezza per i progetti PCTO - dare agli studenti la possibilità di scegliere la track-list di eventuali concerti, compreso quello di Natale.

Emanuele Russo, 4D

Questo è il secondo anno in cui sono in lizza per la carica, il primo seriamente, perché l’anno scorso ho contribuito alla causa con una lista satirica, lista che quest’anno non ci sarà. Purtroppo costretti dalla situazione non possiamo fare la classica campagna elettorale e i progetti che di questi tempi sarebbero irrealizzabili e utili solo al fine di prendere voti. Quest’anno siamo in dieci, ma dieci facce della stessa medaglia perché i punti che portiamo sono uguali per tutti: una scelta che per me ha senso e di cui sono molto contento. Perché votare me? Perché ho voglia di fare, so in cosa consiste il compito di un rappresentante di istituto, essendo giá stato rappresentante di classe e responsabile del Majoteatro, conosco la scuola e mi sono già rapportato con la dirigenza. Mi sento di dire che essendo io di quarta e dovendo stare in questa scuola un altro anno sono più motivato a portare dei miglioramenti, per quanto possano essere marginali, per migliorare il wellfare della scuola. Ah, e poi sono anche bellissimo.

Gaia Nasto, 5bb

Mi sono ricandidata innanzitutto perché mi sono resa conto che è stato veramente comodo per me l’anno scorso avere già un ex rappresentante nel gruppo: infatti appena eletta non sapevo come muovermi nell’ambiente, ma fortunatamente mi sono potuta appoggiare a Luigi Amatore, che era stato rappresentante l’anno precedente. Inoltre mi piacerebbe portare a termine tutte le iniziative che avremmo voluto fare l’anno scorso o che sono rimaste in sospeso per via del lockdown, senza contare che mi sono divertita tantissimo a realizzare ogni progetto e a vedere quanto fosse utile per molti studenti il ruolo che ricoprivamo, specialmente per i primini e i nuovi arrivati. Se venissi rieletta il problema a cui dedicherei maggiore attenzione è quello di migliorare la comunicazione tra gli studenti e la dirigenza: l’anno scorso mi sono arrabbiata più volte in consiglio di istituto perché venivamo attaccati e tenuti all’oscuro delle situazioni. sione di partecipare a questa candidatura viene dal fatto che l’interesse per la scuola si è trasformato nel tempo a qualcosa di sempre più attivo: infatti sono passato dal rappresentante di classe a diventare un membro del giornalino partecipando più attivamente alla vita della scuola. Non posso assicurare di avere proposte eccezionali, ma l’impegno del rappresentante è di porre una mediazione di un certo livello tra la componente studentesca, la presidenza, i docenti e tutte le parti della scuola, e questo è ció che io mi pongo di fare. Inoltre un punto a cui tengo molto è un serio piano di trasparenza sul giornalino: mi metterei a disposizione per stilare un piccolo articolo in modo da sottoporre la nostra attività alla lettura di tutti gli studenti e non tenerli all’oscuro delle nostre attività.

Meriem Benali, 4F

Quest’anno ho deciso di mettermi in gioco prima come rappresentante di classe e in seguito anche come rappresentante di istituto. Sono una persona molto diretta e sincera: mi sono candidata in primis per una sfida personale, per uscire dalla mia comfort-zone ed aprirmi a nuove esperienze, inoltre mi piacerebbe molto partecipare e contribuire alla vita della scuola. Da rappresentante mi imporrei gli obiettivi di una maggior trasparenza delle iniziative e dei progetti dei rappresentanti, un dialogo maggiore con la dirigenza per far ascoltare il parere degli studenti ai “piani alti”. In particolare due punti che mi stanno molto a cuore: l’estensione dell’orientamento universitario anche per le terze e nuovi progetti PCTO proposti da aziende vicino al liceo.

Federico Potertì, 5H

È il quinto anno che mi trovo al Majorana. Non ho mai preso parte a nessuna attività scolastica ma sono sempre stato un po’ attratto dalla rappresentanza e quest’anno voglio cimentarmi in quella di istituto. Ho iniziato a entrare nella vita del Majo quando in terza ho conosciuto Chiusi, allora rappresentante di Istituto, insieme al quale ho organizzato un po’ di serate per la scuola. Trovare un motivo per cui essere votato è difficile, ma ritengo di conoscere bene l’istituto e avere contatti utili per collaborazioni, novità organizzative di eventi e brand o qualunque cosa si sceglierà di fare. È un periodo un po’ particolare e questa candidatura è un po’ una sfida per me: voglio far percepire il valore degli studenti. Da quando è iniziato quest’anno, con tutte le norme e le restrizioni apportate, ho notato che gli studenti non sono stati molto presi in considerazione ed è importante per me non passare in secondo piano ma tenere vivi tutti i diritti che ci siamo guadagnati nel tempo.

Carlotta Couchond, 4B

Sono una persona molto determinata ed estroversa. Ho sempre preso parte ai progetti proposti dalla scuola, come l’Erasmus o la simulazione ONU a New York, e questi mi hanno fatto percepire fin da subito il Majo come una “seconda casa”. Ho deciso di candidarmi per dare un’unica voce agli studenti, nonostante la lontananza a cui sono obbligati in questo periodo. La mia scelta è dettata dal fatto che volessi ricambiare l’affetto che il Majo mi ha dato in questi anni, riaccendendo lo spirito di appartenenza dei Majorani. Inoltre, mi candido perché l’anno scorso ho notato che viene data poca importanza all’orientamento universitario per le terze, precludendo ad alcuni varie possibilità di scelta per via del numero chiuso delle facoltà: propongo, quindi, che un docente affianchi gli studenti nell’orientamento.

Riccardo Cellini, 4aa

Mi sono affezionato alla gente del Majo, che mi ha fatto sentire come a casa, e fin da subito mi sono accorto del modo di pensare aperto soprattuto degli insegnati, mentre prima in altri posti mi sentivo inadatto. I miei punti di forza sono l’empatia e la capacità di ascoltare e di comunicare. Mi sto impegnando a diventare più responsabile, quindi questa particolare esperienza mi potrà aiutare sotto questo aspetto, ma non pensate che ciò voglia dire che sono sprovveduto! Sembro una persona che scherza sempre ma so essere serio all’occorrenza. Penso che il senso di appartenenza si stia un po’ perdendo e vorrei promuovere e motivare gli studenti a partecipare agli eventi, così da creare un attaccamento maggiore alla scuola.

Francesco Redaelli, 5B

In una situazione normale non mi sarei candidato, perché essendo in quinta sarei stato già proiettato verso progetti futuri e non mi sarei potuto concentrare al massimo sulla promozione delle attività extra scolastiche, ma quest’anno con la pandemia credo che il vero compito dei rappresentanti non sia proporre nuove attività ma piuttosto migliorare la situazione didattica. Mi ero già candidato due anni fa con la lista di Chiusi al solo scopo di fare numero, senza reale intenzione. Ho partecipato ad alcune attività proposte dalla scuola e mi distinguo principalmente per le mie doti diplomatiche.

Marica Procopio, 4A

Fin dalla prima ho avuto in mente di candidarmi ma ho aspettato la quarta, poiché credo sia l’anno migliore per farlo, e sono cosciente del fatto che se anche non dovessi essere eletta,rimarrebbe un’esperienza fatta a scuola. Il Majorana è diventato per me come una seconda famiglia e questo è il motivo per cui non mi sono arresa quando in passato ho pensato di cambiare scuola. Sono determinata, empatica e creativa: mi considero propositiva, curiosa e aperta ai suggerimenti. Non mi faccio intimorire all’idea di conoscere nuove persone o di farmi avanti nel caso ci siano problemi da segnalare.

Giacomo Galbiati, 5B

Sono sempre stato partecipe alla vita del Majorana: sono responsabile della MajoTV, sono stato uno degli organizzatori della MajoRun e mi sono candidato in terza con la lista di Tommaso Chiusi. L’anno scorso ho potuto vedere di persona il lavoro che essere rappresentante comporta tramite mio fratello Emanuele. Mi posso definire pratico nel risolvere i problemi, o meglio, “pragmatico”, come suggerisce un mio compagno di lista. Il punto a cui tengo di più è il rinnovamento della pagina di Instagram o, in generale, della parte più tecnologica della scuola, che quest’anno ha assunto un livello d’importanza molto alti. Pensiamo di doverci rinnovare, non potendo proporre gli eventi classici come la MajoRun o il concerto di Natale, tuttavia mi piacerebbe comunque poter organizzare un’assemblea d’Istituto, magari in diretta sfruttando il canale della MajoTV.

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